[ES] Principio

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    Niente da fare, l'altro allievo non voleva collaborare.
    Si preoccupava forse di far del male al Leather Rebel? Evidentemente non lo conosceva.
    Anche se, d'altro canto, nemmeno Steve sapeva dire chi fosse l'altro giovane, quindi in fondo non aveva nulla da recriminare.

    Oh, peccato!

    In quel momento, un rumore secco ma forte attirò la sua l'attenzione verso l'alto, rivelandogli un leggero pericolo imminente, ossia una pioggia di grossi rami che cadevano contro di lui.
    L'altro si preoccupò semplicemente di dare un'accelerata alla corsa, rendendo, di fatto, Steve Lang il più lontano dal maestro, il che non gli faceva troppo piacere.
    D'altronde, la corsa non era mai stato il suo forte.

    No no, così non va!

    Disse, mentre con un colpo di mano spazzò via tutta la cianfrusaglia che gli pioveva addosso, senza subire il benché minimo graffio. E fortuna che nemmeno la giacca di pelle ne risentì, altrimenti chi lo teneva più!

    Oh beh, vediamo che sa fare il nostro caro Maestro!

    Il suo compagno allievo aveva già provveduto a distruggere i possibili punti d'appoggio della corsa alberata di Basaran, mentre quello che l'aveva seguito in alto era riuscito a non farsi distanziare, ma probabilmente questo non sarebbe bastato per metterlo in difficoltà; pertanto, il giovane Steve decise di mirare direttamente all'anziano.
    Era pur sempre un uomo di immensa esperienza, e doveva dimostrarlo a quei tre giovincelli!
    Il Ribelle, allora, fece un grande balzo a mezz'aria, evitando una radice un po' troppo cresciuta, e con un movimento a forbice scagliò un calcio ben potente nell'aria.
    Questa, con una lieve increspatura, trasferì tutta l'energia del colpo verso Basaran, mirata al bacino. Chissà, magari l'avrebbe pure colpito e costretto a scendere nuovamente a terra!

    Speriamo che il Maestro non soffra d'osteoporosi!

    Energie: 85% (1 B + 1 M)
    Status Fisico: Ottimale.

    Passive:
    CITAZIONE
    ⨀ The Acrobatic Fighting Style
    Steve Lang non segue uno stile di combattimento tradizionale: il suo è un metodo totalmente personale.
    Questo si basa sulla totale libertà di movimento del corpo e su un approccio spettacolare ed acrobatico alla lotta; egli può infatti sferrare colpi quasi in qualsiasi maniera: saltando, correndo, rotolando, rialzandosi da terra, in aria, da girato... questi sono alcuni esempi della sua padronanza del corpo.
    Lo stesso vale per le situazioni difensive chiaramente, tanto che può permettersi di difendersi da attacchi nemici in maniere anche impensabili.
    Tutto ciò significa che i suoi attacchi potranno essere portati, con potenza ed effetti inalterati, in tutte le situazioni, così come le azioni difensive potranno essere svolte in piena liberà anche nei momenti più limitanti.

    Attive:
    CITAZIONE
    ⨀ Firm Mind in an Iron Body
    Tecnica di difesa usata per annullare le tecniche fisiche (siano esse portate con armi o a mani nude) e magiche, che agisce attraverso la soggezione nata dalla meditazione di anni di allenamento, grazie alla quale Steve può concentrarsi su una parte più o meno vasta del suo corpo, in modo tale da convogliarvi la propria energia e renderla immune ai danni della tecnica avversaria. La vastità del corpo resa immune dipende in base al consumo. Il consumo è variabile Basso.

    CITAZIONE
    ⨀ Void Strike
    Singolo colpo sferrato nel vuoto in maniera tale da comprimere l'aria e colpire l'avversario con grande potenza a distanza grazie alla compressione dell'atmosfera; l'unico avviso della tecnica è l'increspatura dell'aria. La distanza e la potenza dipendono dal consumo energetico [Basso 2m/Medio 4m/Alto 8m/Critico 10m (distanza ridotta a favore della potenza del colpo)]

     
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  2. Basaran Shodai
     
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    La docile provocazione del Maestro toccò il vostro orgoglio.

    Sfoderaste alcune delle vostre mosse migliori: mentre Brost si proiettava in avanti grazie ad un’esplosione di fiamme, Jurobei e Steve evitavano a modo loro i rami crollati.
    Giunse poi il momento del contrattacco e due onde d’urto parallele attraversarono l’aere della foresta. L’atmosfera di penombra nel bosco vide interrotta la sua tranquillità: due bordate energetiche volavano verso Basaran.

    Era rimasta solo un’ultima oasi di pace.
    La mente del Leone Bianco.

    Come un esercito che invade un insediamento ma non riesce a introdursi nella roccaforte, così la stanchezza cingeva d’assedio le membra dell’anziano ma non infrangeva il muro di concentrazione e serenità del suo pensiero.
    In questa condizione d’animo il Nono Cancello fu dischiuso.

    Una mole immensa si stagliò al di sopra del boschetto.



    La sacra statua multibraccia fece la sua comparsa e posizionò una sua mano davanti al Maestro. L’offerta di aiuto fu accolta con piacere e, aprendo il varco numero quattro, Basaran continuò la sua corsa in verticale percorrendo il braccio dell’evocazione. Evitò così di cadere a terra privo di un appoggio e di essere sbilanciato dal colpo d’aria compressa di Steve.

    Salì fino alla spalla del monumento vivente per poi scendere lungo un altro arto rivolto verso il suolo. La pendenza era modesta e lui corse fino al prato su cui poggiava il palmo gigante. Non appena toccò il suolo, la scultura gigante sparì, avendo concluso il suo compito.

    Era uscito dalla macchia di vegetazione e probabilmente anche i suoi allievi sarebbero presto usciti dal bosco. L’espediente usato dal Maestro aveva allungato ancora di più le distanze: almeno una ventina di metri intercorreva tra il gruppo di allievi e Basaran.
    L’anziano continuava a correre spensierato e raggiunse un laghetto placido e immerso nel verde.



    Basaran aggirò lo specchio d’acqua ma se gli allievi avessero intrapreso il percorso più diretto – tagliando attraverso il lago – forse lo avrebbero raggiunto. Quell’isoletta, posta al centro e distante cinque metri dalle sponde, poteva essere d’aiuto.



    Energia: 80 – 25 = 55%
    Passive:

    Primo Cancello: Limite [Passiva: 110% di energia]

    Attive utilizzate:

    N o n o • C a n c e l l o : P e r f e z i o n e
    Attingendo dallo spirito primitivo delle arti marziali, il Maestro può chiedere l'intervento della sacra statua del Buddha. Questa evocazione appare alle spalle di Basaran e si presenta come una gigantesca scultura di forma umanoide con moltissime braccia. Solo le due braccia più grandi della statua, lunghe entrambe 10 metri, possono essere mosse attivamente dal guerriero. I movimenti saranno paralleli a quelli eseguiti dal Maestro, ma la potenza dei colpi sarà distruttiva, in quanto la forza degli arti scultorei è superiore a quella di un normale umano. Dopo un turno la statua sacra sparisce, lasciando crateri e spaccature come unica impronta del suo passaggio.
    Consumo: alto

    Q u a r t o • C a n c e l l o : P e r c o r s o
    La via del Guerriero attraversa molti luoghi e molti elementi, senza mai interrompersi. Il Maestro supera gli ostacoli presenti sul suo cammino aprendo il Quarto Cancello. Per la durata di un turno, Basaran potrà camminare o arrampicarsi su qualunque superficie, sia essa un muro, un albero oppure il soffitto. Non esistono deviazioni, ogni luogo è strada.
    Consumo: basso

    Ordine: libero
    Nessuna scadenza.

     
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  3. Jurobei
     
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    _ ____ Primo Passo - Principio ____ _
    V




    Vincere quella sfida contro l'anziano Maestro si stava rivelando più ostico che guidare un'esercito alla vittoria, ma la situazione più che scoraggiarlo lo stava spronando a fare di più, ad andare ancora oltre. Era quasi come se quella sfida - più che a Basaran - fosse rivolta a sé stesso; l'occasione buona per rompere ancora una volta i limiti, e soprendere nuovamente le persone che aveva al suo fianco. Non sarebbe stata la prima volta, e neanche l'ultima. Era difficile cogliere il confine fra la superbia e la coscienza della propria forza, in tale ragionamento, ma Jurobei era un uomo al quale l'esperienza aveva riservato diverse vittorie e una sola bruciante sconfitta. Non ne avrebbe mai tollerata una seconda.

    Non batté ciglio quando la sua onda d'energia si abbatté contro l'arto della mastodontica statua che Jurobei già conosceva.
    Non batté ciglio quando Basaran continuò la corsa sul braccio del gigante evocato.
    Non batté ciglio neppure quando l'anziano sparì oltre le spalle del colosso.
    Continuò semplicemente a correre.

    « Questo gioco si sta rivelando interessante. »

    Jurobei sorrise, conoscio di avere il vantaggio sugli altri due: benché uno dei due ragazzi avesse già dato sfoggio di una discreta agilità, lui restava ancora un passo avanti. Sfrecciò fra gli alberi con attenzione, superando i rami e gli arbusti e arrivando velocemente dinanzi al laghetto che Basaran stava aggirando. Jurobei invece avrebbe tirato dritto.

    In un solo balzo, il ragazzo vinse la forza di gravità per diversi metri - soverchiando lo specchio d'acqua e atterrando sul bordo dell'isoletta al centro del lago. Un altro paio di passi, e si ritrovò sul bordo opposto, pronto alla seconda proiezione, che questa volta lo fece atterrare esattamente sull'altra sponda dello specchio d'acqua. Forse con quella manovra era riuscito a guadagnare terreno prezioso, ma prima di ricominciare l'inseguimento doveva capire dove Basaran si trovasse in quell'istante. Solo a quel punto avrebbe ricominciato a correre, tentando in tutte le maniere di raggiungere il suo bersaglio.

    Status_

    Stato Fisico: Ottimale.
    Mana: 85% {95% - 5% - 5%}

    Abilità Passive_

    Controllo

    {Abilità Passiva di Telecinesi - 5pt}

    Riflessione

    {Abilità Passiva di Riserva energetica aumentata (+10%) - 5pt}

    Tecniche utilizzate_

    1-2| Destrezza - Consumo Basso x2

    Rimanere in costante movimento è necessario sul campo di battaglia, poiché spesso le sorti di uno scontro possono cambiare a seguito di uno spostamento di forze ben eseguito. Un principio che può essere applicato sia alla strategia, sull'esercito comandato, sia nel duello vero e proprio. Un nemico agile e sfuggevole è infatti più arduo da colpire, e le sue movenze diventano più difficili da intercettare. Che sia uno scatto, una breve proiezione, o un rapido movimento, questa tecnica consente a Jurobei di spostarsi di cinque metri in qualsiasi direzione, in un battito di ciglia.

    Riassunto_
    Appena arrivato al lago, Jurobei sfrutta Destrezza due volte per raggiungere l'isoletta e successivamente l'altra sponda del lago. A quel punto cerca di individuare Basaran, per poi tentare di prenderlo.

     
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  4. Brost Grillet
     
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    Corro.
    Ho superato l'insidia che mi ha teso senza perderlo di vista, ormai ce l'ho in pugno!

    ..oppure no?

    Un'evocazione appare davanti a Baran, giusto in tempo perchè lui usi il braccio che gli viene porto come rampa per salire fino alla spalla di... cosa è?!
    È una specie di marionetta con tante braccia ed alta una decina di metri!

    Ma quanti assi nella manica ha Basaran?

    Mentre lo osservo saltando con poca foga di ramo in ramo lo vedo percorrere anche l'altro braccio dell'evocazione, continuando sull'erba mentre questa sparisce nel nulla.
    Con questa chicca è arrivato fuori dal boschetto ed ha raggiunto un piccolo laghetto cominciando ad aggirarlo rapidamente.

    Io intanto salto giù dai rami visto che non ne ho più davanti a me e continuo ad inseguirlo.
    Vedo quell'altro che salta fino all'isolotto al centro del laghetto, ma per quanto mi riguarda ritengo non sia il caso di tentare visto che so che non posso farcela.

    Niente.
    Guardo a destra e a sinistra per vedere se noto qualche particolare in grado di aiutarmi a recuperare un po' di terreno, dato che ora Basaran dovrebbe essere avanti di una ventina di metri, e data la sua abilità nel correre mi sembra poco plausibile recuperarli correndo normalmente.

     
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    Niente da fare anche questa volta.
    Basaran dimostrò che, se era un maestro, un motivo doveva pur esserci.
    Gli attacchi combinati di Steve e Jurobei non sortirono alcun effetto, anche perché, c'è da dirlo, l'anziano stupì tutti -o quasi- facendo apparire una statua movente gigantesca, che sovrastava il boschetto.
    Quello che era figo.

    Oh, cazzo!

    Non poté fare a meno di lasciarsi sfuggire quell'imprecazione. Una cosa del genere non l'aveva mai vista!
    Basaran continuò la sua corsa su una delle innumerevoli mani del buddha gigante, che si preoccupò di farlo poi giungere di nuovo a terra dopo che il maestro percorse tutto il braccio della statua per giungere su un altro suo palmo.
    Steve continuava a correre, a bocca aperta.

    Ahahah, finalmente sì che mi diverto!

    Continuando a correre, il terzetto di allievi giunse fuori dal boschetto, giungendo in uno spiazzo verde con un piccolo lago al centro.
    Basaran prese la strada larga, ma pressoché tutti decisero di tagliare per lo specchio d'acqua, avendo questo al centro un piccolo isolotto che pareva messo lì appositamente.

    Beh, già che ci siamo...

    Steve scattò rapidamente, superando lo specchio d'acqua senza problemi e dandosi nuovamente una spinta sul terreno emerso nel lago per arrivare alla sponda opposta.
    Ora la distanza era molto ridotta, ed il giovane era ancora nel pieno delle forze.
    Forse questa volta l'avrebbero preso.
    Forse.

    Male che andava, avrebbe sempre potuto cercare di colpirlo a distanza!

    Energie: 75% (2 B)
    Status Fisico: Ottimale.

    Passive:
    CITAZIONE
    ⨀ The Acrobatic Fighting Style
    Steve Lang non segue uno stile di combattimento tradizionale: il suo è un metodo totalmente personale.
    Questo si basa sulla totale libertà di movimento del corpo e su un approccio spettacolare ed acrobatico alla lotta; egli può infatti sferrare colpi quasi in qualsiasi maniera: saltando, correndo, rotolando, rialzandosi da terra, in aria, da girato... questi sono alcuni esempi della sua padronanza del corpo.
    Lo stesso vale per le situazioni difensive chiaramente, tanto che può permettersi di difendersi da attacchi nemici in maniere anche impensabili.
    Tutto ciò significa che i suoi attacchi potranno essere portati, con potenza ed effetti inalterati, in tutte le situazioni, così come le azioni difensive potranno essere svolte in piena liberà anche nei momenti più limitanti.

    Attive:
    CITAZIONE
    ⨀ Rapid Step x2
    Veloce movimento di avvicinamento, una sorta di scatto per chiudere la distanza dall'avversario. Molto utile se usato all'improvviso, per sfruttare l'effetto sorpresa ed utilizzare altre tecniche in combo. La distanza massima percorribile è 5 metri. È possibile utilizzarla non solo per avvicinarsi, ma anche per allontanarsi.


     
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  6. Basaran Shodai
     
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    Emersero dalla vegetazione, seguendo quel drappo che svolazzava come una bandiera.
    Il Maestro era appena visibile per i ragazzi.

    Jurobei e subito dopo Steve attraversarono il lago, spiccando una serie di balzi portentosi, mentre Brost decise di aggirare l’ostacolo. Il Comandante Celeste arrivò a pochi passi da Basaran, intercettando la sua corsa.

    Gli sarebbe bastato protendere la mano per afferrarlo: era lì, a un soffio da lui.
    La corsa avrebbe avuto un vincitore.
    Le dita erano sempre più vicine, ormai l’aveva in pugno!
    Forza, prendilo!

    Poi la mano di Jurobei impattò su qualcosa d’invisibile e vellutato.
    Un mantello di serenità aveva avvolto il Maestro.
    Era la conseguenza del Decimo Cancello.

    Il tocco non poté raggiungere il bersaglio, fermato nella sua avanzata a pochi centimetri dal kimono che avevano rincorso.

    L’anziano si fermò e si voltò verso i suoi inseguitori. Ormai erano arrivati tutti, con poco scarto temporale a separarli. La corsa era finita.

    I tre ragazzi avrebbero accusato la stanchezza, il loro fiatone sarebbe stato di poco superiore al rimbombo dei battiti cardiaci. Anche Basaran non nascondeva il fiato grosso, però tra un respiro e l’altro riuscì ad articolare queste parole.

    Bravi, mi avete raggiunto.

    I tre giovani avevano mantenuto il ritmo del Leone Bianco, tentando qualche manovra per ostacolarlo.
    Non malaccio, per essere il loro primo allenamento.

    Mentre riprendiamo fiato, che ne dite di presentarci?
    Dite chi siete e cosa sperate di ottenere nel Dojo!


    Basaran li spronò con vivacità, lasciando subito a loro la parola.



    Energia: 55 – 5 = 50%
    Passive:

    Primo Cancello: Limite [Passiva: 110% di energia]

    Attive utilizzate:

    D e c i m o • C a n c e l l o : R i p o s o
    Quando si decide di aprire il Decimo Cancello, un aura di purificazione e serenità avvolge l'utilizzatore. Un'avvolgente atmosfera attinge dalle energie del Leone Bianco per ergere delle difese adeguate alle minacce circostanti. I colpi fisici verranno bloccati da un'invisibile armatura, mentre le manifestazioni magiche si dissolveranno come fumo spazzato dal vento prima di impattare contro il Maestro.
    Consumo: variabile (usato a basso)

    Note: fine della corsa, ottimo lavoro! :8D:
    Adesso concediamoci un attimo di riposo con un giro di conversazione :epicre:

    Ordine: libero
    Nessuna scadenza.

     
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  7. Brost Grillet
     
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    Fine!!

    Rallento di botto compiendo solo pochi passi per potermi avvicinare al gruppo, e mentre Basaran inizia a parlare mi piego poggiando le mani sulle gambe poco sopra le ginocchia per poter prendere un fiato più lungo.
    Era da tanto che non faticavo così in così poco tempo.
    Sento di sfuggita le parole di Basaran, tra il suono dei profondi respiri che prendo e delle potenti martellate che il mio cuore da per riuscire a pompare abbastanza sangue ossigenato.
    L'abbiamo raggiunto?
    Al massimo quelli che erano in grado di saltare il lago, ma se non ci fosse stato nessuno l'abilità di saltare cinque metri per due volte sarebbe stato un "bravi, mi avete visto abbastanza da vicino".
    Ma tengo questi pensieri per me, ripromettendomi di imparare a fare qualcosa di questo genere.

    Mentre riprendiamo fiato, che ne dite di presentarci?
    Dite chi siete e cosa sperate di ottenere nel Dojo!


    Appena parla giro la testa a sinistra e a destra, stando nella posizione piegata in cui ero.
    Nessuno sembra intenzionato a prendere la parola per primo...saranno timidi...
    Allora mi raddrizzo mettendomi le mani ai fianchi mentre inizio a parlare guardando Basaran ma senza vederlo realmente:

    Sono Brost...
    Brost Grillet..
    Ho scoperto relativamente da poco di essere un mezzo demone del fuoco.
    Mhh...
    Dal Dojo e dagli insegnamenti di Basaran io voglio ottenere quello che più normalmente si potrebbe ottenere: abilità e padronanza di sé migliori..per essere migliore.


    Muovo rapidamente gli occhi per dare uno sguardo a tutti quelli che riesco, poi concludo con

    E perchè no?
    Divertirmi, come adesso.


    Sorrido divertito.
    In fondo per quanto sia stato stancante ed abbastanza a senso unico devo dire di essermi divertito abbastanza, specialmente vedendo cose che sanno fare gli altri e che si possono tranquillamente modificare per essere usate anche da me...

     
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  8. Jurobei
     
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    _ ____ Primo Passo - Principio ____ _
    VI




    Era lì, davanti a lui: mancava poco.
    Il suo braccio si tese in direzione di Basaran, avvicinandosi alle sue vesti centimetro dopo centimetro... quand'ecco che le sue dita, invece che avvolgersi attorno alla stoffa bianca dell'anziano, sfiorarono solamente qualcosa di simile ad aria. Una barriera che si frappose fra lui e il Maestro, impendendogli di concludere finalmente quella corsa da vincitore.
    E infine il piccolo uomo si fermò, decretando la fine dei giochi.

    « Uff... uff... »

    Anche Jurobei si arrestò, assieme agli altri allievi; il suo sguardo si spostò - fra un respiro e l'altro - sul ragazzo che era riuscito a stargli dietro, balzando come lui sull'isoletta al centro del piccolo lago. Ci sapeva fare a dispetto delle sue apparenze bizzarre, per quanto tale impressione potesse essere di per sé ingannevole; Jurobei dopotutto non poteva sapere se quel tipo di vestiti che indossava andassero di moda in quel nuovo mondo.

    Quando poi Basaran chiese a tutti di presentarsi, l'attenzione del Comandante si spostò sull'altro ragazzo - lo stesso che poco prima aveva dato modo di saper controllare le fiamme. Quanto rivelò agli astanti spiegò un po' meglio come un apparente umano fosse in grado di sfruttare così bene la magia incendiaria. Ancora non li conosceva, ma Jurobei dovette ammettere a sé stesso che quelle persone erano interessanti; magari avrebbe potuto apprendere qualcosa anche da loro, oltre che dal Maestro.

    « Il mio nome è Jurobei. »

    Quando l'autoproclamatosi demone delle fiamme finì di presentarsi, Jurobei prese l'occasione per farlo a sua volta; ma differentemente dal solito, in quel caso non fornì altre informazioni circa il suo grado o la sua appartenenza sociale. Erano cose superflue in quel contesto, se ne rendeva benissimo conto. E non solo perché non si trovava più sul suo piano d'origine.

    « Da questa esperienza spero di ottenere una maggiore forza d'animo, qualcosa che possa aiutarmi a ritrovare la mia strada. Inoltre ho contratto un debito con Basaran, e cercherò di ripagarlo come meglio posso, aiutandolo nei suoi intenti. »

    Si rivolse a Basaran solamente al termine della frase, cercando di mantenere un certo contegno nonostante il fiatone. Generalmente non parlava di sé con così tanta leggerezza, ma la situazione era decisamente particolare e Jurobei si sentì in dovere di esprimersi con sincerità circa i suoi obbiettivi. Ripagare Basaran era senza dubbio fra le sue intenzioni, ma non era solo per quello che si era recato al Dojo.

    « Oh, dimenticavo... »

    Giratosi di nuovo verso i suoi futuri compagni, riprese parola:

    « ...io non sono di Endlos. Sono giunto in questo strano mondo in modi a me tutt'ora sconosciuti. Quindi vi prego di perdonarmi se dovessi apparire strano ai vostri occhi. Devo ancora abituarmi ai costumi e alle regole di questa dimensione. »

    Concluse con un sorriso, gettando un'ultima occhiata ai vestiti dell'unico che ancora non si era presentato. Aveva intenzione di sforzarsi per adattarsi al meglio a quell'universo, ma sapeva già che difficilmente avrebbe potuto indossare qualcosa di simile.

    Status_

    Stato Fisico: Ottimale.
    Mana: 85%

    Abilità Passive_

    Controllo
    {Abilità Passiva di Telecinesi - 5pt}

    Riflessione
    {Abilità Passiva di Riserva energetica aumentata (+10%) - 5pt}

    Tecniche utilizzate_
    Nessuna.

     
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    Dopo un ultimo scatto, la fatica del terzetto venne ripagata. Quasi.
    Basaran venne raggiunto dall'allievo che precedeva Steve, senza che questi riuscisse tuttavia ad afferrare le sue vesti, in quanto il maestro riuscì a proteggersi attraverso una barriera invisibile.
    In ogni caso, la stanchezza aveva preso un po' tutti, ormai. Giovani ed anziani, o meglio, anziano, si erano fermati, intenti a riposarsi e riprendere fiato.
    Il giovane Lang si era seduto sull'erba, a gambe incrociate, respirando profondamente. Schiena dritta e mani sulle ginocchia, il Ribelle sembrava essere una figura moderna della meditazione yoga, mentre in realtà stava semplicemente rilassandosi.

    Maledetto vecchietto, così attempato ed altrettanto rapido!

    CITAZIONE
    Mentre riprendiamo fiato, che ne dite di presentarci?
    Dite chi siete e cosa sperate di ottenere nel Dojo!

    Beh, era anche giusto.
    In fondo, nessuno sapeva chi fosse chi!
    Normalmente, Steve sarebbe stato il primo a parlare, ma in quel momento aveva soltanto voglia di saperne di più sugli altri.

    CITAZIONE
    Sono Brost...
    Brost Grillet..
    Ho scoperto relativamente da poco di essere un mezzo demone del fuoco.
    Mhh...
    Dal Dojo e dagli insegnamenti di Basaran io voglio ottenere quello che più normalmente si potrebbe ottenere: abilità e padronanza di sé migliori..per essere migliore.


    E perchè no?
    Divertirmi, come adesso.

    Wow! Un mezzo demone del fuoco! Certo che ne gira di gente strana, qua!

    Il ragazzo ascoltò con interesse le parole del mezzo demone, soprattutto per il fatto che aveva pressappoco gli stessi desideri di Steve.
    Non proprio uguali, ma simili.

    CITAZIONE
    « Il mio nome è Jurobei. »
    « Da questa esperienza spero di ottenere una maggiore forza d'animo, qualcosa che possa aiutarmi a ritrovare la mia strada. Inoltre ho contratto un debito con Basaran, e cercherò di ripagarlo come meglio posso, aiutandolo nei suoi intenti. »
    « ...io non sono di Endlos. Sono giunto in questo strano mondo in modi a me tutt'ora sconosciuti. Quindi vi prego di perdonarmi se dovessi apparire strano ai vostri occhi. Devo ancora abituarmi ai costumi e alle regole di questa dimensione. »

    Il tale Jurobei parlò molto, e guardava spesso e volentieri proprio Steve.
    Magari era incuriosito dai suoi vestiti di pelle? Non essendo di Endlos, era la scusa più plausibile.
    E poi, Lang era proprio un tipo particolare a prescindere. Ogni volta che Jurobei lo guardava, il Ribelle alzava le sopracciglia, come a voler comunicare uno scimmiesco "desidera?".
    Alla fine toccò proprio a lui presentarsi, e per l'occasione appoggiò il mento sui palmi delle mani, mentre i gomiti erano posizionati sulle ginocchia per sostenerne il peso.

    Io mi chiamo Steve Lang! Sono modestamente ricco ed amo gli abiti in pelle!

    Disse tutto con grande naturalezza, senza vantarsi né vergognarsi. Insomma, come sempre.

    Ho scelto di seguire Basaran perché, beh, credo possa essere un'esperienza interessante. Mi piacerebbe imparare una cosa o due!

    Sorrise, grattandosi la barbetta.
    Non disse molto, perché in realtà non c'era proprio nulla da dire oltre quel che proferì.

    Sono convinto che ci divertiremo un sacco, qui!

    E qualora ciò non accadesse, addio voglia di allenarsi!

    Energie: 75%
    Status Fisico: Ottimale.

    Passive:
    CITAZIONE
    ⨀ The Acrobatic Fighting Style
    Steve Lang non segue uno stile di combattimento tradizionale: il suo è un metodo totalmente personale.
    Questo si basa sulla totale libertà di movimento del corpo e su un approccio spettacolare ed acrobatico alla lotta; egli può infatti sferrare colpi quasi in qualsiasi maniera: saltando, correndo, rotolando, rialzandosi da terra, in aria, da girato... questi sono alcuni esempi della sua padronanza del corpo.
    Lo stesso vale per le situazioni difensive chiaramente, tanto che può permettersi di difendersi da attacchi nemici in maniere anche impensabili.
    Tutto ciò significa che i suoi attacchi potranno essere portati, con potenza ed effetti inalterati, in tutte le situazioni, così come le azioni difensive potranno essere svolte in piena liberà anche nei momenti più limitanti.

     
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  10. Brost Grillet
     
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    « Oh, dimenticavo...
    ...io non sono di Endlos. »


    A questa prima frase mi giro verso chi l'ha pronunciata.
    Sorrido.
    Appena ha finito le sue scuse preventive alzo leggermente la mano sinistra guardando un po' lui ed un po' Basaran.

    Neanche io sono di Endlos.
    ...
    E neanche io ho idea di come ci sono finito.


    Guardo le nuvole sopra di noi. In fondo sono le stesse nuvole che vedevo nella mia isola, le stesse nuvole che ogni tanto capeggiavano sopra i territori di Celentir.

    Ma non m'importa tanto degli usi e costumi della gente qui.

    Avrei voluto aggiungere un'altra frase, ma l'unica cosa che faccio è socchiudere leggermente la bocca come per dire qualcos'altro e poi richiuderla sorridente.

    Tanto tornerò presto in un posto che ho potuto chiamare casa, ci conto.

    Eccole, le parole che non sono uscite dalle mie labbra.

    Post lanciato così in mezzo alla turnazione semplicemente perchè le parole di Jurobei mi hanno fatto venir voglia di risponderci subito xD
    Continuiamo normalmente ora ò.ò

     
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  11. Basaran Shodai
     
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    Grandi e piccole aspettative motivavano i ragazzi.

    La tendenza alla perfezione, la ricerca di se stessi e della strada da percorrere, la spensieratezza del divertimento.

    Il Maestro annuì a ciascuna delle affermazioni, mostrando un’espressione convinta.
    Il suo respiro era tornato ai ritmi consoni e il cuore – che prima martellava come se fosse in cerca di un po’ di attenzioni – ora si era calmato.

    Si rivolse al trio di allievi.

    Tenete bene a mente i vostri propositi, saranno la guida del vostro cammino.
    Senza ideali si smarrisce la strada, si perde l’orientamento nei vicoli della vita. Inseguiteli, stringete i denti e fate il possibile per non lasciarveli scivolare di mano, perché senza di essi siete perduti.


    Quanta superbia governa l’uomo che avanza a tentoni nella notte, convinto che raggiungerà una meta piovuta dal cielo solo per lui.
    E quanta inezia s’impadronisce di chi smette di camminare, rimanendo indietro.
    I suoi ragazzi dovevano capire l’importanza di prefiggersi dei propositi.

    Alcune volte l’allenamento può essere affrontato in modo divertente, ma non pensiate che la via del guerriero sia tutta rose e fiori. Sarà sudore, fatica e splendore.
    Vi aiuterò quando mi sarà possibile, ma scoprirete ben presto che riflettere è una pratica durissima.


    Parole forti furono pronunciate da Basaran, ma era indispensabile rendere chiaro il concetto: il cammino davanti a loro era impervio e decisamente in salita.

    L’imponente struttura principale del dojo era ancora visibile oltre il boschetto. Loro quattro si trovavano nei pressi di un campo di allenamento, poco oltre il laghetto.

    R91ys

    C’erano tre statuette in fila. Erano alte circa un metro, a occhio sembravano fatte di ceramica.
    Erano tre statue di scimmiette, con la cosa arricciata e il musetto schiacciato. Uno spazio di sette passi separava ogni statua da quella adiacente.
    Il Maestro le indicò e commentò.

    Dopo il riscaldamento e le presentazioni, è il momento della prima lezione.
    A turno dovrete attaccare una sola delle tre sculture, ma non dev’essere un’offensiva blanda.
    Voglio che scarichiate tutta la vostra forza su quel bersaglio.


    Polverizzatele.



    Come spiegato dal Basaran, vi si chiede di travolgere una scimmietta con una tecnica potente.
    E quando dico potente, intendo che dovete far venir giù l’apocalisse. :guru:

    Ordine: libero
    Nessuna scadenza

     
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  12. Brost Grillet
     
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    Quindi, in pratica, vuole che polverizziamo quelle statuette?
    Sorrido divertito mentre infilo la mano destra nella rispettiva tasca dei pantaloni, piegando leggermente il braccio sinistro e muovendo la mano come se avessi una pallina, una di quelle che usano i bambini per strada per fare i loro giochini che li divertono tanto.
    Guardo le statue mentre compio alcuni passi in direzione di quella centrale. Nel giro di uno, forse due secondi, una pallina si forma veramente sul palmo della mia mano. Solo che non è una pallina di gomma o di canapa per giocare, ma è un concentrato di lingue di fuoco roteanti e dall'alto potere distruttivo. E mi saltella sulla mano come se fosse una pallina per giocare.
    Fatti pochi passi necessari a portarmi ad una distanza ideale mi fermo e guardo quella che ho deciso sarà il mio bersaglio.

    Voglio che scarichiate tutta la vostra forza su quel bersaglio.

    Queste parole risuonano nella mia mente, costringendomi a fermarmi per guardare il globo vorticante di fiamme sulla mia mano.

    Ma questa non è la cosa più forte che posso fare..

    Quest'esclamazione, detta fra me e me ma probabilmente udibile anche dagli altri, è seguita dalla mano che si chiude sulla palla di fuoco che viene assorbita e dissolta in poche lingue di fuoco che svolazzano attorno alla mano.
    Ricomincio a fare passi di avvicinamento, mentre entrambe le mani vanno verso il mio fianco destro dove ci sono le spade. Mentre la destra si poggia dolcemente sul nero fodero della katana la sinistra va ad avvolgersi salda attorno alla sua elsa, tirando lentamente ma con decisione in modo che la lama viene snudata completamente nell'arco di due passi e mi passa sopra la testa nel movimento canonico che compio per l'estrazione.

    Una volta finito questo movimento mi trovo a poco più di un metro dalla statuina e mi metto nella posizione più scolastica del Kendo: gamba destra avanti, sinistra indietro con più di un metro di distanza tra i piedi, mano sinistra stretta attorno all'elsa e molto vicina alla tsuba¹ e mano destra vicina al pomo finale, meno stretta.
    La katana viene così tenuta davanti a me inclinata verso l'alto in modo che la punta sia esattamente a metà tra i miei occhi e quelli finti della statua.

    Canonico, rapido, perfetto.
    Il movimento che segue ha tutte queste caratteristiche.

    Alzo un po' il piede destro portandolo avanti in un mezzo passo di avanzata verso la statua, intanto mentre il piede è ancora in aria alzo la katana sopra la testa in quello che potrebbe sembrare un fendente perfettamente verticale. Quando la lama ha raggiunto l'apice della sua altezza viene inclinata leggermente sulla mia sinistra, in quel preciso istante il piede ancora alzato viene messo a terra con forza mentre le braccia tirano verso il basso e la lama scende diagonale in un dritto sgualembrato che incontra a metà del suo cammino la spalla destra della scimmietta, scendendo poi lungo il corpo ed uscendo poco sotto l'anca.

    Nulla si muove.

    Io rimango fermo piegato in avanti, con la testa leggermente abbassata e le gambe distanti, di cui quella destra abbastanza piegata per farmi raggiungere meglio la bassa scimmietta.

    Scimmietta che è rimasta del tutto integra.

    Scimmietta che rimane integra anche mentre mi raddrizzo, avvicinando le gambe e sciogliendo la posizione di assoluta marzialità che avevo assunto.

    Scimmietta che rimane integra, come se non l'avessi toccata, anche mentre muovo la spada davanti a me facendola roteare un poco in modo da prenderla in presa invertita e portare la punta della lama esattamente davanti alla fessura di ingresso del fodero.

    Scimmietta che si divide diagonalmente mentre rinfodero la spada e mi giro completamente verso la posizione da cui sono partito, guardando Basaran serio.

    Non sarà tutta la mia forza, ma credo che chiunque si trovi nella traiettoria di quel colpo non si possa lamentare a riguardo...

    Concludo la frase sorridendo divertito.
    In fondo effettivamente non riesco ancora, da quando sono qui su Endlos, a sviluppare il massimo della potenza di cui disponevo prima.
    Sarà perchè essendo un'altra dimensione le energie fluiscono in modo diverso, non lo so, ma ho scoperto che devo solo allenarmi. Allenarmi e capire.

    Mana: 60%

    Tecnica usata:
    Arte della Spada #8: Colpo Mirato!!
    Alcune volte la forza non basta a tirare giù qualche avversario. Alcune volte non si è abbastanza veloci per le sue difese o per i suoi contrattacchi. Colpire e basta può non essere sufficiente. Ecco che entra in gioco l'abilità nel focalizzare un singolo colpo in quello che sembra essere il punto debole del nemico, o semplicemente in modo da logorarlo o rendergli difficile continuare a combattere come prima. Il Colpo Mirato non è altro che un fendente notevolmente più rapido e preciso degli altri: dove prima arrivava lo scudo ora non arriva, e dove prima la ferita era semplice, tramite questa tecnica, possono esserci copiosi sanguinamenti, rotture di tendini o, addirittura, la morte. In questa tecnica le possibilità di difendersi dell'avversario si abbassano notevolmente.
    Consumo: Alto

    ¹: la lamina metallica che separa la lama dall'elsa nelle katane e funge da protezione.

    PS: Ok lo ammetto, ho preso molto spunto da Goemon di Lupin III, ma mi sono così lasciato prendere dalla descrizione di un semplice sgualembro dritto che mi sembrava il minimo per concludere una descrizione così minuziosa XD

     
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  13. Jurobei
     
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    _ ____ Primo Passo - Principio ____ _
    VII




    Ascoltò con attenzione le parole degli allievi, sentendosi rincuorato del fatto che non era l'unico a non appartenere ad Endlos; il discorso di Basaran invece lo fece tornare indietro nel tempo con la mente, nei giorni durante i quali si era allenato duramente per non venir meno alle aspettative del padre e degli altri che si aspettavano grandi cose da lui. E ancora dopo, quando era stato lui stesso a inculcare nei suoi sottoposti quegli stessi concetti e ideali che lui per primo aveva infranto e lasciato alle spalle.
    Certe volte il destino sapeva essere tanto crudele quanto beffardo.

    « ... »

    E dopo il riscaldamento, e le presentazioni, com'era ovvio che fosse giunse il momento della prova di forza; a turno lui e gli altri avrebbero dovuto scaricare il massimo della loro forza sulle statue presenti nel campo d'addestramento. Un compito facile. Quello che era difficile invece era riuscire a impressionare Basaran, specialmente dopo quanto lo aveva visto fare contro il Vakasha.
    Ma avrebbe fatto del suo meglio.

    « D'accordo... »

    Non appena il suo compagno ebbe finito di tagliuzzare in due la statua centrale, Jurobei fece qualche passo verso quella più a sinistra - contento che Brost si fosse scelto quella centrale. Perché? Semplice: probabilmente quello che avrebbe fatto Jurobei da lì a breve avrebbe coinvolto una zona di terreno piuttosto ampia, e non sarebbe stato piacevole travolgere per sbaglio anche il bersaglio di un altro.
    Basaran aveva chiesto loro di utilizzare tutta la loro forza, e lui l'avrebbe fatto.

    Si posizionò a circa cinque metri dalla scimmia di pietra, immobile.
    Chiuse le palpebre e prese un paio di respiri profondi, cercando di trovare la concentrazione necessaria a richiamare e canalizzare tutto il flusso energetico che era in grado di riversare all'esterno in unico - singolo - colpo. L'energia di cui disponeva godeva di caratteristiche molto simili a quelle dell'oceano: normalmente placido e gentile, in tempesta poteva trasformarsi in un mostro in grado di inghiottire e distruggere qualsiasi forma di vita.

    « ... »

    E trasformarlo in tempesta fu proprio quello che Jurobei fece.
    Lentamente il flusso di energie cominciò a scuotersi dall'interno, scosso da onde sempre più grandi e possenti, fino a quando il suo impeto fu tale da non poter più essere trattenuto; il ragazzo riaprì gli occhi, e allungò rapidamente il palmo della mano destra in avanti, inclinando allo stesso tempo il busto a sinistra. Dall'arto del Comandante si propagò un fascio di energia trasparente incredibilmente grande, e dotato di una forza travolgente e distruttrice. Una furia che scavò un profondo solco nel terreno e che spazzò via la scimmia per diversi metri riducendola a brandelli di pietra, per poi dissolversi nell'aria - come se non fosse mai esistita.

    Jurobei rimase immobile in quella posizione per alcuni secondi, riprendendo fiato e osservando soddisfatto gli esiti del suo lavoro; poi si ricompose, voltandosi verso Steve, l'unico che ancora doveva dare una dimostrazione di forza. Jurobei era incuriosito da quell'individuo, e desiderava osservare quale fosse il suo reale potenziale.

    Status_

    Stato Fisico: Ottimale.
    Mana: 45% {85% - 40%}

    Abilità Passive_

    Controllo
    {Abilità Passiva di Telecinesi - 5pt}

    Riflessione
    {Abilità Passiva di Riserva energetica aumentata (+10%) - 5pt}

    Tecniche utilizzate_

    Potenza - Consumo Variabile Critico

    Determinazione, allenamento, costanza: requisiti indispensabili per chiunque si voglia avvicinare alle arti della guerra e potersi poi fregiare del titolo di vincitore. Ma la forza in battaglia non è tutto, e lo Stratega lo sa bene. Ci sono guerrieri che rafforzano e portano oltre ogni limite il proprio fisico, nel tentativo di sopraffare con la forza bruta l'avversario. Altri invece - come il Comandante Celeste - hanno compreso che il corpo ha dei limiti, e che questi limiti possono essere prevalicati solamente con la mente. Mai come prima d'ora le parole 'volere è potere' hanno acquisito tale profondo e reale significato per Jurobei. Al Marchiato basterà difatti desiderare di colpire l'avversario, perché la propria energia interiore si manifesti in una devastante e travolgente onda d'urto che si propagherà frontalmente e che investirà con violenza qualunque cosa si trovi sul suo cammino. L'onda d'energia mentale può essere rilasciata sia dai palmi delle mani, che dal corpo nella sua interezza, e coprirà un'ampiezza e una gittata differente a seconda del consumo di energie speso secondo la seguente scaletta: Basso - 0,5 metri di ampiezza, 5 metri di gittata | Medio - 1 metro di ampiezza, 7 metri di gittata | Alto - 2 metri di ampiezza, 10 metri di gittata | Critico - 5 metri di ampiezza, 15 metri di gittata.

     
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    Certo che ce ne sono tanti di naufraghi!

    Pensò bene il Ribelle, che già sapeva, in realtà, quanto la presenza di pellegrini dimensionali fosse ben maggiore dei nativi come lui.
    Per carità, non pensate mica che si tratti di un razzista! Anzi, tutto ciò non faceva altro che infervorarlo sempre di più: poteva vedere con i propri occhi esseri di altre dimensioni ed osservare attentamente ciò che erano in grado di fare.
    Sfide su sfide!

    CITAZIONE
    Tenete bene a mente i vostri propositi, saranno la guida del vostro cammino.
    Senza ideali si smarrisce la strada, si perde l’orientamento nei vicoli della vita. Inseguiteli, stringete i denti e fate il possibile per non lasciarveli scivolare di mano, perché senza di essi siete perduti.

    Alcune volte l’allenamento può essere affrontato in modo divertente, ma non pensiate che la via del guerriero sia tutta rose e fiori. Sarà sudore, fatica e splendore.
    Vi aiuterò quando mi sarà possibile, ma scoprirete ben presto che riflettere è una pratica durissima.

    La sua attenzione venne carpita dalle parole del maestro, che ormai aveva allontanato tutta la stanchezza.
    Mostrando la propria saggezza, Basaran non fece altro che instillare nel giovane Lang sempre più convinzione che la sua scelta di unirsi al Dojo fosse stata assai buona.

    Ora, però, era tempo di passare nuovamente ai fatti: tre scimmiette di ceramica stavano aspettando i tre allievi.

    CITAZIONE
    Dopo il riscaldamento e le presentazioni, è il momento della prima lezione.
    A turno dovrete attaccare una sola delle tre sculture, ma non dev’essere un’offensiva blanda.
    Voglio che scarichiate tutta la vostra forza su quel bersaglio.

    Contro delle statue?

    Chiese stupito Steve, grattandosi la testa.

    Oh, ma sicuro! Deve esserci qualcosa sotto! Magari esplodono, o sono vive, o indistruttibili!

    Forte delle sue convinzioni, il suo spirito s'infiammò nuovamente, contento di poter finalmente passare alle cose serie.
    Prima, però, agirono il mezzo demone e Jurobei.
    Brost, nella fattispecie, dopo aver evocato un globo di fuoco come se nulla fosse, dilettò i presenti con un fantastico fendente di spada, che molto scenicamente lasciò la scimmietta centrale integra fin quando non rinfoderò la katana. A quel punto, voilà! la statua si divise in due metà, di cui la superiore scivolò sull'inferiore in un taglio diagonale perfetto.

    CITAZIONE
    Non sarà tutta la mia forza, ma credo che chiunque si trovi nella traiettoria di quel colpo non si possa lamentare a riguardo...

    Gli occhi d'ardesia di Steve Lang non si persero nulla, così spalancati e fissi com'erano, tanto che il giovane applaudì soddisfatto a quella manifestazione di potenza e precisione.

    Ehy amico, bel colpo!

    Stranamente, la scimmietta non riservava alcuna sorpresa, quindi, alla fine, si trattava semplicemente di mere figure di ceramica.
    Normalmente, l'entusiasmo del Ribelle si sarebbe spento nuovamente, ma ora che i due compagni iniziarono a mostrare le loro carte migliori, non poteva fare a meno di volersi dimostrare all'altezza.
    Frattanto, Jurobei si era portato a pochi metri dalla statua di sinistra, concentrandosi per compiere chissà quale prodigio.
    Steve Lang aspettava, ed aspettava impaziente, mentre l'altro accumulava energie su energie; poi, d'improvviso, questi generò un'ondata d'invisibile potere dalla mano destra che andò a spazzare via come un fuscello la scimmietta, polverizzandola.
    Sul terreno, i segni di una forza tempestosa testimoniavano la potenza di quella tecnica.

    Wooooooooow! Questo sì che è veramente figo!

    Come prima, il Ribelle batté le mani per lo spettacolo di pura devastazione.
    Che dire, era proprio contento! Ed ora toccava proprio a lui, sotto lo sguardo curioso di Jurobei.

    Ok, vado io!

    Si alzò con grande leggiadria da terra, per avanzare a passo lento verso l'ultima scimmietta di ceramica, tenendo le mani nelle tasche del giubbotto di pelle.
    Sembrava essere assolutamente spensierato, ma in realtà stava concentrando un'enorme quantità di energia nella mano destra, costantemente e controllando ogni singola goccia di forza.
    Una volta giunto a pochi centimetri dalla statua, Steve portò fuori la mano carica di energia, portandola dinanzi al volto della figura inanimata.
    A quel punto, come se volesse darle un colpo a scatto delle dita, caricò l'indice con il pollice, fino a raggiungere una tensione esplosiva.

    Bam!

    Rilasciò il dito, andando a colpire al centro esatto della fronte la scimmietta.
    Passarono alcuni attimi senza che nulla accadesse. Poi, tutto ad un tratto, la statua, molto semplicemente... implose. Venne risucchiata su se stessa, nel nulla. Non un suono, non un rumore.
    Si dissolse, tutto qui.
    E per fare quello, quanta fatica! Il Ribelle dovette tirare un paio di respiri profondi, per evitare di ritrovarsi ad affannare.
    Si girò infine verso tutti gli altri, sorridendo e mostrando un bel pollice in segno di un poco velato yeah.

    Non ha reso bene scenicamente ma... Posso dire che questo è uno dei miei colpi migliori!

    E per la prossima volta, avrebbe voluto un bel blocco di marmo. Lì sì che avrebbe fatto la sua porca figura!

    Energie: 35% (1 C)
    Status Fisico: Stanchino.

    Passive:
    CITAZIONE
    ⨀ The Acrobatic Fighting Style
    Steve Lang non segue uno stile di combattimento tradizionale: il suo è un metodo totalmente personale.
    Questo si basa sulla totale libertà di movimento del corpo e su un approccio spettacolare ed acrobatico alla lotta; egli può infatti sferrare colpi quasi in qualsiasi maniera: saltando, correndo, rotolando, rialzandosi da terra, in aria, da girato... questi sono alcuni esempi della sua padronanza del corpo.
    Lo stesso vale per le situazioni difensive chiaramente, tanto che può permettersi di difendersi da attacchi nemici in maniere anche impensabili.
    Tutto ciò significa che i suoi attacchi potranno essere portati, con potenza ed effetti inalterati, in tutte le situazioni, così come le azioni difensive potranno essere svolte in piena liberà anche nei momenti più limitanti.

    Attive:
    CITAZIONE
    ⨀ Black Hole Annihilation.
    Colpo annichilente di una potenza tale da far collassare tutto ciò che colpisce. All'impatto l'avversario avrà la sensazione di essere risucchiato, implodendo nel punto colpito e nelle parti limitrofe, subendo dei danni gravissimi, se non mortali (il danno interessa il 60% del corpo avversario).

     
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  15. Basaran Shodai
     
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    La prima scimmia – la temperanza – fu divisa a metà dalla katana del Demone. Senza opporre resistenza le due parti si divisero, e il busto del primate scivolò come un velo e cadde per terra.

    La seconda scimmia – l’umiltà – fu spazzata via da una tempesta inarrestabile. La forza schiacciante rilasciata dal Comandante investì la ceramica, frantumandola fino a farla scomparire.

    La terza e ultima scimmia – il rispetto – si restrinse nell’ultimo spasmo di realtà, annichilendosi dopo il tocco del Ribelle. Il risucchio della non esistenza sancì la fine dell’esercizio.

    Il Maestro aveva assistito alle tre dimostrazioni con puntuale attenzione. Il suo volto imperscrutabile nascondeva le considerazioni che stava facendo. I suoi allievi lo guardarono, in cerca di conferme, di complimenti e di approvazione.
    Il Leone Bianco parlò ai tre ragazzi.

    Dopo tutto questo, ascoltatemi bene. E se ora vi chiedessi di far tornare le scimmiette com’erano prima?

    La domanda, carica di tutto il suo significato, rimbalzò nel silenzio come un macigno che frana giù da un versante roccioso.
    Era chiaro il significato delle parole del Maestro.
    Il macigno raggiunse così il fondo del burrone, facendo risuonare il suo significato per la vallata della mente.

    Questa è la prima e più importante lezione che posso impartirvi.
    Ogni scelta comporta delle conseguenze, ogni azione provoca una sconfinata serie di eventi, che come degli ingranaggi attivano la macchina del mondo. Quasi mai ci è concesso di tornare sui nostri passi: quando qualcosa si rompe, così rimane. Quando un cuore è spezzato, non si può rimediare e cancellare il danno.
    Quando una persona viene uccisa, nemmeno tutte le lacrime del mondo possono ristabilire l’equilibrio precedente.


    Il Maestro unì le mani e le maniche del kimono, formando un unico tubo di tessuto che collegava le sue braccia.

    Riflettete su queste parole e conservatele nel cuore.
    Per oggi abbiamo finito, vi mostrerò i vostri alloggi. Brost, Steve, Jurobei, benvenuti al Bujinkan.
    Questo dojo sarà la vostra seconda casa, ed io, Basaran Shodai Tairen…


    nDVi9

    …sarò il vostro Maestro.

    Una coppia di rondini veleggiò attraversò il cielo infinito che abbracciava il Pentauron e il mondo intero.



    Inizia così quello che dovrebbe essere l’ultimo giro. Se avete bisogno di più intereventi per chiacchierare tra voi, avvisatemi via MP. ^^

     
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33 replies since 10/1/2012, 13:59   529 views
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