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Tristan Gawain.
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Ad Istvàn, i cittadini non avevano mai visto un sole così splendente.
Era mattina da solo qualche ora eppure l'aria
-fresca, ma piacevole-
già sembrava esausta
ricolma di tutta quella luce che
in un breve cammino dell'astro celeste
aveva già abbracciato ogni singola chioma d'albero e finestra
bagnando le strade e tutta la città
di un tenue colore giallognolo.
L'amaro scambio di sorrisi del Ballo d'Inverno
impastava ancora la bocca di Tristan,
un tarlo che fin dal ritorno da Laputa
l'aveva fatto sembrare pensieroso
a chiunque avesse avuto occasione di scambiarvici un saluto.
La Dama appariva turbata più di quanto fosse in grado
-maestra nel trattenere le preoccupazioni-
di celare e le pene del cuore, Tristan, sapeva riconoscerle.
Quelle, sofferenze d'un profumo misterioso ed ipnotico,
spesso lasciavano una piccola ombra ai lati della bocca.
Un'ombra negli occhi,
una macchia di malinconia difficile da lavare
persino con i rinomati saponi di Chediya.
Fu sollevato, tuttavia, nel sapere che quella mattina
poco prima dell'orario dedicato al pranzo
avrebbe dovuto tenere una dimostrazione in Caserma,
per onorare l'inattesa affluenza di nuove reclute
fra le leve della difesa di Istvàn:
i Cavalieri Celesti.
Lui, in qualità di Capitano delle Guardie,
appartenente all'Ordine del Sole,
aveva la responsabilità di mostrare quanta forza
e quanta volontà fossero necessarie
per aspirare alla protezione dell'intero Est.
Forza e volontà che
-nella mente dei giovani-
potevano apparire come una sorta di minaccia preventiva,
quando in realtà era proprio la consapevolezza
di poter difendere
che rendeva la difesa ancor più minacciosa dell'offesa.
Di buona lena,
e con un vago ed irrazionale ricordo
dei meravigliosi fiori dei prati di Ordàlia,
il guerriero aveva lasciato le proprie stanze per dirigersi
verso l'imponente edificio il quale
-neanche a dirlo-
ospitava nel retro un cortile molto ampio
contornato di un prato corto verde smeraldo
al cui centro si trovava uno spiazzo abbastanza comodo
da farvici allenare cinque coppie di reclute per volta.
Sebbene fosse lui, solitamente, il primo a giungere in caserma
e l'ultimo ad andarsene,
al suo arrivo trovò già
una folta schiera di ragazzi disposti attorno al perimetro:
alcuni in piedi, intenti a scambiarsi consigli tecnici,
altri ancora seduti e non del tutto svincolati dal sonno letargico
che l'atmosfera calda e rilassante di Lordaeron soffiava
sui loro volti appena adolescenti.
“Aaattenti!”
L'eco della sua voce profonda incrinò quel brusìo
frantumandolo in mille sussurri
a metà fra l'ammirazione e il timore.
Le reclute, prese alla sprovvista, si ordinarono
spintonandosi comicamente fra loro come prese dalla febbre
di un formicaio brulicante.
Tristan non riuscì a rimanere serio e si lasciò sfuggire
una rassicurante
-ma misurata-
risata d'approvazione.
“Tranquilli, tranquilli!
Oggi, ragazzi, ho il piacere di darvi il benvenuto al Taldor.”
Salutò il lato ovest del cortile con un leggero inchino,
porgendone poi uno anche alle altre direzioni.
Mentre proseguì il suo discorso
Tristan iniziò a slacciarsi con cura le varie parti dell'armatura,
gesti che apparivano come un rituale piuttosto che un'abitudinaria
-e tediosa-
operazione tipica dei guerrieri.
“Spero che l'esibizione
-anche se odio chiamarla così-
di oggi possa essere un motivo in più per spingervi ad entrare
nel corpo militare dell'Est.
Questa splendida città”
-poggiò la parte superiore a terra, vicino alla rastrelliera dove spesso
numerose spade in legno e acciaio senza affilatura riposavano in attesa di un po' di movimento-
“questo gioiello.
La nostra amata Kalia. Gli abitanti dell'Est.
Hanno bisogno di essere difesi, protetti, salvaguardati.
Questo e solo questo deve essere il motivo della vostra scelta:
l'onore, il rispetto, l'ideale.”
Tornò al centro della forma geometrica individuata da quel pavimento
composto da piastrelle di marmo semi-ruvido disposte a formare
un unico blocco rettangolare, perfetto per gli allenamenti
e gentile abbastanza da non scorticare la pelle durante tutte le cadute
che un scambio di colpi di spada spesso provocava senza preavviso.
Era rimasto indifeso, con una blusa d'un verde scuro a coprire il petto
lasciando intravedere appena i pettorali villosi
-tesi-
mentre le gambe si riscaldavano al sole protette solo da un paio di pantaloni
dello stesso colore dei suoi occhi;
-celesti e brillanti-
la sua preparazione era ultimata e l'unica cosa che mancava
era l'arrivo dell'uomo che avrebbe condiviso con lui
quella mattinata di luce ed aria fresca.
“Oggi vedrete due persone
scambiarsi idee ed opinioni tramite la lotta;
vedrete me, Tristan Gawain, Capitano delle Guardie.
Vedrete un altro uomo che, proprio come me, ha scelto
di impegnare la sua vita nel difendere qualcosa di importante.
Avrete l'onore della sua presenza e vi prego
di serbare nella mente più che potete, affinchè un giorno
possiate raccontare di aver visto l'ultimo baluardo
posto a protezione della Dama stessa.”
Si voltò verso l'uscita posteriore della Caserma,
quella da cui lui era entrato e da dove
-mentre il prato si diradava per lasciare spazio al pavimento interno della struttura-<i>
avrebbe fatto il suo ingresso anche lo sfidante.
Tristan non conosceva ancora la maggior parte dei Cavalieri Celesti
-esclusione fatta per Leon, autore della sua nomina-
e quella poteva essere un'occasione perfetta per iniziare a condivedere
le proprie conoscenze con i suoi nuovi 'fratelli'.SPOILER (clicca per visualizzare)Black, scusami per il post lungo, ma mi sentivo parecchio ispirato =)
Non ho messo nulla di tecnico, magari ci scambiamo prima un paio di battute così e poi posto tutto.
Grazie e buon divertimento!. -
.
Una splendida mattinata soleggiata e una lieve, piacevole brezza rendono Istvàn ancora più splendida. Una bianca gemma di pace e tranquillità nel caos mutevole di Endlos. Un opera d'arte in cui vale la pena vivere, creata e modellata da un'artefice ancora più splendida.
Una Dama per la quale vale la pena morire.
Giungo alla caserma di Taldor appena in tempo per sentire il discorso del mio sfidante.
Tristan Gawain, capitano delle guardie dei Cavalieri Celesti.
L'idea di Lady Kalia di farci combattere d'innanzi alle reclute come celebrazione mi offre l'opportunità di misurarmi con un altro uomo che come me ha votato la sua vita alla difesa dell'Est.
Non so nulla di costui tranne la sua nota fama di guerriero veterano, a prima vista potrei dire che lui e il mio vecchio amico Sykael siano simili e quindi probabilmente lo siamo anche noi.
Almeno L'Io che sono stato sarebbe stato simile a lui, ormai appartengo alla Luna.
Esco nel campo d'allenamento sganciandomi il mantello e depositandolo su uno dei manichini.
"Fortuna che siete giunto prima voi, non sono un esperto nell'arte oratoria.
Mi presento sono Kizan, guardia del corpo di Lady Kalia ed è per me un onore fare la vostra conoscenza e lo sarà ancor di più battermi con voi."
Avanzo nello spiazzo che delimita la piccola arena e porgo la mano al giovane umano.
Quando avremo finito di batterci la stringerò al vecchio guerriero.. -
Tristan Gawain.
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Sotto il sole,
Taldor appariva come un pezzo di una scacchiera.
Immobile, stoica, geometricamente perfetta,
una Torre inamovibile posta a salvaguardia del sapere bellico
di cui l'Est custodiva gelosamente i suoi segreti.
Nell'ampio cortile, il brusìo delle reclute s'ammutolì di colpo
quando una sagoma vestita di sola pece
-un'ombra sfuggita all'oggetto che la proietta-
abbandonò il marmo del pavimento interno
per accogliere col proprio passo delicato
-impercettibile-
la morbidezza dell'erba e nuovamente, poi,
la dura consistenza delle piastrelle sulle quali Tristan attendeva
il proprio rivale.
Porse la mano accogliendo quella del 'fratello'
sorridendo in risposta alla perfetta muscolatura
evidenziata da quella strana muta corvina,
un'unico tessuto fatto della notte più buia
appoggiato con maestria sul corpo aitante
della pantera.
Sì, una pantera: il nome non tradiva affatto l'impressione
che Kizan suscitava nello sguardo altrui
durante la sua prima comparsa.
“Tristan Gawain,
è un'onore Kizan fare la vostra conoscenza.”
Il volto dell'uomo migrò sensibilmente verso un'espressione più seria
e le reclute temerono che da lì a qualche istante
la lotta sarebbe iniziata subito, senza alcun preavviso nè occasione
per sistemarsi a godere al meglio lo scontro.
In realtà il Leone, dubbioso, spezzò la maschera di perplessità
che aveva indossato per fare armonia con i propri pensieri
dando una sonora pacca sulla spalla del giovane.
“Aaah, dannazione!
Diamoci del 'tu': siamo nello stesso Ordine!”
Ed una fragorosa risata scosse l'aria tiepida del mattino
mentre l'erede di Trisarma si voltava
-dando le spalle a Kizan-
per dirigersi a cinque metri di distanza dall'avversario.
Giunto sul posto, squadrò nuovamente le reclute,
senza pronunciare alcuna parola
e si diede un'elegante aggiustata ai baffi e al pizzetto
-sempre impeccabile-
prima di assumere una posizione neutrale di apparente indifferenza,
la quale in realtà nascondeva una profonda concentrazione
e una guardia generale contro la prima mossa lasciata alla pantera.
“Nel mio regno, ad Ordàlia, la prima mossa viene lasciata al più giovane.
Forza, pantera!”SPOILER (clicca per visualizzare)Status: Illeso, sull'attenti.
Energia: 110%
Equip: Trisarma (forma attiva: Rune), Hauberk (NON INDOSSATA)
Passive: The Bleeding Lion
Slot:
1. ///
2. ///
Note: dal prossimo turno, non quoterò più integralmente le passive o il testo completo di Trisarma, lasciando solo le specifiche tecnice.
Buon divertimento! La prima mossa a teCITAZIONE-Trisarma-
[1]~ Coppia di anelli, 2 punti.
Il nome di un'arma a volte può racchiudere l'essenza stessa del suo potere, raccontarci le gesta epiche di chi l'ha impugnata: Ammazzadraghi, Tagliagole, Spaccamondo. A volte, invece, ciò che gli uomini hanno chiamato in un modo è solo il risultato di una cattiva interpretazione della realtà, di una mistificazione -quasi- di quello che il creatore dell'arma voleva intendere e donare all'oggetto.
Trisarma, l'arma 'trina e unica', non fa eccezione a questa regola: persino Tristan, uno dei pochissimi possessori che hanno avuto il pregio e l'onore di impugnarla -e impugnare tuttora- poichè destinatagli, non conosceva a fondo la reale natura dell'artefatto fino a che il risveglio del suo amato angelo non portò in lui la consapevolezza necessaria a comprendere lo Schema più ampio.
Il Gawain credette, in principio, che l'epiteto dell'arma si riferisse alla sua formidabile capacità di mutare in una terna di armi distinte, ciascuna letale e particolare a modo proprio: in realtà, il 'Tris' è un riferimento non algebrico quanto più metafisico e concettuale, relativo a tre principi sui quali si basa l'essenza stessa -la fibra- dell'oggetto: allo stato attuale, il Capitano delle Guardie sta viaggiando e scoprendo quanto più possibile su quali pilastri si fondi concretamente l'artefatto.
Trisarma quindi può mutare in più e differenti forme, spiegando in parte anche alcune sparizioni di potenti e dimenticati artefatti da guerra che, in realtà, altri non erano se non Trisarma imprigionata in qualche archetipo diverso dal normale.
In uno stato di quiete, l'artefatto assume le sembianze di due anelli, le "Rune",[1] indossati ciascuno al dito medio: si presentano come un intreccio di argento, un sottile arabesco di metallo lucente e finemente lavorato.
La capacità di mutare dagli anelli agli altri aspetti (e viceversa) rimane sicuramente il potere più esclusivo ed 'esotico' dell'arma[2] e permette a Tristan, sempre tenendo conto della tempistica e della sportività, di ricorrere a queste trasformazioni come più gli aggrada. Non solo: la rinnovata vigorìa dell'artefatto lo ha reso più coriaceo che mai, facendo diventare il metallo più resistente della maggior parte delle armi di simile qualità e fattura[3], tanto da far pensare che esso non possa venire scalfito. La natura ultraterrena di questo artefatto concede per deroga la possibilità di interagire, tramite il suo acciaio e le sue forme, con qualsiasi manifestazione energetica o eterea, senza temere di dover ricorrere altri mezzi diversi da questo[4]; sarà anche inutile temere il disarmo, poichè ad un volere del portatore, l'arma ricomparirà fra le sue mani, confermando il profondo legame fra cavaliere ed artefatto.[5]
[2]~ Passiva di contenimento/trasformazione per tutte le forme, 5 punti.
[3]~ Passiva simil-indistruttibilità, 5 punti.
[4]~ Passiva fendi-etereo, 5 punti.
[5]~ Abilità attiva di richiamo, consumo basso, 1 punto.
[elenco armi]~ Windweaver (2 punti), Lightbringer (2 punti).CITAZIONE-Windweaver-
la Tessitrice di Venti
Tipologia: Alabarda; Lunghezza complessiva: 205 cm, 2 m e 5 cm. Lunghezza dell'asta: 150 cm, 1 m e 50 cm.
Whispering Winds
Windweaver è un'arma incapace di uccidere. Ogni volta che il metallo dell'arma si conficca nella carne il danno arrecato è immediatamente rigenerato non appena essa abbandona la ferita che ha provocato. Questa miracolosa capacità non si estende ovviamente ai danni riportati in precedenza al contatto con l'alabarda, ne ad altre ferite subite per motivi esterni all'uso di questo artefatto.
L'unico modo per spezzare una vita è affondare l'arma nel cuore dell'avversario e ivi farla rimanere, mandando quest'ultimo in uno stato di 'limbo' dal quale può uscire solamente estraendo Windweaver.
[passiva, 5 punti]
Erosion{BLOCCATA}
La vera natura di Windweaver si manifesta in questo straordinario potere che vestirà l'arma di un'aura smeraldina, abbracciando l'intero artefatto con piacevoli e timide brezze: qualora essa entri a contatto (che si tratti della punta o di ogni altra sua parte) con un artefatto oppure un altro oggetto dotato di capacità particolari, ne inibirà una facoltà -a scelta dell'avversario, attiva e/o passiva- per due turni. E' da intendersi valido sia un normalissimo attacco fisico sia un attacco facente parte di qualsiasi tecnica e/o potere attivo generico. Il potere non può attivarsi più di una volta per ciascun turno.
[medio, 1 punto]-Lightbringer-
la Portatrice di Luce
Quest'arma ha origine antica, talmente antica da essere stata dimenticata: il periodo in cui venne forgiata è tesoro di memorie oramai lontane ed inaccessibili, forse addirittura distrutte.
All'apparenza è simile ad una spada a due mani dotata di un doppio-filo particolarmente tagliente, la cui lama culmina in una punta triangolare; tramite la doppia impugnatura la versatilità dell'arma è resa evidente e le possibilità di portare colpi imprevedibili o elaborati la rendono davvero temibile.
Ma forse più 'temibile' è la storia che si snoda dietro gli eventi legati ad essa.
La sua prima apparizione risale alla leggenda di un Regno costruito su di un continente apparentemente dotato di risorse illimitate: minerali, energia, cibo, fauna, flora, sole e vento. Un paradiso in terra. Il sovrano di tale vasto impero consacrò cotanta fortuna al possesso di un'antica spada, tenuta gelosamente custodita all'interno della Sala del Trono.
Per secoli, i popoli seguirono la luce benevola dei regnanti prosperando senza alcun timore nè paura...fino a che, come in ogni storia di felicità, fu il potere stesso a corredere il sovrano di tale regno, portando quest'ultimo alla rovina.
Morte e distruzione, guerra e carestia portarono il continente nell'oblio e l'arma venne trafugata: da allora, si narra che essa abbia conservato la luce dei tempi migliori, nella speranza di riportare la serenità fra le genti.
Altri miti la vogliono responsabile di immani catastrofi, quali città scomparse nel nulla o addirittura intere montagne scavate da incredibili deflagrazioni di energia.
Una sola certezza rimane: chiunque impugni Lightbringer necessita della fermezza mentale per non essere lui stesso 'accecato' dalla luce che l'arma perennemente irradia.
Tipologia: Zweihänder, Spada a due mani con doppia impugnatura (confronta immagine).
Lunghezza complessiva: 213 cm, 2 metri e 13 cm.Lightwell
L'arma emette costantemente luce, quasi la lama stessa ne fosse composta interamente. L'acciaio non è visibile e sembra di brandire a tutti gli effetti un raggio di sole. Il bagliore è intenso, perenne, innaturale: capace di dissipare qualsiasi fonti di oscurità gli si presenti davanti, senza fare distinzioni. Inutile precisare come possa essere fastidioso (se non dannoso) sopportare un'esposizione alla luce emessa: anche fissarla per pochi istanti può rendere difficoltoso preservare uno stato ottimale della vista. Seguirne i movimenti è qualcosa di ancora più fastidioso e difficile. Più passa il tempo più la luce diventa una minaccia per chiunque abbia il coraggio di guardare l'arma. L'unico a non essere affetto da questo fardello è colui che impugna la spada.
[passiva, 5 punti]
Dawnbreaker
La lama dell'arma si carica di energia attingendola direttamente dal guerriero: all'impatto con una superficie, su volere del caster, essa si sprigiona nella sua totalità, dando vita a deflagranti arabeschi di luce dorata, piccoli mosaici di linee nell'aria che dilaniano il tangibile tanto quanto l'etereo, provocando un dedalo di cicatrici solchi e ustioni attorno al punto di collisione.
[variabile, 2 punti]
Light Supremacy
Un flash improvviso e portentoso investe i presenti in un'area di 7 metri attorno alla lama, il punto da cui ha origine l'intenso bagliore. I soggetti colpiti, escluso chi impugna la spada, subiranno uno status di cecità totale che coinvolgerà sia il normale senso sia eventuali mezzi sovrannaturali di percezione (auspex e simili) per un totale di due turni.
[medio, 1 punto]~The Bleeding Lion~
[1]~ Power up +50% Forza, 5 punti.
Prima ancora di essere l'Erede di Trisarma, Tristan è stato un Re, e ancor prima un valoroso combattente.
Il suo cammino di guerriero è iniziato quando ancora la sua giovane età non gli permetteva quasi di montare a cavallo; sotto la guida del padre, egli ha appreso subito i rudimento del combattimento corpo a corpo, per poi perfezionarsi nello studio dell'arma bianca e nelle tattiche di guerra.
Asceso nei più alti ranghi cavallereschi, l'uomo si è sempre distinto per la tenacia e la saggezza militare necessaria a condurre un esercito o ad ammettere che il tempo della ritirata è vicino.
Non solo: il torto subito e il distacco dal suo amato lo hanno temprato tanto nel fisico, già robusto e forte, quanto nella mente, facendo di lui un solitario viaggiatore in cerca di riscatto.
Rinvigorito dalla speranza di poter riavere ciò che gli è stato tolto, Tristan ha in un certo senso affinato le sue doti di resistenza e tempra, diventando poco più che suscettibile ai sotterfugi mentali spesso utilizzati per distrarre un guerriero dalla sua missione.
Abituato al vagabondaggio e alla vita di guerra, l'uomo ha adattato il suo enorme senso pratico alla sopravvivenza, arrivando a sfruttare la robustezza fisica per sopportare le situazioni estreme ed i dolori che le accompagnano.
Riassumendo, Tristan possiede il tipico fisico del guerriero, dotato di una forza[1] ed una stamina (resistenza)[2] ben oltre il normale, le quali gli permettono di trasferire nel corpo la grande forza di volontà che lo contraddistingue; quest'ultima, lo scherma più che efficaciemente dalle intrusioni mentali e dalle manipolazioni coercitive[3], donandogli anche un quantitativo di risorse (mentali e spirituali) maggior della norma[4]
[2]~ Power up +50% Resistenza, 5 punti.
[3]~ Forza di volontà che lo scherma passivamente contro intrusioni mentali e manipolazioni dello stesso tipo (fino ad una potenza media), 5 punti.
[4]~ Aumento della riserva energetica +10%, 5 punti.. -
.
Sorrido spontaneamente all'amichevole risata del guerriero.
Una persona diretta, sincera e con nobili ideali.
L'uomo migliore da avere a fianco in un muro di scudi; proprio come Sykael. E proprio come lui mi va già a genio, la Dama ha scelto bene il proprio campione.
"Sono perfettamente d'accordo sul darci del tu Tristan e poiché non intendo offendere le tradizioni del tuo regno la prima mossa spetta a te.
A breve compirò il mio centodiciottesimo compleanno e anche se sono giovane per la mia razza dubito di esserlo nei tuoi confronti."
Sorrido al mio Fratello mentre alzo le spalle.
Mi dispiace non accettare la sua cortesia.
"E nella mia casa, a Myth Arandor, non si combatte in leale duello contro avversari sprovvisti di armatura.
Vi prego dunque di indossarla, la mia armatura è celata alla vista ma c'è.
E la mia arma è il mio corpo, dov'è la vostra spada?"
Ignoro per un istante il mio avversario e mi rivolgo alle reclute spettatrici prima di tornare in una posizione di guardia contro Tristan.
"Vorrei far notare a tutti voi come il nostro aspetto caratterizzi il nostro stile di combattimento.
Il capitano Tristan è un noto guerriero in armatura, l'ideale per battaglie campali e scontri diretti.
Io combatto furtivamente, mi muovo nell'ombra e colpisco quando il nemico meno se lo aspetta e sparisco prima di una rappresaglia.
Tuttavia sono anch'io capace di degni attacchi brutali se necessario. Sono stato scelto come guardia del corpo della Dama perché gli uomini come Tristan possono sconfiggere eserciti, ma possono fermare un bravo assassino? Io posso fermare ogni assassino perché sono il migliore di essi, ma non posso sconfiggere un esercito.
Ciascuno occupa il proprio ruolo a seconda delle proprie capacità, se ogni organo dei Cavalieri Celesti svolge il proprio ruolo in perfetta sincronia con gli altri saremo imbattibili, un muro contro cui si infrangerà ogni minaccia diretta ad Est.
Chiedo scusa per il monologo Tristan, ma trovavo giusto avere la mia introduzione tanto per non essere da meno."
Rivolgo un cenno all'umano per invitarlo così ad iniziare questo duello, più che battermi contro di lui vorrei battermi al suo fianco.. -
Tristan Gawain.
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E fu un unico, semplice sorriso, quello che rilassò il volto di Tristan,
una mezzaluna d'approvazione per le parole dirette e inattaccabili del suo amico;
una solitaria nuvola sfuggita al vento baciò i raggi del sole, facendo gocciolare
della penombra sullo spiazzo dove le reclute stavano per apprendere più di quanto
settimane di addestramento potevano instillare nei loro muscoli e nelle loro ossa.
“Direi che i vostri anni sono portati egregiamente
a differenza mia, Kizan!”
Un'altra risata, forse l'ultima, prima di assumere la posizione adatta
ad uno scontro che si sarebbe dimostrato stimolante sotto molti punti di vista.
“Fidati, pantera: non sarà la mia armatura la tua preoccupazione.
E' da tempo che abbisogno di qualche buon livido da far maturare.”
Ruggì con lo sguardo, il Gawain, prima di piegare leggermente le ginocchia e fiondarsi sul nemico:
sarebbero bastate poche falcate, forse addirittura un paio, per portare l'avversario nel raggio d'azione della propria arma.
Già, quale arma?
Le mani dell'uomo si portarono al fianco destro, in basso,
come se stesse impugnando una lama invisibile che in quel breve tragitto avrebbe sfiorato le piastrelle con la propria punta.
E se d'altronde
-così aveva intuito, passeggiando per Istvàn-
Trisarma era divenuta famosa più di lui,
Tristan non si trattenne dal rendere l'ingresso in campo del proprio 'gioiello'
uno spettacolo irripetibile.
Mentre il guerriero infatti stava giungendo al termine dello scatto,
già le scintille avevano sfaldato completamente i due anelli
-le Rune-
che egli indossava alle dita medie,
trasfigurandole in una scintilla continua ed eclettica
dai riflessi d'oro e d'argento.
Al posto dello sfavillante spettacolo, però,
si sarebbe materializzata la Portatrice di Luce,
una spada a due mani contenente in essa il potere stesso del sole.
Ella sarebbe ascesa al cielo
compiendo il gesto di un montante,
un semplice colpo atto solo a smuovere l'avversario per testarne
le capacità fisiche.
Presuntuosa sarebbe apparsa l'offesa
talmente esemplificata da risultare persino inutile
ma Tristan aveva sufficiente esperienza da sapere che
non si attacca un nemico senza conoscerlo
e nemmeno si può aspettare di conoscerlo senza attaccare.
Probabilmente la straordinaria capacità della Lightbringer
-quella costante emissione di una luce innaturale-
avrebbe stupito tanto Kizan quanto le reclute
precludendo, nell'atto della sua comparsa, una visione nitida
e focalizzata dell'attacco posto in essere.
Ma d'altronde ci sarebbe stato tempo per uno scambio di colpi
più chiari e visibili.SPOILER (clicca per visualizzare)Status: Illeso, sull'attenti.
Energia: 110%
Equip: Trisarma (forma attiva: Rune > Lightbringer), Hauberk (NON INDOSSATA)
Passive: The Bleeding Lion
Slot:
1. attacco semplice (montante, colpo dal basso verso l'alto, verticale) con Lighbringer;
2. ///
Note:CITAZIONE-Trisarma-
[1]~ Coppia di anelli, 2 punti.
Il nome di un'arma a volte può racchiudere l'essenza stessa del suo potere, raccontarci le gesta epiche di chi l'ha impugnata: Ammazzadraghi, Tagliagole, Spaccamondo. A volte, invece, ciò che gli uomini hanno chiamato in un modo è solo il risultato di una cattiva interpretazione della realtà, di una mistificazione -quasi- di quello che il creatore dell'arma voleva intendere e donare all'oggetto.
Trisarma, l'arma 'trina e unica', non fa eccezione a questa regola: persino Tristan, uno dei pochissimi possessori che hanno avuto il pregio e l'onore di impugnarla -e impugnare tuttora- poichè destinatagli, non conosceva a fondo la reale natura dell'artefatto fino a che il risveglio del suo amato angelo non portò in lui la consapevolezza necessaria a comprendere lo Schema più ampio.
Il Gawain credette, in principio, che l'epiteto dell'arma si riferisse alla sua formidabile capacità di mutare in una terna di armi distinte, ciascuna letale e particolare a modo proprio: in realtà, il 'Tris' è un riferimento non algebrico quanto più metafisico e concettuale, relativo a tre principi sui quali si basa l'essenza stessa -la fibra- dell'oggetto: allo stato attuale, il Capitano delle Guardie sta viaggiando e scoprendo quanto più possibile su quali pilastri si fondi concretamente l'artefatto.
Trisarma quindi può mutare in più e differenti forme, spiegando in parte anche alcune sparizioni di potenti e dimenticati artefatti da guerra che, in realtà, altri non erano se non Trisarma imprigionata in qualche archetipo diverso dal normale.
In uno stato di quiete, l'artefatto assume le sembianze di due anelli, le "Rune",[1] indossati ciascuno al dito medio: si presentano come un intreccio di argento, un sottile arabesco di metallo lucente e finemente lavorato.
La capacità di mutare dagli anelli agli altri aspetti (e viceversa) rimane sicuramente il potere più esclusivo ed 'esotico' dell'arma[2] e permette a Tristan, sempre tenendo conto della tempistica e della sportività, di ricorrere a queste trasformazioni come più gli aggrada. Non solo: la rinnovata vigorìa dell'artefatto lo ha reso più coriaceo che mai, facendo diventare il metallo più resistente della maggior parte delle armi di simile qualità e fattura[3], tanto da far pensare che esso non possa venire scalfito. La natura ultraterrena di questo artefatto concede per deroga la possibilità di interagire, tramite il suo acciaio e le sue forme, con qualsiasi manifestazione energetica o eterea, senza temere di dover ricorrere altri mezzi diversi da questo[4]; sarà anche inutile temere il disarmo, poichè ad un volere del portatore, l'arma ricomparirà fra le sue mani, confermando il profondo legame fra cavaliere ed artefatto.[5]
[2]~ Passiva di contenimento/trasformazione per tutte le forme, 5 punti.
[3]~ Passiva simil-indistruttibilità, 5 punti.
[4]~ Passiva fendi-etereo, 5 punti.
[5]~ Abilità attiva di richiamo, consumo basso, 1 punto.
[elenco armi]~ Windweaver (2 punti), Lightbringer (2 punti).CITAZIONE-Windweaver-
la Tessitrice di Venti
Tipologia: Alabarda; Lunghezza complessiva: 205 cm, 2 m e 5 cm. Lunghezza dell'asta: 150 cm, 1 m e 50 cm.
Whispering Winds
Windweaver è un'arma incapace di uccidere. Ogni volta che il metallo dell'arma si conficca nella carne il danno arrecato è immediatamente rigenerato non appena essa abbandona la ferita che ha provocato. Questa miracolosa capacità non si estende ovviamente ai danni riportati in precedenza al contatto con l'alabarda, ne ad altre ferite subite per motivi esterni all'uso di questo artefatto.
L'unico modo per spezzare una vita è affondare l'arma nel cuore dell'avversario e ivi farla rimanere, mandando quest'ultimo in uno stato di 'limbo' dal quale può uscire solamente estraendo Windweaver.
[passiva, 5 punti]
Erosion{BLOCCATA}
La vera natura di Windweaver si manifesta in questo straordinario potere che vestirà l'arma di un'aura smeraldina, abbracciando l'intero artefatto con piacevoli e timide brezze: qualora essa entri a contatto (che si tratti della punta o di ogni altra sua parte) con un artefatto oppure un altro oggetto dotato di capacità particolari, ne inibirà una facoltà -a scelta dell'avversario, attiva e/o passiva- per due turni. E' da intendersi valido sia un normalissimo attacco fisico sia un attacco facente parte di qualsiasi tecnica e/o potere attivo generico. Il potere non può attivarsi più di una volta per ciascun turno.
[medio, 1 punto]-Lightbringer-
la Portatrice di Luce
Tipologia: Zweihänder, Spada a due mani con doppia impugnatura (confronta immagine).
Lunghezza complessiva: 213 cm, 2 metri e 13 cm.Lightwell
L'arma emette costantemente luce, quasi la lama stessa ne fosse composta interamente. L'acciaio non è visibile e sembra di brandire a tutti gli effetti un raggio di sole. Il bagliore è intenso, perenne, innaturale: capace di dissipare qualsiasi fonti di oscurità gli si presenti davanti, senza fare distinzioni. Inutile precisare come possa essere fastidioso (se non dannoso) sopportare un'esposizione alla luce emessa: anche fissarla per pochi istanti può rendere difficoltoso preservare uno stato ottimale della vista. Seguirne i movimenti è qualcosa di ancora più fastidioso e difficile. Più passa il tempo più la luce diventa una minaccia per chiunque abbia il coraggio di guardare l'arma. L'unico a non essere affetto da questo fardello è colui che impugna la spada.
[passiva, 5 punti]
Dawnbreaker
La lama dell'arma si carica di energia attingendola direttamente dal guerriero: all'impatto con una superficie, su volere del caster, essa si sprigiona nella sua totalità, dando vita a deflagranti arabeschi di luce dorata, piccoli mosaici di linee nell'aria che dilaniano il tangibile tanto quanto l'etereo, provocando un dedalo di cicatrici solchi e ustioni attorno al punto di collisione.
[variabile, 2 punti]
Light Supremacy
Un flash improvviso e portentoso investe i presenti in un'area di 7 metri attorno alla lama, il punto da cui ha origine l'intenso bagliore. I soggetti colpiti, escluso chi impugna la spada, subiranno uno status di cecità totale che coinvolgerà sia il normale senso sia eventuali mezzi sovrannaturali di percezione (auspex e simili) per un totale di due turni.
[medio, 1 punto]~The Bleeding Lion~
[1]~ Power up +50% Forza, 5 punti.
[2]~ Power up +50% Resistenza, 5 punti.
[3]~ Forza di volontà che lo scherma passivamente contro intrusioni mentali e manipolazioni dello stesso tipo (fino ad una potenza media), 5 punti.
[4]~ Aumento della riserva energetica +10%, 5 punti.. -
.
La risata e lo sguardo amichevole di Tristan lasciano il posto al duro viso di un guerriero.
E' il momento.
Le ginocchia dell'umano di inclinano in avanti mentre ogni suo muscolo lo spinge verso di me.
Dritto nelle fauci della Bestia senza un'arma?
Il mio sciocco dubbio viene subito dissipato.
Quando il guerriero si trova a meno di un passo da me si genera tra le sue mani una luce sfolgorante che va a rendersi tangibile in una splendida lama luminosa che viene maneggiata con potenza contro di me in un movimento ascensionale.
Rapido si muove il mio corpo, inclino il busto e le ginocchia leggermente in avanti per attutire la forza del colpo mentre le mie mani ghermiscono la lama schiacciandola tra i palmi, quasi fossi un bambino che batte le mani per prendere una farfalla.
Ma mi sembra di aver fermato una cometa non una farfalla.
Una meteora meravigliosa in grado di accecarti, di certo è stata una splendida visione per molte persone prima del buio della morte.
Rivolgo un muto ringraziamento alla Luna per avermi concesso un corpo quasi indistruttibile ai colpi normali.
"Siete davvero eccezionale, uno spettacolo fin troppo abbagliante per i miei occhi."
Chiudo gli occhi e affido l'esito del duello ai miei sensi, udito e olfatto mi permettono di focalizzare il mio nemico senza l'utilizzo della vista così da evitare di essere abbagliato dall'astuto potere della Trisarma.
Mi muovo subito a rispondere all'attacco nemico, spingo di lato la lama mentre la lascio andare per poi richiamare un altro dei doni della Luna, gli artigli della Bestia si manifestano in una ben poco splendida trasformazione e la mia stazza aumenta leggermente si conseguenza.
Entrambi i miei artigli si muovono frenetici contro il corpo del guerriero che si ritroverà a dover bloccare sei colpi provenienti sia da destra che da sinistra, uno schema senza logica, solo rapidità è furia in risposta a splendore ed tattica.SPOILER (clicca per visualizzare)Status: Illeso
Energia: 100% - 20% = 80%
Figlio della Luna
Kizan è un muta forma, un mannaro, un figlio della Luna. Umani legati al mondo degli spiriti, esseri incompleti scissi tra due realtà, maledetti dalla Luna. Eppure essa dona loro diversi doni per chi accetta la propria natura. Dopo quasi due secoli passati a sfuggire alla propria dannazione Kizan è finalmente riuscito ad entrare in contatto con l'essenza stessa della Luna [qui] e a conciliare la sua duplice esistenza; il suo Io spirituale e il suo Io materiale si sono fusi in perfetta armonia e ciò gli permette di accedere liberamente ai doni offerti dalla Luna ai suoi figli e araldi. Naturalmente bisogna sempre pagare il prezzo della maledizione mentre lo spirito si fonde al corpo nella realtà materiale, quella che per gli altri è una terrificante mutazione che libera una creatura assetata di sangue per i Figli della Luna è il completamento della propria esistenza e una fonte di grande potere.
La mutazione procede per stadi, più poteri si sfruttano dalla propria natura spirituale più il corpo muta, più la sete di sangue aumenta, più il raziocinio viene meno e si libera la Bestia. Durante le mutazioni le vesti e l'equipaggiamento indossato si fonde con il corpo di Kizan riassumendo il suo normale aspetto quando si ritorna al primo stadio.
Il livello dello stadio corrisponde al numero di poteri attivi. I poteri sono delle passive che possono essere attivate e disattivate a piacimento senza l'utilizzo di uno slot tecnica.
1° stadio: Lo stato normale, è la normale forma fisica e mentale del mannaro in forma umana.
2° stadio: La Bestia inizia ad emergere seppur debolmente. L'altezza del mannaro è incrementata di 20 cm e il suo peso di 15 kg; la pelliccia cresce leggermente sulle braccia, la schiena, il torace e il volto che assume una fisionomia più bestiale come l'allungamento dei canini. Il raziocinio umano è ancora presente ma l'autocontrollo inizia a venire meno.
Lista dei Doni:
-Pelle di Pietra: La pelle di un mannaro è incredibilmente resistente, il dono della Luna che proteggere i suoi figli. Al contrario di quanto si crede comunemente l'argento non ha alcuna capacità di perforare più facilmente la pelle di un mannaro irrobustita dal suo forte spirito. Quasi tutti i normali attacchi non sortiscono effetto di sorta su Kizan, la Luna ha pochi figli e non vuole che vengano uccisi, tale impresa è alquanto ardua. NB: Non riduce i danni subiti da attacchi con consumo energetico.
Passiva [5 pt]
-Artigli della Bestia: Il più basilare e letale dei doni della Luna, crudeli e affilati artigli si allungano dalle dita del mannaro mentre le mani si plasmano in una forma inumana. Più resistenti dell'acciaio e perennemente affilati gli artigli sono la principale arma della Bestia, certo le sue zanne sono altrettanto letali e si manifestano anch'esse all'attivazione di questo dono. [img]
Passiva [5 pt]
Corpo di Ferro
Data la sua natura di mannaro Kizan possiede capacità superiori rispetto a quelle umane (che unite ai suoi perpetui allenamenti lo rendono un combattente veramente eccezionale). Egli combatte senza bisogno di alcuna arma o armatura, il suo corpo basta e avanza. Tutte e quattro le caratteristiche fisiche (forza-resistenza-velocità-destrezza) sono incrementate del 50%, grazie a ciò Kizan riesce a cimentarsi in azioni pressochè impossibili quasi con naturalezza (ma non senza sforzo), salti mortali, arrampicate impossibili, muoversi nel quasi totale silenzio, salti in alto di 3-4 metri, salti in lungo di 10 metri e azioni simili rientrano nelle sue capacità.
Passiva [20 pt]
Sensi del Felino
Kizan ricorre alla sua personalità felina per potenziare i propri sensi, grazie a ciò riesce a combattere senza troppe penalità nel buio, quando accecato o in situazioni simili. Riesce anche a distinguere le illusioni immateriali (di livello basso), il suo senso dell'equilibrio aumenta e l'olfatto gli consente di seguire le traccie come un vero segugio. Durata 2 turni.
Medio [1 pt]
Raffica
Kizan effettua 6 rapidi e potenti colpi uno o più avversari, che siano entro la sua portata, in meno di un secondo.
Medio [1 pt]
[OT]scusa ma dopo sette anni di gdr ho voluto fare una parata da figone U.U[/OT]
Edit: corretto errore nello spoiler
Edited by Black Panter - 31/1/2012, 14:46. -
Tristan Gawain.
User deleted
Non potè aspettarsi di meglio dalla guardia personale della Dama,
per questo motivo Tristan non mutò nemmeno una ruga della sua espressione.
Si limitò ad osservare quel raggio di sole stretto fra i palmi di un uomo che
-devoto all'astro opposto-
subì un'impressionante mutamento corporeo, ritrovandosi in pochi attimi
ad apparire più come bestia e meno compagno di Ordine.
Come l'esperienza insegnava a chiunque avesse affrontato un guerriero armato di spada
l'opzione più vantaggiosa per Kizan fu quella di scartare a lato la lama di Tristan
senza però sincerarsi che una presa salda del Gawain
-il quale teneva con tutte e dieci le dita l'elsa della Portatrice-
potesse mandare in frantumi quell'idilliaco sogno di sguarnire la difesa.
Fu così che la lama andò, roteando i polsi e la presa, a conficcarsi nel terreno al lato destro del possessore
dove esplose in un tripudio di arabeschi e linee sinuose che si innalzarono al cielo
fin sopra le teste dei due, violentando l'aria e opponendo resistenza a tre dei colpi
che la Pantera aveva riservato come offensiva all'Erede di Trisarma.
Dovendo impugnare Lighbringer, Tristan lasciò in offerta
il lato sinistro del corpo, dove gli artigli trovarono la compassione di un corpo sì resistente
ma pur sempre umano.
Fori più o meno profondi e graffi superficiali ferirono il costato e l'avambraccio,
aprendo dei solchi cremisi e rivolati di un liquido denso, invecchiato ma forte e nobile.
L'uomo ruggì un silenzioso senso di dolore
lasciando la presa dell'arma e afferrando invece un'immaginaria asta posizionata
perpendicolarmente al ventre dell'avversario, vicina però al rene destro del Capitano delle Guardie.
E un altro spettacolo di scintille eteree sfaldò la spada a due mani,
andando a riconfigurarsi prima in una lunga asta che trovò perfetto incastro
nello spazio preparato dalle mani del Re di Ordàlia.
A quella distanza, un metro scarso,
centimetro dopo centimetro
-ma con una rapidità sufficiente a non concedere di arretrare-
la Tessitrice di Venti sarebbe apparsa già impugnata dal Gawain,
posta in parallelo rispetto al terreno con la coda rivolta alle reclute
-sbalordite per i primi scambi di colpi-
e la testa di alabarda, affilata e letale, rivolta allo stomaco di Kizan.
Una spinta, rapida, un guizzo dei muscoli
e la famelica punta dell'arma avrebbe trafitto le viscere del compagno...
...senza provocare danno alcuno.
Windweaver, la Tessitrice.
La Pantera, qualora avesse subito il colpo, forse avrebbe elaborato
successivamente alla paura
che quell'arma poteva sì provocare dolore
ma mai e poi mai uccidere qualcuno.
Negli occhi celesti di Tristan c'era un universo di pensieri
pronti a cancellare la spiaggia di delusioni che affollava la sua mente.
La marea, quel blu così acceso che inondava le iridi,
sciabordava l'anima dell'uomo
in un cullare tumultuoso
ma pur sempre nobile e fiero come il Leone.SPOILER (clicca per visualizzare)Status: Ferite al costato e all'avambraccio sinistro.
Energia: 110-10=100%
Equip: Trisarma (forma attiva: Lightbringer > Windweaver), Hauberk (NON INDOSSATA)
Passive: The Bleeding Lion
Slot:
1. Tecnica "Dawnbreaker" con Lighbringer, a Potenza Media;
2. Affondo al ventre, con l'arma posta parallelamente al terreno e accanto al fianco destro; Mano sinistra vicino alla testa dell'arma, 3/4 dell'asta, mano destra ad 1/4 della lunghezza dell'asta (impugnatura classica).
Note: Mi sa che hai lasciato uno spoiler vecchio.
E la parata figa ci sta tutta! è_é Deve essere uno scontro 'glamour', prima di tutto XDCITAZIONE-Trisarma-
[1]~ Coppia di anelli, 2 punti.
Il nome di un'arma a volte può racchiudere l'essenza stessa del suo potere, raccontarci le gesta epiche di chi l'ha impugnata: Ammazzadraghi, Tagliagole, Spaccamondo. A volte, invece, ciò che gli uomini hanno chiamato in un modo è solo il risultato di una cattiva interpretazione della realtà, di una mistificazione -quasi- di quello che il creatore dell'arma voleva intendere e donare all'oggetto.
Trisarma, l'arma 'trina e unica', non fa eccezione a questa regola: persino Tristan, uno dei pochissimi possessori che hanno avuto il pregio e l'onore di impugnarla -e impugnare tuttora- poichè destinatagli, non conosceva a fondo la reale natura dell'artefatto fino a che il risveglio del suo amato angelo non portò in lui la consapevolezza necessaria a comprendere lo Schema più ampio.
Il Gawain credette, in principio, che l'epiteto dell'arma si riferisse alla sua formidabile capacità di mutare in una terna di armi distinte, ciascuna letale e particolare a modo proprio: in realtà, il 'Tris' è un riferimento non algebrico quanto più metafisico e concettuale, relativo a tre principi sui quali si basa l'essenza stessa -la fibra- dell'oggetto: allo stato attuale, il Capitano delle Guardie sta viaggiando e scoprendo quanto più possibile su quali pilastri si fondi concretamente l'artefatto.
Trisarma quindi può mutare in più e differenti forme, spiegando in parte anche alcune sparizioni di potenti e dimenticati artefatti da guerra che, in realtà, altri non erano se non Trisarma imprigionata in qualche archetipo diverso dal normale.
In uno stato di quiete, l'artefatto assume le sembianze di due anelli, le "Rune",[1] indossati ciascuno al dito medio: si presentano come un intreccio di argento, un sottile arabesco di metallo lucente e finemente lavorato.
La capacità di mutare dagli anelli agli altri aspetti (e viceversa) rimane sicuramente il potere più esclusivo ed 'esotico' dell'arma[2] e permette a Tristan, sempre tenendo conto della tempistica e della sportività, di ricorrere a queste trasformazioni come più gli aggrada. Non solo: la rinnovata vigorìa dell'artefatto lo ha reso più coriaceo che mai, facendo diventare il metallo più resistente della maggior parte delle armi di simile qualità e fattura[3], tanto da far pensare che esso non possa venire scalfito. La natura ultraterrena di questo artefatto concede per deroga la possibilità di interagire, tramite il suo acciaio e le sue forme, con qualsiasi manifestazione energetica o eterea, senza temere di dover ricorrere altri mezzi diversi da questo[4]; sarà anche inutile temere il disarmo, poichè ad un volere del portatore, l'arma ricomparirà fra le sue mani, confermando il profondo legame fra cavaliere ed artefatto.[5]
[2]~ Passiva di contenimento/trasformazione per tutte le forme, 5 punti.
[3]~ Passiva simil-indistruttibilità, 5 punti.
[4]~ Passiva fendi-etereo, 5 punti.
[5]~ Abilità attiva di richiamo, consumo basso, 1 punto.
[elenco armi]~ Windweaver (2 punti), Lightbringer (2 punti).CITAZIONE-Windweaver-
la Tessitrice di Venti
Tipologia: Alabarda; Lunghezza complessiva: 205 cm, 2 m e 5 cm. Lunghezza dell'asta: 150 cm, 1 m e 50 cm.
Whispering Winds
Windweaver è un'arma incapace di uccidere. Ogni volta che il metallo dell'arma si conficca nella carne il danno arrecato è immediatamente rigenerato non appena essa abbandona la ferita che ha provocato. Questa miracolosa capacità non si estende ovviamente ai danni riportati in precedenza al contatto con l'alabarda, ne ad altre ferite subite per motivi esterni all'uso di questo artefatto.
L'unico modo per spezzare una vita è affondare l'arma nel cuore dell'avversario e ivi farla rimanere, mandando quest'ultimo in uno stato di 'limbo' dal quale può uscire solamente estraendo Windweaver.
[passiva, 5 punti]
Erosion{BLOCCATA}
La vera natura di Windweaver si manifesta in questo straordinario potere che vestirà l'arma di un'aura smeraldina, abbracciando l'intero artefatto con piacevoli e timide brezze: qualora essa entri a contatto (che si tratti della punta o di ogni altra sua parte) con un artefatto oppure un altro oggetto dotato di capacità particolari, ne inibirà una facoltà -a scelta dell'avversario, attiva e/o passiva- per due turni. E' da intendersi valido sia un normalissimo attacco fisico sia un attacco facente parte di qualsiasi tecnica e/o potere attivo generico. Il potere non può attivarsi più di una volta per ciascun turno.
[medio, 1 punto]-Lightbringer-
la Portatrice di Luce
Tipologia: Zweihänder, Spada a due mani con doppia impugnatura (confronta immagine).
Lunghezza complessiva: 213 cm, 2 metri e 13 cm.Lightwell
L'arma emette costantemente luce, quasi la lama stessa ne fosse composta interamente. L'acciaio non è visibile e sembra di brandire a tutti gli effetti un raggio di sole. Il bagliore è intenso, perenne, innaturale: capace di dissipare qualsiasi fonti di oscurità gli si presenti davanti, senza fare distinzioni. Inutile precisare come possa essere fastidioso (se non dannoso) sopportare un'esposizione alla luce emessa: anche fissarla per pochi istanti può rendere difficoltoso preservare uno stato ottimale della vista. Seguirne i movimenti è qualcosa di ancora più fastidioso e difficile. Più passa il tempo più la luce diventa una minaccia per chiunque abbia il coraggio di guardare l'arma. L'unico a non essere affetto da questo fardello è colui che impugna la spada.
[passiva, 5 punti]
Dawnbreaker
La lama dell'arma si carica di energia attingendola direttamente dal guerriero: all'impatto con una superficie, su volere del caster, essa si sprigiona nella sua totalità, dando vita a deflagranti arabeschi di luce dorata, piccoli mosaici di linee nell'aria che dilaniano il tangibile tanto quanto l'etereo, provocando un dedalo di cicatrici solchi e ustioni attorno al punto di collisione.
[variabile, 2 punti]
Light Supremacy
Un flash improvviso e portentoso investe i presenti in un'area di 7 metri attorno alla lama, il punto da cui ha origine l'intenso bagliore. I soggetti colpiti, escluso chi impugna la spada, subiranno uno status di cecità totale che coinvolgerà sia il normale senso sia eventuali mezzi sovrannaturali di percezione (auspex e simili) per un totale di due turni.
[medio, 1 punto]~The Bleeding Lion~
[1]~ Power up +50% Forza, 5 punti.
[2]~ Power up +50% Resistenza, 5 punti.
[3]~ Forza di volontà che lo scherma passivamente contro intrusioni mentali e manipolazioni dello stesso tipo (fino ad una potenza media), 5 punti.
[4]~ Aumento della riserva energetica +10%, 5 punti.. -
.
Nonostante la mia inumana rapidità, nonostante la breve distanza e la lunga lama ingombrante il vecchio guerriero riesce a difendersi egregiamente e esplosioni di luce divampano dalla sua lama ad ogni impatto ustionando la mia pelle.
Incassa colpi sacrificando il fianco scoperto e non emette alcun suono di lamentela.
Proprio come Sykael.
Sono bastati pochi attimi per riportarmi alla mente il secolo passato al fianco del mio vecchio amico in quella che fu la più disperata delle guerre.
Ma dopo anni di esperienza non permetto certo alle emozioni di distrarmi in un duello che, seppur amichevole, può sempre costare la vita al minimo errore.
Sento che qualcosa cambia, l'aria muta e il corpo del nemico si muove mentre un bagliore sfavilla e lo percepisco come un rossore intenso con i miei occhi chiusi.
Percepisco il corpo del nemico, ogni movimento che fa muove l'aria attorno a se e io riesco a vederlo anche senza occhi.
La luce sfavillante svanisce e il vecchio soldato si scaglia in un affondo mentre la sua arma cambia forma e si materializza a poco più di un palmo dal mio ventre.
Il modo in cui combatte è davvero eccezionale.
Non ho il tempo di reagire, ma la Bestia si.
Sento il suo istinto di conservazione che spinge contro la mia volontà per poter essere libero e io mi affido a lui come ho imparato a fare molto tempo fa.
La velocità della bestia si impossessa di me e mi fa compiere un breve e semplice scatto laterale, un solo passo compiuto a tale rapidità da essere difficilmente percepito a chi sprovvisto di una vista sovraumana.
Gli artigli scompaiono e le mie mani tornano normali e mentre mi sposto sulla destra del nemico accompagno il movimento con una doppia presa.
Con la mano sinistra cerco l'asta dell'arma di Tristan così da tirare e aiutare il suo affondo, con la destra cerco il suo collo così da spingerlo verso il basso mentre, reggendomi sulla gamba sinistra leggermente flessa, faccio avanzare la gamba destra tesa in una spazzata sperando così di atterrarlo con un movimento fluido sfruttando la spinta del suo affondo.
Vada come vada, se atterrato o meno, richiamo il potere della Natura e crudeli rampicanti germogliano rapidamente dal terreno e si agitano a cercare le gambe del nemico cercando di immobilizzarlo.
Se rimane a terra o comunque bloccato vicino al mio corpo la sua arma ad asta sarà inutile.SPOILER (clicca per visualizzare)Status: Lieve bruciatura sulle mani.
Energia: 80% - 15% = %
Figlio della Luna
Kizan è un muta forma, un mannaro, un figlio della Luna. Umani legati al mondo degli spiriti, esseri incompleti scissi tra due realtà, maledetti dalla Luna. Eppure essa dona loro diversi doni per chi accetta la propria natura. Dopo quasi due secoli passati a sfuggire alla propria dannazione Kizan è finalmente riuscito ad entrare in contatto con l'essenza stessa della Luna [qui] e a conciliare la sua duplice esistenza; il suo Io spirituale e il suo Io materiale si sono fusi in perfetta armonia e ciò gli permette di accedere liberamente ai doni offerti dalla Luna ai suoi figli e araldi. Naturalmente bisogna sempre pagare il prezzo della maledizione mentre lo spirito si fonde al corpo nella realtà materiale, quella che per gli altri è una terrificante mutazione che libera una creatura assetata di sangue per i Figli della Luna è il completamento della propria esistenza e una fonte di grande potere.
La mutazione procede per stadi, più poteri si sfruttano dalla propria natura spirituale più il corpo muta, più la sete di sangue aumenta, più il raziocinio viene meno e si libera la Bestia. Durante le mutazioni le vesti e l'equipaggiamento indossato si fonde con il corpo di Kizan riassumendo il suo normale aspetto quando si ritorna al primo stadio.
Il livello dello stadio corrisponde al numero di poteri attivi. I poteri sono delle passive che possono essere attivate e disattivate a piacimento senza l'utilizzo di uno slot tecnica.
1° stadio: Lo stato normale, è la normale forma fisica e mentale del mannaro in forma umana.
Lista dei Doni:
-Pelle di Pietra: La pelle di un mannaro è incredibilmente resistente, il dono della Luna che proteggere i suoi figli. Al contrario di quanto si crede comunemente l'argento non ha alcuna capacità di perforare più facilmente la pelle di un mannaro irrobustita dal suo forte spirito. Quasi tutti i normali attacchi non sortiscono effetto di sorta su Kizan, la Luna ha pochi figli e non vuole che vengano uccisi, tale impresa è alquanto ardua. NB: Non riduce i danni subiti da attacchi con consumo energetico.
Corpo di Ferro
Data la sua natura di mannaro Kizan possiede capacità superiori rispetto a quelle umane (che unite ai suoi perpetui allenamenti lo rendono un combattente veramente eccezionale). Egli combatte senza bisogno di alcuna arma o armatura, il suo corpo basta e avanza. Tutte e quattro le caratteristiche fisiche (forza-resistenza-velocità-destrezza) sono incrementate del 50%, grazie a ciò Kizan riesce a cimentarsi in azioni pressochè impossibili quasi con naturalezza (ma non senza sforzo), salti mortali, arrampicate impossibili, muoversi nel quasi totale silenzio, salti in alto di 3-4 metri, salti in lungo di 10 metri e azioni simili rientrano nelle sue capacità.
Passiva [20 pt]
Sensi del Felino [Durata 1/2]
Kizan ricorre alla sua personalità felina per potenziare i propri sensi, grazie a ciò riesce a combattere senza troppe penalità nel buio, quando accecato o in situazioni simili. Riesce anche a distinguere le illusioni immateriali (di livello basso), il suo senso dell'equilibrio aumenta e l'olfatto gli consente di seguire le traccie come un vero segugio. Durata 2 turni.
Schivata Rapida [Consumo Basso]
Kizan è in grado di scatti di una rapidità inumana. Attingendo alle proprie energie, per alcuni istanti, i suoi movimenti diventano talmente rapidi che normalmente non si riescono a scorgere. Sfortunatamente egli non riesce ancora a mantenere sotto il proprio controllo i suoi istinti felini (che generano questi effetti) e quindi questa capacità si attiva solo a puro scopo difensivo (bisogna essere consci del pericolo) e lo spazio che si riesce a percorrere e di circa 10 metri massimi (cioè con un consumo critico).
Variabile [4 pt]
Viticci Rampicanti
Appoggiando le mani al suolo Kizan è in grado di richiamare in suo aiuto la natura la quale risponde alla richiesta dello sciamano con il manifestarsi di robusti rami spinosi che escono dal terreno sotto all'avversario specificato da Kizan.
I viticci tenteranno di afferrare le gambe del nemico per immobilizzarle ed inoltre le spine di cui sono irte infliggeranno danni lacerando la pelle del bersaglio qualora ne entrassero in contatto. Durata 1 turno. [img]
Medio [1 pt]. -
Tristan Gawain.
User deleted
Un animale che ricorda l’ombra del predatore più temuto.
La pantera era vicina alla lama e non per questo cedette, anzi,
fu l’istinto della battaglia ad animare il fisico di Kizan
a salvaguardare il suo ventre dalla furia caritatevole
che solo la Tessitrice
-unica-
sapeva dispensare alle sue illese vittime.
Si trattò di attimi,
un tempo irrisorio,
un tempo infinitamente piccolo per le reclute
incapaci di cogliere appieno la fluidità dei loro movimenti.
I giovani guerrieri che aveva votato la loro adolescente volontà
alle fila dei Cavalieri Celesti
ora faticavano a comprendere fin dove i due uomini
sarebbero giunti con le loro azioni.
La chioma di un albero si tuffò timida sulle piastrelle di quel pavimento
spinta da un raggio di sole violento ed appuntito, quasi gelido,
gettando strani arabeschi di penombra sul corpo in tensione di Tristan.
Il Leone assaggiò il vuoto davanti a sé con un’amara consapevolezza
abbandonando la concentrazione necessaria a mantenere compatta Windweaver;
in un susseguirsi di mutazioni che ricordavano esplosioni di intere galassie
l’arma del Capitano delle Guardie non sembrava trovare pace né riposo alcuno
costantemente sfaldata nella sua apparenza per assecondare le necessità
di chi ne reclamava a pieno diritto il possesso esclusivo.
Tornarono alle due dita medie le Rune,
gli anelli innocui e primevi,
mentre le mani del Gawain toccavano il terreno,
accompagnate non dalla prima presa di Kizan
-che mancò un’asta sulla quale fare forza-
ma bensì dalla seconda, la carezza al collo che lo proiettò avanti
verso il terreno.
Rispolverò l’atletica ed imbarazzante acrobazia di una capriola
per sfuggire alla prossimità che stava minacciando i due della guardia indaco.
E così dovette girare su sé stesso, dopo aver perso il contatto del pavimento con la schiena
ad ultimare un gesto banale ma pur sempre efficace.
Il ginocchio sinistro a terra, vicino al piede destro, e la mano appoggiata su di esso,
lo sguardo celeste appuntato sulla sagoma della pantera
il sudore a bagnare appena i suoi tratti somatici.
Tristan non perdeva la sua fierezza e nobiltà nemmeno in quella posizione accovacciata
e nessuna recluta
-ormai imbizzarrite come stalloni senza redini-
osava con lo sguardo insinuare ciò.
Il vento abbracciato dal mezzogiorno soffiava fra le fila metalliche di spettatori
infoltitesi dopo il primo scambio di ‘opinioni’.
Il Re di Ordàlia sapeva benissimo che una pausa nel ritmo della battaglia,
dopo aver appurato le potenzialità del nemico,
era un rischio che andava corso per poter elaborare la strategia migliore.
E davanti ad un avversario tale, una pausa avrebbe potuto occupare un’intera giornata
se solo il tempo a disposizione
-la pazienza dei presenti-
e il loro spettacolo programmato l’avessero permesso sul serio.
“Mi fa piacere sapere che la vita della Dama è nelle tue mani, Kizan.”
Timido il sorriso che lo accompagnò nel rialzarsi
riguadagnando una posizione eretta,
una piega delle labbra che svanì
-come colori sotto la pioggia-
quando arbusti ruvidi e taglienti forarono le tre piastrelle
calpestate dai suoi stivali;
l’unica reazione istintiva di Tristan, muovere un piede all’indietro,
non lo salvò dalla presa e fu il tortuoso ascendere dei rampicanti
lo spettacolo offerto alla gioventù dei futuri spadaccini.
Qualche moto di stupore
e in sottofondo mormorii di approvazione e meraviglia
fecero da eco alla comparsa in campo della creazione di Kizan.
“Eccellente.
Chiunque avesse l’ardire di vederti solo come un brutale combattente da mischia,
verrebbe subito smentito da questo stratagemma.
Brillante.”
Fu l’ultima parola a suonare strana poiché terminò
laddove iniziò un crepitìo di fiamme dorate
spezzate in mille frammenti di luce, lingue di prezioso metallo
vomitate senza sosta dalle mani del Gawain.
E proprio assieme allo spettacolo giunse anche uno sguardo serio
calibrato e sensibilmente mutato
vittima di una complessa fase di studio ed analisi,
di esperienza ed istinto.
Lightbringer tornò a folgorare la vista dei presenti
impugnata dalla sola mano sinistra dell’uomo
e bastò che la destra sopraggiungesse
-raddoppiando la presa-
affinchè la punta della lama potesse incidere nuovamente il pavimento
originando un tripudio di linee sinuose e letali che andarono a dilaniare i rovi
esponendo però le ferite che questi ultimi avevano provocato agli arti inferiori di Tristan.
Mai tuttavia ciò doveva passare come un’ammissione di inferiorità e
-per questo-
le spalle forzute del guerriero issarono la spada a due mani fin dietro la schiena
lasciando poi che la torsione del busto e la mira dell’uomo facessero il resto.
La Portatrice di Luce sarebbe partita in direttissima contro Kizan o
-per meglio dire-
un punto a metà fra i due , a circa un metro e mezzo da entrambi.
Impattando con un ostacolo essa avrebbe rilasciato l’energia immagazzinata
proiettando ciottoli e fuliggine attorno, nonché i già conosciuti arabeschi letali,
facendo risplendere l’alabastro misterioso di cui essa era composta
sotto quell’apparenza di un sole plasmato a mò di artefatto.
Ma Tristan non avrebbe atteso certo l’esplosione per scattare verso Kizan
pronto a raccogliere per l’elsa la sua Lightbringer e
-con essa-
esercitare il gesto di un affondo, seguito dall’abbandono della presa sull’arma
-prima-
e una gomitata diretta al corpo della pantera, all’altezza dello sterno
-poi-
in attesa di saggiare col dolore la mossa che il suo avversario
teneva in serbo come risposta.SPOILER (clicca per visualizzare)Status: Ferite al costato e all'avambraccio sinistro; escoriazioni e tagli agli arti inferiori fino al ginocchio.
Energia: 100-10-10=80%
Equip: Trisarma (forma attiva: Windweaver > Lightbringer), Hauberk (NON INDOSSATA)
Passive: The Bleeding Lion
Slot:
1. Tecnica "Dawnbreaker" con Lighbringer, a Potenza Media;
2. Tecnica "Dawnbreaker" con Lighbringer, a Potenza Media + affondo con la spada e gomitata;
Note:
Ho editato per un errore nello spoiler, avevo male indicato l'arma attualmente manifestata. =(CITAZIONE-Trisarma-
[1]~ Coppia di anelli, 2 punti.
Il nome di un'arma a volte può racchiudere l'essenza stessa del suo potere, raccontarci le gesta epiche di chi l'ha impugnata: Ammazzadraghi, Tagliagole, Spaccamondo. A volte, invece, ciò che gli uomini hanno chiamato in un modo è solo il risultato di una cattiva interpretazione della realtà, di una mistificazione -quasi- di quello che il creatore dell'arma voleva intendere e donare all'oggetto.
Trisarma, l'arma 'trina e unica', non fa eccezione a questa regola: persino Tristan, uno dei pochissimi possessori che hanno avuto il pregio e l'onore di impugnarla -e impugnare tuttora- poichè destinatagli, non conosceva a fondo la reale natura dell'artefatto fino a che il risveglio del suo amato angelo non portò in lui la consapevolezza necessaria a comprendere lo Schema più ampio.
Il Gawain credette, in principio, che l'epiteto dell'arma si riferisse alla sua formidabile capacità di mutare in una terna di armi distinte, ciascuna letale e particolare a modo proprio: in realtà, il 'Tris' è un riferimento non algebrico quanto più metafisico e concettuale, relativo a tre principi sui quali si basa l'essenza stessa -la fibra- dell'oggetto: allo stato attuale, il Capitano delle Guardie sta viaggiando e scoprendo quanto più possibile su quali pilastri si fondi concretamente l'artefatto.
Trisarma quindi può mutare in più e differenti forme, spiegando in parte anche alcune sparizioni di potenti e dimenticati artefatti da guerra che, in realtà, altri non erano se non Trisarma imprigionata in qualche archetipo diverso dal normale.
In uno stato di quiete, l'artefatto assume le sembianze di due anelli, le "Rune",[1] indossati ciascuno al dito medio: si presentano come un intreccio di argento, un sottile arabesco di metallo lucente e finemente lavorato.
La capacità di mutare dagli anelli agli altri aspetti (e viceversa) rimane sicuramente il potere più esclusivo ed 'esotico' dell'arma[2] e permette a Tristan, sempre tenendo conto della tempistica e della sportività, di ricorrere a queste trasformazioni come più gli aggrada. Non solo: la rinnovata vigorìa dell'artefatto lo ha reso più coriaceo che mai, facendo diventare il metallo più resistente della maggior parte delle armi di simile qualità e fattura[3], tanto da far pensare che esso non possa venire scalfito. La natura ultraterrena di questo artefatto concede per deroga la possibilità di interagire, tramite il suo acciaio e le sue forme, con qualsiasi manifestazione energetica o eterea, senza temere di dover ricorrere altri mezzi diversi da questo[4]; sarà anche inutile temere il disarmo, poichè ad un volere del portatore, l'arma ricomparirà fra le sue mani, confermando il profondo legame fra cavaliere ed artefatto.[5]
[2]~ Passiva di contenimento/trasformazione per tutte le forme, 5 punti.
[3]~ Passiva simil-indistruttibilità, 5 punti.
[4]~ Passiva fendi-etereo, 5 punti.
[5]~ Abilità attiva di richiamo, consumo basso, 1 punto.
[elenco armi]~ Windweaver (2 punti), Lightbringer (2 punti).CITAZIONE-Windweaver-
la Tessitrice di Venti
Tipologia: Alabarda; Lunghezza complessiva: 205 cm, 2 m e 5 cm. Lunghezza dell'asta: 150 cm, 1 m e 50 cm.
Whispering Winds
Windweaver è un'arma incapace di uccidere. Ogni volta che il metallo dell'arma si conficca nella carne il danno arrecato è immediatamente rigenerato non appena essa abbandona la ferita che ha provocato. Questa miracolosa capacità non si estende ovviamente ai danni riportati in precedenza al contatto con l'alabarda, ne ad altre ferite subite per motivi esterni all'uso di questo artefatto.
L'unico modo per spezzare una vita è affondare l'arma nel cuore dell'avversario e ivi farla rimanere, mandando quest'ultimo in uno stato di 'limbo' dal quale può uscire solamente estraendo Windweaver.
[passiva, 5 punti]
Erosion{BLOCCATA}
La vera natura di Windweaver si manifesta in questo straordinario potere che vestirà l'arma di un'aura smeraldina, abbracciando l'intero artefatto con piacevoli e timide brezze: qualora essa entri a contatto (che si tratti della punta o di ogni altra sua parte) con un artefatto oppure un altro oggetto dotato di capacità particolari, ne inibirà una facoltà -a scelta dell'avversario, attiva e/o passiva- per due turni. E' da intendersi valido sia un normalissimo attacco fisico sia un attacco facente parte di qualsiasi tecnica e/o potere attivo generico. Il potere non può attivarsi più di una volta per ciascun turno.
[medio, 1 punto]-Lightbringer-
la Portatrice di Luce
Tipologia: Zweihänder, Spada a due mani con doppia impugnatura (confronta immagine).
Lunghezza complessiva: 213 cm, 2 metri e 13 cm.Lightwell
L'arma emette costantemente luce, quasi la lama stessa ne fosse composta interamente. L'acciaio non è visibile e sembra di brandire a tutti gli effetti un raggio di sole. Il bagliore è intenso, perenne, innaturale: capace di dissipare qualsiasi fonti di oscurità gli si presenti davanti, senza fare distinzioni. Inutile precisare come possa essere fastidioso (se non dannoso) sopportare un'esposizione alla luce emessa: anche fissarla per pochi istanti può rendere difficoltoso preservare uno stato ottimale della vista. Seguirne i movimenti è qualcosa di ancora più fastidioso e difficile. Più passa il tempo più la luce diventa una minaccia per chiunque abbia il coraggio di guardare l'arma. L'unico a non essere affetto da questo fardello è colui che impugna la spada.
[passiva, 5 punti]
Dawnbreaker
La lama dell'arma si carica di energia attingendola direttamente dal guerriero: all'impatto con una superficie, su volere del caster, essa si sprigiona nella sua totalità, dando vita a deflagranti arabeschi di luce dorata, piccoli mosaici di linee nell'aria che dilaniano il tangibile tanto quanto l'etereo, provocando un dedalo di cicatrici solchi e ustioni attorno al punto di collisione.
[variabile, 2 punti]
Light Supremacy
Un flash improvviso e portentoso investe i presenti in un'area di 7 metri attorno alla lama, il punto da cui ha origine l'intenso bagliore. I soggetti colpiti, escluso chi impugna la spada, subiranno uno status di cecità totale che coinvolgerà sia il normale senso sia eventuali mezzi sovrannaturali di percezione (auspex e simili) per un totale di due turni.
[medio, 1 punto]~The Bleeding Lion~
[1]~ Power up +50% Forza, 5 punti.
[2]~ Power up +50% Resistenza, 5 punti.
[3]~ Forza di volontà che lo scherma passivamente contro intrusioni mentali e manipolazioni dello stesso tipo (fino ad una potenza media), 5 punti.
[4]~ Aumento della riserva energetica +10%, 5 punti.
Edited by Namas - 9/2/2012, 16:11. -
.
L'arma di Tristan scompare in uno sfarfallio lucente ma il mio nemico si ritrova comunque costretto ad una capriola di fortuna e, nonostante i miei rampicanti lo colgano alla sprovvista, se ne libera in un istante.
La sua letale lama torna a materializzarsi nelle sue mani sprigionando luce e fiamme e con un sol fendente distruggono lo spirito della natura da me richiamato.
Vorrei aver il tempo di rispondere alle sue parole ma la rapidità del guerriero non me lo permette, il mio istinto animale torna per difendermi dal letale affondo ma la mai rapidità non si rivela sufficiente, la luce intensa sprigionata dalla lama va a torturare i miei sensi e mentre mi scatto vero destra sento la lama del soldato lacerare il mio fianco sinistro. La mia pelle è robusta quanto l'acciaio e riduce i danni che la ferita avrebbe potuto causare ma non può nulla contro il calore incandescente che va a bruciare il mio corpo.
Il grugnito di dolore che sta nascendo dal mio petto viene subito stroncato dalla gomitata che ricevo in pieno petto.
Invece di opporre resistenza all'ultimo colpo mi lascio travolgere dal peso del nemico mentre piego la schiena all'indietro e spingo con le gambe e i fianchi in avanti; le mie mani vanno a sostenere il mio corpo mentre le mie gambe compiono un arco sopra di me, spingo poi con le mani in modo da tornare a toccare terra in piedi un paio di metri più indietro.
"E io sono felice che le mura di Istvàn siano nelle vostre mani.
Sono anni che non incontravo un guerriero del vostro livello.
E visto ciò trovo giusto mostrarvi il perchè sono il cane da guardia della Dama.
Stai per vedere perchè chi dice che sono un guerriero da mischia brutale ha anch'egli ragione.
Stai per vedere perchè nell'Arena Nera mi hanno dato l'appellativo di Pantera."
Imbriglio la Bestia, ne incateno la volontà alla mia in modo da poterla controllare e al contempo manifestarne la natura.
Sento la Luna che mi accompagna in tutto ciò, la mia vera Madre mi concede di mostrare il potere dei suoi figli.
Il mio corpo inizia a mutare, in uno scricchiolio di ossa che crescono e mutano i miei abiti scompaiono e vengono sostituiti da una folta pelliccia nera e lucida.
Sento gli artigli tornare a manifestarsi mentre il mio volto si allunga e le zanne crescono.
Tutti i presenti si fanno più piccoli ai miei occhi.
Al termine della mutazione sento la Rabbia della Bestia divincolarsi nelle catene della mia volontà e la sfogo con un ruggito.
"Mostrami cosa sai fare soldato."
Le mie parole vengono con pronunciate con un tono cavernoso e male articolato ma sono comunque comprensibili.
O almeno è comprensibile il mio assalto.
Sfruttando tutte e quattro le zampe balzo verso Tristan con l'intendo di schiantarmi su di lui con un una brutale e violenta carica.SPOILER (clicca per visualizzare)Status: Lieve bruciatura sulle mani. Lacerazione e ustioni al fianco sinistro.
Energia: 65% - 50% = 15%
Note: non mi riusciva di descrivere meglio la capriola, spero si sia capita ç_ç
Figlio della Luna
Kizan è un muta forma, un mannaro, un figlio della Luna. Umani legati al mondo degli spiriti, esseri incompleti scissi tra due realtà, maledetti dalla Luna. Eppure essa dona loro diversi doni per chi accetta la propria natura. Dopo quasi due secoli passati a sfuggire alla propria dannazione Kizan è finalmente riuscito ad entrare in contatto con l'essenza stessa della Luna [qui] e a conciliare la sua duplice esistenza; il suo Io spirituale e il suo Io materiale si sono fusi in perfetta armonia e ciò gli permette di accedere liberamente ai doni offerti dalla Luna ai suoi figli e araldi. Naturalmente bisogna sempre pagare il prezzo della maledizione mentre lo spirito si fonde al corpo nella realtà materiale, quella che per gli altri è una terrificante mutazione che libera una creatura assetata di sangue per i Figli della Luna è il completamento della propria esistenza e una fonte di grande potere.
La mutazione procede per stadi, più poteri si sfruttano dalla propria natura spirituale più il corpo muta, più la sete di sangue aumenta, più il raziocinio viene meno e si libera la Bestia. Durante le mutazioni le vesti e l'equipaggiamento indossato si fonde con il corpo di Kizan riassumendo il suo normale aspetto quando si ritorna al primo stadio.
Il livello dello stadio corrisponde al numero di poteri attivi. I poteri sono delle passive che possono essere attivate e disattivate a piacimento senza l'utilizzo di uno slot tecnica.
1° stadio: Lo stato normale, è la normale forma fisica e mentale del mannaro in forma umana.
Lista dei Doni:
-Pelle di Pietra: La pelle di un mannaro è incredibilmente resistente, il dono della Luna che proteggere i suoi figli. Al contrario di quanto si crede comunemente l'argento non ha alcuna capacità di perforare più facilmente la pelle di un mannaro irrobustita dal suo forte spirito. Quasi tutti i normali attacchi non sortiscono effetto di sorta su Kizan, la Luna ha pochi figli e non vuole che vengano uccisi, tale impresa è alquanto ardua. NB: Non riduce i danni subiti da attacchi con consumo energetico.
Passiva [5 pt]
Corpo di Ferro
Data la sua natura di mannaro Kizan possiede capacità superiori rispetto a quelle umane (che unite ai suoi perpetui allenamenti lo rendono un combattente veramente eccezionale). Egli combatte senza bisogno di alcuna arma o armatura, il suo corpo basta e avanza. Tutte e quattro le caratteristiche fisiche (forza-resistenza-velocità-destrezza) sono incrementate del 50%, grazie a ciò Kizan riesce a cimentarsi in azioni pressochè impossibili quasi con naturalezza (ma non senza sforzo), salti mortali, arrampicate impossibili, muoversi nel quasi totale silenzio, salti in alto di 3-4 metri, salti in lungo di 10 metri e azioni simili rientrano nelle sue capacità.
Passiva [20 pt]
Schivata Rapida [Consumo Medio]
Kizan è in grado di scatti di una rapidità inumana. Attingendo alle proprie energie, per alcuni istanti, i suoi movimenti diventano talmente rapidi che normalmente non si riescono a scorgere. Sfortunatamente egli non riesce ancora a mantenere sotto il proprio controllo i suoi istinti felini (che generano questi effetti) e quindi questa capacità si attiva solo a puro scopo difensivo (bisogna essere consci del pericolo) e lo spazio che si riesce a percorrere e di circa 10 metri massimi (cioè con un consumo critico).
Variabile [4 pt]
Mutazione Ibrida
Kizan cede alla sua parte animale e si trasforma in una macchina da guerra per metà umano e per metà pantera; il risultato di tale mutazione è una creatura bipede con un folto pelo nero alta 2 metri e mezzo ed una larghezza di 1,5 metri, 300 kg di massa muscolare e di agilità, artigli di 15 centimetri e zanne aguzze in grado di ridurre in poltiglia anche il cemento. I suoi attributi (forza-velocità) aumentano del 25%, la sua pelle diventa più dura dell'acciaio, non prova più dolore (il che gli consente di combattere anche se con delle ossa rotte, se sta bruciando,ecc ...), e la capacità dei suoi sensi (olfatto-vista-udito) viene notevolmente aumentata. Mentre si trova in questo stato la sua capacità di combattere non viene influenzata dallo stato del suo corpo (se ha una gamba rotta non ne risentirà gli effetti, sarà in grado di correre benissimo o di sferrare calci come se la gamba fosse in perfetto stato). Durata 2 turni. Mentre si trova in questo stato Kizan non può utilizzare oggetti poichè l'equipaggiamento indossato si fonderà con il suo corpo, egli riesce a controllare le proprie mutazioni e non cede più alla furia berserker di cui era vittima nel passato. [img]
Critico [1 pt]
Sensi del Felino [Durata 2/2 Terminata]
Kizan ricorre alla sua personalità felina per potenziare i propri sensi, grazie a ciò riesce a combattere senza troppe penalità nel buio, quando accecato o in situazioni simili. Riesce anche a distinguere le illusioni immateriali (di livello basso), il suo senso dell'equilibrio aumenta e l'olfatto gli consente di seguire le traccie come un vero segugio. Durata 2 turni.
Medio [1 pt]. -
Tristan Gawain.
User deleted
L'arte del trasformismo caratterizzava molti soggetti conosciuti da Tristan:
la selvaggia e primeva forza, tuttavia, che spinse alla mutazione il suo avversario
dovette far ricredere il guerriero sull'eleganza che egli riteneva necessaria
per rendere al meglio un cambio d'aspetto che fosse d'un'arma o di un corpo.
Brutale e sprezzante del pericolo
la Pantera fece rimpiangere
-col solo uso delle parole-
la scelta di Tristan di non indossare l'armatura.
Il balzo avvenne inaspettato...
...o meglio previsto, ma incapace di essere seguito appieno
dai riflessi dell'uomo.
Richiamò con la volontà e l'istinto la presa di Trisarma
che mutò nel suo riapparire fra le mani del Gawain:
il Capitano delle Guardie iniziò il gesto ancor prima che l'arma
fosse completamente manifestata
-mutata-
nelle fattezze della Tessitrice
ed essa venne conficcata a terra, laddova l'esplosione aveva scavato,
divelto le piastrelle,
formando un angolo di quarantacinque gradi circa, con l'apertura acuta
rivolta verso sè stesso.
L'asta dell'oggetto trovò il rinforzo della schiena del possessore
il quale si volse per attendere l'impatto della Bestia:
fu tremendo, dirompente, e gli artigli si conficcarono nuovamente nella carne
aprendo tagli e fori laddove il costato proteggeva i delicati polmoni dell'uomo.
Stavolte Tristan dovette abbandonare il dolore in un gemito udibile,
anche dalle reclute che oramai preferivano il silenzio, a coadiuvare la massima attenzione
necessaria per seguire ogni passaggio.
“Impressionante...”
Fu un sibilo, smorzato dallo sforzo e dalle ferite.
La belva affamata premeva contro l'asta di Windweaver e le gambe
-affaticate-
dell'uomo faticavano a reggere ancora la spinta dell'avversario;
fece appello al fulcro originatosi nell'infilzare l'alabarda a terra
affinchè l'arma venisse spinta in avanti, contro il corpo massiccio
-distorto-
della Pantera.
Avrebbe nelle sue intenzioni spinto via Kizan
guadagnando forse un paio di metri
per poi ruotare di lato attorno alla Tessitrice di Venti
afferrandola con entrambe le mani all'altezza del primo quarto dell'asta
facendo compiere al suo prodigioso artefatto un cammino rotatorio
che avrebbe staccato da terra la punta
per poi far piombare la lama
-in tutta la sua tagliente lunghezza-
sul corpo del compagno di gilda.
Forse sarebbe riuscito a fargli assaggiare
uno squarcio profondo e verticale,
simile alla conseguenza di un fendente ben riuscito.
Forse, finalmente, l'acciaio caritatevole della Windweaver avrebbe aperto
una nuova sensazione di dolore nella mente della Bestia.SPOILER (clicca per visualizzare)Status: Ferite al costato e all'avambraccio sinistro; escoriazioni e tagli agli arti inferiori fino al ginocchio. Nuove ferite e perforazioni al costato su entrambi i lati, dissanguamento evidente. Stanchezza crescente.
Energia: 80-5=75%
Equip: Trisarma (forma attiva: Lightbringer > Windweaver ), Hauberk (NON INDOSSATA)
Passive: The Bleeding Lion
Slot:
1. Tecnica di richiamo dell'arma a terra, a Potenza Bassa;
2. Parata che sfrutta l'indistruttibilità dell'arma e successiva scansata -con l'asta- più fendente verticale.
Note:CITAZIONE-Trisarma-
[1]~ Coppia di anelli, 2 punti.
Il nome di un'arma a volte può racchiudere l'essenza stessa del suo potere, raccontarci le gesta epiche di chi l'ha impugnata: Ammazzadraghi, Tagliagole, Spaccamondo. A volte, invece, ciò che gli uomini hanno chiamato in un modo è solo il risultato di una cattiva interpretazione della realtà, di una mistificazione -quasi- di quello che il creatore dell'arma voleva intendere e donare all'oggetto.
Trisarma, l'arma 'trina e unica', non fa eccezione a questa regola: persino Tristan, uno dei pochissimi possessori che hanno avuto il pregio e l'onore di impugnarla -e impugnare tuttora- poichè destinatagli, non conosceva a fondo la reale natura dell'artefatto fino a che il risveglio del suo amato angelo non portò in lui la consapevolezza necessaria a comprendere lo Schema più ampio.
Il Gawain credette, in principio, che l'epiteto dell'arma si riferisse alla sua formidabile capacità di mutare in una terna di armi distinte, ciascuna letale e particolare a modo proprio: in realtà, il 'Tris' è un riferimento non algebrico quanto più metafisico e concettuale, relativo a tre principi sui quali si basa l'essenza stessa -la fibra- dell'oggetto: allo stato attuale, il Capitano delle Guardie sta viaggiando e scoprendo quanto più possibile su quali pilastri si fondi concretamente l'artefatto.
Trisarma quindi può mutare in più e differenti forme, spiegando in parte anche alcune sparizioni di potenti e dimenticati artefatti da guerra che, in realtà, altri non erano se non Trisarma imprigionata in qualche archetipo diverso dal normale.
In uno stato di quiete, l'artefatto assume le sembianze di due anelli, le "Rune",[1] indossati ciascuno al dito medio: si presentano come un intreccio di argento, un sottile arabesco di metallo lucente e finemente lavorato.
La capacità di mutare dagli anelli agli altri aspetti (e viceversa) rimane sicuramente il potere più esclusivo ed 'esotico' dell'arma[2] e permette a Tristan, sempre tenendo conto della tempistica e della sportività, di ricorrere a queste trasformazioni come più gli aggrada. Non solo: la rinnovata vigorìa dell'artefatto lo ha reso più coriaceo che mai, facendo diventare il metallo più resistente della maggior parte delle armi di simile qualità e fattura[3], tanto da far pensare che esso non possa venire scalfito. La natura ultraterrena di questo artefatto concede per deroga la possibilità di interagire, tramite il suo acciaio e le sue forme, con qualsiasi manifestazione energetica o eterea, senza temere di dover ricorrere altri mezzi diversi da questo[4]; sarà anche inutile temere il disarmo, poichè ad un volere del portatore, l'arma ricomparirà fra le sue mani, confermando il profondo legame fra cavaliere ed artefatto.[5]
[2]~ Passiva di contenimento/trasformazione per tutte le forme, 5 punti.
[3]~ Passiva simil-indistruttibilità, 5 punti.
[4]~ Passiva fendi-etereo, 5 punti.
[5]~ Abilità attiva di richiamo, consumo basso, 1 punto.
[elenco armi]~ Windweaver (2 punti), Lightbringer (2 punti).CITAZIONE-Windweaver-
la Tessitrice di Venti
Tipologia: Alabarda; Lunghezza complessiva: 205 cm, 2 m e 5 cm. Lunghezza dell'asta: 150 cm, 1 m e 50 cm.
Whispering Winds
Windweaver è un'arma incapace di uccidere. Ogni volta che il metallo dell'arma si conficca nella carne il danno arrecato è immediatamente rigenerato non appena essa abbandona la ferita che ha provocato. Questa miracolosa capacità non si estende ovviamente ai danni riportati in precedenza al contatto con l'alabarda, ne ad altre ferite subite per motivi esterni all'uso di questo artefatto.
L'unico modo per spezzare una vita è affondare l'arma nel cuore dell'avversario e ivi farla rimanere, mandando quest'ultimo in uno stato di 'limbo' dal quale può uscire solamente estraendo Windweaver.
[passiva, 5 punti]
Erosion{BLOCCATA}
La vera natura di Windweaver si manifesta in questo straordinario potere che vestirà l'arma di un'aura smeraldina, abbracciando l'intero artefatto con piacevoli e timide brezze: qualora essa entri a contatto (che si tratti della punta o di ogni altra sua parte) con un artefatto oppure un altro oggetto dotato di capacità particolari, ne inibirà una facoltà -a scelta dell'avversario, attiva e/o passiva- per due turni. E' da intendersi valido sia un normalissimo attacco fisico sia un attacco facente parte di qualsiasi tecnica e/o potere attivo generico. Il potere non può attivarsi più di una volta per ciascun turno.
[medio, 1 punto]-Lightbringer-
la Portatrice di Luce
Tipologia: Zweihänder, Spada a due mani con doppia impugnatura (confronta immagine).
Lunghezza complessiva: 213 cm, 2 metri e 13 cm.Lightwell
L'arma emette costantemente luce, quasi la lama stessa ne fosse composta interamente. L'acciaio non è visibile e sembra di brandire a tutti gli effetti un raggio di sole. Il bagliore è intenso, perenne, innaturale: capace di dissipare qualsiasi fonti di oscurità gli si presenti davanti, senza fare distinzioni. Inutile precisare come possa essere fastidioso (se non dannoso) sopportare un'esposizione alla luce emessa: anche fissarla per pochi istanti può rendere difficoltoso preservare uno stato ottimale della vista. Seguirne i movimenti è qualcosa di ancora più fastidioso e difficile. Più passa il tempo più la luce diventa una minaccia per chiunque abbia il coraggio di guardare l'arma. L'unico a non essere affetto da questo fardello è colui che impugna la spada.
[passiva, 5 punti]
Dawnbreaker
La lama dell'arma si carica di energia attingendola direttamente dal guerriero: all'impatto con una superficie, su volere del caster, essa si sprigiona nella sua totalità, dando vita a deflagranti arabeschi di luce dorata, piccoli mosaici di linee nell'aria che dilaniano il tangibile tanto quanto l'etereo, provocando un dedalo di cicatrici solchi e ustioni attorno al punto di collisione.
[variabile, 2 punti]
Light Supremacy
Un flash improvviso e portentoso investe i presenti in un'area di 7 metri attorno alla lama, il punto da cui ha origine l'intenso bagliore. I soggetti colpiti, escluso chi impugna la spada, subiranno uno status di cecità totale che coinvolgerà sia il normale senso sia eventuali mezzi sovrannaturali di percezione (auspex e simili) per un totale di due turni.
[medio, 1 punto]~The Bleeding Lion~
[1]~ Power up +50% Forza, 5 punti.
[2]~ Power up +50% Resistenza, 5 punti.
[3]~ Forza di volontà che lo scherma passivamente contro intrusioni mentali e manipolazioni dello stesso tipo (fino ad una potenza media), 5 punti.
[4]~ Aumento della riserva energetica +10%, 5 punti.. -
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Da quanto tempo?
Io e la Bestia c'è lo chiediamo, entrambi stupidi.
Da quanto tempo un uomo non fermava una nostra carica?
L'ultimo che ci era riuscito era finito sbranato nell'arrestare la nostra Furia mentre costui si erge in piedi, ferito e sanguinante ma con lo sguardo fiero e sebbene allo stremo è ancora pericoloso.
E per quanto sarò in grado di mantenere la Bestia? Quanto sarò tornato alle mie normali sembianze sarò allo stremo, non ho subito nessuna grave ferita ma Tristan si è limitato a semplici colpi mentre io ho riversato su di lui ogni briciola del mio potere. Seppur in modo differente siamo entrambi allo stremo e tuttavia mi sento surclassato dal suo straordinario spirito combattivo.
Se non avessi la Bestia dalla mia parte, se fossi un umano qualsiasi sarei al suo livello?
Questo semplice dubbio provoca la Furia della Bestia che ruggisce nuovamente la propria indignazione, ho osato paragonarla ad un umano... Mai provocare l'orgoglio dei Figli della Luna.
La Bestia brama carne e sangue, ha lacerato il fianco della sua preda con i sui crudeli artigli ma la pronta reazione del guerriero ha arrestato la furia della sua carica, la nostra carica.
Trisarma è davvero la regina delle armi, e Tristan la comanda come un'estensione del suo corpo. Ha mutato nuovamente la spada in alabarda e l'ha sfruttata per farmi impalare contro la sua asta che si è flessa ma non si è spezzata, la magia che le permea deve averla resa resistente al di la delle capacità di qualsiasi arma comune.
Sfruttando la mia stessa carica il mio nuovo fratello mi spinge indietro e facendo vorticare la propria arma carica un poderoso fendente e fa schiantare la lama dell'alabarda contro la mia scapola destra, nonostante la mia pelle sia robusta viene comunque intaccata e un rivolo di sangue esce dal taglio provocato e, sebbene noi possiamo ignorare il dolore, posso sentire il fastidio della ferita che scompara quando l'arma di Tristan abbandona la mia carne.
Un'arma clemente? Sono stupito ancora una volta dalla nobiltà di quest'uomo, nobiltà talmente grande da rispecchiarsi persino nella sua arma come pure la sua fierezza viene manifestata nella spada di luce; che Trisarma si plasmi manifestando l'animo del suo possessore?
Varrà sicuramente la pena fare una ricerca su ciò quando ne avrò il tempo.
Adesso è tempo di soddisfare la Bestia, di lasciarle sentire il sapore del sangue come premio per i suoi servigi.
Dopotutto l'unico modo che ho per controllarla è limitare la sua libertà senza negargliela.
Mi muovo in avanti, rapido nonostante la mia mole, con la mano destra sferro un artigliata all'arma del soldato in modo da cercare di disarmarlo o almeno da infastidire una sua probabile manovra difensiva mente scatto in avanti chinandomi, la zampa sinistra a terra a sostenere il mio peso mentre le fauci cercano, fameliche, di afferrare una delle gambe di Tristan.SPOILER (clicca per visualizzare)Status: Lieve bruciatura sulle mani. Lacerazione e ustioni al fianco sinistro.
Energia: 15%
Figlio della Luna
Kizan è un muta forma, un mannaro, un figlio della Luna. Umani legati al mondo degli spiriti, esseri incompleti scissi tra due realtà, maledetti dalla Luna. Eppure essa dona loro diversi doni per chi accetta la propria natura. Dopo quasi due secoli passati a sfuggire alla propria dannazione Kizan è finalmente riuscito ad entrare in contatto con l'essenza stessa della Luna [qui] e a conciliare la sua duplice esistenza; il suo Io spirituale e il suo Io materiale si sono fusi in perfetta armonia e ciò gli permette di accedere liberamente ai doni offerti dalla Luna ai suoi figli e araldi. Naturalmente bisogna sempre pagare il prezzo della maledizione mentre lo spirito si fonde al corpo nella realtà materiale, quella che per gli altri è una terrificante mutazione che libera una creatura assetata di sangue per i Figli della Luna è il completamento della propria esistenza e una fonte di grande potere.
La mutazione procede per stadi, più poteri si sfruttano dalla propria natura spirituale più il corpo muta, più la sete di sangue aumenta, più il raziocinio viene meno e si libera la Bestia. Durante le mutazioni le vesti e l'equipaggiamento indossato si fonde con il corpo di Kizan riassumendo il suo normale aspetto quando si ritorna al primo stadio.
Il livello dello stadio corrisponde al numero di poteri attivi. I poteri sono delle passive che possono essere attivate e disattivate a piacimento senza l'utilizzo di uno slot tecnica.
1° stadio: Lo stato normale, è la normale forma fisica e mentale del mannaro in forma umana.
Lista dei Doni:
-Pelle di Pietra: La pelle di un mannaro è incredibilmente resistente, il dono della Luna che proteggere i suoi figli. Al contrario di quanto si crede comunemente l'argento non ha alcuna capacità di perforare più facilmente la pelle di un mannaro irrobustita dal suo forte spirito. Quasi tutti i normali attacchi non sortiscono effetto di sorta su Kizan, la Luna ha pochi figli e non vuole che vengano uccisi, tale impresa è alquanto ardua. NB: Non riduce i danni subiti da attacchi con consumo energetico.
Passiva [5 pt]
Corpo di Ferro
Data la sua natura di mannaro Kizan possiede capacità superiori rispetto a quelle umane (che unite ai suoi perpetui allenamenti lo rendono un combattente veramente eccezionale). Egli combatte senza bisogno di alcuna arma o armatura, il suo corpo basta e avanza. Tutte e quattro le caratteristiche fisiche (forza-resistenza-velocità-destrezza) sono incrementate del 50%, grazie a ciò Kizan riesce a cimentarsi in azioni pressochè impossibili quasi con naturalezza (ma non senza sforzo), salti mortali, arrampicate impossibili, muoversi nel quasi totale silenzio, salti in alto di 3-4 metri, salti in lungo di 10 metri e azioni simili rientrano nelle sue capacità.
Passiva [20 pt]
Mutazione Ibrida [Durata 1/2]
Kizan cede alla sua parte animale e si trasforma in una macchina da guerra per metà umano e per metà pantera; il risultato di tale mutazione è una creatura bipede con un folto pelo nero alta 2 metri e mezzo ed una larghezza di 1,5 metri, 300 kg di massa muscolare e di agilità, artigli di 15 centimetri e zanne aguzze in grado di ridurre in poltiglia anche il cemento. I suoi attributi (forza-velocità) aumentano del 25%, la sua pelle diventa più dura dell'acciaio, non prova più dolore (il che gli consente di combattere anche se con delle ossa rotte, se sta bruciando,ecc ...), e la capacità dei suoi sensi (olfatto-vista-udito) viene notevolmente aumentata. Mentre si trova in questo stato la sua capacità di combattere non viene influenzata dallo stato del suo corpo (se ha una gamba rotta non ne risentirà gli effetti, sarà in grado di correre benissimo o di sferrare calci come se la gamba fosse in perfetto stato). Durata 2 turni. Mentre si trova in questo stato Kizan non può utilizzare oggetti poichè l'equipaggiamento indossato si fonderà con il suo corpo, egli riesce a controllare le proprie mutazioni e non cede più alla furia berserker di cui era vittima nel passato. [img]
Critico [1 pt]. -
Tristan Gawain.
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Era quello il suo destino?
Sanguinare, sempre, ferirsi per poi rimarginare
ogni squarcio in una più coriacea cicatrice.
Divenire immune, sofferenza dopo sofferenza.
Il grido delle reclute lo riportò alla realtà:
erano fuori controllo e le urla di incitamento coprivano
i sussurri delle chiome d'albero
tanto quanto le urla provenienti dalle viscere di Taldor.
La caserma ignorava la loro esibizione e gli allenamenti
-per i responsabili di gerarchie più alte-
continuavano all'interno del palazzo di mattoni e architettura.
La visione rallentata della situazione non poteva dirsi un vantaggio
quanto più un meccanismo del suo cervello per apprendere
la profondità di emozioni esplose in quei convulsi attimi
di concentrazione e dolore.
La Bestia ruggì la disapprovazione mentre una pantera
-sempre più inferocita-
partiva nuovamente all'offesa, costringendo il Leone
nella pratica a lui più familiare:
il sacrificio.
Lasciò che la Tessitrice volasse via dalle sue mani
scagliata ai bordi di quel cordone di armatura e adolescenza;
una recluta rischiò di perdere un occhio a causa dell'improvvisa traiettoria
seguita dall'alabarda.
L'oggetto finì a terra
nell'erba
accolta da un abbraccio silenzioso e morbido.
Kizan masticò in pochi attimi la loro distanza
cercando con le fauci la gamba destra di Tristan...
...trovandola senza troppo sforzo.
Il sangue inizò a defluire anche dalla coscia,
laddove le zanne avevano pericolosamente sfiorato la femorale
mentre i sensi divenivano ovattati
assopiti
in un caldo cullare avulso dal bacio delicato
del sole di Istvàn.
Giurò, in quel momento di sofferenza,
che l'armatura parlasse alla sua coscienza
interrogandola sul perchè egli avesse scelto
di abbandonare lo spirito di Hekamiah,
-il suo amato-
lo spirito preposto alla sua incolumità.
Ma Tristan era giunto ad un'amara conclusione dopo l'incontro con la Dama:
-avvenuto al Ballo-
egli doveva cavarsela con le proprie forze,
abbandonare le àncore del passato.
Proseguire.
Avanzare.
Alzò le braccia sopra la testa e Windweaver
-colei che sussurra ai venti, richiamandoli-
apparve in un turbinìo verdastro negli incavi delle sua mani.
Impugnava l'alabarda a metà dell'asta quando
l'oggetto terminò di manifestare sè stesso e l'integrità
-caritatevole-
che rappresentava.
“Perdonami.”
Fece piombare la punta della Tessitrice sulla schiena di Kizan
sfruttando la posizione accovacciata che la pantera aveva assuanto per morderlo,
un appianamento di altezze fra i due che altrimenti avrebbe impedito a Tristan
di colpire un punto talmente scoperto e difficilmente difendibile.
Sentiva le dita frizzanti
come ricolme delle scintille che solitamente annunciavano una mutazione di Trisarma:
ma non era l'inspiegabile mistero della mutazione...
...bensì stanchezza.
Era allo stremo delle sue forze, il costato ferito che ancora
aveva sopportato lo sforzo di issare le braccia.
Il sangue sgorgante dai fori trasfigurava il suo corpo adulto
rendendolo più combattente e meno guerriero.
Più Soldato e meno Capitano.
Più umano.SPOILER (clicca per visualizzare)Status: Ferite al costato e all'avambraccio sinistro; escoriazioni e tagli agli arti inferiori fino al ginocchio. Nuove ferite e perforazioni al costato su entrambi i lati, dissanguamento evidente. Stanchezza crescente. Ferita profonda alla gamba destra, vista offuscata e sensi ovattati.
Energia: 75-5=70%
Equip: Trisarma (forma attiva: Windweaver ), Hauberk (NON INDOSSATA)
Passive: The Bleeding Lion
Slot:
1. Tecnica di richiamo, Potenza Bassa;
2. ;
Note:CITAZIONE-Trisarma-
[1]~ Coppia di anelli, 2 punti.
Il nome di un'arma a volte può racchiudere l'essenza stessa del suo potere, raccontarci le gesta epiche di chi l'ha impugnata: Ammazzadraghi, Tagliagole, Spaccamondo. A volte, invece, ciò che gli uomini hanno chiamato in un modo è solo il risultato di una cattiva interpretazione della realtà, di una mistificazione -quasi- di quello che il creatore dell'arma voleva intendere e donare all'oggetto.
Trisarma, l'arma 'trina e unica', non fa eccezione a questa regola: persino Tristan, uno dei pochissimi possessori che hanno avuto il pregio e l'onore di impugnarla -e impugnare tuttora- poichè destinatagli, non conosceva a fondo la reale natura dell'artefatto fino a che il risveglio del suo amato angelo non portò in lui la consapevolezza necessaria a comprendere lo Schema più ampio.
Il Gawain credette, in principio, che l'epiteto dell'arma si riferisse alla sua formidabile capacità di mutare in una terna di armi distinte, ciascuna letale e particolare a modo proprio: in realtà, il 'Tris' è un riferimento non algebrico quanto più metafisico e concettuale, relativo a tre principi sui quali si basa l'essenza stessa -la fibra- dell'oggetto: allo stato attuale, il Capitano delle Guardie sta viaggiando e scoprendo quanto più possibile su quali pilastri si fondi concretamente l'artefatto.
Trisarma quindi può mutare in più e differenti forme, spiegando in parte anche alcune sparizioni di potenti e dimenticati artefatti da guerra che, in realtà, altri non erano se non Trisarma imprigionata in qualche archetipo diverso dal normale.
In uno stato di quiete, l'artefatto assume le sembianze di due anelli, le "Rune",[1] indossati ciascuno al dito medio: si presentano come un intreccio di argento, un sottile arabesco di metallo lucente e finemente lavorato.
La capacità di mutare dagli anelli agli altri aspetti (e viceversa) rimane sicuramente il potere più esclusivo ed 'esotico' dell'arma[2] e permette a Tristan, sempre tenendo conto della tempistica e della sportività, di ricorrere a queste trasformazioni come più gli aggrada. Non solo: la rinnovata vigorìa dell'artefatto lo ha reso più coriaceo che mai, facendo diventare il metallo più resistente della maggior parte delle armi di simile qualità e fattura[3], tanto da far pensare che esso non possa venire scalfito. La natura ultraterrena di questo artefatto concede per deroga la possibilità di interagire, tramite il suo acciaio e le sue forme, con qualsiasi manifestazione energetica o eterea, senza temere di dover ricorrere altri mezzi diversi da questo[4]; sarà anche inutile temere il disarmo, poichè ad un volere del portatore, l'arma ricomparirà fra le sue mani, confermando il profondo legame fra cavaliere ed artefatto.[5]
[2]~ Passiva di contenimento/trasformazione per tutte le forme, 5 punti.
[3]~ Passiva simil-indistruttibilità, 5 punti.
[4]~ Passiva fendi-etereo, 5 punti.
[5]~ Abilità attiva di richiamo, consumo basso, 1 punto.
[elenco armi]~ Windweaver (2 punti), Lightbringer (2 punti).CITAZIONE-Windweaver-
la Tessitrice di Venti
Tipologia: Alabarda; Lunghezza complessiva: 205 cm, 2 m e 5 cm. Lunghezza dell'asta: 150 cm, 1 m e 50 cm.
Whispering Winds
Windweaver è un'arma incapace di uccidere. Ogni volta che il metallo dell'arma si conficca nella carne il danno arrecato è immediatamente rigenerato non appena essa abbandona la ferita che ha provocato. Questa miracolosa capacità non si estende ovviamente ai danni riportati in precedenza al contatto con l'alabarda, ne ad altre ferite subite per motivi esterni all'uso di questo artefatto.
L'unico modo per spezzare una vita è affondare l'arma nel cuore dell'avversario e ivi farla rimanere, mandando quest'ultimo in uno stato di 'limbo' dal quale può uscire solamente estraendo Windweaver.
[passiva, 5 punti]
Erosion{BLOCCATA}
La vera natura di Windweaver si manifesta in questo straordinario potere che vestirà l'arma di un'aura smeraldina, abbracciando l'intero artefatto con piacevoli e timide brezze: qualora essa entri a contatto (che si tratti della punta o di ogni altra sua parte) con un artefatto oppure un altro oggetto dotato di capacità particolari, ne inibirà una facoltà -a scelta dell'avversario, attiva e/o passiva- per due turni. E' da intendersi valido sia un normalissimo attacco fisico sia un attacco facente parte di qualsiasi tecnica e/o potere attivo generico. Il potere non può attivarsi più di una volta per ciascun turno.
[medio, 1 punto]-Lightbringer-
la Portatrice di Luce
Tipologia: Zweihänder, Spada a due mani con doppia impugnatura (confronta immagine).
Lunghezza complessiva: 213 cm, 2 metri e 13 cm.Lightwell
L'arma emette costantemente luce, quasi la lama stessa ne fosse composta interamente. L'acciaio non è visibile e sembra di brandire a tutti gli effetti un raggio di sole. Il bagliore è intenso, perenne, innaturale: capace di dissipare qualsiasi fonti di oscurità gli si presenti davanti, senza fare distinzioni. Inutile precisare come possa essere fastidioso (se non dannoso) sopportare un'esposizione alla luce emessa: anche fissarla per pochi istanti può rendere difficoltoso preservare uno stato ottimale della vista. Seguirne i movimenti è qualcosa di ancora più fastidioso e difficile. Più passa il tempo più la luce diventa una minaccia per chiunque abbia il coraggio di guardare l'arma. L'unico a non essere affetto da questo fardello è colui che impugna la spada.
[passiva, 5 punti]
Dawnbreaker
La lama dell'arma si carica di energia attingendola direttamente dal guerriero: all'impatto con una superficie, su volere del caster, essa si sprigiona nella sua totalità, dando vita a deflagranti arabeschi di luce dorata, piccoli mosaici di linee nell'aria che dilaniano il tangibile tanto quanto l'etereo, provocando un dedalo di cicatrici solchi e ustioni attorno al punto di collisione.
[variabile, 2 punti]
Light Supremacy
Un flash improvviso e portentoso investe i presenti in un'area di 7 metri attorno alla lama, il punto da cui ha origine l'intenso bagliore. I soggetti colpiti, escluso chi impugna la spada, subiranno uno status di cecità totale che coinvolgerà sia il normale senso sia eventuali mezzi sovrannaturali di percezione (auspex e simili) per un totale di due turni.
[medio, 1 punto]~The Bleeding Lion~
[1]~ Power up +50% Forza, 5 punti.
[2]~ Power up +50% Resistenza, 5 punti.
[3]~ Forza di volontà che lo scherma passivamente contro intrusioni mentali e manipolazioni dello stesso tipo (fino ad una potenza media), 5 punti.
[4]~ Aumento della riserva energetica +10%, 5 punti.. -
.
Tristan non si oppone minimamente al mio avanzare, deve essere spossato ma non è il tipo di persona che si arrenderebbe così, lasciandosi travolgere dalla tempesta.
Scaglio lontano la sua preziosa Trisarma e le fauci della Bestia si serrano con violenza sulla sua gamba.
La Bestia è intenzionata a rialzarsi tenendo la sua preda tra le zanne per poi lacerarla con gli artigli, come un animale appeso per il macello ma la stanza parola pronunciata dal guerriero richiamano l'attenzione della mia coscienza.
Con l'occhio volto al cielo noto lo sfolgorio lucente di Trisarma che si materializza nuovamente nelle mani del suo possessore.
Si è lasciato colpire apposta per poter usufruire dell'opportunità di un attacco sicuro in un punto cieco della mia guardia, è davvero il miglior guerriero contro cui abbia mai combattuto.
L'alabarda misericordiosa cala e nonostante la mia robusta pelle la violenza del colpo si fa sentire.
La lama lacera la carne e perfora leggermente un polmone, la Bestia vomita un piccolo fiotto di sangue ai piedi del soldato mentre premo con la mia volontà per confinarla nuovamente nella gabbia della mia mente, aiutato dal dolore.
Lentamente la pelliccia e gli artigli scompaiono sostituiti dalle mie vesti e dal mio aspetto umano, ora sento nuovamente il dolore. La mia schiena è un inferno e mentre sono a terra cerco disperatamente di togliere la lama dalla mia carne.
Dopo alcuni istanti di grugniti e fatica riesco nella manovra e la ferita si sana all'istante, fortuna che questa forma della Trisarma è misericordiosa.
Mi rialzo in piedi respirando affannosamente cercando di ignorare il dolore al costato e cerco di afferrare l'esausto guerriero per la cintola e di sollevarlo sulla spalla destra mentre con la sinistra recupero la sua arma.
"Signori, spero prendiate esempio da quest'uomo.
Sacrificio, nobiltà, fierezza e pietà.
Costui è il bastione dell'Est.
Ave al Capitano Tristan!
Ave al Leone dell'Est!"
Alzo Trisarma al cielo incitando le reclute a rendere il dovuto omaggio ad un uomo senza eguali.
Mi dirigo poi con fare zoppicante verso le sale della guarigione, il mio corpo ha poche ferite ma il mio spirito è spossato e il pesante fiato e l'andatura zoppicante ne sono chiari segni ma fortunatamente il luogo è vicino.
"Resta vivo ancora un po ok Fratello?
Se no poi chi la sente la Dama?"
Sussurro all'orecchio di Tristan con un mezzo sorriso sulle labbra mentre aumento il passo poggiando parte del peso sull'asta di Trisarma, un'arma che fino in fondo supporta il suo padrone.SPOILER (clicca per visualizzare)Status: Lieve bruciatura sulle mani. Lacerazione e ustioni al fianco sinistro.
Energia: 15%
Figlio della Luna
Kizan è un muta forma, un mannaro, un figlio della Luna. Umani legati al mondo degli spiriti, esseri incompleti scissi tra due realtà, maledetti dalla Luna. Eppure essa dona loro diversi doni per chi accetta la propria natura. Dopo quasi due secoli passati a sfuggire alla propria dannazione Kizan è finalmente riuscito ad entrare in contatto con l'essenza stessa della Luna [qui] e a conciliare la sua duplice esistenza; il suo Io spirituale e il suo Io materiale si sono fusi in perfetta armonia e ciò gli permette di accedere liberamente ai doni offerti dalla Luna ai suoi figli e araldi. Naturalmente bisogna sempre pagare il prezzo della maledizione mentre lo spirito si fonde al corpo nella realtà materiale, quella che per gli altri è una terrificante mutazione che libera una creatura assetata di sangue per i Figli della Luna è il completamento della propria esistenza e una fonte di grande potere.
La mutazione procede per stadi, più poteri si sfruttano dalla propria natura spirituale più il corpo muta, più la sete di sangue aumenta, più il raziocinio viene meno e si libera la Bestia. Durante le mutazioni le vesti e l'equipaggiamento indossato si fonde con il corpo di Kizan riassumendo il suo normale aspetto quando si ritorna al primo stadio.
Il livello dello stadio corrisponde al numero di poteri attivi. I poteri sono delle passive che possono essere attivate e disattivate a piacimento senza l'utilizzo di uno slot tecnica.
1° stadio: Lo stato normale, è la normale forma fisica e mentale del mannaro in forma umana.
Lista dei Doni:
-Pelle di Pietra: La pelle di un mannaro è incredibilmente resistente, il dono della Luna che proteggere i suoi figli. Al contrario di quanto si crede comunemente l'argento non ha alcuna capacità di perforare più facilmente la pelle di un mannaro irrobustita dal suo forte spirito. Quasi tutti i normali attacchi non sortiscono effetto di sorta su Kizan, la Luna ha pochi figli e non vuole che vengano uccisi, tale impresa è alquanto ardua. NB: Non riduce i danni subiti da attacchi con consumo energetico.
Passiva [5 pt]
Corpo di Ferro
Data la sua natura di mannaro Kizan possiede capacità superiori rispetto a quelle umane (che unite ai suoi perpetui allenamenti lo rendono un combattente veramente eccezionale). Egli combatte senza bisogno di alcuna arma o armatura, il suo corpo basta e avanza. Tutte e quattro le caratteristiche fisiche (forza-resistenza-velocità-destrezza) sono incrementate del 50%, grazie a ciò Kizan riesce a cimentarsi in azioni pressochè impossibili quasi con naturalezza (ma non senza sforzo), salti mortali, arrampicate impossibili, muoversi nel quasi totale silenzio, salti in alto di 3-4 metri, salti in lungo di 10 metri e azioni simili rientrano nelle sue capacità.
Passiva [20 pt]
Mutazione Ibrida [Durata 2/2 Terminata]
Kizan cede alla sua parte animale e si trasforma in una macchina da guerra per metà umano e per metà pantera; il risultato di tale mutazione è una creatura bipede con un folto pelo nero alta 2 metri e mezzo ed una larghezza di 1,5 metri, 300 kg di massa muscolare e di agilità, artigli di 15 centimetri e zanne aguzze in grado di ridurre in poltiglia anche il cemento. I suoi attributi (forza-velocità) aumentano del 25%, la sua pelle diventa più dura dell'acciaio, non prova più dolore (il che gli consente di combattere anche se con delle ossa rotte, se sta bruciando,ecc ...), e la capacità dei suoi sensi (olfatto-vista-udito) viene notevolmente aumentata. Mentre si trova in questo stato la sua capacità di combattere non viene influenzata dallo stato del suo corpo (se ha una gamba rotta non ne risentirà gli effetti, sarà in grado di correre benissimo o di sferrare calci come se la gamba fosse in perfetto stato). Durata 2 turni. Mentre si trova in questo stato Kizan non può utilizzare oggetti poichè l'equipaggiamento indossato si fonderà con il suo corpo, egli riesce a controllare le proprie mutazioni e non cede più alla furia berserker di cui era vittima nel passato. [img]
Critico [1 pt]
Edit: Corretto uno spazio.
Edited by Black Panter - 15/2/2012, 19:48. -
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Tristan Gawain VS Kizan
Tristan Gawain
Scrittura e Interpretazione
Una prova encomiabile.
Ogni intervento è un piacere per la lettura, caratterizzato da uno stile personale e ricchissimo. L’interpretazione del personaggio è viva e pulsante, mai trascurata o lasciata in secondo piano.
L’impostazione visiva dei post è molto curata: rimanda vagamente ai poemi epici in endecasillabi.
Il lessico è ampio e usato con grande abilità, senza essere mai fuori luogo o eccessivo; le descrizioni sono molto evocative: dipingono gli ambienti e le situazioni direttamente negli occhi del lettore.
L’abilità dell’utente risiede nell’immergersi con rara perizia nel mondo dei pensieri del personaggio, senza perdersi al suo interno e senza mai essere noioso.
Forse sarebbe meglio rendere meno lunghi gli specchietti informativi a fine post, citando solo le tecniche utilizzate in quel turno. Insomma, c’è veramente poco da consigliare a un utente veterano di questo calibro.
Dovresti impegnarti per rendere ogni singolo post una piccola opera d’arte per alzare ulteriormente il voto, tuttavia ti attesti già su livelli altissimi.
Voto: 4.5.
Strategia
Questo campo è da valutare usando la chiave di lettura della situazione in-gdr: due cavalieri si sfidano in un regolare duello, senza il reale desiderio di uccidere l’opponente.
Questo giustifica la quasi totale assenza di tecniche e combinazioni realmente aggressive. Non mancano sapienti utilizzi delle armi, ma appaiono volontariamente limitati.
Non si tratta di un rimprovero, sono cosciente dell’impostazione tenzonesca dello scontro e proprio in virtù di questa ho espresso la mia valutazione.
Dopo questa introduzione, passiamo ai dati di fatto.
Tristan utilizza la Trisarma con intelligenza, stuzzicando l’avversario per poi attaccare con incisività. Punta molto sui colpi fisici, intramezzandoli con la tecnica Dawnbreaker. Per quanto sia un po’ monotona la ripetizione delle stesse tecniche, è innegabile che la strategia adottata abbia messo in difficoltà il nemico senza dispendio eccessivo di energie.
Voto: 3.75.
Sportività
Incassa bene i danni e interpreta con puntualità le offensive del nemico.
Emblematica la scelta di non indossare l’armatura, rinunciando in partenza a un fattore che spesso ostacola la sportività. Però un dubbio rimane al lettore: l’armatura è stata tolta per aggirare un ostacolo senza realmente affrontarlo oppure no?
È stato scorretto l’utilizzo counter di Dawnbreaker, usata per contrastare gli artigli di Kizan e per ferirlo simultaneamente.
Un’altra riserva che ho riguarda la parata della carica della Bestia. Per quanto la tecnica di trasformazione nemica sia un critico diluito in molti effetti, è un po’ irrealistico bloccare l’avanzata di un colosso puntando un’asta al suolo. Windweaver sarà anche indistruttibile, ma l’annullamento di uno schianto così violento fa storcere il naso. Sul piano astratto del gdr è una manovra accettabile (le dimensioni aumentate non incrementano la forza, la differenza di statistiche è solo di 25%, la carica non è propriamente una tecnica, bla bla bla) però converrai con me che riduce il realismo.
Voto: 2.75.
Kizan
Scrittura e Interpretazione
Lo stile in prima persona è scorrevole e corretto. Le descrizioni sono piacevoli e la narrazione è chiara e (forse troppo) concisa.
Interpreti con sicurezza il tuo personaggio e rendi interessante l’alleanza interiore fra Kizan e la Bestia. I continui rimandi a Sykael potrebbero essere intriganti, ma necessitano approfondimento poichè il lettore non sempre conosce gli antefatti del personaggio.
Appari sbrigativo nella descrizione degli attacchi: i sei bersagli della Raffica non sono specificati, deleghi solo una riga di narrazione alla carica della Bestia e non specifichi quale gamba cerchi di addentare.
Sono piccole imprecisioni che rendono l’offensiva meno gradevole.
Inoltre ti consiglio di lasciare degli spazi tra un paragrafo e il seguente, in modo da fornire più “respiro” alla lettura.
In conclusione, la prova è molto buona ma sicuramente migliorabile.
Voto: 3.50.
Strategia
Interessante l’uso dei sensi di felino per contrastare l’accecamento, utilizzi le altre tecniche in modo discreto, senza tuttavia sovrastare il tuo avversario. In più, il divario energetico è stato un abisso, tanto che il nemico avrebbe potuto spazzare via il tuo pg con un critico finale, se il contesto fosse stato differente.
Suggerisco una maggiore attenzione ai consumi, alle combinazioni di tecniche e all’ambiente circostante, molto spesso ignorato ma capace di dare spunti strategici non indifferenti.
Voto: 3.0.
Sportività
La somma di tante imprecisioni ha determinato una condotta sotto tono. La “parata da figone” è sicuramente il minore dei mali: sarebbe stata più credibile con un bonus ai riflessi, ma non è questo che ha pregiudicato la valutazione.
Più gravi sono le continue schivate con consumo, generalmente da evitare come tecniche difensive.
In più, non ho capito perché i danni subiti alle mani in seguito al counter nemico siano minori rispetto a quelli subiti al fianco dalla stessa tecnica.
In generale, dai l’impressione di voler manovrare un personaggio che non si stanca mai, duro come la roccia, che evita come la peste quasi tutte le offensive. Ti invito a ridimensionare l'invincibilità apparente della pantera.
Voto: 2.5.
A seguito delle votazioni, considerando la media aritmetica delle voci considerate, dichiaro Tristan vincitore del duello. Assegno perciò 1 pt al personaggio - già accreditato..