[LAM] A oak's soul.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Meirouya
     
    .

    User deleted



    ~ Da qualche parte in mezzo alle lande ghiacciate.

    Il fuoco scoppiettava nel silenzio, illuminando il viso della Naiade che ascoltava, rapita, il racconto dell’uomo seduto di fronte a lei.
    “ com’è fatta una foresta?” domandò, interrompendo il filo di ricordi di Fionn.
    “ fai delle domande molto strane” affermò lui con un mezzo sorriso “ una foresta è un territorio coperto da alberi che s’innalzano verso il cielo, così vicini tra di loro fino a far fondere le loro fronde insieme”
    “alberi?” ripeté lei, cercando di visualizzare una foresta.
    “ gli alberi sono delle piante , quindi esseri viventi, molto alte, formate da un tronco che si dirama verso l’alto e alla cui sommità è presente un ammasso di foglie” cercò di spiegarle “ oh, al diavolo! Non sono un letterato io, non sono bravo con le descrizioni! “ proruppe, sbuffando.
    “ Dovresti vedere la foresta di Fanedell, è uno spettacolo inimmaginabile per qualcuno vissuto tra i ghiacci “
    Eireen sorrise davanti all’entusiasmo con cui Fionn pronunciava quest’ultima frase.

    Fanedell.

    Doveva vederla, prima o poi.





    ~ Foresta di Fanedell.

    Eireen sorrise di fronte al limitare della foresta, ricordando l’entusiasmo del suo primo amico.
    Davanti a lei si stagliavano gli imponenti tronchi degli alberi dalle fronde lussureggianti, superando in maestosità ogni immaginazione che la naiade aveva creato nella sua mente durante gli anni passati tra i ghiacci.
    La naiade avvertiva un miscuglio di emozioni provenire da infiniti animali ed esseri che abitavano i meandri di quella foresta, rendendola quasi ebbra di sensazioni.
    Come in trance, si avventurò tra gli alti tronchi degli alberi, immergendosi in quel turbine di emozioni provenienti da tutt’attorno a lei.
    Camminò per parecchi minuti all’interno della foresta, addentrandosi sempre più a fondo tra gli alberi che s’infittivano man mano.

    "È tutto così vivo, così diverso da dove sono nata " sussurrò, sfiorando con una mano il tronco umido di un albero.

    Sotto le sue dita sentiva la forza vitale della pianta, la lenta crescita che la portava ad innalzarsi sempre più in alto. Estasiata, rimase in silenzio ad ammirare il cielo che s’intravvedeva tra le foglie degli alberi, sprazzi d’azzurro tra il verde.
    D’improvviso la sinfonia di emozioni tutt’attorno a lei cambiò, riportandola bruscamente alla realtà. Perplessa, chiuse gli occhi per potersi concentrare meglio e scovare cos’aveva cambiato il flusso di sensazioni.
    Si concentrò, ma non riuscì a captare nulla.
    Riaprì gli occhi, dandosi della paranoica.
    Con una scrollata di spalle riprese a camminare tra gli alberi, accantonando l’episodio con leggerezza. Ogni passo che compiva era una scoperta per lei, così poco abituata a trovarsi in un luogo come quella foresta.
    Dopo qualche minuto una radura verdeggiante e coperta da un leggero strato di rugiada s’aprì tra gli alberi, lasciando Eireen a bocca aperta dalla meraviglia. Al centro della radura dominava una quercia millenaria, dal tronco d’un bel castano che risplendeva dei riflessi della rugiada colpita dal sole.
    La naiade era rapita da quello spettacolo, sorridendo per la gioia di aver scoperto un posto simile, perciò, inizialmente, non fece caso alla strana sensazione che spingeva ai confini della sua sfera percettiva.
    C’è qualcuno che mi segue.
    Il suo cervello elaborò quella frase prima che lei stessa afferrasse il significato di quelle parole. Si, sentiva delle emozioni umane emanate lì attorno, ma forse era stata un po’ paranoica a pensare che quel qualcuno la stesse seguendo.
    Fece qualche passo nella radura, fingendo di non sentire quella presenza che le trafiggeva i sensi.
    Giunta a metà strada si voltò di scatto, guardandosi attorno.
    Nulla, non c’era niente.
    Forse sono davvero diventata paranoica.
    Pensò, scrollando le spalle e voltandosi di nuovo verso la possente quercia.

     
    Top
    .
  2. Ja¢k
     
    .

    User deleted


    ___ _ ___

    Era passato un giorno e una notte da quanto aveva sognato Kora Lewis, la donna-angelo, e poco più dall'incontro con il Celebliant. Ma era ancora in viaggio, il Camaleonte, sempre in viaggio. Questa volta diretto per il Geisine, il deserto rosso di Endlos, un posto così poco ostpitale da fargli venire voglia di viaggiare con estrema calma. Dopotutto non aveva fretta, l'eternità a disposizione è pur sempre un bel po' di tempo, e poteva vantare diversi moduli di spostamento: marciare come un uomo, volare come un uccellino, nuotare come un pesce, addirittura strisciare come un verme. Ma l'ultimo era anche il meno pittoresco, nonché l'unico mai sfruttato. Non gli erano mai piaciuti i vermi. Avevano un sapore cattivo, ecco tutto.

    Quel giorno viaggiava con le lunghe gambe di un umano. In linea con l'ambiente che si trovava ad attraversare, il Camaleonte aveva optato per un aspetto selvaggio e trasandato, ma non per questo privo di una certa classe -era pur sempre un inguaribile narcisista-. Lunghi capelli biondi raccolti in una treccia che che gli ricadeva fino a due terzi della schiena facevano da cornice ad un giovane volto sottile e con un accenno di barba, gli occhi azzurri costellati da miriadi di punti dorati quasi del tutto celati dalla folta chioma. Stretta attorno alla fronte, una sottile fascia di cuoio bianca. Indossava pantaloni di seta color porpora e oro, sandali e, sopra il busto, una canotta scura.
    Nonostante l'aria trasandata, ci teneva a mostrarsi sempre per quel che era in realtà. Ovvero un essere affascinante.

    Si era inerpicato su una delle querce più alte nel cuore della foresta. L'odore silvestre, il profumo pungente di pini e abeti, quello stagnante di un fiumiciattolo vicino..tutto riusciva a fiutare, il Camaleonte, mentre con le mani aderenti come ventose raggiungeva uno dei rami più alti, vi si issava sopra, tanto per ammirare il panorama dall'alto. Era difficile vedere oltre la folta chioma degli alberi, da terra. Ma da dove si trovava lui, era possibile scorgere il sole simile a un bulbo sanguigno mentre si avvicinava al tramonto. Così Adam si slacciò le braghe, con la vaga intenzione di fare pipì sul sole e di spegnerlo una volta per tutte, azione questa che per lui rivestiva una particolare importanza.

    Fu qualcosa d'altro a distoglierlo dalle sue azioni.
    Un odore.
    Tirò su col naso, Adam, aspirando a pieni polmoni quella traccia evanescente estranea al contesto del Fanedell. Un odore buono, dolce che trascinava con sé il sentore gelido di posti lontani, sperduti. Un profumo tagliente, un aroma simile a un improbabile misto di geranio, rosa, fior d'arancio, e ancora qualcosa come muschio, e ambra.
    Spalancò gli occhi, seguendo con lo sguardo la direzione dalla quale partiva quell'odore. In basso, laggiù, proprio al centro di uno spiazzo aperto nella radura, proprio metri e metri sotto di lui.
    Una donna.
    Una donna che non poteva essere solo una donna. Le comuni umane, per quanto attraessero il Camaleonte, si trascinavano dietro odori insignificanti, di nessunissima importanza. Sempre meglio del sudore rancido o del formaggio scadente proprio degli uomini, questo era certo. Ma lei..lei era diversa.
    E il Camaleonte avrebbe scoperto di chi, di cosa si trattasse.

    Una rondinella scese in picchiata dal cielo sopra di lui, girò in cerchio e poi andò a posarsi su un piccolo ramo, a una manciata di centimetri dalla sua testa.

    « Salve, rondine. »

    disse Adam. La rondine non rispose.
    Ma, al posto del volatile, rispose il ramo sotto i piedi del Camaleonte. Legno stanco, secco, debole. Il peso del Camaleonte lo aveva provato troppo tanto da..
    CRACK!
    ..spezzarlo.

    « Ops. »

    Fu tutto ciò che riuscì a dire, precipitando dal ramo spezzato a terra. Metri e metri di libera caduta aerea, con tanto di avvitamento carpiato a mezz'aria, e atterraggio duro. Molto duro. Cranio contro il soffice terreno del Fanedell. Dolore. Taaaaanto dolore.
    Ma il dolore alla testa non era neanche lontanamente paragonabile a quello dentro, nel profondo, per il suo orgoglio spezzato. Quando alzò la faccia grondante di terriccio dal suolo, si ritrovò lei di fronte, a pochi passi di distanza, che non poteva far altro che squadrarlo dall'alto verso il basso. Solo adesso il Camaleonte poté notare i dettagli: capelli come una lunga cascata ramata, occhi come smeraldi liquidi, pelle color alabastro. Porca miseria se è bella fu il primo pensiero che gli passò per la testa. Ma tutto ciò che riuscì a dire, accennando un sorrisetto ebete, fu..

    tumblrlps2fumyhh1qhtxu8
    « Ciao. »

    Represse a stento una smorfia di dolore, mentre tentava inutilmente di rialzarsi da terra. Impresa troppo ardua, maledizione.

    « Scusa..mi..non è che mi daresti una mano a rimettermi in piedi?
    Credo di essermi rotto qualcosa.
    »

    Poche volte negli ultimi settantacinque anni di vita il Camaleonte si era sentito così stupido. E nessuna di quelle volte portava le brache slacciate.


    tumblr_lpzecwrFuU1qd59wbo1_500

    ~ Basso 5% ~ Medio 10% ~ Alto 20% ~ Immenso 40% ~

    Energia residua: 100%
    Status Fisico: Illeso
    Status Psicologico: Ottimale

    Passive in uso

    NoOne_Dominio del mutaforma.
    Scopulae_Possibilità di adesione e spostamento su pareti lisce o soffitti & Salti potenziati
    Sensualism_Visione notturna & potenziamento olfattivo.

    Note: date le circostanze, vai pure tranquilla e sii autoconclusiva con il mio pg se lo desideri. Nel senso che se hai dello spray al peperoncino, usalo pure :geez:

     
    Top
    .
  3. Meirouya
     
    .

    User deleted


    La quercia millenaria catturava completamente ogni briciolo della sua attenzione, lasciandola immobile nel mezzo della radura ad ammirare quell’immenso albero.
    Senza alcuno sforzo riusciva a sentire la forza vitale della pianta diffondersi lungo i rami ed oltre, avvolgendo ogni forma di vita circostante, estendendosi oltre i confini della corteccia per infondere protezione e forza agli alberi circostanti.

    Quella foresta era pregna di magia, di vita.

    La vita, qualcosa di così imperscrutabile, così affascinante.

    Era incredibile come il destino si divertisse a riservare sorprese e nuovi incontri alla naiade, facendo in modo che le piombassero letteralmente davanti all’improvviso, ma in un mondo così strano com’era quello, cos’altro poteva aspettarsi?
    Quella volta il destino si era divertito a far piombare dal nulla un ragazzo, che finì faccia a terra di fronte ad Eireen.
    Il suono dell’impatto col suolo da parte dello sconosciuto fece sussultare la naiade, che sentì un brivido al pensiero di quanto doloroso fosse stato per lui precipitare in tal modo a terra.



    Il ragazzo alzò il viso, sporco di terra, verso di lei e la fissò con intensità, sguardo che la naiade ricambiò con un misto di curiosità e di preoccupazione dati dal suo arrivo bizzarro e dai sentimenti di dolore ed imbarazzo che sentiva provenire da lui.

    « Ciao.
    Scusa..mi..non è che mi daresti una mano a rimettermi in piedi?
    Credo di essermi rotto qualcosa.
    »


    Al suono di quelle parole la preoccupazione di Eireen aumentò, ma il suo autocontrollo le permise di reagire con la calma necessaria.

    " Ma certo, non preoccuparti

    affermò con gentilezza, avvicinandosi a lui.

    " Vedrai che non è nulla di grave, mi sembri un tipo abbastanza resistente

    Cercò di rassicurarlo, afferrandolo ad un braccio ed aiutandolo a rialzarsi con cautela. Nel momento in cui lui fu in piedi, coi vestiti coperti di terriccio, gli occhi della naiade, che cercavano eventuali arti rotti, incapparono in un piccolo particolare dei suoi pantaloni.

    " Oh!

    Esclamò involontariamente, per poi arretrare di un passo con leggero imbarazzo.
    Come mai ha le brache slacciate? Cosa diamine stava facendo?
    Si chiese con perplessità, vergognandosi poi per aver reagito in quel modo davanti ad una persona che, molto probabilmente, poteva aver subito dei danni a causa della caduta.


    Passive

    Empatia - Attraverso un contatto visivo percepisce i sentimenti delle creature viventi che le stanno intorno.

    Note: È troppo ingenua questa ragazza :geez:

     
    Top
    .
  4. Ja¢k
     
    .

    User deleted


    ___ _ ___

    « Grazie mille, cara ragAAAAAHIO! »
    Il Camaleonte latrò di dolore, finendo ancora una volta a schiantarsi di faccia contro il terreno. La fanciulla dai capelli rossi si era mostrata molto gentile, aiutandolo a rimettersi in piedi dopo quella brutta caduta. Un po' meno gentile, invece, ad abbandonare la presa sulle sue spalle una volta adocchiata la patta delle sue brache. Inevitabilmente, il Camaleonte barcollò, perse l'equilibrio, ed era finito a terra. Adam represse a stento l'impulso di imprecarle contro. Lentamente, cautamente, alzò le mani, come a dire "mi arrendo, faccio da solo".
    Quando riuscì a tornare in piedi, mugugnando di dolore, aveva un labbro spaccato dal quale ruscellava un rivolo di sangue. Ma sembrò non accorgersene, piuttosto era pentito per aver trattato così sgarbatamente quel gioiello di ragazza: era a dir poco..

    « Costernato. »

    Strascicò. tentando goffamente di riallacciarsi le brache senza staccare lo sguardo dalla ragazza. Impresa a dir poco eroica, ma che alla fine riuscì a portare a termine con un strappo. Qualcosa, la sotto, era finita come stritolata. Ma anche questo non lo diede a vedere, il Camaleonte, che anzi si esibì nell'accenno di un cavalleresco inchino.

    « Il mio nome è Adam. Credimi, non avevo intenzione di farti paura. Il fatto è che.. »

    Già, quale scusa trovare, risultando ancora credibile? Non esisteva una argomentazione plausibile per spiegare il suo cadere dal cielo ai piedi di quella timida ragazza, certo che non poteva esistere. Si strinse nelle spalle.
    Non restava che la verità.

    « Ero salito su quell'albero là per fare pipì e spegnere il sole. »

    Berciò con nonchalance, indicando con il pollice la quercia secolare alle sue spalle.

    « Poi però ho sentito un odore buonissimo, come di geranio, rosa, fior d'arancio, e muschio, e ambra. »

    Socchiuse gli occhi, tirando su col naso. Mai come in quel momento sarebbe potuto sembrare un maniaco, agli occhi di un comune essere umano. Ma lui, semplicemente, non si era mai posto problemi di questo genere.

    « Oh, ma sei tu. »



     
    Top
    .
  5. Meirouya
     
    .

    User deleted


    Eireen arrossì di vergogna quando il ragazzo cadde di nuovo a terra con un urlo di dolore, tutto a causa sua.
    Il suo senso di colpa aumentò quando lui si rialzò con sforzo da solo e si mise a trafficare con le brache, mugugnando un

    « Costernato. »

    Che fece arrossire, se possibile, ancora di più la naiade.
    Sono io a dovermi scusare “ sussurrò lei con imbarazzo, avvicinandosi e asciugando con la manica del vestito il rivolo di sangue che si era formato al bordo del suo labbro spaccato.

    Mi dispiace di aver reagito così, mi hai colto alla sprovvista” disse, abbassando gli occhi con imbarazzo davanti allo sguardo insistente di lui. Non era ancora molto abituata a relazionarsi con gli altri, essendo vissuta tra le lande di ghiaccio fino a poco tempo prima.
    Per di più sembrava quasi che quel mondo fosse popolato da strani individui che ostentavano bizzarri comportamenti, confondendo la naiade che nulla sapeva riguardo agli usi e ai costumi di quel mondo.

    « Il mio nome è Adam. Credimi, non avevo intenzione di farti paura. Il fatto è che.. »

    Esclamò il ragazzo, inchinandosi cortesemente di fronte alla naiade.

    « Ero salito su quell'albero là per fare pipì e spegnere il sole. »

    Eireen dovette trattenere un sorriso sentendo quella motivazione alquanto strampalata. Seguì con lo sguardo il braccio di Adam che indicava l’imponente quercia, per poi tornare a fissarlo con un barlume di simpatia negli occhi smeraldini.

    Come mai volevi spegnere il sole? Cosa ti ha fatto di male? “ si informò con un sorriso, per poi passare alle presentazioni .

    Mi chiamo Eireen, piacere di conoscerti Adam” ed era un piacere davvero, quel ragazzo le ispirava simpatia, per quanto avesse delle idee strane riguardo al sole.


    « Poi però ho sentito un odore buonissimo, come di geranio, rosa, fior d'arancio, e muschio, e ambra. »

    Continuò lui nella sua spiegazione, fermandosi poi di colpo per respirare a pieni polmoni l’aria circostante.

    « Oh, ma sei tu. »

    Esclamò, disorientando la naiade. Eireen non seppe cosa ribattere davanti ad un’affermazione che forse poteva considerarsi un complimento, oppure che poteva significare che quel ragazzo era una specie di maniaco dei profumi , anche se a lei non sembrava di profumare di così tante cose.
    Per sicurezza prese una ciocca dei suoi capelli e l’annusò con fare critico.
    No, non le sembrava di aver quei profumi addosso, ma, a ben pensarci, lei non aveva la benché minima idea di che profumo potesse avere una rosa, un geranio o l’ambra.
    Con imbarazzo si accorse di aver fatto un gesto un po’ stupido, quindi lasciò andare la ciocca di capelli.

    Ehm..ti ringrazio, anche se non ho idea di che odore abbia un geranio o una rosa ” fece un mezzo sorriso malinconico.

    Sai, sono nata e cresciuta tra le lande di ghiaccio a Nord ed è da poco che ho deciso di avventurarmi in queste terre “ raccontò, distogliendo lo sguardo da Adam per posarlo sugli alberi e la vegetazione circostante.

    Per me questo mondo è una scoperta continua

    Il suo sguardo andò a posarsi sulla quercia che svettava al centro della radura, per poi arrampicarsi lungo il tronco dell’immensa pianta, analizzando ogni minimo dettaglio con curiosità.
    La corteccia, d’un lucente grigio-bruno, era pregna di umidità ed a tratti ricoperta da un leggero velo di muschio che s’insinuava nelle fessure del tronco, diradandosi fino a scomparire verso le sommità dell’albero. I rami si snodavano sulla cima della quercia, allungandosi verso tutte le direzioni, come se la pianta si stesse stiracchiando dopo un lungo sonno.

    Eireen sussultò a quel pensiero, notando d’improvviso che un ramo si era mosso. Per un attimo considerò il fatto che fosse stato il vento a spostarlo, ma scartò l’opzione dato che il ramo era troppo grosso per essere spostato da una folata di vento. Considerò, allora, l’eventualità di aver avuto una svista, ma anche quest’opzione venne scartata alla vista di un altro ramo che pareva muoversi da solo.
    La naiade iniziò a considerare l’idea di avere un’allucinazione, fatto sottolineato dall’improvvisa torsione dell’albero, come se davvero si stesse risvegliando.
    All’improvviso, di fronte a lei l’albero aprì gli occhi. Eireen, dal canto suo, li spalancò, incredula.
    Uhhmmm” l’albero spalancò la bocca - si, aveva anche una bocca e un naso - in un sonoro sbadiglio. Il suono profondo e greve provocato dalla quercia fu come un torrente in piena che penetrò dentro l’animo della naiade, facendo vibrare ogni cellula del suo essere.
    Eireen era paralizzata, sentiva come se ogni singola parte del suo essere fosse attratta inesorabilmente verso la quercia. Non poté far altro se non starsene impalata a bocca aperta di fronte ad un avvenimento così incredibile per lei.






    Barbalbero!!:woot: :luv:
     
    Top
    .
  6. Ja¢k
     
    .

    User deleted


    ___ _ ___

    Ecco qualcosa di curioso e inaspettato, pensò il Camaleonte studiando la sagoma di Eireen manco fosse un animale da esposizione. Non avrebbe mai detto che quello scricciolo di ragazza portasse, dietro la sua graziosa maschera dai capelli ramati, il gelo dell'inverno e la rigidità degli infiniti ghiacciai del Nord. Adam c'era stato, nel Nord. E non gli era piaciuto affatto, ecco perché reputava difficile credere che in mezzo ad una distesa di ghiaccio dell'Etlerth fosse sbocciato un fiore di nome Eireen. E il Camaleonte era una creatura talmente impulsiva e spontanea, che glielo confessò senza tanti fronzoli.

    « Hai fatto bene, il nord fa schifo. Hai visto invece quante bellezze da queste parti? »

    E -forse involontariamente, forse no- stava per indicare se stesso con le mani, quando un rumore come un ringhio sommesso rotolò alle sue orecchie, proveniente dal bosco. Adam, convinto che fosse un lupo delle foreste o chissà qual altro mostruoso animale, si sentì gelare il sangue. Sgranò gli occhi, vorticando su se stesso. Nulla. Solo alberi, alberi e altri alberi. Ne stava uno in particolare che si stagliava come un enorme palazzo di legno, i tratti vagamente umani scolpiti nel legno, che sembravano raffigurare un vecchio paffuto dagli occhi semichiusi per la stanchezza. Eh, quali e quanti giochi causa l'immaginazione.
    Adam tornò a voltarsi verso Eireen. Sospirò, facendo finta di niente. Mai avrebbe voluto dare l'impressione di essersela fatta quasi addosso per un nonnulla.

    « E dimmi Eireen, cosa staresti cercaaaa... »

    La sua voce si incrinò, e le parole gli morirono in bocca, che rimase così, aperta, donandogli una perfetta espressione ebete. Gli occhi di Adam fissi, perplessi, stralunati, a causa di ciò che vide alle spalle di Eireen. Era un grande salice piangente, con rami contorti e nodosi eretti, vellutati dal tempo. Un grande salice il cui tronco aveva anch'esso delle fattezze umane. Una anziana signora, dalle labbra grinzose ricurve in un amorevole sorriso. Incapace di proferire alcuna parola, Adam si limitò a indicare con l'indice verso il salice. E verso la quercia alle sue spalle.

    1zvbac9
    « Ma no, continuate a parlare. E' così divertente osservarvi, le mie vecchie radici scricchiolano dal ridere. »

    Esclamo il salice, con voce raschiante e profonda, appartenente a una signora in età avanzata. Gli occhi scavati nel tronco si curvarono in una espressione bonaria.

    « Avete anche svegliato Re Quercia, che dorme da quasi mezzo secolo. Ma ditemi giovanotti, cosa vi porta nell'antico bosco dei sussurri? »

    Lentamente, cautamente, Adam cercò Eireen con lo sguardo. Non avrebbe mai voluto che lei si accorgesse che lui la stava indicando col dito, quasi a voler dire "è tutta colpa sua".

    Allora tu usi come png Re Quercia, che mi dà troppo di melevisione, ma non ho saputo resistere >___< e io nonna salice xD
     
    Top
    .
  7. Meirouya
     
    .

    User deleted


    Eireen notò lo sguardo stralunato di Adam e si voltò di scatto, spalancando gli occhi alla vista di un enorme salice che prendeva vita davanti a lei. Si sfregò gli occhi con una mano, incredula che uno spettacolo simile potesse ripetersi dopo pochi istanti. Il salice aveva assunto le fattezze di una donna anziana e bonaria, cosa che in parte attenuò lo shock di Eireen.
    La signora salice sorrideva con la sua bocca di legno e la naiade cercò timidamente di restituire quel sorriso.

    « Ma no, continuate a parlare. E' così divertente osservarvi, le mie vecchie radici scricchiolano dal ridere. »

    Esclamò la signora salice, fissandoli con sguardo bonario. Da lei provenivano solo sentimenti di calma e di affettuosa amicizia, quasi fosse una vecchia nonna che chiacchierava con i suoi nipotini.

    « Avete anche svegliato Re Quercia, che dorme da quasi mezzo secolo. Ma ditemi giovanotti, cosa vi porta nell'antico bosco dei sussurri? »

    A quelle parole Eireen si voltò di nuovo verso la grande quercia, che nel frattempo si era risvegliata del tutto e guardava verso il cielo con sguardo assonnato. Sentendo il suo nome, Re Quercia si voltò lentamente verso la signora salice.

    Mezzo secolo “ ripeté con tono sonnolento e voce profonda “ il cielo è così grigio oggi, non sembra anche a lei Nonna Salice?

    Domandò, tornando a fissare il cielo con sguardo perso.

    Tante cose sono mutate in questo mondo, i piccoli esseri che lo popolano hanno così tanta fretta di cambiare, senza sapere dove li porterà questo cambiamento

    Con queste parole si voltò a guardare Eireen ed Adam, come a sottolineare che la sua riflessione fosse più una domanda rivolta ai due.
    Eireen era così assorbita dal salice e dalla quercia che non notò lo sguardo di Adam e il suo gesto che cercava di incolparla per aver svegliati i due millenari alberi.

    Mi spiace che con la nostra presenza vi abbiamo svegliati ” esclamò lei, guardando alternativamente i due alberi “ il mio incontro con Adam è stato una casualità e, anche se sembrerò sfrontata, devo dire che sono lieta di aver potuto conoscere anche due illustri alberi come voi

    Sorrise, cercando di sembrare il più cortese possibile, per quanto glielo potessero permettere le sue origini.

    Per quanto mi riguarda, sono arrivata in questo bosco inseguendo il mio istinto, la mia natura

    si voltò a guardare Adam, dato che avrebbe risposto anche alla sua domanda.

    Non sto cercando nulla di strano o di particolare, ma sono spinta unicamente dalla curiosità per questo mondo a me nuovo e dal desiderio di trovare un posto dove sentirmi a casa “ a queste parole chinò il capo con malinconia.
    Nelle lande ghiacciate ci sono nata, ma non saranno mai un luogo che potrei amare e dove sarei felice di passare la mia vita
    Guardò di sottecchi Adam, curiosa della risposta che avrebbe dato ai due alberi.


    Passive

    Empatia - Attraverso un contatto visivo percepisce i sentimenti delle creature viventi che le stanno intorno.


    Note: :win:


    Edited by Meirouya - 21/4/2012, 14:40
     
    Top
    .
  8. Ja¢k
     
    .

    User deleted


    ___ _ ___

    Alla fine riuscì a calmarsi, e il respiro torno a fluire normalmente. i due alberi -la quercia e il salice- non sembravano avere intenti malvagi, tutt'altro. Come due vecchie sentinelle, quei vecchietti avevano l'aria di chi avesse vigilato per decadi, forse anche secoli interi, quel posto ammantato di mistico fascino chiamato Bosco dei sussurri. Un nome che calzava a pennello, pensò Adam. Anzi, a giudicare dalle parole che Eireen scambiò con i due, poteva benissimo chiamarsi Bosco delle chiacchiere, o bosco dell'allegro quarto d'ora. La squadrò con aria incredula. lui non se la sarebbe mai sentita di spifferare a gente appena conosciuta da dove provenisse -un rudere del Daleli- né dove fosse diretto -un altro probabile rudere, stavolta nel Geisine- per questo non sapeva se provare ammirazione o tenerezza verso quella fanciulla così ingenua. Beh, a dirla tutta Eireen era una gran bellezza a vedersi. Ed emanava un buonissimo profumo.
    E il Camaleonte non poté che averla subito in simpatia.

    « Puoi venire a casa mia, se vuoi. »

    Si sentì in dovere di proporre liberamente, come se una ragazza appena conosciuta in un bosco incantato e proveniente dalle desolate lande di ghiaccio avrebbe accettato una proposta così diretta. Ma occorre dire che il camaleonte era sincero nelle sue parole, e pensava davvero che nella bella e azzurra Laputa, lassù in cielo, una come Eireen poteva trovarsi più che bene.

    « Io abito su un'isola nel cielo di nome Laputa, ed è il posto più bello della terra, sisi. »

    Sottoscrisse, puntando l'indice verso l'alto. Si guardò intorno. L'albero-quercia non sembrava prestargli attenzione più di tanto, tornando a sonnecchiare con gli occhi semichiusi, o semiaperti. La nona-salice invece lo fissava con aria interessata, e un sorrisetto incoraggiante sulle labbra di legno.

    mo13
    « Così tanta fretta di cambiare...avevi ragione, Re Quercia. Il giovanotto non vuole proprio perdere tempo, con la ragazza delle lande ghiacciate. »

    Adam si costrinse a ignorare la risatina gracchiante di nonna salice, anche se le sue orecchie assunsero una tonalità rosso-pomodoro. Incrociò le braccia al petto, cercando di assumere un'aria imbronciata.

    « Beh, almeno su Laputa ci sono alberi più simpatici, ecco. immagina, c'è un castello grande taan..»

    Il camaleonte fece per fare un gesto ampio con le braccia, ma si bloccò a metà del movimento. Strabuzzò gli occhi, perplesso. Una, due gocce gli caddero sul viso.

    « MMh.. »

    Anche la nonna-salice si accigliò, il volto increspato dai solchi del tronco come grinze a zampa di gallina.

    « Arriva un brutto temporale, giovanotti. Vi conviene cercare subito riparo. E forse i miei vecchi rami servono ancora a qualcosa.. »

    « Temporale? Ma che dici, nonnetta. »

    Rimbeccò Adam, con aria di chi la sa lunga. Per poi tornare a rivolgersi a Eireen, sfoggiando uno dei suoi sorrisi più rassicuranti.

    « Tranquilla Eiry, sono solo due gocce primaverili. Fidati. »

    CRAAAAAAAAAACK

    Il rombo di un tuono, in un cielo improvvisamente divenuto livido, rotolò lungo la foresta, pensando bene di dire la sua a riguardo.

     
    Top
    .
  9. Meirouya
     
    .

    User deleted


    Tra tutte le cose che sarebbero potute accadere in quel luogo e che avrebbero potuto stupire la naiade, le parole di Adam furono qualcosa di davvero imprevisto.

    « Puoi venire a casa mia, se vuoi. »

    Eireen lo guardò con gli occhi spalancati, senza sapere se sentirsi lusingata per la gentilezza che le riservava il ragazzo oppure se prendere il tutto come una specie di scherzo.
    Considerando la singolarità della situazione in cui si erano incontrati, con Adam che le precipitava ai piedi affermando poi di voler far la pipì sul sole per spegnerlo, si sarebbe potuta aspettare qualsiasi cosa da lui.
    Sentendo però che i sentimenti dietro alle parole del ragazzo erano di sincera simpatia, fu lusingata dalla sua gentilezza nell’offrire una dimora ad un’estranea. Gli sorrise, riconoscente.

    « Io abito su un'isola nel cielo di nome Laputa, ed è il posto più bello della terra, sisi. »

    Proseguì lui, indicando col dito verso il cielo. Eireen d’istinto voltò il viso verso l’alto, scrutando tra le nuvole che s’andavano addensando, alla ricerca di quell’isola che la sua mente stava già cercando di immaginare.
    Qualche istante dopo, senza aver scorto alcuna traccia dell’isola galleggiante, si voltò verso Adam, fissandolo intensamente negli occhi.

    Sarei felicissima di visitare un posto così sorprendente! “ affermò con un sorriso raggiante, scoppiando di curiosità e gratitudine.

    Prima che potesse aggiungere altro, Nonna Salice proruppe con una risatina:

    « Così tanta fretta di cambiare...avevi ragione, Re Quercia. Il giovanotto non vuole proprio perdere tempo, con la ragazza delle lande ghiacciate. »

    Eireen, a quelle parole arrossì di colpo, in imbarazzo per il fraintendimento del vecchio salice. Re Quercia, nel frattempo, si riscosse dal suo stato di dormiveglia per ridacchiare con voce greve, scuotendo tutto il suo corpo per le risate.

    Nonna Salice! “ esclamò, scandalizzata “ sta fraintendendo tutto! Io e Adam ci siamo conosciuti da poco e stiamo stringendo solo una bella amicizia “ tentò di spiegare, voltandosi verso il ragazzo e sperando che anche per lui fosse così, non voleva aver frainteso anche lei le cose, ma Adam sembrava non averla ascoltata, imbronciato con il salice.

    « Beh, almeno su Laputa ci sono alberi più simpatici, ecco. immagina, c'è un castello grande taan.. »

    Fece per spalancare le braccia, ma si bloccò di colpo. Eireen lo fissò perplessa, sentendo poi alcune gocce caderle sul viso.

    « MMh..Arriva un brutto temporale, giovanotti. Vi conviene cercare subito riparo. E forse i miei vecchi rami servono ancora a qualcosa.. »

    La proposta di Nonna Salice sembrava ragionevole ed Eireen stava già per fare un passo verso il riparo dei suoi rami, ma si bloccò sentendo le parole di Adam.

    « Temporale? Ma che dici, nonnetta. Tranquilla Eiry, sono solo due gocce primaverili. Fidati. »

    A quelle parole il vecchio Re Quercia scoppiò a ridere senza ritegno, divertito forse dalla sicurezza con cui Adam le pronunciò.

    È meglio se correte sotto Nonna Salice “ suggerì, proprio nel momento in cui il cielo decise di far vedere ad Adam chi avesse ragione. Re Quercia non fece in tempo ad aggiungere altro a causa del rumore assordante provocato dal rombo di un tuono.

    Eireen rimase paralizzata a fissare il cielo, stupefatta. Era la prima volta che assisteva ad un temporale, abituata alle tempeste di neve delle lande ghiacciate.
    Si prese in pieno, quindi, la pioggia scrosciante che cadde giù dal cielo senza altro preavviso. Non ne fu, però, disturbata, essendo il suo elemento, e rimase a fissare il cielo, incantata da un fulmine.

    Re Quercia la riscosse, ripetendole di correre tra i rami di Nonna Salice. Eireen, obbediente, eseguì l’ordine, senza saper bene perché. Velocemente corse fino al tronco di Nonna Salice, per nulla disturbata dal freddo che le accapponò la pelle. Nelle lande ghiacciate il clima era ben peggiore di quello.
    Si voltò a guardare Adam con un sorriso, come una bambina che aveva appena scoperto una nuova meraviglia.
     
    Top
    .
  10. Ja¢k
     
    .

    User deleted


    ___ _ ___

    « Eiry, così ti prenderai un malanno! »

    Berciò il Camaleonte carico d'apprensione e perplesso, nel vedere la ragazza lasciarsi travolgere dalla violenza dell'improvviso acquazzone con una grazia e una calma fuori dal comune. Statuaria e immobile si lasciava travolgere dal manto d'acqua che in pochi istanti inzuppò le sue eleganti vesti e infradiciò i suoi lunghi capelli e accarezzava le pallide gote. E per un istante più breve del frammento di un battito di ciglia, parve che piangesse.
    Ma il Camaleonte non avrebbe permesso che Eireen visitasse la città di Laputa e l'Albero-casa vittima di un feroce raffreddore -mettendosi a sua volta a rischio di contagio- e si mosse verso la ragazza, più che deciso a proteggerla in modo cavalleresco drappeggiandole sul capo la sua canotta scura. Non era un mantello o una coperta, forse, ma meglio di nulla.

    Per fortuna le fitte ramificazioni irte di altrettanto fitto fogliame furono sufficienti a riparare Adam ed Eireen dalla furia degli elementi. Uno vicino all'altra, accostati, passarono appena un po' di secondi senza dire una parola. Gli unici suoni erano quelli della foresta. Solo lo scroscio della pioggia che si abbatteva sugli alberi, i quali a loro volta ondeggiavano investiti dal vento. Lampi baluginavano nel cielo livido e tuoni rotolavano nel Fanedell.
    E Adam fu felice di non essere solo in mezzo a quella tempesta.
    Si voltò verso Eireen. E non sapendo bene cosa dirle, si limitò a sorriderle, imbarazzato.

    Fu allora che la sua attenzione venne catturata da un cespuglio poco lntano da Eireen, esattamente alle sue spalle. Adam vide il cespuglio muoversi, scuotersi. E lo sentì uggiolare sommessamente.

    Ahuu-Ahuu

    No, non si trattava del cespuglio.
    Inspirò a pieni polmoni il sentore umido della foresta, dell'acqua, di Eireen. E di un animale, particolarmente vicino. Abbandonò la postazione sotto le molteplici braccia di Nonna Salice, per avvicinarsi al cespuglio in questione, incuriosito.

    Ahuu-Ahuu

    « Giovanotto, cosa fai? »

    Sentì mormorare l'anziano albero, dietro di lui. Ma non si voltò, e neanche le rispose.

    « Adam, così ti prenderai un malanno! »

    Continuò sarcastica, ridacchiando. Aveva ripetuto le esatte parole che lui aveva rivolto a Eireen poco prima. Ma Adam ignorò. Era ormai vicino al mucchio di rovi e spine e foglie, per scostarlo a guardarvi attraverso quando...si bloccò. Effettivamente, ci poteva essere qualsiasi cosa dietro quel cespuglio. E qualsiasi cosa avrebbe potuto benissimo essere un animale in agguato, pronto a balzargli addosso e azzannarlo alla gola. Adam si portò la mano alla gola, massaggiandosela preoccupato. Ci teneva alla sua soffice e calda gola.
    Che fare?

    « Eireen..? »

    Si voltò verso la ragazza, così solare e energica che mai avrebbe esitato nel controllare cosa si nascondesse dietro il cespuglio. Bastava inventare qualche scusa buona farle fare quel che doveva fare. Non voleva mica apparire come un vigliacco agli occhi della sua nuova amica, nono.

    « C'è qualcosa nascosta lì dietro.. » indicò con l'indice teso il cespuglio, con una studiata espressione vaga e noncurante in viso. « ..vuoi..ecco, vuoi venire a vedere tu? Io sono..allergico..aiiii cespugli, sisi. »

    E a giudicare da come si era inzuppato, alla pari della sua nuova amica, presto sarebbe stato anche bello che raffreddato.
    Aaaack!

     
    Top
    .
  11. Meirouya
     
    .

    User deleted


    I rami di Nonna Salice li riparavano dal temporale, permettendo ai due di restare a guardare la pioggia scrosciare oltre il loro riparo. Rimasero in silenzio per una manciata di secondi, ascoltando i rumori della foresta, così pregna di vita e di sensazioni. Eireen ebbe tempo di riportare alla memoria le tempeste di neve a cui aveva assistito in passato, così diverse da quella che imperversava in quel momento. Tutt’attorno a lei dominava l’acqua, chiamandola a gran voce, cantando in un modo nuovo per la naiade, diverso dallo scorrere dei fiumi, diverso dal canto delle cascate sul monte di Shea, diverso da ogni suono dell’acqua mai ascoltato. Eireen ne fu rapita, dimentica di dove si trovasse, e si sentì felice di poter assistere ad uno spettacolo così bello per lei.

    Si voltò verso Adam, che condivideva con lei quel momento, e vide che anche lui si era voltato per sorriderle. Sorriso che la naiade fu ben felice di ricambiare con affetto.
    In quel momento qualcosa attirò l’attenzione di Adam, qualcosa di misterioso per Eireen che si voltò verso la direzione dello sguardo del suo nuovo amico.

    Ahuu-Ahuu


    Quel suono spezzò il silenzio creatosi pochi secondi prima. Era un suono triste che intenerì la naiade.
    Adam si mosse oltre la protezione dei rami di Nonna Salice, avventurandosi nella tempesta d’acqua, diretto verso un punto preciso, da dove presumibilmente veniva il suono.

    Nonna Salice si preoccupò, richiamandolo, ma venne ignorata dal ragazzo, troppo concentrato su un cespuglio a pochi passi da lui. Eireen, a causa della pioggia e del cielo coperto che oscurava la luce del sole, non vide bene cosa stava facendo Adam, ma sentì che lui la chiamava.

    « Eireen..? »

    Si voltò verso di lei, che subito si precipitò al suo fianco, incuriosita. Davanti ai due c’era solo un insieme di rovi e foglie, che veniva scosso e sommerso dalle ondate di pioggia, come d’altronde lo erano anche loro due.

    « C'è qualcosa nascosta lì dietro.. »

    Disse Adam, indicando verso il cespuglio. La pioggia continuava ad abbattersi, incurante, sui loro visi, sul braccio teso di Adam, su ogni superficie intorno a loro.
    Eireen rabbrividì, colta da una strana sensazione di paura ed entusiasmo nel contempo, completamente rapita ed affascinata dalla situazione.

    « ..vuoi..ecco, vuoi venire a vedere tu? Io sono..allergico..aiiii cespugli, sisi. »

    La naiade lo guardò, stupefatta. Allergico ai cespugli? Che fossero velenosi?
    Non conosceva le piante del luogo, ma forse in quella foresta esistevano di cespugli contenenti sostanze allergiche per alcune persone. Lei, però, non era umana, quindi non credeva di essere allergica a tali cose.
    Perciò, senza tanti preamboli, annuì ad Adam e si avvicinò al cespuglio con cautela. Giunta dinnanzi ad esso si mise in ginocchio, incurante del fango che le sporcava le vesti e della pioggia che la inzuppava sempre di più. Con entrambe le mani scostò lentamente, per evitare di pungersi con le spine dei rovi, i rami del cespuglio.

    Eireen sorrise alla vista di ciò che le stava davanti, intenerendosi.
    Un piccolo cucciolo tutto bagnato stava raggomitolato sotto al cespuglio, uggiolando sommessamente. Il suo pelo bianco era macchiato di fango ed in alcuni punti erano rimasti dei pezzi di rametti e foglie annodati al soffice mantello. Il musetto scuro aveva un’espressione triste e smunta che le conferiva, insieme alla magrezza del corpo, un aspetto denutrito e sofferente. Eireen sentì i sentimenti di paura, tristezza e solitudine del cucciolo e, senza pensarci due volte, allungò una mano per accarezzarlo.
    Il cucciolo la fissò con grandi occhi tristi che strinsero il cuore alla naiade, tanto erano sconsolati e disperati.

    Stai tranquillo, piccolino” sussurrò lei con voce dolce, cercando di essere rassicurante “ non sei più da solo, mi prenderò cura di te” aggiunse, accarezzandogli il musetto con delicatezza.

    Il cucciolo uggiolò ancora, avvicinandosi a lei che, senza pensarci due volte, si chinò nel cespuglio per riuscire a prendere il cucciolo in braccio.
    Il suo corpicino tremava dal freddo ed Eireen, per cercare di riscaldarlo, lo avvolse nel suo mantello, stringendoselo al petto per cercare di riscaldarlo col suo calore corporeo.
    Fatto ciò, si voltò verso Adam con sguardo preoccupato.

    Torniamo sotto Nonna Salice “ affermò “ dobbiamo aiutare questo povero cucciolo” aggiunse, mostrandogli il fagotto da cui sbucava a malapena un musetto bianco.


    Passive

    Empatia - Attraverso un contatto visivo percepisce i sentimenti delle creature viventi che le stanno intorno.

     
    Top
    .
  12. Ja¢k
     
    .

    User deleted


    ___ _ ___

    « Stai tranquillo piccolino. Non sei più da solo, mi prenderò cura di te. »

    Alle dolci parole sussurrate da Eireen, il Camaleonte ebbe un tuffo al cuore.

    « Oh ti ringrazio Eiry, sei proprio gentile.
    Anche se non mi sento così solo a dire il vero, nono.
    »

    Rispose pacatamente, facendo un gesto vago con la mano, mentre i due -anzi, i tre- tornavano a ripararsi sotto le ramificate braccia di Nonna Salice. E non gli passò neanche per l'anticamera della testa che Eireen si fosse rivolta alla piccola palla di pelo lagnante che aveva raccolto da terra. in passato, lo stesso Adam aveva assunto le fattezze di un lupo. Un lupo zoppo, quasi come quel cucciolo. il piccolo aveva il pelo bianco folto e incrostato. Doveva essere albino. E quindi messo da parte dal resto del branco, dai fratelli, dalla madre. Lo scarto della nidiata, insomma. Una storia, anche questa, che lo accomunava ancora una volta al Camaleonte.
    Perlomeno, il cucciolo di lupo non era stato portato via e abbandonato dal proprio padre in un posto sconosciuto. E gli abitanti del villaggio non lo avevano additato come un mostro, lanciandogli pietre e sprezzanti insulti ogni volta che si avvicinava di un passo di troppo.
    Ma questa storia, Adam evitò di dirla ad Eireen.

    Dopo poco tempo, cominciò a spiovere. Tuoni e lampi si fecero sempre più radi, e il temporale andò calmandosi, sino a ridursi a una fresca pioggerella primaverile. Anche le fosche nubi assunsero tonalità meno livide, rimettendo Adam di buon umore. Eireen aveva ragione: il cucciolo aveva bisogno di cure. Fame, freddo e solitudine non lo avrebbero fatto sopravvivere a lungo nel territorio selvaggio del Fanedell. E Nonna Salice e re Quercia non potevano fare nulla, nono.
    Si voltò verso la ragazza del nord dai capelli color rame. L'aveva conosciuta da poco, ma era bastato quel poco a farla entrare nelle sue grazie. Era bella e simpatica, e cercava un posto dove potersi sentire a casa. E Adam poteva aiutare sia lei che il cucciolo in una volta sola.
    Si augurò solo che la sua nuova amica non soffrisse di vertigini.
    Tirò su le labbra, snudando un sorriso che avrebbe voluto essere accattivante.

    « All'albero-casa di Laputa saprebbero come curarlo.
    Ti va di andare a farci un salto insieme?
    »




     
    Top
    .
  13. Meirouya
     
    .

    User deleted


    Eireen strinse a sé il cucciolo di lupo, guardandolo con tenerezza. Il musetto della bestiola sbucò dalle pieghe del fagotto e lei si ritrovò a ricambiare lo sguardo del cucciolo con dolcezza.
    Era così piccolo ed indifeso e la naiade non si sarebbe mai perdonata di non riuscire ad aiutarlo in qualche modo.
    Adam, al suo fianco, pareva perso nei suoi pensieri ed Eireen, sentendo le emozioni malinconiche del suo amico, decise di non spezzare il silenzio che si era creato tra i due.
    Il tempo parve fermarsi mentre osservava la pioggia acquietarsi al di là del loro riparo, tenendo sempre stretto a sé il fagotto caldo del cucciolo di lupo. Il temporale, dopo un po’, si calmò, sostituendosi ad una lieve e fresca pioggerellina, mentre il cielo tornava a schiarirsi.
    Eireen osservò quel cambiamento con stupore, affascinata dalle mille differenze che trovava tra quel mondo e il mondo del nord che si era lasciata alle spalle.
    Il ritorno del sole, che fece capolino tra le nuvole, la fece sorridere. Il tempo era tornato sereno e le cose sembravano andare per il meglio: il cucciolo ora aveva loro due a prendersi cura di lui, il cielo era di nuovo azzurro e un’intera isola galleggiante nel cielo la stava aspettando.
    La naiade sentì il suo animo rasserenarsi e non riuscì ad evitare che un sorriso si formasse sul suo viso.
    Nonna Salice e Re Quercia, nel frattempo, parvero tornare nella loro forma di normali alberi, forse perché ormai il pericolo per il cucciolo era svanito.
    Che il loro risveglio fosse dato proprio da quel cucciolo?
    Le domande riguardo ai due vecchi della foresta non trovarono risposta e la naiade, troppo di buon’umore per lasciarsi sopraffare da pensieri foschi e dubbi, scrollò le spalle, archiviando l’episodio come l’ennesima stranezza di quel mondo.
    Si voltò verso Adam e, notando che anche lui si era rasserenato, gli sorrise con brio. Sorriso che lui ricambiò, domandandole:

    « All'albero-casa di Laputa saprebbero come curarlo.
    Ti va di andare a farci un salto insieme?
    »

    A quelle parole il sorriso di Eireen si allargò ancora di più.

    Sarei felicissima di andarci, soprattutto se possono anche aiutarmi ad accudire il cucciolo!
    Esclamò, tutta contenta “ ma come faremo ad arrivarci? È un’isola galleggiante nel cielo “ domandò, aggrottando la fronte.

    Se ci mettiamo troppo tempo il cucciolo potrebbe peggiorare “ la preoccupazione per il cucciolo le fece sparire il sorriso, mentre i suoi occhi cercavano quelli di Adam, come se dentro di sé sapesse che lui poteva trovare una soluzione veloce per portarli a Laputa e salvare il cucciolo.
    I suoi occhi sfavillarono, mentre il suo animo era divenuto un fiume in piena, travolto dal desiderio di visitare un luogo così incredibile.
     
    Top
    .
  14. Ja¢k
     
    .

    User deleted


    ___ _ ___

    Prestoprestopresto! Eiry aveva ragione: il cucciolo di lupo guaiva di dolore, e aveva bisogno al più presto di cure mediche. E il Camaleonte era l'unico che poteva fare qualcosa per salvarlo, tra l'altro apparendo ancora più un grandiosissimo eroe agli occhi della sua nuova amica. A esser precisi: direttamente non avrebbe saputo far nulla, nella sua completa ignoranza in campo medico. Ma poteva portare la palla di pelo nello stesso posto dove anche lui, a suo tempo, fu salvato.
    L'infermeria dell'Albero-casa di Laputa, ecco.

    Adam si passò una mano sul capo, ravviandosi i capelli. Assottigliò lo sguardo quel tanto da mostrare a Eireen la versione più affascinante del suo repertorio di "facce fighe da fare di fronte a una ragazza", prima di parlarle, con mal velata conchalance.

    « Tranquilla...ci penso io. »

    I denti brillavano di fulgido splendore. Anzi, in quel momento tutto il suo corpo brillava: un abbagliante, sfolgorante esplosione di luce verdastra che costrinse Eireen e il lupetto a stringere forte gli occhi.
    E quando li riaprirono, il biondo ragazzo di nome Adam era svanito.
    La serpentesca figura di un dragone torreggiava laddove fino a poco prima vi era stato il giovane ragazzo. Adesso il corpo del Camaleonte era lungo e serpentiforme, ricoperto da peluria e da squame, senza ali ma comunque capace di volare. Il muso da coccodrillo, il corpo da serpente, la criniera e gli artigli da leone e le corna da cervo. Un drago. Un enorme drago, pronto a trasportare sulla sua schiena, incastrati tra le spire, una meravigliata ninfa del nord e uno spaventato e ferito cucciolo di lupo.

    2a92xzn
    « Tenetevi forte, e in men che non si dica raggiungeremo la mia bella casetta, sisi. »


    Uso l'attiva "Panlong" presente in scheda. Che altro dire...grazie della bella giocata Marya, mi son divertito davvero ^^
     
    Top
    .
13 replies since 1/4/2012, 21:15   490 views
  Share  
.