[LAM] Curiose collaborazioni

una storia di malvagi lich e puri comandanti

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    Albero Casa.

    Erano passati due giorni dal suo ultimo incontro con Drusilia, la comandante in capo dei Liberi Aeris Milites, che aveva accettato di assumerlo tra i suoi ranghi e lo aveva assegnato alla squadra blu.
    Aveva deciso di lasciar trascorrere qualche tempo perché potesse avvisare gli altri e ratificare la cosa a Feng Yang Leng, quello che sarebbe stato il suo capo, un uomo che in sostanza tra qualche tempo avrebbe fatto bene a guardarsi le spalle dato che si sa, per poter scalare la gerarchia di potere bisogna che prima si formino dei vuoti da poter occupare, ma per almeno un paio d’anni quella eventualità non sussisteva.
    Tutti i piani migliori richiedono tempo, molto tempo, per poter essere completati.
    Si trovava all’ingresso, intenzionato ad andarsi a presentare al suo nuovo comandante, ma senza alcuna idea di dove fosse situato il suo ufficio; il sole splendeva alto nel cielo quando il Sommo oltrepassò le due guardie e penetrò nella colossale struttura di pietra.

    Ci mise un po’ a scoprire l’ubicazione esatta del luogo che stava cercando, troppi piani al di sopra della sua testa, ma comunque si avviò col suo solito passo lento e rilassato, il tipico passo di chi ha tutta l’eternità davanti a se e quindi nemmeno sappia cosa sia la fretta.
    Arrivò in breve al quarto piano, precisamente nell’Ala Nord dell’Albero Casa, e si fermò davanti la porta dell’ufficio del Comandante Feng.

    Rimase immobile qualche istante, interdetto tra l’impulso di entrare aprendo la porta infischiandosene altamente del rango teorico del ragazzino che aveva davanti e mostrare, almeno apparentemente, rispetto e deferenza bussando.
    Decise di fingere rispetto, soprattutto perché attirare senza motivo le antipatie di coloro da cui avrebbe dovuto, sebbene a malincuore, prendere ordini pareva davvero una pessima idea.

    Alzò il proprio bastone e bussò tre volte, con energia e fermezza, utilizzando come battente il dorso della testa del proprio pesante sostegno.
    Non disse nulla, si sarebbe ripresentato una volta all’interno, dato che se non ricordava male aveva già incontrato Feng tempo prima, quell’idiota si era ficcato in un cerchio di teletrasporto senza essere invitato solo perché doveva parlare con Drusilia.
    Sapeva poco o nulla del suo carattere, ma l’avrebbe scoperto presto, ma anche solo dall’episodio del teletrasporto potè senza dubbio dedurre che per lui sarebbero stati tempi duri, molto duri, con un comandante del genere.

    Attese che qualcuno rispondesse dall'interno.
     
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  2. Feng Yang Leng
     
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    Come di consueto, la Bianca Tempesta lasciava spesso il proprio rifugio fra i ghiacci dell'Etlerth, su al Nord, per giungere sulla bella Laputa ed essere d'aiuto alla gilda cui apparteneva; passavano così le giornate, fra banchetti che il Guardiano preparava scrupolosamente e con tanta letizia, pulizie dell'Albero Casa e buoni consigli da dare a chiunque venisse a chiederli, o fosse disposto ad ascoltarli. Dovunque andasse, tutto si rinnovava ed era fresco e puro, e quando stava nel suo ufficio al Quarto Piano della sede dei LAM, si respirava un'aria più salubre e frizzante, ed il buonumore scorreva per tutte le pareti della costruzione. Non solo: al suo arrivo, era sempre carico di cibi e regalini da consegnare a tutti quelli che conosceva, ma erano in quantità tale che anche gli estranei, se lo incontravano, non tornavano indietro a mani vuote! Non aveva gloria nel dare, né avidità nel ricevere: a Feng Yang Leng bastava vedere gli altri sorridere.

    Così, per svolgere alcune questioni burocratiche, aveva deciso di trascorrere più giorni sull'Isola Volante e, fra una commissione e l'altra, trovava piacere nello stare alla sua scrivania e giocherellare con le scartoffie, compilandole con una bella calligrafia e prontamente consegnandole agli interessati: così rapido e zelante, in pochissimo tempo recuperava tutti gli arretrati che aveva, poiché nessuno veniva al Nord a consegnargli posta, e tuttavia al bisogno, pure minimo, lasciava tutto e correva dall'amica Drusilia lì a Laputa.
    Come si diceva, stava il Guardiano dentro la stanza, quando sentì bussare alla porta, per tre volte udì un colpo secco:

    -Prego, prego! Venite pure avanti!-

    Cinguettò, la voce tutta allegra. Non poteva essere diversamente: per tutta l'ambiente si spargeva un aroma di menta, pace per i sensi e latore di felicità, e le bianche pareti frizzavano dei decori azzurri che, impressi nel cristallo, ora più scuri, ora più gelidi rinfrescavano l'animo in quella giornata calda di primavera.
    Come al solito il lampadario cristallino stillava gocce di luce simili a fiocchi di neve, e la scrivania, pur se immersa nei fogli, risultava ordinata; e tuttavia il Comandate non era al suo posto, bensì stava galleggiando nell'aria, in mano un panno, e delicatamente puliva i libri sugli scaffali con una lieta cura, e lucidava le cornici delle molte foto che erano esposte: queste ritraevano i bei momenti passati nella gilda,e ogni volta che tornava a Laputa, sempre qualcuna ne aggiungeva.
    Puro, vestiva una lunga tunica bianca bordata d'azzurro; bianche le belle e grandi ali, e come neve scintillante i freschi capelli, ma gli occhi erano azzurri come il cielo terso, ed il volto concentrato nell'opera ma altrettanto felice di compierla.
    Il bastone adamantino, invece, stava inclinato contro un angolo della parete, al sicuro mentre il Bianco proprietario spolverava e detergeva, tutto preso dalla gioia di quel lavoro domestico; attorno a lui, ogni cosa era ancora più splendente, come fosse stata benedetta, e la luce pareva essere più densa e bianca, chiunque gli fosse vicino, entro alcuni metri, non poteva non provare tutte le belle sensazioni della vita: gioia, brio, speranza, fiducia. dal Guardiano si irradiava spontaneamente ogni emozione innocua e piacevole, e pure chi avesse un cuore malvagio, le avvertiva e le esternava, quanto consentito dalla natura propria, beninteso. Chiunque stesse con Feng Yang Leng, mostrava la parte migliore di sé.



    Il Bastone, come già scritto, è posato contro un angolo della parete; il Rosario, invece, è avvolto al polso destro del Guardiano.

    Equip:



    CITAZIONE

    Niánzhū, il Rosario dei Sussurri

    25copia
    "...E per un potere incatenato, Quattro le chiavi: il Rosario sarà l'Anima..."

    Ecco Niánzhū, il Simbolo del potere della Gelida Tempesta nato dalla sua stessa Essenza: un oggetto senza tempo, la più grande concessione dell'Ordine; grande è la sua possanza, ma ciò che può operare singolarmente non è nulla, se paragonato al vero scopo di Niánzhū: nel Rituale della Creazione operato dalle Quattro Essenze, infatti, l'uso dei poteri del Rosario muterà, concedendo un anima alla nuova creatura, ed essa sarà pronta a vivere.

    I 108 grani di diamante tutti brilleranno, perle di cielo fra nevi perenni, luci nelle tenebre, e nell'aria vi sarà come il respiro del vento quando il potere del Rosario verrà a manifestarsi: esso chiamerà lo spirito di tutti gli esseri, oppure lo confinerà.

    Avvento degli Spiriti

    Maestro dell'Ordine e degli Spiriti, il Primo potrà, sfruttando l'Essenza del Rosario, chiamare a sé qualsiasi spirito esistente, solo chiamandone il nome, e solo a patto che il Guardiano sappia di chi si tratti, e questo gli si presenterà dinanzi, libero di conversare o assolvere incarichi; e Spirito è anche l'Anima: l'Essenza, dunque, potrà richiamare creature spirituali e fantasmi, nonché anime di corpi viventi. Quando ciò accade, possono verificarsi tre conseguenze: se l'anima che si vuole richiamare appartiene all'attuale coscienza del corpo, questa vi uscirà, presentandosi da Yang, lasciando tale corpo in uno stato di sonno comatoso; se l'anima è in un mondo di transizione o è libera da vincoli terreni, apparirà semplicemente; se, infine, l'anima che si vuole richiamare appartiene alla coscienza del corpo precedente quello che attualmente occupa, il corpo cadrà nel consueto stato di sonno e l'anima, ripresa coscienza della vita passata, si presenterà dal Guardiano. Una volta assolta la loro funzione, lo Spirito tornerà nell'esatto luogo donde veniva, e i corpi di quelle anime così convocate, si sveglieranno dolcemente, senza ricordare nulla se non un improvvisa sonnolenza. Da ultimo, è possibile richiamare un'anima che sia stata imprigionata in uno dei grani di Niánzhū, ma quando questa avrà terminato il suo incarico, sarà di nuovo libera di tornare nel luogo dove venne imprigionata, o dal quale venne chiamata per essere poi imprigionata.
    Specifica ~ Il termine "corpo" va inteso come essere vivente, quindi da un batterio ad una pianta, ad un uomo, un demone, un animale e via dicendo; inoltre questa tecnica, per ovvi motivi di sportività, è utilizzabile in scene Gdr solo previo accordo con QM o con l'utente coinvolto. L'uso di questa tecnica è stato ideato per consentire dialoghi con parenti defunti, con personaggi moralmente utili, e fornire tutto quel bagaglio di conoscenze che solo uno Spirito possiede.
    Consumo: Alto
    Durata: Istantanea

    Sigillo degli Spiriti

    Maestro dell'Ordine e degli Spiriti, il Primo potrà, sfruttando l'Essenza del Rosario, confinare uno Spirito che sia presente attorno al Guardiano (entro e non oltre 10 metri), dentro uno dei Grani: 108 possono essere contenuti; al numero 109, Yang deciderà quale liberare. Come per l'invocazione, Spirito è creatura spirituale, fantasma, o anima vivente.
    Specifica ~ Il termine "corpo" va inteso come essere vivente, quindi da un batterio ad una pianta, ad un uomo, un demone, un animale e via dicendo; inoltre questa tecnica, per ovvi motivi di sportività, è utilizzabile in scene Gdr solo previo accordo con QM o con l'utente coinvolto. Nel combattimento, è conteggiata come PK se si ha affrontato una creatura spirituale o un fantasma, e come PK combinato con la tecnica precedente se si ha affrontato una qualsiasi entità dotata di anima. Inoltre, QM, permettendo, può liberare gli scenari da Png Spirito in numero di sciame, essendo la tecnica ad area.
    Consumo: Alto
    Durata: Istantanea


    CITAZIONE

    Menelhen (Occhio del Cielo)

    "Quando l'abbraccio del vento carezzò il cuore del ghiaccio, lì prese forma Menelhen: lucente baluardo di tutto ciò che è buono in questo mondo, questi reca conforto nei pii e atterrisce gli empi..."

    La grazie di Menelhen scorre tutta, pura e radiosa, nel bel diamante di cui il bastone è composto, liscio dalla base allo slargo in cima, nel quale una sfera di zaffiro è dolcemente collocata, abbracciata dalla pietra incolore sulla quale poggia e che, per un poco, sale con lei, ammantandola in una breve spirale. Questo è il vero Menelhen: la sfera che, per incanto del vento e del gelo s'è fatta azzurra, limpida come il cielo al mattino, ed è proprio questo che un occhio attento riesce a scorgere se ivi guarda: serene ruotano fioche nubi all'interno, sparute per numero e piccole per dimensioni, poiché chiunque osservi la pietra, in realtà sta osservando uno spicchio di cielo, tanto caro a Feng Yang Leng.
    Ad ogni modo, ben più radioso dello splendore dell'oggetto, è ciò che questo è in grado di operare: la bella sfera non si cura della carne umana, né di qualsiasi altra cosa possieda un'anima; Menelhen colpirà l'essenza della realtà, inibendola, e tutti gli spiriti. Nato dal Vento il Cristallo, inoltre, come questo muta e spira ora curvo ora diritto, così l'oggetto cambierà la propria sembianza, plasmandosi più e più volte.


    Analisi dell'arma:

    Lunghezza bastone (sfera esclusa): 175 cm
    Diametro sfera: 10 cm
    Lunghezza complessiva: 185 cm

    Analisi dell'abilità:

    -La sfera è in grado di colpire fantasmi, spiriti e tutte le essenze incorporee come se fossero solide, compresi gli elementi solitamente intangibili (fuoco e aria, ad esempio);

    -A costo Variabile, nel caso colpisse una creatura dotata di anima, la sfera attraverserà il corpo, come se fosse etereo, ed il danno causato sarà di tipo nervoso, ovvero ci sarà una temporanea, e piuttosto istantanea inibizione nell'utilizzare l'arto la cui zona è stata attraversata: maggiore è il costo pagato, maggiore sarà l'entità del danno.
    N.B.: In scene Gdr e/o Quest, previo accordo e/o autorizzazione, il danno nervoso al corpo (ovvero la paralisi di quella zona) può essere permanente.

    -A costo Basso, è possibile mutare la forma della sfera, in qualcosa di inanimato dello stesso volume: ad esempio potrà diventare la punta di una lancia, la curva lama di una falce, una chiave, una forchetta e così via.
    N.B.: la trasformazione durerà un solo turno.


    Abilità passive in uso:


    CITAZIONE

    Radianza dell'Aurora

    "Dovunque sia l'Ombra, il Primo porterà Luce; dovunque sarà dolore, il Primo porterà conforto; dovunque è sporcizia, il Primo monderà..."

    Fonte del bene più prezioso, puro e lucente, il Primo Guardiano rasserena chiunque lo accosti, ed il mondo appare pulito, come se il male venisse eradicato e tutto il dolore lenito: un corpo straziato tornerà integro, la fatica diverrà quasi impercettibile, ed il male avrà difficoltà ad attecchire; la corruzione attorno al Guardiano si ridurrà, poiché tutto il bene e tutta la purezza del Mondo sono da lui rappresentate, e per lui riversate nel Mondo.


    A Consumo Medio è possibile, inoltre, rendere permanenti gli effetti che questa passiva ha sull'ambiente. Un'onda di bianca luce verrà generata dal corpo del Guardiano, rischiarando ogni cosa come se fosse immersa nell'Alba, risanando strutture ormai vecchie, putride e corrotte, abiti ormai logori o strappati, ripulendo sporcizia dai pavimenti e, in definitiva, facendo tornare ogni cosa bella e nuova.

    N.B.: Passiva (e Tecnica annessa) valida solo in scene Gdr e Quest (e la Tecnica previo accordo); inoltre, se gli oggetti in questione sono schermati da una qualche difesa magica, Tecnica e Passiva potranno non avere effetto (questo a discrezione del Master).
    L'influenza svanisce al di fuori dell'area, ed il Guardiano ne è immune, perché egli patirà sofferenze e strazi normalmente (qualora dovesse subirne).

    Analisi dell'abilità:

    Raggio d'azione: 7 metri con centro Yang


    CITAZIONE

    Ergersi al di sopra del mondo

    "...Il Primo verrà dal Vento, e solcherà i cieli e le terre, di bianche piume adornato..."

    Candide ali nascono dietro il Guardiano, grandi e morbide al punto che, se ripiegati sulle spalle, queste possano assomigliare ad un delicato mantello. Però la bellezza è solo al seguito della capacità delle piume, forti strumenti che consentono a Yang di innalzarsi dal terreno, in volo coprendo lunghe distanze oppure consentendo all'Essenza di galleggiare nel cielo.


    N.B.: L'altezza massima raggiungibile è di 5 metri dal suolo; tuttavia in scene gdr ed in Quest (previa autorizzazione) è possibile volare, o galleggiare, senza restrizioni di altezza/distanza (In scene gdr il volo è puramente scenico, ed in quest può essere utilizzato per raggiungere altezze considerevoli, o marciare più speditamente)

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    Invito.

    Prego, prego! Venite pure avanti!


    Il Sommo trasse un ipotetico e profondo respiro mentale pensando a quanto sarebbe stato duro parlare con quell’uomo, in fondo aveva chiesto lui di entrare nel LAM e il suo piano ne aveva bisogno, però risiedere al di sotto di Feng Yang Leng sarebbe stata una tortura e lui già lo sapeva, quell’individuo (lo sapevano tutti) era praticamente l’incarnazione della bontà.
    Mentre apriva la porta ed entrava nella stanza si chiese blandamente come potesse essere ancora in vita un simile sprovveduto, che fosse più furbo di quanto non sospettasse?

    Una volta dentro la stanza Khatep notò che era bianca, graziosi decori azzurri alle pareti e un lampadario fatto in cristallo rimandavano la luce che li colpiva in ogni direzione rendendo l’ambiente gradevolmente illuminato, il delicato odore di menta poi era qualcosa di sopraffino, calmava la mente e lo spirito, stava quasi cominciando a ripensare in modo non troppo positivo al suo proposito di eliminare Yang, in un futuro non prossimo, quando si riebbe.
    Il Sommo, ancora preso dal suo osservare incuriosito della stanza non notò subito che qualcosa stava accadendo anche al suo aspetto, la sua pelle dapprima si ammorbidì e poi cominciò ad espandersi, dal nulla i suoi organi interni cominciarono a crescere e tornare al proprio posto e in breve tempo ciò che era stata una mummia incartapecorita dai millenni tornò ad essere un vecchio in carne e ossa invece che pelle e ossa, sebbene comunque morto.


    Khatep si osservò inorridito, comprendendo che sicuramente era opera di Feng Yang Leng, in qualche modo aveva annullato gli effetti che l’incessante scorrere del tempo aveva avuto sul suo corpo.
    Doveva riflettere alla svelta, tutto ciò gli era successo entrando all’interno della stanza, forse era un effetto provvisorio dato dall’ufficio stesso in cui Feng risiedeva oppure era dato dalla vicinanza stessa di quell’orrido ammasso di bontà, non sapeva spiegarselo.
    Superato l’impatto iniziale, in cui per lo shock gli era persino caduto di mano il bastone, si riebbe, sapendo che comunque poteva tornare più o meno alla sua forma precedente passando una settimana nei bagni di salnitro, sarebbe stato noioso ma era affezionato al suo vecchio aspetto.

    Con fare signorile si abbassò per riprendere il mano il proprio bastone e si rivolse direttamente a Feng.

    Salve, Feng Yang Leng, forse ti ricorderai di me, sono Khatep e da poco faccio parte di questa gilda.
    L’altro giorno stavo parlando con Drusilia e alla mia proposta di unirmi a questa rigogliosa organizzazione ella ha subito accettato, assegnandomi agli Aviatori Blu dei quali a quanto pare tu saresti il capo.
    Beh sono giunto per presentarmi e prendere atto dei miei compiti all’interno dei Liberi Aeris Milites.
    Ho però due domande per te:
    cosa è successo al mio corpo?
    Quali sono nello specifico i compiti degli aviatori blu?


    Aveva già un’idea piuttosto precisa di ciò che facessero i Blu, ma sentirselo dire direttamente dal loro capo sarebbe stato indubbiamente salutare.
    Sperava che quella conversazione durasse poco, voleva uscire al più presto da quel posto e costruire qualche oggetto che impedisse che il suo aspetto venisse modificato senza il suo consenso; non poteva certo fare una settimana di salnitro tutte le volte che entrava nell’ufficio del suo nuovo capo.

    Chiedo scusa per l'immondo ritardo ma ero convinto di aver già postato la correzione, cosa evidentemente non vera -.-
    mea grandissima culpa

    Sommo Sacerdote Liche
    "Come? Pensi davvero che questo mio corpo sia suscettibile a inezie da miseri mortali come la fame, il sonno o sciocchezze simili? Sei più sciocco di quanto sembri..."
    Khatep è, ovviamente, molto più vecchio di qualunque essere vivente su Endlos, anche se a dire il vero di vivente in lui c'è ormai rimasto ben poco.
    Unicamente la magia del Sole è ciò che tiene ancora assieme le sue vetuste e antichissime membra ma ciò purtroppo non preserva le stesse dall'invecchiamento, infatti secoli orsono, quando i Sacerdoti scoprirono come preservare il corpo dalla morte non riuscirono a fare lo stesso sul come preservarlo dalla vecchiaia e da allora tutti i Sacerdoti Superiori e i Sommi Sacerdoti sono sì immortali, ma i loro gusci continuano la propria esistenza terrena invecchiando sempre di più con il passare degli anni e dei secoli.
    Questo processo di invecchiamento infinito, poichè non fermato dal sopraggiungere della morte, porta nei soggetti più anziani alla perdita di sostanzialmente tutti gli organi interni, essi semplicemente invecchiano, si disidratano e si staccano da se uscendo da eventuali buchi presenti nella pelle tirata dell'anziano membro della casta sacerdotale, unica cosa rimasta in genere sulle vecchie ossa e solo perchè si appoggia ad esse.
    Tutto ciò può certo comportare qualche svantaggio, come ad esempio l'astensione eterna da ogni forma di rapporto sessuale o l'impossibilità effettiva di nutrirsi a causa della mancanza degli organi deputati a espletare tali elementari funzioni ma l'ovvio vantaggio è che di tali cose non si avvertirà più il bisogno, tranne forse ogni tanto per l'appetito sessuale, e se non si possiedono organi risulta difficile anche subire danni agli stessi, cosa sempre vantaggiosa.
    Fortunatamente pur essendo che tale mancanza di metabolismo interno si espleta anche nell'assenza completa di qualunque tipo di nervo e conduttura nervosa è pur vero che come il corpo risponde agli ordini dell'anima del Sommo, essa è soggetta agli stimoli del corpo e mantiene tutti i sensi che possedeva in vita esattamente come li possedeva (tatto, olfatto, vista, udito e gusto) e non chiedete come poichè la magia del Sole è grande e ha il potere di fare anche questo, purtroppo tra gli stimoli ricevibili è però sito anche uno di essi particolarmente fastidioso e non proprio richiesto quale il dolore, e il Sommo odia provare dolore.
    Il fatto che la sua mente in realtà non sia esattamente nel luogo ov'è situato il suo corpo ma sia in realtà fusa con l'essenza dei soli e controlli quello scheletro come il burattinaio controlla il burattino gli conferisce un'altro vantaggio, tutte le zone di influenza psicologica di qualsivoglia tipo, se localizzate in un'area ben precisa che ne porrebbe il Sommo sotto l'influsso, semplicemente perchè la sua mente sarebbe troppo distante per risentirne.
    I normali poteri psionici invece hanno normale gioco sul Sommo in quanto, sebbene la sua reale mente non sia lì, il loro effetto viene trasmesso immutato dalla stessa magia che lega il corpo di Khatep al suo spirito.
    Effetto: mancanza di qualsiasi tipo di organo e metabolismo interno, il corpo di Khatep è sostanzialmente uno scheletri ricoperto di fragile e incartapecorita pelle che possiede comunque i cinque sensi e può provare dolore.
    Tutte le passive ad area di manipolazione mentale vengono ignorate, le tecniche psioniche attive con consumo energetico non subiscono invece alcun malus.
    Le tecniche di Auspex che controllano la presenza di anime funzionano regolarmente, la traccia del lich appare solamente più debole e sbiadita, ma comunque presente in quanto essi rilevano comunque il contatto che l'anima ha con il corpo mortale.


    Edited by Settra - 26/5/2012, 14:24
     
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