Giorno 63

appunti di un ricercatore

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  1. † Peste †
     
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    22:30 «
    pov: il Terzo «

    Morii.
    Non c'era altro modo per dirlo. Non era fuoco o dolore quello che mi squassava il corpo ma pura e semplice agonia, un'ondata di lava che mi devastò le ossa, i muscoli, i nervi, le vene sotto la pelle, finché di me non rimase che un mucchietto di cenere su cui il calore continuava ad infierire impietoso, rifiutandosi di accettare il fatto che non c'era più nient'altro da distruggere. Non riuscii neppure a formulare il pensiero di resistere, pensare era un ricordo sbiadito in un angolo della mia mente.
    E finalmente, mai troppo presto, il mondo si spense nel buio.

    ~

    Fu una discreta sorpresa scoprire di essere ancora viva. Una discreta sorpresa e un dolore atroce che mi investiva tutto il viso e la gola, ritmico, pulsante al suono del cuore del non-umano. Se prestavo attenzione potevo sentire il doppio battito contro l'interno della sua cassa toracica, il flusso liquido del sangue passare attraverso la brutale costrizione delle vene, l'odore dolce del nettare cremisi là dove il non-umano si era escoriato con la catena...

    Aprii gli occhi di scatto. La sete. Il bruciore. Il sangue. "No!" strillai dentro di me. "No, no, no, no!" Il punto caldo all'interno del mio palato continuò a pulsare a tempo col battito del non-uomo, quasi protendendosi verso il suo caldo sangue in movimento: il dolore che aveva provato prima ora sembrava un'arsura momentanea a confronto con la brama atroce che mi straziava, dieci volte più forte. Dieci? No, di più.
    Molto di più.

    Iniziai a tremare quando mi resi conto di ciò che significava quel dolore. Ne avevo ucciso a decine ormai, quando ero troppo debole per continuare a trattenersi e il canto del sangue era troppo forte... con una sete 'normale'. Ora quanto potevo resistere prima di cedere alla follia rossa e uccidere di nuovo? Un giorno? Di meno? "Mi ha trasformato in un demone" mi resi conto. Un demone, un'assassina senza ragione...
    ...no.
    No, non avevo intenzione di permetterlo. Quella creatura stava distruggendo la mia famiglia, non sarei rimasta in disparte a guardare mentre tutto ciò in cui i Kuroi credevano veniva distrutto! E se per farlo dovevo aiutare uno shinso e un non-umano... beh, l'avrei sopportato.

    « Vi aiuterò... ad una condizione. » dissi loro, senza rispondere alle loro domande. « ...voi ucciderete quell'oni. »

    Nessun negoziato, questa volta.



    ~Qm Report
    Quando i ceppi si sovrappongono, per un istante, siete come soggetti ad una passiva di empatia che vi permette di percepire l'intera gamma di sensazioni sensoriali e non (tatto, caldo-freddo, dolore, emozioni, stanchezza da mana, ecc..) degli aventi contatto fisico con le catene; condividete inoltre qualunque percezione extrasensoriale in possesso degli stessi. La rosa degli interessati include ovviamente i vostri due pg e un terzo a voi non noto di sesso femminile, che però non è Sakura: le informazioni che la passiva vi conferisce sono una temperatura (a lei) esterna molto calda a dispetto della sensazione di freddo che prova, una ferita da taglio alla guancia sinistra e lividi sul braccio destro, vestiti pesanti (più cappa in testa) in cui è felice di essersi ammantata e una riserva di mana semplicemente spropositata - diciamo, indicativamente, sul 2100% rispetto a quella di un comune umano.
    Inutile dire dopo questo che la gentil signora in questione non è nelle vicinanze (forse neppure nel vostro stesso presidio!) e decisamente non è umana!

    Per inciso: si, questo è un post di transizione - ma tranquilli, il successivo alla vostra risposta sarà un post-lampo. :8D:

    Punti sangue di Sakura: 4pt


     
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    Nel momento stesso in cui le catene si toccarono, ebbe qualcosa di molto simile ad una visione... nonostante il senso della vista non fosse compreso in quella rivelazione in grado di dire tutto e niente allo stesso tempo. C'era una donna incatenata con loro, o comunque apparteneva al sesso femminile, anche se non sapeva nemmeno lui spiegarsi quella certezza così profonda. Provava freddo nonostante altissime temperature e numerose stoffe a coprirla. Un braccio livido, una guancia rigata da un taglio, aveva un potere a dir poco smisurato.
    No, non poteva essere umana, questo era certo.
    Nemmeno i non umani, infondo, potevano raggiungere quel livello.
    Ed allora perchè tutto quel freddo?
    Era malata?
    Dire che era confuso era un puro eufemismo; l'unica cosa che riuscì a fare fu alzare lo sguardo sul "compagno di sventura", fissandolo come a voler capire se, pure lui, aveva sentito la stessa cosa. Che diavolo voleva dire tutto ciò? Ma soprattutto... era loro amica o nemica?

    «
    Vi aiuterò... ad una condizione. »

    La voce da bambina lo fece trasalire, oltre che voltare in sua direzione.

    «
    ...voi ucciderete quell'oni. »

    Le labbra del vampiro si strinsero in una espressione assai dubbiosa. La bambina probabilmente non poteva capirlo, causa la sua tenera età, ma se davvero quello era un archetipo, se ogni sua parola non era stata menzogna, allora c'era davvero poco da fare.


    -...

    Eppure era ancora da certificare, ed in ogni caso aveva bisogno di sapere. Perchè loro, perchè lì e soprattutto perchè Sakura. Se davvero era un Archetipo, probabilmente c'era molto più che una semplice cura per il vampirismo in ballo. Tuttavia se non avesse agito in modo adeguato, se non avesse ottenuto la fiducia della bambina, probabilmente sarebbe morto, ed avrebbe dovuto dire addio non solo ai suoi studi ma alla possibilità di sapere la ragione stessa che lo aveva portato alla dipartita, oltre a cosa stava lavorando lo scienziato, se non erano la stessa cosa.

    -Non credo che sia un oni, piccola, ma faremo il possibile.
    Infondo siamo nelle tue stesse condizioni.


    Farla sentire accettata, compresa, darle supporto morale. Affrontare la cosa sul "piano psicologico" ecco cosa stava facendo. Infondo un nemico poteva anche divenire un bravo maestro, se adorava parlare.

     
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    Travolta da istinti primordiali e incontrollabili, la piccola vampira si dibatté nel suo animo, strattonando le catene della ragione per liberarsi.

    Mentre accadeva ciò, i due prigionieri entrarono in uno stato assurdo, inconcepibile fino al momento in cui non se ne fa esperienza. La sovrapposizione dei due chiavistelli non provocò l’effetto desiderato, ma ne produsse uno totalmente collaterale.

    Bid’daum vide con occhi che non gli appartenevano, condivise per un attimo due vite esterne alla sua.
    Solo per un labile frammento d’istante, tre entità divennero una.
    Nel segreto della sua (?) mente percepì una bruciante atmosfera, contrapposta al freddo del cuore.
    Sentì dolore e pesantezza.

    E poi quella forza.
    Un’energia travolgente, implacabile, capace di polverizzare una montagna per capriccio.
    Questa polo di potere era lontano, innaturale e spaventoso.

    Il Kuthiano si sentì fottutamente piccolo e debole, ma al contempo provò baldanza ed euforia, poiché per qualche istante quel potere gli era appartenuto.
    Le parole della coinquilina lo disarcionarono dallo spirito di quella femmina lontana e potente, forse irreale.

    Lo sguardo del vampiro cercò conferma negli occhi vermigli di Bid’daum. Un lieve accenno di assenso avrebbe confermato le supposizioni dell’altro.
    Gli sembrò strano tornare a percepire il mondo attraverso i soliti canali sensoriali, dopo aver provato quella completezza dei sensi.

    Siamo in tre e possiamo ancora avere il vantaggio della sorpresa.

    Parlò alla giovane, confermando le intenzioni di Arthur.
    In seguito aggiunse qualcosa a bassa voce, solo per se stesso.

    Veniamo a prenderti, Doc.



    Stato fisico: acciaccato
    Stato mentale: sbalordito
    Energia: 110%
    Equipaggiamento:

    Támerlein [Non evocata]

    Passive:

    Risorse criminali [Passiva: 110% energia]

    Oltre la realtà [Auspex spirituale, raggio 30 metri]

    Putrefazione [Passiva scenica valida per le tecniche sciamaniche del personaggio: gli spiriti provocano un effetto aggiuntivo di corrosione e avvizzimento all’ambiente circostante. Gli effetti sullo spirito nemico sono di libera interpretazione]

    Attive utilizzate: /

     
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  4. † Peste †
     
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    22:30 «
    pov: Sakura «

    Annuii una volta, suggellando l'accordo con quel cenno del capo, e strisciai lentamente verso i due non-umani. Non ero molto sicuro di quello che stavo per fare, ma se volevo uscire da quella cella e provare a fermare l'oni dovevo tentare. Però mi misi più lontano possibile dal kut-coso... sperando che servisse a qualcosa.

    « Le catene non sono fatte di metallo, ma di un qualche tipo di osso molto duro. » dissi in un fiato - troppa aria, ne avevo usata troppa. « Scordatevi di scassinare le serrature: sono false, e non ho idea di cosa chiuda i lucchetti. I punti di ancoraggio affondano nella roccia per almeno venti centimetri, e... »

    L'aria finì.
    Deglutii, poi mi feci coraggio e inspirai a pieni polmoni. L'odore del sangue caldo del ku-qualcosa fu come una lama rovente ficcata nella mia gola: violento, bruciante e assolutamente insopportabile. Dalla mia bocca uscì un mugolio - se di dolore o di sete non avrei saputo dirlo - e scivolai lentamente a terra, una mano posata al suolo per sostenermi. Cielo, quanto era difficile resistere a quel canto!

    « ...e c'é una magia... un "sigillo", per l'esattezza... che crea una specie di riverbero quando usate la magia, per cui gli incantesimi non hanno energia e noi tutti proviamo dolori lancinanti. » sussurrai. « Questo é quello che ho sentito, almeno. Ma non ho visto nessuno provare ad unire le catene. Ha... » - deglutii: avevo la gola secca - « ... ha funzionato? » dissi.



    ~Qm Report
    Nulla da dire tranne forse un'ovvia precisazione: anche se finché non usate la magia non potrete essere sicuri se "ha funzionato", per dirla come la nostra piccola Sakura, di certo qualcosa è successo.

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    Sakura sembrava accusare dei problemi, probabilmente il dottore le aveva inflitto una qualche sevizia invisibile. O semplicemente era la sua natura di cainide che la stava devastando.
    La mocciosa spiegò il funzionamento delle catene in modo stentato e approssimativo. Azzardò solo una possibile soluzione: intrecciare i tre vincoli.
    Era bastato accostare due chiavistelli per avere un’esperienza arcana, forse quella era la via giusta...
    Tuttavia sapevano troppo poco.

    Ma la situazione disperata richiedeva qualche azzardo: non sarebbero mai sfuggiti dalla prigione di un dio senza rischiare qualcosa.

    Allora intrecciamo queste catene e vediamo che succede.

    Era facile da dire a parole, ma l’operazione si rivelò più ostica del previsto.
    Anzi, imbarazzante era l’aggettivo più calzante.
    Quel turbinio di piedi era una soluzione folle.

    Nessuno ci aveva mai provato perché i precedenti prigionieri avevano fatto di testa propria. Senza essere solidali con i compagni di sventura, senza mettere in comune le rispettive esperienze.

    Bid’daum non era certo un esempio di solidarietà, eppure fin dai tempi antichi si vocifera che il fine giustifica i mezzi.
    In ballo c’era la vita, poteva anche chiudere un occhio su quella partita improvvisata di twister.

    Al termine dell’intreccio, fu il momento della prova.
    In bilico su di un filo, tirato da un lato all’altro di un baratro. Un passo falso e sarebbero finiti di sotto.
    Chi poteva dirlo se avrebbero sopportato un’altra scarica di dolore?
    Se si sbagliavano, potevano perdere i sensi e svegliarsi troppo tardi per fuggire.

    Fece un profondo respiro, valutò qualunque altra opzione.
    Niente, quella sembrava l’unica via.

    Non proferì una parola, si concentrò su quello che doveva fare. Nella sua mente formò l’idea.
    Poi la magia fece il resto.

    Un anello arcano sarebbe comparso sopra la treccia, riversando su quest’ultima un getto corrosivo.
    L’acido alieno avrebbe intaccato il tessuto osseo dei vincoli.
    Il primo ostacolo per l’evasione era stato superato?



    Stato fisico: acciaccato
    Stato mentale: concentrato
    Energia: 110 - 5 = 105%
    Equipaggiamento:

    Támerlein [Non evocata]

    Passive:

    Risorse criminali [Passiva: 110% energia]

    Oltre la realtà [Auspex spirituale, raggio 30 metri]

    Putrefazione [Passiva scenica valida per le tecniche sciamaniche del personaggio: gli spiriti provocano un effetto aggiuntivo di corrosione e avvizzimento all’ambiente circostante. Gli effetti sullo spirito nemico sono di libera interpretazione]

    Attive utilizzate:

    Pioggia acida
    Nel corso di una lunga carriera criminale come quella del Castigo, è imperativo l’utilizzo di mezzi sistematici per far sparire eventuali tracce. Bid’daum ha scoperto di avere una particolare affinità con l’elemento acido. Sfruttando questa abilità, il Kuthiano è stato capace di far scomparire cadaveri o armi del delitto particolarmente seccanti, il tutto in una ribollente pozza di liquido corrosivo. In questa particolare applicazione del suo elemento, una specie di aureola liquida si forma sopra il nemico in alto, sospesa a mezz'aria ad una distanza proporzionale al consumo speso. Da questo cerchio sospeso si genera una cascata di acido che si riversa con violenza contro l’obiettivo. Questa doccia corrosiva è più o meno dannosa proporzionalmente al consumo di energia speso: se con un consumo basso si ottengono delle ustioni superficiali sulla pelle colpita, con consumi più elevati si arriva al completo scioglimento dei materiali colpiti. Metallo, pietra, vetro, carne e tutti i materiali privi di protezioni magiche verranno intaccati da questo particolare acido alieno, a cui solo il caster è immune.
    Consumo: variabile (usato a basso)
     
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    croceart

    -Più o meno... di sicuro unirle provoca qualcosa.

    Rispose alla bambina, mentre il suo compagno di sventure rifletteva riguardo le informazioni ottenute: di sicuro l'idea dell'osso non era stata affatto male, anche se iniziava a domandarsi che razza di osso potesse avere la forma di catene, e perchè. E poi non capiva ancora cosa centrasse quella figura femminile percepita al primo contatto in tutta quella storia che di delirante aveva fin troppo.

    -Osso o non osso, dobbiamo collaborare, o rischiamo di fare la fine degli altri.

    Sospirò stancamente, finendo per pensare che quella fosse una grande, immensa seccatura. In tutto quel tempo chissà quanti tomi di Palanthas avrebbe letto, e chissà quanti progressi nelle sue ultime quattro ricerche... e invece era lì a grattarsi la pancia. Che rabbia!

    Allora intrecciamo queste catene e vediamo che succede.

    Propose inaspettatamente l'altro.
    Il vampiro annuì quasi sorridendo.


    -E' un'ottima idea... o almeno è l'unica sensata.

    Ammise in una scrollata di spalle mentre si levava in piedi per darsi ad un twister improvvisato; più precisamente la versione per esperti, quella dove con uno sbaglio potevi morire o peggio... addormentarti per risvegliarti nel momento meno opportuno. Differentemente dall'altro, tuttavia, non notò la cosa affatto imbarazzante, complice una missione passata in compagnia di Cluracan e molti altri: dopo aver visto il mezzo fatato correre nella magione di un artista pazzo come un soggetto sotto effetto di droghe davvero pesanti portando in groppa una fanciulla senza un braccio all'urlo di "Cluracan davanti e dietro tutti quanti" davvero nulla gli sembrava più ridicolo in quel mondo.

    -Speriamo che funzioni.

    A quelle parole chiuse gli occhi concentrato, dunque la sua mente liberò energia psichica che andò ad intrecciarsi alla catena d'osso. Seguendo le istruzioni di Sakura, attraverso i suoi poteri mentali avrebbe provato a scardinare le loro trappole alla radice.



    passive


    invisibile


    Dono Oscuro:
    Arthur è un vampiro, dunque clinicamente morto. A tale caratteristica conseguono vari vantaggi e/o svantaggi; ad esempio non emana calore, non può essere rintracciato attraverso strumenti di rilevamento di forme di vita (antiauspex), e non può essere ucciso se non con il famoso paletto in legno di frassino, di Siliquastro (comunemente chiamato "albero di Giuda"), Biancospino o semplicemente la luce del Sole. L'acqua santa gli provoca dolore ma non lo ferisce e tende ad allontanarsi dai crocifissi, nonostante non gli facciano nulla....insomma ha tutte le caratteristiche del classico vampiro. In più odia l'aglio ma solo perchè puzza.
    (Antiauspex + immortalità= 10 pt).

    Visione Notturna:
    Essendo un vampiro, gli occhi di Arthur hanno la caratteristica di avere una nitida visione notturna, anche più potente di quella dei felini; esattamente come se fosse pieno giorno.



    equipt

    Anello dei Galanodel:
    Anello forgiato appositamente per Arthur, gli permette di muoversi alla luce del sole senza rimanere incenerito.

    IMMAGINE ALLEGATA



    tecnicheattive

    Telecinesi: ovvero muovere la materia col pensiero (micro e macro: spostare, sollevare, agitare, creare vibrazioni, girare, piegare, spezzare, o frantumare. In questo caso Arthur è in grado di "afferrare" con il pensiero un oggetto e scaraventarlo via, oppure ad esempio portarlo verso di sè. Tale tecnica, per riuscire alla perfezione, necessita che non vi siano ostacoli fisici o mentali di livello pari o superiore tra lo psiomante e l'oggetto. La tecnica dura 2 turni.
    Consumo: Variabile Basso (5%).

    divisorescheda

    Riserva Energetica: 100-5= 95%



    Edited by Drusilia Galanodel - 2/9/2012, 18:06
     
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  7. † Peste †
     
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    22:00 «
    pov: Sakura «

    -Più o meno. le rispose il vampiro. La cosa non mi fece sentire particolarmente bene, per come lo disse. -Di sicuro unirle provoca qualcosa.
    « Ed è... insomma, si... un bene? » domandai. Per tutta risposta il vampiro mi guardò stancamente e disse: -Osso o non osso, dobbiamo collaborare, o rischiamo di fare la fine degli altri. Tanto bastò a farmi chiudere la bocca all'istante.
    Sapevo benissimo qual era stata la fine degli altri.

    Allora intrecciamo queste catene e vediamo che succede.

    Immersa nei miei (poco allegri) pensieri, ci misi un pochino a realizzare appieno cosa aveva detto il ku-cornuto. L'istante dopo i miei occhi diventarono grandi come due piattini da thé. « Scusa, cosa hai detto...? » annaspai, certissima di aver capito male. Invece il vampiro fece spallucce e piegò le labbra in un mezzo sorrisetto che non mi piacque affatto. -E' un'ottima idea... o almeno è l'unica sensata.
    Si, certo... a parte il fatto che loro indossavano i pantaloni e io una camicia da notte, naturalmente.

    Parecchi imbarazzantissimi minuti dopo avevo la schiena praticamente piegata in due e non ero sicura se ad uccidermi prima sarebbe stato il rosso fuoco che sentivo ardere dalle orecchie al collo o l'odore del sangue del ku-coso. Trattenere il fiato a quanto pareva non aiutava, a così poca distanza. Alla fine però sentii che i due non-umani si erano fermati, presumibilmente perché le catene erano al loro posto: di schiena, non riuscivo a vedere un granché.

    « Allora? » -ansimai- « Avevate detto che sarebbe successo qualcosa! »

    Una vivida luce si accese all'improvviso dietro di me, facendomi sussultare. Di colpo non riuscii più a rimanere in quella posizione e caddi col sedere a terra, gattonando velocemente all'indietro lontano dai pervertiti non-umani e da... beh, da qualunque cosa fosse quella che si era attaccata ai ceppi. Per un istante non successe assolutamente nulla, poi brillarono d'un alone flebile e scomparvero nel nulla, come se non ci fosse mai stata altro che aria a incatenarli. Stessa sorte fecero le catene, schizzate via dai muri, e persino i punteruoli che scavando nel muro ci avevano tenuti ancorati alla nuda pietra. L'unica traccia che rimase furono i buchi nella parete davanti alle... alle...
    All'improvviso sentivo di avere la bocca molto, molto secca.
    ...le sbarre!
    Non c'erano più.

    I miei occhi sgranati si posarono sul ku-coso, esterrefatti.
    « M-ma tu cosa sei? » sussurrai.



    ~Qm Report
    I ceppi sono andati. Ora di muoversi ragazzi! :8D:

    Il settore penitenziario dove siete detenuti è costituito da altri, pochi blocchi di celle ben evidenziate dalle stesse sbarre di metallo che un tempo adornavano la vostra dimora. Unico accesso al locale attuale è una porta di legno massiccio posta sulla cima di una rampa di scale, rinforzata da listelli di acciaio, chiusa a chiave e sbarrata con una doga di acciaio posta attraverso due appositi anelli di ferro - ovviamente, dal lato a voi non visibile.
    Qualora lo desideraste, potrete fare delle proposte pro-apertura della stessa nel topic in bacheca al fine di velocizzare una chiara e noiosa fase transitiva, nel qual caso un eventuale successo porterebbe alla descrizione del locale oltre la porta e al prossimo turno di post. Ricordo che soluzioni differenti possono richiedere differenti consumi, dunque be carefull!

    Punti sangue di Sakura: 4pt



     
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    Nell’attimo di un fuggevole bagliore, le catene sparirono dalla cella, lasciando il trio finalmente libero.

    Per la mocciosa doveva essere sbalorditivo vedere quei ceppi scomparire, dopo aver assistito nei mesi scorsi ai vani tentativi di tanti prigionieri strillanti e inquieti.
    Anche le sbarre avevano cessato di esistere, alla stregua di un miraggio intravisto oltre l’orizzonte dello Yuzrab. Il Kuthiano non perse tempo e si risollevò da terra. Rivolse uno sguardo distratto alla vampiretta e rispose alla sua domanda esternando un ghigno diabolico.

    Io sono un Eversore.

    Quel nome aleggiò nell’aria stantia e umida, prima di perdersi nell’eco.

    Il mancato peso della sua armatura lo faceva sentire vulnerabile, al pari di un bimbo frignone che ha smarrito la sua copertina preferita, l’unica in grado di scacciare i mostri dentro al suo armadio.
    Senza essere troppo dissimile da un armadio, un monolite di legno rinforzato torreggiava su di loro dalla cima delle scale.
    E solo il Fato poteva sapere quali demoni si celassero dietro quel portone.

    Sorpassò i gradini, uno dopo l’altro, avanzando con circospezione.
    Giunto dinnanzi all’uscio, iniziò ad analizzare la serratura. Le sue mani esperte accarezzavano le curve del metallo in modo maniacale, trattando il chiavistello al pari di una escort d’alto borgo.
    Un’iride vermiglia si allineò con la toppa della chiave, cercando di sbirciare qualcosa della sala che li aspettava al di là della soglia. Continuò il suo trafficare senza proferir parola, concentrato a carpire tutte le informazioni necessarie per aprire l’uscio.

    Dai piccola, svelami i tuoi segreti.

    Diede un energico spintone alla ragazzona di legno che si ostinava a restar chiusa. Il suono di protesta che ne derivò – un misto fra il cigolio del legno e il cozzare metallico – sembrò soddisfare Bid’daum.
    Arretrò di qualche passo, mormorando agli altri parole d’avvertimento.

    State indietro…

    Nuovamente richiese alla trama magica di intervenire sul regolare flusso del mondo. Un circolo lucente sarebbe balenato di fronte al portone, allineato perfettamente con l’obiettivo. Denso e folgorante acido avrebbe intaccato la porta in superficie, facendosi progressivamente strada verso l’interno. Anni e anni di scassinamenti e manomissioni avevano indicato al Castigo il presunto tallone d’achille della porta. L’esperienza del criminale aveva fatto centro?

    Riusciva quasi a sentire le urla di dolore della ragazzona, consunta fino al suo cuore ligneo dal liquido corrosivo.

    Scusami baby, non sei il mio tipo.



    Stato fisico: acciaccato
    Stato mentale: desideroso di fuggire, un po’ schizzato
    Energia: 105 – 5 = 100%
    Equipaggiamento:

    Támerlein [Non evocata]

    Passive:

    Risorse criminali [Passiva: 110% energia]

    Oltre la realtà [Auspex spirituale, raggio 30 metri]

    Putrefazione [Passiva scenica valida per le tecniche sciamaniche del personaggio: gli spiriti provocano un effetto aggiuntivo di corrosione e avvizzimento all’ambiente circostante. Gli effetti sullo spirito nemico sono di libera interpretazione]

    Attive utilizzate:

    Pioggia acida
    Nel corso di una lunga carriera criminale come quella del Castigo, è imperativo l’utilizzo di mezzi sistematici per far sparire eventuali tracce. Bid’daum ha scoperto di avere una particolare affinità con l’elemento acido. Sfruttando questa abilità, il Kuthiano è stato capace di far scomparire cadaveri o armi del delitto particolarmente seccanti, il tutto in una ribollente pozza di liquido corrosivo. In questa particolare applicazione del suo elemento, una specie di aureola liquida si forma sopra il nemico in alto, sospesa a mezz'aria ad una distanza proporzionale al consumo speso. Da questo cerchio sospeso si genera una cascata di acido che si riversa con violenza contro l’obiettivo. Questa doccia corrosiva è più o meno dannosa proporzionalmente al consumo di energia speso: se con un consumo basso si ottengono delle ustioni superficiali sulla pelle colpita, con consumi più elevati si arriva al completo scioglimento dei materiali colpiti. Metallo, pietra, vetro, carne e tutti i materiali privi di protezioni magiche verranno intaccati da questo particolare acido alieno, a cui solo il caster è immune.
    Consumo: variabile (usato a basso)

    Note: in pratica sbircio dalla serratura e poi cerco di forzare la porta con l’acido, intaccando i meccanismi interni e la spranga trasversale.
     
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    Obbedì all'ordine del suo compagno di cella tenendo d'occhio la bambina. E' vero, era nelle loro condizioni se non peggio, ma da quanto aveva capito apparteneva a una famiglia per bene del Presidio Occidentale, in quel periodo tormentato da un'insensata quanto violenta caccia ai non-umani. Per quanto poi si poteva dire riguardo il governo, Arthur restava comunque dell'idea che anche la popolazione aveva dato del suo, lasciando che continuasse a perpetrare quella stupida politica troglodita tipica di menti poco evolute, particolarmente timorose di ciò che è "diverso". Dunque, per quanto spaventata, con molta probabilità la fanciullina era cresciuta con ideali distorti a causa di un'educazione particolarmente rigida, tipica di quell'ambiente. Questo significata che era un potenziale nemico, e doveva guardarsi da lei esattamente come doveva fare con l'altro.
    La porta si aprì.


    -Ah, però... se mai usciremo vivi dovrò chiederti di insegnarmi qualche trucchetto.

    Disse sorridendo, per nulla intimorito o agitato. Probabilmente sapeva anche che, se mai fossero usciti vivi, non si sarebbero mai più rivisti, ma lo disse ugualmente, un pò come accade alle frasi di circostanza.
    Ad accoglierli oltre la soglia fu una piccola sala di dieci-dodici metri. L'ambiente era spartano, e la mobilia consisteva in un semplice tavolino al centro del locale circondato da delle sedie. Sulle pareti, un numero spaventoso di armi armature, manette ed oggetti che -fu il suo primo pensiero- appartenevano probabilmente a chi era arrivato prima di loro e non ce l'aveva fatta. Schiavi, prigionieri, viandanti... cosa importava per uno scienziato? Lui stesso sapeva che davanti al progresso erano ben pochi a mettersi dei paletti morali.


    -Oh, guardate, le mie pozioni...

    Disse dirigendosi verso la sua roba ed allungando la mano per raccoglierla. Poi si bloccò, riflettendo bene.

    -E' tutto troppo facile, qualcosa non quadra.

    Disse ai due presenti, ritirando la mano e lasciando la sua roba lì. Poi sollevò la testa e prese ad annusare l'aria.

    -Infondo lui sapeva che avremmo provato a fuggire... che senso aveva essere così tranquillo senza aver piazzato un pò di trappole in giro? Sento anche una strana puzza di sangue. Sangue e...

    Ad essere sincero non riuscì a percepire l'odore. O meglio, non riuscì a riconoscerlo, anche se gli era familiare. Gli ricordava la... canapa? Che strano... che qualcuno si drogasse? No, impossibile, non uno scienziato probabilmente cosciente dei rischi che correva. O forse era un antidolorifico? Lui lo usava sulle sue cavie nel Medioevo... oppure una sostanza suporifera? Qualcosa che potesse alterare la pressione sanguigna? Tutto possibilissimo considerando dove si trovavano e perchè. E se...

    -Oh, cielo!

    Esclamò.
    Ma perchè diavolo non ci aveva pensato prima???


    -Controllate se avete cicatrici sul vostro corpo.

    Detto ciò, si tolse la giacca e si sbottonò la camicia.



    passive


    invisibile


    Dono Oscuro:
    Arthur è un vampiro, dunque clinicamente morto. A tale caratteristica conseguono vari vantaggi e/o svantaggi; ad esempio non emana calore, non può essere rintracciato attraverso strumenti di rilevamento di forme di vita (antiauspex), e non può essere ucciso se non con il famoso paletto in legno di frassino, di Siliquastro (comunemente chiamato "albero di Giuda"), Biancospino o semplicemente la luce del Sole. L'acqua santa gli provoca dolore ma non lo ferisce e tende ad allontanarsi dai crocifissi, nonostante non gli facciano nulla....insomma ha tutte le caratteristiche del classico vampiro. In più odia l'aglio ma solo perchè puzza.
    (Antiauspex + immortalità= 10 pt).

    Visione Notturna:
    Essendo un vampiro, gli occhi di Arthur hanno la caratteristica di avere una nitida visione notturna, anche più potente di quella dei felini; esattamente come se fosse pieno giorno.



    equipt

    Anello dei Galanodel:
    Anello forgiato appositamente per Arthur, gli permette di muoversi alla luce del sole senza rimanere incenerito.

    IMMAGINE ALLEGATA



    tecnicheattive

    Telecinesi: ovvero muovere la materia col pensiero (micro e macro: spostare, sollevare, agitare, creare vibrazioni, girare, piegare, spezzare, o frantumare. In questo caso Arthur è in grado di "afferrare" con il pensiero un oggetto e scaraventarlo via, oppure ad esempio portarlo verso di sè. Tale tecnica, per riuscire alla perfezione, necessita che non vi siano ostacoli fisici o mentali di livello pari o superiore tra lo psiomante e l'oggetto. La tecnica dura 2 turni.
    Consumo: Variabile Basso (5%).

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    Una piccola ammirazione giunse dal vampiro, suo insospettabile compagno di evasione.
    Probabilmente - se avesse saputo quali indicibili crudeltà avevano nutrito l’anima del Castigo per anni, risvegliando infine quei poteri sacrileghi - non avrebbe fatto quella richiesta così a cuor leggero.
    Tuttavia Bid’daum tacque i particolari scomodi, e recitò la parte dell’accondiscendente compagno d'avventura. Dopotutto, loro non erano che attori sul palcoscenico del mondo.

    Una bugia – o meglio – una verità taciuta non avrebbe certamente creato problemi.

    Certo, quando vuoi.

    Rispose con un velato ghigno.

    Il nuovo ambiente che si presentò oltre l’uscio era ampio e arredato al minimo. Ciò che attirò l’attenzione del Kuthiano furono le rastrelliere piene zeppe di armi, che annoveravano anche l’equipaggiamento sottrattogli. Senza indugiare arraffò le sue cose, mentre il timoroso Arthur venne colto dall’inquietudine. Intento a rimettere insieme i pezzi della sua armatura, rivolse a bassa voce poche parole al cainide.

    Lui sapeva che avremmo tentato la fuga, ma probabilmente era sicuro che avremmo fallito.

    In seguito l’altro avvertì disparati odori in quel locale. Le tracce aromatiche lo fecero andare nel panico.
    Male, molto male.
    Parole dure furono bisbigliate ad Arthur.

    Stai calmo, porca puttana!
    E non urlare, vuoi proprio tornare dietro quelle sbarre? Oppure preferisci morire sul lettino di quel dio psicopatico?
    È ovvio che siamo stati drogati, e non voglio neanche pensare a quali porcherie stiano circolando nel mio organismo. L’importante è mantenere il sangue freddo, quindi rivestiti, prendi la tua roba e andiamocene.


    Il suo sguardo teso inquadrò la mocciosa, che sembrava soffrire in silenzio.
    Ripensò a quanto detto da Arthur e collegò il tutto alla natura della bambina.

    Ma certo!

    Così come il profumo di cibo fa crescere la fame, allo stesso modo l’odore di sangue stava probabilmente ingigantendo la sete di Sakura. E l’ultima cosa che desiderava era essere aggredito alle spalle perché la ragazzina voleva farsi una bevuta.
    Perciò strappò due lembi di tessuto dal suo malridotto abbigliamento e li arrotolò, quasi a voler formare un paio di sigarette. Li porse alla bambina, commentando a bassa voce.

    Usali per tapparti il naso, così eviteremo spiacevoli inconvenienti.

    D'improvviso, una singolare consapevolezza lo avvolse.
    C’era qualcosa in quel luogo, eppure lui non riusciva a percepirlo.
    Si guardò intorno e sibilò agli altri due un avvertimento.

    Credo che ci sia qualcuno qui... eppure non riesco a sentirlo.

    Decise di estrarre la sua bussola incantata, per cercare di far luce su quella non-presenza.
    Impugnò l’artefatto e desiderò di conoscere la posizione della cosa in quella stanza che stava eludendo le sue percezioni. Osservò con inquietudine l’ago vorticare in cerca di una risposta.

    La porta sembrava lontana come l’orizzonte, e il tempo scorreva implacabile, senza curarsi delle loro angosce.



    Stato fisico: acciaccato
    Stato mentale: desideroso di fuggire, guardingo
    Energia: 100%
    Equipaggiamento:

    Támerlein [Non evocata]

    Kuthian’s Armor
    Al momento dell’arresto Bid’daum indossava un’armatura di fattura Kuthiana. I tratti particolari sono la leggerezza dei pezzi e la loro incredibile resistenza ai colpi. [Armatura]

    Comet Hammer
    Quest’arma è composta da una sfera di metallo del diametro di 15 cm e dal peso di 3 kg. Questo peso è agganciato ad una catena di acciaio della lunghezza di 2 metri.

    Bussola dei Desideri
    Tutti i nostri principi di riferimento nella realtà, e tutti gli apparecchi che usiamo per orientarci in essa, dipendono sempre e solo da ciò che desideriamo.
    Queste speciali bussole incantate in dotazione agli Eversori (grazie all’operato del mercante Zimmer) estraggono il loro punto di riferimento dal cuore di chi le impugna. L’ago dello strumento punterà nella direzione in cui si trova la cosa che più si desidera in quel momento.
    La cosa desiderata può essere una persona, un edificio, un animale, un oggetto, un luogo particolare e tanto altro ancora. Ognuno possiede in sé il desiderio di trovare qualcosa, e questa bussola punterà esattamente nella direzione da seguire per trovarla.
    Una volta raggiunto l’oggetto desiderato, l’ago comincerà a girare all’impazzata, aspettando il successivo desiderio.
    Un così potente oggetto magico possiede però delle limitazioni: l’ago punterà in linea retta verso ciò che si desidera, senza considerare la presenza di ostacoli naturali o artificiali. Quindi la bussola non indica il percorso da seguire, ma solo la direzione da prendere. Nel caso l’obiettivo si trovi sopra oppure sotto allo strumento, sarà necessario posizionare l’ago verticalmente rispetto al suolo.
    Se la cosa desiderata non esiste oppure non si trova sullo stesso piano dimensionale, la bussola non sarà in grado di indicare la via. Invece, nel caso in cui la cosa desiderata sia multipla o dislocata in più luoghi in contemporanea, l’ago indicherà l’obiettivo più vicino all’Eversore.
    L’ultima e più importante limitazione è da ricercare nell’utilizzatore stesso. In caso di indecisione o di mancanza di desideri nitidi, la bussola non sarà in grado di mantenere la rotta da seguire.
    Perché, in fin dei conti, non è difficile inseguire quello che vogliamo.
    Difficile è capire che cosa dobbiamo cercare.
    [Oggetto gdr + tecnica only-gdr]

    Passive:

    Risorse criminali [Passiva: 110% energia]

    Oltre la realtà [Auspex spirituale, raggio 30 metri]

    Putrefazione [Passiva scenica valida per le tecniche sciamaniche del personaggio: gli spiriti provocano un effetto aggiuntivo di corrosione e avvizzimento all’ambiente circostante. Gli effetti sullo spirito nemico sono di libera interpretazione]

    Minaccia tangibile
    Il prolungato passaggio di materiale spiritico attraverso il corpo genera degli effetti permanenti sull’organismo. Si annovera soprattutto un’estrema intensificazione delle sensazioni tattili, a causa dell’ipertensione a cui sono sottoposti alcuni recettori sottocutanei durante le pratiche sciamane.
    Ne consegue che Bid’daum possiede un senso del tatto ipersviluppato, in grado di percepire anche i più lievi spostamenti d’aria e di trovare le più lievi irregolarità sulle superfici che normalmente si direbbero lisce. [Passiva di tatto super-sviluppato]

    Burattinaio
    In caso di bisogno i frammenti di anima quiescenti sparsi in un ambiente possono essere risvegliati.
    Chi è stato lambito dallo spirito del Castigo rimane intriso della sua essenza e può essere manipolato anche dopo mesi dall’ultimo contatto, a patto che si trovi nel raggio di dieci metri da lui.
    Gli oggetti possono essere spostati e destati alla vita. [Passiva di controllo cinetico di oggetti circostanti: massimo 6 oggetti che non superano i 30 kg complessivi. Per estensione only-gdr, permette di manipolare i PNG che sono entrati in contatto con l’anima di Bid’daum]

    Attive utilizzate: /

    Note: allora, cerco di evitare che Sakura perda altri punti-sangue e poi utilizzo la Bussola dei Desideri per conoscere la posizione del buco sensoriale. Inoltre ho aggiunto in spoiler le passive approvatemi da Guerra.

     
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  11. † Peste †
     
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    -20:00

    Ladro una volta, ladro per sempre: certe cose non si cambiano!
    La massiccia porta, colpita a morte dal colpo preciso dell'Eversore, si apre con un urlo di metallica sofferenza... a metà. Giusto quel tanto che basta per poter sgusciare oltre l'uscio, un po' a fatica, e constatare che non c'è assolutamente nulla che la blocchi. Eppure se spingete ancora non si muove di un millimetro. I cardini sono perfetti e oliati, quindi certo non sono la causa... un discreto enigma per l'esperto di serrature.

    Nel frattempo la piccola Sakura segue le vostre mosse con un misto di timore reverenziale e aspettativa a stento soffocata. Chissà come deve essere per lei: strappata alla sua vita di un tempo, trasformata in quello che per lei era -è ancora- un mostro, imprigionata dalla sua stessa famiglia e condannata alla sete di sangue. La paura -potete vederla nel modo in cui sobbalza all'urletto di Arthur- certo, ovviamente la bambina è spaventata, ma c'è una paura differente: la paura del diverso, dell'ignoto, dell'inconsueto, e di quel qualcosa di oscuro che si annida sotto i letti e dentro gli armadi dei bambini nascondendo ai loro occhi paurosi quegli incubi minacciosamente presentati dalle loro mamme per farli obbedire. E pur con una faccia stralunata, si mise i tamponi nel naso e cercò sul suo corpo - un po' esitante un po' imbarazzata - segni come quelli descritti da Arthur, senza chiedere spiegazioni.
    Stava per aprire la bocca e dire al vampiro che non aveva trovato niente quando lo vide.

    Indossava un'armatura di ferro nero e orlata di riflessi glaciali, talmente scura che sembrava la luce morisse al solo avvicinarsi, ed era talmente alto e massiccio che qualunque raggio di luce sopravvissuto non sarebbe comunque riuscito a superare lo sbarramento di muscoli. Le sue guance erano scavate a fondo, la pelle cadaverica, i capelli bianchi e stoppacciosi come quelli di una mummia, lo sguardo vacuo, imperturbato dallo spigolo della porta che premeva inconfortabilmente sul petto, persino vuoto... e gli occhi, accesi di un fuoco rosso che Sakura e Arthur conoscevano fin troppo bene:
    sete di sangue.

    Urlò, la ragazzina, e con velocità disumana volò per la stanza schiacciandosi contro il muro opposto.
    Il vampiro la guardò, indifferente.
    Disumano.



    Ok signori, come promesso (Mooooooooooooorte... tié! :guru: ) intervengo io nella quest finché Peste non torna - e tra parentesi, se vi dico che password il supercervellone ha messo al suo account di gioco vi faccio fare un facepalm che inizia in Italia e finisce in Nuova Zelanda, o forse dalle parti di Alpha Centauri.
    1. Il "buco sensoriale" non è nient'altro che un vampiro alto 2m e rotti, calvo e probabilmente pompato di steroidi al punto che pure se fosse pienamente umano potrebbe piegare una sbarra d'acciaio in due con le mani. Non si muove, non parla, non vi guarda neppure: rimane lì impalato e basta, non si muove neppure quando la porta gli finisce contro. Link all'aspetto generico del tipo: clikka qui se ami lo spam
    2. La ragione per cui non lo avete visto è che in realtà l'avete visto eccome, ma il tipo ha lanciato una combo tech+passiva per cui lo vedevate ma lo ignoravate, e il ricordo spariva dalla vostra memoria - una tech per passare inosservati, stringendo. Motivo e ragione per cui l'ha abbassata di colpo, ignoti.
    3. La tecnica di Bid'daum identifica la posizione del vampiro giusto un secondo prima che ritorni visibile.
    4. Non avete cicatrici sul vostro corpo, a parte eventuali segni delle catene con cui siete stati legati.

    P.s.: è probabile che dal prossimo turno sarà Morte a farvi da qm perché a me lo stile poetico-fiabesco mi riesce bene come la modellatura del vetro ad un elefante miope.

    Punti sangue di Sakura: 4pt 3pt


    Edited by † Peste † - 9/12/2012, 19:10
     
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    Stai calmo, porca puttana!
    E non urlare, vuoi proprio tornare dietro quelle sbarre? Oppure preferisci morire sul lettino di quel dio psicopatico?
    È ovvio che siamo stati drogati, e non voglio neanche pensare a quali porcherie stiano circolando nel mio organismo. L’importante è mantenere il sangue freddo, quindi rivestiti, prendi la tua roba e andiamocene.


    Arthur osservò l'uomo dal lungo corno tutto preso ad inveire dopo una sua semplice osservazione, ed il sopracciglio scuro del vampiro si inarcò leggermente mentre lo sguardo grigio andò a posarsi sugli occhietti a mandorla della bambina, quasi alla ricerca della conferma di tutte le sue perplessità. Infine si decise a parlare.

    -Immagino che la situazione sgradevole la renda frustrato, ma temo di non aver mai alzato la voce, sir.

    Non un tono di sfida e nemmeno uno scherzoso: solo un dato di fatto. In ogni caso fece spallucce, giungendo alla conclusione che non era il caso di mettersi a litigare durante una fuga per una cosa che, fondamentalmente, non gli interessava neppure. Dunque si diresse verso l'armadietto e riprese tutte le sue pozioni e reagenti alchemici. Prese anche le sue armi, ricontrollando in giro di non aver dimenticato nulla e...
    ...
    Porco Gron! Per poco non gli venne un colpo.


    -...

    Improvvisamente, non seppe dire il perchè, gli ritornò in mente una missione per conto di Aviatori e Saggi in cui doveva fermare la rottura di un sigillo e che, tra un inseguimento ed un torturatore pazzo, si era conclusa con lui ed Amarth sconvolti dall'apparizione inaspettata di un tizio dalla faccia di cera che li fissava in modo inquietante, al quale loro ricambiarono lo sguardo con la stessa moneta per minuti che sembrarono lunghissime ore di nulla cosmico. Chissà perchè, come allora, nel fissarlo si sentì stupido. Dunque riprese il controllo della situazione.

    -Non ho idea di quanti secoli tu abbia, ma te li porti molto male, figliolo.

    Infondo a dispetto delle apparenze lui era un vampiro antico, roba di quinta, sesta generazione o giù di lì, e per quanto in teoria fosse complicato per uno della sua età trovare abbastanza cibo per non cadere in un sonno profondo, era riuscito a risolvere almeno quel problema in modo egregio. Ed in tutto questo, si era mantenuto arzillo e pimpante, come da vivo.

    -Se sei fuggito anche tu, dal posto dove veniamo non ci sono uscite.

    "...Se invece sei qui per fermarci, ti uccideremo".
    La seconda affermazione, tuttavia, se la tenne per sè, palesandola semplicemente posando le dita affusolate della mancina su di un revolver a pallottole d'argento che portava indosso. Con l'altra mano, invece, avrebbe richiamato Sakura così che potesse nascondersi dietro di lui, casomai il loro nuovo amico avesse avuto voglia di giocare brutti scherzi.


    Riassunto: Riprendo tutta la roba e mi accorgo del vampiro oversize, cercando di capire se è con noi o contro di noi. Intanto faccio cenno a Sakura di nascondersi dietro di me.



    passive


    invisibile


    Dono Oscuro:
    Arthur è un vampiro, dunque clinicamente morto. A tale caratteristica conseguono vari vantaggi e/o svantaggi; ad esempio non emana calore, non può essere rintracciato attraverso strumenti di rilevamento di forme di vita (antiauspex), e non può essere ucciso se non con il famoso paletto in legno di frassino, di Siliquastro (comunemente chiamato "albero di Giuda"), Biancospino o semplicemente la luce del Sole. L'acqua santa gli provoca dolore ma non lo ferisce e tende ad allontanarsi dai crocifissi, nonostante non gli facciano nulla....insomma ha tutte le caratteristiche del classico vampiro. In più odia l'aglio ma solo perchè puzza.
    (Antiauspex + immortalità= 10 pt).

    Visione Notturna:
    Essendo un vampiro, gli occhi di Arthur hanno la caratteristica di avere una nitida visione notturna, anche più potente di quella dei felini; esattamente come se fosse pieno giorno.



    equipt

    Anello dei Galanodel:
    Anello forgiato appositamente per Arthur, gli permette di muoversi alla luce del sole senza rimanere incenerito.

    IMMAGINE ALLEGATA

    Sacca di sangue:
    Sacca impermeabile contenente mezzo litro di sangue.

    IMMAGINE ALLEGATA

    Occhio del Drago:
    Spada a una mano in acciaio.

    IMMAGINE ALLEGATA

    Revolver:
    Il revolver, rivoltella, o pistola a tamburo è attualmente un tipo di pistola a retrocarica a ripetizione semplice (tecnicamente arma corta a ripetizione multicamera monocanna), caratterizzata da un serbatoio a tamburo capace di compiere illimitate rivoluzioni intorno al proprio asse longitudinale; dal particolare moto del tamburo deriva il nome. Comprende anche un set di proiettili sia normali che d'argento.

    IMMAGINE ALLEGATA

    angolopozioni

    scheda222

    Elisir Rinvigorente (x2):
    Altro non è che una fialetta contenente un liquido del colore del miele, avente pressochè il medesimo sapore. Questo viene assimilato per ingestione e permette di curare totalmente ferite leggere e parzialmente quelle più gravi. Vale in pratica come una tecnica curativa di livello Medio, su qualunque tipo di creatura vivente e non, come vampiri o non-morti.

    Veritaserum:
    Il Veritaserum ha proprietà simili al cosiddetto Siero della verità. Il nome deriva dal latino veritas ("verità") e da serum ("siero"). Tre gocce sono sufficienti per costringere chi la beve a svelare i suoi più intimi segreti. È incolore e inodore. Dura due turni. In gdr, vale come una tecnica di livello Alto.

    Pozione Suporifera:
    Il nome pare abbastanza chiaro ed esplicativo. Si tratta praticamente di una fialetta contenente uno strano liquido viola acceso. Questa, se gettata con forza a terra affinchè si rompa il vetro, oppure semplicemente togliendole il tappo, il liquido dal colore ambiguo reagirà con i componenti dell'aria, vaporizzandosi in una nuvoletta invisibile che, se respirata, provocherà forti giramenti di testa, e poi un sonno profondissimo, da stendere un elefante. Il Vampiro, ovviamente ne è immune, non respirando, così come tutti gli altri personaggi che non possiedono un apparato respiratorio funzionante.

    Elisir dell'invisibilità:
    Come rende ben chiaro il nome, questa pozione, se bevuta, rende il soggetto in questione momentaneamente invisibile, tuttavia rintracciabile comunque attraverso auspex, a meno che l'invisibile non ne abbia l'immunità a prescindere. Nonostante sia invisibile, resta comunque tangibile, quindi attaccarlo gli provocherà danno, e la luce che lo incontrerà, colpendolo, farà comunque generare un'ombra, dettaglio non trascurabile per rintracciarlo, tuttavia inimmaginabile se camuffato per bene. L'effetto della pozione dura due turni.

    Pozione Polisucco:
    La Pozione Polisucco serve a dare a una persona l'aspetto fisico di un'altra. Il nome deriva dall'unione delle parole "polimorfico" (cioè in grado di cambiare forma) e "succo" (indicando che la pozione è un liquido). La preparazione è lunga ed elaborata. L'ingrediente finale è un pezzo della persona in cui chi fa la pozione vuole trasformarsi, sia esso un capello, un'unghia o qualunque altra cosa. È possibile anche trasformarsi in animali. Da notare che il colore e il sapore di questa pozione variano a seconda della persona in cui ci si vuole trasformare. Per quest e combattimenti, l'effetto dura due turni; per scene concordate o in quest con il permesso del QM, può durare fno ad un'ora.

    Pozione Restringente:
    Molto utile, soprattutto quando il tuo nemico è enormemente più grosso di te. Tecnicamente va bevuta, tuttavia è anche possibile assumerla tramite pelle, purchè essa sia traspirante; qualora si scegliesse quest'ultimo metodo, gli effetti inizieranno a giungere con effetto ritardato (essendo la pelle più lenta della normale digestione), che possono andare da due turni successivi in poi (in quest sarà il QM a deciderlo). Chi assumerà tale prodotto alchemico, improvvisamente, inizierà rimpicciolirsi fino a diventare di una taglia più piccola della propria (ex: se la beve una creatura piccola, diventa di taglia minuscola, una creatura media, diventa di taglia piccola ecc...). In termini gdr, oltre la grandezza che tuttavia ha effetto puramente scenico, la pozione porta nella cavia una diminuzione esponenziale della potenza fisica, traducibile con un malus nell'attributo "forza" del 50% (contrattabile con il QM a seconda della creatura in quest). La durata degli effetti dalla loro applicazione, è tuttavia di soli due turni.

    Pozione del Gigantismo controllato:
    Più che una pozione, questa può essere piuttosto definita "farmaco", anche se sicuramente non cura malattie, piuttosto ne fa venire una, anche se per un tempo limitato, ma solo se bevuta. Chi berrà tale pozione, improvvisamente, inizierà ad aumentare di grandezza, crescendo esponenzialmente fino a diventare di una taglia più grande della propria (ex: se la beve una creatura piccola, diventa di taglia media, una creatura media, diventa di taglia grande ecc...). In termini gdr, oltre la grandezza che tuttavia ha effetto puramente scenico, la pozione porta nella cavia un aumento esponenziale della potenza fisica, traducibile con un bonus nell'attributo "forza" del 75%. La durata degli effetti, è tuttavia di soli due turni.

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    Kuthian

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    L’ago incantato girò e girò e girò, incanalando nei suoi meccanismi quel flebile flusso cosciente che alcuni chiamavano desiderio. Sembrò trovare l’equilibrio in una direzione precisa, tanto da spingere il Kuthiano ad alzare lo sguardo dall’artefatto verso la via indicata.

    Poi comparve.

    Massiccio e putrefatto, pochissimi lembi di pelle violacea sfuggivano alla copertura di un’armatura nera come gli abissi del cosmo. La piccola Sakura fuggì disperata, lasciandosi alle spalle quell’abominio, tuttavia le mura del locale erano un limite definito. Il Castigo rimase immobile, ancora destabilizzato da una tanto inaspettata comparsa, e studiò l’altro.

    Arthur tentò un approccio diplomatico, tuttavia qualcosa - molto simile ad un sesto senso - suggeriva al Kuthiano che la situazione era sul punto di precipitare. Strinse i pugni, mentre quegli istanti di silenzio rimbombavano nella sua testa. Dolorosi e terrificanti.

    Lui odiava il silenzio.

    Gli ricordava gli anni di prigionia, quell’assoluta e totale disperazione.
    Voleva il frastuono, esigeva continui stimoli. Poiché, quando l’esterno taceva, erano le voci interiori ad iniziare a parlare. E rimaneva solo con se stesso, il più grande incubo di qualunque persona.
    E sprofondava con tutta l’anima in quella glassa d’oblio chiamata follia.



    Stato fisico: acciaccato
    Stato mentale: confuso
    Energia: 100%
    Equipaggiamento:

    Támerlein [Non evocata]

    Kuthian’s Armor
    Al momento dell’arresto Bid’daum indossava un’armatura di fattura Kuthiana. I tratti particolari sono la leggerezza dei pezzi e la loro incredibile resistenza ai colpi. [Armatura]

    Comet Hammer
    Quest’arma è composta da una sfera di metallo del diametro di 15 cm e dal peso di 3 kg. Questo peso è agganciato ad una catena di acciaio della lunghezza di 2 metri.

    Bussola dei Desideri [Oggetto gdr + tecnica only-gdr]

    Passive:

    Risorse criminali [Passiva: 110% energia]

    Oltre la realtà [Auspex spirituale, raggio 30 metri]

    Putrefazione [Passiva scenica valida per le tecniche sciamaniche del personaggio: gli spiriti provocano un effetto aggiuntivo di corrosione e avvizzimento all’ambiente circostante. Gli effetti sullo spirito nemico sono di libera interpretazione]

    Minaccia tangibile [Passiva di tatto super-sviluppato]

    Burattinaio [Passiva di controllo cinetico di oggetti circostanti: massimo 6 oggetti che non superano i 30 kg complessivi. Per estensione only-gdr, permette di manipolare i PNG che sono entrati in contatto con l’anima di Bid’daum]

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  14. † Morte †
     
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        † PoV: il vampiro

    Lui era.
    Poche cose erano in odor di certezza nella sua mente, e questa era forse la più importante: lui esisteva. Non era scontato. Non era intuibile o deducibile dalle cose (vista? udito? freddo? sete?) che percepiva, che sentiva. Il corpo che utilizzava, carne e ossa e muscoli e tendini, poteva mutare o essergli portato via senza che ciò mutasse la sua esistenza. Un pensiero fendette come un coltello la nebbia di nitidissime percezioni in cui affogava - una volta le cose non erano così, ne era quasi certo. Il pensiero affiorò e scomparve di nuovo sotto la superficie, come il resto delle cose irrilevanti.
    Lui era.
    Lui esisteva.
    E su questo cardine poteva cominciare a costruire altri pensieri, uno alla volta.

    Sulle prime parve non udire neppure i suoni (parole? frasi? hanno un senso?) che vennero pronunciati. Rimase lì - la porta premuta inconfortabilmente contro il petto cinto di ferro, le orecchie perforate da uno stridio acuto (grida?), il naso ebbro del puzzo stantio che la sua mente ricollegò a corpi non lavati.
    Poi #09 abbassò lo sguardo su di loro, ammettendoli per la prima volta nel novero della sua attenzione.

    ...manabi, anata no emono o kansatsu shī, watashi no akachan....

    Erano in tre, differenti gli uni dagli altri in molti modi. Una era femmina, due erano maschi; uno era vivo, due della sua stessa specie; uno era antico, due esistevano da età paragonabili alla sua; una era debole e spaventata, due erano in forze e sapevano combattere. I suoi occhi rossi, ardenti di una furia sovrannaturale che non riusciva a scalfirlo, uno ad uno li scrutò dalla cima dei capelli alla punta dei piedi - analizzando, scrutinando, con l'impassibile calma di chi nulla vuole e di nulla si cura.

    « ... »

    Senza preavviso e senza fretta, il suo corpo si trasformò in nebbia ed evaporò, svanendo come alla luce del mattino - lasciandosi dietro solo enigmi.
    E un singulto terrorizzato, da parte della bambina rannicchiata alle spalle di Arthur.

    « ...c-c-che v-voleva q-q-q-uello? »


        † PoV: i carcerati

    Il misterioso vampiro è realmente sparito, come le percezioni sovrannaturali (sviate, si, ma come?) di Biddaum possono confermare, e con lui se ne è andato l'odore di canapa. Un vampiro che odora di canapa? Ma poi, com'è possibile che un vampiro sia libero in una prigione del Laccio Nero? Il vostro carceriere lo sa? E i suoi complici? Ma poi, esistono davvero dei complici?
    In effetti, quel vampiro è l'unica persona a parte l'Archetipo che avete visto fino ad adesso...

    Al di là dell'ostacolo silente ormai disperso, una tetra scalinata; oltre una porta; ancora oltre una triforcazione. Davanti, a sinistra e a destra, tre corridoi in un freddo granito bianco ammuffito si dipanano per decine di metri prima di svoltare o dividersi in altri corridoi, in una ragnatela di tunnel e cunicoli cui ancora dovete scoprire l'intrinseca complessità. Forse tu, Arthur, sei il primo ad intuire di cosa si tratta: un labirinto, e con esso un enigma. Difficile che si tratti di un caso o di una mera misura militare... se c'è qualcosa di ovvio nel vostro carceriere, a parte l'indole indubbiamente sadica, è l'intelligenza e l'acculturazione che esibisce con arroganza sfrontata. E un certo bisogno di autocompiacimento.

    Un sol oggetto, posato sul pavimento innanzi a voi e subito riconosciuto dalla piccola Sakura, può fornirvi un indizio sulla via: è un piccolo giardino zen portabile, un oggetto in realtà di fattura occidentale volto ad imitare in piccolo i karesansui che ornano alcuni templi della sua civiltà - sabbia fine, sassi e ghiaia che simboleggiano l'aria, la terra, il legno e le forme che assumono in natura. Un messaggio simbolico o un oggetto concretamente utile?

    Ma in fondo, perché non potrebbe essere semplicemente una presa in giro?



    Qm Report †
    † I carcerati: Biddaum, Arthur Giles, Sakura
    Pianta schematica del labirinto così come la vedete dal vostro punto di partenza, evidenziato in grassetto. Le parti non visibili sono nascoste.











    ╚══════════════════════════════╝

    Esistono almeno tre modi per trovare la strada attraverso il labirinto, disponibili uno a ciascuno di voi; quello di Sakura è il jolly che vi permetterà di evitare di rimanere bloccati di fronte all'enigma, anche se comporterà un malus più tardi.
    Se utilizzate il metodo 'matematico', ossia affrontate il problema dell'uscire dal labirinto come un enigma e trovate una soluzione (valevole in realtà per tutti i labirinti), otterrete un bonus applicabile più tardi.

    La frase in giapponese e color verde oliva è un comando telepatico di Peste al vampiro, dunque non udibile.

     
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    Fu per uno scorcio d’istante, i loro occhi s’incontrarono nell’ipotetica linea di confine tra l’esistenza e l’annichilimento. Poi, tanto improvvisamente era comparso, altrettanto in fretta sublimò la sua essenza, svanendo in uno sbuffo di foschia. Il Kuthiano non seppe dire con certezza cosa gli fosse rimasto di quell’incontro, talmente confusi erano i suoi sensi in quei corridoi: odori che non erano più, corpi senz’anima, visioni distanti. Che fossero incappati dentro un’illusione?
    Dopotutto sarebbe stata una spiegazione facile, accessibile, in grado di giustificare le grottesche esperienze che stavano vivendo.

    Bid’daum scelse di continuare nel reale, accantonando momentaneamente l’ipotesi di un inganno mentale, per poi magari riaffrontare la questione in presenza di più lampanti prove.
    Forse la verità era che il Gerarca voleva evitare a tutti i costi la questione, giacché fin troppi aguzzini avevano giocherellato con la sua psiche nel corso degli anni di prigionia.

    Non poteva essergli successo ancora, non di nuovo: in prigione e seviziato mentalmente.
    Doveva negarlo con tutte le sue forze, altrimenti sarebbe precipitato nella disperazione.

    Il terrore della bimba scivolò via dall’attenzione del Castigo, dedito a risanare le doloranti fratture del suo spirito, che talvolta tornavano a tormentarlo nei momenti acuti di stress.

    Passò oltre, quasi non curandosi se gli altri lo stessero seguendo, camminando incerto come un onironauta nel suo sogno. Su per le scale, oltre la porta, finché non giunse ai corridoi che si perdevano nei meandri dei sotterranei.
    Si fermò, confuso; un singolare oggetto era posato sul pavimento: non conoscendone l’origine e le tradizioni cui era collegato, l’Eversore pensò subito ad un deserto in miniatura.
    Eppure si presentava troppo elegante e ordinato per essere realmente un tributo al regno delle sabbie.
    Il deserto che conosceva lui era caotico, crudele, dai confini sfilacciati che lambivano le terre ancora fertili.

    Simile alla sua anima, insomma.

    Essendoci diverse vie possibili, d’istinto il Criminale avrebbe fatto affidamento all’ipersensibilità della sua pellaccia. Rinunciò a consultare la bussola per il momento, giacché i suoi pensieri erano troppo sconnessi per indirizzare correttamente lo strumento, che rischiava di sviarli in mancanza di una salda volontà.
    Comunicò ai compagni d’evasione cosa stava cercando di percepire.

    Ho una certa sensibilità per quanto riguarda i refoli d’aria...

    Accompagnò la frase sollevando il palmo della rea mano in direzione dei differenti corridoi.

    ... se c’è uno spiffero, questo ci guiderà verso l’uscita.

    La sua voce era spenta, non più autorevole, quasi distante.
    Il suo animo corrotto e instabile si stava accartocciando su se stesso, sbarrando i ponti con il mondo.



    Stato fisico: acciaccato
    Stato mentale: confuso, in preda ad una crisi dell’anima
    Energia: 100%
    Equipaggiamento:

    Támerlein [Non evocata]

    Kuthian’s Armor [Armatura]

    Comet Hammer [Arma]

    Bussola dei Desideri [Oggetto gdr + tecnica only-gdr]

    Passive:

    Risorse criminali [Passiva: 110% energia]

    Oltre la realtà [Auspex spirituale, raggio 30 metri]

    Putrefazione [Passiva scenica valida per le tecniche sciamaniche del personaggio: gli spiriti provocano un effetto aggiuntivo di corrosione e avvizzimento all’ambiente circostante. Gli effetti sullo spirito nemico sono di libera interpretazione]

    Minaccia tangibile [Passiva di tatto super-sviluppato]

    Burattinaio [Passiva di controllo cinetico di oggetti circostanti: massimo 6 oggetti che non superano i 30 kg complessivi. Per estensione only-gdr, permette di manipolare i PNG che sono entrati in contatto con l’anima di Bid’daum]

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