Giorno 63

appunti di un ricercatore

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  1. † Peste †
     
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    soggetto #879640 (nome: Bid'daum) «
    pov: il Terzo «

    La mano di Eishun Kouroi aveva sfoderato la katana prima ancora che i battenti della sala si spalancassero e sbattessero contro i muri di legno. Notevole, considerato l'intaccamento della memoria procedurale nella fase intermedia dell'Alzheimer. Ma poi, lo sguardo trasognato con cui il povero Eishun guardò il colosso di muscoli e rabbia primordiale barricare la porta... tsk, peccato. Avevo veramente sperato di divertirmi un pochino prima di considerare concluso l'esperimento.

    « Cosa succede qui? » esclamò (intelligentemente) Eishun, accigliandosi. « Chi sei tu? »
    Penoso.

    « My, my, we have deep shit coming south. » canticchiai, sorridendo appena. Mm, bruto illetterato a ore dodici. Sfottere o non sfottere? Su questo non sussiste nessuna domanda. « Signor Kouroi, posso presentarle Bid'daum? Di razza kuthiana, uno scassinatore che ha collaborato- » come, dico io, come fare a non scoppiargli a ridere in faccia?, « -come donatore di sangue alla ricerca della cura per la vostra sfortunata figliola? » L'orientale si voltò a guardarmi mostrando un risibile barlume di comprensione. Poteva essere l'inizio di una barzelletta, della serie "un genio, un imbecille e un demente si incontrano al bar". « A quanto pare il signor Daum, detto Bid, è rimasto insoddisfatto della paga e chiede adeguata retribuzione. Acciaio temprato se non erro, nella forma della lama bimetallica da lei estratta e conseguentemente conficcata in un punto a piacere del suo apparato digerente. »

    Eishun Kouroi lo guardò con aria di profondissima serenità e disse: « ... »
    Qualcuno mi uccida. Ora.

    « L'ho incatenato nelle tue prigioni alla stregua di un ovino, l'ho sventolato come cibo a delle bestie sanguinarie e adesso lui vuole ridecorare la stanza con girlande di budella. Specificatamente, le nostre budella. » aggiunsi, casomai il messaggio non fosse giunto a destinazione. Eishun lo guardò con aria di comprensione, inarcò un sopraciglio e... lo abbassò con espressione confusa.
    Onestamente, a volte la vita del Cavaliere dell'Apocalisse è scoraggiante.

    Feci un lungo, teatrale sospiro, poi rilasciai andare parte della presa della malattia sulla mente del povero e provato umano. « Vuole uccidere sua figlia. » dissi.
    « Cosa? » esclamò Eishun, voltandosi a guardare Bid'Daum con sguardo omicida. Eureka! Allora c'è luce in casa, dopotutto! « Dov'è lei ora? »
    « Non ne ho la più pallida idea. Credo infatti che mi affretterò ad assicurarmi della salvaguardia del vostro piccolo fiore. Con permesso. » M'inchinai brevemente al Kouroi, strizzai l'occhio al kuthiano e svanii in nebbiolina.

    S'alzi il sipario, inizia l'atto primo della Tragedia!


    soggetto #00 (nome: Sakura) «
    pov: soggetto #00 «

    "Sono un mostro."

    Per anni prima di andare a letto avevo ascoltato i racconti credendoli solo racconti. Storie di mostri armati di mazze di ferro e animali che si trasformavano in demoni dopo la morte, bellissime donne che mostravano coda di volpe quand'erano disattente e spiriti vendicativi che sciamavano nella notte portando distruzione sugli incauti. Storie, solo storie della buonanotte, fatte per spaventare ed ammonire: ma io non mi ero lasciata ammonire perché il mio letto era caldo e accogliente e mio padre, seduto accanto a me mentre raccontava, aveva reso il mondo un posto sicuro in cui vivere. Ero solo una bambina, sciocca e ignorante.

    Ma adesso...

    "Sono un mostro."

    ...adesso io sono parte di quelle storie.

    Vedo di notte. Persino quando non v'è praticamente luce posso vedere come a giorno, la fiammella di una candela è diventata il bagliore di un fuoco e il cielo nuvolo è ai miei occhi come la visione diretta del sole accecante. Sento i suoni più flebili. Prima amavo venire nel giardino della casa perché era il luogo più silenzioso della magione, ma adesso questo paradiso silente è riempito dal suono di piedi nudi sul legno del patio e dallo scricchiolio di assi lontane decine di metri. Fiuto gli odori più svariati. Il mio naso è aggredito, assediato da un miasma violento che non ricorda affatto l'odore dei petali di ciliegio in fiore che ricordavo - e quando riesco a smettere di pensare, a lasciare che sia il corpo ad agire e non io, quel miasma si streccia da solo in un enorme puzzle di tracce, impronte, odori, segnali di ogni tipo e genere.
    Bevo sangue.
    L'impulso, la sete, è talmente forte che a malapena riesco a rimanere cosciente di ciò che mi circonda per l'arsura. Non fosse per il disgusto starei già saltando alla più vicina vena pulsante, il cui ritmico rombare risuona alle mie orecchie nitido come lo scrosciare di una cascata per un moribondo. E a quanto pare, adesso posso anche ferire con la voce.
    Sono un...

    -Io non sono un mostro e non lo sei nemmeno tu.
    Qualcuno fece uno strano verso, a metà fra un singhiozzo e uno starnuto. Ci misi un paio di secondi a capire che quel qualcuno ero io.
    -Non ti abbandonerò come hanno fatto gli altri.

    Alzai la testa. Davanti a me, una mano. La sua mano. Una mano sporca, coperta di sangue e fango e schifezze nere, con unghie rotte e i segni delle catene sul polso. Una mano da brigante, da assassino, da vampiro. Una mano non molto diversa dalla mia, dimensioni a parte.
    « Sembrava accesa. » Mi inumidii le labbra, secche come la sabbia dello Yuzrab. « La discussione, intendo. »

    Alzai la mano lentamente, allungandola verso quella del vampiro...

    « Scusate il disturbo. »

    Gridai di sorpresa, in un istante scaraventata dal mio stesso balzo due metri dietro il vampiro - e lì, ora davanti a lei, c'era l'oni: il kimono occidentale sostituito da un "completo", gli occhiali scintillanti sul suo naso, un sigaro fumante fra le dita, le labbra curve in un sorriso fintamente dispiaciuto.

    « Detesto dover interrompere un quadretto così romantico, ma il signor Kouroi ha appena ricevuto la visita di un kuthiano molto arrabbiato e mi ha cortesemente chiesto di assicurarsi che la sua bambina sia, come dire...

    al sicuro.
    »


    soggetto #05 (nome: n/a) «
    pov: soggetto #05 «

    "...nonmivedinonmivedinonmivedinonmivedinonmivedinonmivedi..."
    Non mi vedevano. Nessuno di loro mi vedeva. Non potevano. Non dovevano. Era il modo in cui il Padrone lo aveva addestrato: silente, invisibile, letale. Il suo (mio?) corpo potenziato da magia e scienza. La mia (sua?) mente forgiata da tecniche di condizionamento mentale. Le sue doti acuite, affinate, formate a colpi di martello e infine temprate nell'acqua gelida. Creato per un solo scopo.
    Uccidere.

    hito o korosu.

    Ero sul tetto del rilievo (casa?), guardando i due obiettivi da cinque metri alle loro spalle e due alla loro destra, quattro metri sopra il suolo. Mi protesi in avanti, lasciandomi cadere. Nello stesso momento il mio piede fece contatto col bordo di legno e spinse con forza, triplicando la velocità. Schizzai, più veloce di quanto gravità avrebbe mai potuto fare. Quando fui a meno di due metri dall'obiettivo (vampiro?) la malia cadde da sola, la sua mente concentrata solo sull'imminente uccisione.
    Allargai il braccio.

    Sarei piombato dall'alto, quarantacinque gradi di alzo. Un singolo colpo, cinque artigli lunghi cinque centimetri all'altezza del collo dell'obiettivo. Lacerazione dei nervi spinali. Fratture multiple delle vertebre cervicali. Proiezione in avanti; danni collaterali da caduta. Poi l'atterraggio - una capriola per smorzare l'energia cinetica dell'impatto, un passo per accumulare impulso, un salto per giungere sulla cima di quell'albero di ciliegio. Tempo totale di esecuzione: cinque secondi. Tempo totale a malia abbassata: due secondi. Ultimo movimento visibile a malia abbassata: la capriola.

    Creato per un sol scopo.
    Uccidere.


    finanziatore del Progetto Apocalisse (nome: Eishun Kouroi) «
    pov: Eishun Kouroi «

    Io sono un uomo malato.
    Non conosco il nome. Non ho sentito di un malanno simile, che lascia confusi e vuoti un momento e l'attimo successivo sembra sparito. Tuttavia, la verità è innegabile. Il mio legame con la realtà è... sottile, a volte. Perdo il trascorrere del tempo, dimentico come ho fatto a giungere in luoghi. Un uomo normale avrebbe chiesto aiuto alla sua famiglia. Ma io sono più di un uomo, più di un samurai, più di un guerriero: sono un padre, un capo, un leader. Le persone, la mia famiglia guarda a me per sapere che direzione deve prendere la loro vita. Così ho nascosto la mia malattia al meglio delle mie capacità, fidandomi dello straniero per le mie cure.

    Ma quando il dottor Hestilenz mi aveva detto che quell'abominio cornuto era venuto per uccidere mia figlia, la nebbia si è diradata e il mondo, all'improvviso,
    Nessuno può toccare la mia famiglia.

    Il primo colpo venne in diagonale, sferrato dalla distanza di oltre sette metri. Era quello che i barbari chiamavano "dritto sgualembro", un fendente che traversava un quadrato in linea retta e congiungeva due vertici opposti. Magia, il diritto divino della sua famiglia incanalata nell'arma che fu di mio padre prima di me e del padre di mio padre prima di lui, concretizzata in una lama d'un azzurrino traslucido. Una distrazione, per darmi l'opportunità di caricare il colosso cornuto e sferrare un colpo all'arteria femorale destra giusto pochi istanti dopo il colpo astrale.
    Passo, spostamento.

    Ora ero alla sua destra, la parte superiore del mio corpo già fluente nella posizione successiva. La lama della katana ascese cercando la vena cefalica sul suo polso, un'altro colpo potenzialmente letale.
    Passo, spostamento.

    Ora ero a distanza di sicurezza, guardia alta, in attesa della prossima mossa del nemico.
    E quant'è vero che sono un samurai, quell'abominio non avrebbe alzato un sol dito su mia figlia.



    Qm Report
    Dichiaro nel pieno possesso delle mie facoltà fisiche e mentali che il design del Master Report di mia sorella è una figata pazzesca e dunque prontamente diverrà la versione 2.0 del mio report. Upgade!
    Vale la regola che qualunque accordo privato stretto tra Morte e uno di voi ovviamente continua ad essere valido: l'idea alla base del nostro modus operandi è di agire in quanto gruppo, onde creare una serie di backup e ridurre al minimo le possibilità di interruzione del servizio. Ogni riferimento a fatti, cose e cani a sei zampe realmente esistenti è naturalmente di natura puramente casuale.
    ...se ci volete credere! :8D:

    Punti sangue di Sakura: 3
    Mana di Sakura: 60%

    † Il soggetto 879340: Biddaum
    Ma ciau, grande e grosso e cattivo bestione sfamavampiri! :8D: Il tipo che hai di fronte è un png, la sezione tecnica della cui scheda è copiata da un pg del mitico Ronin e dunque ovviamente © del suddetto - essendo egli stato il primissimo Alfiere dell'Ovest, nonché ammirevole player, una citazione era d'obbligo.

    Mana di Eishun: ?? %
      Yoritomo no Kagizume. +25% forza/velocità
      Malato. difesa mentale e da malie passiva; difficoltà di pensieri logici
      _
      VI. attacco magico a distanza seguito da carica e attacco fisico (consumo alto)
      IV. spostamento e attacco fisico con +50% in velocità (consumo medio)

    † Il soggetto 08: Arthur
    Scontro 2vs2, con la mia sorellina Morte ad impersonare Sakura. Nulla di particolare da dire... per il momento. :guru:

    Mana di Soggetto 05: 75%
      Homo Immortuus. +50% forza/velocità/agilità; percezione del sangue; vista+; olfatto+; udito+; armi naturali (denti, artigli)
      Potenziamenti genetici. movimenti sfocati in attacco e in difesa; capacità di sollevamento pesi avanzata; salti potenziati;
      Condizionamenti mentali. insensibilità al dolore; capace di continuare a combattere anche con ossa rotte
      Addestramenti di base. invisibilità passiva quando non attacca o difende; non lascia tracce; non emette suoni
      _
      Scatto. movimento rapido (5m, consumo basso)
      Istant-Kill. attacco singolo diretto a punti vitali del corpo nemico (consumo alto)



    Edited by † Peste † - 27/10/2013, 12:44
     
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    croceart

    « Sembrava accesa. La discussione, intendo. »

    La dolce Sakura si inumidì le labbra, represse i suoi singhiozzi come una piccola donna. Quando tese la mano verso di lui, accettando il suo aiuto, ad Arthur sfuggì un sorriso intenerito.
    Quel comportamento gli ricordò una Drusilia ancora bambina, intimidita da false credenze, spaventata dal suo mondo che "mondo" in verità non era. Anche lei credeva di essere un mostro; a ben pensarci il Saggio non si ritenne nemmeno in grado di ripercorrere mnemoricamente tutte le notti trascorse a medicare il suo corpicino dalle piaghe ed i segni di tortura inflitti senza ragioni consistenti, che non fossero puramente ideologiche. Quanti pomeriggi passati in sua compagnia, quando fu pronta per capire: le insegnò l'arte, la letteratura e la scienza per farle aprire gli occhi, per catapultarla aldilà delle grate della sua prigione dorata verso un mondo dove non esisteva nè il Bene e nemmeno il Male, ma solo il Reale. Lungi dall'Utopia, cardine dell'ideologia Galanodel, l'aveva presa per mano guidandola verso i sentieri della Conoscenza, così che disprezzasse l'omologazione e si abbandonasse al gusto del diverso.
    Per anni aveva condiviso con lei il suo sapere, così che imparasse ad accettarsi.
    Quella piccola vampira, infondo, non era molto diversa dalla sua bambina.

    « Scusate il disturbo. »

    Una voce -ahimè- conosciuta interruppe quell'attimo di pace, scaraventando entrambi i vampiri nell'orribile realtà in cui erano immersi. Sakura urlò, nascondendosi dietro di lui. Arthur inarcò un sopracciglio, fissando il loro carceriere con aria imperturbabile.

    « Detesto dover interrompere un quadretto così romantico, ma il signor Kouroi ha appena ricevuto la visita di un kuthiano molto arrabbiato e mi ha cortesemente chiesto di assicurarsi che la sua bambina sia, come dire... al sicuro. »

    Non gli piacque, non gli piacque per niente. Il suo istinto e la logica gli suggerivano che a breve sarebbe accaduto loro qualcosa di orribile, ma un attacco dall'alto era una delle possibilità meno probabili a cui avrebbe pensato.
    Ebbe solo il tempo di sporsi in avanti, ma il colpo giunse lo stesso: i canini si strinsero al resto della dentatura fino a fargli male, cercando di contenere -almeno in apparenza- il dolore generato da artigli infilzati nel proprio sistema nervoso.

    Fortunatamente il suo rinomato sangue freddo gli permise di elaborare una strategia in quei pochi attimi, così da salvarsi la vita. Approfittando del proprio controllo sul sangue, scelse di agire proprio sulla materia prima a lui più congeniale: dalla carne aperta il liquido rubicondo divenne viscoso... e poi duro. Così duro da rivelarsi impenetrabile, così ben distribuito fra gli artigli della bestia da non permettergli movimenti fino all'attimo in cui non si sarebbe irrimediabilmente sciolto.

    Un rivolo cremisi bagnò le labbra pallide del Saggio, ora piegate in un ghigno mefistofelico; in quel preciso istante, il sangue colato sulla giacca ed il pavimento si sarebbe animato di vita propria, e con uno scatto repentino sarebbe volato alla gola del nemico, incurvandosi come lame, mutando la consistenza in quella del diamante.

    Gli avrebbero tranciato il capo di netto.
    Un'esecuzione in grande stile.


    divisorescheda

    m99

    Informazioni Generali


    • Riserva Energetica: 40%

    • Stato Fisico: -5% (ferita sanguinante alle spalle).

    • Stato Psicologico: Concentrato.

    • Energia spesa nel turno: 20 + 10%

    • Informazioni Generiche: Non avendo PU o Instant Casting, ho tempo solo di piegare leggermente il busto, ma di fatto mi faccio colpire in pieno (-5%).
      I riflessi del mio pg reagiscono in ritardo ma, essendo un Alchimista del Sangue, Arthur approfitta della propria ferita per generare un muro lì dove è stato colpito, così da limitare i danni: supponendo che gli artigli dell'Homo Immortuus siano ancora all'interno della ferita, immagino che il Muro in Adamantio possa fungere anche come trappola, un tentativo per bloccare (almeno per qualche istante) gli spostamenti del nemico, tenendogli imprigionata una mano al suo interno.
      Senza nemmeno voltarsi, sicuro di riuscire a "imprigionare" il nemico per pochi attimi, il Saggio genera dal proprio sangue delle Lame in Diamante, dirette alla gola del mostro, con la sola volontà di tranciargli il capo di netto.




    Equipaggiamento


    • Anello Galanodel [x]: Anello forgiato appositamente per Arthur, gli permette di muoversi alla luce del sole senza rimanere incenerito.

    • Occhio del Drago [x]: Spada a una mano in acciaio.

    • Sacca di Sangue [x]: Sacca impermeabile contenente mezzo litro di sangue.

    • Provette Vuote [x]: Semplici provette in vetro vuote e ben pulite: possono servire come contenitori.

    • Bisturi [x]: Bisturi medico sterilizzato. E' particolarmente tagliente ed è perfettamente utilizzabile come arma, oltre che per le operazioni chirurgiche o le semplici ricerche su cavie.

    • Siringa [x]: Siringa sterilizzata e sempre pronta all'uso: dagli infiniti utilizzi medici e scientifici, può anche fungere come arma.

    • Revolver [x]: Il revolver, rivoltella, o pistola a tamburo è attualmente un tipo di pistola a retrocarica a ripetizione semplice (tecnicamente arma corta a ripetizione multicamera monocanna), caratterizzata da un serbatoio a tamburo capace di compiere illimitate rivoluzioni intorno al proprio asse longitudinale; dal particolare moto del tamburo deriva il nome. Comprende anche un set di proiettili sia normali che d'argento.




    Abilità Passive


    • Dono Oscuro: Arthur è un vampiro, dunque clinicamente morto. A tale caratteristica conseguono vari vantaggi e/o svantaggi; ad esempio non emana calore, non può essere rintracciato attraverso strumenti di rilevamento di forme di vita (antiauspex), e non può essere ucciso se non con il famoso paletto in legno di frassino, di Siliquastro (comunemente chiamato "albero di Giuda"), Biancospino o semplicemente la luce del Sole. L'acqua santa gli provoca dolore ma non lo ferisce e tende ad allontanarsi dai crocifissi, nonostante non gli facciano nulla....insomma ha tutte le caratteristiche del classico vampiro. In più odia l'aglio ma solo perchè puzza. (Antiauspex + immortalità= 10 pt)

    • Visione Notturna: Essendo un vampiro, gli occhi di Arthur hanno la caratteristica di avere una nitida visione notturna, anche più potente di quella dei felini; esattamente come se fosse pieno giorno. (Scurovisione= 5pt)

    • Maestro della Mente: Inquanto psion ormai da tempi antichi, Arthur ha ottenuto, grazie ad un'esperienza praticamente millenaria, la capacità di riconoscere qualsiasi attacco psichico -percependone a volte anche la tipologia- atto a ledere o manipolare la sua mente o quella di chi gli sta intorno. In termini di gioco la passiva non serve come protezione ma come sentore di allarme qualora avvenisse un attacco da parte di un nemico, così da ricorrere alle giuste difese. In più funge anche come difesa da malie. (Antimalia + sentore raggiri mentali = 10 pt)



    Tecniche Attive


    • Scudo in Adamantio: Ad Arthur basta il contatto con una piccola quantità di sangue (sia preso da vesti sporche o estratto appositamente dal proprio o da un'altro corpo) per generare dal nulla uno scudo in adamantio (l'adamantio non è un elemento, ma una serie di composti del ferro creati da un processo segreto scoperto da una ristretta cerchia di alchimisti di cui lui fa parte). Tale scudo è resistente sia ad attacchi fisici che energetici. Tuttavia il potere di alchimista di Arthur non è ancora accettabile per rendere questo processo di trasformazione a tempo indeterminato. Dunque lo scudo avrà durata istantanea; dopodichè si "squaglierà", tornando ad essere semplicemente sangue riutilizzabile.
      Consumo: Variabile Alto.

    • Lame in Diamante: Ad Arthur basta il contatto con una piccola quantità di sangue (sia preso da vesti sporche o estratto appositamente dal proprio o da un'altro corpo) per generare dal nulla tre lame di diamante incredibilmente taglienti. Tuttavia il potere di alchimista di Arthur non è ancora accettabile per rendere questo processo di trasformazione a tempo indeterminato. Dunque la spada avrà durata istantanea; dopodichè si "squaglierà", tornando ad essere semplicemente sangue riutilizzabile.
      Consumo: Medio.

    divisorescheda

     
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    I battenti di quella porta impattarono contro i muri, stridendo mentre torcevano i cardini. Nella stanza che aveva brutalmente invaso c’erano due persone: una di queste era un samurai in età avanzata, l’altro era proprio l’uomo che il Kuthiano stava cercando. La divinità che si era messa al servizio della famiglia Kouroi, il carceriere che aveva giocato con i loro corpi e le loro menti.

    gkfNzrj

    « Sono tornato, come promesso. »

    La sua voce era scalpitante e velenosa, eppure non alzò nemmeno un dito sugli altri due. Non subito, almeno. Doveva godersi il momento, assaporare l’attesa che lo separava dalla vendetta tanto agognata: qualcuno doveva pagare per averlo imprigionato, dopotutto. E lui esigeva solo pagamenti di sangue.

    Lasciò vaneggiare il dottore, osservò la sua mimica facciale, la sua gestualità, ascoltò la sua voce fasulla, e pensò a come dovevano essere volubili gli dèi per scendere dai cieli solo per giocare coi mortali.
    Sentendogli nominare gli affreschi di viscere, Bid’daum fu costretto a fare una precisazione.

    « Ti sbagli: di solito sventro le vittime che m’interessano poco. Per gente come voi conosco trattamenti molto più esclusivi. »

    Il samurai di mezza età sembrava totalmente perso. Soltanto sentendo nominare sua figlia sembrò riacquistare la lucidità. Il padre mise mano alla spada, mentre il dottore prese congedo. Anche il Castigo impugnò la sua lama, rivolgendo parole vagamente sorprese a P. Hestilenz.

    « Ma come, mi fai venire fin qui e poi te ne scappi?
    Finisco questo bastardo e poi mi dedicherò solo a te, doc.
    »

    In tutta risposta quello scomparve, lasciandolo da solo con Eishun Kouroi. Quello doveva essere un riccone del cazzo che aveva assoldato addirittura un essere ultraterreno per curare quella troietta di sua figlia. In fondo era rimasto in quelle prigioni a causa di un suo ordine, facendosi drogare e drenare per chissà quanto tempo. Non sorprendetevi quindi se Bid’daum ricambiò il suo sguardo omicida con altrettanta ferocia.

    Bastò una posa di katana da parte dell’altro per concretizzare una lamina azzurrognola in linea di collisione col corpo del monocorno. Ne percepì l’arrivo con largo anticipo, grazie alla sensibilità inumana che stirava ogni centimetro quadro della sua pelle. Cercò di allontanarsi lateralmente dalla traiettoria cadente, stiracchiando al contempo il tessuto della realtà circostante, che si aprì dopo qualche istante per inghiottire l’energia arcana.

    Nel mentre il nostro non aveva staccato gli occhi dallo spadaccino in avvicinamento e – vedendolo torcersi per sferrare un fendente basso – reagì frapponendo la sua lama. L’impatto tintinnante fra le due armi vibrò su per l’impugnatura fino alla spalla.

    Il samurai probabilmente non si sarebbe accorto di un evento in atto proprio in quei momenti. Un distaccamento dell’anima corrotta era filtrato fino a Tàmerlein, la spada del Kuthiano, per poi cercare di avvinghiarsi alla lama nemica sfruttando il fugace contatto avvenuto tra le due. Non sarebbe bastata una trasfusione così frettolosa per attivare il parassita di spirito, perciò avrebbe atteso il secondo contatto, che avvenne nello specifico all’altezza del polso destro.
    La velocità di Eishun superò la guardia di Bid’daum, che fu colpito sul segmento di armatura che ricopriva il suo avambraccio. La botta fu tremenda, nonostante lo strato metallico avesse smorzato la pericolosità del fendente. Strinse nervosamente il pugno sull’elsa della sua spada.
    A dispetto delle apparenze, era soddisfatto. Grazie al contatto ravvicinato sarebbe riuscito a trasmettere la parte restante d’anima che serviva per contaminare la katana nemica.

    Senza quell’arma il glorioso samurai dei tempi passati tornava a essere un vecchio rincoglionito e indifeso.

    L’amalgama gommosa di spirito aveva infatti la spiacevole tendenza a manomettere qualunque oggetto, e quel cimelio di famiglia non avrebbe fatto eccezione.
    Ora il suo nemico era in guardia, ma nessuna posa imparata alle lezioni di kendo lo avrebbe potuto salvare dalle parole velenose che gli furono rivolte.

    « Quanto sei idiota a fare tutto questo per Sakura. Avresti dovuto ammazzare quella bambina succhia-sangue, non avete una reputazione da difendere voi Kouroi? Quella bimba apriva le teste dei prigionieri a mani nude... »

    Si aspettò una reazione schifata e incredula da parte di Eishun.

    « ...oh, il dottore non te l’ha detto? Non ti ha detto che non ha ancora curato quella bambina che ha rinchiuso insieme a noi nelle prigioni, e che è stata vittima delle sue torture per tutti questi mesi? Immagino che non ti abbia detto nemmeno che sei stato usato, e che adesso non gli servi più. »

    Proprio a lui era stato lasciato il compito di smaltire quell’immondizia umana. Avrebbe atteso l’istante in cui il padre avrebbe abbassato la guardia per la sorpresa – una spada che scivola dalle tue mani d’improvviso dev’essere piuttosto destabilizzante, non credi Eishun? In quel momento Bid’daum avrebbe proiettato la sua seconda arma - il Comet Hammer - contro l’avanzo di carne, guidandolo in volo grazie ad un invisibile tentacolo di coscienza. La massiccia sfera d’acciaio puntava direttamente contro la cassa toracica del vecchio.

    In parallelo sarebbe scattato in avanti verso l’avversario, con la spada stretta nella destrorsa e gli occhi da psicotico fissi sulla preda disarmata (sempre che tutto fosse andato secondo i piani).
    Avrebbe conficcato la punta nell'inguine del poveraccio, cercando di aprirgli lo scroto come se fosse un melograno marcio da staccare dalla pianta. Solo in seguito avrebbe risollevato la spada attraverso la sua carne per sezionargli il basso ventre.



    Stato fisico: botta all’avambraccio destro, leggera stanchezza
    Stato mentale: sadico e vendicativo
    Energia: 75 – 20 – 5 = 50%
    Equipaggiamento:

    Támerlein [ Spada | passiva di evocazione | passiva di ferimento spirituale ]

    Kuthian’s Armor [ Armatura ]

    Comet Hammer [ Arma ]

    Bussola dei Desideri [ Oggetto gdr + tecnica only-gdr ]

    Passive:

    Risorse criminali [ Passiva: 110% energia ]

    Oltre la realtà [ Auspex spirituale, raggio 30 metri ]

    Putrefazione [ Passiva scenica valida per le tecniche sciamaniche del personaggio: gli spiriti provocano un effetto aggiuntivo di corrosione e avvizzimento all’ambiente circostante. Gli effetti sullo spirito nemico sono di libera interpretazione ]

    Minaccia tangibile [ Passiva di tatto super-sviluppato ]

    Burattinaio [ Passiva di controllo cinetico di oggetti circostanti: massimo 6 oggetti che non superano i 30 kg complessivi. Per estensione only-gdr, permette di manipolare i PNG che sono entrati in contatto con l’anima di Bid’daum ]

    Attive utilizzate:

    Varco dimensionale
    Oltre al saper manipolare le anime, il detenuto è esperto nella creazione di portali su altre dimensioni.
    Aprendo uno squarcio dimensionale di posizione, forma e dimensioni consone alla situazione da affrontare; Bid’daum riesce a risucchiare qualunque attacco magico rivoltogli contro.
    Tipo: difesa
    Consumo: variabile (usato ad alto)

    Manomissione
    Un distaccamento di spirito – viscido come i parassiti delle paludi – s’avvicina alla ferraglia brandita dal nemico, avvinghiandosi tenacemente all’oggettistica dell’opponente e impestandola con la sua malsana presenza. Subdolo sabotaggio ad opera del Castigo, la vischiosa manomissione interesserà il funzionamento e l’ ergonomia dell’equipaggiamento intaccato, portando i meccanismi ad incepparsi, le impugnature a scivolare via dalla stretta e i materiali a divenire fragili come il cristallo. In definitiva, questa sottospecie di bava spiritica rende inservibili tutti gli oggetti vulnerabili ai sabotaggi.
    Consumo: basso

    Riassunto:

    - Percepisce l’attacco magico in arrivo grazie alla passiva di tatto ipersviluppato e lo assorbe usando la difesa Varco Dimensionale a consumo alto.
    - Blocca il primo fendente con una parata fisica, mentre il secondo (in virtù del power up in velocità) raggiunge la corazza sul polso senza problemi
    - Bid cerca di contaminare e rendere inservibile la katana nemica usando la tecnica Manomissione
    - Lancia il Comet Hammer verso il petto nemico usando la passiva Burattinaio, sfruttando magari un momento di distrazione dovuto al disarmo inaspettato
    - Scatta verso il nemico e si esibisce in un affondo verso le sue parti basse, cercando poi di aggravare la ferita strattonando verso l’alto. La spada è dotata di una passiva di ferimento spirituale, perciò ogni affondo nella carne asporta anche pezzi di spirito nemico


    Edited by · Jira · - 28/10/2013, 22:19
     
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  4. † Morte †
     
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        soggetto #879640 (nome: Bid'daum) «
        pov: Eishun Kouroi «

    Che la creatura non avesse onore ad Eishun era chiaro. Come giustificare altrimenti le azioni di un essere che, pur non essendo umano, agisce in questo modo nei confronti di una bambina così piccola? Se anche Sakura non fosse stata sua figlia prediletta, comunque la spada di Eishun si sarebbe volta contro di esso, ostacolandolo nella sua empia missione. Cos'altro poteva aspettarsi, il cornuto, a parte morte?
    « Sprechi il tuo fiato, mostro. » disse Eishun, l'animo placido come il giunco di palude. « L'ultimo. »
    La Bestia mulinò il braccio, scagliandogli contro l'estremità di una lunga catena. Il samurai schivò con facilità quel goffo da gaijin con un piccolo inchino e andò incontro alla carica nemica, spostandosi di mezzo passo di lato per favorire l'estrazione della wakizashi e frapponendo la lama curva della katana alla spada bastarda.
    Fu solo quando la lama nemica affondò nella sua gamba che Eishun Kouroi si rese conto del fatto che la sua arma era spezzata dieci centimetri dopo l'elsa.

    Grugnì, tanto per la sorpresa quanto per il dolore. L'altra mano però si era già messa in moto, alzandosi verso il viso del nemico in un finto attacco. Non sarebbe stato lui a colpire, ma quello che il cornuto avrebbe visto come un procione: un baku, un kami minore. Risalito velocemente la sua spalla, lo spirito avrebbe usato il braccio proteso per saltare addosso al viso del nemico e accecarlo. Il braccio armato di katana avrebbe cercato il ventre nemico, al di sotto della protezione dell'armatura... o meglio, così avrebbe dovuto fare. Senza una katana (e senza la presenza di spirito per ovviare alla limitazione), Eishun si limitò a passare al colpo successivo e cercare il collo nemico con la wakizashi, idealmente sgozzandolo, prima di tornare a distanza di sicurezza e rimettersi in guardia.
    Impugnando ancora la katana, naturalmente.

        soggetto #00 (nome: Sakura) «
        pov: soggetto #00 «

    Gridò, la piccola Sakura, quando una macchia sfocata comparve dal nulla e si gettò contro il vampiro, squarciandogli la schiena con la ferocia di una bestia selvaggia. Non riuscì neppure a capire cosa fosse che già era svanito, in un orrido stridore di metallo squarciato. Una scheggia alta la metà di lei volò ronzando a pochi metri da lei e si conficcò con violenza nel tronco di un albero, scuotendolo dalle radici alle fronde- il suo profilo slabbrato e deforme, come se squarciato da immensi artigli. Il suo naso fu assalito dall'odore del sangue tinto con qualcosa di morto, talmente disgustoso da non stuzzicare neppure la sete. Con gli occhi sbarrati vide schizzi rossi librarsi nel vuoto e scagliarsi contro qualcosa, mettendosi a scintillare a metà strada. Sakura si chinò velocemente ponendo le mani sulla testa e udì un rumore come di mille vetri infranti, per poi essere investita da una pioggia di schegge di vetro. Con gli occhi sbarrati e il viso premuto a terra guardò orripilata quello che una volta era stato un pacifico giardino - la sua casa! la sua amata casa! - e che ora era smosso come il più sanguinario dei campi di battaglia.

    « No, no, no! » gridò.
    « Bambina mia, per favore. » la rimproverò la voce dell'oni sopra di lei, con quella voce paternalistica che tanto odiava. Sakura alzò lo sguardo, la fronte corrucciata in un'espressione irata... solo per trovare quasi a contatto col suo naso la punta molto acuminata di una freccia, già incordata in un enorme arco di osso brandito dall'oni in camice da laboratorio. « Le tue grida risultano alquanto fastidiose alle mie orecchie. »
    Sakura deglutì. « C-cosa vuoi fare? »
    L'oni sorrise - un sorriso crudele, e feroce. « Per il momento? Solo un piccolo 'puf'. »

    L'oni batté il piede a terra e ogni ciliegio tremò e si scosse come colto da un brivido, lasciando cadere i fiori. I fiori! A centinaia scesero volteggiando nell'aria: turbinando, ondeggiando, nascondendo ogni cosa. Il mondo si era ridotto ad un cerchio d'erba e terra smossa del diametro di due metri appena, ogni altra cosa nascosta da un manto turbinante di petali di ciliegio.
    Gli stessi da cui aveva preso.
    Gli stessi che non potevano proteggerla, ormai.

    L'oni tirò indietro la corda dell'arco, tendendolo fino al suo limite massimo.

    « Vedi, bambina mia, il problema di ogni ricerca scientifica... »

    « ...è che alla fine bisogna trarne le conclusioni. »

        <font color=black face="Bookman Old Style">soggetto #05 (nome: ignoto) «
        pov: soggetto #05 «

    La creazione si scrollò di dosso i frammenti di diamante che ricoprivano il suo corpo, ultimo rimasuglio dell'offensiva nemica. Non aveva le capacità magiche del suo obiettivo e i suoi talenti psichici erano stati in massima parte spezzati assieme alla sua mente. Il suo corpo, d'altra parte, era stato modificato per la massima capacità d'assalto.
    Sbriciolare diamante era solamente l'inizio.

    Chiuse gli occhi, inutili con il suo intero campo visivo pieno di petali bianchi. Espanse la sua - mente? coscienza? capacità? - verso l'esterno, in cerchi concentrici. Le piante, gli animali, i servitori che ottenebrati dalla malia del suo Padrone erano rimasti ottusamente al loro posto, la flebile fiamma della bambina-vampiro... e lì, dove l'aveva lasciato, l'essere che il Padrone gli aveva detto di uccidere.
    La preda.

    Aprì gli occhi, e si scagliò all'attacco.

    Sarebbe emerso dalla nube di petali come un fantasma, proprio davanti a lui. Artigli protesi all'altezza della gola, un rapido fendente orizzontale per squarciare e dilaniare - poi giù, ruotando chinato a gamba tesa per spazzare via quelle del nemico - infine una capriola che lo lasciasse accucciato di fronte alla sua preda, le dita dell'altra mano conficcati nel ventre fino al palmo.
    Tirare.
    Squarciare la carne.
    E scattare via, fulmineo come un fantasma. Confidando nella copertura dei petali per muoversi inosservato di un paio di metri a destra.

    Un fantasma nella neve, uno spettro fra bianchi fiori turbinanti.
    Creato per uccidere.



    Qm Report †
    Arthur Giles, Sakura
    Non sono affatto convinta dell'azione con il Muro di Adamantio. È vero che in circostanze particolari (qui raggiunte) tale tecnica possa fungere da costrizione, ma agendo prima che le azioni del nemico siano completamente compiute di fatto intervieni nel suo post e annulli ciò che segue. Ciò detto, la tattica dietro alle azioni è stata geniale.

    Nel turno: Sakura apre con una malia che impedisce a Peste e al vampiro ogm di usare tecniche offensive.
    Il vampiro ogm si difende sia dalla costrizione del Muro sia dall'attacco alchemico facendo a pezzi diamante e Adamantio a mani nude (Doti sovrannaturali).
    Peste stimola la produzione di polline delle piante vicine generando una nube 'fumogena' giallastra e richiama a sè l'Arco, simbolo della sua carica.
    Il vampiro ogm carica fisicamente Arthur (nota: questa volta l'azione non è potenziata da uno scatto con tecnica) vedendo tramite una tecnica di auspex.

    Per il momento Peste non ha attaccato Sakura, ma la cosa probabilmente non durerà in eterno - e per quanto la bambina sia una vampira potente, il Simbolo di un Cavaliere dell'Apocalisse non è pensato per lasciare sopravvissuti.

    Mana di Soggetto 00 (Sakura): 40%-20%=20%
      Punti sangue di Sakura. 3
      Voce dell'innocenza. coercizioni mentali non riconoscibili come tali; malia passiva applicabile solo quando attacca mentalmente: l'auditorio presta attenzione a Sakura;
      Sangue di shinso. immortalità; capacità di continuare a combattere anche con ferite incapacitanti;
      _
      Voce dell'innocenza. coercizione mentale, convince le persone a non attaccare Sakura e alleati con tecniche (consumo alto, turno 1 di 2)
    Mana di Soggetto 05: 75%-20%-10%=45%
      Homo Immortuus. +50% forza/velocità/agilità; percezione del sangue; vista+; olfatto+; udito+; armi naturali (denti, artigli)
      Potenziamenti genetici. movimenti sfocati in attacco e in difesa; capacità di sollevamento pesi avanzata; salti potenziati;
      Condizionamenti mentali. insensibilità al dolore; capace di continuare a combattere anche con ossa rotte
      Addestramenti di base. invisibilità passiva quando non attacca o difende; non lascia tracce; non emette suoni
      _
      Doti sovrannaturali II - Potenza. difesa di tipo diretto contro attacchi fisici o magici (consumo alto)
      Doti sovrannaturali I - Presenza. auspex (consumo medio, due turni)
    Mana di Pestilenza: ??
      Archetipo. vola e trova appoggi ovunque; aura di terrore(contenuta); riconosce attacchi e malie psioniche; auspex; resistenza dell'auspex a passive anti-auspex; privo di aura, odore, sapore, rumore.
      Archetipo della Pestilenza. +50% mira; udito, vista e olfatto potenziati; capacità di pensiero rapido; aura di malattia e nausea; -50% in forza/resistenza ai nemici entro 30m;(contenuta) percepisce le condizioni di salute delle vittime
      _
      Angiosperme. nube 'fumogena' (consumo medio, turno 1 di 2)



    Biddaum
    Eishun evita il colpo della Comet Hammer con il pu in velocità e para il fendente di spada... o meglio, lo avrebbe fatto se la katana non fosse ridotta ad un moncone. Il passetto di lato di fatto blocca il terzo attacco, lo squarcio del ventre, poiché posto su un'ipotesi -non più valida- secondo il meccanismo dell' if-then. Eishun reagisce col Desiderio del Procone Baku per accecarti, poi un attacco a potenza media contro il collo, infine con una ritirata e una messa in guardia. La katana brandita è ovviamente inutilizzabile, ma...

    Mana di Eishun: ?? %
      Yoritomo no Kagizume. +25% forza/velocità
      <font face="Impact">Malato. difesa mentale e da malie passiva; difficoltà di pensieri logici
      _
      Tanukibaku no Negai, Desiderio del Procione Baku. evocazione magica che acceca per un turno il nemico (consumo basso)
      III. tecnica di attacco (consumo usato: medio)

     
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    Quel vecchio ignorò ogni cosa che il nostro gli disse. La sua testa probabilmente era offuscata da qualcosa: che fosse pazzia, amore o altro, poco importava. Al Kuthiano serviva solo sapere che con lui le parole erano inutili, il resto poteva andarsene all’inferno insieme all’anima del Kouroi.

    Il peso d’acciaio superò il nemico senza nemmeno sfiorarlo, schiantandosi contro un muro qualche metro alle sue spalle. La grinta del samurai lo spinse a farsi incontro a quel demonio con un corno solo, il quale si saziò dell’espressione di sconcerto che accompagnò la caduta del moncone di metallo, staccatosi dall’elsa come un alluce assiderato. La goduria crebbe ancora quando la punta della sua spada si conficcò nella carne dell'altro.

    Un cosetto comparso dal nulla interruppe la sua offensiva: quello strano animaletto zampettò verso la sua faccia allertando il Castigo, ma il rapido decorso degli eventi non gli permise di reagire in tempo.
    Di colpo non vide più nulla.

    Arretrò di un paio di passi, prima estraendo la spada dalla gamba nemica e poi portando istintivamente le mani verso il volto ferito. Poteva ancora sentire sulla pelle il respiro concitato del nemico, nonché i suoi spostamenti attraverso l’aria della stanza, ma il resto era buio indistinto.
    L’altro si fece subito avanti estraendo qualcos’altro. Bid’daum era già intenzionato ad allontanarsi con un balzo all’indietro e – mentre lo eseguì – uno strascico di fendente raggiunse gli avambracci rimasti sollevati. Quella nuova lama -più corta- lo aveva colpito con forza, venendo smorzata solo dall’armatura e dal balzo appena iniziato. Rigagnoli di sangue bagnarono le maniche delle sue vesti, il dolore al braccio destro si acuì d’un tratto. Toccò terra una manciata di metri più indietro, scivolando e finendo con le chiappe in terra, evitando per poco di sbattere contro il muro di fondo.

    La rabbia ormai lievitò senza freni.

    Per quello che gli aveva fatto – sia durante il tempo della prigionia, sia durante quel combattimento – quel nobile rincoglionito sarebbe stato fatto a pezzi. Le propaggini isteriche della sua anima schizzarono in tutte le direzioni: era un vero peccato che Eishun non potesse vederle, perché di lì a poco avrebbero scatenato un pandemonio.
    Un pezzo del suo spirito attraversò il pavimento fino a superare le piante dei piedi del nemico, che nel mentre se ne stava fermo come un cretino, probabilmente ancora in quella posa di guardia. Alle sue spalle sarebbe guizzata dal pavimento una guglia alta come una porta. Questa puntava al deretano dello schifoso samurai, con la chiara intenzione d’impalarlo sul posto.
    Poco dopo un quartetto di tentacoli invisibili si avvinghiò agli oggetti di quella stanza situati più in alto: tomi, candelabri, scrigni di legno, soprammobili, qualunque cosa potesse crollare sulla capoccia del padrone di casa. Altre due estensioni del suo odio scagliarono rispettivamente Tàmerlein e il Comet Hammer, rimasto adagiato in terra dal lato opposto della stanza. La spada fu scagliata di punta contro la sua pancia, mentre il peso metallico puntò verso la nuca del bastardo.

    Lui si sarebbe rialzato, sperando di sentire al più presto le ultime urla di dolore del samurai.



    Stato fisico: momentaneamente accecato, botta all’avambraccio destro aggravato da un taglio di entità bassa, stesso taglio anche sull'avambraccio sinistro, chiappe indolenzite dalla caduta, abbastanza stanco
    Stato mentale: incazzato
    Energia: 50 – 5 – 10 = 35%
    Equipaggiamento:

    Támerlein [ Spada | passiva di evocazione | passiva di ferimento spirituale ]

    Kuthian’s Armor [ Armatura ]

    Comet Hammer [ Arma ]

    Bussola dei Desideri [ Oggetto gdr + tecnica only-gdr ]

    Passive:

    Risorse criminali [ Passiva: 110% energia ]

    Oltre la realtà [ Auspex spirituale, raggio 30 metri ]

    Putrefazione [ Passiva scenica valida per le tecniche sciamaniche del personaggio: gli spiriti provocano un effetto aggiuntivo di corrosione e avvizzimento all’ambiente circostante. Gli effetti sullo spirito nemico sono di libera interpretazione ]

    Minaccia tangibile [ Passiva di tatto super-sviluppato ]

    Burattinaio [ Passiva di controllo cinetico di oggetti circostanti: massimo 6 oggetti che non superano i 30 kg complessivi. Per estensione only-gdr, permette di manipolare i PNG che sono entrati in contatto con l’anima di Bid’daum ]

    Attive utilizzate:

    Slancio del fuggitivo
    Il criminale si è sempre distinto per la sua incredibile rapidità, caratteristica che gli ha permesso più volte di sgusciare attraverso le barricate e di seminare le forze dell’ordine. I suoi scatti sono rapidi e letali, portati a livelli impressionanti per brevi intervalli di tempo, e solo intravisti dai nervosi battiti di palpebre che attendono la loro fine.
    Consumo: basso

    Aculeo fantasma
    Un’emissione di spirito fuoriesce dalle piante dei piedi dell’utilizzatore e s’immerge nel sottosuolo; tale prolungamento d’anima ha un’autonomia di sette metri da Bid’daum, che empaticamente guida e conduce l’emanazione verso il bersaglio. Una volta raggiunto, il flusso spirituale emergerà dal terreno assumendo le sembianze di uno sperone aguzzo. Tale stalagmite vanta le stesse capacità perforanti di una controparte fisica, tanto da poter passar da parte a parte la nuda carne.
    Consumo: medio

    Riassunto:

    - Subisce in pieno l’attacco accecante del procione, solleva le braccia davanti al viso e arretra di due passi.
    - Percependo l’arrivo di Eishun con la passiva Minaccia tangibile inizia una schivata all’indietro con la tecnica Slancio del fuggitivo. Il fendente che puntava alla gola lascia una ferita di entità bassa ad entrambi gli avambracci, dato che il balzo e l’armatura (in minima parte) lo smorzano.
    - Si allontana di qualche metro (compatibilmente alle dimensioni della stanza) e atterrando finisce col sedere in terra perché non vede un accidenti.
    - S’incazza parecchio e attiva la tecnica Aculeo fantasma, facendo spuntare uno sperone di potenza media alle spalle del nemico, che mira a impalare Eishun lì dove si trova.
    - Cerca di afferrare tramite la passiva Burattinaio quattro oggetti -grossi e posti in alto- da far cadere addosso a Eishun; altri due tentacoli gli spediscono da davanti la spada che punta alla pancia e il Comet Hammer che arriva dal suo punto cieco per beccarlo alla nuca.
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    croceart

    Cosa accade quando si è certi di trovare la Morte?
    Dipende dalle priorità... e da ciò che si vuole lasciare al mondo di sè stessi.

    Dopo più di due millenni di esistenza, Arthur era profondamente cambiato dal giovane studioso che domandò il Dono Oscuro in cambio di tempo. Allora era giovane, sciocco, desideroso di conoscenza al punto da dare in pegno la propria anima e, se fosse servito, anche quella dei suoi cari. Ora era invecchiato, non nel corpo ma nello spirito: i suoi occhi gelidi avevano visto il lento alternarsi delle generazioni, personalità di ogni natura nascere, crescere ed appassire come i fiori di quei ciliegi. Alcuni cadevano ancora giovani, altri strappati via a causa della loro bellezza.
    Arthur aveva accettato ogni cosa: la sua condizione, la vita e la morte. Avrebbe potuto benissimo rimanere lì a farsi uccidere, a vedere il fiore chiamato Sakura cadere prematuramente come molti altri, e questo non sarebbe andato nemmeno contro ciò che pensava.

    Tuttavia... aveva imparato anche qualche altra cosa, nei suoi millenni di esistenza.
    Aveva imparato che anche per un misero uomo esisteva il modo per ingannare la Morte, per lasciare qualcosa di sè nel regno dei vivi. Si chiamava prole, si chiamava opera, si chiamavano ricordi.
    Era stato il suo signore Ecatl ad insegnarglielo.

    Nel momento stesso in cui aveva rivisto quello scienziato nel palazzo di Sakura l'aveva compreso, quando si trovò ad affrontare il colosso contro cui l'aveva messo, l'aveva accettato. Lui non era un guerriero, non lo era mai stato.
    Sarebbe morto, miracoli a parte.

    Non gli restava che lasciare un'ultima parte di sè nel mondo.
    Sakura doveva vivere.

    -Smettila di infastidirmi, tu.

    Fu un'azione estremamente rapida. Mentre portava una mano nella giacca, il mostro si liberò del suo impiccio e riprese ad attaccarlo. Il vampiro tentò di scansarsi, ma fu ancora troppo lento; trattenendo le urla di dolore per non spaventare la bambina, approfittò di quell'istante per lanciargli contro una delle sue pozioni.

    Cadde a terra, sputando sangue. Ormai una pozza cremisi era discesa lungo l'abito, coprendo il suolo come un mantello. Arthur si sentì svuotato: era spossato, dolorante, aveva sonno... e fame. Ma non importava: appellandosi alle ultime forze che gli restavano, fece perno sulla propria gamba e si lanciò lì dove aveva sentito le voci della piccola e del suo carceriere, sperando con tutto sè stesso che la pozione avesse fatto il suo effetto. Se quell'abominio si fosse rimpicciolito, sarebbe stato più semplice batterlo nella corsa.

    Quando credette di essere abbastanza vicino ai due obbiettivi, estrasse prontamente l'Occhio del Drago dal fodero, dunque tirò un fendente alto. Non era certo di chi gli fosse davanti, ma a quell'altezza difficilmente avrebbe potuto far del male ad una bambina.

    -Non ti permetterò di farle ancora del male.


    divisorescheda

    m99

    Informazioni Generali


    • Riserva Energetica: 30%

    • Stato Fisico: -10% (ferita sanguinante alle spalle + ferita al braccio).

    • Stato Psicologico: Alterato.

    • Energia spesa nel turno: 10%

    • Informazioni Generiche: Non avendo PU o Instant Casting, nel tentativo di schivare l'attacco, mi becco un altro danno basso (-5%), questa volta all'avambraccio sinistro.
      Approfittando del breve contatto, prendo una fialetta di Pozione Restringente a consumo Medio e gliela sbatto contro, così da infrangere il vetro su di lui e "sporcarlo".
      Supponendo che abbia funzionato (Arthur non perde tempo nemmeno a controllare) il vampiro si lancia verso le voci dello scienziato e di Sakura. Prende la spada e, quando crede di essere vicino, lancia un fendente alto (non il consumo, intendo ad altezza "testa di un uomo adulto"). Questo perchè non può distinguere le figure e fa affidamento sulla differenza di altezza fra Peste e Sakura, che è una bambina.





    Equipaggiamento


    • Anello Galanodel [x]: Anello forgiato appositamente per Arthur, gli permette di muoversi alla luce del sole senza rimanere incenerito.

    • Occhio del Drago [x]: Spada a una mano in acciaio.

    • Sacca di Sangue [x]: Sacca impermeabile contenente mezzo litro di sangue.

    • Provette Vuote [x]: Semplici provette in vetro vuote e ben pulite: possono servire come contenitori.

    • Bisturi [x]: Bisturi medico sterilizzato. E' particolarmente tagliente ed è perfettamente utilizzabile come arma, oltre che per le operazioni chirurgiche o le semplici ricerche su cavie.

    • Siringa [x]: Siringa sterilizzata e sempre pronta all'uso: dagli infiniti utilizzi medici e scientifici, può anche fungere come arma.

    • Revolver [x]: Il revolver, rivoltella, o pistola a tamburo è attualmente un tipo di pistola a retrocarica a ripetizione semplice (tecnicamente arma corta a ripetizione multicamera monocanna), caratterizzata da un serbatoio a tamburo capace di compiere illimitate rivoluzioni intorno al proprio asse longitudinale; dal particolare moto del tamburo deriva il nome. Comprende anche un set di proiettili sia normali che d'argento.




    Abilità Passive


    • Dono Oscuro: Arthur è un vampiro, dunque clinicamente morto. A tale caratteristica conseguono vari vantaggi e/o svantaggi; ad esempio non emana calore, non può essere rintracciato attraverso strumenti di rilevamento di forme di vita (antiauspex), e non può essere ucciso se non con il famoso paletto in legno di frassino, di Siliquastro (comunemente chiamato "albero di Giuda"), Biancospino o semplicemente la luce del Sole. L'acqua santa gli provoca dolore ma non lo ferisce e tende ad allontanarsi dai crocifissi, nonostante non gli facciano nulla....insomma ha tutte le caratteristiche del classico vampiro. In più odia l'aglio ma solo perchè puzza. (Antiauspex + immortalità= 10 pt)

    • Visione Notturna: Essendo un vampiro, gli occhi di Arthur hanno la caratteristica di avere una nitida visione notturna, anche più potente di quella dei felini; esattamente come se fosse pieno giorno. (Scurovisione= 5pt)

    • Maestro della Mente: Inquanto psion ormai da tempi antichi, Arthur ha ottenuto, grazie ad un'esperienza praticamente millenaria, la capacità di riconoscere qualsiasi attacco psichico -percependone a volte anche la tipologia- atto a ledere o manipolare la sua mente o quella di chi gli sta intorno. In termini di gioco la passiva non serve come protezione ma come sentore di allarme qualora avvenisse un attacco da parte di un nemico, così da ricorrere alle giuste difese. In più funge anche come difesa da malie. (Antimalia + sentore raggiri mentali = 10 pt)



    Tecniche Attive


    • Pozione Restringente: Molto utile, soprattutto quando il tuo nemico è enormemente più grosso di te. Tecnicamente va bevuta, tuttavia è anche possibile assumerla tramite pelle, purchè essa sia traspirante; qualora si scegliesse quest'ultimo metodo, gli effetti inizieranno a giungere con effetto ritardato (essendo la pelle più lenta della normale digestione), che possono andare da due turni successivi in poi (in quest sarà il QM a deciderlo). Chi assumerà tale prodotto alchemico, improvvisamente, inizierà rimpicciolirsi fino a diventare di una taglia più piccola della propria (ex: se la beve una creatura piccola, diventa di taglia minuscola, una creatura media, diventa di taglia piccola ecc...). La durata degli effetti dalla loro applicazione sono di soli due turni.
      Consumo: Variabile Medio.

    divisorescheda

     
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  7. † Morte †
     
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        soggetto #879640 (nome: Bid'daum) «
        pov: Eishun Kouroi «

    Eishun Kouroi guardò perplesso il filamento di qualcosa che era scomparso attraverso le tavole di legno del pavimento. Sputo? Uno strano modo di reagire, a suo dire, per non parlare della mancanza di rispetto: davvero imperdonabile. Questo gaijin doveva essere il più incivile della sua razza, la sua razza la più rozza di Endlos. Un gran fracasso interruppe i suoi pensieri, negandogli la possibilità di elaborare oltre. Il suo cipiglio si alzò ad incontrare una scena di proporzioni offensive: listelli di legno sradicati, rastrelliere divelte, arredi demoliti. I suoi occhi si sgranarono increduli, assistendo alla devastazione della stanza più sacra della sua casa per mano della magia della creatura. Che tali oggetti si diressero verso la sua persona era di secondaria importanza.
    La creatura cornuta aveva minacciato sua figlia, aveva alzato le sue strambe armi contro di lui, e adesso aveva persino danneggiato la sua casa.
    La faccenda era durata abbastanza.

    Alzò le mani con fare imperioso e un'orda di kami in forma di animale apparve sul suo corpo, proteggendolo da quella grandine di armi improprie. Il suo sguardo però rimase libero, fisso con aria glaciale sull'essere che aveva scatenato l'ira di un samurai.

    « Questa faccenda è durata abbastanza. » affermò Eishun, guardando la creatura negli occhi per l'ultima volta. Con la mano della katana puntò contro il cornuto, promettendo agli spiriti carne e sangue in cambio del loro aiuto. Sostenuti dai kami, gli oggetti che la creatura aveva scagliato contro di lui si divincolarono ora dal suo controllo e gli si rivoltarono contro: ognuno scagliato al mittente, in una pioggia di acciaio e legno e morte. L'ultima.

    Abbassò il braccio con un respiro controllato, e si accigliò nuovamente quando si accorse di un dolore prima non notato. La sua mano scese istintivamente al ventre, trovandolo bagnato. Sangue? Quando l'aveva ferito, la creatura?
    Non aveva ricordo di ciò...

        soggetto #00 (nome: Sakura) «
        pov: soggetto #00 «

    L'oni sorrise malefico, tese la corda dell'arco al massimo... e una spada si piantò nel suo fianco, scagliandolo oltre il velo di petali di ciliegio.

    « Oh! » esclamò, improvvisamente priva di fiato. Era... viva? Si accasciò come un giunco investito da un orso, poi con un sussulto si ricordò della battaglia pochi passi oltre il velo di petali e scattò in piedi, correndo alla cieca. Tre secondi dopo un albero sbucò dal nulla davanti a lei e quasi ci andò a sbattere contro. Allora si limitò a girare attorno all'albero, mettere la schiena contro la corteccia e accucciarsi a terra.
    Era viva.
    Viva!

    Attorno a lei, nella nebbia turbinante di petali bianchi e setosi, l'oni e il vampiro continuavano a darsele di santa ragione, facendo abbastanza rumore da rassicurarla che i due fossero ben lontani da lei. Il vampiro urlò come un samurai in difesa del proprio signore. L'oni ridacchiò piano, un suono assolutamente -e disgustosamente- normale in mezzo al fracasso. Sakura rabbrividì, desiderando ardentemente che tutto quello che era successo negli ultimi due mesi fosse solo un brutto sogno, e che al mattino si sarebbe svegliata nel suo letto.
    L'oni parlò, e persino senza vederlo Sakura poteva immaginare il sadico sorriso dipinto sulle sue labbra.

    « Mio caro Arthur, ma io non ho bisogno di farlo... non in prima persona, perlomeno. »

    Qualcosa la colpì di lato buttandola a terra con un grido, poi un dolore atroce e repentino che le squassò il collo. Sakura si trovò con una guancia schiacciata a terra dall'impatto, un intero lato della faccia bagnato, e davanti a lei-

    Il mostro. Il vampiro. L'altro vampiro. Ridotto alle dimensioni di una bambola di pezza, ma con la medesima luce demoniaca negli occhi rossi... e le mani sporche di sangue.

    Sakura portò lentamente le dita alla sua gola
    e trovò solo uno squarcio sanguinolento.



    <font face="Book Antiqua" color=black> Qm Report †
    Arthur Giles, Sakura
    L'Archetipo svanisce davanti ai tuoi occhi assieme al suo influsso, facendo ritornare la magione dei Kouroi al suo splendore, ma il suo vampiro-minion prima di scomparire a sua volta ha ferito 'mortalmente' Sakura. Data la passiva d'immortalità della piccola e il fatto che siete entrambi vampiri, questo non significa che Sakura morirà oggi... dipende tutto da te.

    Questo è il penultimo turno della quest: il prossimo post da qm sarà l'epilogo, ma sarà il tuo post a determinare cosa otterrà il tuo pg, e (parzialmente) cosa accadrà a Sakura. A tal riguardo dovrei fare più tardi un post in bacheca.

    Mana di Soggetto 00 (Sakura): 20%
      Punti sangue di Sakura. 3-2 = 1
      Voce dell'innocenza. coercizioni mentali non riconoscibili come tali; malia passiva applicabile solo quando attacca mentalmente: l'auditorio presta attenzione a Sakura;
      Sangue di shinso. immortalità; capacità di continuare a combattere anche con ferite incapacitanti;
      _
      Voce dell'innocenza. coercizione mentale, convince le persone a non attaccare Sakura e alleati con tecniche (consumo alto, turno 2 di 2)
    Mana di Soggetto 05: 55%
      Homo Immortuus. +50% forza/velocità/agilità; percezione del sangue; vista+; olfatto+; udito+; armi naturali (denti, artigli)
      Potenziamenti genetici. movimenti sfocati in attacco e in difesa; capacità di sollevamento pesi avanzata; salti potenziati;
      Condizionamenti mentali. insensibilità al dolore; capace di continuare a combattere anche con ossa rotte
      Addestramenti di base. invisibilità passiva quando non attacca o difende; non lascia tracce; non emette suoni
      _
      Pozione rimpicciolente. rimpicciolimento magico (consumo medio, turno 1 di 2)
    Mana di Pestilenza: ??
      Archetipo. vola e trova appoggi ovunque; aura di terrore(contenuta); riconosce attacchi e malie psioniche; auspex; resistenza dell'auspex a passive anti-auspex; privo di aura, odore, sapore, rumore.
      Archetipo della Pestilenza. +50% mira; udito, vista e olfatto potenziati; capacità di pensiero rapido; aura di malattia e nausea; -50% in forza/resistenza ai nemici entro 30m;(contenuta) percepisce le condizioni di salute delle vittime
      _
      Angiosperme. nube 'fumogena' (consumo medio, turno 2 di 2)
      Tecnica di teleporting cui non ricordo assolutamente il nome. come prima (consumo nullo)



    Biddaum
    Eishun si difende con una difesa bassa dalla telecinesi passiva e replica con una attiva. Lo sperone di roccia invece è completamente subito e costituisce una ferita mortale, dunque in realtà l'attacco è "pro forma". Una volta difeso ti accorgi che l'aura malsana che avvolgeva l'intera magione è svanita. Anche lo spirito di Peste sembra svanito... o quasi: qualcosa permane ancora, a te percepibile tramite i tuoi sensi paranormali. Una traccia? Un residuo? Qualcosa da usare, assorbire, distruggere o avvantaggiartene in altro modo?

    Questo è il penultimo turno della quest: il prossimo post da qm sarà l'epilogo, ma sarà il tuo post a determinare cosa otterrà il tuo pg. A tal riguardo dovrei fare più tardi un post in bacheca.

    Mana di Eishun: ?? %
      Yoritomo no Kagizume. +25% forza/velocità
      <font face="Impact">Malato. difesa mentale e da malie passiva; difficoltà di pensieri logici
      _
      GusokuBaku no Yoroi, Corazza del Baku della Gusoku. protezione da attacchi fisici (consumo variabile, usato basso ad area)
      Ku UhukuBaku no Keimusyo, Prigione del Baku della Fame.. tecnica di telecinesi (consumo medio)

     
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    La vecchia tigre tentò un ultimo ruggito, senza nemmeno accorgersi che ormai era stata braccata dal cacciatore.
    La pioggia di oggetti che tornò contro Bid’daum lo colpì in più punti, zone di pellaccia che sarebbero rimaste viola d’ecchimosi per molti giorni a venire. Ma la soddisfazione nel vedere il vecchio samurai steso sulla pozza del suo stesso sangue cancellò quasi tutto il dolore e la stanchezza.

    « Hai ragione: ho già perso abbastanza tempo con te: addio, coglione. »

    Osservò con maniacale entusiasmo il suo nemico morire dissaguato. La battaglia si concluse non appena l’anima del Kouroi si lasciò alle spalle un cadavere ormai freddo.
    E adesso che l’immondizia umana era stata smaltita poteva finalmente cercare il dottore.

    La cappa di piombo che avvolgeva l’intera magione dei nobili occidentali si era dissolta, percepì chiaramente che quell’angolo di mondo era tornato alla normalità. Cosa ne era stato del loro carceriere?
    Avvertì soltanto una piccola traccia spiritica poco distante, un’impronta di energia che aveva dei connotati familiari. La matrice aveva lasciato qualcosa.

    Allungò una propaggine di spirito in quel campo alterato, per scandagliarne l’essenza. Quello in cui s’immerse fu sbalorditivo: in quella proiezione erano condensate le sofferenze dei corpi putrefatti, la disperazione per il disfacimento del fisico, ogni singola cellula batterica mai esistita, tutti i tipi di malfunzionamento biologico possibili e probabili.
    Virus e tossine, sia nelle loro forme più primitive, sia negli indefiniti ceppi evolutivi futuri. Intere civiltà consumate da epidemie incurabili, metropoli fatiscenti e razze lontane decimate da un orrore invisibile.

    In una parola: Pestilenza.

    Finalmente aveva capito con chi aveva avuto a che fare.
    Subito fu paralizzato da un sentimento di terrore, vero e spontaneo. Aveva paura di perdersi in una visione del genere, dove erano compressi i dolori più terrificanti del Multiverso, e infatti perse progressivamente il contatto con la propria coscienza.
    Oppose una resistenza disperata al dilagare della proiezione di Peste. Un solo pensiero lo salvò dallo smarrimento totale.

    A lui serviva quel potere.

    Cadde in ginocchio, ma non perse i sensi. Spinto da un bisogno insaziabile, iniziò un rituale metaspirituale, una pratica pericolosa tramandata solo da alcune dottrine sciamaniche. Obiettivo di questo rito era l’annessione di energie estranee al midollo più intimo e delicato del praticante, una simbiosi di anime tanto rischiosa quanto allettante: erano impensabili le facoltà che si potevano ottenere da questo assorbimento, ma erano altrettanto imprevedibili i risvolti negativi che potevano emergere al termine di ogni sintesi.

    Lo strascico dell’Archetipo non oppose resistenza all’avvicinamento, ma cercò d’imporsi a sua volta sul Kuthiano con una forza di sfondamento parecchio destabilizzante. Restò saldo, attingendo alle ultime briciole della sua energia. Non poteva lasciarsi soggiogare, non l’avrebbe mai permesso: era perfino disposto a uccidersi prima che il rituale fosse concluso. Ribatté alla sferzata con altrettanta forza, come se stesse cercando di sradicare quel potere dalla sua sorgente.
    Il tiro alla fune psichico terminò pochi istanti dopo.

    Non aveva trionfato, ma non aveva nemmeno perso.
    Il corpo estraneo era stato accettato dal suo organismo, ma il Gerarca capì subito che sarebbe stato comunque difficile assediarlo.
    Non importava, ormai quel frammento era dentro di lui. Non aveva fretta, poteva eroderlo poco a poco, fiaccando la sua tenacia con una lunga guerra di logoramento.

    Era solo questione di tempo.



    Stato fisico: botta all’avambraccio destro aggravata da un taglio di entità bassa, stesso taglio anche sull'avambraccio sinistro, diversi lividi sparsi sul corpo, sfinito
    Stato mentale: svuotato ma soddisfatto
    Energia: 35 – 20 = 15%
    Equipaggiamento:

    Támerlein [ Spada | passiva di evocazione | passiva di ferimento spirituale ]

    Kuthian’s Armor [ Armatura ]

    Comet Hammer [ Arma ]

    Bussola dei Desideri [ Oggetto gdr + tecnica only-gdr ]

    Passive:

    Risorse criminali [ Passiva: 110% energia ]

    Oltre la realtà [ Auspex spirituale, raggio 30 metri ]

    Putrefazione [ Passiva scenica valida per le tecniche sciamaniche del personaggio: gli spiriti provocano un effetto aggiuntivo di corrosione e avvizzimento all’ambiente circostante. Gli effetti sullo spirito nemico sono di libera interpretazione ]

    Minaccia tangibile [ Passiva di tatto super-sviluppato ]

    Burattinaio [ Passiva di controllo cinetico di oggetti circostanti: massimo 6 oggetti che non superano i 30 kg complessivi. Per estensione only-gdr, permette di manipolare i PNG che sono entrati in contatto con l’anima di Bid’daum ]

    Attive utilizzate:

    Possessione
    L’anima e il corpo sono collegati da vincoli biunivoci, perciò controllando lo spirito si può dominare anche il fisico. Il Kuthiano non fatica a fruttare quest’intima connessione per manipolare gli altri individui a suo piacimento. Tutto inizia investendo il bersaglio con una proiezione di spirito: due anime entrano in contatto e l’intrusa si prodiga per soggiogare l’altra. Al termine della silente battaglia, il Castigo si troverà nella condizione di vivere anche nel corpo estraneo: percezioni, pensieri e capacità altrui saranno a sua totale disposizione. Nel giro di due turni la manipolazione diretta s’interrompe, ma il pezzo di spirito clandestino rimarrà infisso nella sua nuova sede in stato quiescente: i due spiriti – e di conseguenza i due corpi – son destinati a restare collegati tra loro.
    Nei sogni e nelle battaglie. Per tutta la vita.
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    Viaggiatore dei Mondi

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    croceart

    « Mio caro Arthur, ma io non ho bisogno di farlo... non in prima persona, perlomeno. »

    La voce innaturalmente calma del loro carceriere lo raggiunse come un veleno; prima che il capo e lo scagnozzo potessero dileguarsi, Arthur ebbe tempo di voltarsi e vedere il mostro con cui aveva combattuto fino a poco prima nelle vicinanze della piccola Sakura, gli artigli sporchi di sangue e la gola di lei tranciata.
    Impallidì, o almeno l'avrebbe fatto, se fosse stato vivo.
    Senza degnar più nulla di alcuna considerazione, il Saggio non perse altro tempo e corse in soccorso della sua piccola protetta, ora accasciata vicino all'albero spoglio e con il faccino terrorizzato. Mentre gli occhi color argento indagavano sulla sua ferita alla gola, così da trarre le giuste considerazioni mediche a riguardo, le concesse una carezza, nel tentativo di calmarla.

    La carotide era stata recisa con tre tagli sottilissimi ma profondi; la trachea era invece intatta. Operare in quel frangente sarebbe stato impossibile, oltre che poco igienico: con la volontà di aiutarla avrebbe finito per farla morire con febbri altissime a causa di infezioni d'ogni tipo. Arthur si guardò intorno, mentre la bocca finiva per corrugarsi da sola, a mimare il suo disappunto.
    Forse -pensò- sarebbe stato meglio puntare su qualche processo "naturale" derivante il suo stato non esattamente umano, ma la piccola era comunque troppo debole per reagire. A quanto aveva capito, trovava repellente la sua natura vampirica, comprese le scelte alimentari. E per un vampiro, di qualunque razza fosse, il sangue era la fonte primaria di energia, l'unica a cui si sarebbe potuto appellare per trarla in salvo.

    Non ci pensò più di qualche attimo: tolta la giacca logora, allentò la cravatta e si sbottonò la camicia, così da liberare il proprio collo da ogni tipo di impedimento. Se Sakura aveva bisogno di sangue, le avrebbe dato il suo.
    In realtà non aveva la più pallida idea di cosa questo avrebbe comportato: nella piccola non riconosceva nessuno dei tratti razziali delle stirpi vampiriche da lui conosciute, pertanto un morso avrebbe portato sicuramente una qualche sorta di contagio, da lei a lui o viceversa. Ma se era pronto a morire -ripeté con insistenza a sè stesso- invero aveva già scelto di accettare qualunque cosa, pur di salvarla.

    -Sakura- le si avvicinò piano, continuando a carezzarle il viso ed il capo -Non puoi farcela... mordimi o morirai.
    Le offrì il collo, ma lei sbarrò gli occhi e mugugnò qualcosa di incomprensibile. Non poteva parlare, era completamente indifesa.
    -Se è la tua natura che ti spaventa, fa un ultimo sforzo e mi occuperò io di te: troverò un modo per farti tornare come prima- spiegò senza battere ciglio, ma già comprese dal suo sguardo ciò che la piccola voleva dirgli con disperazione. Non gli rimasero che le maniere forti -Se vuoi vendetta sull'Oni, sappi che da morta non potrai fare nulla.

    Ci fu un momento di stasi, quasi mistico.
    Arthur chiuse gli occhi, Sakura lo morse.


    divisorescheda

    m99

    Informazioni Generali


    • Riserva Energetica: 30%

    • Stato Fisico: -10% (ferita sanguinante alle spalle + ferita al braccio).

    • Stato Psicologico: Alterato.

    • Energia spesa nel turno: 0%

    • Informazioni Generiche: Si avvicina a Sakura e la convince a prendere del sangue da lui per riacquistare forza. Si lascia mordere, cosciente dei rischi di dissanguamento o di infettività.





    Equipaggiamento


    • Anello Galanodel [x]: Anello forgiato appositamente per Arthur, gli permette di muoversi alla luce del sole senza rimanere incenerito.

    • Occhio del Drago [x]: Spada a una mano in acciaio.

    • Sacca di Sangue [x]: Sacca impermeabile contenente mezzo litro di sangue.

    • Provette Vuote [x]: Semplici provette in vetro vuote e ben pulite: possono servire come contenitori.

    • Bisturi [x]: Bisturi medico sterilizzato. E' particolarmente tagliente ed è perfettamente utilizzabile come arma, oltre che per le operazioni chirurgiche o le semplici ricerche su cavie.

    • Siringa [x]: Siringa sterilizzata e sempre pronta all'uso: dagli infiniti utilizzi medici e scientifici, può anche fungere come arma.

    • Revolver [x]: Il revolver, rivoltella, o pistola a tamburo è attualmente un tipo di pistola a retrocarica a ripetizione semplice (tecnicamente arma corta a ripetizione multicamera monocanna), caratterizzata da un serbatoio a tamburo capace di compiere illimitate rivoluzioni intorno al proprio asse longitudinale; dal particolare moto del tamburo deriva il nome. Comprende anche un set di proiettili sia normali che d'argento.




    Abilità Passive


    • Dono Oscuro: Arthur è un vampiro, dunque clinicamente morto. A tale caratteristica conseguono vari vantaggi e/o svantaggi; ad esempio non emana calore, non può essere rintracciato attraverso strumenti di rilevamento di forme di vita (antiauspex), e non può essere ucciso se non con il famoso paletto in legno di frassino, di Siliquastro (comunemente chiamato "albero di Giuda"), Biancospino o semplicemente la luce del Sole. L'acqua santa gli provoca dolore ma non lo ferisce e tende ad allontanarsi dai crocifissi, nonostante non gli facciano nulla....insomma ha tutte le caratteristiche del classico vampiro. In più odia l'aglio ma solo perchè puzza. (Antiauspex + immortalità= 10 pt)

    • Visione Notturna: Essendo un vampiro, gli occhi di Arthur hanno la caratteristica di avere una nitida visione notturna, anche più potente di quella dei felini; esattamente come se fosse pieno giorno. (Scurovisione= 5pt)

    • Maestro della Mente: Inquanto psion ormai da tempi antichi, Arthur ha ottenuto, grazie ad un'esperienza praticamente millenaria, la capacità di riconoscere qualsiasi attacco psichico -percependone a volte anche la tipologia- atto a ledere o manipolare la sua mente o quella di chi gli sta intorno. In termini di gioco la passiva non serve come protezione ma come sentore di allarme qualora avvenisse un attacco da parte di un nemico, così da ricorrere alle giuste difese. In più funge anche come difesa da malie. (Antimalia + sentore raggiri mentali = 10 pt)

    divisorescheda



    Edited by Drusilia Galanodel - 30/3/2014, 03:05
     
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  10. † Peste †
     
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54 replies since 17/4/2012, 19:14   1391 views
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