I Reggenti di Sequerus

"L'umanità è chiamata ad una Guerra il cui scopo è la sua Sopravvivenza;
ed è mia intenzione impiegare ogni mezzo per garantirle la Vittoria."


Kikio Ho L'Unificatore di Sequerus

Pochi possono dire di conoscere realmente l'erede del Casato Ho: un uomo austero che è salito al potere grazie al suo acume ed al suo imperscrutabile senso del Dovere. I suoi occhi cerulei scrutano il mondo silenti e calcolatori, rivelando un comportamento gelido ed analitico, che contraddistingue il suo modus operandi. Si dice che le figure a lui vicine si possano contare sulle dita di una mano, e che nessuna di queste sembri disposta a svelare particolari sul giovane Capofamiglia.

Il Laccio Nero e l'epurazione sono figli della sua mente, gli strumenti che lui ha ideato per l'inevitabile -a suo parere- guerra per la sopravvivenza che si sta delineando per l'umanità; proprio in virtù di questo, gli è stata concessa la fiducia della totalità delle famiglie radicali di Sequerus, completamente affascinate dal fuoco freddo che anima le parole di questo individuo.


© Black13

Usama Kuroi degli Aranwe - Aspirante Reggente "Il Grande Re Nero"



Usama è il classico individuo capace di ammaliare le masse e di far rabbrividire il singolo.
A tu per tu con il suo aspetto slanciato, longilineo, sudicio nell'apparire uno straccione vestito da Re, il quarantenne della famiglia Kuroi (apparentemente discendente degli Aranwe) ha deciso di prendere il controllo di Sequerus. Con le buone o con le cattive.
Ha un viso minuto, occhi piccoli e cattivi, scuri, ed un capello castano molto liscio il quale raggiunge appena la punta delle spalle.

Usama Kuroi è entrato in politica corrompendo molti Governatori della capitale e con lo stesso modus operandi sta tentando di guadagnare terreno nella comunità e nell'opinione pubblica. Molte voci circolano sul suo conto: si dice sia il responsabile dell'allontanamento della precedente Reggente, Mio; pare che ci sia lui dietro l'arrivo del "Laccio Nero". Si mormora anche che in realtà sia un Naufrago che, in tutti i modi, sta tentando di ricostruire un impero che aveva precedentemente fondato in un altro mondo.


© Namas

Odayaka Mira dei Nyaad - Ambasciatrice di Undarm
"Lo specchio tranquillo"


Una donna dai lunghi capelli scuri, un viso ovale ed una pelle così candida da ricordare la luna riflessa in uno specchio d'acqua. Odayaka appartiene alla famiglia dei Nyaad, discendente per linea diretta di questa casata e unica primogenita dopo molte generazioni; dotata di uno sguardo dolce e di un'innata (e sconcertante) dote diplomatica, la donna ha raggiunto i suoi trent'anni senza mai dover ricorrere alla violenza, neanche per gioco o per finzione. Ella è solita indossare degli abiti di foggia orientale e non ama esprimersi se non è prima chiamata in causa.

E' decisa a mantenere salda la presenza dei Nyaad nelle decisioni che riguardano Sequerus e tutto il Presidio Ovest, sebbene sia cosciente -fin troppo- del potere che Undarm sta guadagnando in maniera sempre più indipendente dalla capitale. Insomma, sa curare bene gli interessi della propria gente.


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Ijzer Vuist degli Svalinn - Stratega Militare "La Montagna"



Un uomo anziano, con una vistosa cicatrice che spezza la linea dell'occhio sinistro.
Ha un volto grande, massiccio, incorniciato in una folta chioma leonina di capelli bianchi, ispidi ed irrequieti. La barba, appuntita e folta, copre il mento rigido e severo; la pelle scura, i modi sicuri e decisi fanno di lui una figura che incute rispetto ma anche timore.

S'è dimostrato un valoroso combattente per molte battaglie e la spiccata dote di comando lo ha fatto presto salire nei ranghi degli Svalinn, passando da Comandante delle Guardie del Picco fino a Stratega Militare. E' interessato alla guerra in ogni sua forma, preferisce la supremazia ed una vittoria schiacciante rispetto alla diplomazia di un accordo.
Pare non alzi mai la voce poichè le sue parole, condite da un aspetto poco rassicurante, lo fanno apparire titanico nell'esporre le proprie idee.


© Namas