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Emiya Shirou.
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Il Presidio Errante era qualcosa di straordinario.
Un mondo sospeso nel nulla, dove era stata costruita un'intera civiltà.
Per raggiungerlo dovetti cavalcare un Grifone, una creatura che mi mise non poca impressione essendomi totalmente aliena ma che, in qualche maniera, riuscii ad accettare ripensando a Bellerophon, la bestia alata appartenuta a Rider.
Il viaggio fu tutt'altro che piacevole, poichè scoprii di soffrire d'un certo qual grado di inaspettata vertigine, cosa che mai prima di allora avevo percepito in me ma che, probabilmente, fu semplicemente dovuta alla stranezza della situazione. Il volo sarebbe stato uno spettacolo che, in un secondo viaggio, avrei indubbiamente gustato con maggiore piacere, una volta presa confidenza con quella tipologia così... Bizzarra di locomozione.
Fui davvero grato quando finalmente potei metter piede sulla solida terra e riprendere a camminare - non senza qualche dovuta ed inevitabile difficoltà - sino alla nostra meta.
Il mio nuovo comandante non era certo una persona da perder tempo e non mi diede un attimo di respiro, portandomi immediatamente di fronte al celebre Albero-Casa di cui avevo sentito così tanto parlare, così fui costretto a farmi forza ed ignorare il malessere dovuto al viaggio. Fortunatamente lo spettacolo che mi attendeva fu sufficiente a farmi dimenticare buona parte della fatica e della debolezza da esso derivante. Non potei fare a meno di lasciarmi sfuggire un commento ingenuo e meravigliato di fronte a tale maestà.- E' immenso...
Sussurrai mentre seguivo il mio Cicerone all'interno di una struttura che mi avrebbe facilmente confuso senza una guida. Fortunatamente Grifis non era certo abituato a deludere i suoi sottoposti e così si mostrò paziente nell'accompagnarmi sino al cospetto della signora del luogo.
Già, la signora.
Per quanto Grifis se ne fosse dimenticato, a me era rimasto impresso il nome di Dama Drusilia nella nostra precedente discussione, usata come contrapposizione alla misteriosa Dama Azzurra che invece era signora dell'Est. Presto, avrei compreso le profonde differenze tra le due signore in questione.- Se parli così aumenti solamente la mia curiosità.
Sorrisi con determinazione, pronto ad incontrare una persona ancor più strabiliante dell'uomo che era suo alfiere. Fu così, che ebbi la conferma dei miei pensieri, quando egli pronunciò il nome della donna che mi aspettavo di incontrare.
Persona alla quale mi sarei presentato con gli occhi di chi, dopo il discorso con Coralia, aveva definitivamente ritrovato la sua strada e la sua motivazione.
Una Giustizia, che mi avrebbe condotto fino a casa.
Fu solo una volta entrati, che mi inchinai come usanza di quel mondo, esponendo il mio nome e le mie intenzioni.
Quanta verità era nascosta in quella forma che avrebbe cambiato il corso del mio destino.
- Il mio nome è Emiya Shirou, signora. Al suo servizio.
Verità pericolose, troppo reali per non risultare letali.
Verità che avrebbero condotto un cammino costellato di sangue e giustizia, ma soprattutto di dolore e sacrificio.
Sino al termine di quella via che conduceva al nulla.SPOILER (clicca per visualizzare)♠ Aspetto: La giovinezza ancora bacia il viso ed il fisico di questo ragazzo, donandogli un aspetto piacevole e solare. Capelli d'un rosso chiaro, occhi d'un intenso color ambra al di sopra di un fisico prestante ed in crescita, per quanto asciutto, fanno di Shirou una piacevole visione, per quanto non si possa dire che sia la bellezza ciò che, per prima, cattura della sua immagine. Quello che del suo aspetto, invece, non lascia indifferenti è lo sguardo che normalmente ha due possibili essenze: la calma e la determinazione. Se può sembrare una persona estremamente tranquilla e riflessiva in genere, quando il suo impegno è profuso in qualcosa la sua determinazione ne tramuta l'aspetto donandogli una concentrazione impressionante. Altro particolare che salta facilmente all'occhio è la vistosa benda scarlatta che porta sul braccio sinistro, una sorta di lunga sciarpa di seta che ne copre completamente la superficie e che, evidentemente, deve nascondere qualcosa di molto particolare.
Note:. -
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"Dura è la mia lotta e torno con gli occhi stanchi,
Chi credeva che dirigere una gilda di soldati devoti alla causa del bene consistesse nell'allenarsi di spada o andare in giro per i presidi alleati a fare incontri con i regnanti, il tutto condito da dolci, convenevoli e racconti eroici, non aveva capito un bel niente. Nel modo più assoluto. Drusilia Galanodel, Gran Maestro del Liberi Aeris Milites, infatti, poteva dire di aver fatto davvero di tutto per la sua Gilda divenuta con gli anni ormai il cuore pulsante dell'Esercito di Laputa. Aveva cercato alleanze, stretto patti, raccattato materie prime, combattuto con (e contro) il volere del proprio Alfiere, era perfino andata nell'Aldilà a riprendersi un commilitone ucciso... ma se c'era una cosa che non finiva mai erano le continue quanto avvilenti pratiche burocratiche, le stesse che ora occupavano i bordi della sua grande scrivania, formando pile di fogli di pergamena dalla discreta altezza. No, quelle non smettevano mai di ammontarsi, e più trascorreva il tempo più aumentavano, in parte per il numero sempre maggiore del personale, un pò perchè ad esse si aggiungevano quelle dell'Alfiere scomparso di cui lei stava in tutti i modi nascondendo l'assenza. Detto in poche parole: quel lavoro non era affatto piacevole, ma andava fatto. Fu per quella ragione che, quando sentì il Comandante Grifis arrivare, il suo umore si alzò improvvisamente, e la Dama del Vento si levò dalla poltrona per accogliere i suoi ospiti.
a volte, d’aver visto la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte le porte della vita".
Pablo Neruda
Lavoro, lavoro e lavoro.-Grifis, tu non disturbi mai!
Esclamò allegramente, andandolo ad abbracciare e sfiorandogli le gote chiare con le labbra rosse e carnose, donandogli un dolce bacio. Era infatti trascorso molto tempo dal loro ultimo incontro, e doveva ammettere che il Falco le era mancato. Probabilmente non lo avrebbe nemmeno fatto andare via se non fosse stata cosciente di quanto il dovere lo costringesse a partire.
-Come è andato il viaggio?
Sorrise dolcemente, per poi rivolgersi al giovanotto che era con lui e che, con modi composti e professionali, si era presentato al suo cospetto con il nome di Emiya Shirou. Si trattava di un bel giovanotto dai capelli rossicci ed un bellissimo sguardo ambrato colmo di determinazione. Al nastro rosso che gli copriva il braccio, invece, non badò molto; persone troppo diverse, infatti, facevano parte della sua gilda, quasi tutti provenienti da mondi che non erano Endlos, dunque di culture e costumi differenti. Questo voleva dire che ogni cosa che agli occhi di un endlossiano poteva sembrare "strana", per lei era "normale".
-Oh, piacere di conoscerti, Emiya!
Disse con voce carezzevole e rassicurante, riservandogli una carezza prima di tornare alla propria scrivania e porgendo su di essa un piccolo cestino di focaccine dolci e bon-bon di ogni tipo, ultimo regalo recapitatole dal Presidio Orientale, loro alleato.
-Prego, accomodatevi pure e servitevi! Proprio oggi sono giunti dall'Est questi dolcetti, ed anche se sono buonissimi dubito che riuscirei a finirli da sola!
Dunque sorrise, attendendo gli ospiti e prendendo intanto una focaccina.SPOILER (clicca per visualizzare)
» Status Energetico: 110%
» Status Fisico: //
» Status Psicologico: //
» Note: Sebbene abbia elencato tutto, per intero ho trascritto solo le descrizioni delle passive che vanno considerate per le semplici scene gdr. Detto ciò, buona giocata!- Carta della Torre» Descrizione in scheda.
- Yoko-Peluche» Descrizione in scheda.
- Aeris-Mappa» Descrizione in scheda.
Armi:- Alcarcalime
(arco+frecce= 2pt)
IMMAGINE ALLEGATA
Dimensioni: 1m circa
Materiale con cui è fatto: Lega proibita argentata con rune elfiche in oro ricamate lungo tutto l'arco.
Descrizione: Arco di una gittata elevatissima: circa 30m. - Nanatsusaya
(spadone semplice= 1pt)
IMMAGINE ALLEGATA
Dimensioni: 1m circa
Materiale con cui è fatto: Caos cristallizzato.
Descrizione: Una lama di raffinata bellezza, appare come uno spadone di un singolare materiale trasparente con ben sette punte. In più emana una inquietante aura violacea.
Famiglio:
- Grifone adulto
Occhi congiunti
Descrizione in scheda.
» Abilità Passive→Aura di Venere» {malia d'Amore}: L'amore è un sentimento intenso e profondo, simile all'affetto, alla simpatia ed all'adesione, ma molto più violento ed incontrollabile, impossibile da rendere appieno per chi non ha avuto mai modo di viverlo, rivolto verso una persona, un animale, un oggetto, o verso un concetto, un ideale. Oppure, può semplicemente essere un impulso dei nostri sensi che ci spinge verso una determinata persona. E' tuttavia soggettivo, ed è forse quello a renderlo così complesso; per alcuni è il volere che gli altri siano felici, un sentimento incondizionato e che richiede molto coraggio e accettazione, per altri è ciò che avvicina l'uomo ad un Dio lontano, altri lo ritengono semplicemente una utopia, qualcosa di non concreto. Sono infiniti i modi di pensare e vederlo, così tanti quanti sono le creature di ogni universo e dimensione. Drusilia Galanodel, insieme al fratello Quarion, rappresenta ogni singolo aspetto della carta di Arcani di cui sono i concetti incarnati. Loro son l'Amore, il due di Coppe, e lei è uno dei due calici traboccanti rappresentati dalla carta. Il due significa polarizzazione delle correnti; l'anima androgina dell'asso si è divisa ora in due parti che adesso cercano di ricongiungersi. Ecco perchè l'attrazione erotica non è solo di tipo sessuale, di cui è vessillo il gemello, ma in Drusilia diviene spirituale, visto che in lei v'è la ricerca dell'anima perduta. La carta mette enfasi sul collegare, indica l'occuparsi dell'amore e dell'armonia anche attraverso il pensiero, ed è proprio quello a suscitare effetti nelle menti di chi incontra la Dama del Vento. In termini gdr, costoro vedranno in lei ciò che amano, e per questo un musicista la riconoscerà come propria musa, o sentirà dolci melodie provenienti dai suoi passi, ed un pittore la vedrà come opera d'arte vivente, o un chierico fedele vedrà in lei l'impronta del suo dio. Tali reazioni possono essere infinite, come lo sono coloro che la incontreranno, assaporandone la persona, omaggiando la sua bellezza.
NB: è una passiva (malia) di caratterizzazione, abbastanza di libera interpretazione.
→Aura dei Giusti» {malia di Carisma}: Altro non è che una aura di "cárisma" che circonda alcuni degli appartenenti alla gilda. Tale aura è invisibile tuttavia splendente per chi è in grado di guardarla, ed è un concentrato di Salvezza, Misericordia e Grazia. Coloro che avranno modo di osservare un portatore di tali doni, vedranno nelle sue gesta, anche quelle non apprezzabili, la manifestazione più alta di Giustizia, perchè Aviatore è colui che scelse di avere il dono di una vita spesa al servizio dei fratelli "Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto". [cit.]
→Resistenza alle Manipolazioni Psichiche» {anti-malia}: Drusilia, grazie al prolungato studio delle forze esoteriche, ha sviluppato sufficienti contromisure alle intrusioni e raggiri mentali: nel corso di una scena o di un combattimento, ella non subisce manipolazioni eventuali fino a livello medio.
→Volontà di ferro» {Bonus enegetico del 10%}: descrizione in scheda.
→Essenze e presenze nascoste» {auspex passivo 15m}: descrizione in scheda.
→Legame con la Fonte» {resistenza a veleni e malattie}: descrizione in scheda.
→Linfa degli Angeli» {proprietà del sangue dei Galanodel}: descrizione in scheda.
→Vista Ultra - Sviluppata 1» {scurovisione}: descrizione in scheda.
→Vista Ultra - Sviluppata 2» {potenziamento vista}: descrizione in scheda.
→Librarsi in volo» {volo fino a 5m}: descrizione in scheda.
→Istant Casting» {potenziamento rapidità magica}: descrizione in scheda.
→Wind speed» {Bonus Velocità 50%}: descrizione in scheda.
→Angel's Fall» {Bonus Destrezza/Agilità 50%}: descrizione in scheda.
→Nature Reverence» {comando agenti atmosferici}: descrizione in scheda.
→Veritas» {discernere bugie}: descrizione in scheda.
→Arciere Arcano» {frecce magiche}: descrizione in scheda.
→Chaos» {spada mutaforma}: descrizione in scheda.. -
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Emiya Shirou.
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Non rimasi deluso nelle mie aspettative, e non immaginavo neanche lontanamente quanto esse sarebbero state completamente sovvertite dall'incontro con quella donna tanto ammirata. La persona che mi trovai di fronte mi lasciò talmente disarmato da palesare sul mio volto uno sguardo d'assoluta e totale confusione. Se l'incontro che avevo avuto con la Moira sarebbe potuto apparire come inquietante eppur piacevolmente ammaliante, quello con la signora del luogo fu devastante nel suo primo impatto.
Osservarla negli occhi fu come vedere qualcuno di totalmente differente, distante e diverso.
In lei, io vidi te. Feci per dire qualcosa, lasciando che le labbra si dischiudessero nel gesto che avrebbe dovuto condurre verbo ad esse, ma ciò che realmente accadde fu malia e silenzio senza fine, in un mare di possibili commenti che mi prosciugò lo spirito al punto da lasciarmi attonito.
In balia della corrente con cui quello sguardo trascinava via lo spirito di chi ne era prigioniero.
La sovrapposizione rimase solo per un istante, sino a quando la carezza di lei non mi liberò e mi riportò al suo stesso cospetto, pronto a carpire la reale immagine che mostrava di sé.
Seducente e pura, brillante e splendente, un tripudio incarnato di giustizia che potei solo paragonare allo splendore di Saber, colei che era stata la mia guardia del corpo sino al terribile momento che mi aveva costretto a toglierle la vita.
Sorrisi in maniera timita, accettando la presentazione e l'offerta della signora, non senza una certa difficoltà nell'approcciarmi. Ingoiai i miei pensieri, mentre cercavo ancora di riprendermi dall'effetto collaterale che la sua immagine aveva causato alla mia mente ancor barcollante, ed infine mi spinsi ad avvicinarmi ai dolci da lei offerti nella speranza che potessero salvarmi dall'abisso annacquato dell'ego.
- P-piacere mio e... Grazie...
Ma non ebbi tempo di riordinare i miei pensieri, perchè il mio nuovo comandante mostrò qualcosa che calamitò totalmente la parte di Magus che ancora viveva in me. Così le parole fuggirono alle mie labbra senza controllo.- Un... Circuito Magico?
Nel mio mondo, esistevano dispositivi simili a quelli, che venivano tramandati di padre in figlio in una famiglia di Magi e rappresentavano il simbolo stesso della casata, oltre che essere un sistema ausiliario d'utilizzo del prana che conferiva la possibilità di lanciare degli incantesimi senza eccessivo sforzo. Io non ne ero munito, essendo Kiritsugu mio padre adottivo, ma anche perchè il suo desiderio era che io non divenissi un Magus.
Purtroppo, il destino mi aveva portato a dargli tale dispiacere postumo.
In compenso, il mio braccio sinistro conteneva ben ventisette circuiti magici al di sotto della pelle, una vera bomba ad orologeria per il mio fisico se avessi deciso di utilizzarli tutti insieme.
Rimasi a quel punto in attesa del commento della Dama, la quale sarebbe potuta facilmente essere un Magus migliore di me e quindi capirne in maniera più dettagliata l'essenza.
In realtà, fu anche una maniera per meglio saggiarne la conoscenza.SPOILER (clicca per visualizzare)Note: Neruda
Io non linko altro che i poveri poteri di Shirou non hanno effetto nelle interazioni sociali. -
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Sparavo che mi ci sarei abituato, eppure ogni qual volta torno è come se fossi stato via secoli interi. Mi auguro di non averti impensierita troppo.
Drusilia sorrise al suo indirizzo, e le belle labbra rosse si spiegarono come petali di rosa rossa, lasciando scivolare via il dolce suono della sua voce.
-Per quanto conosca il tuo valore, sai bene quanto tenga a cuore i miei Aviatori.
Non averti vicino mi darà sempre pensiero, nonostante questo sia necessario.
La bella Dama lasciò che i due si accomodassero, dunque ascoltò il racconto del prode Grifis che, come sempre, non faceva altro che renderla fiera omaggiando per Endlos tutta il buon nome dei Liberi Aeris Milites. Sorrise al suo indirizzo, non appena la runa si palesò ai loro occhi, per poi sparire come un miraggio. Ascoltò anche cosa aveva da dire il ragazzo, e quando presuppose un circuito magico, lei annuì lievemente col capo, sorridendogli dolcemente.
-E' interessante, non credevo ci fosse su Endlos, essendo un mondo quasi del tutto terrestre.
Riflettè senza tuttavia mettere in dubbio le parole del falco.
-E dimmi, Grifis, dove l'hai trovata ed in che occasione?
E questo simpatico giovanotto? L'hai arruolato tu?. -
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Emiya Shirou.
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La discussione nei riguardi della runa aveva un interesse tutt'altro che da sottovalutare per me: per quanto Endlos potesse essere un crocevia di dimensioni differenti, la comparsa di quello che era a tutti gli effetti un circuito magico mi permise di sentirmi a casa in qualche maniera. La conferma ottenuta dalla Dama fu inoltre un piacevole regalo, facendomi comprendere che non mi ero sbagliato e raccontandomi come le conoscenze arcane della stessa dovessero essere estremamente vaste, spazianti di piano in piano. Era un potere che potevo comprendere, per quanto la dinamica per la quale lui ne era venuto in possesso mi risultasse molto strana, sebbene non impossibile.
In compenso, forse avrei potuto dare al mio futuro comandante qualche direttiva su come sfruttarne il potere. Attesi che entrambi avessero finito di parlare e mostrai un onesto sorriso di soddisfazione a seguito della mia presentazione da parte di Grifis.
Si poteva quasi dire che il destino avesse volontariamente cospirato per far si che io e lui ci fossimo incontrati in quel frangente, in modo che io potessi giungere al servizio di Dama Drusilia, e tutt'oggi ne sono ancora convinto.- Ho fatto solo ciò... Che ritenevo giusto.
Si sarebbe potuto scorgere un lieve imbarazzo sul mio viso, non ero avvezzo ai complimenti e la presenza della Dama mi forniva ancora un limitato disturbo in tal senso, rendendomi facile preda del rossore. Dopo essermi scagionato da tali parole mi rivolsi ad entrambi con un'espressione più seria, ancora colto dal pensiero di quella misteriosa runa e, per argomentare le mie affermazioni, decisi di sciogliere il sudario che proteggeva il mio braccio sinistro.- ...Non so se questo è il caso, però nel mio mondo tali dispositivi funzionano tutti allo stesso modo.
Non avevo vergogna nel mostrare ciò che nascondevo a coloro che sarebbero stati rispettivamente la mia Signora e il mio Comandante, per certi versi era anche una dimostrazione di stima da parte mia. Così feci scivolare l'intera protezione dall'arto esponendolo al loro giudizio. Come sempre, la pelle della zona sembrava più scura rispetto a quella del resto del mio corpo, ed altresì la muscolatura appariva più sviluppata ed adulta su tutto il braccio.- Questo non mi appartiene propriamente...
Esitai, sarebbe stato complesso spiegare la vera natura di quella parte del mio corpo, così preferii sorvolare sui dettagli e soffermarmi sulla sostanza.- ...Consideratelo un regalo di un... Amico.
La sincerità delle mie parole era facile da scorgere sul mio viso, mentre procedevo a mostrare ciò che avrei voluto intendere. Il mio arto s'accese, letteralmente, mostrando numerose linee sulla sua superficie, attraversate da energia luminosa. Non avevo fatto altro che attivare alcuni dei circuiti contenuti nello stesso, stupendomi ancora una volta come, oramai, non comportasse quasi nessuna controindicazione utilizzarli. Considerando che nel mio mondo mi avevano quasi condotto alla morte, probabilmente, non ci avrei mai fatto l'abitudine.
Non sapevo se sarebbe stato di aiuto a Grifis, ma questa piccola dimostrazione sarebbe servita a diversi scopi oltre a quello più evidente: avrebbe fatto comprendere ad entrambi che riponevo in loro la mia fiducia e che, comunque, parte del mio potere aveva radice magica.
- ...Questi dispositivi si attivano se li si fa attraversare dal prana... O mana come l'ho sentito chiamare in questo mondo. Probabilmente è il modo più semplice per scoprire le qualità di questa runa.
Persino io capivo quanto questi piccoli particolari potessero essere importanti in quel semi-piano.
E per i LAM.SPOILER (clicca per visualizzare)♣ Arm of the Archer: Durante il suo primo scontro con l'ombra (vedi background), Shirou perde il suo braccio sinistro nel tentativo di proteggere Ilya, infatti esso viene letteralmente polverizzato dall'energia negativa dell'Angra Mainyu. Normalmente, questa condizione lo avrebbe condotto alla morte per dissanguamento ma non andiede così. Archer, ferito a morte, decide infatti di far impiantare il proprio braccio sinistro in Shirou. Questa operazione sarebbe potuta essere letale, ma essendo Shirou ed Archer la stessa persona in momenti storici diversi, il braccio non venne rigettato. Nonostante questo, l'impianto di un arto spirituale su di un corpo vivo rese la connessione estremamente pericolosa e venne usata la Shroud of Martin per sigillare il potere del braccio. Nonostante il sigillo, la presenza di una tale potenza nel suo corpo fornisce a Shirou un bonus passivo del 25% alla sua forza e alla sua velocità, ricavandole direttamente dall'energia e dall'esperienza combattiva di Archer. Se Shirou rimuove la Shroud, può usufruire del pieno potere di Archer ma questo avviene solo tramite tecnica (come Nine Lives Blade Works).
Consumo: Passiva.
Costo acquisizione: 5 punti.
Note: Considerate che Shirou potrebbe aver tranquillamente capito fischi per fiaschi, tranquillamente. Inoltre non sa se Grifis ha già scoperto come funziona la runa, pertanto ha preferito mostrare la sua buona fede esponendo se stesso per primo. -
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La Dama del Vento ascoltò silente ciò che entrambi avevano da dire, intervallando i discorsi con qualche cenno d'assenso del capo ed uno o due sorrisi di incoraggiamento. Eppure il volto da silfide si fece sempre più serio con l'avanzare della conversazione, sempre più vicina alla questione dei sigilli e di come era volontà impiegarli. Non sapeva dire perchè, ma un brivido la scosse fin dentro le ossa, agitandola, sconvolgendola decisamente più di quanto in realtà sarebbe dovuta essere. Era da quando si era risvegliata come Arcano che discorsi come quelli le facevano venire i brividi...
-Per quanto possiamo piegarli al nostro volere, questi sono e restano marchi sulla nostra pelle.
Si ritrovò a dire, reclinando il capo su di un alto.
-Marchi indelebili, nel nostro corpo e nella nostra anima, e nessuno di noi può davvero sapere cosa questi vogliano realmente, e se nascosta al loro apparente beneficio vi sia una maledizione peggiore di quanto ci aspettassimo.
Più potente era il marchio, più aumentava il rischio di sventura, ed entrambi i suoi aviatori erano un chiaro esempio di qualcosa che, se non fosse stato tenuto costantemente sotto controllo, avrebbe potuto farli cadere, in un modo o nell'altro. Gli occhi smeraldini viaggiarono su Grifis, preoccupati da quell'energia così forte che ora sembrava sprigionare.
-Ciò tuttavia non vuol dire che dobbiamo restare inermi al succedersi degli avvenimenti, ed il vostro buon cuore e devozione alla causa del bene evidentemente vi ha sempre spinti a prendere la strada giusta. Questo mi rende molto fiera di voi, ma non mi fa abbandonare la volontà di mettervi in allerta, chiedendo ancora una cosa da parte vostra.
Portò un dito affusolato di fronte al bel volto ovale, guardando intensamente prima uno e poi l'altro.
-Nemico non è soltanto ciò che combattiamo con archi e spade. Nemico è ciò che ci allontana da quelli che sono i nostri ideali, la nostra devozione, la natura o la ragione per cui siamo nati. Nemico è ciò che fa del male, ed il male reale è subdolo ed infimo; raramente attacca a volto aperto, piuttosto sceglie strade alternative. Come noi stessi, ad esempio. Se un reale malvagio decidesse di ferirci, quasi sicuramente cercherebbe di indebolirci consumandoci dall'interno, prima di infierire su di noi con la sua nera spada.
La sua voce era profonda, saggia e colma di quelle certezze tipiche soltanto a coloro che avevano già sperimentato sulla propria pelle ciò di cui si parlava. Soffrendo, sanguinando. E Drusilia le aveva vissute, sentite tutte, anche se ne ricordava meno di un millesimo.
-Occhi aperti, amici miei. Per quelli come noi le ingenuità non sono ammesse.SPOILER (clicca per visualizzare)La reazione un pò dura di Drusilia è dovuta un pò a parti del suo background che non son state scritte in scheda per non spoilerare l'esito di una o due campagne attualmente in corso. E si, se a qualcuno interessa qualcosa, anche lei è stata "marchiata", anche se non lo sa X°D. -
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Emiya Shirou.
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Il nemico che si agita all'interno, la consapevolezza che erode la nostra sicurezza e distrugge gli ideali. Conoscevo quel nemico, l'avevo visto consumare coloro che di più care possedevo, l'avevo sentito all'interno del mio stesso cuore.
Eppure, inseguendo la luce tracciata da lui, da me, avevo trovato la mia strada.
Ed ero giunto in quel mondo che aveva bisogno del mio aiuto.
Ascoltai la risposta di Grifis prima di annuire e sottolineare il mio assenso.- Il mio pensiero è il tuo, Grifis.
Quel braccio mi aveva portato sul ciglio della morte, dell'autodistruzione e della dimenticanza. Ma se non fosse stato per lui non avrei mai salvato Sakurae fermato Saber. Non diedi peso a quella parte del mio pensiero, era qualcosa che oramai avevo accettato come il passato, per quanto fosse sempre sulle mie tracce negli incubi più oscuri. Ogni notte, vedevo la sua espressione mentre spingevo la lama nel suo petto.
Proprio di fronte a quella sensazione, a quel dolore sordo che continuava a far eco nella mia mente nonostante le rassicurazioni di Coralia, decisi di non arrendermi prestando il mio spirito alla giustizia.
Lo sguardo lievemente inclinato voleva esser rivolto ad entrambi, mentre la penombra del luogo conferiva maggiore bagliore i miei occhi: pozzi d'ambra carichi di un solo desiderio, la giustizia. Dopotutto non era proprio ciò che avevo fatto io, uccidendo la mia più grande alleata - la mia spada - perchè era stata corrotta dal potere?
- ...Se mai dovessi cadere preda del mio potere, vi prego di fermarmi con ogni mezzo.
A quel punto mi inginocchiai di fronte a loro, affinchè il mio destino potesse prendere il suo corso.
Per dare a qualcuno quel domani che a troppi era stato negato.- Sarò la vostra spada, da oggi in poi.
Quelle parole che mi erano state rivolte così pochi giorni prima, eppure sembrava esser passato un secolo. Un giuramento da cavaliere col suo signore. Ripercorrere quella stessa strada senza cedere, un obiettivo ardito... Ma necessario.- ...Posso partire anche adesso, se necessario. Laddove il mio contributo sia necessario.
L'indugio era stato spezzato, il patto stipulato. Gli ingranaggi del destino presero il loro corso per condurmi dove tutto sarebbe stato deciso, attraverso lo spazio ed il tempo, sino alla fine della mia storia.
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So cosa si agita nel tuo animo Drusilia. Ma posso dirti che quando ancora non ero padrone di questa Runa, essa mi ha aiutato a salvare una vita per me preziosa almeno quanto lo è la tua per tutti noi. Perciò ti assicuro: farò di tutto affinché la Runa non sia mai a danno di nessuno, lo stesso dico a nome di Shirou -che credo condivida il mio pensiero.
Ascoltò le parole del Falco, ma prima di prendere parola attese conferma all'altro Aviatore, cosicchè anche lui potesse prender parola.
- Il mio pensiero è il tuo, Grifis. ...Se mai dovessi cadere preda del mio potere, vi prego di fermarmi con ogni mezzo. Sarò la vostra spada, da oggi in poi. ...Posso partire anche adesso, se necessario. Laddove il mio contributo sia necessario.
Annuì pacata e paziente, dunque la sua voce si fece strada per risuonare a loro limpida e cristallina, leggera e fresca quanto una brezza marina.-Per quanto i vostri cuori desiderino vivere nella Luce, ciò non toglie che mi possa preoccupare per voi. Sono tuttavia felice della vostra volontà, ed anche di come entrambi andiate d'accordo. E' sicuramente una fortuna che tu ti sia unito a noi, Emiya.
Sorrise teneramente, accompagnando la considerazione con un garbato gesto del capo.
-E per quanto riguarda la missione, dovrai attendere gli ordini del tuo Comandante Grifis, quando sarà necessario. Nel mentre potrai sostare quanto è in tuo desiderio qui all'Albero Casa. Disponiamo di alloggi per aviatori di passaggio.
Le belle labbra rosse si congiunsero, per poi schiudersi un'altra volta come bocciolo di rosa in fiore.
-Ma ditemi, figlioli miei, posso fare qualcos'altro per voi?
Un sorriso grazioso, e poi avrebbe atteso in educato silenzio.. -
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Emiya Shirou.
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Mi chiesi, inconsiamente, quale piano il destino serbasse per me.
L'incontro con quelle persone eccezionali era qualcosa che scaldava il cuore, era la prova che i miei ideali di giustizia non fossero soli, in quel mondo. Non come era accaduto a Fuyuki, dove persino il me stesso del futuro aveva schernito quegli stessi sogni, ricordandomi come neanche mi appartenessero. Sorrisi, forte delle loro parole, e mi limitai ad annuire profondamente col capo di fronte a tale unione e fratellanza.
Non potevo che arrossire ascoltando Dama Drusilia che sussurrava il suo parere positivo sull'avermi con loro.- ...La vera fortuna è stato avervi incontrati, entrambi.
Quella donna ancora mi turbava, ma il mio cuore avrebbe superato il suo smarrimento, prima o poi. O almeno lo speravo con tutto il cuore, avrei preferito non dovermi sempre presentare di fronte a lei come un bambino balbettante.
Lei ci chiese se potesse aiutarci in qualche altro modo ma fu Grifis il più rapido a replicare, sottolineando come la preoccupazione di lei fosse più che sufficiente. Condividevo il suo punto di vista, così annuii accompagnando le parole del mio Comandante.- E' per me un onore oltre che un piacere, mia Dama.
Il Falco mi fece intendere che presto mi avrebbe messo alla prova e la cosa mi tranquillizzò, dopotutto non ero giunto sin li per raccogliere l'elemosina altrui, ma per ottemperare ad un patto sin troppo chiaro: e il Falco non mi avrebbe deluso, ne ero certo.- Quando più lo desideri, Comandante.
Rimaneva solamente da congedarsi di fronte al Gran Maestro di quel luogo, ritenni di farlo con un profondo inchino, alla maniera del mio mondo e del mio tempo.- Non dimenticherò le vostre parole mia Signora, sappiate che la mia spada... Il mio braccio è vostro.
Non l'avrebbe tediata oltre, dopotutto lei gli aveva offerto tutto ciò di cui aveva bisogno: un luogo da proteggere ed una missione da seguire, in attesa che lui e Grifis trovassero il modo di far avverare i rispettivi desideri.SPOILER (clicca per visualizzare)Note: Se Drusilia ferma Shirou la scena continua, altrimenti vi ringrazio entrambi della giocata e scusate l'attesa. -
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-Molto bene allora.
Rispose la dama all'indirizzo del falco, reclinando leggermente la testa in un muto gesto di assenso. Sapeva inoltre quanto il suo Comandante tenesse alla sua vocazione, dunque lo lasciò andare senza indugio alcuno, sicura di quanto lui fosse intimamente felice del suo ruolo in quell'Ordine e di tutto ciò che di fatto poteva fare. Probabilmente era anche felice delle sue "scartoffie", anche se obbiettivamente nessuno avrebbe mai avuto il coraggio di ammetterlo. Poi giunse il turno di Emiya, che con un profondo inchino le dimostrò la sua gratitudine -per cosa, poi? Infondo era lui ad essersi unito al loro ideale - dandole modo, intanto, di levarsi dalla sua poltrona, dirigendosi verso di lui.
- Non dimenticherò le vostre parole mia Signora, sappiate che la mia spada... Il mio braccio è vostro.
Lei avrebbe sorriso, carezzandogli il volto con gentilezza.
Poi, leggera come un vento primaverile si sarebbe avvicinata ancora, fino a che le belle labbra rosse non si fossero posate sulla sua fronte liscia e priva di imperfezioni, come infondo era giusto che fosse per un ragazzo della sua età.
-E non dimenticare che come il tuo braccio appartiene a me, il mio cuore appartiene a voi.
Gli avrebbe sussurrato prima di discostarsi piano.
Un'ultima carezza, e poi lo avrebbe lasciato andare, così da dedicarsi alle pratiche che aveva lasciato in sospeso.SPOILER (clicca per visualizzare)Ok, direi che la scena può finire qui.
La metto in valutazione, ma se desideri aggiungere un'azione conclusiva lascio la giocata aperta finchè non mi mandi un mp per dire di chiuderla o una tua risposta qui sotto X*.