[Quest][LAM][CC][EM] Revelàre

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    Viaggiatore dei Mondi

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    Il buio.
    Ecco la prima cosa che avrebbe dovuto preoccupare qualcuno, nonché Bid'daum.
    Il buio era ovunque, in ogni dove: sembrava aver radicato se stesso in ogni anfratto, facendo suo quel che prima era della luce; e chi poteva dire in che luogo fosse finito il Kuthiano, senza una qualche genere d'illuminazione poteva andare avanti?

    Certo, prima doveva riprendersi al dal giramento di testa.
    Quella bestiaccia metallica aveva fatto male un calcolo, e trasportandosi via anche il criminale eversore, aveva finito per rendere instabile l'intero viaggio. Certo, non che Bid potesse ricordare tutto quel ch'era successo, perché se non trovava un modo per districarsi da quella situazione rischiava di perdere per sempre la via del ritorno.
    Giù, nelle sabbiose profondità dello Yuzrab.

    Il suono metallico del mostro che andava schiantandosi qui e lì avrebbe dovuto mettere in allarme i poveri Eru e Richard, segregati nella sua bava vischiosa e maledetta; e mentre la creatura di ferro e carne rotolava malamente nelle profondità di chissà quale Presidio, gli urti e i suoi rantoli facevano bene intendere che quella non doveva essere proprio la sua pista d'atterraggio. Fu per un caso fortuito che un ago roccioso aprì un squarcio dentro quella sacca maligna. Il che lasciava supporre la possibilità, nemmeno tanto velata, di poter scappare e trovare magari una via alternativa. Ovviamente, chi avesse voluto avere salva la pelle, inutile a dirlo, doveva pur rinunciare al quel Tesoro e ai suoi doni.

    Le viscere profonde e maligne della terra avrebbero atteso l'atterraggio del ragno di metallico, la cui carcassa senza vita non servì nemmeno a frenare la ripida e tremenda caduta della sua tela bavosa, che conteneva all'interno sia l'agognato tesoro che la cassa del Tesoro. L'ultimo rantolo del mostro era stato lanciato a metà strada, quando uno sperone di roccia gli aveva staccato una metà di quel che doveva essere il volto; detriti e rocce aguzze avevano fatto il resto.

    Dopo ciò solo il silenzio.
    Sottoterra, a metri e metri dal Sole, nessuna voce, nessun punto fermo o d'orientamento. A chi fosse uscito dal bozzolo c'era solo da vedere quel poco che offrivano i raggi che filtravano dagli specchi dello Yuzrab; sabbia, rocce, rovine e dirupi che si aprivano su abissi che non avevano un vero fondo. Ogni tanto qualche Wyrm sbucava dalla terra vergine, aprendo una nuova galleria. Alcuni erano piccoli, di altri, molto più in basso, si poteva calcolare perfino il perimetro: una sola bocca di quelli più grossi poteva inghiottire una buona fetta del Pentauron. Fortuna che quegli abomini sarebbero rimasti sotto la sabbia...

    Eppure, non erano le sole creature presenti.
    Qualcosa, appollaiato in alto, nella tenebra, guardava il ragno di metallo. Una creatura orribile a vedersi, che sgusciò via subito lasciando che l'altro, lo sgradito ospite, ne cogliesse solo due cose: i denti irti di zanne e gli occhi gialli come l'oro.

    4562311_f520

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    Info e specificazioni varie nel topic del Bando.

     
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    Kuthian

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    Non abbassare mai la guardia, neanche di fronte alla lapide del tuo nemico.
    Era un detto della sua terra, uno delle poche cose preziose che gli erano rimaste.
    E non riusciva mai a metterlo in pratica a dovere.

    Credendo che l’aracnide avesse tirato le cuoia, il Castigo si era adagiato sugli allori della vittoria e... pochi istanti dopo si trovava a chissà quanti metri sotto la fottuta superficie.

    Imprecò quel che poté prima che la terra gli tappasse la bocca.
    Si risollevò nel buio pesto, sputacchiando la sabbia.
    Si guardò intorno, e nemmeno i suoi occhi sovrannaturali distinsero qualcosa di rilevante.
    Non c’era altro segno di vita.

    Rifletté su come trovare una via d’uscita, poi pensò alla bussola incantata.
    Quell’aggeggino faceva al caso suo.

    Estrasse il piccolo artefatto e si concentrò sul suo obiettivo.
    Dedicò tutti i suoi pensieri ad un solo concetto.

    Voglio trovare la via d’uscita più vicina per la superficie.

    Lo disse ad alta voce per convincersene.
    A ripensarci, sembrava un emerito coglione che parlava da solo.

    Fissò l’ago della bussola, in attesa di una direzione da seguire.



    Stato fisico: acciaccato
    Stato mentale: rintronato
    Energia: 110%
    Equipaggiamento:

    Kuthian’s Armor [Armatura]

    Comet Hammer [Arma, allacciata]

    Támerlein [Spada spirituale, non evocata]

    Bussola dei Desideri [Oggetto gdr + tecnica only-gdr]

    Passive:

    Risorse criminali [Passiva: 110% energia]

    Oltre la realtà [Auspex spirituale, raggio 30 metri]

    Putrefazione [Passiva scenica valida per le tecniche sciamaniche del personaggio: gli spiriti provocano un effetto aggiuntivo di corrosione e avvizzimento all’ambiente circostante. Gli effetti sullo spirito nemico sono di libera interpretazione]

    Attive utilizzate: /

     
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  3. Ja¢k
     
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    Il tesoro! Continuava forsennatamente a pensare il Camaleonte, sballottato da una parte nel buio. Il tesoro! Si era quasi totalmente liberato della bava vischiosa con cui il ragno gigante l'aveva attratto nella sua pancia di ferro, e giaceva ancora carponi a terra, ferito e dolorante. Il tesoro! Eppure ancora in grado di portare a termine la sua missione, di non deludere i milites, se stesso, Drusilia...di proteggere lo scrigno fino alla fine, perché il Camaleonte non aveva mai fallito. E quella non sarebbe certo stata la sua prima volta. Il tesoro! l'aveva perso, lo scrigno nero dall'immenso potere, eppure era ancora lì vicino, stretto tra le mani di un compagno di cui non poteva fidarsi, non più. Il tesoro! il tizio dalla faccia completamente oscura, il petto nudo e l'aria silente e immobile, che era apparso assieme a un altro dal nulla, dicendo di far parte di loro, di essere loro alleato. Il tesoro! eppure perché non gli aveva consegnato lo scrigno, quando il Camaleonte glielo aveva chiesto così gentilmente? Perché aveva squadrato il suo amico con aria interrogativa, come se da lui stesse aspettando ordini? Perché aveva tentennato? Il camaleonte era il portatore dello scrigno, il Camaleonte era colui che lo doveva portare a destinazione, e nessun altro, nono!
    Il tesoro!
    Si sarebbe fidato solo di se stesso. a costo di fare tutto da solo. Lentamente il camaleonte si alzò in piedi, la bocca che gli doleva -nell'urto contro il metallo si era morso la lingua- e serrando i pugni si avvicinò allo sconosciuto che affermava di essere suo compagno. Dietro di lui vi era una breccia nel vuoto, un'apertura del ventre del mostro che dava sul mondo esterno. il mondo si muoveva, fuori. No, meglio: erano loro a muoversi. Ma ciò non impedì al prode Camaleonte di urlare allo sconosciuto, correndo contro di lui.

    « Salvati, ci penso io al tesoro! Devo pensarci io! »

    E non poteva attendere una sua risposta, ne lasciarlo tentennare ancora. Il tono del Camaleonte era forte e imperioso, come l'occhiata con la quale fulminò lo sconosciuto. Letteralmente. Perché una scarica di temporaneo ed evanescente dolore avrebbe sconvolto il suo corpo e la sua mente per un bel po' di tempo. un dolore fasullo, perché il Camaleonte non voleva assolutamente fargli del male, un dolore forte ma illusorio, ecco tutto. e mentre il corpo dello sconosciuto sarebbe caduto preda di quel finto dolore, il Camaleonte gli avrebbe strappato di mano lo scrigno, respingendo via lo sconosciuto con una forte spallata. Per lanciarlo fuori dal mostro in movimento, fuori, nel mondo rosso dello Tyzrab, fuori, salvo e libero di quel peso che solo e unicamente il camaleonte doveva continuare a portare.

    « Salvati! »




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    ~ Basso 5% ~ Medio 10% ~ Alto 20% ~ Immenso 40% ~

    Energia residua: 80% -5% = 75%
    Status Fisico: Escoriazioni e ustioni in varie parti del corpo (Medio) ustioni su tutto il corpo (medio)
    Status Psicologico: Ottimale

    Passive in uso

    NoOne_Dominio del mutaforma.
    Scopulae_Possibilità di adesione e spostamento su pareti lisce o soffitti & Salti potenziati
    Sensualism_Visione notturna & potenziamento olfattivo.
    Dono di Cheap Tricck_+10% energia, aura di coraggio, cast istantaneo

    Attive
    ¤ Pain del Torturatore ~ Dolore. Semplice e puro, a cui nessuno può sfuggire. Tra i numerosi poteri donati al Camaleonte, vi prende posto anche quello di punire all'istante chi gli possa recare danno o offesa, senza che siano necessarie barbare colluttazioni fisiche. Infatti, il Camaleonte è capace di penetrare nella mente del nemico incrociandovi il solo sguardo, e basterà solo quello per far investire il suo spirito da una sensazione di lancinante dolore. Tale dolore potrà essere avvertito dal nemico, a seconda del volere del Camaleonte, come un dolore lancinante e momentaneo, che potrà costringerlo a terra se colto impreparato, ma che non riporterà alcuna conseguenza e svanirà lentamente dopo pochi istanti. Oppure un dolore più forte e incisivo che arriverà a scuotere l'intero corpo in continue contrazioni e convulsioni, tanto da costringerlo a contorcersi a terra in preda al panico. Il dispendio energetico è Basso, mentre il modo in cui l'avversario dovrà reagire sarà completamente vincolato dalla sportività di quest'ultimo e dal contesto della scena di gioco. La tecnica in questione può essere contrastata come un attacco pionico di livello Basso, anche se avvertito dall'avversario come una semplice ondata di dolore fisico di entità variabile, che svanisce dopo pochi secondi senza avere alcuna conseguenza.
    [Abilità a consumo Basso - A contatto visivo, l'avversario viene scosso da una temporanea scarica di dolore fisico.]


    Note_
    Il pg tenta di strappare lo scrigno di mano a Eru mentre lo fulmina con una scarica di dolore passeggero, per poi tentare di gettarlo via dalla pancia del ragno con una forte spallata.

     
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  4. Nigga della Mappa di Karnaugh
     
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    Assurdo.

    La situazione in cui era capitato era incredibilmente assurda.
    Appena recuperato lo scrigno il ragno, apparentemente morto, gli aveva sputato addosso una tela imprigionando lui e il camaleone in un abbraccio d'acciaio.
    Dopodiché, era sprofondato nel suolo ed aveva iniziato a viaggiare sotto terra, tra rocce acuminate e duri sassi.
    Eru era allibito: ma quello non doveva essere un loro alleato? Perché lo aveva trascinato con sé in quel folle viaggio?
    Dopo parecchi metri, forse migliaia, l'aracnide si arrestò tra le macerie, finalmente spente completamente.
    In quel luogo regnava un'oscurità opprimente, talmente impenetrabile che neanche la vista divina del Messiah riusciva ad attraversarla.
    Sembrava quasi riuscire a toccarla da quanto era intensa.
    Notò che la presa della rete del ragno sembrava essersi allentata.
    Dimenandosi un po', capì che nella discesa doveva essersi squarciata a causa di un contato un una roccia tagliente o qualcosa di simile.
    Era una perfetta occasione per fuggire da quella scomoda situazione, eppure per farlo avrebbe dovuto abbandonare il prezioso scrigno nelle grinfie dell'aviatore, e questo non poteva permetterlo.
    L'esito della missione, e cosa ancor più importante l'ottenimento dell'armata meccanica promessagli, dipendevano ora più che mai dalle sue mani.
    Nonostante il suo compagno gli intimasse gridando di salvarsi e di lasciargli il tesoro, mai lo avrebbe fatto e, ovviamente, sarebbe stato disposto ad ucciderlo pur di non consegnarglielo.
    Ed invece non andò secondo i piani del Messiah: accadde l'ennesimo avvenimento assurdo.

    Una scossa di dolore lo attraversò da capo a piedi senza un apparente motivo.
    Un dolore bruciante, intenso, ma fortunatamente molto breve.
    In quell'attimo di allucinante dolore Eru non si accorse di nulla, di come il Camaleone lo aveva distratto per venire in possesso di ciò che sembrava ardentemente desiderare più che la sua salvezza ed ogni altra cosa.
    Ripresosi da quell'inaspettato contrattempo, si accorse di ciò che era successo.
    Quel bastardo lo aveva volontariamente ferito con qualche arcano sortilegio, dopodiché lo aveva spintonato lontano dal bozzolo e gli aveva strappato di mano il tesoro.
    Grave errore, non doveva farlo.
    Da troppo tempo stava sopprimendo i propri desideri di morte, e quel cane gli aveva fatto provare un dolore insopportabile solo per fregarlo.
    La furia che provava esplose dall'interno, facendogli perdere ogni residuo di controllo rimastogli.
    Al diamine la copertura, al diamine i piani di Bid'daum.
    Doveva pagarla cara.

    Cercò il contatto con la sua mente, pronto a fargliela scoppiare in mille piccoli dolorosissimi pezzi.
    Se Eru aveva sofferto, il Camaleone avrebbe patito dieci volte la sofferenza del Messiah.
    Una volta eliminato quel pezzente, avrebbe recuperato l'obiettivo e finalmente concluso quella maledetta missione.
    I giochi erano durati fin troppo, ora avrebbe fatto come pareva a lui.
    Massacro.



    Condizioni Fisiche: Dolore ormai passato
    Condizioni Mentali: Perso ogni controllo
    Energia: 100 - 20 = 80%

    Equipaggiamento:
    ena
    E' la spada di Eru. Definirla una lama vera e propria è sostanzialmente errato, poichè non è mai affilata o dai contorni ben precisi, e questo è un malus agli attacchi fisici portati agli avversari. Appunto per questo, il vero potere di Pena è quello di attaccare direttamente l'anima del nemico: quando Eru sferra un colpo, la sua lama attraversa il corpo senza fare danni ad esso, ma infierirà sull'anima della persona. Questo significa che in caso di recisione di un arto esso non potrà più essere utilizzato anche se la parte materiale rimarrà attaccata al corpo inerte. Inoltre, pagando un Alto prima di sferrare l'attacco, il colpo provocherà il doppio del dolore rispetto ad una ferita normale.. In caso di recisione della testa o di altri colpi mortali, l'avversario morirà comunque. Pena è attaccata al braccio di Eru tramite una catena fin dalla sua creazione.

    Punizione
    Lo scudo di Eru. Esso è a forma di viso diabolico, con due punte a mo' di corna e in esso sono scolpiti due occhi e una bocca. Queso scudo possiede moltepilici poteri, molti dei quali anche Eru ignora. Uno di essi è quello di assorbire i colpi nemici: tutte le tecniche verranno risucchiate dalla bocca all'interno dello scudo pagando un egual costo di energia. Gli atttacchi illusori e psionici non sono soggette a questo dispell. Anch'esso è legato ad Eru tramite una catena fin dalla sua nascita. Gli atttacchi illusori e psionici non sono soggette a questo dispell

    Passive:
    Chiaroveggenza
    Eru possiede una vista fuori dal comune, la quale permette di vedere molte più cose di un comune essere umano. Grazie a ciò, l'Uno può vedere 'energia in ogni sua forma (ad esempio calore, aura di potere, emanazioni energetiche ecc. In termini di gioco, si traduce con un Auspex passivo di 30 metri. Il QM può comunque limitarne gli effetti a secnda di necessità. [Passiva di Auspex]

    Telepatia
    Eru è in grado di comunicare mentalmente con qualsiasi essere vivente in grado di compiere un ragionamento (non neccessariamente umano quindi). Il concetto comunicato può essere anche una semplice emozione (nel caso di esseri dalla mentalità meno sviluppata) ma anche vere e proprie frasi nel caso di esseri intelligenti. Eru può usare la telepatia fino a sette metri di distanza, senza alcun dispendio di energia.
    [Passiva di telepatia]

    Tecniche utilizzate:
    Colpo Mentale
    Con questa tecnica Eru proietta un potente attacco mentale, sotto forma di un sottilissimo raggio visibile solamente tramite Auspex, che raggiunge direttamente la mente del suo avversario danneggiandola e provocando danni proporzionali al consumo pagato.
    Basso: debole mal di testa, difficoltà lievi nei movimenti
    Medio: mal di testa doloroso, capacità di coordinamento basse
    Alto: emicrania lancinante, incapacità di eseguire azioni semplici come camminare o attaccare
    Critico: Perdita della memoria, perdita di conoscenza e rischio di coma.
    E' possibile difendersi da questo attacco psionico solo con una difesa psionica adeguata.
    Il raggio ha una portata che segue la scaletta 5 metri a Basso, 7 a Medio, 10 ad Alto e 15 a Critico.
    Durata: 1 Turno
    Costo: Variabile utilizzato ad Alto
     
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    Nel momento di maggiore sconforto, dove ogni speranza sembrava perduta, ecco che la provvidenza venne in aiuto del Kuthiano: la sua bussola, capace d'indicargli precisamente dove andare e come arrivarci. Il difficile, invero, non era seguire la Bussola, ma poterla vedere. Era buio pesto lassotto, a metri e metri sottoterra gli unici raggi di luce provenivano dalle immense formazioni vitree da cui prendeva il nome lo Yuzrab. Inoltre, certamente la bussola non delineava un percorso ma solo una direzione, questo dunque non doveva indurre Bid a pensare che fosse sufficiente affidarsi alla lancetta...
    Il terreno era insidioso, c'erano passaggi stretti, fossi improvvisi, ponti sospesi nel nulla... Un passo falso poteva costare tremendamente caro. Tuttavia, nei brevi sprazzi di luce, provenienti da chissà dove come fasci dorati, l'Eversore poteva sapere per certo che la Bussola indicava ad Est.
    E verso Est, però, si scendeva soltanto.


    Alla fine tutto si riduceva in una carneficina.
    Il Camaleonte desiderono d'avere il suo tesoro, il Messiah desiderono d'avere la testa del Camaleonte. Non faceva una piega, no? Entrambi volevano qualcosa che apparteneva all'altro, e avrebbero fatto di tutto... anche colpirsi a vicenda. Tuttavia, a dispetto di quali fossero stati i risultati delle loro azioni, il fato aveva già deciso l'esito della contesa.
    Uno scossone improvviso avrebbe fatto sussultare entrambi, provocando una spinta improvvisa al Messiah che, irrimediabilmente compromesso nell'equilibrio, sarebbe stato catapultato via verso l'ignoto.

    La sua corsa però sarebbe durata poco, perché il condotto di terra -scavato forse da un Wyrm ancestrale- aveva un'ampiezza complessiva di dieci metri, quindi il "pavimento" fatto di terra e rocce non era così distante, ma nemmeno così morbido. Magari un qualche genere di difesa poteva servire allo scopo, sottraendo Eru dall'incontro poco gradevole con il suolo. Tuttavia, era ormai tardi per provare a riacciuffare quel maledetto Milites.


    La corsa era ormai finita da tempo. Ma il Camaleonte avrebbe aperto gli occhi soltanto dopo, a causa dell'urto ricevuto. Insomma, le cose andavano sempre peggio e, per giunta, si sprofondava sempre più nella terra. Tant'è che, se fosse uscito dal ventre del mostro metallico, l'Aviatore avrebbe potuto scorgere l'intricato dedalo sotterraneo di gallerie, rocce, cascate di sabbia e raggi di luce provenienti dai laghi di vetro dalle dimensioni variabili.

    Di lì a poco una figura familiare si manifestò, ovvero Cheap Trick, non appena avrebbe avvertito la vicinanza del Cameleonte, gli sarebbe subito apparso sulla schiena come prima. Tuttavia, non sembrava particolarmente contento e infatti blaterava qualcosa come il doversene andare via il prima possibile. Ma era ovviamente troppo tardi, perché due occhi d'oro brillarono nell'ombra, seguiti da venature rossastre in cui scorreva del magma... Era troppo tardi per nascondersi.

    Chi siete?

    Ruggì quel mostro, aprendo poi una fila irta di zanne puntute e spaventevoli.
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  6. Ja¢k
     
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    Il cranio fu trafitto simultaneamente da migliaia e migliaia di coltelli. Quella era la sensazione provata al contatto di sguardi con il suo cosiddetto alleato: un dolore lancinante, inaudito, insopportabile. Ma questa volta il Camaleonte riuscì a reggere, a trattenere lo scrigno del tesoro, perché non l'avrebbe perso una seconda volta. mai, mai e poi mai l'avrebbe lasciato cadere. Non seppe se la forte scossa che fece tremare il mondo attorno a lui si verificò davvero o era solo uno dei postumi di quella tortura mentale. in ogni caso arretrò, le braccia strette a croce sullo scrigno premuto sul petto, arretrò e finì con lo schiantarsi contro la parete metallica. Prima di scivolare nell'abisso delle tenebre, soffiò un'ultima maledizione tra i denti. Tutta per quel falso alleato che aveva tentato di raggirarli tutti. Non c'era da fidarsi di lui. Non c'era da fidarsi di nessu..

    Si risvegliò chissà quanto tempo dopo, e chissà dove. La bocca impastata e la testa ancora pulsante di dolore lasciavano presagire che non fosse passato poi così tanto. Il Camaleonte fece leva sulle ginocchia per rimettersi in piedi, scrutando gli occhi il budello sotterraneo dove era andato a finire. Una galleria scavata nella roccia, assediata dal vetro, inondata dalla sabbia. Uno spettacolo a dir poco affascinante: quei laghi di vetro erano dei caleidoscopi di luce che virava dal bianco al giallo intenso, per poi sfumare in coni di luce urinaria. Affascinante, a dir poco. E per questo non riusciva davvero a capire perché il mostro della schiena fosse così agitato, e gli fiatasse nell'orecchio di andarsene, andarsene via da quel posto, andarsene subito prima che fosse troppo tardi. Ma lo spettacolo del sottosuolo era così bello che il camaleonte non diede adito alle preghiere della piccola creatura verde, e rimase a contemplare la caverna fin quando, effettivamente, non fu troppo tardi per fuggire.

    « Chi siete? »

    Una voce ringhiò nel buio, roca e minacciosa. Per lo spavento, il Camaleonte letteralmente saltò sul posto, scosso da un brivido così forte da scuoterlo dalla punta dei piedi alla cuspide del capo. Tremante, si voltò verso la voce con una lentezza inaudita.
    Occhi come oro liquefatto.
    Venature pulsanti iniettate di sangue.
    Filiere di denti aguzze simili a rastrelli d'acciaio.
    Il mostro della caverna ruggì.

    forse il camaleonte avrebbe rilasciato il controllo degli sfinteri e si sarebbe defecato addosso, se una scena simile fosse accaduta quella mattina. Ma affrontare una carrozza impazzita che ti trascina verso la morte, dei soldati assoldati per farti fuori, un gigantesco ragno metallico e un compagno traditore riesce a infonderti una seppur minima dose di coraggio. Una virtù che in quel momento riuscì a trattenere la paura del Camaleonte, e ad affrontare il mostro della caverna con la dignità e la fermezza proprie di un sergente dei milites.

    « Il mio nome è Richard, e sono sergente dei liberi aeris milites di Laputa, sisi. E lui è..beh, lui è il mostro della schiena, ecco. »

    Esordì tutto impettito, con voce ferma e decisa. Forse il mostro non era poi così selvaggio e cattivo da sbranarlo sul posto. In fondo, aveva avuto l'accortezza di chiedere chi fossero prima di assalirli. magari il camaleonte sarebbe riuscito a portarlo dalla sua parte. Magari..

    « Abbiamo il compito di effettuare una consegna alla dama dell'est, Kalia Djibrielle, ma siamo stati attaccati da assassini e ragni giganti. Tipo quello là che ho appena ucciso io. »

    Puntò il pollice verso il corpo sventrato dell'aracnide di metallo. Riuscì a controllare il tremore alle sue gambe, mentre cercava molto implicitamente di far paura al suo interlocutore.

    « La tua casa è davvero bellissima, ma non è che potresti aiutarmi a uscire e a farmi tornare alla mia, di casa? »
    E a questo punto non poté che sfoderare il più bonario dei suoi sorrisi. Un'espressione che, a parer suo, avrebbe fatto colpo -chissà se in bene o in male- su qualsiasi essere vivente di Endlos. Anche sui minacciosi mostri di caverna.
    Ichi_v01_c02_p095MTP
    « Per favoooore. »


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    L’ago girò sul suo asse, interpretando la trama arcana del mondo per fornire una direzione.

    La punta s’arrestò con decisione, indicando una strada in discesa.

    Doveva decidere se credere o no alla bussola.

    Si trovava in cunicoli sconosciuti, poteva solo fidarsi dell’arnese incantato: era il suo unico punto di riferimento in quelle tetre caverne.

    S’incamminò nella direzione prescelta, calcando il suolo verso un ignoto destino.



    Stato fisico: acciaccato
    Stato mentale: deciso
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  8. Nigga della Mappa di Karnaugh
     
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    Precipitare.

    Nell'abisso, più nero della morte.
    Non solo il Camaleone era riuscito a rubargli il tesoro, ora anche la fortuna aveva deciso di voltargli le spalle ed abbandonarlo al suo destino.
    Sicuro che ormai il suo avversario non sarebbe riuscito più a difendersi il Messiah si stava avvicinando cupidamente per ritornare in possesso di ciò che gli spettava, quando si sentì mancare la terra sotto i piedi.
    Guardandosi intorno stordito, riuscì a scorgere nella fitta oscurità il sottosuolo tremare violentemente.
    Doveva essere uno di quegli inutili vermi giganti che stava passando esattamente sotto di loro.
    Maledetta creatura, non poteva scegliere un momento più sciagurato!
    Colto di sorpresa in precario equilibrio, Eru non poté fare altro che cercare invano qualche appiglio, per poi precipitare nel vuoto.

    Il suo corpo reagì istintivamente, senza pensare.
    Immediatamente liberò un ramo di energia verso la parete più vicina, il quale si conficcò all'interno della dura roccia creando così un'improvvisata fune d'emergenza.
    Aggrappato saldamente alla catena energetica, cercò di stabilire quanti metri fosse distante il fondo, notando sollevato che mancavano non più di quattro metri.
    Un bel salto, ma niente di assurdo.
    Si lasciò andare, tentando di atterrare nel modo meno doloroso possibile.
    Come previsto, non rimediò traumi più gravi che piccole contusioni alle ginocchia.

    Scrutò con attenzione l'ambiente circostante.
    Grazie alla fioca luce che trapelava dai laghi di vetro in superficie, riuscì a capire di essere dentro alla galleria scavata proprio dal Wyrm di prima.
    Maledicendo la propria sorte, rimase immobile nelle tenebre, assolutamente incerto su dove andare e cosa fare.
    Avrebbe potuto seguire la galleria, ma chissà dove portava, e soprattutto quanto sarebbe stata lunga: quei vermi scavavano per giornate intere, sarebbe stato solo uno spreco di tempo.
    Infine decise di aspettare qualche momento per riflettere meglio sulle circostanze.
    Dopotutto, Bid'daum era sulle sue tracce, presto o tardi lo avrebbe trovato.


    Condizioni Fisiche: Dolore alle ginocchia
    Condizioni Mentali: Incerto sul suo destino
    Energia: 80 - 5 = 75%

    Passive: Già citate
    Equip: Già citato
    Attive:
    Catene
    Tutti coloro che non seguono il Dio di Eru devono essere imprigionati all'Inferno. A questo proposito, l'Uno ha imparato a manovrare l'energia e ad utilizzarla come se fosse una miriade di catene. Ad un comando mentale di Eru, la sua energia parte verso l'avversario e tenta di bloccarne le braccia, le gambe o qualsiasi altra parte che il Messiah desideri. Le catene seguono questa scaletta: 4 basso, 6 medio, 8 alto, 10 critico con la seguente elongazione 5 metri basso, 7 medio 10 alto e 15 critico. Eru da all'energia una forma di catena, ma questo elemento è puramente scenico.
    Costo: Variabile
    Durata: 1 Turno
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    <blockquote>La discesa di Bid si sarebbe arrestata dopo poco. C'era qualcosa di strano in quel posto, qualcosa che non era certo frutto della naturale evoluzione del semipiano (cosa c'era poi di naturale nella riscrittura, non so dirvelo). Lentamente, ma poi sempre più con insistenza, il Kuthiano avrebbe potuto notare svariati pezzi di metallo, componenti gettati, tubature e quanto non era sicuramente opera del deserto. Era come se qualcuno o qualcosa afferrasse i detriti da ogni parte del mondo, portandoli lì: ma a che scopo?

    210px-Youpi
    Guarda guarda chi abbiamo qui: un'altro invasore. Quella che il Kuthiano avrebbe potuto notare era, per il momento, soltanto un viso, che si schiudeva un un sorriso maligno e irto di zanne. Cosa voleva quella creatura dall'Eversore? Non tardò a sottolinearlo: Ti ha mandato quell'uomo? Ah... altro cibo per la Regina.
    Vieni pure. Anche tu sarai nutrimento per il nostro Re.
    Si sarebbe palesato all'altro come un'uomo -o vagamente tale- di almeno tre metri d'altezza, muscoloso abbastanza da far supporre un qualche potenziamento fisico di sorta. A parte ciò era praticamente nudo, che non abbisognasse lui di una qualche protezione?
    Chissà. Continuando a ridere del dirimpettaio, il mostro si fece leggermente avanti. A cinque metri dall'obiettivo, allargò le braccia e fece: Voglio giocare un po'.. l'altro maledetto era un'osso troppo duro, ma tu non mi sembri niente di speciale.
    Era arrivato il momento per Bid di tirare fuori le frecce al suo arco... era in gioco la sua vita.


    jpg
    Ah, com'è triste il fato. Lo è più della vita. Irruppe una voce, nel buio. Si accesero come delle piccole luci, anzi no erano lucciole capaci di irrorare piccole porzioni di quegli antri oscuri di una fioca illuminazione. Fra loro, destreggiandosi brevemente in qualche passo di violino, stava una figura umanoide dai capelli biondi e il bell'aspetto. Due antenne, però, spuntavano sul capo. Era alto, slanciato, per niente muscoloso. Sembrava tranquillo e pacato, dato che non aveva attaccato né sembrava volerlo fare.
    Se ne stava là, fermo... suonava di tanto intanto, dedicando qualche nenia a se stesso mentre volgeva, più o meno distrattamente, qualche sguardo anche all'altro.
    Come ti chiami? Suvvia, non fare il timido.
    Siamo tutti dalla stessa parte. Me e te. Non come quel tizio biondo in armatura: lui specialmente, ha falciato metà dei miei uomini. E per poco non falciava pure me.
    Ma tu sei diverso, sì lo sento. Puzzi di malvagità. Oh scusami, non intendevo offenderti...
    Gettò via lo strumento, che scanzonò negli antri oscuri delle gallerie. Prese ad applaudire, comportandosi in modo stranamente ambiguo ma decisamente non ostile. Cosa voleva? Il Re sta per nascere ed io non voglio che il biondo lo uccida prematuramente. Perciò che ne dici? Alleiamoci: insieme lo sconfiggeremo.Di chi stava parlando rimase un mistero, ma chiunque fosse aveva probabilmente indotto sufficiente timore in quel personaggio ambiguo da costringerlo a scendere a patti con un'invasore.
    Tutto, pur di salvare il Re.

    L'altra creatura ascoltò in silenzio le parole del Camaleonte. Non parve né apprezzare ma nemmeno disprezzare ciò che diceva. I suo occhi giallastri, ruotando nel buio, assumevano strane espressioni. Chissà quali pensieri maligni lo inebriavano. Poi dopo fece schioccare la lingua, come se stesse scroccandosi i nervi e, facendola scendere verso l'Aviatore, gli lanciò una leccata tanto bavosa quanto disgustosa. Non sei buono da mangiare. Disse, ripensandoci forse all'idea di farne un sol boccone. Ma poi, come se avesse rammentato qualcosa, aggiunse: Il Cavaliere dai capelli biondi, tu lo conosci? Ha ucciso i miei piccoli, i miei cuccioli. Dov'è, lo sai? Dimmelo e ti farò vivere... Che stesse riferendosi a Grifis?
     
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  10. Ja¢k
     
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    Immerso nella penombra della caverna, il Camaleonte sudava freddo. Non riuscì a reprimere un brivido quando la lingua della creatura, un frustino di carne viscida e rasposa, gli si strofinò contro il volto, prima di sancire che -almeno per il momento- il mostro non si sarebbe saziato delle sue carni e non si sarebbe ubriacato del suo sangue. Buono a sapersi, perché il Camaleonte odiava il sangue. Il suo in modo alquanto particolare, ecco.

    « Uhm, ecco..il cavaliere dai capelli biondi dici? Mica ti riferisci a Grif.. »

    bofonchiò impulsivamente, prima di rendersi effettivamente conto che tradire in quel modo uno dei suoi compagni nonché il comandante della squadra bianca dei liberi aeris milites equivaleva a un tradimento, un terribile tradimento che il Camaleonte non agrebbe perpetrato mai e poi mai, neanche a costo nella vita. Era pur sempre il sergente rosso dei lam, e Drusilia non sarebbe stata affatto soddisfatta di un comportamento del genere. Però effettivamente un modo per uscirne fuori vivi c'era, bastava solo giocare d'astuzia, sisi.

    « ..olamo? Mica ti riferisci a Grifolamo Monis, vero? Quello lì sta un bel po' antipatico anche a me, sisi. »

    Continuò, passandosi il dorso della mano sulla fronte imperlata di sudore. Adesso era il momento della bugia più grande: quella che l'avrebbe potuto condurre fuori di lì, verso la salvezza, verso i Lam e contemporaneamente verso la fine di quella lunghissima missione. Oppure, in alternativa, verso la morte. Verso una terribile morte.

    « Uhm, ecco..l'ultima volta che l'ho visto si stava dirigendo alla Caserma di Taldor, nel presidio dell'est. Se vuoi posso.. »

    Ovviamente mentiva.
    Mentiva su tutto, completamente, totalmente.
    Ma sapeva essere abbastanza convincente a raccontare frottole: aveva convinto Tanj di essere il signore del Mastio, Fay di essere il signore di Endlos, e se stesso di essere coraggioso. Ce la poteva fare, avrebbe portato quel mostro dritto dove lui stesso doveva andare a tutti i costi!

    5es4e0
    « ..se vuoi posso accompagnarti lì da lui, ecco. Se mi ci porti vivo, sisi. »


    (IMG:https://i272.photobucket.com/albums/jj183/S...d59wbo1_500.jpg)

    ~ Basso 5% ~ Medio 10% ~ Alto 20% ~ Immenso 40% ~

    Energia residua: 75% -5% = 70%
    Status Fisico: Escoriazioni e ustioni in varie parti del corpo (Medio) ustioni su tutto il corpo (medio)
    Status Psicologico: Lancinante mal di testa (Alto)

    Passive in uso

    NoOne_Dominio del mutaforma.
    Scopulae_Possibilità di adesione e spostamento su pareti lisce o soffitti & Salti potenziati
    Sensualism_Visione notturna & potenziamento olfattivo.
    Dono di Cheap Tricck_+10% energia, aura di coraggio, cast istantaneo

    ¤ Assurance dell'Ammaliatore ~ Avere fiducia è bene: avere controllo, è meglio. Una creatura solitaria come il Camaleonte ha l'obbligo sapersi destreggiare nella bassa arte della menzogna per sopravvivere in un ambiente ostile come quello umano, e le sue parole - veritiere o meno che siano - devono scivolare nelle orecchie degli uomini senza che questi possano minimamente insospettirsi o perdere fiducia in loro. La verità è uno strumento facilmente manovrabile per la lingua biforcuta del Camaleonte, e lui meglio di molti altri sa come instillare il potere dell'ammaliamento in ogni parola che proferisce, facendo così in modo di divenire credibile a qualsivoglia interlocutore. Basterà un consumo Basso delle proprie energie per ammantare le proprie parole di un potere psionico che le farà risultare credibili e assolutamente veritiere a chiunque vi presti orecchio. L'abilità è contrastabile come una normale tecnica psionica di livello Basso.
    [Abilità Attiva a consumo Basso - Il personaggio è in grado di rendere le sue parole assolutamente credibili alle orecchie altrui.]

    Note_Ovviamente il Cama non vuole far altro che raggiungere la Caserma, consegnare il suo scrigno e andarsene allegramente a Laputa. Col cavolo che tradirebbe i lam °-°


     
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  11. Nigga della Mappa di Karnaugh
     
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    Voce.

    Il suono interruppe improvvisamente il pesante silenzio che opprimeva quel desolato luogo, facendo sussultare Eru dalla sorpresa.
    Come aveva giustamente previsto qualcuno lo aveva finalmente trovato.
    Qualcun'altro però.
    Perché il suono delle parole che udiva non erano quello dell'ormai familiare Bid'daum, era una voce nuova, mai sentita prima.
    Guardingo si volse verso la direzione dalla quale la voce proveniva.

    - Ah, com'è triste il fato. Lo è più della vita -

    Mai frase più corretta fu udita dal Messiah.
    Lui, condannato ad un'eternità di schiavitù, costretto a compiere le più brutali carneficine in nome di un Dio sadico, obbligato ad odiare ogni essere vivente, lo sapeva meglio di chiunque altro.
    Ma chi aveva parlato?
    Una fioca luce accesasi inaspettatamente rivelò il misterioso interlocutore.
    Si trattava di un uomo scarno, alto, dall'aspetto gradevole; dalla chioma bionda spuntavano due antenne a testimoniare la non appartenenza al genere umano.
    Suonava tranquillo un violino, scoccando ogni tanto uno sguardo di curiosità ad Eru.
    Dopo qualche minuto, si alzò con calma e, gettando via il suo strumento, ricominciò a parlare.

    - Come ti chiami? Suvvia, non fare il timido.
    Siamo tutti dalla stessa parte. Me e te. Non come quel tizio biondo in armatura: lui specialmente, ha falciato metà dei miei uomini. E per poco non falciava pure me.
    Ma tu sei diverso, sì lo sento. Puzzi di malvagità. Oh scusami, non intendevo offenderti...


    Concluso il discorso, lo strano essere applaudì senza un apparente motivo, lasciando Eru alquanto interdetto.
    Ripresosi dallo sbigottimento, gli comunicò mentalmente di chiamarsi Eru.
    Ma cosa più importante, chi poteva essere il biondo guerriero in armatura che era riuscito a dimezzare un intero esercito da solo?
    La questione era sempre più complicata: inzialmente doveva recuperare semplicemente un tesoro, ora si trovava parecchi metri sotto terra in compagnia di un uomo con le antenne con un letale guerriero alle calcagna, senza contare l'enorne ragno bionico distrutto poco prima.
    E la situazione era destinata ad ingarbugliarsi ancora di più.

    - Il Re sta per nascere ed io non voglio che il biondo lo uccida prematuramente. Perciò che ne dici? Alleiamoci: insieme lo sconfiggeremo. -

    Non sapeva nè quale re era in procinto di nascere nè gli importava scoprirlo, ma un lampo di genio gli attraversò la mente.
    Era l'occasione più nitida per uscire da quella situazione davvero scomoda.

    - Ti aiuterò, ma in cambio voglio qualcosa. Mi è stato sottratto uno scrigno molto importante da un uomo che non dev'essere molto lontano. Se mi darai una mano a trovarlo, io eliminerò con te il biondo. Accetti? -

     
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    Kuthian

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    La scarsa luminosità riverberò su tubature metalliche e componenti meccanici, finiti lì inspiegabilmente.

    Una voce irruppe nell’oscurità, e Bid’daum poté notare solamente un viso deforme che lo fissava con insistenza. Nominò un sovrano, disse che l’Eversore sarebbe stato cibo prelibato.

    Emerse dalle tenebre un umanoide parecchio grosso, che dichiarò di volersi divertire con il Kuthiano.
    Lo spirito vitale del mostro pulsava di esuberanza all’interno del suo corpo.
    Presto si sarebbe spento, come tanti altri.

    Rimanendo impassibile, senza muoversi di un solo passo, il Castigo inviò verso il nemico la sua doppia offensiva. Un frammento etereo di spirito avrebbe assalito l’anima dell’opponente, cercando di soggiogarlo dall’interno.
    Nel contempo, un secondo brandello spirituale si fece largo nel sottosuolo, giungendo alle spalle della bestia dalle fattezze vagamente umane.

    Sarebbe affiorato dal terreno un acuminato sperone e si sarebbe fatto strada attraverso la carne della sua gamba destra, sfruttando il punto cieco da cui proveniva.

    Solo al termine dell’offensiva il Kuthiano si sbilanciò in un commento.

    Gioco volentieri con te, bambinone.



    Stato fisico: acciaccato
    Stato mentale: sprezzante del pericolo
    Energia: 110 – 20 = 90%
    Equipaggiamento:

    Kuthian’s Armor [Armatura]

    Comet Hammer [Arma, allacciata]

    Támerlein [Spada spirituale, non evocata]

    Bussola dei Desideri [Oggetto gdr + tecnica only-gdr]

    Passive:

    Risorse criminali [Passiva: 110% energia]

    Oltre la realtà [Auspex spirituale, raggio 30 metri]

    Putrefazione [Passiva scenica valida per le tecniche sciamaniche del personaggio: gli spiriti provocano un effetto aggiuntivo di corrosione e avvizzimento all’ambiente circostante. Gli effetti sullo spirito nemico sono di libera interpretazione]

    Attive utilizzate:

    Aggressione spirituale
    Questa tecnica leggendaria permette a due anime rivali di superare le barriere fisiche del corpo e di scontrarsi apertamente. Nel caso particolare, Bid’daum aggredisce con un’emanazione di spirito l’avversario. Lo spirito in movimento è visibile solo agli individui con vista per le presenze spiritiche ed è sotto forma di raggio. L’anima aggredita di solito è colta di sorpresa e le persone in grado di sostenere uno scontro di anime senza soccombere sono veramente poche. La forza distruttrice dello spirito può portare a danni permanenti all’anima del nemico, che si sentirà spossato e profondamente sconvolto da quest’attacco sferrato verso l’ultima frontiera della mente. Nel caso in cui la discrepanza fra le due forze in gioco fosse molto alta, il più debole spesso trova la morte.
    Tipo: attacco
    Consumo: variabile (usato a medio)(il raggio d'azione: 5m x basso, 7m x medio, 10m x alto e 15m x critico.)

    Aculeo fantasma
    Un’emissione di spirito fuoriesce dalle piante dei piedi dell’utilizzatore e si immerge nel sottosuolo. Il prolungamento dell’anima può muoversi sottoterra in un raggio di 7 metri da Bid’daum.
    Dopo aver raggiunto il bersaglio, l’energia spirituale emergerà dal terreno sotto forma di uno spillo lungo un metro. Questo ago fatto interamente con l’anima del criminale possiede le stesse capacità perforanti di un ago d’acciaio molto appuntito.
    Solitamente questo colpo viene sferrato alle spalle del nemico, che non riuscirà a cogliere il velocissimo movimento compiuto dall’anima manipolata. Questo affilatissimo aculeo è in grado di trapassare da parte a parte i comuni umani privi di un’opportuna difesa.
    Tipo: attacco
    Durata: istantanea
    Consumo: medio

     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Si guardava intorno, Bid'daum il Kuthiano, cercando forse possibili spiegazioni alle tubature di metallo e alla ferraglia su cui batteva la luce, pur fioca, che entrava dai laghi di vetro. Le fantasie durarono ben poco, dal momento che l'ingresso di quella creatura misteriosa aveva semplicemente ricondotto l'interesse dell'Eversore altrove, forse alla nuova sfida che gli si parava davanti?

    Fermo come una statua, il Castigo rispose dapprima con una combinazione d'attacco; qualcosa che riteneva sufficiente a mettere subito in chiaro chi è che comandasse giù, nei bassifondi del Sud; e non era certo diritto di una specie di formica gigante poter minacciare così un Eversore e uscirne indenne!

    La posa della creatura si fece improvvisamente più seria, e preoccupata.
    Aveva forse avvertito il pericolo? Non poteva vederlo, questo era certo: altrimenti avrebbe certamente osato balzare via dalla sua posizione, sottraendosi all'incrocio dei due fuochi. Invece, allargò le gambe e tese le braccia... e per quanto aguzzasse in sensi, nulla gli fu chiaro agli inizi.

    yupiform1sx5

    Ma il dolore, sì quello era un'altra storia. L'invasione nella sua anima aveva un che di assurdo, non solo perché non aveva visto arrivare l'attacco ma anche perché non vedeva alcuna lesione sul corpo. Tuttavia, se ho parlato di dolore dovrete scusarmi, perché quella creatura non provava dolore... bensì rabbia.

    Al di là della stanchezza ricevuta, la sofferenza fisica venne riscritta dal suo organismo come impulsi nevrotici sfocianti nell'ira: più veniva colpito e più il suo corpo andava in uno status di berserk totale. Forse Bid avrebbe dovuto ricordare: non era la stessa cosa di quell'Armatura Nera posseduta dagli Eversori?

    Rj0Jd

    Il segno evidente che qualcosa non andava avvenne quando lo sperone di spirito si conficcò nella gamba del mostro, dandogli altro dolore... altra collera; abbastanza perché la goccia facesse traboccare il vaso, affinché il suo metabolismo lo portasse ad evolversi. Altre quattro braccia sarebbero spuntate sulla schiena dell'essere, così come la sua massa muscolare sarebbe raddoppiata nel giro di pochi attimi. Sarebbe rimasto per qualche istante con gli artigli levati al cielo e il viso calato, come se fosse morto così, in piedi.

    fFrC3

    Solo in un secondo momento dal suo corpo si sarebbe liberata una pressione atmosferica, come se avesse rilasciato la sua forza con una piccola onda d'urto. Il corpo brillò con vivide venature scarlatte sull'epidermide livida e violacea, precedendo di qualche attimo il suo scatto -sovrumano- verso il Kuthiano. Avrebbe bruciato i sette metri tra se e l'Eversore come se non fossero che pochi centimetri; e una volta giuntogli di faccia caricò un pugno al volto con il primo braccio destro, cui sarebbe seguito un'altro pugno dal secondo braccio sinistro, concludendo con un colpo a pugni uniti -gli ultimi apparsi sulla schiena- per schiacciare a terra quel verme schifoso.
    E dire che ci stava andando ancora leggero con lui...

    CITAZIONE
    Condizione fisica: 90% - danno medio da perforazione alla gamba.
    Mana residuo: 95%

    Passive del mostro:

    L'organismo della creatura è strutturato per evolversi -sempre e di continuo-, ad una velocità cui nessun'altro essere vivente potrebbe pareggiare. Tali metamorfosi costituiscono un cambiamento continuo per il suo corpo, che divengono successivamente definitivi una volta che il processo di mutazione è completo.
    Tale spinta evolutiva proviene in realtà da un'altra peculiarità dell'essere: il dolore inflittogli anziché solleticare i ghangli nervosi addetti alla ricezione della sofferenza, andrebbero a stimolare invece la sua collera. Benché quindi l'essere sia virtualmente incapacitato a provare dolore -fisico o spirituale che si voglia-, egli non può fare a meno d'innervosirsi e, per questo, evolversi. Infine, per tale motivo, il mostro necessita di un quantitativo di mana superiore alla norma, poiché altrimenti il suo organismo potrebbe mal gestire la spinta evolutiva del suo dna [Tripla Passiva - Mutaforma + Dolore Fisico/Spirituale = Aumento dell'Ira + Bonus Mana 10% ].

    Il fisico del mostro non è soltanto muscolo per esibizione, la sua struttura è tutta ideata ad un solo scopo: evolversi e accrescere la propria potenza offensiva. Di conseguenza, il mostro detiene una forza fisica sicuramente superiore alla norma [ Passiva - Pw Up Fz Fisica del 50% ]

    Attive usate:

    Spingere l'organismo verso la continua trasformazione ed evoluzione richiede, spesso, un quantitativo di energie che spesso può indurre la creatura a stancarsi, o a subire impedimenti a causa dell'eccesivo sforzo. E' per evitare questo che il mostro rilascia nel suo corpo degli agenti chimici che servono a rilassare il fisico, dandogli una sensazione di benessere per sopprimere la stanchezza [ Attiva Consumo Basso ].

    A dispetto dell'enorme mole del corpo, il mostro può all'occorrenza rilasciare dalle gambe un grappolo d'energia sufficiente a farlo muovere a velocità incredibile, consumando distanze variabili a seconda dell'obolo di mana pagato. Lo scopo di tale capacità starebbe nel favorire offensive o difensive di sorta [ Attiva Consumo Variabile Medio ]


    Random_Shaiapouf_picture_by_0_Red_0

    Oh sia ringraziato il cielo, che persona di buoncuore!

    L'essere dotato di antenne scoppiò quasi a piangere, mosso dall'animo nobile (?) del Messiah. Finalmente incontrava qualcuno disposto a dargli una mano, invece di provare a congelarlo. Si meravigliò che quell'umano potesse comunicare telepaticamente, dal momento che anche lui era capace di simili giochetti...
    giochetti che però tenne per sé, d'altronde non voleva certo rivelargli nulla. Per ora.

    Dato che non si aspettava comunque un'aiuto gratuito, trovò del tutto normale che l'altro gli chiedesse un favore in cambio, così la creatura spiegò le sue ali -tipiche di una farfalla- e disse:

    E non vedo perché no, io e te siamo amici giusto? Eru, io non ho un nome ma se vuoi puoi chiamarmi "Divina guardia reale della sua eccellentissima maestà". Oppure Claridian, sì mi piace -meglio questo.

    Avrebbe sparso addosso all'altro un po' di polvere dorata, che subitamente gli avrebbe offerto un dono particolare e utile: il volo.

    Così saremo molto più rapidi, davvero. Non è difficile, concentrati e ti spunteranno delle ali!

    Gli disse, aspettando che facesse come suggeritogli. Quindi avrebbe fatto strada al Messiah, come se sapesse già dove andare a cercare quello che l'uomo voleva.

    CITAZIONE
    Condizione fisica: 100%
    Mana residuo: 100%

    Passive del mostro:

    Il mostro non è soltanto simile ad un'insetto, una farfalla in questo caso, ma possiede proprio tutte le caratteristiche degli stessi. Le sue antenne ad esempio servono per captare l'ambiente che ha intorno, percependo coloro che detengono o usano il mana proprio come farebbe un'auspex. La massima estensione dello stesso non supera i dieci metri ed è ovviamente suscettivi a difese apposite fino a livello medio.
    Le maestose ali di cui la creatura è dotata servono come funzione motoria principale, tant'è che -come le farfalle da cui prendeno la forma- queste gli concedono un volo aggrazziato e leggero [ DoppiaPassiva - Volo + Auspex del Mana ].

    Attive usate:

    Una delle qualità del mostro consiste nel poter dividere parte dei suoi poteri con qualcun'altro, sfruttando una polvere sottile e dorata; tale processo non avviene sempre, poiché egli è assai restio a donare parte di sé ad un'altro, ma in caso di bisogno non avrebbe problema alcuno condividere le sue qualità [ Attiva Consumo Critico ].

    Da questo momento Eru ha in dono una passiva di volo, mediante la formazione di ali da "insetto" (scegli tu di che forma -api, scarabei, farfalle ecc ecc). Se lo desideri, tale passiva può essere tua per sempre, a patto che tu la faccia valutare in revisione e che abbia, ovviamente, i pt necessari per utilizzarla ;)


    A sentire le parole di quella creatura, tremendamente spaventata, la creatura decise di farsi vedere... non era poi così grande, in fondo: assomigliava ad un gatto -donna perfino-, e si mise accucciata davanti al Camaleonte mentre lo sentiva parlare di questo Grifolamo e di come stesse andando verso l'Est. Ciondolò verso sinistra, ruotando il capo come una macchina. Poi sorrise...

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    La Regina è stanca. Parlerò io per lei.
    Sembri molto spaventato: hai paura? Lo spero per te, perché se non ne hai ti uccido. A dire il vero ti ucciderò comunque, ma almeno prima vedi di renderti utile; e dopo ti farò diventare cibo per la Regina.
    E' un giusto prezzo no? L'hai fatta stancare!

    Avrebbe fatto un piccolo balzo, giusto per andare in braccio al Camaleonte. Una volta lì -facendo le fusa proprio come un felino- notò l'essere dietro la schiena dell'Aviatore e sembrò cambiare idea al riguardo.

    Quello... cos'è? Sembra carico di energia: se me lo dai, posso anche pensare di lasciarti vivere. Che ne dici?

    Ancora una volta, qualcuno cercava di togliere il prezioso tesoro al povero Camaleonte.
    Solo che questa volta c'era davvero poco da scherzare...
    rifiutarsi poteva portare a pessime conseguenze!
     
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    Il sergente rosso dei liberi aeris milites non avrebbe mai e poi mai tradito la sua gilda, deludendo se stesso ma soprattutto la buona Drusilia, anche a costo di rischiare la pellaccia. Ormai il Camaleonte aveva compreso che consegnare lo scrigno al nemico equivaleva a boicottare la missione che Grifis gli aveva affidato. Ecco, Grifis era il suo collega -o meglio: superiore- anche se di un differente reparto dei milites, e il Camaleonte non aveva alcuna intenzione di sfigurare di fronte al comandante bianco. Aveva resistito a prove ben peggiori quel giorno, e sfuggire dalle grinfie di una donna-gatto al servizio di una regina-mostro non era di certo la più improba. Non ancora.

    « Eh, ma vuoi proprio quello? »

    Ripeté, grattandosi pensosamente il naso alla ricerca di un'altra scusa plausibile per tirarsi fuori da quel guaio. Ormai la donna-gatto aveva scoperto lo scrigno e il mostro della schiena, aveva captato i loro poteri e non sembrava aver intenzione di demordere fin quando non sarebbe stata soddisfatta. O fintanto che il camaleonte non l'avesse fatta desistere..

    « Ecco, quest'oggetto è mio, mi spiace ma non posso proprio dartelo in regalo. E poi poco fa hai detto che mi avresti fatto vivere se ti avessi detto dove si trova Grif..olamo, ricordi? »

    Si concentrò, incastrando il suo sguardo dentro quello della donna-gatto sulla sua spalla. Cercò di passare oltre le sue pupille verticali, scandagliando la sua mente. E piegandola alla sua volontà, esattamente come era stato in grado di fare tante volte con tante altre creature.

    « E tu hai l'aria di chi mantiene le sue promesse, dico davvero. Mi lascerai uscire di qui vivo e vegeto, sisi. »

    Lentamente, cautamente, si portò una mano dietro la nuca. Senza che la donna-gatto se ne capacitasse, il Camaleonte si strappò un capello nero e, stringendolo forte nel pugno, usò il suo potere per veicolarvi energia magica. Il dono di Kora gli permetteva, oltre che di mutare il suo aspetto, anche di mutare quello degli altri elementi del mondo. E in un istantaneo baluginare verdastro, quel capello nero mutò forma, divenendo un grosso gomitolo di lama rosa acceso. Proprio ciò che avrebbe fatto andare in brodo di giuggiole qualsiasi gatto sulla faccia del pianeta. E il Camaleonte si augurò, mentre porgeva la palla di lana rosa alla gatta, che il piano funzionasse, e che la creatura sottostasse al suo comando psionico e si accontentasse del gomitolo di lana. Senza volere niente di più, perché proprio non voleva fare del male a un essere così grazioso. E di certo non voleva finire ammazzato in un posto del genere dalla fantomatica regina.

    « E in cambio, visto che mi stai proprio simpatica ti posso regalare questo. »

    E sorrise, amabile.





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    ~ Basso 5% ~ Medio 10% ~ Alto 20% ~ Immenso 40% ~

    Energia residua: 70% -5% -10% = 55%
    Status Fisico: Escoriazioni e ustioni in varie parti del corpo (Medio) ustioni su tutto il corpo (medio)
    Status Psicologico: Lancinante mal di testa (Alto)

    Passive in uso

    NoOne_Dominio del mutaforma.
    Scopulae_Possibilità di adesione e spostamento su pareti lisce o soffitti & Salti potenziati
    Sensualism_Visione notturna & potenziamento olfattivo.
    Dono di Cheap Tricck_+10% energia, aura di coraggio, cast istantaneo

    ¤ Poison di Unukalhai ~
    "La prima bestia, la più cara alla Tenebra: Unukalhai l'Anaconda". Come la serpe del Terzo, che inganna gli uomini e li serra in una morsa nera, così ora Adam potrà fare, sobillando nelle menti ignare racconti ingannevoli, frasi mai dette, nequizie mai compiute. I suoi occhi parleranno per lui, che se incontreranno la preda, saranno come le zanne per questo veleno. E non solo, ma potrà essere anche una serpe quando sfrutterà il potere, un'anaconda nera dai decori gialli, e lo sguardo rosso di sangue; piccola, certo, ma abbastanza terribile. Questa tecnica consente di trasformarsi in un serpente, se si vuole, per rendere scenicamente più efficace il suo effetto: guardando qualcuno negli occhi, Adam potrà, infatti, insinuarli un comando che il bersaglio sarà invitato a mettere in pratica; una voce nella mente, insomma, una voce più che credibile, pilotata dalla volontà di Adam stesso. In combattimento il comando non può essere esplicitamente autolesionista.
    [Abilità Attiva a consumo Medio - Il personaggio proferisce un comando irrevocabile alla mente dell'avversario.]

    ¤ NoThing del mago ~
    Occorre sapere che i prodigiosi poteri donati al Camaleonte non lo rendono in grado solo di trasformarsi in qualsiasi soggetto egli desideri, ma addirittura di trasformare altri oggetti a seconda dei suoi desideri. La sfavillante luce verdognola che ricopre il suo corpo durante ogni mutazione, in questo caso, ricopre l'oggetto in questione al contatto fisico del Camaleonte, che può sfruttare questo potere in modo molto versatile. Ovviamente la tecnica è soggetta a severe restrizioni: la cosa trasformante e la cosa trasformata potranno essere solo oggetti inanimati non più grandi di una mano, appartenenti al Camaleonte o rintracciabili nel contesto di Endlos. Se la cosa trasformata sarà un'arma (come un coltello o una piccola pistola priva di proiettili) essa potrà venire utilizzata al massimo per minacciare, ma in nessun caso per attaccare direttamente altri personaggi. Ovviamente, il Camaleonte deve necessariamente conoscere alla perfezione l'aspetto dell'oggetto in questione prima di poter sfruttare questo potere. La tecnica ha consumo Basso e la durata di un turno, prima che l'oggetto riprenda l'aspetto originario, e il medesimo consumo sarà necessario per mantenerla eventualmente attiva.
    [Abilità Attiva a consumo Basso - Il personaggio può trasformare completamente un piccolo oggetto in un altro a suo piacimento]

    Note_
    -Il pg usa il primo slot con un attacco psionico che ordina -implicitamente- alla creatura di mantenere la sua parola, e lasciarlo andare vivo e vegeto senza chiedere altro.
    -Il secondo slot viene usato per staccarsi un capello e -di nascosto- trasformarlo in un gomitolo di lana che, sorridendo, regala alla creatura

     
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    La doppia offensiva investì la bestia.
    La carne fu perforata e l’anima fu straziata, eppure quello non sembrava intenzionato ad arrendersi.
    Il suo fisico ostentò una bizzarra reazione: i muscoli pulsarono ritmicamente e la pelle si contorse su se stessa. Le convulsioni culminarono con la fuoriuscita di arti supplementari, adunchi come i rami di una foresta pietrificata.
    Tutto il suo fisico s’irrigidì e infine rilasciò l’energia accumulata.

    Nel tempo di un battito cardiaco, il demone multi braccia si catapultò addosso all’Eversore, scaricando su di lui i suoi pugni devastanti. Il primo colpo arrivò sul suo volto come una martellata.

    Il Kuthiano non ebbe tempo per reagire.

    Un altro cazzotto giunse dopo il primo, e fortunatamente fu smorzato dall’armatura del Castigo.
    L’ultima mossa lo fece crollare a terra, mozzandogli il fiato.
    Eppure la sua controffensiva era già iniziata.

    Il suo sbuffo di dolore trasportava un pezzetto del suo spirito, che si sarebbe adagiato sul corpo del mostro che sovrastava il Kuthiano. Il contatto avrebbe fatto sgusciare fuori l’anima del nemico, rendendola ben visibile e vulnerabile.

    Bid’daum attaccò direttamente da sdraiato, muovendo il braccio verso l’anima, visibile solo a lui. Prima che il gesto si completò, la sua spada incorporea si sarebbe materializzata nella mano in movimento.
    Quella specie di manata rivolta al nulla in realtà era un fendente diretto verso lo spirito dell’opponente.

    La lama incorporea avrebbe tranciato la vita di quell’abominio.



    Stato fisico: danno da contusione al volto, dolori al petto e alla schiena per lo schianto
    Stato mentale: determinato
    Energia: 90 – 10 = 80%
    Equipaggiamento:

    Kuthian’s Armor [Armatura]

    Comet Hammer [Arma, allacciata]

    Támerlein
    Il prigioniero possiede una spada particolare che supera la normale concezione di arma bianca. Si tratta di una lama incorporea che è l’emanazione stessa della sua anima. Recenti studi hanno portato a dimostrare l’ipotesi che quest’arma non sia in grado di danneggiare cose concrete ma solo spiriti e anime. Essendo parte stessa di Bid’daum, egli può scegliere quando farla comparire nella sua mano. [Tecnica attiva di consumo basso per far comparire e scomparire l'arma].
    La lunghezza di questa lama fantasma è di circa un metro e con un solo fendente di quest’arma lo spirito colpito viene distrutto e sparisce per sempre. Per quanto sia inservibile come arma di offesa classica, alcune sue peculiarità sono ancora misteriose, in quanto il detenuto è restio a mostrarla. [Passiva di lesione agli spiriti]

    Bussola dei Desideri [Oggetto gdr + tecnica only-gdr]

    Passive:

    Risorse criminali [Passiva: 110% energia]

    Oltre la realtà [Auspex spirituale, raggio 30 metri]

    Putrefazione [Passiva scenica valida per le tecniche sciamaniche del personaggio: gli spiriti provocano un effetto aggiuntivo di corrosione e avvizzimento all’ambiente circostante. Gli effetti sullo spirito nemico sono di libera interpretazione]

    Attive utilizzate:

    Emanazione spirituale
    Bid’daum è in grado di far sporgere fuori dal corpo l’anima degli altri individui. Questo allontanamento non è totale e l’anima si protende per qualche manciata di secondi fuori dall’organismo. Il prigioniero soffia in direzione del bersaglio e un pezzetto della sua anima si dirige verso il nemico sotto forma di raggio spirituale. Al contatto con questa emanazione, lo spirito bersagliato sporgerà fuori dal corpo come se fosse in cerca di un po’ d’aria fresca.
    Tipo: supporto
    Consumo: basso
     
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