[LAM] Fall from the Sky

l'arrivo di Nesrìn all'Albero Casa

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    back to the stars

    Group
    Member
    Posts
    1,941

    Status
    Offline

    Quando Nesrìn aprì gli occhi vide solo nuvole: bianche nubi e cielo blu.

    "Non ho mai sognato di volare."

    Pensò la metadrago con una calma sconcertante, lasciandosi cadere nel vuoto; il vento tagliente che le sferzava le guance e le scompigliava i capelli.

    E in effetti, non poteva che essere il frutto della sua immaginazione. Dopotutto, fino a pochi secondi prima si trovava nel bel mezzo di una battaglia; com'era possibile che di punto in bianco si fosse ritrovata lì? Doveva aver perso i sensi, non c'era altra spiegazione. Di certo, non era così matta da credere che un portale extra-dimensionale si fosse improvvisamente materializzato sotto ai suoi piedi e l'avesse catapultata in un altro mondo.
    Eppure, il suo inconscio continuava a ripeterle che fosse questa la verità ... per quanto bizzarra ed improbabile.

    Il flusso dei suoi pensieri fu interrotto quando la sua vista acuta notò un minuscolo puntino grigio far capolino dalle nubi, diventando sempre più grande mano a mano che si avvicinava.

    "Che strana nuvola."

    Soltanto quando si rese conto che quella nube era fatta di case, Nesrìn si convinse di stare davvero sognando. Andiamo, quale pazzo costruirebbe una città volante?! Tuttavia, doveva ammettere di esserne affascinata: eleganti ville, maestosi castelli, templi e parchi. Avrebbe pagato qualsiasi cifra per vivere in un luogo simile ... se solo fosse stato reale.

    La metadrago non sapeva che il suo desiderio stava per avverarsi, ma non nel modo più piacevole.
    Infatti, il ciottolato di quella che sembrava una piazza con al centro un imponente albero dall'alto fusto, si stava avvicinando pericolosamente.

    "Se questo è un sogno, perchè non mi sono ancora svegliata?"

    Che la metadrago rischiasse sul serio di spalmarsi al suolo?
    Rifiutandosi di accettare una simile sorte, Nesrìn fece l'unica mossa sensata in quel genere di situazioni: urlare.



    Edited by Nesrìn - 27/5/2012, 00:13
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Staffer
    Posts
    24,480
    Location
    là.... \ò_ò

    Status
    Anonymous

    "Non sono mai stato sicuro che la morale della storia di Icaro dovesse essere:
    «Non tentare di volare troppo in alto», come viene intesa in genere,
    e mi sono chiesto se non si potesse interpretarla invece in un modo diverso:
    «Dimentica la cera e le piume, e costruisci ali più solide»".
    Stanley Kubrick


    png


    drusiliagrifonw11
    Cieli dell'Ovest, pressi di Laputa.
    Presidio Errante, Endlos.


    Era in viaggio da molti giorni, ormai. Quasi non ricordava più l'aria frizzante di Laputa, isola errante sospesa nei cieli al di sopra di Klemvor, terra delle macchine. Doveva ammetterlo: certamente non paragonabile alle meraviglie del pacifico Est che andavano dalla musica della valle di Chediya ai verdi paesaggi di Fanedell, Laputa vantava tuttavia un sapore dolce ed allo stesso tempo amaro che personalmente Drusilia non avrebbe scambiato con nulla al mondo. Laputa sapeva di guerra; il sangue versato dal primo istante in cui era apparsa su Endlos, lo stesso che aveva bagnato la terra nemica delle Tribù della Tempesta mischiandosi a quello dei giovani provenienti dal Pentauron e tutti coloro che erano accorsi dal resto del semipiano durante le Guerre di Fondazione, sembrava non essersi infondo mai asciugato negli ultimi due anni di tranquillità, e nonostante avessero vinto restava comunque amarezza. Era quella l'aria che si respirava nella città volante, l'aria del più piccolo Presidio di Endlos che, nel bene o nel male, si era ritrovato da sempre a dover affrontare da solo qualunque tipo di guerra, e l'attuale sparizione dell'Alfiere tenuta da lei nascosta per evitare ulteriori disastri non faceva altro che minacciare un nuovo conflitto, questa volta più innaturale e logorante degli altri. Era forse quella la ragione per cui si era recata da Dama Kalia; qualora si fosse scatenata una rivolta intestina, voleva essere certa di un aiuto degli alleati, per quanto male le facesse soltanto l'idea di poter combattere le stesse persone per cui fino a due anni prima avrebbe perfino accettato di sacrificarsi in battaglia. Sospirò frustrata, preda di quei cattivi pensieri, fin quando alle orecchie non giunsero delle urla femminili a scuoterla da quello stato quasi vegetativo.

    E poi la vide.
    Una donna, o almeno così le parve.
    In caduta libera.

    drugrifone2

    -Cosa diavolo...?!?

    Un leggero colpetto sul dorso di Aeglos, sua cavalcatura, ed in un attimo furono da lei.
    La fanciulla dalla chioma color fuoco, all'avvicinarsi della Dama del Vento in groppa ad un grifone albino, avrebbe sentito improvvisamente il suo corpo farsi più leggero e la propria caduta inspiegabilmente più lenta, quasi come se l'aria attorno a lei avesse iniziato ad accompagnare la sua caduta. Sarebbe tutto durato pochi secondi; un altro battito d'ali, e Drusilia l'avrebbe presa al volo.

    -Sta tranquilla, ora è tutto passato.

    Avrebbe cercato di rassicurarla, tenendola stretta in modo che non scivolasse.
    Aveva lunghi capelli castani, scompigliati dal vento e dalla velocità del suo mezzo di trasporto. Gli occhi di un verde particolarmente intenso sembravano emanare luce propria, ed era ben visibile il loro taglio esotico e molto, molto particolare e sottile, eppure immensamente dolce.

    -Cosa ci facevi per aria in quel modo?


    luxva

    crocedrusilia
    » Status Energetico: 110-5=105%

    » Status Fisico: //

    » Status Psicologico: //

    » Note: Anche se è stato elencato tutto, ho scritto per intero solo le passive "da giocata", limitandomi a ciò che potrebbe servirti nell'approcciarti con Drusilia. Per altri dettagli, o scheda o mp! :grab:


    Armi:
    • Alcarcalime
      (arco+frecce= 2pt)
      IMMAGINE ALLEGATA
      Dimensioni: 1m circa
      Materiale con cui è fatto: Lega proibita argentata con rune elfiche in oro ricamate lungo tutto l'arco.
      Descrizione: Arco di una gittata elevatissima: circa 30m.

    • Nanatsusaya
      (spadone semplice= 1pt)
      IMMAGINE ALLEGATA
      Dimensioni: 1m circa
      Materiale con cui è fatto: Caos cristallizzato.
      Descrizione: Una lama di raffinata bellezza, appare come uno spadone di un singolare materiale trasparente con ben sette punte. In più emana una inquietante aura violacea.


    Famiglio:
    • Grifone adulto
    Il grifone è una creatura leggendaria con il corpo e la coda di leone, artigli, ali (qualora si trattasse di un esemplare femmina) e testa d'aquila. Questa ha orecchie molto allungate; sono a volte descritte come da leone ma spesso anche da cavallo, a volte anche piumate. Simboleggia custodia e vigilanza, e solitamente son creature perfette da mettere a protezione di tesori particolarmente rari. Inoltre la sua figura riunisce in sè l'animale dominante sulla terra, il leone, con quello dominante in cielo, l'aquila, dunque è anche simbolo di perfezione e potenza. L'esemplare in questione è l'unico grifone albino vivente nel territorio di Endlos, una femmina, unico per la sua bellezza, tuttavia particolarmente delicato. Questo è caratterizzato da un piumaggio candido come la neve, esattamente come lo è il manto da felino del corpo di chimera. Unica macchia di colore, quasi ad impreziosirlo più che a sporcarlo, è l'oro di due grandi occhi lucenti. Si dice che, differentemente dai suoi fratelli, questa creatura sia stata trovata dal Gran Maestro nel Presidio del Nord, e che l'abbia portata con sè perchè colpita dalla sua bellezza esotica ed il candore lunare. E' anche un esemplare particolarmente grande; infatti è lungo quasi tre metri, con un'apertura alare di ben 6 m.

    [Punti base famiglio (3pt) + taglia grande (5pt) + volo (5pt) + artigli (1 pt) + becco (1 pt) = 14pt TOT]

    Nonostante il suo piumaggio albino, non si può certo dire che Aeglos sia una creatura delicata; abituato alle temperature più impervie e alle bestie più selvatiche e pericolose, la creatura dimostra una particolare capacità di resistenza agli attacchi, che gli permette di riportare meno danni rispetto un normale esemplare della medesima specie. In termini gdr, si tratta di un bonus passivo del 50% all'attributo "Resistenza".
    Come se non bastasse, è dotato di una muscolatura corta e possente che, sebbene non gli permetta una particolare agilità o rapidità, lo rende capace di compiere sforzi di molto superiori rispetto agli altri grifoni, come ad esempio trasportare più gente sul proprio dorso o fare dei danni ad un avversario con un semplice colpo fisico.
    In termini gdr, si tratta di un bonus passivo del 50% all'attributo "Forza".

    [Punti bonus Resistenza (5pt) + bonus Forza (5pt)= 10pt TOT]


    Occhi congiunti
    Descrizione in scheda.


    » Abilità Passive

    →Aura di Venere» {malia d'Amore}: L'amore è un sentimento intenso e profondo, simile all'affetto, alla simpatia ed all'adesione, ma molto più violento ed incontrollabile, impossibile da rendere appieno per chi non ha avuto mai modo di viverlo, rivolto verso una persona, un animale, un oggetto, o verso un concetto, un ideale. Oppure, può semplicemente essere un impulso dei nostri sensi che ci spinge verso una determinata persona. E' tuttavia soggettivo, ed è forse quello a renderlo così complesso; per alcuni è il volere che gli altri siano felici, un sentimento incondizionato e che richiede molto coraggio e accettazione, per altri è ciò che avvicina l'uomo ad un Dio lontano, altri lo ritengono semplicemente una utopia, qualcosa di non concreto. Sono infiniti i modi di pensare e vederlo, così tanti quanti sono le creature di ogni universo e dimensione. Drusilia Galanodel, insieme al fratello Quarion, rappresenta ogni singolo aspetto della carta di Arcani di cui sono i concetti incarnati. Loro son l'Amore, il due di Coppe, e lei è uno dei due calici traboccanti rappresentati dalla carta. Il due significa polarizzazione delle correnti; l'anima androgina dell'asso si è divisa ora in due parti che adesso cercano di ricongiungersi. Ecco perchè l'attrazione erotica non è solo di tipo sessuale, di cui è vessillo il gemello, ma in Drusilia diviene spirituale, visto che in lei v'è la ricerca dell'anima perduta. La carta mette enfasi sul collegare, indica l'occuparsi dell'amore e dell'armonia anche attraverso il pensiero, ed è proprio quello a suscitare effetti nelle menti di chi incontra la Dama del Vento. In termini gdr, costoro vedranno in lei ciò che amano, e per questo un musicista la riconoscerà come propria musa, o sentirà dolci melodie provenienti dai suoi passi, ed un pittore la vedrà come opera d'arte vivente, o un chierico fedele vedrà in lei l'impronta del suo dio. Tali reazioni possono essere infinite, come lo sono coloro che la incontreranno, assaporandone la persona, omaggiando la sua bellezza.
    NB: è una passiva (malia) di caratterizzazione, abbastanza di libera interpretazione.


    →Aura dei Giusti» {malia di Carisma}: Altro non è che una aura di "cárisma" che circonda alcuni degli appartenenti alla gilda. Tale aura è invisibile tuttavia splendente per chi è in grado di guardarla, ed è un concentrato di Salvezza, Misericordia e Grazia. Coloro che avranno modo di osservare un portatore di tali doni, vedranno nelle sue gesta, anche quelle non apprezzabili, la manifestazione più alta di Giustizia, perchè Aviatore è colui che scelse di avere il dono di una vita spesa al servizio dei fratelli "Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto". [cit.]

    →Resistenza alle Manipolazioni Psichiche» {anti-malia}: Drusilia, grazie al prolungato studio delle forze esoteriche, ha sviluppato sufficienti contromisure alle intrusioni e raggiri mentali: nel corso di una scena o di un combattimento, ella non subisce manipolazioni eventuali fino a livello medio.


    →Volontà di ferro» {Bonus enegetico del 10%}: descrizione in scheda.

    →Essenze e presenze nascoste» {auspex passivo 15m}: descrizione in scheda.

    →Legame con la Fonte» {resistenza a veleni e malattie}: descrizione in scheda.

    →Linfa degli Angeli» {proprietà del sangue dei Galanodel}: descrizione in scheda.

    →Vista Ultra - Sviluppata 1» {scurovisione}: descrizione in scheda.

    →Vista Ultra - Sviluppata 2» {potenziamento vista}: descrizione in scheda.

    →Librarsi in volo» {volo fino a 5m}: Poichè derivano da creature del cielo, se ben allenati, sono in grado di sollevarsi in aria (max 5m) galleggiando in essa grazie al pensiero (tale tecnica è a volte accompagnata all'apparizione di tre bianche ali che, però, hanno puro effetto scenico).

    →Istant Casting» {potenziamento rapidità magica}: descrizione in scheda.

    →Wind speed» {Bonus Velocità 50%}: descrizione in scheda.

    →Angel's Fall» {Bonus Destrezza/Agilità 50%}: descrizione in scheda.

    →Nature Reverence» {comando agenti atmosferici}: descrizione in scheda.

    →Veritas» {discernere bugie}: descrizione in scheda.

    →Arciere Arcano» {frecce magiche}: descrizione in scheda.

    →Chaos» {spada mutaforma}: descrizione in scheda.


    » Tecniche Attive

    Caduta Morbida» E' la prima tecnica utile agli associati di una gilda che passa buona parte delle sue missioni per aria (e se non lo fa, è sempre qualcosa che può tornare estremamente utile). Permette infatti di cadere con una velocità inferiore a quella reale, più precisamente dimezzata, al fine di non provocare danni alla persona. La tecnica può essere usata su una o più soggetti, ed il consumo aumenta a seconda del loro numero.
    Origine: Elementarista (Aria)
    Tipo: Supporto.
    Durata: istantanea

    Consumo:Variabile Basso (5%)



    png


     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    back to the stars

    Group
    Member
    Posts
    1,941

    Status
    Offline

    Nesrìn sentì il vento concentrarsi sotto di lei, formando una specie di corrente ascensionale che rallentò la caduta.
    Sbatté gli occhi più volte, con fare confuso.

    Ah! Lo sapevo che era un sogno!

    Sicura, ormai, di non aver più nulla da temere, si concesse un attimo per ammirare meglio la vista che le si presentava sotto gli occhi.
    Quelle che a una prima occhiata le erano sembrate delle pallide nuvolette grigie, si rivelarono essere delle scintillanti aeronavi, che sciamavano accanto alla città volante come api attorno all’alveare. Attraccavano e partivano tutte da uno stesso punto, che probabilmente serviva da scalo commerciale: un intricato agglomerato di edifici in metallo e pietra; sicuramente un’atmosfera completamente diversa da quella che si respirava nel resto dell’isola errante.
    Il livello più basso era uno stretto labirinto di case, terrazze sopraelevate e archi; così pigiati l’uno accanto all’altro, da dare l’impressione che da di lì a poco ogni edificio dovesse crollare, creando una specie di effetto domino.
    In netto contrasto con quell’ambiente, il livello superiore presentava invece una vasta area verde: con zone boschive e terre coltivate.
    Infine, il livello più alto ospitava delle altre abitazioni ... o meglio, graziose villette con ampi giardini; le case avevano maggiore spazio e le vie erano decorate con un elegante ciottolato, adatto per le passeggiate.

    Che meraviglia!

    Peccato fosse solo un sogno.
    Ne sei sicura?
    Peccato ci fosse ancora quella vocina a dirle che si sbagliava.

    Proprio in quell’istante, notò con la coda dell’occhio un fremito d’ali. Quando si voltò per vedere meglio, rimase a bocca aperta.

    Ma cosa ... ?!

    Inutile dire che Nesrìn non aveva mai visto un grifone ... o una donna in groppa ad un grifone.

    - Stai tranquilla, ora è tutto passato.

    Le disse, tenendola ben salda fra le braccia. La metadrago la squadrò interdetta: la bellezza di quella donna pareva quasi innaturale. Sospirò, rimanendo in silenzio e continuando a fissarla con espressione assorta, nemmeno fosse in contemplazione.

    "Eppure sembra umana."

    Scrollò le spalle, come a voler dimenticare quel pensiero. In ogni caso, non poteva essere un sogno: vedeva e sentiva con fin troppa chiarezza.
    Ma se era questa la verità, come aveva fatto a finire laggiù? I ricordi sugli attimi precedenti la sua caduta nel cielo, erano vaghi e frammentati.
    Sbuffò irritata, cercando di mettersi più comoda: su quello strano volatile si stava stretti.

    Grandioso! Ora come faccio a ...

    Appena la rossa fisso gli occhi su quelli della giovane accanto a lei, le sue preoccupazioni svanirono in un istante e lo sguardo nervoso venne sostituito da un'espressione incuriosita. Le labbra le si incresparono in un sorriso sghembo: quella ragazza le ispirava fiducia e simpatia.
    Anche se non sapeva spiegarsi il perché.

    - Cosa ci facevi per aria in quel modo?

    La risposta della metadrago non si fece attendere.

    - A ssaperlo! Ero nel bel mezzo di un’epica battaglia ... e tutto ad un tratto mi ritrovo a cadere dalle nuvole!

    Esordì, senza nascondere il suo caratteristico accento serpentino. Intanto, il suo sguardo tornò ad osservare la città dei cieli. Se quella era la realtà, allora anche quell'isola doveva esserlo.
    La metadrago sorrise con fare malizioso, puntando l'indice in direzione della città volante.

    - Dici che ssi può vissitare?




    Visto che c'ho voglia ...

    Equipaggiamento:

    Armatura di Scaglie: Ricavata dalla pelle di un drago. [link in scheda]
    Ha le stesse caratteristiche di una comune armatura in acciaio, ma è leggera quanto un’armatura di cuoio.
    Lame Gemelle: Una coppia di scimitarre (nimcha) forgiate da degli artigli di drago.
    Lunghe circa un metro e molto maneggevoli, sono resistenti come l’acciaio. [link in scheda]

    Passive:

    Occhi di Drago: La vista, per un drago, è il senso più importante. La stessa parola “drago” deriva da “dèrkesthai” che significa: guardare.
    Lo sguardo di un drago va oltre ciò che si vede, sempre attento a individuare tracce invisibili alla comune vista. Nesrìn, in quanto metadrago, possiede quindi un talento naturale nello scovare indizi e dettagli che normalmente passerebbero inosservati. [Passiva di Vista Potenziata]
    Anima di Drago: (gdr only)
    La grande longevità dei metadraghi è profondamente legata al sangue di drago, che racchiude poteri per la maggior parte ancora sconosciuti.
    Recenti studi, infatti, hanno rivelato che l’anima di un drago è molto più legata alla sua controparte terrena rispetto a quella di un comune essere umano. Questo significa che uccidere un metadrago sarà difficile almeno quanto uccidere un drago.
    La Rossa, quindi, non teme la morte, perché sa che nel suo caso è solo temporanea. Non importa quante volte possa cadere in battaglia, il suo corpo tornerà sempre a nuova vita. Ma non si tratta di un processo istantaneo: più gravi sono i danni che ha subito, più tempo sarà necessario affinché la metadrago si rigeneri completamente. [Passiva di Immortalità]


    Edited by Nesrìn - 27/5/2012, 18:33
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Staffer
    Posts
    24,480
    Location
    là.... \ò_ò

    Status
    Anonymous

    Doveva ammettere che la donna che portava in sella quasi fosse una principessa vantava una vasta gamma di espressioni nel suo repertorio facciale, considerando il modo in cui il bel volto dai lineamenti sottili mutava istante dopo istante, passando dalla perplessità alla contemplazione, dall'irritazione alla curiosità pura e fanciullesca. Mentre la naufraga dalla morbida chioma del colore del fuoco la fissava questa volta con un sorriso sghembo, la Dama del Vento non fece altro che ricambiarle uno dolce e rassicurante, quasi fosse suo desiderio rompere il ghiaccio ancor prima di raggiungere la meta bramata da giorni ed ora a pochissimi minuti di volo.

    grifonedru223

    -A ssaperlo! Ero nel bel mezzo di un’epica battaglia ... e tutto ad un tratto mi ritrovo a cadere dalle nuvole!

    Questa volta fu Drusilia ad essere presa dalla curiosità, e ne mostrò solo un assaggio reclinando la testolina su di un lato, gli occhi verdi ben più stretti del minimo indispensabile durante quei voli ad alta quota ed altrettanto elevata velocità. Anche se parlavano la stessa lingua, la straniera aveva davvero un accento strano!

    -Uh, mi spiace... deve essere stato traumatico!


    Ammise con tatto, tuttavia cosciente dell'incubo che quasi tutti i naufraghi si trovavano a vivere durante il loro primo viaggio attraverso il Maelstrom. Orribile, davvero orribile, e lei lo ricordava ancora fin troppo bene, nonostante fossero trascorsi un pò di anni. Dopo qualche battito d'ala di Aeglos, l'attenzione della Dama si trovò tuttavia a deviare su ciò che indicava il dito indice della fanciulla, e cioè l'intero Presidio Errante che innanzi a loro ora si mostrava fra le nubi, dominio dei cieli di Endlos.

    laputapostmetadrago

    -Dici che ssi può vissitare?

    Il sorriso malizioso stampato sul volto della Metadrago si trasferì su quello dell'Ufficiale quasi per contagio, e la risposta venne rapida e secca.

    -Oh, sicuro! Anche perchè io abito lì!

    Il grifone, intanto, pur senza guida come se conoscesse già la strada, virò a destra non appena fu abbastanza vicino alle mura della Città Bassa, alzandosi di quota ad ogni metro che percorreva lungo il perimetro circolare che era alla base di quell'enorme, a dir poco gigantesca isola volante. Considerando la grandezza di Laputa, gli ci sarebbe voluto un pò per sorvolare il secondo girone del Latifondo fino a poter vedere in lontananza una strana struttura a forma di albero... o forse era una torre? Non era ben chiaro, perchè sebbene la forma non desse dubbi, la pietra con cui era costruito lasciava qualche perplessità.

    -Ecco, quello è l'Albero Casa. Atterreremo lì sopra!
    Aggrappati forte, ok?


    E poi via, giù in picchiata, in un atterraggio degno dei migliori stuntman del semipiano: un tuffo da dieci metri, dritto fra le fronde arboree della sede degli Aviatori. E' vero, poteva risparmiarselo, ma dopo una lunga convivenza con quelle creature alate nelle più disparate situazioni le aveva, come dire... fatto perdere il senso di ciò che distingueva un tranquillo atterraggio da uno di emergenza, ecco.



    Edited by Drusilia Galanodel - 28/5/2012, 11:23
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    back to the stars

    Group
    Member
    Posts
    1,941

    Status
    Offline

    - Uh, mi spiace... deve essere stato traumatico!

    Allo sguardo attento della metadrago, non sfuggì l’espressione incuriosita della giovane che le stava accanto; le rivolse un sorriso divertito, cosciente dell’effetto che il suo particolare accento poteva provocare a coloro che erano ignari della sua natura. Ammirare le variopinte reazioni dei suoi interlocutori, era una delle ragioni che spesso la spingevano a forzare quel suo bizzarro modo di parlare più del dovuto.
    Nesrìn, infatti, adorava la sua lingua biforcuta, forse anche più della sua condizione di metadrago ... e per una ragione molto semplice: era nata con quel “difetto.” Non così difficile da credere, visto che entrambi i suoi genitori avevano sangue di drago che scorreva loro nelle vene.
    In virtù di qesto, Nesrìn aveva qualcosa in più: il legame con il suo elemento, il fuoco - anche se in maniera latente; un dono che i novizi ricevevano solo dopo il rito dell’unione, al completamento del loro duro addestramento.
    Orgogliosa fino all’inverosimile della sua natura, la donna-drago non mancava mai di schernire i propri compagni d’armi con frasi del tipo:
    io sono più drago di voi!

    Faceva tutto parte del passato, ormai; l’entusiasmo di appartenere ad una razza più unica che rara, aveva finito con l’affievolirsi con il passare degli anni.
    Peccato non si potesse dire lo stesso riguardo il suo amore per la piromanzia.

    - Eccome. Sstavo vincendo.

    Le rispose, evidentemente distratta dai ricordi e dalla vista dell’isola volante che poi avrebbe conosciuto come Laputa. Una domanda le stuzzicò la mente, mentre sulle labbra si faceva largo un sorriso.
    Non nascose la meraviglia, quando la risposta che arrivò dalla giovane accanto a lei fu:

    - Oh, sicuro! Anche perché io abito lì!

    La rossa si lasciò andare ad una risata entusiasta.

    - Un bel possto da chiamare casa!

    Già. Casa. Sarebbe mai potuta tornare su Àedùn?
    Sul viso della metadrago, per un attimo, scese un velo di tristezza ... immediatamente sostituito da un ghigno beffardo. Era lontana, ma non per questo il suo mondo avrebbe smesso di esistere senza di lei. Quindi, finché fosse stata certa che la sua terra era da qualche parte nel cosmo, a lei sarebbe bastato.
    E poi ... era proprio curiosa di sapere quali incredibili avventure avesse in serbo per lei quello strano, nuovo mondo.

    Pensieri fugaci, scacciati via in un battito di ciglia, ma che sarebbero tornati spesso a bussare alle porte della mente della metadrago.

    - Ecco, quello è l'Albero Casa. Atterreremo lì sopra!
    Aggrappati forte, ok?


    Albero Casa.
    Albero Casa?

    Un momento! Mi son persa qualcosa?

    Un brusco ritorno alla realtà.
    Soprattutto se seguito da un improvviso tuffo in picchiata dopo un viaggio che, fino a quel momento, era parso pressoché tranquillo.
    Non riuscì a trattenersi: urlò. Per la seconda volta, in quella giornata.
    Si aggrappò alle piume arruffate del grifone come se da questo dipendesse la sua stessa vita.

    Nesrìn amava il pericolo ... ma non fino a questo punto.



    Edited by Nesrìn - 31/5/2012, 10:09
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Staffer
    Posts
    24,480
    Location
    là.... \ò_ò

    Status
    Anonymous

    Era serena, Drusilia.

    Per lei scendere in picchiata, evidentemente, non era poi cosa assai strana, anzi... per averlo fatto in compagnia di una naufraga era praticamente palese che non avesse dato affatto importanza alle ripercussioni che questo avrebbe potuto avere sulla psiche della donna che accompagnava, soprattutto se appena uscita dal Maelstrom. Poco male, comunque, perchè l'urlo disumano a pochi millimetri dall'orecchio la face tornare con i piedi per terra e, spaventata dalla possibilità ci fosse qualcos'altro a turbare la sua ospite, con un colpetto rapido della mano diede ordine alla sua cavalcatura di frenare di botto... per atterrare docili e delicati come una piuma.

    druspalle

    -Stai bene?

    Avrebbe detto avvicinandosi a lei e controllando se vi fosse qualcuno o qualcosa nei loro paraggi. Ed in effetti non erano sole... ma parte un numero spropositato di grifoni riposanti nei loro giganteschi nidi non le sembrava di intravedere minacce. Tornò a guardare la donna e, rassicurata che non si fosse ferita nella caduta, fece spallucce e si incamminò nella direzione una porta, facendole cenno di seguirla. Attraversarono quelle che erano un numero confusionario e quasi infinito di scale, che si intersecavano, si sovrapponevano, si sdoppiavano, si univano, si infrangevano, aprivano porte o le chiudevano, davano a balconi sul vuoto, si aggrovigliavano o divenivano improvvisamente strette; alle volte si allargavano, altre volte ruotavano improvvisamente, o perfino divenivano scivoli. Ogni cosa era predisposta come nella folle mente di un'architetto cieco, volutamente chiamato a realizzare l'irrealizzabile. Non vi era altra spiegazione se non l'intento, da parte della Dama dei Venti, di salvaguardare e proteggere il cuore e l'anima dell'Albero-Casa, i nidi dei grifoni, e separarlo dal resto della struttura in modo che soltanto lei e pochissimi altri potessero raggiungerlo. Oltrepassarono le fronde, e scesero verso il basso. Se la metadrago fosse stata attenta, avrebbe probabilmente notato che in quel dedalo di scale intricato e quasi inverosimile il legno delle fronde si era fuso alla pietra, così che i piani più bassi somigliassero maggiormente ad interni di una torre piuttosto che di un albero. Scesero un altro piano, fino a che Drusilia non spalancò una imponente porta in legno intagliato dai motivi naturalistici che dava ad uno spazioso ufficio molto illuminato. Nonostante la luce creasse praticamente ovunque riflessi candidi come la neve, la tonalità prevalente nella stanza rimaneva l'oro, colore distintivo della carica di Drusilia negli Aviatori, oltre che unico a non essere stato utilizzato nella distribuzione delle squadre. Le fece segno di accomodarsi su una delle poltroncine davanti alla sua scrivania, mentre lei si sedeva comodamente al suo solito posto, accavallando con grazia le belle gambe.

    dragogiocata123

    -Beh, ora che siamo da sole e comodamente sedute, credo sia il momento migliore per parlare, oltre che darti il... come dire... benvenuto.

    Avrebbe detto, cercando di rompere il ghiaccio.

    -In ogni caso, credo non te lo abbia ancora detto nessuno, ma questo mondo si chiama Endlos e, per quanto possa sembrarti strano, non sei la prima persona a cadere in quel modo. Questo è un semipiano che poggia su svariati passaggi dimensionali, e sopra ed attorno a noi ci avvolge il Maelstrom, una sorta di confine agli altri mondi che spesso e volentieri porta sulla nostra terra o strappa via da essa cose, persone, perfino intere regioni.

    Si concesse un paio di minuti per pensare, dunque la mano si allungò verso una cesta di bon-bon, afferrandola delicatamente e posandola sulla scrivania in modo che la metadrago potesse prenderne qualcuno.

    -Invece la terra volante su cui poggi i piedi si chiama Laputa, ed è uno dei sei regni, da noi chiamati "Presidi", in cui è suddiviso il semipiano. Se un giorno ti andrà di visitarli... beh, gli altri cinque sono a terra, quindi dovrai scendere.

    Scartò un cioccolatino, portandoselo alle labbra con una espressione allegra fin troppo simile a quella di una bambina davanti ad un gelato più grande della sua testa.

    -Su, prendi pure! Immagino che dopo lo spavento un pò di cioccolata potrebbe rimetterti su!

    Se vuoi la descrizione dettagliata dell'ufficio di Dru, la trovi qui: [link]
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    back to the stars

    Group
    Member
    Posts
    1,941

    Status
    Offline
    Aveva proprio bisogno di una sferzata di adrenalina, tutti quei pensieri stavano iniziando a darle noia ... e Nesrìn detestava la noia; come darle torto? Il fuoco che ardeva in lei, era incessantemente impegnato a gridarle di andare avanti, fidarsi solo dell’istinto. Un’esigenza che a volte la portava a gettarsi letteralmente fra le braccia del pericolo. Mai fermarsi e mai pensare troppo, perché i pensieri inutili portano lontano dalla realtà; vivere il momento, così che la via da percorrere sia sempre chiara. Questo le aveva insegnato il drago che dimorava in lei, non aveva bisogno di nient’altro. Le preoccupazioni senza scopo erano soltanto distrazioni; dopotutto, nulla ancora sapeva del mondo in cui era finita, e se voleva sopravvivere - come avrebbe detto il drago, doveva conoscere quella nuova dimensione, carpirne i segreti, così da poter forse tornare a casa, un giorno. La curiosità certo non le mancava, ma non c’era fretta, aveva tutto il tempo che desiderava.

    - Stai bene?
    Oh, sì. Stava benissimo.
    - Rifacciamolo!
    Esclamò la rossa, regalandole un sorriso a trentadue denti.


    Appena scesa dal grifone, notando di essere circondata da centinaia di quegli strani volatili, per un attimo fu tentata di chiedere alla donna che razza di creature fossero. Ma la giovane si era ormai messa in cammino, così la metadrago la seguì in silenzio, osservando ogni dettaglio di quella strana torre ... o forse era un albero? Un albero-torre? Una torre-albero? Le stava venendo il mal di testa. Tutto quel legno che si fondeva alla pietra aveva un ché di incredibile, su Àedùn non c’era niente del genere.
    Era solo l’inizio. Quando si trovò a percorrere quello che poi avrebbe chiamato il tronco-torrione, venne presa da fastidioso senso di nausea: tutte quelle scale che si sovrapponevano e si intrecciavano, mettevano a dura prova la sua vista acuta, poco abituata a simili scenari.
    Le sfuggì un sospiro sollevato quando finalmente arrivarono di fronte a un portone in legno, finemente decorato e dalle tinte color dell’oro; probabilmente la loro destinazione. Una volta all’interno, Nesrìn non riuscì a trattenere un:

    - Per la Fiamma!
    Il suo modo per dire accidenti.


    Oro, su tutti i muri. Davvero impressionante. Pareti intarsiate, grandi affreschi e ampie finestre con balconi. Magnifico, ma non proprio il suo stile. La metadrago preferiva ambienti rustici, forse perché più alla sua portata. Si guardò intorno confusa, tutta quella attenzione ai particolari al contempo la affascinava e la metteva a disagio. Per un attimo, fu anche tentata di creare po’ di confusione in quell’ufficio perfettamente ordinato; perché di ufficio si trattava: la grossa scrivania che le stava di fronte parlava da sé. C’era pure un camino, un camino molto pulito; il ché significava che non veniva usato molto. Peccato, in quel momento un bel fuocherello le avrebbe risollevato non poco il morale.

    Quando la donna che le aveva salvato la vita le fece cenno di sedersi, avrebbe voluto dissentire. Dopo quello che le era successo, era comprensibile: l’agitazione non le dava tregua, ma decise comunque di acconsentire. Meglio placare i bollenti spiriti ... almeno per il momento. Prese una sedia e si accomodò con fare sgraziato, Nesrìn non era tipo da buone maniere, ma lo sguardo avido di spiegazioni che lanciò alla giovane di fronte a lei era assolutamente sincero.

    - Be’, ora che siamo da sole e comodamente sedute, credo sia il momento migliore per parlare,
    oltre che darti il ... come dire ... benvenuto.

    La metadrago le rivolse un espressione a metà fra l’incredulo e il divertito.
    - È un onore per me esssere qui.
    Rispose ironica, memore di tutto quello che aveva passato fino a quel momento.


    Il suo volto si fece, però, più serio appena la donna iniziò a spiegarle che in quel mondo - Endlos, non era sola. Il Maelstrom l’aveva strappata dalla sua terra, come molti altri prima di lei. Incredibile a dirlo, quella notizia la fece sentire meglio; oltre che accrescere in maniera spropositata la sua curiosità. Nel suo mondo aveva sentito parlare spesso di semipiani, ma erano più che altro congetture religiose e nulla più.
    Prese senza troppi complimenti un cioccolatino dalla cesta sulla scrivania, continuando ad ascoltare ciò che la giovane aveva da dirle; la mente che elaborava mille e mille domande. Prima, però, le questioni importanti ...

    - Mai vissto pennuti così. A che vi sservono? Avete le aeronavi.
    No, no! Aveva prestato attenzione! Non era certo un tipo distratto, la cara Nesrìn.
    A quel punto la domanda seguente sorse spontanea.
    - E poi, come accidenti fa a volare quessta Laputa?
    Visto?
    Domanda assolutamente legittima, visto che su Àedùn non esisteva nulla del genere. Non ancora, almeno.

    Si alzò in piedi, era stufa di stare seduta; tutte quelle informazioni l’avevano resa irrequieta. Andò verso una delle finestre, osservando il panorama con fare estasiato.
    Fu a quel punto che un pensiero la colpì come una rivelazione.

    - Non ci ssiamo ancora pressentate!
    Esclamò, fingendo disapprovazione e voltandosi bruscamente verso la sua interlocutrice; broncio che svanì rapidamente in un sorriso.
    - Io mi chiamo Nessrìn, comunque.
    Una breve pausa.
    - Con una essse.



    Edited by Nesrìn - 6/6/2012, 11:05
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Staffer
    Posts
    24,480
    Location
    là.... \ò_ò

    Status
    Anonymous

    -Oh, l'onore è il mio di ospitarti!

    Esclamò prontamente la Dama del Vento, imitando in tutto e per tutto il tono ironico della metadrago. Scherzava, ovviamente, anche se ciò che aveva detto restava comunque veritiero. Quando poi si sedettero, Drusilia notò con aria divertita gli effetti dell'adrenalina che probabilmente le aveva messo in corpo in quell'atterraggio così rocambolesco... o magari potevano anche essere effetti del viaggio. Infondo doveva ammettere che un passaggio di dimensione non è cosa da tutti i giorni.

    drusorrisetto

    -Nesrìn, davvero un bel nome. Il mio è Drusilia.
    Drusilia Galanodel.


    Rispose con calma, non riuscendo a non lasciarsi sfuggire un mezzo sorrisino, forse dovuto alle improvvise quanto inaspettate domande che la donna-drago le aveva appena posto. E' vero, era nuova e curiosa, ma in genere i naufraghi con cui si era ritrovata a relazionarsi fino a quel momento si erano dimostrati generalmente timidi o spaventati. Lei invece si poneva in modo così allegro, tranquillo e solare che, nonostante l'adrenalina, sembrava quasi non le fosse accaduto nulla di speciale.
    Bene, una bella dote. Lei apprezzava i tipi come quella donna.

    -Beh, quelli si chiamano grifoni, e ci servono perchè vivendo sospesi in aria è piuttosto complicato andare a cavallo, soprattutto se dobbiamo scendere negli altri presidi al piano terra.

    Sorrise sbarazzina al suo indirizzo.

    -Poi si, abbiamo anche altri mezzi come le aereonavi, ma il mio lavoro e quello di tutti coloro che sono in questa struttura non ci permette di viaggiare con mezzi convenzionali... più che altro perchè rischieremmo di mettere in pericolo i civili, oltre che essere meno rapidi nelle nostre azioni. Diciamo che siamo una sorta di cavalieri devoti alla causa del bene... anche se non abbiamo un cavallo.

    Seguendo le mosse dell'altra, si levò pure lei, avvicinandosi all'interlocutrice.

    -Per quanto riguarda Laputa invece... non ho idea del perchè galleggi! Sai, è un territorio molto antico, sebbene sia apparsa da poco su questo semipiano. Non è stata nemmeno esplorata tutta completamente, e alcune dinamiche sono conosciute soltanto -forse- dall'Autocrate a governo di questo Presidio.

    Dunque sorrise, guardandola attraverso il riflesso sul vetro.

    -Ma dimmi, Nesrìn, ti piace Laputa?

     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    back to the stars

    Group
    Member
    Posts
    1,941

    Status
    Offline
    Se le piaceva Laputa? Se le piaceva Laputa?! Certo che le piaceva! Che domande! Una città sospesa nei cieli, con tanto di fortezze, templi, palazzi sfarzosi e ... vegetazione dalla dubbia origine. Come poteva non sentirsi attratta da un luogo simile? Così bizzarro ed esotico. Chissà se c’era un posto anche per lei, lassù; avrebbe tanto voluto viverci.

    Nesrìn era talmente eccitata da tutte quelle novità, che la risposta le arrivò subito alle labbra come un fiume in piena.

    - Eccome! Ssarebbe bello vivere quasssù. Ssai, mi accontenterei anche di una vecchia baracca. Tanto ssono ssempre in giro.

    Disse la metadrago, rivolgendo alla sua interlocutrice un sorrisetto scherzoso. Nonostante l’espressione giocosa, però, era seria.

    A Roerim, città fortezza sede dell’Ordine del Drago dove era nata e cresciuta, il suo alloggio era fra i più spogli di tutti i novizi. Non c’era da stupirsi, la rossa era costantemente altrove in cerca di avventure. Com’era prevedibile, una tale passione la portava inevitabilmente a tenere solo cose che le erano di una qualche utilità: armi - bianche soprattutto, anche se comunque preferiva affidarsi al suo fuoco, le dava più soddisfazione; e armature, o meglio, l’armatura. Unica e sola da quasi un secolo ormai, cimelio di famiglia e unico ricordo che ancora la legava alle sue origini, riparata e riparata negli anni e che oggi mostrava i segni indelebili del tempo, che la proteggeva ora tanto bene quanto aveva fatto in passato. Insomma, tutte cose che servivano al suo stile di vita sempre in movimento - Nesrìn ignora il significato della parola oziare.

    - Poi sì, abbiamo anche altri mezzi come le aeronavi, ma il mio lavoro e quello di tutti coloro che sono in questa struttura, non ci permette di viaggiare con mezzi convenzionali. Più che altro perché rischieremmo di mettere in pericolo i civili, oltre che essere meno rapidi nelle nostre azioni. Diciamo che siamo una sorta di cavalieri devoti alla causa del bene ... anche se non abbiamo un cavallo.

    Quel commento, destò la metadrago dai suoi pensieri.

    Cos’era successo? La rossa si era persa in ragionamenti pieni di nuvole e grifoni - finalmente sapeva come si chiamavano quei bizzarri pennuti. Ma sorvoliamo.
    Nesrìn aveva colto nelle parole di Drusilia un dettaglio che aveva attirato il suo interesse.

    - Oh, cossì ssiete i guardiani di Laputa?

    Esclamò entusiasta, gli occhi che le brillavano.

    - C’è un possticino anche per me? Ssembra un lavoro eccitante ... e poi, sso combattere.

    Le sue intensioni erano chiare: una posizione in quel - come chiamarlo? - ordine, le avrebbe permesso di viaggiare, conoscere quel nuovo mondo ... e combattere. Sì, Nesrìn amava gli scontri all’ultimo sangue, la facevano sentire viva. Il suo fuoco ardeva per la battaglia. Come poteva lasciarsi sfuggire una simile occasione? Semplice, non poteva; e per dimostrare che faceva sul serio, formò nelle sue mani una piccola sfera di fuoco, svelando finalmente il suo potere: la piromanzia.

    Edited by Nesrìn - 8/6/2012, 21:16
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Staffer
    Posts
    24,480
    Location
    là.... \ò_ò

    Status
    Anonymous

    - Eccome! Ssarebbe bello vivere quasssù. Ssai, mi accontenterei anche di una vecchia baracca. Tanto ssono ssempre in giro.

    La Dama del Vento si lasciò sfuggire un sorriso, un pò per la parlata serpentina a cui non era ancora abituata, un pò alla spontaneità così palese e fanciullesca della donna. Diamine se le stava simpatica!

    -Oh, ma quale baracca! Vedrai che ti trovo un alloggio decente!

    Disse, facendole l'occhilino e sorridendo con aria furbetta.
    Si, è vero, non era legale "forzare" la burocrazia... però la ragazza dai capelli rossi, ormai, era diventata una sua "protetta"... ed infondo anche lei, molto tempo prima, aveva ottenuto alloggio gratis praticamente subito, e solo perchè era simpatica all'Autocrate. Perchè non fare altrettanto?
    Ah, Raylek, che brutto esempio hai dato alla tua "figlioccia"...

    - Oh, cossì ssiete i guardiani di Laputa?
    C’è un possticino anche per me? Ssembra un lavoro eccitante ... e poi, sso combattere.


    sakuracrisiskaine01k38

    -E chi ti ferma?

    Si ritrovò ad esclamare Drusilia con altrettanta spontaneità.

    -Siamo volontari, questo vuol dire che finchè vorrai restare con noi nessuno potrà dirti nulla... a meno che non faccia casini grossi, ovvio, ma si tratta di casi rarissimi e praticamente inattualizzabili. Al momento non ricordo che nessuno che ci abbia mai traditi, quindi...

    Accavallò le gambe, aggiustandosi meglio sulla poltrona.
    Si appuntò mentalmente di cambiare il suo cuscino... si era appiattito.

    -Allora, che cosa sai fare con il fuoco?
    Lo evochi da sola o c'è il trucco?

     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    back to the stars

    Group
    Member
    Posts
    1,941

    Status
    Offline
    Nesrìn non si aspettava di risolvere così facilmente la conversazione, credeva che ci sarebbero state un sacco di scartoffie da compilare ... o perlomeno una prova da superare che mettesse in luce le sue abilità; ecco, quest’ultima ipotesi le era più congeniale. Invece Drusilia le aveva praticamente detto che era già stata accettata. Senza chiederle di fare nient’altro! Be’ ... tanto meglio.
    Aveva come la sensazione che questa sua accondiscendenza fosse dovuta, in parte, alla sua parlata serpentina. Interessante, dalle sue parti nessuno la sopportava: metteva fin troppo in chiaro le sue origini. In un mondo dove i draghi sono malvisti, un simile accento rischiava di cacciarti in guai molto seri. Nesrìn si era dovuta spremere spesso le meningi ad elaborare frasi che non avessero alcuna esse. Tempi duri, quelli.

    - Allora, che cosa sai fare con il fuoco?
    Lo evochi da sola o c'è il trucco?


    La rossa le rivolse un’occhiata maliziosa: era la domanda che aspettava.

    - Nesssun trucco. Il fuoco sscorre nelle mie vene come ssangue. Ssangue di drago.

    Rispose, senza nascondere la nota di orgoglio nella sua voce.
    Si allontanò dalla finestra, tornando vicino alla sedia dove si era precedentemente seduta, e appoggiò le mani sullo schienale.
    Una frase ad effetto, non c’è che dire, ma probabilmente la sua interlocutrice voleva anche qualche altro dettaglio e soprattutto un contesto.
    Alzò gli occhi, fissando il soffitto; come se il solo guardarlo potesse rivelarle le parole giuste da dire.
    Non aveva intenzione di perdersi in sproloqui.

    - Ti rissparmio i dettagli inutili, ma sse vuoi, un giorno ti racconterò tutta la sstoria.

    Una breve pausa, in cui Nesrìn si lasciò sfuggire un piccolo sbuffo ... di fumo.
    Non aveva usato una metafora quando aveva detto che il fuoco ardeva in lei.

    - Le genti di Àedùn, la mia terra, ci chiamano metadraghi. Essseri umani che hanno bevuto ssangue di drago, ereditando un frammento della loro forza ... del loro sspirito.
    Il drago che vive in me, mi ha donato sse stessso, mi ha donato il fuoco.


    Un’altra pausa. Nesrìn sorrise soddisfatta.

    - Io ssono il fuoco: lui obbedisce alla mia volontà e io non brucio a contatto delle sue fiamme. Non ho bissogno di evocarlo, perché nasce dentro di me.

    Era palese, la donna-drago adorava vantarsi della sua piromanzia. Era più forte di lei, ne andava fiera.

    - Allora, quando possso iniziare? Qual'è il mio primo compito da ... com’è che vi chiamate?

    Entrare in una gilda della quale non si conosce nemmeno il nome. Sì, era proprio da Nesrìn.

     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Staffer
    Posts
    24,480
    Location
    là.... \ò_ò

    Status
    Anonymous

    - Nesssun trucco. Il fuoco sscorre nelle mie vene come ssangue. Ssangue di drago.
    Ti rissparmio i dettagli inutili, ma sse vuoi, un giorno ti racconterò tutta la sstoria.


    Disse la donna dai capelli color fiamma, non nascondendo affatto nella voce l'orgoglio insito in quella rivelazione.

    -Oh, mi farebbe molto piacere!

    Esclamò Drusilia entusiasta.
    Se solo Niesrìn avesse saputo quanto il Gran Maestro era curioso... beh, probabilmente si sarebbe divertita anche di più a vederla sorridere così felice all'idea di una chiacchierata "fra amiche". Poi fu il momento di portare le dita affusolate al mento, annuendo concentrata e valutando obbiettivamente l'utilità che quel potere poteva avere nella sua gilda di aviatori. Molto probabilmente la donna sarebbe andata perfettamente sia nella squadra bianca che nella rossa, considerando ciò che era stato detto e ciò che lei aveva intravisto nell'altra. Però in effetti nella squadra rossa c'era una fanciulla con cui non sarebbe stato male farla lavorare "in coppia".

    mke1

    - Allora, quando possso iniziare? Qual'è il mio primo compito da ... com’è che vi chiamate?

    Scoppiò a ridere.
    E questa volta sul serio.

    -Ahahahaha! Liber Aeris Milites, ma la gente ci chiama semplicemente aviatori!

    Le diede una pacca sulla spalla, per poi circondarla con un braccio ed accompagnarla alla porta.

    -Da ora in avanti sei un'Aviatrice Rossa. Il tuo diretto comandante è attualmente in missione a Sud, mentre il capo di tutta la squadra è Jattur Shattur. Se hai problemi rivolgiti a lui, oltre che a me. E' un tipo a posto!

    Sorrise, smorzando la presa in un cortese congedo.

    In genere il primo giorno di lavoro non dò compiti a nessuno, perchè è giusto che vi ambientate. Per ora limitati a scendere al primo piano fra i burocrati, in modo che ti possano dare gli oggetti magici che forniamo a tutti gli aviatori. Lì ti daranno pure la chiave del tuo nuovo alloggio privato. E' solo una camera da letto, ma spero basti in attesa che tu possa prendere casa! Per mangiare, invece, c'è il Moonlight Grill al piano terra!

    Le avrebbe dato una carezzina, prima di lasciarla andare del tutto.

    -Tutto chiaro, cara?

    Ok, direi che il tuo prossimo post è il post conclusivo (a meno che tu/la tua pg non voglia chiedere altro a Drusilia). Per quanto riguarda gli oggetti gilda, li trovi nel topic degli aviatori, e sono l'unica cosa che puoi avere gratis e puoi usare anche in quest (anche se non sono quest LAM).
    Fra gli oggetti, i Frammenti di AI sono oggetti metallici che fanno da trasmettitori vocali. Assumono un aspetto diverso per ogni aviatore (io ho un anello, un altro pg un ciondolo). Lascio a te decidere l'aspetto =*

    Per il resto, beh, spero che la giocata ti sia piaciuta! :8D:
    Ci vediamo a "Invasion from the Sky" alla Città Bassa :grab:


    Edited by Drusilia Galanodel - 10/6/2012, 14:46
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    back to the stars

    Group
    Member
    Posts
    1,941

    Status
    Offline
    Il destino è proprio imprevedibile: un giorno può decidere di salvarti la pelle e un altro, invece, di gettarti in pasto a pericoli mortali.

    Nesrìn era stata fortunata: senza nemmeno accorgersene, si era fatta amica quella che probabilmente doveva essere il Gran Maestro - come l’avrebbe chiamata in seguito, della gilda degli Aviatori, aveva (forse) rimediato un alloggio ed era addirittura diventata un’Aviatrice. Tutto in un solo giorno! Mica male ... per una come lei, almeno; il suoi modi impulsivi, infatti, spesso le erano costati cari, cacciandola più volte nei guai.

    La sua indole troppo ardita, come diceva spesso suo padre, era una delle ragioni che portarono l’Ordine a decidere per il suo esilio: dove i metadraghi desideravano la pace, lei voleva la guerra. Perché sottomettersi ad un popolo che ci vuole morti? Le gridava il drago. Non erano gli istinti bellicosi o l’avventatezza a spingerla allo scontro - non questa volta, ma il buon senso. Purtroppo, i Primi non vollero sentire ragioni; dicevano che era il drago a parlare, desideroso di riunirsi ai suoi fratelli e che lei si stava facendo controllare da quel frammento di spirito draconico insito nella sua anima. Stupidaggini, lei e il drago erano sempre stati una cosa sola ... ben prima dello stesso rito dell’unione.

    Altri tempi, altri luoghi; la rabbia stava prepotentemente affiorando, ma la rossa non aveva voglia di sfogarsi - non lì.

    - Da ora in avanti sei un'Aviatrice Rossa.
    Il tuo diretto comandante è attualmente in missione a Sud, mentre il capo di tutta la squadra è Jattur Shattur.
    Se hai problemi rivolgiti a lui, oltre che a me. E' un tipo a posto!

    Strinse i pugni, cercando di non dare a vedere il suo malessere. Per placare il nervoso, si concentrò su quello che Drusilia aveva da dirle.

    Aviatrice Rossa. Non aveva idea di cosa significasse. Perché Rossa? Le piaceva il rosso, certo. Le ricordava il sangue, la battaglia, il fuoco. Cosa c’entrava, però, con il suo compito? Fu tentata, per un attimo, di chiederlo, ma decise di lasciar perdere. Ne aveva abbastanza delle domande e di tutto quel parlare, voleva andare ad esplorare Laputa.
    Jattur Shattur. Un nome bizzarro, quindi facile da ricordare. Lo ripeté un paio di volte mentre si dirigevano verso la porta, come a volersi sciogliere la lingua. Jattur Sshattur. Jattur Ssshattur. Pronunciato con quel suo accento serpentino, quel nome suonava ancora più alieno.

    - In genere il primo giorno di lavoro non do compiti a nessuno, perché è giusto che vi ambientate.
    Per ora limitati a scendere al primo piano fra i burocrati, in modo che ti possano dare gli oggetti magici che forniamo a tutti gli aviatori.
    Lì ti daranno pure la chiave del tuo nuovo alloggio privato. E' solo una camera da letto, ma spero basti in attesa che tu possa prendere casa! Per mangiare, invece, c'è il Moonlight Grill al piano terra!

    Aveva la giornata libera. Bene, l’avrebbe spesa a visitare la città volante. Già non vedeva l’ora! Prima, però, doveva recarsi dai burocrati. “Non se ne parla! Io da quelli non vado!” Ebbene sì, Nesrìn detestava i burocrati: sempre dietro una scrivania a fare ... fare cosa? Chissà. Niente di interessante, comunque. Purtroppo, non aveva scelta; e se decise di scendere al primo piano, fu solo perché era molto curiosa di sapere cosa fossero questi “oggetti magici” di cui Drusilia le aveva appena parlato.

    - Tutto chiaro, cara?
    - Crisstallino.
    Le rispose la metadrago in tono sbrigativo, ma pur sempre rispettoso, ricambiando la carezza con un sorriso di ringraziamento.
    - Ci ssi vede!
    Esclamò prima di congedarsi, salutando con un piccolo cenno del capo.



    Certo, mi sono divertita un mondo. :8D:
    A proposito. Come sono andata?
     
    Top
    .
12 replies since 26/5/2012, 16:02   322 views
  Share  
.