Starting to grew up

[LAM]

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  1. Ja¢k
     
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    ___ _ ___

    Non seppe bene chi o cosa ringraziare -il cielo, la fortuna, la buon'anima di sua madre- ma alla fine c'era arrivato. Quel dedalo intricato di strade grigie piene di gente dalla faccia grigia sotto un cielo grigio lo aveva tratto in inganno troppe volte, e Adam e Pyro erano arrivati a girare in tondo per la stessa zona senza neanche rendersene conto. Aveva anche preso un granchio, raggiungendo il Mastio -l'altissima fortezza dove aveva ballato con Tanj e visto Drusilia per la prima volta- che troneggiava su tutta Laputa, e scambiandolo in cuor suo per l'altro edificio che cercava forsennatamente, disperatamente da tutto il pomeriggio.
    Ma alla fine c'erano arrivati. Un gigante di pietra marmorea, un enorme gioiello bianco incastonato nel cuore dell'isola volante, la scuola che forgiava gli esseri più forti e intelligenti del mondo.
    Laputa, Magisterium.

    Inconsapevolmente, Adam portò la mano al cuore. Non quello sulla parte sinistra del petto, l'altro cuore. Il ninnolo di metallo in grado di schiudersi, e metterlo in contatto con la dama del vento ovunque si trovasse, in qualsiasi momento. Proprio tramite quel piccolo, magico ciondolo aveva parlato la sera prima con Drusilia. Ultimamente non faceva altro che chiacchierare con lei -non troppo però, per non annoiare oltremodo una donna piuttosto impegnata- di cose importanti o meno. Tipo quando scopriva qualcosa di interessante laggiù a Merovish, o quando si sentiva solo e stanco, la sera nella sua camera della Quinta Bolgia, prima di andare a dormire. Quando Drusilia gli augurava la buona notte, chissà perché, Adam non faceva mai un incubo. Il frammento di Ai era praticamente il suo portafortuna, nonché l'unica, reale maniera per tenerlo in costante contatto con Drusilia. Tramite il frammento le aveva raccontato il suo incontro con Kora Lewis -e Drusilia la conosceva!- le aveva detto il suo vero nome -Adam- e il suo nuovo amico, il piccolo moguri che lo accompagnava ormai dappertutto, Pyro. E sempre tramite il frammento Drusilia gli aveva consigliato, in quanto sergente della squadra rossa, di dare un'ulteriore impennata al suo allenamento fisico e mentale, raggiungendo il Magisterium -cosa che il Camaleonte approvò subito con entusiasmo- e augurargli dieci, cento mille volte buona fortuna. Peccato solo che il frammento non potesse dispensare biscotti, torte, abbracci e baci come una Drusilia Galanodel in carne e ossa, ma mica si può avere tutto dalla vita.

    Armeggiò un poco con il frammento di Ai tra le dita, prima di lasciarlo andare. Non era il caso di disturbare Drusilia, non ancora, finché non fosse diventato più forte. Quel giorno aveva deciso di indossare il suo aspetto originario: un giovane ragazzo dai capelli castano scuri disordinati, occhi vispi e abbigliamento totalmente emulato dal primo passante incrociato per strada, il suo modo per essere "casual". E sarebbe sembrato davvero un normale, banalissimo giovanotto che si aggirava per le ricche strade della città alta, non fosse stato per la creaturina alata che svolazzava sopra la sua spalla destra.

    « Pyro! »

    Cinguettò allegro il moguri, volteggiando a mezz'aria fino al grande portone in legno intarsiato dell'ingresso. Esitando un poco, Adam si accostò al piccolo amico. Non conosceva nessun magister lì dentro, quindi suppose che il primo che fosse capitato a tiro sarebbe andato più che bene. Lanciò un'occhiata guardinga attorno a sé, prima di bussare una, due, tre volte.

    « Fa' il bravo Pyro, finalmente siamo arriv.. »

    E nell'attesa non si preoccupò minimamente che chiunque avesse aperto la porta, avrebbe visto un moguri volante e giovane con la bocca spalancata, le fauci spiegate in uno sbadiglio immane e selvaggio, retaggio della stanchezza per una ricerca finalmente portata a termine.

    15hets2

    « ..AAAAAAWN! »




    Edited by Ja¢k - 13/6/2012, 22:02
     
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  2. Dan Mihai Simion
     
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    "L’arte é l’espressione del pensiero più profondo nel modo più semplice".
    danfiammajack
    L'universo aveva un che di meraviglioso.
    Qualcosa di grande, immenso, infinito composto da miliardi di frammenti diversi eppure fatti della stessa matrice come in un enorme mosaico, ed a loro volta questi si componevano in altrettanti di misura inferiore, e gli ultimi in altri ancora, in una catena dagli estremi sconosciuti fatta di divisioni sempre più piccole; un'eterna scomposizione della materia senza mai raggiungere una fine. Ebbene si, perchè l'infinito non era necessariamente qualcosa di grande, e questo Dan lo sapeva bene considerando che ogni suo esperimento o magia che fosse si fondava proprio sul principio di quanto fosse possibile manipolare il piccolo per ottenere ciò che poteva divenire sublime in potere e grandezza. Si, gli era sempre piaciuto lavorare in quel modo, anche perchè aveva sempre considerato la grandezza troppo a sè stante per poter essere intaccata da qualcuno o qualcosa, qualcosa in grado di richiedere uno sforzo sia fisico che mentale non indifferente, decisamente controproducente rispetto al suo improvvisarsi Demiurgo, che di base trovava oltremodo divertente.
    Divertirsi, infondo era quello il segreto!
    Rende il lavoro meno pesante, anzi piacevole, e nei casi più eclatanti invita anche a fare gli straordinari, esattamente come era accaduto quel giorno al giovane Dan, assistente del Prorettore del Magisterium, tutto preso a lavorare su alcuni artefatti a forma di pietre che gli erano appena stati spediti da Koldran. Si stava divertendo un mondo a studiare le loro applicazioni in tutti i possibili incantesimi, eppure non sapeva che ben presto se la sarebbe spassata ancora di più.
    Toc-Toc.
    Sentì picchiettare alla porta, e senza distogliere lo sguardo dalle sue pietre si portò una ciocca di biondi capelli dietro l'orecchio, rivolgendosi al misterioso visitatore con tono di voce abbastanza alto da farsi sentire nelle stanze attigue eppure abbastanza gentile da non farlo sembrare un pazzo sanguinario.

    -AVANTI!

    E si, lui non poteva ancora saperlo, ma ben presto le sue pietre avrebbero perso importanza rispetto ad altro.

     
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  3. Ja¢k
     
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    L'anta di legno cigolò lenta e sinistra mentre Adam, varcava la soglia cautamente, quasi temesse che un secchio colmo di pece nera e di piume gli cascasse sulla schiena appena entrato nel Magisterium. Indugiò sulla soglia solo il tempo per studiare l'interno con lo sguardo: un arredamento ricco e sfarzoso, pareti affrescate da vari motivi geometrici ornati in filigrana d'oro e il soffitto che si perdeva in una cupola davvero enoooorme.
    Non riuscì a reprimere un lungo fischio d'ammirazione. Anche Pyro aveva lo sguardo esterrefatto, perso in quel grande atrio dominato dallo sfarzo.

    « Niente male eh? »
    Chiese Adam, avanzando sotto travi grosse quanto braccia di un gigante.
    « Pyro. »
    Concordò Pyro, svolazzando sopra la sua testa.

    La prima persona che incontrò -e che plausibilmente era quella che li aveva accolti con un energico AVANTI- era un ragazzo biondo e con gli occhi chiari, di bell'aspetto e ben vestito. Seduto su uno scranno intarsiato, il giovane sembrava studiare delle pietre permeate da luminescenze azzurre. Dato che era stato lui stesso a farli accomodare, doveva sicuramente trattarsi del guardiano del Magisterium. Chissà se lo avrebbe aiutato..?

    « Oilà, buonaseeeera. »

    Salutò Adam, scuotendo un'amichevole mano tesa a mezz'aria. Le sua voce tonante riecheggiò cupamente tra le navate del Magisterium, tanto che Adam si voltò di scatto, come spaventato. Riprese ad avanzare, promettendo a se stesso di abbassare assolutamente il tono di voce. Si fermò a un paio di metri dal biondo, per poi tossicchiare nel pugno chiuso e prendere parola.

    « Mi chiamo Adam, sono un sergente dei liberi aeris milites. Lui è il mio...assistente, Pyro. »
    Disse tutto impettito, puntando il pollice dietro la sua spalla. Pyro si era fiondato su un mappamondo dorato grande quanto una botte.
    « Pyro! »
    Fece eco verso i due con la sua vocina stridula e squittente, annuendo col capo.

    « Abbiamo bisogno di un addestramento selettivo il più rapidamente possibile, ecco. »
    Adam si fece più avanti, grattandosi il capo con fare imbarazzato.
    « Signor portiere, cortesemente non è che ci potrebbe accompagnare da un magister? »





    Edited by Ja¢k - 16/6/2012, 15:04
     
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  4. Dan Mihai Simion
     
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    danjackrose

    « Oilà, buonaseeeera. »

    A salutare fu un ragazzino dalla strana acconciatura castana accompagnato da un pupazzo volante. Il primo si presentò come Adam -chissà perchè, al solo sentirlo gli venne una sorta di Déjà vu- ed appellò il suo coccoloso e svolazzante compagno con il nome di Pyro. Dan, dal canto suo, sorrise; quindi erano loro che stava aspettando? Interessante...

    « Abbiamo bisogno di un addestramento selettivo il più rapidamente possibile, ecco. »

    Si, non potevano che esser loro.
    D'altronde non avrebbe altrimenti compreso il suo essere ancora lì a perder tempo, piuttosto che scomparire come suo solito. Già, a volte non si capiva nemmeno da solo... il che era un bel problema, soprattutto considerando i vuoti di memoria che ultimamente si facevano sempre più frequenti.

    « Signor portiere, cortesemente non è che ci potrebbe accompagnare da un magister? »

    Dan, dal canto suo, non sembrò meravigliarsi particolarmente di essere stato scambiato per il portiere -ma il Magisterium ne aveva uno? Boh...- piuttosto annuì con un dolce e rassicurante sorriso, facendogli strada con la mano verso una delle scale che confluivano in quella sala.

    -Oh, ma certo. Desiderate qualcuno in particolare?

     
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  5. Ja¢k
     
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    ___ _ ___

    Effettivamente Adam non si era mai posto il problema appena affrontato dal portiere: a chi diavolo poteva rivolgersi? Si trattava pur sempre del sergente della squadra rossa dei liberi aeris milites, e allenarsi con un magister cioccolataio non si confaceva per nulla a un elemento del suo rango. Per nulla, nono.

    « Naaaaah...non vi preoccupate signor portiere, non ho molte pretese. »

    Ribatté, facendo un gesto vago con la mano.
    Dietro di loro, Pyro si divertiva a far ruotare il mappamondo attorno al proprio asse, girando e rigirando la sfera color avorio con entrambe le zampine pelose. Si stancò dopo pochi secondi, ansando per lo sforzo, per poi raggiungere in volo gli altri due. Il camaleonte gettò un'occhiata distratta al moguri sopra la sua testa, prima di continuare a dialogare con il portiere. Gli rivolse un cordiale sorriso e ammiccò amichevolmente, prima di risalire la rampa di scale.

    2upelgj

    « Il migliore che c'è in circolazione
    andrà più che bene, sisi.
    »



     
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  6. Dan Mihai Simion
     
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    danjackgiravolta
    « Il migliore che c'è in circolazione
    andrà più che bene, sisi.
    »

    Il giovanotto sorrise, anche se obbiettivamente il suo ospite non avrebbe potuto vederlo, dato che gli stava dando le spalle.

    -Oh, capisco, capisco... allora mi segua.

    Insieme salirono le scale per qualcosa come una decina di piani -o forse erano di più?- fino a che non raggiunsero una porticina in legno ben sigillata. Il biondo schioccò le dita con fare distratto, ed improvvisamente catene, lucchetti e sbarramenti vari si ritirarono nonsisadove come per magia. Dunque non restava loro che aprire quella porta e... ritrovarsi su un'enorme balconata che certo non mancava di vista panoramica su tutta Laputa. Al centro, un pupazzo di paglia, probabilmente utilizzato come bersaglio per gli allenamenti degli apprendisti magus in quella scuola.

    -Siamo arrivati. Ora vi manca solo conoscere il maestro.

    Parlò ancora dandovi le spalle, e nel mentre non fu possibile non notare un improvviso mutamento nei suoi capelli a caschetto che, da biondo aureo, divennero improvvisamente neri come la pece.

    -Ta-daaaaan!

    Si voltò di scatto, esibendo un sorrisone a trentadue denti.

    -Ebbene si, sono io il vostro nuovo maestro! Il meglio del meglio, signori miei!

    Lanciò un occhiolino furbetto ad entrambi, per poi allontanarsi di qualche passo ed esibirsi in un profondo inchino.

    -Dan Mihai Simion, Magister ed assistente personale del Prorettore del Magisterium. Avete già in mente cosa desiderate apprendere o mi date carta bianca?

     
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  7. Ja¢k
     
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    ___ _ ___

    « Uaaaaaaaaau! »
    « Pyyyyyyyyyro! »

    esclamarono all'unisono Adam e il piccolo moguri, spalancando la bocca per lo stupore. Il Camaleonte si vergognò un poco per la magra figura fatta poco prima, dato che aveva scambiato per un umile portiere niente poco di meno che il miglior magister in circolazione al Magisterium. Non proprio il modo migliore per partire, forse. O forse aveva sempre avuto ragione lui, e Dan Mihai Simion biondo era il portiere, mentre Dan Mihai Simion moro era il magister migliore in circolazione. Nel dubbio sul da farsi decise di non far nulla e fingere che niente fosse accaduto, andando semplicemente avanti con quel che doveva fare.

    « Beh, vediamo..Drusilia non ha specificato nulla a riguardo. Io però so di essere un aviatore perfetto sia nel fisico che nella mente, sisi. »

    Constatò con naturalezza, fissando un punto imprecisato nel paesaggio di Laputa che si stendeva sotto i suoi occhi. Persino da lì, in lontananza, era possibile scorgere l'Albero-Casa. La sua capa in quel momento si trovava proprio lì dentro, nell'ufficio del gran maestro, a fare chissà cosa. Più tardi sarebbe andato a trovarla sicuramente, ma adesso..

    « Quindi un po' di magia non guasterebbe di certo, ecco. »

    Assentì con un secco cenno del capo, cercando in ogni modo possibile di non prestare attenzione a Pyro che, nel frattempo, si era inerpicato sulla sua schiena per mordicchiargli la spalla destra.
    Dan Simion -che d'ora in poi avrebbe chiamato Dany- gli stava molto simpatico, a pelle. Chissà come si sarebbe comportato, nell'insegnargli un po' di magia per farlo diventare un aviatore-stregone perfetto!

     
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  8. Dan Mihai Simion
     
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    « Beh, vediamo..Drusilia non ha specificato nulla a riguardo. Io però so di essere un aviatore perfetto sia nel fisico che nella mente, sisi. »

    Il giovane Magister per risposta sgranò gli occhi sorpreso, lasciando che dalle labbra sottili fluisse fuori soltanto un semplice commento.

    -Davvero? Allora sono proprio fortunato a farti da maestro!

    E... no, non lo stava prendendo in giro.
    Anche se in effetti era leggermente difficile capire cosa passasse davvero per la testa di Dan.

    « Quindi un po' di magia non guasterebbe di certo, ecco. »

    Il biondino reclinò la testolina a quella proposta con fare un pò perplesso. Certo, era un maestro di magia e forse anche uno dei più competenti lì dentro... eppure di fatto non aveva mai insegnato direttamente qualcosa a qualcuno, nonostante potesse vantare di un elenco di esperienze non affatto trascurabile.

    -Si, ma se me lo dici così poi non so da dove iniziare...

    ...e come se non bastasse, Dan sembrava non darci particolarmente peso.

    -E poi io sono un piromante, posso insegnarti solo ciò che riguarda la mia arte.

    Puntualizzò, portando il dito indice in aria con fare saccente.

    -Quindi boh... sai già fare qualche magia, oppure devi iniziare da zero?

    Perdona il ritardo imperdonabile... in questi giorni dovrei forse essere più celere... :sob:
     
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  9. Ja¢k
     
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    A essere onesti il Camaleonte aveva sempre provato un debole per l'arte della magia -malgrado non avesse mai udito in vita sua la parola piromante, chissà cos'era- e la reazione avuta nel vedere il cambio di colore dei capelli del magister Simion ne era una valida prova. Sin da quando Kora Lewis lo aveva salvato, quel giorno di tanto tanto tempo prima, Adam aveva sviluppato poteri tanto nel corpo quanto nella mente: era in grado di mutare aspetto, di cambiare forma, di trasformare lui stesso e gli altri oggetti in ciò che più desiderava in modo non tanto divergente da come poteva modificare, sondare, scavare nelle menti degli altri esseri. Ma la magia, quella vera...mai imparata. Aveva visto più di una volta un mago compiere prodigi incredibili, e in cuor suo aveva sempre invidiato quei poteri spettacolari. Ecco perché, un po' a disagio nel confessare questo suo capriccio a un magister dall'aria simpatica come Danhai, il Camaleonte strisciò i piedi per terra, visibilmente imbarazzato.

    « Se so fare qualche magia..io? »

    Mugugnò, prima di sparare una balla grande quanto il Mastio e il Magisterium di Laputa messi assieme. E solo per l'infantile motivo di non voler sfigurare di fronte a Danhai. E un po' perché sì, effettivamente era convinto che con un po' di forza di volontà un essere geniale come era il Camaleonte avrebbe appreso qualsiasi cosa in pochissimo tempo, e chissà Drusilia come sarebbe stata fiera di lui.

    « Stai parlando con il sergente della squadra rossa dei Liberi Aeris Milites, non con un ciabattino sai? Certo che so fare qualche magia! »

    Si espresse tutto impettito in posa statuaria, con le braccia incrociate dinanzi al petto rigonfiato e lo sguardo dall'alto verso il basso. Forse il tono di voce squillante di un ragazzino avrebbe smussato la superba messinscena. O forse l'avrebbe ancora più boicottata il piccolo Pyro che, completamente disinteressato all'argomento in questione, rovistava con le zampine pelose tra i ciuffi di capelli sulla nuca del Camaleonte.

    « Sei un pigromante, giusto? Avanti, vediamo un po' che cos'è questa pigromania, sisi! »


     
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  10. Dan Mihai Simion
     
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    Oh, magnifico, allora andava tutto benissimo!
    Anche lui era un pigromante!
    ...
    No, un attimo.
    Aveva davvero detto pigromante?!?!?

    -Mh...

    ...ok, niente piromanzia.

    -Forse è meglio partire da qualcosa di più facile.

    Si trovò a riflettere il bel mago dalla chioma prima bionda ed ora corvina. Gli orecchini di giada, intanto, penzolavano dai lobi delle sue orecchie, creando riflessi di luce davvero graziosi alla luce del sole.
    Poi, l'illuminazione.
    Luce! Perchè non ci aveva pensato prima???

    -Adesso faremo un esercizio che richiede molta concentrazione, quindi state entrambi attenti e chiudete gli occhi. Concentratevi sull'energia che scorre dentro di voi, coglietela da ogni vostra pulsazione, ogni vostro respiro, ogni vostro pensiero, dunque liberatela poco alla volta sottoforma di luce.

    Spiegò passeggiando avanti ed indietro con voce paziente ed un gran sorriso sulle labbra.

    -Voglio che vi illuminiate come due piccole candele sulla torta di compleanno di un bambino.

    Il rumore dei tacchi sul suolo cessò di esistere, segno che il Magister si era improvvisamente fermato.

    -Avanti, provate!

     
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  11. Ja¢k
     
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    Più che mai pronto a dar prova di se stesso, Adam tirò un lungo sospiro e fece un paio di piegamenti sulle gambe, manco si stesse preparando a prendere parte a una lunga maratona intorno tutta Laputa. Concentrarmi, pensava, devo concentrarmi sull'energia che scorre dentro di me -???- devo concentrarmi sulla pulsazione della concentrazione dell'energia che pulsa dentro la pulsazione, oltre il respiro e oltre il pensiero, devo concentrarmi sulla pulsazione e oltre la pulsazione, insomma devo pulsare, ecco, devo pulsare!

    Fu incredibile a vedersi, ma la sagoma fanciullesca di Adam prese a sfavillare improvvisamente di un continuo brillio verdagnolo, una luminescenza continua e quasi accecante. Adam pulsava come una piccola stella, come era successo le dieci, cento, mille altre volte che si era trasformato. Forse proprio perché anche quella volta, l'unica luce che era riuscito a scatenare era stata causata proprio dalla sua trasformazione.

    « Eeeecco quaaaaa! »

    Gioì, facendo un gesto ampio con le braccia. Perché effettivamente il Camaleonte non aveva messo in atto né piromanzia, né pigromanzia, né alcuna forma di magia che già non riuscisse a padroneggiare. Si era semplicemente trasformato in se stesso, senza mutare assolutamente niente nell'aspetto!

    « Hai visto che illuminazione, eh? »

    Ammiccò, mentre poco sopra la sua testa Pyro svolazzava in cerchio squadrandolo con aria sospetta. Il piccolo moguri sembrava adesso un po' crucciato, come se stesse concentrandosi lui stesso su qualcosa -e chissà cosa- sforzandosi con tutto se stesso di portarla a termine.

    2uj2f13

    « PYRO! »

    Muoveva a scatti le braccine una contro l'altra, e per un attimo, il frammento di un battito di ciglia, un singolo, evanescente bagliore lucente apparve al centro delle sue piccole zampe. Qualcosa di cui ovviamente Adam non poté minimamente accorgersene, un po' perché gli dava le spalle, un po' perché troppo preso dall'altissima soddisfazione per la sua prestazione.

    « Allora, che te ne pare? »

    tech (inutilmente) utlizzata da Adam:
    ¤ NoOne del Mutante ~
    Per animali come il camaleonte si parla di mimetismo criptico per indicare l’assunzione di forme, colori e comportamenti tali da rendere l’individuo simile all’ambiente circostante o a parti di esso, di mimetismo fanerico per indicare l’imitazione di un’altra specie. Tuttavia queste rimangono forma di cammuffamento, una patetica variazione delle cellule della pelle con l'ambiente circostante, con il solo scopo di nascondersi. Riguardo Nameless non si può parlare solo di Camaleontismo, bensì di completo Trasformismo.
    Allorchè egli lo desideri, e pensi intensamente ad un essere umano o ad un piccolo animale di cui possa rammentarne generalmente i lineamenti e le fattezze, è in grado in pochi secondi di mutare il proprio corpo sino a renderlo talmente simile al soggetto in questione da non farne rilevare mai alcuna differenza ad occhio umano tra i due. Qualora ne abbia reminiscenza, possono mutare non solo il corpo, ma anche il timbro vocale ed eventuali vestiti, dopo uno sfavillante brillio verdastro. Può presentarsi come un vecchio rugoso prossimo alla morte o come un guerriero possente e gagliardo, come un'affascinante e seducente fanciulla o come un innocente e tenero bambino o librarsi in aria con le ali di un angelo. In tutti i casi può anche miscelare le mutazioni a suo piacimento, mutando anche in qualcosa di completamente nuovo e originale, che pur possa presentarsi deforme. In tal modo una forma può presentare caratteristiche proprie di un'altra.
    Resta da specificare tuttavia che qualsiasi genere di ferita temporanea o permanente riportata in una determinata forma, sarà presente nella medesima intensità pure in un'altra. Difatti può mutare l'aspetto, ma la facoltà intellettiva, e di conseguenza la metodologia di combattimento, resta sempre unica e sola. Il mutamento di forma non può dilungarsi oltre i dieci secondi, ed è in grado di perdurare tutto il tempo necessario, secondo il libero arbitrio di Nameless. Ogni qual volta Nameless decida di mutare forma, ciò si realizzerà con un consumo energetico pari a Basso. La trasformazione rimarrà costante per il resto della giocata.
    [Abilità Passiva: Se lo desidera, il personaggio è in grado di iniziare ogni scena con un aspetto fisico completamente differente da quello precedente] & [Abilità Attiva a consumo Basso: il personaggio è in grado di mutare forma secondo secondo il proprio volere.

     
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  12. Dan Mihai Simion
     
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    -Wow! Bravissimo!

    Fu l'esclamazione entusiasta del giovanotto.
    E no, non si riferiva affatto al Camaleonte che, invece di ascoltarlo, si era trasformato in sè stesso. Si riferiva al cosetto volante dietro di lui che, tra una posa pucciosa ed un affannarsi assai buffo, era comunque riuscito al primo colpo a compiere quella che lui chiamava magia.
    Notevole, davvero notevole.

    -Ora prova a confluire questa energia sulla punta del dito... ehm... zampa.

    Indugiò un pò, forse perchè non abituato a dare insegnamenti a qualcosa che non fosse quantomeno umanoide. Eppure lui non faceva razzismo, e se il moguri aveva talento, lui avrebbe fatto in modo che sotto le sue cure e le sue attenzioni questo sarebbe divenuto sempre più simile a vero e proprio potere.
    Ma c'erano ancora molti passi da fare... un pò per volta.

    -E poi sprigionala come una sfera luminosa che cammina.

    Con un gesto fluido della mano, andò ad imitare la sagoma di una pistola, per poi mimare un semplice sparo. Nulla di complicato, infondo, almeno per come la vedeva lui. Nonostante si riferisse alla creaturina a mezz'aria, tuttavia, la posizione favoriva il malinteso, e ad Adam sarebbe quasi parso stesse parlando direttamente a lui.

     
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  13. Ja¢k
     
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    ___ _ ___

    Pyro squittì soave, dimenando le braccine a mezz'aria per l'allegria. Una gioiosa esultanza che Adam fu più che sicuro essere rivolta niente poco di meno che verso lui stesso invece che allo stesso moguri.

    « Uff..va bene, proviamoci. »

    grugnì deciso il sergente della squadra rossa dei lam, ignorando totalmente che il vero prodigioso potere della piromanzia stesse avendo luogo un paio di braccia sopra la sua nuca. Così chiuse bene la nocca in un pugno serrato, tese l'indice verso un punto imprecisato nel cielo di Laputa e si concentrò con quanta forza avesse in corpo e in mente, come se stesse puntando un dito accusatorio contro il nulla. Tutto ciò mentre il moguri continuava beatamente a far scattare le zampine qui e lì, ricreando quell'ambiguo agglomerato di luce che aveva messo in atto poco prima.

    « Gnnnnnnn.. »

    Inspirò a pieni polmoni il Camaleonte, rosso in viso per lo sforzo, cercando a tutti i costi di creare quella fantomatica sfera luminosa che cammina di cui parlava il magister Danhai. Strinse forte le palpebre e ad occhi chiusi fin quando, poco sopra la sua testa, uno svolazzante Pyro aveva sprigionato dalle zampine una abbagliante sfera di un giallo intenso. un globo evanescente grande non più di una testa umana che galleggiò pochi istanti tra i due e il magister, prima di dissolversi in una miriade di frammenti eterei.

    « Ma..ma.. »

    Balbettò Adam, strabuzzando gli occhi increduli. Perché quel che aveva visto appena riaperti gli occhi dopo il lungo sforzo era stata solo una sfera di luce galleggiante a mezz'aria che esplodeva. E ciò voleva poter dire che era un sergente talmente bravo da saper sprigionare poteri dei quali neanche lui conosceva l'esistenza. Si rigirò la mano sotto uno sguardo altamente compiaciuto di sé, prima di elogiare le sue strabilianti gesta.

    « ..troppo forte. Sono veramente troppo forte. »


     
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  14. Dan Mihai Simion
     
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    -Ma sei un mito, è a dir poco eccellente!

    Esclamò il mago sconvolto davanti ad una dimostrazione di magia così, così... perfetta.
    Certo, non era l'evocazione di un drago o la creazione di una statua vivente in ghiaccio e fiamme ma... per un principiante come quello era davvero spettacolare. Definirlo talento era un puro eufemismo, perchè molto di più avrebbe meritato quello che si era appena aggiudicato un posto fra i diretti seguaci del magister piromante Dan Mihai Simion. A dire il vero, si era quasi commosso per l'incredibile fortuna che gli era capitata fra le mani.

    -Vieni qui, allievo mio diletto...

    Disse con gli occhioni lucidi.

    -FATTI ABBRACCIARE!

    E da lì sarebbe partita una singolarissima quanto banale scena a rallentatore in un ipotetico quanto imbarazzante prato fiorito -ma non eravamo su di un terrazzo???- con lucine e brillantini di decorazione un pò ovunque, al posto del polline tanto amato dai nostri cari lettori -e scrittori- allergici all'atto di riprodursi di graminacee, cipressi, betulle e quant'altro, nemmeno fossero voyeur masochisti e dai dubbi gusti. In ogni caso questa scena sarebbe continuata per parecchio, in un clima da sogno accompagnato da una gradevole quanto speranzosa musica di sottofondo, il tutto fino a che il mago non avrebbe brutalmente sorpassato l'ignaro Adam, per dirigersi ad abbracciare il pacioccoso moguri sospeso a mezz'aria.

    -Awwww, come sei bravo, e come sei carino, ti voglio bene :grab:

    Gli avrebbe detto, mentre se lo spupazzava.

    -Sei ufficialmente il mio allievo, e se vuoi puoi portarti anche lui alle future lezioni!

    Andò ad indicare il camaleonte, esibendo un sorriso fanciullesco.

    -Magari la prossima volta potresti aiutarlo a generare luce come fai tu, mia dolce stellina! ♥

    Gli avrebbe tirato un pochino le guanciotte, prima di lasciarlo finalmente andare.

    -Direi che la lezione è terminata.
    Tornate fra una settimana, e riprenderemo con gli allenamenti, chiaro?

    Questo è il mio penultimo post.
    Manca uno tuo e uno mio (e lì inserirò la tecnica che ho deciso di darti :pft: ), poi se vuoi fare la chiusura tu ne aggiungi un altro, altrimenti va bene così x3


    Edited by Drusilia Galanodel - 30/6/2012, 19:15
     
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    2mzzltx

    Rimasto completamente di stucco dalla magra -magrissima- figura fatta con l'esimio magister, il povero Adam non poté che contemplare perplessamente il suo piccolo moguri venire letteralmente preso d'assalto dalle coccole di un gioioso Danhai Simion. il sergente rosso dei liberi aeris milites proprio non riusciva a capirci un'acca: perché tutta quella cagnara nei confronti di Pyro quando era stato lui, il Camaleonte, a sprigionare l'energia lucente della pigromanzia? un dubbio che l'avrebbe tenuto sveglio per quella e per chissà quante altre notti, probabilmente. Ma un dubbio che non poteva confutare, perché approfondire una questione già di per sé abbastanza imbarazzante sarebbe stato poco opportuno per un sergente dei lam, ecco tutto.

    « Pyropyro-Pyroooo! »

    Cinguettava intanto il moguri, allegro e gioioso per le effusioni ricevute dal magister. Un abuso di coccole che non mancò di far invidia a un Camaleonte rosso in viso, il quale reagì accigliandosi e stringendosi le braccia al petto.

    «Si, forse hai ragione... »

    Mugugnò strisciando i piedi contro il pavimento, mentre il piccolo Pyro si librava bellamente a mezz'aria roteando come una bianca palla pelosa.

    «..forse Pyro mi ha aiutato un poco..forse. »

    E annuì, auto convinto ormai del fatto che sicuramente il magister aveva preferito incoraggiare il cucciolo di moguri piuttosto che rinfocolare la forza interiore di un sergente della squadra rossa dei lam che già di per sé era un prodigioso combattente. si, doveva essere così: Danhai voleva soltanto infondere maggior sicurezza nel piccolo Pyro.
    E rallegrandosi di una così lapalissiana evidenza, il camaleonte tornò a sorridere bonariamente al magister, ammiccando in modo complice e sollevando un concorde pollice insù.

    «Beh caro magister, ti ringraziamo per il disturbo.
    Ci rivediamo presto, sisi!
    »


     
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