[EM] Come un ago in un pagliaio

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  1. _MajinZ_
     
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    Caotico e disordinato, il Bazar quel giorno si presentava come tutti gli altri giorni, ovvero un concentrato di criminalità come non si vedeva in altri luoghi di Endlos. Per i vicoli e le strette piazze si poteva udire un vociare sostenuto, forse a causa del mercato che proprio quel giorno aveva luogo nella Tana, per la precisione in quel particolare quartiere dalla pessima reputazione.
    L’odore delle spezie era forte e impregnava l’aria, unito ad altri odori dalle più varie nature, alcune delle quali era meglio non venirne a conoscenza. Il tutto mentre i mercanti urlavano per attirare l’attenzione dei clienti: c’era chi vendeva stoffe, altri vasellame, alcuni cercavano di vendere del cibo commestibile, anche se l’aspetto di quella roba non era molto rassicurante. Oltre ai commercianti, però, vi erano anche altri che vendevano altri servigi, come ad esempio i piccoli ladruncoli che cercavano di rivedere ciò che rubavano nelle loro scorribande, altri che si offrivano come mercenari o assassini: c’era sicuramente un’ampia scelta in quel luogo. Un posto dove tutti sapevano ma nessuno parlava, dove una certa organizzazione cercava di farsi un nome e quel nome era sulla bocca di molti, ma non di tutti.
    Con tutta quella gente, però, trovare una persona in particolare poteva rivelarsi qualcosa di abbastanza complicato, se non impossibile, un po’ come trovare un ago in un pagliaio. Una difficoltà accentuata dal fatto che quella certa persona era come un fantasma, in molti non sapevano neanche che faccia avesse tanto era un sfuggente. Come avrebbe fatto Nier a trovare la persona che la Moira gli aveva consigliato? Forse il Destino quel giorno era buono, magari sarebbe stato lo stesso Dimitriy a trovare lui, visto la piega che stavano prendendo gli eventi.
    Camminando per le strade del Bazar, infatti, era facile continuare a camminare per la via principale tralasciando i vicoli bui e pericolosi. Anche Nier probabilmente avrebbe proceduto in quel modo, almeno finché i suoi occhi non avessero incontrato una strana scena. Infatti in una via secondaria il ragazzo avrebbe notato un giovane dai capelli biondi, con le braccia incrociate, che ascoltava ciò che aveva da dirgli un tizio vestito di stracci, il quale con un sorriso sadico sul volto spiegava alcune cose a quella persona che lo fissava impassibile. Poteva sembrare una scena normale, quella, almeno finché lo sguardo di quella figura ammantata di nero non si piantò per qualche istante nelle iridi del nuovo arrivato al Bazar, uno sguardo gelido ma allo stesso tempo intenso: ma solo per qualche istante.
    Sembrava quasi volesse parlare con quello che all’apparenza era solo uno sconosciuto: era appena arrivato, come faceva a conoscerlo? Era impossibile, una cosa più unica che rara. Ma quello sguardo aveva un che di magnetico, o forse era solo curiosità quella che si era risvegliata in Nier. Però il biondo stava quasi per sparire, visto che aveva appena abbandonato il vicolo, svoltando quindi verso destra. Restava poco tempo per riuscire a stargli dietro, probabilmente si era già mischiato alla folla: nessuno poteva dirlo finché non avesse seguito quegli stessi passi. Prima che l'immensa folla lo inghiottisse, perdendo per sempre la propria occasione.



    Benvenuto nel tuo arruolamento. Come puoi leggere ti trovi nel Bazar delle Talpe proprio il giorno del mercato, quindi c'è un gran casino. Però ad un certo punto noti una scena particolare e Dimitriy che ti guarda negli occhi e poi sparisce. Il tuo primo compito, quindi, è quello di riuscire a seguirlo XD
     
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    « Non ho mai visto tutta questa gente, Weiss. In genere abbiamo sempre e solo visto Gestalt, ma persone così tutte insieme...Serene e senza fretta poi. » « Ho l'impressione che tu debba farci l'abitudine, ragazzo, perché in questo posto ci rimarremo tanto tanto tempo e prima troviamo questo Dimitriy, meglio sarà per noi. » Nier sospirò a quel punto facendosi largo tra la gente: non aveva la benché minima idea di dove andare dato che di quel posto non sapeva assolutamente nulla, ma quella Coralia gli aveva detto di raggiungere il Bazaar delle Talpe. E non sapendo cosa fosse per lui poteva essere qualsiasi cosa: poteva essere un quartiere completo oppure un benché più semplice palazzo con una vistosa insegna ed una tanto pittoresca scritta che ne indicava il nome. Certo bisognava sempre vedere se una come Coralia, che gli era parso si divertisse a giudicarlo oppure a sbeffeggiarlo o sorridergli ironicamente addosso, gli avesse detto la vera verità riguardo un posto come il Bazaar e tantomeno tale Dimitriy che non aveva mai e poi mai conosciuto in nessun modo. Non sapendo manco come fosse fatto per lui poteva rivelarsi praticamente qualsiasi cosa ma in cuor suo perlomeno aveva la banale certezza - non sapeva perché - che in quel posto non ci fossero né ombre, né Gestalt in grado di fargli male o di metterlo perlomeno in pericolo.
    Guardava Nier, guardava curioso tutto quello che ptoeva guardare dato che per lui praticamente tutto quello era come nuovo. Persone, luoghi, anche abitudini...
    « Weiss, hai detto che in un posto simile c'eri già stato. Com'è? Non me ne hai mai parlato. » « Sei curioso, ragazzo? » « Se la curiosità è la voglia di sapere allora...si, sono curioso. » « Ah ah, non ne dubitavo. » Il libro tacque. Non aveva idea se la gente lo guardasse dato che comunque un libro parlante non era poi una cosa così comune e si poteva pensare anche al ventriloquismo, tuttavia Weiss sembrava averci fatto l'abitudine a certe aspettative e non se ne preoccupava più. Era una pausa per recuperare i pensieri ma non sapeva che di lì a poco l'attenzione di Nier sarebbe stata catturata da qualcosa che era diverso da un'ombra ed oltretutto in un modo particolare. come se non avesse visto nulla di simile per tutto quel tempo: la curiosità ci spinge a guardarci intorno, il guardarci intorno ci spinge a vedere i cunicoli e vedere i cunicoli è servito a fargli vedere quella figura bionda che dapprima aveva parlato con quel poveraccio, poi con lo sguardo l'aveva quasi...chiamato?
    « ..ono in baracche e...mi stai ascoltando? » « Aspetta. » « Prima mi chiedi di raccontare e poi mi dici di aspettare? Insomma, non è così che ci si compor- » Anche Weiss venne voltato verso quella figura che poco dopo sparì girando a destra nel cunicolo e Nier, spinto da una strana curiosità, si trovò a camminare in quella direzione. Perché? Perché fino ad ora quelli che lo avevano cercato o chiamato l'avevano fatto semplicemente con rabbia od un secondo fine mentre quella chiamata fatta da un semplice sguardo era stato qualcosa di simile ad un "Seguimi se ci riesci". Qualcosa di diverso, qualcosa di strano: qualcosa di particolare che doveva seguire.
    « Credo sia lui. » Disse il Replicante al libro che non rispose, ma sentiva di essere in accordo. E non gli disse nulla nemmeno quando si trovò ad affrettare il passo, ignorando il povero straccione che se gli avesse chiesto qualcosa non avrebbe ottenuto nemmeno risposta: al momento doveva riuscire a tenere il passo di quel biondo e non c'era altra cosa che sentisse di dover fare.
    In fondo al vicolo e poi a destra, cercando quella figura con passo svelto e celere. Libro stretto e sottomano, era un'occasione da non perdere.


    Passive
    Body of a Replicant, Soul of a Gestalt~
    Nonostante l'apparenza ed il corpo siano quelli di un normale e comunissimo essere umano c'è da dire che di comune e soprattutto di umano Nier ha ben poco. Per prima cosa perché dentro non ha un'anima, per seconda cosa perché essendo un manichino vivente per "risonanza" a lui il cuore non batte nemmeno: cosa significa questo? Significa propriamente che non è vivo, che nonostante parli, pensi, si muova e quant'altro tecnicamente sarebbe come morto. E dunque, tecnicamente, non può morire: non fisicamente. L'unico modo che gli Scienziati nel suo mondo hanno appurato alla creazione è che l'unico modo per uccidere uno come lui sarebbe quello di liberare la sua anima e scioglierla dal vincolo del Libro: cosa che è scritta, tra l'altro, nel suddetto tomo. Per il resto finché Grimoire Weiss sarà nelle sue vicinanze la continua risonanza tra anima e Replicant manterrà in "movimento" Nier che, dunque, non morirà nemmeno in corrispondenza di ferite gravi: nonostante tutto, però, se sentirà troppo dolore o impossibilitato non si potrà muovere fino ad un eventuale recupero.
    {Non avere l'anima è puramente scenica, essendo Nier un "manichino semovente"}

    Equipaggiamento & Famigli
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    Grimoire Weiss
    Tradotto "libro bianco" è uno dei 13 libri magici della genesi, così chiamati dagli ideatori del Project Gestalt. Il suo ruolo originario assieme a tutti gli altri era quello di contenere le anime che momentaneamente venivano separate dai propri corpi originari in attesa di essere piazzati all'interno dei Replicanti ed in qualità di libro della genesi avrebbe dovuto contenere anche tutte le formule magiche necessarie per poter separare le anime dai Replicant ed inserirle in nuovi Gestalt una volta che il "WCS" fosse completamente svanito. Si presenta come un elegante libro dalla copertina in pelle marrone scura sulla cui parte frontale sono inserite delle placche metalliche ma principalmente la cosa che salta più all'occhio è la placca più grande che ricorda (anzi è) tanto un grande volto in acciaio.
    Non è un semplice libro di evocazioni e magie come tutti gli altri, ma...che ci si creda o meno è considerato da Nier come un famiglio. Non se ne separa mai e sempre che ci si creda o meno in qualità di famiglio con dentro qualcosa di importante come un'anima è in grado anche di parlare.
    {Famiglio}

    Chiave Indistruttibile~ E' magico, su questo penso che ormai ci sia ben poco da dire: parla, levita e contiene incantesimi e formule di invocazione. Il fatto però che sia pregno e saturo di tutta questa quantità magica lo rende un libro diverso dagli altri anche per un altro particolare: gli agenti atmosferici o interperie quali acqua e fiamme non lo possono scalfire. Perché? Perché la risonanza tra l'anima e Nier oltre ad averlo "acceso" ha anche attivato una specie di schermatura magica a strettissimo contatto con tutta la copertina che funge da schermo per eventuali agenti esterni in grado di danneggiarlo: solo Nier, in pratica, è in grado di danneggiare il vecchio Weiss anche se, come intuibile, non gli sarebbe per niente conveniente.
    {Abilità Passiva di Weiss}
     
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  3. _MajinZ_
     
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    Provare a seguire una persona in un giorno come quello, nel Bazar, era praticamente impossibile. C’era così tanta gente che le strade principali erano sature di gente, un ingorgo che non sembrava avere una fine e un numero così alto di persone che anche ricordare un viso diveniva difficile, figurarsi provare a riconoscere una persona che non si conosceva.
    Però forse era proprio per quel motivo che Dimitriy si era fatto vedere, infatti prima di potersi unire agli Eversori bisognava superare una semplice prova, come del resto era capitato allo stesso Russo, il quale aveva picchiato senza pensarci due volte un tizio molto importante in quella zona, che per la vergogna non si era più mostrato in giro.
    Comunque, quello straccione che Nier aveva appena superato non era un semplice poveraccio, come altri che si potevano notare ai bordi delle strade. Infatti quel tizio non era altro che uno dei tanti informatori che il biondo aveva nella città, il quale aveva notato quel tizio ed era venuto a sapere la sua intenzione di unirsi alla Gilda. Così, senza neanche rendersene conto, il naufrago e il suo compagno libro si erano ritrovati in mezzo alle fitta rete di conoscenze che caratterizzava l’organizzazione ed era già finito nel bel mezzo di una prova, senza avere nemmeno il tempo di prepararsi. Ma lui non aveva bisogno di prepararsi, no? Infondo era abituato alle situazioni... spinose.
    Tornando al discorso precedente, però, Nier si trovava immerso in una fiumana di gente che si muoveva in entrambi i sensi di marcia e del biondo Dimitriy non c’era nessuna traccia. Però in mezzo alla folla spuntavano ben tre chiome biondo platino... ma quale poteva essere quella giusta?
    Beh, la prima non poteva essere per ovvi motivi: quei capelli erano talmente sporchi da sembrare un casco di banane, sicuramente erano molto diversi da quelli fluenti e morbidi dell’assassino. E poi guardando il suo volto si poteva capire ancora meglio, era una cosa troppo bruttissima.
    Più in la si trovava un secondo tizio dalla chioma color del grano, anche i vestiti erano gli stessi, solo che quella aveva due seni grossi così, non poteva essere lui. E per la verità nemmeno la terza chioma apparteneva a Dimitriy, infatti apparteneva a un mercante con gli occhiali e una lunga barba, però osservando in quella direzione il Replicant si sarebbe accorto di una cosa in particolare.
    Infatti poco più in la, proprio al limitare della vista era facile notare un ragazzo appoggiato con la schiena al muro, il Russo fissava Nier con i suoi occhi gelidi, invitando ancora una volta il ragazzo a seguirlo. Solo che vi era un piccolo problema, il biondo infatti era appena schizzato via, saltando verso l’alto e sfruttando una trave di legno per salire sul tetto del basso edificio e riprendere la corsa. L’inseguitore poteva anche seguire la via intrapresa dall’Eversore, ma forse era meglio entrare nell’edificio e salire la scala che portava direttamente sul tetto... però doveva muoversi se voleva riuscire ad acchiappare Dimitriy Kozlov, l’unico contatto che poteva ammetterlo nella Gilda.



    Puoi decidere di agire come più ti piace: puoi osservare tutti i tizi o solo alcuni, puoi andare direttamente dall'ultimo tizio e notare subito Dimitriy, scegli tu. XD Anche per l'inseguimento, scegli il modo che più ti piace.
     
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    Ovvio, ovvio, chiaro e cristallino. Quel biondo lo stava apertamente invitando a farsi sotto ed era un qualcosa che nella sua (breve) vita non era ancora successo: la cosa lo sorprendeva e lo spiazzava relativamente, ma ormai non si poteva più tornare indietro e l'unica cosa che gli rimaneva da fare era continuare in quello che aveva iniziato e seguire le sue...sensazioni che gli dicevano all'interno della sua testa bacata che quello era quel Dimitriy che cercava, lo sentiva praticamente come una certezza.
    Ed informatore o meno (al fianco del quale oltretutto era appena passato) non era importante come cosa, probabilmente c'erano anche nel suo mondo ed ora lo stavano cercando in chissà quanti posti o chissà quanti luoghi sguinzagliati per tutto il mondo che ancora non conosceva, però ora si doveva concentrare solo sul Bazaar e sulla figura di quel biondo che continuava a scappargli. Quel barbone manco lo guardò né gli prestò attenzione, si affrettò a raggiungere la fine del vicolo per trovarsi praticamente di fronte ad una marea di gente non indifferente e dalla quantità che spiazzò non poco la marionetta.
    « Troppa gente. » « Ti ci devi abituare ragazzo, non è come nel nostro mondo che è tutto attorno ad una torre dove dentro ci sono ben poche persone. » « Invece di farmi la predica aiutami a trovare quel biondo. » ...che mi ha sfidato, oltretutto, ma questo non lo aggiunse perché né era orgoglioso, né c'era bisogno di farlo. Probabilmente anche il libro la pensava come lui e per aiutarsi nel compito lo sollevò portandolo circa ad altezza del volto giusto per fargli avere la stessa area di vista, la stessa angolazione, lo stesso punto di vista.
    « Ne vedo tre. » Disse Nier dopo una rapida occhiata ma guardandole meglio nessuna era appartenente alla giusta figura: una era un biondo molto molto sporco, meno "puro" rispetto a quello di Dimitriy, il secondo biondo apparteneva ad una donna e dunque non poteva essere quel ragazzo mentre il terzo era a malapena un mercante occhiali dotato e relativamente più anzianotto rispetto al ragazzo. Storse la bocca, questa cosa la conosceva: stizza, ecco cosa. Una delle poche sensazioni che aveva imparato a conoscere era quella dell'evidente fastidio e...e basta, per il resto non aveva ancora avuto tempo.
    « Lo vedo, è là in fondo. » Disse Weiss cercando di indicare ma non avedno braccia, non ci riuscì: Nier cercò di rintracciarlo il più rapidamente possibile ma quando hai di fronte così tante persone...oh, eccolo. Peccato che appena ne incrociò lo sguardo questo si mise a correre come un matto salendo addirittura sul tetto. Di certo non poteva evocare Bahamut per farsi piazza pulita, diventare un ricercato in un posto nuovo del genere non era un'idea tanto bella da applicare. Del resto era anche da evitare di passare dal centro della strada perché probabilmente il posto più percorso e...beh, sicuramente l'estremo lato della via sarebbe stato un pò più libero: le persone quando stanno stanno nel mezzo, non ai lati. Probabilmente passando da dietro le bancarelle e tenendo il libro in modo che potesse riportargli gli spostamenti del Russo (che solo Weiss avrebbe dovuto vedere mentre Nier correva) era il metodo più efficace per stargli dietro: perché usare due "teste" per uno scopo solo quando ne possono fare due diversi? E poi anche farsi strada a suon di spallate non era poi una brutta idea, finché non attacchi nessuno le cose vanno bene ma...ma se c'era spazio nella parte laterale della strada che sperava fosse un pò più libera ancora meglio. Usare delle tecniche non era consigliabile, avrebbe fatto semplicemente del male e non era quello che voleva. Intanto proviamo così, male che vada ricorrerà ai metodi un pò più pesi per farsi strada.


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    Tradotto "libro bianco" è uno dei 13 libri magici della genesi, così chiamati dagli ideatori del Project Gestalt. Il suo ruolo originario assieme a tutti gli altri era quello di contenere le anime che momentaneamente venivano separate dai propri corpi originari in attesa di essere piazzati all'interno dei Replicanti ed in qualità di libro della genesi avrebbe dovuto contenere anche tutte le formule magiche necessarie per poter separare le anime dai Replicant ed inserirle in nuovi Gestalt una volta che il "WCS" fosse completamente svanito. Si presenta come un elegante libro dalla copertina in pelle marrone scura sulla cui parte frontale sono inserite delle placche metalliche ma principalmente la cosa che salta più all'occhio è la placca più grande che ricorda (anzi è) tanto un grande volto in acciaio.
    Non è un semplice libro di evocazioni e magie come tutti gli altri, ma...che ci si creda o meno è considerato da Nier come un famiglio. Non se ne separa mai e sempre che ci si creda o meno in qualità di famiglio con dentro qualcosa di importante come un'anima è in grado anche di parlare.
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    Chiave Indistruttibile~ E' magico, su questo penso che ormai ci sia ben poco da dire: parla, levita e contiene incantesimi e formule di invocazione. Il fatto però che sia pregno e saturo di tutta questa quantità magica lo rende un libro diverso dagli altri anche per un altro particolare: gli agenti atmosferici o interperie quali acqua e fiamme non lo possono scalfire. Perché? Perché la risonanza tra l'anima e Nier oltre ad averlo "acceso" ha anche attivato una specie di schermatura magica a strettissimo contatto con tutta la copertina che funge da schermo per eventuali agenti esterni in grado di danneggiarlo: solo Nier, in pratica, è in grado di danneggiare il vecchio Weiss anche se, come intuibile, non gli sarebbe per niente conveniente.
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    L’idea del ragazzo si rivelò adeguata alla situazione, infatti sfruttando i punti della strada privi di un eccessivo numero di persone, si poteva procedere con un’andatura sostenuta, proprio quel che serviva in quel particolare momento. Dimitriy di certo non sarebbe rimasto fermo ad aspettarlo, lui continuava a correre sui tetti delle abitazioni, privi di persone e con la strada completamente libera, iniziava forse ad allontanarsi troppo. Utile erano gli occhi del fidato libro parlante, il quale riusciva bene o male a tenere sott’occhio i movimenti dell’assassino... Ma per quanto ci sarebbe riuscito ancora? I movimenti del biondo erano rapidi, difficili da seguire.
    Bastava un secondo di distrazione per perdere di vista il proprio obiettivo e infatti fu proprio così che accadde. Un ostacolo impedì la vista per un singolo istante, una briciola di tempo che bastò al russo per far perdere le sue tracce. Oltre a ciò la strada era terminata e il Replicant si ritrovò nel bel mezzo di un incrocio dove confluivano due fiumi di gente, i quali si immettevano nella via appena attraversata, quindi ognuna di quelle direzioni aveva meno persone. Però dov’era finito Dimitriy? La distanza da un’abitazione forse era eccessiva per un salto, quindi doveva per forza aver svoltato a destra o a sinistra. Però vi era un piccolo problema, infatti era praticamente impossibile risalire alla direzione presa dall’Eversore, a meno che il ragazzo non fosse salito su un punto più comodo per osservare, come ad esempio la scala che aveva davanti, che portava dritta su un tetto.
    Da quel punto la vista era sicuramente più ampia, senza ostruzioni causate dalle bancarelle o dalle persone in continuo movimento, anche se in un primo momento l’idea di essere nuovamente punto a capo era qualcosa di concreto, almeno finché qualcosa non avrebbe attirato l’attenzione del giovane Nier. Infatti aguzzando la vista si poteva notare su un tetto poco lontano, una grata aperta. Quella via sicuramente portava all’interno dell’abitazione sottostante, anche se era complicato dire se Dimitriy avesse preso davvero quella via, solo che al momento il naufrago non aveva molte alternative e quella pista sembrava molto più attendibile di altre che per ora non erano in vista.
    Una volta giunto in prossimità della botola, Nier avrebbe notato che una scala scendeva nel buio, da quella posizione era difficile dire quanto fosse profondo quella specie di pozzo... Ma era come se qualcosa lo attirasse al suo interno, quindi l’unica cosa che poteva fare in quel momento era seguire il suo istinto e infilarsi in quel cunicolo così da capire cosa ci fosse in fondo. Magari c’era proprio Dimitriy ad aspettarlo, una volta raggiunta la base del pozzo.

     
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    Ti avevo spiegato il motivo dell'assenza, ora torno disponibile


    E fra i vari... « E' la! » « Lo vedo! » « E' andato su quel tetto! » E cose simili bene o male riusciva a tenere il passo: qual'era la differenza principale? Che quel biondo oltre ad essere più agile di lui - non sarebbe riuscito per un pò a mantenere quel livello di velocità e di agilità - aveva dalla sua parte il vantaggio di percorrere una via completamente priva di impedimenti e di ostacoli: alla fine l'ostacolo più grande era saltare da un tetto all'altro ma contando il tempo che ci aveva messo per salirci, lì sopra, probabilmente per lui sarebbe stato tanto semplice quanto camminare su un prato completamente privo di erba alta. Per lui, per Nier invece, era un inferno in terra anche se non aveva idea di cosa l'inferno fosse: ci aveva provato una volta Weiss a spiegarglielo ma non c'aveva capito poi molto, non aveva capito alla fine se era un posto dove sarebbe finito o di cui avrebbe solo sentito parlare e contando poi che probabilmente non era nemmeno una persona normale allora con tutta la probabilità era un evento o un luogo che non asrebbe mai riuscito a raggiungere e dunque non ci avrebbe creduto ancora per un pò.
    Ma la domanda era...perché stava iniziando a pensare cose su fantomatici inferni e òuoghi misteriosi quando non riusciva a tenere testa nemmeno ad un biondo che correva sui tetti? Ok va bene che era strano e che di comune aveva ben poco ma non era ancora così sviluppato da volare in pratica come se avesse le ali e non avesse limiti. La situazione più complicata però sarebbe arrivata di lì a poco quando la strada in pratica sarebbe finita: si era fatto un gran largo tra la gente passando per la parte poco trafficata di persone o meno e, soprattutto, passando per le zone con meno persone ma quando era arrivato al trivio in pratica il divertimento era finito. Si fermò riprendendo a recuperare fiato mentre Weiss si guardava intorno per come meglio poteva.
    « Non lo vedo più Nier, tu? » « Io...io non lo vedo. » « A giudicare dal trivio saltare in avanti è impossibile, ma è impossibile anche trovarlo se non saliamo su un punto più sopraelevato. Tipo...tipo lì. » « Uh? » Lo sguardo del Replicante andò su una scala lì affianco e fu chiaro, a quel punto, dove doveva salire. Con calma e tutta la naturalezza del mondo il manichino raggiunse la scala e iniziò a salirla usando, oltretutto, una mano sola dato che stava cercando contemporaneamente di non far cadere il libro per dover scendere di nuovo e riprenderlo. Non fu difficile, alla fin fine, e si ritrovò in cima in pratica in meno di un batter d'occhio a guardarsi intorno con fare praticamente disperso, con la sua solita aria apatica e di chi non aveva niente da dire né tantomeno da pensare e lasciava fare tutto agli altri, come pensiero.
    « Non vedo n- » « Là c'è una grata aperta. » « Sicuro che sia là? » « Hai idee migliori? Io intorno non lo vedo. » « . . . » Nier tacque, in pratica ammise che era l'unica cosa che poteva fare e nonostante a volte cercasse di pensare con la sua testa non ci riusciva praticamente mai, Weiss dei due era la mente e lui era il braccio. Una seccatura, comunque, rimaneva il fatto che non potesse ancora volare e la cosa gli dava praticamente un sacco di fastidio: quando avrebbe recuperato la propria capacità magica? Un sospiro, mentre con passo rapido e svelto - in completa contrapposizione il modo in cui era riuscito a salire la scala - si era portato in prossimità della botola cercando di non cadere dai tetti mentre passava da uno all'altro nel modo più sicuro possibile. E poi, una volta lì...
    « E' buio, non mi piace. » « Nemmeno a me ma ricordi cos'ha detto Coralia? Questo posto è completamente diverso e da quel che ricordo da dove vengo io non c'è niente di simile. Dunque credo che possiamo andare tranquilli. » « ...se ci sono Gestalt lì dentro sappi che ti lascio lì in balia loro. » Non gli piaceva. Non gli piaceva niente che avesse a che fare con l'ombra ed il buio più completo ma d'altronde non poteva fare praticamente altro: anche se con tutta probabilità era una via sbagliata era anche l'unica che aveva. Era titubante, era estremamente titubante e non fiducioso ma...ma non poteva effettivamente fare altro. « Hai vinto tu. »
    E...scese. Scese da quella scala dato che non poteva far altro: occhi aperti ed orecchi aperti praticamente a tutto quanto, non voleva finire in una trappola o in preda di qualche mostro per rimanere poi fregato e costretto a combattere uno scontro che avrebbe potuto evitare. Se anche Dimitriy avesse voluto combattere gli andava bene, era sempre meglio di un paio di Gestalt stupidi come un bradipo in dormiveglia.
    ...che poi cos'era un bradipo?


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    Non è un semplice libro di evocazioni e magie come tutti gli altri, ma...che ci si creda o meno è considerato da Nier come un famiglio. Non se ne separa mai e sempre che ci si creda o meno in qualità di famiglio con dentro qualcosa di importante come un'anima è in grado anche di parlare.
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    Chiave Indistruttibile~ E' magico, su questo penso che ormai ci sia ben poco da dire: parla, levita e contiene incantesimi e formule di invocazione. Il fatto però che sia pregno e saturo di tutta questa quantità magica lo rende un libro diverso dagli altri anche per un altro particolare: gli agenti atmosferici o interperie quali acqua e fiamme non lo possono scalfire. Perché? Perché la risonanza tra l'anima e Nier oltre ad averlo "acceso" ha anche attivato una specie di schermatura magica a strettissimo contatto con tutta la copertina che funge da schermo per eventuali agenti esterni in grado di danneggiarlo: solo Nier, in pratica, è in grado di danneggiare il vecchio Weiss anche se, come intuibile, non gli sarebbe per niente conveniente.
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    Il cunicolo sprofondava in un’oscurità che avvolgeva ogni cosa, impedendo via via anche alla luce di raggiungere il pozzo che continuava a scendere senza una fine, come un vero e proprio passaggio che conduceva ad un mondo nero e privo di ogni fonte di luce, senza un fondo. Il buio poi amplificava ogni sensazione, ogni suono risultava ingigantito ed era facile perdere la calma, soprattutto quando i proprio occhi non riuscivano ad oltrepassare la coltre nera. Chissà cosa poteva nascondersi in quel luogo così ostile, quale creatura malevola era pronta a ghermire Nier in ogni istante? Era indifeso e completamente scoperto, in una posizione scomoda, insomma, una facile preda. Però durante la discesa l’unico suono udibile era quello dei passi lungo la scala metallica, nient’altro.
    Ad un certo punto, però, qualcosa avrebbe sicuramente attirato l’attenzione del ragazzo e del libro, qualcosa che per entrambi voleva dire salvezza dopo una discesa di appena un paio di minuti, che sembrarono ore intere. Dal fondo del passaggio infatti proveniva un piccolo spiraglio di luce, una spaccatura in quell’oscurità che faceva quasi tornare a vivere. Una volta sul fondo, sarebbe stato facile notare che il passaggio si era allargato fino ad arrivare a un paio di metri di diametro e proprio al centro del fondo si trovava una botola di ferro, dalla cui serratura sbucava la luce. Era difficile capire se Dimitriy fosse passato di li, però sicuramente nessuno dei due avrebbe voluto percorrere nuovamente quell’impenetrabile buio.
    Una volta sollevata la botola grazie alla maniglia in legno, sarebbe stato possibile vedere una stanza illuminata e una scala più piccola che portava sul fondo della camera resa luminosa dalla luce di diverse torce appese alle pareti. A una prima occhiata quel luogo pareva un magazzino, infatti alle pareti erano poggiate diverse casse contenenti un po’ di tutto: dalla carne secca alle armi, per poi passare a gioielli e semplici cianfrusaglie. Verso destra, tra due pile di casse in legno, si trovava una porta in metallo socchiusa, probabilmente il Russo era passato da li.
    E tu chi cazzo sei?
    Una voce però arrivò ad interrompere ogni ragionamento, poche parole pronunciate in modo brusco e con un tono tendente all’ira. Verso il fondo della stanza, accanto ad un muro ricoperto da diverse mensole, era situato un tavolo con attorno tre uomini prima intenti a giocare a carte, ma che ora fissavano abbastanza incazzati il nuovo arrivato nel loro rifugio. Il tizio che aveva parlato era un omone grosso, con i capelli sparati verso l’alto e due guanti borchiati a fasciare le mani. Vicino a lui altri due ladruncoli, che come videro il naufrago entrare nella stanza, si alzarono in piedi, impugnando i loro coltellacci tutti arrugginiti e scheggiati.
    Uccidetelo.
    Sentenziò l’uomo più grosso mentre faceva per godersi lo spettacolo, tracannando del vino direttamente dalla bottiglia. Dei due tizi in avvicinamento uno era mingherlino e indossava degli stracci, il torso nudo, invece l’altro era più normale ma aveva al contrario del compare non aveva capelli e il viso era attraversato da una cicatrice. Essi ridacchiavano tra loro e si avvicinavano mostrando le loro armi al ragazzo, sicuri delle proprie capacità e della propria vittoria... ma si sarebbero dovuti ricredere.



    Non c'è molto da dire, ti tocca combattere un po' XD non preoccuparti però, sono delle mezze calzette e non valgono molto. :win:
     
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    Una sensazione terribile gli dava lo scendere quella scaletta. Per prima cosa perché si stava introducendo in un posto di altri senza che nemmeno ne avesse il diritto - anche se non aveva ancora ben chiaro come funionavano le proprietà ma tant'era -, per seconda cosa perché non sapeva nemmeno se il biondo era passato da quelle parti e poi, infine, perché non aveva ben chiara la situazione. Nel senso che c'era tutto buio ed a lui non piaceva. Non perché avesse paura del buio, ma ciò che vi si nasconde dentro: avete presente quando si è bambini ed il buio fa talmente tanta paura da dormire con la classica lucetta accesa, no? In quel caso non si ha paura del buio ma di quello che può succedere al suo interno: accendere la luce per avere dei punti di riferimento, per poter vedere cosa succeda attorno a noi e nient'altro. Al momento aveva solamente bisogno di un punto di riferimento ed anche la sensazione di sentire solo e solamente i suoi passi all'interno del corridoio e mentre scendeva la scaletta non lo aiutava poi un granché a sentirsi a suo agio. Toccò il terreno sotto la fine della scala e si sentì perlomeno sollevato che nel mentre non era successo nulla: non si guardò nemmeno intorno, sarebbe stato completamente inutile.
    « E' buio. » « ...lo noti solo ora? » « No, per dire che non mi piace. Continuo ancora a non fidarmi di quel che ho sentito: gli umani mentono. » « Ah, ora ti credi un grande intenditore di psicologia? Mi sono perso qualcosa. » Sbuffò seccato, Nier, a quella reazione del libro che oltretutto si doveva ancora portare dietro come un soprammobile inanimato ma ciò non gli impedì di vedere quella piccola luce che da qualche metro più in là proveniva e che per il manichino voleva dire serenità. Si trovò a camminare a passo serrato verso di essa, si trovò a guardare quella grata di ferro sempre più da vicino fino a quando non l'aveva praticamente sotto e...beh, a quel punto si era quasi scordato che il suo vero obiettivo era di ritrovare Dimitriy ma di uscire da quel luogo buio. Poggiò il libro a terra, tolse la grata, recuperò Weiss e scese la scaletta tornando in quella che era un'illuminazione piuttosto primitiva e flebile, ma perlomeno c'era e questo voleva dire niente buio e niente ombre. « Sei contento ora? Pensiamo a trovare quel biondo adesso che abbiamo perso anche troppo tempo. »
    L'intimidazione del libro arrivò anche troppo perentoria e lo sguardo di Nier fu costretto subito a guardare attorno a sé fino ad arrivare alla propria destra: quella porticina sembrava fatta apposta per un passaggio furtivo e relativamente nascosto. Ma questo non era quello che aveva notato il libro. Non subito: « Non è un posto strano, Nier? » « Uh? » « Sembra quasi che ci tengano delle cose ammucchiate: un magazzino? »
    Ma come narrato non da me, la voce di qualcuno interruppe i suoi ragionamenti: un ragazzone, un omone che stava in compagnia di due altre persone ed oltretutto sembrava averli interrotti. O meglio si erano interrotti giusto per lui dato che evidentemente il posto era loro: Nier sospirò, non aveva evidentemente idea di che genere di posto e di persone fossero, aveva solo l'impressione di aver oltrepassato una proprietà privata ma in senso buono, diciamo. Come se il ladro fosse lui.
    « Sto cerc- » « Non ti ascolteranno, ragazzo. Ho idea che... » Ucciderlo, ecco, si. Era quello che avrebbe voluto dire il Grimorio prima che l'omone pacato desse l'ordine e si mettesse a bere il vino: la cosa era da far sorridere perché nonostante tutto, anche se ci si provasse, ucciderlo era relativamente impossibile dato che...non era vivo. « Io non volevo combattere di nuovo, ma pare inevitabile. Apriti, Grimorio. » La frase arrivò trista, mesta e lieve. Non voleva davvero combattere, né era stanco di quell'attività anche se probabilmente era l'unica cosa che poteva e che riusciva a fare; si ricordò dopo che ormai il suo compagno non era ancora in grado di volare e dunque se lo mise davanti agli occhi di propria spontanea volontà, aprendolo con un colpo secco della mano e come per magia, come per incanto, la pagina era dove doveva essere. Si combatteva.
    Di nuovo.
    Ancora una volta.
    Il Libro che teneva in mano aveva diverse particolarità: non c'erano scritte solo tante cose, tante informazioni ma vi erano anche i segreti della sua "vita", i segreti del suo modo di combattere ed i suoi alleati. E la scelta comunque ripiegò su un altro incanto, un trucco che il libro aveva dalla notte della sua creazione - o giorno - e che non comprendeva un'evocazione: quella sarebbe stata eccessiva. Mentre i tizi cercavano di farsi minacciosi lui non estraeva nemmeno la spada, semplicemente leggeva in una lingua ancora non comprensibile farfugliando parole arcane apparentemente senza senso e poi...e poi eccolo il suo peggior incubo prendere forma ed aiutarlo per una volta nello scontro delle menti e dei corpi che si prospettava davanti a lui. La sua ombra che si muove, che si modifica, l'energia oscura che si concentra e si alza, si muove e muta prendendo forma di una copia perfetta in dimensione reale di Nier ma completamente nera e cupa, armata di quella lunga e grande lama che faceva sembrare i coltellacci dei due ladruncoli dei bastoncini spezzati in legno. O vivi, o vieni ucciso: ecco cos'era la legge universale e lui non si sarebbe fatto pervadere dalla pietà.
    Ancora nemmeno la conosceva.
    L'ombra comunque appena creata carica la lunga spada nera alla sua sinistra in orizzontale e poi fulmineamente, rapidamente si muove in direzione del primo ladruncolo, quello più vicino, per un primo taglio oscuro al petto. Poi senza sosta al secondo, quello accanto e poi, per non dare altre opportunità di replica, verso l'omone ciccione ed ubriaco. Era vero che lui guardava ma probabilmente sarebbe entrato in campo non appena i suoi si fossero dimostrati incompetenti e dunque era bene occuparsi anche di lui. Intangibile, inafferrabile, preciso e letale.
    Perché sembrava essere sempre quella la sua strada?


    Stato fisico: Illeso
    Mana: 100% - 20%

    shadow
    Sealed Verse, Dark Phantom
    La particolarità di Grimoire Weiss non è solamente quella di possedere al suo interno un elevato numero di anime ma anche quella di contenere nelle sue pagine anche diversi incanti denominati "Sealed Verses" tutti quanti basati sull'elemento oscuro e questo è uno dei tanti. Avendo al proprio interno l'anima originale di Nier, Weiss con un incantesimo è in grado di replicarne completamente la forma e l'essenza permettendo al Replicante di originare, dopo la lettura dei versi, una copia perfetta della propria figura interamente composta di ombra ed oscurità armata oltretutto di spada, la stessa in possesso di Nier, del medesimo elemento. A seguito della creazione il "Phantom" effettuerà uno scatto prodigioso verso uno o più nemici per cercare di colpirli con la propria arma, il tutto a seconda del consumo energetico speso per la creazione: nonostante tutto però sarà possibile lanciare il fantasma anche verso un numero di bersagli minore rispetto al limite massimo consentito dal livello dell'offensiva.
    Il fantasma rimarrà legato comunque al libro tramite un minuscolo e sottile filo d'oscurità e terminati gli attacchi si dissolverà nel nulla. In tutto ciò Nier rimarrà perfettamente fermo.
    [Consumo Alto (8)]

    Passive
    Body of a Replicant, Soul of a Gestalt~
    Nonostante l'apparenza ed il corpo siano quelli di un normale e comunissimo essere umano c'è da dire che di comune e soprattutto di umano Nier ha ben poco. Per prima cosa perché dentro non ha un'anima, per seconda cosa perché essendo un manichino vivente per "risonanza" a lui il cuore non batte nemmeno: cosa significa questo? Significa propriamente che non è vivo, che nonostante parli, pensi, si muova e quant'altro tecnicamente sarebbe come morto. E dunque, tecnicamente, non può morire: non fisicamente. L'unico modo che gli Scienziati nel suo mondo hanno appurato alla creazione è che l'unico modo per uccidere uno come lui sarebbe quello di liberare la sua anima e scioglierla dal vincolo del Libro: cosa che è scritta, tra l'altro, nel suddetto tomo. Per il resto finché Grimoire Weiss sarà nelle sue vicinanze la continua risonanza tra anima e Replicant manterrà in "movimento" Nier che, dunque, non morirà nemmeno in corrispondenza di ferite gravi: nonostante tutto, però, se sentirà troppo dolore o impossibilitato non si potrà muovere fino ad un eventuale recupero.
    {Non avere l'anima è puramente scenica, essendo Nier un "manichino semovente"}

    Equipaggiamento & Famigli
    weiss
    Grimoire Weiss
    Tradotto "libro bianco" è uno dei 13 libri magici della genesi, così chiamati dagli ideatori del Project Gestalt. Il suo ruolo originario assieme a tutti gli altri era quello di contenere le anime che momentaneamente venivano separate dai propri corpi originari in attesa di essere piazzati all'interno dei Replicanti ed in qualità di libro della genesi avrebbe dovuto contenere anche tutte le formule magiche necessarie per poter separare le anime dai Replicant ed inserirle in nuovi Gestalt una volta che il "WCS" fosse completamente svanito. Si presenta come un elegante libro dalla copertina in pelle marrone scura sulla cui parte frontale sono inserite delle placche metalliche ma principalmente la cosa che salta più all'occhio è la placca più grande che ricorda (anzi è) tanto un grande volto in acciaio.
    Non è un semplice libro di evocazioni e magie come tutti gli altri, ma...che ci si creda o meno è considerato da Nier come un famiglio. Non se ne separa mai e sempre che ci si creda o meno in qualità di famiglio con dentro qualcosa di importante come un'anima è in grado anche di parlare.
    {Famiglio}

    Chiave Indistruttibile~ E' magico, su questo penso che ormai ci sia ben poco da dire: parla, levita e contiene incantesimi e formule di invocazione. Il fatto però che sia pregno e saturo di tutta questa quantità magica lo rende un libro diverso dagli altri anche per un altro particolare: gli agenti atmosferici o interperie quali acqua e fiamme non lo possono scalfire. Perché? Perché la risonanza tra l'anima e Nier oltre ad averlo "acceso" ha anche attivato una specie di schermatura magica a strettissimo contatto con tutta la copertina che funge da schermo per eventuali agenti esterni in grado di danneggiarlo: solo Nier, in pratica, è in grado di danneggiare il vecchio Weiss anche se, come intuibile, non gli sarebbe per niente conveniente.
    {Abilità Passiva di Weiss}
     
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  9. _MajinZ_
     
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    Merovish era una città piena di ladruncoli e piccoli criminali di ogni specie, essi popolavano le vie come degli scarafaggi, persone ai limiti della società che per vivere non sapevano fare altro che razziare e rubare, ma in fin dei conti non valevano proprio nulla. Quei due tizi che avanzavano in direzione di Nier non facevano di certo eccezione, in gruppo erano forti ma presi da soli o in due non rappresentavano una minaccia per un essere abituato a lottare per sopravvivere, un guerriero forgiato da mille battaglie era un avversario fin troppo irraggiungibile.
    Ignari del pericolo, i due manigoldi scoppiarono a ridere mentre osservavano il ragazzo mantenere la spada nel fodero, optando per una lettura prima di passare a miglior vita, secondo la loro opinione. Purtroppo però la loro opinione era totalmente errata, visto che il naufrago stava solo approntando la strategia che gli avrebbe spazzati via in men che non si dica. La figura fatta d’oscurità si materializzò davanti, essa era identica all’evocatore e la cosa fece tremare i due ladruncoli, facendo rallentare il passo, un movimento che cessò del tutto quando l’ombroso essere sfoderò la sua enorme spada, cosa che fece cascare il pugnale all’uomo pelato. Non fecero neanche in tempo a dire una parola, una supplica, che la lama nera si avventò sulle loro carni.
    Un profondo squarcio si aprì sul petto del primo assalitore, il quale cadde al suolo tenendosi la ferita, ma non c’era molto da fare per lui, il quale si spense dopo qualche rantolo soffocato. Stessa sorte toccò al suo compare, ferito dall’oscura lama al fianco, mozzandogli il respiro e lasciandolo cadere al suolo in mezzo al suo stesso sangue. Invece un destino completamente diverso toccò al capo della combriccola, il quale non sembrava turbato dalla prematura fine dei suoi sottoposti. L’uomo posò la bottiglia da cui tracannava il vino e rapidamente si sollevò, menando un pugno in direzione della lama nera che a contatto con essa esplose, rilasciando una luce azzurrognola seguita da una serie di piccoli lampi. Non sembrava uno sprovveduto quello, proprio no.
    Sembra che tu ci sappia fare... ma la tua fortuna termina qui!
    L’omone scattò in avanti dimostrando una discreta agilità, mentre il suo pugno sinistro si caricava nuovamente della strana energia che lo avvolse in un bagliore azzurro. Una volta giunto abbastanza vicino al ragazzo, scagliò il suo pugno in direzione del viso dell’intruso, con tutta l’intenzione di fargli fare la stessa fine della copia d’ombra, svanita pochi istanti prima.
    Come avrebbe reagito Nier a quella situazione? Ancora una volta doveva combattere per avere salva la propria vita, ma forse ci sarebbe stata una vera e propria svolta dopo quel particolare combattimento... non restava altro da fare che attendere e sperare.



    Conta che il tizio ha un power up passivo in forza e resistenza del 50% e il suo pugno è come una tecnica di livello medio :3 enjoy :8D:
     
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    Bastava poco, evidentemente gli umani qui erano molto più fragili di com'erano nel suo mondo o perlomeno lo erano questi. La facilità con cui quei due poveretti andarono a terra non appena vennero colpiti una volta dalla spada dell'ombra fu disarmante ed anche il fatto che si fossero letteralmente spaventati per la sola manifestazione del suo clone fu una facile conclusione, questi erano solo parole e niente di concreto. Non provò nulla di nulla in quell'attacco, non provò né rabbia né risentimento: alla fine non voleva combattere ma se proprio lo ritenevano necessario allora gli avrebbe dato quello che volevano, la lotta. In quel momento anche Weiss rimaneva silente, capiva che non era il caso di esagerare o perlomeno non era il momento di mettersi a fare battute di spirito: esaminare e guardare le reazioni dei rimasti, o meglio in questo caso del rimasto dato che quello più grosso si era dimostrato decisamente più forte dei suoi due sfortunati compagni.
    Ladruncoli, lui non sapeva cosa significasse essere costretti a rubare qualcosa per sfamarsi o per soddisfare i morsi della fame: lui fame non l'aveva mai. Lui non aveva quei desideri e quei bisogni che hanno le persone normali, solo quello del riposo se dobbiamo fare un'eccezione perché se doveva combattere le energie andavano recuperate comunque. Adesso comunque non era una situazione impegnativa e non si scandalizzò nemmeno più di tanto quando la sua copia nera esplose a causa di un pugno: non doveva scherzare in casi come questi, ma nonostante tutto mentre dentro si diceva che un pugno non gli avrebbe fatto poi chissà quanto male, il corpo sembrava avere una mentalità diversa dato che le dita scorrevano le pagine. Ma era curioso, era mortalmente curioso e si sa che la curiostià uccide il gatto: ebbe un piccolo istinti di autocontrollo sul corpo e si fermò, le pagine non giravano più. Espressione tipica di chi non ha assolutamente idea di che sta per arrivargli contro né di chi aveva paura, era la classica serietà di chi non conosce e di chi è abbastanza pazzo da non costruire nessuna difesa in caso di attacco avversario che non riteneva mortale. Lui non era ombra, lui non sarebbe esploso.
    Il perché? Lo sentiva. Lo lasciò impattare con il pugno contro la sua guancia e dovette ammettere che la sensazione non fu piacevole: sia perché a causa dell'impatto amplificato da quella strana luce azzurra accompagnata da quelle piccole scariche elettriche si era trovato a fare diversi metri indietro - momento di buio, non capiva se aveva volato oppure se era semplicemente indietreggiato -, sia perché comunque fino a quel momento possiamo dire fosse la prima vera volta che provava qualcosa di simile al dolore, sia perché la parte colpita oltre ad avere una grande e discreta ammaccatura, bruciava terribilmente.
    Ora siamo precisi: dolore lo sentiva. Ma non lo riconosceva: gli faceva male, nemmeno poi così poco, ma nemmeno rantolava in preda a quell'agonia come i due poco prima avevano fatto a seguito della lama nera del fato. Era sdraiato, sdraiato con il libro in mano e le mani sul petto come se fosse un morto ma gli occhi erano aperti, il corpo si muoveva ancora.
    « Ragazzo? Ragazzo stai bene? » Silenzio, Nier non rispondeva ancora. Era quasi fermo a contemplare quella sensazione strana che gli dava tanto fastidio ma non al punto tale da tenerlo a terra. Da tenerlo inchiodato al suolo. « Ragazzo, dammi un segnale che sei vivo. » Sbatté gli occhi una volta, due volte, tre volte: la mano che teneva Weiss si alzò tenendo il libro ancora sollevato. E poi...parlò. « Apriti, grimorio nero. »
    Si mise a sedere, piano piano si tirò in piedi mentre con l'altra mano, quella libera, sfogliava le pagine. Sfogliava quei capitoli relativi alle creature che poteva chiamare in suo soccorso, sfogliava quei versi di nero su bianco cercando la pagina del contratto del Re. Perché di tutte le creature che poteva richiamare, ce n'era una che tutte le altre non potevano nemmeno pensare di contrastare. Ce n'era una che non poteva essere contrastata né tantomeno essere messa in discussione: una creatura di fronte alla quale tutte le altre si inginocchiavano. E Weiss, ovviamente, sapeva dove voleva andare a parare.
    « Sembra che tu ci sappia fare... » « ...ma la tua fortuna finisce qui. » Glifo e cerchio magico che di luce irrode il suo fianco e dal nulla, da un'altra dimensione, con la sua rossa pelle ruvida sbuca. Sbuca con ali maestose e fauci letali, artigli affilati e presenza imponente. Sbuca, il Re. Il Drago che con capriola in aria atterra al fianco del Replicante e ruggisce guardando l'uomo, la sua preda di cui non dovrà rimanere più polvere, e nel ruggito energia si catalizza di fronte alle sue fauci che aria avvolgono ma energia si concentra fino a quando non esplode nel più grande raggio che una creatura del genere possa emettere: un raggio di energia bianca completamente dritto con come unico obiettivo di renderlo polvere e di eraderlo dalla faccia della terra. Di quella terra. E poi, dato che avrebbe fatto un casino completamente non indifferente avrebbe dovuto sparire da quel posto il più in fretta possibile, e qual miglior modo di farlo se non prendere quella porticina che aveva visto socchiusa poco prima? Se Dimitriy era andato davvero da quella parte magari avrebbe potuto prendere le sue tracce di nuovo e trovarlo, quei tizi gli avevano fatto perdere un pò di tempo. Indipendentemente se il tipo fosse rimasto vivo o meno, anche se in genere di fronte al Re non era mai rimasto niente. Tutti si inchinavano.
    On your knees for the King.


    Stato fisico: Dolore di media entità al volto ed alla guancia colpita.
    Mana: 80%-40%

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    Bahamut, Megaflare
    Si potrà sfogliare le pagine del libro quanto si vuole, per tutto il tempo che si desidera ottenendo sempre lo stesso e medesimo risultato: il nulla. In pratica sulla storia di Bahamut non è scritto un bel niente e non si sa come l'anima sia finita dentro il libro e come sia stato reclutato per il Progetto Gestalt: si sa solamente che la sua forma e figura è quella del mitico e leggendario Signore dei Draghi con tanto di ali e scaglie rosse come il fuoco che queste creature sanno di poter rappresentare.
    E proprio come tutte le altre evocazioni dentro il libro magico Weiss la sua apparizione avverrà tramite un glifo magico sul terreno dal quale uscirà a gran velocità compiendo una capriola in aria, atterrando poco dopo sul terreno ancorandosi a quattro zampe e senza perdere tempo dalla bocca emetterà un grande e potentissimo raggio di pura e bianca energia in grado di danneggiare gravemente tutto ciò che si trova in traiettoria, senza fare eccezioni. Perché il Re dei Draghi non guarda in faccia a nessuno. Perché di fronte al Re tutti si devono inchinare.
    Il raggio d'azione della tecnica è di 15m
    [Consumo Critico]

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    Body of a Replicant, Soul of a Gestalt~
    Nonostante l'apparenza ed il corpo siano quelli di un normale e comunissimo essere umano c'è da dire che di comune e soprattutto di umano Nier ha ben poco. Per prima cosa perché dentro non ha un'anima, per seconda cosa perché essendo un manichino vivente per "risonanza" a lui il cuore non batte nemmeno: cosa significa questo? Significa propriamente che non è vivo, che nonostante parli, pensi, si muova e quant'altro tecnicamente sarebbe come morto. E dunque, tecnicamente, non può morire: non fisicamente. L'unico modo che gli Scienziati nel suo mondo hanno appurato alla creazione è che l'unico modo per uccidere uno come lui sarebbe quello di liberare la sua anima e scioglierla dal vincolo del Libro: cosa che è scritta, tra l'altro, nel suddetto tomo. Per il resto finché Grimoire Weiss sarà nelle sue vicinanze la continua risonanza tra anima e Replicant manterrà in "movimento" Nier che, dunque, non morirà nemmeno in corrispondenza di ferite gravi: nonostante tutto, però, se sentirà troppo dolore o impossibilitato non si potrà muovere fino ad un eventuale recupero.
    {Non avere l'anima è puramente scenica, essendo Nier un "manichino semovente"}

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    Grimoire Weiss
    Tradotto "libro bianco" è uno dei 13 libri magici della genesi, così chiamati dagli ideatori del Project Gestalt. Il suo ruolo originario assieme a tutti gli altri era quello di contenere le anime che momentaneamente venivano separate dai propri corpi originari in attesa di essere piazzati all'interno dei Replicanti ed in qualità di libro della genesi avrebbe dovuto contenere anche tutte le formule magiche necessarie per poter separare le anime dai Replicant ed inserirle in nuovi Gestalt una volta che il "WCS" fosse completamente svanito. Si presenta come un elegante libro dalla copertina in pelle marrone scura sulla cui parte frontale sono inserite delle placche metalliche ma principalmente la cosa che salta più all'occhio è la placca più grande che ricorda (anzi è) tanto un grande volto in acciaio.
    Non è un semplice libro di evocazioni e magie come tutti gli altri, ma...che ci si creda o meno è considerato da Nier come un famiglio. Non se ne separa mai e sempre che ci si creda o meno in qualità di famiglio con dentro qualcosa di importante come un'anima è in grado anche di parlare.
    {Famiglio}

    Chiave Indistruttibile~ E' magico, su questo penso che ormai ci sia ben poco da dire: parla, levita e contiene incantesimi e formule di invocazione. Il fatto però che sia pregno e saturo di tutta questa quantità magica lo rende un libro diverso dagli altri anche per un altro particolare: gli agenti atmosferici o interperie quali acqua e fiamme non lo possono scalfire. Perché? Perché la risonanza tra l'anima e Nier oltre ad averlo "acceso" ha anche attivato una specie di schermatura magica a strettissimo contatto con tutta la copertina che funge da schermo per eventuali agenti esterni in grado di danneggiarlo: solo Nier, in pratica, è in grado di danneggiare il vecchio Weiss anche se, come intuibile, non gli sarebbe per niente conveniente.
    {Abilità Passiva di Weiss}
     
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  11. _MajinZ_
     
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    Il pugno arrivò rapido come una saetta, come gli stessi lampi che avvolgevano la mano mentre il colpo veniva scagliato con forza in direzione della guancia del giovane. Un solo suono, un tonfo sordo mentre il corpo del ragazzo volava via, rotolando indietro e finendo a pochi passi dal muro alle sue spalle, fu solo per un briciolo di fortuna che non si scontro con la parete.
    Ovviamente l’uomo ghignò soddisfatto vedendo il suo attacco andare a segno, cosa che fece aumentare la sua sicurezza oltre ogni limite. Era quasi contento di poter picchiare quell’idiota che nemmeno si difendeva, poteva usarlo come sacco da pugilato tanto quello li sarebbe rimasto li, troppo impaurito da un avversario come lui per reagire. Vedendo il ragazzo immobile, il delinquente non poté fare a meno di scoppiare a ridere, con l’intento di schernire ancora un po’ il suo debole avversario... debole solo per la sua mente bacata, visto che non si rendeva conto del pericolo che correva.
    Ahahaha! Rialzati mezza sega, non ho ancora finito!
    Disse il criminale mentre si metteva nuovamente in posizione di combattimento, aspettando il momento giusto per colpire nuovamente proprio come aveva appena fatto, con la stessa forza. Purtroppo però aveva fatto male i suoi conti, visto che il ragazzo sembrò ignorarlo quasi non avesse subito nessun danno da quel pugno e anzi, aveva ripreso a leggere il suo libro come se nulla fosse, cosa che mandò il tizio su tutte le furie. Però dovette zittirsi quando una luce proruppe dal fianco del giovane, un cerchio magico da cui fuoriuscì qualche secondo dopo un essere che sovrastò l’uomo con la sua mole, facendo vacillare e non poco la sua grande sicurezza.
    Fece un passo indietro il capo della banda, ne fece anche un altro mentre i suoi occhi passavano in rassegna prima il mostro, poi il ragazzo e viceversa... le cose si stavano mettendo male. E quando le fauci della creatura si illuminarono di un’intensa luce, beh, giunse alla conclusione che ormai per lui era finita, come poteva combattere con un coso simile? Non poteva, semplicemente non poteva. Quando l’incantesimo scaturì dal mostro, lui fece appena in tempo a mettere le braccia davanti al corpo e la bordata energetica lo investì in pieno trascinandolo verso il muro che venne fatto semplicemente a pezzi insieme al guerriero... e poi tutto iniziò a tremare. Pezzi di soffitto iniziarono a cadere giù, uno si schiantò a pochi centimetri dal giovane Nier, il quale prontamente scattò verso l’unica salvezza, quella porta socchiusa.
    In breve si lanciò al suo interno, richiudendo la porta alle proprie spalle per evitare altri detriti e si ritrovò in una stanza completamente buia. Si, il buio l’aveva avvolto ancora una volta, quasi continuasse a perseguitarlo come un’entità viva e senziente. Per fortuna quella sgradevole sensazione durò poco, visto che gli occhi del giovane avrebbero presto captato una luce in un angolo della stanza. Essa illuminava una poltrona con una persona seduta sopra, i suoi capelli erano biondi e le braccia incrociate al petto, così come le gambe una sull’altra: era Dimitriy quello.
    Vedo che ti sei salvato.
    Qual è il tuo nome?

    Gli occhi di ghiaccio erano puntati sul ragazzo mentre le parole furono pronunciate con un tono calmo, ma allo stesso tempo freddo, gelido. L’espressione dura scrutava il naufrago con uno sguardo critico, quasi fosse un interrogatorio. Le prove sembravano giunte al termine e trovare il fuggitivo si era rivelato più facile del previsto... ma era davvero finita li?

     
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    Forse non era stata la migliore delle idee tuttavia si era rivelata efficace. Apparte che la guancia gli faceva sempre male così come in pratica un pò tutto il volto riuscì con successo a lanciarsi sulla porta chiudendola alle proprie spalle prima che potesse succedere qualcosa di un pò più peggio del semplice prendere qualche colpo: probabilmente anche da fuori adesso l'avevano sentito quel boato e si stavano chiedendo cosa fosse successo, tuttavia era anche probabile che fosse rimasta polvere di quel tizio perché di fronte al Re dei Draghi non sopravviveva mai niente, nemmeno i Gestalt erano mai rimasti per quanto forti potessero essere. Ricorda persino quella volta che ha affrontato quella specie di incubatrice dei Gestalt che era a dir poco enorme.
    Comunque l'aspetto positivo era che si era salvato e che probabilmente aveva vinto, la cosa negativa era che ora si trovava di nuovo nel buio più completo senza accorgersi che c'era davvero qualcuno in quella che si rivelava in tutto e per tutto essere una stanza che si rivelava essere non vuota. Bahamut aveva fatto il suo lavoro e probabilmente era stato tutto un piano attuato da quel Russo forse per testare le sue capacità. Comunque non si fece più di tanti problemi e si ricompose, nonostante la predica del libro che non tardò ad arrivare.
    « Ti è per caso dato di volta il cervello, ragazzo? Che ti salta in mente di evocare Bahamut in un posto come quello? Avresti potuto rimetterci parecchio, sai? » « Fai silenzio Weiss, perlomeno l'abbiamo trovato. » In effetti il grimorio non aveva avuto occasione di vedere il biondo considerando che era mal messo, ma quando Nier lo spostò verso la luce di quella fiammella allora dovette ricredersi anche lui, per quanto mai ne avesse occasione.
    Si spolverò le vesti con la mano libera, il replicante, e con la stessa espressione da persona che non sta capendo niente di niente, o meglio che non prova niente di niente, fece giusto un paio di passi avanti.
    « Immagino che voi siate Dimitriy. Il mio nome è... » « Mi hanno detto che mi chiamo Nier e da quel momento mi chiamo così: se davvero sei Dimitriy allora sei quello che stavamo cercando. Coralia ci ha detto di rivolgerci a te per una gilda o qualcosa del genere. » « Ti sembra il modo di interrompere così, ragazzo? Mentre parlo? » « Stai buono, Weiss. Almeno l'abbiamo trovato. » E poi più niente, non c'era bisogno di dire altro. Con le persone più sei diretto, meglio è.


    Stato fisico: Dolore di media entità al volto ed alla guancia colpita.
    Mana: 40%

    Passive
    Body of a Replicant, Soul of a Gestalt~
    Nonostante l'apparenza ed il corpo siano quelli di un normale e comunissimo essere umano c'è da dire che di comune e soprattutto di umano Nier ha ben poco. Per prima cosa perché dentro non ha un'anima, per seconda cosa perché essendo un manichino vivente per "risonanza" a lui il cuore non batte nemmeno: cosa significa questo? Significa propriamente che non è vivo, che nonostante parli, pensi, si muova e quant'altro tecnicamente sarebbe come morto. E dunque, tecnicamente, non può morire: non fisicamente. L'unico modo che gli Scienziati nel suo mondo hanno appurato alla creazione è che l'unico modo per uccidere uno come lui sarebbe quello di liberare la sua anima e scioglierla dal vincolo del Libro: cosa che è scritta, tra l'altro, nel suddetto tomo. Per il resto finché Grimoire Weiss sarà nelle sue vicinanze la continua risonanza tra anima e Replicant manterrà in "movimento" Nier che, dunque, non morirà nemmeno in corrispondenza di ferite gravi: nonostante tutto, però, se sentirà troppo dolore o impossibilitato non si potrà muovere fino ad un eventuale recupero.
    {Non avere l'anima è puramente scenica, essendo Nier un "manichino semovente"}

    Equipaggiamento & Famigli
    weiss
    Grimoire Weiss
    Tradotto "libro bianco" è uno dei 13 libri magici della genesi, così chiamati dagli ideatori del Project Gestalt. Il suo ruolo originario assieme a tutti gli altri era quello di contenere le anime che momentaneamente venivano separate dai propri corpi originari in attesa di essere piazzati all'interno dei Replicanti ed in qualità di libro della genesi avrebbe dovuto contenere anche tutte le formule magiche necessarie per poter separare le anime dai Replicant ed inserirle in nuovi Gestalt una volta che il "WCS" fosse completamente svanito. Si presenta come un elegante libro dalla copertina in pelle marrone scura sulla cui parte frontale sono inserite delle placche metalliche ma principalmente la cosa che salta più all'occhio è la placca più grande che ricorda (anzi è) tanto un grande volto in acciaio.
    Non è un semplice libro di evocazioni e magie come tutti gli altri, ma...che ci si creda o meno è considerato da Nier come un famiglio. Non se ne separa mai e sempre che ci si creda o meno in qualità di famiglio con dentro qualcosa di importante come un'anima è in grado anche di parlare.
    {Famiglio}

    Chiave Indistruttibile~ E' magico, su questo penso che ormai ci sia ben poco da dire: parla, levita e contiene incantesimi e formule di invocazione. Il fatto però che sia pregno e saturo di tutta questa quantità magica lo rende un libro diverso dagli altri anche per un altro particolare: gli agenti atmosferici o interperie quali acqua e fiamme non lo possono scalfire. Perché? Perché la risonanza tra l'anima e Nier oltre ad averlo "acceso" ha anche attivato una specie di schermatura magica a strettissimo contatto con tutta la copertina che funge da schermo per eventuali agenti esterni in grado di danneggiarlo: solo Nier, in pratica, è in grado di danneggiare il vecchio Weiss anche se, come intuibile, non gli sarebbe per niente conveniente.
    {Abilità Passiva di Weiss}
     
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    Lo sguardo gelido del Russo rimase fisso sullo strano ragazzo che era appena entrato nella stanza, squadrando ogni singolo centimetro del suo corpo, come faceva ogni volta con tutte le nuove conoscenze, una sorta di deformazione professionale. Era uno strascico della sua vita da killer senza pietà e senza remore, dove ogni volta che gli veniva assegnato un compito, era solito studiare alla perfezione abitudini e modi di fare della vittima, per poi colpire nel momento in cui era più indifeso. Anche se una simile attitudine poteva essere sfruttata anche nella vita normale o per analizzare un possibile nuovo elemento per gli Eversori.
    Comunque, tornando al discorso principale, Dimitriy rimase abbastanza sorpreso da quelle due voci, ma dopo aver udito un ombrello parlare, non ci mise molti a comprendere che l’altra voce apparteneva a quello strano libro che aveva adoperato per attaccare il tizio. Insomma, era sicuramente un elemento particolare ma le sue abilità peculiari potevano tornare veramente utili. Alla fine però scoprì che il nome del giovane era Nier e stava cercando proprio lui, quindi il biondo aveva avuto l’intuizione giusta per metterlo alla prova, visto che era abbastanza interessato alla Gilda.
    A quanto pareva, però, non era giunto da solo all’idea di cercare il biondo, visto che era stato indirizzato sulle sue tracce da una persona che lui conosceva molto, troppo bene. Coralia. Il fatto era che lui aspettava lei, aveva detto solo a quella misteriosa donna dove reperirlo, ma invece della sua figura era apparso un ragazzino che si era messo subito alla ricerca di qualche emissario Eversore, qualcuno che aveva già le mani in pasta in quella organizzazione. L’assassino fissò ancora per qualche secondo il giovane, decidendo dopo qualche istante di parlare.
    Si, sono io Dimitriy.
    Se vuoi saperlo ho messo gli occhi su di te da quando sei giunto a Merovish.
    Sai, qui ci sono occhi ovunque. Comunque ho deciso di metterti alla prova e devo dire che te la sei cavata bene... non sei un novellino.
    Ma dimmi... perché vuoi entrare negli Eversori?

    Concluse il discorso con una domanda secca, con un tono abbastanza gelido che non lasciava spazio a nessuna emozione, nulla traspariva da quegli occhi penetranti. Il giovane teneva ogni cosa dentro di se e anche in quel momento continuava a pensare ad una cosa che lo faceva sentire strano, non sapeva come dirlo, ma sentire quel nome pronunciato da quelle labbra gli diede un po’ fastidio, quasi fosse pura e semplice gelosia. Scacciò presto quel pensiero dalla sua mente, in quel momento aveva ben altre cose da fare, come ascoltare la risposta che avrebbe dato il guerriero.

     
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    Assassino, deformazione professionale, gilda, organizzazione...erano tutte cose che non conosceva e che avrebbe voluto conoscere, ma aveva idea che in quel momento non sarebbe servito a nulla saperle e probabilmente avrebbe semplicemente complicato le cose e le avrebbe rese meno semplici di quel che potevano essere. Quando conosci il significato di alcune parole tipo "assassino" probabilmente non hai voglia di metterti in collaborazione con loro ma alla fine arrivava anche un gran chissenefrega e le cose andavano come dovevano andare.
    Comunque sembrava quasi uno scontro di apatia, apatie comunque diverse dall'altra: una, quella del russo, quasi indotta ed imposta dal suo stesso animo mentre quella del manichino era perlopiù...naturale, una caratteristica di natura. Quando gli fu detto che c'erano occhi su di lui dal suo arrivo a Merovish inclinò la testa di lato come fanno i gatti quando vedono qualcosa che trovano molto curioso e l'espressione se non fosse stata naturale sembrava quasi da schiaffi tant'era la sua ignoranza ma...ci poteva fare ben poco. « Su di me? E perché? » Una delle tante domande che fanno i bambini quando dici loro qualcosa di cui non sanno spiegarsi il significato oppure quando vogliono dare fastidio. Glissò subito dopo ritornando con il capo eretto in postura relativamente normale: era stato messo alla prova? Non era la prima volta che gli succedeva.
    « Era...una prova? Curiosa, diversa da quelle che mi hanno fatto fare fino ad ora: mi hanno aperto il petto e la testa perché volevano "conoscere", ma mai mi avevano fatto uccidere tre uomini per prova. » « Quello che vuole dire... » Weiss irruppe ad evitare che il discorso si disperdesse in inutili divagazioni che non sarebbero servite a nulla di nulla. « E' che la prova è stata molto particolare...ma fruttuosa, perlomeno per come la vedo io. Ammetto che sarei curioso anch'io di sapere perché ci stavate osservando, messere, ma sono più interessato a rispondere alla sua domanda. Perché se conosco bene il ragazzo, vuole entrare perché... » « ...voglio sopravvivere. » Stavolta fu Nier ad interrompere il libro, ma a giudicare dal silenzio del secondo si poteva anche ben dire che fosse quello l'obiettivo principale di tutta la questione. Nel complesso era sempre lì, fermo ed immobile come una statua: nemmeno le palpebre aveva sbattuto, se non fosse stato che ogni tanto parlava poteva pure sembrare un morto in rigor mortis deceduto in quella posizione strana con un libro in mano. « Se questo posto è davvero diverso da dove vengo devo trovare un modo per sopravvivere usando le mie capacità. In nove giorni che ho gli occhi aperti ho imparato solo a combattere, l'unica cosa che posso fare è mettermi a disposizione di altri per sopravvivere e da quel che quella Coralia mi ha detto è quello che potrebbe succedere entrando negli Eversori. E sarebbero oltretutto due...quattro occhi in più per voi. » Occhi aperti da poco ma bisognava adattarsi in fretta, o perlomeno saperlo fare: Nier non aveva intenzione comunque di trovarsi in mezzo ad un deserto a dover solamente attendere che il sole calasse e che passasse qualche animale per un pò di divertimento, era anche vero che finché Weiss era intero ed al suo fianco non sarebbe potuto morire ma...essere incapacitati a muoversi sarebbe stato un fastidio non indifferente.
    Comunque...non c'era determinazione, non c'era anima in quelle parole appena dette: era come se qualcuno avesse appena letto un copione già scritto, non c'era espressività in quel volto. La stessa che mancava in Dimitriy ma come abbiamo già detto all'inizio questa era naturale.


    Stato fisico: Dolore di media entità al volto ed alla guancia colpita.
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    Body of a Replicant, Soul of a Gestalt~
    Nonostante l'apparenza ed il corpo siano quelli di un normale e comunissimo essere umano c'è da dire che di comune e soprattutto di umano Nier ha ben poco. Per prima cosa perché dentro non ha un'anima, per seconda cosa perché essendo un manichino vivente per "risonanza" a lui il cuore non batte nemmeno: cosa significa questo? Significa propriamente che non è vivo, che nonostante parli, pensi, si muova e quant'altro tecnicamente sarebbe come morto. E dunque, tecnicamente, non può morire: non fisicamente. L'unico modo che gli Scienziati nel suo mondo hanno appurato alla creazione è che l'unico modo per uccidere uno come lui sarebbe quello di liberare la sua anima e scioglierla dal vincolo del Libro: cosa che è scritta, tra l'altro, nel suddetto tomo. Per il resto finché Grimoire Weiss sarà nelle sue vicinanze la continua risonanza tra anima e Replicant manterrà in "movimento" Nier che, dunque, non morirà nemmeno in corrispondenza di ferite gravi: nonostante tutto, però, se sentirà troppo dolore o impossibilitato non si potrà muovere fino ad un eventuale recupero.
    {Non avere l'anima è puramente scenica, essendo Nier un "manichino semovente"}

    Equipaggiamento & Famigli
    weiss
    Grimoire Weiss
    Tradotto "libro bianco" è uno dei 13 libri magici della genesi, così chiamati dagli ideatori del Project Gestalt. Il suo ruolo originario assieme a tutti gli altri era quello di contenere le anime che momentaneamente venivano separate dai propri corpi originari in attesa di essere piazzati all'interno dei Replicanti ed in qualità di libro della genesi avrebbe dovuto contenere anche tutte le formule magiche necessarie per poter separare le anime dai Replicant ed inserirle in nuovi Gestalt una volta che il "WCS" fosse completamente svanito. Si presenta come un elegante libro dalla copertina in pelle marrone scura sulla cui parte frontale sono inserite delle placche metalliche ma principalmente la cosa che salta più all'occhio è la placca più grande che ricorda (anzi è) tanto un grande volto in acciaio.
    Non è un semplice libro di evocazioni e magie come tutti gli altri, ma...che ci si creda o meno è considerato da Nier come un famiglio. Non se ne separa mai e sempre che ci si creda o meno in qualità di famiglio con dentro qualcosa di importante come un'anima è in grado anche di parlare.
    {Famiglio}

    Chiave Indistruttibile~ E' magico, su questo penso che ormai ci sia ben poco da dire: parla, levita e contiene incantesimi e formule di invocazione. Il fatto però che sia pregno e saturo di tutta questa quantità magica lo rende un libro diverso dagli altri anche per un altro particolare: gli agenti atmosferici o interperie quali acqua e fiamme non lo possono scalfire. Perché? Perché la risonanza tra l'anima e Nier oltre ad averlo "acceso" ha anche attivato una specie di schermatura magica a strettissimo contatto con tutta la copertina che funge da schermo per eventuali agenti esterni in grado di danneggiarlo: solo Nier, in pratica, è in grado di danneggiare il vecchio Weiss anche se, come intuibile, non gli sarebbe per niente conveniente.
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  15. _MajinZ_
     
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    Agli occhi del Russo quel ragazzo appariva... strano. Il suo comportamento incuriosiva il ragazzo che non si faceva sfuggire il minimo dettagli di quel corpo dalle particolari movenze. In effetti non era difficile comprendere il motivo per cui Nier era stato messo alla prova, però il ragazzo non sembrava esserne completamente conscio, una cosa che si notava benissimo in seguito a quella domanda abbastanza fuori luogo. Dimitriy rimase in ascolto, lasciando che i due compari rispondessero alla domanda, tanto ormai l’aveva capito che erano legati indissolubilmente da qualcosa che non voleva proprio conoscere: la mente era qualcosa che non capiva proprio.
    Comunque l’assassino sciolse le braccia ancora incrociate, posando le mani avvolte dai bianchi guanti sui braccioli, continuando ad osservare la strana coppia. La loro curiosità era abbastanza legittima, essere seguiti in una città come Merovish significava due cose, o qualcuno voleva derubare un nuovo arrivato, oppure qualcuno voleva scambiare semplicemente due parole, parlare d’affari. E si trattava proprio di quello, il biondo voleva discutere di affari.
    La vera risposta arrivò qualche istante dopo, però, una risposta che non fece altro che far aumentare la curiosità del sicario. Il suo sguardo si fece un po’ più intenso di prima e continuava a scrutare l’evocatore, il quale non sembrava aver vissuto molto, era come un neonato con il corpo e la mente di un adulto, solo che alcune cose non poteva comprenderle perché nessuno gliele aveva ancora insegnate. Un bimbo troppo cresciuto che aveva dovuto imparare presto a combattere, ecco cos’era, un passato che lo accomunava all’Eversore davanti a lui. Dimitriy infine parlò nuovamente.
    Dovete sapere che ho conosciuto molte persone strane e per come la vedo io... se una persona è strana ha delle capacità fuori dalla norma. Questo lo sanno anche i miei occhi.
    Il giovane prese una pausa, così da riagganciarsi al discorso principale.
    Il tuo motivo è qualcosa di legittimo, anche per me è stato lo stesso.
    Volevo trovare un posto per sfruttare le mie capacità e allo stesso tempo essere libero... questi sono gli Eversori.
    E come dici tu quattro occhi in più ci sarebbero molto utili, quindi se sei sicuro di quel che dici... non devi fare altro che seguirmi.

    In effetti doveva ringraziare Coralia, entrambi dovevano ringraziarla, il primo perché aveva mostrato a un naufrago dimensionale quale strada seguire per non perdersi e aveva indicato ad un valido elemento un luogo dove le sue capacità sarebbero tornate sicuramente utili. Comunque, appena ebbe finito di parlare, Dimitriy si tirò su dalla sua posizione, muovendosi all’apparenza verso un angolo della stanza avvolto dall’oscurità. Sfiorò quindi il muro e si poté udire chiaramente il suono di vari ingranaggi che culminarono con il suono di un muro che scivolava e faceva spazio a un corridoio lungo e illuminato da torce appese lungo le pareti. Era uno dei tanti passaggi che la Gilda aveva sotto la città, tornavano sempre utili in innumerevoli situazioni.
    Una volta aperto il passaggio, l’assassino prese a camminare senza voltarsi. Non avrebbe domandato ancora, quella scelta spettava solo al giovane Nier e doveva prendere lui l’ultima decisione, perché su Endlos ognuno era libero di fare quel che riteneva più giusto. Si poteva essere... liberi.



    Un ultimo post e abbiamo finito XD
     
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15 replies since 25/6/2012, 22:02   201 views
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