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Bazar delle Talpe

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    Viaggiatore dei Mondi

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    Tutti sono a conoscenza dell'instabilità di Merovish, dovuta sia ai perpetui rovesciamenti dei governi -già di per se traballanti-, sia per le straordinarie condizioni ambientali ove risiede. Eppure, la “Tana” è sempre riuscita a superare tutti i disordini, sopravvivendo ai colpi impetuosi del deserto e dei suoi abitanti.

    Uno dei motivi, forse il più importante, è sicuramente la presenza del famigerato Bazar delle Talpe, dove è situato il cuore economico di tutta la città: un cuore oscuro, palpitante, che tiene viva tutta Merovish.
    Va precisato, prima di continuare questa guida, come il termine “Bazar” sia alquanto riduttivo, visto che l'intero agglomerato ha le dimensioni di una piccola città: una città dentro la città, che ospita al suo interno un numero imprecisato di anime, delle razze più disparate.

    Il Bazar è diviso in Sei Distretti, distinti a seconda dei servizi che possono offrire (o almeno questa era l'idea originale). Al di là delle diversità, ciascuna di queste aree presenta una planimetria simile: ogni settore è attraversato da una strada maestra, che generalmente taglia l'intero distretto in due, fino a toccarne le estremità; tale strada maestra conduce al distretto successivo, così da poter assecondare la natura disomogenea di tutto il Bazar, lasciando una via relativamente “sicura” per poter agevolare gli spostamenti. Troppo spesso i visitatori incauti, che si perdono nei vicoli dismessi, prenotano un posto per il loro cadavere in una delle tante fosse comuni di Merovish.



    Distretto dei Caduti | Distretto delle Luci | Distretto delle Ceneri | Distretto del Kanti
    Distretto della Fame | Distretto della Polvere


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    Distretto dei Caduti
    { Mercato degli Schiavi }


    WOm1f4eSi sa, Merovish è una città dura. Ma se hai si soldi necessari, tutte le tue fatiche potrebbero gravare sulle spalle di qualcun altro.
    Questo distretto ospita in gran parte una baraccopoli atta a contenere gli schiavi, stipati come bestie in attesa di essere venduti; le strutture sono completamente autonome nella gestione delle loro carceri: gli schiavi più anziani -solitamente appartenenti ai grandi schiavisti che da sempre dirigono questo luogo- sono incaricati di distribuire il rancio ai loro compagni, di pulire, e di segnalare ai propri padroni qualsiasi situazione sospetta; in cambio possono usufruire di piccoli privilegi come maggior cibo e baracche più grosse e meno popolate… pochissimi possono addirittura scegliere una schiava femmina per i divertimenti personali.

    Le baracche che tempestano la superficie del distretto sono realizzate coi materiali più infimi, accalcate il più possibile per guadagnare spazio, e -soprattutto- oscenamente piccole rispetto al numero di schiavi che vi sono cacciati dentro.

    Durante il giorno, gli schiavi invenduti vengono impiegati come mano d'opera nelle miniere, mentre gli altri sono esposti nella piazza al centro del distretto o lungo la via maestra che attraversa il campo, la “Strada del Gesine”, così chiamata dopo un tentativo di rivolta schiavistica avvenuto in passato: si dice che la strada fosse così piena di sangue da sembrare un fiume di lava. Di notte il distretto viene chiuso da pesanti portoni in pietra, risultando de facto escluso dal resto del Bazar e rendendo difficilissimo tentare la fuga. Ciò che rende ancora più insopportabile l'incubo è la meschinità che reciproca che gli scarti umani nutrono vicendevolmente: ogni schiavo è pronto a denunciare il proprio compagno pur di avere qualche piccolo privilegio.

    Come fosse un grosso enclave, questo distretto è poco visitato sia dagli stranieri che dagli abitanti del posto… e se ne sconsiglia l'avvicinamento, a meno che non si voglia passare da cittadino libero a capo di bestiame.


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    Distretto delle Luci
    { Mercato delle Spezie }

    Tra i distretti del Bazar delle Talpe, questo è forse il più atipico fra tutti, se non il più variegato: dove gli altri settori condividono lo stesso soffitto di pietra, la volta di questa zona -in origine utilizzata come magazzino per le provviste di tutta Merovish- è tempestata da piccole gemme luminose, che illuminano l'intero distretto come un cielo stellato.

    SfqSCScMa la meraviglia non finisce qui: al centro della caverna è posto un enorme cristallo che emana una densa luce bluastra, capace di rischiarare le tenebre sotterranee.

    Le vie di questo distretto non saranno le più pericolose di Merovish, ma bisogna comunque prestare la dovuta attenzione a dove si mettono i piedi, se non si vuole finire in una pozza d'acido lasciata da questo o da quell'emporio… già, le botteghe locali sono rinomate per ospitare maghi, forgia-arcani, veggenti e alchimisti d'infima fama, come pure chierici, guaritori ed erboristi.
    Ma, a onor del vero, una grossa fetta di mercato viene inglobata dai semplici mercanti di spezie, dai droghieri, venditori di carogne e coltivatori, che -grazie alla bassa temperatura della cava- riescono a conservare meglio le proprie mercanzie alimentari.

    Qui hanno pure sede enormi cisterne, grossi contenitori atti ad ospitare ingenti quantità di acqua, che -grazie ad un intricato e complesso sistema di tubature sotterranee- verrà distribuita in tutte le abitazioni di Merovish: il 90% delle risorse acquifere della Tana provengono proprio da questo sistema di raccolta. Altro luogo d'interesse è l’Accademia delle Scienze Alchemiche, istituto rinomato per la ricerca e gli insegnamenti in chimica, alchimia, ingegneria genetica, farmacia runica e medicina.

    Si dice inoltre che in questo distretto vi sia un mercato nero capillarmente radicato sul territorio, forse gestito da un'intera organizzazione che smercia droghe, farmaci potenziati con la magia nera, sangue fresco -il cui mercato è sempre molto alto- e addirittura organi e arti (umani e non). Se questa voce si rivelasse corretta, chi fosse alla ricerca di merce malvista addirittura nella città senza leggi, probabilmente potrebbe aver fortuna aggirandosi per i vicoli più bui di questo settore.


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    Distretto delle Ceneri
    { Forgia e Armerie }

    Se il Distretto della Fame è il più malfamato, quello delle Ceneri è il più frequentato dagli intenditori ed è una delle prime tappe obbligate per chi sceglie di frequentare Merovish: distinguibile da qualsiasi punto del Bazar a causa delle spesse colonne di fumo che si innalzano dai comignoli delle fornaci, il settore ospita sulla sua superficie un concentrato di fucine, forge e armaioli rinomati in tutto il presidio.

    Le botteghe che vendono armi sono tante quante sono le anime dell'inferno, e questo ha portato molte volte a scontri verbali e fisici per potersi assicurare la maggiore fetta di profitto: insomma, un po' di sana competizione in stile Merovish… Lo spazio restante se lo spartiscono numerosi fabbri, orefici e smerigliatori del metallo.

    lLHJkDhAl centro del distretto troviamo il Piazzale Anvil -una grossa piazza lastricata di marmo-, al cui centro figura una pozza aperta di magma incandescente, perfettamente rotonda e sovrastata da una piccola barricata, in modo di impedire ai distratti di finirci dentro. Attraversando un sistema di condotti sotterranei antichi quanto la città stessa, è proprio quella lava che alimenta le fornaci.

    In mezzo alla pozza risiede un'enorme incudine, grande quanto un Tuskgor adulto, trovata secoli prima nelle profondità dei cunicoli che scendono sotto Merovish, e più di un detto popolare racconta come quell'incudine sia stata utilizzata dagli dèi per poter forgiare spade indistruttibili in grado di ferire i Wyrm ancestrali… motivo per cui quel pezzo di metallo viene considerato come una reliquia sacra da tutti gli armaioli del posto.

    Le armi forgiate in questo distretto vantano una qualità tale da poter competere con la durezza delle rocce di Merovish, e nulla hanno da invidiare a quelle forgiate in superficie; si dice che più di qualche esercito, nel corso dei secoli, si sia rifornito presso queste forge.


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    Distretto del Kanti
    { Miniere }

    Circa cinquant'anni fa, durante l'avvenimento conosciuto come “la Rivolta delle Polveri”, un gruppo terrorista che mirava al controllo della città fece detonare diverse cariche esplosive per far collassare i tunnel principali. Gli abitanti, paralizzati e impauriti, si lasciarono prendere dal panico e molti morirono -più che per le esplosioni e i crolli- per il panico che si era generato.

    Quel giorno, centinaia di vite furono salvate da un'intrepida squadra di minatori capitanata da Joshua Kanti, che coordinò i soccorsi e liberò le vie principali della Tana: l'uomo morì durante i disordini, ma da allora viene ricordato da una grossa effige eretta in uno dei sei distretti del Bazar delle Talpe, che ora porta il suo nome.

    zYI3FpSIl Distretto del Kanti è situato sul versante nord-ovest del Bazar, e vi trovano sede tutte le imprese minerarie, i tagliapietre e i raffinatori delle materie grezze estratte dalle miniere sottostanti la stessa Merovish. Le associazioni sono private e completamente autonome, come tutte le attività della Tana, e -sempre come tutte le attività della Tana- sono in perpetuo conflitto le une con le altre per il controllo dei traffici più corposi. Qui ha pure sede l’Istituto Geologico “Joshua Kanti”, punto di riferimento per i corsi di studi affini alla natura mineraria di quest’ala di città (ad esempio geofisica, esoarcheologia, mineralogia, geocinesi e ingegneria edile).

    I prodotti dell'attività mineraria vengono lavorati e in seguito venduti all'interno di Merovish, prevalentemente nel distretto delle Ceneri, dove vi è una grandissima richiesta di acciaio e altri materiali. Il surplus degli scavi viene venduto ai compratori di altri presidi, tanto che nelle capitali del semipiano non è raro incappare in una carovana proveniente da Merovish, carica di ferro grezzo, carbone o altri materiali.

    I cunicoli che portano ai bacini minerari sono situati nel distretto stesso, e assai spesso le compagnie di estrazione impiegano gli schiavi del Distretto dei Caduti come manodopera a basso costo.


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    Distretto della Fame
    { Dominio della Malavita }

    Distretto centrale del Bazar delle Talpe, racchiude -nel bene e nel male- l'anima di tutto il Bazar, se non dell'intera Merovish: la sua posizione centrale favorisce una promiscuità di associazioni, bancarelle e botteghe più unica che rara. Alcuni hanno descritto questo quartiere come una sintesi degli altri distretti, che però detiene qualcosa che agli altri manca. Lo squallore.

    GQdm92BMentre gli altri distretti sono più o meno specializzati nelle loro faccende, e quindi capaci di autogestirsi come feudi a sé stanti, il settore centrale dipende totalmente dagli altri cinque: in nome del mantenimento della delicata tensione sociale, molti hanno dovuto oltrepassare quella linea invisibile che regola la moralità di Merovish, infrangendo quelle leggi non scritte che separano ciò che è lecito fare da quello che non lo è.

    Usurai, killer, cravattari, criminali e ogni sorta di feccia trova campo fertile per le proprie attività, eliminando in breve la concorrenza dei loro “protetti” in cambio di denaro e favori: ciò ha portato allo alla ribalta alcune attività particolarmente scaltre e danarose, mentre tante altre sono sprofondate nell'anonimato; non è raro infatti trovare degli edifici in stato di abbandono, fatiscenti e dimenticati da tutti, a pochi passi da altri che appaiono curati e moderni.

    La criminalità in questo distretto è nettamente superiore rispetto a qualsiasi altro luogo nel Bazar -sebbene non sia ovviamente assente in nessun angolo della città-, e sono davvero in pochi a poter attraversare queste strade senza rischiare di perdere la borsa, gli averi e magari anche qualche braccio.
    Ma non crediate che questa zona sia lasciata a se stessa e al flusso del caos! Nella sua perversa perfezione, questo strano equilibrio -per potersi chiamare tale- ha bisogno di leggi: sì contorte, ma pur sempre efficaci. Capire chi siano realmente gli individui a dettare le regole non scritte della malavita è tutto un altro paio di maniche.


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    Distretto della Polvere
    { Zona Neutrale }

    Merovish non è un posto sicuro. Non lo è mai stato, né molto probabilmente lo sarà mai: abitata dai peggiori tagliagole, mercenari senza scrupoli, ladri e truffatori (e perfino da un Boggart!), la Tana si regge su un delicato equilibrio fra il lecito e l’illecito, fra il giusto e lo sbagliato, fra la sopravvivenza e la morte; naturalmente, è un luogo difficile da abitare senza compromessi, ma così come esistono delle oasi sicure dove la vita è possibile -magari non una bella vita, ma comunque una vita-, ci sono anche posti dove il tasso di mortalità è paurosamente alto. Il Distretto della Polvere è uno di questi.

    Posto sul versante Est del Bazar delle Talpe, un tempo era il centro di ricerca di Merovish: al suo interno, decine di tecnocrati e alchimisti si riunivano in un enclave chiuso al resto della comunità al solo scopo di progettare dispositivi di ogni genere, utili a garantire la vita nella Tana; si dice -ma sono solo voci- che proprio da quei laboratori siano usciti i primi prototipi di Titani di Recupero… e a supporto di questa tesi ci sarebbero le poche ed imprecise testimonianze scritte sull’epoca d’oro della Tana, riguardanti un enorme cratere posto a est del Bazar: l’ipotesi più accreditata sulla sua formazione parla di un'enorme esplosione che avrebbe messo in pericolo l’integrità strutturale dell’intera città sotterranea, dando per risultato proprio la voragine che ora ospita il Distretto della Polvere, sviluppato -come l'inferno dantesco- su gironi e terrazzamenti costruiti sui versanti del cratere, che scendono fino a quattro livelli in profondità. Uno dei luoghi più celebri di quest'area è il Politecnico, avveniristica scuola tecnocratica in cui s’insegnano robotica, tecno-empatia, scienze cibernetiche, ingegneria aerospaziale, parapsicologia e astronomia interdimensionale.

    DSZUkEpLe costruzioni in zona sono tipicamente basse e larghe, in modo da sfruttare al meglio la particolare geografia di questa piccola fetta di comunità. La sua particolare conformazione non è l’unica peculiarità, né la più importante: l’esplosione avvenuta secoli prima deve aver coinvolto dei composti chimici, che -mescolandosi con la roccia disintegrata- hanno dato vita ad una densa coltre scura che tendenzialmente risiede sul fondo della cavità.

    Questa pericolosissima sostanza viene chiamata impropriamente “Polvere del Diavolo”, si trova in uno stadio a metà fra il solido e il liquido, è più leggera dell’aria, ed agisce quasi come una creatura senziente… e non è da escludere che sia realmente così.

    Solitamente risiede sul fondo della voragine, ma non è raro vederla alzarsi in vere e proprie nubi per poi aleggiare in tutto il distretto, esibendosi in uno spettacolo a cui la popolazione locale è ormai abituata, così come è divenuta avvezza a evitarne con cura i risvolti più sgradevoli. Difatti è ben nota l'instabilità della polvere: questa si espande velocemente in uno spazio limitato, diventando impalpabile e appena visibile come fuliggine nerastro, e ad un qualsiasi squilibrio sul piano magico e spirituale tende ad avere reazioni violente, del tutto imprevedibili.

    Solitamente la polvere blocca le vie respiratorie rendendo difficile la respirazione, ma in alcuni casi si è rivelata urticante, se non addirittura “uno sciame d'insetti invisibili capaci di strappare la pelle dalle ossa”, come recita una testimonianza recente. L'unica costante è che i fattori che scatena gli attacchi sembrerebbe essere gli atti di violenza che vengono a verificarsi in questo Distretto.
    Una delle tante regole non scritte di Merovish è proprio quella di evitare ad ogni costo i combattimenti in questa zona.



    Edited by Jira - 27/8/2018, 16:34
     
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    Casa del Sangue
    { Organizzazione Schiavista }

    Uno dei commerci più floridi della Tana è la tratta degli uomini, lo schiavismo nelle sue forme più bieche. A seguito dell'abolizione del commercio umano del presidio Errante, quello meridionale si è espanso fino a livelli mai raggiunti prima. Questo non solo ha portato un grande introito monetario nelle tasche delle eminenze grigie di Merovish, ma anche tutta una serie di problemi logistici che, in un primo momento, misero in crisi il tradizionale modello di commercio. Se prima era sufficiente ritagliarsi uno spazio per insediare l'attività schiavistica, ora questo non era più possibile.

    Il distretto dei Caduti si ritrovò ben presto sovraffollato di carne umana, il cui periodo di fermo prima di una transazione spesso si protraeva per diversi mesi. Nonostante i trattamenti disumani a basso impatto economico, la massa ingestibile di schiavi innalzò comunque i costi di mantenimento fino a soglie allucinanti per qualunque imprenditore del settore, senza contare i rischi sempre più pressanti di rivolte spartachiste.

    L’Esarcato trovò in fretta una soluzione a questo problema. Il primo passo fu la trasformazione del Distretto, da mera sezione del Bazar a vero e proprio microcosmo, un vasto campo di reclusione per gli schiavi edificato come una baraccopoli, costruita dagli schiavi stessi usando materia di scarto. Gli schiavi non furono più venduti al dettaglio, non era più compito del singolo schiavista quello di trovare degli acquirenti e vendere la propria merce. Ogni schiavista che vuole fare affari a Merovish deve vendere i propri schiavi al distretto stesso. Sarà poi compito di chi gestisce il distretto decidere i prezzi, esporre gli schiavi e piazzarli al miglior offerente. Questo velocizza enormemente le operazioni di vendita, eliminando quasi del tutto le possibilità di fuga da parte degli schiavi.

    La conseguenza logica di questo immenso progetto fu una sanguinosa lotta di potere per determinare chi avrebbe gestito il nuovo Distretto dei Caduti. L’Esarcato stesso stimolò questa corsa sanguinosa, promettendo succulenti “riconoscimenti” per chi fosse rimasto in piedi fino alla fine. Non era chiaro quale doveva essere il criterio per determinare i vincitori, quindi le diverse organizzazioni cercarono a modo loro di risultare meritevoli. Ci fu chi tentò di catturare più schiavi possibili, chi sgomitò per entrare nelle grazie dei Pasha… la maggior parte semplicemente dichiarò una guerra senza quartiere alla concorrenza.

    Le lotte per il dominio si protrassero per quasi un anno, risolvendosi con l’ascesa di un'emergente associazione di schiavisti, la Casa del Sangue. La carismatica leader è chiamata la Dama del Tè, un organismo cibernetico in un corpo sintetico. Un automa, in poche parole. Ora lei e i suoi collaboratori si occupano della valutazione degli schiavi portati al Distretto, del loro acquisto e del proseguo della loro vita precaria fino al momento della vendita.

    La Casa del Sangue è una delle associazioni più potenti di Merovish, oltre ad essere una delle più ricche.
    La Dama è certamente una delle figure più temute della Tana.



    Edited by Jira - 25/8/2015, 15:47
     
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