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Distaccamenti Industriali

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    Viaggiatore dei Mondi

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    Distaccamenti Industriali

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    {Mjöllnir | Mercato | Porto | Alveare}


    Bazar, industrie, botteghe di ogni ordine e grado. Questo è il miscuglio di edifici dai tratti steampunk che gli abitanti di Laputa hanno ribattezzato "Distaccamento". Il cuore pulsante dell'economia dell'isola; questo è l'unico anello (oltre la Città Bassa) dotato di scali per le aeronavi che fanno la spola tra il castello volante e il suolo.


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    Mjöllnir


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    Una volta, tanto tempo fa... e un mondo fa, Raylek possedeva una piccola officina. Una forgia, e un negozietto.

    L'idea di averne un altro, un luogo privato, tutto suo, in cui portare avanti il suo lavoro di fabbro non l'ha mai abbandonato, nemmeno dopo la Tempesta che lo ha fatto naufragare in un nuovo piano di esistenza, o meglio, un nonpiano...

    Su Celentir la sua bottega era piccola, angusta e fumosa. Sulla Città Volante, invece, Raylek si è trovato a disposizione enormi ambienti tutti per lui, ampi, spaziosi... ma pur sempre fumosi.
    Una forgia, dopo tutto, è sempre una forgia.

    In onore del passato, anche il nuovo laboratorio del goblin è stato battezzato Mjöllnir.
    Contrariamente però a quanto sperava il goblin la riservatezza del luogo non è durata molto. Vuoi perchè un fabbro goblin non passa inosservato, soprattutto quando lo stesso goblin che picchia il maglio sul ferro è anche quello che poi siede nelle aule dell'Atrium del Concilio, vuoi perchè il lavoro fatto in quell'officina è veramente di qualità.

    Il tocco dei forgiarune non è certo cosa che passa sotto silenzio.

    Così, in poco tempo, la bottega di Raylek è diventata un posto affollato di dipendenti. Con, incredibile ma vero, un commesso a tempo pieno, sollecito come non mai a soddisfare le richieste della clientela.

    Tratto da: Mjöllnir, Il Martello degli Dei

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    Mercato

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    Sebbene tutti i Distaccamenti Industriali siano null'altro che un intreccio di vicoli tappezzati da insegne di negozi, botteghe e quant'altro si possa mai immaginare in un contesto squisitamente commerciale, ciò che prende il nome di Mercato riguarda soltanto quel quartiere maggiormente curato del versante Est, lo stesso dove è collocato anche il Mjöllnir di Raylek.

    Al Mercato sono concentrati botteghe e negozi che fanno da fulcro a tutti i movimenti economici dell'isola, sedi principali delle attività "storiche" di coloro che hanno ereditato i possedimenti dell'ormai distrutto Sodalizio.
    E' infatti qui che i migliori vini del defunto Goodwine vengono degustati dagli esperti, risultando sempre e comunque eccellenti anche per i più critici e spietati, come è anche possibile rimanere incuriositi dagli strani ritrovati tecnologici ed artefatti magici -oltre che da curiose boccette contenenti singolari pozioni dai colori insoliti- esposti nel principale centro di distribuzione della famiglia Roarwüls. Poco distante da loro, la non più bellissima, ma distinta signora Chichì, con vanto espone le sue creazioni rigorosamente di marchio Unique come fossero opere d'arte.
    Sempre qui, infine, è possibile incrociare -per chi ne riconosce le fattezze fra la folla- un Cesare Borgia in borghese controllare gli affari di uno dei suoi innumerevoli negozi d'armi.


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    Porto

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    Situate al bordo occidentale dei Distaccamenti Industriali, esattamente all'opposto del Mercato, delle immense aree sgombre di palazzi, piazze e giardini funge da prezioso attracco per mezzi mercantili che, per ragioni pratiche, non possono fermarsi alla Città Bassa e trasportare le merci fino al Terzo Girone. E' per tale ragione che l'intera zona è chiamata "porto" nonostante non ci sia il mare.

    Ovviamente superprotetta dall'Esercito Errante al pari delle Porte delle Icone, la zona è interamente avvolta da una cinta muraria tutta sua e con una sola uscita, così da poter segnare ogni cosa che entra o esce dai Distaccamenti al solo fine di rendere più sicuro l'intero girone.

    A seguito delle enormi spese effettuate durante le Guerre di Fondazione, il Sodalizio ha avuto la scaltra idea di comprare metà dell'area adibita allo scalo delle merci, trasformandola in un parcheggio privato per mezzi di locomozione aerea. Nonostante sia particolarmente caro, l'investimento ha ottenuto un discreto successo, oltre che una quantità di guadagni non indifferente, specialmente considerando quanto sia obbiettivamente faticoso spostarsi da un girone all'altro, tra lunghe rampe di scale o salite particolarmente ripide.
    Successivamente alla requisizione delle attività del Sodalizio da parte del Secondo Alfiere Errante, tutti i loro possedimenti portuali son diventati proprietà del Governo Laputense, ed assegnati a cittadini particolarmente meritevoli come eroi di guerra o grossi finanziatori ed alleati politici.
    E' lì che frequentemente è possibile vedere attraccata la famosa Sbriciolacielo.

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    Alveare

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    Con il crescere della struttura del Porto si è resa sempre più necessaria la presenza di un centro di manutenzione delle areonavi. L'alveare è nato proprio per rispondere a questa esigenza. Si tratta di una struttura dalla forma poligonale che si incunea tra il Porto e lo scalo merci. Tinteggiata esternamente con un tenue giallo ocra tutta la costruzione è in mattoni. Sono presenti due ingressi principali per pedoni ed uno per aereonavi. Esistono una serie di uscite di emergenza e scappatoie poco note ai più. La struttura è divisa in celle, unità semplici di lavoro. Più celle costituiscono una sub-struttura funzionale. Le sub-strutture sono in tutto quattro.
    La prima si occupa della riparazione delle aereonavi danneggiate. Comprende una decina di celle di lavoro in cui si passa dalla produzione dei pezzi di ricambio sino all'opera di riparazione vera e propria.La seconda si occupa di costruzione di nuove aereonavi. Condivide le medesime celle della prima sub-struttura più un paio preposte alla catena di montaggio. La terza si occupa invece di innovazione e ricerca. Ogni cella viene assegnata ad un capo-team con i suoi sottoposti e si occupa di una o più ricerche: dalla creazione di un nuovo ingranaggio alla sintesi di un nuovo polimero. Non di rado vengono messo in atto protocolli di ricerca avanzata, trial clinici di bio-ingegnerizzazione o simili. La quarta sub-struttura, infine, è occupata da uffici amministrativi e da personale addetto alle relazioni con gli organi di governo e tutto ciò che è esterno all'alveare.
    Tutte le celle sono collegate alle altre celle della medesima sub-struttura attraverso una serie di scale mobili e rampe di accelerazione. Le quattro sub-strutture sono tra loro collegate da ponti di collegamento sospesi. Al di sopra dei ponti viaggia un condotto per la posta pneumatica. Per velocizzazione gli spostamenti interni, in particolar modo dei carichi più pesanti per le prime due sub-strutture, è presente una locomotiva a vapore in continuo movimento. Per il personale vengono messi a disposizione dei segway. La struttura viene presidiata costantemente dall'Esercito Errante.


    -Cella Eta-24-
    Progetto di Ricerca Principale: Costruzione assistenti meccanici
    Progetto di Ricerca Secondario: Costruzione di protesi meccaniche
    Capo Team: Desio

    La cella è stata ripartita a sua volta in due diverse unità. Da un lato vi è un piccolo laboratorio dalle tinte baroccheggianti. Al centro di questo campeggia una statua formata da una serie di anelli in movimento intorno una sfera centrale che funge, banalmente, da condizionatore. Nel resto della struttura, a muro, sono disposti macchinari utili alle ricerche, in particolar modo strumentistica per micro-saldature, lenti di ingradimento e reagenti alchemici. Inoltre è presente l'arrivo/partenza della posta pneumatica.
    La seconda parte della cella, invece, ospita il laboratorio di produzione. Qui vengono fisicamente prodotti i modelli in studio. E' presente una fornace e tutte le apparecchiature necessarie alla stampa. Sono presenti anche dei piccoli generatori per il fabbisogno energetico della cella.

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    Descriptions by Drusilia Galanodel, Stanfa.

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    Edited by Drusilia Galanodel - 7/9/2020, 16:36
     
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