Descrizione

Un antro della violenza, un tugurio dimenticato ma che non dimentica.
Queste e innumerevoli altre definizioni sono state proferite su Merovish, nel tentativo di racchiudere l’intera follia della capitale del Sud in una frase da vocabolario. Inutile dirlo, è impossibile rendere a parole quello sconfinato e perverso labirinto di tunnel, contenente la peggior feccia del Multiverso.
Eppure -anche in questo caotico ambiente malavitoso- la cultura si è ritagliata uno spazio.
I più chiamano questo luogo Cave Del Sapere.

Situate nella zona settentrionale della città, le Cave rappresentano un’oasi di scienza in un deserto di follia. Un sistema di profonde grotte custodisce un patrimonio di conoscenza inestimabile: le volte di pietra sono puntellate al suolo tramite colonne e arcate a tutto sesto, e gli scaffali si sviluppano su due piani accessibili con scaloni a chiocciola e scale a pioli.

La zona aperta al pubblico copre una superficie di parecchie centinaia di metri quadrati, articolandosi in diversi settori che comprendono argomenti differenti: ogni genere di scienza -dall’alchimia alla zoologia-, biografie di antichi condottieri, trattati approfonditi sui culti esoterici, annali d’intere epoche, atlanti geografici del semipiano e miriadi di altre letture sono a disposizione degli interessati, a cui è permessa la consultazione presso i tavoli di cui la biblioteca è disseminata.

Per facilitare la lettura, l’ambiente è ben illuminato dalle torce magiche, tuttavia la luce emanata non è mai abbastanza intensa da rischiarare le volte marmoree che incombono sui visitatori: a quell’altezza vertiginosa domina sempre la penombra.

Già tale patrimonio culturale sembrerebbe un tesoro immenso: si parla infatti di una raccolta di scritti che richiederebbe centinaia di vite per essere letta integralmente… Tuttavia si celano nel sottosuolo altre zone della biblioteca -poco conosciute e raramente visitate-, raggiungibili solo percorrendo passaggi segreti e corridoi in disuso.


Libreria Perduta | Deposito | Cimitero delle Parole



Libreria Perduta
{ Pagine della Morte }

Nascosta nella terra, lontano dagli occhi che bramano il suo potere, la Libreria Perduta è un settore segreto delle Cave: pochi sono al corrente della sua esistenza, e solo uno sparuto gruppo di persone sa realmente come arrivarci; persino il custode delle Cave, se interpellato sull’argomento, nega di saperne qualcosa. O forse fa finta di non sapere.

Gli imprudenti che riescono a giungervi trovano filari di scaffali che paiono fossilizzati da millenni, dove regnano sovrani il buio e i vecchi manoscritti. Patine di polvere e strati di ragnatele -tessute dagli unici inquilini a otto zampe che dimorano stabilmente in questa grotta- rispecchiano perfettamente il contenuto dei volumi: sono qui stipati libri di magia proibita, manuali di pozioni trasfiguranti, pergamene di arti esoteriche, e tomi di preghiera agli dèi sacrileghi, il cui potere non dovrebbe mai sconfinare nel regno dei mortali.

Oltre a queste pericolose trattazioni, è possibile imbattersi in registri di storia autentica -non interpolata nel corso del tempo-, e trovar raccolti anche i libri non approvati dalle precedenti dittature del Sud, nonché le versioni intermedie delle opere esposte al pubblico, magari accompagnate da appunti e bozzetti originali dell’autore.
Nella Libreria Perduta è possibile trovare i testi che il mondo ha preferito dimenticare.



Deposito
{ Tesoro Sommerso }



Se le aree precedenti erano di dominio pubblico o di una minoranza, per trattare del Deposito si sfocia inevitabilmente nell’ambito delle leggende.
Si narra di un cunicolo profondissimo, distante dalla luce e dalla superficie, talmente imponente da poter ospitare un Nar'Qroth adulto. Alcuni dicono che contenga diverse copie di tutti i volumi delle Cave del Sapere cosicché, in caso d’incendio, l’intero patrimonio non andrebbe perduto, ma si conserverebbe nel ventre della terra, in attesa di essere riportato alla luce. Altri sussurrano invece che nel Deposito ci siano intere colonie di rinnegati o di droni, che vivono in attesa della loro rivalsa.

Qualunque sia la verità, più di un magnate pagherebbe con oro massiccio
chiunque riuscisse a raggiungere questo magazzino.



Cimitero delle Parole
{ Lapidi senza Memoria }

Le leggende assumono contorni sempre più sfocati, fino a dissolversi del tutto.
Nessuno degli eletti che ha viaggiato nell’ultima zona delle Cave è mai tornato indietro per descriverla. È un luogo onirico, distante dalle leggi della realtà: il Cimitero delle Parole.

Nessuno può decidere di andarci: è il luogo stesso che si manifesta ai prescelti. Nessuno può stabilire con certezza dove si trovi, né se sia inserito nel normale flusso temporale del cosmo. Eppure il Cimitero delle Parole esiste, incastonato nella stretta linea di frontiera fra i sogni e i miraggi.
Qui sono sepolti negli scaffali i libri del passato, del presente e i testi che devono ancora essere scritti. Riposano in pace le parole che non sono mai state impresse sulla carta -abortite nella mente di chi le ha pensate-, il silenzio metafisico s'impone nei mausolei dei volumi che non dovrebbero esistere, mentre nei reliquiari giacciono i trattati inesistenti.

La Conoscenza, intesa nel senso più lato del termine, alberga in questa catacomba del verbo, in attesa di rivelarsi ad un predestinato. Sarà forse lecito pensare che in questo abisso di morte - in cui è racchiusa l’onniscienza - riposi anche Dio?