Descrizione

Emblema del Fallimento
{ L'Inferno è lastricato di Buone Intenzioni }



Credereste mai che in un buco infernale come Merovish possano esistere concetti come giustizia, rispetto delle leggi e certezza della pena? No, certo che no.
Eppure vi sono stati tempi meno infelici nella Tana del Sud. Tempi in cui si è tentato -ribadisco, tentato- di combattere criminalità e violenze dilaganti, di dare una parvenza di rigore e integrità a ciò che nel profondo era irrimediabilmente marcio, di portare speranza nei più onesti, prima che questi lasciassero la Capitale, da vivi o da morti.

Durante questo falso, falsissimo periodo d'oro, si è arrivati addirittura a costruire un impianto carcerario. Attualmente questo non è altro che un fatiscente complesso residenziale per i più repellenti soggetti della società, tanto squilibrati da far paura anche al solo pronunciarne il nome. Quando si suol dire l'ironia della sorte.

La Prigione Abbandonata, che un tempo avrebbe dovuto comunicare sicurezza e fiducia, non è altro che l'ennesimo, e forse il più evidente, simbolo della prevalenza del male, dell'abiezione che s'impone sui sogni lontani dell'onestà e del bene. Insomma: “lasciate ogne speranza, voi ch'intrate”.



Immaginate per un momento quanto sia grande Merovish: una metropoli sviluppatasi nel sottosuolo e in continua espansione, avvolta da una rete sconfinata di cunicoli e tunnel, così intricati tra loro che non si può dire per certo dove possano condurre; in uno scenario del genere, piazzate una popolazione assai numerosa, composta principalmente da fuorilegge d'ogni razza, specie e credo. È evidente che il risultato sia un'enorme e caotica città in cui vive un marasma interculturale ed interrazziale, votato soprattutto alla criminalità.

Pensate ora che per questi esseri sia stato progettato, e costruito, un impianto per rinchiuderli, contenerli e controllarli: otterrete un complesso carcerario imponente, creato per ospitare un numero spropositato di prigionieri nelle sue celle dalle mura fredde, dove il pavimento è ricoperto di sabbia e polvere.

Questo vero e proprio "quartiere", situato a Nord-Ovest e fuori mano rispetto al centro nevralgico della capitale, è uno dei limiti estremi della città, in quanto questa non si espande oltre la Prigione ma con essa finisce - o, almeno, così si pensa. Essendo ricavato dalla roccia, il complesso si struttura su più livelli, ognuno diverso per pericolosità ed accessibilità.


I Livello | II Livello | III Livello | IV Livello



I Livello
{ Celle Detentive }

Il primo livello, direttamente raggiungibile attraverso i Cunicoli cittadini, è la dimora dei delinquenti di passaggio o di alcuni mercenari di bassa fama.

A dire il vero, più che un vero e proprio "livello", non è nient'altro che un intricato sistema di corridoi collegato ad un tunnel, senza porta d'ingresso, andata distrutta chissà quando; alla fine di esso, si trovano le scale che portano al secondo livello.

In questo piano si trovano le celle più "umane" dell'impianto, addirittura dotate di brandine, ora arrugginite e malmesse, e vecchi sistemi di riscaldamento, ormai fuori uso da anni. Incredibilmente, chi ha pensato alla costruzione si è persino preoccupato di dare una mano di intonaco.

Data la relativa facilità d'accesso, chi si nasconde o abita nel primo livello non comporta un pericolo letale; a dire il vero, è proprio qui che la maggior parte dei reietti più abbordabili possono essere assoldati per i propri scopi.

In questa zona è improbabile, se non impossibile, incontrare gli incubi della Prigione Abbandonata: i veri abomini, frutto di una scienza depravata e -in un certo senso- geniale, si trovano molto più in profondità.



II Livello
{ Celle Contenitive }

Già a partire da questo livello si va incontro a rischi maggiori, poiché assassini e criminali prezzolati si aggirano per la struttura -grande quanto una palazzina- quando non sono a tagliare qualche gola o a rapire dei poveri malcapitati.

Giungendo dalle scale del primo piano lo scenario che si presenta è di una desolazione totale: tutte le celle sono anguste e buie, sporche e maleodoranti; il sangue rappreso e la ruggine sono le uniche note di colore nella monotonia dell'ocra grigiastro della sabbia e della polvere che incrostano le pareti. Rifiuti e cianfrusaglie indecifrabili sono accatastate qua e là, e a questi cumuli tossici viene spesso appiccato fuoco per il piacere di qualche psicopatico.

Il secondo livello si sviluppa su tre piani, tutti abitati da un gruppetto di soggetti non proprio amichevoli; anche qua -in ogni caso-, è possibile arrivare a reclutare qualcuno… se si hanno il denaro e, soprattutto, le palle per farlo. Comunque, si consiglia a tutti gli incoscienti che intendono esplorare questi corridoi di tenere gli occhi bene aperti e le mani ben strette alle armi: non si sa mai quali strane creature si possano incontrare in mezzo all'immondizia carbonizzata.



III Livello
{ Fossa Comune }

Chi si avventurerà nel terzo livello sa in cuor suo di star commettendo una pazzia, a meno che non sia un demonio ultraterreno o un abominio della stessa risma della fauna locale. Dopotutto ci sarà un motivo se tantissimi rinnegati della società criminale preferiscono un'esecuzione sommaria rispetto all'esilio in queste profondità della Prigione.

Questo settore potrebbe definirsi lo scantinato delle carceri: è una grotta immensa sulla quale poggia il secondo livello, e nelle pareti di roccia numerose porte a sbarre, che identificano altrettante celle, si affacciano sullo spiazzo centrale. Ritrovare resti in putrefazione e scheletri sbriciolati è normale come ammirare il verde lussureggiante nei pressi di Fanedell, e i mostri che albergano in queste celle sono tra i meno conosciuti di tutto il Presidio del Sud, poiché non molti possono vantare di essersi inoltrati fino al terzo livello della Prigione Abbandonata ed aver fatto ritorno tutti interi, fisicamente o mentalmente che sia.

Senza dubbio interessante è il pozzo posto proprio al centro della grotta, la cui apertura è grande abbastanza da far passare anche un paio di Titani di recupero senza troppi sforzi: a quanto si dice, veniva utilizzato come fossa comune dai guardiani delle carceri, nonché dai prigionieri stessi; per essere smaltiti in fretta, i corpi esanimi venivano gettati dentro la grossa voragine, ora sbarrata da una grata.

Pare che in fondo a questa dimori una bestia che si è nutrita per anni di questi cadaveri, e che, una volta esaurita la scorta di cibo, abbia deciso di aggirarsi per la Prigione Abbandonata per procacciarsi il suo sostentamento; non si sa altro in merito, nemmeno se si tratti di un solo esemplare o di un branco, perché la suddetta creatura sembra uscire dal pozzo soltanto a notte fonda e nel massimo silenzio.

Oltre agli essere aberranti, nel terzo livello hanno vissuto pochissimi uomini, uno più pericoloso dell'altro: vere e proprie leggende di Merovish, individui temuti e rispettati da chiunque sappia cosa significhi essere capaci di stanziarsi nello scantinato delle carceri.

Tuttavia, se questo potrà sembrarvi l'ultimo luogo del mondo in cui vorreste trovarvi, vi sbagliate di grosso. Perché questo settore è soltanto l'anticamera dell'Inferno: il vero regno dell'orrore è il quarto, ed ultimo, livello.



IV Livello
{ Sotterraneo }



A dire il vero, un quarto livello non era originariamente contemplato nel progetto della prigione; questa, infatti, doveva fermarsi al terzo… lasciando che l'ultimo piano interrato costituisse una pratica "area di svago" dove far divertire tra loro i prigionieri in scontri clandestini, giusto perché il gusto sadico per la violenza non ha mai veramente lasciato Merovish e i suoi abitanti.

Eppure, parecchio tempo dopo l'abbandono del complesso, iniziarono a girare voci che qualcuno avesse avuto l'insensata idea di espandere ulteriormente quel posto decadente. Come se ce ne fosse bisogno, pensarono un po' tutti, sprezzanti e, in fondo, preoccupati.
Si sa, qualunque diceria è composta, anche solo in minima parte, da verità; in questo caso, però, è impossibile distinguere dove finiscano le voci e dove inizi la realtà.

Attraverso alcuni passaggi segreti, disseminati in tutti e tre i livelli precedenti, è possibile raggiungere questa enorme caverna dove la calura è sostituita brutalmente da un freddo umido che penetra fino al midollo. Cosa incredibile per gli standard del meridione, qui è presente dell'acqua; anzi, è come se tutta la gola fosse inondata, presentando un unico specchio liquido che si dirama ovunque, sotto i passaggi e gli scaloni di roccia.

Molto probabilmente, la cava era una formazione geologica già presente sotto la Prigione Abbandonata, e chi l'ha scoperta ha pensato bene di costruirvi il suo rifugio. Anche se, forse, sarebbe meglio definirlo regno.
Il quarto livello è illuminato da una serie di Cristalli di Luce incastonati laddove ve n'è più bisogno, nonché da una serie di torce, stranamente sempre accese, posizionate in piccole nicchie nelle pareti.

Questo è il paradiso degli esseri più ripugnanti di questo mondo: sono aborti di carne convulsa, che si aggirano per tutti i percorsi, come anche in aria ed in acqua, ritirandosi nelle loro tane quando riescono a catturare prede come grossi ratti, pipistrelli, pesci o, se sono più fortunati, poveri sventurati, finiti lì quasi mai per caso, quanto per la precisa volontà dell'unico e incontrastato padrone dell'inferno dei piagati: qualcuno, con cautela, lo chiama "il Chirurgo".