Descrizione

Yuzrab

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Founder
    Posts
    4,824

    Status
    Anonymous

    aZLd5t8
    Deserto dei Laghi di Vetro

    2bxbatu

    Un tempo lo Yuzrab era una regione soltanto semi-desertica.
    L'aridità che lo contraddistingue non impedì comunque la colonizzazione da parte di diverse popolazioni, appartenenti a etnie e razze differenti fra loro: queste civiltà si distribuirono autonomamente in diversi villaggi, coprendo gran parte della zona -per lo meno i punti abitabili-, e vissero qui per molte generazioni; ma si sa, il deserto è uno degli ambienti più mutevoli ed inospitali, e lo Yuzrab non fa eccezione.

    Cambiamenti climatici graduali, provocati dall'instabilità stessa del piano dimensionale di cui questa regione fa parte, portarono il deserto ad espandersi con la furia tipica delle sabbie: inarrestabili come una piaga, le dune crebbero in numero e dimensioni, accompagnate da incrementi terrificanti della temperatura… E le conseguenze per gli abitanti furono letali: per prima arrivò la carestia, seguì la guerra per la contesa dei pochi fazzoletti di terra risparmiati dalla desertificazione, e con la guerra arrivò inesorabilmente la morte. Per tutti.

    L'estinzione della civiltà fu graduale come l'avanzare del deserto, poiché i villaggi intrapresero battaglie per cibo ed acqua -beni sempre più rari- accelerando quel processo di sterminio che già la natura da sola aveva cominciato: dei grandi edifici che un tempo sorgevano su questa landa, pochi si ergono ancora intatti, e nessuno si salva dalla polvere; i pochi superstiti, per poter sopravvivere, dovettero trasferirsi nelle tane abbandonate dai Wyrm, scavando sempre più a fondo nella roccia e nella terra, alla ricerca di riparo dal calore insopportabile. Fu così che venne fondata Merovish, la capitale del Sud.

    Oggigiorno, lo Yuzrab è conosciuto con l'epiteto di "Deserto dei Laghi di Vetro", un nome migliore di tanti altri, ed oltremodo appropriato: il riscaldamento che portò all'estinzione dei popoli autoctoni non si limitò a carbonizzare ogni forma di vita, ma condusse la regione stessa ad un cambiamento sostanziale e… crudele.
    Perché i famosi Laghi di Vetro -da cui prende il nome questo deserto- altro non sono che immense distese di sabbia vetrificata dalle temperature infernali… specchi distorti che generano agli occhi degli sprovveduti viaggiatori l'illusione di trovare dell'acqua.

    La presenza dei laghi è comunque una benedizione per gli abitanti di Merovish: sono infatti queste lastre di vetro a filtrare la luce solare nelle profondità della terra, permettendo addirittura la coltivazione delle piante dentro a serre innaturali, disseminate fra i cunicoli e le grotte.


    png

    Oasi del Miraggio
    { Altri Luoghi di Interesse }

    Nonostante la civiltà -e con essa la vita- abbia preso una lunga vacanza da questi luoghi, il deserto conserva ancora le sue bellezze: tesori che si svelano soltanto agli occhi di chi osa sfidare la calura rovente e gli inganni dei miraggi.


    Orchidea | Torgue Corporation



    Edited by Jira - 5/6/2018, 17:13
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Founder
    Posts
    4,824

    Status
    Anonymous

    lJy91rt

    Come c'è dell'ombra in ogni luce, come c'è del male in ogni anima, del bene in ogni Boggart e dell'uomo in ogni donna, anche nel torrido Yuzrab c'è un'oasi di pace e serenità.
    A poche miglia dalle rovine di Daleli, a incrociare le rotte commerciali di numerose carovane abituali, sorge una macchia di verde lussureggiante, che sfida ogni legge della natura.

    In generale le oasi dello Yuzrab sono rare e poco conosciute: piccole pozze di acqua sporca, qualche palmeto spruzzato per inezia degli dèi… Invece l'Orchidea, come l'hanno chiamata gli abitanti delle sabbie roventi, rappresenta un'eccezione: sorge sull'ultima, grande falda acquifera del presidio, il che ha favorito lo sviluppo della vegetazione per oltre un ettaro di superficie.

    Al centro di questa piccola oasi di pace si trova il cuore dell'Orchidea: una polla d'acqua cristallina e invitante, abbastanza profonda da permettere di nuotarci dentro; c'è chi sostiene che -cercando verso il fondo- si possa trovare delle aperture che portino direttamente a dei cunicoli sotterranei, collegati a chissà quale antica rovina.
    Quel che è certo è che l'importanza di questa riserva è tale che in pochi riescono ad avvicinarsi abbastanza da poterla intravedere: essendo l'unica risorsa d'acqua nota su tutta la superficie dello Yuzrab, essa è la diretta fornitrice di derrate per la Tana… nonché uno dei posti meglio difesi di tutto il meridione.

    L'Esarcato stesso ha istituito un corpo carovaniere speciale -i “Carovanieri Scarlatti”- incaricato del trasporto dell'oro liquido tra l'Orchidea e Merovish. Tutta la regione circostante è sorvegliata giorno e notte, dato che a nessun estraneo è consentito l'avvicinamento all'oasi. I più smaliziati sostengono che i Pasha non vogliono che nessuno interferisca con il loro monopolio. Nonostante la politica di terrore che avvolge la gestione dell'oasi, sono parecchi i pazzi che tentano di prendere il controllo della zona, sognando di tagliare i rifornimenti alla città sotterranea per tenere sotto scacco la Tana intera. E, di conseguenza, sono altrettanti coloro che finiscono falciati dai colpi di chi preserva il fragile equilibrio su cui si basa l'intero presidio.



    Edited by Jira - 26/8/2014, 12:52
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Founder
    Posts
    4,824

    Status
    Anonymous

    CQiqmj9

    “Sai che il 97% degli esseri viventi su Endlos non sta esplodendo
    in questo preciso istante?! Le armi Torgue rimedieranno subito.”


    — Messaggio pubblicitario della Torgue Corporation


    Nel mezzo dello sconfinato deserto meridionale si erge un complesso roccioso che sfiora i trecento metri. In mezzo a questi aridi monoliti è incastonato un quartetto di enormi bolle trasparenti, il cui diametro oscilla tra i cinquanta e i duecento metri. Queste irreali gocce di rugiada sono in realtà calotte artificiali, rivestite da un materiale plastico infrangibile in grado d’isolare l’interno delle bolle dalle temperature proibitive che si registrano nel deserto. Al loro interno sono situati gli stabilimenti della Torgue Corporation, azienda specializzata nella produzione di esplosivi e armi da fuoco non convenzionali.
    Ben poco si sa sui trascorsi della società, tanto che è impossibile risalire alla provenienza del capitale che ha permesso la sua edificazione. Non sono rimaste tracce dell’immensa impresa di costruzione che un tale progetto deve aver mobilitato, e tanto meno sono tracciabili le azioni commerciali della fabbrica, protette dalla totale assenza di agenti doganali, documentazioni pubbliche o ispettori del governo. Dopotutto nel Dominio della Violenza è facile insabbiare gli affari più loschi, alimentando un gioco perverso di mazzette, intimidazioni e omertà.

    L’unico aspetto visibile è l’oceano di sabbia che si estende intorno alla fabbrica per centinaia di miglia, nonostante il quale il complesso industriale ha raggiunto uno stadio di autosufficienza impensabile: le quattro calotte sono dense di capillari fotovoltaici che provvedono al fabbisogno energetico dello stabilimento, e una delle bolle contenitive è totalmente adibita alla coltura di moltissime varietà di alberi, permettendo così il ricircolo d’aria pulita in tutti gli ambienti della struttura. È tuttora sconosciuto il processo di approvvigionamento d’acqua adottato dall’azienda, che mantiene segreta ogni informazione a riguardo: l'autonomia dai rifornimenti erogati dall'Orchidea è forse l'elemento che più fa lievitare il valore di mercato degli stabilimenti Torgue.

    La calotta vitrea più distante dalle altre ospita molteplici poligoni di tiro e ambienti per i test delle armi, mentre la bolla più estesa contiene i magazzini e tutti i settori produttivi, che scaricano nell’atmosfera tonnellate di gas tossici attraverso le gigantesche ciminiere. Nella quarta e ultima calotta si trovano i settori di Ricerca e Sviluppo, gli uffici amministrativi dell’azienda e gli appartamenti dello stravagante fondatore. Le quattro zone sono collegate da tubi plastici che mantengono isolato l’ambiente interno, dentro ai quali sfrecciano i vagoni che trasportano materiali e persone. Si vocifera che nelle profondità del suolo – al riparo dagli occhi indiscreti dei non addetti ai lavori – ci sia il reparto più importante, contenente i laboratori adibiti allo sviluppo degli strumenti di morte più ambiziosi, veri e propri dispositivi di distruzione di massa che possono vedere la luce solo grazie a immensi finanziamenti da parte di terzi. Ovviamente ogni informazione riguardante le tecnologie in via di sviluppo è coperta dal più rigoroso silenzio.

    Molto spesso le zone desertiche limitrofe sono utilizzate come campo di prova per le armi ad alto potenziale, e proprio queste ultime sono la causa dei tuoni lontani che rumoreggiano lungo le vie carovaniere. Avvicinarsi all'azienda senza autorizzazione è piuttosto rischioso: non si può mai sapere se l'energumeno che siede sulla poltrona più importante non stia puntando l'ultimo modello di cannone sperimentale proprio contro un incauto viaggiatore.



    Edited by Endlos - 21/7/2014, 11:04
     
    Top
    .
2 replies since 8/7/2012, 17:06   610 views
  Share  
.