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Mmhn...
Un mormorio sommesso, di chi è pensieroso. Una pipa, semi smontata, al cui interno si possono vedere i rimasugli di erbe mezze abbrustolite, le stesse erbe che fumate sprigionano un odore forte, simile solo vagamente al tabacco e molto più a qualche tipo di erba allucinogena.
Un dito candido smaltato accuratamente di nero esamina con attenzione quei rimasugli, e nel farlo si odono leggeri i tintinnii di svariati bracciali e gioielli vari. I biondi capelli lunghi ricadono scompostamente davanti al viso della donna semi svestita, che siede a gambe incrociate su una roccia nel bel mezzo del niente. O meglio, non del niente... Di quella che sembra una distesa vulcanica infinita, con tanto di magma gorgogliante.
La sua espressione è concentrata, sembra quasi che cerchi qualcosa di particolare tra le erbe della sua pipa. Dopo qualche attimo schiocca la lingua, sbatte le lunghe ciglia nere e con un sonoro clack rimette a posto lo strumento, dopo averlo rifornito di nuove erbe a dar manforte alle sorelle già utilizzate. Con un balzo, facendo leva sulla mano sinistra, la bella Kiritsubo scende dalla roccia che aveva utilizzato come sedia fino a quel momento, e di nuovo si ode il tintinnio della sua chincaglieria, stavolta più forte. Sembra quasi risuonare in mezzo a quel nulla, spezzato solo dal gorgogliare del magma.
Ed è proprio ad una pozza di magma che la bionda si avvicina, sempre con quell'aria pensierosa: che intenzioni potrà avere? E' forse curiosa di scoprire da dove proviene il flusso?
Si piega sulle ginocchia, in una posizione forse sconveniente considerato il suo vestiario, esitando un attimo. Quindi, avvicina la pipa al magma fumante, in modo da...
...
...Accenderla.
Fuuuuuuuuuuuu. Ne tira una boccata come se fosse l'aria per un sub che ne era a corto, rilassando completamente i muscoli e lasciandosi cadere all'indietro, in modo da sedersi proprio lì dove s'era accucciata un attimo prima.
Ahhh.
Sul suo viso prima concentrato ora è dipinta un'espressione di pura estasi. La donna lascia andare lievemente la testa all'indietro inspirando a fondo prima di prendere un'altra boccata di delizioso fumo dalla sua pipa di fattura pregiata.
-------------- QUALCHE MINUTO PRIMA
Si era ritrovata di punto in bianco catapultata in una realtà completamente differente dalla propria. Un secondo prima sta effettuando una lettura dei tarocchi all'interno di una baracca in un villaggio sperduto del Sud America, il secondo dopo eccola lì capitombolare tra rocce e lava. Per un pelo, poi, non finiva pure dentro una di quelle pozze incandescenti! D'accordo che era uno Spirito e aveva più di duemila anni, ma finire dentro il magma bollente significava morte certa per chiunque.
KYAH!
Grazie alla sua prontezza di riflessi era riuscita a bloccare il suo ruzzolamento aggrappandosi ad una roccia posta verticalmente vicino alla pozza di lava, usandola come appiglio di fortuna. Il suo lungo boa di pelo bianco aveva pericolosamente sfiorato la superficie ribollente del magma, e aveva chiaramente sentito l'odore di bruciato tipico del caso, ma per fortuna aveva avuto il sangue freddo di darsi un colpo di reni per tirarsi in posizione eretta e salvare sia se stessa che il suo prezioso boa dall'atroce morte che li aspettava.
Incuriosita dal luogo e dal fenomeno di dislocazione che aveva appena vissuto, la Tatuatrice si era guardata intorno con occhio attento, ma tutto ciò che era riuscita a capire era che si trovava nel bel mezzo del niente, in un luogo sconosciuto persino a lei che aveva visitato tutto il mondo più e più volte.
Si era grattata sconcertata la testa, non sapendo davvero come trarsi d'impaccio da quella situazione e cosa pensare di quell'incanto spazio-temporale che l'aveva condotta lì. Prima di tutto, chi gliel'aveva lanciato? E perchè? E dove accidentaccio era finita, ora!?
Per buttar fuori un pò di stress aveva tirato fuori la sua pipa, constatando che era spenta e non aveva da accendere. Lì per lì le venne in mente che forse stava vivendo una sorta di allucinazione, quindi aveva preso a esaminare le erbe usate nel composto dentro la pipa: magari aveva sbagliato i dosaggi...
--------------
. -
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MozartStatus Generale - Status Fisico: Danno Medio al collo, danno Alto da caduta (70%).
Status Emotivo: Dolorante.
Danni Subiti: Medio da morso, Alto da caduta.- Mana Totale: (80%).
Mana Consumato: (30%).
Attive 1° Turno- Souverain de Ronce
Al cosmo del Mozart rispondono rovi e rampicanti di vario genere, spesso coperti di spine o aculei possenti. Di questi egli può disporre come più gli aggrada, e nei modi più disparati. Il loro raggio d'azione (4 metri a Basso, 6 a Medio, 10 ad Alto e 15 a Critico) ha il Cavaliere come centro, ed, pur dipartendo esclusivamente da lui, entro tali limiti potranno emergere ove questi lo desidera (o animarsi, se sono già presenti in campo). Sempre in virtù dell'energia profusa, è possibile disporre di più rovi (4 elementi a Basso, 6 a Medio, 8 ad Alto e 10 a Critico) aizzandoli contro un bersaglio così come la fantasia vuole: per stritolare, per fustigare, per aggrapparsi, per difendersi, per strangolare... L'unico limite alla versatilità di questa tecnica è Mozart stesso, oltre che la quantità di Cosmo a sua disposizione.[ Attiva ConsumoVariabileMedio - Rovi Spinati ]- Piranhan Rose
L'altra faccia della medaglia, la morte che non da scampo e che incute estrema sofferenza: la Rosa Nera ha fama "d'arma famelica e distruttiva", poiché non esiste al mondo nessun fiore dotato delle sue medesime e incredibili proprietà. L'eleganza di quest'attacco è superata solo dalla sua potenza, giacché il turbine nero che si dipana frontamente dalle braccia spalancate del Cavaliere non ha scrupolo alcuno, estendendosi per dieci metri in un raggio conico; come l'animale da cui prendono il nome, un massimo di otto rose nere come la pece si dirigono vorticose verso l'obiettivo, accompagnate dalla danza nefesta di petali, avendo come scopo ultimo quello di straziarne le carni. Difatti, eventuali difese a consumo pari o inferiore verrebbero come "divorate" dal passaggio delle Rose, mentre i danni che Mozart tenterebbe d'arrecare alla carne della vittima designata non avrebbero eguali tanto sarebbe atroci i tormenti e il dolore provocato [ Attiva Consumo Alto - Rose Nere ]. Eppure, proprio in virtù di questa sua peculiarità temibile, una rosa nera può essere usata anche per contrastare un eventuale attacco a consumo, di stampo fisico, scagliato a danno del Cavaliere. Difatti quest'ultimo, proprio per questo motivo, potrà in tal modo decidere le modalità nonché l'efficacia stessa della difesa.
[ Attiva Consumo Variabile - Rose Nere ]- Nessuna
- Nessuna
Armatura d'Oro di Pisces
{ corazza d'oro dotata di:
passiva di semi-indistruttibilità,
passiva di bagliore accecante }Flauto delle Vuote Melodie
{ flauto only gdr }Lancia d'Oro
{ Lancia lunga 3 metri }
Elenco PassiveSeventh Sense
{ passiva mana + 10% }The Graceful Death
{ passiva influenza psicologica (paura di morire) fino a Livello Medio }Post Presentazione « Oh dai! Tre contro uno, non vi sembra troppo? »
Fece, vociando con fare lamentoso.
Guardò i tre mostri davanti a lui come se fossero una vera scocciatura, più che un potenziale pericolo; e dato che il colore delle loro scaglie suggeriva una potenziale e incipiente calma, il Cavaliere credette di poterle affrontare senza dubitar di tirarne giù due prima che una di esse riuscisse a fargli del male. Non sbagliò i conti, ma solo le supposizioni...
Notò subito con quanta agilità il primo gli era balzato addosso. E la cosa già gli piacque davvero poco. Sicché attese l'attimo giusto, prima di affondare la sua lunga lancia d'oro dentro la gola del mostro. Il bagliore emesso dalla stessa rese impossibile alla bestia notare il guizzo della lama, che tuttavia non ferì la bestia in profondità. Le altre due poi non erano state certo in attesa, fiondandogli contro dai lati. Eresse quindi a sua protezione un bozzolo di rovi, ma notò con stupore quanto facilmente gli artigli e le zanne di quei maledetti riuscissero a soverchiare la sua protezione.
Tuttavia tale espediente gli concesse tempo per liberare la lancia, e facendola ruotare colpì gli altri due con un movimento semicircolare... solo per notare le loro scaglie ancora integre.
Le cose si mettevano davvero male...« Va bene, va bene. Mi spiace, facciamo pace? »
Notò distrattamente il Segugio frontale accasciarsi a terra, forse a causa della ferita subita. La cosa non lo preoccupò, dato che erano in due ad attaccarlo -ancora- dai fianchi. Decise questa volta di attaccare, elevando a sé le famose rose nere: fiori dai petali corvini capaci di divorare oggetti fisicamente più duri e resistenti. La sua mossa ebbe un'esito positivo, distruggendo le scaglie e attaccando la carne dei mostri. Ma il suo grido di gioia si spense quando il lupo che credeva morto gli balzò alla gola, azzannandolo.
Così cadde all'indietro, verso un burrone.
Trascinandoselo dietro.Sarebbe rotolato per metri e metri.
Il mostro dietro di lui, ormai morto, si fracassava contro spuntoni di roccia.
Lui, forse a causa della sua armatura, subì solo sconquassi e brutti urti, ma nulla osò scalfire l'oro di cui era fatta la corazza. Ma quando definitivamente si fermò, avendo perso molto sangue, poté solo notare di non dover temere per la sua vita. Almeno non subito.
La ferita non era profonda ma poteva infettarsi...
peccato che fosse solo, in quel maledetto vulcano.
O forse no?- mi scuso per il ritardo
buona ruolata. -
.
Fuuuuu. Dai a parte il calore estremo e il piccolo particolare che si trovava in un luogo sconosciuto da sola e senza sapere come uscirne, insomma, non si stava poi così male lì. Magari era vittima di un'illusione. Si, probabilmente era così, altrimenti come se lo spiegava? Non esisteva un luogo simile in tutto il mondo, quindi quella doveva per forza di cose essere una manifestazione psichica di qualcuno.
Una vendetta magari.
Accogliendo l'idea a cuor leggero, Kiritsubo si decise ad alzarsi. Pipa in bocca, si ripulì le vesti dall'eventuale sporco o polvere - scatenando una furia di tintinnii nel farlo, grazie ai suoi gioielli - e finalmente iniziò a curiosare in quella che supponeva fosse una grande, gigantica illusione.
Saltò agilmente sopra un paio di rocce impilate, scalandole in modo da avere una visuale d'insieme più ampia e magari dettagliata. Di solito gli scenari delle illusioni danno qualche indizio sul creatore dell'illusione stessa, quindi se era vittima di un illusionista che voleva vendicarsi di qualcosa nei suoi confronti, beh, poteva cercare di indovinare di chi si trattasse.
Peccato che lo scenario non le dicesse assolutamente nulla.
Rocce magmatiche ovunque, terreno arido e brullo intervallato qua e là da pozzi di lava incandescente, difficile persino vedere con chiarezza il sole, probabilmente per colpa dei fumi vulcanici esalati dalla zona.
Fuuuuu.
Ancor più pensierosa di prima, la Tatuatrice scese dalla sua improvvisata torretta di avvistamento e ritornò sui suoi passi, decisa a camminare verso nord finchè non avesse trovato qualcosa di diverso, un villaggio, una città... Qualsiasi cosa non fosse quella landa deserta.
Se davvero si trattava di un'illusione, era improbabile che si spingesse così oltre dando vita a un intero microcosmo nel quale potersi muovere; quindi avrebbe dovuto incontrare lo stesso identico paesaggio ripetutamente, come nei dejà vu.
Invece il paesaggio cambiava.
Mai una roccia uguale all'altra, mai una pozza di magma nella stessa posizione di una vista precedentemente. La stessa geografia della zona, le zone più piane rispetto alle lievi alture - vulcani? - continuava a cambiare, eppure l'orizzonte non sembrava portare buone notizie nonostante lei vi si avvicinasse. Sempre lo stesso rossastro colore di magma, le stesse macchie scure delle rocce e lo stesso fumo grigio delle esalazioni vulcaniche.
La rabbia, passo dopo passo, prendeva il posto del suo iniziale ottimismo. Dove accidenti sono finita!?
Dopo un periodo di tempo che non seppe determinare - ore? minuti? giorni? - la bionda avvistò qualcosa all'orizzonte. Qualcosa di diverso.
Una macchia in movimento, si, dai colori differenti rispetto a quelli a cui si stava ormai abituando: oro? Si, poteva definitivamente dire che si trattava di oro, siccome lo vide brillare un paio di volte grazie ai riflessi delle pozze di lava. Era una figura, si, più si avvicinava a passo spedito e più poteva dirlo con più certezza. Assieme alla figura aveva notato anche una luce saettante, più simile effettivamente ad energia. Forse c'era un combattimento in atto? I rumori erano soffocati dal gorgoglio dei vulcani, ma più si avvicinava e più poteva distinguere dei rumori differenti: ringhi, forse?
Giunta ormai a circa trecento metri dalla meta, si rese conto che quella che la figura teneva in mano non era affatto energia, ma bensì una lancia anch'essa dorata. Un essere vivente, quindi! Spirito, Demone od umano? Non riusciva a dirlo con precisione, il suo fiuto purtroppo era offuscato dal puzzo di zolfo della zona. Meglio andarci con cautela, pensò.
Rallentò il passo, trovando a duecento metri dalla figura un riparo, in modo da non entrare direttamente nel suo campo visivo ma allo stesso tempo potendola osservare.
Si trattava decisamente di un guerriero. Distinse, ora con sicurezza, tre carcasse di animali attorno ad essa: evidentemente l'essere aveva combattuto fino a quel momento contro quelle bestie.
Quella, ormai ne era certa, non poteva affatto essere un'illusione. Già è difficile per un illusionista generare un ambiente così vasto, inserirci persino un essere richiedeva tantissima energia in più, e lì di esseri ne vedeva ben quattro. Certo, tre ora erano morti ma fino a qualche metro prima li aveva visti vivi e vegeti, sottoforma di macchie scure che si avventavano contro la figura dorata.
Ma se non era un'illusione, dov'era finita!?
Un rumore metallico richiamò la sua attenzione, e sbirciando dalla roccia che la riparava notò che la figura era stata nuovamente attaccata da una delle bestie. Ma non erano morte? Evidentemente una aveva ancora abbastanza forza per saltargli al collo, peccato per l'essere che dietro di lui, poco distante, c'era un burrone. L'impatto con la bestia lo fece cadere all'indietro proprio lì dentro, e la Tatuatrice potè udire qualche ringhio e altri rumori metallici, fino a un sonoro tonk che determinò la fine di tutti i rumori.
Ok. O lì dentro c'era lava e quei due c'erano finiti dentro, o uno dei due era stato ucciso dall'altro. In entrambi i casi significava che l'unico essere in grado di aiutarla - si spera - a uscire da quell'incubo vulcanico poteva essere morto. E non poteva lasciarsi scappare quell'occasione!
Uscì dal riparo della roccia, correndo verso il burrone e spiandoci dentro. Notò per prima cosa la bestia, fracassata letteralmente contro una roccia appuntita. Menomale, almeno lì dentro non c'era lava...
L'essere dorato, invece, sembrava piuttosto affaticato. Sentì vagamente odore di sangue ancor prima che potesse scorgerne il rosso scarlatto che bagnava l'armatura... Ma, prima di avvicinarsi, era bene verificare che quello non fosse un essere ostile. Chi poteva assicurarle che una volta medicato non l'avesse attaccata?
Si accucciò sulla sponda del burrone, guardando l'essere con i suoi occhi neri e impassibili. Da quella posizione in effetti si poteva tranquillamente sbirciare sotto le sue vesti già di loro poco coprenti, ma non le era mai importato molto. Il boa bianco era arrotolato attorno al corpo, in modo che non si sporcasse toccando terra.
Beh alla fine hai vinto tu almeno.
Lo disse con la sua solita voce roca e melliflua, un attimo prima di portarsi la pipa alla bocca. Chissà cosa sarebbe successo, ora?. -
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MozartStatus Generale - Status Fisico: Danno Medio al collo, danno Alto da caduta (70%).
Status Emotivo: Dolorante.
Danni Subiti: Medio da morso, Alto da caduta.- Mana Totale: (80%).
Mana Consumato: (0%).
Attive 1° TurnoNessunaNessuna- Nessuna
- Nessuna
Armatura d'Oro di Pisces
{ corazza d'oro dotata di:
passiva di semi-indistruttibilità,
passiva di bagliore accecante }Flauto delle Vuote Melodie
{ flauto only gdr }Lancia d'Oro
{ Lancia lunga 3 metri }
Elenco PassiveSeventh Sense
{ passiva mana + 10% }The Graceful Death
{ passiva influenza psicologica (paura di morire) fino a Livello Medio }Post Attivo « Almeno non sono morto... di nuovo. »
Constatò, mentre si guardava intorno.
Aveva scelto proprio un bel posto per farsi quasi ammazzare: Geisine non era certo una località turistica particolarmente rinomata -forse proprio a causa di quei maledetti lupi-, e versare in quelle condizioni in completa solitudine rischiava di peggiorare una situazione di per sé non proprio rosea. Levò un'occhiataccia al cielo arrossito dai riverberi della lava, e sbuffando per la sua disattenzione, fece per liberarsi della corazza che, avendo sconfitto il nemico, meritava il giusto riposo. Un bagliore lucente lo ricoprì per qualche istante, mentre i pezzi della stessa -come mossi da propria volontà- si divisero in frammenti ordinati, salvo poi ricomporsi con un vortice aggrazziato formando un totem che ricordava, curiosamente, un pesce.
E mentre la sua fida compagna si elevava verso i fiotti di lava, dirigendosi come sorretta da un'incantesimo verso una località sconosciuta, il giovane e ferito Mozart tentò di mettersi a sedere. E fu allora che, sebbene inizialmente incredulo, notò qualcuno poco oltre il bordo del burrone. Non fece caso al fatto che, dato il modo con cui si era appollaiata, gli bastasse una sbirciatina per indagare nella sua sottana: era un casanova, non un maiale. Ragion per cui si limitò a scrutare lei, con quel suo boa bianco e quegli occhi profondi e inespressivi. Se non fosse stato ferito, forse avrebbe scalato tutta la parete per andare da lei e farle qualche avanche...
Beh alla fine hai vinto tu almeno.
Ricambiò la frase di lei con un sorriso, forzato un po' dal dolore.
Guardandolo si potevano notare i suoi capelli biondi e fluenti, attorcigliati in una lunga coda, tenuta saldamente unita da un nastro rosso; e la camicia che prima era coperta dall'armatura adesso -libera- metteva in risalto tutta la regalità della sua figura. Era come un principe uscito da chissà quale fiaba: bello ed anche impossibile.
Raccattò qualche grappolo di forza per mettersi a sedere meglio e, senza togliere lo sguardo dalla donna, chiosò:« Già, così pare. »
-poi abbassò il capo, continuando a sorridere-
« ...comunque non mordo, puoi scendere »Concluse, aspettandosi che la donna, comprendendo che non c'era nulla da tempere, avrebbe azzerato le distanze tra loro: così lui avrebbe potuto finalmente vedere meglio -e da vicino- l'angelo apparso a salvargli la vita.
- a te
. -
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Standosene lì accucciata a spiare l'essere, potè assistere a qualcosa di particolare: l'involucro dorato che circondava la creatura, palesemente un'armatura ora che la vedeva da vicino, si ritirò dal corpo dell'essere regredendo alla forma di una sorta di pesce. Ora poteva vedere meglio la creatura, cosa che in effetti la incuriosiva parecchio stando alle sue supposizioni circa la sua ignota locazione attuale. Per quanto ne sapeva poteva anche non trovarsi sulla Terra, e quell'essere poteva rivelarsi una sorta di mostro alieno o qualcosa del genere.
La forma, all'apparenza, era umana. Cento per cento umana. Anche l'odore non sembrava somigliare nè a quello di uno Spirito nè a quello di un Demone - abituata com'era a indovinarlo, sulla Terra, tramite il suo olfatto portentoso.
L'uomo, pur ferito, sembrava stranamente calmo. Anche la sua voce, nella quale c'era solo il lieve sentore del dolore fisico che stava provando, suonava calma, controllata, perfino regale.
Kiritsubo meditò qualche attimo, scrutando ancora l'uomo con i suoi occhi neri e imperscrutabili. Alla fine arricciò il naso, si portò la pipa alla bocca e facendo leva sulle ginocchia si mise in posizione eretta, la mancina a sorreggere la destra che a sua volta sorreggeva la pipa con fare elegante.
Fuuuuuuuuu. Buttò fuori il fumo, ma stavolta l'uomo avrebbe potuto notare qualcosa di diverso: il fumo sembrava gravitare attorno alla donna, disegnando opache figure senza senso attorno a lei.
Scendere? Non credi ti serva una mano per risalire, invece?
Gli rivolse un sorriso divertito, appena visibile per via della pipa costantemente appoggiata alle labbra. Il fumo attorno a lei si mosse nuovamente, disegnando stavolta una specie di mano che veniva posta verso l'uomo, come a garantirgli il suo aiuto. Un attimo dopo, l'immagine si disgregò e il fumo tornò a gravitare scompostamente attorno alla figura della donna.
Certo comunque che non l'avrei mai detto che sotto a quell'armatura si nascondesse un principino. Mi aspettavo più un burbero guerriero...
Lo disse sempre con quel suo fare strafottente, chiaramente a mò di provocazione ma senza intenti malevoli in realtà. Voleva semplicemente saggiare un pò la psiche di quel ragazzo, effettivamente così lontano dalle idee che si era fatta poco prima sull'identità dell'essere dorato che quasi era rimasta spiazzata.STATO FISICO Perfetto
STATO MENTALE Incuriosita
MANA 80%__________ ___ _ ___ __________
ATTIVE: Brahman {10m, consumo Alto - scopo GdR}Il Brahman è un concetto chiave: è l'immutata, infinita e trascendente realtà da cui materia, energia, tempo, spazio e generalmente qualsiasi cosa ha origine... Come anche il pensiero e le arti illusorie, in quanto potenti emanazioni della mente. A questo concetto è ispirata la tecnica: Kiritsubo vive burlandosi del prossimo e usando i suoi poteri di incantatrice sia come difesa che come offesa, infatti è spesso e volentieri circondata dai suoi flussi psichici, che generano le più svariate illusioni a seconda del suo volere sulla mente di chi le sta attorno. Stare a stretto contatto con lei significa essere potenzialmente preda dei suoi scherzi mentali: potrebbe presentarsi alle persone più sprovvedute sotto le spoglie di qualcun altro o addirittura in forma mostruosa, potrebbe far credere ai più paurosi che proprio lì sulla loro spalla si è posato un ragno grosso, peloso e minaccioso... Oppure potrebbe semplicemente non manifestare nulla di preciso, a seconda del suo volere e del suo stato d'animo.
ब्रह्मन् | b r a h m a n
Normalmente per scopi GdR la tecnica ha una durata illimitata e può avere effetto su diverse persone contemporaneamente, con una potenza e in un raggio variabili (5 ,7, 10 o 15 metri a seconda del consumo). In combattimento avrà invece effetto su un solo bersaglio alla volta, per la durata di due turni; anche in questo caso potenza e raggio d'azione saranno determinati dal consumo.
{Consumo: Variabile | Durata trance: 2 turni | Effetto: illusioni psichiche}
PASSIVE: Shakuyaku; la Peonia {Difesa Passiva verso le Illusioni del 50%}La peonia è un fiore dall'aspetto elegante, chiamata anche "rosa senza spine" e considerata come portatrice di fortuna e simbolo di audacia e coraggio. Kiritsubo ha il tatuaggio di una grande peonia rossa trafitta da una spada sulla schiena, tatuaggio che le fu fatto dalla sua insegnante del mestiere quando divenne a tutti gli effetti una Tatuatrice. Un'illusionista di mestiere come era appena diventata l'allor giovane Kiritsubo, che vive truffando e burlandosi degli altri, di certo di fronte a qualcuno in grado di esercitare lo stesso potere non può mostrarsi debole. Il tatuaggio infatti non ha solo una funzione estetica, ma la particolare miscela usata per l'inchiostro e il rituale stesso applicato durante l'incisione, gli conferiscono proprietà magiche: una resistenza passiva alle illusioni e alle manifestazioni psichiche in genere atte a confondere la mente della donna, del 50%.
芍薬 | s h a k u y a k u; la Peonia
Se la peonia simboleggia fortuna, coraggio e forza e può essere correlata all'attitudine particolare della Tatuatrice verso le arti illusorie e psichiche, la spada che la trafigge simboleggia che quel dono può essere anche usato contro di lei... Garantendole così, grazie al principio magico, una difesa contro la sua stessa branca di specializzazione.
{Difesa passiva verso le illusioni del 50% -Difesa passiva verso le tecniche di malia del 50%(BLOCCATA)}. -
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MozartStatus Generale - Status Fisico: Danno Medio al collo, danno Alto da caduta (70%).
Status Emotivo: Dolorante, sorpreso.
Danni Subiti: Medio da morso, Alto da caduta.- Mana Totale: (65%).
Mana Consumato: (15%).
Attive 1° TurnoInfine, come ogni Armatura d'Oro, quella dei Pesci ha la singolare capacità di poter apparire al servizio del suo Cavaliere al momento in cui questi ne abbisogna. Quando non indossata, infatti, indipendentemente dal luogo in cui si trova, non importa quanto distante dal suo Cavaliere, accorrerà sempre quando richiamata dal Cosmo cui appartiene. In tal caso, è sufficiente una spesa di mana pari a Basso per manifestare Call of Duty e indossare coreograficamente le proprie vestigia.
[ Attiva - Richiamo Corazza ]- Souverain de Ronce
Già citata
[ Attiva ConsumoVariabileMedio - Rovi Spinati ]- Nessuna
- Nessuna
Armatura d'Oro di Pisces
{ corazza d'oro dotata di:
passiva di semi-indistruttibilità,
passiva di bagliore accecante }Flauto delle Vuote Melodie
{ flauto only gdr }Lancia d'Oro
{ Lancia lunga 3 metri }
Elenco PassiveSeventh Sense
{ passiva mana + 10% }The Graceful Death
{ passiva influenza psicologica (paura di morire) fino a Livello Medio }Post Attivo Scendere? Non credi ti serva una mano per risalire, invece?
No, affatto.
Non era quello il problema peggiore, al momento.
Doveva soltanto trovare un modo per curarsi, o comunque medicarsi... a risalire poteva farlo quando voleva, e senza nemmeno sforzarsi più del dovuto. Forse per questo rimandò alla giovane un'espressione divertita, seppure sofferente..« Suvvia, non fare la ritrosa.
Non mordo ti ho detto
»Si avvicinò alla parete che separavano il principe dalla principessa, e constatando che meno di sette metri li separavano, socchiuse gli occhi raccogliendosi intorno ad una brevissima meditazione; e quindi profuse la terra della sua stessa energia, dalla quale rovi coperti di spine -sorgendo- discesero verso di lui. Lo avrebbero afferrato e portato da lei, rispondendo al suo esclusivo volere. E quando fu abbastanza vicino da perdersi nelle sue iridi, fece riaffiorare nella sua memoria le parole ch'ella poc'anzi gli aveva rivolto:
Certo comunque che non l'avrei mai detto che sotto a quell'armatura si nascondesse un principino. Mi aspettavo più un burbero guerriero...
« Niente è impossibile su Endlos.
Enchanté mademoiselle. »Sorrise.
Le avrebbe preso la mano -o almeno ci avrebbe provato- per portarla alle labbra rosate.
Uno, due... tre baci aggraziati avrebbero risalito la nivea pelle di lei, fino a soffermarsi a breve dal suo viso: lì, per ora, gli era ancora precluso spingersi.
Solo allora, senza perdere il tono e il piglio di un dongiovanni, avrebbe concluso.
Presentandosi così:« Mozart della costellazione dei Pesci, è il mio nome celeste. »
- nel turno precedente ho dimenticato di citare l'attiva di richiamo per la corazza: l'ho fatto ora
. -
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Sollevandosi grazie a una serie di rovi evocati magicamente, l'uomo raggiunse rapidamente la sponda del burrone e la stessa Tatuatrice, incredula. Le rubò la mancina per esibirsi nel più classico dei baciamani, e per quello la bionda potè anche lasciar correre - insomma, quante volte era successo sulla Terra? -, ma quando i baci continuarono ad aumentare mentre la distanza che li separava diminuiva, beh, dovette ricorrere a un espediente di supporto.
Heh.
Un ghigno divertito le si dipinse in volto mentre il fumo che la circondava si concentrò interamente davanti a lei, proprio tra sè e l'uomo, come un cuscinetto. In questo modo potè elegantemente ritrarre la mano e ripristinare la giusta distanza tra loro.
Ma che classe. Non mi facevano il baciamano da circa mille anni, non ci sono più abituata.
La mancina ora libera andò ad acchiappare il boa di pelo bianco, col quale iniziò distrattamente a giocherellare mentre faceva un altro tiro della sua pipa. Soffiò il fumo dall'odore forte lateralmente, e puntò invece il boa contro l'uomo che si era appena presentato col nome di Mozart.
Ma dai. Quindi sei tipo caduto dal cielo, Oh Cavaliere della Costellazione?
Lo stava chiaramente provocando, ma infondo se l'era un pò cercata con quella presentazione in stile Cavalieri dello Zodiaco. Piuttosto, aveva appena detto Endlos o si sbagliava?
Il mio nome, comunque, è Kiritsubo... - lasciò la presa sul boa, che cadde di nuovo lateralmente al suo corpo mentre la mancina tornava a sorreggere la destra che a sua volta sorreggeva la pipa vicino alle sue labbra - ...E credo sia inutile raccontarti chi ero visto che, nome a parte, non credo valga molto ora che mi trovo in questa realtà. A proposito, hai detto Endlos o sbaglio? E' il nome di questo posto? - Piccola pausa, che usò per fare un altro tiro e soffiare il fumo di nuovo di lato - Spero proprio che non sia tutto così vulcanico, altrimenti sai che noia.. -
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MozartStatus Generale - Status Fisico: Danno Medio al collo, danno Alto da caduta (70%).
Status Emotivo: Dolorante, sorpreso.
Danni Subiti: Medio da morso, Alto da caduta.- Mana Totale: (65%).
Mana Consumato: (15%).
Attive 1° Turno- Nessuna
- Nessuna
Armatura d'Oro di Pisces
{ corazza d'oro dotata di:
passiva di semi-indistruttibilità,
passiva di bagliore accecante }Flauto delle Vuote Melodie
{ flauto only gdr }Lancia d'Oro
{ Lancia lunga 3 metri }
Elenco PassiveSeventh Sense
{ passiva mana + 10% }The Graceful Death
{ passiva influenza psicologica (paura di morire) fino a Livello Medio }Post Attivo Heh.
-ghignò divertita, mentre una leggera nuvoletta si frapponeva tra lui e l'angelo, escludendogli definitivamente la possibilità di un bacio-
Ma che classe. Non mi facevano il baciamano da circa mille anni, non ci sono più abituata.
S'incuriosì il musico. Aveva visto poche persone in vita sua manipolare il fumo come faceva costei, e dunque trovò meraviglioso il suo modo di fare. Certo, era dell'avviso che fumare potesse nuocere ad una così graziosa fanciulla -mille anni, sicuramente, non li dimostrava-, tuttavia tacque non volendo affatto sottolineare l'argomento. Preferiva lo sguardo di lei.
Ma dai. Quindi sei tipo caduto dal cielo, Oh Cavaliere della Costellazione?
« Oh no mia cara. Credo anzi che sia tu ad essere caduta dal cielo, come un'angelo la cui bellezza rode d'invidia Iddio; e così, naufraga, eccoti qui. »Kiritsubo.
Si presentò lei, giocherellando con il boa bianco che, adesso, scendeva sinuoso seguendo le forme di lei, e i capricci dei suoi fianchi. Non smise di guardare nemmeno per un'attimo, come catturato da qualcosa che andava oltre la semplice attrazione fisica: perché Mozart era molto più che qualcuno in cerca di un'avventura, o di una relazione da letto e fuga.
Amava le donne -questo era innegabile- ma non il farle soffrire....E credo sia inutile raccontarti chi ero visto che, nome a parte, non credo valga molto ora che mi trovo in questa realtà. A proposito, hai detto Endlos o sbaglio? E' il nome di questo posto?
Spero proprio che non sia tutto così vulcanico, altrimenti sai che noia.
« Vale lo stesso per me. Anche perché reputo che dal mondo da cui vieni non esiste alcun Impero di Francia.
In ogni caso sì, questo mondo -questo semipiano- si chiama Endlos; e non temere, è solo il Presidio del Sud che manca veramente di decoro. L'Est è già molto più gradevole. »Concluso, omettendo volutamente un'altra spiegazione.
Ovvero sul perché le avesse dato della naufraga. Riteneva che, con il tempo, avrebbe capito anche da sola...
Non sempre era un bene dichiararsi non endlossiani.
SpecchiettoInformativo
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Kiritsubo, ora, si fece più attenta. Quel dongiovanni aveva detto qualcosa di molto molto interessante, qualcosa che le ricordava il suo mondo: Francia.
No, aveva ragione lui nel dire che nel mondo dal quale proveniva la Tatuatrice l'Impero di Francia non esisteva più, ma era esistito. E ammettendo che entrambi provenissero dalla stessa Terra, la stessa diabolica sfera di acqua e terra dove proliferavano esseri umani, questa differenza di realtà poteva significare due cose: entrambi provenivano dalla Terra, ma o da due epoche differenti - questo donava circa cinquecento anni in più al biondo, cosa che lo faceva avvicinare all'età di Kiritsubo -; oppure da due universi paralleli. Si insomma, la teoria per la quale il corso degli eventi si modifica in base alle azioni, creando diversi percorsi temporali e quindi diversi universi paralleli.
Aveva solo un modo per verificarlo.
Sollevò con la mancina il suo boa candido, di nuovo, e lo arrotolò attorno al collo del biondo con fare mellifluo. Un sorriso furbo balenò sulle labbra rosee della sciamana, e in un battito di ciglia persino il fumo che la circondava sembrò dissiparsi.
Mozartino caro. Che anno era quando hai lasciato la Francia?
Con quel tipo forse nemmeno serviva utilizzare tecniche di malia, bastavano le curve.
L'obiettivo della Tatuatrice era semplice. Se l'anno fosse stato uguale, significava che la teoria valida era quella degli universi paralleli, cosa che non garantiva alcun tipo di indizio ulteriore circa l'evento che l'aveva trasportata lì su Endlos. Al contrario, se si fosse trattato di epoche diverse voleva dire che il fenomeno poteva verificarsi in modo assolutamente casuale, e che il tempo lì era decisamente relativo - visto che la differenza di epoche doveva essere all'incirca di mezzo millennio.. -
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MozartPost Attivo Notò l'occhietto della donna farsi più attento.
Che l'avesse colpita in un punto dolente? O forse, non volendo, aveva nominato qualcosa che aveva stuzzicato il suo interesse? Ragionandoci, aveva fatto qualche accenno all'Impero... alla Francia. Sì, forse costei conosceva il regno degli abissi, e quindi se fosse provenuta dal suo stesso mondo avrebbe avuto finalmente la possibilità di parlare con un suo conterraneo.
Sicché, spinto da questa speranza, la ascoltò:Mozartino caro. Che anno era quando hai lasciato la Francia?
-con un piglio deluso e un'espressione pregna del disappunto, le disse-
« Anno? Oh no, si è smesso di contare gli anni da quando l'Olocausto ha devastato metà del globo. Non lo ricordate?
Ah ma forse voi non siete del mio tempo, o del mio mondo. Chiunque abbia vissuto gli atroci anni del cataclisma non potrebbe dimenticarlo, se non qualora fosse nato prima di esso. Cioè nell'anno 2010 circa... »Le aveva sparato una data, che non era affatto imprecisa, ma che per lui valeva davvero poco. La vita dopo il mare di luce fatale aveva preso un senso nuovo: intere foreste distrutte, milioni di vite perdute, città devastate, mari ingrossatisi fino a coprire intere isole, e due decadi di siccità e carestie inenarrabili. Erano davvero pochi i luoghi dove l'umanità aveva ripreso a prosperare, quattro invero: la Repubblica di Athene, l'Impero dei Mari, il Granducato dell'Ade e infine il Sacro Regno del Nord. Quattro regni per quattro divinità, un'obiettivo per ognuna di esse.
Certo, avrebbe dovuto riassumere meglio il tutto.
Non era certo semplice racchiudere in quella frase tutta l'atroce dipartita del mondo, costretto alla distruzione per salvare se stesso dalla tirannia. Ma non osò menzionare l'argomento, probabilmente Kiritsubo non aveva mai conosciuto il Dio d'Ebano.
Per sua immensa fortuna.Concluso, omettendo volutamente un'altra spiegazione.
Ovvero sul perché le avesse dato della naufraga. Riteneva che, con il tempo, avrebbe capito anche da sola...
Non sempre era un bene dichiararsi non endlossiani.
SpecchiettoInformativo- ho tolto da mezzo la legenda, visto che ormai le mie passive dovresti saperle bene XD
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Universi paralleli, decisamente. Forse la Terra di cui parlavano entrambi era la stessa, ma sicuramente gli eventi svoltisi nel mondo di Mozart erano differenti dagli eventi del mondo di Kiritsubo. Chissà se anche da lui esistevano gli Spiriti? Nel suo mondo erano praticamente sempre esistiti, nascosti all'occhio umano.
Con un leggero disappunto la bionda sospirò, lasciando la presa sul ragazzo.
Mmmh, evidentemente la Francia del mio mondo è diversa dalla Francia del tuo. Peccato...
Si voltò, facendo qualche passo avanti. Oh beh, se il fato aveva deciso di proporle quella nuova sfida perchè no? Una volta sulla Terra avrebbe potuto vantare un compendio di conoscenze del tutto nuove, magari avrebbe anche appreso qualche nuovo trucchetto... Ahhh sarebbe diventata ricca sfondata, se lo sentiva. Già si immaginava la quantità di importanti esponenti del mondo spiritico che richiedevano il suo aiuto per qualche affare importante, qualche specifica predizione, o magari qualche tatuaggio con nuovi e particolari poteri targati Endlos...!
E magari... Magari lì avrebbe anche potuto trovare nuovi tipi di erbe da fumare!
Fuuuuu. Soffiò fuori il fumo appena aspirato dalla pipa prima di girarsi verso il biondo, lo sguardo nuovamente curioso e il sorrisetto sempre presente.
Piuttosto. Che ne dici di parlarmi un pò di Endlos? Ad esempio cosa c'è di particolare da sapere, come si fa a tornare indietro e cose così insomma.. -
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MozartPost Attivo Mmmh, evidentemente la Francia del mio mondo è diversa dalla Francia del tuo. Peccato...
« E' indubbio. Avrei ricordato un viso bello come il vostro, e voi avreste certamente additato me come figlio di un traditore. »Fece un sorriso e vi nascose la sua tristezza.
Vi imprigionò i ricordi passati, fatti d'addestramenti tremendi, frustate, percosse ed esercizi al limite dell'umano: tutto per lordare il sangue che gli scorreva in corpo, per pagare colpe non sue, per servire un dispotico Imperatore e assetare la vendetta di un mezzo ceco. Ma si riprese subito dopo, quando la voce di lei lo rimbeccò:Piuttosto. Che ne dici di parlarmi un pò di Endlos? Ad esempio cosa c'è di particolare da sapere, come si fa a tornare indietro e cose così insomma.
« Sarò felice di dirle tutto ciò che vuole, ma ora ho urgenza di cure e... forse è meglio andarcene via, altri segugi potrebbero rappresentare un bel guaio. »E quindi le avrebbe fatto cenno di seguirlo: una stradina da lui utilizzata già prima li avrebbe condotti rapidamente al confine, da lì avrebbero preso una scorciatoia rapida per giungere al primo passaggio verso l'Est. A Chediya avrebbe potuto curarsi e spiegare meglio alla sua accompagnatrice dove fosse andata a capitare.
SpecchiettoInformativo- se per te va bene, possiamo anche concludere qui e aprire un'altra giocata dove magari Mozart è messo meglio a salute XD e non siamo circondati da lava e vulcani pronti a esplodere
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In effetti, l'idea di incontrare altri simpatici cagnolini come quelli che aveva affrontato il giovane Mozart non la ispirava. Non che non fosse in grado di combattere, sia chiaro, semplicemente... Beh, diciamo che la sua natura è fondamentalmente pigra. Se puoi evitare di sporcarti le mani perchè sporcartele? Quante volte se l'era svignata sul più bello sulla Terra, durante le svariate guerre tra Spiriti? Finiva solitamente con l'osservare il tutto da una posizione particolarmente comoda e soprattutto sicura, magari scendendo effettivamente in campo solo quando le era più conveniente - per i suoi interessi ovviamente, non certo per una delle fazioni coinvolte!
Si, sono d'accordo. Tutto sanguinante come sei magari ti scambiano per una bistecca, meglio non rischiare.
Rivolse a Mozart un sorriso tra i denti, prima di aspirare ancora una volta il delizioso fumo prodotto dalla sua pipa per poi soffiarlo nuovamente fuori. Così avrebbe seguito il biondo verso quello che pareva un lido più sicuro, più che altro per permettergli di curare le sue ferite e... Beh, che diamine, una signora di certo non è adatta a vivere in una zona prettamente vulcanica e infestata da cagnacci pulciosi, no?CITAZIONEPer me va bene ^^ Allora la considero chiusa qui!
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