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Ja¢k.
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« MAGISTER SIMIOOOOOOOOON? »
Urlò Adam a squarciagola, le mani poste a coppa davanti alla bocca tanto perché la sua voce si potesse sentire in ogni angolo del Magisterium di Laputa. Si aggirava ormai da un paio di minuti tra i numerosi corridoi del luogo dove lui e Pyro avrebbero dovuto sostenere la seconda lezione di addestramento con il magister Dan Mihai Simion, e ormai il sospetto che si fossero perduti era più che plausibile. Il sergente della squadra rossa dei LAM e il piccolo moguri camminavano infatti con l'aria spaesata di un bambino e il suo cagnolino nel centro di una città sconosciuta. Anche se, da come Adam si comportava, dava più l'impressione di trovarsi nel bel mezzo del mercato ortofrutticolo.« MAGISTEEEEEER? »
Continuò imperterrito, aprendo di scatto i battenti di una porta -scelta completamente a caso- come se per logica conseguenza all'interno della stanza lui e Pyro avrebbero trovato il buon magister Simion in attesa dei suoi allievi. Beh, c'era quasi. Nonostante la sala in cui Adam -sotto le sue originali spoglie- e il piccolo moguri svolazzante entrarono sembrasse in tutto e per tutto una stanza d'addestramento, ampia e spaziosa, chi vi trovarono non fu il buon magister Simion, niente affatto. L'incontro fu talmente inaspettato che Adam non riuscì a reprimere un onomatopeico verso di stupore mentre spalancando la bocca e sgranando gli occhi.
Balbettò goffamente, studiando dal basso verso l'alto l'eminente figura del comandante della squadra bianca dei liberi aeris milites. Una sorpresa, questa, talmente inaspettata da fargli completamente dimenticare il particolare che seppure Adam avesse riconosciuto il suo superiore, questi di certo non avrebbe avuto la stessa fortuna. Erano cambiate molte cose, dall'avventura che i due avevano vissuto insieme, come l'aspetto di Adam, il suo stesso nome -ai tempi si era presentato come Richard..?- nonché il nuovo amichetto svolazzante che dall'alto fissava stupito i due. Ma il Camaleonte non sembrò porsi minimamente questi problemucci insulsi, e la sua reazione fu del tutto spontanea, per quanto fuori luogo: levò di scatto un braccio in alto, palmo teso verso il Falco Bianco, mentre col caloroso sorriso a trentadue denti di chi rincontra un vecchio amico esclamò
« T-tu? »« OOOOOI GRIFIS! DA QUANTO TEMPO! »
SPOILER (clicca per visualizzare)Beh, come avrai capito le circostanze vogliono che Adam riconosca Grifis mentre quest'ultimo non può fare altrettanto, per forza di cose. L'aspetto corrente del pg è quello originario, ma basta riferirsi al pg di KH, Sora.. -
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Ja¢k.
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«Da quanto tempo, eh? »
Richard, ma certo. Solo al sentire quel suo, vecchio nome -in realtà appartenente a un amico incontrato tanto tanto tempo prima- Adam colse al volo di dover assolutamente riassumere le altrettanto vecchie spoglie che il buon Grifis conosceva. E osì, sotto gli occhi del Falco Bianco, il Camaleonte annuì energicamente prima di iniziare a brillare di una sfavillante luce verdastra. Pochi secondi, prima che quella patina lucente si diradasse, mostrando il corpo e il viso di Adam per come Grifis li rammentava.« Quello però era il mio falso nome. Ho scoperto che quello vero è Adam, sisi. »
Continuò con noncuranza, accompagnando la frase strampalata con un gesto vago della mano come se per Grifis la cosa dovesse risultare assolutamente normale. Questo mentre il moguri, stanco del volo prolungato, gli si inerpicava sulla spalla destra tenendosi in groppa con degli artigli ancora troppo piccoli per fare realmente male.« Pyro! »
Squittì Pyro, come se il suo intervento potesse contribuire a dare più attendibilità al Camaleonte.
E solo in quel momento Adam si ricordò del reale motivo della sua visita al magisterium -prima di perdersi nei meandri labirintici della struttura e ritrovarsi al Moon's Grill- ovvero una lezione d'addestramento con il magister Simion. Scosse la testa a destra e a sinistra, frugando la stanza con lo sguardo come se Dan Mihai si fosse nascosto da qualche parte lì vicino.« Che per caso hai visto il magister Simion? Se non sbaglio oggi avevamo in programma un po' di addestramento, ecco. »
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Ja¢k.
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«Troppotroppo antipatico, sisi. »
Ammise il Camaleonte, non senza una smorfia di disgusto al ricordo del mostro della schiena. una creatura rumorosa e fastidiosa che, per quanto lo avesse aiutato durante quella lunga disavventura, di certo non era riuscita a stringere amicizia con il buon Adam. Non come il piccolo moguri che, in quel momento, si allontanò dal tavolo dove chiacchieravano Grifis e Adam, per andare a esplorare la vasta zona del Moongrill.«Beh ecco, l'ultima volta il magister Minion si è allenato con Pyro, quindi oggi tocca a me. »
Continuò, grattandosi distrattamente la nuca con la mancina. Non sapeva in che modo il comandante della squadra bianca dei lam intendesse aiutarlo, ma la cosa non poteva dispiacergli: era pur sempre un suo superiore, e gli aveva salvato la vita già una volta. Come non potersi fidare di una persona così?« A dire il vero non so proprio di che genere di addestramento si tratti. Ma qualunque sia, non potrà che farmi bene, ecco. »
E fece spallucce. Che Grifis intendesse aiutarlo a cercare il magister Simion nel Magisterium? O che la sua fosse solo semplice curiosità? Al Camaleonte non restò che chiederglielo direttamente, senza tanti fronzoli.« Faccio questo per noi milites, sisi. »
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Ja¢k.
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«Uh! Davvero?? »
Esclamò il Camaleonte con gli occhi che brillavano di gioia, tanto sorpreso quanto entusiasta all'idea che il comandante bianco dei milites si fosse proposto di addestrare lui -lui- su qualsiasi cosa, aveva detto, qualsiasi. Ma cosa? Come un bambino indeciso di fronte a un negozio di caramelle, Adam rimuginò su quale delle sue facoltà -già di loro natura prodigiose- poter potenziare ulteriormente, con l'aiuto del buon Grifis. Il corpo? No, un rozzo combattimento con Grifis lo avrebbe messo, oltre che a disagio, anche nella posizione di dover far del male e umiliare un suo diretto superiore, Forse sarebbe stato meglio allenare..«La mente! »
Disse, rivolto quasi più a se stesso che al suo interlocutore.«Un vero milites deve saper difendere la propria mente dalle illusioni dei malvagi, così da seguire sempre gli ordini di dama Drusilia. Dico bene, si? »
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Ja¢k.
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«Uhmmm.. »
Mugugnò il Camaleonte, completamente colto alla sprovvista dalle improvvise curiosità del comandante bianco. Si erano incamminati verso il Magisterium, Adam e Grifis -e un Pyro che svolazzava allegro dietro di loro- e magari questa volta con la guida dell'altro il Camaleonte non si sarebbe perduto, forse. E inoltre una piacevole chiacchieratina per approfondire la loro conoscenza non era malvista, contando quanto il raffinato Falco Bianco fosse ammirato -e anche un po' invidiato- dal goffo e impacciato Camaleonte.«La terra, ecco. Ho vissuto tanto tempo in una buca scavata nella terra, e ormai penso di averne abbastanza familiarità, sisi. E vediamo, qualcosa che mi fa tanta paura.. »
E annuì con ferma decisione, come se solo in quel momento si accorgesse di quanto, effettivamente, l'umido terriccio del Daleli fosse stata la sua casa per così tanti giorni e tante notti della sua vita. E forse un'ombra di tristezza gli oscurò il viso, un velo ancora più accentuato alla sua seconda risposta. Perché durante tutto quel tempo passato circondato da terra e terra e terra, gli unici, terribili compagni che avesse avuto erano proprio«..i vermi. Così mollicci, così sporchi, così disgustosi...specie se provi a mangiarne uno. »
E rabbrividì, scosso da un improvviso disgusto causato da un ricordo davvero troppo orribile.. -
.CITAZIONEok puoi anche essere autoconclusivo, fai un paio di tentativo, o anche uno solo, e poi concludi il post dove riesci a trasformare la sabbia in pietra
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Ja¢k.
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Sabbia. Gialla e granulosa, malleabile e duttile. Sabbia del Daleli, terra distrutta e disgregata che in quel momento lo circondava, lo ossessionava, lo insultava mentre lì, attorno ai suoi piedi, la sabbia continuava a essere sabbia, debole e insulsa sabbia, fragile come il suo spirito -gli aveva detto il comandante bianco- e per questo vulnerabile, come lui. Ma poteva un sergente rosso dei milites, protettore dell'ordine e guardiano di Laputa, soldato di Drusilia e ricercatore della pace, essere fragile e duttile e malleabile come quella sporca, sozza sabbia? Perché l'intrinseco messaggio delle parole di Grifis, uomo invitto e probo, dall'animo retto come il ferro e duro come una roccia, era proprio quello: che il Camaleonte fosse un debole.
«Ugh.. »
Si concentrò strizzando forte gli occhi e serrando i pugni sino a farne sbiancare le nocche. Non era vero, lui non era sabbia, non più. Doveva diventare terra -terra- anche se farlo non era così semplice, non in quel momento. Il piccolo moguri osservò distrattamente Adam mentre si sforzava e si sforzava di concentrarsi sulla forma della terra, senza che nulla cambiasse attorno a loro. La sabbia restò sabbia, decretando il fallimento del povero Camaleonte.«Non..non ce la faccio. »
Si lagnò scuotendo il capo, riaprendo solo allora gli occhi su quanto era riuscito a compiere. I numerosi granelli di sabbia si erano avvicinati l'uno all'altro senza riuscire veramente a compattarsi in una lastra di terra. Gli mancava qualcosa, forse, quel qualcosa in grado di rafforzare e rinsaldare il suo spirito al punto da potercela fare. Si, ma cosa? Lui era un essere cangiante nel corpo, questo era vero, ma dentro, nel profondo, il Camaleonte era sempre la stessa creatura. Doveva ricordare, ecco tutto, solo ricordare. E in quel momento le parole di Kora Lewis gli sovvennero alla mente. In vero, non sono mai andata realmente via..è solo che..ho dovuto nascondermi.
Nascondersi.
Ma certo!
La sabbia poteva essere duttile e malleabile, fragile e vulnerabile, ma solo in apparenza. Perché non aveva fatto altro che nascondere una forza maggiore, il potere del Camaleonte donato tanto e tanto tempo prima dalla bella Kora Lewis, colei che lo aveva salvato. Un potere duro come la pietra, saldo come la terra, pronto a emergere dal mare di sabbia composto dalle varie maschere che il Camaleonte poteva assumere. E bastò questo a farlo sorridere, in quel momento, bastò il ricordo di Kora Lewis e delle sue parole, e il meta agglomerato di sabbia ai aoi piedi era svanito, lasciando il posto a una lastra di terra salda e compatta.
E il Camaleonte scosse un pugno verso il cielo, gioendo della grande vittoria, manco fosse riuscito a sconfiggere un drago a mani nude.«YUPPIEEEEEE! »
Edited by Ja¢k - 1/9/2012, 21:54. -
.CITAZIONEanche qui autoconclusività a palla: devi solo meditare, in che modo non importa essendo questo un post molto introspettivo, lascio a te gestire le sensazioni del personaggio e le difficoltà del caso. E' sufficiente che tu concluda riuscendo a meditare saldo e irremovibile
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Ja¢k.
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«Si certocerto, ho capito!! »
Rassicurò il Camaleonte con le mani tese in avanti, annuendo deciso col capo. Concentrarsi, certo. Esisteva forse qualcosa di più facile? Un affare banalissimo, insomma, certo meno complicato del dover trasmutare un mucchio di sabbia in un blocco di terra, ecco. In fondo per concentrarsi non ci voleva tanto, solo un po' di buona volontà e di -come aveva detto Grifis- concentrarsi, lasciar scivolare via pensieri e dubbi che lo avrebbero potuto distogliere. Innalzare un muro mentale contro qualsiasi intrusione, ecco. Una volta aveva sentito di gente mantenuta in meditazione per giorni e giorni e giorni, senza mangiare e senza bere, nutrendo il corpo con la forza della mente. Esisteva qualcosa di più semplice?« Allora mi concentro, eh. »
Disse mentre si sedeva sul pavimento, gambe incrociate e schiena rilassata, curva in avanti. Strabuzzò un po' gli occhi, per poi chiuderli. E concentrarsi.
Senza fastidiosi pensieri.
Concentrarsi.
Senza noiosi dubbi.
Concentrarsi.
Rilassarsi.
Sin quando..« Zzzzzz.. »
Il Camaleonte si accasciò su se stesso, un rivolo di bava che colava a lato della bocca, felice e beato nel mondo dei sogni.
Ci pensò il piccolo moguri a risvegliarlo, salvando il comandante bianco dall'imbarazzante compito di destare il sergente rosso. Pyro svolazzò sopra il cranio di Adam, col musetto visibilmente contrariato, per poi sferrare con la bianca zampetta un montante discendente dritto sul naso del bell'addormentato.« AHIA! Che diavolo...mi stavo solo concentrando, lo giuro. »
Ammise con tono di scusa verso il comandante, prima di tornare nella posizione meditabonda di prima. Ma stavolta per davvero, senza fare brutte figure: Adam liberò la mente da ogni dubbio , concentrato più che mai, la mente salda e ferma come lo stesso blocco di terra creato poc'anzi.
Senza nemmeno pensare, o chiedersi, come diavolo ci fosse riuscito.. -
.CITAZIONEnon c'è molto da dire, sparo la tecnica Greeding Roar a basso, gli effetti sono ampiamente esplicati nel post^^ Non devi far altro che sfruttare un consumo Medio per pararti non importa come, basta che paghi il medio XD
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