[Quest] Il Santuario di Lorwen

[EM]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Mago guerriero, amante dei gufi e signore della piromanzia.

    Group
    Member
    Posts
    14,128
    Location
    Alcuni dicono dal cimitero, altri dal cielo notturno... Decidete voi da dove vengo.

    Status
    Offline
    Il Maelstrom è una grossa fonte di fenomeni del tutto inusuali e il processo di continua asportazione ed immissione di vari materiali, persone e strutture è una costante di Endlos. A volte il processo è lievissimo, mentre altre volte le ripercussioni e le vibrazioni magiche sono tutt'altro che trascurabili... e tale era il caso di un nuovo e recente fenomeno in rapido accrescimento. Diversi segni si manifestarono ed accompagnarono tale nuova comparsa, come oscuramento in pieno giorno di una porzione di cielo, eventi atmosferici inusuali per l’area coinvolta, scariche di luce e ondate di magia tremendamente ampie, alcune delle quali visibili anche ad occhi nudo sottoforma di onde concentriche espanse dalla cima della Cascata Dior.
    Poi, improvviso com’era arrivato, quell’assembramento di fenomeni e presagi magici semplice scomparve nel nulla. Ma qualcosa vi fu e una conseguenza, se tale si poteva chiamare, era stata lasciata indietro: oltre ad uno spettacolo assolutamente insolito, se non addirittura unico, e ad un grosso spavento per i pochi abitanti e per le più numerose creature selvatiche che abitavano la regione, i pochi abbastanza coraggiosi o forse pazzi da scalare la Cascata Dior fin quasi alle sue sorgenti avrebbero potuto scoprire un nuovo santuario prima non presente sulle vette dei Monti Shea.
    Tale nuovo santuario, comparso all'improvviso e con grosso clamore magico praticamente alla sorgente della Cascata Dior era di fattura chiaramente elfica, ma altrettanto chiaramente non silvana, perché tale specie elfica prediligeva notoriamente le strutture in legno alla pietra, ma in quel santuario di legno non ce n’era neanche la più flebile traccia, visibile o invisibile che fosse. Inoltre tutto nell’estetica di quel palazzo, apparentemente abbastanza contenuto e che sembrava innalzarsi solo per un piano oltre a quello di terra, rimandava a ben altri tipi di creature e di forze, tutte invariabilmente legate all’acqua. Chiunque fosse dotato di una minima sensibilità magica avrebbe percepito provenire dall’intero tempietto una forza magica innegabile, anche se latente… e anche chi non ne avesse avuto la percezione diretta avrebbe potuto facilmente indovinarne la presenza.
    Tutti e nove i coraggiosi, i curiosi o i folli, a seconda delle circostanze e dei punti di vista, avrebbero trovato una decima figura già presente di fronte a quel santuario e ad una certa distanza dall’ampio portale d’ingresso, aperto e senza alcun genere di porta a sbarramento dello stesso. Coloro che bene o male lo conoscevano, non si sarebbero granché stupiti della presenza di quel ninja: il Gufo Reale, l?esploratore dell’Est, Masahiro Echtele, tutti nomi che delineavano il medesimo mezz’elfo. Per i pochi che non avevano avuto a che fare con lui, avrebbero visto semplicemente una figura alta e slanciata vestita da capo a piedi con una tuta nera aderente, armata di un tachi inguainato e pendente al fianco sinistro ed uno strano alloggiamento con una curiosa arma presente sull’avambraccio destro. Quello che maggiormente avrebbe colpito gli osservatori era vedere il ninja sorpreso… sorpreso e quasi shockato, come se sapesse esattamente cosa stesse guardando e non credeva comunque ai propri occhi.

    CITAZIONE

    Angolo di Narrazione



    Benvenuti in questa nuova storia.
    Ognuno di voi è libero di descrivere come e perché si accorge di quel fenomeno (cosa stava facendo, perché si trovava vicino alla regione di Shea, ecc…) e di conseguenza arriva al luogo dove tutto avrà inizio. Siete liberi di descrivere anche come fate e anche di organizzare tra voi arrivi anche di gruppo (ovviamente però in questo caso ognuno dovrà postare la propria versione del fatto).
    Dato anche il mio periodo di assenza e soprattutto che siamo ancora a fine agosto, concedo tempo per postare fino al 1° settembre.

    Buon divertimento a tutti.

     
    Top
    .
  2. _MajinZ_
     
    .

    User deleted


    Da quando era giunto su Endlos, Dimitriy aveva assistito a numero eventi strani e all’apparenza inspiegabili, delle situazioni che nel suo mondo non potevano accadere, ma in un mondo magico come quello ogni cosa era possibile. Per questo il biondo non si meravigliava più di tanto se dal cielo pioveva un meteorite o i deserti venivano attraversati da treni magici, anche se quel fatto riuscì a far breccia nella calma del ragazzo, vista la portata di quel fatto. L’assassino non si intendeva molto di magia, non la sapeva usare e non gli importava imparare a farlo, però quelle vibrazioni nell’aria le captò anche lui e non solo, visto che un messaggero mandato dagli eversori gli fece visita e... beh, doveva andare a curiosare ad Est.
    Stranamente incuriosito, il russo accettò quell’incarico quasi senza fiatare, recuperando le sue poche cose e qualche provvista per mettersi in viaggio. Si intrufolò quindi nel passaggio nascosto in casa sua, un tunnel che conduceva al bunker degli Eversori ma che aveva anche una via che conduceva all’sterno, per lasciare la Tana senza essere disturbati. Così, una volta giunto fuori, il giovane iniziò a camminare con passo spedito verso i Monti Shea, il luogo da cui quelle vibrazioni ancora provenivano e non davano segno di smettere, così localizzare il punto esatto sarebbe stato abbastanza facile. Di certo il sicario era più un tipo da missioni di infiltrazione, ma tra le sue capacità c’era anche quella di esploratore e quindi era un compito che poteva svolgere, anche se in situazioni normali non avrebbe accettato. Solo che quell’evento era come se lo attirasse, voleva vederci chiaro.
    Purtroppo però il braccio sinistro del killer non era ancora in condizioni ottimali, anzi, non era migliorato per nulla. Era ancora completamente pietrificato, il suo colorito grigiastro non si era affievolito neanche un po’ e non sembrava avere l’intenzione di guarire da solo. Bisognava sicuramente trovare un rimedio, ma al momento non poteva fare molto, se non nascondere quel piccolo handicap e muoversi come se niente fosse, non poteva di certo mostrarsi debole. Era solo una fortuna che Dimitriy non fosse mancino, infatti per usare la sua arma serviva il braccio destro, almeno non avrebbe avuto troppi problemi a combattere, se non quel piccolo peso aggiuntivo che si portava dietro. Perché si, un braccio di pietra diventava un oggetto abbastanza pesante da portarsi dietro.
    L’Eversore comunque ci mise qualche giorno per giungere nel presidio Est e altrettanti per raggiungere le pendici del luogo da cui provenivano le vibrazioni. Il problema però era la posizione in cui si trovava quella fonte di potere magico, infatti per arrivarci bisognava inerpicarsi su una montagna ove non erano presenti sentieri di sorta, oltre al fatto che c’era pure una cascata di mezzo e la causa della presenza di Dimitriy in quel luogo si trovava proprio la sopra. Ovviamente il russo non si perse d’animo e dopo qualche minuto per studiare la situazione, iniziò la scalata sfruttando la sua grande agilità, nonché il senso dell’equilibrio sviluppato, anche se con un braccio solo la cosa si faceva difficile. Cercò di non farsi la doccia il giovane, prendendo la via più semplice anche se un po’ più lunga, ma alla fine riuscì a raggiungere la vetta di quelle cascate, ritrovandosi davanti agli occhi una cosa curiosa. Ora, lui non sapeva se quella cosa c’era anche prima, ma ne rimase comunque colpito.
    Infatti davanti a lui si ergeva un palazzo, anche se non era più alto di un piano, la cui fattura sembrava incastonarsi bene con quel paesaggio dominato dall’acqua. Però l’assassino non era da solo, infatti poco più avanti si trovava una figura completamente vestita di nero, quasi come lo stesso Dimitriy, anche se il tizio era avvolto da abiti attillati, una specie di tuta, da cui pendevano varie armi. Il giovane non sapeva se definire più curioso il palazzo o quella figura. Comunque il biondo fece qualche passo nella sua direzione, fermandosi a una manciata di metri da quella persona.
    Che posto è questo?
    Parlò con voce ferma e fredda, volgendo quindi lo sguardo gelido verso la costruzione da cui proveniva qualcosa, anche se ovviamente non sapeva dire bene cosa, anche perché come detto prima lui di magia non se ne intendeva proprio. Attese comunque una risposta, un po’ per farsi notare ma anche per placare la sua curiosità... e magari quello sapeva qualcosa, a meno che non fosse un viandante attirato in quel luogo come lo stesso russo. Beh, non restava che attendere per scoprirlo.



    CITAZIONE
    Stato fisico: Ottimale
    Stato mentale: Incuriosito
    Energia: 100%

    Abilità Passive:
    ₪ Vy ne mozhete vzyatʹ ~ Non puoi prendermi
    Addestrato fin da bambino a rendere ogni movimento sicuro e sorprendente, Dimitriy ha sviluppato un'agilità superiore al normale che un semplice essere umano non potrebbe mai neanche pensare di sfiorare, oltre a una velocità che esula dai limiti di un mortale. I movimenti complessi non sono più un ostacolo, spiccare balzi, salti e rocambolesche fughe diviene facile come respirare, inoltre l'equilibrio riceve un discreto miglioramento che permette al ragazzo di correre anche su superfici esigue o scivolose. Inoltre la rapidità eccezzionele lo rende capace di scatti improvvisi, i quali rendono il giovane quasi imprendibile ed è difficile scorgerne con esattezza i movimenti. Ogni singolo movimento diventa qualcosa di sicuro, rendendo facile schivare ad esempio colpi in arrivo o far perdere le proprie tracce in poco tempo, sfruttando percorsi preclusi a umani senza nessun allenamento specifico e percorrendo grandi distanze con facilità. Il biondo non ha bisogno della forza, gli basta solo colpire al momento giusto come un vero killer per poi sfuggire e senza lasciare nessuna traccia.
    [Power Up Agilità 50% - Velocità 50%]

    ₪ Vy ne slyshite ~ Non puoi sentirmi
    Il silenzio per un assassino è l'alleato numero uno su cui poter contare, seguire il bersaglio senza che esso se ne accorga, arrivare alle spalle e colpire senza dare neanche il tempo alla vittima di rendersi conto di quel che le succede intorno. L'allenamento speciale a cui Dimitriy si è sottoposto ha sviluppato anche questa fondamentale capacità per fare un lavoro come quello, infatti il giovane riesce a distribuire il peso così bene che i suoi passi sono diventati impercettibili ed è quasi impossibile riuscire a sentire qualche suono provenire da lui a meno che non sia lui stesso a volerlo. Anche durante la corsa il suo rumore non viene influenzato e sarà silenzioso proprio come un felino, a patto che tutto il suo equipaggiamento sia ben fissato e non abbia nulla che fa rumore, benché riesca a controllare il suo corpo ciò sarebbe più complicato nel caso ci fosse qualcosa che fa rumore senza il suo volere.
    [Il personaggio non produce nessun suono muovendosi]

    ₪ Krovozhadnostʹ ~ Sete di Sangue
    Durante il suo addestramento, Dimitry ha capito che non è sempre necessaria la forza bruta per colpire con efficacia il nemico, tempismo ed abilità possono produrre una seria lesione al posto di un graffietto da poco. Il biondo assassino sa questo concetto e lo sfrutta a modo suo, in uno stile creato da lui stesso dopo lunghi ed estenuanti allenamenti, fino a rendere tale capacità quasi innata, capace di rendere molto più infidi e letali i colpi che infligge; mirando con naturalezza agli angoli più fragili o debilitanti, come ad esempio un’arteria ed alterando le normali angolature dei colpi è in grado di causare danni solamente in apparenza minori. Colpendo l'avversario nel punto giusto, l'assassino riesce a causare traumi inattesi al sistema circolatorio; questo tende a causare una maggiore fuoriuscita di sangue dalle ferite così inferte, causando una minaccia concreta anche con il più stupido dei taglietti. Proprio come alcuni temibili malattie, infatti venire colpito in questo modo crea una maggiore difficoltà nel sopportare i successivi assalti; una debolezza che apre la via a minacce ben più pericolose, avvicinando di un passo la fine della vita del bersaglio.
    [La precisione dei colpi è tale da causare danni al sistema circolatorio nemico aumentandone così il sanguinamento.]

    Equipaggiamento:
    ₪ Banket Krovi ~ Banchetto di Sangue
    Si tratta di un'arma all'apparenza semplice che però nelle mani giuste diventa un temibile strumento di morte. Essa si compone di un bracciale che avvolge interamente l'avambraccio ed è composta di una lega di metallo abbastanza leggera così da non divenire un ingombro ma un semplice prolungamento del corpo. La parte finale dello strumento è un guanto di pelle con una placca metallica sul dorso della mano che ovviamente è unita al meccanismo presente nell'avambraccio, con annesso una piccola leva metallica che finisce nel palmo della mano. Nell'istante in cui il biondo eserciterà una certa pressione sulla leva, dal meccanismo presente sul polso fuoriusciranno tre lame di acciaio temprato curiosamente rossastre della lunghezza di circa venticinque centimetri appuntite ed affilate, pronte a colpire il nemico di turno. Un'arma facile da nascondere ma letale se usata nel modo giusto.

    Tecniche utilizzate:
    \\
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    26,962

    Status
    Offline

    aviatori1pcopia

    icon10
    ~ G R I F I S ~
    Post Presentazione

    ~ { Presidio dell'Est, Fanedell


    Era passato molto tempo dall'ultima volta che aveva fatto visita al bosco. Aveva ancora in mente l'incontro con Syl, che gli era valso la sua amata Balmung, e dopo ancora l'avventura al fianco del prode Masahiro contro orride e viscide creature. Era passato davvero del tempo da allora: il Falco era maturato ancora, oltre ogni aspettativa, aveva stretto nuove alleanze e potenti amicizie. Aveva perfino aggiunto molte cose al suo equipaggiamento, dopo che aveva -con grande successo ed entusiasmo- iniziato a insegnare al Magisterium.

    Ma diversamente che in tante altre occasioni, il Falco non aveva deciso di recarsi nel Presidio dell'Est per prendersi un periodo di libertà, laddove a Fanedell poteva sempre contare sugli spiriti silvani per ritrovare -o riconquistare- la sua pace interiore, quando e qualora questa venga perduta e/o turbata in qualche modo.

    *

    Non molte ore prima, infatti, aveva avvertito dapprima una tremenda vibrazione in tutto il suo essere, e successivamente la Vera Runa iniziò a brillare, tanto più si spostava verso la direzione dell'Est. Aveva subito aperto le finestre del ufficio, superando l'orizzonte giusto in tempo per vedere un lampo di luce che si innalzava verso il cielo, per poi scomparire. Fenomeno, quello, che lo indusse ad indagare...

    *

    Non dovrebbe mancare molto.

    Disse di colpo, voltandosi dapprima ad ammirare il paesaggio della valle del vento, salvo poi rimirare le due figure che avevano deciso di accompagnarlo in quell'avventura. Sicché da un lato c'era Khatep, sommo Sacerdote e grande conoscitore di misteri e arcani; e l'altro era invece Shirou, un giovane e volenteroso Aviatore Bianco, a cui aveva affidato la sua sicurezza.
    Volando, si portò leggermente in avanti, ammirando per primo l'effige di quel che sembrava un santuario elfico, di un tipo che però mai aveva veduto prima. E solo allora si accorse, fosse anche sbadatamente, di un viso conosciuto... anzi, dato l'abbigliamento, di una sagoma conosciuta.

    Masahiro?

    Data l'abitudine del ninja al camuffamento, volle essere sicuro di non aver preso un abbaglio colossale.
    icon10

    Legenda

    StatusMana totale 100%
    Consumi nessuno
    Condizione fisica 100%, perfetta forma.
    EquipArmatura d'Argento del Falco
    { l'Armatura è composta di un materiale che la rende leggera e facilita i movimenti del Falco }
    { l'Armatura ha in dotazione un paio di ali abili passivamente al volo (per non oltre 5 metri in duello }


    Armatura d'Argento del Grifone
    Bussola d'Oro Rosa dei Venti
    { piccola bussola d'oro dotata di quattro lancette, rispettivamente una rossa e tre blu }

    Balmung La Spada degli Spiriti Silvani
    { lunga spada di tipo orientale (nodachi) di 150 cm totali }
    { la lama della spada possiede la capacità di tagliare anche rivestimenti o protezioni di notevole durezza }
    { passiva only gdr che consente a Grifis di comunicare con il bosco, potendo sapere se e quando Fanedell è minacciata o è in pericolo }



    Guaina Silvestre
    { il fodero della Spada Balmung è ricoperto da un'intreccio di piante e legno d'ebano }

    Anthea, La Spada dei Sogni Infranti
    { arma bianca a singolo taglio lunga 170cm }
    { la spada possiede un'attiva a consumo basso che permette d'infiammare la lama, provocando con la stessa danni da fuoco per singolo turno }


    Vera Runa dell'Acqua
    { runa incisa sulla mano destra, che brilla di colore azzurro quando viene utilizzata }
    { la runa induce chi in possesso di Auspex a considerare gli attacchi del Falco come di un livello superiore al normale }
    PassiveElfic Eritage
    { in quanto elfo Grifis è dotato di una bellezza sovrannaturale, che serve ai soli fini del gdr }

    Way of the Sword
    { grazie alla sua affinità con la spada Grifis è in grado di intuire la tipologia di attacco che sta per subire: se esso è fisico o magico }

    Sonata Arctica
    { Grifis emana un'aura capace di influenzare il prossimo passivamente, inducendolo a comportarsi nei suoi confronti con rispetto e riverenza }
    { tutte le influenze psicologiche o le malie di Grifis hanno un incremento passivo del 50% }


    Etlreth The White Album
    { l'aura gelida di Grifis provoca un malus passivo in Velocità e Riflessi pari al 25% a chiunque si trovi a sette metri da lui }
    { Grifis è in grado di lanciare i suoi attacchi senza alcun intermediario, e senza sprecare tempo prezioso }


    Halo of the Justice
    { l'appartenenza ai LAM dona a Grifis il potere d'influenzare passivamente gli altri, inducendoli a ritenere giusta qualsiasi sua azione }
    Attivenessuna

    Altro Come concordato con Settra e Shirou, Grifis avverte la magia provenire dall'Est e indaga, affiancato appunto da Khatep e Shirou. Per motivi di trama, volendo io sviluppare la cosa, ho lasciato il tutto in sospeso per un futuro flashback. Ovviamente Shirou e Khatep non sono obbligati a fare lo stesso, se desiderano inscenare una discussione Grifis posso organizzarmi con loro su msn ;)
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    3,250

    Status
    Anonymous
    Ise si guardava intorno, cercando di vedere un punto di riferimento, un'abitazione o un qualcosa che potesse ricondursi ad Istavan, ma non vedeva altro che erba, cespugli, alberi e dei monti a qualche centinaio di metri da loro. Era sicura di trovarsi ancora nel presidio dell'Est, ma non capiva in quale zona fosse.
    " Non è possibile! Avevo perfezionato l'incantesimo in modo che potesse attraversare la Barriera di Dreamcross e la tempesta di Endlos senza problemi. Saremmo dovute arrivare esattamente dove avevo previsto!"
    Avevano effettuato il salto dimensionale per tornare in quel mondo, ma evidentemente qualcosa era andato storto. La fata si muoveva nervosamente; difficile dire se fosse più preoccupata di capire quali errori avesse commesso o di ritrovare la strada per la capitale.
    " Ise..."
    Cercò di richiamarla Lisa, ma venne subito interrotta dall'altra.
    " ... A meno che non ci sia stata una perturbazione del Maelstorm di una certa importanza."
    A guardarla sembrava aver trovato un'ipotesi plausibile, era come assorta nei suoi pensieri.
    " Ise..."
    Insistette la messaggera.
    " Stai calma Lisa, sto cercando di capirci qualcosa."
    D'accordo o non la riteneva all'altezza di proferire parola o doveva esserci rimasta particolarmente male per quello che era successo. Non le rimaneva altro che imporsi con la forza e farle notare qualcosa di estremamente più semplice.
    " Dov'é Sarah?"
    Gridò, facendo fermare subito la fata. Il sangue gelò nella fanciulla dai capelli rosa, che questa volta iniziò a cercare la principessa con lo sguardo, sperando di vederla sbucare da un qualche arbusto.
    " Già, dov'è?"
    La compagna di viaggio iniziò a preoccuparsi.
    " Non dirmi che..."
    " No, è solo atterrata in un punto diverso dal nostro, come la prima volta che siamo arrivate su Endlos."
    " Ma sai dov'è?"
    La fata scosse la testa e diede nuovamente le spalle alla fanciulla.
    " Mi occorrerebbe conoscere l'entità delle perturbazioni per calcolare il raggio entro cui è atterrata, senza contare che mi occorrerebbe tempo per farlo. Direi che è meglio se diamo un'occhiata nelle vicinanze e poi cerchiamo un luogo abitato per fare mente locale."
    Lisa sospirò, leggermente seccata. Le sembrava quasi che Ise stesse prendendo tutto con troppa leggerezza, ma comunque non era il momento per protestare per una sciocchezza. Si mise a correre e a gridare.
    " Sary..."

    gif


    I prati verdi, la roccia grigia e gli specchi d'acqua cristallini, generati dalle sorgenti del monte, si facevano sempre più vicini. Anche Sarah si era accorta che qualcosa non stesse andando e non era neppure sicura di essere assieme alle altre due. Beh, non avere Ise tra i piedi era sicuramente una cosa positiva, ma non le piaceva troppo l'idea di finire in un posto sconosciuto (vista anche la sua attitudine a perdersi).
    Non aveva mai visto il Shea dall'alto, quindi era comprensibile che non riuscisse a riconoscerlo, nonostante si fosse documenta molto sull'Est negli ultimi tempi.
    Comunque l'unica cosa che poteva fare in quel momento era aspettare di poggiare i piedi per terra e poi cercare di capire cosa le fosse successo.
    Quindi sentì che la velocità con cui stava scendendo stesse diminuendo, in particolare quando mancavano solo pochi metri dal suolo e sarebbe stata visibile da osservatori esterni.
    Una volta che il balzo dimensionale si era concluso, la ragazza cercò di capire meglio dove fosse. Dunque, già da prima aveva capito che sarebbe atterrata su un monte, ora però stava notando una specie di costruzione, segno che magari era arrivata presso un centro abitato. Beh, meglio, così avrebbe potuto chiedere a qualcuno indicazioni.
    Certo che però... quello strano palazzo aveva proprio delle forme strana! Non aveva mai visto una forma del genere. Ma la cosa che la stupì di più fu trovare qualcuno che conosceva, subito dopo aver superato la fiancata dell'edificio ed essersi ritrovata davanti a quella che doveva essere l'uscita: il Falco di Fanedell che aveva conosciuto in una missione precedente. Era in compagni di altri due individui: un biondo dall'aspetto familiare e una specie di elfo dai capelli argentati che non aveva mai visto prima.
    " Esploratore Masahiro, non sa quanto sono contenta di vederla."
    Disse avvicinandosi.
    " Sa dirmi dove sono?"
    E sperò che il superiore non fosse nella sua stessa situazione.
    Status psichico: Confusa
    Status fisico: Ottimale
    Energia: 100%
    Passive in uso

    Il carisma di una principessa: Sia per il suo aspetto, che per i suoi modi, ma soprattutto perché sa come prendere le persone, Sarah risulterà estremamente carismatica. Basterà vederla o avercela vicino per sentire come un'aura che spingerà chi è attorno a lei a partire ben disposto nei suoi confronti, ad avere un punto di riferimento, ad ascoltarla volentieri e a considerare i suoi consigli allettanti, indipendentemente dalla situazione.
    Chi subisce l'abilità è libero di descrivere cosa la colpisce della ragazza e come reagisce all'influenza che è semplicemente emozionale e non può controllare la volontà altrui.
    L'abilità non è altro che una passiva di influenza mentale, che può essere attivata o disattivata a piacimento da lei, a seconda del modo in cui decida di approcciarsi con gli altri.

    La delicatezza di una principessa: Chiunque abbia mai letto un libro per bambini sa che le principesse delle fiabe sono delle creature talmente graziose e delicate che nemmeno il più crudele degli antagonisti ha mai osato alzare un dito su di loro; limitandosi a rinchiuderle nella torre di un qualche castello, piuttosto che far conoscere loro il dolore.
    Tuttavia Sarah un tempo era un ragazzo che sognava (e sogna tutt'ora) di diventare come uno degli eroi storici o, perché no, dei racconti. E si sa che tutti i paladini della giustizia hanno una dote innata a cacciarsi nei guai; tanto che nemmeno il più paziente degli aiutanti non può trattenersi dal dargliene di santa ragione per tutte le disavventure in cui si lasciano coinvolgere.
    Come può Sarah, vista la sua attitudine a mettersi nei pasticci, non conoscere il dolore come tutte le altre principesse? Semplicemente non provandolo.
    Infatti, al suo posto la fanciulla sentirà una sensazione né piacevole, né spiacevole che l'avvertirà di essere stata ferita o colpita in qualche modo. Tuttavia, non sentendo male potrebbe essere indotta ad un'eccessiva spavalderia, col rischio di allargare le ferite, pur essendo consapevolissima del danno.
    Volendo l'abilità può essere disattivata, facendole sentire dolore come tutti. Ma occorre specificarlo all'inizio della scena.
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar


    Group
    Member
    Posts
    27,242
    Location
    Repubblica di Pisa

    Status
    Anonymous
    La sua vita sul mondo di Endlos non era ancora sbocciata in maniera talmente imponente da poter dire di aver già lasciato un segno sul mondo che lo ospitava però possiamo dire che aveva avuto un pò di tempo per studiare come andavano le cose in quel posto e, in più, aveva anche avuto modo di esimersi nella sua attività preferita qual'era lo studiare le persone e gli umani che aveva intorno. Ora poteva dire di averne visti un pò, un bel pò ed anche tutti diversi rispetto a quelli che c'erano nel suo mondo e che lo stavano probabilmente ancora cercando perché "esemplare unico e diversamente inimitabile". In quel posto invece non c'era poi così tanta spasmodica frenesia, nessuno che gli desse noia e che lo cercasse e dunque poteva dire di godersi tutta la vita che gli era stata data a disposizione nel miglior modo possibile.
    Che poi comunque era un modo diverso per non dire di annoiarsi, anche se in fondo era così: non gli succedevano poi così tante cose e poi tanto interessanti, passava intere giornate a dialogare con il suo libro e ad osservare le persone: quello che perlomeno lo aveva positivamente sorpreso era che il libro sembrava aver recuperato le sue proprietà magiche ed aveva ripreso a volare, cosa che perlomeno aveva interrotto la monotonia di quel posto. Monotonia che poi era stata interrotta da quelle stranissime vibrazioni provenienti da Est, quelle vibrazioni che per primo Weiss in qualità di "creatura" magica aveva colto in tutto e per tutto prima degli altri, o perlomeno sinceramente prima di lui. Vibrazioni strane, vibrazioni che lo avevano quantomeno incuriosito in quanto arrivate dal nulla e contemporaneamente sparite nel nulla, vibrazioni che non potevano averlo lasciato praticamente inerme: già l'intenzione era comunque quella di andare a vedere perché era un'occasione ottimale per interrompere la monotonia del posto e della sua vita, poi però se arrivava anche un messaggero eversore - non che se ne ricordassero gli altri, ma c'era anche lui ed almeno i messaggeri lo sapevano - che gli dava bene o male direttive allora non poteva che dirigersi proprio verso il posto anche se era lontano. Non importava, prima o poi avrebbe dovuto esplorare il mondo e quella era un'occasione più che degna per portarsi dal Sud all'Est; certo la strada era lunga ma ne sarebbe valsa la pena.

    Non sapeva di preciso quanti giorni o quale fosse il periodo di tempo che aveva impiegato prima di arrivare in quel Presidio, stava del fatto che comunque il paesaggio che aveva davanti era stato sufficiente a lasciarlo un minimo sorpreso in quanto non aveva ancora visto niente del genere e non era mai stato testimone di un paesaggio di tal portata: certo non poteva dire di essere il miglior posto del mondo dato che non aveva visto praticamente niente di Endlos né della sua "casa", tuttavia. Il fatto che non avesse mai visto una cascata comunque implicò una repentina spiegazione del fenomeno da parte di Weiss che ebbe non poche difficoltà a rendersi ben preciso e chiaro, tuttavia quando quell'ostacolo teorico fu oltrepassato non rimaneva altro che la scalata per raggiungere il punto dei Monti Shea da dove sentiva (per quello che riguardava il libro in pratica) provenire una strana vibrazione. Non sarebbe stato facile e sicuramente non sarebbe stata esclusa qualche piccola goccia d'acqua ed un parziale bagno rinfrescante, ma in qualche modo sarebbe riuscito a raggiungere la cima. Aveva una spada con la quale riuscire a fare da perno nella roccia ed usarla come appiglio, aveva un libro che gli avrebbe bene o male consigliato dove mettere le mani ed i piedi considerando che poteva fluttuare un pò sopra di lui e studiare in anticipo un pò il paesaggio.
    Arrivato sulla cima, a fatica e bisogna ammetterlo, possiamo dire che si sorprese? Si, possiamo dire che si sorprese: e non tanto per la presenza delle persone che comunque immaginava ci fossero, se l'aveva sentita lui così da lontano non vedeva perché persone più vicine non avessero dovuto avvertire niente e dunque ivi dirigersi, ma quantopiù la presenza di quella costruzione così strana per essere in un posto del genere.
    « Chi diamine può costruire un santuario in cima a questa montagna? » « In genere sono io quello che fa le domande, Weiss, e non il viceversa. » Il libro momentaneamente fluttuante attorno a Nier tacque, concedendosi secondi per esaminare tutta la struttura ed anche le persone presenti: fortunatamente, possiamo dire, una era conosciuta ed oltretutto un qualcuno che era stato suo...estimatore, quel giorno. Ma non fece in tempo a dire altro, Weiss, che venne anticipato. « Dimitriy. » « E non è il solo, direi: siamo stati lenti. » L'importante era comunque essere arrivati. Fece giusto un paio di passi verso la struttura più per precauzione di un eventuale cedimento che lo facesse cadere di sotto che per curiosità verso il santuario stesso. La curiosità derivava più dal fatto che quel ragazzo di fronte a tutti, quello con la tuta nera attillata - simile al Russo, ma un pò più alto - e pieno d'armi era talmente sorpreso da risultare quasi comico. Anche se lui non sapeva propriamente che volesse dire "comico".


    Stato fisico: Ottimale
    Stato mentale: Incuriosito
    Energia: 100%

    Passive
    Body of a Replicant, Soul of a Gestalt~
    Nonostante l'apparenza ed il corpo siano quelli di un normale e comunissimo essere umano c'è da dire che di comune e soprattutto di umano Nier ha ben poco. Per prima cosa perché dentro non ha un'anima, per seconda cosa perché essendo un manichino vivente per "risonanza" a lui il cuore non batte nemmeno: cosa significa questo? Significa propriamente che non è vivo, che nonostante parli, pensi, si muova e quant'altro tecnicamente sarebbe come morto. E dunque, tecnicamente, non può morire: non fisicamente. L'unico modo che gli Scienziati nel suo mondo hanno appurato alla creazione è che l'unico modo per uccidere uno come lui sarebbe quello di liberare la sua anima e scioglierla dal vincolo del Libro: cosa che è scritta, tra l'altro, nel suddetto tomo. Per il resto finché Grimoire Weiss sarà nelle sue vicinanze la continua risonanza tra anima e Replicant manterrà in "movimento" Nier che, dunque, non morirà nemmeno in corrispondenza di ferite gravi: nonostante tutto, però, se sentirà troppo dolore o impossibilitato non si potrà muovere fino ad un eventuale recupero.
    {Non avere l'anima è puramente scenica, essendo Nier un "manichino semovente"}

    Equipaggiamento & Famigli
    weiss
    Grimoire Weiss
    Tradotto "libro bianco" è uno dei 13 libri magici della genesi, così chiamati dagli ideatori del Project Gestalt. Il suo ruolo originario assieme a tutti gli altri era quello di contenere le anime che momentaneamente venivano separate dai propri corpi originari in attesa di essere piazzati all'interno dei Replicanti ed in qualità di libro della genesi avrebbe dovuto contenere anche tutte le formule magiche necessarie per poter separare le anime dai Replicant ed inserirle in nuovi Gestalt una volta che il "WCS" fosse completamente svanito. Si presenta come un elegante libro dalla copertina in pelle marrone scura sulla cui parte frontale sono inserite delle placche metalliche ma principalmente la cosa che salta più all'occhio è la placca più grande che ricorda (anzi è) tanto un grande volto in acciaio.
    Non è un semplice libro di evocazioni e magie come tutti gli altri, ma...che ci si creda o meno è considerato da Nier come un famiglio. Non se ne separa mai e sempre che ci si creda o meno in qualità di famiglio con dentro qualcosa di importante come un'anima è in grado anche di parlare.
    {Famiglio}

    Libro Senziente~ E poi, come detto, è magico. Perché? Perché contiene l'anima di Nier mantenendolo in vita nonostante sia un guscio vuoto: certo ne possiede tante altre di anime ma il fatto che una di queste sia entrata in risonanza con un Replicant senza entrarvi, rimanendo dunque intrappolata tra le pagine, ha reso il libro...vivo. Cosa vuol dire questo? Che Grimoire Weiss sa parlare (ma questo è già scritto prima) e che incredibilmente si può muovere: è come se dal volto presente sulla copertina provenisse la voce ed il movimento è una semplice levitazione che non può far si da allontanarlo più di tre metri dalla figura di Nier stesso ed anche se ci provasse gli sarebbe impossibile, come se attorno al Replicante vi fosse un'invisibile barriera che Weiss non può evadere.
    L'anima di Nier "attivando" il libro sembra aver preso anche spiragli di altre sigillate all'interno delle pagine donando Grimoire Weiss di un carattere alquanto particolare: tiene particolarmente che il suo nome sia pronunciato per intero, ha un fare orgoglioso e saccente nonostante spesso riesca a cadere in errore senza mai ammetterlo. E per questo, nonostante tutto, si rivela un compagno fondamentale per Nier ormai abituatosi alla sua compagnia.
    Ovviamente NON può combattere.
    {Passiva di Volo di Weiss}

    Chiave Indistruttibile~ E' magico, su questo penso che ormai ci sia ben poco da dire: parla, levita e contiene incantesimi e formule di invocazione. Il fatto però che sia pregno e saturo di tutta questa quantità magica lo rende un libro diverso dagli altri anche per un altro particolare: gli agenti atmosferici o interperie quali acqua e fiamme non lo possono scalfire. Perché? Perché la risonanza tra l'anima e Nier oltre ad averlo "acceso" ha anche attivato una specie di schermatura magica a strettissimo contatto con tutta la copertina che funge da schermo per eventuali agenti esterni in grado di danneggiarlo: solo Nier, in pratica, è in grado di danneggiare il vecchio Weiss anche se, come intuibile, non gli sarebbe per niente conveniente.
    {Abilità Passiva di Weiss}

    Spada di Replica
    Spada che Nier si è procurato durante la sua fuga dal laboratorio base del Project Gestalt praticamente trovandola per caso in un angolo insieme ad un sacco di altre armi: non sa perché ha preso proprio quella spada invece che tipo una pistola ma non se ne pente.
    Una classica spada in acciaio che, però, risulta particolarmente e ridicolmente lunga, molto più di una nodachi: solamente la lama risulta di un metro ed ottanta e per poterla manovrare (nonostante sia molto sottile) Nier stesso ha bisogno dell'uso di entrambe le mani. Non presenta nessuna decorazione particolare ed anche la cromatura è la stessa di qualsiasi altra classica lama ovvero grigia metallizzata.
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    I'm no other,
    I'm Pandora.

    Group
    Member
    Posts
    1,565

    Status
    Anonymous

    Un evento del genere non poteva passare inosservato, non se le orecchie della Dama Scarlatta, impegnata in un ulteriore viaggio nel Presidio Est, captavano i richiami irresistibili dell'avventura singolare, avvolta di un bell'alone di mistero che si avvicinava all'affascinante.
    Assolutamente no, non era calcolato che lei rimanesse in quella taverna, poco lontano dalle Sorgenti di Shea, ad ingollare vino e cantare con due contadini più ubriachi di lei. Era tempo di alzarsi, pagare l'oste, salutare i due compagni di bevuta e di uscire da quella bettola allegra con un entusiasmo maggiore del vino che aveva assunto. Rossa sulle gote, la donna decise di affrontare parte del viaggio a piedi per smaltire un po' l'oro di Bacco, dopodiché non avrebbe lasciato intonso il suo fidato mezzo di trasporto, arrecandogli quel disturbo che sapeva di beffa consueta ed abusata.
    Ma perché recarsi a Shea quando vi era già stata?
    Il motivo era semplice quanto ovvio: sentiva profumo di arcaico. Le voci udite dai sue contadini sbronzi, o almeno credute veritiere dalla donna prima che questi fossero del tutto partiti di testa, asserivno della comparsa di strani fenomeni presso il Monte delle Sorgenti Celesti, precisamente attorno alla Cascata Dior. Difatti, scariche di luce come fulmini costanti e grandi percezioni magiche, avevano stuzzicato l'animo della sapiente che era lei, ancor di più quando seppe che quelle manifestazioni erano cessate, lasciando spazio alla comparsa di qualcosa di più... imponente.
    Gli abitanti della zona aveva visto, sentito, parlato, e quando accadeva che vi fosse un oscambio di voci, queste prendevano unilateralmente la via della diffusione; da persona a persona fino ad espandersi a macchia d'olio sulla superficie cristallina di un piccolo lago.
    Credere che Coralia non partecipasse era come pronunciare improperi dentro una chiesa: sacrilego.
    Quindi, assicuratasi di essersi ripresa e di avere le redini del suo essere fisico e psicologico in mano, la fanciulla cremisi, giunta vicino la decantata cascata del mistero, svegliò il buon Bo Bo che, come si presagiva all'essere evocato per fare il suo dovere, non mancò di esternare riluttanza ed irritazione. La padrona dell'oggetto magico gli promise che dopo averla portata in cima, non si sarebbe scomodata a richiamarlo per la discesa ma che avrebbe fatto da sola; questo procurò un appagamento a Bo Bo che tramite il suo potere eseguì la richiesta, portando in cima Coralia.
    Stupenda la visuale dall'alto di quello che aveva tutte le caratteristiche di un santuario antico e saturo di potere magico sopito; meravigliosa la sorpresa di constatare che all'appello si erano presentati altre persone. Ancor di più fu invasa da un senso di gioia mista a speranza nel riconoscere le figure dei tanti lì, a terra.
    La gonna svolazzante della Moira seguiva i capricci del vento dispettoso ma Coralia ci mise molto poco a farlo tacere, toccando terra con un sonoro sbuffo. Bo Bo, avanzato il favore di sparire prima che lei attaccasse bottone, scomparì con un poff e di lui non ci fu più traccia.

    « E così non sono l'unica interessata che si è mossa per arrivare fino a qui. »

    Ruppe il silenzio, avanzando con grazia fino a fermarsi accanto alla figura di Masahiro, il ninja mezzo-elfo conosciuto per caso in un'avventura che aveva coinvolto entrambi e non solo. Dando uno sguardo si soffermò sulla figura bianca di Grifis Minos, poi su quella del suo accompagnatore mummificato ed infine, con maggiore intensità, su Shirou.

    « Che piacevole sorpresa. »

    Anche Dimitriy era presente, il biondo eversore che amava stuzzicare, facendogli sempre, o quasi, decadere quella maschera di compostezza e di Nier con il suo libro parlante, Weiss. Soltanto la mummia e la piccola ragazzina non conosceva, ma a questa mancanza poteva rimediare senza affanni o dispendio di fiato. A pensarci si sarebbe mobilitato il suo dono, croce e delizia di un'intera esistenza, vigile e mai dormiente specchio delle anime e dei cuori altrui.


    Mana: 100%
    Status Fisico: Illesa
    Status Psicologico: Ottimale
    ----------------------------------------------
    » Abilità Passive «
    Onniscienza dell'Anima~
    Coralia è probabilmente l'unica della sua singolare razza ad aver ereditato la capacità di poter scrutare ritagli di vita di qualsiasi essere catturi la sua attenzione. In particolare, ella è in grado di venir a conoscenza, come facoltà divina di Moira, di spezzoni, episodi, eventi o ancor occasioni che hanno significato qualcosa per l'individuo da lei preso in considerazione. Da ciò si evince la comprensione di alcuni lati del carattere e la netta linea di demarcazione di quello che potrebbe piacere o meno al soggetto, quali siano le sue inclinazioni, a cosa tenga et similia. E' come vedere attraverso uno specchio ma abbastanza sfocato.
    A conti fatti non si tratta che di una lettura parziale, nonché sommaria, del vissuto altrui applicabile solo su persone strettamente vicine (entro i sette metri di raggio) e appresa per mezzo della scheda del personaggio o di relative giocate compiute dallo stesso. Tuttavia è possibile apprendere sempre più da uno stesso individuo in base alle volte che lo si incontra o al tempo trascorso con lui.
    Ha una valenza puramente gdristica.


    Scudo di Corallo~
    Nel suo peregrinare incessante, Coralia ha dedicato gran parte del suo tempo libero allo studio di metodi efficaci che potessero permetterle di non essere vittima di giochi, violazioni e lusinghe di stampo psichico con il fine di danneggiarla. E' così che ha temprato la mente da tempi immemori per evitare di cadere sotto il giuco altrui. Il suo pensiero è protetto da una fitta ramificazione che lei associa al corallo nel suo ambiente naturale; questo le conferisce una difesa da suddetti pericoli fino ad un consumo equivalente a medio.

    Eredità dei Millenni~
    Avendo avuto origine da quella che è la volontà degli uomini, dal loro libero arbitrio, ma mantenendo al contempo quella che è la sua natura divina, Coralia è immune alla dipartita precoce. Il suo corpo è ben più di un semplice mezzo per muoversi: è costituito da desiderio. Quest'ultimo deriva da ogni singolo essere vivente che si oppone al suo Destino e combatte per crearne uno proprio. Finché ci sarà soltanto un solo puntino luminoso che brillerà indipendentemente dalla Luna, lei vivrà e continuerà a vivere, mantenendo anche la sua straordinaria giovinezza. Se il suo corpo dovesse essere distrutto o deturpato in modo violento, la Dama tornerà dopo tre giorni esatti in vita e nel pieno delle forze.
    ----------------------------------------------
    » Oggettistica «
    Ombrello "Bo Bo"
    Dal mistico ed intellettuale nome, Bo Bo è un ombrello particolare che Coralia ha chiamato così a cagione del suo pregio e difetto. E' piuttosto ampio, in grado di coprire efficacemente due persone, anche tre se esili, di color bianco con farfalle scarlatte decorative. Il manico è in legno. A guardarlo bene non si direbbe ma è un accessorio magico e antico: ha il dono di teletrasportare Coralia in punti differenti di uno stesso mondo e di spostarsi da luogo a luogo - come una mongolfiera - senza l'affanno del noleggiar un cavallo o usufruire delle ferrovie. Stupendo, vero? Eppure Bo Bo, dotato di una coscienza propria e di una lingua abbastanza impudente, è un terribile pasticcione. Il suo nome, ricordate? Ecco, è stato chiamato così da Coralia perché esasperata ed in preda ad imprecazioni varie fra cui il mirabolante e più innocuo "Boh", accorciato in Bo, fra tutte (per surclassare sull'associazione, non proprio lusinghiera, di Bo aka Bastone). Il suo difetto consiste nel non essere molto preciso quando si tratta della meta da raggiungere; può sgarrare di pochi metri come di chilometri, di pochi passi o di tre giorni di cammino. Quel che è assicurato è che conduce altrove e sia adoperato come strumento per planare dall'alto in modo dolce ed aggraziato da altezze rilevanti al suolo. Non è una grande consolazione, vero, specialmente se il punto d'atterraggio è una pozza fangosa in mezzo alla campagna del nulla cosmico.
    {Oggetto esclusivamente GdR per gli spostamenti.}


    Pipa
    Pregevole artefatto dotato di ogni gadget tra cui: pigino, scovolino, spillone e naturalmente tabacco - ed altre sostanze di dubbia entità morale. Tipica fattura per le signore che Coralia è dedita usare molto spesso. E' in legno ciliegio laccato corvino con piccolo bracere, cannello allungato di circa 38 centimentri e bocchino in metallo. {Only GdR}

    Ventaglio
    Senza alcun nome altisonante è quel che sembra, in apparenza: un normalissimo ventaglio nero di pizzo e merletti dal tema floreale. Magnifiche rose nere sono il preciso disegno intessuto e la sua funzione è... ma quella di prevenire l'asfissia dal caldo. {Only GdR}
    ----------------------------------------------
    Note: Buon divertimento a tutti! =)


    Edited by Coralia - 4/9/2012, 13:42
     
    Top
    .
  7. mmmarm
     
    .

    User deleted




    Essendo un mago era ovviamente interessato all'arcano e ciò che lo attirava di più era il Maelstrom. Un'immensa fonte di pura magia capace di eventi incredibili: insomma chiunque avesse mai provato la manipolazione magica non poteva che esserne affascinato. A tal proposito il nero aveva già cominciato, o per meglio dire ripreso, a studiare la magia e la manipolazione degli elementi e da subito aveva cominciato a documentarsi sugli eventi del Maelstrom.

    Tra l'altro da poco si stava spargendo una voce riguardo un evento incredibile avvenuto nell'est, l'apparizione di un sontuoso edificio. Persino il mago aveva colto una flebile vibrazione magica provenire da lì. Doveva certamente trattarsi del Maelstrom e non c'erano motivi per indugiare e non investigare a proposito.

    Il viaggio nell'est fu incredibile e rilassante. Il presidio orientale era un luogo di assoluta pace e tranquillità e questo non faceva che bene al nero. Seguì quelle vibrazioni che si amplificavano man mano che il mago si avvicinava a quelle che in seguito scoprì essere Shea. Si rese conto di essere arrivato quando davanti a lui si mostrò un'enorme cascata, una meraviglia per gli occhi. Dovette quindi scalare la parete rocciosa con evidente difficoltà. Superato quel momento di estrema fatica, goffaggine e imbarazzo, in parte rincuorato di non essere stato visto da nessuno, si ritrovò davanti alla struttura di pietra e con grande sorpresa vide che prima di lui erano già arrivate parecchie persone. Fra le tante noto il Falco e gli si avvicinò.

    Grifis?
    Che ci fai qui?


    Domanda parecchio ingenua. Era lì per il suo stesso motivo e probabilmente quello di tutti i presenti: indagare su quella anomala fonte di energia.





    Status:

    Mana: 110%
    Status Fisico: Illeso
    Status Psicologico: Rilassato


    Abilità Passive:

    ■ Anonimo

    L'aspetto del mago è ciò di quanto più anonimo possa esserci. Deve mantenere questo aspetto per via di un incantesimo lanciatogli in tempi lontani probabilmente da un suo nemico. Non bisogna però considerare il tutto come negativo. L'aspetta resta invariato agli occhi di tutti, ovvero quello di un uomo di età sconosciuta piuttosto alto e slanciato. In linea di massima il mago anche riuscendo a cambiare parzialmente aspetto manterrà sempre alcuni elementi come l'oscurità che avvolge il suo corpo e la luminosità degli occhi.
    {Passiva - Only GDR}

    ■ Maestro delle Arti Magiche

    Anni e anni di studio delle arti magiche hanno garantito al mago un'approfondita conoscenza di queste. Le sue grandi capacità gli permettono di eseguire le sue magie in tempi rapidissimi, potendo risultare in tal modo letali al nemico. Inoltre come ogni stregone esperto che si rispetti il mago ha le capacità di eseguire un numero maggiore di magie rispetto alla media.
    {Passiva - Istant Casting; Mana 110%}


    Oggetti:

    ■ Coltello

    Punto debole del mago sono gli scontri ravvicinati, dal momento che le sue magie sono efficaci per lo più nella distanza. Per arginare il problema il più possibile il mago si è munito di un'arma che si rivela utile nel corpo a corpo. Si tratta di un coltello, apparentemente molto simile a uno da cucina (forse perché lo è), con l'elsa in legno, senza alcuna guardia e una lama affilata da un lato lunga 30 centimetri.

    ■ Bastone di Noce

    Un semplice bastone di legno, tenuto dal mago come vezzo. Non è necessario per utilizzare le magie, infatti il mago si limita ad usarlo per aiutarsi nel cammino. È lungo 160 centimetri e sulla sommità si curva su stesso formando una spirale.

    ■ Vesti

    Un mago è solito vestire portando lunghi cappelli e tuniche. Il mago nero non fa eccezione. Indossa un paio di pantaloni a strisce verdi e bianche, a mio parere alquanto bislacchi, stivali di pelle marrone con lacci, guanti di cuoio anch'essi marroni, una giacca blu molto lunga e infine un cappello di paglia grossolanamente intrecciata.

    ■ Anello di Onice

    Oggetto di pregevole fattura, il mago lo porta sempre al collo legato con uno spago. Si tratta di un anello d'argento decorato e intarsiato d'oro, con una pietra, un onice nero, incastonato al centro. Il mago non ricorda di come l'abbia ottenuto e se abbia qualche capacità.[x]



    Edited by mmmarm - 18/9/2012, 18:05
     
    Top
    .
  8.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    Death is only the beginning.

    Group
    Member
    Posts
    3,350
    Location
    Le sabbie del tempo.

    Status
    Offline
    Vibrazioni.

    Stava riposando nella propria dimora nella Città Alta di Laputa quando qualcosa lo strappò violentemente alle proprie considerazioni, l’aveva avvertita con la stessa facilità con cui si avverte una cannonata a pochi metri di distanza, l’onda di potere magico era stata violentissima e continuava a fluire e riverberare per tutto il piano di esistenza come una eco impazzita.
    Qualcosa di grosso era successo da qualche parte, qualcosa di molto grosso, forse il Maelstrom stesso aveva dato adito a quella famosa Riscrittura di cui tanto si parla nei libri oppure qualcosa aveva provocato, e continuava a provocare, un oscillazione magica talmente ampia da rivaleggiare con un portare per il Chaos.
    Non c’erano altre possibilità, doveva individuare la fonte e andare a controllare di persona, non si fidava a mandare qualcun altro a verificare un fenomeno di tale immane portata e inoltre voleva vedere con i propri occhi cosa, in quella dimensione, poteva racchiudere talmente tanto potere da essere percepito ovunque.
    Con un ombra di cupidigia nel fondo della sua vetusta mente, l’Antico già si chiedeva se sarebbe stato possibile mettere le mani su quel potere ed eventualmente come impiegarlo.




    Era arrivato a Shea senza problemi, fortunatamente, anche grazie al fatto che aveva trovato altri due aviatori che, come lui, avevano percepito il fenomeno e avevano deciso di indagare a fondo la questione.
    Grifis, con il quale aveva un rapporto piuttosto controverso da quando avevano allagato una parte del Latifondo e quest’ultimo gli aveva fatto saltare un braccio, e un certo Shirou, un aviatore bianco alle sue dipendenze che si era portato dietro come guardia personale.
    I suoi piani di prendere solo per se la fonte di potere svanivano lentamente, a meno di strane situazioni, ma poteva comunque sperare di prenderla per “donarla generosamente” a Laputa; Drusilia ne sarebbe stata molto contenta e molto impressionata e per i suoi piani era fondamentale che lei fosse contenta e impressionata.

    Lo spettacolo davanti a lui era assai curioso, conosceva approssimativamente la geografia delle Sorgenti Celesti ed era piuttosto sicuro che in quel luogo non ci fosse mai stato un santuario grondante di potere latente legato all’acqua.
    Il fenomeno appena accaduto poteva probabilmente ricondursi alla Riscrittura da parte del Maelstrom, ma non era così scontato.

    Intanto che guardava il palazzo sentì Grifis pronunciare un nome che non udiva da parecchio tempo:”Masahiro”.
    Si volse di scatto e lo riconobbe anch’egli, la sua sagoma era inconfondibile anche se completamente avvolto dal suo solito sudario di vesti nere e armi, Masahiro era lì e aveva l’aria tutt’altro che tranquilla, come se sapesse esattamente cosa ci fosse in quel tempio elfico.

    Altri individui erano arrivati nel mentre, pareva proprio che il Fenomeno avesse richiamato moltissima gente.

    Status Fisico: Illeso
    Status Mentale: tranquillo
    Mana: 100%

    Oggetti e Passive in Scheda
     
    Top
    .
  9. Emiya Shirou
     
    .

    User deleted


    Aveva spalancato gli occhi di colpo.
    Nel momento in cui si percepita quell'ondata magica inusuale era nella sua stanza, intento ai consueti esercizi per accrescere le sue capacità magiche ed era profondamente concentrato sul cucchiaio di semplice ferro che stava cercando di far divenire duro come il granito.
    Lo sguardo ambrato del ragazzo tradì immediatamente stupore, il complesso insieme di circuiti magici sul suo braccio sinistro aveva cominciato a brillare come se fosse entrato in risonanza con qualcosa.
    Di lontano, di misterioso.
    Aveva appena fatto in tempo a rivestirsi prima che un inserviente dell'Albero-casa comunicasse il suo esser stato richiamato niente di meno che dal suo Comandante: Grifis.
    Non aveva perso tempo e aveva raggiunto l'amico e Capitano con curiosità ed aspettativa. Qualcosa non andava e la sensazione gli stringeva la gola con impazienza, quell'energia ignota li stava chiamando entrambi.
    Non l'avrebbero fatta attendere a lungo.

    ***

    L'Est era il presidio dove si era recato subito dopo esser naufragato su Endlos, vi aveva viaggiato un poco prima di decidersi a seguire Grifis e raggiungerlo su Laputa. Per questa ragione aveva un sapore speciale nel suo cuore, per quanto non riuscisse a sentirlo come una casa al pari della città volante dove infine aveva trovato la sua dimora.
    Al fianco del suo fidato mentore e di una creatura alquanto bizzarra, ma per la quale aveva garantito il Falco, si erano messi in viaggio e avevano raggiunto il luogo designato. Non riusciva perfettamente a capire la natura di Khatep, ma le stranezze erano all'ordine del giorno in quel semipiano a lui così poco conosciuto.
    Il monte Shea era uno dei pochi luoghi che non avesse mai calcato, durante la sua permanenza nell'Est, però lo trovò un luogo misteriosamente incantevole. Un po' come la visione della costruzione che erano giunti a cercare, la quale aveva emanato il segnale che avevano seguito. Sul luogo c'erano altre persone, tra cui qualcuno che gli risultò facilmente familiare. Quasi in contemporanea col suo Comandante finì per porre una domanda simile all'uomo vestito di nero, dopotutto non conosceva il vero nome del celebre Esploratore.

    - Gufo Reale?

    La sorpresa nella sua voce fu indubbia, ma divenne ancor più violenta quando incrociò lo sguardo con la Dama Rossa.
    C'erano state solo due donne, in tutto il tempo che aveva trascorso su Endlos, che erano riuscite a togliergli il fiato. Ma la prima delle due, era stata anche quella che l'aveva fatto in maniera più profonda e marcata.

    - Che piacevole sorpresa.

    Il suo cuore mancò un battito e tutto ciò che gli stava intorno perse completamente interesse e valore, aveva occhi solo per lei. Inghiottì a fatica prima di riuscire a staccare gli occhi da quelli di lei e ricomporsi a sufficienza da poterle rispondere.

    - Coralia-san... Il piacere è mio... C-come state?

    Si sarebbe voluto sotterrare, quello che stava facendo non aveva assolutamente alcun senso. Una domanda di tale stupidità era sintomatica della sua incapacità di gestire le proprie emozioni.
    Ma che genere di emozioni erano?
    Sperò di non doversi dare una risposta troppo presto.

    Note: Scusate l'enorme ritardo, proverò a NON ripetermi.
    Non ho molto da mettere in spoiler, pertanto rimando a quando sarà più utile :epicre:
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Mago guerriero, amante dei gufi e signore della piromanzia.

    Group
    Member
    Posts
    14,128
    Location
    Alcuni dicono dal cimitero, altri dal cielo notturno... Decidete voi da dove vengo.

    Status
    Offline
    Quando sentì e percepì tramite i suoi Sensi Arcani che altre vite erano giunte nei pressi dell'edificio, lo shinobi si voltò. Si era anche sentito chiamare e forse fu quella la ragione principale per cui volle vedere in prima persona chi era arrivato ed era una folla di curiosi abbastanza numerosa e di non poco conto: praticamente tutti erano infatti volti già a lui noti, salvo un paio di eccezioni. Alcuni si potevano definire praticamente amici, altri meri conoscenti, ma erano comunque persone che con lui non avevano alcun motivo di ostilità, anzi a volte era l'esatto contrario. E anche quei due sconosciuti sembravano essere noti ad altri che erano giunti lì, per cui si poteva asserire che non ci fossero veri e propri sconosciuti lì in mezzo.
    "Sì, sono io" rispose a chi gli aveva chiesto una conferma della propria identità. Dopo aver guardato bene tutti una seconda volta, lo shinobi si voltò di nuovo ad osservare l'ampio arco del portale d'ingresso, istoriato di rune elfiche che, per chiunque avesse conosciuto quella lingua, avrebbero significato: "Questo è il Santuario fondato dalla Profetessa Lorwenechtele perché la conoscenza sia perseguita e il futuro sia svelato. Siano benvenuti coloro che conoscenza e futuro ricercano."
    "Questo Santuario... viene dal mio mondo. Questo è il Santuario dove mia madre ha profetato per secoli prima di conoscere e sposare mio padre. Non pensavo di rivederlo più, men che meno qui..."
    Quindi lo shinobi non aggiunse altro e si addentrò nel santuario.

    Se gli altri lo avessero seguito, si sarebbero ritrovati in un vestibolo che dava su ampio corridoio, abbastanza grande da far passare anche tre o quattro persone parallele, sostenuto su entrambi i lati da una serie di dodici colonne bianche per ognuno dei due muri che incorniciavano dieci porte per lato e sostenevano un soffitto a volta. La prima cosa che tutti avrebbero potuto notare sarebbe stata la sproporzione tra la struttura per come appariva all'esterno e le dimensioni invece degli interni, molto più larghi ed ampi di quanto non sembravano da fuori. Chiunque avesse avuto anche solo una minima sensibilità magica si sarebbe però facilmente spiegato quella discrepanza con un qualche genere di magia spaziale: l'intero santuario sembrava essere un'immensa fonte di magia, anche se a livello latente.
    Il secondo dettaglio facilmente individuabile era il tono dell'intera struttura: tutto sembrava arredato e dipinto con elementi che rimandavano all'acqua, ai fondali marini e a quelli lacustri e alla vita sotto la superficie dell'acqua, fonte di vita... ma tutto era buio, cupo, smorto e immoto, come se il santuario stesso fosse consapevole o esprimesse in quel modo il proprio stato.
    Lo shinobi stava già attraversando il corridio, osservando quei segnali ed interpretandoli in una maniera che probabilmente solo lui sapeva.
    E alla fine del corridoio, lo shinobi ignorò due scale laterali, una che portava verso l'altro e l'altra invece verso gli evidenti sotterranei del santuario. Masahiro invece aveva salito alcuni scalini che avevano condotto in un anticamera e si era fermato di fronte ad un portone chiuso che non riuscì ad aprire in alcun modo. Poi alzò lo sguardo e vide la causa, rimanendone sconcertato: parti delle iscrizioni runiche di quel secondo portale erano state asportate!
    "Cri'xa, questo non va affatto bene! La fonte è isolata dall'esterno così!" osservò a voce alta lo shinobi.

    CITAZIONE

    Angolo di narrazione



    Dopo il primo giro di saluti preliminari, siete di fronte ad una situazione abbastanza classica.
    A questo punto siete liberi di esplorare il santuario come preferite, ma tenete conto che solo sei delle venti porte (tre per lato) sono aperte: le altre sono in qualche modo sigillate e non vi è quindi modo per accedere a ciò che si cela dietro di esse.
    Avete libertà di entrare in una delle porte laterali, di salire o scendere le scale oppure di andare a parlare con Masahiro e/o di ascoltarlo per capire meglio la situazione.
    L'assenza di Amelie in questo turno non viene conteggiata nelle pngizzazioni per motivi legittimi, ma dovrà recuperare anche l'ingresso non effettuato.

    Turni liberi, prossimo intervento il 13 settembre.

     
    Top
    .
  11. _MajinZ_
     
    .

    User deleted


    Dimitriy non fu l’unico ad essere attirato in quel luogo dall’esplosione magica, infatti appena qualche istante dopo iniziarono ad arrivare parecchi curiosi. Era sicuro che non sarebbe stato il solo a giungere li, ma non si aspettava di certo che qualcuno si presentasse subito dopo il suo arrivo e il numero di persone in cima a quelle cascate continuava ad aumentare. Così il biondo si voltò, osservando con i suoi occhi glaciali tutti i nuovi arrivati, scrutandoli così da carpire il maggior numero di informazioni da quel primo sguardo, come faceva di solito, non cambiava proprio mai.
    I primi ad arrivare furono tre persone, una di esse era un cavaliere bardato di bianco che discese dal cielo, atterrando a poca distanza dal tizio vestito di nero e sembrava proprio che si conoscessero. Insieme a lui giunsero un ragazzo all’apparenza normale, anche se sapeva bene che su Endlos ciò che si celava oltre l’apparenza era normale solo alcune volte, e una... mummia? La sua pelle rinsecchita e le vesti logore lo facevano apparire come un morto che aveva appena abbandonato la propria tomba, anche se non sembrava avere cattive intenzioni. Successivamente giunse un’altra presenza, una ragazza dagli abiti nobiliari si muoveva nella loro direzione e anche lei sembrava conoscere il ninja, insomma, li si conoscevano tutti a quanto pareva.
    Ecco però che in rapida successione giunsero due figure famigliari per il russo, il primo fu il giovane Nier, si ricordava bene del giorno in cui l’aveva messo alla prova per le strade del Bazar e da quel giorno era diventato a tutti gli effetti un membro degli Eversori, ma proprio non si aspettava che un suo “collega” si presentasse in quel posto così distante. Dopo di lui però arrivò una persona che proprio non si aspettava di incontrare e la sua voce lo colse di sorpresa mentre osservava Nier e il suo libro, facendolo voltare in quella direzione. Si trattava di Coralia, la quale ancora una volta incrociava la strada dell’assassino come succedeva spesso da un po’ di tempo a quella parte. Mosse qualche passo in avanti affiancandosi quindi alla figura del tizio famosissimo, superando il russo posizionato poco più indietro. La donna rivolse quindi alcune parole al ragazzino, il quale si rivolse a lei con un tono imbarazzato... probabilmente anche lui era una delle prede che si divertiva a tortura, ma allora perché si sentiva strano? Gli diede quasi fastidio quel tono e quella confidenza tra i due, ma non disse nulla, almeno all’inizio, limitandosi a fissare la corvina con i suoi occhi glaciali.
    Sembrerebbe l’ennesima coincidenza.
    Disse infine in direzione della donna misteriosa, poco prima che si aggiungesse un nuovo personaggio al gruppo e forse era il più particolare. Il suo viso era avvolto da una specie di aura nera e solo due fari gialli spuntavano da quell’insieme di oscurità, peraltro molto bassa. Anche lui però sembrava conoscere qualcuno, tipo il cavaliere in bianca armatura. Alla fine degli arrivi, comunque, giunse la risposta alla domanda che il sicario aveva fatto prima all’esploratore.
    "Questo Santuario... viene dal mio mondo. Questo è il Santuario dove mia madre ha profetato per secoli prima di conoscere e sposare mio padre. Non pensavo di rivederlo più, men che meno qui..."
    Ora, Dimitriy sapeva che il Maelstrom ogni tanto rapiva qualche entità qua e la nell’universo, ma era la prima volta che vedeva un’intera costruzione appartenente ad un altro mondo apparire all’improvviso sul semipiano, ed era abbastanza strano che si trattasse proprio di un edificio appartenente proprio la mondo del ninja e non poteva trattarsi di certo di una coincidenza. Subito dopo comunque, il tizio in nero prese a muoversi verso il tempio e spinto dalla curiosità il ragazzo di Mosca iniziò a camminare, così da vederci più chiaro in quella situazione.
    Il corridoio che portava alla parte interna del tempio era abbastanza grande, sostenuto da una dozzina di colonne bianche e identiche che sostenevano la volta stranamente alta, mentre su ognuno dei due muri si potevano notare una serie di dieci porte, molte delle quali chiuse ma alcune di esse aperte. La prima cosa che saltò all’occhio del biondino, comunque, fu il fatto che da fuori non sembrava così grande quel luogo, eppure dentro conteneva delle misure che era difficile credere appartenessero all’edificio, ma visto che la sua capacità magica era prossima allo zero, non ci fece poi così caso. Ad interessarlo furono invece le diverse tonalità degli interni, dipinti e arredati con ovvi riferimenti all’acqua in tutte le sue forme, da quella dell’immenso oceano a quella immota dei piccoli stagni. Il naufrago però non si soffermò più di tanto su quei segnali, arrivando quindi in un altro ambiente dove si aprivano due rampe di scale, una che saliva verso l’alto e una verso il basso, probabilmente in direzione dei sotterranei.
    "Cri'xa, questo non va affatto bene! La fonte è isolata dall'esterno così!"
    Esclamò infine il famosissimo ninja dopo aver salito qualche gradino, attirando così l’attenzione del giovane Dimitriy, il quale non si azzardò ad esplorare nessuna stanza, prima voleva delle risposte e ancora non sapeva abbastanza di quel luogo per fidarsi, quindi era meglio ascoltare ciò che aveva da dire Masahiro visto che era l’unico a sapere qualcosa.
    La fonte?
    Gli si rivolse l’Eversore con un tono neutro, senza lasciar trasparire nessuna emozione, mentre i suoi occhi vagavano per il tempio quasi a studiarne ogni più piccolo dettaglio. Era la prima cosa che faceva quando metteva piede in un posto inesplorato, almeno per lui.



    CITAZIONE
    Stato fisico: Ottimale
    Stato mentale: Incuriosito
    Energia: 100%

    Abilità Passive:
    ₪ Vy ne mozhete vzyatʹ ~ Non puoi prendermi
    [Power Up Agilità 50% - Velocità 50%]

    ₪ Vy ne slyshite ~ Non puoi sentirmi
    [Il personaggio non produce nessun suono muovendosi]

    ₪ Krovozhadnostʹ ~ Sete di Sangue
    [La precisione dei colpi è tale da causare danni al sistema circolatorio nemico aumentandone così il sanguinamento.]

    Equipaggiamento:
    ₪ Banket Krovi ~ Banchetto di Sangue
    Si tratta di un'arma all'apparenza semplice che però nelle mani giuste diventa un temibile strumento di morte. Essa si compone di un bracciale che avvolge interamente l'avambraccio ed è composta di una lega di metallo abbastanza leggera così da non divenire un ingombro ma un semplice prolungamento del corpo. La parte finale dello strumento è un guanto di pelle con una placca metallica sul dorso della mano che ovviamente è unita al meccanismo presente nell'avambraccio, con annesso una piccola leva metallica che finisce nel palmo della mano. Nell'istante in cui il biondo eserciterà una certa pressione sulla leva, dal meccanismo presente sul polso fuoriusciranno tre lame di acciaio temprato curiosamente rossastre della lunghezza di circa venticinque centimetri appuntite ed affilate, pronte a colpire il nemico di turno. Un'arma facile da nascondere ma letale se usata nel modo giusto.

    Tecniche utilizzate:
    \\

    Nota: L'avambraccio sinistro di Dimitriy è pietrificato a causa di un sortilegio.
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    26,962

    Status
    Offline

    aviatori1pcopia

    icon10
    ~ G R I F I S ~
    Post Attivo

    ~ { Presidio dell'Est, Monti di Shea


    Vedere all'adunata tutte quelle persone in un certo senso rassicurò il Falco: anche l'ultima missione condotta sotto la supervisione di Masahiro era stata a loro favorevole, dal momento che erano in gran numero e potevano gli uni contare sul solido appoggio degli altri. Rivolse quindi dapprima lo sguardo su Coralia, ricambiando il saluto e lasciandola disquisire con Shirou. Quindi si concentrò sul piccolo mago nero, cui rivolse un sorriso di benvenuto. Si sarebbe assicurato di vegliare su di lui, considerandolo -oramai- alla stregua di un'amato discepolo.

    Fu poi attirato dalle parole di Masahiro che, freddo e distaccato come al suo solito, riconobbe come familiare quel tempio elfico. Il Falco, soffermandosi maggiormente sulla struttura, denotò l'accurata mano che l'aveva eretto, discostandosi quasi completamente dalla fattura silvana dei templi fanedelliani.

    Non appena vide Masahiro entrare, il Falco gli fu subito appresso, ordinando a Shirou e al mago nero di star presso di lui. Non dovette far altrettanto con Coralia, poiché era sicuro ch'ella, avvicinatasi al giovane aviatore Emiya, non avrebbe avuto problemi a stargli di fianco. In questo modo il Falco poteva avere tutti a debita distanza, poiché, se l'occasione l'avesse richiesto, avrebbe sicuramente sfruttato la situazione per impartire loro qualche utile insegnamento. Quindi giunti al vestibolo l'elfo notò come l'interno fosse ben più grande dell'esterno, dovuto certamente a qualche incanto di sorta. Si fece di fianco al mezz'elfo, parlandogli nella loro lingua natia.

    Conoscendo l'odio dei tuoi nemici mortali, non dovremmo scartare l'ipotesi che possa essere una trappola: se questo luogo ti è così familiare, la possibilità che sia qui per tenderti un tranello non è da escludere.

    Non stava parlando con uno sprovveduto, ben che meno con uno stupido. Sapeva quel che diceva e sapeva che Masahiro, certamente, aveva dedotto tale ipotesi più o meno con la stessa rapidità con cui c'era riuscito lui; e quindi lo scopo del Falco non era che capire a cosa potevano andare incontro. Attese una risposta del mezz'elfo e si concentrò sui dettagli del luogo che rassomigliavano all'acqua... nulla che la Vera Runa non avvertisse, illuminandosi per qualche attimo.

    Vide poi lo shinobi prendere una direzione precisa, sapendo sicuramente lui dove andare e cosa fare. Lui invece, si voltò dietro a chi l'aveva seguito e -cercando anche Kathep con lo sguardo- fece:

    Masahiro ha sicuramente le sue ragioni per esplorare questo posto, ma noi, signori, abbiamo le nostre: il signor Kathep desidera approfondire le sue conoscenze, io sono qui per ricambiare un suo favore, Shirou è qui per aiutarmi...
    -quindi, si rivolse per ultimi al mago e a Coralia-
    ...se volete seguirmi, sono sicuro di parlare anche a nome di Shirou quando dico che farò il possibile perché non vi capiti nulla. State semplicemente attenti e non perdeteci di vista.

    Se qualcuno di loro avesse inteso nelle sue parole un tono quasi di scherno, come se stesse parlando a dei bambini che necessitavano della mano di un genitore per camminare, ebbene quel qualcuno stava sbagliando: sapeva bene che posti come quello in cui erano potevano celare mille e più insidie, e se lui si riteneva sufficientemente potente e forte da affrontare i pericoli, lo stesso poteva non essere né per il mago e né per Coralia -specialmente lei, che non era avvezza ai duelli. Avrebbe atteso quindi una loro risposta, e solo allora voltandosi avrebbe concluso:

    Mettiamoci in marcia.

    E quindi avrebbe indicato loro la parte che sembrava condurre ai sotterranei. Sicuramente, il luogo ideale per nascondere tesori, tomi segreti o altre cianfrusaglie che facevano gola alla vecchia mummia.
    icon10

    Legenda

    StatusMana totale 100%
    Consumi nessuno
    Condizione fisica 100%, perfetta forma.
    EquipArmatura d'Argento del Falco
    { l'Armatura è composta di un materiale che la rende leggera e facilita i movimenti del Falco }
    { l'Armatura ha in dotazione un paio di ali abili passivamente al volo (per non oltre 5 metri in duello }


    Armatura d'Argento del Grifone
    Bussola d'Oro Rosa dei Venti
    { piccola bussola d'oro dotata di quattro lancette, rispettivamente una rossa e tre blu }

    Balmung La Spada degli Spiriti Silvani
    { lunga spada di tipo orientale (nodachi) di 150 cm totali }
    { la lama della spada possiede la capacità di tagliare anche rivestimenti o protezioni di notevole durezza }
    { passiva only gdr che consente a Grifis di comunicare con il bosco, potendo sapere se e quando Fanedell è minacciata o è in pericolo }



    Guaina Silvestre
    { il fodero della Spada Balmung è ricoperto da un'intreccio di piante e legno d'ebano }

    Anthea, La Spada dei Sogni Infranti
    { arma bianca a singolo taglio lunga 170cm }
    { la spada possiede un'attiva a consumo basso che permette d'infiammare la lama, provocando con la stessa danni da fuoco per singolo turno }


    Vera Runa dell'Acqua
    { runa incisa sulla mano destra, che brilla di colore azzurro quando viene utilizzata }
    { la runa induce chi in possesso di Auspex a considerare gli attacchi del Falco come di un livello superiore al normale }
    PassiveElfic Eritage
    { in quanto elfo Grifis è dotato di una bellezza sovrannaturale, che serve ai soli fini del gdr }

    Way of the Sword
    { grazie alla sua affinità con la spada Grifis è in grado di intuire la tipologia di attacco che sta per subire: se esso è fisico o magico }

    Sonata Arctica
    { Grifis emana un'aura capace di influenzare il prossimo passivamente, inducendolo a comportarsi nei suoi confronti con rispetto e riverenza }
    { tutte le influenze psicologiche o le malie di Grifis hanno un incremento passivo del 50% }


    Etlreth The White Album
    { l'aura gelida di Grifis provoca un malus passivo in Velocità e Riflessi pari al 25% a chiunque si trovi a sette metri da lui }
    { Grifis è in grado di lanciare i suoi attacchi senza alcun intermediario, e senza sprecare tempo prezioso }


    Halo of the Justice
    { l'appartenenza ai LAM dona a Grifis il potere d'influenzare passivamente gli altri, inducendoli a ritenere giusta qualsiasi sua azione }
    Attivenessuna

    Altro penso sia chiaro XD in caso pmmmmatemi
     
    Top
    .
  13.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    Wild Irish Rose

    Group
    Senatori
    Posts
    3,935
    Location
    Avalon

    Status
    Anonymous

    Amelie poteva sentirla bene in quel luogo, meglio che in qualunque altro.
    La trama di magia che sottendeva Fanedell, il midollo che sostentava la vita della foresta antica di eoni, vibrava come una melodia pura e inconfondibile nella mente della Fata, risuonando ancora più profondamente nel suo cuore da quando l’aveva protetta con Masahiro e gli altri.

    Fu proprio in virtù di questo legame – profondissimo e inscindibile – che la fanciulla poté avvertire distintamente più di un curioso riverbero nel tessuto arcano del luogo, un susseguirsi d’onde concentriche che si spandevano attraverso quell’ordito impalpabile e magnifico, e tutte originantesi da una fonte ben precisa, che faceva capo ai monti di Shea.
    Per una creatura magica come lei, ignorare quel richiamo era davvero impossibile, ancor più con Arcadia così vicina. Muovere i passi verso le Sorgenti Celesti fu dunque una conseguenza inevitabile; quel che vi trovò, una sorpresa che andava al di là di ogni aspettativa.

    La struttura in pietra che si ergeva elegantemente su Dior non spiccava certo per imponenza, ma la sapiente lavorazione della superficie lapidea rendeva innegabile la sua fattura elfica. Le fini decorazioni che lo ornavano rimandavano all’acqua e alle sue creature, ma questo non sembrò catturare tanto l’attenzione della Fata quanto la presenza del suo amico shinobi, che fissava sbalordito e scioccato l’edificio sacro.
    L’Erede di Arcadia sgranò i begli occhi verdi e la sua bocca si aprì in un moto di sorpresa, che si fece ancora più spiccata quando – rivolgendo la propria attenzione al resto dell’ambiente – la sua mente registrò la presenza di altre otto figure, alcune già note, altre sconosciute.

    Evitando accuratamente la sua consueta timidezza, la figlia della Dama Azzurra si premurò di rivolgere a tutti gli astanti un grazioso inchino, lasciando che le chiome di rubino ondeggiassero lievemente ai lati del suo viso di porcellana. Evidentemente, proprio come lei, erano stati attratti dalla forza magica che promanava dal tempio.
    Non senza una certa meraviglia da parte della Dama Rossa, il ninja rivelò loro che quello era il luogo sacro dove sua madre vaticinava; dalle iscrizioni istoriate si poteva apprendere che fu fatto erigere per sua stessa volontà.
    Masahiro, comunque, non volle perdere tempo; senza aggiungere altro si addentrò nella struttura, lasciando liberi gli altri di seguirlo.

    Ciò che si dispiegò alla loro vista nel vestibolo fu un ambiente enorme – ben più ampio di quello suggerito dalle dimensioni esterne della struttura, probabilmente grazie alla magia –, decorato con affreschi, sculture e altri ornamenti ispirati all’acqua e alla vita che essa genera e contiene... ma a era proprio quella a mancare: il tempio sembrava privo di qualsiasi scintilla vitale, come se fosse muto e sordo all’esistenza.

    Conoscendo l'odio dei tuoi nemici mortali, non dovremmo scartare l'ipotesi che possa essere una trappola: se questo luogo ti è così familiare, la possibilità che sia qui per tenderti un tranello non è da escludere.

    In effetti, il nobile Falco aveva espresso un timore fondato: il suo amico shinobi sembrava avere parecchi nemici, ma è sempre così, per chi è nel giusto.


    "Cri'xa, questo non va affatto bene! La fonte è isolata dall'esterno così!"

    « ...La fonte? »
    Intervenne la Fata, facendosi dappresso al mezz’elfo
    «... Ha forse bisogno di acqua corriva? »

    Nel mentre, il Comandante aveva radunato molti dei presenti, che sembrava conoscere bene; lui e gli altri parevano intenzionati a recarsi nei sotterranei, ma la Dama Rossa preferì restare al fianco di Masahiro, ritenendo che di essere più utile e meno d’intralcio al fianco del ninja.

    « Masahiro... potresti dirci qualcos’altro su tua madre e su questo tempio?
    Così potremmo esserti maggiormente d’aiuto... »



    Status Fisico: Illesa
    Status Psicologico: Incuriosita
    Energia: 100%

    Passive:

    • Candore del Giglio

    • L’aspetto puro e innocente della giovane incarna l’angelico candore delle Fate tanto decantato dai bardi di ogni tempo e tramandato di bocca in bocca in tutte le leggende popolari; non è difatti un caso che le Fate siano descritte come creature di una bellezza radiosa, ma il fascino di Amelie spinge persino ad abbandonare ogni riserva, avversione o diffidenza nei suoi riguardi -donando in cambio un forte senso di tranquillità e conforto-, e la sua sensibilità suscita un tenero istinto di protezione in chi la contempla, facendole spesso guadagnare aiuto e tutela.
      É talmente delicata e dolce -un fiore così puro e inviolato- che offrirle sostegno e riparo sarà un gesto spontaneo e disinteressato, perché la sua tristezza risulta insostenibile anche per il più inaridito dei cuori, e il suo sorriso splendente e bello come la più luminosa delle stelle.
      L’attrazione che promana spezza paura e timori, ispirando il desiderio di aprirsi e confidarsi per la grande pace e serenità sperimentate in sua presenza -sensazioni calde e lenitive come un balsamo guaritore-, purificando e alleggerendo l’aria da ogni negatività e pensiero maligno.
      Tale ascendente inconscio è utile per dirimere questioni spinose, superando qualsiasi differenza -oggettiva o soggettiva che sia- e diffidenza tra le creature; è da considerarsi attivo su chiunque la guardi, sebbene l’intensità della sua bellezza -che lascia spesso piacevolmente storditi, come ebbri- possa provocare reazioni inconsulte in soggetti deboli, animi particolarmente traumatizzati, o semplicemente deviati.

    • Sesto Senso

    • In virtù della sua profonda affinità con la natura e il piano eterico, Armand sa percepire le auree entro un raggio di 30 metri da sé, distinguendone la natura -se umana o meno-, oltre che l’intensità -genericamente quantificata come “debole”, “media” e “forte”- e l’inclinazione benigna o maligna; saprebbe riconoscere la sua posizione solo in maniera molto vaga, intuendo grossomodo la direzione in cui essa sosta o verso cui si sposta. La precisione del rilevamento, tuttavia, si fa sempre maggiore man mano che le ci si avvicina.

    Tecniche:
    Nessuna.

    Note:
    Nessuna =).
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar


    Group
    Member
    Posts
    27,242
    Location
    Repubblica di Pisa

    Status
    Anonymous
    « Così anche i luoghi si trasportano oltre le persone, in questo mondo? » La cosa, manco a dirlo, incuriosiva tremendamente uno come Weiss che era praticamente composto di pura energia magica. Ed ovviamente era anche uno che quello strano fenomeno lo avvertivano come chissà quante altre persone ne erano in grado.
    La cosa che però era più curiosa dal punto di vista del libro era che delle altre persone praticamente non gli interessava nulla, gli interessava praticamente solo quel certo ninja che sembrava così scosso dalla comparsa del Santuario e della struttura stessa che, manco a dirlo, voleva conoscere in tutto e per tutto. Entrati dentro la struttura il libro perse diversi istanti a guardarsi intorno svolazzando sopra la testa del bianco ragazzo manichino, ostentando uno stupore a dir poco evidente.
    « E' incredibile ed estremamente affascinante. » « Cos'ha di incredibile, Weiss? » « Cos'ha di incredibile? » Domandò ancora sorpreso il libro, era proprio vero che Nier non riusciva a capire l'arte e la meraviglia del mondo...indipendentemente da quale mondo fosse, su questo c'era ben poco da dire comunque. Chissà qual'era il mondo di quel posto e di tal Masahiro. « Non sai riconoscere l'arte e non capisci cosa ci sia di importante nel sapere che anche i luoghi possono trasferirsi su Endlos: se si trasferisse anche la Torre Centrale. » « ... » Sarebbe stato un problema a dir poco enorme: lo avrebbero sicuramente cercato ed a quel punto avrebbe dovuto combattere ancora un bel pò. Però perlomeno il fatto che tutto fosse colorato in toni "d'acqua implicava" che perlomeno se avesse evocato Leviathan la materia prima non sarebbe assolutamente mancata. Non aveva la minima intenzione per adesso di muoversi ed andare all'esplorazione, anche perché sapeva che Weiss aveva intenzione di conoscere tutto di quel luogo e soprattutto cosa celava, o come ci era arrivato in un luogo come Endlos.
    A quel punto con tutta la calma del mondo Nier si affiancò (completamente disinteressato, lo faceva solo per casualità) al russo Dimitriy mentre il libro, svolazzando, si pose affianco al volto del ninja o quel che era. Non proprio affianco ed attaccato, ma almeno ad un metro alla sua sinistra: giusto perché la curiosità era prerogativa del libro che, incredibilmente, sembrava averne per entrambi.


    Stato fisico: Ottimale
    Stato mentale: Incuriosito
    Energia: 100%

    Passive
    Body of a Replicant, Soul of a Gestalt~
    Nonostante l'apparenza ed il corpo siano quelli di un normale e comunissimo essere umano c'è da dire che di comune e soprattutto di umano Nier ha ben poco. Per prima cosa perché dentro non ha un'anima, per seconda cosa perché essendo un manichino vivente per "risonanza" a lui il cuore non batte nemmeno: cosa significa questo? Significa propriamente che non è vivo, che nonostante parli, pensi, si muova e quant'altro tecnicamente sarebbe come morto. E dunque, tecnicamente, non può morire: non fisicamente. L'unico modo che gli Scienziati nel suo mondo hanno appurato alla creazione è che l'unico modo per uccidere uno come lui sarebbe quello di liberare la sua anima e scioglierla dal vincolo del Libro: cosa che è scritta, tra l'altro, nel suddetto tomo. Per il resto finché Grimoire Weiss sarà nelle sue vicinanze la continua risonanza tra anima e Replicant manterrà in "movimento" Nier che, dunque, non morirà nemmeno in corrispondenza di ferite gravi: nonostante tutto, però, se sentirà troppo dolore o impossibilitato non si potrà muovere fino ad un eventuale recupero.
    {Non avere l'anima è puramente scenica, essendo Nier un "manichino semovente"}

    Equipaggiamento & Famigli
    weiss
    Grimoire Weiss
    Tradotto "libro bianco" è uno dei 13 libri magici della genesi, così chiamati dagli ideatori del Project Gestalt. Il suo ruolo originario assieme a tutti gli altri era quello di contenere le anime che momentaneamente venivano separate dai propri corpi originari in attesa di essere piazzati all'interno dei Replicanti ed in qualità di libro della genesi avrebbe dovuto contenere anche tutte le formule magiche necessarie per poter separare le anime dai Replicant ed inserirle in nuovi Gestalt una volta che il "WCS" fosse completamente svanito. Si presenta come un elegante libro dalla copertina in pelle marrone scura sulla cui parte frontale sono inserite delle placche metalliche ma principalmente la cosa che salta più all'occhio è la placca più grande che ricorda (anzi è) tanto un grande volto in acciaio.
    Non è un semplice libro di evocazioni e magie come tutti gli altri, ma...che ci si creda o meno è considerato da Nier come un famiglio. Non se ne separa mai e sempre che ci si creda o meno in qualità di famiglio con dentro qualcosa di importante come un'anima è in grado anche di parlare.
    {Famiglio}

    Libro Senziente~ E poi, come detto, è magico. Perché? Perché contiene l'anima di Nier mantenendolo in vita nonostante sia un guscio vuoto: certo ne possiede tante altre di anime ma il fatto che una di queste sia entrata in risonanza con un Replicant senza entrarvi, rimanendo dunque intrappolata tra le pagine, ha reso il libro...vivo. Cosa vuol dire questo? Che Grimoire Weiss sa parlare (ma questo è già scritto prima) e che incredibilmente si può muovere: è come se dal volto presente sulla copertina provenisse la voce ed il movimento è una semplice levitazione che non può far si da allontanarlo più di tre metri dalla figura di Nier stesso ed anche se ci provasse gli sarebbe impossibile, come se attorno al Replicante vi fosse un'invisibile barriera che Weiss non può evadere.
    L'anima di Nier "attivando" il libro sembra aver preso anche spiragli di altre sigillate all'interno delle pagine donando Grimoire Weiss di un carattere alquanto particolare: tiene particolarmente che il suo nome sia pronunciato per intero, ha un fare orgoglioso e saccente nonostante spesso riesca a cadere in errore senza mai ammetterlo. E per questo, nonostante tutto, si rivela un compagno fondamentale per Nier ormai abituatosi alla sua compagnia.
    Ovviamente NON può combattere.
    {Passiva di Volo di Weiss}

    Chiave Indistruttibile~ E' magico, su questo penso che ormai ci sia ben poco da dire: parla, levita e contiene incantesimi e formule di invocazione. Il fatto però che sia pregno e saturo di tutta questa quantità magica lo rende un libro diverso dagli altri anche per un altro particolare: gli agenti atmosferici o interperie quali acqua e fiamme non lo possono scalfire. Perché? Perché la risonanza tra l'anima e Nier oltre ad averlo "acceso" ha anche attivato una specie di schermatura magica a strettissimo contatto con tutta la copertina che funge da schermo per eventuali agenti esterni in grado di danneggiarlo: solo Nier, in pratica, è in grado di danneggiare il vecchio Weiss anche se, come intuibile, non gli sarebbe per niente conveniente.
    {Abilità Passiva di Weiss}

    Spada di Replica
    Spada che Nier si è procurato durante la sua fuga dal laboratorio base del Project Gestalt praticamente trovandola per caso in un angolo insieme ad un sacco di altre armi: non sa perché ha preso proprio quella spada invece che tipo una pistola ma non se ne pente.
    Una classica spada in acciaio che, però, risulta particolarmente e ridicolmente lunga, molto più di una nodachi: solamente la lama risulta di un metro ed ottanta e per poterla manovrare (nonostante sia molto sottile) Nier stesso ha bisogno dell'uso di entrambe le mani. Non presenta nessuna decorazione particolare ed anche la cromatura è la stessa di qualsiasi altra classica lama ovvero grigia metallizzata.
     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    3,250

    Status
    Anonymous
    Si, questa volta Sarah era una semplicemente una persona che si era trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato; anche se ancora non se ne era resa conto. Di solito era lei a cercare i guai, ma questa volta (quasi volessero "ricambiare") erano stati loro a venire da lei e la cosa ironica era che ci sarebbe andata incontro seguendo il comportamento più sensato.
    Nel frattempo l'esploratore rispose alla domanda che gli avevano posto tutti.
    " Questo Santuario... viene dal mio mondo. Questo è il Santuario dove mia madre ha profetato per secoli prima di conoscere e sposare mio padre. Non pensavo di rivederlo più, men che meno qui..."
    Risposta che non chiarì completamente le idee alla fanciulla. Certo, aveva capito che quell'edificio fosse arrivato lì come un naufrago dimensionale e che appartenesse al mondo natale di Masahiro, ma non le spiegò perché fosse atterrata proprio lì vicino, né in che punto del presidio si trovasse.
    Aveva come l'impressione di essere quella che ci stava comprendendo di meno in tutta quella faccenda e anche se mostrare di non aver capito molto la metteva un po' a disagio.
    Stava per chiedere ulteriori chiarimenti, quando l'occhio cadde su una persona che non aveva notato prima. Era una ragazza dai lineamenti morbidi, quasi come quelli di una bambina, la pelle pallida e con una splendida chioma rossa; morbida e fluente come la seta. Poche volte era stata colpita così da qualcuno e nonostante non fosse nel suo stile giudicare qualcuno solo dal suo aspetto, non poté non rimanere incantata da tutta la grazia emanata da quella creatura.
    Stava per inchinarsi a suo volta, dato che le sarebbe apparso sin troppo meschino ignorare qualcuno del genere, ma venne come scossa da una vece fredda e contemporaneamente solenne; quasi fosse stata quella di un comandante che richiamava una truppa distratta.
    " Conoscendo l'odio dei tuoi nemici mortali, non dovremmo scartare l'ipotesi che possa essere una trappola: se questo luogo ti è così familiare, la possibilità che sia qui per tenderti un tranello non è da escludere."
    Era un elfo dal portamento fiero e con uno spiccato carisma. A stargli vicino l'unica cosa che veniva voglia di fare era stare zitti, dato che si sarebbe apparsi come ben poca cosa a suo confronto.
    Venendo presa soprassalto, non riuscì che ha sentire quattro parole messe in croce, anche se dal tono non sembrava che ce l'avesse con lei.
    Solo dopo un po' si permise di dare di nuovo un'occhiata ai presenti, notando anche tre ragazzi, una donna, una strana mummia e un insolito maghetto. Insomma era un gruppetto piuttosto vario, ma simili cose erano all'ordine del giorno su Endlos.

    Poco dopo l'esploratore entrò nel santuario, seguito da un biondo che la ragazza doveva aver conosciuto qualche tempo prima. Si, era certa di averlo già visto, ma in che occasione?
    ... Ma certo, quando si era avventurata nel deserto alla ricerca della strana nave volante! Si si, era quando avevano soccorso il capitano ed aveva incontrato per l'ennesima volta Calisto.

    Poco dopo si fece avanti l'elfo che dichiarò di voler prendere una strana diversa e ciò risuonò alla fanciulla quasi come un ordine al quale faticò a disubbidire. Tuttavia preferì nettamente seguire il superiore. In fondo era anche la persona che avrebbe potuto ricondurla in un luogo che conosceva e aiutarlo a risolvere il suo problemino le sembrava la cosa più logica da fare, per tornare in fretta ad Istvan.
    Era strano vedere agire Sarah in maniera prudente e ancor più strano sapere che proprio così facendo (anziché starsene "imprudentemente" fuori da sola, in un posto che non conosceva) si sarebbe cacciata in un mare di guai.

    La prima cosa che stupì la ragazza fu la dimensione del vestibolo e dei corridoi. Da come l'aveva visto dall'esterno quel posto sembrava assai più piccolo, ma forse semplicemente aveva semplicemente osservato male la struttura.
    Che tale stranezza fosse il frutto di una qualche magia fu un pensiero che non la sfiorò neanche lontanamente. Dopo tutto non era ancora espertissima in magia e nonostante quanto aveva appreso da Ise e per conto suo, era ancora all'inizio di quell'apprendistato.
    Comunque l'ambiente aveva un certo fascino e nonostante non fosse particolarmente appassionata da quel genere di cose, non poté fare a meno di osservare le sculture e i bellissimi dipinti mentre avanzava. Il tema che rappresentato era sempre quello dell'acqua, anche se visto da molteplici aspetti: come il fondo del mare, l'ambiente attorno ad un lago e molto altro. Il tutto sembrava però come rovinato, presumibilmente per uno stato di abbandono a cui era stato lasciato o magari dovuto al salto dimensionale che aveva compiuto.
    Poco dopo Masahiro si fermò davanti a un portone che non riuscì ad aprire e dopo aver controllato le scritte sembrò come allarmato.
    " Cri'xa, questo non va affatto bene! La fonte è isolata dall'esterno così!"
    Era ovvio che stesse parlando di una fonte d'acqua. Stava per chiedergli qualcosa, ma la fanciulla dai capelli rossi la precedette.
    " ...La fonte?"
    Sembrava quasi che capisse ciò di cui stesse parlando l'esploratore.
    " ... Ha forse bisogno di acqua corriva?"
    Come con l'elfo, in presenza della sua aura, si sentiva come in soggezzione e quasi quasi non aveva voglia di chiedere nulla. Insomma sarebbe stato come se un nessuno interrompere una persona competente per dire qualcosa di inutile.
    " Masahiro... potresti dirci qualcos’altro su tua madre e su questo tempio?
    Così potremmo esserti maggiormente d’aiuto..."

    Però aveva pur il diritto di sapere cosa stesse succedendo, anche se si avrebbe rimediato la figura da "scema del villaggio". Avrebbe quindi atteso che il superiore rispondesse all'altra, per fargli una domanda.
    " Mi scusi, Esploratore, il fatto che la fonte sia isolata cosa dovrebbe comportare?"
    Non sapeva perché, ma sentiva che il fatto che quella fantomatica sorgente non potesse fare il suo lavoro, potesse portare a delle conseguenze.
    " Parlato Masahiro"
    " Parlato Grifis"
    " Parlato Amelie"
    " Parlato Sarah"

    Status psichico: Leggermente confusa
    Status fisico: Ottimale
    Equipaggiamento: La punta d'argento, abiti comuni
    Energia: 100%
    Passive in uso

    Il carisma di una principessa: Sia per il suo aspetto, che per i suoi modi, ma soprattutto perché sa come prendere le persone, Sarah risulterà estremamente carismatica. Basterà vederla o avercela vicino per sentire come un'aura che spingerà chi è attorno a lei a partire ben disposto nei suoi confronti, ad avere un punto di riferimento, ad ascoltarla volentieri e a considerare i suoi consigli allettanti, indipendentemente dalla situazione.
    Chi subisce l'abilità è libero di descrivere cosa la colpisce della ragazza e come reagisce all'influenza che è semplicemente emozionale e non può controllare la volontà altrui.
    L'abilità non è altro che una passiva di influenza mentale, che può essere attivata o disattivata a piacimento da lei, a seconda del modo in cui decida di approcciarsi con gli altri.

    La delicatezza di una principessa: Chiunque abbia mai letto un libro per bambini sa che le principesse delle fiabe sono delle creature talmente graziose e delicate che nemmeno il più crudele degli antagonisti ha mai osato alzare un dito su di loro; limitandosi a rinchiuderle nella torre di un qualche castello, piuttosto che far conoscere loro il dolore.
    Tuttavia Sarah un tempo era un ragazzo che sognava (e sogna tutt'ora) di diventare come uno degli eroi storici o, perché no, dei racconti. E si sa che tutti i paladini della giustizia hanno una dote innata a cacciarsi nei guai; tanto che nemmeno il più paziente degli aiutanti non può trattenersi dal dargliene di santa ragione per tutte le disavventure in cui si lasciano coinvolgere.
    Come può Sarah, vista la sua attitudine a mettersi nei pasticci, non conoscere il dolore come tutte le altre principesse? Semplicemente non provandolo.
    Infatti, al suo posto la fanciulla sentirà una sensazione né piacevole, né spiacevole che l'avvertirà di essere stata ferita o colpita in qualche modo. Tuttavia, non sentendo male potrebbe essere indotta ad un'eccessiva spavalderia, col rischio di allargare le ferite, pur essendo consapevolissima del danno.
    Volendo l'abilità può essere disattivata, facendole sentire dolore come tutti. Ma occorre specificarlo all'inizio della scena.


    Edited by ..Daiki.. - 13/9/2012, 16:06
     
    Top
    .
94 replies since 23/8/2012, 13:10   1789 views
  Share  
.