La Maledizione dello Yuzrab

~ Presidio Sud

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    Viaggiatore dei Mondi

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    maledizione

    Molti secoli fa -che ci crediate o no- lo Yuzrab era una regione verde e fresca come lo sono oggi solo le lande dell’Est: migliaia di ruscelli la percorrevano, gli alberi erano ricchi d'ogni genere di frutta, e gli uomini -che ignoravano il male- vivevano felici senza farsi la guerra.

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    Numerose e variegate erano le civiltà fiorite in seno a questa terra feconda, ciascuna diversa dalle altre per religione e cultura… ciascuna autonoma e tutte divise. Ed è qui che inizia la leggenda del Primo Alfiere del Sud, e della sua ambizione di unificare quelle genti sotto un solo stendardo.

    Quanti non soccombevano al fascino del suo carisma, capitolavano al dispiegamento delle sue forze armate... o crollavano in adorazione dei suoi enormi poteri, e ben presto l’intera landa fu sottomessa al volere di quell’unico sovrano; sarebbe dovuta essere la realizzazione di un sogno, ma l’ombra di un presagio velò il radioso futuro, e lo fece con le sembianze di una vecchia.

    Ella era l’anziana sacerdotessa di piccolo villaggio, e fu l’unica a guardare negli occhi il Conquistatore non appena questi avanzò tra le casupole, austero e regale in sella alla sua cavalcatura; la sua espressione paziente si fece quasi commiserante nell’udire il guerriero proclamare il suo grandioso disegno, e quando il capo-villaggio prestò il suo giuramento di fedeltà al nuove re, ella scosse il capo e si ritirò nel tempio.

    Dopo i festeggiamenti per la conquista, più incuriosito che adirato il Condottiero la seguì per esigere spiegazioni.
    C'è qualche ragione per cui tu mi sia avversa, Signora?” inquisì “Se hai qualcosa da ridire, parla… e ascolterò.

    L’anziana donna -curva sul suo bastone- si volse verso di lui, e lo fissò per un lungo istante,
    prima di eseguire per lui una stanca riverenza:
    Unificare queste terre non è impossibile, mio Signore, ma inutile” rispose, e la sua voce arrochita dal tempo suonò come una profezia “Il problema non sarà unire queste genti, ma mantenerle insieme, perché il seme della violenza è piantato in profondità in questi domini.

    Pur segnato da quelle parole, l’Alfiere non volle crederle, ma il tarlo del dubbio cominciò a rodergli il cuore; fu così che, per precauzione, impose alla sua gente un'unica condizione:
    "Questo bel giardino è vostro, e vostri sono i suoi frutti: dovete però sempre agire con giustizia, altrimenti lascerò cadere un granello di sabbia sulla terra per ogni vostra azione malvagia, e un giorno tutto questo verde e tutta questa frescura potrebbero anche sparire per sempre."

    Per tutto il tempo del suo regno, il dettame fu rispettato, ma quando il sovrano fu sul suo letto di morte, molti pensarono con smarrimento come avrebbero potuto capire di star sbagliando senza la sua guida… e fu a loro che -col suo ultimo respiro- egli consegnò il suo monito prima di ricongiungersi agli spiriti.

    Saprete di star errando quando sentirete bruciare la mia ira dall’Occhio Diurno,
    e ogni volta che il mio freddo giudizio si leverà insieme al pallido Occhio della Notte.


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    Per molto tempo tutti ricordarono quell'avvertimento, ma -come sempre accade- la storia divenne leggenda, e la leggenda niente più che un mito, e un brutto giorno il seme della violenza -a lungo nutrito dagli attriti per le troppe differenze culturali- germogliò come un fiore velenoso: due uomini litigarono per il possesso di un cammello e appena il primo insulto fu pronunciato, sulla terra cadde il primo granello di sabbia – così minuscolo che nessuno se ne accorse.
    Ben presto i due litiganti vennero alle mani, e un mucchietto di rena crebbe ai margini della contesa, mentre il sole arse con più foga.

    L’escursione termica di quella notte fu terribile, ma solo qualche vecchio ricordò l’ammonimento del Primo Alfiere: quando esclamò che quelle anomalie erano il frutto della loro meschinità e che ad ogni cattiva azione ancora altro sarebbe accaduto, il profeta d sventure non incontrò che sguardi scettici; quando paventò che forse un giorno la sabbia avrebbe divorato la terra, gli altri si misero a ridere: “Anche se fossimo estremamente malvagi,” affermarono “ci vorrebbero milioni e milioni di anni.

    Ma i decenni furono battiti di cuore, e portarono grandi cambiamenti: disgregata la nazione che il Condottiero aveva istituito, tutti iniziarono a combattersi gli uni contro gli altri -tribù contro tribù-, finché la sabbia seppellì campi e pascoli, cancellò i ruscelli, e spinse le bestie lontano in cerca di cibo… mentre il calore del sole diveniva tale da vetrificare la sabbia, e il gelo della notte da velarla di brina.

    Fu così che nacque il deserto: da un eden immolato e prosciugato,
    perché la Violenza potesse sbocciare rigogliosa come un fiore scarlatto.

    Divenuta ospite indesiderata di una natura incattivita, la popolazione fu così costretta a strisciare tra le dune, alla ricerca di rifugio nelle tane degli animali, portando nel cuore l'immagine delle terra perduta.

    Ancora oggi, perché non dimentichino, chi cammina nel deserto vede -ogni tanto- cose che non ci sono: l'immagine delle piante e delle acque scomparse, un amore perduto per troppa stoltezza, o il desiderio più nascosto del loro cuore… e tende le braccia per toccarle, ma la visione svanisce all’istante. Sono come i sogni ad occhi ad aperti, e la gente li chiama miraggi.

    Solo dove gli uomini hanno osservato la legge del Condottiero vi sono ancora ruscelli e palmeti, e la sabbia non può cancellarli ma li circonda come il mare fa con un l'isola, e solo in queste oasi gli uomini possono ancora trovare acqua, cibo e riposo. Oramai in pochi ricordano questa antica storia, e ancor meno sono quelli che ci credono, ma tra la gente delle carovane c’è chi giura di aver udito più di una volta la voce di un uomo vibrare tra i vortici delle tempeste di sabbia… imperioso come un dio, e disperato come un orante.

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    "Non trasformate il mio regno in un deserto infinito."

    Ma forse è troppo tardi per fare ammenda…


    Edited by Endlos - 25/5/2014, 13:31
     
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