Brutal Raid

Difensori

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    Viaggiatore dei Mondi

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    L'orologio scoccava un'ora alla mezzanotte quando deste il cambio ai vostri colleghi Aviatori, distrutti dalle turnazioni del Gran Maestro, che a bisogni primari quali il sonno o la fame concedevano solo lo stretto indispensabile. E' vero, erano pagati per i loro straordinari, tuttavia alcuni di loro iniziavano a domandarsi se la povertà fosse stata davvero peggio di quei lavori forzati. Come se non bastasse, ultimamente il numero dei soldati al servizio dell'Autocrate era aumentato in modo esponenziale, e così anche coloro che gli Aviatori dovevano controllare, escludendo poi tutte le problematiche esterne, dalle stupide manifestazioni pacifiche al nefasto presagio di un'invasione. In un certo senso non sarebbe nemmeno stato poi così difficile, se solo le proporzioni fra esercito pubblico e privato non fossero state impronunciabili: non a caso, fra non si sa quanti militari, solo tre o quattro erano Aviatori. E questo accadeva in tutti i turni.
    Anche di notte.

    -Buona fortuna, che solo quella ci è rimasta.

    Pronunciò un aviatore Verde dal viso sciupato dando una pacca sulle spalle a Firion. E pensare che doveva ancora passare per la dimora del suo grifone al dodicesimo piano dell'Albero Casa... e si, le occhiaie e gli zigomi scavati erano più che normali dopo una giornata lavorativa di 27 ore. Ah, per chi se lo sta chiedendo: l'arco della giornata a Laputa è diviso in 24 ore.
    Niente domande, grazie.

    -Buon lavoro a tutti! Ci si vede in giro!

    Esclamò una seconda aviatrice apparentemente più fresca e riposata, mentre prendeva sottobraccio il collega praticamente distrutto dal richiamo di Morfeo a cui non poteva dare risposta. Dunque si allontanarono, lasciandoli soli in una saletta rotonda posta ad una delle torri più vicine all'entrata dell'enorme struttura. Sul tavolo rotondo una mappa dettagliata di Laputa, mentre sulla destra, posata su di un piedistallo in ferro battuto, una versione in scala del Presidio Errante perfettamente fedele all'originale, comprese pedine magiche con inciso il nome di coloro che si aggiravano per le strade. Apparteneva all'Autocrate di Laputa, ed il Gran Maestro l'aveva affidato ai suoi gildani sotto concessione del goblin così che potessero avere realmente tutto sotto controllo.
    Le penne e le pergamene c'erano, idem la stumentistica per l'intercettazione. Anche le armi erano al completo. Ora non bastava che discutere della strategia che avrebbero adottato quella notte.

    DIFENSORI

    Post introduttivo.
    C'è da descrivere il vostro arrivo. Dovete inoltre discutere su come regolarvi durante la turnazione, stabilendo ruoli o mansioni fra di voi. Per quanto riguarda la miniatura di Laputa, riporto i dati dell'oggetto in spoiler.
    Buon gioco e buona fortuna =*

    Prossima scadenza: Domenica 30 settembre (incluso).

    Dato che le iscrizioni son state fatte molto tempo fa, coloro che non risponderanno entro la scadenza saranno automaticamente fuori dalla quest ed eventualmente rimpiazzati.

    Laputa-Pocket: La grande e prestigiosa ditta M&S ha pensato anche ai bisogni di regnanti, dittatori e governanti, dando la possibilità, attraverso prenotazione, di creare un dominio su misura quasi fosse una casa di bambole, ovviamente smontabile, le cui pedine possono variare di dimensione da quella di una Barbie Magia ed Esorcismi ad una Polly Pocket Amiche Chimere. Essendo il dominio di Laputa piuttosto grande, per ovvie ragioni di spazio sarà costruito con le dimensioni più piccole proposte dal mercato dei giochi magici della M&S. E' inoltre dotato di innumerevoli rune alla sua base, tutto ciò per tenere sotto controllo una casa molto, molto grande...

    Tecnica: Ospiti sull'isola.
    Derivazione: Ramo scientifico (alchimista).
    Descrizione: Attraverso un semplice comando vocale, la miniatura di Laputa assorbirà energia da chi ha parlato, ordinando sulla sua superficie pedine dall'aspetto dei personaggi attualmente sull'isola, nelle precise posizioni assunte nel momento dell'ordine. Una luce che va dal verde al rosso ne indicherà il grado di colpevolezza da infrazioni della legge del Presidio.
    Tipo: Supporto.
    Durata: Istantanea.
    Consumo: Medio.


    Edited by Drusilia Galanodel - 13/11/2015, 17:32
     
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    A volte aveva l'impressione che la sua vita fosse un continuo passaggio da un campo di battaglia all'altro. E sebbene la cosa non sembrasse dispiacergli, non disdegnava affatto un qualche periodo di pace: starsene dietro la scrivania, firmare scartoffie, allenare qualcuno nell'arte del combattimento. Così, quando riaprì gli occhi -freddi e glaciali come sempre-, notò nei visi dei tanti un filo di stanchezza. La situazione non era certo priva di ansie, e non tutti sembravano capaci di tener saldi i nervi in vista di quel che doveva loro capitare.


    In fondo nemmeno lui si sentiva riposato, non del tutto almeno. Tuttavia aveva una certa dimestichezza con quel genere di situazioni, tanto più che nella quiete che precedeva la tempesta era solito avvertire un che di familiare. La saletta rotonda, interna ad una delle torri del Mastio, lasciava i presenti liberi di guardare un tavolo rotondo dove una mappa dettagliata di Laputa suggeriva strategie d'azione, mentre una versione in scala della città volante indicava magicamente loro i nomi di quanti si aggiravano per le vie del presidio errante. Un oggetto decisamente utile, se unito alle qualità proprie del Falco.

    Non restava che discutere di strategia.
    Quindi egli per primo esordì:

    Un vecchio detto di guerra dice: gli audaci e gli sciocchi attendono la guerra, i saggi e gli scaltri la anticipano. Sulla base di ciò, vorrei proporre una strategia preventiva: muoverci prima che siano i nostri nemici a farlo. Attaccarli, quando loro ancora non sono pronti per fare altrettanto.

    Non terminò la frase che il bracciale della sua corazza, dov'era incastonata la Bussola d'Oro, fece capolino sulla mappa dirimpetto.

    Potremmo usare la mia Bussola assieme alla miniatura della città per sapere esattamente chi, dove e come ci attaccherà. Anticiparli sarà il primo passo, e coglierli di sorpresa il secondo.

    Fece dunque scivolare la mano, indicando l'unico ingresso che, stando alla mappatura, poteva servire a coloro che intendevano assediare il Mastio.

    Se entrano nel Mastio, per noi è scacco matto. Ma se all'alba della battaglia le loro forze sono ridotte o fiaccate nel morale, non avremmo difficoltà di sorta.

    Espresso il concetto, il Capitano della Squadra Bianca attese di sentire le risposte di quanti ancora presenti in sala, volendo capire -o quanto meno confrontare- idee e proposte. D'altronde, l'aiuto di tutti era indispensabile: come indispensabile era che ognuno facesse la sua parte.


    icon10

    Legenda

    StatusMana totale 100%
    Consumi nessuno
    Condizione fisica 100%, perfetta forma.
    EquipArmatura d'Argento del Falco
    { l'Armatura è composta di un materiale che la rende leggera e facilita i movimenti del Falco }
    { l'Armatura ha in dotazione un paio di ali abili passivamente al volo (per non oltre 5 metri in duello }


    Bussola d'Oro Rosa dei Venti
    { piccola bussola d'oro dotata di quattro lancette, rispettivamente una rossa e tre blu }

    Balmung La Spada degli Spiriti Silvani
    { lunga spada di tipo orientale (nodachi) di 150 cm totali }
    { la lama della spada possiede la capacità di tagliare anche rivestimenti o protezioni di notevole durezza }
    { abilità passiva che rende più incisivi e critici soltanto i colpi privi di consumo sferrati, come se questi colpissero sempre un punto debole altrui }
    { passiva only gdr che consente a Grifis di comunicare con il bosco, potendo sapere se e quando Fanedell è minacciata o è in pericolo }


    Guaina Silvestre
    { il fodero della Spada Balmung è ricoperto da un'intreccio di piante e legno d'ebano }

    Anthea, La Spada dei Sogni Infranti
    { arma bianca a singolo taglio lunga 170cm }

    Vera Runa dell'Acqua
    { runa incisa sulla mano destra, che brilla di colore azzurro quando viene utilizzata }
    PassiveElfic Eritage
    { in quanto elfo Grifis è dotato di una bellezza sovrannaturale, che serve ai soli fini del gdr }

    Way of the Sword
    { grazie alla sua affinità con la spada Grifis è in grado di intuire la tipologia di attacco che sta per subire: se esso è fisico o magico }
    { grazie ad una particolare tecnica di spada Grifis può rendere difficilmente prevedibili gli attacchi, se e solo se l'arma viene estratta al momento dell'attacco e subito rinfoderata al termine dello stesso }
    { passiva only gdr che permette a Grifis di usare uno stile di combattimento a due spade }


    Sonata Arctica
    { Grifis emana un'aura capace di influenzare il prossimo passivamente, inducendolo a comportarsi nei suoi confronti con rispetto e riverenza }

    Etlreth The White Album
    { Grifis è in grado di lanciare i suoi attacchi senza alcun intermediario, e senza sprecare tempo prezioso }
    { l'aura gelida di Grifis può indebolire e rendere più fragili gli equipaggiamenti altrui, a seguito di attiva a consumo e di avvenuta cristallizzazione }


    Halo of the Justice
    { l'appartenenza ai LAM dona a Grifis il potere d'influenzare passivamente gli altri, inducendoli a ritenere giusta qualsiasi sua azione }

    Knight of the Light
    { Grifis grazie ad una benedizione di luce detiene un'incremento passivo in Velocità e Agilità pari al 25% }
    Attivenessuna

    Altro dal prossimo giro, metterò in spoiler la Legenda :D per maggiori info sui poteri, la scheda brama d'essere letta e visionata XD
     
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    Death is only the beginning.

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    Le sabbie del tempo.

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    Guerra.

    Quella parola risuonava per le strade di Laputa pur senza arrivare alle orecchie del popolo, tra i soldati e gli aviatori che pattugliavano le strade fino allo sfinimento e tra i vertici che non erano meno tesi.
    Tra chi si preparava con fredda determinazione allo scontro imminente e chi tremava all’interno della propria armatura all’idea di poter subire una cocente sconfitta, vi era chi semplicemente ribolliva di una ira freddamente contenuta tra le maglie d’acciaio di una mente malvagia e pronta a tutto per schiacciare quella minaccia.
    La guerra era alle porte ma il presidio non si sarebbe fatto cogliere impreparato.

    Khatep passeggiava su e giù.
    Da qualche giorno ormai la sua abitazione in Città Alta era sigillata con un pesante lucchetto, e non solo, mentre lui stazionava costantemente dalle parti del Mastio e più precisamente in quella stanza, osservando accuratamente la mappa che il Gran Maestro aveva dato loro in dotazione.
    Un oggetto mirabile, capace di tracciare la posizione di ogni cittadino del Presidio Volante, fu grazie a quella mappa che potè vedere che Grifis e gli altri erano arrivati.
    Il Falco come suo solito andava in giro con suo atteggiamento freddo, arrogante ed incredibilmente altezzoso, era conscio del suo potere e usava questa conoscenza come un piedistallo su cui posarsi per guardare tutti dall’alto in basso o almeno così lo vedeva l’Antico.
    Sinceramente non aveva idea se quell’individuo catturasse le sue simpatie o preferisse vederlo morto stecchito svariati metri sotto terra, per ora avrebbe sospeso il suo giudizio su quell’importante elemento degli Aviatori, deciso a concentrarsi su cose assai più importanti, su di se.

    Esatto, questo era il punto focale dell’intera situazione, una non meglio precisata minaccia voleva assaltare Laputa, penetrare nel mastio per compiere chissà quale diavoleria volta a un non preciso obbiettivo.
    Ciò non doveva succedere, all’interno del Mastio era custodito un segreto di cruciale importanza per i delicati equilibri interni della città volante, non era importante che la minaccia fossero un gruppo di persone intenzionate a infiltrarsi o un intero esercito pronto all’assedio.
    Nel primo caso non si doveva scoprire che l’autocrate fosse sparito e nel secondo non si poteva permettere che un esercito nemico mettesse piede sull’Isola nel Cielo senza essere annichilito.
    Aveva lavorato troppo e troppo a lungo perché tutto venisse mandato all’aria in questo modo, quella era la sua isola e nessuno gliel’avrebbe strappata di mano, non ora.

    …Se entrano nel Mastio, per noi è scacco matto. Ma se all'alba della battaglia le loro forze sono ridotte o fiaccate nel morale, non avremmo difficoltà di sorta.


    Finì di ascoltare Grifis, nonostante i suoi foschi pensieri aveva colto ogni parola pronunciata dal Falco e non potè fare altro che acconsentire.
    Se davvero i poteri del Comandante Bianco gli consentivano di predire con esattezza da dove sarebbero arrivati i nemici, potevano coglierli di sorpresa, preparare un imboscata, spezzare le reni del loro esercito e magari vincere quella piccola guerra prima ancora che cominciasse davvero.

    Grifis, so che non hai motivo di mentire, quindi quel piccolo artefatto che porti con te deve avere dei poteri davvero notevoli, ti sarei grato se me lo facessi analizzare dopo che avremo finito con questa piccola storia.


    Stava agendo deliberatamente come se la vittoria fosse una materia più che scontata, ciò avrebbe indubbiamente portato gli altri a pensare che se egli era tanto sicuro probabilmente non ci sarebbe stato nulla ci cui preoccuparsi e avrebbe infuso loro un poco di coraggio in più e scacciato per qualche tempo i loro timori.
    Khatep capiva più di molti altri che un esercito che ha paura è un esercito che ha già perso un terzo dei propri uomini, prima ancora di cominciare la battaglia.
    A combattere per secoli orde di demoni del Chaos certe cose si imparano alla svelta.

    Tornando a noi, per quanto sia possibile che l’attacco sia un vero e proprio assedio in piena regola, vedo la cosa come assai improbabile, dopotutto Laputa è un isola volante a svariate centinaia di metri dal suolo, anche solo raggiungerla è estremamente complicato per un esercito di soldati ostili e delle grandi aeronavi si vedrebbero da molto, molto lontano.
    Dobbiamo prendere in considerazione anche la possibilità che ad attaccare il mastio sia un piccolo gruppo di individui, possibilmente con eccezionali capacità d’infiltrazione, capace di eludere i nostri controlli di base e aggirarsi indisturbato tra noi.


    Con un gesto della mano spaziò tra tutti i presenti.

    Dobbiamo far emanare un editto, nessuno deve essere lasciato entrare nel mastio senza uno specifico permesso scritto redatto personalmente da uno degli aviatori di turno, da Drusilia o dall’autocrate stesso.
    La sicurezza del mastio è la nostra priorità, intanto prepariamoci anche all’eventuale arrivo di un esercito nemico, bisogna dare disposizioni perché i tetti delle case della città alta siano uniti da assi di legno, abbastanza solide da poter sopportare il peso di uno o due adulti.
    In caso di attacco gruppi di arcieri si dovrebbero mettere sul percorso dell’armata nemica bombardandola di dardi mentre arretra verso il mastio tramite le passerelle, magari lanciando fiale di vetro con uno stoppino ricolme di nafta, prendono fuoco praticamente all’istante.

    Noi usciremo vittoriosi da questa nuova prova, vedrete, porteremo la luce nei cuori dei nostri alleati.


    Dicendo questo un globo di luce luminescente si formò nella destra scheletrica dell’antichissimo mago, sembrava un piccolo sole dalla luminosità pallida e calda, tanto che trasmetteva quasi la speranza di una nuova alba migliore.
    Con uno scatto la mano si richiuse su quella piccola sfera di luce, spegnendone il bagliore dorato per sempre, rilasciando nell’atto solo una lieve esplosione di innocue scintille.
    I piccolissimi e lievi baglioli che si vedevano nelle sue orbite altrimenti buie e vuote ora splendevano di una luce carica di malvagità pronta a scatenarsi contro coloro che avessero interferito con lui, un mortale normale probabilmente sarebbe stato intimorito dallo stato attuale del Sommo, i suoi compagni probabilmente avrebbero solo avvertito una decisione ferrea in lui e se avessero osato osservare ciò che ora era al posto degli occhi, avrebbero forse avvertito un lieve e scomodo brivido lungo la schiena.

    E la morte in quello dei nostri nemici.


    Quello era il segnale, da millenni innumerevoli quel piccolo rituale eseguito dal Sommo Sacerdote in carica segnava l’inizio delle ostilità, prima che la stella esplodesse era la pace.
    Ora era la guerra.

    Status Fisico: Illeso
    Status Mentale: Guerra
    Mana:100%
    Altro: se desiderate vedere tecniche ed equipaggiamento, il link alla scheda è in firma, io provedderò a riscrivere in spoiler qualsiasi cosa dovessi utilizzare sul momento, grazie per la cortese attenzione :3


    Edited by Settra - 27/9/2012, 01:02
     
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    L'atmosfera che si respirava era chiaramente quella che precede lo scoppio di una guerra - la calma prima della tempesta, ma una tranquillità colma di ansia e tensione, di soldati a darsi il cambio in orari impossibili e di stretta sorveglianza praticamente ovunque. Comprensibile, visto che nessuno poteva sapere dove questo misterioso nemico avrebbe attaccato, nè tantomeno come avrebbe portato a termine tale impresa; con un esercito? Poco probabile, considerato che Labuta era una città sospesa fra le nuvole, ma le stranezze di cui Nesrìn era stata tesminone fin dai suoi primi giorni al Presidio Errante non le facevano del tutto escludere nemmeno quest'ipotesi. Certamente la rossa non era un'esperta di strategie militari (e mai lo sarebbe stata), eppure proprio per questo nel suo piccolo si aspettava di tutto, quasi eccitata e impaziente di essere testimone delle conseguenze che quegli eventi avrebbero scatenato; forse l'unica del gruppo che nonostante fosse preoccupata per le sorti di quella che era diventata la sua nuova casa, non stesse nella pelle all'idea di buttarsi nella mischia. Perchè ciò che sapeva fare meglio era combattere, lottare e nient'altro, senza finzioni e aggiunte di sorta - come un drago, si fidava solo del suo istinto. Per lei la faccenda era semplice, carbonizzare chiunque avesse osato varcare le soglie della città volante, che altro c'era da pianificare?

    Eppure i due aviatori con cui avrebbe dovuto "lavorare" non parevano essere della sua stessa opinione, anzi, si accapigliavano per trovare la soluzione migliore a quella problematica situazione, proponendo ciascuno la tattica a suo dire più appropriata. L'uomo che aveva tutto l'aspetto del classico eroe senza macchia e senza paura, espose la sua idea senza indugio, dichiarando quanto fosse saggio attacare il nemico con un'azione preventiva senza dargli il tempo di colpire per primo. Un ottimo piano, tranne per un piccolo dettaglio, che la metadrago non tardò a sottolineare - non era un genio, ma il cervello lo faceva lavorare.

    - E come intendi farlo? Non ssappiamo nemmeno chi ssono.

    Il dubbio della metadrago venne però dissipato subito, appena una strana bussola dorata fece capolino sulla mappa. Davvero un bel giocattolino, in grado di rivelare ogni informazione utile riguardo il nemico che si trovavano ad affrontare, ma allo stesso tempo una seccatura. Insomma, che gusto c'è ad affrotare una battaglia se sai già come andrà a finire? Perchè sì, con un oggetto del genere gli aviatori avevano la vittoria in pugno; il chè era un buon segno per la gente comune, ma per la dama del fuoco significava soltanto una disdetta: desiderava gustarsi a pieno il brivido di uno scontro epocale, un sogno che non poteva realizzarsi se i nemici si dimostravano svantaggiati. In altri termini, la rossa voleva semplicemente una scusa per poter dare sfoggio delle sue abilità pirotecniche, obbiettivo arduo da raggiungere se i nemici si rivelavano troppo deboli - era tutt'altro che divertente accanirsi sugli esseri inferiori, la dama del fuoco preferiva scontrarsi solo contro coloro che si rivelavano alla sua altezza. Decise comunque di evitare di esprimere il suo disappunto - anche se rimaneva evidente nell'espressione del suo viso, scegliendo di ascoltare quello che il secondo aviatore aveva da dire.

    Nesrìn cercò di nascondere l'evidente diffidenza che provava verso il non-morto, sospetto che per una frazione di secondo le fece desiderare di incenerire quel cadavere ambulante lì su due piedi e alimentato, tra l'altro, dalla stretta somiglianza di quell'essere con i mostri che molto spesso doveva aveva il piacere di carbonizzare. Comunque sia, lo scheletro espresse il suo punto di vista sulla situazione, dimostrandosi ben più accorto dell'uomo che aveva parlato poco prima ... almeno a parere della rossa, che tutto aveva fatto tranne che ascoltare il discorso dell'ossuto, distraendosi appena lo sproloquio iniziò a tirare per le lunghe. Ebbene sì, Nesrìn si annoiava facilmente e il solo sentir parlare così tanto un fu uomo per lei era abbastanza per poterlo far rientrare nella categoria di "saggio" - e alla metadrago non piacevano i saggi, sempre seduti a far nulla persi in oscuri discorsi filosofici, senza mai pensare a questioni concrete. Insomma, che se ne facevano di un editto?! Dovevano combattere, punto. C'era forse bisogno di sapere altro?

    La donna-drago si portò la sinistra a coprirsi uno sbadiglio, mentre con fare annoiato osservava il piccolo spettacolo di luci messo in scena dal non-morto, poi finalmente si decise ad esprimere il suo punto di vista.
    - Ssiete voi gli essperti di sstrategie militari, io combatto e bassta.
    Una breve pausa. Poi concluse, chiara e concisa.
    - Ditemi ssolamente cossa devo fare.



    Stato Fisico: ottimale.
    Stato Psicologico: annoiata, aspetta istruzioni.
    Energia: 100%

    Equipaggiamento: Armatura di Scaglie, Lame Gemelle - vedi scheda.

    Passive: Occhi di Drago [Passiva di Vista Potenziata], Anima di Drago [Passiva di Immortalità] - vedi scheda.


    Edited by Asmidiske - 6/10/2012, 19:45
     
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    -Buona fortuna, che solo quella ci è rimasta.

    Sorrisi in direzione del povero soldato, distrutto come pochi dall'ultimo turno di ronda cui era stato assegnato. Purtroppo era vero: dal momento in cui arrivai per la prima volta a Laputa la situazione era precipitata parecchio, e a noi Aviatori, cuore e forza imprescindibile del Presidio errante, era stato assegnato il compito più duro: la ronda e la protezione costante del Mastio, sede principale del nostro Alfiere. Non che fosse una fatica fisica particolarmente rilevante, a dire il vero... ma il contributo psicologico, la costante tensione ed apprensione per un nemico che non si conosce, né si sa quando e come potrebbe agire, influiva in maniera asfissiante persino sulle normalità delle attività quotidiane.
    Ricambiai la pacca sulla spalla al mio compagno di squadra, pronto a rasserenarlo con le parole ancor più che con i gesti.

    « Del tuo grifone mi sono già occupato io, non ti preoccupare: vai pure a riposare! »

    Quando gli Aviatori uscenti abbandonarono la stanza, ci ritrovammo soltanto in quattro intorno ad un tavolo. Curiosamente, un membro per ogni squadra: Grifis per i bianchi, Khatep per i blu, Nesrìn per i rossi e... io per i verdi.
    Mi accomodai su una delle sedie poste lì vicino, osservando con particolare curiosità il modellino di Laputa e la bussola mostrata con orgoglio e prontezza dal Falco. Ed in silenzio, ascoltai le loro prime considerazioni; ahimé, al pari della Rossa (ma per ragioni differenti!), mi reputai più adatto nell'eseguire le loro direttive che non nel commisionarle, al cospetto di uno dei quattro Comandanti della Gilda e di uno dei più longevi membri del Consiglio del Presidio.

    « Riuscire ad ottenere qualche informazione sui nemici sarebbe un primo passo davvero vitale... »

    Non potei far a meno di condividere il loro punto di vista.
    E dovetti ammetterlo: gli equipaggiamenti magici di cui eravamo in possesso mi affascinavano ed allo stesso tempo incuriosivano come ben pochi... avrebbero potuto davvero indirizzare pesantemente l'esito di un'intera battaglia..! Rivolsi dunque l'indice ad indicare prima la miniatura e poi la bussola, e in un momento di silenzio, la domanda mi sorse spontanea.

    « ...come funzionano? »

    Equipaggiamento: (rimando alla scheda per dettagli ed immagini)
    - Arco Lungo + frecce
    - Lancia Lunga
    - Spada ad una mano
    - Ascia Monopenne
    - Morningstar
    - Pugnale [x2].
    - Armatura Completa
    - Scudo piccolo.

    Passive:

    Maestro d'arme
    Il giovane Firion non è un guerriero che, per tutta la sua vita, ha trascorso tempo ad allenarsi fino a raggiungere un ottimo livello ed una perfetta padronanza del proprio corpo e delle proprie armi. No, lui è un genio delle armi, un talento innato dal futuro così roseo e le doti spiccate da lasciar senza parole coloro che si ritrovano a guardarlo con una qualsiasi arma in mano. Sia essa una spada, un bastone, una trave di legno, un giocattolo per bambini o la più esotica delle armi da lancio, lui saprà usarla in ogni caso, con entrambe le mani, anche contemporaneamente. Inutile da dire, lui è unico nel suo genere.

    Filo incantato
    Ciascun'arma di Firion è legata al proprio padrone da un filo magico invisibile ed impossibile da spezzare in grado di richiamarle a sé qualora gli venissero sottratte o fossero da lui stesse lanciate.

    Volontà del Guerriero
    Forza, onore e coraggio sono le armi predilette di un guerriero; ma la volontà, più di ogni altra cosa, è l'essenza capace di spingere oltre ogni limite il corpo ancor più della mente. Firion è unico nel suo genere, per la mole di armi da cui mai si separa, ma portarle sempre indosso tutte insieme richiede uno sforzo non indifferente, che col passare del tempo ha fortificato il suo fisico. Così come era da suo desiderio, il guerriero dalle mille armi è dunque ora capace di spostarsi in battaglia e non solo, con al seguito ogni singolo suo equipaggiamento, come che non ne risentisse in alcun modo.
    In termini di gdr, la passiva rappresenta un power up del 50% alla destrezza, che gli consente di muoversi con tutte le armi indosso al suo corpo come che in realtà non le possedesse.
    NB: se privato del suo equipaggiamento, la passiva rappresenta a tutti gli effetti un miglioramento effettivo dell'agilità dei movimenti.
     
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  6. Lo Schiavista
     
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    Jepson Hughes
    Il ladro di memorie
    Ero in piedi sulla terrazza della mia dimora a contemplare la notte nera che si stagliava sui cieli di Laputa. Tutto era immobile e fermo, come l'acqua del mare prima dell'arrivo di enorme onda di marea. Era sorprendente come quando una corda troppo tesa smetta di lamentarsi e rimanga muta prima di spezzarsi!
    Gli aviatori l'avevano tirata troppo ed erano arrivati al limite. Pure io, che avrei preferito lasciare a qualcun altro il dubbio onore di sporcarsi le mani, ero sceso in capo. Mi ero fatto aspettare, come tutti i grandi uomini dopo tutto, arrivando quando il sodalizio cominciava a disperare del mio sostegno.
    Aimé avrei voluto restane fuori per non pagare il prezzo di un eventuale fallimento. Non perché temessi i rischi; io adoravo rischio e il senso della sfida, purché ci fosse qualcosa di attraente sul piatto del vincitore. Invece no: una vittoria significava solo conservare ciò che si aveva, invece una sconfitta sarebbe stata spiacevole come tutte le altre e io non era un tipo che amava le sconfitte. Ne avevo subita solo una, per giunta per opera di quegli aviatori, e non mi era piaciuta per niente.
    Rimasi dell'idea di non partecipare a quel gioco fin quando divenne evidente che la sconfitta di chi fosse sceso in campo avrebbe riguardato anche chi non lo aveva fatto: quella volgare gilda avrebbe continuato a metterci i bastoni tra le ruote, a divorare le nostre risorse e a non ubbidirci. In particolare mi irritava proprio il Gran Maestro di questi Aviatori: le sue ipocrite dichiarazioni contro la schiavitù stavano diventando sin troppo frequenti.
    Sapevo benissimo che la sua fosse solo una mossa per accattivarsi la simpatia di qualche stupido bigotto che disprezzava il traffico umano solo perché non poteva trarne benefici. Così gira il modo: c'è chi è libero e chi non lo è, come c'è chi comanda e chi obbedisce e chi diventa padrone e chi diviene schiavo. La signora Galanodel non era una stupida e sicuramente queste cose le sapeva, ma nonostante ciò avrebbe comunque intralciato i miei affari per accattivarsi la simpatia del popolino.
    La mia pazienza aveva esaurito il limite! Quella ragazzina ambiziosa e tutti i sui tirapiedi avevano bisogno di una lezione. Oh, ma la avrebbero avuta: avremmo fatto capire loro che si finisce male pestando i piedi a qualcuno più grande di loro.

    Ora che ci pensavo non era vero che non ci avrei guadagnato niente dal mio contributo: vedere quella gilda sciolta e magari persino catturarne qualche membro per farlo "mio" sarebbe stata una discreta consolazione per tutti gli sgarbi subiti.
    Intanto l'alba arrivò e la luce iniziò a colorare di rosa le pareti della città che si sarebbe risvegliata. Udii il cigolio metallico dell'uscio del terrazzo e poi i passi leggeri di Arnold, il mio momentaneo servitore. Un umano sui venticinque anni, alto e dai capelli ed occhi marroni. Non spiccava in nulla, ma ero riuscito a renderlo ubbidiente come pochi, per questo lo avevo preso con me e se c'era qualcosa di cui avevo bisogno quel giorno era la fedeltà.
    " Padrone, ho fatto ciò che mi ha chiesto e gli schiavi sono pronti a raggiungere il punto appena lo desidera."
    Era una scena molto simile a quella che precede una battaglia. Sembrava quasi il dialogo tra un generale e il suo primo ufficiale... solo che più che un uomo d'arme io mi vedevo un artista. Infatti più che un piano tattico avevo formulato un'idea usando istinto e creatività e proprio per questo i miei avversari non avrebbero saputo come reagire.
    " Molto bene, manda pure le nostre ragazze per le strade. Vediamo di allietare un po' il duro turno di ronda delle guardie"
    Dissi sorridendo. Non che mi aspettassi troppo, ma sicuramente mandare qualche prostituta a distrarre i soldati ufficiali avrebbe ridotto il numero di alleati su cui i Liberi Aeris Milites avrebbero potuto contare.
    " Di agli altri di aspettare che Sindy abbia iniziato a radunare una folla sufficientemente grande."
    Devo un attimo fermarmi a parlare di lei, dato che è stata una delle mie più grandi soddisfazioni. Questa Sindy era una novizia mezz'elfa entrata a far parte di un qualche culto mistico di Laputa.
    La catturai quando si allontanò dal Presidio Errante per compiere un pellegrinaggio e mi accorsi sin da subito che avesse un potenziale enorme. Prima di tutto conosceva diversi incantesimi curativi che la rendevano un buon medico, era molto bella e soprattutto possedeva un fascino incredibile. Le sue parole riuscivano a scuotere gli animi delle persone ed era proprio grazie ad esse che era riuscita a far avvicinare parecchie persone al suo credo.
    Insomma un pezzo raro, che valeva una fortuna; adatto a soddisfare le esigenze di clienti danarosi, sia in cerca di un'ottima curatrice che di compagnia femminile. E oserei dire che averle tolto la memoria non solo non l'avesse rovinata, ma le avesse aggiunto un alone di mistero.
    Avrei sfruttato proprio la sua capacità di parlare alla gente per far rivoltare la folla contro gli Aviatori.
    " Riguardo a lei ha mostrato alcune perplessità riguardo al fatto che il corteo sarebbe potuto "diventare violento", ma nulla di cui preoccuparsi."
    Aggrottai la fronte, infastidito più all'idea di non averla ben educata all'ubbidienza che ai veri problemi che ciò poteva comportarmi.
    " Come sarebbe a dire? Devo essere sicuro che esegua i miei ordini alla lettera, non che forse lo faccia!"
    " Sono sicuro che lo farà, la sua è stata una semplice perplessità. Al massimo potrebbe limitarsi a protestare, ma che comunque eseguirà qualsiasi comando le diate.
    Se vuole può chiamarla e parlarci."

    Disse tirando fuori uno strano dispositivo per le comunicazioni. Allungò l'antenna e lo accese.
    " Non serve, mi fido di te."
    Mi ero preoccupato per niente: semplicemente il carattere mite dell'elfetta l'aveva un po' spaventata all'idea di fare una cosa simile, ma anche a malincuore avrebbe seguito gli ordini.
    " Tienimi informato se ci sono novità e tienti pronto a dare il segnale."
    " Come desidera."
    E tornò all'interno chiudendo lentamente la porta.



    Sempre più persone si stavano radunando attorno alla mezz'elfa dagli occhi scarlatti e dai capelli verdi, tanto che Arnold aveva autorizzato ai miei servi di aggregarsi.
    Non potevo fare a meno di compiacermi per il mio piano e soprattutto per il fatto di essere riuscito a controllare così bene il popolino. Era proprio un lavoro ben riuscito, come tutti quelli che dirigevo io d'altronde.
    Oltre che a funzionare bene non mi avrebbe neanche esposto direttamente. Nessuno sapeva che avessi schiavizzato Sindy e quando era tornata sul presidio tutti avevano creduto che avesse semplicemente interrotto il pellegrinaggio. Aveva quindi iniziato a predicare contro gli scagnozzi di Drusilia e sia per le persone che si fidavano già di lei, sia per la sua capacità oratoria, era riuscita a coinvolgere un buon numero di individui con cui aveva organizzato diverse manifestazioni nei giorni scorsi. Quindi avevo mostrato pubblicamente la mia simpatia a quel movimento apparentemente spontaneo e ciò mi avrebbe protetto se qualcuno avesse scoperto che tra i manifestanti ci fossero i miei schiavi. In tal caso avrei semplicemente sostenuto di averli mandati in mia vece per appoggiare la manifestazioni e pochi avrebbero potuto pensare che ci fossi io dietro di esse e soprattutto che fosse nel mio intento scatenare delle reazioni violente...
    " Fratelli... vedete cosa sta succedendo alla nostra bella Laputa? Un tempo questa terra era pacifica e prospera, ma ora il numero di soldati sta aumentando a dismisura. Stiamo diventando una società che si prepara per una guerra che porterà fame e miseria qui e in tutta Endlos e la colpa è proprio di un ordine guerriero che tutti conosciamo: i Liberi Aeris Milites. Questi guerrafondai getteranno la maschera quando sarà troppo tardi, quando ormai i semi del conflitto e della discordia avranno germinato.
    Ma noi siamo qua per impedire che che ciò avvenga. Andiamo fratelli, mostriamo a chi ancora non sa che l'incremento di militi vuol dire solo che qualcuno cerchi di trascinare il nostro paese in un regime militarista, che viva di sangue e guerra."

    E la folla si mosse.

    Inutile dire che presto il corteo si imbatté in una pattuglia di quattro soldati che vedendo una manifestazione non prevista, di duecento persone, intimò ai presenti di disperdersi.
    Quella era l'occasione che speravo. Uno dei miei uomini mi avvertì dell'accaduto tramite il dispositivo e ricevette il segnale. Subito mise via il comunicatore e diede il via alle danze.
    " Ecco, quelli sono complici di quegli aviatori assassini! Vogliono impedirci di fermarli. A morte i Liberi Aeris Miles."
    Si sa, in una manifestazione pacifica basta una testa calda per dare il via ad una vera e propria battaglia. Iniziarono a volare terribili insulti contro i quattro malcapitati, così forti che poté udirli anche chi era dall'altra parte della città.
    I soldatini impauriti arretrarono fino ad un angoletto, mentre la folla inferocita gli si avvicinava sempre di più. Uno di essi lanciò persino un segnale d'allarme; una magia o forse un razzo. Ciò mi aveva fatto perdere l'effetto sorpresa, in compenso però mi aveva fornito un ulteriore vantaggio: le persone interpretarono l'innocua scia luminosa come un segno ostile e si inferocirono ancora di più.
    Chissà chi avrebbe iniziato per primo? I dimostranti? Le guardie? Non lo sapevo e non mi importava molto. Per il momento la mia unica curiosità era quella di scoprire come gli aviatori avrebbero cercato di salvare quei disgraziati e affrontato il mio piccolo esercito. Non gli avrei reso le cose facili.
    Prima di rispondere aspettate l'intervento di Drusilia, che deve spiegare alcune cose.
     
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    Avvertite strani rumori provenire dal corridoio immediatamente adiacente alla saletta in cui vi siete radunati, e dallo sferragliare di armature ed armi non vi è difficile capire che qualcuno sta correndo. Da lì a pochi secondi si sarebbe aperta la porta in seguito ad un educato bussare, dunque uno dei due soldati che sostavano come guardia innanzi alla porta si rivolse a loro chinando il capo in segno di rispetto.

    -Signori, è stato lanciato un segnale d'allarme da parte di soldati in ronda. Quali sono le disposizioni?

    Ed attese pacato, mentre l'informatore e l'altra guardia lanciavano occhiate furtive all'interno della sala dal varco della porta aperta.

    DIFENSORI

    Questo mio post è la conclusione di quello dello Schiavista, tutti i dettagli son spiegati lì. Voi dovete decidere come comportarvi e come dare direttive alle guardie. Potete usare le forze armate, ma ricordate che a parte voi (che siete una sorta di jolly) tutti i soldati in servizio a Laputa hanno una zona da sorvegliare, dunque impiegarli in altro aumenterebbe le zone scoperte.

    In più chi non è domatore non può usare animali come mezzi di locomozione. Idem chi non è tecnocrate non può usare moto, macchine e robe così.

    Chi è un aviatore Verde (o lo è stato, nel caso di Grifis) può usufruire della cavalcatura di un Grifone, rimasto fuori ad attendere nuove del padrone.

    Prossima scadenza: Lunedì 8 ottobre (incluso).

    Una mancata risposta nei tempi previsti provoca ripercussioni (a volte anche pesanti) nello svolgimento della quest, a meno che ovviamente non si avvisi il QM in anticipo =*.

    Laputa-Pocket: La grande e prestigiosa ditta M&S ha pensato anche ai bisogni di regnanti, dittatori e governanti, dando la possibilità, attraverso prenotazione, di creare un dominio su misura quasi fosse una casa di bambole, ovviamente smontabile, le cui pedine possono variare di dimensione da quella di una Barbie Magia ed Esorcismi ad una Polly Pocket Amiche Chimere. Essendo il dominio di Laputa piuttosto grande, per ovvie ragioni di spazio sarà costruito con le dimensioni più piccole proposte dal mercato dei giochi magici della M&S. E' inoltre dotato di innumerevoli rune alla sua base, tutto ciò per tenere sotto controllo una casa molto, molto grande...

    Tecnica: Ospiti sull'isola.
    Derivazione: Ramo scientifico (alchimista).
    Descrizione: Attraverso un semplice comando vocale, la miniatura di Laputa assorbirà energia da chi ha parlato, ordinando sulla sua superficie pedine dall'aspetto dei personaggi attualmente sull'isola, nelle precise posizioni assunte nel momento dell'ordine. Una luce che va dal verde al rosso ne indicherà il grado di colpevolezza da infrazioni della legge del Presidio.
    Tipo: Supporto.
    Durata: Istantanea.
    Consumo: Medio.


    Edited by Drusilia Galanodel - 13/11/2015, 17:32
     
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    Quella metadrago aveva effettivamente colto nel segno: non avevano idea di chi fossero i loro avversari.
    La cruda verità era che brancolavano nel buio, non sapevano ne quando sarebbero stati attaccati ne tantomeno da chi dovevano guardarsi le spalle, l'unica cosa di cui erano sicuri era che qualunque cosa dovesse succedere, sarebbe successa presto.
    Comunque quella tagliente affermazione fu l'unico reale contributo della donna alla discussione, si capiva fin troppo bene anche solo guardandola che essa non era una stratega, magari non stupida ma certamente riteneva estremamente superfluo pensare e concertare prima di un combattimento; una di quelle persone che devono solo essere indirizzate verso la battaglia e lasciate scatenare senza freni, possibilmente dopo essersi allontanati a distanza di sicurezza.
    Gli sarebbe stata sicuramente utile in seguito, per ora era inutile.

    L'altro aviatore invece non disse molto, a parte esprimere ovvietà e curiosità su quegli oggetti magici dai notevoli poteri che erano stati portati in campo, la Mappa e la Bussola.
    Era un aviatore verde di nome Firion, a quanto pareva di ricordare all'anziano sacerdote, non che gli interessasse molto chi fosse ma aveva la necessità di conoscere almeno superficialmente coloro con i quali lavorava, soprattutto in quel momento di incertezza e pericolo il tempo per essere arroganti con i propri alleati era per ora passato, forse.
    Comunque fosse ignorando completamente la domanda, il Sommo riprese a ragionare sul modo migliore di difendere il mastio da qualsiasi tipo di assalto, soprattutto da un operazione di infiltrazione, quando un forte rumore di sferragliamento avvertì tutti loro che qualcuno, all'esterno, stava correndo nella loro direzione.
    Poco dopo si udì una specie di brusio proveniente dall'esterno e infine una delle guardie, che avevano l'inutile compito di garantire la loro sicurezza, fece capolino dalla porta chinando il capo con rispetto e portando notizie dall'esterno.

    Signori, è stato lanciato un segnale d'allarme da parte di soldati in ronda. Quali sono le disposizioni?


    Gli occhi del Sommo fiammeggiarono per un istante, un segnale d'allarme poteva significare praticamente qualsiasi cosa: da un invasione nemica a un razzo sparato per errore, non era abbastanza per poter prendere provvedimenti di una certa entità ma non era neppure qualcosa che si potesse semplicemente ignorare.
    Vagliando rapidamente le possibilità l'Antico prese una rapida decisione, guardando Grifis e cercando il suo consenso (per quanto gli costasse ammetterlo, nonostante la sua carica di membro del consiglio, egli possedeva una più alta carica militare) si rivolse all'aviatore verde.

    Firion, prendi il tuo grifone e vai a controllare cosa sta succedendo, sorvola la zona o cerca il modo che ti è più consono ma sii veloce, se è una situazione che può essere lasciata in mano ad altri, torna indietro e dai disposizioni ai soldati per poi tornare qui, altrimenti cerca di risolvere la situazione tu stesso.
    In caso di problemi critici torna immediatamente indietro per riferire a noi, vedremo poi di trovare una soluzione rapida.
    Spero non debba ricordarti che la rapidità è la nostra arma vincente, dobbiamo reagire in modo fulmineo ad ogni eventualità.
    Intanto tieni.


    Estrasse dalla propria sacca una boccetta trasparente e la porse all'Aviatore.

    Stai molto attento con questa, agitala se ti dovesse servire un'illuminazione o gettala a terra in caso di pericolo, ma se lo fai non guardarla e copriti le orecchie o potresti rimanere stordito per una fastidiosa quantità di tempo.


    Frugando con la mano tirò poi fuori una serie di dieci boccettine verdi, contententi un bel liquido trasparente dall'aspetto piuttosto rinfrescante.

    Questo, signori, è invece siero della verità che ho distillato io stesso nei giorni scorsi in vista di questo momento, non ho ancora elaborato un piano per il suo utilizzo, in quanto dato il rapido evolversi della situazione sarebbe stato probabilmente inutile ma ho ritenuto che possedere qualcosa che costringa eventuali avversari catturati a confessare potrebbe essere una parte chiave di una strategia di successo.


    Detto questo osservò Grifis, il suo interlocutore privilegiato in quella stanza.
    Voleva ch'egli pensasse a qualcosa e lo esponesse, con i dati che avevano a loro disposizione non c'erano molti corsi d'azione che potessero portare a buon fine e Khatep li aveva già vagliati tutti, scegliendo quello che a suo avviso si sarebbe potuto rivelare il migliore.
    Ovviamente il fingere di non avere un'idea chiara di come utilizzare il siero era pianificato, voleva scoprire i circuiti mentali di Grifis, vedere come reagiva alle situazioni e come pianificava le sue strategie, anche in virtù della sua spiccata intelligenza.
    Voleva scandagliare quell'uomo, che tanto lo disturbava e al contempo interessava.
    Era decisamente curioso.

    Siero della Deflagrazione Solare
    "Una luce nell'oscurità, una stella nel buio; fatta per guidare i Nehekhariani nelle notti più nere e stordire i loro malvagi nemici, nulla più che una luce nel buio..."
    Purtroppo la necessità di fuggire o nascondersi non è per nulla nuova al clero sacerdotale Khemriano, dato che i suoi esponenti generalmente possiedono capacità nel combattimento corpo a corpo pari praticamente a 0 non c'è da stupirsi che abbiano inventato un modo per potersi allontanare in fretta dal combattimento, magari approfittando dello stordimento causato da una delle loro innumerevoli diavolerie.
    Altro problema che da secoli affligge i Sacerdoti era quello del buio, problematico e oscuro, un luogo buio è quasi intrinsecamente malvagio, pronto a nascondere ogni tipo di pericolo o mostruosità, custodire segreti crudeli o essere luogo di diabolici rituali, una cosa da eliminare.
    Il Siero della Deflagrazione Solare risolve brillantemente entrambi questi problemi.
    Colore della Boccetta: Trasparente
    Quantità: 1 piccola boccetta contenente 20ml di pozione.
    Effetto: Gli effetti di questa pozione sono essenzialmente due,
    Può essere vigorosamente agitata nella propria boccetta, lasciandola nel suo ambiente sottovuoto, facendo reagire le sostanze alchemiche al suo interno in modo che essa sprigioni una luce vividissima e molto intensa, ma non accecante, con la quale è possibile illuminare l'oscurità anche per diversi metri (massimo 7m) per anche trenta minuti consecutivi.
    Può essere inoltre attivata tramite impulso dell'aura magica del suo creatore, esattamente come la pozione esplosiva, in questo modo tutto il potenziale viene liberato in un solo istante causando lo sviluppo di un flash luminoso potentissimo capace di accecare chiunque lo guardi per breve tempo, inoltre l'esplosione luminosa crea un rumore sordo, un boato estremamente potente udibile anche a grande distanza ma nei fatti del tutto inoffensivo, la sua unica funzione è quella di assordare temporaneamente l'avversario.
    L'uso di un potere non pregiudica la possibilità di usare l'altro, entrambi sono utilizzabili una sola volta.
    (gli effetti su eventuali PG o PNG sono lasciati alla sportività dei giocatori e QM)

    Siero delle Verità Nascoste
    "In siero veritas..."
    Tutti i Sommi Sacerdoti Liche si trovano spesso, nell'esercizio delle loro quotidiane funzioni, a dover trattare con ogni tipo di soggetti e a dover cercare sempre di discernere ciò che essi dicono in modo da comprendere se sia vero o falso.
    Quest opera è basilare poichè molti di quelli che chiedono l'aiuto di un Sommo Sacerdote in realtà non lo fanno perchè ne hanno veramente bisogno, quanto per trafugare i nascosti segreti del culto perchè ingaggiati da qualche nobile troppo voglioso di arcani misteri e senza la voglia necessaria per diventare sacerdote.
    Ovviamente il riconoscere chi mente da chi dice il vero è spesso assai semplice, dato che basta una semplice ricerca nel passato del richiedente/potenziale ladro ma a volte essi sono talmente bravi che si rende necessario qualcosa di più, ecco svelata l'utilità della Pozione.
    Colore della Boccetta: Verde
    Quantità: 1 piccola boccetta contenente 20ml di pozione.
    Effetto: Chiunque beva da una delle boccette contenenti il siero verrà immediatamente persuaso dal loro potere a dire la verità, nient'altro che la verità per dieci minuti consecutivi, ovviamente meno liquido si beve e meno l'effetto della pozione si fa sentire ma anche mezza di essa e sufficiente per cinque minuti di assoluta verità.
    Il soggetto è costretto a rispondere a tutte le domande che gli vengono poste, non può limitarsi al silenzio e lo fa anche se odia ferocemente l'interlocutore, ovviamente incantesimi di Silenzio impediscono al soggetto di parlare, inoltre anche resistenze a veleni e manipolazioni psicologiche possono rendere completamente inutile la pozione.
    É possibile diluire il liquido in altre bevande ma la sua funzionalità rimane inalterata, è insapore e inodore oltre che limpido e trasparente, tanto da sembrare a tutti gli effetti dell'acqua fresca.


    Edited by Settra - 4/10/2012, 17:11
     
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    La guerra, si era detto, non aspettava niente e nessuno. Una verità quella che trovò conferma negli avvenimenti che di lì a poco ebbero a susseguirsi. Dapprima il loro incontro fu interrotto dall'avvento di un messaggio: un segnale d'allarma, inviato da un gruppo di aviatori durante una ronda di routine. Il primo fra loro a intervenire fu Kathep che dopo aver consigliato a Firion cosa fare, gli fece dono di qualche oggetto utile per quanto doveva fare. L'elfo non ebbe da ridire, anzi trovò encomiabile la prontezza del Vetusto. Tant'è che aggiunse, sempre nei riguardi di Firion:

    Segui pure le disposizioni di Kathep e fai ritorno qui il prima possibile... con gli aviatori in pericolo, possibilmente. Prendi anche il mio grifone Caska: potrà servirti sicuramente.

    Quindi si voltò intanto che il giovane Aviatore partisse per quella breve escursione in città. Quindi ascoltò attentamente il Sommo che introduceva a tutti quelle strane boccette, a detta sua capaci di svelare il vero dal falso. Fu colpito come da un'illuminazione!

    Prima i presagi di invasione, poi questo segnale di allarme. Sta succedendo qualcosa, qualcosa che agita i miei pensieri. -commentò, incurante che tutti lo sentissero; e si volse poi verso una delle guardie, proclamando un'ordine diretto: Ordinate alla guardie di creare posti di blocco al Mastio e alla Città Alta e date ordine alle guardie del primo di considerarsi in stato di guerra, mentre alle guardie della città di non lasciare entrare nessuno che non sia aviatore o che si sia identificato correttamente, dopo attenta perquisizione. Dividete poi equamente queste dieci boccette, e date ordine di usarle su chiunque non risponda in modo soddisfacente ai controlli: ogni boccetta avrà massimo due dosi, ricordatelo. In qualsiasi caso, avvisate immediatamente la sede e teneteci sempre in contatto qualunque cosa accada.

    Non perse tempo a chiedere al Vetusto il permesso d'usare quelle sue fiale, dal momento che lui stesso le aveva offerte in seno ad una qualche strategia. A quel punto si girò verso gli altri presenti, animato sempre da un profondo senso di fastidio e da un brutto presentimento.

    Con queste manovre dovremmo guadagnare un po' di tempo per capire che cosa sta accadendo, inoltre se la minaccia d'invasione si rivelasse corretta avremmo eretto in tempo uno scudo. Dopo ci basterebbe solo rinforzare le difese.


    Sperando che tutto andasse per il meglio.


    icon10

    Legenda

    StatusMana totale 100%
    Consumi nessuno
    Condizione fisica 100%, perfetta forma.
    EquipArmatura d'Argento del Falco
    { l'Armatura è composta di un materiale che la rende leggera e facilita i movimenti del Falco }
    { l'Armatura ha in dotazione un paio di ali abili passivamente al volo (per non oltre 5 metri in duello }


    Bussola d'Oro Rosa dei Venti
    { piccola bussola d'oro dotata di quattro lancette, rispettivamente una rossa e tre blu }

    Balmung La Spada degli Spiriti Silvani
    { lunga spada di tipo orientale (nodachi) di 150 cm totali }
    { la lama della spada possiede la capacità di tagliare anche rivestimenti o protezioni di notevole durezza }
    { abilità passiva che rende più incisivi e critici soltanto i colpi privi di consumo sferrati, come se questi colpissero sempre un punto debole altrui }
    { passiva only gdr che consente a Grifis di comunicare con il bosco, potendo sapere se e quando Fanedell è minacciata o è in pericolo }


    Guaina Silvestre
    { il fodero della Spada Balmung è ricoperto da un'intreccio di piante e legno d'ebano }

    Anthea, La Spada dei Sogni Infranti
    { arma bianca a singolo taglio lunga 170cm }

    Vera Runa dell'Acqua
    { runa incisa sulla mano destra, che brilla di colore azzurro quando viene utilizzata }
    PassiveElfic Eritage
    { in quanto elfo Grifis è dotato di una bellezza sovrannaturale, che serve ai soli fini del gdr }

    Way of the Sword
    { grazie alla sua affinità con la spada Grifis è in grado di intuire la tipologia di attacco che sta per subire: se esso è fisico o magico }
    { grazie ad una particolare tecnica di spada Grifis può rendere difficilmente prevedibili gli attacchi, se e solo se l'arma viene estratta al momento dell'attacco e subito rinfoderata al termine dello stesso }
    { passiva only gdr che permette a Grifis di usare uno stile di combattimento a due spade }


    Sonata Arctica
    { Grifis emana un'aura capace di influenzare il prossimo passivamente, inducendolo a comportarsi nei suoi confronti con rispetto e riverenza }

    Etlreth The White Album
    { Grifis è in grado di lanciare i suoi attacchi senza alcun intermediario, e senza sprecare tempo prezioso }
    { l'aura gelida di Grifis può indebolire e rendere più fragili gli equipaggiamenti altrui, a seguito di attiva a consumo e di avvenuta cristallizzazione }


    Halo of the Justice
    { l'appartenenza ai LAM dona a Grifis il potere d'influenzare passivamente gli altri, inducendoli a ritenere giusta qualsiasi sua azione }

    Knight of the Light
    { Grifis grazie ad una benedizione di luce detiene un'incremento passivo in Velocità e Agilità pari al 25% }
    Attivenessuna

    Altro dal prossimo giro, metterò in spoiler la Legenda :D per maggiori info sui poteri, la scheda brama d'essere letta e visionata XD


    Edited by flama - 8/10/2012, 20:53
     
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    Nesrìn cominciava ad annoiarsi, tutte quelle discussioni l'avevano stancata, voleva gettarsi nel vivo dell'azione ... anche se l'azione non era ancora incominciata. Certo, prima o poi qualcosa sarebbe successo, altrimenti perchè convocarli al Mastio? Un attacco era imminente, su questo non c'erano dubbi, peccato che ancora non si sapesse quando il nemico avrebbe colpito. Proprio questo era il dettaglio che tanto innervosiva Nesrìn: l'attesa, perchè lei adorava il vantaggio della sorpresa - rendeva ogni battaglia più interessante, al contrario di uno scontro da molto programmato e atteso - uno spreco di tempo, a suo avviso; insomma, se era una guerra ciò che i loro avversari bramavano tanto, perchè non risolverla a viso aperto, senza macchinazioni di sorta a rendere tutto più complicato? La rossa ignorava a cosa mirassero i loro misteriosi nemici (e sinceramente non le importava), ma tutti quei giochi d'ombre davvero non riusciva a comprenderli; la metadrago era sempre stata dell'idea che se c'era un problema bisognava risolverlo subito, in maniera chiara e diretta, libera da inutili trame di potere ... e strategie al limite dell'assurdo. Mai che qualcuno si gettasse nella mischia soltanto per il gusto di farlo! Evidentemente era l'unica a pensarla in modo così semplicistico. Non che godesse particolarmente nel vedere i propri nemici carbonizzati (d'accordo, forse un pochino sì) o desiderasse lo scoppio di una guerra solo per poter dare sfogo ai suoi istinti bellicosi, sognava solamente una battaglia epica priva di complicati ragionamenti tattici e intrighi politici; in pratica, voleva tenere solo il bello - il brivido dello scontro, nient'altro. Ovviamente, chiedeva troppo.

    Nemmeno a farlo apposta, una tale prospettiva - così fastidiosamente e finemente architettata, fu di lì a poco confermata dalla notizia di un segnale d'allarme lanciato da due soltati di ronda. Null'altro sfuggì dalle labbra della guardia, che rimase in attesa di ordini. Per quanto fosse stato molto poco specifico, una simile notizia era musica per le orecchie della donna-drago, che aspettava solo il momento opportuno per scappare da quel luogo di noia e finalmente spaccare la faccia a qualche ... chissà chi. Meglio tardi che mai, qualcosa iniziava a muoversi - e la rossa non vedeva l'ora di scoprire di che si trattasse. Gli occhi che le ardevano come fiamme, parlò con voce colma d'entusiasmo.

    - Dobbiamo intervenire!
    Una frase di circostanza, dettata unicamente dalla necessità della metadrago di uscire da quella maledetta stanza - che cominciava a diventarle stretta, e sì, anche per smuovere gli animi intorpiditi (a suo dire) dei compagni, spingendoli ad architettare una soluzione a cui lei da sola non poteva pensare. Infatti, la mente della dama del fuoco era tabula rasa, nessuna rivelazione ad illuminarle la strada da intraprendere se non la voce nella sua testa che le intimava di difendere con tutto il suo fuoco Laputa.

    Le idee non tardarono ad arrivare, il non-morto fu il primo ad esporre la sua proposta: Firion sarebbe dovuto andare in ricognizione con il suo grifone, giusto per capire cosa stesse succedendo. Ottimo piano, se l'aviatore aveva uno di quei pennuti tanto valeva utilizzarlo. Dopodichè, lo scheletro mostrò una strana boccetta al compagno; la rossa squadrò perplessa quel misero oggetto, non comprendendo minimamente a cosa potesse servire. Fece spallucce, in quel momento certi dettagli non erano importanti, tutto ciò che voleva era combattere e tutti quegli irrilevanti ultimi preparativi la innervosivano; irritazione che tuttavia tardò ad affievolirsi appena la metadrago si rese conto che il cadavere ambulante aveva da esibire ben altre dieci dottigliette dal contenuto insolito tanto quanto la prima che aveva mostrato - e che attirarono la disapprovazione della donna-drago a causa della descrizione che ne seguì.

    - Questo, signori, è invece siero della verità che ho distillato io stesso nei giorni scorsi in vista di questo momento, non ho ancora elaborato un piano per il suo utilizzo, in quanto dato il rapido evolversi della situazione sarebbe stato probabilmente inutile ma ho ritenuto che possedere qualcosa che costringa eventuali avversari catturati a confessare potrebbe essere una parte chiave di una strategia di successo.
    La dama del fuoco inarcò un sopracciglio con aria di sufficienza, il dubbio sull'effettiva utilità di un simile oggetto chiaramente dipinto sul volto.
    - Anche un pugno ben asssesstato può portare agli sstesssi rissultati.
    La soluzione più semplice spesso è quella più efficacie, questo era ciò che pensava la rossa, a che servivano dunque tutti quegli accorgimenti?

    Comunque sia, nonostante la chiara resistenza della donna-drago, il cavaliere senza macchia parve condividere sia il piano precedentemente suggerito dallo scheletro sia, purtroppo, la strategia delle fiale - tanto che decise di mettere immediatamente in atto tale mossa: ordinò al soldato, ancora in paziente attesa di direttive, di far creare posti di blocco al Mastio e alla Città Alta, dividendo equamente le dieci ampolle da usare solo nel caso in cui i controlli si rivelassero insoddisfacenti. Traspariva dall'espressione del suo volto che covava un brutto presentimento, come se sentisse che il segnale d'allarme e l'imminente quanto misterioso attacco fossero collegati; prospettiva plausibile, che complicava a maggior ragione la loro attuale situazione ... e Nesrìn detestava le faccende complesse, non le davano libertà d'iniziativa e le toglievano tutto il divertimento. Perchè sì, in questo genere di casi la rossa doveva controllarsi, porre un freno al suo fuoco e sottostare al comando di coloro più esperti di lei. Una vera sfortuna, non poteva dare il meglio di sé. Ardeva dalla voglia di combattere, eppure aveva l'impressione che sarebbe dovuta restare bloccata al Mastio ancora per un bel pò; come mai? Semplice, le mancava un mezzo di locomozione che le permettesse di spostarsi velocemente per il presidio, se si fosse messa in marcia senza avrebbe solo rischiato di perdere tempo prezioso, oltre che a eventuali risvolti di scena interessanti! No, sarebbe restata lì per ora, cercando un buon modo per intrattenersi magari.

    - Quindi, ora che ssi fa?
    Chiese all'improvviso, speranzosa che ci fosse un compito anche per lei, seppur piccolo.



    Stato Fisico: ottimale.
    Stato Psicologico: annoiata, vuole combattere.
    Energia: 100%

    Equipaggiamento: Armatura di Scaglie, Lame Gemelle - vedi scheda.

    Passive: Occhi di Drago [Passiva di Vista Potenziata], Anima di Drago [Passiva di Immortalità] - vedi scheda.


    Edited by Asmidiske - 9/10/2012, 11:01
     
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    Non vi volle molto affinché la nostra ronda si rivelasse immediatamente "fortunata"... un segnale dall'allarme era giunto dai nostri soldati, ed il Magister Khatep, immediato, prese in mano la situazione.
    Annuii in sua direzione alla disposizione ricevuta, legando con estrema cura alla mia armatura la preziosa boccetta, riparata ad occhio esterno dal mantello che ricadeva morbido sul mio corpo; un cenno del capo ringraziò invece Grifis, Falco bianco degli Aviatori, per la concessione del suo Grifone.

    « Fate attenzione »

    Sapevo di potermi fidare ciecamente dei compagni presenti, a ben poco sarebbe servita una raccomandazione con persone di quel calibro, eppure... prima di abbandonare la stanza, sentii il dovere di comunicare loro la sensazione che mi attanagliò il petto.

    « Non credo sia una casualità che la loro prima mossa sia giunta esattamente nel cambio di ronda... »

    Senza opportunità di confrontarsi, di discutere e pianificare un'adeguata strategia per il nuovo turno.

    « Temo che i nostri nemici possano esserci molto più vicini di quanto non immaginiamo... »

    Eppure sperai tremendamente di sbagliarmi, in quella constatazione personale; niente vi sarebbe potuto essere di peggio che riscoprirsi avvelenati all'interno delle proprie mura...
    Infine mi voltai, accompagnato ad ogni mio passo dal rumore metallico delle armi adagiate sul mio corpo, e più veloce che potei mi affacciai sulla strada, cercando di individuare la direzione del segnale di pericolo; Caska era già lì ad attendermi: portai le mani alla bocca pronte a fischiare, ed in un batter d'occhio dal cielo di Laputa saettà al mio cospetto uno della creature alate messemi a disposizione dal Gran Maestro in persona. Saltai in groppa, ordinando al mio fidato compagno di condurmi il più veloce possibile laddove la scia rossa del segnale brillava oramai prossima alla morte.

    « Che cosa... »

    Il gran vociare giunse alle mie orecchie ancor prima che la vista potesse incrociarne l'origine.
    Una folla immensa, inferocita, sovrastava delle guardie del nostro esercito costringendole impaurite in un piccolo angolo!
    Diedi l'ordine immediato al mio Grifone di scendere in picchiata in loro direzione, e con un battito energetico ma non violento delle sue possenti ali costrinsi la follia a indietreggiare leggermente, consentendomi lo spazio per atterrare al loro cospetto, al centro perfetto fra le due fazioni.
    Caska rimase a sorvegliare la situazione sopra il tetto di una casa non molto distante, in attesa di direttive.

    « Che cosa sta succedendo? »

    Mi voltai con ad osservare prima le guardie (avevano forse commesso un qualche abuso di potere su un cittadino, causando una loro reazione? Non era possibile, mai prima d'ora nessuno si era permesso...) e poi la folla. Abitanti di Laputa... erano tutti comunissimi cittadini, non estranei... persone che ogni giorno incrociavo, salutavo o supportavo nelle varie faccendo quotidiane. E mai nessuno di loro si era prima d'ora mostrato aggressivo nei confronti di un'esercito il cui solo scopo era proteggerli ed aiutarli.
    Non una sola arma impugnai dalla mia armatura, né l'idea di farlo accarezzò i miei pensieri; non contro il mio popolo di certo... dovevo comprendere cosa fosse successo o cosa stesse succedendo, prima di riportare la situazione ai miei compagni al Mastio.

    Equipaggiamento: (rimando alla scheda per dettagli ed immagini)
    - Arco Lungo + frecce
    - Lancia Lunga
    - Spada ad una mano
    - Ascia Monopenne
    - Morningstar
    - Pugnale [x2].
    - Armatura Completa
    - Scudo piccolo
    - Pozione ricevuta da Khatep

    Passive:

    Maestro d'arme
    Il giovane Firion non è un guerriero che, per tutta la sua vita, ha trascorso tempo ad allenarsi fino a raggiungere un ottimo livello ed una perfetta padronanza del proprio corpo e delle proprie armi. No, lui è un genio delle armi, un talento innato dal futuro così roseo e le doti spiccate da lasciar senza parole coloro che si ritrovano a guardarlo con una qualsiasi arma in mano. Sia essa una spada, un bastone, una trave di legno, un giocattolo per bambini o la più esotica delle armi da lancio, lui saprà usarla in ogni caso, con entrambe le mani, anche contemporaneamente. Inutile da dire, lui è unico nel suo genere.

    Filo incantato
    Ciascun'arma di Firion è legata al proprio padrone da un filo magico invisibile ed impossibile da spezzare in grado di richiamarle a sé qualora gli venissero sottratte o fossero da lui stesse lanciate.

    Volontà del Guerriero
    Forza, onore e coraggio sono le armi predilette di un guerriero; ma la volontà, più di ogni altra cosa, è l'essenza capace di spingere oltre ogni limite il corpo ancor più della mente. Firion è unico nel suo genere, per la mole di armi da cui mai si separa, ma portarle sempre indosso tutte insieme richiede uno sforzo non indifferente, che col passare del tempo ha fortificato il suo fisico. Così come era da suo desiderio, il guerriero dalle mille armi è dunque ora capace di spostarsi in battaglia e non solo, con al seguito ogni singolo suo equipaggiamento, come che non ne risentisse in alcun modo.
    In termini di gdr, la passiva rappresenta un power up del 50% alla destrezza, che gli consente di muoversi con tutte le armi indosso al suo corpo come che in realtà non le possedesse.
    NB: se privato del suo equipaggiamento, la passiva rappresenta a tutti gli effetti un miglioramento effettivo dell'agilità dei movimenti.
     
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  12. Lo Schiavista
     
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    Indovinate cosa successe? Esatto i Liberi Aeris Milites si fecero subito avanti! Probabilmente volevano impedirmi di avvicinarmi ulteriormente al Mastio e quindi stavano optando per un intervento preventivo. Tuttavia mi andava bene lo stesso; dopo tutto quando prendo una decisione amo andare fino in fondo, anche se cambiano le carte in tavola. Volevano ambientare la battaglia lì? Perfetto, avrei riservato loro un trattamento che difficilmente avrebbero dimenticato.
    Dunque ecco arrivare l'aviatore in sella ad un grifone maestoso ed atterrare sullo spazio tra folla e sentinelle, facendo un ingresso degno dei più grandi eroi delle opere teatrali. Era un giovane alto, dallo sguardo fiero, i capelli argentati, bardato da un'armatura blu lucente e reso ancor più solenne dal lungo mantello. Insomma era il ritratto dell'eroe nell'immaginario dei sempliciotti. Chissà se quel ragazzo si riteneva davvero tale oppure era consapevole che quel vestiario servisse al solo scopo di apparire tale al popolino. Difficile a dirsi, ma nel secondo caso avrebbe avuto la mia stima e sicuramente avrei avuto maggiore soddisfazione nel vedermela con un avversario arguto.
    Tuttavia c'era un elemento che faceva dubitare riguardo alla sua ipotetica astuzia: aveva deciso di "affrontarmi" da solo! Grave errore caro mio, grave errore...

    I miei schiavi erano preparati ad una situazione del genere e non avrebbero esitato ad usare la loro superiorità numerica per metterlo sotto scacco. Senza contare che il nostro aviatore non doveva solo proteggere sé stesso, ma anche i quattro soldatini.
    Certo, sapevo che non tutta la folla avrebbe potuto avere una reazione violenta, dato che si aspettava di essere lì per mostrare pacificamente il suo dissenso, ma i miei schiavi erano abbastanza numerosi per dargli una lezione, senza contare che anche qualche testa calda avrebbe potuto gettarsi anche lei nella mischia.
    " Aviatori assassini, non vi permetteremo di trasformare questo presidio nella vostra dittatura militare."
    Lo schiavo si stava rifacendo ai discorsi della mezz'elfa: in fondo quando c'era un aumento esponenziale dei militi e degli armamenti (come in quel caso) era spesso segno di una guerra imminente o che stesse nascendo una dittatura militare. Alludendo al fatto che l'incremento di soldati fosse iniziato con l'entrata in scena dei Liberi Aeris Milites, Sindy era riuscita a convincere molti della loro pericolosità.
    Il segnale era stato dato e i miei uomini avrebbero caricato l'aviatore da più lati. Non erano guerrieri e difficilmente avrebbero potuto ucciderlo, ma comunque avrebbero potuto malmenarlo per bene. Senza contate che si sarebbero frapposti tra lui e le quattro guardie, prendendosela ovviamente anche con loro, e rendendo assai difficile il loro salvataggio.
    Quindi da una parte c'erano delle persone non esperte in combattimento, ma senz'altro numerose, dall'altra un giovane che sarebbe presto stato assaltato da più parti e delle sentinelle di cui si sarebbero occupati il resto dei miei uomini. Il bello era che difficilmente i presenti avrebbero potuto capire che quelli fossero i miei schiavi.
    Aspettate Drusilia
     
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    La logica del vostro piano filava liscia come l'olio, ed il volto del soldato che avrebbe poi dato agli altri le vostre disposizioni non mentiva affatto anche se, a dirla tutta, avrebbe probabilmente obbedito anche se vi avesse trovati oltremodo stupidi. Probabilmente gli Aviatori non ne erano a conoscenza essendo i suoi "cocchi", ma la Dama del Vento sapeva trasformarsi in un mostro quando qualcuno della guardia trasgrediva a regole basilari come il rispetto della gerarchia. Questo forse perchè sussisteva una profonda differenza fra i due eserciti: mentre gli Aviatori erano semplici volontari guidati dalla passione per la Giustizia, pagati non eccessivamente e totalmente liberi di andarsene qualora non si fossero sentiti in linea con il pensiero della Gilda, i soldati del Presidio vantavano stipendi particolarmente ricchi, oltre a molti servizi ed agi che altri non si sarebbero potuti permettere. E si sa, maggiore è il guadagno, maggiore è la fatica impiegata ottenerlo, o almeno così dovrebbe essere per le persone oneste.

    -Agli ordini, signor Minos!

    Urlò quasi, mettendosi sugli attenti e dando disposizioni ai militi rimasti fuori alla porta. Poi prese le boccette e scomparve oltre la soglia, chiudendo la porta dietro di sè e lasciandovi nuovamente soli.

    DIFENSORI

    Ottima mossa, adesso siete nuovamente soli e potete fare ciò che desiderate. Il posto di blocco si è aggiunto con successo agli ostacoli posti all'altra squadra =)

    Firion, per te al momento è scena di gdr libero, ma come per gli altri ti ricordo di usare il condizionale per ogni azione. Hai la libertà di interagire con le guardie anche autoconclusivamente. Con i cittadini e gli schiavi, ovviamente no.

    Prossima scadenza: Mercoledì 17 ottobre (incluso).

    Una mancata risposta nei tempi previsti provoca ripercussioni (a volte anche pesanti) nello svolgimento della quest, a meno che ovviamente non si avvisi il QM in anticipo =*.

    Laputa-Pocket: La grande e prestigiosa ditta M&S ha pensato anche ai bisogni di regnanti, dittatori e governanti, dando la possibilità, attraverso prenotazione, di creare un dominio su misura quasi fosse una casa di bambole, ovviamente smontabile, le cui pedine possono variare di dimensione da quella di una Barbie Magia ed Esorcismi ad una Polly Pocket Amiche Chimere. Essendo il dominio di Laputa piuttosto grande, per ovvie ragioni di spazio sarà costruito con le dimensioni più piccole proposte dal mercato dei giochi magici della M&S. E' inoltre dotato di innumerevoli rune alla sua base, tutto ciò per tenere sotto controllo una casa molto, molto grande...

    Tecnica: Ospiti sull'isola.
    Derivazione: Ramo scientifico (alchimista).
    Descrizione: Attraverso un semplice comando vocale, la miniatura di Laputa assorbirà energia da chi ha parlato, ordinando sulla sua superficie pedine dall'aspetto dei personaggi attualmente sull'isola, nelle precise posizioni assunte nel momento dell'ordine. Una luce che va dal verde al rosso ne indicherà il grado di colpevolezza da infrazioni della legge del Presidio.
    Tipo: Supporto.
    Durata: Istantanea.
    Consumo: Medio.


    Edited by Drusilia Galanodel - 13/11/2015, 17:33
     
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    Si guardò intorno.
    Notava con un certo piglio come la situazione non fosse, purtroppo, delle più rosee. Benché fino a quel momento nulla di grave era accaduto, non poté accantonare i sentimenti nefasti che dominavano -quasi- i suoi sensi. E Firion ci stava mettendo anche troppo. Non doveva essere soltanto una spedizione ricognitiva? Cosa poteva aver spinto dei soldati ad un tale allarme, e perché andarli a prendere si rivelava così difficile? Un buon stratega deve saper leggere i movimenti degli astri e i flussi della sfortuna che incombono, giacché possa meglio difendersi dalle avversità.

    Leggendo sul viso di Nesrìn un nervosismo tipico di chi preferirebbe stare tra le fila a duellare, che sedere a parlare di piani e mosse strategiche. Così Grifis si fece di fianco a lei e, poggiando una mano sulla di lei spalla, fece:

    Ho una missione per te, Nesrìn.
    Voglio che tu faccia da guardia all'ingresso principale del Mastio: non lasciar passare nessuno che non si aviatore. O nessuno che tu non conosca.

    Fatto ciò attese che la donna gli rispondesse, obbedendo al suo ordine nella speranza che vedesse in quel comando un'offerta invitante, nonché un chiaro messaggio di non poco conto: tu sarai la nostra ultima linea difensiva, non cadere.

    A quel punto, sempre animato da un'inquietudine crescente, il Comandante Bianco si volse verso una delle guardie appostate nei pressi della sala e fece:

    Anticipate il cambio della guardia, mandate soldati freschi e dite loro le disposizioni che ho riferito prima. Dite a tutte le guardie che avranno una notevole ricompensa se svolgeranno al meglio il loro lavoro.

    Quindi si volse verso un'altra guarda, ordinando:

    Voglio una squadra di Aviatori Blu specializzati nelle cure: che usino i loro incanti per ripristinare subito la fatica e le energie delle guardie stanche.

    Frattanto che gli venivano consegnate le cose che lui aveva richiesto, e che giungessero a lui le persone che aveva richiamato, il Falco guardò Kathep abbastanza a lungo affinché questi intuisse cosa voleva fare.

    Se hai magie o pozioni curative, dovremmo tenerle bene in conto. Più fresche sono le guardie, più siamo al sicuro.

    Concluse alzando il braccio su cui teneva la sua Bussola, ad essa, accostandosi alla mappa di Laputa, chiese se c'era qualcosa di cui doveva temere e che potesse rivelarsi fatale per lui... per tutti. Rispondendo al suoi voleri, l'oggetto avrebbe indicato senza errore non solo "ciò che desiderava", ma anche dov'era -in questo caso sulla mappa- e soprattutto come e cosa fare per raggiungerlo.

    Si votò alle stelle, sperando d'avere successo.


    icon10

    Legenda

    StatusMana totale 95%
    Consumi 1xBasso
    Condizione fisica 100%, perfetta forma.
    EquipArmatura d'Argento del Falco
    { l'Armatura è composta di un materiale che la rende leggera e facilita i movimenti del Falco }
    { l'Armatura ha in dotazione un paio di ali abili passivamente al volo (per non oltre 5 metri in duello }


    Bussola d'Oro Rosa dei Venti
    { piccola bussola d'oro dotata di quattro lancette, rispettivamente una rossa e tre blu }

    Balmung La Spada degli Spiriti Silvani
    { lunga spada di tipo orientale (nodachi) di 150 cm totali }
    { la lama della spada possiede la capacità di tagliare anche rivestimenti o protezioni di notevole durezza }
    { abilità passiva che rende più incisivi e critici soltanto i colpi privi di consumo sferrati, come se questi colpissero sempre un punto debole altrui }
    { passiva only gdr che consente a Grifis di comunicare con il bosco, potendo sapere se e quando Fanedell è minacciata o è in pericolo }


    Guaina Silvestre
    { il fodero della Spada Balmung è ricoperto da un'intreccio di piante e legno d'ebano }

    Anthea, La Spada dei Sogni Infranti
    { arma bianca a singolo taglio lunga 170cm }

    Vera Runa dell'Acqua
    { runa incisa sulla mano destra, che brilla di colore azzurro quando viene utilizzata }
    PassiveElfic Eritage
    { in quanto elfo Grifis è dotato di una bellezza sovrannaturale, che serve ai soli fini del gdr }

    Way of the Sword
    { grazie alla sua affinità con la spada Grifis è in grado di intuire la tipologia di attacco che sta per subire: se esso è fisico o magico }
    { grazie ad una particolare tecnica di spada Grifis può rendere difficilmente prevedibili gli attacchi, se e solo se l'arma viene estratta al momento dell'attacco e subito rinfoderata al termine dello stesso }
    { passiva only gdr che permette a Grifis di usare uno stile di combattimento a due spade }


    Sonata Arctica
    { Grifis emana un'aura capace di influenzare il prossimo passivamente, inducendolo a comportarsi nei suoi confronti con rispetto e riverenza }

    Etlreth The White Album
    { Grifis è in grado di lanciare i suoi attacchi senza alcun intermediario, e senza sprecare tempo prezioso }
    { l'aura gelida di Grifis può indebolire e rendere più fragili gli equipaggiamenti altrui, a seguito di attiva a consumo e di avvenuta cristallizzazione }


    Halo of the Justice
    { l'appartenenza ai LAM dona a Grifis il potere d'influenzare passivamente gli altri, inducendoli a ritenere giusta qualsiasi sua azione }

    Knight of the Light
    { Grifis grazie ad una benedizione di luce detiene un'incremento passivo in Velocità e Agilità pari al 25% }
    Attive

    A seconda del mana speso, queste si muovono indicando al Falco dove si trova e come ottenere quanto egli desidera di più in un raggio d'azione variabile (15 metri a Basso, 30 a Medio, 60 ad Alto e 120 metri a Critico); il suo effetto può essere protratto anche per due turni, sebbene area ed efficacia saranno dimezzati { la bussola con un consumo variabile basso dona un'auspex, che indica al Falco cosa egli desidera, e dove e come trovarla }. Per comodità, la Bussola fu successivamente incastonata in uno dei bracciali dell'Armatura, dove il falcò può consultarla rapidamente.

    Altro :8D:
     
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    Firion.

    Con una certa soddisfazione vide l’aviatore verde raccogliere la boccetta che lui andava porgendogli e poi uscire rapido, per andare ad eseguire gli ordini che gli aveva impartito in modo da cercare di risolvere nel modo più rapido e indolore possibile la situazione che aveva spinto i soldati a chiedere aiuto.
    Sperò sinceramente che lui sapesse come destreggiarsi e avesse la cognizione di tornare indietro se la situazione si fosse fatta troppo rischiosa, potevano permettersi di mandare altri soldati ma non potevano permettersi di non sapere cosa stava succedendo.

    Vide Grifis rivolgersi poi a Nesrin, la quale stava evidentemente scalpitando dalla voglia di dare fuoco o spaccare la faccia a qualcosa o a qualcuno.
    Era piuttosto chiaro come la donna non fosse una stratega, non aveva la pazienza, la passione per le strategie ben calcolate, l’ingegno per la creazione di trappole mortali in cui far cadere il nemico in modo da schiacciarlo senza nemmeno dover combattere.
    Poteva quasi scommettere come ella preferisse gli scontri leali rispetto a quelli in cui si trovava in vantaggio schiacciante sull’avversario.
    Una sciocca, insomma.

    Eppure avevano bisogno di lei, perché in una guerra non servono solo coloro che decidono e pianificano ma anche quelli che combattono con ardore le battaglie più disperate, erano i guerrieri migliori, pronti ad ogni cosa per sconfiggere il nemico, si sarebbero lanciati alla carica persino nell’ora più buia.
    Erano loro la spina dorsale di un esercito ben congegnato, i generali disponevano le pedine sul campo di battaglia in modo da avere il maggior vantaggio tattico possibile e dirigevano le truppe dove servivano ma erano loro, gli sciocchi, a lanciarsi in battaglia e infondere coraggio nel cuore delle truppe, oltre a falcidiare allegramente i nemici.
    Decisamente erano fortunati ad avere lei dalla loro parte, poiché certamente non gli sarebbe piaciuto averla contro.

    Ho una missione per te, Nesrìn.
    Voglio che tu faccia da guardia all'ingresso principale del Mastio: non lasciar passare nessuno che non si aviatore. O nessuno che tu non conosca.


    Forse questo l’avrebbe distratta dalla noia di quella riunione militare, un compito nel quale avrebbe dovuto vegliare attivamente sull’ingresso del mastio era indubbiamente più nello spettro di cose che le sarebbe piaciuto fare.
    O almeno lo sperava.

    Anticipate il cambio della guardia, mandate soldati freschi e dite loro le disposizioni che ho riferito prima. Dite a tutte le guardie che avranno una notevole ricompensa se svolgeranno al meglio il loro lavoro.
    Voglio una squadra di Aviatori Blu specializzati nelle cure: che usino i loro incanti per ripristinare subito la fatica e le energie delle guardie stanche.


    Tutte idee eccellenti, era costretto a concordare, non fosse che da quanto gli risultava il suo ramo di aviatori era tutto fuorché una scuola per infermierine: erano scienziati, contabili e i gestori delle risorse di gilda, ricercatori di nuovi oggetti ma non medici, forse uno o due c’era ma temeva non in gran numero.
    Grifis si rivolse poi direttamente a lui.

    Se hai magie o pozioni curative, dovremmo tenerle bene in conto. Più fresche sono le guardie, più siamo al sicuro.


    Era pur vero che più fresche fossero state le guardie e più sarebbero stati al sicuro, ma era qualcosa di ridicolo pensare che lui potesse essere paragonato a un guaritore, lui che governava i poteri di luce, morte e alchimia non aveva tempo per dedicarsi anche a come evitare che i patetici mortali si riprendessero dalla stanchezza, che si arrangiassero.
    Forse avrebbe anche potuto mettersi a elaborare qualcosa, ma sicuramente non in quel momento.

    No Grifis, io ho molte abilità e molti poteri ma non maneggio in alcun modo la magia sacra della guarigione ne ho alcun ritrovato del genere nel mio inventario, forse potrei creare qualcosa del genere ma non sarebbe pronto prima di qualche mese, non in tempo utile per il nostro piccolo problema.
    Però stavo riflettendo che tutte queste guardie sono estremamente costose, sia da mantenere per quanto riguarda denaro e vivande, sia dal punto di vista del controllo della disciplina.
    Probabilmente quando questo tedioso attacco sarà finito potrei elaborare qualcosa per creare degli artefatti, guerrieri animati con la magia, che facciano le veci dei soldati semplici, il costo iniziale sarebbe elevato ma i golem non mangiano, non sono da pagare e soprattutto non si riposano.
    Esporrò la cosa anche al nostro caro alfiere, oltre che a Drusilia, sono convinto che risulteranno interessati.
    Quanto a noi, non credo che il tuo piano di utilizzare la mappa con la bussola possa funzionare efficacemente, certo posso attivare l’oggetto ma le fluttuazioni magiche dei due potrebbero facilmente interferire e spezzare l’effetto di uno o dell’altro.
    Consiglio invece di spostare questo ufficio tattico vicino alla porta principale, magari mandando un soldato a controllare che tutto il resto sia assolutamente sbarrato e completamente inaccessibile.
    Non vogliamo certo che, se qualcuno riuscisse anche ad arrivare alla porta e volesse entrare forzatamente, riuscisse a sconfiggere Nesrin, vero?
    Penso che non sia da discutere che due degli esseri più potenti all’interno di questo edificio siamo noi due.


    Se il Falco avesse acconsentito alla sua proposta di spostarsi, si sarebbero mossi verso l’ingresso principale, probabilmente trasferendo l’ufficio in una stanza attigua, badando bene a dare la notizia a tutti i soldati del mastio perché la spargessero.
    L’ultima cosa che volevano era che qualcuno portasse le notizie nel luogo sbagliato.

    Status Fisico: Illeso
    Status Mentale: Sta già pianificando nuove inafferrabili difese per laputa
    Mana: 100%
    Note: :guru:
     
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