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~Steel.
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Parlato Calisto
Parlato Smile
Era una sera uggiosa; una leggera pioggerellina cadeva sui tetti di Najaza e il pallore della luna faticava a oltrepassare le scure nubi che coprivano il cielo. Eppure, anche in una notte come quella, la città pulsava più che mai di vita, e brillava di mille luci; per le strade affollate di banchetti e chioschi, festoni, lanterne e maschere animavano l'ambiente. La musica delle bande e dei menestrelli risuonava ad ogni angolo e ad essa s'accompagnavano le danze dei festanti. Ogni uomo e donna, di qualunque età ed estrazione sociale, scendeva tra quei vicoli, nascosti da un costume ed un viso di porcellana, dimenticando ogni legge e dovere ed indugiando nel puro divertimento.
Ed in mezzo a quelle maschere, spiccava una in particolare: la figura di un alto uomo dai capelli d'un rosso cremisi, vestito di una semplice camicia e pantaloni con bretelle, bianchi come il latte, con un sospensorio in bella vista e un paio di anfibi neri ai piedi. La spettinata chioma era coperta da una bombetta nera e poco sotto questa, a nascondergli il volto, una buffa maschera dal naso spropositatamente lungo. L'uomo si faceva largo tra la folla sorridente, agitando ogni tanto il proprio bastone nero dal pomello dorato.Cal, andiamo verso la piazza, voglio vedere le altre maschere.
Un'acuta vocina soggiunse dalle sue spalle, sulle quali stava comodamente appollaiato un curioso esserino, a metà tra un uomo ed un insetto, ma più bizzarro di entrambi. La chimera se ne stava tranquilla in bella vista, venendo scambiata dai passanti per una decorazione del costume, ed anche quando lo avessero sentito parlare, ridacchiavano ed applaudivano le abilità da ventriloquo del padrone.Buona idea fratellino, ci saranno sicuramente diverse signore di cui varrebbe la pena fare conoscenza. In fondo è un giorno di festa.
Ora vi starete chiedendo, ma cosa cacchio ci faceva Calisto lì a Najaza? E perché era in cosplay da Drugo di Arancia Meccanica? Ebbene, il tutto era cominciato appena due giorni prima.
Asserì perentorio il Dottore, ghignando un poco ed accelerando il passo in direzione del centro.
Già per diverso tempo lo scienziato era rimasto rintanato nei mefitici meandri del Merovish, chiuso nel proprio laboratorio o impegnato in affari per conto degli Eversori. Erano passati almeno due mesi da quando aveva avuto un momento di pace: prima c'era stato il casino col lupo naufrago, poi quella storia con Platinette e il suo braccio di pietra ed infine tutto il macello con l'altra donna mezza morta. Insomma, benché lui stesso si definisse uno stakanovista, il peso di tutto quel lavoro cominciava a stancarlo. Perciò un giorno, di punto in bianco, aveva deciso di dichiararsi in ferie e s'era preso una settimana libera per cazzeggiare, bere, fumare e soprattutto inseguire qualche attraente gonnella.
Per un uomo come Calisto, tuttavia, che mai aveva sopportato un granché i luoghi caldi, continuare il soggiorno a Merovish anche durante le sue ferie era una cosa impossibile. Così, cambio radicale! Ed era partito alla volta del Nord, fino a raggiungerne la capitale, lasciando dietro di sé SARA, a cui spettava il compito di occuparsi del laboratorio in sua assenza. Il cammino era durato più di 24 ore, perciò, di fatto, quello era il suo primo giorno a Najaza e culo volle che si trattasse di un giorno di festa. Non gli era ancora ben chiaro se fosse tutta una cosa della serie Carnevale o Halloween, ma poco importava, visto come si era precipitato a confezionare un costume in tempo record per la serata.
Ed ora eccolo lì, ad aggirarsi per le strade in celebrazione, talmente calato nella parte del drugo da sentire l'irrefrenabile impulso di pestare un vecchio barbone e stuprare qualche donna; a trattenerlo solo il buon senso e - soprattutto - la presenza di troppi testimoni. Questo però non toglieva il fatto che lo scienziato non sentiva altro che il bisogno di eccitazione e divertimento, ed il suo sesto senso gli diceva che li avrebbe trovati.SPOILER (clicca per visualizzare)Mana: 100%
Stato: Illeso
Famigli:CITAZIONE• Smile: Smile è sicuramente il più anziano compagno d'avventura di Calisto, il primo anzi. E' stata la prima creatura prodotta dallo scienziato in giovane età e fin da allora continua a restargli accanto come un fedele animale domestico e prezioso amico. In verità, nel corso del tempo, Smile ha cambiato molto il suo aspetto, soprattutto perché essendo stato il risultato di procedure rudimentali la sua prima forma era notevolmente più primitiva. Al giorno d'oggi Smile ha l'aspetto di quello che sembra essere un grosso insetto, con quattro zampe simili a quelle di un granchio, due arti superiori dalla medesima struttura umana, una testa dalla forma ovale priva di naso o labbra ed infine due paia di ali membranose che consentono il volo. Di tutte queste caratteristiche, l'unica rimasta costante nel tempo è stata l'assenza di un muso, tanto che il suo nome, Smile, gli deriva proprio dal fatto che la mancanza di una bocca fa sembrare che sorrida quasi sempre. Il ruolo di Smile non è del tutto chiaro, le sue piccole dimensioni (è alto 27 cm) e la struttura gracile non lo rendono utile in combattimento, non possiede alcuna abilità o arma particolare e l'unica eccezionalità rispetto alla maggior parte delle altre chimere è la sua superiore intelligenza, confrontabile con quella di un umano medio. Probabilmente l'unico scopo di Smile è quello di star accanto al suo padrone, importunarlo o rimproverarlo, come un amico di vecchia data farebbe.
{GDR - Famiglio GDR con pura funzione narrativa.}
Equipaggiamento:CITAZIONE• Le Fiale: Elemento di cui invece non fa mai a meno sono le sue amate fiale e provette che porta accuratamente con sé riposte sotto i vestiti in apposite cinture e scomparti. Queste contengono sovente i più disparati prodotti di laboratorio che la sua mente coltiva, dai veleni, ai patogeni e perfino le chimere. Vista la delicatezza della strumentazione di vetro, portare con sé provette o fiale di questo materiale sarebbe quantomeno sconveniente e pericoloso, per questo Calisto utilizza delle apposite provette inserite all'interno di un cilindro in lega metallica estremamente resistenze agli urti e alle sollecitazioni e che garantisce inoltre l'equilibrio termico. Tutto ciò previene la propagazione involontaria di composti et simili anche nelle situazioni più rocambolesche.
• Il Bastone: Qual è il punto di possedere un bastone se non lo si usa per sostegno né si possiede uno status che ne giustifichi la mera funzione da passeggio? Forse è proprio questo il punto, che un simile accessorio non abbia una funzione, bensì rappresenti un semplice orpello che mal si accorda all'immagine di un comune e talvolta trasandato uomo di scienza. Nero, d'un brillante nero dalla lucentezza metallica dal pomello in ottone con rifiniture in oro, l'intero, leggerissimo corpo è composto non di legno, bensì di una lega metallica di zinco, magnesio e alluminio. E' dunque questo solo un inutile orpello da sfoggiare per puro gusto di farlo? Così sembrerebbe, ma tenendo da conto le abilità di trasmutazione del Dottore è facile che questo comune venga trasformato in una spada, una mazza, una falce o qualunque altro prodotto pratico e pronto all'uso.
Passive:CITAZIONE• L'Uomo Filosofale: La Pietra Filosofale, il sacro Graal degli alchimisti capace di donare la vita eterna, la conoscenza assoluta e di trasformare la sostanza secondo i propri desideri. La storia vuole che questo magico elemento, cuore dell'alchimia, non fosse altro che una sciocca superstizione nata dall'ignoranza delle leggi della chimica e dalla superstizione popolare. Se tuttavia credessimo alla semplice realtà dettata dal noto, non avremmo spiegazione di tutti quei fenomeni al di là dello scibile che notiamo su Endlos. Eppure? Non è forse anch'esso un mondo reale? Dunque è accettabile supporre che anche miti quali la Pietra Filosofale esistano e ne abbiamo prova concreta proprio all'interno del corpo di Calisto. Non è detto sapere come e quando, ma è accertato che da qualche parte nel suo corpo sia impiantato un cristallo filosofale, forse non dotato dei divini poteri della Pietra, ma non di meno capace di cose portentose. E' il potere della pietra che alimenta il suo corpo e catalizza la sua scienza alchemica, conferendogli una vita se non eterna quantomeno estremamente longeva. Di fatto il suo corpo non riporta i segni del tempo, né tantomeno le cicatrici di una vita vissuta ai propri limiti, è infatti influsso del cristallo il quasi nullo invecchiamento cellulare e la rapida rigenerazione dei tessuti, tant'è che anche profonde ferite o intere amputazioni tendono ad essere curate e i tessuti rimpiazzati. Sovente questo lo salva anche da situazioni mortali, quali ferite letali ed incidenti vari, ma è chiaro che il cristallo non abbia poteri divini, se infatti venisse distrutto o Calisto ricevesse un ammontare di danni così alto da non lasciare il tempo alla rigenerazione di agire, finirebbe molto probabilmente nella tomba. Ben più magnifico effetto, tuttavia, è quello che si riscontra nella catalizzazione dei processi alchemici quali le trasmutazioni. La Pietra Filosofale è infatti leggendaria per la sua proprietà di ignorare le comuni leggi della chimica e della fisica. Questo permette al Dottore di eseguire trasmutazioni alchemiche senza doversi preoccupare della massa utilizzata o degli elementi in gioco, quali reazioni, spontaneità, cinetica e fattori analoghi.
{Passiva - Le trasmutazioni alchemiche ignorano la gran parte delle leggi chimiche e fisiche; consente rigenerazione dei tessuti off-game e immortalità imperfetta (danni che superino un certo ammontare possono effettivamente ucciderlo).}
• Il Re delle Chimere: Un vecchio soprannome dei tempi in cui lavorava per la corporazione OMBRELLO, "Re delle Chimere" è forse un titolo affibbiatogli per scherzo, ma che ha inaspettatamente un risvolto del tutto concreto nella realtà. E' innegabile che la passione per il concetto di chimera sia un cardine della sua esperienza scientifica, il nucleo attorno a cui l'intera sua ricerca ruota da decenni e decenni. Forse è una crociata contro Dio quella che conduce il Dottore, una sfida nel dimostrare chi sia il migliore nel creare e plasmare la vita, dare una nuova forma all'esistenza o crearne una da zero, fino alla realizzazione di un essere che racchiuda in sé i millenni di evoluzione delle specie dell'intero creato. Non stupisce dunque che il primo soggetto nato dagli sforzi del suo genio sia lui stesso, una chimera generatrice di altre chimere. Non è dato sapere quali procedure abbia seguito e tutti i dati del progetto sono strettamente confidenziali, tutto ciò che conosciamo è il risultato. Forza e velocità trascendono i limiti dell'uomo comune, così come l'efficienza e la stessa catena dei fenomeni fisiologici è stata stravolta. Realizzazione ultima del processo di modifica è stata l'implementazione dei geni e tessuti della progenie chimerica artificialmente creata, il che ha reso il Dottore una specie di incubatrice umana al cui interno risiedono costrutti chimerici e non di basso livello, oltre che ad agenti chimici e patogeni dormienti richiamabili all'occorrenza per mezzo di processi fisiologici indotti.
{Passiva - +25% Forza e Velocità; la presenza di chimere e altri organismi/composti all'interno del suo corpo è puramente scenica.}
Note: Eh allora facciamo presente che questo post buttato giù alla cazzo, l'ho dovuto riscrivere da zero perché sono un beota e nel tentativo di inviare il post successivo, ho finito per cancellare questo. Ovviamente, la prima versione era migliore, ma tant'è, ciccia.
Edited by ~Steel - 24/9/2012, 18:56. -
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La musica era cambiata, e così le strade attorno al duo. Più il Dottore ed il suo compagno s'avvicinavano alla piazza, più forte risuonavano gli strumenti della banda. Al sostenuto suono del country, la gente rispondeva improvvisando balli ed acrobazie, e ben presto, l'intero foro finì per trasformarsi in una gigantesca sala da ballo all'aperto, dove il popolo in costume danzava e rideva. Le maschere erano dappertutto, ma anche chi non aveva un travestimento - perché troppo povero o forse troppo introverso - batteva mani e piedi, guardando i ballerini con occhi scintillanti. Calisto, dal canto suo, seguiva una musica tutta particolare, dimenandosi di qui e là per l'intero spiazzo, agitando il proprio bastone con sfrenato entusiasmo; dava l'impressione di stare a braccetto con il vento stesso, che lo costringeva a movenze al limite dell'assurdo, forse più simili a esercizi di stretching che a una danza vera e propria.
Infine la stanchezza si fece sentire e il Dottore dovette staccarsi dal resto della folla per asciugarsi il sudore e riprendere fiato. Si fece largo fino ad un vicino chioschetto di alcolici e li ordinò due whisky, che gli avrebbero dato la giusta carica. Sì, perché ora che s'era sfogato un po' in pista, era il momento di dare inizio alla caccia. Ogni gonnella al vento, ogni decolté ed ogni coscia lunga che rientrassero nel suo campo visivo, erano rapidamente ed accuratamente analizzate dalla sua mente perversa, che neanche i super computer della CIA. Purtroppo però, la maggior parte di ciò che vedeva lo lasciava insoddisfatto: chi da una parte aveva troppa carne, chi troppa poca; chi si accompagnava al proprio uomo e chi invece era un uomo in spoglie femminili. Insomma, una gran quantità di delusioni che una dopo l'altra abbattevano l'umore del povero scienziato, che nulla più voleva di una snella e prosperosa giovane dal feroce appetito sessuale. Era chiedere troppo?Puun Puun
Che cazz...? Un flebile e tremolante suono gli era giunto all'orecchio, più simile al rantolo disperato di un animale morente, che al verso di una creatura realmente esistente. Incuriosito dalla fonte di quell'irritante e bizzarro lamento, lo scienziato si voltò di scatto, e fu così che la vide.
Fu una scena della serie "visione divina", di quelle che ti fanno esclamare "Ho visto la Madonna!" e via dicendo. In mezzo alla folla di grigi paesani, circondata da un seguito di allupati manigoldi, una sventolona allucinante dalla chioma bruna e gli occhi smeraldini celati dietro una semplice mascherina. Vestiva di niente popò di meno che... biancheria intima! E basta! Cioé, a parte un paio di bracciali e cinture decorative, era avvolta di solo un velo color indaco che a malapena riusciva a coprirle le spalle.
Bé, cosa dire, sappiamo tutti come vanno queste cose no? Ti stai facendo i cazzi tuoi, poi ti giri un attimo e ti si para davanti una gnoccazza nuda al 90% con al guinzaglio... umh... che cazzo era quel coso, un pupazzodineve-cane? Comunque, ogni uomo finisce per reagire nella stessa maniera: battito cardiaco accelerato, salivazione triplicata, sangue che scend... sale alla testa e funzioni cerebrali avanzate del tutto sputtanate. Peccato che il dottor Calisto non fosse un uomo qualunque: lui era molto più pericoloso.E' l'ora della pappa.
Sarebbe riapparso solo una manciata di secondi dopo, giusto il tempo di studiare le azioni della preda e pensare ad un approccio efficace. La verità, però, è che il Dottore non era esattamente un mago del rimorchio né aveva il romanticismo o la fantasia richieste per potersi definire un buon corteggiatore. Ciò che però aveva, era la faccia tosta e la totale mancanza di freni inibitori non di meno. Dunque cosa mai avrebbe potuto fare, se non un diretto approccio frontale? Innanzitutto precedette la donna di qualche passo, immerso nella folla di ammiratori che come mosche le girondolavano intorno; subito dopo alzò il bastone, e con decisa energia cominciò a spingere via la fastidiosa marmaglia, finché di fronte a lui non vi fu più nessuno.
Mormorò a bassa voce, mentre si leccava un labbro e passava bramoso il proprio sguardo allucinato sulla giovane, curva per curva. Stava già prendere lo slancio per avventarsi sulla sventurata, quando Smile lo interruppe tirandogli un orecchio.
Cal! Ehi Cal! Ma sei sicuro? A me sembra un po' giovane.
Non fraintendete, al minuto compagno del Dottore non poteva fregare meno se il proprio padrone fosse un pedofilo o meno, ma era scettico sul fatto che una ragazza giovane come quella fosse abbastanza esperta da soddisfare il rosso. Calisto, d'altro canto, non diede peso alle preoccupazioni dell'amico e lo rabbonì con una leggera pacca.
Mio drugo, ricorda che le donne sono come le auto. Non conta la loro età, ma le condizione della carrozzeria.
Quindi schioccò compiaciuto le labbra e scomparve velocemente tra la folla.
Ora erano soli faccia a faccia, il drugo e l'amazzone. Lui la confrontava con un sorriso malizioso, ritto in piedi, col bastone poggiato dietro il collo e il fedele compagno aggrappato ad una spalla, intento a fissare il seguito della ragazza.Buonasera sorellina, siamo in vena di una passeggiata eh? Dovresti stare più attenta sai? Qui girano un sacco di brutti ceffi e tu sei tutta sola. Vieni, ti accompagno io a fare un giro.
Il tono delle sue parole sembrava piuttosto cordiale, ma vuoi per il costume, vuoi per la sinistra luce dei suoi verdi occhi, l'aura che il Dottore emanava era tutt'altro che rassicurante.SPOILER (clicca per visualizzare)Mana: 100%
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Famigli:CITAZIONE• Smile: Smile è sicuramente il più anziano compagno d'avventura di Calisto, il primo anzi. E' stata la prima creatura prodotta dallo scienziato in giovane età e fin da allora continua a restargli accanto come un fedele animale domestico e prezioso amico. In verità, nel corso del tempo, Smile ha cambiato molto il suo aspetto, soprattutto perché essendo stato il risultato di procedure rudimentali la sua prima forma era notevolmente più primitiva. Al giorno d'oggi Smile ha l'aspetto di quello che sembra essere un grosso insetto, con quattro zampe simili a quelle di un granchio, due arti superiori dalla medesima struttura umana, una testa dalla forma ovale priva di naso o labbra ed infine due paia di ali membranose che consentono il volo. Di tutte queste caratteristiche, l'unica rimasta costante nel tempo è stata l'assenza di un muso, tanto che il suo nome, Smile, gli deriva proprio dal fatto che la mancanza di una bocca fa sembrare che sorrida quasi sempre. Il ruolo di Smile non è del tutto chiaro, le sue piccole dimensioni (è alto 27 cm) e la struttura gracile non lo rendono utile in combattimento, non possiede alcuna abilità o arma particolare e l'unica eccezionalità rispetto alla maggior parte delle altre chimere è la sua superiore intelligenza, confrontabile con quella di un umano medio. Probabilmente l'unico scopo di Smile è quello di star accanto al suo padrone, importunarlo o rimproverarlo, come un amico di vecchia data farebbe.
{GDR - Famiglio GDR con pura funzione narrativa.}
Equipaggiamento:CITAZIONE• Le Fiale: Elemento di cui invece non fa mai a meno sono le sue amate fiale e provette che porta accuratamente con sé riposte sotto i vestiti in apposite cinture e scomparti. Queste contengono sovente i più disparati prodotti di laboratorio che la sua mente coltiva, dai veleni, ai patogeni e perfino le chimere. Vista la delicatezza della strumentazione di vetro, portare con sé provette o fiale di questo materiale sarebbe quantomeno sconveniente e pericoloso, per questo Calisto utilizza delle apposite provette inserite all'interno di un cilindro in lega metallica estremamente resistenze agli urti e alle sollecitazioni e che garantisce inoltre l'equilibrio termico. Tutto ciò previene la propagazione involontaria di composti et simili anche nelle situazioni più rocambolesche.
• Il Bastone: Qual è il punto di possedere un bastone se non lo si usa per sostegno né si possiede uno status che ne giustifichi la mera funzione da passeggio? Forse è proprio questo il punto, che un simile accessorio non abbia una funzione, bensì rappresenti un semplice orpello che mal si accorda all'immagine di un comune e talvolta trasandato uomo di scienza. Nero, d'un brillante nero dalla lucentezza metallica dal pomello in ottone con rifiniture in oro, l'intero, leggerissimo corpo è composto non di legno, bensì di una lega metallica di zinco, magnesio e alluminio. E' dunque questo solo un inutile orpello da sfoggiare per puro gusto di farlo? Così sembrerebbe, ma tenendo da conto le abilità di trasmutazione del Dottore è facile che questo comune venga trasformato in una spada, una mazza, una falce o qualunque altro prodotto pratico e pronto all'uso.
Passive:CITAZIONE• L'Uomo Filosofale:
{Passiva - Le trasmutazioni alchemiche ignorano la gran parte delle leggi chimiche e fisiche; consente rigenerazione dei tessuti off-game e immortalità imperfetta (danni che superino un certo ammontare possono effettivamente ucciderlo).}
• Il Re delle Chimere:
{Passiva - +25% Forza e Velocità; la presenza di chimere e altri organismi/composti all'interno del suo corpo è puramente scenica.}
Note: Dal prossimo post smetterò di citare equipaggiamento e famigli, ma non è che svaniscono nel nulla.. -
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Ecco come stanno le cose: visto il rapporto che Calisto aveva col sesso e la disinvoltura con cui era capace di approcciare una donna, si sarebbe potuto pensare che quella sicurezza in se stesso gli derivasse da una lunga carriera di casanova. La verità, però, era alquanto diversa. Benché infatti fosse alquanto esperto nel campo della lussuria, in tutta la sua lunga vita il Dottore non aveva mai imparato come comportarsi con una donna. Oh certo, era stato sposato una volta, ma quella era una questione di amore, qui si trattava di spasso occasionale, uno scenario tutto diverso. Sicuro, nel tempo aveva certamente collezionato un'invidiabile numero di partner, ma ahimé, i successi erano solo una minima frazione rispetto ai fallimenti; per qualche inspiegabile ragione, infatti, gran parte delle prede fuggivano le sue attenzioni, o addirittura lo etichettavano come maniaco sessuale. Inconcepibile, lo so.
Così, per essere del tutto sinceri, anche quella sera il Dottore era preparato a ricevere un abbondante numero di due di picche; con quella ragazza non era diverso, una parte di lui dubitava di riuscire a far colpo. Perciò, quando lei gli aveva risposto in quel modo così provocante e ridente, quasi lo volesse mangiar vivo, Calisto non poté che rimanere vagamente spiazzato: sinceramente si era aspettato una reazione decisamente diversa, della serie "smamma" o "aiuto polizia!". Che quella fosse davvero la sua serata fortunata?Mmm, Interessante... E comunque per ora... Per mia fortuna o sfortuna... Nessuno mi ha importunata... Si sono solo limitati a seguirmi inutilmente come delle brutte copie di cagnolini... Ma tu... Tu invece, mi sembri diverso... Forse sei quello che stavo cercando...
Inutile dire che ci furono due distinte reazioni a queste parole. La prima fu quella degli ammiratori d'intorno, che esplosero in mugugni lamentosi e piagnucolanti, mentre i loro cuoricini facevano POP! e CRACK! uno dopo l'altro - quasi li si sentiva -; alcuni di loro voltarono le spalle, allontanandosi in totale depressione, ma altri fecero il muso duro e presero a lanciare occhiate affilate come lame in direzione di Calisto, che ora si trovava con una trentina di nemici mortali in più. L'altra reazione, invece, fu proprio quella dello scienziato. Come già detto fu inizialmente spiazzato dalla faccia tosta dimostrata dalla giovane, ma quello non fu che un attimo passeggero. Giusto un momento dopo, il ghigno sul suo volto si era allargato e la scintilla nei suoi occhi s'era fatta anche più intensa; ora il sangue pulsava all'impazzata, ma non per l'emozione, bensì per l'euforia.
Come se non bastasse, poi, la predatrice dovette anche punzecchiarlo, sfiorandogli una coscia mentre gli passava accanto, prima di sussurrargli:Seguimi Dai...
Intanto, nel mentre che i due erano presi dai discorsi, Smile aveva cominciato a girare attorno a Plue come una mosca fastidiosa, quasi volesse studiare i suoi atteggiamenti. Anche lui svolgeva il ruolo di compagno per il proprio padrone, ma a differenza sua Smile non era mai stato messo al guinzaglio né portato a spasso come un cane. D'altro canto, quella bizzarra palla di pelo (?) non faceva altro che ripetere "puun puun" e tremolare come un budino, quindi quale altra utilità avrebbe mai potuto avere?
E lo scienziato non se lo fece ripetere due volte. Prima che avesse modo di allontanarsi però, lui allungò il passo per affiancarla, posandole una mano sulla spalla così da cingerla col braccio. Dunque si piegò leggermente in avanti, avvicinando il nasuto viso al suo, in modo da poterla fissare direttamente negli occhi.
Tu inviti un lupo a cena ma non temi di essere divorata.
Disse a bassa voce, in un tono che lasciava intendere quanto la cosa lo intrigasse. Ridacchiò in silenzio.
Forse dovrei essere io a preoccuparmi.
Eppure i suoi occhi mostravano tutt'altro che ripensamento. La verità è che entrambi sembravano vedere nell'altro una preda, ma nessuno dei due voleva rinunciare al ruolo di cacciatore.
Quel coso gli ispirava violenza, anche ad uno come lui che di violenza non ci capiva proprio nulla.SPOILER (clicca per visualizzare)Mana: 100%
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Note: Smile sta facendo il bullo con Plue. XD. -
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Parlato SmileAllora... Mio caro "Lupetto" oggi, per te, sarò la Mantide...
Sentendo quelle parole lo scienziato scoppiò in una risata anche più forte; si era aspettato una risposta del genere, il che confermava l'impressione che si era fatto di quella ragazza. Con un'analogia perfettamente azzeccata, la giovane si era dichiarata una Mantide, una tentatrice mangiatrice di uomini che traeva piacere nel veder loro perdere la testa. Ma d'altronde come avrebbe mai potuto rifiutarla? Per un vecchio come lui, con l'amore per il sesso e la tendenza a cacciarsi in situazioni pericolose, quella non era forse la partner ideale? Chissà, in una qualche distorta ottica, quei due avrebbero potuto formare una buona coppia.
Presi da quel loro gioco di sguardi e battute, camminavano quasi incuranti della folla, a malapena consci di dove i loro piedi li stessero portando. Diverse persone attorno a loro cominciarono a parlare fitto e ad adocchiarli: qualcuno li guardava di sottecchi, con fare curioso e imbarazzato; qualcun'altro invece rodeva d'invidia e fissava l'uno o l'altra con fare irritato; c'era anche chi li fulminava con uno sguardo d'accusa, quasi a volerli rimproverare per l'indecenza che mostravano. Il Dottore si accorse ti tutti quegli occhi puntati e tenendosi sempre vicino alla ragazza, ogni tanto alzava lo sguardo alla folla, sperando di incrorciare uno di quei sguardi. La cosa non lo irritava, serviva semplicemente a divertirlo.... esto schifo... E poi dicono che il Sud è infestato. Bah!
Distratto da ciò che accadeva d'intorno, lo scienziato non si era neanche reso conto che la giovane aveva ripreso a parlare, ed aveva riacciuffato il discorso solo in tempo per capire che stesse inveendo contro qualcuno... o qualcosa.Oi oi! Dico fa mal... ouch!
Smile si era appena preso una tacchettata in testa ed ora si era allontanato svolazzando dalla donna, massaggiandosi dolorante il capo con quelle piccole braccia che si ritrovava. Calisto ci mise un attimo a interpretare la scena, ma visto il modo in cui la bella si era staccata da lui per accorrere in soccorso del proprio... "animale da compagnia" (?), poté immaginare cosa fosse accaduto.Ad un suo cenno della testa, il piccolo compagno gli si avvicinò, prendendo appoggio sul suo braccio; già lo vide aprire la bocca per lamentarsi dell'ingiusto trattamento, quando lo scienziato lo zittì, rabbonendolo con un sorriso.
Come c'era da aspettarsi il luogo era completamente affollato. L'ostello non era affatto come una delle bettole di Merovish: gli interni erano spaziosi e luminosi, i tavoli e il pavimento erano straordinariamente puliti - fatta eccezioni per le comuni pozze d'alcol e briciole -, persino il caos all'interno era di un genere del tutto differente. In una tipica locanda del Distretto della Fame era già tanto trovare qualche stoviglia intatta, e le urla erano più simili a gridi di guerra che a ridenti esclamazioni. Cioé, in quella locanda non c'era alcuna rissa od omicidio! Bé, è abbastanza normale direte voi, ma questo perché non avete vissuto a Merovish.
Ah ah, vedi di non essere maleducato con la signora.
E benché il suo tono sembrasse piuttosto accomodante, la chimera sapeva di dover leggere tra le righe ed in tutta fretta diede un cenno d'addio alla ragazza, scomparendo da qualche parte in mezzo alla folla.
Giusto in quel momento il duo aveva raggiunto l'ingresso della locanda e Calisto decise di chiudere quel piccolo riquadro semplicemente ignorandolo.
Vogliamo andare?
Chiese con fare retorico, tornando a fissare ridente la sua compagna, lasciando aperta la porta perché avesse modo di entrare. Un vero galantuomo eh.
All'interno vi erano molte meno maschere che fuori e la maggior parte dei clienti se ne stava semplicemente radunata attorno ai tavoli a bere ed esultare. Contando loro due, probabilmente c'erano meno di una decina di uomini in costume lì dentro, anche loro intenti a bere in compagnia. Lo scienziato si guardò un attimo intorno, cercando di individuare il bancone in mezzo a quella folla; appena vi riuscì, afferrò l'avambraccio della ragazza, facendole segno di seguirlo e cominciando poi ad aprirsi velocemente la via spostando la gente da di mezzo.
Finora era stata lei a condurre il passo, ma ora stava a lui prendere l'iniziativa.Quando infine avessero raggiunto il banco e, dietro di esso, il locandiere, Calisto avrebbe poi menato con forza il bastone sul legno, con tanto rumore da sovrastare il vociare d'intorno ed indurre per un attimo il silenzio.
E forse allora, la giovane avrebbe potuto notare come l'espressione dello scienziato, quel suo ghigno e quei suoi occhi gelidi, non ammettesse repliche. La Mantide e il Lupo, non vedeva l'ora di vedere come sarebbe finita quella storia.
Dammi la stanza migliore che hai ed una bottiglia del tuo più forte, amico.SPOILER (clicca per visualizzare)Mana: 100%
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• Il Re delle Chimere:
{Passiva - +25% Forza e Velocità; la presenza di chimere e altri organismi/composti all'interno del suo corpo è puramente scenica.}
Note: Come vedi ho cercato di dare un'accelerata alle cose, ma nel farlo a volte si rischia di essere un po' autoconclusivi, mi scuso per eventuali inconvenienti.. -
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Parlato Nike
I preamboli erano giunti al termine, finalmente. Quasi inconsciamente il Dottore aveva voluto dare un'ultima possibilità alla giovane di fuggire, di liberarsi dalla sua stretta e la sua perversione, ma come c'era da aspettarsi, non l'aveva fatto. Quella sua confidenza e sincerità d'intenti avrebbero spaventato la maggior parte delle donne, le avrebbe rese consce delle fauci pronte a inghiottirle con voracità, ma non in quell'occasione. Quella sera entrambi erano stati (s)fortunati nel trovare l'uno nell'altra una preda ed un cacciatore, ognuno vorace e perverso a suo modo. Non che lo dichiarassero apertamente, no, né significavano davvero qualcosa le frecciatine che ogni tanto si lanciavano a parole. Erano piuttosto gli sguardi e i sorrisi, che rivelavano una nuda sincerità che le maschere non potevano celare: curioso, come nascondessero i loro volti ma non temessero di mostrare la propria natura.
Appena dopo lo sfacciato exploit di Calisto, la pacifica confusione era tornata nel locale e mentre il proprietario faceva segno ai due di seguirlo verso gli alloggi, appena qualche sguardo curioso li seguì su per le scale. Non si scambiarono parole, né carezze né sguardi, ma riconoscevano reciprocamente la maliziosa eccitazione del momento; ormai non v'era più modo di capire chi stesse conducendo il gioco, semplicemente si facevano trascinare dagli eventi e dall'istinto.
Infine giunsero alla camera, una splendida suite al secondo piano, dalle pareti intonacate e l'arredamento in toni pastello; su un lato stava un ampio baldacchino a due piazze, affacciato ad un balconcino che dava sulla piazza in festa. Appena l'oste se ne fu andato, in attesa che arrivasse il vino, i due si limitarono a correre con lo sguardo per la stanza, appena consci della musica e del chiasso che arrivava dalla città: sembrava quasi che fossero isolati dal resto del mondo, chiusi in una calda stanza in cui poter danzare in privato.
Quando la bottiglia arrivò, la bionda afferrò i due calici e con un sorriso gli disse:Beh spero che questa struttura sia assicurata... E spero che tu sia pronto.
Notò ad alta voce il Dottore, con un misto di sarcasmo e malizia, mentre riempiva i bicchieri stretti nelle mani della ragazza; una volta fatto afferrò una coppa, reclinando la testa fino a volgere lo sguardo al soffitto e mandando giù il forte liquido in un sol sorso: sì, come aveva sperato, caldo e leggero come fuoco liquido, che subito ti entrava in testa per poi svuotarla da ogni preoccupazione e inibizione.
Eh, sicuramente non si faceva scrupoli a giocare con lui, provocandolo e quasi sfidandolo. Ma lo scienziato non si fece trascinare, ed anzi rispose con un semplice sorrisetto, avvicinandosi al tavolino e stappando la bottiglia in tutta calma.
Ma che sorellina interessante, così ansiosa di giocare.
Mormorò qualcosa, poi con un unico movimento si piegò in avanti, arrivando quasi a toccare il padiglione sinistro di lei con le labbra umide; la mancina cinse la vita della giovane poggiando il bastone sulla schiena di lei, quasi a bloccarne la fuga, ma senza usare alcuna forza.Allora, che la festa cominci.
Oh, ma la festa era iniziata ormai e con essa i fuochi d'artificio. Un semplice bacio sul collo? No, il Dottore non era un uomo così delicato e dolce; da scienziato qual era, sapeva che la passione proveniva dal primo e più basso istinto dell'uomo, da quella parte animale e primitiva che lo spingeva a dominare, a pagarsi del piacere e a preservare se stesso. L'affetto di Calisto - se di affetto di può parlare - era violento e crudele; sentiva il bisogno di schiacciare l'oggetto della propria passione e altresì di abbracciarlo stretto a sé, quasi a strapparlo dal resto del mondo. Il suo piacere si scolpiva fin nelle membra del suo partner, marchiandolo, tentando di insinuarvisi all'interno fino a trasmettere i suoi pensieri: solo allora poteva definirsi un'armonia.
Le sussurrò all'orecchio, prima di abbassare leggermente la testa in modo da baciarla gentilmente sul collo.
E in quell'occasione, Calisto avrebbe unito i due in un unico abbraccio, in una sola sensazione. Dalle sua labbra, per tutto il collo e poi il corpo della giovane, si sarebbe propagata una scarica che sarebbe corsa per l'intera spina dorsale, risvegliando ogni recettore, ogni nervo ed amplificando le più lievi sensazioni; dal corpo di lei, poi, attraverso il metallo del bastone e quindi per l'intero suo corpo, in un circolo elettrico che li avrebbe legati come un singolo circuito.
Doloroso sì, ma alla pena s'accompagnava il piacere, in quella elettricità come ribollente eccitazione.SPOILER (clicca per visualizzare)Mana: 90%
Stato: Illeso
Passive:CITAZIONE• L'Uomo Filosofale:
{Passiva - Le trasmutazioni alchemiche ignorano la gran parte delle leggi chimiche e fisiche; consente rigenerazione dei tessuti off-game e immortalità imperfetta (danni che superino un certo ammontare possono effettivamente ucciderlo).}
• Il Re delle Chimere:
{Passiva - +25% Forza e Velocità; la presenza di chimere e altri organismi/composti all'interno del suo corpo è puramente scenica.}
Atttive:CITAZIONE• Trasmutazione Alchemica Come c'è da aspettarsi da un alchimista esperto non può certo mancare al repertorio la padronanza avanzata delle trasmutazioni elementali. Che si tratti del proprio corpo o dell'ambiente che lo circonda, basta la volontà, dell'energia e un pizzico di immaginazione per plasmare e creare ciò che si desidera. Solitamente le trasmutazioni necessitano di un cerchio alchemico e/o la presenza di catalizzatori specifici per l'esecuzione, ma nel caso specifico di Calisto la pietra filosofale che il suo corpo contiene è un mezzo più che sufficiente per incanalare la propria energia. Generalmente parlando le trasmutazioni - in particolare le sue - non hanno dei veri e propri limiti di applicazione, ma questo è solo un concetto ideale. Il risultato di una trasmutazione è infatti condizionato dall'energia dell'utilizzatore prima ancora del catalizzatore utilizzato. In termini quantitativi un consumo d'energia Basso è sufficiente a sostenere stabilmente la creazione di una falce di piombo di 2.5 metri per circa un turno; tecnicamente sarebbe anche possibile creare un muro di mattoni alto dieci metri infondendo un quantitativo Basso di energia, ma questo perderebbe stabilità quasi subito e cadrebbe in terra al primo soffio di vento. Prendendo ad esempio i due estremi, un consumo Basso permetterà generalmente la trasmutazione in materia per un volume di circa 5 m3 (o di un arto, se usata su di sé), mentre un Critico permetterà trasformazioni in materia con volume di 15 m3 (o il corpo intero, se usata su di sé). Altre variabili del processo sono il tempo di vita del costrutto (durata in turni) e massa dei reagenti utilizzati, ma quest'ultima può essere trascurata a seguito dell'azione specifica della pietra filosofale che permette di ignorare la legge.
{Attiva - Trasmutazione di materia organica e inorganica, le limitazioni di volume derivano dal raggio massimo per consumo, se usata su di sé segue la regola (1 arto/2 arti/4 arti/corpo intero), agisce sulla propria persona e su elementi terzi a contatto, se vi è continuità di fase (solido-solido, liquido-liquido ecc.) si può trasmutare a distanza secondo le limitazioni di raggio a consumo; Variabile, 1 o 2 turni.} --> Scarica elettrica consumo Medio, danni Bassi a Nike e danni Bassi a Calisto.
Note: Via col sadomaso. Non ho segnato ancora i danni perché non so se la tecnica va a segno, dipende se la nostra Nike si lascia baciare.
PS: Se non si fosse capito, la tecnica non è mirata all'esterno, vuole solo "scuotere" un po' le membra.. -
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~Steel.
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Parlato Calisto
Diciamolo pure, gli eventi di quella sera erano alquanto anormali: da una prospettiva esterna era facile scambiare lo scontro tra i due con una specie di gioco erotico sadomaso. Ed in fondo davvero l'uno escludeva l'altro? Piuttosto la psiche dell'uno si rispecchiava in quella dell'altro, ma se questo metteva i due sulla stessa lunghezza d'onda, anche li portava a collidere irrimediabilmente; il loro si era trasformato piuttosto in un gioco per determinare "chi stava sopra", e malato o proverbiale che fosse, questo fatto divertiva entrambi.
Così, all'elettrizzante abbraccio del Dottore - anzi, del Drugo, visto il tema della maschera -, c'era da aspettarsi che l'Amazzone avrebbe reagito come più ci si aspettava da una guerriera, cosa che non tardò a fare. Per un istante, la scossa che correva nei loro corpi penetrò la spina dorsale di Calisto, irrigidendo completamente il suo corpo - e dico completamente, effetto viagra compreso -; in quell'attimo, come un uccello minacciato dalla stretta di un uomo, la ragazza si liberò dalle sue mani, librandosi in aria con superba eleganza. Che dire, a quella visione, nel vedere da così vicino l'inguine e le snelle gambe della fanciulla di fronte agli occhi, non solo il Drugo si irrigidì ancora di più, ma perse per un attimo coscienza di tutto ciò che lo circondava. Fu così che, senza sapere come, né quando né perché, un attimo dopo si ritrovò gambe all'aria, riverso per terra a fissare il soffitto.
Per qualche istante rimase stordito, un po' a causa della dolorosa craniata contro il pavimento, un po' per l'essere stato colto di sorpresa; alzando la testa realizzò finalmente come il suo piede sinistro fosse stato legato dalla frusta che l'Amazzone reggeva in mano, e che ora lo guardava ridente con aria di superiorità.Ah... ahahah!! Mmmh...
Alcuni si sarebbero sentiti umiliati, ma non il Dottore; no, lui rideva divertito e mormorava compiaciuto, perché era cosa assai rara trovare una compagna di giochi come quella, e di fatto sarebbe stato un peccato vincerla così facilmente. Si dice che il corteggiamento di una donna sia la parte preferita di un amatore, che il principio fosse lo stesso?Ah non sapevo ti piacessero questo genere di cose... Guarda che coincidenza, anche a me!
Esclamò ghignante mentre prendeva un sorso di vino dalla bottiglia ancora poggiata sul tavolo, senza però dar cenno di volersi rialzare da terra. Era vero, era lui l'esperto di fruste e lacci e corde, quindi non poteva davvero tirarsi indietro da quel genere di provocazione.
Schioccò le dita, ed in un attimo l'aria attorno a loro si fece scura e spessa, come una cortina di cenere e fuliggine avesse oscurato la loro vista: la verità è che non era cenere, bensì polveri di ferro e alluminio, sufficientemente fini ed abbondanti da celare l'uno la vista dell'altro. Riparato da quella cortina, il Drugo si sarebbe alzato in ginocchio, menando con la sinistra la frusta ricavata dalla trasmutazione del bastone, in modo da legare la ragazza - possibilmente alla vita, ma non potendola vedere doveva andare a intuito - e tirarla a sé. Riuscito o meno in questo, si sarebbe poi lanciato verso di lei, ancora parzialmente nascosto dalla polvere, spingendola con forza all'altezza del ventre finché non fosse riuscito a metterla letteralmente con le spalle al muro.
Oh, c'era da sperare che i vicini non facessero storie per il rumore, odiava essere interrotto.SPOILER (clicca per visualizzare)Mana: 80%
Stato: Contusione alla testa per la caduta
Passive:CITAZIONE• L'Uomo Filosofale:
{Passiva - Le trasmutazioni alchemiche ignorano la gran parte delle leggi chimiche e fisiche; consente rigenerazione dei tessuti off-game e immortalità imperfetta (danni che superino un certo ammontare possono effettivamente ucciderlo).}
• Il Re delle Chimere:
{Passiva - +25% Forza e Velocità; la presenza di chimere e altri organismi/composti all'interno del suo corpo è puramente scenica.}
Atttive:CITAZIONE• Trasmutazione Alchemica Come c'è da aspettarsi da un alchimista esperto non può certo mancare al repertorio la padronanza avanzata delle trasmutazioni elementali. Che si tratti del proprio corpo o dell'ambiente che lo circonda, basta la volontà, dell'energia e un pizzico di immaginazione per plasmare e creare ciò che si desidera. Solitamente le trasmutazioni necessitano di un cerchio alchemico e/o la presenza di catalizzatori specifici per l'esecuzione, ma nel caso specifico di Calisto la pietra filosofale che il suo corpo contiene è un mezzo più che sufficiente per incanalare la propria energia. Generalmente parlando le trasmutazioni - in particolare le sue - non hanno dei veri e propri limiti di applicazione, ma questo è solo un concetto ideale. Il risultato di una trasmutazione è infatti condizionato dall'energia dell'utilizzatore prima ancora del catalizzatore utilizzato. In termini quantitativi un consumo d'energia Basso è sufficiente a sostenere stabilmente la creazione di una falce di piombo di 2.5 metri per circa un turno; tecnicamente sarebbe anche possibile creare un muro di mattoni alto dieci metri infondendo un quantitativo Basso di energia, ma questo perderebbe stabilità quasi subito e cadrebbe in terra al primo soffio di vento. Prendendo ad esempio i due estremi, un consumo Basso permetterà generalmente la trasmutazione in materia per un volume di circa 5 m3 (o di un arto, se usata su di sé), mentre un Critico permetterà trasformazioni in materia con volume di 15 m3 (o il corpo intero, se usata su di sé). Altre variabili del processo sono il tempo di vita del costrutto (durata in turni) e massa dei reagenti utilizzati, ma quest'ultima può essere trascurata a seguito dell'azione specifica della pietra filosofale che permette di ignorare la legge.
{Attiva - Trasmutazione di materia organica e inorganica, le limitazioni di volume derivano dal raggio massimo per consumo, se usata su di sé segue la regola (1 arto/2 arti/4 arti/corpo intero), agisce sulla propria persona e su elementi terzi a contatto, se vi è continuità di fase (solido-solido, liquido-liquido ecc.) si può trasmutare a distanza secondo le limitazioni di raggio a consumo; Variabile, 1 o 2 turni.} --> Bastone che diventa frusta, Basso, un turno
• Ferrosabbia: Non richiede molto sforzo, ad un alchimista, trasformare per trasmutazione i componenti elementali e le microparticelle disparse nell'aria in polveri metalliche pesanti estremamente fini. Così come una nuvola di polvere o sabbia, quindi, si produce una nube relativamente densa composta generalmente da polveri di ferro o altri metalli in un volume massimo di circa 5 m3. Di per sé questa polvere non ha effetti particolari, se non quelli di ostacolare la vista al nemico, causargli accesi colpi di tosse e altri fastidi dovuti alla nube sottile composta da materiali densi. Questa può rivelarsi dunque utile per far perdere al nemico le proprie tracce, nascondere qualcosa o semplicemente ostacolarlo in fase di attacco o difesa lanciandogliela addosso. Tuttavia, non dimentichiamo che questa polvere, seppur destinata a depositarsi in fretta per via del peso (1 turno), è composta da metalli capaci di generare facilmente reazioni esplosive. Se dunque tramite una successiva trasmutazione (tecnica slegata) si causasse una scintilla e/o esplosione, questi metalli non farebbero che esplodere rafforzando l'effetto distruttivo. Un'infida trappola alchemica.
{Attiva - Nube metallica inerte, copre un volume massimo di 5 m3; Basso, 1 turno. Danni Bassi di origine esplosiva quando innescati da una tecnica o altri oggetti fisici, la Ferrosabbia resta depositata indefinitamente. Basso, istantaneo.}. -
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