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mi scuso per il ritardo ç__ç. -
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Sotto la guida del Falco aveva scoperto di non essere solo. Nel bokken di Fanedell e nei meandri della sua anima aveva riscoperto un legame, un legame profondo con uno spirito antico e legato a doppio filo con il suo. Due spiriti destinati a restare insieme per sempre e a lottare insieme, fianco a fianco.
Ma riconoscere il bokken passando attraverso quel viaggio interiore era solo il primo passo verso la strada per il potere. Ora che conosceva meglio la sua arma era pronto per provare a carpirne i segreti e a dominarli.
Così all'alba di un nuovo giorno stava per cominciare una nuova impresa per il demone volpe.Hai già una volta avuto modo di contattare lo spirito che dimora nel Bokken. Dunque perché non gli chiedi in cosa consiste il suo potere?
La Volpe, obbedendo al suo insegnante, prese in mano l'elsa di legno e sollevò l'arma verso il cielo. Ne rimirò per lunghi istanti il profilo perfetto illuminato dai raggi del nascente sole del mattino.
Ne percepiva l'energia, coglieva la sua vita. Ora era in grado di sentire e capire che non si trattava di un semplice strumento inanimato. Quel bokken era solo una chiave...“Spirito...”
Le fauci ferine si schiusero rivelando la profonda voce del demone. In quella parola erano nascosti tutti i sentimenti che lo avevano spinto a chiedere aiuto e a riscoprire quella presenza che gli era sempre stata accanto. Adesso cercava nuovamente un contatto.“... mostrami il tuo potere.”
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ordunque XD considera il tutto solo "un'effetto scenico", ovvero il tuo personaggio man mano che la spada si allunga sentirà come se stesse sprecando un critico volta per volta. Ovviamente, non consumerai davvero un critico, ma le parole di Grifis unite alla sensazione dovranno invogliarti a "controllare" l'allungamento dell'arma. -
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Mugen aveva chiamato e lo spirito del bokken aveva risposto.
Troppo a lungo erano stati separati, senza che l'uno rispondesse alla chiamata dell'altro. Ma questa volta nessuna fuga e nessun silenzio. Ora che era il demone volpe a chiamare lo spirito non si tirò indietro rivelando il suo potere nascosto, o almeno una frazione dello stesso.
La lama di legno prese a vibrare di una nuova energia, mentre il demone sembrava risplendere di uno strano bagliore dorato. La foresta di Fanedell rivelò quindi la natura del suo dono. Il bokken prese ad allungarsi come un ramo vivo che mai aveva abbandonato il suo tronco, molto molto rapidamente.
Gli occhi del demone erano spalancati di fronte a tale prodigio, ed è parecchio arduo stupire una Volpe!Fai attenzione Mugen, rischi di perdere la vita!
Per qualche istante Mugen non si era reso conto che la linfa necessaria per attivare un tale miracolo proveniva proprio da lui. Col suo corpo e con la sua energia stava nutrendo il bokken di Fanedell permettendogli di crescere. Era più che naturale che un grande potere richiedesse una grande energia, ma doveva stare attento!
Man mano che l'arma si allungava si sentiva sempre più debole! Stava risucchiando le sue forze ad un ritmo incredibile!Concentrati! Il dono è tuo, ed è tuo dovere controllarlo!
Il comandante aveva ragione, non poteva aspettare che la sua arma lo prosciugasse di tutta la sua energia vitale. Doveva riprendere il controllo.
Cercando di mantenere la calma, nonostante gli spasmi continui e la stanchezza che cominciava a farsi strada, Mugen si richiuse nella sua mente questa volta.“Spirito... fermati!”
Parole non dette, ma che vibrarono nella sua mente nel tentativo di raggiungere il bokken che stringeva in mano. Non era un rimprovero nei confronti del suo nuovo compagno di battaglia. No, cercava di rinsaldare il legame cercando di portarlo ad un livello di sincronia e simbiosi controllata.
Se dovevano combattere insieme dovevano imparare a vivere insieme, perché la vita dell'uno era ormai legata alla vita dell'altro.
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vai con il basso della tecnica XD
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Ancora una volta lo spirito del bokken aveva risposto alle richieste di Mugen. Dovevano ancora lavorare sodo per rendere la cooperazione più organica e meno macchinosa. Dovevano imparare ad agire di concerto e in perfetta simbiosi. Comunque per ora lo spirito aveva smesso di risucchiare in maniera incontrollata le forze della Volpe.
Grifis aveva già intuito che era bel lontano dal padroneggiare pienamente il dono di Fanedell e comprese che per aiutare il suo allievo nel controllo della sua nuova arma aveva bisogno di un avversario.
Così per un prodigio del comandante, di tante cose era infatti capace, i rami della foresta presero a muoversi verso la Volpe nel tentativo di ferirne le carni.
Bene! Ora aveva uno scopo contro cui dirigere i propri sforzi!
Certo era solo un addestramento ma quello era il primo avversario che avrebbe dovuto affrontare con la sua nuova compagna di battaglie.
In precedenza avrebbe dovuto attendere che il nemico fosse vicino o doveva scagliarsi lui stesso incontro alla minaccia, ma la foresta di Fanedell era stata molto lungimirante nell'elargire il suo dono. Con quel nuovo strumento gli era stata data la possibilità di estendere i suoi colpi oltre il naturale raggio d'azione consentito da una comune lama.
Era quindi il momento giusto di agire!
Si concentrò e richiamò nuovamente lo spirito del bokken. Questa volta fu Mugen a decidere e dosare le energie da cedere al dono che teneva in mano, il quale rispose subito a quella linfa che gli veniva ceduta rivelando ancora una volta il suo straordinario potere. La lama legnosa prese allora a crescere sotto il controllo del demone Volpe finché non raggiunse la lunghezza desiderata.
Ma anche se aveva imparato a dosare le energie doveva ancora prendere dimestichezza con un oggetto del genere, brandire una katana era tutta un'altra storia! Così reggendo l'elsa a due mani caricò un fendente orizzontale vibrando un potente colpo verso i rami in modo da colpirne il più possibile. Dovette tenere la presa ben salda per evitare che l'impatto di rimando gli facesse volare via il bokken.
Quelli che vennero a contatto si ritirarono immediatamente.
Subito allora preparò un secondo fendente di ritorno e con questo la minaccia orchestrata ad arte dal Falco venne acquietata.CITAZIONETecniche utilizzate
~Bokken di Fanedell
Non con il solo acciaio combatte il samurai e benché il Demone Volpe abbia con sé delle vere e proprie armi naturali, Fanedell gli ha fornito ciò che accompagna tradizionalmente l’addestramento dei samurai e anche alcune delle battaglie successive al completamento della sua formazione: una spada di legno dalla forma e dalle dimensioni di quella delle armi più tipicamente usate dai samurai. Tuttavia questo non è un mero pezzo di legno, per quanto pregiato, ma ha altresì una proprietà particolare: se impugnato e con la previa spesa di un quantitativo Variabile di energia, l’arma può allungarsi di altri tre, cinque, sette o dieci metri, risultando così utile in svariate situazioni, anche non prettamente combattive.
Energia: 100-10=90
Note Per 5 metri mi occorre un medio
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alto is the way XD. -
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Cominciava a comprendere le potenzialità del dono di Fanedell e i meccanismi per poterlo padroneggiare a dovere. Ma se da un lato doveva imparare a dosare le energie dall'altro doveva imparare a destreggiarsi con un'arma del genere. Poteva considerarsi abile nell'arte della spada ma utilizzare uno strumento ben più lungo e con facilità poteva rivelarsi impresa più ardua e complessa, soprattutto in combattimento. Dunque il tuo potere consiste nell'allungare l'arma. Conveniente, specie se intendi colpire un bersaglio distante.
Esattamente!
Il Falco aveva centrato in pieno!
Ed era pronto quindi a sottoporre il suo allievo in una nuova e interessante prova. Questa volta non richiamò le forze della natura. Questa volta era egli stesso il bersaglio!
Con uno slancio soave si portò in alto e invitava la Volpe ad attaccarlo!Sei in grado di colpire da qui?
La distanza era ben maggiore, ma Mugen sapeva di potercela fare. Aveva solo cominciato a scalfire le doti del suo bokken. Ora gli si chiedeva di spingersi oltre, di superare i suoi limiti!
Ci avrebbe provato con tutte le sue forze e la sua volontà e sentiva che anche il dono di Fanedell nella sua natura legnosa fremeva per raggiungere l'obbiettivo comune. Cominciavano finalmente a sentirsi in sintonia, i desideri dell'uno erano anche quelli dell'altro. Con naturalezza e senza forzature.
Un giorno, magari non troppo lontano, avrebbero dovuto lottare insieme in una vera battaglia. Per allora dovevano essere pronti. In un duello l'inesperienza e gli errori vengono puniti gravemente, spesso con la vita.
Allora la Volpe strinse l'elsa lignea con entrambe le mani, lasciando fluire la sua energia nel bokken. Un fiume di energia di cui lo strumento prese a nutrirsi vibrando per la nuova linfa vitale che gli veniva offerta. Questa volta una dose ben maggiore.
E nel mentre Mugen prese a caricare un colpo cosicché mentre l'arma si allungava egli tentava un affondo in direzione del Falco. Non era un colpo veloce e nemmeno potente. Era decisamente una prova atta a testare un'arma ancora da padroneggiare! Un affondo lento che tentava di minimizzare le sbavature nel movimento e a migliorare la precisione di un colpo ad una tale distanza.CITAZIONETecniche utilizzate
~Bokken di Fanedell
Non con il solo acciaio combatte il samurai e benché il Demone Volpe abbia con sé delle vere e proprie armi naturali, Fanedell gli ha fornito ciò che accompagna tradizionalmente l’addestramento dei samurai e anche alcune delle battaglie successive al completamento della sua formazione: una spada di legno dalla forma e dalle dimensioni di quella delle armi più tipicamente usate dai samurai. Tuttavia questo non è un mero pezzo di legno, per quanto pregiato, ma ha altresì una proprietà particolare: se impugnato e con la previa spesa di un quantitativo Variabile di energia, l’arma può allungarsi di altri tre, cinque, sette o dieci metri, risultando così utile in svariate situazioni, anche non prettamente combattive.
Energia: 90-20=70
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.CITAZIONEEgida del Falco
Con l'avanzare delle battaglie e degli incarichi a lui affidati, il Falco fece successivamente commissionare la forgiatura di uno scudo. Esso fu ideato usando frammenti della stessa corazza d'Argento, sul cui bracciale sinistro è innestato a sempiterna protezione. La particolarità di questa protezione è che essa diviene visibile e attiva allorquando Grifis necessiti di una protezione. Infatti, allorquando egli desideri vanificare un qualche attacco che, pur necessitando di mana, non derivi dalla magia, egli dovrebbe solo pagare un'obolo d'energia variabile e lo scudo si aprirebbe -dal bracciale- come per incanto. Rapidamente infatti una sagoma d'argento con forma triangolare -150 x 200 cm- coprirebbe subito la persona dell'Aviatore.
Esso saprà dispellere le offensive ricevute se di consumo eguale o inferiore. Altrimenti, riuscirà quanto meno a ridurre eventuali danni subiti. Poiché propria dello scudo, Grifis non può elargire la protezione ad altri alleati né estenderla per oltre le dimensioni dello scudo; e tuttavia, potendo egli aumentarne l'efficacia in base all'obolo speso, potrebbe prolungare la protezione per due turni a sacrificio, appunto, della sua potenza/efficienza
{ il bracciale sinistro dell'armatura possiede un'attiva a consumovariabileAlto di difesa fisica, che si manifesta come uno scudo triangolare "a torre" largo un metro e mezzo e alto due }.
Armatura d'Argento del Falco
Sullo schienale furono successivamente inserite due propaggini alari di metallo, infuse di una magia che concede al Falco di spiccare il volo (per un massimo di 5 metri in duello), o di eseguire uno spostamento rapido pagando un obolo di mana Medio: entro sette metri sarebbe possibile favorire azioni o difensive o offensive; e qualora il Falco volesse, potrebbe prolungare per due turni tale potere, pur dimezzandone il raggio d'azione { l'Armatura ha in dotazione un paio di ali abili passivamente al volo (per non oltre 5 metri in duello; e che concedono un'attiva a consumo medio per spostarsi rapidamente entro sette metri [o Basso per 5 metri, se viene partizionata per due turni]) }
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Il Falco lo aveva aiutato a risvegliare il potere sopito, a svelare i misteri del dono di Fanedell e a cominciare a padroneggiare questa nuova sorprendente abilità.
Da capace maestro e guerriero esperto aveva compreso le difficoltà a cui Mugen doveva porre rimedio e che la volpe aveva cominciato ad intuire da sé. Ma più che per intuito il comandante Minos gli diede una prova delle sue mancanze.
Il Falco si mosse in avanti ed oppose uno scudo magico all'affondo incombente facendo rimbalzare il colpo contro le sue difese. Fu allora che scattò verso la Volpe a gran velocità e a lama sguainata.
Ecco!
Nell'allungare la lama e tentare di colpire lontano era rimasto scoperto!
Grifis lo aveva capito e glielo aveva mostrato!Non dimenticare mai che tanto più grande è un potere, tanto più alti sono i rischi nell'adoperarlo. Ma se impari a conoscere a fondo tutti gli aspetti dei tuoi poteri, potrai sempre trarne vantaggio.
Mugen rabbrividì vedendo la lama scintillante e ritrovandosi inerme, fortunatamente l'aviatore non era un vero nemico e la sua offensiva si sciolse.
Aveva decisamente colpito nel segno. Imparare ad allungare il bokken era solo il primo passo, c'erano altri aspetti su cui concentrarsi e altri aspetti del suo potere ancora da scoprire.
Socchiuse gli occhi continuando a stringere l'elsa con vigore, ripercorrendo mentalmente quanto avevano raggiunto e quanto lavoro aveva ancora davanti prima di poter scendere in battaglia con quella sua nuova compagna. Lo stuzzicavano le sconosciute e nuove possibilità.
In tutto questo era grato al Falco per avergli mostrato la via.
Inclinando il capo in segno di gratitudine si limitò a poche parole.“Ho capito.”
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.CITAZIONEPer me la scena può dirsi conclusa XD fai un post finale se ti va, e poi famo valutare. Ah in caso dovessi chiedere tu la valutazione, vorrei accreditare il pt a Kira
Inoltre, se ti va ho buttato giù una scusa per un'ulteriore scena di contorno XD fammi sapere
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Pregi e difetti erano stati messi in luce. Non restava che lavorarci su.
Con un pacca sulla spalla il comandante Minos diede ufficialmente fine a quella sessione di allenamento. Seppur breve, in quel lasso di tempo, Mugen aveva fatto molto. Aveva scoperto potenzialità sopite e instaurato un legame col dono di Fanedell.
Mugen Fudo ne usciva come un guerriero nuovo. Più consapevole, non solo di sé stesso ma di tutto ciò che lo circondava. Senza dubbio avrebbe affrontato ogni nuova sfida con occhio diverso.
Rimirò un'ultima volta la lama di legno, studiandone il profilo con attenzione, prima di metterla via. Segno che anche lui considerava l'allenamento concluso.“Ti ringrazio ancora una volta per l'aiuto che mi hai dato. Senza di te non ce l'avrei fatta ed accetto volentieri la tua ospitalità.”
Tanto era stato fatto ed un po' di riposo non poteva che essergli di giovamento..