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Mentre la bella Nike si defila dietro una colonna per richiamare al suo cospetto uno dei fedeli spiriti astrali -così ricavarne un aitante accompagnatore-, e per cambiarsi d’abito al riparo da occhi indiscreti, anche gli altri Eversori si preparano al loro debutto: 23 scende dalla cavalcatura del suo padrone, Calisto si riassetta il completo, e in men che non si dica si passa all’azione.
Nonostante il ribrezzo per la categoria di facoltosi bastardi lì riunita, l’Alchimista si prepara a mettere in scena uno spettacolo di ouverture per introdurre i suoi compagni, e una volta presa la sua bella dama sotto braccio, varca la soglia del perimetro che racchiude la sfarzosa festa del deserto; repentinamente, solleva il bastone da passeggio e ne abbatte con forza il puntale sul pavimento di pietra levigata, ma la musica non cessa certo per questo di risuonare in sala.
La verve dello scienziato non può tuttavia accontentarsi di un espediente tanto grossolano -non più di quanto possa accettare un tal magro risultato-, e così un secondo rintocco dell’asta si erge con sfida sul chiacchiericcio confuso della folla, facendo traballare il ritmo e sollevando un pulviscolo iridescente da pavimento e pareti... ma anche così, c’è solo qualche volto che strabuzza gli occhi meravigliato; quando l’ultimo ticchettio dell’alchimista colpisce il pavimento, la rena si solleva verso la volta dell’ampia sala per poi esplodere in mille luci colorate, e mentre qualche urlo spaventato si leva qui e là nell’enorme ambiente circolare, gli innocui fuochi ricreano lo stemma degli Eversori di Merovish con lo sfarfallare di mille scintille.
“Onorevoli ospiti… Zimmertraugher Dei Cunicoli Dai Quali Si Torna, degli Eversori.”
la voce di 23 risuona sulla musica ancora presente, ma meno incalzante
L’orchestra sembra non volerne sapere di sfiatare nemmeno quando l’oliphant barrisce, ma questo non scoraggia certo il nostro buon Molliccio, che -agilmente sceso dal suo destriero- si presenta alla platea reggendo in una mano un’arma e nell’altra un voluminoso forziere.
”Signori… io porta a voi doni!”
esclama il Boggart, per reclamare l’attenzione della platea
Evviva l'esibizionismo.
commenta Eren Satu, che -dopo essersi cambiato d’abito- affianca e supera il rivale
Perdere il confronto con il padrone di casa? Sai farlo bene, roscio.
...eppure, a parte qualche volto stupefatto -un’esigua minoranza rispetto a quelli che gremiscono la sala- che si gira a guardarvi prima di tornare alle sue occupazioni, quasi nessuno sembra prestare troppa attenzione al chiassoso ingresso in scena degli Eversori. Incuriositi, accigliati, intimiditi o indignati -a voi la scelta- per tanta indifferenza, vi guardate intorno alla ricerca di qualche raffronto tra di voi: vi hanno del tutto ignorato! Come se foste trasparenti! Che diamine sta succedendo?
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Eren Satu.
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Il Conclave dell'Esarcato - III
Geisine, Presidio del Sud
L'indifferenza più assoluta: ecco cosa gli riservano gli ospiti già presenti sala.
Sebbene numerosi e impegnati nelle loro faccende, un ingresso come quello compiuto dal boggart doveva attirare l'attenzione di molta più gente dei quattro gatti che gli hanno a mal appena considerati.
Meno male che non si è unito alla messinscena, la sua autostima sarebbe scesa ben sotto le scarpe.
Si ferma non lontano dal gruppetto del boggart, indeciso come approcciare cotanta indifferente assemblea in festa. E nel mentre medita un modo, dalle fila del roscio la voce della bionda, vista in occasione della faccenda di Najaran, gli solletica le orecchie e la curiosità.
Ecco allora che, con la collaudata indifferenza di un mercante, apre le orecchie e si mette in ascolto.Zimmer, 23, Callisto ascoltatemi un momento... In questa sala c'è qualcosa di strano... E non lo dico solo perché ci hanno quasi ignorato... Dai guardaci abbiamo fatto un ingresso spettacolare ma niente... Ma ora sto divagando... Comunque, questa sala dovrebbe essere gremita di persone, le vediamo e le ascoltiamo... Io, invece, ne percepisco solo una ristretta parte di queste... Callisto preparati, ora ti farò entrare in contatto con me, così da avere una chiara sensazione anche da parte tua... Preparati a sentire il potere del vento!
Segreti e misteri. Scartando l'ultima parte del discorso, buona solo per montare delle congetture da comari, quello che blatera la ragazza potrebbe avere un senso.
Di inganni il mondo ne è pieno. Ricorda ancora la mirabile festa di Celldara, le insidie dell'Etlerth e gli imbrogli di Veinn, per non poter valutare una possibile eventualità in una situazione come questa.
E pensa anche di comprendere il motivo di tale macchinazione, se ripensa a come ha ottenuto l'invito per questo evento. Il conclave, Zimmer dovrebbe saperlo, è una cerchia ristretta e riservata, così tanto che devi avere parecchie zeppe per entrarci: un eventuale filtro, dopo quello all'ingresso, non sarebbe sbagliato. E tocca a loro trovare il modo di superarlo.
Non fare nulla o poco a volte funziona. Anche mescolarsi con gente utile può essere efficace. Cosa ne dite di sfruttare il roscio e le intimità dei suoi accoliti, magari avvicinandosi di poco verso di loro? Non sembrerà strano, nel mucchio, un'evidente macchia gialla.
Basso × 5% | Medio × 10% | Alto × 20% | Critico × 40%
- Condizioni › Ottimali. Risente del clima.
- Energia › 0% [0B+0M+0A+0C]
- Mercante itinerante › {Passiva per la comprensione e l'uso delle lingue endlosiane + Passiva per la comprensione e l'uso delle mappe endlosiane e dei sistemi d'orientamento}
- Valuta del mercante › {Passiva che riduce di un livello le barriere colpite dalle monete}
- Note › Blabla, vediamo se sti Eversori sono utili a qualcosa.
« Chi ha ragioni da vendere le porti al mercato.»
Eren Satu. -
Zimmer.
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Qualcosa, a quella sedicente festa, stava andando storto. Terribilmente storto.
Immaginatevi qualcuno che, cercando di preparare una torta, confonda lo zucchero con il sale.
Immaginate che quella torta venga poi offerta a una persona paziente e a modo come un throll delle caverne.
Immaginatevelo bello stitico anche, questo throll, che per comodità, risponderà al nome di Maurizio.
Gli Eversori erano entrati in grande stile.
Lo scienziato pazzo aveva dato prova della sua condizione mentale, improvvisando uno spettacolo pirotecnico allo scopo di annunciare l’entrata in scena degli Eversori.
La bella del gruppo si era lanciata in ricognizione, pronta ad avvinghiarsi a qualche nobile facoltoso e, probabilmente, di bell’aspetto.
Zimmer aveva fatto sfoggio delle migliori pietre preziose che l’organizzazione di Merovish aveva avuto modo di recuperare nelle miniere del nord, durante una delle tante spedizioni.
Che diamine, perfino il Barripede aveva Barrito, rendendo onore alla propria razza.
Eppure, nonostante questo, nessuno, se non pochi, si degnarono di concedere d’un occhiata i nuovi arrivati.
Un Boggart aveva donato qualcosa di suo, senza che questo generasse maremoti, terremoti, eruzioni vulcaniche, cutanee o derivati. E NESSUNO DEGNAVA DI UNO SGUARDO QUEI DONI.
Con somma gioia di 23, l’oliphant si offese profondamente.
Questi di accucciò lì dov’era e defecò, barrendo risentito per essere stato ignorato da tutto e da tutti.
Zimmer era adirato.
Non era stato così irritato da quando avevano messo la pubblicità su youtube, per capirci.
Il molliccio chiuse gli occhi, sputò a terra, ruttò un paio di volte e cercò di contenere le reazioni atomiche che si stavano scatenando nel proprio stomaco.
Ritrovata la calma, si ricordò dov’era, e soprattutto quali erano i loro ospiti. L’Esarcato: gente da non prendere sotto gamba. Che fosse una prima prova per scremare gli invitati? Non che ce ne fosse bisogno… non erano poi in molti.
Quale che fosse l’utilità, la farsa da guitti venne svelata dalla capacità di Nike, rivelando come, in effetti, solo poche persone fossero effettivamente presenti nella sala. Il rossiccio attese una qualsiasi conferma da parte dello scienziato suo collega, che grazie alle abilità acquisite fra gli Eversori, era in grado di percepire le stesse sensazioni della ragazza.
”Hum, questo interessante è. Voi può indicare me persone presenti?” chiese, guardandosi attorno nervosamente.
Attorno a loro, la festa proseguiva sfarzosa, ed era difficile capire dove cominciasse la realtà o dove fosse presente un illusione.
L’essere alti quanto un cactus nano delle praterie non aiutava.
L'obbiettivo del Boggart non era quello solo di individuare qualsiasi falle in quella recita, ma anche intercettare gli altri invitati a quella bella farsa... in particolar modo l'individuo che attendeva fuori dalle possenti porte che li separavano da quella sala, oltre che ovviamente all'altro mercante.
Sarà anche stato basso e rosso, ma se c'era qualcosa in cui era bravo, era individuare qualcuno nella folla... che fosse l'ennesima vittima da truffare o una possibile minaccia.CITAZIONEBoggart Tale
Stato fisico:A posto.
Stato psichico: Agitato, strano a dirsi.
Energia: 100%
Equip:
Aether Rifle (23)
Boggart Scythe
Il Guanto
Berserker Armor.SPOILER (clicca per visualizzare)Nascosta in una nicchia scavata in uno dei muri della propria camera nella Quinta Bolgia sta una cassa, una cassa che nemmeno 23 conosce.
In quella cassa, il cui legno è ormai marcito da tempo, sta una curiosa armatura.
Nella tradizione Boggart, la milizia difficilmente indossano armature. Troppo ingombranti per un popolo troppo caotico... Ovviamente ci sono delle eccezioni.
I Lord della Guerra hanno la possibilità di farsi forgiare un armatura fatta su misura per loro. Sono davvero pochi i Boggart che riescono a ottenere questo prestigioso titolo, fra i più alti in ogni casta molliccia.
Non si sa come Zimmer sia entrato in possesso di questa armatura. Si sa che non la indossa MAI. O quasi.
Pregate che non la indossi mai sul campo di battaglia.
Chiamarla armatura, tra l'altro, è un eufemismo. Lascia completamente scoperto il torace, e si limita ad un guanto d'arme sulla mano sinistra, un curioso elmo a corno legato al cranio del Boggart, una spalliera in acciaio scheggiata. Evidentemente, non è pensata per difendere.
Da considerarsi, almeno per ora, come un mero vestito. Vestito che, secondo la tradizione Boggart, è ovviamente all’apice del prestigio :^| Di più elegante c’è solo la nudezza.
Companion:
Oliphant & 23.
Passive:
Lingua di un mercante [...]
Attive:
N/A. -
~Steel.
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Parlato Calisto
Frustrazione, irritazione, rabbia, furia omicida e follia psicotica. Solitamente sono questi gli stadi che si attraversano in un attacco isterico, ma il Dottore sembrava aver saltato direttamente una manciata di passi per arrivare direttamente alla furia omicida; aveva il collo irrigidito e lo scrocchiava ritmicamente a destra e sinistra, mentre digrignava i denti e cercava di trattenersi dal menare minaccioso il bastone in aria. Non una reazione, neppure un minimo accenno di "ola"! A parte una manciata di sguardi perplessi e qualche commento sorpreso, pressoché l'interezza della sala era rimasta assolutamente impassibile al loro ingresso, alle esplosioni, ai barriti, alle defecazioni ecc.
Ora, visto l'ambiente non si aspettava certo un coro di applausi, occhi luccicanti o ovazioni festose, ma la completa assenza di reazioni umane non solo era irritante ogni oltre modo, era anche psicologicamente impossibile! Non ci vuole un uomo di scienza per constatare quanto sia improbabilmente innaturale non battere assolutamente ciglio quando ti esplodono le cose attorno, quando un cazzo di elefante ti barrisce contro o quando un Boggart in armatura ti mostra i suoi gioielli di famiglia - doppi sensi o meno. Assolutamente no, doveva esserci qualcosa di strano dietro tutto quello.
Ed infatti i sospetti dello scienziato vennero confermati giusto un attimo dopo dalle parole della giovane biondina del gruppo, appena in tempo per fermare Calisto dal denudarsi e correre in mezzo alla folla a bastonare gente a caso. Come? Perché denudarsi? Beh, questa è una storia che racconteremo in futuro.... questa sala dovrebbe essere gremita di persone, le vediamo e le ascoltiamo... Io, invece, ne percepisco solo una ristretta parte di queste... Callisto preparati, ora ti farò entrare in contatto con me, così da avere una chiara sensazione anche da parte tua... Preparati a sentire il potere del vento!
Ora, passi la percezione da maestro jedi, passi il fatto che aveva sbagliato il suo nome raddoppiando la L, ma l'ultima parte sull'entrare in contatto e le frasette alla cazzo in stile Sailor Moon... ecco quelle lo lasciarono un attimo interdetto. Cioé, non che fosse una brutta ragazza - non esistono PG femminili brutti nei GDR -, né l'età interessava granché allo scienziato, ma l'idea di entrare in contatto proprio lì, davanti a tutta quella folla, non lo entusiasmava granché; magari la giovane aveva delle strane fantasie di quel genere, ed in fondo lui aveva già fatto quel genere di cose davanti a degli spettatori, ma mai ad una festa di gala e mai col vestito buono indosso.
Vabbé, se però non c'era altra scelta...Come vuoi, ma non ho i pres...
Come avrete immaginato il Dottore aveva completamente frainteso le parole della ragazza, che innocentemente aveva solo voluto renderlo partecipe della percezione di cui aveva appena accennato, condividendo con lui parte del proprio potere. Fu come essere investito da un vento fresco, che prima si avvinghiava attorno a tutto il suo corpo, poi strisciava serpentiforme per tutta la sala, toccando ogni persona ed oggetto alla propria portata, trasmettendo quella stessa vibrazione peculiare ed inconfondibile.
Cominciò a dire scrollando le spalle e sbuffando arrendevole, quando d'un tratto gli si strozzò il fiato mentre una solleticante sensazione invadeva il suo corpo.
Per qualche attimo il Dottore restò in silenzio, spostando l'occhio in direzione della caotica bolgia, squadrandoli attentamente con uno sguardo perplesso: era vero, di quelle mille immagini solo una misera manciata sembravano essere reali, il resto era come fumo, una proiezione ingannevole.Hum, questo interessante è. Voi può indicare me persone presenti?
Come si poteva dedurre dal tono spensierato dello scienziato, sembrava che avesse fortunatamente riacquistato la calma. Oh certo, l'ambiente restava comunque una schifezza, ma perlomeno adesso s'era spiegato il perché tutta quella gente avesse deciso di ignorare i suoi mirabolanti giochi di prestigio - che aveva perso una notte intera a pianificare -, snobbando l'ingresso della compagnia: non erano che illusioni. O perlomeno quella era l'impressione che davano, tipo nastri registrati lasciati a riprodurre per ingannare l'occhio dei presenti. Il perché di tutto quello non gli era molto chiaro, invero, ma immaginò che servisse in qualche modo a proteggere i ricconi invitati, o chissà, forse i padroni di casa non avevano soldi a sufficienza per imbastire un vero e proprio banchetto.
Anche il Boggart s'era interessato alla situazione, un po' curioso e un po' intenzionato a restaurare il proprio orgoglio di mercante: doveva essere stato un grande smacco non ricevere l'attenzione che le sue merci meritavano.
In ogni caso, il Dottore mormorò fra sé e sé, poi puntò il dito qui e là ad indicare delle teste in mezzo alla folla.
Quella, quella, quel gruppetto di fricchettoni laggiù, quel tipo calvo con l'aria da nazista incazzato e WOOH, quella brunetta stangona laggiù. Del resto non ho idea.
Beh, quale che fosse la ragione, probabilmente l'avrebbero scoperta da lì a poco.SPOILER (clicca per visualizzare)CITAZIONEIl vestito di Calisto --> Link
Il vestito di SARA --> Link solo che invece di essere viola, è di questo rosso --> Link e porta una collana.
PS: Faccio notare che l'aspetto di SARA è tratto da quello della vera Megan, quindi appare esattamente come nella foto (le figate di ispirarsi a personaggi reali).
Condizioni: Indenne
Mana: 90%
Famigli:CITAZIONE
• Smile: Smile è sicuramente il più anziano compagno d'avventura di Calisto, il primo anzi. E' stata la prima creatura prodotta dallo scienziato in giovane età e fin da allora continua a restargli accanto come un fedele animale domestico e prezioso amico. In verità, nel corso del tempo, Smile ha cambiato molto il suo aspetto, soprattutto perché essendo stato il risultato di procedure rudimentali la sua prima forma era notevolmente più primitiva. Al giorno d'oggi Smile ha l'aspetto di quello che sembra essere un grosso insetto, con quattro zampe simili a quelle di un granchio, due arti superiori dalla medesima struttura umana, una testa dalla forma ovale priva di naso o labbra ed infine due paia di ali membranose che consentono il volo. Di tutte queste caratteristiche, l'unica rimasta costante nel tempo è stata l'assenza di un muso, tanto che il suo nome, Smile, gli deriva proprio dal fatto che la mancanza di una bocca fa sembrare che sorrida quasi sempre. Il ruolo di Smile non è del tutto chiaro, le sue piccole dimensioni (è alto 27 cm) e la struttura gracile non lo rendono utile in combattimento, non possiede alcuna abilità o arma particolare e l'unica eccezionalità rispetto alla maggior parte delle altre chimere è la sua superiore intelligenza, confrontabile con quella di un umano medio. Probabilmente l'unico scopo di Smile è quello di star accanto al suo padrone, importunarlo o rimproverarlo, come un amico di vecchia data farebbe.
{GDR - Famiglio GDR con pura funzione narrativa.}
• S.A.R.A.: Acronimo di Sgnacchera Allucinante Robotica Autoalimentata, è una androide semi-organica che svolge il ruolo di assistente e braccio destro di Calisto. Come suggerisce il suo nome, le intenzioni dello scienziato al momento della sua creazione non erano del tutto professionali, tanto da spingerlo ad usare come base per il prodotto l'anatomia della sua modella preferita, Megan Fox. Sfortunatamente per lui, qualcosa deve essere andato storto durante la calibrazione, perché la cara e intransigente SARA tende a rispondere alle sue avance con una serie di pugni e calci allo stomaco: forse un errore nel parametro del sadomaso. All'esterno SARA appare come una formosa donna dai capelli corvini e occhi azzurri, alta circa un metro e settanta, con delle invidiabili misure 90-57-84 - un po' differenti dall'originale, ma il Dottore desiderava la perfezione. Per quanto sia provocante il suo aspetto, comunque, non dimentichiamo che è stata creata per rivestire un importante ruolo d'assistenza ed è quindi non solo dotata di un intelletto elevato - con capacità di calcolo tipiche di una macchina -, ma anche di una personalità composta e seria, decisamente più matura rispetto alle frivolezze del suo creatore. Vista la funzione per cui è stata progettata, in ogni caso, SARA si rivela inadatta al combattimento, tanto da essere priva di armi particolari - il fascino femminile non conta - e l'abilità nel corpo a corpo è giusto sufficiente per tenere a bada i molestatori, Calisto in primis.
{GDR - Famiglio GDR con pura funzione narrativa.}
Passive:CITAZIONE• L'Uomo Filosofale:
{Passiva - Le trasmutazioni alchemiche ignorano la gran parte delle leggi chimiche e fisiche; consente rigenerazione dei tessuti off-game e immortalità imperfetta (danni che superino un certo ammontare possono effettivamente ucciderlo).}
• Il Re delle Chimere:
{Passiva - +50% Forza e Velocità; la presenza di chimere e altri organismi/composti all'interno del suo corpo è puramente scenica.}
Note: Per la questione del nome suppongo fosse un semplice errore di battitura, ma ho fatto che interpretarlo come veniva.
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Zimmer, 23, Callisto ascoltatemi un momento... In questa sala c'è qualcosa di strano... E non lo dico solo perché ci hanno quasi ignorato... Dai guardaci abbiamo fatto un ingresso spettacolare ma niente... Ma ora sto divagando...
consapevole della sua curiosa sensazione, la bella la condivide con i compagni
Comunque, questa sala dovrebbe essere gremita di persone, le vediamo e le ascoltiamo... Io, invece, ne percepisco solo una ristretta parte di queste... Callisto preparati, ora ti farò entrare in contatto con me, così da avere una chiara sensazione anche da parte tua... Preparati a sentire il potere del vento!
Naturalmente, nonostante il salone sia gremito di illustri sconosciuti, Eren Satu si è tenuto nei pressi dei suoi unici conoscenti -anche se ciò vuol dire avere a che fare con a concorrenza-, finendo così per carpire quell’informazione, restando lì vicino con le orecchie tese e finendo per ragionare sulla bizzarria rilevata dalla ragazza.
Le esperienze dei suoi precedenti viaggi riaffiorano alla superficie della sua memoria, e nel segreto antro della sua mente, quei pensieri e congetture sono forse il primo passo per avvicinarsi alla verità: il favoleggiato Conclave dell’Esarcato potrebbe accontentarsi di effettuare la sua selezione scremando all’ingresso gli invitati dagli infiltrati? Pur tenendo conto che quegli inviti potrebbero capitare in mano a chiunque? No, decisamente. Non se vuoi mantenere un certo standard.
Come vuoi, ma non ho i pres...
la risposta dell’Alchimista gli muore in gola quando avverte sulla sua pelle la realtà de fatti
Frattanto, condividendo la collera del suo padrone -il Boggart ruttante in armatura da guerra-, l’Oliphant allenta una generosa dose di rifiuti biologici su uno dei sicuramente pregiatissimi e costosissimi tappeti della sala; pure stavolta, la maggior parte della folla continua a danzare, mangiare e conversare come se niente stesse accadendo...
Hum, questo interessante è.
commenta il Molliccio, non appena recuperata la calma
”Voi può indicare me persone presenti?”
Quella, quella, il gruppetto di fricchettoni laggiù, quel tipo calvo con l'aria da nazista incazzato e...
risponde prontamente il Dottore, ben lieto di rendersi utile
WOOH, quella brunetta stangona laggiù. Del resto non ho idea.
...fintanto che uno degli invitati ad una decina di metri da voi colpisce il pavimento come un sacco di patate, probabilmente a causa delle inalazioni tossiche di quanto il vostro barripede ha prodotto. Piuttosto concreto per essere un’illusione, no?
Lo adocchiate praticamente all’istante, ma prima che possiate decidere se e come approcciarvi allo svenuto, tutte le vostre schiene sono percorse da un brivido freddo che vi fa venire la pelle d’oca, e in quel momento notate un uomo che -silenzioso come un’ombra- è scivolato accanto al vostro gruppo per superarvi e andare ad assistere il commensale; è alto, biondo, con le spalle larghe, e indossa un cilindro nero -le uniche cose che potete scorgere, dal momento che vi mostra la schiena-, e sebbene non lo abbiate mai visto prima, siete piuttosto sicuri di riconoscere il suo cappotto scuro.
E’ lo stesso signore che vi scrutava quando siete passati per l’atrio.
« Herrn, riesce a sentirmi? »
Affiancando l’uomo, il tizio misterioso pone sotto il naso del paziente una boccetta prelevata dalla tasca interna del soprabito, e mentre quello rinviene lentamente con un mugolio inintelligibile, lo vedete sobbalzare, irrigidirsi ed impallidire quando solleva il volto verso quello del suo soccorritore... quasi avesse visto uno spettro.
« C-chi è lei...? »
lo sentite rispondere, guardandosi intorno frastornato
« Un medico. »
lo rassicura il biondo, con laconica nonchalance
« Ora come si sente? »
« Beh... bene... credo... »
risponde l’altro, umettandosi le labbra a disagio e rabbrividendo
« Allora sarà meglio che ritorni alla sua festa, Herrn. »
L’invitato annuisce e si rimette goffamente in piedi, prima di allontanarsi per tornare dalla brunetta stangona, impegnata a conversare amabilmente con un terzetto di illusioni che proiettano l’immagine di variegati signori vestiti di sete e dalle dita grassocce fittamente ingioiellate; il medico, invece, torna a raddrizzarsi nella sua altezza e lo sentite appena mentre mormora tra sé qualcosa che suona come “...e che stia lontano da quella vera”.
Sotto i vostri occhi, lo stangone dal forte accento tedesco si rimette in movimento, e stavolta non c’è nemmeno bisogno di ricorrere ai poteri della vostra congrega per scambiarvi l’impressione che vi colpisce tutti: quell’uomo sa certamente qualcosa... e vi conviene cercare di intercettarlo e scoprirlo, prima che lo perdiate nella folla di illusioni che possono contaminare i vostri sensi.
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Eren Satu.
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Il Conclave dell'Esarcato - IV
Geisine, Presidio del Sud
Chiacchiere. Seguire i bersagli nominati dal giocoliere del roscio è difficile, per uno che ha un solo occhio. Meglio limitarsi ad ascoltare e farsi gli affari altrui.
Ascoltando, succede il primo dei disturbi che rovinano la messa in scena del Conclave. Colto da malore, uno dei presenti sviene sul pavimento dimostrando al gruppo la propria naturale reale e l'indifferenza esagerata del convivio. Si guarda intorno, perdendo tempo in attesa di eventuali prime mosse dei zimmeriani o dei festanti. Nulla, allora si muove lui ma un brivido lungo la schiena gela ogni sua buona intenzione.
Uno straniero, che per un qualche motivo non è così sconosciuto, supera Eren e i bislacchi per soccorrere e assistere il malato.
Non ci vuole un'esperienza navigata in medicina per capire che quello sta facendo inalare sono sali medicinali e che sta parlando con un marcato accento. Non ci vogliono altrettante capacità cognitive per captare quella frase a mezza voce che calamita l'interesse del mercante....e che stia lontano da quella vera
Un attimo e il mantello giallo si muove in avanti, seguendo il cappotto scuro che si va a perdere nel labirinto di colori festaioli.
Basso × 5% | Medio × 10% | Alto × 20% | Critico × 40%
- Condizioni › Ottimali. Risente del clima.
- Energia › 0% [0B+0M+0A+0C]
- Mercante itinerante › {Passiva per la comprensione e l'uso delle lingue endlosiane + Passiva per la comprensione e l'uso delle mappe endlosiane e dei sistemi d'orientamento}
- Valuta del mercante › {Passiva che riduce di un livello le barriere colpite dalle monete}
- Note › Blabla, avanti.
« Chi ha ragioni da vendere le porti al mercato.»
Eren Satu. -
Zimmer.
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Lo scienziato pazzo, sotto le indicazioni della sensibile Nike e delle sue abilità del vento, indicò al rossiccio chi fra i tanti rappresentavano una presenza reale in tutta quella farsa da guitti.
Zimm saltò sopra uno dei tanti tavoli imbanditi, rovesciando un vassoio carico di chissà quale prelibatezza, cercando di acquisire una qualsiasi altitudine utile per poter svolgere al meglio il proprio lavoro.
Ormai i pochi dubbi erano stati dissipati, quella doveva essere un ulteriore prova per valutare le capacità degli invitati.
Tutto pareva aver senso, in effetti. Difficilmente una qualsiasi montagna di muscoli poteva essere accettato al cospetto dell’Esarcato, solo per essere riuscito ad assestare qualche colpo ad un malpelo a caso. No, quello doveva essere solo il primo passo, stava agli Eversori ora compiere il resto del camino.
Fu proprio in quel momento che, forse a causa delle forti inalazioni tossiche generati da tutto quell’humus improvviso, un uomo cedette a quell’incanto e caracollò a terra, esanime.
Il molliccio prima guardò l’uomo, poi il proprio Oliphant, che con noncuranza, si rialzava da dove aveva ovideposto.
”Siano maledetti i Cunicoli se chela no diventa una tecnica attiva. Io deve ricordarmi di passare da revisione, più tardi.” commentò il Rosso, tornando ora a concentrare l’attenzione sull’uomo svenuto.
Quella doveva essere una delle presenze “vere”. Per quel poco che ne sapeva l’abitante dei Cunicoli, le illusioni non svengono per la puzza di merenda appena sfornata.
Prima ancora che potesse anche solo pensare di raggiungere il tizio dal fine odorato e spremerlo come un limone, un gelido brivido lo inchiodò sul posto, annunciando l’arrivo dell’ennesimo attore su quel palcoscenico. Un attore che già prima di era palesato, ma che aveva scelto di rimanere dietro le quinte fino a quel momento.
Quando il sedicente medico si ritrasse dallo sventurato annusatore di sterco di elefante, Zimmer non ebbe il minimo dubbio.
Chi aveva delle risposte non era lo spaesato partecipante a quella farsa, ma chi da dietro le ombre manovrava il tutto, assicurandosi che tutto continuasse secondo il copione.
E se quel qualcuno non era quel tipo, sicuramente avrebbe avuto una qualche risposta.
Con discrezione, il terzo Gerarca degli Eversori fece un cenno a Calisto e a 23, indicando il loro bersaglio.
Certo, poteva lanciarsi lui stesso all’inseguimento, ma un Boggart non è fatto per i pedinamenti furtivi, ne tantomeno per le intercettazioni in sordina.
Se quel tipo dall’oscuro abito si accorgeva che il tappo rosso li stava seguendo, avrebbe potuto accelerare il passo, chiamare le guardie, sparire sotto un tavolo… era probabile che giocasse in casa, se le supposizioni del Boggart erano giuste.
L’alchimista folle era tutto fuorché anonimo, ma per lo meno, era un bipede di superficie. E quelli, bene o male, si somigliano tutti no?
Lo schiavo cominciò ad addentrarsi fra la folla, seguendo le indicazioni del proprio padrone. Zimmer, dal canto suo, si avvicinò a Nike.
”Tu vede bipede che prima è svenuto? Tu pensa di poter fare chiacchierata con lui? Magari tu scopre qualcosa…”
Al Boggart non era sfuggito il magnetismo che la ragazza della sua organizzazione sfoderava verso i malcapitati maschili… e anche le pedine (quale era quasi sicuramente quell’uomo) potevano avere delle informazioni utili.CITAZIONEBoggart Tale
Stato fisico:A posto.
Stato psichico: Agitato, strano a dirsi.
Energia: 100%
Equip:
Aether Rifle (23)
Boggart Scythe
Il Guanto
Berserker Armor.SPOILER (clicca per visualizzare)Nascosta in una nicchia scavata in uno dei muri della propria camera nella Quinta Bolgia sta una cassa, una cassa che nemmeno 23 conosce.
In quella cassa, il cui legno è ormai marcito da tempo, sta una curiosa armatura.
Nella tradizione Boggart, la milizia difficilmente indossano armature. Troppo ingombranti per un popolo troppo caotico... Ovviamente ci sono delle eccezioni.
I Lord della Guerra hanno la possibilità di farsi forgiare un armatura fatta su misura per loro. Sono davvero pochi i Boggart che riescono a ottenere questo prestigioso titolo, fra i più alti in ogni casta molliccia.
Non si sa come Zimmer sia entrato in possesso di questa armatura. Si sa che non la indossa MAI. O quasi.
Pregate che non la indossi mai sul campo di battaglia.
Chiamarla armatura, tra l'altro, è un eufemismo. Lascia completamente scoperto il torace, e si limita ad un guanto d'arme sulla mano sinistra, un curioso elmo a corno legato al cranio del Boggart, una spalliera in acciaio scheggiata. Evidentemente, non è pensata per difendere.
Da considerarsi, almeno per ora, come un mero vestito. Vestito che, secondo la tradizione Boggart, è ovviamente all’apice del prestigio :^| Di più elegante c’è solo la nudezza.
Companion:
Oliphant & 23.
Passive:
Lingua di un mercante [...]
Riassunto:
Osservata la situazione, Zimmer indica a Calisto e a 23 il dottore tetesco , dando istruzioni di intercettarlo "con discrezione".
A Nike invece chiede di farsi una chiacchierata con il tizio in precedenza svenuto, sperando di ricavarne qualcosa.
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~Steel.
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Parlato Calisto
Parlato Sconosciuto
A volte sottovalutare determinati eventi può portare a serie e gravi conseguenze, ad esempio dimenticare l'Autan per il viaggio in Kenya, chiamare la tua ragazza col nome di un'altra, o dar da mangiare al proprio Oliphant nano qualcosa di avariato. Sì perché quella sera - a spese di tutti loro -, il dottor Calisto scoprì quanto potessero essere letali gli effluvi di un simile animale.
Non si capì mai bene se fosse stata l'iniziativa di un offeso Boggart, oppure un improvviso mal di pancia dell'Oliphant, fatto sta che questi volle lasciare in regalo agli invitati una cospicua montagnola di letame davanti l'ingresso. Nel tempo record di 2.3 secondi netti, il miasma di cotanto sterco si espanse nell'aria fino a impregnare i polmoni di ognuno dei presenti. Lo scienziato, dal canto suo, abituato agli sgradevoli puzzi del proprio laboratorio, non si lasciò impressionare particolarmente, ma per chi aveva il cuore debole fu tutta un'altra storia: un signorotto in particolare, di quelli un po' impettiti e dall'aria gracilina, finì con l'accasciarsi al suolo privo di sensi giusto a una decina di metri da loro.
Alcuni dei suoi compagni fecero per muoversi ad aiutarlo, mentre, al contrario, Calisto se la rideva e ghignava tutto divertito da quella scena: gli stava bene, non aveva applaudito allo spettacolo. In ogni caso, ogni loro possibile intervento fu ben presto vanificato dall'entrata in scena di un misterioso individuo; nel mentre che il gruppetto di mercenari rimaneva come pietrificato da un gelido tremito lungo le loro spine dorsali, un biondo figuro ammantato di nero li passò velocemente, appropinquandosi all'uomo incosciente. Chinandosi sulla vittima dell'Oliphant, l'uomo gli parlò con un marcato accento tedesco, aiutandolo ad alzarsi. Il rosso lo sentì presentarsi come un medico, ma intuì che non si trovasse lì per pura coincidenza ed anzi dubitava perfino che facesse parte degli invitati: l'aveva riconosciuto, era l'individuo che avevano incrociato nel corridoio qualche minuto prima.
Calisto non poteva fare a meno di fissare la schiena di quel tipo come a trafiggerla, quasi volesse leggervi i segreti che teneva nascosti. Non era una semplice supposizione, era sicuro che lo sconosciuto fosse involto in qualcosa, e fu appena un mormorio ad alta voce a tradirlo:...e che stia lontano da quella vera.
La vera festa? Non ci voleva un genio per capire a cosa si stesse riferendo.
Si voltò in cerca dello sguardo di Zimmer, come a chiedere consiglio sul da farsi: si era ripromesso di non agire impulsivamente, almeno quella sera, aveva un segreto terrore di quel mare di sconosciuti e ricchi e potenti, un mare di acque inesplorate così profonde e minacciose che avrebbero potuto inghiottirlo troppo facilmente. Con sua sorpresa, però, non servì spiegare nulla, perché appena la sua testa si volse, gli occhi del Mercante erano già fissi nei suoi, a comunicargli un tacito ma indubbio ordine.Calisto restò in silenzio, deglutendo a fatica come a mandar giù un boccone amaro. Avvicinò la mano della bella accompagnatrice SARA alle labbra, poi spostò lo sguardo tremante sulla folla.
La sua voce era limpida, ma il tono delle sue parole nascondeva un cupo sentimento che gli attanagliava l'animo e gli rendeva difficile respirare. Doveva seguire e raggiungere quel biondo, scoprire cosa sapesse riguardo quella situazione, ma per farlo avrebbe dovuto immergersi nel mare sconosciuto, farsi largo tra la folla e forse anche imbattersi in qualcuno di quegli odiosi individui da lui tanto temuti.
Ora di separarsi, augurami buona fortuna.
Con 23 appena dietro di lui e il fidato Smile al fianco, il Dottore prese sottobraccio il nero bastone e con passo sicuro si mise all'inseguimento, salutato solo da un flebile "buona fortuna".SPOILER (clicca per visualizzare)CITAZIONEIl vestito di Calisto --> Link
Il vestito di SARA --> Link solo che invece di essere viola, è di questo rosso --> Link e porta una collana.
PS: Faccio notare che l'aspetto di SARA è tratto da quello della vera Megan, quindi appare esattamente come nella foto (le figate di ispirarsi a personaggi reali).
Condizioni: Indenne
Mana: 90%
Famigli:CITAZIONE• Smile: Smile è sicuramente il più anziano compagno d'avventura di Calisto, il primo anzi. E' stata la prima creatura prodotta dallo scienziato in giovane età e fin da allora continua a restargli accanto come un fedele animale domestico e prezioso amico. In verità, nel corso del tempo, Smile ha cambiato molto il suo aspetto, soprattutto perché essendo stato il risultato di procedure rudimentali la sua prima forma era notevolmente più primitiva. Al giorno d'oggi Smile ha l'aspetto di quello che sembra essere un grosso insetto, con quattro zampe simili a quelle di un granchio, due arti superiori dalla medesima struttura umana, una testa dalla forma ovale priva di naso o labbra ed infine due paia di ali membranose che consentono il volo. Di tutte queste caratteristiche, l'unica rimasta costante nel tempo è stata l'assenza di un muso, tanto che il suo nome, Smile, gli deriva proprio dal fatto che la mancanza di una bocca fa sembrare che sorrida quasi sempre. Il ruolo di Smile non è del tutto chiaro, le sue piccole dimensioni (è alto 27 cm) e la struttura gracile non lo rendono utile in combattimento, non possiede alcuna abilità o arma particolare e l'unica eccezionalità rispetto alla maggior parte delle altre chimere è la sua superiore intelligenza, confrontabile con quella di un umano medio. Probabilmente l'unico scopo di Smile è quello di star accanto al suo padrone, importunarlo o rimproverarlo, come un amico di vecchia data farebbe.
{GDR - Famiglio GDR con pura funzione narrativa.}• S.A.R.A.: Acronimo di Sgnacchera Allucinante Robotica Autoalimentata, è una androide semi-organica che svolge il ruolo di assistente e braccio destro di Calisto. Come suggerisce il suo nome, le intenzioni dello scienziato al momento della sua creazione non erano del tutto professionali, tanto da spingerlo ad usare come base per il prodotto l'anatomia della sua modella preferita, Megan Fox. Sfortunatamente per lui, qualcosa deve essere andato storto durante la calibrazione, perché la cara e intransigente SARA tende a rispondere alle sue avance con una serie di pugni e calci allo stomaco: forse un errore nel parametro del sadomaso. All'esterno SARA appare come una formosa donna dai capelli corvini e occhi azzurri, alta circa un metro e settanta, con delle invidiabili misure 90-57-84 - un po' differenti dall'originale, ma il Dottore desiderava la perfezione. Per quanto sia provocante il suo aspetto, comunque, non dimentichiamo che è stata creata per rivestire un importante ruolo d'assistenza ed è quindi non solo dotata di un intelletto elevato - con capacità di calcolo tipiche di una macchina -, ma anche di una personalità composta e seria, decisamente più matura rispetto alle frivolezze del suo creatore. Vista la funzione per cui è stata progettata, in ogni caso, SARA si rivela inadatta al combattimento, tanto da essere priva di armi particolari - il fascino femminile non conta - e l'abilità nel corpo a corpo è giusto sufficiente per tenere a bada i molestatori, Calisto in primis.
{GDR - Famiglio GDR con pura funzione narrativa.}
Passive:CITAZIONE• L'Uomo Filosofale:
{Passiva - Le trasmutazioni alchemiche ignorano la gran parte delle leggi chimiche e fisiche; consente rigenerazione dei tessuti off-game e immortalità imperfetta (danni che superino un certo ammontare possono effettivamente ucciderlo).}
• Il Re delle Chimere:
{Passiva - +50% Forza e Velocità; la presenza di chimere e altri organismi/composti all'interno del suo corpo è puramente scenica.}
Note: Sì insomma, Calisto odia la folla e teme i ricconi, vedo il destino di questa quest molto grigio.
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{ Festa del Conclave, ingresso }
Tutti
Naturalmente, il comportamento e le parole del tedesco sono state notate, e mentre il mercante abbigliato in giallo zafferano segue quell’oscuro figuro nella folla -illusoria- che anima la sala con più discrezione che gli riesce, gli Eversori vengono richiamati all’ordine dal loro Terzo Gerarca, che ha tratto le sue conclusioni dalla scena a cui ha appena assistito.
Il Boggart è lesto a fare il punto della situazione, e prima di agire in maniera inconsulta, si premura di valutare le possibilità e smistare i suoi agenti di conseguenza, fornendo a ciascuno delle semplici istruzioni: 23 e Calisto ricevono il compito di avvicinare il dottore, mentre la graziosa Nike è inviata a raccogliere informazioni dallo svenuto.
”Tu vede bipede che prima è svenuto?
Tu pensa di poter fare chiacchierata con lui? Magari tu scopre qualcosa…”
Aye, sir!
risponde la bionda, lasciando il suo accompagnatore per agganciare l’obiettivo
Ora di separarsi, augurami buona fortuna.
lo scienziato prende commiato dalla sua assistente prima di seguire 23 nella calca
{ Conclave, tavolini presso il buffet }
Nike
A passo di carica raggiungi la stangona mora e il tizio che era svenuto, ben intenzionata a fare bene il tuo lavoro e a prenderti una rivincita per la tua snobbata vanità femminile: lei è seduta ad uno dei tavolini predisposti per gli invitati, ed è impegnata a conversare in maniera imbarazzantemente chiassosa con... due ologrammi, persone che il tuo potere non riconosce come concrete.
Ti sembra ancora più sciatta e stupida, a vedere come si ostina a parlare da sola!
La ragazza -un’oca a malapena sulla ventina- si accorge del ritorno del suo accompagnatore,
e lo accoglie con un sorriso raggiante, sospendendo la sua interessantissima conversazione.
« Ciao, caro! Sei già tornato? Come sei pallido... Ma ti ho presentato il Signor Abuhk e il suo figlio maggiore? Ti ho già detto che sei pallido? »
Parla a raffica e con voce sguaiata -è proprio insopportabile-, e il pover’uomo -bianco come un lenzuolo- la tranquillizza annuendo, rivolgendo un cenno di saluto col capo alle due illusioni, e annuendo di nuovo.
« Ho avuto un mancamento... Vado a prendermi qualcosa di forte, e sono subito da voi. »
Lo vedi muovere qualche passo per discostarsi dal capannello e dirigersi al tavolo da buffet, dove afferra una delle coppe d’oro messe a disposizione per gli ospiti e la riempie col vino rosso contenuto in una caraffa. Sembra il momento migliore per approcciarlo...
{ Conclave, orchestra }
23 | Eren Satu | Calisto
Il vostro bersaglio si dirige a passo sicuro verso la nicchia dove sono radunati i musicisti -là dove la musica è più alta-, e di nuovo lo vedete prendere posizione appoggiato ad una colonna, incrociando le braccia sul petto e osservando la festa... come se fosse in attesa.
Nel farlo, finalmente si volta, ed è allora che riuscite scorgere il suo volto dai lineamenti ben marcati, sormontato dalla tuba nera e incorniciato dai corti capelli biondi: ha le labbra scure -quasi livide-, occhiaie nere e profonde che gli cerchiano gli occhi blu cobalto, e... vi guarda.
Passa lo sguardo su ciascuno di voi, uno ad uno, eppure non accenna a muoversi.
Vi converrà fare qualcosa.
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Eren Satu.
User deleted
Il Conclave dell'Esarcato - V
Geisine, Presidio del Sud
Muoversi tra la folla tranquilla della festa è più semplice, se lo si paragona alla calca dei bazar di Merovish. Anche per lui, che è solito concentrarsi su un singolo obiettivo e ignorare quasi tutto quello che gli succede attorno.
Ecco perché non si accorge sull'immediato dei due zimmeriani, anche loro dietro allo straniero che si dirige e si sofferma di fianco all'orchestra della sala.
Il suono degli strumenti, aiutato dalla nicchia, supera il rumore dei pensieri del mercante, costringendolo a fermarsi sotto l'attento sguardo del medico. Mal sopporta i rumori forti e non gradisce minimamente che lo fissino con fare insistente; le due cose insieme non vanno mai bene.Cos'è, dottore, non sono in buona salute, che mi osserva?
Capitelo, inizia ad innervosirsi per la musica fastidiosa e prima che crivelli di monete gli orchestranti ha ancora tempo e modo di porgere domande con educazione. Non molta, veramente.
Basso × 5% | Medio × 10% | Alto × 20% | Critico × 40%
- Condizioni › Ottimali. Inizia ad essere nervoso per via della musica.
- Energia › 0% [0B+0M+0A+0C]
- Mercante itinerante › {Passiva per la comprensione e l'uso delle lingue endlosiane + Passiva per la comprensione e l'uso delle mappe endlosiane e dei sistemi d'orientamento}
- Valuta del mercante › {Passiva che riduce di un livello le barriere colpite dalle monete}
- Note › Blabla, avanti.
« Chi ha ragioni da vendere le porti al mercato.»
Eren Satu. -
Zimmer.
User deleted
Il Rossiccio osservò i suoi uomini agire secondo i rispettivi ordini, facendo un cenno di buon augurio allo scienziato mandato in ricognizione assieme allo schiavo –gesto che no, non descriverò. Siamo sotto natale, mi sento buono, e non sono sicuro al cento percento della maggiore età di tutti- .
Per un attimo, il Rossiccio si concesse il lusso di rilassarsi. Era inutile farsi venire il sangue amaro, in quel momento. Altri, scoprendo la truffa, avrebbero potuto dare in escandescenze, urlando e dimenandosi come delle bertucce dal sedere irritato. Forse per ira, forse solo per smuovere le acque.
Per un attimo, il Boggart aveva valutato di equipaggiare il proprio esoscheletro da combattimento e buttare giù qualche muro, così, per vedere cosa succedeva. Eppure, aveva la sensazione che anche così, l’attenzione attirata sarebbe stata minima. Anzi, radere al suolo il castello impunemente sarebbe stato il modo migliore per fallire quel test alla quale tutti erano stati sottoposti.
No, Zimmer preferì avvicinarsi ai tavoli imbanditi.
Aveva un titolo, faticosamente conquistato al banchetto di fine anno del Mastio laputense, da difendere.
Soprattutto, da quella posizione poteva tenere d’occhio i propri uomini… e la propria merce.
23, dal canto suo, eseguiva gli ordini del proprio padrone.
Seguendo la strana figura fino alla nicchia dei musicisti, lo schiavo ammiccò al proprio compagno, accennando alla colonna dove il loro obiettivo si era fermato.
Non vi erano dubbi sul fatto che il figuro fosse li per tenere d’occhio la situazione, intervenendo ove fosse necessario.
Il suo comportamento di prima ne era la prova.
Prima che lo schiavo potesse dire o fare qualcosa, lo sguardo del dottore lo trafisse come una spada, vanificando la speranza di essere riusciti a seguirlo di soppiatto.
Oltretutto, 23 si rese conto di non essere l’unico, oltre al caro Calisto, ad essere sulle tracce del dottore.
Il mercante che aveva conosciuto il giorno in cui Zimmer era riuscito a procurarsi l’invito per quella farsa, che precedentemente avevano incrociato all’ingresso, aveva seguito la loro stessa pista, rispondendo a tono alle occhiate lanciate dal loro obiettivo.
”Le piace la festa, herr doktor? Sarebbe ancora più gradevole se si potesse scambiare due parole con qualche invitato vero, e non con queste illusioni, non le sembra?”
23 aveva riconosciuto l’accento del sedicente dottore. In tanti anni di mercanteggiamenti con il Boggart aveva avuto modo di conoscere svariate lingue, senza contare che le ultime disavventure degli Eversori li aveva portati ad avere a che fare con svariati figuri con il medesimo accento…CITAZIONEBoggart Tale
Stato fisico:A posto.
Stato psichico: Agitato, strano a dirsi.
Energia: 100%
Equip:
Aether Rifle (23)
Boggart Scythe
Il Guanto
Berserker Armor.SPOILER (clicca per visualizzare)Nascosta in una nicchia scavata in uno dei muri della propria camera nella Quinta Bolgia sta una cassa, una cassa che nemmeno 23 conosce.
In quella cassa, il cui legno è ormai marcito da tempo, sta una curiosa armatura.
Nella tradizione Boggart, la milizia difficilmente indossano armature. Troppo ingombranti per un popolo troppo caotico... Ovviamente ci sono delle eccezioni.
I Lord della Guerra hanno la possibilità di farsi forgiare un armatura fatta su misura per loro. Sono davvero pochi i Boggart che riescono a ottenere questo prestigioso titolo, fra i più alti in ogni casta molliccia.
Non si sa come Zimmer sia entrato in possesso di questa armatura. Si sa che non la indossa MAI. O quasi.
Pregate che non la indossi mai sul campo di battaglia.
Chiamarla armatura, tra l'altro, è un eufemismo. Lascia completamente scoperto il torace, e si limita ad un guanto d'arme sulla mano sinistra, un curioso elmo a corno legato al cranio del Boggart, una spalliera in acciaio scheggiata. Evidentemente, non è pensata per difendere.
Da considerarsi, almeno per ora, come un mero vestito. Vestito che, secondo la tradizione Boggart, è ovviamente all’apice del prestigio :^| Di più elegante c’è solo la nudezza.
Companion:
Oliphant & 23.
Passive:
Lingua di un mercante [...]
Riassunto:
Zimmy si lancia all'attacco delle tartine (ovviamente a scopo investigativo: chissà se anche il cibo è un illusione
), sempre tenendo un occhio sulla situazione.
23 rinuncia al fattore sorpresa (visto che i due eversori sono stati scoperti in pieno) e comincia la conversazione.. -
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{ Festa del Conclave, ricevimento }
Nike
Dopo esserti sincerata una volta di più di quanto la mora che accompagna il tuo obiettivo sia insulsa, ed esserti soffermata a considerare quanto pregevole ed impegnativa debba essere la fattura degli ologrammi, finalmente trovi l'occasione di passare all'azione: l'uomo si sta versando una coppa di vino quando la tua voce da sirena si insinua suadente al suo orecchio.
Buon uomo, potrebbe per piacere, riempirmi un boccale di questo delizioso nettare?
quando si volta a posare gli occhi su di te, quasi finisce per strozzarsi
Oh ma che maleducata... Io sono Victorique, Victorique De Blonde...
Ora mi dica, di grazia, qual'è il vostro nome mio caro gentiluomo?
A giudicare da come si inebetiscono i suoi occhi da pesce lesso, è piuttosto evidente che è già caduto nella tua rete non appena lo sguardo gli è scivolato sul tuo faccino d'angelo e sul tuo corpo da modella, e mentre -ubbidiente come un'automa- ti serve un calice colmo di preziosa vendemmia rosso rubino, sul volto pallido gli è spuntato un sorriso stupido e trasognato.
« Victorique e un nome bellissimo... »
sospira, porgendoti quello che gli hai chiesto, prima di riscuotersi e rispondere
« Eh... Ah... Il mio nome è Sabir, signorina De Blonde, un umile intagliatore... »
con un po' troppa fretta ti fa un inchino, rovesciando l'altra coppa sul tappeto
« Al vostro servizio...! »
Magnifico: oltre ad essere imbranato, pare pure un pesce piccolo.
La vedo provato mio caro... Mi dica per caso posso esserle d'aiuto in qualcosa?
Ti sembra quasi di vederlo arrossire, deliziato dal tuo interessamento, mentre abbassa lo sguardo sulle proprie mani -che si intrecciano nervosamente- e risponde alla tua premurosa domanda.
« Oh, ho solo avuto un mancamento, signorina De Blonde... »
asserisce, dando anche in una risatina
« Vede, uno degli animali esotici degli invitati ha... lui ha...
Oh è solo che non sono molto abituato all'odore delle bestie. »
{ Festa del Conclave, ricevimento }
23 | Eren Satu
Cos'è, dottore, non sono in buona salute, che mi osserva?
Mentre Zimmer si dirige ad uno dei tavoli da buffet, il suo rivale Eren Satu è il primo a sbottare davanti allo sguardo indagatore del medico: dopotutto, è comprensibile innervosirsi quando ci si ritrova nella confusione di una festa, assordati da musica così alta da non poter quasi sentire i tuoi pensieri, e dopo aver appena ricevuto la notizia che il programma festaiolo della serata sembra essere andato a rotoli a beneficio di un compito in classe a sorpresa.
« . . . »
in risposta, le labbra dell'uomo -livide come quelle di un affogato- si piegano in un sorriso
...ed è lecito darlo a vedere quando scopri che il tuo “esaminatore” è un tizio sinistro come quello che avete davanti, che vi osserva con occhi di un fosco e gelidoblu, cerchiati da profondissime occhiaie nere.
”Le piace la festa, herr doktor?”
interviene lo Schiavo della Quinta Bolgia, facendosi avanti
”Sarebbe ancora più gradevole se si potesse scambiare due parole
con qualche invitato vero, e non con queste illusioni, non le sembra?”
« Personalmente, non ho mai amato la compagnia - e le feste non mi entusiasmano. »
replica con voce pacata -e piuttosto nasale- il biondo, stringendosi nelle spalle
«...ma il lavoro è lavoro, e così: eccoci qui. »
estraendo un orologio da taschino dal cappotto, gli da uno sguardo fugace prima di riporlo
« Dal momento che il tempo stringe, se non vi spiace, salterò i preamboli.
Se siete giunti per partecipare al Conclave, dovete affrettarvi: stanno già iniziando. »
staccando le spalle dalla parete, il Tedesco sembra essere alquanto di fretta
« Lasciate qui il pachiderma, e raggiungete la fontana al centro della sala:
è circondata da guardie in rosso come quelle che avete incontrato all'ingresso, ma non vi fermeranno; entrateci e poi proseguite: da lì dovreste trovare la strada da soli. »
E senza dar l'impressione di voler accettare altri indugi, il biondo vi supera per uscire dalla nicchia; intende andarsene, e ora la scelta sta a voi: radunare i vostri compagni alla svelta e seguire le indicazioni, o cercare di trattenere il dottore per cercare di capire se c'è da fidarsi o per provare a scoprirne gli intenti? Perché passarvi le risposte al test?
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[Quest] Il Conclave dell'Esarcato[EM] Building on Ruins ~ Atto III |
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