-
Zimmer.
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Il giovane schiavo rimase leggermente allibito. Per ottenere quei biglietti, il suo padrone aveva dovuto vedersela con uno che avrebbe fatto impallidire molti dei concorrenti dell'Arena Nera, quando era ancora in opera. E nonostante tutti i mezzucci di cui il Boggart era capace, non era riuscito nemmeno a sortire un qualche effetto, se non un paio di morsi fortunati messi a segno. Anche solo raggiungere il luogo designato era stata una prova non da poco: il Geisire non era per nulla da prendere alla leggera, nemmeno per i più esperti carovanieri delle calde sabbie. E una volta arrivati, l'ennesima prova: una recita montata ad arte per far sembrare agli invitati di essere ad una festa... festa che non esisteva.
E tutto quello che dovevano fare era chiedere?
"La ringrazio per le... indicazioni. Se vuole scusarmi, ho dei servigi da porre verso il mio padrone."
rispose 23, snocciolando la formula classica per levarsi da una discussione alla svelta. Essere uno schiavo, a volte, paga.
Voltò così le spalle al dottore (lo era davvero?) e, dopo un eloquente cenno a Calisto, si mise alla ricerca del Rossiccio.
Zimmer non era troppo lontano, essendo rimasto a portata d'occhio di tutta la vicenda, valutando la ... ehm... situazione.
Quando scese dal tavolo dal quale era appollaiato, si rivolse al proprio schiavo.
"Olloga, quoque nuvutò?" biascicò, ripulendosi l'armatura dalle briciole che si erano annidiate fra le pieghe di cuoio.
23 lo fissò con un ciglio severo, quasi volesse sgridarlo. Il Boggart sostenne lo sguardo, senza capire. Poi inghiottì le trenta tartine che stava macerando fra le fauci, e ripeté la domanda.
"Non c'è voluto molto... forse troppo poco. Dice di affrettarsi, e di entrare dentro la fontana al centro della sala.""
"Fontana."
"Si."
"Io odia acqua. Dannazione, io spera che ne valga pena. Tu continua a sorvegliare nostro dottorino, noi no sa mai... Se tu scopre qualcosa, agisci in mia vece. Tu no delude me schiavo, io no ha voglia di usare frusta tu sa."
23 annuì, prima di scomparire fra la folla. Zimmer lo osservò per qualche secondo, poi si voltò per raggiungere il centro della sala, cercando questa famigerata fontana. Trovandola, si sarebbe premurato di controllare se ci fosse una via, nascosta fra i giochi d'acqua, e, in caso, l'avrebbe attraversata cercando di bagnarsi il meno possibile.
In caso l'entrata non fosse visibile, semplicemente si sarebbe tuffato, urlando insulti a chiunque fosse nel raggio di un chilometro.
23, intanto che il suo padrone si preparava mentalmente al carpiato, gironzolò un po’ per la sala. Cercò prima di tutto di individuare Nike, per informarla discretamente degli sviluppi, per poi raggiungere l'oliphant e salirci in groppa, con fare annoiato. Da li sopra sperava di individuare nuovamente il dottore e tenerlo d'occhio.
"Lasciate il pachiderma" aveva detto.
"Col cavolo" aveva pensato nello stesso istante lo schiavo.CITAZIONEBoggart Tale
Stato fisico:A posto.
Stato psichico: Agitato, strano a dirsi.
Energia: 100%
Equip:
Aether Rifle (23)
Boggart Scythe
Il Guanto
Berserker Armor.SPOILER (clicca per visualizzare)Nascosta in una nicchia scavata in uno dei muri della propria camera nella Quinta Bolgia sta una cassa, una cassa che nemmeno 23 conosce.
In quella cassa, il cui legno è ormai marcito da tempo, sta una curiosa armatura.
Nella tradizione Boggart, la milizia difficilmente indossano armature. Troppo ingombranti per un popolo troppo caotico... Ovviamente ci sono delle eccezioni.
I Lord della Guerra hanno la possibilità di farsi forgiare un armatura fatta su misura per loro. Sono davvero pochi i Boggart che riescono a ottenere questo prestigioso titolo, fra i più alti in ogni casta molliccia.
Non si sa come Zimmer sia entrato in possesso di questa armatura. Si sa che non la indossa MAI. O quasi.
Pregate che non la indossi mai sul campo di battaglia.
Chiamarla armatura, tra l'altro, è un eufemismo. Lascia completamente scoperto il torace, e si limita ad un guanto d'arme sulla mano sinistra, un curioso elmo a corno legato al cranio del Boggart, una spalliera in acciaio scheggiata. Evidentemente, non è pensata per difendere.
Da considerarsi, almeno per ora, come un mero vestito. Vestito che, secondo la tradizione Boggart, è ovviamente all’apice del prestigio :^| Di più elegante c’è solo la nudezza.
Companion:
Oliphant & 23.
Passive:
Lingua di un mercante [...]
Riassunto:
Zon Zon! Assisterete al famosissimo tuffo alla Boggart. Spero che i presenti abbiano un ombrello.. -
Eren Satu.
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Il Conclave dell'Esarcato - VI
Geisine, Presidio del Sud
Che il dottore non gli ispirasse fiducia era comprensibile: non sopporta i medici se non per estrema necessità.
Comunque il seguace di Ippocrate non si fa aspettare e arriva subito al nocciolo della questione che interessa al mercante. Le informazioni che rilascia sono criptiche quanto basta ed esaurienti il giusto per convincere Eren a dargli retta.
Non prima di aver preso le dovute precauzioni, però.
Questa volta non agisce alla svelta, lascia muovere lo schiavo e lo segue fino al suo ricongiungimento con il suo padrone, per poi avviarsi dietro al boggart verso quella che è l'unica direzione dove è presente l'oggetto che corrisponde alla descrizione del dottore.
Le guardie ci sono, presenza strana intorno ad una fontana decorativa, e come suggerito non accennano una minima resistenza all'avvicinarsi del mercante in zafferano.
Entrare nella fontana. Il mercante non si farebbe problemi a testare la reale consistenza di quei zampilli se un sorriso guascone non gli decorasse il volto. Ignorante nell'uso del terzo occhio, come l'Unicorno avuto a fianco nell'avventura dell'Etlerth, ma bravo a trovare alternative, lascia che sia il suo collega a provare per lui.Avanti roscio, facce sognà!
Perché togliere il privilegio al primo arrivato? Perché togliersi l'eventuale divertimento in caso di fallimento? Perché non approfittare della fatica altrui in caso di successo?
Ma quando mai, siamo o non siamo mercanti di Merovish?
Basso × 5% | Medio × 10% | Alto × 20% | Critico × 40%
- Condizioni › Ottimali. Umore così così.
- Energia › 0% [0B+0M+0A+0C]
- Mercante itinerante › {Passiva per la comprensione e l'uso delle lingue endlosiane + Passiva per la comprensione e l'uso delle mappe endlosiane e dei sistemi d'orientamento}
- Valuta del mercante › {Passiva che riduce di un livello le barriere colpite dalle monete}
- Note › Blabla, avanti.
« Chi ha ragioni da vendere le porti al mercato.»
Eren Satu. -
..
-
.
{ Festa del Conclave, ricevimento }
Tutti
"La ringrazio per le... indicazioni.
Se vuole scusarmi, ho dei servigi da porre verso il mio padrone."
Perplesso per la facilità con cui è stata ottenuta la soffiata, il buon 23 prende congedo, imitato dalla concorrenza che -di contro- non degna più il Tedesco del minimo cenno di saluto o ringraziamento prima di allontanarsi per confondersi nella folla e avvicinarsi all'obiettivo.
La fontana -monumentale opera di marmi magistralmente lavorati- è lì, dove indicatovi.
Le guardie -con il volto celato dall'elegante velo rosso- schierate intorno ad essa, pure.
E -proprio come vi è stato riferito- non si scompongono minimamente all'avvicinarsi di Eren.
Intanto, ai tavoli da buffet...
"Olloga, quoque nuvutò?"
"Non c'è voluto molto... forse troppo poco.
Dice di affrettarsi, e di entrare dentro la fontana al centro della sala.""
"Fontana." - "Si."
"Io odia acqua. Dannazione, io spera che ne valga pena. Tu continua a sorvegliare nostro dottorino, noi no sa mai... Se tu scopre qualcosa, agisci in mia vece. Tu no delude me schiavo, io no ha voglia di usare frusta tu sa."
Consegnato il messaggio al Boggart -e da questi ricevute nuove disposizioni-, lo Schiavo si tuffa nella folla alla ricerca di Nike... trovandola, impegnata a scaricare il povero invitato precedente messo K.O. dalle evacuazioni dell'Oliphant.
Si, queste bestiacce sono così terribilmente fastidiose signor Sabir... Acciderbolina... Mi scusi ma devo andare... Credo che il mio accompagnatore mi sta cercando...
gli sta dicendo la bionda, mandandogli in frantumi il cuoricino e le aspettative
E poi quella donna... Si quella donna bruna seduta a quel tavolo...
Mi sta guardando con uno sguardo molto cattivo... Ho paura meglio che mi allontano da lei..
Il riferimento alla moglie dissipa la delusione lasciando posto ad un certo timore, e mentre Sabir si volta per controllare le reazioni della bruna, la dole Nike sgattaiola via, perdendosi nella folla e ricongiungendosi allo Schiavo del Molliccio, che ha preso posto a vedetta sulla groppa dell'Olpihant con lo scopo di ritrovare il Dottore... ma di lui nessuna traccia.
23, allora... Avete scoperto qualcosa di nuovo?
Sarà il caso di ragguagliarla sugli ultimi avvenimenti... E decidere se restare a far la guardia al pachiderma in una festa di illusioni o se seguire fino in fondo le indicazioni del vostro informatore.
{ Festa del Conclave, fontana }
Zimmer | Eren Satu
Aggirandosi intorno alla fontana per studiarla con attenzione -un vascone di marmo di cinque o sei metri di diametro-, né il Boggart né lo Sprecone riescono a scorgere nulla di anomalo tra gli spruzzi d'acqua che nebulizzano nell'aria una nebbiolina iridescente; nessun passaggio, nessuna alcova, nessuna leva o bottone... nulla di strano.
Avanti roscio, facce sognà!
Davanti a quel vicolo apparentemente cieco, Eren Satu sceglie -come suo solito- un approccio più prudente, lasciando che Zimmer vada avanti e incoraggiandolo addirittura a farlo; il Rossiccio, d'altro canto... beh, diciamo che la sua stirpe non è famosa per la cautela, il senso comune, la sartoria o l'igiene: incurante di cosa possa celare davvero l'ignoto, lui si tuffa - e scompare alla vista. A quella del Mercante rivale, per lo meno...
{ Festa del Conclave, fontana }
Zimmer
...che così si perde lo spettacolo di un Boggart che atterra lungo disteso ad un passo dal precipizio: oltrepassata l'illusione della festa -odori e suoni della Sala sono svaniti di colpo- ti ritrovi all'interno di una specie di gazebo di pietra, rischiarato dalle torce affisse alle colonne che lo sostengono e da un enorme braciere appeso al centro della volta, come un lampadario... esattamente sopra un pozzo le cui profondità si perdono nelle tenebre nere come inchiostro.
Un'ispezione più attenta, ti rivela la presenza di gradini che si inabissano a ridosso del baratro, trasformando il pozzo in una tromba di scale; voltandoti, oltre il velo traslucido della magia, puoi ora vedere con chiarezza ciò che realmente c'è oltre le guardie che -con ritte in piedi, con le mani intrecciate dietro la schiena- ti danno le spalle: pochi invitati in un'androne vuoto, in mezzo a cui il tuo Oliphant spicca in maniera evidente.
Come il Tedesco ha lasciato intuire con 23, il barripede non ha speranza di passare attraverso quel passaggio, e mentre passi in rassegna le tue possibilità, cresce in te l'opprimente sensazione che questa sarà l'ultima occasione per tornare ancora sui tuoi passi: ne approfitterai per avvisare i tuoi compagni Eversori per proseguire l'avventura con loro, o andrai avanti da solo verso l'ignoto...?
. -
Zimmer.
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Il Boggart fissò la fontana per qualche secondo, arricciando le labbra per il disgusto di quello che stava per fare. Acqua. L'acqua, nello Yuzrab, era poca e andava conservata. Con questa scusa, il molliccio era sempre riuscito a entrarvi in contatto il meno possibile. Si lavava una volta al mese, che per lui era anche troppo. Il suo organismo necessitava di alcol, di un buon sano torcibudella, non di acqua.
Trattenne il fiato e si lanciò verso la fontana, sotto l'incitamento dell'altro mercante. Si preparò all'impatto con il liquido, probabilmente gelato, e con il conseguente schianto di muso contro il fondo della fontana...
Lo schianto ci fu, ma contro la fredda pavimentazione di una stanza completamente diversa da quella appena lasciata.
Zimm rotolò nella polvere, per fermarsi a qualche centimetro da un baratro che sembrava senza fondo, così simile a quello dove era nato.
Per istinto, il molliccio si tirò in piedi con una piccola capriola e brandì a due mani la piccola falce, che si aprì con uno scatto metallico.
Dov'era?
Sembrava una piccola costruzione in pietra, che sprofondava al centro in quel pozzo oscuro. Il soffitto si racchiudeva a volta ed era illuminato da un braciere sospeso dal centro. Gli bastò un occhiata oltre al velo traslucido per capire che non si era mosso di molto.
La musica era sparita, e se si voltava indietro poteva vedere i suoi compagni, e poche altre persone. Era ancora alla festa... solo che li dentro l'illusione svaniva.
" Figli d'una matrona..." ghignò con un sonoro rutto (la sua lingua madre), mentre eseguiva l'arcaico rituale scaramantico conosciuto ai più come "gesto dell'ombrello".
Riposta l'arma, il Boggart osservò nell'abisso che lo attendeva al centro della stanza, mentre questo occhieggiava verso il soffitto. La tentazione di lanciarsi all'esplorazione era forte. In fondo, l'invito era stato dato a lui... non ai suoi compagni. In oltre, uscendo per avvisarli, avrebbe dato prova alla concorrenza dell'esistenza di quel passaggio.
Nonostante ciò, non sapeva cosa potesse attenderlo oltre quelle scale, e gran parte dell'equipaggiamento era rimasto sul Oliphant.
Zimmer si rituffò oltre il velo magico, ricomparendo dalla fontana e trovandosi davanti Eren Satu, curioso probabilmente dell'esperienza del Rossiccio.
"Ah! Acqua è calda a punto giusto per nuotata! " esclamò con noncuranza, allontanandosi.
Se il mercante voleva scoprire cosa nascondeva la fontana, avrebbe dovuto farlo da solo.
Zimmer si diresse verso l'Oliphant, trovando 23 in procinto di spiegare a Nike le ultime novità. Il Boggart gli rubò la parola, facendo da se. Lo schiavo aveva la parlantina lunga, e loro non avevano tempo.
"Fontana è passaggio, noi deve sbrigarci, se vuole arrivare a destinazione. Io è stufo di festa, noi muove."
23 osservò il proprio padrone, indeciso se seguirlo come chiesto o controbattere. In fondo, aveva perso di vista il Dottore, e l'oliphant era perfettamente in grado di badare a se stesso. In caso di problemi, avrebbe semplicemente sfondato un muro e sarebbe tornato a Merovish.
Il barripede, quasi intuendo i pensieri dell'amico, barrì rassicurante.
"Bene, noi è a posto?" asserì il Rossiccio, facendo cenno di seguirlo nuovamente verso la fontana.
Dopo la seconda "nuotata", il Molliccio si inoltrò senza altre esitazioni nel pozzo, cercando di non scivolare verso l'ignoto.CITAZIONEBoggart Tale
Stato fisico:A posto.
Stato psichico: Agitato, strano a dirsi.
Energia: 100%
Equip:
Aether Rifle (23)
Boggart Scythe
Il Guanto
Berserker Armor.SPOILER (clicca per visualizzare)Nascosta in una nicchia scavata in uno dei muri della propria camera nella Quinta Bolgia sta una cassa, una cassa che nemmeno 23 conosce.
In quella cassa, il cui legno è ormai marcito da tempo, sta una curiosa armatura.
Nella tradizione Boggart, la milizia difficilmente indossano armature. Troppo ingombranti per un popolo troppo caotico... Ovviamente ci sono delle eccezioni.
I Lord della Guerra hanno la possibilità di farsi forgiare un armatura fatta su misura per loro. Sono davvero pochi i Boggart che riescono a ottenere questo prestigioso titolo, fra i più alti in ogni casta molliccia.
Non si sa come Zimmer sia entrato in possesso di questa armatura. Si sa che non la indossa MAI. O quasi.
Pregate che non la indossi mai sul campo di battaglia.
Chiamarla armatura, tra l'altro, è un eufemismo. Lascia completamente scoperto il torace, e si limita ad un guanto d'arme sulla mano sinistra, un curioso elmo a corno legato al cranio del Boggart, una spalliera in acciaio scheggiata. Evidentemente, non è pensata per difendere.
Da considerarsi, almeno per ora, come un mero vestito. Vestito che, secondo la tradizione Boggart, è ovviamente all’apice del prestigio :^| Di più elegante c’è solo la nudezza.
Companion:
Oliphant & 23.
Passive:
Lingua di un mercante [...]
Riassunto:
Zimm torna indietro a raccattare rinforzi (lascio un incognita per Steel, se torna possiamo dire che ci segue anche lui no?) e si appresta a lasciare quel luogo per il Pozzo. Piccola nota per Dra: la passiva "lingua di mercante" potrebbe farti venire qualche dubbio per la frase di Zimm, ma immagino che qualsiasi dubbio possa avere il tuo pg quello cessi quando ci vedi entrare in gruppo XD In ogni caso, lascio a te l'interpretazione, ovviamente.. -
Eren Satu.
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Il Conclave dell'Esarcato - VII
Geisine, Presidio del Sud
Lo vide tuffarsi di peso nella vasca, per poi uscirne dopo poco senza tante pretese e con l'umore più alto di lui, data la battuta che gli rivolge.
Sì, perché se il boggart voleva far credere al nostro che le sue parole erano vere, beh......Roscio, ma chi vuoi cojona'.
Suvvia gente, che Eren non sia un fenomeno nell'arte dell'inganno è risaputo, ma che non sappia ancora riconoscere quel che vede è ancora presto.
Il tappo si è tuffato in una fontana senza emettere spruzzi evidenti, nemmeno fosse un campione, e ne esce fuori più asciutto dello Yuzrab. Già questo gli basta e avanza per classificare come battuta le parole del collega.
Aggiungiamoci il fatto che fino ad ora si è parlato di illusioni e inganni, altro punto a favore della tesi "barzelletta", e che delle guardie non le si mettono a sorvegliare una fontana se non per un valido motivo.
Lo stesso motivo per cui lui è in quel posto ora.
Lasciando che il boggart si ricongiunga ai suoi, valuta la questione in maniera rapida e lancia una moneta, prelevata nel mentre dalla borsa, nella fontana per sicurezza. Sapete, fidarsi è bene, non fidarsi è meglio. Soprattutto di un merovishiano.
Dei passi decisi seguono la moneta e il mercante varca con attenzione il bordo della vasca, sembrando forse buffo mentre scavalca la parete fittizia e conclude la mossa in un ambiente immerso nella penombra di una edicola sovrastante un pozzo.
Ora comprende il perché delle guardie.
Una volta abituatosi alla poca luce, non gli ci vuole molto per notare la presenza di una scala che si perde nelle profondità del pozzo. In questi casi esitare è inutile, per cui recupera una torcia dalle colonne e si avvia con la cautela di sempre giù per la scala, impugnando nella mano libera le sempre fedeli monete.
Basso × 5% | Medio × 10% | Alto × 20% | Critico × 40%
- Condizioni › Ottimali. Umore così così.
- Energia › 0% [0B+0M+0A+0C]
- Mercante itinerante › {Passiva per la comprensione e l'uso delle lingue endlosiane + Passiva per la comprensione e l'uso delle mappe endlosiane e dei sistemi d'orientamento}
- Valuta del mercante › {Passiva che riduce di un livello le barriere colpite dalle monete}
- Note › Blabla, avanti.
« Chi ha ragioni da vendere le porti al mercato.»
Eren Satu. -
..
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{ Festa del Conclave, fontana }
Tutti
" Figli d'una matrona..."
commenta Zimmer, oltrepassata l'illusione e
Messa via l'arma una volta sinceratosi che la falce non serve, il Molliccio prende la sua decisione di tornare un momento sui suoi passi, dai compagni che lo aspettano -fosse anche solo per recuperare l'equipaggiamento dal groppone dell'Oliphant-, e mentre supera ancora una volta il confine tra realtà ed illusione, lascia cadere una frase criptica all'indirizzo del rivale in affari, che sempre spia le sue mosse sperando di cogliere le briciole dell'avanguardia.
"Ah! Acqua è calda a punto giusto per nuotata! "
sentenzia il Boggart, andandosene
...Roscio, ma chi vuoi cojona'.
replica con ovvio scetticismo l'albino
Dopotutto, pur limitandosi a ragionare con i pochi elementi che ha raccolto, è facile approdare al fatto che la fontana non sia reale: la concorrenza vi è saltata dentro come un para' ma ne è riemersa perfettamente asciutta -persino un po' impolverata!-, e quindi... che fare?
Pensa che ti ripensa, tanto vale affidarsi al caso lanciando una moneta, ma non nel senso più classico: preso uno di quei dischetti di metallo da una tasca, Eren Satu lo getta all'interno della fontana, e vedendolo sparire alla sua vista -come ha fatto il Rossiccio-, lo Sprecone si avventura oltre il bordo della vasca di marmo alla sua ricerca... e una volta dall'altra parte dello “specchio” anche lui scorge ciò che anche il Boggart ha visto.
Prelevando una torcia dalle colonne che intervallano il gazebo,
il Mercante Giramondo si avventura giù per la scala...
"Fontana è passaggio, noi deve sbrigarci, se vuole arrivare a destinazione.
Io è stufo di festa, noi muove."
esordisce il Boggart, inserendosi nel discorso tra Nike e 23, affaccendandosi a recuperare l'equip
"Bene, noi è a posto?"
Beh 23 andiamo... Calisto riuscirà a sopravvivere... Almeno spero...
commenta con sufficienza la bella Nike, riferendosi al loro dottore disperso
Credo che il nostro sostegno sia più utile a Zimmer che qui in questa inutile sala di fantocci.
Anche il trio di Eversori si raduna così all'interno del gazebo di pietra, superando le guardie in rosso ferme al loro posto come elementi decorativi;dando un'ultima occhiata al Salone semi-deserto,
{ Sotterranei del Conclave }
Tutti
Dopo che vi siete lasciati alle spalle lo sfarzo della festa illusoria, scendere per decine di metri nel ventre della terra -lungo una scala a chiocciola immersa nell'oscurità- smonta del tutto ogni aspirazione festaiola per la serata... forse ad eccezione del Boggart, per il quale una simile atmosfera può facilmente ricordare casa.
Perdete cognizione della profondità raggiunta e del tempo impiegato a discendere quando -finalmente- i gradini si interrompono davanti ai vostri piedi, snodandosi in un largo corridoio lastricato di basalto, illuminato ad intervalli regolari da torce accese; la presenza di due guardie in velo rosso -una ventina di metri più in là- vi fa capire che siete sulla strada giusta, e anche se con quella luce tremula vi appaiono spettrali come demoni abissali, essi non oppongono la minima resistenza quando li superate in silenzio.
Scostate la tenda di velluto porpora che vi chiude il passaggio, e vi ritrovate in un'ampia sala circolare che misurerà almeno cinquanta metri di diametro, interamente rivestita da lastre di marmo bianco intervallate da fregi geometrici di lucida ossidiana nera; davanti a voi, sei colonne nello stesso stile della stanza... e vi ci vuole qualche momento per capire che si tratta di seggi: alti, altissimi seggi, su ciascuno dei quali siede una figura coperta da una cappa dorata, con il cappuccio tirata sul capo, così da celarvene il viso come se la distanza -quasi venti metri dal suolo- non fosse sufficiente a renderveli indistinti.
« Presentatevi, voi che comparite al cospetto del Conclave... »
esordisce una voce porcina, proveniente da qualche parte sopra le vostre teste
« Siete giunti per competere nella prova delle insegne di Krarth? »
. -
Eren Satu.
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Il Conclave dell'Esarcato - VIII
Geisine, Presidio del Sud
La discesa è abbastanza lunga da fargli dimenticare da quanto è che scende quei gradini. E se non fosse per il continuo alternare del braccio alzato con la torcia, potrebbe dire anche di essere sulla strada giusta per l'inferno. Chissà se, come a quel poeta letto tra gli scaffali delle Cave, non uscirà a riveder le stelle dopo tutto questa fatica?
Alle sue spalle, il rumore della combriccola boggart è l'unico segno di vita che lo segue; non che ne abbia bisogno urgentemente di compagnia, ma il semplice fatto che potrà contare su qualcuno per cavarsela lo rinfranca. L'ultima volta che si è trovato in una situazione simile, a Veinn, non era stato così fortunato con la compagnia.
Finita la discesa, un lungo corridoio illuminato lo dirige verso un pesante tendaggio porpora sorvegliato dalle ormai solite guardie rosse. Una vasta sala si apre oltre la tenda, una piazza degna di Merovish si presenta al mercante con tutto il suo contrasto cromatico. Il pavimento in marmo bianco e ossidiana spezza egregiamente la monotonia dei precedenti ambienti, accentua l'importanza del luogo e indirizza efficacemente lo sguardo dei presenti verso il centro della sala. Centro che è caratterizza dalla presenza di sei colonne che, ad un'osservazione più ravvicinata dopo essere giunto ai loro piedi, si rivelano essere degli alti scranni occupati da tizi incappucciati.
Il Conclave in carne, ossa e ego? Credo di sì, la voce che risuona nel vuoto dalla sala sembra confermarlo. E pone una domanda.Eren Satu di Merovish, mercante itinerante.
Nome proprio, nome della famiglia, il luogo di origine e la sua professione. Conoscendolo, quando si presenta in modo completo, Eren è al massimo della sua serietà professionale.E non vedo altri motivi, signori, per essere in questo luogo adesso.
Arriva subito al punto, da bravo mercante. Inutile girare intorno quando entrambe le parti sanno cosa vogliono.
Basso × 5% | Medio × 10% | Alto × 20% | Critico × 40%
- Condizioni › Ottimali. Umore così così.
- Energia › 0% [0B+0M+0A+0C]
- Mercante itinerante › {Passiva per la comprensione e l'uso delle lingue endlosiane + Passiva per la comprensione e l'uso delle mappe endlosiane e dei sistemi d'orientamento}
- Valuta del mercante › {Passiva che riduce di un livello le barriere colpite dalle monete}
- Note › Blabla, avanti.
« Chi ha ragioni da vendere le porti al mercato.»
Eren Satu. -
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Finalmente le tinte della recita sbiadiscono, lasciando finalmente spazio sul palco ai nostri attori, ora liberi di interpretare il loro ruolo predominante. Non erano li per una festa, non erano li per parlare con un enigmatico medico tedesco, non erano nemmeno li per scoprire fantomatici passaggi segreti. No, loro erano li come Eversori, e come Eversori avrebbero continuato. Al buio, arrancando sui gradini di una scala a chiocciola praticamente infinita.
Lasciata ogni formalità ad una galassia lontana lontana, 23 si strappò una manica dal vestito buono, la avvolse stretta sul calcio del proprio fucile e, con l’aiuto dei un acciarino, accese una rudimentale torcia. Così facendo, illuminò il passaggio per se e per i propri compagni, impedendo così che qualcuno mettesse il piede in fallo.
Zimmer avanzò sicuro come una neve inattesa. Avete presente? Di quelle che niente, zero nuvole, sole che spacca le crepe, sei li con la moto che finalmente dopo un mese di studi per dare Economia della comunicazione, che finalmente hai preso un cavolo di 21 e vuoi solo farti un giro al lago, BAM! NEVE. A NASTRO.
Lui era nato in un posto simile, illuminato solo dalle luci delle torce e dal bagliore dei cristalli, nel sangue e nelle urla. Aveva passato almeno tre secoli sotto terra… per lui, scendere quella scalinata, era come tornare a casa. Non a caso aveva scelto Merovish come luogo dove mettere radici.
L’unica differenza con casa erano i gradini. Un Pozzo Boggart non avrebbe avuto nulla: solo una corda. Elastica. E tanto alcool. Ma mica si poteva volere tutto no?
Dopo un tempo che perfino a lui cominciava a dar fastidio, finalmente sbucarono da qualche parte. Un “da qualche parte” di un certo livello, per altro. Torce (23 spense il suo povero fucile, spazzolandone il calcio annerito e rovesciando le ceneri della propria manica), basalto, guardie, tende, guardie, guardie.
Intonse guardie immobili.
Il Boggart cominciò a pensare che l’Esarcato fosse in forte deficit, e che per risparmiare sulle guardie avesse vestito dei manichini di legno. Per un attimo si pentì di non essersi portato dietro almeno un diamante, per fare la carità. Poi si rese conto che la parola Boggart e Carità non vanno nella stessa frase, pena l’autodistruzione dell’universo, e si congratulò con se stesso per aver impedito tale cosa.
Superato un grosso tendaggio rosso (e si, il Rossiccio per eccellenza si sentì onorato senza motivo alcuno), si trovarono tutti allegramente in uno stanzone di marmi bianchi e ossidiane scure. Nonostante il senso estetico di un Boggart si limiti a poche, rudimentali nozioni, perfino Zimm rimase a bocca aperta. Era un gran bel posto, da affittare.
Sopra dei seggi alti quanto delle colonne, o delle colonne col ruolo di seggio a questo punto, stavano quelli che, presumibilmente, li avevano invitati in quel posto, dopo tutte le prove e i sotterfugi.
Le figure chiamarono e chiesero.
E quello fu il momento. E forse, il loro grande sbaglio.
Il mercante rosso si voltò verso 23, a chiedere conferma. Lo schiavo alzò gli occhi al cielo, esasperato, e annuì.
Si Zimm. Hanno chiesto chi sei.
I Boggart vanno in brodo di giuggiole quando hanno la possibilità di presentarsi a modo.
Riempiti i piccoli polmoni con quanto più ossigeno poteva, il Boggart si presentò.
” Zimmerthaugher Dei Cunicoli Dai Quali Si Torna, Rossiccio per diritto di nascita, Alchimista dei Pozzi, Smerigliatore dei Pazzi, secondo in comando degli Eserciti Sotterranei, reduce della Piana delle Ossa, Ammazza Ratti, Terrore dei Rodi-Midollo, Esule e Outsiders per scelta, Hierarch fra gli Eversori di Merovish, Mercante Rosso del Bazar delle Talpe, proprietario della Quinta Bolgia.”Io sono Pdor, figlio di Kmer .
Il buon Molliccio si fermò ha prendere fiato, poveretto. Quando aveva solo un secolo, riusciva a dirlo tutto d’un fiato. Certo, c’erano anche meno nomi, ma quelli sono dettagli trascurabili.
” E sono qui perché sono stato convocato… ed ero curioso.” concluse, lanciando un ghigno di sfida ai tizi sopra i seggi/colonne.CITAZIONE…"e sono qui perché mi annoiavo. Scala quaranta?" scusate, questa è di Pyt, non potevo non metterla da qualche parte.CITAZIONEBoggart Tale
Stato fisico:A posto.
Stato psichico: Agitato, strano a dirsi.
Energia: 100%
Equip:
Aether Rifle (23)
Boggart Scythe
Il Guanto
Berserker Armor.SPOILER (clicca per visualizzare)Nascosta in una nicchia scavata in uno dei muri della propria camera nella Quinta Bolgia sta una cassa, una cassa che nemmeno 23 conosce.
In quella cassa, il cui legno è ormai marcito da tempo, sta una curiosa armatura.
Nella tradizione Boggart, la milizia difficilmente indossano armature. Troppo ingombranti per un popolo troppo caotico... Ovviamente ci sono delle eccezioni.
I Lord della Guerra hanno la possibilità di farsi forgiare un armatura fatta su misura per loro. Sono davvero pochi i Boggart che riescono a ottenere questo prestigioso titolo, fra i più alti in ogni casta molliccia.
Non si sa come Zimmer sia entrato in possesso di questa armatura. Si sa che non la indossa MAI. O quasi.
Pregate che non la indossi mai sul campo di battaglia.
Chiamarla armatura, tra l'altro, è un eufemismo. Lascia completamente scoperto il torace, e si limita ad un guanto d'arme sulla mano sinistra, un curioso elmo a corno legato al cranio del Boggart, una spalliera in acciaio scheggiata. Evidentemente, non è pensata per difendere.
Da considerarsi, almeno per ora, come un mero vestito. Vestito che, secondo la tradizione Boggart, è ovviamente all’apice del prestigio :^| Di più elegante c’è solo la nudezza.
Companion:
Oliphant & 23.
Passive:
Lingua di un mercante [...]
Riassunto:
Mai chiedere a un Boggart di presentarsi!. -
..
-
.
{ Sotterranei del Conclave }
Tutti
Il Conclave in carne, ossa e ego? (cit.)
Esatto, Mastro mercante, proprio le teste coronate dell'Esarcato! O, per lo meno, quelli che sono sopravvissuti alla Notte del Giudizio; difatti, non tutti i seggi sono occupati... e -chissà?- se magari ve la giocate bene, potrebbe spettare proprio a voi l'onore futuro di sedere lassù, guardando gli altri dall'alto in basso.
La cosa migliore è quindi rispondere, e tenere occhi e orecchie bene aperte, pronte a captare ogni possibile informazione aggiuntiva l'ambiente o i suoi occupanti possano fornire.
Eren Satu di Merovish, mercante itinerante.
sciorina conciso e composto l'uomo in giallo zafferano
E non vedo altri motivi, signori, per essere in questo luogo adesso.
Pochi passi più indietro, un boggart lancia al suo schiavo uno sguardo incredulo e al contempo entusiasta -tenero e gioioso come quello di un cucciolo- perché: sì, gli hanno chiesto davvero di presentarsi...! E quindi il Molliccio prende fiato, riempiendosi ben bene di aria i polmoni, e attacca la sarabanda.
” Zimmerthaugher Dei Cunicoli Dai Quali Si Torna, Rossiccio per diritto di nascita, Alchimista dei Pozzi, Smerigliatore dei Pazzi, secondo in comando degli Eserciti Sotterranei, reduce della Piana delle Ossa, Ammazza Ratti, Terrore dei Rodi-Midollo, Esule e Outsiders per scelta, Hierarch fra gli Eversori di Merovish, Mercante Rosso del Bazar delle Talpe, proprietario della Quinta Bolgia.”
sciorina in leggerezza con lingua sciolta, fermandosi solo un attimo per respirare
” E sono qui perché sono stato convocato… ed ero curioso.”
« Mh.. Sì, sì, va bene. »
taglia corto l'ometto, agitando una mano come se una mosca fastidiosa gli desse tedio
« Vediamo come... »
Sta per dire qualcosa, ma d'un tratto si azzittisce in religioso silenzio... non appena la bionda schiude le labbra per presentarsi: che strana coincidenza! Per lei, quell'annoiato pingue e viscido burocrate che dovrebbe essere uno dei Pasha, diviene attento e garbato come il più raffinato dei Lord dell'Est.
Νίκη, da Merovish, Brawler negli Eversori.
afferma la giovane evocatrice, eseguendo una piccola e leggiadra riverenza
Sono qui come accompagnatrice di Zimmerthaugher Dei Cunicoli Dai Quali Si Torna.
« Oh... un nome incantevole per una fanciulla incantevole...! »
inizia la sviolinata, e nel tentativo di sembrare galante risulta ancora più untuoso
« Il suo accompagnatore ha buon gusto, si si. »
« Non abbiamo tempo per queste cose, Tail. »
interviene una calda voce dal timbro inconfondibilmente femminile
« Se vogliono partecipare, dovrebbero muoversi: l'ultimo gruppo è già partito quasi un'ora fa. »
Un verso strozzato si leva dalla bassa e tozza cappa dorata che vi ha accolto, e mentre lo vedete puntellarsi sui braccioli con le mani grassocce con il chiaro intento di voltarsi verso la collega che si è intromessa, già rigirando sul palato qualche risposta al vetriolo, una terza cappa dorata prende la parola, chetando gli animi.
« Signori, suvvia, non perdiamo la calma davanti ai nostri squisiti ospiti. »
esordisce calma un'altra voce, indefinibile, perché distorta dagli echi della volta
« Lorsignori vogliano scusarci: sono giorni pieni di lutto e tribolazione quelli che ci siamo lasciati alle spalle, e i nervi di alcuni sono ancora alquanto sensibili. »
blandendovi con una fine oratoria e una voce amichevole, ben presto catalizza ogni attenzione
« Dal momento che non ricordo di avervi mai visto, azzarderei che siete nuovi,
e dunque: avete informatori che siano riusciti a venire al corrente circa il cosa la Prova preveda,
o avete bisogno di qualche delucidazione prima di calarvi nel Labirinto di Krarth? »
Il silenzio si prolunga, denso di imbarazzo, aspettativa, fantasticheria o solo voi sapete cosa altro vi sta passa per la testa in questo momento, ma il vostro nuovo cicerone -decisamente più cordiale del primo- sembra piuttosto comprensivo quando sospira e vi snocciola una spiegazione sintetica ed esauriente il più che gli riesce.
« Come il mio collega ha anticipato, l'esame che andrete ad affrontare è detta “Prova delle Insegne”,
ed è un'usanza che si tramanda fin dai tempi antichi tra i popoli del deserto. »
spiega il terzo, muovendo le mani ben curate in gesti eloquenti e misurati
« I pretendenti all'Esarcato -o loro rappresentanti- vengono calati ancora più in profondità nelle viscere della terra, nel Labirinto che si snoda sotto questo palazzo, allo scopo di raggiungere il cuore entro un tempo limite...dove sono conservati gli antichi vessilli che -si dice- il Primo Alfiere radunò nel corso della sua vita, ad emblema dei clan sottomessi, delle città distrutte e dei popoli conquistati. »
con eleganza, il misterioso Pasha intreccia le dita e depone le mani in grembo
« Basta recuperarne anche uno soltanto a testimonianza dell'impresa compiuta, e tornare qui al nostro cospetto per dimostrarlo, ma è mio dovere mettervi in guardia: il Labirinto di Krarth è un luogo misterioso e irto di pericoli, i suoi confini non sono mai stati tracciati, e i pochi che ne sono usciti vivi affermano che sia traboccante di meraviglie, pieno di trappole e popolato di orrori... »
non potete scorgere il suo viso, ma avete l'impressione che sorrida mentre vi guarda uno ad uno
« Siete disposti a sfidare voi stessi e il Labirinto per sottoporvi a questa prova? »
E ora, la parola sta a voi; l'unica cosa che sapete è che non sarà una passeggiata,
e che una volta scesi non si potrà più tornare indietro.
. -
Eren Satu.
User deleted
Il Conclave dell'Esarcato - IX
Geisine, Presidio del Sud
Andiamo direttamente al sodo, le questioni interne al conclave non ci interessano.
Dei presenti sui seggi, il più loquace si apre in una accurata quanto semplificata spiegazione della prova citata in precedenza.
Argomentata come una tradizione dell'oscura congregazione, la Prova delle Insegne non è altro che una caccia al tesoro in un territorio ignoto ai più e pieno di insidie.
Nulla di così complicato, se la mettiamo su questo piano. Peccato che un passaggio della narrazione incuriosisce e allerta il mercante.I pretendenti all'Esarcato -o loro rappresentanti- vengono calati ancora più in profondità nelle viscere della terra, nel Labirinto che si snoda sotto questo palazzo, allo scopo di raggiungere il cuore entro un tempo limite...
Già, immagino che voi paraculi vi siate serviti di un rappresentante. Furbi loro.
...Basta recuperarne anche uno soltanto a testimonianza dell'impresa compiuta, e tornare qui al nostro cospetto per dimostrarlo, ma è mio dovere mettervi in guardia: il Labirinto di Krarth è un luogo misterioso e irto di pericoli, i suoi confini non sono mai stati tracciati, e i pochi che ne sono usciti vivi affermano che sia traboccante di meraviglie, pieno di trappole e popolato di orrori...
È possibile farvi una domanda? Voi siete tornati con le vostre gambe dal labirinto? Comunque, accetto la posta in gioco. Altrimenti tutta questa storia sarà l'ennesima voce negativa sul mio libro mastro.
Basso × 5% | Medio × 10% | Alto × 20% | Critico × 40%
- Condizioni › Ottimali. Umore così così.
- Energia › 0% [0B+0M+0A+0C]
- Mercante itinerante › {Passiva per la comprensione e l'uso delle lingue endlosiane + Passiva per la comprensione e l'uso delle mappe endlosiane e dei sistemi d'orientamento}
- Valuta del mercante › {Passiva che riduce di un livello le barriere colpite dalle monete}
- Note › Blabla, avanti.
« Chi ha ragioni da vendere le porti al mercato.»
Eren Satu. -
..
-
Zimmer.
User deleted
La reazione alla propria presentazione ha lo stesso effetto di un cane che urina nel deserto: nessuno. Il Rossiccio squadra con malumore la figura dalla quale si era levata la prima voce subito dopo la propria presentazione. Il tipo fa un gesto con la mano, liquidando tutta quella masnada di nomi e titoli che il povero Boggart aveva appena cacciato fuori.
Il molliccio allungò una discreta gomitata al proprio schiavo, sussurrandogli a bassa voce per non essere sentito.
"Chelo ricordiamocelo."
Anche i Boggart avevano l'abitudine di tagliare corto. Non riferendosi necessariamente all'arte oratoria, in ogni caso.
Il viscido figuro (o voce) si lancia, prima che leminaccecritiche del buon Boggart possano raggiungere le sue orecchie, in una serie di apprezzamenti verso la compagna dell'Organizzazione, serie prontamente e fortunatamente stroncata dal sopraggiungersi di un altra voce, apparentemente appartenente ad un altro Pasha.
Zimm drizza le orecchie rosse e smangiate, assimilando quella che forse è un informazione vitale.
I loro oscuri ciceroni sembrano sul punto di partire in una discussione sul come e sul perché, quando una terza voce sopraggiunge, portando spiegazioni.
Quando viene nominato il "Labirinto di Krarth", Zimm ridacchia fra se e se, illuminandosi in volto. Una mano si tuffò in una delle tasche delle braghe di cuoio, estraendo un piccolo oggetto.
"Tu guarda bene schiavo... noi ha vittoria in tasche con chesto." sussurrò, in risposta allo sguardo interrogativo dello schiavo, rigirandosi fra le mani un D20 truccato.
Vai così, Zimm. Tu si che hai capito tutto.
-Anche perché "Labirinto di Krarth" non prevede l'uso di D20-
Venne poi il momento delle spiegazioni, e in seguito quello delle decisioni.
"Io accetta... ma anche io ha domanda." commentò, fissando gli interlocutori e il mercante che con loro era arrivato fin li.
"Io forse ha capito male, ma noi no è unici asini da brocco che voi ha invitato a festa. Io può sapere chanti altri pretendenti ci sono? E sopratutto..." e qui lo sguardo si concentrò su Eren. " Chante insegne possono essere restituite?"
Domande semplici, domande fondamentali.
Quanti giocatori c'erano, e quanti potevano essere i vincitori.CITAZIONEBoggart Tale
Stato fisico:A posto.
Stato psichico: Agitato, strano a dirsi.
Energia: 100%
Equip:
Aether Rifle (23)
Boggart Scythe
Il Guanto
Berserker Armor.SPOILER (clicca per visualizzare)Nascosta in una nicchia scavata in uno dei muri della propria camera nella Quinta Bolgia sta una cassa, una cassa che nemmeno 23 conosce.
In quella cassa, il cui legno è ormai marcito da tempo, sta una curiosa armatura.
Nella tradizione Boggart, la milizia difficilmente indossano armature. Troppo ingombranti per un popolo troppo caotico... Ovviamente ci sono delle eccezioni.
I Lord della Guerra hanno la possibilità di farsi forgiare un armatura fatta su misura per loro. Sono davvero pochi i Boggart che riescono a ottenere questo prestigioso titolo, fra i più alti in ogni casta molliccia.
Non si sa come Zimmer sia entrato in possesso di questa armatura. Si sa che non la indossa MAI. O quasi.
Pregate che non la indossi mai sul campo di battaglia.
Chiamarla armatura, tra l'altro, è un eufemismo. Lascia completamente scoperto il torace, e si limita ad un guanto d'arme sulla mano sinistra, un curioso elmo a corno legato al cranio del Boggart, una spalliera in acciaio scheggiata. Evidentemente, non è pensata per difendere.
Da considerarsi, almeno per ora, come un mero vestito. Vestito che, secondo la tradizione Boggart, è ovviamente all’apice del prestigio :^| Di più elegante c’è solo la nudezza.
Companion:
Oliphant & 23.
Passive:
Lingua di un mercante [...]
Riassunto:
Zimm si informa se è possibile una qualche alleanza con il collega mercante. Lo ha chiesto un po alla larga, ma dovrebbe essere capibile X)
BTW: perdonate il ritardo D: scosse di assestamento post lavoro..