[Quest] Una nuova minaccia

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    Viaggiatore dei Mondi

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    Una nuova minaccia - I

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    Non era passato poi molto tempo dagli eventi che avevano sconvolto Endolas, il mondo parallelo al semipiano su cui vi trovate.
    Alla fine del vostro breve, ma intenso viaggio avevate salutato la Principessa Drusilia credendo di non rivederla mai più, e che i legami con Endolas si fossero tagliati come un sogno che aveva colpito solo voi "fortunati" in tutto il semipiano.

    Eppure...

    Nel momento in cui riposavate il corpo e la mente nel letto di una locanda, per strada, ovunque voi foste trovati dei flashback del castello, di Roland, di Drusilia, di Xerath percorrevano la vostra mente senza un legame temporale, come una puntina che salta mentre graffia un disco in vinile.
    Le immagini di Drusilia apparivano sempre più di frequente ma la sua figura si sfocava ancora e ancora.
    Ogni giorno che passava i ricordi diventavano più chiari ma al contempo più rapidi, e poi, nelle ultime notti....immagini di rovine nel bel mezzo di una radura.
    Ma non si trovavano su Endolas, bensì un posto che conoscete benissimo: Endlos. Non avevate mai visto quelle rovine in vita vostra, eppure qualcosa in cuor vostro vi dice che conoscete l'esatta posizione di quel luogo.

    Forse per istinto, forse per via di qualche arcana magia, sentite che qualcosa non stava andando per il verso giusto.

    Le rovine erano la risposta.

    - - - -



    Violate:

    Ti trovi a vagare per la Valle del Canto del Vento. Non sapevi esattamente il perché o il per come avessi imboccato proprio quel sentiero che pareva inutilizzato da parecchio tempo. Eppure pareva che il Vento soffiasse "seguimi" nelle tue orecchie.
    Dalla distesa erbosa ti trovasti in poco tempo in mezzo a uno bosco non molto illuminato. L'etere che soffiava tra le fronde degli alberi produceva un suono piuttosto sinistro ma sapevi che nessun pericolo ti minacciava.
    Prosegui per il sentiero e cominciano a comparire i primi segni di una civiltà che oramai non abitava più lì da secoli, se non di più. Ti trovi all'entrata di una cittadina in rovina, situata nel mezzo di una radura, che gli alberi si erano preoccupati di nascondere perfettamente agli occhi di qualche curioso che non osava addentrarsi in quel posto.

    C'è qualcosa che ti chiama in quel luogo, ma non riesci a capire esattamente dove si trovasse. Non ti parla, cerca di attirarti a sé semplicemente tramite sensazioni.
    Forse un'esplorazione attraverso quell'architettura composta di macerie decorate con la vegetazione del luogo ti aiuterà a trovare ciò che cerchi -o comunque, aiuterà chi ti cerca a trovarti-.




    Angolo QM

    Credo non ci sia molto da spiegare. Potete incontrarvi all'interno delle rovine come potete incontrarvi nella foresta.
    Tenete presente che le rovine sono grandi -non troppo piccole ma nemmeno enormi xD- per cui non è detto che appena mettiate un piede nelle rovine automaticamente incontrate qualcuno. Ci sono edifici, muri abbattuti, colonne e qualche albero a coprire la visuale.
    Senza contare che potrebbe essere pericoloso aggirarsi da soli per delle rovine, specie se non sapete da chi o cosa possano essere abitate :guru:

    Scadenza: Giovedì 15 Novembre 2012

    Enjoy!
     
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  2. _MajinZ_
     
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    Ormai erano passate diverse settimane dalla partenza degli “endlossiani” da Endolas, quel giorno avevano sconfitto il male che aveva messo gli occhi su quel regno, avevano aiutato Drusilia a salvare il proprio paese e infine la stessa magia che aveva portato il gruppo in quel mondo, aveva provveduto a portarli via.
    Eppure, da quel momento, ogni volta in cui Gajeel chiudeva gli occhi per riposare, i suoi sogni erano pervasi dal ricordo di quell’avventura. Sognava sempre il castello che aveva fatto da cornice ai loro scontri, ricordava il regno e ricordava con piacere la principessa, ma, ancora più chiaramente ricordava lo scontro con l’entità fatta di puro potere magico. In quel combattimento il ferroso aveva dato il meglio di se, donando tutto il suo potere in un ultimo disperato attacco, restando senza forze... ma fu solo per merito di quella fanciulla che erano riusciti a vincere, decretando allo stesso tempo la loro partenza. Però era come se il moro non avesse mai abbandonato quel luogo, anzi, una parte di lui era rimasta di la, in quel mondo parallelo, ora privo di qualsiasi forma di magia.
    Ogni giorno che passava i ricordi si facevano sempre più vividi, più reali, ma allo stesso tempo più rapidi e sfuggevoli. Soltanto nelle ultime notti qualcosa si era aggiunto alla normalità di quei sogni, infatti improvvisamente erano apparse delle rovine che spuntavano nel bel mezzo di una radura. Però c’era qualcosa di strano, infatti il colore dell’erba era normale così come quello del cielo, sembrava un luogo sconosciuto ma allo stesso tempo familiare... quello era Endlos, non un altro mondo. Una volta aperti gli occhi, il cuore di Gajeel era avvolto da una strana sensazione, era come se sentisse qualche strana energia proveniente da quel luogo che poteva essere frutto della fantasia... eppure era così reale e quelle rovine avvolte dalla flora erano come una calamita: in quel luogo ogni dubbio sarebbe stato chiarito, ne era certo e non poteva fare a meno di pensarci.
    La magia stava chiamando il Drago, lo attirava come una calamita e un pizzico di curiosità spingeva i suoi pensieri in direzione di quelle rovine. In poco tempo non solo i pensieri si rivolsero al luogo misterioso, ma anche le azioni erano pronte a condurlo la dove quella sensazione lo attirava. Il Dragonslayer ci mise molto poco a recuperare le proprie cose e muoversi nella direzione in cui il suo istinto, unito al suo fiuto, lo conduceva così da chiarire quei dubbi che lo assillavano ultimamente, compresi quei sogni sempre più frequenti e ricorrenti.
    In breve la sensazione condusse il capellone verso il presidio Est, più precisamente nella Valle del Canto del Vento, lo stesso luogo dove ogni cosa aveva avuto inizio. Ricordava ancora il ciclone che lo aveva portato su Endolas e ora più che mai voleva capire cosa stesse accadendo, visto che tutti quei sogni non erano una cosa normale e quelle rovine potevano avere ogni risposta. Gajeel però era anche preoccupato, infatti aveva come una brutta sensazione mentre pensava al mondo parallelo e, forse, il posto dove si stava recando era direttamente collegato ad esso. Prima di mettere piede in quella zona, però, non poteva fare pronostici, quindi la prima cosa da fare era andarci.
    La foresta, quella foresta ormai così familiare, lo accolse in tutto il suo splendore: un ammasso indefinito di odori e suoni, alcuni nuovi e altri conosciuti. Guardingo come sempre, il ferroso si mosse con passo sicuro dove il suo istinto gli diceva di muoversi, arrivando in breve davanti a quelle che dovevano essere con tutta probabilità le stesse rovine del sogno... e non restava altro da fare che esplorarle. Così il ragazzo mosse qualche passo in direzione del luogo prestabilito, prestando la massima attenzione.



    CITAZIONE
    Stato mentale: Curioso, preoccupato
    Stato fisico: Ottimale
    Energia: 100%

    Equipaggiamento:
    .Cloak of Shadows ~ Mantello delle Ombre
    Si tratta di un oggetto molto particolare, recuperato durante un'avventura del Dragonslayer in un altro mondo. Durante quel viaggio Gajeel ha affrontato il precedente possessore del mantello, sconfiggendolo e recuperando la "reliquia" insieme ai suoi compagni. All'inizio però non l'ha portato con se, ma una volta tornato sul semipiano, beh, si ritroa tra le mani il particolare indumento insieme a tutti i suoi poteri contro i quali il ragazzo si scontrò, avendo però la meglio.
    L'indumento si presenta come una normale felpa con cappuccio, priva però delle maniche di cui rimangono solo alcuni brandelli all'altezza della spalla. Il suo colore è nero e non presenta nessuna chiusura sul davanti, assumendo così la forma di un mantello. Una sua particolarità è il fatto che una volta indossato il cappuccio, gli occhi del possessore diventano completamente rossi, sia il bianco che l'iride, donando così un aspetto un po' demoniaco, ma solo esteticamente: non comporta nessun potenziamento o bonus.
    Oltre a ciò il mantello nasconde vari poteri legati a un fumo denso e scuro in cui muta secondo il volere dell'utilizzatore, permettendogli di fare numerose cose con esso come ad esempio volare o passare in luoghi inaccessibili. Ma i poteri, forse a causa del viaggio dimensionale sembrano regrediti e al momento sono in via di risveglio, infatti molti di essi sono bloccati. Starà al tempo e al potere magico del ragazzo risvegliarli.

    Abilità Passive:
    .Sento la tua puzza!
    Il naso del Drago di Ferro non è certo identico a quello di un normale essere umano, del quale riprende solo la forma estetica. I recettori adibiti a percepire gli odori sono presenti in maggior numero sono più sviluppati del normale, rendendo così il fiuto di Gajeel di gran lunga superiore a quello di un segugio, riuscendo così a captare anche la più piccola particella di odore per seguire una persona, un oggetto o qualsisi cosa abbia appunto un odore. Il suo sensibile odorato però ha un difetto... E' meglio non scorreggiare vicino a lui.
    [Olfatto supersviluppato - 30 metri]

    .Sono forte come un drago!
    Vivere in compagnia di un drago non è solo una cosa strana, sopravvivere insieme a uno di loro è estremamente difficile, oltre che molto faticoso. Serve una grande forza per riuscire a essere anche un pochino alla pari con quelle fantastiche creature. Il fisico del giovane si è fin da subito abituato a quelle condizioni, in anni di allenamenti esso si è rafforzato e il suo corpo sprigiona un'energia che i normali esseri umani non potrebbero mai avere, però avere un drago come maestro ha i suoi vantaggi. E' come se un frammento dell'infinita potenza di quel drago si fosse impientato in lui, rendendolo una vera forza della natura.
    [Power Up Forza 50%]

    .Il Ferro fa bene!
    Il metabolismo del Drago ha dell'incredibile, esso pur essendo nella norma funziona in un modo totalmente diverso da ciò che siamo abituati a vedere. Lui non mangia il cibo che mangia una persona normale e con del cervello, partendo dalla bocca fino allo stomaco e l'intestino, è fatto apposta per mangiare il ferro e ogni metallo simile ad esso. Si, avete capito bene, la fonte di nutrimento di Gajeel non è altro che il puro e semplice metallo, il quale viene masticato e digerito con una facilità unica, non è difficile vederlo sgranocchiare viti e bulloni come si fa con delle patatine. Ciò però non funziona solo come cibo, infatti ingerendo il suo stesso materiale che riesce a manipolare, ovvero il ferro, le energie spese durante un combattimento, ad esempio, e le ferite inferte guariranno più velocemente del normale, ripristinando quasi ogni cosa.
    [Passiva - Only GdR]

    Tecniche utilizzate:
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    Mago guerriero, amante dei gufi e signore della piromanzia.

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    Alcuni dicono dal cimitero, altri dal cielo notturno... Decidete voi da dove vengo.

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    Erano passati alcuni mesi da quando era stato volontariamente coinvolto negli eventi che poi lo catapultarono insieme a Grifis e ad altri tre individui nel parallelo regno di Endolas, regno che aveva avuto diversi punti in contatto con Endlos, ma di cui rappresentava allo stesso tempo una sorta di contrario. Il Gufo Reale dopo quell'avventura non era rimasto però né a mani vuote né indifferente: con tutti loro vennero su Endlos tutte le armi dei loro nemici, tre dei quali erano stati sconfitti, mentre gli altri due erano rimasti a combattere al fianco della parte giusta e alla fine, quando la principessa Drusilia, omonima della stessa Galanodel sorella di Quarion, aveva avuto l'idea giusta per rimediare alla squallida ed improvvida avidità del padre. Alla fine della battaglia ognuno degli Endlosiani, oltre alla possibilità di ritornare da dov'erano stati più o meno volontariamente portati via, ottenne anche una di quelle armi e lo shinobi aveva preso quella che era apparsa come una lancia e che poi si era piegata ad essere qualcosa di completamente diverso, adatandosi alle esigenze del nuovo padrone. Tale flessibilità lo aveva sorpreso, ma era apparsa fin da subito ideale per un combattenete come lui. Daallora, però, non aveva avuto ancora modo di utilizzare quella che aveva ribattezzato Lama Cangiante, perché prima di impiegarla direttamente sul campo aveva voluto cercare di capire meglio quali poteri effettivamente avesse e potesse dargli.
    Tuttavia il ninja era tornato sul semipiano accompagnato anche da un senso di amarezza per quel regno e per l'impossibilità pratica che aveva avuto di sconfiggere il mostro fatto quasi interamente di magia ed aiutare quella gente: aveva ipotizzato infatti che era stato quell'essere, con la sua capacità di assorbire la magia, la causa del decadimento di Endolas e che abbatterlo avrebbe liberato tutta la magia assorbita e trattenuta in esso. Tuttavia Drusilia aveva esagerato e, pur a fin di bene, era ruscita a disperdre e distruggere ogni fonte e forma di magia da quel regno, riportandolo a Chediya.
    E in tutto quel tempo lo shinobi, che nel frattempo aveva ritrovato in Endlos il Santuario di Lorwen e la parte di passato in esso contenuta, era stato quasi perseguitato da visioni oniriche e sogni dell'avventura passata, ad un ritmo sempre più frequente e allo stesso tempo sempre meno nitido. E nei suoi oltre cento anni di vita aveva avuto troppe esperienze per non capire abbastanza presto che non si trattava di un caleidoscopico flusso di ricordi, anche perché non c'erano solo episodi già vissuti e anch'essi erano troppo vividi per essere solo sogni e memorie di un passato più recente di molti altri episodi, ma non altrettanto sconvolgenti per la sua tempra. Ciò che gli fce subito sospettare che la situazione era tutt'altro che naturale era la riptuta visione di un complesso di rovine e la piena consapevolezza di conoscenza della posizione di quel posto.
    Quindi lo shinobi prese una decisione, si risvegliò da quel flusso di immagini e ricordi, Masahiro si alzò e recuperò tutto quello che gli sarebbe servito e scese ancora nottetempo dai Monti Shea dov'era abitualmente stanziato, percorrendo a gran velocità la strada che lo separava dalla Valle di Chediya. Il viaggio gli prese diverse ore e solo a mattina inoltrata riuscì ad arrivare alla meta e, dopo aver varcato nuovamente la vegetazione, si soffermò a comtemplare il complesso dall'alto di un ramo, ben nascosto in mezzo alle fronde.
    *Sono già stato qui altre volte e queste rovine non ci sono mai state prima* constatò fra sé e sé il ninja. *Endlos è famosa per il fenomeno della riscrittura, ma questa volta c'è qualcosa di diverso: non avverto i soliti residui di fenomeni interdimensionale che acocmpagano le apparizioni e l'intera area coinvolta è ben più grande di quella che ha preso il Santuario di Lorwen e a maggior ragione avrebbero dovuto sentirlo molte più persone della decina sparuta di curiosi che sono arrivati lassù. Soprattutto la Dama Azzurra avrebbe dovuto sentire dell'arivvo di questa cosa ben prima di me, anche solo per il fatto che Isvàn è abbastanza vicina da qui, di sicuro più che i Monti Shea. Eppure sembro essere l'unico Cavaliere Celeste sul luogo e non è affatto normale.*
    Poi lo shinobi si accorse che negli stessi paraggi era già arrivato un altro individuo, uno dei cinque che erano finiti in Endloas con lui. Non poteva essere una coincidenza, ma anzi gli apparve come un'implicita conferma alle sue ipotesi più remote: quel complesso aveva a che fare con il mondo dal quale era tornato settimane prima.
    *Bene, meglio muoversi. Quelle rovine non hanno attirato qui solo me, quindi è meeglio esplorarle e capire cosa nascondono e perché sono qui.*
    Se l'indiviuo dai capelli lunghi e il corpo pieno di metallo più che di carne aveva intenzione di addentrarsi al piano inferiore, lui, con il suo consueto mantello rosso ed il cappuccio calato sul volto, sarebbe saltato sulle varie colonne e avrebbe tentato di addentrarsi al piano superiore. In ciò sarebbe stato aiutato dai suoi Sensi Arcani ormai stabilmente potenziati dalla Foresta di Fanedell: in quel modo Masahiro non solo avrebbe percepito le forme di magia celate alla sua vista, ma anche e persino quelle di vita attorno a lui, dagli insetti più piccoli alle forme più evolute. Ormai sorprendere il vecchio ninja, se già non era facile prima, dopo la sua avventura a Fanedell sarebbe stato praticamente impossibile. O meglio, lui avrebbe potuto facilemnte percepire ed intuire eventuali imboscate, ma c'erano ancora molte cose che potevano sorprenderlo. E lui ne era pienamente consapevole.

    Stato fisico: illeso
    Stato psicologico: sorpreso, ma concentrato e determinato a capire meglio cosa stia succedendo ed il significato di quei sogni.

    Abilità in uso:
    CITAZIONE
    Acrobatismo
    La forza di un Ninja non si misura dallo sviluppo dei suoi muscoli, ma dai suoi movimenti.” Seguendo questo insegnamento del suo Maestro, Masahiro si è sottoposto ad un allenamento molto duro e durato svariati anni, che gli ha permesso di mutare parzialmente la propria natura. Il risultato si è concretizzato nella capacità di spiccare salti più alti (5 metri) e più lunghi (5 metri) da fermo rispetto agli altri, di correre sui muri o di stazionarvi per ore senza perdere la presa o stancarsi (previo utilizzo di uno strumento idoneo) (bonus del 25% in Resistenza), di muoversi con le capacità di un felino e soprattutto nella capacità di non subire alcun danno o di attutire le conseguenze di una caduta a seconda dell’altezza, ma ovviamente una caduta da un dirupo sarà fatale come per tutti gli esseri viventi sprovvisti di ali.
    Ciò non vuol dire che Masahiro sappia muoversi più velocemente degli altri, ma semplicemente meglio (contando quindi un bonus del 25% in Agilità).

    CITAZIONE
    Sensi Arcani
    Grazie alla continua pratica dei poteri magici, anche prima di cominciare ad indossare la propria maschera lo shinobi ha assunto una particolare capacità nota come "Sensi Arcani", grazie alla quale è in grado di rilevare qualsiasi altra fonte magico-energetica si trovi nei suoi pressi nel raggio di 15 metri quadrati, senza bisogno di concentrarsi per ottenere lo stesso risultato. Inoltre la stessa capacità di percezione si estende a tutti i sensi fisici (i comuni cinque sensi umani), permettendo così al Ninja di non incorrere in inganni dovuti ad illusioni di livello basso o medio.
    In seguito ad uno scontro piuttosto cruento con uno dei fantasmi del suo passato, la Foresta di Fanedell ha instillato in lui una nuova peculiarità, che ha espanso ancora di più la sua sensibilità magica e gli rende ora possibile percepire allo stesso modo anche tutta la vita largamente intesa nello stesso raggio sensoriale dei suoi Sensi Arcani.
    Le sue doti nella magia elementale, concentrate prevalentemente nel dominio e nella manipolazione del Fuoco, gli hanno poi consentito un’altra caratteristica oculare piuttosto peculiare: vedere attraverso qualsiasi fonte di fuoco, sia essa "naturale" o derivata da una tecnica qualsiasi, anche propria.

    CITAZIONE
    Scudo emotivo
    "Un Ninja è un essere umano, ma la missione può a volte richiedere il contatto con persone o creature in grado di ingannare una persona facendo leva sulle sue emozioni." La difesa, stando agli insegnamenti del suo Maestro, è un costante esercizio nel palesare solo ed esclusivamente le emozioni che la signola persona vuole, senza condizionamenti di sorta da parte degli altri. Questo significa che ogni tentativo da parte di auree di influenzare generalmente la sfera emozionale di una persona non avranno il benché minimo effetto su Masahiro.
     
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    The Ghost Sweeper

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    La Dove osano le aquile .

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    Nella Valle Dei Venti.




    non aveva idea di chi lo avesse portato in quella valle. Sapeva soltanto che ora c’era e non sapeva da che parte orientarsi, e l’unica cosa che gli era rimasta era un forte mal di testa dovuto alla scazzottata che aveva fatto al mercato nero con quel mercante che voleva imbrogliarlo nelle terre del Sud, ma ora probabilmente si trovava verso nord , nelle misteriose terre del vento, in una foresta a lui sconosciuta.
    Ermenegisto, non riusciva davvero a capacitarsi e non riusciva a trovare nemmeno Surth, forse era stato abbandonato altrove.
    L’alchimista sapeva poco di ciò che succedeva nella terra del vento, però aveva sentito dire che era una terra un po’ pericolosa e piena di conflitti interni, e ultimamente, c’era una storia riguardante una sorta di “principessa” che era scomparsa. Beh lui era un girovago vagabondo, non poteva di certo sapere cosa stesse succedendo, però una cosa la capiva, e se ne era accorto fin dall’inizio. Quel posto aveva qualcosa di misterioso, perché sentiva dei sussurri molto intensi che lo attraevano verso un luogo preciso e volevano quindi che lui li seguisse. Onestamente, avrebbe pure potuto trattarsi di un trappola di qualche demone, perché avrebbe dovuto seguirli?

    °Non mi va di mettermi nei guai ancora come è successo con quel “burino” dalla pelle d’acciaio che mi ha attaccato al villaggio del Sud.°.

    Però nonostante la sua impressione, aveva comunque una gran curiosità, quindi perché non dare un’occhiata, in fondo se anche ci fosse stato un demone sapeva difendersi, quindi alla fine decise di andare e seguire le “voci” della foresta e suoi venti, che lo condussero verso una città fatiscente e antica, completamente corrosa dal tempo. Uno spettacolo davvero affascinante, chissà se si potevano trovare dei tesori o qualcosa di utile lì in mezzo, avrebbe dato un’occhiata in giro.
    Iniziò a perlustrare la zona e la sensazione misteriosa che quel posto nascondesse qualcosa era presente, ma soprattutto, aveva l’impressione di non essere solo. Forse questa faccenda aveva attirato altra gente, o altri nemici, doveva guardarsi le spalle .







    fxz2mt




    narrato;parlato""; pensato°° & monologhi<<>> Parlato Esterno






    Dati & Riassunti

    i789950_LLL

    Nome:Ermenegisto /Udertaker
    Stato fisico:buono.
    Stato Psicologico:buono.

    ___________________________________________________________
    Riassunto:



    Azioni:








    “L'alchimia è un'arte Perfetta che nessun uomo può capire. „


    Edited by Lady Violate™ - 13/11/2012, 18:33
     
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  5. TukTuk
     
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    Fuoco. Fuoco ed esplosioni, polvere ovunque. E urla, tantissime urla.
    Le pareti di roccia e terra vibravano ad ogni scossa, mentre grosse porzioni di cunicolo crollavano ovunque. L’immensa volta del Mercato Sotterraneo sembrava essere sul punto di collassare, enormi crepe si aprivano sul pavimento, inghiottendo bancarelle, spezie, spesso anche mercanti.

    Tenete la posizione! Se il raid in superficie fallisce, noi saremo l’ultima barriera a difesa dei cunicoli e del mercato!

    Una manciata di mollicci si schierava caoticamente all'ingresso del cunicolo principale, un immensa galleria che puntava prepotentemente verso la superficie.
    Alcuni erano ricoperti da un rado manto di pelliccia marrone, altri erano a scaglie, altri ancora erano lisci come gli umani, ma ricoperti da capo a piedi di tatuaggi a tinte scure.
    Tutti urlavano.

    A capitanare quel manipolo di Boggart, ultima resistenza dei cunicoli sotterranei, vi era un bluastro, uno strano molliccio dagli occhi chiusi con un curioso copricapo piramidale posto sulla testaccia.
    Nonostante fosse cieco, il Cavalcaspirito riusciva a vedere chiaramente il nemico che avanzava attraverso il cunicolo, sfondando una ad una le barricate erette in fretta e furia.

    Prepararsi!

    Fuoco. Fuoco ed esplosioni, polvere ovunque. E urla, tantissime urla.
    La forza del nemico non stava nei suoi muscoli, ma nel suo numero. I Ratti sciamarono in ogni direzione, cadendo come mosche durante le prime ondate, ma continuando a premere verso lo sbocco del tunnel.

    Alcuni dei Boggart erano già stati sopraffatti, e i superstiti non sarebbero durati molti.
    Il bluastro era seduto dietro di loro, madido di sudore, mentre richiamava gli spiriti a supporto della propria unità.

    «E vi prego, non morite. »

    Il Boggart spalancò gli occhi bianchi, incredulo a quello che aveva appena sentito. Uno degli spiriti gli aveva appena rivolto la parola? Qualcosa non andava, ma il fervore della battaglia gli impediva di concentrarsi a dovere.
    Richiamò gli spiriti della folgore, per incenerire due Ratti che troppo si stavano avvicinando alla sua unità… ma erano davvero dei Raghsat quelli? Improvvisamente i loro avversari erano creature metalliche, che sprizzavano fulmini da ogni arto.

    Erano creature che mai aveva veduto prima, ma che al tempo stesso gli sembravano familliari.
    Nuovamente ebbe la sensazione che qualcosa di orribilmente sbagliato stesse per accadere.
    « Fidatevi di me. »
    Eccola di nuovo. Quella voce… ora il Boggart poteva vederla quasi con chiarezza. Un anima femminile, incappucciata, dai capelli argentei. Un umana, a tutti gli effetti. Ma quando aveva avuto l’occasione di conoscere un umana?
    Lo spirito sfuggì al suo campo visivo, correndo dietro l’angolo di una palazzina mezza crollata. Il Boggart senza esitare scattò in piedi, cercando di raggiungere quella strana apparizione. Per quanto si sforzasse, la presenza restava sempre ai margini del suo campo visivo, come se il molliccio faticasse a starle dietro, ma senza mai perderla veramente.
    L’inseguimento proseguì per tutto il Mercato, fra i disordini e i combattimenti… poi fuori, alla Piana delle Ossa, dove i suoi compagni stavano combattendo e morendo per fermare l’assalitore nemico. Curioso, non ricordava di essere mai stato in quel luogo, durante l’ultima battaglia… ma non era quello il momento di porsi domande, se si fosse fermato, avrebbe perso quell’umana, niente aveva importanza.

    L’inseguimento continuò, portando il Boggart blu in luoghi da lui mai visti, eppure familiari. Una città sospesa nel cielo, una pianura infinita ricoperta da grano dorato… fino a spostarsi a scenari ben più assurdi: segrete, castelli, luoghi dove intere isole solcavano i cieli, ma che improvvisamente crollavano a terra, come se qualcuno avesse tagliato i fili invisibili che le sorreggevano.

    Poi tutto finì.
    L’umana, ora sapeva il suo nome, lo aspettava alla volta di un intricata costruzione di rovine ormai fatiscenti.
    Fissò il molliccio con aria serena, mentre questi si avvicinava titubante. Cosa ci faceva li? Dov'era?
    « Addio, e grazie di tutto. »
    Così come era apparsa, l’apparizione scomparve, sfocando sempre di più, come se fosse solo un immagine sovrapposta all'ambientazione, messa ora fuori fuoco.
    Il Boggart ora correva verso di lei, non sapendo nemmeno bene lui il perché… ma era ormai troppo tardi.





    Tukarian si svegliò urlando, mettendo in allarme la Masticora, che vegliava su di lui accucciata al suo fianco.
    Un sogno…un altro maledettissimo sogno… ansimò, rimettendosi in piedi e stiracchiandosi.

    Non era la prima volta che l'esperienza vissuta di Endolas interferiva con i suoi sogni abituali... sembrava come se l'esperienza vissuta in quello strano mondo parallelo privo di magia si stesse dando da fare per fissarsi in maniera indelebile nella sua memoria molliccia... oltre che a volerlo guidare, per qualche strano motivo, da qualche parte nel presidio Est.

    La caverna dove lui e la sua compagna avevano passato la notte era fredda e piena di spifferi, ma il manto della leonessa azzurra lo aveva tenuto al caldo.
    Era partito una settimana prima per raggiungere quelle maledette rovine che infestavano ogni suoi sogno. Non sapeva il perché, non ricordava nemmeno di esserci mai stato… ma doveva recarsi la.
    Assurdamente, nonostante la sua brevissima permanenza precedente in quel lato di Endlos, sapeva con esattezza chirurgica quali sentieri imboccare, quale svolte usare e quale bacche mangiare per riuscire a raggiungere l'obbiettivo, nemmeno gli avessero impiantato un Tomtom nel cervello.

    La Masticora ringhiò per l’ennesima volta, contraria a quel viaggio… ma si alzò anche lei dal suo giaciglio, convinta a voler seguire Tuktuk ovunque egli scegliesse di andare.
    Fuori dalla caverna, la lussureggiante vegetazione della foresta lo accolse, con i suoi rumori e la sua quiete. Mille e mille anime si palesarono ai suoi occhi, splendendo ognuna di una luce unica, iridescente. Insetti, piccoli mammiferi, grandi predatori, piante carnivore… e perché no, anche qualche anima più grossa, umana forse… ma troppo lontana per essere riconosciuta.
    La lo aspettavano le rovine, ne era certo…
    La Masticora lo spinse col muso fuori dalla volta della grotta, come a incitarlo.
    Tukarian sbuffò, si sedette a gambe incrociate e si sollevò in volo dal suolo, levitando a nemmeno mezzo metro da terra.
    Forza, come il pirata disse fissando la propria bussola, abbiamo una rotta! esclamò, iniziando a volteggiare verso le rovine, la Masticora al suo seguito.
    CITAZIONE
    Boggart Tale


    Stato fisico:
    A posto.
    Stato psichico:
    Incuriosito
    Energia: 100%



    Companion:
    Masticora
    Secondo la tradizione Boggart, le Masticore erano delle creature ancestrali che, durante una guerra prima del tempo, scavarono i Cunicoli per mettere al riparo le popolazioni dall'attacco dei Demoni Macchine.
    Da quando i Boggart hanno preso possesso di queste antiche gallerie, i cavalcaspirito di ogni generazione tentano di mettersi in contatto con gli spiriti delle Masticore.
    Le apparizioni materiali di questi spiriti sono rare e spesso provocate dall'assunzione di droghe o alcol.

    Tuktuk è uno dei pochi cavalcaspirito fortunati ad essere stato convocato da una Masticora e di averne evocato lo spirito in forma materiale. Da allora la accompagna nel suo viaggio attraverso Endlos.

    La Masticora apparsa a Tuktuk è il grande Leone Celeste dalle tre Fauci.
    Come il nome suggerisce, la Masticora ha la forma di un leone blu di modeste dimensioni, dalla criniera bionda come il grano e dalle tre fauci.
    La creatura è dotata di artigli particolarmente affilati, si dice infatti che con quegli stessi artigli fossero stati scavati i Cunicoli stessi.
    La coda della masticora la differenzia nettamente da qualsiasi felino cui potrebbe vagamente somigliare. Invece del pelo azzurro, la coda si indurisce fino a ricoprirsi di un vero e proprio carapace, duro come il metallo. Lunga un metro, termina in una punta che rassomiglia in modo inquietante alla coda di uno scorpione.


    Passive:
    Occhi di un Cavalcaspirito.
    I Cavalcaspirito Boggart sono fin dalla nascita completamente ciechi. Questa è l'unica caratteristica che permette di di riconoscerli fin dal primo giorno dalla nascita, in quanto un Boggart vedente non potrà mai sperare di diventare un Cavalcaspirito.

    Tuttavia, questo handicap viene ampiamente ricompensato con la facoltà di vedere le anime degli altri esseri viventi, che agiscono come impulsi sonar e riflettono il mondo attorno a loro.
    La visuale di un Cavalcaspiriti è molto diversa da quella di una creatura dotata di vista convenzionale.
    I colori, la forma delle cose, le tonalità di luce e oscurità avranno un significato completamente diverso per chi vede il mondo attraverso la propria anima.
    Oltre a questo, questa visuale offre diversi vantaggi, come un utile funzione auspex che permette di rilevare la presenza di un anima nel raggio di 30 metri.

    [Passiva Auspex]

    Trascendenza spirituale. .

    I Boggart sono famosi per non conoscere la stragrande maggioranza delle fondamentali leggi della fisica.
    Molti di loro credono che il mondo sia un immenso cunicolo infinito, altri che sia semplicemente una torta.
    Altri ancora dicono che il mondo non esista, perchè la torta pigolava e se la sono mangiata.

    I Cavalcaspirito, invece, conoscono perfettamente le leggi che regolano il mondo materiale... semplicemente, scelgono di ignorarle.
    Come la stupida legge di gravità.

    Chi diavolo ha deciso che i corpi debbano stare attaccati a terra?
    Un bipede che giocava con delle mele? Giammai.
    Tuktuk non cammina da ormai 400 anni. Si limita a lievitare a qualche centimetro dal terreno, solitamente a gambe incrociate, fluttuando nell'aria.
    Non è un vero e proprio volo il suo, quanto un placido fluttuare nell'etere.

    [Passiva di Volo]

    Attive:
    Note:
    Post introduttivo, Tuk si avvicina alle Rovine, al master decidere se riesce a percepire o meno tutte le anime, se incrocia qualcuno o qualsiasi altra cosa. Si, sono pigro.




    Edited by TukTuk - 20/11/2012, 21:05
     
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    A volte sul tempo non ci si poteva fare affidamento. Troppo veloce, troppo... impreciso. Le sue lancette non avevano regole, e quelle poche che seguivano erano spesso volutamente lasciate al caso. Così ecco il Falco preda ancora delle volontà di un flusso privo di rotta, capace, a distanza di non molto, di proiettarlo ancora verso dei confini a cui credeva d'aver dato netto addio. Aveva creduto, con quel suo saluto finale, di aver concluso una parabola sui sui viaggio oltre Endlos.

    Invece...
    S'avvide dapprima di stralci di memorie connesse agli eventi di Endolas, così forti e nitide da parer sì sempre un sordido sogno, eppur al tempo stesso capaci di iniettare dentro di lui dubbi atroci. Cos'era successo a quel mondo dopo la sua dipartita? Mentre lui aveva combattuto guerre, nemici, sfide e pericolo su Endlos, che cos'era accaduto all'altra controparte del suo mondo? Ad un certo punto, reo del tempo, anche Grifis ebbe dimenticato gran parte di quelle cose: avvolto negli affari del suo mondo, perché chiedersi cos'era rimasto dell'altro? Più facile dimenticare, no? Eppure, all'ultimo qualcosa dentro di lui si risvegliò: immagini, voci, presenze e sensazioni. Le vide come rovine sulla superficie del semipiano, e così ossessivamente ne fu attratto che, un giorno, tralasciò i suoi incarichi per una breve pausa verso l'Est.

    Giunto alle Rovine, in sella alle sue ali di metallo, il prode Falco si liberò in volo e iniziò a perlustrare il posto. Sperava di incontrare qualcuno familiare, o di venire a capo di quello strano e incredibile fenomeno. Oppure, semplicemente, chiedeva risposte alle sue immagini ormai così vivide da sembrare, perfino, in rovina.


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    Legenda

    StatusMana totale 95%
    Consumi
    Condizione fisica 100%, perfetta forma.
    EquipArmatura d'Argento del Falco
    { l'Armatura è composta di un materiale che la rende leggera e facilita i movimenti del Falco }
    { l'Armatura ha in dotazione un paio di ali abili passivamente al volo (per non oltre 5 metri in duello }


    Bussola d'Oro Rosa dei Venti
    { piccola bussola d'oro dotata di quattro lancette, rispettivamente una rossa e tre blu }

    Balmung La Spada degli Spiriti Silvani
    { lunga spada di tipo orientale (nodachi) di 150 cm totali }
    { la lama della spada possiede la capacità di tagliare anche rivestimenti o protezioni di notevole durezza }
    { abilità passiva che rende più incisivi e critici soltanto i colpi privi di consumo sferrati, come se questi colpissero sempre un punto debole altrui }
    { passiva only gdr che consente a Grifis di comunicare con il bosco, potendo sapere se e quando Fanedell è minacciata o è in pericolo }


    Guaina Silvestre
    { il fodero della Spada Balmung è ricoperto da un'intreccio di piante e legno d'ebano }

    Anthea, La Spada dei Sogni Infranti
    { arma bianca a singolo taglio lunga 170cm }

    Vera Runa dell'Acqua
    { runa incisa sulla mano destra, che brilla di colore azzurro quando viene utilizzata }
    PassiveElfic Eritage
    { in quanto elfo Grifis è dotato di una bellezza sovrannaturale, che serve ai soli fini del gdr }

    Way of the Sword
    { grazie alla sua affinità con la spada Grifis è in grado di intuire la tipologia di attacco che sta per subire: se esso è fisico o magico }
    { grazie ad una particolare tecnica di spada Grifis può rendere difficilmente prevedibili gli attacchi, se e solo se l'arma viene estratta al momento dell'attacco e subito rinfoderata al termine dello stesso }
    { passiva only gdr che permette a Grifis di usare uno stile di combattimento a due spade }


    Sonata Arctica
    { Grifis emana un'aura capace di influenzare il prossimo passivamente, inducendolo a comportarsi nei suoi confronti con rispetto e riverenza }

    Etlreth The White Album
    { Grifis è in grado di lanciare i suoi attacchi senza alcun intermediario, e senza sprecare tempo prezioso }
    { l'aura gelida di Grifis può indebolire e rendere più fragili gli equipaggiamenti altrui, a seguito di attiva a consumo e di avvenuta cristallizzazione }


    Halo of the Justice
    { l'appartenenza ai LAM dona a Grifis il potere d'influenzare passivamente gli altri, inducendoli a ritenere giusta qualsiasi sua azione }

    Knight of the Light
    { Grifis grazie ad una benedizione di luce detiene un'incremento passivo in Velocità e Agilità pari al 25% }
    Attive

    A seconda del mana speso, queste si muovono indicando al Falco dove si trova e come ottenere quanto egli desidera di più in un raggio d'azione variabile (15 metri a Basso, 30 a Medio, 60 ad Alto e 120 metri a Critico); il suo effetto può essere protratto anche per due turni, sebbene area ed efficacia saranno dimezzati { la bussola con un consumo variabile basso dona un'auspex, che indica al Falco cosa egli desidera, e dove e come trovarla }. Per comodità, la Bussola fu successivamente incastonata in uno dei bracciali dell'Armatura, dove il falcò può consultarla rapidamente.

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    Una nuova minaccia - II

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    Quel misterioso luogo in cui eravate stati attirati emanava un debole alone di magia, quasi nullo. Tuttavia sarebbe bastato un minimo di concentrazione per accorgersi che la magia scorreva tra quelle costruzioni, sfasando lievemente la vostra capacità di percepire ogni altro essere vivente -per chi ne avesse l'abilità-. Sapete di non essere soli, ma non sapete esattamente stimarne la quantità e la posizione.

    Dopo una breve e incompiuta ispezione del luogo, Gajeel si trova davanti a quella che pareva un'antica porta di pietra circolare, incastrata tra quel che era rimasto di due pilastri, raggiungibile grazie ad un paio di gradini.
    La cosa più bizzarra è che, se fosse stata veramente una porta, non c'era alcun tipo di parete o di fondamenta di edificio attorno ad essa.
    Svoltando l'angolo di un edificio, ecco spuntare Masahiro alla tua sinistra, e allo stesso tempo TukTuk e Masticora alla tua destra.
    Avete a malapena il tempo per guardarvi meglio ed ecco Grifis che vola sopra le vostre teste dopo aver notato uno di voi.

    Una semplice coincidenza?

    Vi domandate il perché di tutto questo, e sarebbe bastato un rapido scambio di informazioni o un po' di spirito di osservazione per capire che il gruppo di Endolas si era misteriosamente riunito, ad eccezione di uno.
    Vi sareste aspettati anche l'arrivo di Coralia, ordunque.

    E invece?
    Una figura nuova e soprattutto maschile fece la sua apparizione alle vostre spalle.

    Improvvisamente, le rune scritte intorno al cerchio di roccia che si trova lì vicino cominciano a brillare. Un rapido bagliore accompagnato da un suono sordo annunciò l'apertura di un portale dimensionale proprio all'interno del cerchio, quasi avesse atteso proprio l'arrivo di voi cinque.

    Che sia un invito a entrare?





    Angolo QM

    Bene. Ora che vi siete incontrati decidete un po' come prendere la cosa, considerando che dovete per forza entrare nel portale XD
    Non mi pare ci sia altro da aggiungere :sisi:

    Scadenza: Martedì 27 Novembre 2012

    Enjoy!
     
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  8. _MajinZ_
     
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    Giunto proprio davanti alle rovine, Gajeel decise di non indugiare oltre, incamminandosi dopo un attimo di pausa in direzione del luogo visto in sogno. Mentre procedeva con l’esplorazione, ci mise poco a capire che quello non era un posto normale, la magia infatti ne impregnava ogni angolo, ogni pietra, scorrendo come le acque di un placido fiume. L’ispezione delle rovine comunque non durò più di tanto, visto che ben presto il moro si ritrovò davanti a qualcosa di alquanto bizzarro.
    La costruzione aveva tutto l’aspetto di una porta dalla forma circolare, delimitato lateralmente da un paio di colonne e raggiungibile tramite un paio di scalini. La cosa strana però, era che non c’era nessuna costruzione intorno a quella porta, quindi non chiudeva nulla e non fungeva da protezione, quindi a cosa serviva? Magari era un semplice monumento, ma il ferroso non si soffermò troppo ad osservarla, visto che il suo naso percepì qualcosa.
    Il Drago si voltò verso sinistra, notando Masahiro sbucare dall’angolo formato da uno dei tanti edifici decaduti. Lo salutò con un cenno della mano, restando abbastanza sorpreso da quella visita, anche se le cose sorprendenti non erano ancora finite. Infatti da destra spuntarono il molliccio blu e la fidata compagna dalla morbida criniera, subito dopo il Falco arrivò dal cielo con le ali spiegate. Erano in quattro, tutti accomunati da un dettaglio nemmeno tanto piccolo: avevano salvato Endolas, o almeno così credevano. Non sembrava proprio una semplice coincidenza, non poteva essere un caso che proprio loro si ritrovassero riuniti in quel luogo.
    Fatemi indovinare... strani sogni?
    Lanciò uno sguardo ai presenti, osservandoli tutti per un istante. Non ci voleva un genio per capire che stava succedendo qualcosa di importante, qualcosa legata forse alla loro visita nel mondo parallelo... o magari un brutto scherzo del destino. Mancava ancora qualcuno comunque, quindi il capellone si voltò alla ricerca della donna risucchiata insieme a loro da quel ciclone.
    A sto punto manca solo Coralia...
    ...e tu che ci fai qui?

    Il Dragonslayer fece saettare un’occhiataccia in direzione dell’alchimista Ermenegisto, con il quale aveva avuto un diverbio in quel del Sud. Era solo un dettaglio che quella scazzottata l’avesse provocata lo stesso ferroso, ma non aveva importanza. Però non vi era il tempo di ricordare i vecchi scontri, all’improvviso infatti le rune incise sulla strana porta presero a brillare, generando poi un bagliore e successivamente un suono sordo, annunciando così... l’apertura di un portale. La luce proveniva proprio dal centro del cerchio di pietra, si era attivato proprio quando il gruppo tornò ad unirsi, quasi fosse una specie di invito ad entrare. Gajeel si sistemò la sacca sulla spalla, poi osservò il comportamento dei compagni, portando alla fine la sua attenzione sul portale.
    Io vado.
    E senza attendere un briciolo di tempo in più, l’ammazzadraghi si mosse in avanti, camminando tranquillamente in direzione del portale. Poteva essere una trappola quella cosa, ma sapeva bene che se voleva trovare una risposta, doveva attraversare quella porta. Non aveva paura, stava semplicemente seguendo il suo istinto... e lui si fidava ciecamente del suo istinto.



    CITAZIONE
    Stato mentale: Curioso, preoccupato
    Stato fisico: Ottimale
    Energia: 100%

    Equipaggiamento:
    .Cloak of Shadows ~ Mantello delle Ombre
    Si tratta di un oggetto molto particolare, recuperato durante un'avventura del Dragonslayer in un altro mondo. Durante quel viaggio Gajeel ha affrontato il precedente possessore del mantello, sconfiggendolo e recuperando la "reliquia" insieme ai suoi compagni. All'inizio però non l'ha portato con se, ma una volta tornato sul semipiano, beh, si ritroa tra le mani il particolare indumento insieme a tutti i suoi poteri contro i quali il ragazzo si scontrò, avendo però la meglio.
    L'indumento si presenta come una normale felpa con cappuccio, priva però delle maniche di cui rimangono solo alcuni brandelli all'altezza della spalla. Il suo colore è nero e non presenta nessuna chiusura sul davanti, assumendo così la forma di un mantello. Una sua particolarità è il fatto che una volta indossato il cappuccio, gli occhi del possessore diventano completamente rossi, sia il bianco che l'iride, donando così un aspetto un po' demoniaco, ma solo esteticamente: non comporta nessun potenziamento o bonus.
    Oltre a ciò il mantello nasconde vari poteri legati a un fumo denso e scuro in cui muta secondo il volere dell'utilizzatore, permettendogli di fare numerose cose con esso come ad esempio volare o passare in luoghi inaccessibili. Ma i poteri, forse a causa del viaggio dimensionale sembrano regrediti e al momento sono in via di risveglio, infatti molti di essi sono bloccati. Starà al tempo e al potere magico del ragazzo risvegliarli.

    Abilità Passive:
    .Sento la tua puzza!
    [Olfatto supersviluppato - 30 metri]

    .Sono forte come un drago!
    [Power Up Forza 50%]

    .Il Ferro fa bene!
    [Passiva - Only GdR]

    Tecniche utilizzate:
    \\
     
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  9. TukTuk
     
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    Galleggiare era molto più comodo che camminare.
    In prima battuta, i piedi scalzi del Boggart non si sarebbero infangati con il terreno molliccio delle rovine.
    Le sue membra, gravate dal peso degli anni, cominciavano a dolere al semplice sostegno dell’esile corpo del bluastro, e sembrava che quella tecnica di movimento lenisse questa nefasta fatica.

    In secondo luogo, il Boggart aveva tutta la libertà di esplorare con lo sguardo le rovine che lo circondavano, raggiungendo questo o quel masso, avvicinandosi alle iscrizioni o soffermandosi su quella che forse, un tempo, era stata una statua o una qualsiasi altra effige.

    Il posto traboccava di magia, questo il cavalcaspirito lo poteva vedere chiaramente.
    I suoi occhietti ciechi si dimenavano sotto le pupille blu scuro, mentre la sua particolare vista saettava per tutto il suo campo visivo.
    La sua non era semplice curiosità… o meglio, non solo. Un dubbio, un sospetto, si insinuò nei suoi pensieri.
    Il luogo traboccava si di magia… ma sembrava anche che vi fosse qualcos’altro.

    Prima di entrare in quel luogo, Tuktuk aveva avvertito chiaramente la presenza di diverse anime all’interno delle rovine, eppure da quando era entrato, galleggiando a diversi palmi da terra, una specie di velo era calato sulla sua vista.
    Poteva ancora intuire la presenza di altri attori in quel teatro in rovina, ma non riusciva a distinguerli chiaramente. Perfino l’anima della Masticora era come coperta da una cataratta.

    Il Boggart ridacchiò. Per la seconda volta era chiamato nelle trame di Endolas, e per la seconda volta l’avventura cominciava con dei problemi alla vista… anche se, ad onor del vero, la prima volta si era ritrovato completamente cieco.
    Il molliccio planò dolcemente sul dorso della Masticora, che con uno sbuffo irritato accettò di farsi cavalcare, permettendo al proprio compare di concentrarsi meglio sulle proprie sensazioni, senza doversi preoccupare del volo.

    Lo spirito della leonessa era irrequieto, lo si poteva intuire molto facilmente. Due delle tre fauci erano serrate, mentre la possente coda di scorpione falciava l’aria, sollevando piccole nuvoli di polvere.

    Finalmente, il dinamico duo raggiunse quella strana costruzione, che quasi faceva da polo magnetico alle loro bussole interne. Era come se qualcuno li volesse li… e non solo loro, evidentemente.
    Al centro, quello che a tutti gli effetti, pareva un portale di pietra. Una mera costruzione rituale, o aveva un qualche altro scopo?

    Attorno a questa, il gruppo di Endolas si riformò: a quella distanza il molliccio non ebbe problemi a riconoscerne le anime.
    Il primo che vide fu il Drago metallico, che aveva soccorso tempo addietro, subito seguito da tutti gli altri… con l’unica eccezione della donna chiamata Coralia, che ben poco aveva avuto modo di conoscere… e che a quanto pareva era stata sostituita da una parente del metallico.

    Talmente strani da far impallidire un sonnambulo, compare… commentò il molliccio, mentre la Masticora salutava tutti i presenti con un ruggito a tre cori.

    Le presentazioni vennero accompagnate dalla rivelazione della struttura, che evidentemente era ben più che un semplice buco in un muro. Una trama iridescente si stese fra le colonne congiunte ad arco, generando quello che poteva essere a tutti gli effetti un accesso… un accesso a cosa, però?

    Ah, diamine… spero di non diventare di nuovo cieco. Ti seguo come un anatroccolo segue sua madre, compare. commentò con uno sbuffo, risollevandosi in volo e dirigendosi anch’esso verso il portale, condividendo ampiamente le sensazioni di Gajeel . Se qualcuno aveva previsto il loro arrivo e li aveva condotti li con così tanto sforzo, difficilmente lo avrebbe fatto per ucciderli sul colpo in una trappola così bieca… considerando il fatto che avrebbe potuto ottenere lo stesso risultato impiegando molte meno energie.

    La Masticora, ovviamente, lo seguì.

    CITAZIONE
    Boggart Tale


    Stato fisico:
    A posto.
    Stato psichico:
    Incuriosito
    Energia: 100%



    Companion:
    Masticora
    Secondo la tradizione Boggart, le Masticore erano delle creature ancestrali che, durante una guerra prima del tempo, scavarono i Cunicoli per mettere al riparo le popolazioni dall'attacco dei Demoni Macchine.
    Da quando i Boggart hanno preso possesso di queste antiche gallerie, i cavalcaspirito di ogni generazione tentano di mettersi in contatto con gli spiriti delle Masticore.
    Le apparizioni materiali di questi spiriti sono rare e spesso provocate dall'assunzione di droghe o alcol.

    Tuktuk è uno dei pochi cavalcaspirito fortunati ad essere stato convocato da una Masticora e di averne evocato lo spirito in forma materiale. Da allora la accompagna nel suo viaggio attraverso Endlos.

    La Masticora apparsa a Tuktuk è il grande Leone Celeste dalle tre Fauci.
    Come il nome suggerisce, la Masticora ha la forma di un leone blu di modeste dimensioni, dalla criniera bionda come il grano e dalle tre fauci.
    La creatura è dotata di artigli particolarmente affilati, si dice infatti che con quegli stessi artigli fossero stati scavati i Cunicoli stessi.
    La coda della masticora la differenzia nettamente da qualsiasi felino cui potrebbe vagamente somigliare. Invece del pelo azzurro, la coda si indurisce fino a ricoprirsi di un vero e proprio carapace, duro come il metallo. Lunga un metro, termina in una punta che rassomiglia in modo inquietante alla coda di uno scorpione.


    Passive:
    Occhi di un Cavalcaspirito.
    I Cavalcaspirito Boggart sono fin dalla nascita completamente ciechi. Questa è l'unica caratteristica che permette di di riconoscerli fin dal primo giorno dalla nascita, in quanto un Boggart vedente non potrà mai sperare di diventare un Cavalcaspirito.

    Tuttavia, questo handicap viene ampiamente ricompensato con la facoltà di vedere le anime degli altri esseri viventi, che agiscono come impulsi sonar e riflettono il mondo attorno a loro.
    La visuale di un Cavalcaspiriti è molto diversa da quella di una creatura dotata di vista convenzionale.
    I colori, la forma delle cose, le tonalità di luce e oscurità avranno un significato completamente diverso per chi vede il mondo attraverso la propria anima.
    Oltre a questo, questa visuale offre diversi vantaggi, come un utile funzione auspex che permette di rilevare la presenza di un anima nel raggio di 30 metri.

    [Passiva Auspex]

    Trascendenza spirituale. .

    I Boggart sono famosi per non conoscere la stragrande maggioranza delle fondamentali leggi della fisica.
    Molti di loro credono che il mondo sia un immenso cunicolo infinito, altri che sia semplicemente una torta.
    Altri ancora dicono che il mondo non esista, perchè la torta pigolava e se la sono mangiata.

    I Cavalcaspirito, invece, conoscono perfettamente le leggi che regolano il mondo materiale... semplicemente, scelgono di ignorarle.
    Come la stupida legge di gravità.

    Chi diavolo ha deciso che i corpi debbano stare attaccati a terra?
    Un bipede che giocava con delle mele? Giammai.
    Tuktuk non cammina da ormai 400 anni. Si limita a lievitare a qualche centimetro dal terreno, solitamente a gambe incrociate, fluttuando nell'aria.
    Non è un vero e proprio volo il suo, quanto un placido fluttuare nell'etere.

    [Passiva di Volo]

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    Con una rapida picchiata il Falco fu subito al cospetto dei presenti. Riconobbe fin da subito i volti di molti, a lui noti da tempo. Compagni di quella campagna nell'Endolas, eccoli riuniti ancora forse in nome della stessa realtà che li aveva rapiti anzitempo. Le rovine chiamavano a gran voce la loro esistenza. Ebbe tuttavia a sorprendersi quando, al posto della giovane Coralia, vide arrivare un'uomo che non aveva mai visto prima. Tralasciò di analizzare i piani che il destino aveva per loro, dal momento che l'incontro di tutti fu interrotto dall'aprirsi di un portale che sembrava condurre verso l'ignoto. O forse no?

    Gajeel fu il primo ad entrare, così come TukTuk e la Masticora. A quel punto, abbozzando un mezzo sorriso -e senza spiccare una parola- osò varcare l'ignoto anche lui. Tante cose erano cambiate dall'ultima volta che aveva intrapreso un viaggio verso l'altro mondo. Adesso era più forte.


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    Condizione fisica 100%, perfetta forma.
    EquipArmatura d'Argento del Falco
    { l'Armatura è composta di un materiale che la rende leggera e facilita i movimenti del Falco }
    { l'Armatura ha in dotazione un paio di ali abili passivamente al volo (per non oltre 5 metri in duello }


    Bussola d'Oro Rosa dei Venti
    { piccola bussola d'oro dotata di quattro lancette, rispettivamente una rossa e tre blu }

    Balmung La Spada degli Spiriti Silvani
    { lunga spada di tipo orientale (nodachi) di 150 cm totali }
    { la lama della spada possiede la capacità di tagliare anche rivestimenti o protezioni di notevole durezza }
    { abilità passiva che rende più incisivi e critici soltanto i colpi privi di consumo sferrati, come se questi colpissero sempre un punto debole altrui }
    { passiva only gdr che consente a Grifis di comunicare con il bosco, potendo sapere se e quando Fanedell è minacciata o è in pericolo }


    Guaina Silvestre
    { il fodero della Spada Balmung è ricoperto da un'intreccio di piante e legno d'ebano }

    Anthea, La Spada dei Sogni Infranti
    { arma bianca a singolo taglio lunga 170cm }

    Vera Runa dell'Acqua
    { runa incisa sulla mano destra, che brilla di colore azzurro quando viene utilizzata }
    PassiveElfic Eritage
    { in quanto elfo Grifis è dotato di una bellezza sovrannaturale, che serve ai soli fini del gdr }

    Way of the Sword
    { grazie alla sua affinità con la spada Grifis è in grado di intuire la tipologia di attacco che sta per subire: se esso è fisico o magico }
    { grazie ad una particolare tecnica di spada Grifis può rendere difficilmente prevedibili gli attacchi, se e solo se l'arma viene estratta al momento dell'attacco e subito rinfoderata al termine dello stesso }
    { passiva only gdr che permette a Grifis di usare uno stile di combattimento a due spade }


    Sonata Arctica
    { Grifis emana un'aura capace di influenzare il prossimo passivamente, inducendolo a comportarsi nei suoi confronti con rispetto e riverenza }

    Etlreth The White Album
    { Grifis è in grado di lanciare i suoi attacchi senza alcun intermediario, e senza sprecare tempo prezioso }
    { l'aura gelida di Grifis può indebolire e rendere più fragili gli equipaggiamenti altrui, a seguito di attiva a consumo e di avvenuta cristallizzazione }


    Halo of the Justice
    { l'appartenenza ai LAM dona a Grifis il potere d'influenzare passivamente gli altri, inducendoli a ritenere giusta qualsiasi sua azione }

    Knight of the Light
    { Grifis grazie ad una benedizione di luce detiene un'incremento passivo in Velocità e Agilità pari al 25% }
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    Mago guerriero, amante dei gufi e signore della piromanzia.

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    Alcuni dicono dal cimitero, altri dal cielo notturno... Decidete voi da dove vengo.

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    Quelle rovine non erano solo sconosciute e giunte in quel posto all'improvviso, ma avevano anche qualcosa di tremendamente sbagliato: poco dopo che vi aveva messo piede, infatti, le sue facoltà sensoriali arcane vennero messe davvero a dura prova, risultando stranamente ridotte e sfocate, imprecise, come se qualcosa di estremamente forte stesse creando una cappa di offuscamento attorno ai suoi sensi non fisici. Le rovine al piano superiore erano diroccate e avevano un aspetto quasi ancestrale, ma erano anche solide e le pietre non avevano tracce di umidità né alla vista né al tatto, cosa che le faceva probabilmente risalire anche ad un'età piuttosto remota, oltre a dire qualcosa sulla composizione e la conservazione del luogo. Tuttavia non era un geologo né un archeologo, quindi da lì non poté dedurre nulla più di quanto poteva vedere con i propri occhi o toccare con mano. Le rovine in sé, almeno nel tratto che esplorò, era peraltro spoglio e privo di pareti o decorazioni murali di sorta che potessero indicare da dove provenissero o quale genere di cultura potesse aver edificato quel complesso.
    Tuttavia quella "nudità" delle rovine era solo apparenza, perché quella cappa di oscuramento delle sue percezioni arcane non poteva essere casuale. Inoltre la presenza di Gajeel che aveva intravisto prima di sotto era un altro tassello che non poteva essere una mera coincidenza. Il suo Maestro gli aveva insegnato quand'era un giovane iniziato che due coincidenze costituivano un fatto che andava verificato con la dovuta attenzione e non si era mai sbagliato su quel punto.
    E quando decise di passare oltre ad esplorare un'altra area delle rovine, si ritrovò molto vicino ad uno spiazzo che aveva l'aria di essere centrale e che incorniciava una sorta di portale di forma circolare... di fornte al quale vide che Gajeel era già arrivato. Inoltre,a cnhe senza bisogno di ricorrere ai suoi Sensi Arcani, vide un'altra sua vecchia conoscenza farsi largo in volo nella stessa direzione.
    *Terza coincidenza, fatto acclarato* commentò fra sé lo shinobi dopo aver riconosciuto Grifis.
    Nell'istante successivo saltò giù dal piano sopraelevato dove si trovava, atterrando senza problemi sfruttando le sue capacità acrobatiche per non subire brutte conseguenze dall'altezza che lo separava dal terreno. Da lì lo shinobi, sempre ammantato di rosso come suo solito, uscì dall'angolo dov'era atterrato e si fece vedere e riconoscere senza dire una parola di cui non c'era bisogno: la comparsa del Boggart e della sua Masticora qualche secondo più tardi costituiì la quata coincidenza in troppo poco tempo: qualcuno o qualcosa voleva che coloro che erano finiti ad Endolas una volta vi tornassero a distanza di tutto quel tempo. Con una variante che Gajeel fu il primo a notare e che, dalle sue parole, sembrò persino conoscere: al posto della corvina Coralia si era fatto strada fino a quel punto un quinto individuo che nulla aveva di femminile e all'aspetto neppure pareva completamente sano di mente... ma a parte i due membri di sangue elfico, chi poteva dire di esserlo davvero in quel gruppo?
    Quando tutti arrivarono, il portale accese le proprie rune magiche ed il portale si animò. Il fenomeno era ormai piùche ovvio alla sua esperienza e anche pr gli altri il significato doveva essere altrettanto chiaro, tanto che, senza esitare, ognuno dei altri tre si mosse per attraversare il portale. Rimasto solo con l'altro, lo shinobi si rivolse allo sconosciuto quinto membro del gruppo e gli disse con tono fermo e sicuro: "Non so chi voi siate, ma dovete sapere che all'opera ci sono probabilemnt forse che hanno visto noi quattro protagonisti di una vicenda forse più grande di noi in un altro mondo. Seguendoci, non c'è garanzia che possiate tornare indietro, né che rimaniate illeso. E Gajeel sarà ciò di cui meno dovrete preoccuparvi, temo."
    Dopo averlo avvertito, anche il vecchio mezz'elfo varcò senza esitazione il portale: la scelta sarebbe spettata esclusivamente allo sconosciuto lì sopraggiunto, così come lui aveva scelto di tornare ad Endolas. Forse il destino per una volta si stava dimostrando misericordioso e gli stava dando una possibilità per rendere quel mondo migliore... ma conoscendo quella dannata forza, era molto probabile che così non fosse.
     
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    The Ghost Sweeper

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    Il portale.


    Ermenegisto, forse non aveva appieno capito cosa stesse succedendo, ma andando avanti nelle rovine , continuava a sentirsi veramente strano e specialmente aveva la sensazione di non essere solo ed è così che era. Arrivò vicino a quello che sembra essere un o qualcosa per aprirlo e rivide quel vecchio disgraziato del cacciatore dei draghi, più altre tre persone, tra cui una aveva una sorta di leone, poco raccomandabile, che non aveva voglia di disturbare, e un altra scese dal cielo volando (?) vestito con un armatura bianca che non conosceva e un guerriero mezz'elfo che insieme al lucertolone amorfo gli rivolse parola.

    “Cosa ci faccio io qui?. No la domanda e cosa ci fai tu qui razza di lucertolone amorfa.Guarda che io e te non abbiamo ancora finito!Tela farò pagare tutte un giorno di questi!”.

    Avrebbe avuto una gran voglia di ripestarlo e fargliela pagare per averlo attaccato al villaggio, ma forse non ne valeva la pena, quindi rimase in silenzio a guardare lo strano fenomeno , di quelle rune che si illuminarono fecero aprire il portale.
    Ermenegisto si grattò la testa,(non capendoci un gran che però voleva scoprire tutta sta faccenda) appena sotto il cappello avvicinandosi, guardando da molto vicino quel mezz'elfo mentre si buttava nel portale come lui e gli altri tre.

    “Senti un po’ la vedi la cicatrice che ho in faccia e che mi ha accecato la vista? Questo è il simbolo che ho già trasgredito, quindi non ho paura proprio di nulla. Pensa a fare il tuo lavoro, anzi che fare l’uccello del malaugurio.”.

    Mentre parlava si alzò leggermente la frangia per far vedere la cicatrice e i suoi occhi ciechi, poi seguì l’uomo con l’armatura bianca sceso dal cielo e entrò nel portale .

    °Vediamo un po’ cosa mi nasconde questo portale…°.

    “Ehi chi arriva ultimo dall’altra parte paga da bere!”.









    fxz2mt




    narrato;parlato""; pensato°° & monologhi<<>> Parlato Esterno






    Dati & Riassunti

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    Nome:Ermenegisto /Udertaker
    Stato fisico:buono.
    Stato Psicologico:buono.

    ___________________________________________________________
    Riassunto:



    Azioni:








    “L'alchimia è un'arte Perfetta che nessun uomo può capire. „


    Edited by Lady Violate™ - 2/12/2012, 01:05
     
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    Una nuova minaccia - III

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    Un bagliore di luce accecante della durata di qualche istante vi accompagna durante il vostro breve transito da Endlos verso Endolas per la seconda volta, escluso Ermenegisto.
    Sicuramente rimembrerete il vostro primo arrivo: risucchiati violentemente dal ciclone e precipitati a pochi metri dal suolo nelle strade della capitale.
    Questa volta però non successe nulla di tutto ciò: il viaggio in fin dei conti era stato tranquillo e...

    Una volta riacquistata la vista vi accorgete che non siete circondati dagli edifici di Roland, bensì da alberi. Alberi dalla corteccia marrone e dalle foglie di tutte le sfumature di viola possibili. Siete usciti da una struttura pressoché identica a quella da cui siete entrati, con la differenza che questa stava sprofondando ormai nel terreno e non vi era alcun rimasuglio di edifici intorno ad essa; solo vegetazione.
    Tuttavia la capitale non era così distante, poiché se ne vedono perfettamente le alte torri che puntellano la città, e quella centrale ne fa da vertice in tutta la sua imponenza e maestosità.

    Se qualcosa non andava, doveva per forza essere in città.

    Raggiungete le alte mura di Roland, perfettamente lisce in ogni sua sfaccettatura e davanti all'imponente portone in legno decorato d'oro in tutto il suo contorno, due soldati stanno perfettamente eretti ai suoi lati. Vi avevano già notati in lontananza, poiché il sentiero che conduce al cospetto del cancello è del tutto scoperto.
    Tuttavia aspettarono che li raggiungeste prima che vi puntassero contro le lance. Nonostante siano completamente imbottiti di armatura, gli occhi sono visibili e il loro sguardo si sofferma più spesso su TukTuk e la sua fedele compagna.

    - La città è chiusa ai visitatori. Se mi mostrate il vostro lasciapassare vi aprirò il cancello. -




    Angolo QM

    Molto bene.
    Allora, mi pare chiaro che voi non avete il lasciapassare.
    Vi chiedo di pensare BENE a come comportarvi. Quale azione potreste compiere per raggiungere più in fretta il vostro obiettivo? (che non sia l'apertura del cancello, ovviamente XD)
    Infine vi informo che questa volta la magia funziona su Endolas (non lo dico tanto per voi dato che avevate ingerito la pillola, ma per Ermenegisto che può utilizzarla nonostante non l'abbia mai presa), di conseguenza le guardie non sono affatto una minaccia per voi.

    State attenti.

    Scadenza: Lunedì 3 Dicembre 2012

    Enjoy!
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Il classico viaggio tra mondi, costruito attorno al mistero del viaggio stesso, accompagnato da un tenue raggio di luce e conclusosi con un momento di stasi; e gli parve che quel nuovo mondo stesse costruendosi attorno a loro come per magia, neanche fosse stato ideato proprio nell'istante in cui vi si materializzavano. Certo, memore del primo viaggio verso quei lidi di Endolas, adesso trovò il tutto fin troppo tranquillo. Niente tempeste. Nessuna sensazione di confusione derivante dalla traversata dimensionale. E quando poté finalmente guardare quell'angolo di realtà, poté immischiarsi dentro il verde degli alberi. La nostalgia di Fanedell in quel luogo si palesò opprimente, tant'è che volle uscirne il più presto possibile: troppi ricordi gli dava lo stare a ridosso di fronde e arbusti. Non si soffermò sulla colorazione, guardò oltre verso la capitale dove già una volta si erano addentrati all'avventura.

    Seguito certamente dai compagni di quel bizzarro viaggio, Grifis soggiunse infine alle mura di Roland e quivi, notandone la perfetta simmetria e le sublimi decorazioni, ammise a sé che mai aveva veduto niente di simile prima. Come il più classico dei castelli, due guardie facevano da vedette ad un portone di legno con decorazioni dorate, in segno evidente di guardia per impedire a chicchessia di passare. Neanche giunto a destinazione che subito queste fecero segno di fermarsi, onde mostrare loro i permessi per potersi introdurre in città. Grifis di tutta risposta fece per infilare le mani in qualche tasca, quando invece estrasse fulmineamente la sua Spada degli Spiriti Silvani onde colpire i due uomini sulla nuca. Oltre alla sua fantomatica velocità, acquisita in quell'avventura al fianco di Masahiro, la sua arte con la spada si era così evoluta da consentirgli di sfoderare attacchi di spada capaci di cogliere di sorpresa chiunque, rendendogli difficile capire anche solo d'essere sotto attacco. Al fine del gesto avrebbe rimesso la lama al suo posto, assicurandosi che le due guardie fossero incoscienti e prive di sensi per il tempo necessario a farli entrare.


    icon10

    Legenda

    StatusMana totale 95%
    Consumi
    Condizione fisica 100%, perfetta forma.
    EquipArmatura d'Argento del Falco
    { l'Armatura è composta di un materiale che la rende leggera e facilita i movimenti del Falco }
    { l'Armatura ha in dotazione un paio di ali abili passivamente al volo (per non oltre 5 metri in duello }


    Bussola d'Oro Rosa dei Venti
    { piccola bussola d'oro dotata di quattro lancette, rispettivamente una rossa e tre blu }

    Balmung La Spada degli Spiriti Silvani
    { lunga spada di tipo orientale (nodachi) di 150 cm totali }
    { la lama della spada possiede la capacità di tagliare anche rivestimenti o protezioni di notevole durezza }
    { abilità passiva che rende più incisivi e critici soltanto i colpi privi di consumo sferrati, come se questi colpissero sempre un punto debole altrui }
    { passiva only gdr che consente a Grifis di comunicare con il bosco, potendo sapere se e quando Fanedell è minacciata o è in pericolo }


    Guaina Silvestre
    { il fodero della Spada Balmung è ricoperto da un'intreccio di piante e legno d'ebano }

    Anthea, La Spada dei Sogni Infranti
    { arma bianca a singolo taglio lunga 170cm }

    Vera Runa dell'Acqua
    { runa incisa sulla mano destra, che brilla di colore azzurro quando viene utilizzata }
    PassiveElfic Eritage
    { in quanto elfo Grifis è dotato di una bellezza sovrannaturale, che serve ai soli fini del gdr }

    Way of the Sword
    { grazie alla sua affinità con la spada Grifis è in grado di intuire la tipologia di attacco che sta per subire: se esso è fisico o magico }
    { grazie ad una particolare tecnica di spada Grifis può rendere difficilmente prevedibili gli attacchi, se e solo se l'arma viene estratta al momento dell'attacco e subito rinfoderata al termine dello stesso }
    { passiva only gdr che permette a Grifis di usare uno stile di combattimento a due spade }


    Sonata Arctica
    { Grifis emana un'aura capace di influenzare il prossimo passivamente, inducendolo a comportarsi nei suoi confronti con rispetto e riverenza }

    Etlreth The White Album
    { Grifis è in grado di lanciare i suoi attacchi senza alcun intermediario, e senza sprecare tempo prezioso }
    { l'aura gelida di Grifis può indebolire e rendere più fragili gli equipaggiamenti altrui, a seguito di attiva a consumo e di avvenuta cristallizzazione }


    Halo of the Justice
    { l'appartenenza ai LAM dona a Grifis il potere d'influenzare passivamente gli altri, inducendoli a ritenere giusta qualsiasi sua azione }

    Knight of the Light
    { Grifis grazie ad una benedizione di luce detiene un'incremento passivo in Velocità e Agilità pari al 25% }
    Attive

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  15. _MajinZ_
     
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    Una luce accecante investì Gajeel non appena questi mise piede nel portale. Il bagliore lo costrinse a chiudere gli occhi e a coprirsi il volto con il braccio, il tutto mentre cercava di avanzare, imprecando con ogni termine che conosceva mentre il breve viaggio giungeva al termine. Sicuramente quest’ultimo viaggio era molto meglio del precedente, quando quel ciclone aveva rapito tutti da Endlos, portando tutti su Endolas... proprio come questa volta.
    Infatti una volta riacquistata la vista, il Drago si rese subito conto che quello non era più il presidio Est, ma a giudicare dal colore violaceo delle chiome degli alberi, non c’era più alcun dubbio: quel bosco, quell’intero mondo si trovava nella dimensione parallela. Diversamente dalla volta precedente, però, il gruppo non era arrivato nel bel mezzo di una città, nemmeno in delle rovine identiche a quelle presenti su Endlos, visto che era presente solo la porta di pietra, circondata dalla vegetazione. Aguzzando lo sguardo un po’ più avanti, però, era possibile adocchiare le guglie delle torri più alte presenti nella capitale, il che significava che non erano poi così lontani dalla civiltà. Se volevano trovare delle risposte, però, il modo più rapido per farlo era dirigersi in città, quindi il ferroso si mosse insieme al gruppo proprio in quella direzione.
    In breve raggiunsero le alte e lisce mura di Roland, attraversando un sentiero completamente scoperto, cosa che li fece avvistare dalle guardie presenti al portone, molto prima che giungessero vicini ad esso. Di certo non era una bella situazione, soprattutto perché nessuno di loro possedeva un lasciapassare... quindi un’azione a sorpresa era del tutto sconsigliata. Ma allora che fare? L’unica cosa sensata, anche se rischiosa, era quella di usare la forza per farsi strada.
    Il moro osservò per qualche istante quelle lance, pensando a quale fosse il loro sapore e quasi nello stesso istante fece per sollevare il braccio, con l’intenzione di trasformarlo nella sua arma preferita: il martello. Questa volta, però, qualcuno lo precedette. Pensava davvero di essere l’unico ad avere idee estreme come quelle, purtroppo si sbagliava di grosso, visto che il Falco servendosi di una rapidità eccezionale, estrasse la sua spada e con essa menò dei fendenti inoffensivi diretti alla nuca delle guardie, con l’intenzione di tramortirle... un gesto che fece sorridere il Dragonslayer, mentre riportava il braccio lungo il fianco. Ovviamente era pronto a menare qualche pugno, nel caso in cui l’attacco del bianco non fosse andato a buon fine, anche se quelle guardie... beh, non ricordava che avessero una grande forza, non potevano molto contro di loro, almeno in teoria.



    CITAZIONE
    Stato mentale: Sorpreso
    Stato fisico: Ottimale
    Energia: 100%

    Equipaggiamento:
    .Cloak of Shadows ~ Mantello delle Ombre
    Si tratta di un oggetto molto particolare, recuperato durante un'avventura del Dragonslayer in un altro mondo. Durante quel viaggio Gajeel ha affrontato il precedente possessore del mantello, sconfiggendolo e recuperando la "reliquia" insieme ai suoi compagni. All'inizio però non l'ha portato con se, ma una volta tornato sul semipiano, beh, si ritroa tra le mani il particolare indumento insieme a tutti i suoi poteri contro i quali il ragazzo si scontrò, avendo però la meglio.
    L'indumento si presenta come una normale felpa con cappuccio, priva però delle maniche di cui rimangono solo alcuni brandelli all'altezza della spalla. Il suo colore è nero e non presenta nessuna chiusura sul davanti, assumendo così la forma di un mantello. Una sua particolarità è il fatto che una volta indossato il cappuccio, gli occhi del possessore diventano completamente rossi, sia il bianco che l'iride, donando così un aspetto un po' demoniaco, ma solo esteticamente: non comporta nessun potenziamento o bonus.
    Oltre a ciò il mantello nasconde vari poteri legati a un fumo denso e scuro in cui muta secondo il volere dell'utilizzatore, permettendogli di fare numerose cose con esso come ad esempio volare o passare in luoghi inaccessibili. Ma i poteri, forse a causa del viaggio dimensionale sembrano regrediti e al momento sono in via di risveglio, infatti molti di essi sono bloccati. Starà al tempo e al potere magico del ragazzo risvegliarli.

    Abilità Passive:
    .Sento la tua puzza!
    [Olfatto supersviluppato - 30 metri]

    .Sono forte come un drago!
    [Power Up Forza 50%]

    .Il Ferro fa bene!
    [Passiva - Only GdR]

    Tecniche utilizzate:
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53 replies since 8/11/2012, 16:51   729 views
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