[EM] Excuse me, where is Suna?

Un giorno come un altro, in quel del Presidio Sud.
Si annoiava il von Schneider, e quando era annoiato, l'unica cosa che riusciva a rilassarlo - oltre che a mozzare teste, s'intende - era abbandonarsi in una passeggiata solitaria, lontano da tutto e da tutti.
La vita nei territori meridionali era alquanto frenetica, e anche un tipo "iperattivo" - per usare un eufemismo - come lui, aveva bisogno di staccare la spina, di tanto in tanto.
E che fosse l'arido deserto dello Yuzrab, o gli oscuri e sudici cunicoli di Merovish, poco importava.

Daleli, Rovine dei Villaggi Distrutti. Era quello il nome che era stato affibiato al quel posto dimenticato da ogni anima viva. Una città cimiteriale, un qualcosa che fu in passato, ma che ormai non mostrava altro che le sue pallide ceneri.
Ci era già stato lì, nella città fantasma. Il Malkavian ancora ricordava del suo primo incontro con Kozlov, il Russo che poi reclutò tra gli Eversori. Sconfissero un Vanathui quella volta, vedendosela alquanto brutta.

E mentre si destreggiava tra le rovine e le macerie, proprio quando i raggi del sole stavano per uscire di scena, la sua attenzione venne attirata da qualcosa. Un qualcosa di strano, che volteggiava nel cielo. Una cosa mai vista prima.
« E quello che cazzo è!?!? » berciò intensamente, quasi urlando per lo stupore e l'incredulità.

Nella sua lunghissima vita da Vampiro ormai credeva di averle viste tutte, soprattutto da quando era giunto su Endlos. Ma ogni volta si stupiva di come le stramberie di quella dimensione fossero in grado di impressionarlo.

Gli occhi ancora increduli del Malkavian seguirono l'altro, in quel suo moto discendente, che lo portò ad atterrare, a pochi passi dal Vampiro.

« Shinoche? » rispose Schneider, palesando una certa ignoranza sull'argomento. In realtà, non sapeva di cosa quello stesse parlando.
Probabilmente, si trattava di un forestiero, un altro naufrago dimensionale, che come tanti, era piombato su Endlos per sbaglio.
« Qui siamo in una dimensione chiamata Endlos. » chiosò, non levando gli occhi di dosso dal suo interlocutore nemmeno per un attimo « A Daleli precisamente, Presidio Sud. »

Quanto era strano quel tipo. Aveva un abbigliamento davvero poco consono, ai territori meridionali. Sì, come se in quella fogna, qual'era il Sud, ci fosse posto per concetti come l'adeguato o l'inadeguato.
« Dimmi...chi sei?...Da dove vieni?...E soprattutto » continuò il von Schneider, glissando abilmente sulla domanda del tizio circa la sua identità « Cos'era quella cosa sulla quale volavi? »

Quel tipo era decisamente strano. Più di quanto si potesse immaginare.
Il suo modo di parlare, il suo atteggiamento, chi diceva di essere. Ormai non vi erano più dubbi che si trattasse di uno straniero, di un naufrago dimensionale.

« Iwa? » domandò il von Schneider, palesando la sua ignoranza circa l'ubicazione di quel posto.
E sì, avrebbe certamente chiesto di più allo straniero, se soltanto quello non si fosse esibito in una dimostrazione non richiesta della sua arte.
L'occhio Corrotto potè notare distintamente i movimenti dell'altro, intento nell'infilare la mano in un sacchetto, per poi generare dal palmo della mano una creatura alata, proprio come quella precedente, solo molto più piccola.
Il Malkavian percepì subito il pericolo, il suo sesto senso era pressoché perfetto. L'altro era determinato ad attaccarlo.
Si preoccupò, tanto da inarcare un sopracciglio.

« Ehi, non avere fretta signorina. » berciò, apostrofando il biondo con disprezzo. Il suo timbro graffiato si unì al rumore sordo dell'esplosione del pennuto creato da quel tizio, deflagrato in modo abbastanza appariscente.
La sua reazione fu istantanea. Ammantò il corpo di un'aura sinistra, non muovendosi di un passo « Non è affatto educato presentarsi in questo modo. »

Mentiva, e spudoratamente, anche.
Quel fare aggressivo, quasi impulsivo, lo colpirono alquanto.
« Sai una cosa? » sibilò, mentre il fumo che si dilatava avrebbe svelato la sua figura praticamente indenne « Saresti proprio adatto ad unirti agli Eversori. »

La butto lì, senza pensarci troppo. Così, su due piedi.
Se l'altro si fosse incuriosito, avrebbe approfondito il discorso.
Altrimenti, ognuno per la sua strada.
E tanti saluti.

Centro, e al primo tentativo anche.
Quel tipo si mostrò molti interessato alla faccenda, domandando apertamente cosa fossero gli Eversori.
Un comportamento legittimo, dopotutto, nessuno accetta così, di punto in bianco, una proposta da uno sconosciuto, senza sapere praticamente nulla.

« Io sono Klaus von Schneider. » si presentò il Vampiro, facendo bello sfoggio di un sorriso a trentadue denti, canini appuntiti inclusi « Faccio parte di un'organizzazione, gli Eversori di Merovish. Siamo un gruppo di mercenari e guerrieri d'elite che lavorano insieme per un scopo comune: Il predominio del Presidio del Sud... » attimi di pausa, per fissare dritto l'altro, e fargli capire l'importanza del loro progetto « ...l'eversione totale. »

Il biondo artista sembrava un tipo interessante, la sua "arte" - come la chiamava lui - poteva tornare molto utile agli Eversori. Lo aveva intuito subito il Malkavian, sin da quando aveva scrutato quell'enorme volatile in cielo. « Tu potresti mettere a disposizione la tua arte per noi... » chiosò, cercando di trovare parole accattivanti, che avrebbero attirato ancora di più il biondo « E noi potremo mettere a tua disposizione tantissime altre cose: soldi, fama, potere. » un 'ultima pausa, per poi concludere con quello che - probabilmente - più interessava all'altro « Ma sopratutto un "palcoscenico", dove potrai esprimere liberamente il tuo estro ed il tuo talento. »

Il copione era stato recitato a dovere, ormai ne aveva reclutati parecchi di adepti, lo aveva imparato più che bene. Non restava altro da fare che attendere la risposta.
« Allora, cosa mi dici... » sibilò come un serpente a sonagli « ...mio caro...com'è che ti chiami? »

« Perfetto. »
La voce roca e graffiata del Malkavian andò a scorticare l'aria, disturbando il silenzio e la quiete di quel posto.
L'uomo di nome Deidera aveva accettato l'offerta del Vampiro, palesando un notevole interesse circa la faccenda degli Eversori.
Si gongolava Klaus. Se quei tirchi dei capi Eversori gli avessero dato una percentuale su ogni nuovo membro reclutato, sarebbe diventato il pi ricco di tutta Endlos.

« Allora seguimi, Deidara. » tuonò, voltanto le spalle al suo interlocutore, iniziando ad incamminarsi lentamente verso quella che sarebbe stata la loro prossima destinazione « Ti condurrò alla nostra Tana. »

SPOILER (clicca per visualizzare)

Perfetto, arrivo e arruolamento conclusi. Una volta accantonata Nike potrai far entrare in scena Deidara XD. Alla prox