Lo spirito dei dolori futuri

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    SSA Delta


    Group
    Member
    Posts
    812

    Status
    Anonymous

    Tamburellò insofferente sul bracciolo della poltrona, cercando di alleviare la noia. In ritardo. Come sempre, d'altra parte. Si potrebbe pensare che, con tutti i sussidi, i benefit e il supporto statale, lavorare alle dipendenze del governo asghabardiano sia il meglio che si possa ottenere, ad Asghabard. E in un certo senso era vero, ma questo non escludeva certo la Prima Direttiva, universale in tutta la galassia....i trasporti pubblici sono sempre un disastro.
    Per la fattispecie erano le sette e cinque del mattino, Jattur era seduto sulla banchina del treno a levitazione magnetica da circa mezz'ora ormai e l'ultimo, recente aggiornamento del ritardo dei treni mostrava che il suo sarebbe dovuto arrivare... un quarto d'ora fa! Se avesse potuto permetterselo avrebbe preso una navetta ogni giorno, diamine. Ma essere un apprendista ssa significava anche fingersi in tutto e per tutto un semplice marinaio - dunque niente abbonamento gratuito.
    A volte la vita fa proprio schifo.

    Mentre la sua mente tergiversava su cose assolutamente inutili e ridondanti pur di obliterare un po' di noia, il suo minipalmare iniziò a vibrargli in tasca. Lo prese e premette il tasto per accettare la chiamata senza neppure guardare il nome del chiamante. « Qui Shattur. » disse, abbastanza apatico.
    +++ Ehi, J, sono Yed. +++ disse la voce dall'altoparlante. +++ Per caso disturbo? +++

    Jattur sbuffò, sorridendo sarcasticamente. Yed Korgerd. Si erano conosciuti sulla Sphinra, entrambi cadetti al loro primo imbarco, entrambi sopravvissuti con una crisi di nervi. Da allora si erano sentiti poche volte... di solito quando Yed aveva bisogno di qualcosa. Non era l'unico a cui scroccava favori che puntualmente non restituiva mai, ma di recente sembrava aver deciso che Jattur era il suo risolviguai preferito. Che goduria!

    « Sputa il rospo, marinaio: in che guaio ti sei cacciato questa volta? »
    +++ Senti, ti ricordi quell'esperimento del dipartimento di fisica di cui si è parlato qualche tempo fa, che volevano inserirlo nel sistema di crediti per i cadetti e compagnia bella? +++
    « Piuù o meno. » rispose aggrottando la fronte, confuso. Che c'entrava?
    +++ Beh, prima di dare il via libera i capi volevano un test sul campo e io mi sono offerto volontario. Cioé, sai che ho sempre voluto vedere uno di quei cosi in azione sul serio, no? +++
    Jattur alzò gli occhi al cielo. « Senti, sta arrivando il mio treno. » mentì con disinvoltura. « Puoi stringere? »
    Dall'altra parte della linea sentì inspirare bruscamente, poi più nulla per diversi secondi. Stava iniziando a credere che fosse caduta la linea per qualche motivo quando infine Yed parlò: +++ Il problema è che... me ne sono scordato uno. +++

    Per più o meno un paio di secondi rimase immobile, quasi pietrificato. Poi sbottò.
    Di brutto.

    « Cosa? » esclamò, incredulo. « Mi stai prendendo in giro, per caso? »
    +++ Purtroppo no. Senti... +++
    « 'Senti' le corna di mia nonna, razza di imbecille! » sibilò, alzandosi dalla panchina. Addio treno... « Questo non è una cosa da prendere alla leggera, Yed. Hai idea di che succederà se qualcun altro viene a sapere di questa storia?! »
    +++ Lo so, lo so! +++ disse Yed, questa volta veramente nel panico. Non era una minaccia da poco, la sua: a cose come quello il governo ci stava molto attento. E quando il governo era attento a qualcosa, le persone camminavano in punta di piedi. +++ Se non mi fidassi ciecamente di te non ti avrei certo chiamato, ti pare? +++
    « Infatti non avresti dovuto chiamare e basta! Certe cose si dicono a voce, dannazione. »
    +++ Se ne avessi avuto il tempo lo avrei fatto, ma... +++
    « ...ma l'università fa dei controlli, vero? » Jattur sibilò. Di bene in meglio! « Quanto tempo hai? »
    +++ Diciamo... due ore? +++ disse Yed, esitante.
    Jattur batté le palpebre. « Ah. »
    +++ Ti prego, dimmi che ce la fai! +++
    « Ci posso provare. » rispose, lanciando un'occhiata alla tabella dei treni. Troppo tempo, dannazione. Iniziò a muoversi verso l'uscita. « Ora riattacco, o non farò in tempo. »

    Riattaccò - quasi in faccia a Yed - poi si mise a correre. Doveva trovare in fretta una navetta, o non sarebbe riuscito a fare in tempo. Però, mentre correva, c'era ancora una cosa da fare.
    Il suo palmare lampeggiò, indicando di essere riuscito a contattare l'utente prescelto.

    +++ Spero che tu non stia per dire che arriverai in ritardo di nuovo, Jattur. +++ lo accolse il grugnito di Terad Fergusson. A giudicare dal tono moderatamente seccato quel giorno era di buon umore. Bene, ne aveva bisogno.
    « No, non arriverò in ritardo. » disse Jattur. « In effetti, oggi non arriverò affatto. »
    Un attimo di pausa, poi una sonora risata gli fece allontanare violentemente la testa dal palmare. +++ Questa si che era divertente! +++
    Divertente... certo. « Motivazioni personali. Recupererò l'allenamento domani. Ora devo andare. »
    +++ Un secondo, che stai... +++

    Riattaccò. Probabilmente il giorno dopo avrebbe passato qualche guaio, ma al momento non gli importava.
    I guai ce li aveva adesso.


     
    Top
    .
  2. † Guerra †
     
    .

    User deleted


    Vi trovate, umani per l'ennesima volta, in una sala riunioni. Semicircolare, dai muri scuri e l'illuminazione quasi inesistente, un incrocio tra un'arena e un cinema a colpo d'occhio - e piena di gente, uomini e donne che parlano sottovoce. Sono persone strane, niente che abbiate mai visto fino ad adesso: le loro uniformi sono completamente nere, orlate di rosso, porpora, viola, giallo, verde in motivi intricati; i loro movimenti sono agili e misurati, pensati con cura per evitare qualunque spreco, e vi accorgete che persino all'interno dei confini sicuri di quell'aula tutti guardano ovunque, come temendo un attacco improvviso. Alla cintura alcuni mostrano fondine per pistole laser, ma tutti hanno dei piccoli bastoni di metallo lucido che riconoscete all'istante: spade laser.
    Questi non sono soldati, sono ssa.

    Un uomo sale sulla predella illuminata in fondo alla sala riunioni e lo riconoscete: è Terad Fergusson, la persona che ha insabbiato quanto è successo nell'ospedale dove era ricoverato Jattur. « Buongiorno a tutti. » disse cordialmente. « Scusate per l'ora tarda, sappiamo che avete tutti voglia di colazione, ma abbiate un po' di pazienza: vi prometto che tra cinque minuti non avrete più fame! » Alle sue spalle Gnrraul sghignazza senza motivo, come pensando a chissà quale scherzo. Senza altri preamboli Terad si voltò e, palmare alla mano, fece partire la presentazione sullo schermo dietro di lui.

    L'immagine che vedete basta da sola a dare il voltastomaco.
    La stanza è oblunga, rettangolare, forse dieci metri per cinque, collassata su se stessa come se i muri ora anneriti fossero collassati su se stessi, incapaci di reggere il loro stesso peso. Il pavimento è nero e rosso, coperto da una brodaglia vischiosa e rivoltante che è fatta di sangue e qualcos'altro che arriva fino alle ginocchia. C'erano grumi sciolti di metallo e plastica che galleggiavano in quel liquido, e cose dai colori più morbidi che non erano né metallo né plastica ma che in nessun caso avreste detto essere parti del corpo umano. O di diversi.

    « Astred, tredici marzo 1187 α. » commentò allegramente Terad, completamente imperturbato dall'immagine. « Questo era un complesso minerario per la depurazione e il differenziamento dei cristalli estratti. In breve: gli intrusi si sono infiltrati in uno dei magazzini, hanno rubato qualche decina di litri di schifezze chimiche e lo hanno rilasciato nell'impianto di ventilazione creando un composto altamente corrosivo. Quelli che vedete adesso per inciso sono i corpi - quello che non è stato liquefatto, cioé. C'erano circa cinquemila persone, tutti civili, nel complesso. Non c'è stato alcun sopravvissuto nella struttura principale né negli edifici circostanti, che includono: una mensa, un piccolo navettiporto privato, gli immancabili depositi e laboratori... » fece una pausa, le parole sulla punta della lingua « e un asilo. »

    Si voltò, scandagliando con il suo solito sguardo allegro i valenti difensori dell'ordine dinnanzi a lui. Non sembravano tanto valenti adesso, anche alla scarsa luce della sala riunioni. C'erano persone come lui che riuscivano a guardare una cosa del genere e sorridere, semplicemente perché non c'era più nulla da fare. Loro no, però, loro no: erano ssa da poco in fondo, nessuno più di due anni. Lui, ormai da venti.
    Alla fine o impari a farti scivolare certe cose di dosso o impazzisci.

    « Noi sapevamo di questo attacco, signori. » disse, tanto intenso da risultare quasi rabbioso. « Lo avevamo previsto, avevamo preso le nostre precauzioni. Sul posto c'erano cinque dei nostri con i luoghi, le date, gli orari e i nomi. Avevamo un piano, supporto logistico, profili psicologici, strumenti adeguati... tutto, tutto quello che ci serviva ad impedire questo massacro. E all'inizio è andata bene, è andata davvero bene: la gran parte dei commandos nemici sono stati eliminati nelle prime fasi dello scontro, alcuni sono rimasti imbottigliati in vicoli ciechi, altri ancora sono stati bloccati in altri modi. Solo uno è riuscito a sfuggire alla nostra trappola. Uno dei nostri lo ha inseguito, gli ha dato la caccia, lo ha trovato, lo ha inchiodato ad un angolo. Il bastardo nel frattempo s'era procurato un ostaggio, ma sappiamo tutti cosa fare in simili circostanze, no? Cinquemila vite ad una - cazzo, la matematica non è mica un'opinione! » Sorrise alla sua platea, ferocemente. « E tuttavia quell'ssa - si, uno come noi: addestrato, consapevole delle conseguenze, ammonito più e più volte sul da farsi in simili situazioni - ha fatto l'unica cosa che non avrebbe dovuto fare... »
    Li guardò uno ad uno, l'espressione dura, gli occhi decisi, il sorriso sinistro.
    « ha esitato. »

    Sfiorò col pollice lo schermo del palmare e l'immagine cambiò, allargandosi sempre più: non più all'interno del complesso, ma una visione dall'alto di tutta l'area circostante - ceneri fumanti e muri semiliquefatti, terra liquefatta ed avvelenata per centinaia di metri intorno alle rovine, navette e mezzi di soccorso che sciamavano sull'area - e mai, mai, mai, neppure ai margini dell'immagine, si vide qualcosa che non era distrutto oltre l'umana concezione. Terad Fergusson si voltò verso la platea con un sorriso ferino e allargò le braccia come ad abbracciarli tutti, in preda ai conati di vomito o meno.

    « Questo, signori, è il mondo in cui viviamo. » urlò. « Benvenuti nel nostro personalissimo MARE DI MERDA! »
    Detto ciò, scese dalla predella e fu inghiottito dall'oscurità, inseguito dall'eco della sua stessa folle risata.

    Un altro uomo prese il suo posto, più composto: Gnrraul H-Rekvath, che avete già visto nell'ultima parte della scorsa visione. I suoi occhi color del ghiaccio perforano la sala come due laser, mettendovi tutti alla prova senza malizia e senza intenti; come l'attenzione di un essere antico e ormai stanco, attratto da qualche cosa che ha attirato un'infinitesimo barlume di interesse e forse persino stupore. Non ha più di trent'anni, tuttavia in quel momento lui sembra un vecchio e voi molto, molto giovani.

    « Siete stati riuniti quest'oggi per svolgere il test di ammissione di una recluta. » disse Gnrraul, facendosi avanti con sguardo intenso. « Ma questo è anche un test per voi. Quanto avete affrontato dal vostro esame ad oggi è solo quella minima parte che il governo permette sia esposta all'attenzione del pubblico. Se volete saperne di più, allora dovete passare questo esame. »
    « A costo di sembrare melodrammatico... » e qui scoccò un'occhiataccia a Terad « un avvertimento. »

    « Gli eventi di oggi cambieranno la vostra vita. Non siete obbligati a fare questo test: potete uscire da quella porta e non ci saranno rancori né giudizi per nessuno. Chiunque abbia superato quella soglia non vi rivolgerà mai parole dispregiative o insinuazioni: anzi, probabilmente vi invidierebbero. Ma se decidete di restare, e di tentare, sappiate una cosa. »
    « tornare indietro non si può. »

    E con questo anche Gnrraul si ritirò nell'ombra.



    Liber Aeris Milites_
      Mana e ferite completamente rigenerate
    Briefing della Missione_
      Allora cicci, come tutti saprete ormai Jattur è un SSA. Lo avete visto povero marinaruccolo di spazio dolce, poi paziente (più di) mezzo pazzo, adesso assisterete al test finale per graduarsi come SSA.
      E indovinate chi sarà a testarlo? :guru:
      Vi consiglio di seguire fedelmente i consigli di Terad Fergusson, l'addestratore di Jattur, sia perché conosce il modo in cui pensa sia perché tra pochissimo vi ritroverete tutti nella pupù fin sopra i capelli...


      P.s.: la scelta che Gnrraul vi offre è reale: doveste decidere di accettare, per voi la quest terminerebbe qui senza penalità alcuna.
      P.s.s.: ovviamente Grifis non ha le treccine in questa visione. :8D:

    Yoko Saddler_
      Godi della seguente passiva:
      CITAZIONE
      il Terzo Sigillo
      È la conoscenza di Guerra, di cui la Volpe è diventato Avatar: la totalità degli scontri, dei duelli, delle lotte, delle guerre nel multiuniverso è ora concentrata nella mente del Magister, ed è liberamente accessibile in modi e tempi compatibili con qualunque situazione in cui la Volpe possa trovarsi. Imboscate, inganni, tentativi di prenderlo di sopresa e simili sono praticamente inutili dato che lui avrà i mezzi per accogersene e rivoltarli contro gli ideatori; pochi colpi sono sufficienti per permettergli di comprendere come terminerà la combo nemica; uno sguardo alla situazione gli garantirà di dedurne il modo migliore per cavarsi di impiccio col minimo dei danni per sé e il massimo dei danni per i nemici. Detto in soldoni, sa tutto su come menare le mani.
      Non vorrete più giocare ad Halo con Yoko dopo di questo.
      passiva

      Puoi riscrivertela come ti pare ovviamente.

      CITAZIONE
      Contratto di Avatar
      Ai sensi dell'articolo 187457541354534845 barra 45 sulle entità extradimensionali, si definisce un 'operatore Avatar' come "quell'essere, mortale o immortale, che veda la sua essenza modificata e sovrascritta da un'entità extradimensionale rendendosi così parte dell'entità stessa; tuttavia allo stesso tempo distinto e dotato di operatività singola". Gli operatori Avatar sono impegnati su molti fronti quali la prevenzione e il contenimento di catastrofi naturali, la beneficenza, l'aumento dei coefficienti di entropia degli universi, l'assassinio, l'acquisto del caffé pomeridiano per il loro capo e molto altro ancora, e in quanto tali risultano regolarmente iscritti nel registro dei dipendenti dell'entità extradimensionale - ossia, hanno un contratto. Questo contratto.
        Benefici e privilegi_ Il contratto siglato con Yoko Saddler garantisce uno stipendio mensile di cento (100) fiorini al tasso attuale di Laputa, Presidio Errante, Endlos, assicurazione sanitaria, abbonamento a centri di cura del pelo appositamente convenzionati, accesso a trasporti extradimensionali, possibilità di rescindere autonomamente dal contratto qualora sia verificata una delle Infrazioni (vedi paragrafi successivi), totale accesso ai poteri, alle capacità, alle armi dell'archetipo Guerra.
        Obblighi contrattuali_ Il contratto siglato da Yoko Saddler impone la persecuzione di una missione del tipo informalmente noto come 'quest epica' secondo le regole del cosiddetto gentlemen's agreement, ossia del benintenzionato accordo tra due entità da seguire nello spirito oltre che nelle parole interscambiate. Tale accordo non può essere utilizzato per arrecare danno alle parti contrattuali
        Obiettivo del contratto_ L'obiettivo del contratto è l'eliminazione in corpo, mente e anima di due neodivinità planari pericolose nell'equilibrio del multiuniverso ai sensi del principio della buona fine, ossia alla necessità per quei mondi per i quali è prevista un'apocalisse, che il processo di apocalisse sia convergente in tempo finito. Riconoscendo e prevedendo che il potere e le capacità di Yoko Saddler non sono da sole sufficienti a tale scopo, lo scopo della parte contrattuale è la modifica di alcuni coefficienti di realtà al fine di rendere l'eliminazione dei due obiettivi possibile. L'effettivo adempimento dell'eliminazione è affidata alla seconda parte contrattuale, Guerra, nei modi e nei tempi ritenuti maggiormente opportuni dall'entità extradimensionale.
        Raggiungimento dell'obiettivo del contratto_ L'obiettivo del contratto è considerato raggiunto con successo qualora siano completamente estirpate almeno due delle seguenti per entrambe le neodivinità-obiettivo: corpo; anima; mente.
        Tempistiche del contratto_ Il perseguimento attivo della missione è da subordinare al raggiungimento della precedente missione di Yoko Saddler, ossia strappare l'anima di Jattur Jebediah Hellah Shattur all'entità extradimensionale nota nel mondo del già citato come 'Gokukara' e in Endlos come 'Morte'. Una volta completato suddetto recupero la missione sarà considerata operativa con effetto immediato. Il contratto termina nell'istante in cui l'obiettivo del contratto è perseguito con successo.
        Infrazioni del contratto_ Il riportare fatti non corrispondenti a verità è considerato un'infrazione del contratto e come tale causa l'immediata rescissione dallo stesso ad opera di entrambe le parti. Obbligare l'altra parte contrattuale a qualsivoglia azione o parola è considerato un'infrazione del contratto e come tale causa l'immediata rescissione dallo stesso ad opera di entrambe le parti. Eseguire pressioni sull'altra parte contrattuale per modificare il suo comportamento abituale è considerato un'infrazione del contratto e come tale causa l'immediata rescissione dallo stesso ad opera di entrambe le parti.
        Appendice A_ Il contratto prevede un reintegro completo di salute ed energia magica valido una sola volta per Drusilia Galanodel, Ryusang Galan Galanodel e Grifis Minos. Tale reintegro è già stato eseguito.
      passiva

      CITAZIONE
      Informazioni aggiuntive del Terzo Sigillo
      Appena ottenuto il terzo sigillo ottieni delle informazioni. Eccole:
      1. Asghabard è un mondo di massa dove il controllo dello stato sull'individuo è totale - privacy zero, persino in bagno. Dato che Jattur è pazzo e un dipendente statale, è ovvio che esiste un modo per tenere sotto controllo la sua pazzia o non sarebbe mai giunto ad essere un Delta Uno Punto - ossia guardia reale dell'Imperatore in carica. Tale metodo non richiede controlli o supplementi periodici, altrimenti su Endlos sarebbe scoppiato e ciò non è successo.
      2. Se le visioni devono mostrarvi qualcosa, deve essere inerente alle "catene" - qualunque cosa esse siano. La prima visione era sulla morte della moglie causata da Jattur, la seconda sul fatto che Jattur non è stato in grado di sopportare di aver ucciso moglie e figlio. Presumibilmente la terza dovrebbe trattare il modo in cui Jattur se la cava comunque: da qualche parte dovrà esserci una morale.
      3. È ovvio che tutta la faccenda di far resuscitare Jattur è una trappola di Morte e che lei l'ha fatto fuori solo per attirarvi allo scoperto. A giudicare che non si vede nessuna gnocca che vi spia da dietro un albero nascondendo la falce dietro la schiena è altrettanto ovvio che Morte non sa che siete lì. QUALCUNO VI STA PARANDO IL SEDERE, RAGAZZI!
      4. Il bastone nero intagliato di rune è l'arma di un gruppo di paladini noti come Cavalieri del Verbo, dove per "Verbo" si intende Dio. Era presente una piccola comunità ad Asghabard, ma all'epoca attuale sono stati tutti distrutti. Drusilia è un angelo, dunque è la più favorita nell'utilizzare il bastone, mentre il secondo in ordine di facilità è Ryusang (figlio adottivo di Drusilia, addestrato da Kalia, in parte conoscitore di qualche scampolo di magia sacra).
      5. Per "negromanti" si intende ad Asghabard qualunque praticante di magia in grado di riportare in vita i morti, per cui tecnicamente voi siete negromanti. Inutile dire che tutti odiano particolarmente i negromanti, quindi OACI (Occhio Al Culo, Intesi?)
      6. Questo della visione è un test, e nessuno vuole che ci si faccia davvero male: non costa poco sostituirli, i valenti custodi della legge asghabardiana. Motivo per cui non c'è nessun problema a menare J. per benino, tanto c'è un sistema-paracadute nascosto da qualche parte di cui voi non siete a conoscenza. Chi ha detto che gli SSA devono essere onesti?
      7. Vi conviene usare i soldatini della vostra squadra come scudi umani. Non sarà granché etico o conforme al regolamento, ma il vostro obiettivo è superare in fretta questa visione e schizzare all'Inferno - quindi al diavolo al regolamento! :8D:
      8. Qualunque cosa il vostro amico della Sphinra si sia scordato, è pericoloso. MOLTO. Di nuovo, OACI.
      9. Per la domanda di Dru: si, effettivamente Guerra, Peste e Carestia stanno andando contro Morte in questa faccenda. Fino ad adesso solo Guerra sembra guadagnarci qualcosa, e solo perché Peste ha fatto il coglione (per inciso: si, Guerra gli ha fatto il culo per la cretinata nella seconda visione), quindi c'è qualcosa che non sapete. E grazie tante!, mi direte.
        Prego, rispondo io.
      10. P.s.: io sono Terad Fergusson, se non l'avete ancora capito - primo sigillo e tutto il resto! :8D:
      n/a



    Edited by † Guerra † - 20/11/2012, 22:33
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Staffer
    Posts
    24,480
    Location
    là.... \ò_ò

    Status
    Anonymous

    "Avere un cuore da bambino non è una vergogna.
    È un onore.
    Un uomo deve comportarsi da uomo. Deve sempre combattere, preferibilmente e saggiamente, con le probabilità a suo favore, ma in caso di necessità deve combattere anche contro qualunque probabilità e senza preoccuparsi dell’esito. Deve seguire i propri usi e le proprie leggi tribali, e quando non può, deve accettare la punizione prevista da queste leggi. Ma non gli si deve dire come un rimprovero che ha conservato un cuore da bambino, un’onestà da bambino, una freschezza e una nobiltà da bambino".

    Ernest Hemingway.


    png

    Come da programma, si erano tutti ritrovati nuovamente ad Asghabard -o almeno così credeva- e questa volta erano nel futuro. Non rispetto a loro, ovvio, ma sicuramente era passato abbastanza tempo dall'ultimo episodio all'ospedale psichiatrico. Ne era certa perchè, quantomeno, aveva notato che una delle poche costanti in quella vicenda fosse la narrazione "cronologica" degli eventi. Niente sbalzi temporali o salti avanti ed indietro, insomma.
    Osservò in silenzio tutta la scena, e per quanto fosse raccapricciante, la sua reazione impassibile mostrò quanto, cosciente del fatto che tutto fosse già accaduto, fosse decisa ad affrontare quei brutti ricordi con cinismo. Basta moralismi o prove d'onore: non sarebbero serviti a nulla, non in quel ricordo. Per lei, l'unica priorità era quella di raggiungere Jattur e riportarlo a casa, nel bene e nel male. Riaverlo fra loro e, ancora più importante, rimanere uniti. Perchè si, continuava a dubitare di chiunque in quel posto, ma era fermamente convinta che finchè gli Aviatori e Yoko fossero rimasti legati l'un l'altro come le maglie di una catena, per quanto malleabili, nulla sarebbe stato in grado di spezzarli.

    Nemmeno Morte, o i suoi fratelli.
    Niente.

    drusiliaperplessa
    A tal proposito, tuttavia, continuava a bruciarle un dubbio che l'aveva travolta fin dalla loro precedente destinazione, e non appena i due "capi" terminarono di parlare, ritenendo ovvio di voler rimanere e non andarsene, rivolse uno sguardo di disapprovazione nei confronti del Demone Volpe. Gli si avvicinò piano e, a bassa voce, gli pose la fatidica domanda.

    -Perchè lo hai fatto?

    E gli specchi della sua anima del colore di smeraldo si bagnarono di delusione mista a tristezza. Per quanto Guerra sostenesse che fosse cosa buona e giusta, Drusilia non gradiva quella situazione. Non gradiva la volontà di Yoko di essersi messo alla mercè del Cavaliere, come anche non poteva fare a meno di essere tormentata da un terribile presentimento.

    -Perchè hai accettato di essere il suo Avatar?

    Forse era istinto, o magari solo gelosia.
    Ma di certo non poteva sentirsi felice della cosa.


     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    26,962

    Status
    Offline

    aviatori1pcopia

    icon10
    ~ G R I F I S ~
    Post Presentazione

    Erano successe davvero un bel po' di cose.
    Guerra con i suoi discorsoni. Jattur con la penna sferica ultrapotente. Yoko trasformatosi in un "vettore" dell'apocalittico guerrafondaio, e loro tutti sparati in una nuova conturbante realtà inerente alla vita -non tanto felice- del signor Shattur. Grifis dal canto suo era ormai preda di un sentimento di profonda ostilità verso tutta la situazione, o era forse la sua abitudine che lo induceva a risolvere tutto semplicemente di spada?

    Guardandosi attorno, vinto com'era dall'inoppugnabilità degli eventi, iniziava a chiedersi se dietro quella specie di missione suicida non ci fosse la mano del caso, perché, al suo occhio critico, quasi tutto ciò che stavano vivendo sembrava appunto buttato qui e lì a casaccio. Forse avrebbe avuto le risposte che cercava alla fine di quello strano viaggio...
    Sicché, lanciando uno sguardo verso Yoko, fece un sorriso isterico e ascoltò distrattamente in gran vociare di quell'altro, tale Gnrraul. Fu riportato all'imperiosità del momento solo quando dovettero fare una scelta: andarsene o restare?

    Ormai siamo in ballo, tanto vale ballare.

    Commentò a voce bassa, quasi bisbigliando a se stesso.
    Ormai stava ballando, non ne voleva sapere di smettere. Non ne voleva sapere di arrendersi.
    icon10

    Legenda

    StatusMana totale 100%
    Consumi
    Condizione fisica 100%, Ottimale
    EquipArmatura d'Argento del Grifone

    già citata
    [ Equip Armatura + Passiva Volo + Passiva Peso Leggero + Attiva Movimento Rapido ]

    Spada degli Spiriti Silvani

    già citata
    [ Equip Spada + Passiva Affilatura Migliorata + Attiva Evocazione Spiriti ]

    Bussola d'Oro, Rosa dei Venti

    già citata
    [ Equip Oggetto + Passiva Auspex ]
    PassiveSilent Hill

    già citata
    [ Passiva - Riverenza ]

    Fearless

    già citata
    [ Passiva Resistenza Psicologia fino a livello Medio ]

    Etlreth, The White Album

    già citata
    [ Passiva Malus passivo pari al 50% ai Riflessi ]

    già citata
    [ Passiva Istant Cast ]
    Attive

    Altro
     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar


    Group
    Staffer
    Posts
    22,224

    Status
    Anonymous

    Si ricordò di quella fantomatica terza catena solo quando dopo aver schiuso le palpebre in seguito al nuovo viaggio gli si palesò davanti un gruppetto di soldati Asgabardiani. Strabuzzò esasperato gli occhi, e trattenne con non indifferente fatica un "ancora?!"; certo si augurava che la nuova iniezione di potere potesse consentirgli di fare un piccolo passo in avanti, una scorciatoia magari, invece... niente, aumenta la cilindrata ma la strada rimane la stessa.
    Discorsi: niente da cui lasciarsi impressionare, almeno a questo oramai si erano abituati! Era un ricordo, o giù per lì, quindi ben poco di nuovo avrebbero avuto di che dannarsi o preoccuparsi. Ciò che il trend ormai consolidato suggeriva invece di studiare era: quale sarebbe stato stavolta il crimine misterioso ed intrigante di cui si era macchiato il soldato Jattur Shattur?
    Un viaggio attraverso la sua fedina penale, piuttosto che negli Inferi veri e propri.
    Quarion si sarebbe proprio divertito a sculacciarlo, un bambino così cattivo!
    ...cosa? Perché diamine aveva mai considerato un pensiero del gener-... aspetta, questa era da annotare: era stato messo sotto contratto che non avrebbe interferito con la psiche del Demone, quel maledetto Cavaliere!

    Beh, insomma... discorsi.
    Discorsi, già, quelli che si era preparato ad ascoltare, ma non a rispondere.
    Le parole di Drusilia furono una violenza peggiore della corruzione avvenuta in precedenza; non ne incrociò lo sguardo -non volle farlo, per il momento-, ma il tono di delusione e tristezza che inequivocabilmente trasparirono dalla sua voce fu quanto più di doloroso potesse ricordare.

    « Perché non ho avuto altra scelta.
    Non l'abbiamo mai avuta, fin dall'inizio di questa vicenda. »


    Solo allora si voltò ad ammirarne il viso, ad accettare quella pugnalata macchiata di smeraldo.

    « Sapevamo che questo sarebbe successo, questo così come molte altre cose... ma non siamo stati in grado di evitarle.
    Ci siamo alterati, abbiamo discusso, combattuto, abbiamo creduto di ribellarci. »


    Si sentì terribilmente piccolo dinnanzi a quello sguardo, uno sguardo che non sarebbe stato in grado di reggere nemmeno con la forza dell'intero universo nel proprio corpo.

    « E non abbiamo fatto altro che il loro gioco.
    Ci hanno condotto esattamente dove volevano loro. »


    Strinse i denti, in silenzio, lui per primo rabbioso e colpevole delle scelte che sapeva li avevano condotti in quella situazione; sospirò un istante dopo, prima di stringere i pugni e riprendere a parlare.

    « Avrei rifiutato. Nel momento stesso in cui lui ha avanzato la sua proposta non ho nemmeno dovuto pensare ad una risposta.
    Orgoglio, sensazioni, convinzioni personali... sentivo mille e più ragioni per rifiutare un accordo del genere, per non considerare una decisione differente. D'altronde loro hanno bisogno di noi più di quanto non vogliano farci credere, di questo ce ne siamo convinti tutti. Se anche avessi rifiutato sarebbero accorsi comunque, in qualche modo ci avrebbero spinto, aiutato. »


    Riportò il volto ad osservare esattamente dinnanzi al suo corpo, un punto vago, impreciso, tutt'altro che rilevante.

    « E se mi fossi sbagliato, vi avrei convalidato un biglietto di sola andata per l'Inferno. »

    Comprendeva il loro punto di vista, sicuramente l'avrebbe condiviso a situazioni invertite, e volentieri si sarebbe morso da solo la lingua per quello che stava dicendo.
    Ma se di una cosa era certo, quel Demone, e che loro al suo posto avrebbero fatto lo stesso.
    Lei più di tutti. Fiera, forte ed orgogliosa, disposta a sacrificare ed annullare se stessa in prima persona se questo fosse servito a proteggere i suoi soldati.
    Non erano poi troppo differenti, forse, Angeli e Demoni.

    « Ho avuto una possibilità ora: quella di dettare le mie condizioni; in futuro non so se l'avrei avuta ancora.
    Questo è il motivo per cui ho accettato di diventare il suo Avatar. »


    Sbuffò con naso, e fu una smorfia d'ironia, così come di una beffarda ironia si tinsero le sue labbra.



    « Evidentemente di Demoniaco oramai non mi rimane molto al di là della code e delle orecchie. »

    Non erano poi troppo differenti, forse, Angeli e Demoni.
    Avanzò un piccolo passo dunque la Volpe, senza alcun timore od esitazione. Ed alle parole dell'uomo il cui nome pareva un grugnito (Gnrraul, sul serio?!)

    « Gli eventi di oggi cambieranno la vostra vita. Non siete obbligati a fare questo test: potete uscire da quella porta e non ci saranno rancori né giudizi per nessuno. Chiunque abbia superato quella soglia non vi rivolgerà mai parole dispregiative o insinuazioni: anzi, probabilmente vi invidierebbero. Ma se decidete di restare, e di tentare, sappiate una cosa. »
    « tornare indietro non si può. »


    sollevò la mano, ed ancora una volta schiuse le labbra.

    « Io mi tiro fuori... »

    Esclamò senza alcun pudore ad alta voce, nel coraggio di annunciare con chiarezza la sua ferma decisione.

    « ...una penna dalla tasca.
    Non so proprio come ci sia finita! »


    E la consegnò ad uno dei soldati a caso a lui vicini.
    Poi sorrise, infantile e stupido come suo solito, voltandosi verso la sua compagna: non sarebbe stato certo quella scelta a cambiarlo.
    E se mai malauguratamente sarebbe dovuto succedere, era comunque ancor più certo che avrebbe sempre potuto contare su sui compagni per porre rimedio ad ogni sua imperdonabile sciocchezza.



    statusgenerale

    Status fisico » splendido come al solito

    Status psicologico » turbato

    Consumi » 0%

    Riserva Energetica » 110%




















    notex

    Riassunto »

    Rispondo alle domande di Drusilia, ed accetto (sì, corrisponde ad accettare!) di andare avanti.


    Appunti del giocatore »

    Nothing





    oggettin

    Ciondolo Magico Della
    "Quasi-invisibilità" »


    Realizzato dalla ditta M&S, questo prodotto di raffinata fattura non riuscirà a rendervi invisibili, ma di sicuro permetterà a tutti voi di passare inosservati con un metodo semplice e veloce; premendo la rosa dei venti aurea sovraelevata sarà possibile calibrare la propria grandezza, riducendola a piacere fino a diventare alti massimo 5cm. E' ottimo per lavori di spionaggio e per passare inosservati.
    In più è un elegante ornamento per serate galanti.

    Tecnica: Piccolo Subito.
    Derivazione: Ramo incantatore.
    Descrizione: Basta premere la rosa dei venti d'oro per azionare una magia in grado di ridurre le
    dimensioni totali del corpo di chi la possiede e di ciò che indossa o con cui è in contatto fisico.
    La grandezza sarà a scelta del giocatore con una altezza minima di 5 cm totali. Non può essere usata durante
    i combattimenti ma solo in quest e scene.
    Tipo: Supporto.
    Durata: Istantanea.
    Consumo: Medio.

    Oggetto ricevuto in regalo nella quest di Natale.



    abilitapassive

    Fioritura del Loto »

    Avete mai osservato una persona suonare il pianoforte? E’ come se le mani del pianista appartenessero a due individui totalmente differenti; ciascuna nel suo piccolo produce la sua elegante melodia, pulita e distinta. Insieme, invece, formano un’incantevole meraviglia per l’udito.
    L’idea di tale potere magico, peculiarità che solo un individuo totalmente votato alla magia avrebbe mai potuto realizzare, consiste proprio nel riprendere questo principio. La capacità di scindere in maniera perfettamente pulita la corrente magica che attraversa il proprio corpo, ha permesso al demone-volpe di saper richiamare e maneggiare due incantesimi differenti nello stesso istante. Due eleganti e distinte magie, che combinate in un unico incanto sono capaci di dar vita ad una spettacolare melodia.
    In termini di gdr, il potere passivo permette di richiamare due differenti incantesimi contemporaneamente, facendo assorbire ad uno l'altro, riconfigurandone gli effetti per la rimodellazione di una particolare tecnica che presenterà le caratteristiche di entrambi.
    Il consumo e la potenza della magia finale saranno dati dalla somma delle caratteristiche delle due tecniche di base.
    Il potere ha effetto solo su tecniche di consumo basso e medio, e non potrà mai legare insieme tecniche fisiche e magiche.


    Fioritura del Loto II »

    Per lungo tempo la Volpe ha dedicato le sue risorse allo studio delle trame magiche. Dopo esser riuscito a scindere univocamente le correnti energetiche che attraversano il suo corpo, il suo principale intento è stato quello di riuscire a trovare una chiave che gli permettesse di legare i suoi incantesimi con quelli dei suoi compagni. Grazie ad approfonditi ed avanzati esperimenti, il demone argentato è ora in grado di riconoscere in un tempo estremamente ridotto l'essenza stessa che anima le magie, riuscendo dunque a modificare i suoi incanti in modo che siano in grado di intrecciare la loro trama magica con quella degli alleati, assorbendoli e dando loro una nuova forma e forza.
    In termini di gdr, questo potere permette a Yoko di estendere la Fioritura del Loto anche ad incantesimi appartenenti ad alleati. Per fare ciò, ovviamente, sarà necessario il consenso da parte dell'altro giocatore.


    Percezione Magica »

    La magia è ben più che una passione per la Volpe. Pochi possono vantare una conoscenza così premurosamente approfondita, al punto da riuscire ad individuarla con una naturalità disarmante.
    Peculiarità del demone-argentato è infatti quella di essere in grado di percepire la presenza di trame magiche nell’aria, riuscendo ad identificarne la tipologia (elementali, evocazioni, illusioni), definendone la gravità (imminente, distante) ed il pericolo (alto o basso livello). Se l'incantesimo rientrerà in un raggio di 5 metri attorno alla Volpe, sarà in grado di identificarne la direzione od il raggio ricoperto.
    Nota: identificazione generale, non riconosce l'effetto della magia ma riesce solo a classificarla secondo quei parametri.
    Esempio: se davanti a Yoko è presente un'illusione, lui non riesce a capire quale o cosa sia, ma solo che c'è ed è di un certo livello


    Riserva Energetica »

    Fra le più disparate caratteristiche che avvolgono il mondo di Endlos, senza dubbio una delle più care ed immediatamente percepite dal demone d'argento è la differenza di potenziale energetico richiesto per richiamare i suoi incantesimi. Per favoreggiare la sua innata passione, dunque, è stata premura della Volpe sottoporre la sua riserva magica ad un duro allenamento, permettendogli non senza fatica di oltrepassare i limiti normalmente imposti.
    In termini di gdr, la passiva consente a Yoko di avere un 10% aggiuntivo in mana, arrivando dunque al 110%.


    Schermo di Pensieri »

    L'abbandono del casato Elessedil ha comportato per il Demone-Volpe la perdita del potere innato che Byruum stesso gli aveva tramandato. Conscio tuttavia, grazie all'esperienza accumulata proprio nel regno di Celentir, di quanto una protezione da poteri di natura mentale sia oggigiorno vitale, il Magister è stato in grado di ricreare, con il supporto della sua magia, un incanto capace di simulare in tutto e per tutto i medesimi effetti difensivi dell'ormai rimosso dono innato.
    Yoko sarà dunque in grado di mantenere perennemente elevato uno schermo magico di pensieri vacui e confusi, tali da impedire ad eventuali malie di sortire effetto. Sarà inoltre in grado percepire attività psichiche dirette verso di lui, permettendogli dunque, a fronte di un adeguato impiego di mana, di potersi difendere dalle eventuali offensive.
    (Passiva di difesa dalle malie + passiva di rilevazione attacchi psion + tecnica a consumo variabile di difesa)


    Inversione delle Percezioni »

    Furbizia, intelligenza, inganno: mai più adatte furono delle parole per descrivere la natura di una Volpe.
    A che serve disporre di incantesimi e stregonerie devastanti, se prevedibili e facilmente intercettabili? Nasce da questo problema l'idea di Yoko, scaltro ed astuto mago dalla millenaria esperienza, di alterare il flusso magico delle sue creazioni; grazie a questa particolarità, infatti, il Demone Volpe sarà in grado di lanciare i suoi incantesimi, sia illusori che reali, in modo che di base risultino sempre invertiti alle percezioni degli avversari (auspex et simili, passivi o sino ad un livello medio), creando appunto confusione. Un simpatico e confusionario scambio di percezioni, ad immagine e somiglianza dell'indole scaltra e mascalzone del magister che ne è l'ideatore.
    In termini di gdr, l'Inversione delle Percezioni consta di due passive differenti:
    1. gli incantesimi non illusori della Volpe non possiedono un auspex. Percezioni extrasensoriali non saranno dunque in grado di rilevarli;
    2. le illusioni ricreate dal Demone posseggono invece un'auspex proprio, al fine di renderle il più veritiere possibile. In questo modo, eventuali percezioni extrasensoriali le rileveranno come se fossero minacce concretamente esistenti.
    NB: il Magister può tuttavia rendere inattive tali passive a proprio comando, nullificando totalmente gli effetti come se di fatto non le possedesse.






    png

    Nome tecnica »

    ............//

    inforhogga4yattv
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Il Nibbio

    Group
    Member
    Posts
    353
    Location
    Miséricorde

    Status
    Anonymous

    Il tempo di sbattere le palpebre, e si ritrovò seduto ad un tavolo, in una stanza triste e cupa che gli ricordò con vivida intensità le sue primissime esperienze scolastiche nel presidio Ovest: folla di sconosciuti che parla a bassa voce, tutti che si guardano intorno con circospezione, tutti vestiti con le stesse divise... in un inconscio gesto di disagio, Ryusang si portò due dita ad allentare il colletto della propria tenuta da SSA.

    « Buongiorno a tutti. »

    Una voce -ormai conosciuta, dopo tutto il bla-bla a cui l’aveva costretto- richiamò l’attenzione del Nibbio sull’uomo che era appena salito sul palchetto della sala-riunioni... e dopo uno sguardo a quel tipo, le iridi cerulee cercarono subito tra gli astanti i volti dei suoi compagni: anche loro lo avevano riconosciuto?

    « Scusate per l'ora tarda, sappiamo che avete tutti voglia di colazione, ma abbiate un po' di pazienza: vi prometto che tra cinque minuti non avrete più fame! »

    Sempre più perplesso, il biondino riportò gli occhi sullo schermo che stava venendo azionato e ristette in silenzio ad osservare le immagini proiettate: una poltiglia disgustosa che imbrattava una stanza stretta e semidistrutta - quasi sicuramente da un’esplosione; nervosamente e quasi senza accorgersene Ryusang scartò uno dei suoi snack prelevati dalla tasca.

    « Astred, tredici marzo 1187 α.
    Questo era un complesso minerario per la depurazione e il differenziamento dei cristalli estratti. In breve: gli intrusi si sono infiltrati in uno dei magazzini, hanno rubato qualche decina di litri di schifezze chimiche e lo hanno rilasciato nell'impianto di ventilazione creando un composto altamente corrosivo. Quelli che vedete adesso per inciso sono i corpi - quello che non è stato liquefatto, cioé. C'erano circa cinquemila persone, tutti civili, nel complesso. Non c'è stato alcun sopravvissuto nella struttura principale né negli edifici circostanti, che includono: una mensa, un piccolo navettiporto privato, gli immancabili depositi e laboratori... e un asilo. »


    Mentre ascoltava lo sconvolgente report di quello spregevole attentato, Ryusang masticava la sua barretta senza più badare alle reazioni degli altri Aviatori, del tutto assorbito e raccapricciato dalle informazioni di cui stava venendo in possesso: l’attacco era stato previsto, i “loro” -qualunque fosse la fazione- si erano anche preparati ad accogliere i terroristi, e inizialmente si erano pure ben destreggiati ; poi...poi uno dei nemici è sfuggito alle maglie del controllo di sicurezza, uno dei colleghi lo ha inseguito, ma ha esitato davanti ad un ostaggio. Comprensibile, e tuttavia...

    Visione globale delle conseguenze di quel semplice gesto di pietà:
    una scena da
    apocalisse.

    « Questo, signori, è il mondo in cui viviamo.
    Benvenuti nel nostro personalissimo MARE DI MERDA! »


    ...bene. Dopo quello spettacolo gore gli serviva un’altra merendina.

    « Siete stati riuniti quest'oggi per svolgere il test di ammissione di una recluta.
    Ma questo è anche un test per voi. »

    dopo che FerGuerrasson fu sceso dal pulpito e svanito tra ombre, un altro lo sostituì
    « Quanto avete affrontato dal vostro esame ad oggi è solo quella minima parte che il governo permette sia esposta all'attenzione del pubblico. Se volete saperne di più, allora dovete passare questo esame. »
    all’udire quel rilancio di propaganda, un sopracciglio di Ryu si arcuò perplesso
    « A costo di sembrare melodrammatico... un avvertimento.
    Gli eventi di oggi cambieranno la vostra vita. Non siete obbligati a fare questo test: potete uscire da quella porta e non ci saranno rancori né giudizi per nessuno. Chiunque abbia superato quella soglia non vi rivolgerà mai parole dispregiative o insinuazioni: anzi, probabilmente vi invidierebbero. Ma se decidete di restare, e di tentare, sappiate una cosa. Tornare indietro non si può. »


    « Io mi tiro fuori... »
    udire la voce di Yoko fece sobbalzare il Nibbio
    « ...una penna dalla tasca. Non so proprio come ci sia finita! »

    Falso allarme. E una bella battuta -tanto che il biondino ridacchiò perfino; poi, compiendo una scelta implicita tornò a rosicchiare il suo snack senza mostrare alcuna intenzione di andare da nessuna parte; dopotutto, che senso avrebbe avuto mollare proprio ora, che si erano spinti così lontano?

     
    Top
    .
  7. † Guerra †
     
    .

    User deleted


    « Il nome dell'obiettivo » disse Gnrraul « è Jattur Shattur. »

    Avvolto da un alone iridescente, la proiezione olografica dell'uomo che conoscete bene guarda un punto imprecisato sul fondo della sala, muovendosi appena ogni tanto per salvare l'illusione di realismo. Attorno a lui nomi, scritte, date e diagrammi sintetizzavano i dati salienti della sua vita, sviscerano ogni contatto di Jattur dell'ultimo anno e mostrano lui, proprio lui, seduto su una panchina in una gigantesca costruzione in attesa di qualcosa assieme ad un altro paio di centinaia di persone sparse un po' ovunque. Ci sono almeno quindici diverse angolazioni delle immagini, ma in tutte sembra annoiato a morte.

    « Altezza: un metro e novanta; Massa: ottantacinque chili. Diplomato all'accademia il ventinove febbraio milleduecentosette, reclutato come ssa il primo marzo dello stesso anno. » Qualche brusio sorpreso: di solito gli Osservatori impiegavano anni per approvare una potenziale recluta. Quel Jattur doveva aver fatto qualcosa per distinguersi molto, molto in fretta. « Ha quasi terminato l'addestramento, questo sarà il suo test finale. »

    « Test attitudinale. » sussurrò un asghabardiano al suo vicino, davanti a voi. L'altro annuì senza togliere gli occhi dalla proiezione olografica; quel Jattur era un novellino, un pivello che ancora non aveva terminato il suo addestramento, mentre tutti loro avevano almeno due anni di esperienza sul campo - un obiettivo troppo, davvero troppo semplice. Era evidente che non contava se lo abbattevano, ma come.

    « Ha una discreta abilità nel distruggere cose e una mente abbastanza contorta quando serve, anche se nella vita di tutti i giorni pensa in modo quasi lineare. Capacità di osservazione nella media. Ha mostrato interesse per una specializzazione come Delta, nonostante il parere contrario del suo addestratore... che è Terad Fergusson, per inciso. » Questo suscitò una reazione: Terad era ben noto per essere uno stronzo figlio di puttana che non si ferma davanti a nulla, tremendamente efficiente e ancora più spietato. Nessuno dubitava come sarebbe finita la faccenda, lì. « Conoscenze di mase della prima e della seconda forma, media abilità nella terza e nella quarta. Mira nella media. Capacità fisiche e informatiche medie. Ha un notevole Punto Fisso, al pari del mio, anche se ha notevoli difficoltà a focalizzare la cosa che usa come chiave. » Altri brusii, questa volta più cupi. I due davanti a voi si scambiarono un'occhiata inespressiva ma non dissero niente.

    « Secondo il suo programma di addestramento giornaliero oggi si dovrebbe presentare alle otto alla Base Icevern, nel continente polare. Come è ovvio pensare non è una destinazione così comune, quindi la banchina del treno è relativamente sgombra, tuttavia il treno corre su una tratta isolata e presenta un minor numero di vie di fuga immediate e dunque un minor numero di variabili. L'equipaggiamento non è un proble... »
    « C'è una chiamata in arrivo per l'obiettivo. » lo interruppe qualcuno.
    « Rintracciala e mettila sull'audio principale. » ordinò Terad, freddo ed efficiente.

    Un gigantesco close-up del busto di Jattur visto dal davanti con in mano sul palmare riempì lo schermo, come se i paranoicissimi ivi riuniti volessero vedere se davvero le parole del soldato corrispondevano a quelle lette sulle sue labbra. Purtroppo quello che uscì dagli altoparlanti della sala fu un ruggito infernale, il genere di ululato generato da qualche smanettone che si diverte a spostare la rotellina del volume tutto a destra. Abbassa l'audio, cazzo! mimò con le mani Terad. I tecnici, ormai color peperone abbrustolito a colpi di fucile laser, si affrettarono a rimediare.

    +++ Ehi, J, sono Yed. Per caso disturbo? +++

    « Yed? » disse Gnrraul, esterrefatto. « Yed Korgerd? Quello della Sphinra? »
    « Zitto, fammi sentire. » lo azzittì Terad.

    +++ ...quell'esperimento del dipartimento di fisica di cui si è parlato qualche tempo fa, che volevano inserirlo nel sistema di crediti per i cadetti e compagnia bella? +++
    +++ Piuù o meno. +++
    +++ Beh, prima di dare il via libera i capi volevano un test sul campo e io mi sono offerto volontario. Cioé, sai che ho sempre voluto vedere uno di quei cosi in azione sul serio, no? +++
    +++ Senti, sta arrivando il mio treno. Puoi stringere? +++
    +++ Il problema è che... me ne sono scordato uno. +++

    « Uno cosa? » chiesero dalla prima fila. Qualcuno lanciò occhiate a Terad e Gnrraul, i quali non sembravano in possesso di chissà quali arcane confidenze sul misterioso oggetto di disputa.
    Poi Jattur sullo schermo perse completamente la calma e gli SSA in sala furono aggrediti da uno sproloquio di proporzioni bibliche .

    +++ Cosa? Mi stai prendendo in giro, per caso? +++
    +++ Purtroppo no. Senti... +++
    +++ 'Senti' le corna di mia nonna, razza di imbecille! +++

    « Ullallà! » ridacchiò Terad. « Qualcuno si è incazzato di brutto! »

    +++ Questo non è una cosa da prendere alla leggera, Yed. Hai idea di che succederà se qualcun altro viene a sapere di questa storia?! +++

    Gnrraul sbuffò.
    Forte.

    +++ Lo so, lo so! Se non mi fidassi ciecamente di te non ti avrei certo chiamato, ti pare? +++
    +++ Infatti non avresti dovuto chiamare e basta! Certe cose si dicono a voce, dannazione. +++
    +++ Se ne avessi avuto il tempo lo avrei fatto, ma... +++
    +++ ...ma l'università fa dei controlli, vero? Quanto tempo hai? +++
    +++ Diciamo... due ore? +++
    Pausa. Poi: +++ Ah +++
    +++ Ti prego, dimmi che ce la fai! +++
    +++ Ci posso provare. Ora riattacco, o non farò in tempo. +++

    Sullo schermo Jattur balzò in piedi, prese armi e bagagli ed iniziò a richiamare un altro numero. « Pronti a rintracciare quella chiamata » iniziò a dire Terad « voglio sapere chi... »

    ...tiritiri tiritiri tiritiri...

    Cinquantasette SSA e quattro aviatori voltarono le loro testoline e piantarono i loro molteplici occhietti curiosi su di lui.
    Terad alzò gli occhi al cielo, estrasse il suo palmare dalla tasca e rispose alla chiamata.

    « Spero che tu non stia per dire che arriverai in ritardo di nuovo, Jattur. » ruggì a mo' di benvenuto.
    +++ No, non arriverò in ritardo. +++ rispose il soldato. +++ In effetti, oggi non arriverò affatto. +++
    Terad contò mentalmente fino a tre, poi si esibì in una perfetta (e perfettamente falsa) risata tonante. « Questa si che era divertente! »
    +++ Motivazioni personali. Recupererò l'allenamento domani. Ora devo andare. +++
    Adesso era il turno dell'incredulità. « Un secondo, che stai... »
    Il distintivo piripiri dell'interruzione di chiamata gli trillò in faccia, felice come una pasqua. Sullo schermo Jattur iniziò a correre, allontanandosi dalla stazione.

    Gnrraul sorrise, sbarazzino. « Signori e signore, pare ci sia stato un cambio di programma. » annunciò.
    Il ghigno di Terad non sarebbe entrato nell'hangar di una corazzata. « Tanto meglio! Computer, una mappa della città. » Lo schermo, prima riempito da gigantografie di Jattur che corrono, fu sostituito da una scialba riproduzione della capitale del pianeta. Terad Fergusson si voltò verso la platea e sbatté sonoramente le mani le une alle altre.

    « Allora, novelli investigatori: avete una mappa e tre indizi per capire dove sta scappando l'obiettivo, più un quarto se decidiamo di aspettare. Chi di voi ha abbastanza cervello da iniziare a sfoltire la lista? »



    LAM_
      It's Sherlock Time!

      Premesso che ovviamente è impossibile capire dove sta andando Jattur se non sapete com'è fatta la città, vi si chiede semplicemente di mettere assieme questi tre indizi e poi di lasciare agli altri SSA il compito di spremere i computer per capitalizzare il vantaggio. Se poi avete visto qualche Criminal Minds, CSI o Numb3rs di troppo e volete cimentarvi pure nell'impresa di sfoltire la lista di luoghi papabili, siete i benvenuti.

      Due degli indizi sono nel dialogo, uno nelle azioni presenti di Jattur, il quarto nelle azioni future di Jattur. Per inciso: se dite in che consiste il quarto indizio e come utilizzarlo a dovere guadagnate punti.
    Yoko Saddler_

      CITAZIONE
      Contratto di Avatar
      Ai sensi dell'articolo 187457541354534845 barra 45 sulle entità extradimensionali, si definisce un 'operatore Avatar' come "quell'essere, mortale o immortale, che veda la sua essenza modificata e sovrascritta da un'entità extradimensionale rendendosi così parte dell'entità stessa; tuttavia allo stesso tempo distinto e dotato di operatività singola". Gli operatori Avatar sono impegnati su molti fronti quali la prevenzione e il contenimento di catastrofi naturali, la beneficenza, l'aumento dei coefficienti di entropia degli universi, l'assassinio, l'acquisto del caffé pomeridiano per il loro capo e molto altro ancora, e in quanto tali risultano regolarmente iscritti nel registro dei dipendenti dell'entità extradimensionale - ossia, hanno un contratto. Questo contratto.
        Benefici e privilegi_ Il contratto siglato con Yoko Saddler garantisce uno stipendio mensile di cento (100) fiorini al tasso attuale di Laputa, Presidio Errante, Endlos, assicurazione sanitaria, abbonamento a centri di cura del pelo appositamente convenzionati, accesso a trasporti extradimensionali, possibilità di rescindere autonomamente dal contratto qualora sia verificata una delle Infrazioni (vedi paragrafi successivi), totale accesso ai poteri, alle capacità, alle armi dell'archetipo Guerra.
        Obblighi contrattuali_ Il contratto siglato da Yoko Saddler impone la persecuzione di una missione del tipo informalmente noto come 'quest epica' secondo le regole del cosiddetto gentlemen's agreement, ossia del benintenzionato accordo tra due entità da seguire nello spirito oltre che nelle parole interscambiate. Tale accordo non può essere utilizzato per arrecare danno alle parti contrattuali
        Obiettivo del contratto_ L'obiettivo del contratto è l'eliminazione in corpo, mente e anima di due neodivinità planari pericolose nell'equilibrio del multiuniverso ai sensi del principio della buona fine, ossia alla necessità per quei mondi per i quali è prevista un'apocalisse, che il processo di apocalisse sia convergente in tempo finito. Riconoscendo e prevedendo che il potere e le capacità di Yoko Saddler non sono da sole sufficienti a tale scopo, lo scopo della parte contrattuale è la modifica di alcuni coefficienti di realtà al fine di rendere l'eliminazione dei due obiettivi possibile. L'effettivo adempimento dell'eliminazione è affidata alla seconda parte contrattuale, Guerra, nei modi e nei tempi ritenuti maggiormente opportuni dall'entità extradimensionale.
        Raggiungimento dell'obiettivo del contratto_ L'obiettivo del contratto è considerato raggiunto con successo qualora siano completamente estirpate almeno due delle seguenti per entrambe le neodivinità-obiettivo: corpo; anima; mente.
        Tempistiche del contratto_ Il perseguimento attivo della missione è da subordinare al raggiungimento della precedente missione di Yoko Saddler, ossia strappare l'anima di Jattur Jebediah Hellah Shattur all'entità extradimensionale nota nel mondo del già citato come 'Gokukara' e in Endlos come 'Morte'. Una volta completato suddetto recupero la missione sarà considerata operativa con effetto immediato. Il contratto termina nell'istante in cui l'obiettivo del contratto è perseguito con successo.
        Infrazioni del contratto_ Il riportare fatti non corrispondenti a verità è considerato un'infrazione del contratto e come tale causa l'immediata rescissione dallo stesso ad opera di entrambe le parti. Obbligare l'altra parte contrattuale a qualsivoglia azione o parola è considerato un'infrazione del contratto e come tale causa l'immediata rescissione dallo stesso ad opera di entrambe le parti. Eseguire pressioni sull'altra parte contrattuale per modificare il suo comportamento abituale è considerato un'infrazione del contratto e come tale causa l'immediata rescissione dallo stesso ad opera di entrambe le parti.
        Appendice A_ Il contratto prevede un reintegro completo di salute ed energia magica valido una sola volta per Drusilia Galanodel, Ryusang Galan Galanodel e Grifis Minos. Tale reintegro è già stato eseguito.
      passiva

      CITAZIONE
      Informazioni aggiuntive del Terzo Sigillo
      Nuove info:
      1. "Punto Fisso" è il nome di una tecnica di difesa mentale degli SSA asghabardiani che consiste nel racchiudere parte della propria coscienza in un angolino della propria mente e sigillarla usando come chiave un particolare ricordo (il punto fisso, per l'appunto). Qualora si fosse sottoposti ad un'aggressione alla propria mente la parte irrilevante della propria coscienza subirebbe tutti i danni mentre la parte importante rimarrebbe intatta. È estremamente pericoloso non sapere qual è il proprio punto fisso, poiché nel caso non si fosse in grado di invertire il processo autonomamente e nessuno conosca la chiave si rimarrebbe bloccati in uno stato prossimo al coma in eterno.

      n/a

     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Staffer
    Posts
    24,480
    Location
    là.... \ò_ò

    Status
    Anonymous
    Le labbra di rosa si tesero quasi a strapparsi, stringendosi in una smorfia insofferente. Non si trattava certo per la strada che aveva intrapreso Yoko, sicura e perfettamente logica, sicuramente la più vantaggiosa possibile, esattamente in linea alla sua psiche di demone scaltro ed astuto quale era, oltre che compagno d'avventura affidabile ed estremamente utile alla loro causa, ma per la semplice consapevolezza di essere stata insieme agli altri una vera e propria debolezza nei suoi confronti. Non un vantaggio ma un danno, perchè se non si fosse sentito poco incline a rischiare a causa loro, quasi sicuramente non sarebbe entrato a far parte dell'allegra famiglia di quel bell'imbusto tutto muscoli e con la faccia da schiaffi. E questo non poteva che bruciarle dentro come e più dell'inferno stesso.
    Sbuffò, forse sgarbatamente davanti alla nobiltà del sacrificio della volpe, ma non ci fece particolarmente caso perchè in quel momento se l'era maggiormente presa con sè stessa e con la sua solita e quantomai poco apprezzata abilità di causare guai e fastidi a chiunque le stesse intorno, direttamente e non. Se era sua intenzione parteggiare per le forze benigne, come poteva ottenere risultati se combinava solo disastri? Prima Jattur morto per una distrazione nei confronti di Lowarn, ed adesso che si era convinta a riparare ai propri errori, ecco Yoko alla mercè di Guerra...

    Dannazione!

    -Sei stato un idiota.

    Sbuffò di nuovo, mordendosi le labbra fino ad assaggiare sulla propria lingua il sapore del sangue: nonostante non fossero più da Guerra, sentiva i nervi a fior di pelle, ed una rabbia così intimamente forte da renderle lucidi i suoi languidi smeraldi, senza tuttavia lasciar scivolare via qualcosa di anche solo lontanamente simile ad una lacrima.
    Troppo orgoglio in quella donna che, nonostante la sua sensibilità particolarmente sviluppata, odiava profondamente piangere in pubblico, mostrare agli altri le proprie debolezze, per quanto semplici e naturali fossero. Se avesse ceduto in quel momento, per lei sarebbe stato peggio di girare nuda davanti a sconosciuti. No, doveva resistere e proseguire. Testa alta e lingua tagliente, il suo sguardo una barriera in grado di proteggere il lato più delicato ed intimo del suo spirito, ora da lei stessa scacciato via come un traditore.

    Non avrebbe ceduto, non si sarebbe arresa, non avrebbe mostrato debolezza.
    Non davanti a quello stronzo.

    -Qualcosa mi dice che Jattur combinerà qualcos'altro di terribile.

    Disse agli altri con voce atona.
    Probabilmente chi la conosceva avrebbe avuto paura di quel tono inespressivo, ancor più della sua voce particolarmente bassa, come se le interessasse esclusivamente parlare con gli Aviatori, ignorando totalmente quelli che, con molta fantasia, sarebbero dovuti essere i loro capi.

    -Conoscendo quello maturo, per aver mandato a quel paese il suo capo a questo modo, la questione è terribilmente grave. Forse si tratta di informazioni top-secret, materiale pericoloso come armi chimiche o boh... una bomba.

    La buttò lì a caso, perchè c'erano un'infinità di cose pericolose in quel mondo, e non aveva certo la pazienza di elencarle o analizzarle tutte. E per inciso, non che gliene importasse qualcosa, invero.

    -L'amico deve fare esperimenti di fisica sul campo riguardo qualcosa, ed ha dimenticato un pezzo. Non sapendo di che si tratta, ascoltando la questione dei controlli suppongo si parli di un oggetto sottratto illegalmente oppure di sua proprietà ma estremamente pericoloso se lasciato incustodito. Dunque le future azioni di Jattur saranno probabilmente: raggiungere l'oggetto, proteggerlo, ma soprattutto riportarlo lì dove va tenuto prima che i controlli diano risultati deleteri per l'amico. Secondo questa ipotesi, il primo posto che mi viene in mente in cui lui potrebbe andare è la casa di Yed, ma non è un dato attendibile dato che non sappiamo se ciò che cerca Jattur è davvero nella dimora del ragazzo e non in qualche nascondiglio sparso per la città.

    Si portò una mano al mento, riflettendo con calma.

    -In ogni caso, dovrebbe prenderlo e riportarlo da qualche altra parte, e l'ideale sarebbe intercettarlo lì anzichè inseguirlo senza una logica. Questo sempre ammettendo che si tratti di un oggetto top-secret come armi o provette. Se poi le due ore non si riferiscono ai controlli ma all'azionamento di qualcosa come un detonatore, allora siamo fregati. Duemila e ventordici vittime sulla coscienza tutte in una botta, noi compresi.

    Sospirò.
    Sentiva la testa pulsare.

    -Però dubito che il suo amico sia davvero così idiota... altrimenti nutrirei seri dubbi sul sistema scolastico ed educativo di questo mondo. In ogni caso, pensiamo ai luoghi possibili e studiamoci la mappa.

    E con ciò, la caccia all'uomo aveva inizio.

     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar


    Group
    Staffer
    Posts
    22,224

    Status
    Anonymous

    Beh, la reazione fu pari pari a come se l'era immaginata.
    Aveva imparato a conoscerla abbastanza bene quella donna, che dell'orgoglio faceva ancor più della spada la sua migliore arma. Ma ll demone, che Volpe non lo era soltanto per la coda e le orecchie (nb: se le avesse avute anche ora nella visione, probabilmente la Dama del Vento l'avrebbe comunque abbracciato coccolosa dicendogli "ma certo che hai ragione!" senza aver in realtà ascoltato una singola parola poichè catturata irremovibilmente dalle fattezze animali) sorrise.

    « Eccome se lo sono stato »

    Sorrise in un modo che l'Angelo conosceva molto bene.



    « Eccome se lo sono stato, mia cara Drusilia... »

    Poi, la "voce del dovere" ritornò ad impossessarsi per un istante dei suoi pensieri: allora avvicinò le labbra all'orecchio di lei, e rivolgendo lo sguardo anche al Nibbio sussurrò a bassa voce:

    « Il bastone magico può funzionare sia con te che con Ryusang. »

    Da lì avrebbe compreso che l'occhiata in direzione del piccolo eroe dai capelli biondi sarebbe servita per invitarla a far proseguire la catena del giravoce un pochino più in là.
    Prima che ancora, ovviamente, un altro dovere potesse interrompere ogni altra eventuale riflessione.

    « Il nome dell'obiettivo è Jattur Shattur. »

    Sorpresa delle sorprese...

    -Qualcosa mi dice che Jattur combinerà qualcos'altro di terribile.

    « ...non me lo sarei davvero mai aspettato!
    Più che un ottimo Punto fisso direi che possiede un bel Chiodo fisso.
    Per i casini. »


    Commentò in un sottile velo d'ironia quasi fra se e se.
    Poi venne la lunga discussione, l'imprevisto, l'intercettazione, le informazioni e il dovere d'agire al più presto.
    Bene:

    « Plausibile, sì... »

    Replicò dapprima alle considerazioni del Gran Maestro, riordinando mentalmente ciò che era stato visto e sentito. Beh, per avvalorare la tesi occorreva dunque considerare quale potesse essere effettivamente il punto x ricercato... intercettarlo sarebbe stato un gioco da ragazzi.

    « Due ore di tempo... »

    Mano ad accarezzare un invisibile pizzetto con fare pensieroso ed altamente filosofico.

    «Ok, cominciamo col restringere l'area: prima di schizzare fuori dalla stazione ha osservato il tabellone degli orari dei treni; nessuno gli avrebbe consentito di arrivare in tempo. Bene: questo significa tuttavia che uno di essi l'avrebbe potuto condurre sul luogo del delitto, o quanto meno vicino a sufficienza; possiamo avere una visuale della rete ferroviaria?
    In secondo luogo, una tabella degli orari indicati nella stazione in cui si trovava, dalla quale potremmo scremare immediatamente le destinazioni raggiungibili entro 2 ore da quel punto in quell'orario.
    In seguito, servirebbe l'elenco di qualsiasi mezzo di trasporto disponibile nel suo raggio. Supponendo che non voglia fregarne uno ad un passante casuale, dovrà affidarsi ad essi. Quali sono le destinazioni da essi raggiungibili nel giro di 2 ore a partire da quel momento? Intersecate il risultato con i treni esclusi, e dovremmo ottenere un elenco di gran lunga ridotto rispetto a ovunque. »


    No? Aveva senso?
    ...boh, matematico non lo era di certo, ma qualcosina magari poteva anche azzardarla... insomma, era un docente di un'Accademia! Magica, ma pur sempre accademia.
    Come? C'era anche il ramo scientifico-tecnologico? Mai sentito niente del genere!

    Giusto per essere ridondante e magari più chiaro:

    1. prendere l'elenco dei treni (delle destinazioni correlate in realtà) non raggiungibili entro 2 ore dal momento della chiamata di Jattur

    2. prendere l'elenco delle destinazioni raggiungibili entro 2 ore con altri mezzi di trasporto fuori dalla stazione in un raggio limitato

    3. intersecare i risultati, ottenendo un insieme (si suppone/spera) molto ristretto di punti ben definiti

    4. infornare a circa 180° in un forno ventilato per 20 minuti.

     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Il Nibbio

    Group
    Member
    Posts
    353
    Location
    Miséricorde

    Status
    Anonymous

    « Il nome dell'obiettivo è Jattur Shattur. »
    annunciò il comandante, e la cosa non li stupì più di tanto: tutto ruotava attorno a lui

    A maggior definizione dell’ordine che stava loro venendo impartito, un’immagine del soggetto comparve sullo schermo in cima al palchetto da conferenza, mostrando uno Jattur -ancora piuttosto giovane- che attendeva l’arrivo del suo treno sulla panchina di una qualche stazione, con tutta la comprensibilissima noia del caso.

    ...la stessa che colse anche il Nibbio mentre incamerava la lunga serie di generalità snocciolate dalla voce impostata e formale di Gnrraul e sopportava gli insipidi commenti di qualche anonimo SSA presente in sala:
    pensavano che sarebbe stato una facile preda? Sprovveduti.

    « Ha un notevole Punto Fisso, al pari del mio,
    anche se ha notevoli difficoltà a focalizzare la cosa che usa come chiave. »


    I due chiacchieroni seduti davanti a lui si scambiarono un’occhiata cupa, e -in cerca di qualche spiegazione- il biondino si volse verso i suoi compagni Aviatori con aria perplessa: qualcuno sapeva che roba era quel “Punto Fisso”? Pareva di no... o forse non era momento di parlarne, così il Sergente Verde tornò a seguire il briefing.

    « L'equipaggiamento non è un proble... »
    « C'è una chiamata in arrivo per l'obiettivo. »
    « Rintracciala e mettila sull'audio principale. »

    ...che però fu interrotto da una telefonata. Non alla struttura, ma diretta a Jattur,
    così -da bravi spioni- tutti gli astanti fecero silenzio per seguire la vicenda.


    +++ Ehi, J, sono Yed. Per caso disturbo? +++
    esordì la voce dall’altra parte dell’apparecchio emittente

    « Yed? »
    boccheggiò esterrefatto Gnrraul, rivolgendosi a Fergusson
    « Yed Korgerd? Quello della Sphinra? »

    « Zitto, fammi sentire. »

    « Ma Korgerd, di nome, non faceva Isaac...? »
    si chiese perplesso, rivolgendosi a bassa voce a Drusilia per un confronto

    Non ottenne risposta, forse perché nemmeno lo sentirono, e -ammettendo con un’alzata di spalle che non sembrava essere una cosa troppo importante- il Nibbio trovò quindi più saggio imitare i colleghi e seguire i passaggi della conversazione telefonica in atto: a quanto pare c’entrava un dipartimento di fisica, dei controlli, un test sperimentale “sul campo”, e due ore di tempo per recuperare qualcosa che era stato dimenticato...

    La telefonata si concluse, Jattur abbandonò la sua panchina trascinandosi dietro il bagaglio, e selezionò un altro numero dal palmare;
    due secondo dopo, l’apparecchio di Teras squillò.

    « Spero che tu non stia per dire che arriverai in ritardo di nuovo, Jattur. »
    +++ No, non arriverò in ritardo. In effetti, oggi non arriverò affatto. +++
    « Questa si che era divertente! »
    +++ Motivazioni personali. Recupererò l'allenamento domani. Ora devo andare. +++
    Adesso era il turno dell'incredulità. « Un secondo, che stai... »

    -Qualcosa mi dice che Jattur combinerà qualcos'altro di terribile.
    sentenziò la Dama del Vento, richiamando immediatamente l’attenzione di Ryusang

    « ...non me lo sarei davvero mai aspettato! »
    commentò ironicamente il Magister
    « Più che un ottimo Punto fisso direi che possiede un bel Chiodo fisso. Per i casini. »

    Ignorando la battuta -davvero buona, però!- della Volpe, la donna dagli occhi di smeraldo congetturò un quadro piuttosto “Plausibile, sì...” di quanto doveva star accadendo, e poiché il Nibbio non aveva mai avuto motivo di dubitare delle sue ipotesi, si ritrovò a deglutire rumorosamente per mandare giù quel grosso rospo che gli aveva annodato la gola: se le cose stavano così, era -di nuovo- una situazione di merda.

    « Due ore di tempo... Ok, cominciamo col restringere l'area... »

    Prima che il panico e la frenesia dell’azione lo spingessero ad abbandonare la stanza per inseguire Jattur pienamente allo sbaraglio, i ragionamenti di Yoko sortirono su di lui un effetto calmante, raffreddando i suoi bollenti spiriti e aprendogli la mente a teorie -paradossale a dirsi- ben più pragmatiche e concrete di qualsiasi tempestiva azione inconsulta. Quindi, tirando le somme...

    « Intersecate il risultato con i treni esclusi,
    e dovremmo ottenere un elenco di gran lunga ridotto rispetto a ovunque. »


    E ci fu solo una cosa che il Nibbio ebbe da dire a quel punto.

    « ...Fico. »
    mormorò tra sé e sé, prima di tornare a farsi perplesso...
    dubbi che, alzando la mano e la voce, affidò di due coordinatori sul palco

    « Ehm... E' possibile evidenziare sulla mappa la posizione dell'università rispetto alla stazione -calcolando i tempi di percorrenza-, e l'ubicazione dei centri per i test? »



    Edited by Ryusang - 3/12/2012, 03:19
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    26,962

    Status
    Offline

    icon10
    ~ G R I F I S ~
    Post Attivo

    Ah certo, perché dopo un lungo e interminabile insieme di paroloni volti ad evidenziare una missione che, stranamente, aveva a che fare solo con Jattur, non poteva mancare l'intoppo del momento: il soldato in fuga, due o tre teste scaldatesi oltremodo e infine uno strano gioco a premi. Per quanto la cosa si facesse seccante, tutti i membri del gruppo si prodigarono di dare agli eventi una risposta. E non poté fare a meno di evincere che...

    -Qualcosa mi dice che Jattur combinerà qualcos'altro di terribile.

    A parte defilarsi da un'addestramento in presa diretta a tutta l'accademia, che altro poteva fare di peggio?

    « ...non me lo sarei davvero mai aspettato!
    Più che un ottimo Punto fisso direi che possiede un bel Chiodo fisso.
    Per i casini. »


    Annuì alla Volpe, evidentemente d'accordo con quell'espressione. Riassumeva un po' tutto quello che stava pensando dell'Aviatore Rosso, dal Limbo a questa parte.

    « Ehm... E' possibile evidenziare sulla mappa la posizione dell'università rispetto alla stazione -calcolando i tempi di percorrenza-, e l'ubicazione dei centri per i test? »

    Anche quella era un'ottima idea: cercare di chiudere quanti più spazi possibili per predire la prossima mossa del fuggiasco. E quando anche il Nibbio ebbe finito di parlare sentì chiaramente arrivare il suo turno. Certo, aveva tutta una sua idea al riguardo: aveva capito che quel tizio maldestro aveva perso qualcosa, che Jattur doveva correre e fare carte false per riportargliela, probabilmente prima che "i capi" facessero un controllo e scoprissero il fattaccio. Avendo solo due ore prima dei controlli, era più che chiaro che dovesse andare e venire in meno di quel tempo...

    Ora, sicuramente Jattur conosceva il luogo dove era stato dimenticato questo fantomatico oggetto, e chiedendo delle due ore significa che sapeva anche entro quanto tempo gli fosse possibile raggiungerlo. Perché se avesse saputo di impiegare più tempo del previsto, avrebbe potuto facilmente ribattere che, anche volendo, non avrebbe fatto a tempo. Correre, invece, voleva significare che, magari all'ultimo secondo, ma poteva tranquillamente andare lì, prelevare e andare dall'amico prima che saltasse tutto per aria. Era quasi sicuro, dunque, che l'area da restringere fosse in realtà un triangolo, dove la stazione e la facoltà di chimica rappresentavano due delle destinazioni certe, e l'ultima -calcolando la distanza per il tempo- era probabilmente quella di dove stava andando Jattur.

    A questo punto non gli mancò che parlare, e sottolineare...

    Quando mi dissero che sarei entrato in uno degli eserciti più prestigiosi del pianeta, non pensavo certo che a comandarmi fossero un branco di scimmie urlatrici, né che un lungo periodo di addestramento si riducesse a fare da balia ad uno che fino a ieri stava in un manicomio per aver sgozzato un medico.

    E lui come faceva a sapere quelle cose? Essere una specie di fantasma tra un ricordo e l'altro gli dava la libertà di ricordare tutto, e di fare quel che gli pareva. In fondo quelli erano i ricordi di Jattur no? Magari anche spiattellando tutto non poteva modificare qualcosa di già successo. Allora perché perdersi il brivido di mandare tutti a quel paese?

    Vorrei far notare che siete talmente inefficienti e profondamente babbuini da lasciare che due dei vostri sottoposti se ne vadano in giro per la città a giocare con qualcosa che magari è di super segreto. -faccia sdegnosa e mani sui fianchi- Vorrei inoltre avanzare una proposta per eleggere un nuovo ministero delle infrastrutture: possiamo volare nello spazio, ibernare le persone, creare spade e pistole laser, creare ologrammi... E usiamo ancora i palmari? Oh no aspetta... Usiamo ancora intercettazioni telefoniche? Tra l'altro pure male, devo dire.

    Quindi si avvicinò ai computer e senza che nessuno gli avesse detto niente, avrebbe spostato di peso un tecnico per piazzarsi davanti a un computer... I ricordi della vita passata gli suggeriva cosa fare in quel momento, anche se per finta.

    Indizio di qua. Indizio di là. Chissà dove andrà Jattur, chissà qui, chissà là. Ma ci vuole davvero così tanto a triangolare i segnali radio emessi dai due telefonici di quei due simpatici compagni di merende?

    A quel punto le sue anime, che dagli inizi di quell'avventura si erano manifestate sempre e perpetuamente al suo fianco, si sarebbero infilate all'interno dei macchinari così da manipolarli. Avrebbe scavalcato un paio di cose qui e lì, avrebbe riattivato un collegamento con i satelliti per rintracciare il segnale digitale emesso dal palmare sia di Jattur che di quell'altro paperino. Non c'era nemmeno bisogno di dubitare, perché ricordava -dalla sua passata vita, oltre che attuale- che in un mondo futuristico come quello anche i telefoni della marca Tozzabancone corp. situata nelle isole Pappagone avessero un sistema di antifurto satellitare.

    Qualcosa che se hai una mappa digitale -e stendiamo un velo pietoso sul fatto che non si aveva nemmeno una topografia perfetta- e uno o due programmini buoni, uniti ad anime che entrano nelle cose e ci fan quel che vogliono, si poteva fa apparire due puntini luminosi sul monitor di tutti. A quel punto si sarebbe alzato, facendo come per andarsene.

    Mia nonna in campagna ha computer più avanzati di questi, per cui non meravigliatevi se il mio tentativo fallirà. Meravigliatevi piuttosto -dico a voi cadetti- che a comandarvi sono un gruppo di microcefali che invece di andare a prendere quell'altro fesso e sputtanare Jattur, stanno qui a farvi giocare al piccolo investigatore privato.

    Ma per favore!
    icon10

    Legenda

    StatusMana totale 95%
    Consumi 5%
    Condizione fisica 100%, Ottimale
    EquipArmatura d'Argento del Grifone

    già citata
    [ Equip Armatura + Passiva Volo + Passiva Peso Leggero + Attiva Movimento Rapido ]

    Spada degli Spiriti Silvani

    già citata
    [ Equip Spada + Passiva Affilatura Migliorata + Attiva Evocazione Spiriti ]

    Bussola d'Oro, Rosa dei Venti

    già citata
    [ Equip Oggetto + Passiva Auspex ]
    PassiveSilent Hill

    già citata
    [ Passiva - Riverenza ]

    Fearless

    già citata
    [ Passiva Resistenza Psicologia fino a livello Medio ]

    Etlreth, The White Album

    già citata
    [ Passiva Malus passivo pari al 50% ai Riflessi ]

    già citata
    [ Passiva Istant Cast ]
    Attive

    Anime della Natura, già citata [ Attiva Manipolazione Spiriti/Consumo Basso ].

    Le anime sono citate dalla giocata del Limbo, e ricordo che il QM -o i QM- mi hanno concesso di avere le anime con durata indefinita fin quando siamo in un mondo di anime :pat:

    Altro ovviamente, è Grifis che parla e si lamenta di un'oggettività "in game". Non ho inteso offendere nessuno, anche perché in caso contrario l'avrei fatto in bacheca e non in gioco :sisi:
     
    Top
    .
  12.  
    .
    AVATAR_DEFAULT

    SSA Delta


    Group
    Member
    Posts
    812

    Status
    Anonymous

    Lezione numero uno: conosci il tuo nemico.

    Terad Fergusson era molte cose, e fra le tante anche un maniaco del controllo. Avvertirlo della sua assenza era necessario -lo avrebbe scoperto comunque- e gli avrebbe garantito un minor grado di "curiosità lesiva", come la chiamavano alcuni, ma Jattur era sicuro che da quel momento in poi avrebbe avuto il suo occhio e il suo orecchio fissato sulla sua schiena da ogni telecamera, microfono, interfaccia olografica, postazione elettronica e sensore nel raggio di un chilometro minimo dalla sua posizione. Era semplicemente impossibile nascondersi nel bel mezzo della capitale del più restrittivo e paranoico impero galattico dell'intera galassia. Motivo per cui non ci avrebbe neppure provato.

    La vista di un marinaio che sfreccia via a perdifiato verso il navettiporto della stazione suscitò alcune occhiate -di solito i militari si dirigevano verso i treni, non il contrario- ma lui se ne infischiò. Prese la prima navetta monoposto libera, lanciò il bagaglio a mano dietro il sedile ignorando clamorosamente l'apposita voce del computer che lo avvertiva quanto lasciare pacchi non doverosamente assicurati in mezzi privi di apposito sistema gravitazionale era un invito ad essere colpito in testa da articoli di shopping sparati a duecento chilometri orari e collegò il suo palmare al computer della navetta. Dopodiché selezionò un programma fra i tanti del palmare e craccò il sistema. Ovviamente l'uso di un virus informatico ssa sarebbe stato rilevato e riportato in centrale, ma hackerarlo a mano avrebbe impiegato almeno due minuti e in quanto aspirante ssa non aveva l'autorizzazione a bypassare le restrizioni per civili e militari comuni. Non ancora, perlomeno. E poi i suoi superiori avrebbero scoperto comunque quello che era successo, dunque avrebbe fatto una figura decisamente migliore evitando del tutto di nascondere le sue tracce.
    Korged non aveva la minima idea del casino in cui si era cacciato.

    « Un po' di privacy sarebbe gradita, Terad, grazie. » mugugnò, duellando con i controlli di quel trabiccolo. Purtroppo da piccolo lui non era mai stato il tipico nerd che si rigirava i computer con la facilità di un boss di fine videogioco, e la cosa gli era rimasta. Ci mise un po' a capire come escludere il navigatore automatico senza togliere la localizzazione e passare dunque ai comandi manuali, poi afferrò la cloche e lanciò un paio di sguardi all'esterno per orientarsi.
    Con un sussulto la navetta si staccò dal pontile.

    « E va bene... » sussurrò.

    La partita era iniziata.


     
    Top
    .
  13. † Guerra †
     
    .

    User deleted


    La fragorosa risata di Terad s'alzò come onde sugli scogli a commento delle parole di Grifis, costringendo alcuni degli asghabardiani a tapparsi le orecchie. « Qualcuno qui si è abituato troppo bene! » esclamò di gusto, dandosi una sonora manata sulla pancia. « Tesoro, non sempre si ha a disposizione i mezzi adeguati: a volte tutto quello che hai è una manciata di sterco e con quella devi abbattere un gigante. » lo ammonì con ditino proteso a dire no, no, no! « Se vuoi abbattere delle -diciamo- persone più forti di te... » e calcò forte la parola "persone" « allora inizia ad allenarti fin da adesso. »

    Sorrise - un sorriso duro, crudele - e con tale smorfia il messaggio fu recapitato bello e chiaro: quello non erano le parole di un ufficiale asghabardiano al suo sottoposto, ma un Cavaliere dell'Apocalisse al mortale intenzionato ad ucciderlo. Non era ancora giunto il momento, non era quello il luogo, ma tempo e luogo sarebbero giunti.
    E Guerra era pronto.

    « Allora: indizi! Voi » e puntò il dito verso Yoko e Ryusang « avete avuto l'idea giusta: il tempo è l'indizio più importante. Due ore per andare e per tornare, alla massima velocità consentita dal mezzo di trasporto scelto, è l'area in cui dobbiamo cercare la nostra destinazione. Combinati con le posizioni di Jattur e dell'università gentilmente fornite dal nostro amico tecnologico di prima, fanno un'ellisse il cui raggio si misura in chilometri: troppo, davvero troppo. Accorciamo ancora il campo. »

    Un piccolo colpetto di tosse s'udì in sala... o no?

    « Il secondo indizio è l'Università. » disse Terad. « Il Dipartimento di Fisica copre un enorme numero di ricerche ed esperimenti sull'intero territorio imperiale e ha centinaia di aree di ricerca riservate solo qui ad As Terad. Anche se non sappiamo con esattezza di quale esperimento hanno parlato i due, possiamo incrociare la lista delle possibili destinazioni con la nostra area di ricerca e avere qualcosa di più gestibile. In più qualsiasi cosa debba recuperare Jattur, è possibile che sia un dispositivo elettronico di una certa dimensione e importanza: non il genere di cose che si possono nascondere in una valigia, dunque. Per il trasporto di certi oggetti sono richiesti protocolli di sicurezza severi: dalla nostra lista possiamo dunque escludere tutte le destinazioni in località affollate e con un'assistenza men che immediata da parte dei Centri di Controllo cittadini. »

    Per la seconda volta sentite q ualcosa, come se qualcuno stesse cercando di vedere quanto sottovoce si possa tossire... o è la vostra immaginazione?

    « Terzo, come giustamente detto, il mezzo di trasporto. » annuì nei confronti di Yoko, pollici bene alzati. « Le stazioni ferroviarie danno accesso a molti mezzi di trasporto pubblici. Possiamo escludere il teletrasporto - troppo difficile trovarne uno che permetta il transito di carichi pericolosi in tempo - quindi rimangono treni e navette. Potremmo escludere tutti i treni i cui orari sono stati visionati da Jattur, ma in realtà non è il treno il mezzo che sceglierà: sarebbe troppo sperare che nessuno lo veda trasportare un dispositivo elettronico come quello smarrito in un treno pubblico diretto verso una meta affollata come l'Università, e sui treni merci ci sono troppi controlli. Quindi, navette. »

    Aah, questa volta ne siete sicuri! Qualcuno si è leggermente schiarito la voce.

    « Quarto, ed infinitamente più semplice di tutti questi sofismi... » concluse Terad con un gran sorriso. « ...possiamo aspettare solo pochi minuti e, osservando le azioni di Jattur, sapremmo sia il mezzo di trasporto prescelto sia la direzione presa: allora che daremmo un gigantesco colpo di forbice alla nostra lista. » Il suo sguardo si soffermò su Grifis. « Ricordate sempre che a volte le cose più semplici sono le migliori. »

    Alzando gli occhi al cielo, Gnrraul smise di provare ad attirare discretamente l'attenzione e aprì la bocca. « Qui avremmo capito dove sta andando Jattur. » disse.
    Terad si voltò, guardandolo con tanto d'occhi. « E perché non l'hai detto prima, invece di cincischiare? » fece, sinceramente stupito.



      15 minuti dopo...
      ...in tutt'altro luogo...


    Vi ritrovate strappati dai comodi sedili in pelle della sala riunioni, bardati di titanio da cima a fondo e scaraventati sull'area imbarco di una navetta militare - cinture di sicurezza ben allacciate, ovviamente. A dispetto delle parole di Grifis non si può certo affermare che gli asghabardiani stiano a perdere tempo, a giudicare dal fatto che avete fatto così in fretta da volare, occultati, al fianco della navetta di Jattur. Per voi che è la prima volta ci vuole un po' ad abituarsi al software delle armature, in cui è letteralmente lo sguardo a fare da cursore. È una fortuna che questi sistemi siano pensati per essere intuitivi, ma fra le vostre precedenti esperienze sull'Argonath e l'aiuto di Yoko - che adesso sembra conoscere questa roba come le sue tasche - riuscite a destreggiarvi senza problemi tra i vari comandi.
    Siete pronti? I motori stanno già vibrando sotto di voi.

    +++ Il professor Jersen Holsban, un ricercatore dell'elettromagnetismo, ha chiesto l'utilizzo di una struttura abbandonata per un seminario su alcune tecnologie subatomiche. Korged non figura come invitato o assistente, ma è tra le persone che hanno avuto contatti con Holsban nell'ultima settimana; gli avrà chiesto un favore o qualcosa del genere. A Holsban è stata assegnata la Struttura #7649, una vecchia prigione del periodo dell'Imperatore Nero in disarmo da trent'anni o su di lì alla periferia della città. La mappa dell'edificio è già nei vostri computer. State attenti ai piedi, è probabile che ci siano rottami sparsi ovunque. +++
    +++ Ancora una volta, vi ricordo il piano. +++ disse la voce di Terad direttamente nelle vostre orecchie. +++ Sei squadre standard da dieci uomini denominate Alfa, Beta, Gamma, Delta, Epsilon e Zeta, col permesso di dividervi in sottosquadre se necessario. Alfa inizierà dal piano più alto, Zeta dai sotterranei, le altre quattro ad altezza terra dai quattro punti cardinali. Circondate il bersaglio, contenete eventuali vie di fuga e colpitelo con tutto quello che avete. +++
    +++ Le vostre armi non sono letali, qualunque cosa farete sarà impossibile causare al vostro obiettivo danni permanenti... +++
    +++ Tradotto in parole semplici: massacratelo. L'intero punto della faccenda è che voi ci andiate pesante, che lo mettiate sotto pressione fino al punto di rottura e poi oltre. Se non riesce a reggere, allora è inutile per noi. +++

    Alcuni dei vostri prossimi compagni di missione si scambiano qualche occhiata, ma le battute e le spiritosaggini di quando vi siete vestiti ed armati sono stati rimpiazzati da un'aria più seria, quasi grave. Tutti in quella navetta erano già passati attraverso quell'esame una volta, al posto di Jattur, e tutti loro l'avevano superato divenendo SSA a pieno titolo. Non erano l'elite, certo non avevano visto tutto quello che c'era da vedere, ma... in fondo, nessuno se la sentiva di contestare veramente le parole di Fergusson.

    Asghabard non era un mondo per deboli di cuore. Crudo forse, ma vero.



    LAM_
      Considerate approssimativamente la struttura abbandonata come un parallelepipedo dai lati lunghi qualche centinaio di metri. Ci sono sei team, ognuno dei quali inizia al centro di una delle facce del parallelepipedo e affronterà differenti ostacoli. Vi viene fornito dell'equipaggiamento standard e siete in connessione con i sei team e il QG. Ogni team è composto da 10 componenti e si divide in sottosquadre di 5 - a voi scegliere come suddividervi tra i vari team. State attenti alla vostra decisione giacché il livello medio di difficoltà dei vari team è profondamente sbilanciato, e dal prossimo turno sarete in combattimento perenne. La posizione di Jattur nell'edificio è comodamente visionabile sui vostri visori grazie ai sensori gentilmente forniti dal governo assieme ad altri gadget jedi.
      Durante il turno le squadre penetreranno nell'edificio (la Zeta tramite teletrasporto) ed effettueranno una piccola ricognizione di base - qui finisce il vostro turno.

      @Dru: visto il tuo rango sei il comandante della squadra in cui sceglierai di andare.

      CITAZIONE
      Equipaggiamento fornito per la missione
      Questo equipaggiamento è fornito dal governo asghabardiano e come tale dovrà essere restituito al termine della missione. Non fate troppo i ganzi, tutta questa roba è la versione "per bambini" delle vere armi... ma non vogliamo fare troppo male al nostro soldatino, vero? :8D:
      P.s.: chi rompe paga e si vede il riscossore dei debiti asghabardiano bussare alla porta. In real.
        Spada laser di addestramento_ Elsa 0.40m; lama 1.25m
        1. Tratta colpi energetici (i.e. laser) come attacchi/tecniche di natura fisica.
        2. Cristallo energetico depotenziato: dolore e paralisi invece di danni.
        Armatura tattica_ Elmo; pettorale; gambiere; protezioni per le braccia e gli avambracci;
        1. Danni da taglio e da perforazione ridotti a contusioni.
        Pugnale_ Elsa 0.20m; lama 0.45m.
        Granata a frammentazione_ Diametro 0.052m. Considerabile attacco fisico volto a distrarre il nemico.
        Pistola laser con munizioni speciali_ 10 colpi.
        1. Colpi energetici depotenziati: dolore e paralisi invece di danni.
        Verosimiglianza della Visione_
        1. Nessuno giudicherà strano che oltre alla roba 'normale' per Asghabard abbiate anche spade, archi, frecce e armature vecchio stile. Potete scegliere tranquillamente di non indossare/prendere parte dell'equipaggiamento di sopra se trovate difficile avere quello e le vostre armi ma non volete rinunciare alle vostre cose.

     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Staffer
    Posts
    24,480
    Location
    là.... \ò_ò

    Status
    Anonymous

    Sollevata che i suoi compagni avessero trovato le soluzioni giuste, la Dama del Vento si trovò a riflettere su ciò che le diceva l'istinto. Scettica, ecco come si sentiva. Si scambiò un'occhiata di intesa con la volpe, certa che anche lui avesse trovato quell'incongruenza di fondo che tanto la turbava. Poi, seguì il gruppo di soldati nella nave spaziale: anche se fosse stata la più stupida delle missioni lei l'avrebbe affrontata comunque dato che, a quanto aveva capito, era suo compito vedere, non modificare un evento già accaduto.

    png

    Trascorse l'intero viaggio con gli occhi socchiusi, il capo ed il dorso abbandonati allo schienale nella disperata ricerca di qualche attimo di riposo e concentrazione: poco importava se viaggiavano a centinaia di chilometri orari ed ancor meno se all'interno di quel posto vi fossero baccano o sedili scomodi. Nel buio naturale delle sue palpebre socchiuse, la Dama del Vento pregò che tutto finisse il prima possibile, così da concederle in futuro una piccola, meritata pausa di riflessione.

    +++ Tradotto in parole semplici: massacratelo. L'intero punto della faccenda è che voi ci andiate pesante, che lo mettiate sotto pressione fino al punto di rottura e poi oltre. Se non riesce a reggere, allora è inutile per noi. +++

    Gli scrigni morbidi di pelle si schiusero rivelando gli occhi smeraldini particolarmente stanchi. Si stiracchiò cercando di non infastidire nessuno, mugugnando a bassa voce qualcosa come "sisi, certo, come no..." udibile a pochi "eletti". Infine si decise a parlare con i suoi, ovviamente quelli veri.

    -Se fossimo uniti avremmo un sesto delle possibilità di indovinare il percorso meno complicato, o comunque di riuscire a vedere quello che deve fare Jattur. Se ci dividiamo le probabilità aumenterebbero a due terzi, ma il mio istinto dice che a nessuno di noi conviene rimanere solo, anche se accompagnato da altri soldati. Quindi proporrei una soluzione intermedia: ci si divide in due gruppi, possibilmente in due lati opposti così da chiuderlo al centro, o comunque in una disposizione tale da bloccargli il maggior numero di uscite.

    Li osservò con sguardo serio, sentendosi profondamente in colpa di averli trascinati in una situazione simile.

    -Ryusang con me; Grifis e Yoko in coppia in un'altra squadra.

    Dunque si rivolse a Yoko, chiedendo al suo sguardo conferma di quel piano.

     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar


    Group
    Staffer
    Posts
    22,224

    Status
    Anonymous

    Beh, in un modo o nell'altro pareva fossero riusciti ad estrapolare le informazioni a loro richieste e necessarie.
    Indizi indovinati, ipotesi avanzate e... soluzione trovata. Un genietto nella folla aveva interrotto il comandante a suon di colpi di tosse, evitando di sprecare degli ulteriori preziosissimi minuti nell'analizzare ulteriormente la faccenda.
    Ma se questa negli ultimi frangenti era stata la preoccupazione principale della maggior parte dei soldatini presenti, un altro era il pensiero che animava invece le riflessioni del Demone-Volpe, e fu certo di non essere il solo, quando Drusilia rivolse un'espressione perplessa e dubbiosa in sua direzione: perché lo stavano facendo?
    Tutti i presenti, Terad per primo, erano appena venuti a conoscenza delle ragioni che spinsero Jattur a disertare l'appuntamento prestabilito. Sapevano che era qualcosa di grosso, di importante, probabilmente persino pericoloso a giudicare dalle reazioni dell'asgabardiano.
    Perché dunque sguinzagliargli contro un esercito di soldati per fermarlo? L'esercito di quel mondo era così stupido da favorire dei casini pur di portare a termine il loro preziosissimo esame?
    Beh... forse sì, in effetti: ipotesi alquanto plausibile.
    A meno che... quello non sarebbe dovuto essere sin dall'inizio il vero test finale. Chiamata al telefono programmata, finto dramma ed urgenza inventati... poco tempo, tanta pressione, molti ostacoli sul suo cammino. Menzogne per tutti, affinché ognuno si potesse impegnare a fondo in uno scenario estremo come quello appena presentato.
    Era questo forse ciò che veniva richiesto ad un vero SSA?
    Una simulazione di ciò che avrebbe dovuto affrontare ogni giorno della propria vita... ma cosa sarebbe potuto andare male? Quale catena avrebbe vincolato Jattur stavolta?

    A distogliere le attenzioni dalle confabulazioni vi pensò la vibrazione dei motori sotto i propri piedi. Si trovavano sopra delle specie di navicelle spaziali, ornati nel corpo di tanti bei gingilli pseudo-futuristici che l'Elessedil conosceva ora alla perfezione.
    Una mano sfiorò lentamente il suo fianco, afferrando un freddo pezzo di metallo.
    Un'arma, l'elsa di una spada laser...
    ...certo, per l'occhio inesperto di un qualunque altro soldato forse.
    Ma no, non per la Volpe.
    Sotto il suo sguardo sazio e straripante di conoscenza



    Sotto l'occhio analitico di quella Volpe quel misero involucro su cui adagiare la propria presa non nascondeva alcun segreto.



    Stabilizzatore magnetico, conduttore, cristallo di attivazione...
    Non vi erano sotterfugi che sfuggissero alle conoscenze del Magister. Poteva stringerla fra le sue dita, poteva percepire il più insignificante dettaglio meccanico e tecnologico dell'arma che ogni altra persona si sarebbe limitata semplicemente a brandire...
    Poteva questo e molto ben altro, da quando aveva ereditato l'essenza del Cavaliere dell'Apocalisse.
    In che modo avrebbe potuto utilizzare tutto ciò a proprio favore?
    Quale vantaggio avrebbe tratto da una simile ed invidiabile conoscenza?
    ...
    ...
    ...
    Non ne aveva la ben che minima idea.
    Però poteva farlo.

    Annuì al discorso della Dama del Vento ancor prima che questa potesse cercare un suo consenso diretto con lo sguardo. Approvava la sua scelta, assai ragionevole e ben fondata.

    « Sono d'accordo. »

    Confermò dunque anche con la voce.

    « Anche se modificherei la composizione dei gruppi.
    Tu e Ryusang siete quelli più coinvolti emotivamente nella vicenda, io e Grifis... ne siamo più distaccati.
    Mischiando le carte otterremmo una suddivisione più bilanciata, affinché nessuno degli antipodi possa lasciarsi coinvolgere in scelte o situazioni poco convenienti.
    Io verrò con te, mentre Ryusang invece andrà con Grifis. »


    Guardò dunque uno ad uno i compagni, e da essi attese non una sola conferma ma un parere: era il momento migliore -forse l'unico che avrebbe avuto da lì a venire- per pianificare una strategia di gruppo.

    Riassunto del post da parte di Yoko:

    tumblr_lxhnbmXa7l1r489q0o1_500



    Edited by Silver Shadow - 3/1/2013, 23:04
     
    Top
    .
48 replies since 10/11/2012, 20:44   868 views
  Share  
.