Aśmagarbha

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    «No.»

    Ennesimo diniego -perchè Skarn non si arroga la conoscenza suprema, perchè il Gallo sa di non comprendere molte cose (quasi tutte, in verità). Alla primissima domanda dell'IA -a quella che non prevede risposta- l'Artigiano lascia perciò filtrare un dissenso fermo ma passivo, una negazione sicura ma non per questo imperante.

    "Mi riferivo agli abomini ideati dalle streghe: involucri di carne per contenere un'anima spezzata, orrori progettati per soffrire e far soffrire senza secondi scopi."

    Brutti, bruttissimi ricordi. Memorie di un tempo che fu, reminiscenze di una cittadina chiamata Mayberry.
    Segue quindi una complessa dissertazione circa l'essenza ultima di un costrutto suo pari, Heta si lancia in un'arringa in propria difesa sostenendo che anima è ciò che il suo (tuttora ignoto) corpo proietta al di là di sè. Belle parole, certo -perfino con una loro logica, si ritrova a pensare Miron.
    Eppure, per chi come Skarn s'interessa esclusivamente di questioni tangibili -per chi come lo Scarlatto i sofismi e le teorie sono vacue illusioni uscite di bocca a chi non sa far altro- l'intera faccenda risulta ridicola e pure distorta, con una proposta a prima vista bizzarra si offre di chiudere il diverbio e risolvere l'inghippo (certo peraltro di avere ragione, desideroso di averla vinta e poi tornarsene soddisfatto alla bottega).

    «D'accordo, togliamoci direttamente lo sfizio: c'è un modo di verificare se possiedi veramente un'anima...»
    "...ce ne sono tanti in realtà, noi ne conosciamo solamente uno..."
    «...un modo estremamente semplice, indolore quanto un bacio.»

    (Stai scherzando, vero?)
    [Affatto!]

    La Rondine incredula che la propria metà abbia azzardato quella via -la Lancia quasi offesa per non essere stata interpellata prima di una decisione del genere (anche se in realtà succede sempre così, è sempre la sua ragione di vita a tenere le redini del loro destino).

    «Dov'è dunque il tuo corpo -dov'è che il mio gemello dovrà posare le labbra?»
    "Non ti farò del male -ad essere sinceri non sentirai assolutamente nulla."
    «Ciononostante, con un semplice gesto chiariremo le perplessità di ognuno; tu che sei certa di sapere cos'è un'anima, sei dunque pronta ad affrontare la verità?»

    Un sogghigno che non si preoccupa minimamente di nascondere, un'insensata vittoria ad appena un soffio di distanza.
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    5,424
    Location
    Keron

    Status
    Anonymous

    You can't win..



    Pensato Intelligenza Artificiale
    "Parlato Intelligenza Artificiale"
    Pensato Agente Oregon


    Luogo: Endlos - Kisnoth



    Oregon rimaneva lì ad ascoltare, la cosa si stava facendo molto interessante, tutto intorno sembrava fermo mentre Skarn, aiutato da Miron, e l'IA si davano una battaglia a colpi di logica e concetti. Piano piano che andava avanti non poteva non dare ragione al costrutto, aveva sempre una risposta pronta e la sua eloquenza sembrava ad un livello più convincente di quella dei fratelli, i quali quasi sentiva una certa insicurezza nel rispondere. Infatti la coppia non provò più a ribattere, dapprima Miron parlò di streghe, facendo capire allo spartan l'esistenza di una duplice fazione nel loro mondo, però non capiva perfettamente il nesso tra ciò di cui stavano discutendo e l'argomento delle streghe. Non si addentrarono a quest'ultimo tema, ma rimasero a quello dell'anima. Oregon aveva inteso bene ciò che diceva l'intelligenza artificiale, però non comprendeva per quale motivo cercavano in tutti i modi di affermare che l'IA non avesse un'anima, inizialmente anche lo spartan la pensava come loro. Però se veramente l'anima era l'essenza del soggetto, il quale sembrava una definizione piuttosto veritiera, non poteva certo dire che il costrutto non avesse un'anima digitale, artificiale..dunque partendo da qui, si chiese se era possibile creare..un'anima.
    Agente Oregon, so bene che piano piano ti stai convincendo che non sono semplicemente un'IA "stupida" e molto più di una "furba" - cominciò, veloce, attenta, precisa, impossibile distrarla - Clonazione, creazione, basta inserire i "pezzi" giusti, modellarli e metterli in un rapporto corretto per dar vita a qualsiasi cosa - per lo spartan era un argomento piuttosto complicato, ma il pensiero è difficile da controllare, non si può non pensare, per cui era obbligato a quell'invito a discutere - Sono un po' confuso a riguardo, ci sono molte cose che mi hanno stupito, a partire da questo semipiano - non aveva semplicemente voglia di mettersi in mezzo, non gli interessava, però più ascoltava il trio e più apprezzava l'argomento, avrebbe voluto tanto seguire fino al finale - Sempre seguendo alcune leggi che regolano il tutto, ciò che più voglio conoscere - concluse, chiaramente doveva essere qualcosa di pericoloso se un'intelligenza artificiale come lei poteva divertirsi a fare il "dio". Alcune cose devono rimanere segrete per preservare l'ordine delle cose.

    Luogo: Base Alpha
    Tre anni fa circa..



    Il terreno era diventato come voleva, il campo aperto con alcune montagne all'orizzonte, il colore della terra era tra il marroncino e il rossiccio, gli ricordavano alcuni pianeti inospitabili. D'altronde era solo una simulazione, anche nella realtà avrebbe avuto ossigeno a sufficienza, quindi non restava che ricominciare gli allenamenti. Testò tutte le varie azioni pratiche e costatò che il raggio di lunghezza era diminuita e sembrava un pochino più appesantito, com'era normale in presenza di gravità. Salti, ruote, turbo, corsa, salti ancora, capriole, ciò che gli dava fastidio era il monitoraggio, non amava il fatto di venire osservato per tutta la durata degli allenamenti - "Come risultano i dati?" - chiese dopo essersi fermato per riprendersi un pochino - "Sono nella norma, come ci aspettavamo, tutto procede correttamente" - confermò l'operatore, l'esperimento sembrava riuscito alla grande. "Dammi un jetpack" - quasi ordinò ma con un tono più soave, il classico borbottio di sottofondo e un - "Arriva" - e davanti ai suoi occhi cominciò a materializzarsi un jetpack, sollevò leggermente le braccia e l'operazione di materializzazione di completo come se il jetpack gli fosse caduto alle mani dal cielo. Tranquillamente lo allacciò alla schiena e sperimentò le varie dinamiche con l'utilizzo del nuovo componente per l'allenamento. "L'ora è finita, bisogna chiudere" - chiamò l'attenzione all'improvviso, lo spartan non aveva ancora finito, gli mancava da sperimentare daccapo in un campo spaziale, ma quando il tempo finisce bisognava lasciare tutto e permettere agli altri spartan di mettersi alla prova coi loro allenamenti.

    Luogo: Endlos - Kisnoth



    Tornando al punto finale della questione, Skarn propose una sorta di verifica, attraverso un bacio, il fratello doveva avere una sorta di abilità nel percepire l'anima. Non ci voleva nulla per farglielo capire all'IA, però non era attuabile. Se provava emozioni, sarebbe rimasto deluso dalla proposta.
    "Rilevo che lei, Miron, abbia la capacità di percepire le anime" - fin qui solo gli stupidi non avrebbero potuto capire, in un discorso che si era fatto tanto serio, che i due volevano passare dalla teoria alla pratica, suonava un po' brutto, però ci volevano delle verifiche sperimentali per la certezza, lo stesso avrebbe potuto dire il costrutto a riguardo, l'intenzione lo avrebbe esposto dopo. "Mi sono, circa, nella mente dell'Agente Oregon, quindi dovreste effettuare la vostra verifica su di lui per potermi percepire.." - chiunque poteva notare che l'armatura dello spartan di era mossa dopo aver sentito che avrebbe dovuto baciare lui. Oregon sarebbe rimasto contrario, certamente non in modo brusco, ma se non era una cosa necessaria a lui avrebbe preferito evitare - Non mettermi in mezzo alle tue questioni amorose - era un limite difficile da superare - Una reazione prevedibile, non avverrà, tranquillo - e se lo diceva lei era perché aveva qualcosa da ridire.
    "Nonostante ciò, devo dissentire, poiché non potreste in alcun modo rilevare la mia anima "tecnologica", avrebbe bisogno di un qualche metodo specifico per quello" - era solito per l'intelligenza artificiale usare un paio di frasi per spiegare tutto, probabilmente molti non capivano cosa intendesse, oltre ai due fratelli, non aveva nemmeno torto su questo. Aveva parlato di leggi, regole, comporre in proporzioni corrette, un'abilità che poteva percepire le anime di una certo tipo, come quelle umane o della sostanza di un essere vivente, non poteva percepire quella di una macchina, era come cercare di rilevare il calore usando uno strumento che poteva rilevare tutt'altra cosa.
    "Lei, Skarn, cerca un metodo sperimentale per verificare la mia tesi, purtroppo con mezzi sbagliati, ma se volessi fare io una verifica, accetterebbe di sottoporsi alla mia sperimentazione?" - brillò nuovamente tutto, la figura indefinita nei dettagli quasi si distorse per poi tornare normale, una semplice procedura di backup per rilevare come sempre eventuali errori, finora mai trovati. Magari prima aveva bisogno di qualche dettaglio per accettare o meno.

    Stato Mentale: Attento e un po' preoccupato
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%
     
    Top
    .
  3.  
    .
    «Non è un problema.»

    Rincara Skarn, affatto preoccupato di dover offrire il fratellino in un bacio con il contenuto dell'armatura -ancor meno, poi, quando nota che quella si ritrae, quasi spaventata dall'idea di doversi prestare ad una verifica a diretto contatto.

    «Che tu sia nella sua mente o in qualche altra parte del corpo Miron riuscirà comunque a percepire se come dici la possiedi.»
    "E' così."

    Peccato che a quella risposta -o forse addirittura indipendentemente da quella (i due ragazzi non lo possono sapere)- l'IA svelta a parole si rifiuti di procedere alla verifica perchè -a suo dire- il test non risulta conforme alla peculiare natura di cui essa stessa è dotata -peccato che Heta si vincoli ad un cavillo tutto fuorchè convincente secondo il giudizio del Gallo. Tutte scuse, ovviamente.

    (Ti accontenti così o vuoi insistere?)
    [No, va bene: niente di quel che può aggiungere riuscirà a farmi ricredere -non ce n'è modo.]
    (Perfetto. E' il caso che ritorniamo alla bottega, altrimenti la megera avrà da ridire e troverà qualcos'altro da affibbiarci per stasera.)

    Perchè è evidente che un'anima non può essere tecnologica, perchè sono dettagli che non andrebbero nemmeno spiegati (e questo rivela un limite essenziale della suddetta IA -oppure un limite di vedute dei due fratelli, se così preferisci).
    Da quando, infatti, un computer possiede l'unico tratto che per secoli ha distinto l'essere umano dalle bestie così come dalla materia inanimata -da quando la filosofia (o chi per essa) ha concesso ai calcolatori il nucleo ultimo dell'esistenza?

    «Mi spiace: hai perso.»

    Secco, brutale, senza seconde occasioni.

    «In realtà non mi dispiace affatto.»

    O ancora peggio, se possibile.

    «Fatto sta che un'anima non l'hai nè tantomeno hai la più vaga idea di che cosa possa essere; di tutto quel che la può descrivere, infatti, tecnologica non è per certo concesso.
    Non importa quindi cosa tu intendessi al riguardo: quella non è -in nessuna maniera- paragonabile ad un'anima. Senza eccezioni.»

    E' quindi tutto finito -si lasceranno così, per ritrovarsi qualche giorno più tardi (sempre che Heta non se la prenda e diserti l'appuntamento)?

    «Però sono disposto a lasciarti sondare il nostro legame, affinchè tu possa minimamente avvicinarti a capire cosa ci rende tanto diversi. Non qui, ovviamente -non ora: sarà il vostro compenso per la traversata verso Ovest che vi abbiamo richiesto, sarà il premio per averci condotti sani e salvi fino al centro di Klemvor. Sani e salvi: se ci lasciate morire delle nostre anime non rimarrà nulla da analizzare.»

    Può dirsi questo uno scacco? No -tanto Heta quanto Oregon possono ancora ampiamente opporsi. Ciononostante ho come il sospetto che l'una possa considerarlo un affare mentre l'altro finirà per ubbidire -eh, brutta cosa lo schiavismo! :V
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    5,424
    Location
    Keron

    Status
    Anonymous

    ..But you can come with me



    Pensato Intelligenza Artificiale
    "Parlato Intelligenza Artificiale"
    Pensato Agente Oregon
    "Parlato Agente Oregon"


    Luogo: Endlos - Kisnoth



    La discussione stava volgendo al termine, Skarn, appoggiato dal fratello, insisteva cocciutamente ad andare avanti con la sua tesi, era diventata per lui una questione di principio. L'intelligenza artificiale lo aveva capito - Non possiamo andare avanti all'infinito - fece notare lo spartan con tono di protesta, nonostante non gli dispiaceva rimanere lì zitto e ad ascoltare, dopotutto avevano un tempo per il viaggio. Non poteva soffermarsi troppo a lungo nel presidio centrale - Tengo sempre contato il tempo - certe volte credeva che alcune risposte date dal costrutto erano frasi fatte per togliergli ogni pensiero e preoccupazione a riguardo.
    Volete andare ancora avanti? - chiese insistente - Secondo lei, Agente Oregon, questa è ignoranza o testardaggine? - rispose con una domanda, sempre attraverso il suo tono calmo, sembrava che fosse sempre calmo.
    Lascia perdere per una volta, non mettere in mezzo altre persone - ovviamente era lì che voleva arrivare lo spartan, ma l'IA sapeva già dall'inizio tutto, quella domanda, peraltro, non era stata posta a caso - Calcolo più probabilità sulla seconda, Agente Oregon, sarà lui a decidere se accettare o meno - detto ciò, l'Armatura sperava molto che il ragazzo rifiutasse l'offerta. Purtroppo pregò per niente, anche se pregare è un termine abbastanza largo in Oregon, quindi Skarn accettò, dopo varie provocazioni.

    Luogo: Base Alpha
    Tre anni fa circa..



    Tutto ciò che vedeva scomparì lentamente, un piano alla volta partendo dal più vicino. Osservava, quasi catturato lo sguardo, le lastre divise da quadrati, come un campo in costruzione olografico, una griglia da riempire e modificare. L'operatore non vedeva proprio l'ora di fare una pausa o svolgere altre mansioni, quando si ritrovò alla sala delle simulazioni, sollevò gli occhi alla sala di controllo: non c'era nessuno. Nemmeno un saluto, nemmeno la possibilità di trattare per avere una briciola di tempo in più per esercitarsi ancora. Non era chiaramente vitale per lo spartan, per cui abbandono lentamente la sala. Fuori incrociò Michigan - "Ehi Oregon!" - gli corse contro, guardò oltre il compagno e gli poggiò la mano sinistra sulla spalla opposta di Oregon, invitandolo con una leggera pressione a lasciare via libera l'ingresso alla sala delle simulazione per una coppia di spartan prossimi a loro. "Sono curioso dell'ultimo pacchetto arrivato, dunque..di cosa si tratta?" - abbassando la voce. Oregon fece lo stesso avvicinandosi all'orecchio sinistro del compagno - "Propulsori" - una parola per far immaginare chiaramente di cosa stava parlando. "Molto interessante" - commentò - "Non quanto creare cloni" - ribatté stando al gioco - "Eh? Potrei anche vantarmene, l'ora di cena si avvicina, andiamo" - disse facendo il primo passo. Ci voleva proprio la cena, forse era l'unico momento di svago vero e proprio.

    Luogo: Endlos - Kisnoth



    "Come credi, Skarn, penso ti rendi benissimo conto delle tue affermazioni" - ricominciò, stavolta però Oregon decise di prendere in mano la situazione - "Andare oltre non ha senso, tenetevi le vostre tesi, mi pare di capire che ognuno si stia riferendo alla propria tipologia di anima.." - com'era solito, doveva anche qui venire interrotto, l'immagine del costrutto sparì come la trasmissione di un programma e l'improvvisa assenza di elettricità alla televisione, che provoca quell'effetto chiusura dello schermo. Poi riapparì tra lo spartan e i fratelli - "Potremmo continuare durante il tragitto, sono curioso di vedere quanto andrai avanti a sostenere una tesi di cui non hai nessuna prova e, sopratutto, i mezzi per confutare la mia" - purtroppo solo i due potevano provare a dare torto all'intelligenza, ma la logica, il discorso e probabilmente anche la verità, erano reali. Per il costrutto, era certo di possedere un'anima tecnologica, un'anima differente da quella umana, per cui non percepibile coi mezzi dei fratelli. Forse avevano capito male, o si scaldavano all'idea di poter vincere una discussione su fatto logico con l'intelligenza artificiale, probabilmente unica nel suo genere, capace di conoscere qualsiasi cosa e di operare in maniera peculiare rispetto ai suoi simili.
    "Vi accompagno" - l'immagine del costrutto si voltò verso di lui - "Vi accompagniamo.." - per ora termina qui, prossimamente chissà se avrebbero ripreso in mano il tema o se avrebbero discusso nuovamente come prima, c'era forse un certo astio tra i due?

    Stato Mentale: Stufo e un po' impaziente
    Stato Fisico: Normale
    Energia: 100%
     
    Top
    .
  5.  
    .
    «Perfetto, non ci serve sapere altro.»

    E' divertente notare come Oregon abbia cambiato completamente idea -buffo, quasi, accorgersi che le certezze si possono sovvertire: si sa mai che lo stesso non avvenga con quella sciocca convinzione dell'IA (si sa mai che pure Skarn la smetta di ignorare ciò che non lo interessa, comportandosi in modo appena più cortese e civile).

    "A voi, invece, è d'obbligo conoscere il come e il quando: la partenza è fissata fra due giorni, dal Reliquiario. Per arrivarci, vi basterà desiderare di trovarlo e scoprirete che è nella medesima via sulla quale vi troverete allora.
    Per finire, considerate che -essendo una bottega- la padrona vi farà pagare tutto l'equipaggiamento che non vi sarete portati da soli."

    No, non è un'automa: semplicemente ha detto così poco in quell'alterco che ha avuto il tempo di pensare (e riassumere) tutto quello che può essere utile -semplicemente Miron è fatto così e così agisce.
    Per il resto... beh, è un post conclusivo: vi aspettate che succeda altro, se non che la coppia d'amanti saluti e se ne ritorni all'attuale nido?
     
    Top
    .
19 replies since 28/12/2012, 21:45   346 views
  Share  
.