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_MajinZ_.
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Lo Yuzrab era un deserto molto antico, un luogo arido dove il calore riusciva persino a sciogliere i piccoli cristalli che compevano la sabbia, dando vita ai temuti laghi di vetro. A guardarlo ora sembrava quasi impossibile credere che quella regione inospitale, un tempo era attraversata da un numero incalcolabile di fiumi e ruscelli, i quali rendevano verdeggianti quelle pianure che non avevano nulla da invidiare alle piane situate nel presidio orientale. Numerose popoli risiedevano in quel territorio, riunendosi in città e sfruttando le numerose risorse di quelle praterie per prosperare... almeno fino a quando l’egoismo degli uomini non trasformò il verde in un arido deserto.
Delle città che sorgevano nel presidio Meridionale non rimaneva molto, le rovine visibili si trovavano a Daleli e nessun edificio poteva resistere alla furia del vero deserto, qualsiasi cosa si trovasse sulla superficie era ormai solo un lontano ricordo. Ciò che restava, probabilmente, era situato nelle profondità, sotto le sabbiose dune, al riparo dal vento e dal sole. Molte città avevano dei sotterranei, usati come magazzini o per difendersi e quelli di una città di cui non si conosceva più il nome, in particolare, erano famosi per ciò che contenevano: tesori, immensi tesori e un oggetto di cui si narrava nei racconti ormai perduti da secoli. Ma quel luogo un tempo dimenticato, adesso non era più avvolto dalla leggenda, ma la sua locazione e la sua presenza, beh, erano del tutto reali.
E quando la storia di quell’archeologo, insieme a lui stesso e la spadizione giunse a Merovish, ovviamente la voce si sparse molto in fretta, arrivando subito alle giuste orecchie, ovvero quelle degli Eversori. Dimitriy fu il primo a venirne a conoscenza, di sicuro quella scoperta poteva tornare molto utile alla Gilda, non solo per i tesori ma soprattutto per la leggenda che aleggiava in quel luogo, il Sepolcro di Yaleb, così chiamato dallo scopritore dopo aver tradotto le prime incisioni. Dopo alcuni giorni di pausa nella Tana, la spedizione era già pronta a ripartire e purtroppo quando il biondo riportò la notizia ai suoi colleghi, la carovana aveva accumulato un vantaggio di qualche ora... ma non era ancora tutto perduto. In qualche modo l’assassino riuscì a convincere alcuni compagni a partire, avventurandosi così nel deserto seguendo le tracce della spedizione, avente un vantaggio di appena un paio d’ore.
Mh, non manca molto.
Esordì con freddezza il sicario mentre avanzava sulla sabbia bollente, bardato dal suo solito mantello per proteggersi dai forti raggi del sole. Davanti al gruppo si ergeva una grossa duna e oltre quella, doveva trovarsi il Sepolcro, sempre che quelle non fossero tracce lasciate da un’altra carovana, ma era qualcosa di abbastanza improbabile. La mossa successiva sarebbe stata quella di infiltrarsi tra gli archeologi per riuscire ad accedere alle rovine, ma non si trattava di qualcosa di troppo difficoltoso: al momento, infatti, i problemi erano ben altri... si fa per dire. Infatti, prima di giungere al campo, bisogna superare quella ripida duna evitando di fare il giro lungo, visto che ciò avrebbe fatto perdere altro tempo al gruppo.SPOILER (clicca per visualizzare)Perdonatemi se l'inizio è un po' confusionario, ma volevo evitare di scrivere un papiro Comunque fermatevi appena arrivate in cima alla duna, per il resto piena libertà :3
Edited by _MajinZ_ - 15/1/2013, 17:47. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Stato fisico:
Energia: 100%
Equip:
•Runeblade
Non è altro che la sua Spada Runica. Lunga all'incirca un metro, è decorata con delle incisioni runiche che s'illuminano quando Wynn utilizza una tecnica speciale. Nessuno sa dove e come l'abbia ottenuta.
Abilità:
•Fast and furious
Anni e anni di allenamento e di esperienza sul campo hanno reso Wynn una macchina da guerra rapidissima e silenziosa. La sua straordinaria abilità lo rende difficile da colpire e spesso coglie l'avversario impreparato, reagendo al suo attacco quando ormai è già andato a segno. In termini di gdr, Wynn ha un bonus di 50% sull' agilità.
[Power up 50% agilità]
•Runic Call
Sulla pancia Wynn possiede un tatuaggio a forma di runa. Utilizzando una frase particolare innesca la magia della runa, che come un coniglio dal cilindro estrae o depone la sua spada.
[Passiva]
Info:. -
Neidlos.
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Il deserto dello Yuzrab aveva per lui sempre un certo fascino.
Come una donna: bionda, bellissima, con cui sei andato diverse volte, ma che ancora non conosci del tutto, come se ogni volta cambiasse.
Come se ogni volta, la vedessi con occhi diversi.
Ed era proprio nella distesa sabbiosa del Sud che Klaus aveva deciso di dirigersi. Lui, insieme a Dimitriy Kozlov, ed ad altri pivelli, nuove leve, entrate da poco tra le fila degli Eversori.
Il Russo era venuto a conoscenza di una carovana di archeologi, il cui obbiettivo era ritrovare un certo sepolcro, culla - secondo la leggenda - di ingenti ricchezze.
Il loro compito, infondo, era abbastanza semplice: raggiungere gli scienziati, infiltrarsi, e trovare il fantomatico "Sepolcro di Yaleb" prima di loro.
Un piede messo fuori posto, e si ritornava al punto di partenza. Quella duna non era di certo facile da scalare.
« Cercate di non fare cazzate... » tuonò Schneider - una volta in cima - con timbro graffiato ed espressione seccata « Pivelli. »
Da quando era stato promosso nella gerarchia degli Eversori era diventato ancor più pezzo di merda di prima, ed il fatto che oltre a lui e a Kozlov non ci fossero elementi anziani di certo non aiutava.
Ma infondo, quella sarebbe dovuta essere una missione semplice, tutto sommato.
Lui e il Russo bastavano e avanzavano.
Se i novellini non fossero stati in grado di badare alla propria pelle, sarebbero crepati.
Semplicemente.SPOILER (clicca per visualizzare)CITAZIONE. -
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Erano passate settimane da quando la sua navicella spaziale si era sfracellata nel deserto lasciandolo unico superstite dell'intero equipaggio e bloccandolo in quello strano semipiano subtecnologico da cui sembrava impossibile andarsene.
I viaggi nelle immensità dello spazio e nei meandri del tempo gli erano preclusi per sempre, o almeno per molto molto tempo. Non gli restava che esplorare e imparare a conoscere quell'angolo così strano del Multiverso.
Helk era riuscito a sopravvivere allo schianto grazie al soccorso tempestivo di tre individui, due dei quali lo aveva condotto al cospetto di un bizzarro mercante boggart tutto rosso. Dopo lunghe trattative era stato arruolato tra le fila degli Eversori, aveva persino dovuto firmare un malloppone di carte, letto in maniera quasi sommaria e superficiale.
E adesso si ritrovava a partecipare alla sua prima missione da Eversore, in fin dei conti non lo avevano arruolato per bivaccare giorno e notte alla taverna. In fondo le sue ferite erano guarite e sentiva anche lui il bisogno di un po' di azione.
Dovevano raggiungere una carovana e mescolarsi ad essa. La prima parte non sembrava un'impresa tanto ardua. Così si ritrovavano ad avanzare nel caldo e torrido deserto dello Yuzrab. L'aria secca e sabbiosa gli asciugava le labbra e rendeva la sua corta pelliccia stranamente e fastidiosamente crespa.
Per l'occasione si era ammantato testa e viso in quello che doveva somigliare ad un copricapo tipico dei popoli delle terre aride. Il risultato era vagamente grottesco. Sia perché aveva dovuto fasciare il suo muso sporgente, sia perché non aveva voluto levarsi il cappello da pirata e si era ritrovato a fasciare anche quello. Nonostante tutto quel bizzarro copricapo riusciva a dargli un po' di sollievo dalla calura e a proteggerlo da eventuali folate di sabbia, sebbene in quell'ammasso di bende e fasce si intravedessero soltanto i suoi pallidi occhi gialli.
Intanto continuavano ad arrancare su per una duna sabbiosa, la salita era stancante ma in questo modo avrebbero recuperato tempo prezioso.
A guidare la spedizione erano due membri anziani degli Eversori. Uno dei due era Dimitryi, il biondo che lo aveva trovato e raccolto tra i detriti fumanti del vascello naufragato. Il secondo non lo conosceva, ma sembrava un tipo meno affabile del primo. Sembrava parecchio sicuro di sé ed altrettanto arrogante. Ma ancora non lo conosceva abbastanza per dare un giudizio definitivo sulle sue doti. Per il momento non gli andava particolarmente a genio.
In fondo era ancora una recluta e gli toccava obbedire ai superiori. In una certa misura.
Così si limitava a seguire gli altri su per il pendio.SPOILER (clicca per visualizzare)Condizioni fisiche: ottime
Condizioni psicologiche: circospetto
Energia: 100%
Note: Per chi non lo sapesse Helk ha l'aspetto di un lupo dalla pelliccia blu. Anche per questo ha il volto fasciato
Abilità:
Pensare
Come già detto quella del pirata è una mente brillante e fuori dal comune. Certo non è detto che riesca sempre a trovare la cosa giusta da fare in ogni situazione, anch'egli è passibili di errori madornali e scelte sbagliate. Tuttavia come Capitano di una nave pirata ha imparato che il tempismo è tutto, pensare velocemente è d'obbligo in determinate. Così un po' per predisposizione naturale, un po' per necessità ha acquisito una velocità di pensiero disarmante. Il che si traduce in una prontezza di riflessi decisamente fuori dall'ordinario. (Passiva di bonus ai riflessi, 5 punti)
Agire
Se pensare velocemente è importante, lo è ancor di più saper agire in tempo. Spesso situazioni di pericolo richiedono che pensiero e azione riescano a muoversi di concerto e in sintonia. Così Helk si è allenato duramente per saper agire in maniera quasi istantanea dopo aver deciso cosa fare. Ora gli basta un'istante per riuscire ad attivare uno dei suoi dispositivi o per azioni di altro genere. (Il tutto si traduce in una Passiva di Istant Casting, 5 punti)
Equip:
Alabarda Spaziale #3, l'edulcorata
Trattasi della terza versione di una sua arma ben collaudata, appunto l'alabarda spaziale. Un oggetto dalla lunghezza totale intorno ai 180 cm, dalla colorazione grigiastra arricchita da delle strisce più scure in prossimità della punta. Una delle estremità si ingrossa e termina dunque in una punta pericolosamente acuminata. Anche questo è un vero e proprio gioiello di tecnologia, l'alabarda è realizzata infatti con un mix unico di metamateriali nanostrutturati, da cui derivano le sue incredibili e versatili doti.
Normalmente presenta una resistenza pari a quella dell'acciaio e un peso contenuto.
Black Plate:
La Black Plate è un gioiello di tecnologia, frutto di una vita di ricerca, e da un'esistenza attuale che ha del paradossale, in quanto inviata dal suo creatore a se stesso prima che sia stata inventata e realizzata. Di per se si presenta come una carta o tessera nera con un simbolo bianco sulla superficie liscia. Sembra sia composta da una specie di metallo leggermente flessibile, ma la sua composizione interna è ben più complessa e misteriosa. Ma di cosa si tratta esattamente? Facile. La Black Plate altro non è che un dispositivo di controllo. Uno strumento atto a controllare e manipolare materia ed energia (e non solo). Strabiliante! Un oggetto davvero fuori dal comune e dalle potenzialità infinite. La più grande difficoltà è il controllo del dispositivo stesso. Infatti codificare un comando da trasmettere alla carta è decisamente complicato, questo limita di molto l'utilizzo che Helk è in grado di farne attualmente.. -
mmmarm.
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Poche ore prima Dimitriy aveva spiegato ad alcuni compagni eversori della spedizione condotta da alcuni esploratori in un sito archeologico nel bel mezzo dello Yuzrab. Una spedizione interessante d'altra parte, e tra le altre cose Syntech avrebbe avuto l'opportunità di "fraternizzare" con gli altri eversori; non che il suo lavoro lo richiedesse, anzi tutt'altro.
Quindi camminava in mezzo al gruppo, di cui aveva già incontrato solo la metà dei componenti: il russo e il malkavian. In effetti il droide non pensava che all'obiettivo primario della missione, che al momento non si prospettava troppo difficile. Seguire le traccie della carovana, trovarla e mischiarsi ai membri della spedizione per esaminare senza difficoltà l'area. Più precisamente si trattava di scovare il sepolcro di Yaleb, ricco di ricchezze e forse anche di più a quanto si diceva.
Mentre l'armatura scintillava illuminata dal sole, e l'occhio analizzava prima le traccie della spedizione e poi i compagni eversori, il robot affondava le gambe e i piedi nella sabbia avanzando di duna in duna. Giunti nelle vicinanze della spedizione restava da superare una grande ripida duna. Prese a scalarla come gli altri puntando i piedi e aggrappandosi alla bene e meglio con le dita. Giunto alla sommità si fermò in attesa degli ordini di un superiore, perché a dirla tutta tra le fila degli eversori il droide valeva ancora ben poco.SPOILER (clicca per visualizzare)
Stato fisico: Illeso
Energie: 100%
Passive:
-Assasin's Gift:
Syntech può vantare una dote naturale per l'omicidio, infatti egli possiede abilità comuni e utili a molti assassini. Può muoversi senza destare alcun sospetto e ha grandi capacità combattive oltre a una agilità invidiabile. Il tutto è dovuto in parte alle sue caratteristiche originarie e in parte dall'allenamento affrontato prima di scendere in battaglia.
(Bonus 25% Forza, 25% Agilità - I suoi passi non producono rumore). -
_MajinZ_.
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La scalata della duna non fu per nulla difficile, benché questa tentasse di seppellire gli scalatori ad ogni passo, loro erano Eversori ben addestrati e le sabbie del deserto non potevano di certo intimorire dei mercenari che li lavoravano. Comunque, quasi tutti insieme raggiunsero la sommità della duna, sotto di loro si apriva la vallata sabbiosa dove, in teoria, doveva trovarsi l’entrata del sepolcro.
Da quel che aveva detto Dimitriy, in quel luogo doveva trovarsi la squadra di archeologi pronta ad avventurarsi in quell’antica tomba, tante persone immerse in fervidi preparativi... ma non vi era nulla di tutto ciò. Un silenzio quasi innaturale permeava la zona, nessuna voce e nessuno schiamazzo, niente di niente.
E il motivo fu presto chiaro a tutti.
Nella zona sottostante, infatti, i carri della spedizione erano in pezzi... il loro legno era incastonato nella sabbia immobile. I cavalli che li trainavano, beh, non se la passavano di certo meglio: alcuni erano sventrati, altri impalati. E in quell’inferno di bestie e detriti, gli occhi dei mercenari avrebbero notato che della spedizione non era sopravvissuto nessuno. Gli archeologi e chiunque gli accompagnasse, erano sparsi un po’ ovunque al suolo, chi semplicemente trafitto da qualcosa, chi fatto brutalmente a pezzi, lasciando che il sangue si mescolasse alla sabbia creando quasi una poltiglia. Davanti a quello scempio, nemmeno il vento si azzardava a far sentire il proprio suono.
Che diamine...
Furono le uniche parole pronunciate da Dimitriy a quella vista, era tutto abbastanza inspiegabile al momento. A giudicare dal sangue ancora fresco, tutto ciò non era accaduto da molto tempo, ma cosa poteva aver causato quella strage? Era ancora difficile a dirsi, per saperlo bisognava indagare un po’ più a fondo... e per farlo serviva qualche indizio. Fu proprio in quell’istante che un lamento si espanse per la vallata. Esso proveniva dall’uomo che ormai privo delle gambe, si trascinava verso la duna dove si trovavano gli Eversori, chiedendo un aiuto che diventava sempre più soffocato. Se il gruppo voleva capirci qualcosa, doveva soccorrere quel tizio... anche se non gli restava molto da vivere.
Il russo quindi si mosse, anche se abbastanza guardingo, iniziando la discesa della duna insieme ai compagni per raggiungere il poveretto. Poco dietro al morente si trovavano un paio di colonne di pietra, esse delimitavano quella che doveva essere l’entrata per il sepolcro... riconoscibile anche per il sangue che si trovava tutt’attorno.SPOILER (clicca per visualizzare)Troppo splatter? XD Non mi pare ci sia molto da segnalare, se avete domande c'è il topic apposito <3. -
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Lo Yuzrab era un deserto di sabbia e sangue.
Le sue sabbie continuavano a tingersi di rosso non per la calura o per l'ardere incessante del Sole, cocente palla di fuoco alta nel cielo, ma per il sangue che continuamente veniva versato su di esse.
Il pirata riuscì a tenere il passo e giunto in cima si aspettava di vedere oltre la duna la carovana in fervente agitazione per la scoperta archeologica che stavano per fare. Certo il riscoprire un pezzo di storia antica doveva animare il cuore di quegli esploratori, ma era più che sicuro che i tesori sepolti nelle sabbie li infervoravano altrettanto.
Ma oltre la duna non vide nulla di ciò che si aspettava. In più non un suono si levava dalla valle sabbiosa se non un lontano e sofferente lamento.
Massacrati. Erano stati tutti massacrati e ridotti in poltiglia. I carri erano stati distrutti e persino gli animali non erano stati risparmiati.
Era evidente che la voce si era sparsa anche troppo e la notizia della scoperta archeologica aveva attirato attenzioni scomode e pericolose.
Ancora più sgradevole era il fatto che fossero arrivati prima degli Eversori. Il noetheriano era indispettito dal fatto che qualcuno fosse arrivato lì prima di loro, e ancor più disgustato dal loro modo di agire. Certo anche loro erano interessati a ciò che si celava nel sepolcro, ma di sicuro avrebbero compiuto l'impresa con più stile.
Il che non significava non versare una goccia di sangue e scappare alla chetichella, ma portare a termine un piano elaborato e in maniera decisamente più “cool”. Erano Eversori di Merovish dopotutto, mica criminali qualsiasi.
Almeno era in questo modo che li considerava, magari per abitudine dato che quando era un pirata spaziale era un criminale di alta classe. E non era lui a dirlo, bensì l'Autorità che gli dava la caccia lo aveva etichettato così. Helk Muliphein, criminale, classe A.
“Che barbarie”
Si limitò a dire a bassa voce e con un tono decisamente disgustato.
“Questo cambia tutto, immagino...”
Disse rivolgendosi soprattuto al capo della spedizione Dimitryi Kozlov seguendolo giù per la duna.
Per capirci qualcosa in più dovevano raggiungere il povero superstite. Anche se era chiaro come il cielo dello Yuzrab che qualcun'altro aveva adocchiato il loro stesso bottino.
Giunto nella valle del massacro, tra legname maciullato e poltiglie putrescenti di uomini e animali oscenamente mescolate a sabbia e altre cose Helk si diresse verso il sopravvissuto.
Strano come poche settimane prima si fosse trovato in una situazione vagamente simile. Quando anche lui aveva avuto bisogno di soccorso. Ed era stato fortunato a ricevere l'aiuto della fanciulla guaritrice e dei due eversori. Purtroppo non aveva conoscenze mediche tali da salvare la vita al moribondo senza gambe. Forse la fanciulla avrebbe saputo agire in modo migliore.
Perciò si limitò a fare quello che era in suo potere. Tirò fuori una borraccia e come il Russo aveva fatto con lui la porse all'uomo aiutandolo a bere. Anche se quella non poteva fare nulla per diminuire il dolore che stava provando.
“Bevi”
Avrebbe atteso qualche tempo prima di rivolgersi nuovamente a lui.
“Cosa è successo qui?”SPOILER (clicca per visualizzare)Condizioni fisiche: ottime
Condizioni psicologiche: circospetto
Energia: 100%
Note:
Abilità:
Pensare
Come già detto quella del pirata è una mente brillante e fuori dal comune. Certo non è detto che riesca sempre a trovare la cosa giusta da fare in ogni situazione, anch'egli è passibili di errori madornali e scelte sbagliate. Tuttavia come Capitano di una nave pirata ha imparato che il tempismo è tutto, pensare velocemente è d'obbligo in determinate. Così un po' per predisposizione naturale, un po' per necessità ha acquisito una velocità di pensiero disarmante. Il che si traduce in una prontezza di riflessi decisamente fuori dall'ordinario. (Passiva di bonus ai riflessi, 5 punti)
Agire
Se pensare velocemente è importante, lo è ancor di più saper agire in tempo. Spesso situazioni di pericolo richiedono che pensiero e azione riescano a muoversi di concerto e in sintonia. Così Helk si è allenato duramente per saper agire in maniera quasi istantanea dopo aver deciso cosa fare. Ora gli basta un'istante per riuscire ad attivare uno dei suoi dispositivi o per azioni di altro genere. (Il tutto si traduce in una Passiva di Istant Casting, 5 punti)
Equip:
Alabarda Spaziale #3, l'edulcorata
Trattasi della terza versione di una sua arma ben collaudata, appunto l'alabarda spaziale. Un oggetto dalla lunghezza totale intorno ai 180 cm, dalla colorazione grigiastra arricchita da delle strisce più scure in prossimità della punta. Una delle estremità si ingrossa e termina dunque in una punta pericolosamente acuminata. Anche questo è un vero e proprio gioiello di tecnologia, l'alabarda è realizzata infatti con un mix unico di metamateriali nanostrutturati, da cui derivano le sue incredibili e versatili doti.
Normalmente presenta una resistenza pari a quella dell'acciaio e un peso contenuto.
Black Plate:
La Black Plate è un gioiello di tecnologia, frutto di una vita di ricerca, e da un'esistenza attuale che ha del paradossale, in quanto inviata dal suo creatore a se stesso prima che sia stata inventata e realizzata. Di per se si presenta come una carta o tessera nera con un simbolo bianco sulla superficie liscia. Sembra sia composta da una specie di metallo leggermente flessibile, ma la sua composizione interna è ben più complessa e misteriosa. Ma di cosa si tratta esattamente? Facile. La Black Plate altro non è che un dispositivo di controllo. Uno strumento atto a controllare e manipolare materia ed energia (e non solo). Strabiliante! Un oggetto davvero fuori dal comune e dalle potenzialità infinite. La più grande difficoltà è il controllo del dispositivo stesso. Infatti codificare un comando da trasmettere alla carta è decisamente complicato, questo limita di molto l'utilizzo che Helk è in grado di farne attualmente.. -
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Una volta giunti in cima alla duna, e lanciato lo sguardo lontano, Klaus e gli altri notarono che qualcosa non quadrava. Giusto per minimizzare.
Il gruppo di archeologi, che avrebbero dovuto beccare nel pieno dei preparativi e degli allestimenti, era stato praticamente sterminato.
Teste mozzate, cuori estirpati, corpi sbudellati. In ogni angolo di quella porzione di deserto vi era sangue. Sangue, ossa e carne.
« Ovviamente. » sibilò sinuoso e sarcastico il von Schneider, ironizzando sul fatto che ogni loro missione presentava sempre dei fuori programma « Potevamo mai non incontrare problemi? »
Fu palese per tutti che qualcuno era arrivato lì prima di loro, aveva fatto fuori tutti gli archeologi, e si era diretto all'interno del sepolcro.
Ma no, non proprio tutti.
Uno scienziato era ancora vivo. Come un verme, ormai privo delle gambe, strisciava nella sabbia dorata che diveniva cremisi al suo passaggio, nel tentativo di raggiungere il gruppetto di Eversori che si trovava in cima alla duna, con la speranza che lo aiutassero.
I primi a muoversi furono Kozlov ed Helk - una sorta di uomo-lupo da poco entrato nelle fila dell'organizzazione - mentre Schneider attese per qualche secondo, per poi seguirli, seccato, sin giù il luogo della carneficina.
Il Lupo porse al superstite una borraccia con dell'acqua, per alleviargli il dolore e la sofferenza. Sembrava più un dolce cagnolino di compagnia che un predatore.
« Dicci chi è stato. » intervenne il Malkavian, con tono decisamente più rude rispetto al suo compare « E dove sono adesso? »
Con molta probabilità, una volta entrati all'interno del sepolcro, avrebbero dovuto combattere.
Di conseguenza, era cosa buona e giusta ricavare qualche informazione utile.
« Noi possiamo salvarti. »
Mentì, mentì spudoratamente.
Ma il povero disgraziato non avrebbe potuto saperlo.
Avrebbero soltanto messo fine alle sue sofferenze.
Semplicemente quello.SPOILER (clicca per visualizzare)CITAZIONE. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Stato fisico:
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•Runeblade
Non è altro che la sua Spada Runica. Lunga all'incirca un metro, è decorata con delle incisioni runiche che s'illuminano quando Wynn utilizza una tecnica speciale. Nessuno sa dove e come l'abbia ottenuta.
Abilità:
•Fast and furious
Anni e anni di allenamento e di esperienza sul campo hanno reso Wynn una macchina da guerra rapidissima e silenziosa. La sua straordinaria abilità lo rende difficile da colpire e spesso coglie l'avversario impreparato, reagendo al suo attacco quando ormai è già andato a segno. In termini di gdr, Wynn ha un bonus di 50% sull' agilità.
[Power up 50% agilità]
•Runic Call
Sulla pancia Wynn possiede un tatuaggio a forma di runa. Utilizzando una frase particolare innesca la magia della runa, che come un coniglio dal cilindro estrae o depone la sua spada.
[Passiva]
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_MajinZ_.
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L’uomo ormai privo delle gambe continuava a trascinarsi sulla sabbia rovente. Non sapeva nemmeno lui perché continuasse ancora a muoversi, ormai sentiva le energie abbandonarlo e sapeva bene che non gli restava ancora molto tempo da vivere. Però quando quelle ombre entrarono nel suo campo visivo, la speranza si riaccese in lui.
Dimitriy gli si avvicinò e cercando di essere il più delicato possibile, rigirò il poveretto, aiutando poi Helk a dargli da bere. L’acqua riuscì ad alleviare le sue sofferenze, e il suo viso si fece anche più sereno, per quanto possibile. Quando però gli vennero chieste spiegazioni, sul suo viso si disegnò una vera e propria maschera di terrore e le lacrime iniziarono a sgorgare dai suoi occhi.
E’... venuto fuori dal nulla... ci ha presi tutti... TUTTI!
A causa dell’improvviso aumento di tonalità, l’uomo venne interrotto da alcuni colpi di tosse.
Flynn... quel mostro l’ha strappato in due parti... sono morti tutti... la maledizione... l’abbiamo ignorata!
Il sepolcro... è maledetto... andate via... VIA! SCAPPATE!
Alzò la voce ancora una volta, urlando per la disperazione mentre la sua mano si allungava verso il cielo, cadendo poi a peso morto sulla sabbia. Alla fine il caldo e il dissanguamento fecero la loro parte, decretando la fine del povero archeologo, la cui unica colpa era stata quella di voler scoprire cosa nascondesse la storia.
Dimitriy infine si tirò su, osservando i volti dei compagni per qualche istante, lanciando un’occhiata anche all’entrata del sepolcro, notando il corpo appeso a una delle colonne tramite una lancia. La situazione era critica, le sue parole dovevano essere per forza vere, visto che quel macello non aveva molto di... umano. I corpi smembrati erano ovunque e una squadra, per quanto sadica e ben addestrata, di semplici umani non poteva aver fatto tutto ciò.
Entriamo lo stesso?
Domandò il biondo ai compagni Eversori, lasciando a loro la decisione finale. Però una cosa era certa, se c’era qualcosa di mostruoso la dentro, bisognava fermarla. Però l’inizio non prometteva molto bene... infatti l’entrata del sepolcro era costellata di interiora e sangue, tali da rendere la discesa lungo la vecchia scalinata già di per se pericolosa. Inoltre la via era completamente al buio, non vi erano nemmeno delle torce a illuminare il passaggio sottostante.SPOILER (clicca per visualizzare)Anche se ho postato, alla fine non è successo nulla ai fini deel gioco, quindi se mmmarm vuole aggiungersi, può farlo tranquillamente.. -
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Nel cocente deserto dello Yuzrab l'acqua aveva un potere lenitivo senza eguali, persino l'uomo senza gambe, condannato a morte certa, ricevette sollievo dal fresco liquido contenuto nella borraccia del pirata.
Ma quella ritrovata e fugace serenità non durò molto, terminò quando l'archeologo prese a rievocare gli orribili eventi accaduti nella valle adiacente all'ingresso del sepolcro.
Qualcuno o qualcosa era sbucato fuori dal nulla e aveva fatto a pezzi l'intero gruppo, macellando uomini e bestie senza pietà.
Nonostante avesse visto con i propri occhi la brutalità rievocata da quel racconto il pirata si sentì in qualche modo sollevato una volta constatato che la loro organizzazione non era stata bruciata sul tempo da qualcun altro.
L'archeologo morente imputò il tutto alla Maledizione del Sepolcro invitandoli a scappare prima di andarsene definitivamente da questo mondo in atroci sofferenze.
Helk ritrasse la borraccia avvitandone il tappo lento e meditabondo.
Luogo maledetto...
Dimitriy sembrava condividere gli stessi dubbi, anche alla luce della minaccia che a quanto pare li aspettava nelle profondità dell'ombroso sepolcro.
Entriamo lo stesso?
Questo cambiava radicalmente la natura della missione, ma non potevano certo scappare via con la coda tra le gambe. Soprattuto dopo essersi sbattuti per fare così tanta strada. Perciò mentre si toglieva le fasce che ne nascondevano il viso ferino espresse le sue considerazioni ai compagni.
“Questo cambia la natura della missione, ma non ho intenzione di tornare indietro...”
Uno sguardo al pendio dietro di loro... Sbuffò.
“... a mani vuote.”
Detto questo ringraziò di avere ancora con sé dal naufragio la sua alabarda spaziale e la black plate nascosta nella manica del guanto sinistro. A quanto pare ne avrebbe avuto decisamente bisogno e doveva essere pronto ad entrare in azione.
Senza aspettare le risposte degli altri eversori si diresse verso quello che restava dei carri e tra le carni macellate riuscì ad estrarre qualche pezzo di legno e qualche altra cosa con cui potevano sperare di fabbricare delle torce...
Tornò così dal gruppo col suo bottino improvvisato.
“Forse riusciamo a farci qualcosa... qualcuno ha da accendere?”SPOILER (clicca per visualizzare)Condizioni fisiche: ottime
Condizioni psicologiche: circospetto
Energia: 100%
Note:
Abilità:
Pensare
Come già detto quella del pirata è una mente brillante e fuori dal comune. Certo non è detto che riesca sempre a trovare la cosa giusta da fare in ogni situazione, anch'egli è passibili di errori madornali e scelte sbagliate. Tuttavia come Capitano di una nave pirata ha imparato che il tempismo è tutto, pensare velocemente è d'obbligo in determinate. Così un po' per predisposizione naturale, un po' per necessità ha acquisito una velocità di pensiero disarmante. Il che si traduce in una prontezza di riflessi decisamente fuori dall'ordinario. (Passiva di bonus ai riflessi, 5 punti)
Agire
Se pensare velocemente è importante, lo è ancor di più saper agire in tempo. Spesso situazioni di pericolo richiedono che pensiero e azione riescano a muoversi di concerto e in sintonia. Così Helk si è allenato duramente per saper agire in maniera quasi istantanea dopo aver deciso cosa fare. Ora gli basta un'istante per riuscire ad attivare uno dei suoi dispositivi o per azioni di altro genere. (Il tutto si traduce in una Passiva di Istant Casting, 5 punti)
Equip:
Alabarda Spaziale #3, l'edulcorata
Trattasi della terza versione di una sua arma ben collaudata, appunto l'alabarda spaziale. Un oggetto dalla lunghezza totale intorno ai 180 cm, dalla colorazione grigiastra arricchita da delle strisce più scure in prossimità della punta. Una delle estremità si ingrossa e termina dunque in una punta pericolosamente acuminata. Anche questo è un vero e proprio gioiello di tecnologia, l'alabarda è realizzata infatti con un mix unico di metamateriali nanostrutturati, da cui derivano le sue incredibili e versatili doti.
Normalmente presenta una resistenza pari a quella dell'acciaio e un peso contenuto.
Black Plate:
La Black Plate è un gioiello di tecnologia, frutto di una vita di ricerca, e da un'esistenza attuale che ha del paradossale, in quanto inviata dal suo creatore a se stesso prima che sia stata inventata e realizzata. Di per se si presenta come una carta o tessera nera con un simbolo bianco sulla superficie liscia. Sembra sia composta da una specie di metallo leggermente flessibile, ma la sua composizione interna è ben più complessa e misteriosa. Ma di cosa si tratta esattamente? Facile. La Black Plate altro non è che un dispositivo di controllo. Uno strumento atto a controllare e manipolare materia ed energia (e non solo). Strabiliante! Un oggetto davvero fuori dal comune e dalle potenzialità infinite. La più grande difficoltà è il controllo del dispositivo stesso. Infatti codificare un comando da trasmettere alla carta è decisamente complicato, questo limita di molto l'utilizzo che Helk è in grado di farne attualmente.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Stato fisico: ottimale
Stato psicologico: all'erta
Energia: 100%
Equip:
•Runeblade
Non è altro che la sua Spada Runica. Lunga all'incirca un metro, è decorata con delle incisioni runiche che s'illuminano quando Wynn utilizza una tecnica speciale. Nessuno sa dove e come l'abbia ottenuta.
Abilità:
•Fast and furious
Anni e anni di allenamento e di esperienza sul campo hanno reso Wynn una macchina da guerra rapidissima e silenziosa. La sua straordinaria abilità lo rende difficile da colpire e spesso coglie l'avversario impreparato, reagendo al suo attacco quando ormai è già andato a segno. In termini di gdr, Wynn ha un bonus di 50% sull' agilità.
[Power up 50% agilità]
•Runic Call
Sulla pancia Wynn possiede un tatuaggio a forma di runa. Utilizzando una frase particolare innesca la magia della runa, che come un coniglio dal cilindro estrae o depone la sua spada.
[Passiva]
Info:. -
mmmarm.
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Raggiunse la sommità della duna e vide. Vide la distruzione che si prospettava davanti a gli occhi degli eversori: i corpi macellati e dal sangue ancora fresco, distesi sui resti dei carri frantumati, erano sparsi dappertutto e non facevano presagire nulla di buono. Nessuna pietà, un lavoro brutale, efficace senza dubbio, ma poco preciso: sempre se quello fosse stato il risultato dell'attacco di un qualche gruppo di banditi o mercenari tanto interessati al tesoro quanto lo erano gli eversori.
Il breve scambio di battute tra gli eversori riguardo alla situazione fu interrotto da un guaito. Un urlo di pietà mista a dolore che proveniva da un uomo, in fondo alla valle tra tutta quella morte. O almeno quanto restava di quell'uomo, poiché da quanto si poteva scorgere dalla cime della duna le sue gambe gli erano state tranciate via. Scese con attenzione, ma in fretta, dalla duna seguendo i compagni mercenari per indagare meglio sulla situazione.
Questi si mossero rapidamente verso l'archeologo cercando di aiutarlo, per quanto fosse palesemente inutile vista la quantità di sangue che aveva perso e continuava a perdere, e interrogandolo sulla situazione. L'uomo cominciò a urlare a squarciagola cinciando di un mostro che aveva compiuto quel massacro, che effettivamente si addiceva più a una bestia che a un uomo. Le forze lo abbandonarono e si accasciò a terra. Il droide distolse lo sguardo e fece per rispondere al russo.
La situazione è pericolosa. Non sappiamo nulla di questa presunta creatura.
Contrariamente dobbiamo considerare che questi archeologi non possedevano alcun addestramento militare o capacità combattiva. Reputo che, viste le nostre capacità, dovremmo entrare.
Non erano mica mercenari da quattro soldi. Certo non conosceva tutti i presenti e le loro effettive abilità ma per far parte degli eversori qualcosa dovevano pure valere no? Si affrettò verso l'entrata pronto a sfoderare le sue armi se necessario. E per quanto sarebbe stato "piacevole" uscire da lì senza faticare era piuttosto ovvio che avrebbe dovuto darsi parecchio da fare.SPOILER (clicca per visualizzare)
Stato fisico: Illeso
Energie: 100%
Passive:
-Assasin's Gift:
Syntech può vantare una dote naturale per l'omicidio, infatti egli possiede abilità comuni e utili a molti assassini. Può muoversi senza destare alcun sospetto e ha grandi capacità combattive oltre a una agilità invidiabile. Il tutto è dovuto in parte alle sue caratteristiche originarie e in parte dall'allenamento affrontato prima di scendere in battaglia.
(Bonus 25% Forza, 25% Agilità - I suoi passi non producono rumore). -
_MajinZ_.
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Il gruppo decise quindi di entrare nonostante tutto, superando così la scalinata resa scivolosa dal sangue... sembrava quasi che lo stesso passaggio avesse divorato gli sprovveduti che vi avevano messo piede, masticandoli senza pietà.
Comunque fu il buio ad accogliere gli Eversori, una densa oscurità che sembrava quasi tangibile. Nessuno sembrava avere una torcia e solo i sensi sviluppati dei due membri più anziani permisero alla spedizione di non andare a sbattere. Infatti il percorso seppur rettilineo, era costellato da ostacoli che spuntavano dal muro, zone crollate e buche, alcune delle quali attraversavano l’intero pavimento tagliandolo a metà...
Dopo una decina di minuti immersi nel nero, ecco apparire in lontananza una luce... ma a giudicare dalla distanza, il tunnel si allungava per diversi metri sotto il deserto. Le luci ben presto aumentarono, diventando sempre più visibile nella loro forma di torce, appese al muro in senso alternato. Ma se quel luogo era disabitato... chi poteva averle accese? Era una domanda legittima quella, ma al momento i problemi erano ben altri.
Scampati dalla serie di trappole nel buio, i ragazzi incapparono in un inganno proprio dopo aver raggiunto la luce. Forse a causa di una piccola distrazione... Klaus mise il piede in fallo, premendo involontariamente un piccolo tasto presente sul pavimento. In quel momento diversi suoni si espansero nel corridoio, numerosi click rimbombarono così come il movimento di alcuni ingranaggi e lo sferragliare di una catena... e a concludere ci pensò un sonoro tonfo che proveniva da dietro.
Ne seguì un altro, poi i tonfi aumentarono e accelerarono, fino ad essere davvero vicini e quando giunsero nella luce... beh, gli occhi del gruppo videro il pavimento aprirsi per rivelare una selva di spuntoni... pieni di scheletri. Se nessuno voleva finire bucherellato, dovevano muoversi a raggiungere la scalinata più avanti e anche di corsa.
Correte!
Spronò il gruppo Dimitriy, indicando la scalinata poco più avanti, la quale non presentava il solco che attraversava l’intero pavimento del corridoio, proprio nel punto dove questo si apriva rivelando la miriade di punte metalliche.SPOILER (clicca per visualizzare)E' passato un mese, mi sembrava il caso di rispondere come prima, se Klaus vorrà unirsi al prossimo giro è liberissimo di farlo... per quanto riguarda chi ha premuto il pulsante, ho tirato i dadi ed è uscito Klaus XD. -
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Furono tutti sostanzialmente d'accordo col proseguire la missione. Uno dei suoi compagni mise in luce il fatto che quelli massacrati erano semplici archeologi, mentre loro erano pur sempre degli Eversori.
Il pirata non poté che essere della stessa opinione, e non esitò quando fu deciso ufficialmente di entrare nel sepolcro. Oltre la scalinata resa scivolosa dal sangue e dai resti maciullati degli studiosi vennero avvolti da un'oscurità quasi totale.
Opprimente e inquietante il buio li accolse nel sepolcro di Yaleb.
Helk dovette fare molta attenzione per non mettere il piede in fallo e rischiare di farsi del male. In quell'oscurità era completamente indifeso e inerme, fu solo seguendo il gruppo -due di loro avevano dei sensi così acuti da permettere all'intera comitiva di evitare alcune insidie- che riuscì ad evitare buche e ostacoli.
Ma dopo quella che sembrava un'eternità finalmente anche i suoi pallidi occhi gialli riuscirono a scorgere qualcosa in lontananza. Fiammelle rosse e tremolanti, che mentre avanzavano sembravano aumentare di numero e l'intensità crescente permise di identificarle come torce.
Sarebbe stato bello raggiungere nuovamente la luce e abbandonare l'oscurità, ma quelle torce non potevano che aumentare i misteri riguardo la missione e ciò che stavano per raggiungere. Chi aveva acceso quelle luci?
Non ci fu molto tempo per pensarci su perché uno di loro calpestò il punto sbagliato mettendo in moto una serie di ingranaggi.
Struscianti rumori metallici e vari tonfi intorno a loro non promettevano nulla di buono. Mentre il pavimento cominciò a tremare spaccandosi a metà e rivelando spuntoni metallici poco invitanti giunse l'imperativo del membro anziano: correre!
Helk non se lo fece ripetere due volte e corse via al massimo delle sue forze.
La salvezza era la scalinata poco più avanti... là il pavimento sembrava normale. Ma chissà cosa li aspettava ancora...SPOILER (clicca per visualizzare)Condizioni fisiche: ottime
Condizioni psicologiche: circospetto
Energia: 100%
Note:
Abilità:
Pensare
Come già detto quella del pirata è una mente brillante e fuori dal comune. Certo non è detto che riesca sempre a trovare la cosa giusta da fare in ogni situazione, anch'egli è passibili di errori madornali e scelte sbagliate. Tuttavia come Capitano di una nave pirata ha imparato che il tempismo è tutto, pensare velocemente è d'obbligo in determinate. Così un po' per predisposizione naturale, un po' per necessità ha acquisito una velocità di pensiero disarmante. Il che si traduce in una prontezza di riflessi decisamente fuori dall'ordinario. (Passiva di bonus ai riflessi, 5 punti)
Agire
Se pensare velocemente è importante, lo è ancor di più saper agire in tempo. Spesso situazioni di pericolo richiedono che pensiero e azione riescano a muoversi di concerto e in sintonia. Così Helk si è allenato duramente per saper agire in maniera quasi istantanea dopo aver deciso cosa fare. Ora gli basta un'istante per riuscire ad attivare uno dei suoi dispositivi o per azioni di altro genere. (Il tutto si traduce in una Passiva di Istant Casting, 5 punti)
Equip:
Alabarda Spaziale #3, l'edulcorata
Trattasi della terza versione di una sua arma ben collaudata, appunto l'alabarda spaziale. Un oggetto dalla lunghezza totale intorno ai 180 cm, dalla colorazione grigiastra arricchita da delle strisce più scure in prossimità della punta. Una delle estremità si ingrossa e termina dunque in una punta pericolosamente acuminata. Anche questo è un vero e proprio gioiello di tecnologia, l'alabarda è realizzata infatti con un mix unico di metamateriali nanostrutturati, da cui derivano le sue incredibili e versatili doti.
Normalmente presenta una resistenza pari a quella dell'acciaio e un peso contenuto.
Black Plate:
La Black Plate è un gioiello di tecnologia, frutto di una vita di ricerca, e da un'esistenza attuale che ha del paradossale, in quanto inviata dal suo creatore a se stesso prima che sia stata inventata e realizzata. Di per se si presenta come una carta o tessera nera con un simbolo bianco sulla superficie liscia. Sembra sia composta da una specie di metallo leggermente flessibile, ma la sua composizione interna è ben più complessa e misteriosa. Ma di cosa si tratta esattamente? Facile. La Black Plate altro non è che un dispositivo di controllo. Uno strumento atto a controllare e manipolare materia ed energia (e non solo). Strabiliante! Un oggetto davvero fuori dal comune e dalle potenzialità infinite. La più grande difficoltà è il controllo del dispositivo stesso. Infatti codificare un comando da trasmettere alla carta è decisamente complicato, questo limita di molto l'utilizzo che Helk è in grado di farne attualmente..