-
.
??? {Cielo, Aria}
Le piccole dita di Cielo toccarono l'ultimo pulsante della tastiera e completarono la lunga password. Il silenzio della sala venne infranto dal rumore di migliaia di ingranaggi che azionavano l'enorme porta blindata. «Qui potremmo stare in pace per un po', non trovi Aria?» Lei non rispose, limitandosi a fissare con aria preoccupata la soglia. «Ironico, vero?» Le si aggrappò al collo quasi facendola cadere. «E' proprio qui che hai iniziato la tua ribellione. E sarà qui che tutto si concluderà. Ti senti triste?» Gli occhi rosa si incontrarono con le iridi azzurre e verdi. «Si.» ammise con tono sommesso «Tutto questo tempo e né tu né lei avete ancora capito nulla del perché.» Lui reclinò la testa e rise. «Sai che potremmo fare prima se solo tu lo volessi?» Aria fece cenno di no con la testa. «Va bene così.» Prese un lungo respiro e mosse il primo passo oltre la porta. «Va bene così.»??? {Brifos, Mozart}
Il mondo viene cancellato con un colpo di spugna. Non vi può essere frase più adatta a descrivere lo sfumarsi di ogni oggetto e persona fino al ritorno del bianco più candido. Un colore così brillante da far chiudere gli occhi, anche se solo per un attimo. Ma è abbastanza. Quando vengono riaperti nulla è più come prima.
La sala è una piccola stanza, non più grande di cinque metri, e spoglia di ogni mobilio o decorazione. L'unica finestra è stata sbarrata con travi di legno e lamiera, segno che forse un tempo era un'abitazione. Sensazione avvalorata dai segni scuro sulle pareti causati da quadri rimossi recentemente. Eppure il particolarmente più preoccupante sono le manette in acciaio, con quelle che sembrano rune incise, serrate sui polsi. Prigionieri? E di chi?
Un vociare sommesso sembra portare la risposta desiderata. La grossa porta blindata viene aperta con un cigolio e, all'ingresso della stanza, si affacciano due persone. Una è un ragazzo dalla carnagione scura poco più che ventenne e dagli ispidi capelli castani. La seconda è una bambina dai capelli biondi dall'aria impaurita. Entrambi sono vestiti con abiti logori e non sembrano avere appresso nessun arma, se non per il sacchetto di biglie rosse che la più giovane tiene con una mano. L'altro si porta una mano alla bocca ed emette un colpo di tosse per attirare l'attenzione. O forse solo per sciogliere la tensione. «Forza, venite. Il capo vuole vedervi.» Squadra entrambi, quasi ne comprendesse a pieno la forza. «E niente scherzi.»╓ Angolo del MasterxTutti: non avete più il vostro equip e le manette bloccano ogni vostra tecnica attiva (ma non le passive). Vi risvegliate in questa stanza come se aveste dormito (se stavate per terra, appoggiati al muro o via dicendo a voi la scelta). Per dubbi, descrizioni aggiuntive o altro sono sempre a disposizione e sapete come contattarmi.
Ps: se volete far dialogare i pg è il momento buono (e ammetto che lo apprezzerei). Potete procrastinare l'arrivo dei due dopo un eventuale dialogo tra voi. Anche qui o un botta e risposta nei rispettivi post o una chiacchierata poi riassunta nei post.
xFlama: la sensazione di terrore non è propriamente svanita, ma è la classica sensazione di quando ci si sveglia da un incubo particolarmente sofferto. A te la scelta di come giocartela.
Scadenza: 3 Febbraio╖
Edited by Lùx - 29/1/2013, 13:32. -
.
Mozart Von Baltasar
- Bloody Red -SPOILER (clicca per visualizzare)Status Fisico: Ottimale (100%)
Status Emotivo: Seccato
Danni Subiti: Nessuno.
Mana Totale: (110%).
Mana Consumato: (0%).
Gold Cloth- Equip Armatura
Passiva Peso Leggero
Passiva Integrità
Pandora's Box- Equip Cubo d'Oro
Passiva Sacca Dimensionale
It's Six o' Clock- Artefatto
Seventh Sense- Passiva Mana +10%
The Graceful Death- Doppia Passiva Malia (Timore + Rispetto)
Cosmo's Empowering- Passiva Sfondo Cosmico
. -
.
Emerse con un senso di familiarità dai flutti del sogno, ma non appena la sua coscienza tornò a ridestarsi, una perplessa scintilla azzurrina percorse il corno aureo del Raitei quando egli realizzò di trovarsi in un posto sconosciuto: ricordava di aver percorso la scala dorata, di aver partecipato ad un The di Matti con la bimba-automa che dovevano trovare e un ragazzino di nome Cielo, e ora... ora era in un posto diverso.
Una stanza piccola e spoglia -con una finestra sprangata da assi di legno male in arnese- lo ospitava, e la cosa non era certo così sconvolgente; ciò che lo aveva incuriosito era stato scoprirsi i polsi costretti da ceppi di acciaio, segnati da geroglifici runici di qualche tipo. Non li riconobbe.
» Generale un corno, stupido Gennosuke. «
un borbottio sommesso richiamò l'attenzione degli occhi bigi del Demone su di lui...
» Dato che siamo sulla stessa barca... Io mi chiamo Mozart, sono stato chiamato dai Saggi di Palanthas per recuperare un'artefatto, salvo successivamente venir nuovamente reclutato dall'Alfiere dell'Est, Dama Kalia, sempre per sbrogliare questa situazione. «
...il suo davvero loquace compagno di cella, che -a quanto pareva- veniva dall'Est
» Ma come vedi pare che le cose si siano ingarbugliate ancora di più; dimmi, tu chi sei e come ci sei finito qui? «
« Eri con Amarth e Kalia quando hanno preso il thè con Aria, dunque. »
riassunse con voce calma e profonda, traendo conclusione da ciò che sapeva dell'incontro
« Io sono Brifos, Corona di Regalia dei Custodi di Palanthas. »
disse, ricordando che il gioco della conversazione richiedeva quel genere di scambio
« Mi trovavo a Sud per motivi di studio, in una città di nome Serendip; là si è svolto un rituale di sangue per il risveglio di un'entità dall'aspetto di infante, che si fa chiamare Deus ex Machina e che mi ha sottratto parte dei miei ricordi. »
spiegò senza emozione, cercando d'esser conciso nonostante la faccenda fosse ben articolata
« Mi sono messo sulle sue tracce insieme ad un altro sopravvissuto, e siamo giunti ad una festa da thè; là ho visto Aria, che -a quanto pare- è il fulcro della storia, ma ancora non so il perché. Cielo, il bambino che era con lei, non ha voluto rispondermi. »
terminò, abbozzando nel tono una nota di delusione che lo fece apparir imbronciato
« Tu sai qualcosa in merito? »SPOILER (clicca per visualizzare)Intuizione
La presenza di un gran numero di anime compresse nell’essenza del Figlio della Tempesta è rimasta per lungo tempo tra le latenti potenzialità inespressa del Raitei, fino a che la meditazione, lo studio e l’ascesi lo hanno inconsciamente portato a comprendere le essenze con una nuova accezione: quella dei legami empatici possono mettere in connessione due o più spiriti. Questa passiva permette di vedere i legami karmici (flussi di natura energo-emotiva) tra due creature, permettendo di riconoscere il vincolo che lega due amici, due innamorati, un allievo e un discepolo, ma anche ciò che si instaura tra un mago e i suoi famigli - o evocazioni.
[Vista Karmica]
Voce della Saggezza
E' questo un suono che tutti possono udire, perché scaturito dall'alta sapienza di coloro che lo pronunciano; la volontà dei Saggi muove questo potere, così che dalla loro giusta voce escano parole che agli altri appaiono profondamente sapienti, e pertanto degne di rispetto, così come degno di rispetto sarà -per chi ascolta- colui che parla.
Una malìa, un'azione per convincere anche i più scettici della grandezza dei Sapienti di Endlos, sicché al loro volere il verbo infonda in chi le oda un tale rispetto da non dubitarne, e se verrà pronunciato un comando, vorranno eseguirlo senza proteste, quasi fosse l'ordine del loro più caro e severo dio.
[Aura di Saggezza]. -
.
Mozart Von Baltasar
- Bloody Red -SPOILER (clicca per visualizzare)Status Fisico: Ottimale (100%)
Status Emotivo: Seccato
Danni Subiti: Nessuno.
Mana Totale: (110%).
Mana Consumato: (0%).
Gold Cloth- Equip Armatura
Passiva Peso Leggero
Passiva Integrità
Pandora's Box- Equip Cubo d'Oro
Passiva Sacca Dimensionale
It's Six o' Clock- Artefatto
Seventh Sense- Passiva Mana +10%
The Graceful Death- Doppia Passiva Malia (Timore + Rispetto)
Cosmo's Empowering- Passiva Sfondo Cosmico
. -
.
» Capisco. Se ti consola, non sei l'unico a cui è stato tolto qualcosa... «
replicò il Cavaliere, attardandosi in un riflessivo istante di silenzio
» In ogni caso, so davvero poco. Deus ex Machina sembra conoscere Endlos molto bene, sa degli Alfieri almeno e mi ha dato l'idea di chi è tornato per vendicarsi. Cielo invece -quel bastardo- si è preso la briga di spazzare via una storia e i suoi personaggi per qualcosa. Anzi, qualcuno. «
Quella notizia generò una nuova scintilla sulla cima del corno aureo del demone: il fatto che Cielo agisse per qualcuno -che avesse uno scopo- portava certamente nuove incognite all'equazione... ma con essa anche nuovi elementi che si sperava utili a sbrogliare quella matassa ingarbugliata e incomprensibile. Prese mentalmente appunto di indagare sul movente.
» Credo che Aria avesse un gemello, o qualcosa di simile. Come Deus e Cielo fanno coppia, insomma. Però non capisco davvero cosa possano volere da noi... e a cosa si riferisca Deus con "il gioco" per Endlos. «
Un gemello per Aria... che si trattasse della “marionetta” che aveva visto nel giardino del thè e che Cielo aveva fatto danzare scuotendone i fili?Stava per condividere quella riflessione quando il tonfo leggero di due paia di piedi in avvicinamento l'indussero a maggior cautela; senza bisogno di scambiavi uno sguardo o una parola, il gigante fu certo che anche il giovanotto se ne fosse accorto... per questo gli suscitò una certa perplessità sentirlo riprendere la conversazione come nulla fosse.
» Brifos avete detto? Ma io vi conosco allora, è da poco che sono nell'Est ma la vostra fama vi precede! E' un vero onore conoscerla. «
...dopo un istante, quando i loro giovani carcerieri si affacciarono alla soglia della pesante portaa blindata, anche il Raitei comprese la finezza tattica di quella mossa: data la situazione, era meglio non rivelare troppo delle (pochissime) informazioni in loro possesso - specie quando non poteva sapere quanto già i due avessero sentito.
» Le chiacchiere sono finite. «
commentò il nuovo compagno di disavventure
...e dal momento che -alla comparsa dei due ragazzini- quello loquace era rimasto in silenzio, l'Amal pensò di cimentarsi per primo in un contatto con quelle creature; dopotutto, se le sue scarse capacità relazionali avessero fallito, confidò che il più spigliato biondo vi ponesse rimedio. Semplice matematica.
«Forza, venite. Il capo vuole vedervi.»
esordì il più adulto, schiarendosi la voce per attirare l'attenzione o allentare la tensione
«E niente scherzi.»
« Spiegaci dove ci troviamo e perché siamo in catene,
e prometto che non opporremo resistenza. »
ribatté con voce profonda, neutra e assolutamente calma, senza accennare a muoversi
« Da dove veniamo noi, la parola data è un impegno. »
aggiunse flemmatico, cogliendo il nervosismo del primo e spostando lo sguardo sulla piccola
« Non avete nulla da temere. »SPOILER (clicca per visualizzare)Intuizione [Vista Karmica]
Voce della Saggezza [Aura di Saggezza]. -
.
??? {Brifos, Mozart}
La voce del Raitei subisce gli effetti sperati. Parole suadenti, pronunciate con l'autorità di uno dei Saggi, scuotono profondamente il ragazzo che rimane boccheggiante a fissarli. «Terzo Distretto.» risponde con celerità, quasi si dovesse discolpare per qualcosa. «E lo domandi pure? Siete piombati dal nul...» Si interrompe per via degli strattoni alle braghe. «Jali...» La bambina ci si è aggrappata con tutta la forza per richiamare la sua attenzione. Quando finalmente si volta per guardarla, le biglie nel sacchetto si agitano in modo fin troppo innaturale per delle comuni sfere di vetro. Il ragazzo si stropiccia gli occhi. Guarda per un attimo i due prigionieri, poi di nuovo la bambina. Un'espressione di rabbia si dipinge sul viso. «Merda!» urla, tirando un cazzotto contro lo stipite della porta. «Niente giochetti! Ora venite con me con le buone o...»╓ Angolo del MasterxTutti: niente da segnalare a parte che il ragazzo non è molto contento di aver abboccato alla passiva di Brifos come un fesso...
Scadenza: 5 Febbraio╖ . -
.
«Terzo Distretto.»
il ragazzo castano risponde con la rapidità di uno scolaro sotto interrogazione
«E lo domandi pure? Siete piombati dal nul...»
«Jali...»
Serrando in uno dei piccoli pugni un lembo della stoffa dei pantaloni del suo congiunto, la bimba dai lunghi capelli d'oro lo interruppe, e quando il giovanotto abbassò lo sguardo su di lei, le sfere rosse nel sacchetto della fanciulla iniziarono a contorcersi come qualcosa di vivo... e in quel momento le percezioni del Raitei smisero di rilevare ogni segnale dello spettro emotivo dei due sconosciuti.
«Merda! Niente giochetti! »
sbottò il cellerino chiamato Jali, tirando rabbiosamente un pugno alla porta
«Ora venite con me con le buone o...»
« Capisco. »
commentò asciutto, alzandosi ed ergendosi nella sua ragguardevole altezza
« Andiamo. »
proferì atono, rivolgendo gli occhi bigi a Mozart come a richiedergli collaborazione
« Fateci strada. »
Ora che era tornato a rivolgersi ai loro carcerieri, l'Amal li guardava -per forza di cose- dall'alto in basso, ma la freddezza dell'accademico che permeava la sua voce e i suoi modi stemperava in qualche modo la minacciosità delle sue apparenze demoniache in un'austera e distaccata neutralità: non avrebbe tentato alcuna ribellione, perché bisogna sempre rispettare la parola data.
Quello, se non altro, lo ricordava ancora.SPOILER (clicca per visualizzare)Voce della Saggezza [Aura di Saggezza]. -
.
Mozart Von Baltasar
- Bloody Red -SPOILER (clicca per visualizzare)Status Fisico: Ottimale (100%)
Status Emotivo: Seccato
Danni Subiti: Nessuno.
Mana Totale: (110%).
Mana Consumato: (0%).
Gold Cloth- Equip Armatura
Passiva Peso Leggero
Passiva Integrità
Pandora's Box- Equip Cubo d'Oro
Passiva Sacca Dimensionale
It's Six o' Clock- Artefatto
Seventh Sense- Passiva Mana +10%
The Graceful Death- Doppia Passiva Malia (Timore + Rispetto)
Cosmo's Empowering- Passiva Sfondo Cosmico
. -
.
??? {Brifos, Mozart}
Le parole di Mozart aggiungono altra legna al fuoco che divampa nel cuore di Jali. Digrigna i denti e, questa volta, la saggezza di Brifos non sembra avere alcun effetto. Ancora una volta è la bambina ad impedire che il tutto finisca con una scazzottata da bar. «Andiamo. Che Leo sta aspettando.» sussurra, gonfiando le guance in direzione del Saint. Il ragazzo sbuffa, grattandosi la testa e poi spalancando la porta con un calcio. Invitati ad uscire, i due prigionieri non possono che proseguire.
Il resto della casa è ben più sfarzoso della presunta prigione. Grossi quadri ed arazzi adornano le pareti, insieme a mobili antichi e cristallerie. Una decina di ragazzi dai dodici ai vent'anni, vestiti in malo modo, è impegnata a pulire e spolverare, anche se sembrano perlopiù chiacchierare tra loro piuttosto che lavorare. Non è raro che si voltino in direzione dei quattro, commentando a bassa voce il loro passaggio, per esser richiamati da quelli più grandi e tornare alle loro faccende. Un altro gruppo, altrettanto numeroso ma più grande di età, si sta occupando di togliere ogni cavo elettrico dai muri e sostituire l'illuminazione elettrica a quella di semplici candelabri e torce. Dalle vetrate si può vedere come ormai sia pomeriggio inoltrato e si stia avvicinando la sera.
Altre tre svolte ed altrettanti corridoi conducono i quattro a delle grosse porte in legno. Jali bussa, poi spalanca le ante entrando nel salone. La stanza è tanto grande quanto spoglia. Dalle dimensioni e dalla struttura assomiglia a qualcosa come una sala da ricevimenti o addirittura una sala da ballo. Gran parte del pavimento piastrellato in marmo bianco è infatti sgombro da mobilio, con solo alcuni divanetti in seta rossa posti ai lati. Una luce intensa, prodotta dall'enorme candeliere in cristallo che scende dal soffitto, illumina a giorno l'ambiente. Infine, vicino all'enorme vetrata opposta all'entrata, è stata posizionato un altro divanetto ed una scrivania con intarsi dorati e completamente ricoperta di fogli e pergamene. Neanche il tempo di fare qualche passo che la bambina scatta verso il divanetto, dove si trova seduto un uomo.
Impossibile non notarlo. Per quanto la stanza sia grande sembra occuparla tutta ed attirare ogni sguardo su di sé. Nessun vestito appariscente – sembrano addirittura vestiti di tela mischiati a pellicce di animali – ma una chioma rossa fuoco ed un portamento da Re. Sorride di rimando alla piccola che gli si getta letteralmente tra le braccia e le accarezza la testa. Bracciali e collane contenenti bulloni e viti tintinnano ad ogni movimento. Jali è rimasto fermo come una statua di sale, completamente rapito dal carisma dell'uomo. Lui, invece, guarda i due prigionieri un istante e poi si volta verso la scrivania. «Sallhandra, sono arrivati gli intrusi.»
Un fruscio di carte precede l'affacciarsi di un ragazzo albino, probabilmente disteso dietro e sommerso dai fogli. Sbadiglia e cerca di togliersi la polvere dai vestiti e dai capelli. «Ah, proprio ora che stavo facendo un bel sogno.» si lamenta, per poi sorridere ai presenti. Indossa una camicia bianca e pantaloni neri che gli arrivano al ginocchio, pesantemente sgualciti e logori. Si avvicina ai due saltellando. «E così siete voi i due che sono arrivati dal nulla qui dentro.» E' così magro e slanciato che potrebbe rompersi con un alito di vento. «Io sono Sallhandra. Piacere di fare la vostra conoscenza!» E li abbraccia entrambi quasi fossero amici fraterni.╓ Angolo del MasterxTutti: Leo (il rosso sulla poltrona) ha un'aura passiva di carisma. Per il resto nulla da aggiungere.
Scadenza: 12 Febbraio╖ . -
.
«Andiamo. Che Leo sta aspettando.»
Il mormorio imbronciato della bimba trattenne l'adolescente dal raccogliere la provocazione mossa dall'impulsiva intemperanza del Saint, e quando Jali ebbe voltato loro le spalle, spalancando la porta con un calcio e varcandone la soglia per far strada ai due prigionieri, a questi non rimase che accettare il muto e implicito invito a seguirlo - tenendosi ad un passo di distanza.
Al di là della porta della cella, la struttura sembrava decisamente diversa da quanto ci si sarebbe aspettato a giudicare dal luogo di detenzione, ma per quanto quadri, arazzi e suppellettili denotassero un certo sfarzo, non si trattava di nulla che potesse suscitare l'interesse del Raitei; non gli rimase che concentrarsi sulle presenze -giovani dall'apparenza umana- che animavano i corridoi, registrando senza emozione le attività che andavano compiendo, indifferente ai commenti che accompagnavano il loro passaggio.
Uno scorcio panoramico rubato a una finestra informò il Saggio che fuori doveva incombere il crepuscolo, e mentre faceva a sé stesso quella constatazione, il quartetto si fermò davanti ai battenti lignei di una porta: il giovane carceriere bussò educatamente prima di schiudere l'uscio e immettersi nell'ampio salone che si stendeva al di là... vuoto, se si faceva eccezione per la scrivania sommersa di scartoffie e alcuni divanetti foderati di rosso; su uno di questi sedeva un uomo dai capelli dello stesso colore, e mentre la vista karmica rilevava in lui uno spiccato magnetismo -vibrante tuttavia di una forte preoccupazione-, fu tra le sue braccia che la bimba bionda si gettò con fare affettuoso.
«Sallhandra, sono arrivati gli intrusi.»
con voce chiara, quello che doveva chiamarsi Leo si rivolse allo scrittorio posto a ridosso di una parete-vetrata
Una serie di fruscii e qualche sbadiglio rivelarono la presenza di una forma di vita sotto la montagna di carta e pergamene, e quando questa si manifestò, rivelò le sembianze di un giovanotto dalle chiome canute e gli occhi sanguigni. Somigliava alla Carta del Mondo.
...se si eccettuava l'indole serena e gioviale.
«Ah, proprio ora che stavo facendo un bel sogno.»
si lamentò quello, mostrando loro un sorriso e trotterellandogli incontro
«E così siete voi i due che sono arrivati dal nulla qui dentro.»
chiosò ancora, allegramente
«Io sono Sallhandra. Piacere di fare la vostra conoscenza!»
Con uno slancio che ricordava di aver conosciuto solo nella Luna e nell'Appeso, l'albino racchiuse il Saggio e il Cavaliere in un abbraccio, cui il Raitei non si sottrasse, limitandosi a scoccargli un'occhiata fissa e vitrea con le iridi color ardesia -a cui fece eco una scintilla azzurrina lungo il corno dorato-; la cosa non lo infastidiva particolarmente, dopotutto, e poi... ecco che cominciava una nuova partita al simpatico gioco della conversazione: saluti, e presentazioni al primo giro, poi domande, risposte, e rilanci con altre domande.
« Brifos. Piacere. »
recitò il gigante con voce profonda e incolore, applicando il solito schema
e aspettando che l'estraneo si ritraesse per sollevare lentamente i polsi in ceppi
« Perché siamo in catene? »
E a fine sequenza, si ricomincia.
Edited by Brifos - 6/2/2013, 23:14. -
.
Mozart Von Baltasar
- Bloody Red -SPOILER (clicca per visualizzare)Status Fisico: Ottimale (100%)
Status Emotivo: Seccato
Danni Subiti: Nessuno.
Mana Totale: (110%).
Mana Consumato: (0%).
Gold Cloth- Equip Armatura
Passiva Peso Leggero
Passiva Integrità
Pandora's Box- Equip Cubo d'Oro
Passiva Sacca Dimensionale
It's Six o' Clock- Artefatto
Seventh Sense- Passiva Mana +10%
The Graceful Death- Doppia Passiva Malia (Timore + Rispetto)
Cosmo's Empowering- Passiva Sfondo Cosmico
. -
.
??? {Brifos, Mozart}
Staccandosi dall'abbraccio, Sallhandra si gratta la testa con un'espressione imbarazzata. «Beh, ecco, siete comparsi dal nulla. Ci sono molti della famiglia che vi credono spie mandati dagli altri Distretti.» Sorride con fare sornione. Negli occhi compare una qualche scintilla. «Ma io so la verità.» Si avvicina ai due, tenendo le mani sulle loro spalle ed allungando la testa tra le loro due. «Un anno fa un gruppo di tre persone ha ucciso il Gran Prince.» spiega sottovoce «Dicono che una di loro avesse capelli biondi ed una lunga treccia.» E fa l'occhiolino verso Mozart.
Si ritrae solo quando il Saint fa la sua richiesta ed arrossisce di colpo. Leo estrae con calma una sigaretta dalla tasca e la porta verso le labbra. «Ci dovrebbe essere un vaso da qualche parte.» bofonchia. Poi schiocca le dita ed una scintilla l'accende. «Leo!» gli urla Sallhandra. Lui abbozza un mezzo sorriso divertito e sbuffa una nuvoletta di fumo.
«Direi che quest'inconveniente è durato fin troppo.» Fruga nella tasca dei pantaloni ed estrae un piccolo cubo di ferro. Non appena lo avvicina ai due prigionieri ecco che le rune, presenti sia sulle manette che sulla “chiave”, brillano di luce verde. Un attimo dopo e le manette cadono a terra divise in due parti. Il rosso si porta una mano sul volto. «Hai idea di quanto ci è costato rimediarle dal Primo Distretto?» Sallhandra congiunge i palmi in un segno di preghiera. «Scusa! Scusa!» Fa persino un mezzo inchino. «Ma...» e si volta verso i due «..oggi è una giornata speciale e la nostra famiglia accoglie tutti. Siete liberi di girare in casa o di chiedere informazioni a chi volete. Non nascondiamo niente tra di noi. E ciò che vi abbiamo preso come misura cautelare dovrebbe essere in Magazzino.» Il sole pomeridiano lo illumina dalla vetrata. «Vi chiedo solo di incontrarmi nella mia stanza tra un'ora per una chiacchierata. Ah, e benvenuti nel Terzo Distretto.»╓ Angolo del MasterxTutti: allora, la situazione è la seguente:
Siete liberi dalle manette (e quindi potete riutilizzare le attive) e siete più o meno cacciati dalla sala (escono con voi il ragazzo, Leo e la bambina). Siete liberi di girare per la villa/casa e di chiedere a chi vi pare, prima di andare (se volete) a parlare con Sallhandra. Il tutto si traduce in un totale di 2 conversazioni con altrettanti PNG (per ciascuno di voi) in altrettante location. (Probabilmente per flama una delle due è il magazzino se vuole riprendersi la pandora box). Questa parte andrà fatta su msn e riguarderà un post per ogni png con cui parlerete.
Quindi, riassumendo:
Mi contattate su msn, insceniamo il dialogo con il primo png ed una volta fatto un botta e risposta fate un post. Dopodiché si passa al secondo una volta postato il primo. Se volete, potete esplorare un po' e vi darò info in merito se me le chiedete (anche perchè ci sono altri png che non avete ancora incontrato).
Purtroppo ho un esame il 20, quindi quando mi beccate su msn (principalmente la sera) approfittatene, che altrimenti ci sono poco. Proprio per questo (ed essendo una fase lunga) non ho messo date di scadenza ^^
Scadenza: -╖ . -
.
Mozart Von Baltasar
- Bloody Red -SPOILER (clicca per visualizzare)Status Fisico: Ottimale (100%)
Status Emotivo: Seccato
Danni Subiti: Nessuno.
Mana Totale: (110%).
Mana Consumato: (0%).
Gold Cloth- Equip Armatura
Passiva Peso Leggero
Passiva Integrità
Pandora's Box- Equip Cubo d'Oro
Passiva Sacca Dimensionale
It's Six o' Clock- Artefatto
Seventh Sense- Passiva Mana +10%
The Graceful Death- Doppia Passiva Malia (Timore + Rispetto)
Cosmo's Empowering- Passiva Sfondo Cosmico
. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Scusate la lunghezza: prendetevela con Luxifer ò_ò/
«Beh, ecco, siete comparsi dal nulla.
Ci sono molti della famiglia che vi credono spie mandati dagli altri Distretti.»
ammise l'albino, grattandosi pensosamente il capo prima di avvicinarsi di nuovo
«Ma io so la verità: un anno fa un gruppo di tre persone ha ucciso il Gran Prince.
Dicono che una di loro avesse capelli biondi ed una lunga treccia.»
Nonostante Brifos capisse ben poco dei comportamenti umani -pur avendoli studiati lungamente per cercare di discernerne i meccanismi di causa ed effetto-, notò la strizzata d'occhio complice che il giovane di nome Sallhandra rivolse al Cavaliere... tuttavia, fu alle parole che dette maggior peso: il Gran Prince assassinato cui avevano fatto riferimento doveva essere senza dubbio lo stesso che anche Arthur aveva affrontato durante la sua visita a Gradia. Questo faceva di Mozart...
» E' possibile andare al bagno? «
Il corno aureo del Raitei crepitò una prima scintilla azzurrina, le gote pallide dell'albino assunsero una nuance più vivida mentre arretrava imbarazzato, e la voce ruvida del fulvo sul divano risuonò nella sala, prima che la fiamma scaturita dalle sue dita accendesse l'estremità della sigaretta che si era attaccato alle labbra.
«Ci dovrebbe essere un vaso da qualche parte.»
«Leo!»
lo sgridò l'altro, frugandosi le tasche per cavarne fuori un cubo metallico
«Direi che quest'inconveniente è durato fin troppo.»
Posto vicino ai ferri che gli imprigionavano i polsi, l'oggetto generò una reazione che incuriosì il gigante: le rune sulle manette si illuminarono di una familiare luce verde, e dopo aver prodotto un lievissimo scatto, la chiusura di metallo si aprì, mandando i ceppi a schiantarsi al suolo con un secco sferragliare.
«Hai idea di quanto ci è costato rimediarle dal Primo Distretto?»
sospirò forse sconsolato il rosso, portandosi una mano alla fronte
«Scusa! Scusa! Ma...oggi è una giornata speciale, e la nostra famiglia accoglie tutti.
Siete liberi di girare in casa o chiedere informazioni a chi volete:
non nascondiamo niente tra noi. »
chiocciò Sallhandra con fare sbarazzino, rivolgendosi con fare gioviale ai due ospiti
«E ciò che vi abbiamo preso come misura cautelare dovrebbe essere in Magazzino.
Vi chiedo solo di incontrarmi nella mia stanza tra un'ora per una chiacchierata.
Ah, e benvenuti nel Terzo Distretto.»
Ci fu appena il tempo di annuire prima di ritrovarsi fuori la porta, e mentre Jali e Mozart si defilavano per strade diverse, sfrecciando via ciascuno diretto chissà dove, il Demone delle Tempeste indugiò davanti ai battenti, incerto sul da farsi: avrebbe voluto raggiungere il Cavaliere e chiedergli più notizie su Cielo, Aria e Deus... ma l'avrebbe interessato anche intercettare Sallhandra -uscito per ultimo con un plico di fogli sottobraccio- e conoscere un'altra versione dei fatti di Gradia oltre a quella che gli era stata riportata dalla Corona di Khymeia.
Tuttavia, era pur vero che con quei due avrebbe avuto modo di conferire nuovamente tra non molto tempo, e mentre lo sguardo assente degli occhi bigi contemplava la schiena del rosso e della bimba allontanarsi, gli sovvenne -con un proverbiale, concretissimo, lampo di genio lungo il corno d'oro- che c'era in effetti qualcos'altro che avrebbe voluto sapere.
« Scusate... »
esordì atono alle loro spalle, dopo averli raggiunti in poche rapide falcate
Colta alla sprovvista, la bambina sobbalzò di colpo, lasciandosi sfuggire un piccolo gridolino e gettandosi con un riflesso più istintivo che ponderato dietro al suo accompagnatore; quello, d'altro canto, non parve invece scomporsi, e dopo aver dato un'occhiata alla piccola dietro di sé, si volse a fronteggiare l'Amal con la cicca accesa appiccicata alle labbra e negli occhi carmini una certa noia.
«Si?»
chiese quello, con voce roca e strusciante
« Avrei alcune domande. »
affermò il gigante, neutro ed incolore
«Sempre a me le grane.»
commentò calmo tra sé e sé il fulvo, lasciandosi sfuggire un basso borbottio
«Sallhandra me la paga...»
Intorno a loro, il via-vai di ragazzi che il Saggio e il Cavaliere avevano incontrato all'andata -indaffarati nelle più strane faccende- sembrava essersi sensibilmente diradato, eppure al Canto del Mantra quella casa continuava a risultare piena di ragazzi in attività... era come se qualcosa li inducesse a preferire di cambiare volutamente il corridoio di percorrenza.
«Forza, spara.»
concesse, traendo una boccata di fumo
Prevedendo che la sua permanenza in quell'andito si sarebbe prolungata, il rosso si era appoggiato con la schiena al muro in cerca di una posizione più comoda, però... senza scortesia, ma...
« Veramente, parlavo con la ragazzina. »
…precisò l'Amduscias, con franchezza diretta e disarmante -quasi infantile-, abbassando le iridi color ardesia sulla piccola che -dalla parete contro cui si era appiattita- lo aveva fissato di rimando con un certo sospetto; sobbalzando a quelle parole, ella scoccò un'occhiata al suo tutore, e si risolse a rispondere solo dopo che questi ebbe annuito.
«Non sono una ragazzina.»
disse per prima cosa, gonfiando le guance in un broncio e tenendo lo sguardo basso
«Sono Yulia.»
«Non fare scherzi, gigante.»
aggiunse il fulvo, come un avvertimento
...ma il Raitei non colse quella finezza, e mentre il corno aureo veniva percorso da una piccola scarica elettrica, il Saggio si piegò sulle ginocchia per ridurre il divario di altezza con la sua interlocutrice.
« Piacere Yulia. Io sono Brifos. »
recitò senza mutare espressione, seguendo il protocollo per presentarsi
« Puoi dirmi che cos'erano le sfere rosse che avevi con te prima? »
Si riferiva alle biglie scarlatte che, agitatesi come vive, sembravano aver apparentemente interferito con le sue capacità quando lui e Mozart si erano ritrovati rinchiusi dopo essersi svegliati dai rispettivi sogni; ecco il motivo per cui si era avvicinato alla strana coppia: sempre la solita curiosità accademica per i fenomeni bizzarri cui si trovava spesso ad assistere.
Frattanto, la piccolina aveva messo mano al sacchetto incriminato, portandolo tra lei e il gigante e tenendolo sollevato per -forse- mostrare meglio allo sconosciuto le biglie che conteneva; dopo avervi immerso la manina per estrarne una, Yulia ripose la scarsella e avvicinò il globo colorato all'occhio destro, reggendolo tra il pollice e l'indice come una lente, mentre -di riflesso- chiudeva il sinistro. Solo allora, per la prima volta, alzò lo sguardo ad incontrare quello del Raitei.
«Le biglie rosse sono belle. Il mondo rosso è bello. E' un mondo senza bugie.»
proclamò, innescando nella mente dell'Amal il sillogismo che le bugie non fossero -quindi- rosse
«Ma il rosso più bello...è quello di Leo.»
Dopo quell'aggiunta, la ragazzina si azzittì arrossendo, e -dalla sua posizione accovacciata- il Figlio della Tempesta sollevò lo sguardo per squadrare Leo dal basso per un lungo istante, prima di riportare nuovamente lo sguardo e l'attenzione sulla sua interlocutrice.
« Credo sia amaranto.»
sentenziò, lasciando che le nozioni apprese a Palanthas tornassero a galla
« Ho letto in un libro che questa sfumatura di rosso prende il nome da un fiore;
in un'antica lingua, significa "che non appassisce", e gli è attribuito il significato di immortalità. »
Nel sentirlo declamare quell'informazione,
Yulia sgranò gli occhi, fissandolo pensierosa per un momento.
«Rosso che non muore...»
ripeté tra sé e sé, prima di voltarsi verso Leo e illuminarsi di un sorriso raggiante
«Proprio come te, vero?»
l'uomo abbozzò un sorriso ma non rispose, e lei portò avanti la biglia, porgendola al Raitei
«Tieni. Così anche tu non muori.Sallahndra ha detto che sei della nostra famiglia adesso.»
addusse, con particolare convinzione, gonfiando il petto con orgoglio
«Così possiamo stare tutti insieme per sempre.»
« Grazie, Yulia. »
commentò il gigante, composto ma sincero: aveva sperato in qualche dato,
ma gli stava venendo donato persino un campione
« Vorrei conservarla nella mia bisaccia, ma... »
proseguì, entrando in argomento per la seconda domanda: stava diventando bravo a conversare
« ...non l'avevo più quando mi sono svegliato: l'avete messa in Magazzino? »
«Tutto quello che troviamo viene portato nel magazzino, da Lhiandra.»
annuì lei, mostrandosi più spigliata ora che aveva preso confidenza
«Così poi possiamo prenderlo quando serve a qualcuno della famiglia.»
«Yulia, dovresti andare a vestirti.»
si intromise il fulvo, dopo aver fissato in silenzio prima il gigante e poi la bambina
«Sallhandra ha detto che devi metterti il completo elegante che ti ha trovato.»
«Ma non voglio!»
protestò la bimba, imbronciandosi con blando capriccio
«La gonna è fastidiosa!»
...eppure bastò un'altra occhiata di lui per metterla a tacere, e senza ulteriormente fiatare la piccola salutò Brifos pronta ad allontanarsi di corsa verso -presumibilmente- la propria stanza.
« Sai dirmi come raggiungere il Magazzino? »
provò a trattenerla il Demone della Folgore, in cerca di un'ultima risposta
« Vorrei andare a riprenderla - è molto importante per me. »
Richiamata da quella richiesta, Yulia si fermò,
e fece per voltarsi a rispondere quando Leo si frappose tra loro.
«Ci penso io.»
garantì, e mentre la sua protetta proseguiva, fu lui a fornire delucidazioni
«Scendi al piano di sotto, poi vai nell'ala di sinistra,
ed al primo corridoio ci sono delle scale che portano al magazzino.»
Producendo una lieve scintilla in cima al corno dorato, il colosso dai capelli blu fece leva sulle ginocchia e riguadagnò così la ragguardevole altezza della sua postura eretta; stava per formulare un sintetico ringraziamento mentre stava già voltandosi per andarsene a sua volta, quando la mano di Leo gli ghermì una spalla.
«Senti, saltiamo i convenevoli. Chi sei realmente?»
inquisì, con gli occhi che brillavano di velata minaccia
«Sallhandra è troppo ingenuo su certe questioni.»
Perplesso da quel contatto di primo grado, il Demone delle Tempeste si limitò a fissare il rosso negli occhi, prima di rimbalzare lo sguardo insondabile delle iridi color ardesia dalla mano estranea sulla propria spalla e di nuovo agli occhi rossi di Leo, salvo poi reclinare da una parte la testa coronata di crine blu cobalto ed emettere una crepitante, ronzante scintilla dal corno dorato.
«Due persone che compaiono nel Terzo Distretto,
proprio il giorno che potrebbe riscrivere la storia di Gradia...»
principia con tono insinuante, prima di abbassare la voce ad un minaccioso sussurro
«Loro sono la mia famiglia.
Se provi solo a torcere un capello ad uno di loro, di te non rimarrà che cenere.»
A miglior chiarifica del concetto, la brace della cicca brillò vivida consumando in un attimo la sigaretta fino al filtro come dimostrazione esplicativa; poi, il fulvo si concesse di voltargli le spalle e andarsene, e -nel silenzio del crepuscolo- il corno aureo dell'Amduscias crepitò una scintilla assai simile a una metaforica scrollata di spalle.
Rimasto solo, il Saggio si volse e si incamminò nell'altra direzione, alla ricerca di scale, ascensori o qualsiasi altro mezzo che potesse condurlo al piano di sotto.. -
.
Mozart Von Baltasar
- Bloody Red -SPOILER (clicca per visualizzare)Status Fisico: Ottimale (100%)
Status Emotivo: Seccato
Danni Subiti: Nessuno.
Mana Totale: (110%).
Mana Consumato: (0%).
Gold Cloth- Equip Armatura
Passiva Peso Leggero
Passiva Integrità
Pandora's Box- Equip Cubo d'Oro
Passiva Sacca Dimensionale
It's Six o' Clock- Artefatto
Seventh Sense- Passiva Mana +10%
The Graceful Death- Doppia Passiva Malia (Timore + Rispetto)
Cosmo's Empowering- Passiva Sfondo Cosmico
.