Fighting the Beast

Flyers [LAM]

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    Il Nibbio

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    Date le sue dimensioni colossali, sorvolare il dorso del mostro per raggiungerne la testa richiese più del previsto, e quell'ulteriore attesa non fece che dare al Nibbio altro tempo per considerare quanto pericoloso fosse (per non dire quasi suicida) quello che stavano per fare. Quel coso era immenso, e mentre la sagoma del muso terrificante emergeva dal polverone generato dal suo passaggio, il biondo non poté far a meno di pensare quando -al suo confronto- i guerrieri intervenuti per fermarlo non dovessero essere che un nugolo di mosche insignificanti.

    jpg
    « Cos...? »

    Un sinistro scricchiolio focalizzò le attenzioni del Sergente Verde sul fremito che percorse quella montagna di muscoli e squame, spezzando così la linea dei suoi pensieri e facendolo tornare nel momento, e fu allora che il cielo si oscurò accompagnando l'avvertimento di Drusilia.

    IL CIELO!
    urlò l'Alfiere Errante, spingendolo ad alzare lo sguardo
    -RIPARATEVI!

    Quando Ryusang levò le iridi blu verso l'alto, ciò che vide fu una cascata di scaglie metalliche in caduta libera verso di loro -tanto fitta da nascondere il sole-, e nel distogliere lo sguardo dal caleidoscopio di riverberi che minacciava di accecarlo, il biondo strinse le ginocchia attorno ai fianchi della cavalcatura per spronarla ad accelerare, e -sapendo che la fuga non sarebbe stata sufficiente a dribblare la minaccia- lasciò le redini per alzare le braccia ed evocare una barriera di aria compressa che facesse da ombrello a sé stesso e al grifone da quella pioggia di morte.

    « ...quel coso fa anche la muta. »
    bofonchiò tra sé e sé, con gli occhi sbarrati, prima di alzare la voce di un'ottava
    « [size=4]QUEL COSO HA APPENA FATTO LA MUTA! »

    ...ci mancava solo che iniziasse ad evolvere come nei racconti di fantascienza.


    Status Fisico: Ottimale
    Status Psicologico: Carico ma prudente
    Energie Residue: 90% - 5% = 85%

    Solid Reflection: Esercitando la propria volontà sull’Aria è possibile creare uno scudo di aura compressa di forma circolare, -esattamente come l’etere- traslucido e invisibile se non per una leggera distorsione nello spazio che lo circonda, quasi si trattasse di un miraggio o di uno scherzo della vista.
    La dimensione della barriera è variabile, andando da un cerchio con una decina di centimetri di raggio alla sua massima estensione pari a 4 metri.
    Consumo: Variabile > Basso
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Lo squadrone di guerrieri volanti aveva scampato quel primo venefico tentativo di annientarlo.

    Ed ora divisi in un due squadre si prestavano a continuare il loro assalto all'enorme Drago, la missione suicida che avevano deciso di intraprendere per dare una possibilità di sopravvivenza a tutte le altre creature del semipiano.

    Mugen aveva deciso di proseguire e di seguire la dama del Vento fino alla testa del Mostro, oramai ardeva dal desiderio di sfoderare le su armi segrete, non si sarebbe limitato ancora a lungo a schivare e svolazzare attorno alla gigantesca creatura.

    Così si ritrovava a sorvolare l'immenso dorso della Bestia, che sembrava più l'oscuro profilo di una catena montuosa tanto era enorme. Continuava sempre a lasciarlo senza parole pensare che in quell'orribile mole si nascondesse una creatura vivente.

    Ed ecco finalmente diventare visibile oltre le nubi e il fumo nero che si sollevava dalla devastazione sottostante il terribile capo della Bestia.

    La promessa di una visione tremenda e sconcertante.

    Agghiacciante e terribilmente affascinante.

    Pensieri scomodi vennero deviati da quello che accadde subito dopo. Uno scricchiolio inquietante proveniente dal basso attirò l'attenzione della Volpe Rossa e poi l'urlo dell'Alfiere diede forma concreta alla nuova minaccia.

    Il Cielo si oscurò all'improvviso mentre centinaia di dardi precipitavano verso di loro.

    Questa volta non c'erano vie di fuga.

    Mugen socchiuse leggermente gli occhi nascondendo le iridi dorate e concentrandosi su ogni fibra del suo essere.

    I pochi istanti irrorò di nuove energia e volontà il suo corpo tramutandone la natura.

    Quando la pioggia di scaglie lo colpì queste rimbalzarono sulla sua schiena senza ferirlo, lasciando come unica testimonianza del loro incontro una decina di tagli e graffi sugli indumenti del demone e qualche rivolo di sangue sul suo dorso.

    “Dobbiamo agire e dare il via alla nostra offensiva prima che ci annienti poco alla volta!”

    Alzò la lama al cielo in un gesto atto a concretizzare il suo spirito combattivo.

    “Graugh!”

    Presto, molto presto avrebbe avuto di certo l'occasione che cercava.

    Chissà se allora non avrebbe rimpianto le sue scelte.



    CITAZIONE
    Condizioni fisiche: ottime, qualche graffio sulla schiena
    Condizioni psicologiche: deciso e impaziente
    Energie: 80%-5%=75%

    Tecniche utilizzate://

    ~Corazza del guerriero
    Mugen si concentra sul suo corpo irrorando di una nuova energia ogni fibra del suo essere. Questo stato quasi meditativo è in grado di potenziare le sue normali caratteristiche fisiche rendendo le sua carne, le sue ossa e la sua pelle più simili alla roccia e al metallo per quanto riguarda la consistenza. Diventa così in grado di resistere agli urti e ai tagli senza ferirsi o rimanere danneggiato.

    Consumo: Variabile Durata: Istantanea (usata a basso)

    Passive:

    ~Retaggio di una volpe Rossa:
    Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna, udito iper sviluppato (5 punti)]


    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]


    Equip:

    ~Lama di una Volpe guerriera:
    Mugen è sempre accompagnato dalla sua spada. Realizzata in acciaio itemprato, si tratta di un arma di ottima fattura. La lama raggiunge i 120 cm di lunghezza, perfetta e bilanciata. Ha uno spessore di 1.7 cm nella sezione centrale. La lama si assottiglia sempre più verso i bordi, creando un doppio filo estremamente tagliente di appena un mm ed una terribile punta acuminata. E' dotata di guardia sempre in acciaio da 15 cm, e di un elsa di 25 cm, che permette un’impugnatura comoda e salda. L’intero oggetto ha una colorazione grigiastra. La spada è stata bene studiata per quanto riguarda il peso, che non supera i due chilogrammi. Normalmente riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la volpe tiene al fianco sinistro. Uno strumento valido e funzionale.


    ~Bokken di Fanedell
    Non con il solo acciaio combatte il samurai e benché il Demone Volpe abbia con sé delle vere e proprie armi naturali, Fanedell gli ha fornito ciò che accompagna tradizionalmente l’addestramento dei samurai e anche alcune delle battaglie successive al completamento della sua formazione: una spada di legno dalla forma e dalle dimensioni di quella delle armi più tipicamente usate dai samurai. Tuttavia questo non è un mero pezzo di legno, per quanto pregiato, ma ha altresì una proprietà particolare: se impugnato e con la previa spesa di un quantitativo Variabile di energia, l’arma può allungarsi di altri tre, cinque, sette o dieci metri, risultando così utile in svariate situazioni, anche non prettamente combattive.
     
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    Salamand

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    In due dunque ci fermammo nelle retrovie, favorendo l'avanzata alla testa dei restanti quattro coraggiosi alleati. A noi, non soltanto l'arduo compito di tenere a bada l'immensa coda del dragone fu affidato, ma anche l'implicita ricerca, la comprensione, di come una creatura tanto imponenete potesse essere in qualche modo colpita, rallentata e respinta.
    Il primo attacco, la nube del Cavaliere d'oro, fu vanificata con una semplicità disarmante: per quanto apparisse ovvio all'occhio esterno, fu necessario ottenere una conferma per nulla scontata sulla solidità della corazza nemica. Quell'armatura di scaglie... infrangerla sarebbe stato arduo, avremmo dovuto trovare un modo per raggirarla, probabilmente.

    Almeno sappiamo che resiste ai veleni. Non è una buona notizia, almeno per me.
    Spero tu non sia un tizio spara veleno, o qui rischiamo grosso.


    Collaborazione: l'unica chiave che avremmo potuto dovuto sfruttare per riuscire quanto meno ad intravedere il nostro obbiettivo.

    « Spera che le mie armi siano affilate abbastanza da perforare la sua coraz- »

    Non feci in tempo a replicare al mio compagno, che questi si fiondò dinnanzi al mio corpo nel tentativo di intercettare un'offensiva a me per primo rivolta.

    « ..! »

    L'armatura lucente parve attutire l'impatto violento ed improvviso, anche se, il rivolo di sangue lo confermò, non senza riportare delle conseguenze...
    Non conosceva nemmeno il mio nome, era la prima volta che vedeva il mio volto, eppure non esitò un istante a rischiare la propria vita. Certo era, a giudicare dall'ulteriore controffensiva che seguì senza prender neppure fiato, che quell'incontro fu un autentico scherzo stabilito del Destino:

    « Rose? »

    Non potei far a meno di tendere le labbra lungo il fianco, in un sorriso tutt'altro che velato.
    Afferrai dunque l'arco fedelmente agganciato alla mia schiena, ed una freccia venna accolta nell'altra mano rimasta libera. La corda divenne tesa ed arcuata, ed un leggero lampo percorse il mio dardo ora incantato.
    Le dita abbandonaro velocemente la presa, ed il colpo scoccò in un lampo.
    Diretto, preciso laddove il Cavaliere aveva avanzato la sua offensiva: fosse riuscito in qualche modo a scalfire le scaglie, la furia della saetta avrebbe percosso la carne della bestia alata. Affinché, scosso e colpito, potesse immolizzarle anche solo per qualche istante quella coda in una lieve paralisi.

    « Quel pungiglione... »

    Il grifone batté le ali, pronto a reagire al comando impartito attraverso le redini, spostandosi in direzione di ciò che sino a quel momento li aveva più minacciati: il pungiglione, per l'appunto.
    Se vero era che l'incatesimo legato alla freccia fosse stato in grado di infastidirne i movimenti, probabile sarebbe stato che di impedimenti ne avrebbe avuti forse pochi, persino nello sputare ulteriore acido.
    Ed a quel punto, impugnato ancora una volta un nuovo dardo...

    « ...è meglio levarselo di torno. »

    Un secondo colpo partì, stavolta del vento alleato. Come una lama tagliente ed affilata, avrebbe cercato di penetrare all'interno del corpo di quel bestione, dall'ingresso rappresentato dal buco del pungiglione.
    Ferirlo, colpirlo e penetrarlo: per metterlo fuori uso, od anche solo danneggiarlo, laddove le scaglie non erano in grado di arrivare.
    Un azzardo, ma in qualche modo... un tentativo.

    Riassunto post: utilizzo Stunning Blade per cercare di paralizzare un minimo la coda grazie alla scossa che genera la freccia su cui è impressa una saetta. Il colpo è portato laddove ha colpito Mozart, sperando in una falla per una maggiore efficacia.
    Poi, lancio un'altra freccia intrisa di Lame d'aria, cercando di perforare il pungiglione dal buco.

    Mana: 80% - 10% - 10% = 60%

    Riassunto delle passive possedute:
    • Maestro d'arme: capacità di usare con maestria qualsiasi arma.
    • Filo incantato: legame magico che gli permette di richiamare a se le sue armi.
    • Volontà del Guerriero: power-up del 50% alla destrezza (NB: con le armi indosso gli consente semplicemente di avere un'agilità normale nonostante il peso, se disarmato rappresenta a tutti gli effetti un +50%)

    Equipaggiamento: (immagine)
    • Arco Lungo + frecce (3 rimanenti)
    • Lancia Lunga
    • Spada ad una mano
    • Ascia Monopenne
    • Morningstar
    • Pugnale [x2]
    • Armatura Completa
    • Scudo piccolo

    Tecniche utilizzate:

    Stunning blade
    Seppur esperto nell'utilizzo delle armi, Firion è un guerriero che non disdegna affatto l'utilizzo della magia, ma anzi ne trae nuova forza per alimentare le proprie offensive.
    Infondendo l'energia del tuono in una o più delle sue armi, il cavaliere sarà in grado di scatenare da esse -a contatto fisico o ad un preciso comando- la furia di una saetta sul bersaglio designato. Ustioni e paralisi saranno le più naturali conseguenze qualora l'attacco riuscisse ad andare a segno.
    Durata: 1 turno
    Consumo: medio

    Lame d'aria
    Fra i vari elementi padroneggiati del cavaliere esiste il vento, uno dei compagni più fedeli per un Aviatore in sella al proprio grifone.
    Avvolgendo una o più delle sue armi del suddetto elemento, Firion sarà in grado, con un movimento secco e preciso, di rilasciare a distanza delle bordate d'aria simili a delle lame affilate. Ne possono essere generate fino a 3, ciascuna indipendente dall'altra.
    Consumo: Medio
     
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  4. Harium
     
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    La Bestia ingombrava la calotta celeste, vessando la terra stessa con artigliate che parevano cataclismi. Saettare attraverso l’aria pareva uno slancio interminabile, giacché percorrere miglia di laminata carne senza raggiungere una destinazione annichiliva lo spirito stesso. Un tuffo al cuore colse l’Intergalattico quando - oltre le nubi - inquadrò finalmente il muso dell’esemplare che dopo eoni incrociava nuovamente il suo destino. Ma quali speranze avevano le infime formiche al cospetto della belva ancestrale, ambasciatrice dell’apocalisse?

    Bastava solo un suo secco movimento per asportare sezioni di paesaggio come fossero timide zolle d’erba, bastava che mutasse la sua pellaccia squamosa per scatenare un diluvio organico.
    Lo squadrone si accorse del subitaneo screpolamento, e aggirare la nuova minaccia discendente era vitale per continuare a volare: nuovamente il cristallino guscio avvolse il Drago minore, facendo così defluire la valanga chitinosa senza che l’Astro riportasse ferite invalidanti. Emerse ancora fiero dopo l’offensiva del fratello perduto, ruggendo finalmente al cospetto del firmamento intero.

    lm72CGf

    Il fiato rombò attraverso le sue fauci, disperato e altero nella frizzante aria d'alta quota, e per i più fini d’orecchio sarebbe apparso come un verso affine ai brontolii del bestione, almeno nella sfumatura tonale, non potendo eguagliarne l’intensità.

    Sperò che la voce raschiante risvegliasse i ricordi del consanguineo, giungendo come un messaggio in bilico tra passato e presente: l’eco di una razza ormai dimenticata.



    Stato fisico: ottimale
    Stato mentale: ruggente
    Energia: 80 – 5 = 75%
    Passive:

    Ali Spirituali [Volo]

    Mente Spettroscopica [Auspex energetico di raggio 30 metri]

    Attive utilizzate:

    Invictus

    CITAZIONE
    Dal profondo della notte che mi avvolge
    nera come il più profondo abisso, da un polo all'altro,
    io ringrazio quali che siano gli dei
    per la mia anima invincibile.
    Nella morsa delle circostanze,
    non mi sono tirato indietro, né ho gridato a squarciagola,
    sotto i colpi di maglio della sorte
    il mio capo sanguina, ma non si china.
    Oltre questo lido di ira e lacrime
    non giace altro che l'orrore dell'ombra
    e tuttavia la minaccia degli anni
    mi trova e mi troverà senza timore.
    Non conta quanto sia stretta la porta,
    quanto sia piena di castighi la vita.
    Io sono il padrone del mio destino.
    Io sono il capitano della mia anima. - William Ernest Henley

    Come l'ultimo baluardo dell'esistenza, Harium si erge in tutta la sua possenza per annullare i pericoli della vita.
    Un aura brillante come mille riflessi di un cristallo avvolgerà il Drago, proteggendolo da attacchi di ogni sorta. Riuscirà ad annullare attacchi magici o colpi fisici di ogni genere, spendendo una quantità di energia proporzionale alla minaccia che si vuole stroncare.
    Tipo: difesa
    Durata: istantanea
    Consumo: variabile (usato a basso)(tecnica di difesa fisica/magica)
     
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  5. Zefrahm
     
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    L'acido colpì il ragazzo sulla gamba.
    Il dolore fu atroce che il ragazzo alzò un urlo scoprendo poi che non poteva più muoverla. *Dovrò stare attento la prossima volta!* pensò guardandosi attorno.

    Decise allora di seguire il gruppo verso la testa per poter fermare quel bestione gigantesco. Il volo verso la testa durò molto visto la stazza del Drago.

    All'altezza del dorso uno schiocco, seguito poi da altri, si fece sentire. Il ragazzo alzò la testa e si accorse che scaglie grandi più di una mano, ricoprivano il cielo quasi oscurando il sole.
    *Non basterà il Simulacro per difendermi... Malygos mi devi dare una mano* pensò verso il Drago Blu.
    "Tigre delle Fiamme" urlò portando le mani a preghiera per formare un anello di fuoco da dove uscì una Tigre interamente coperta di fuoco che si parò davanti ai due per difenderli.
    "Tocca a te, ora, Malygos" urlò il ragazzo rammentando i duri allenamenti per migliorare il volo e l'agilità del Drago. Quest'ultimo cercò di schivare leggiadramente le scaglie che li minacciavano.
    Se fosse uscito vivo da quella nuvola di schaglie, avrebbe continuato a volare verso la testa.

    Stato fisico: gamba destra ferita; impossibilità di muoverla
    Stato mentale: concentrato
    Energia: 90% - 10% = 80%
    Passive utilizzate:
    Volo del Drago:
    CITAZIONE
    Un drago può volare sin dall'età di 3 anni. Negli anni a seguire si esercita da solo o con altri draghi finchè, all'età di 10 anni, può ospitare sulla sua groppa il Cavaliere predestinato e insieme potranno iniziare a volare.

    Attive utilizzate:
    Tigre delle Fiamme:
    CITAZIONE
    Zeframh congiungendo le mani a preghiera e convogliando in esse la propria energia sarà in grado, aprendole con uno scatto e compiendo dei gesti rotatori di fronte a se, di generare un cerchio di fiamme. Le fiamme del contorno, pochi istanti dopo, cominceranno a convogliarsi al centro fino a creare una sorta di portale circolare fiammeggiante dal quale balzerà fuori una tigre nera avolta dalle fiamme. Questa evocazione terribilmente feroce e dotata di una forza fisica pari a quella del suo signore, aggredirà la povera vittima con l’intento di sbranarla e dilaniargli le carni. Se si usa un incantesimo offensivo la tigre svanirà.
    [Evocatore - Medio - durata 1 turno - attacco (1pt)]
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Confine sud-ovest del Pentauron.
    Presidio Centrale, Endlos.

    Firion, Mozart.

    Stupido drago.

    Fu la prima imprecazione di quel combattimento all'ultimo sangue con solo parte del loro reale nemico. Che fosse una missione suicida era accertato: infondo i mondi distrutti non erano certo caramelle, e le dimensioni della creatura rendevano tutto estremamente più difficile.

    Almeno sappiamo che resiste ai veleni. Non è una buona notizia, almeno per me. Spero tu non sia un tizio spara veleno, o qui rischiamo grosso.

    Esclamò saggiamente il Cavaliere Celeste al compagno Aviatore, che non tardò certo nel rispondere...

    « Spera che le mie armi siano affilate abbastanza da perforare la sua coraz- »

    ...prima che l'altro lanciasse verso la coda una splendida rosa dai petali sottili eppure affilati quanto lame. Che fosse il fiore preferito di entrambi, era solo una felice coincidenza; sta di fatto che la rosa fu lanciata all'interno della bocca di quell'immenso pungiglione -lo stesso che poco prima aveva quasi rischiato di ucciderli- aiutata in buona parte dalla scarica elettrica che Firion aveva astutamente lanciato al bestione per paralizzarlo solo pochi istanti. Approfittando di quegli attimi di stasi, l'Aviatore non tardò a lanciare a sua volta un nuovo dardo, anch'esso a mirare il centro della rosa.
    Il ruggito che ne seguì fu agghiacciante.

    Stupidi, piccoli insetti: ecco cosa eravate al suo confronto.
    Eppure eravate in grado di pungere, infastidirlo, fargli male. In un rapido movimento, la coda iniziò a contorcersi in rapidi spasmi, liberando inquietanti scricchiolii provenienti dalla propria corazza. Poi, rapidi, frammenti di essa si separarono dal corpo al pari di croste di pelle morta, lasciando che finissero ben presto scagliati contro i due guerrieri come una pioggia di dardi.

    Drusilia, Ryusang, Hatrium, Mugen, Zefrahm.

    In uno scatto repentino, Drusilia scaraventò via una scaglia e poi un'altra ancora, deviandole dalla loro nefasta traiettoria grazie ad un'onda d'urto. Tirò un sospiro di sollievo: se l'era vista brutta. Ma che razza di creatura poteva mai lanciare le scaglie come dardi?!?!?

    « ...quel coso fa anche la muta. »

    Il commento del Principe di Laputa giunse come a sottolineare l'ovvio, prima che la sua voce iniziasse a levarsi come la polvere sotto di loro... marcando l'insensatezza di tutto quello che stava accadendo.

    « QUEL COSO HA APPENA FATTO LA MUTA! »

    Ed intanto l'orribile pioggia di organica si abbattè anche sulle loro teste.

    “Dobbiamo agire e dare il via alla nostra offensiva prima che ci annienti poco alla volta!”

    Ammonì gli altri la Volpe Rossa, invitandoli ad una mossa saggia e levando la propria spada al cielo in un ruggito, all'unisono con Harium.
    Eppure ben presto avrebbero scoperto che qualcosa non andava: alcune scaglie non erano precipitate al suolo, bensì avevano preso a galleggiare nell'aria come senza peso o... vive.
    Terribile scoperta fu quella, soprattutto quando queste presero a scricchiolare e gonfiarsi, liberando alle quattro estremità delle zampe artigliate, accompagnate dal fruscio d'ali membranose che si aprivano a ventaglio per poi richiudersi in pochi attimi. Qualunque cosa fossero quelle cose, avevano l'aspetto simile a cavallette... ma le dimensioni erano quelle di un bambino di otto anni.
    Senza dar loro modo di pensare, si sarebbero scagliate sugli eroi di Endlos pronte ad affondare i propri artigli nelle loro gole scoperte.

    -Dobbiamo dividerci ancora!

    Ordinò l'Alfiere Errante.

    -Due di voi: con me alla testa! Gli altri restino qui e ci raggiungano quando hanno finito.

    A quelle parole schivò rapida un'artigliata, per poi sgozzare quella creatura immonda con un rapido colpo di spada. Infine si lanciò a tutta velocità verso la testa, per ora ancora lontana.


    Dawn of War

    In questo turno nessuno riceve danni rilevanti.

    Mozart e Firion (coda)
    Entrambi gli attacchi di Firion hanno successo: la coda si immobilizza (anche se per poco) ed il dardo giunge a destinazione. Anche l'attacco di Mozart è preso in pieno, soprattutto grazie alla grandezza della rosa rispetto la bocca del pungiglione, che si ficca al suo interno come un dardo. Lo stato di "salute" effettivo della coda del Drago è del
    200-10(sensibilità alla bocca del pungiglione)-30-10= 150%
    Dimenandosi dal dolore, la coda inizierà a lanciarvi contro delle scaglie. Al momento si tratta di un semplicissimo attacco fisico e senza mana, tuttavia in massa: non troppo difficile da bloccare o deviare sul momento, ma tremendo se considerato nell'insieme. E' come una pioggia di dardi che vi raggiunge dall'alto.

    Scaglie di Drago:
    [...]Uno dei metodi per non far si che le scaglie si irrigidiscano fino ad impedirgli i movimenti, è quello della muta: grazie a specifiche contrazioni muscolari, il Drago è in grado di eliminare le parti di pelle più dura e lanciarle via dal corpo cosicchè ne siano sostituite in futuro da nuove. Le scaglie più dure hanno una consistenza superiore al metallo, e possono perfino essere usate come armi[...]
    [...]Altra importante peculiarità di simili, preziosissime scaglie è quella di proteggere la bestia da qualunque tipo di agente esterno, temperatura ambientale compresa, così da mantenere quella corporea a centinaia di gradi centigradi. Qualunque cosa non può entrare: gli unici punti di accesso fra gli apparati interni e gli esterni sono: la bocca del pungiglione, [...]

    Drusilia, Rysang, Harium, Mugen e Zefrahm (busto)
    Le difese funzionano, ragion per cui ottenete un bonus: le creature generate dalla muta sono solo una per ciascuno, e vi lanciano un'artigliata semplice (non assimilabile ad una tecnica con consumo di mana).
    Drusilia propone un'ulteriore divisione: 2 restano al corpo e 2 avanzano con Dru alla testa (Harium va alla testa per motivi di bg, quindi resta un solo posto libero). Scegliete cosa fare.

    Consiglio da QM: sarebbe il caso di ascoltare Mugen e quindi di colpire, oltre che difendersi. Voi avete mana limitato e non sapete se il Drago funziona allo stesso modo :geez:

    Scaglie di Drago:
    [...]Uno dei metodi per non far si che le scaglie si irrigidiscano fino ad impedirgli i movimenti, è quello della muta: grazie a specifiche contrazioni muscolari, il Drago è in grado di eliminare le parti di pelle più dura e lanciarle via dal corpo cosicchè ne siano sostituite in futuro da nuove. Le scaglie più dure hanno una consistenza superiore al metallo, e possono perfino essere usate come armi, il tutto prima che possano assumere le forme grottesche e raccapriccianti di creature coperte da un esoscheletro simile a quello del Drago, sebbene molto più debole. Hanno una forma molto simile a quella di cavallette della grandezza di un bambino, con tanto di ali in grado di sostenerle in aria.



    Conteggio feriti: 1
    Conteggio disabili: 0
    Conteggio morti: 0

    Prossima scadenza: Domenica 28 Aprile (compresa).
    Per dubbi o qualunque altra cosa: chiedete in bacheca e vi sarà data risposta.
    Enjoy!


    luxva

    crocedrusilia
    » Status Energetico: 80-5=75%

    » Status Fisico: illesa.

    » Status Psicologico: Concentrata.

    » Note: Attualmente è in groppa al suo famiglio, un grifone bianco, e brandisce la sua spada. Ha deviato delle scaglie lanciando loro contro un'onda d'urto. Vi ordina di separarvi: due restano al corpo e due vanno con lei alla testa.

    Oggetti:
    Armi:
    • Alcarcalime
      (arco+frecce= 2pt)
      IMMAGINE ALLEGATA
      Dimensioni: 1m circa
      Materiale con cui è fatto: Lega proibita argentata con rune elfiche in oro ricamate lungo tutto l'arco.
      Descrizione: Arco di una gittata elevatissima: circa 30m.

    • Nanatsusaya
      (spadone semplice= 1pt)
      IMMAGINE ALLEGATA
      Dimensioni: 1m circa
      Materiale con cui è fatto: Caos cristallizzato.
      Descrizione: Una lama di raffinata bellezza, appare come uno spadone di un singolare materiale trasparente con ben sette punte. In più emana una inquietante aura violacea.


    Famiglio:
    • Grifone adulto
    Il grifone è una creatura leggendaria con il corpo e la coda di leone, artigli, ali (qualora si trattasse di un esemplare femmina) e testa d'aquila. Questa ha orecchie molto allungate; sono a volte descritte come da leone ma spesso anche da cavallo, a volte anche piumate. Simboleggia custodia e vigilanza, e solitamente son creature perfette da mettere a protezione di tesori particolarmente rari. Inoltre la sua figura riunisce in sè l'animale dominante sulla terra, il leone, con quello dominante in cielo, l'aquila, dunque è anche simbolo di perfezione e potenza. L'esemplare in questione è l'unico grifone albino vivente nel territorio di Endlos, una femmina, unico per la sua bellezza, tuttavia particolarmente delicato. Questo è caratterizzato da un piumaggio candido come la neve, esattamente come lo è il manto da felino del corpo di chimera. Unica macchia di colore, quasi ad impreziosirlo più che a sporcarlo, è l'oro di due grandi occhi lucenti. Si dice che, differentemente dai suoi fratelli, questa creatura sia stata trovata dal Gran Maestro nel Presidio del Nord, e che l'abbia portata con sè perchè colpita dalla sua bellezza esotica ed il candore lunare. E' anche un esemplare particolarmente grande; infatti è lungo quasi tre metri, con un'apertura alare di ben 6 m.

    [Punti base famiglio (3pt) + taglia grande (5pt) + volo (5pt) + artigli (1 pt) + becco (1 pt) = 14pt TOT]

    Nonostante il suo piumaggio albino, non si può certo dire che Aeglos sia una creatura delicata; abituato alle temperature più impervie e alle bestie più selvatiche e pericolose, la creatura dimostra una particolare capacità di resistenza agli attacchi, che gli permette di riportare meno danni rispetto un normale esemplare della medesima specie. In termini gdr, si tratta di un bonus passivo del 50% all'attributo "Resistenza".
    Come se non bastasse, è dotato di una muscolatura corta e possente che, sebbene non gli permetta una particolare agilità o rapidità, lo rende capace di compiere sforzi di molto superiori rispetto agli altri grifoni, come ad esempio trasportare più gente sul proprio dorso o fare dei danni ad un avversario con un semplice colpo fisico.
    In termini gdr, si tratta di un bonus passivo del 50% all'attributo "Forza".


    [Punti bonus Resistenza (5pt) + bonus Forza (5pt)= 10pt TOT]

    Occhi congiunti
    Aeglos non è un grifone come gli altri, e non lo è soltanto per il piumaggio candido, gli occhi d'oro ed il portamento aggraziato eppure maestoso, oltre ad essere la cavalcatura scelta del Gran Maestro del Liberis. Lui è molto di più. Lui, anzi lei, ha superato un lungo ed estenuante addestramento all'Albero Casa, delicati esperimenti da parte della Corona della Via della Genesi uniti a cure per migliorare la sua vita e le sue prestazioni a causa della debolezza fisica dovuta allo stato genetico di albinismo. Ha superato tutto, e non è stato facile, eppure la soluzione è giunta dal sangue stesso della sua padrona. Come narrano alcune leggende, infatti, il sangue degli angeli che in parte scorre nelle vene di Drusilia, ha proprietà particolarmente potenti per chi è in grado di sfruttarle, davvero molto simili a quelle decantate per la famosa "pietra filosofale". Il risultato? Oltre ad un recupero totale da tutte le carenze e malattie da esse generate, il volatile possiede ora anche un legame empatico con il Gran Maestro; Drusilia sarà in grado, infatti, a seconda del suo semplice desiderio, di vedere tutto ciò che passerà sotto lo sguardo vigile della chimera, come se i suoi occhi fossero i propri.

    [Punti passiva Occhi Congiunti (5pt)]


    » Abilità Passive

    →Aura di Venere» {malia d'Amore}: descrizione in scheda.

    →Avatar dell'Amor Sacro» {anti-malia}: descrizione in scheda.

    →Aura dei Giusti» {malia di Carisma}: descrizione in scheda.

    →Resistenza alle Manipolazioni Psichiche» {percezione intrusioni mentali}: descrizione in scheda.

    →Volontà di ferro» {Bonus enegetico del 10%}: descrizione in scheda.

    →Essenze e presenze nascoste» {auspex passivo 15m}: descrizione in scheda.

    →Legame con la Fonte» {resistenza a veleni e malattie}: descrizione in scheda.

    →Linfa degli Angeli» {proprietà del sangue dei Galanodel}: descrizione in scheda.

    →Corpo Celeste:» {emana luce e non ha ombra}: descrizione in scheda.

    →Vista Ultra - Sviluppata 1» {scurovisione}: descrizione in scheda.

    →Vista Ultra - Sviluppata 2» {potenziamento vista}: descrizione in scheda.

    →Librarsi in volo» {volo fino a 5m}: descrizione in scheda.

    →Istant Casting» {potenziamento rapidità magica}: descrizione in scheda.

    →Wind speed» {Bonus Velocità 50%}: descrizione in scheda.

    →Angel's Fall» {Bonus Destrezza/Agilità 50%}: descrizione in scheda.

    →Nature Reverence» {comando agenti atmosferici}: descrizione in scheda.

    →Veritas» {discernere bugie}: descrizione in scheda.

    →Arciere Arcano» {frecce magiche}: descrizione in scheda.

    →Chaos» {spada mutaforma}: descrizione in scheda.

    » Tecniche Attive

    Onda d'Urto » La presona che la applica, tramite un movimento rapido delle braccia, crea un'onda d'urto molto forte in grado di scaraventare via cose e persone nel suo raggio di azione (Pari a 5m).

    Durata: Istantanea.
    Consumo: Basso (5%).



    rosadru


     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Mozart Von Baltasar
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    ~ { Endlos, Pentauron


    E ruggì.

    Potevi sentirlo. Chiunque poteva sentirlo. Dio, lo potevano sentire anche negli appartamenti di Quarion, dove la tutto entra e niente esce; vibrava come una nota acuta in un concerto di stonati. Ti raccogliesti nella consapevolezza di avergli fatto male. Tanto male. Così male da farlo gridare. Una piccola puntura infilata tra le scaglie del suo orgoglio. Un taglio blando, piccolo e magari poco significativo, eppure così profondo da farlo gridare.

    E ruggiva, come se avesse intenzione di frantumare il mondo così, o magari cercava solo di renderti sordo. No, di rendervi: non dovevi dimenticare l'Aviatore dietro di te. Dopotutto era stato anche merito suo, suo e del suo arco. Ma non era tempo di complimentarsi, dato che la bestiaccia, agitando la coda a mò di lacerta, fece guizzare al vostro indirizzo una pioggia di dardi.

    Non ti dava l'impressione d'averci messo molta forza, e l'esperienza in battaglia ti concedeva almeno di capire quando dovevi difenderti e quando no. Ora era il momento di farlo: irrorasti la corazza d'oro del tuo cosmo, avviluppandoti in una salda protezione contro quelle schegge. Con stupore, notasti che era bastato poco per impedire che ti facessero del male, il che ti consentì di volare più vicino alla coda e approfittare che avesse fatto la muta.

    Che c'è cucciolone, ti ho fatto la bua?

    Non c'era da scherzare. Era un'occasione da "o la va o la spacca": quel tipo di situazioni in cui bisognava agire molto rapidamente, prima che quel maledetto mettesse su una nuova corazza difensiva. Ancora una volta, ti favoristi dell'estrema vicinanza con quella maledetta coda, sperando di sfiorarla prima che quelle maledette scaglie si riforgiassero. E intanto, gridavi:

    Aviatore, adesso è il momento! Cerca di colpirgli qualche osso, dobbiamo comprometterne l'equilibrio!

    Non potevi sperare di ucciderlo, non da solo. Non tanto per le dimensioni, quanto per l'improponibilità della creatura. Eravate un gruppo perché vi eravate uniti al solo scopo di salvaguardare Endlos, quindi non aveva senso agire da solo e fare l'eroe. Tu non eri un eroe, e non lo saresti diventato quel giorno. Più di ogni altra cosa desideravi tornare a casa, tra le braccia di Dama Kalia. Ma se c'era una cosa che potevi almeno tentare era...

    Avanti, cadi maledetto!

    Speravi che toccandolo direttamente sulla sua pelle ti permettesse di andare oltre, di superare quell'ostacolo che prima il tuo profumo non era stato capace di scavalcare. Trasmettergli direttamente le tossine, per contatto, ti era parsa una buona idea... specie approfittando dei vuoti lasciati dalle sue scaglie. Sapevi che ci avrebbe rimesso poco a ricrearle, per cui la celerità era tutto: un semplice tocco e l'intera coda avrebbe subito un processo di invecchiamento sia fisico che mentale. Avresti distrutto la capacità del mostro di reggersi in piedi, semplicemente minando il suo equilibrio. Se la coda era malfunzionante, allora le speranze che si reggesse degnamente in piedi calavano con essa...

    Quel momento così cruciale ti rapì. Avresti dovuto sentire la stanchezza, o i postumi di così tanto cosmo versato per una giusta causa. Sintomi che avresti avuto il dispiacere di avvertire poi, perché ora la tua mente era più indaffarata nel tentativo di cui sopra. E da cui poteva dipendere, in un modo o nell'altro, la buona riuscita del conflitto.


    CITAZIONE

    STATUS

    Status Fisico: Danni da contusione 85%, stanchezza dovuta alla spesa di mana.
    Ferite Riportate: Contusioni al petto, rivolo di sangue dalla bocca.

    Condizione Metale: Fuck Yeah :qwl:

    Mana Consumato: 25%
    Mana Residuo: 20%

    Altro: Mi difendo con un Basso e approfitto per avvicinarmi alla cosa, cercando di usare The Grateful Dead sulle zone dove le scaglie devono ancora riformarsi; l'obiettivo è far invecchiare l'intera coda e provocare varie disfunzioni al suo equilibrio (prendendo fede dai dinosauri, la coda per determinate bestie di grosse dimensioni -specie rettili- mantiene l'equilibrio della bestia). PS: data l'enfasi del post e per evenienze narrative, i postumi della stanchezza e del mana scarso saranno posticipati al prossimo turno :nod:

    EQUIP

    Gold Cloth dei Pesci
    { Equip Armatura }
    Passive: Peso Leggero, Integrità
    Attive: Difesa Fisico/Magica (Consumo Variabile Basso)

    Nonostante ciò, si narra che le Armature d'Oro posseggano un'altra strabiliante capacità: dovendo fungere da difesa per il Cavaliere, esse possono essere usate per parare un'eventuale offensiva che viene rivolta contro di questi potendo anche annullarla. Non solo, si dice anche che l'efficienza di tale protezione derivi dalla volontà del Saint stesso: sono conosciuti casi, infatti, di Gold Saint che hanno deliberatamente abbassato le difese donate dall'armatura in date circostanze.

    Pandora's Box
    { Equip Box }
    Passive: Sacca Dimensionale
    Attive: ndr.

    It's Six o' Clock
    { Equip Orologio }
    Passive: nessuna.
    Attive: non usata.

    ABILITA' PASSIVE

    Seventh Sense
    Passive: Mana +10%

    The Graceful Death
    Passive: Malie (Timore + Rispetto)

    Cosmo's Empowering
    Passive: Sfondo Cosmico

    Fly me to the Moon
    Passive: Volo

    ABILITA' ATTIVE

    The Grateful Dead
    La seconda e più tremenda variante di questa tecnica consiste nel cospargere le proprie mani di queste tossine nefaste cosicché, mediante contatto fisico, sia possibile provocare un vero e proprio invecchiamento precoce e progressivo sia fisico e mentale della zona interessata durante il suddetto contatto, il cui scopo finale è imporre nella malcapitata vittima una serie di malus derivanti dall'avanzamento d'età.
    Attiva: Invecchiamento (Consumo Alto)

     
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  8. Harium
     
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    La flebile voce di Harium fu sovrastata da un ruggito apocalittico, un rombo talmente sconvolgente che pareva frantumare il cielo stesso. Investito dal fronte sonoro, Harium non riconobbe un segno di risposta in quelle frequenze, bensì una semplice e istintiva manifestazione di dolore.
    Davvero qualcuno era riuscito a superare le difese della Bestia colossale? Che labile speranza per la popolazione di Endlos, ma ad essa dovevano aggrapparsi con ogni forza rimasta.

    Comunque il suo grido non aveva raggiunto il simile, di questo purtroppo era certo, giacché era stato bloccato negli strati superiori dell’atmosfera e infine disciolto nell’immensa distanza che ancora li separava.

    Le sue eteree ali frastagliate sferzavano l’aria con cattiveria, come a voler riavvolgere il tessuto stesso dello spazio per ridurre la distanza da percorrere, eppure insospettabili offensive continuavano a frapporsi lungo la via aerea: stavolta le scaglie rimosse dal fratello presero vita spontaneamente, assemblandosi in profili insettoidi, per poi insidiare gli eroi del cielo.

    Al giungere di uno di quei costrutti di chitina, il rostro sporgente dal gomito destro fu frapposto da Harium tra la gola e l’abominio. Bloccando il suo assalto con la lama biologica, avrebbe immediatamente cercato di perforare la membrana delle ali altrui con l’artigliata mancina, sferrando un aguzzo affondo di zampa.

    Se gli fosse riuscita la manovra, avrebbe respinto malamente l’emanazione – possibilmente monca delle ali – lasciandola precipitare di sotto. In seguito la sua voce da rettile avrebbe gracchiato poche parole.

    Drusilia, ti seguo!

    Così lui si sarebbe proteso verso il cielo, sempre più in alto, seguendo la Dama fino al muso mastodontico di Khellendros.
    Il suo impeto selvaggio e bestiale, la sua premura di derivazione umana, le sue angosce di creatura sempiterna, tutte condensate nell’unico gesto possibile.

    Ascendere.



    Stato fisico: ottimale
    Stato mentale: deciso
    Energia: 75%
    Passive:

    Ali Spirituali [Volo]

    Mente Spettroscopica [Auspex energetico di raggio 30 metri]

    Attive utilizzate: /

    Note: il draghetto usa lo sperone naturale del gomito destro per parare e tenta di stracciare le ali della locusta con i cinque artigli della mancina.
     
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    Il Nibbio

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    Che brutte cose fossero in arrivo se lo sentiva nelle ossa, e non solo per via del fatto che -ormai- fosse una costante che si ripeteva ciclicamente nella sua vita, né per uno stato di stress anomalo derivante dallo star affrontando una belva mitologica, colossale e apocalittica... nossignori, ad allarmarlo fu una cosa molto più semplice: la pioggia di scaglie da cui si era riparato era cessata, ma quelle continuavano a gravitargli intorno e a levitare prive di peso invece di precipitare, come se stessero cospirando. Era certo che tramassero qualcosa - non era mica paranoico!

    Quando le schegge dalla scura cromatura metallica si contrassero e presero vita, il Nibbio sbiancò, sussultò sulla sua sella, e iniziò a muovercisi in cerca di una posizione più comoda; poi, dicendosi che forse se lo era immaginato, si stropicciò gli occhi... ma -nel frattempo- la
    cosa si era gonfiata e si era dotata di zampette chitinose. Allora, scoccò un'occhiata agli altri, ma vedere che anche da loro stava accadendo la medesima cosa non gli fu di consolazione: portando la destra ad allentare il colletto dell'uniforme, Ryusang tornò a fissare il “suo” insettoide, e rabbrividì dallo schifo quando lo vide dotarsi di alucce che battevano freneticamente.

    « Bleah...! »
    si lasciò involontariamente sfuggire

    ...e l'interessato non la prese bene, visto come schiuse le mandibole per gettarglisi addosso a capofitto, puntando alla gola; fortunatamente, il biondino era per lo meno uno spadaccino mediamente esperto, e fu rapido a sguainare la lama per opporsi alle fauci assassine: dopo aver respinto l'assalto, tentò un affondo della Tsubasa per trapassare quella mostruosità dalla bocca alla coda.

    -Dobbiamo dividerci ancora!Due di voi: con me alla testa!
    la voce del Gran Maestro lo raggiunse, richiamando la sua attenzione
    - Gli altri restino qui e ci raggiungano quando hanno finito.

    Drusilia, ti seguo!
    fece eco Harium, gettandosi in volo dietro di lei

    E mentre spronava i fianchi del grifone verso la testa del mostro,
    anche lui rispose a quel richiamo.


    « Sono con voi! »

     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Quella pioggia di scaglie nere non era riuscita nel suo intento, i guerrieri erano ancora in volo e pronti a combattere.

    Così come gli altri anche Mugen dovette accorgersi che qualcosa non andava. I dardi non li avevano abbattuti ma non tutti erano precipitati al suolo una volta scontratisi con le difese dello squadrone.

    L'agghiacciante scricchiolio di quei frammenti fluttuanti di pelle morta fece rabbrividire fin nelle ossa il demone Volpe, che dovette scuotere per qualche istante la testa pelosa per riprendersi da quella strana sensazione di fastidio.

    Qualcosa di orripilante e disgustoso stava accadendo.

    Non che una cosa del genere potesse spaventare un Demone del suo rango, ma non era piacevole vedere quelle squame contorcersi e gonfiarsi per dare vita ad orride creaturine dall'aspetto di grosse locuste. Più che vedere era il suono che facevano a rendere il tutto molto poco gradevole.

    Più che altro lo inquietava pensare che tutte le scaglie che aveva respinto poco prima potessero tornare alla carica in quella nuova forma. La possibilità di uno sciame di locuste era decisamente preoccupante.

    Ed ecco una di esse cercare vendetta per le sorelle cadute e respinte muoversi rapida verso il Demone, protendendo un artiglio alla sua gola. Ma non riuscì a macchiare del suo sangue purpureo la bianca pelliccia..

    La lama, già sguainata, si mosse offrendo il piatto e deviando l'artiglio del mostriciattolo.

    Intanto l'Alfiere Errante aveva proposto un'ulteriore divisione del gruppo. Altri avevano già risposto alla chiamata e mentre si preparava a colpire la scaglia-mostro rispose con un cenno di assenso.

    Un colpo di spada calò in diagonale sulla bestiola.

    Non era un semplice fendente, quel colpo portava con sé tutto il furore della belva.
    Quella lama nascondeva gli istinti primitivi di Mugen in un elegante colpo di scherma.

    Filo Artigliato. La furia di un artiglio, portata col filo di una spada.

    "Sparisci."

    Aveva scelto di infastidire la creatura sbagliata.



    CITAZIONE
    Condizioni fisiche: ottime, qualche graffio sulla schiena
    Condizioni psicologiche: deciso e impaziente
    Energie: 75%-5%=70%

    Tecniche utilizzate:

    ~Filo Artigliato – Trifendente
    Sofisticata tecnica di spada, messa a punto cercando di fondere uno stile di lotta primitivo all'eleganza e raffinatezza di una lama. Punto di congiunzione tra un colpo d'artiglio e un fendente nasce la tecnica del filo artigliato, che porta con sé l'impeto della bestia indomabile e la razionalità di uno spadaccino. All'apparenza un normale colpo di spada ma in grado di generare un taglio diverso dal normale, infatti oltre al taglio della lama è come se il bersaglio venisse colto da altre due lame gemelle posizionate a quindici centimetri dalla spada materiale. Il risultato è appunto una tecnica in grado di generare con un singolo fendente ben tre tagli paralleli, come se a colpire fosse stato un artiglio di tre spade. Per ottenere il triplo taglio è necessario il contatto con il bersaglio.
    Consumo: Variabile Durata: Istantanea (usata a basso)

    Passive:

    ~Retaggio di una volpe Rossa:
    Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna, udito iper sviluppato (5 punti)]


    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]


    Equip:

    ~Lama di una Volpe guerriera:
    Mugen è sempre accompagnato dalla sua spada. Realizzata in acciaio itemprato, si tratta di un arma di ottima fattura. La lama raggiunge i 120 cm di lunghezza, perfetta e bilanciata. Ha uno spessore di 1.7 cm nella sezione centrale. La lama si assottiglia sempre più verso i bordi, creando un doppio filo estremamente tagliente di appena un mm ed una terribile punta acuminata. E' dotata di guardia sempre in acciaio da 15 cm, e di un elsa di 25 cm, che permette un’impugnatura comoda e salda. L’intero oggetto ha una colorazione grigiastra. La spada è stata bene studiata per quanto riguarda il peso, che non supera i due chilogrammi. Normalmente riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la volpe tiene al fianco sinistro. Uno strumento valido e funzionale.


    ~Bokken di Fanedell
    Non con il solo acciaio combatte il samurai e benché il Demone Volpe abbia con sé delle vere e proprie armi naturali, Fanedell gli ha fornito ciò che accompagna tradizionalmente l’addestramento dei samurai e anche alcune delle battaglie successive al completamento della sua formazione: una spada di legno dalla forma e dalle dimensioni di quella delle armi più tipicamente usate dai samurai. Tuttavia questo non è un mero pezzo di legno, per quanto pregiato, ma ha altresì una proprietà particolare: se impugnato e con la previa spesa di un quantitativo Variabile di energia, l’arma può allungarsi di altri tre, cinque, sette o dieci metri, risultando così utile in svariate situazioni, anche non prettamente combattive.
     
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    In qualche modo aveva dunque funzionato; piccoli, insulsi e per questo fastidiosi: questo era il nostro dovere, questo l'incarico da noi rispettato. Quella coda era un ostacolo, un pericolo... tenerla a bada era la priorità, metterla fuori uso... forse, una fantasia ancor più che un'illusione.
    Ciò che seguì alla sofferenza del dragone fu una reazione, il tentativo di abbatterci con quelle stesse scaglie che erano scudo in sua difesa. Ma poteva davvero privarsene con così tanta leggerezza? Un gesto istintivo dettato dalla furia, o protetto da una qualche altra difesa velata ai nostri occhi?

    Alzai lo scudo -fedelmente ancorato all'avambraccio sinistro- alto verso il cielo, a protezione della pioggia generata dal nemico. Vi scorse magia al suo interno, affinché ad ogni impatto la loro traittoria potesse essere deviata, e ricadere laddove a nessuno avrebbe potuto arrecare alcun fastidio. Furono diversi i colpi da cui proteggere me ed il grifone, eppure non particolarmente rilevante si rivelò l'entità.
    Troppo poco... significava che eravamo ancora troppo nulli al suo cospetto.

    « Cavaliere!»

    Osservai l'uomo armato d'oro fiondarsi contro la coda della bestia, nel tentativo assai rischioso di infondere in essa dell'ulteriore magia.

    « Se è forte a sufficienza da proteggerlo... »

    La voce stavolta fu bassa, non rivolta a chiamare l'attenzione del compagno ma ad esternare una riflessione personale: le mani scivolarono ai gambali dell'armatura, ed coltelli furono sfilati dal loro fodero.
    Armi, ma non per ferire.
    Non direttamente.

    « VIA DI LI'! »

    Stavolta l'urlo si rivolse ancora a lui, affinché con lo sguardo potesse rendersi conto di quanto stava per accadere: le due lame, piccole ed acuminate, erano state lanciate con forza e precisione.
    Ma nella direzione opposta all'immensa bestia.
    Le scaglie, erano quello il loro bersaglio: difesa che sarebbe stata rivoltata come arma alla creatura che le aveva lanciate. Qualora l'idea si fosse rivelata buona, i coltelli si sarebbero infilzati in due di esse, affinché sfruttando il filo magico che legava a me le mie armi, potessi tirarle e richiamarle dando vita ad un effetto frusta.
    La direzione, inequivocabile, la coda ora priva di una sua protezione.
    Vicino al pungiglione, il più lontano possibile da Mozart.
    Sarebbe stata la sua stessa difesa l'arma capace di scalfire quell'immenso dragone?

    Riassunto post: mi difendo dalle scaglie con Colpo di Scudo, ed uso Gancio d'Arme per afferrare 2 scaglie volate oltre e lanciarle contro la coda della bestia. Nella speranza che siano dure e sufficienza da rappresentare un'arma forse migliore delle spade

    Mana: 60% -5% - 10% = 45%

    Riassunto delle passive possedute:
    • Maestro d'arme: capacità di usare con maestria qualsiasi arma.
    • Filo incantato: legame magico che gli permette di richiamare a se le sue armi.
    • Volontà del Guerriero: power-up del 50% alla destrezza (NB: con le armi indosso gli consente semplicemente di avere un'agilità normale nonostante il peso, se disarmato rappresenta a tutti gli effetti un +50%)

    Equipaggiamento: (immagine)
    • Arco Lungo + frecce
    • Lancia Lunga
    • Spada ad una mano
    • Ascia Monopenne
    • Morningstar
    • Pugnale [x2]
    • Armatura Completa
    • Scudo piccolo

    Tecniche:
    Colpo di scudo.
    Ottima per deviare attacchi fisici, in questa azione Firion intercetterà il colpo avversario con il proprio avambraccio coperto dallo scudo. Grazie ad esso, devierà il colpo rapidamente così da poter rispondere immediatamente all'offensiva.
    Consumo: Variabile (basso in questo turno)

    Gancio d'arme.
    La prima regola di un guerriero è quella di combattere in condizioni favorevoli, in modo da migliorare il proprio rendimento sul campo di battaglia. Per un esperto del corpo a corpo come Firion, nonostante sia assolutamente in grado di lanciare perfettamente con archi, balestre e molto altro ancora, l'ideale è appunto non aumentare troppo la distanza che intercorre tra lui ed il proprio nemico. A tal proposito ha elaborato un espediente tanto originale quanto efficace; lanciando una delle sue armi, tenterà di incastrarla al corpo o all'armatura del proprio avversario come fosse un rampino, ed utilizzando la sua abilità del richiamo attraverso il filo magico, lo trascinerà con forza verso di sè (o viceversa, sarà lui a proiettarsi verso il bersaglio), in modo da effettuare un attacco ravvicinato.
    Consumo: Variabile. (medio in questo turno)
     
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    Presidio Centrale, Endlos.

    Firion, Mozart.

    Che c'è cucciolone, ti ho fatto la bua?

    La voce del Cavaliere Celeste si intrecciò al ruggito del Drago, macchiandosi di una nota compiaciuta, misera consolazione alla tragedia che si stagliava nell'orizzonte delle possibilità.

    Aviatore, adesso è il momento! Cerca di colpirgli qualche osso, dobbiamo comprometterne l'equilibrio!

    L'urlo di Mozart sarebbe presto giunto al suo compagno, la mano sulla pelle scoperta della Bestia: aveva approfittato della vicinanza per colpire, e mai come allora il suo attacco si sarebbe rivelato letale. Non al punto da sbilanciare il mostro, questo era certo, ma la superficie dermica avvelenata sarebbe presto invecchiata... rendendo così estremamente lento il processo di rigenerazione delle scaglie. Non era ancora K.O., ma almeno ora i due guerrieri avevano modo -e tempo- di attaccare ancora.

    « VIA DI LI'! »

    E poi l'ultimo attacco.
    Approfittando del tempo concessogli, estremamente prezioso date le circostanze, Firion agganciò le scaglie lanciate contro di loro usando le proprie armi come arpioni. Infine, rapido e letale, avrebbe fiondato quei frammenti contro il corpo della Bestia. Una prova di abilità e mente lucida nonostante il caos e la distruzione: encomiabile ed estremamente rara, anche fra gli Aviatori stessi.

    Magari in futuro Firion e Mozart avrebbero avuto modo di elogiarsi a vicenda, ma il tempo era agli sgoccioli e non potevano vantare di essere in forze come prima: fortunatamente l'arrivo provvidenziale di un alleato avrebbe posticipato di qualche minuto il loro inevitabile crollo. Virginia Nailo, Aviatrice Verde del Liberi Aeris Milites e collega di Firion, li aveva appena raggiunti in groppa ad un grifone color rame, molto affusolato e più veloce di quello del Maestro d'Armi. Quando fu loro vicina, non perse tempo nell'estrarre dalla propria sacca due fiale rosse, che non tardò a lanciare agli alleati. Le avevano ordinato di portarle a chiunque stesse combattendo la Bestia, e lei non avrebbe tradito la fiducia dei suoi superiori, ancor meno di Drusilia.

    -Bevete: non possono curarvi, ma vi sentirete abbastanza forti per continuare la battaglia.

    Li avrebbe congedati con un timido sorriso per poi partire nuovamente verso la testa, dove l'aspettava il resto del gruppo.

    -Abbiate cura di voi!

    Avrebbe detto prima di scomparire oltre le nubi eppure, nonostante la pozione rinvigorente, vi sareste presto resi conto che la situazione iniziava a peggiorare: due delle scaglie prima lanciate erano rimaste in aria, immobili e fluttuanti. Non avreste avuto abbastanza tempo per avvicinarvi prima che queste mutassero in qualcos'altro, mostri chitinosi dall'aspetto di cavallette giganti. Certamente non era un bello spettacolo, soprattutto se erano lì, pronti e del tutto intenzionati ad addentarvi la gola come se fosse un prosciutto.


    Mugen, Zefrahm.

    Mentre il resto del gruppo avanzava, il taglio della lama della Volpe Rossa aveva ormai reciso parte di quell'essere schifoso che, ormai ferito a morte, precipitò nel mare di polvere sollevato dalle zampe della Bestia. Il rumore di parti organiche spappolate fu quasi prevedibile, se solo non fosse giunto dal suo fianco anzichè dal basso: voltando lentamente il capo animalesco, Mugen avrebbe intravisto il proprio compagno di squadra di spalle, estremamente vicino ad una delle creature aliene loro avversarie. Un sorriso avrebbe forse dipinto le labbra del demone ma, qualunque fosse stata la sua impressione, ogni cosa avrebbe terminato il proprio percorso convergendo del ribrezzo ed il raccapriccio.

    La colonna vertebrale dell'Aviatore si piegò all'indietro, ed il CRACK seguito da una posa decisamente innaturale fu sicuramente uno dei segni peggiori che il compagno potesse dargli da vivo, morto o agonizzante che fosse. Sangue rubicondo zampillò dal petto ancora nascosto dalla prospettiva come una graziosa fontanella da giardino mentre quella orrenda sottospecie di cavalletta estraeva la sua zampetta recante il cuore pulsante del guerriero.
    E lì, proprio davanti agli occhi di Mugen... iniziò a mangiarlo.

    Qualunque fosse stata la volontà della Volpe, il Destino si rivelò a lui contrario: improvvisa e spaventosa come la precedente, giunse una seconda ondata di scaglie. Nonostante il Demone fosse ormai preparato a fronteggiare quella minaccia, il tempo non era certo a suo favore e, quando avrebbe terminato di proteggersi dai dardi maledetti, avrebbe trovato quel mostro schifoso intento ad osservarlo mentre rosicchiava il cranio del compagno defunto.

    Non lo avrebbe attaccato: sembrava tranquillo, compiaciuto e sazio.


    Drusilia, Ryusang, Harium.

    -Dobbiamo dividerci ancora! Due di voi: con me alla testa! Gli altri restino qui e ci raggiungano quando hanno finito.

    L'ordine della Dama del Vento nel delirio della battaglia ebbe come risposta il ruggito di Harium e l'urlo di Ryusang.

    Drusilia, ti seguo!
    « Sono con voi! »

    Inconsapevoli della tragedia che si sarebbe ben presto consumata sulla scia del loro passaggio, giunsero finalmente alla testa. Non avevano un piano, o almeno non ne avevano uno ben preciso, ma sicuramente non era in programma rimanere con le mani in mano. Avrebbero attaccato a breve, tuttavia il Drago li prese in contropiede e, infastidito da quelle che per lui erano solo mosche, iniziò a sputare lingue di fuoco a destra e a manca, muovendo la testa come un invasato.

    Se solo non avesse fatto così paura... probabilmente avrebbe suscitato preoccupazione e disagio.

    -Santo cielo! Attenti!

    Era come se fosse drogato.


    Dawn of War

    Zefrahm (il giocatore) si è ritirato dalla quest via mp, dunque il suo pg muore in game durante questa missione come già anticipato nelle specifiche di killing, freddato dal mostro con cui si stava battendo.

    Tutti gli altri non subiscono danni rilevanti.

    Mozart e Firion (coda)
    Entrambi gli attacchi hanno successo: il colpo di Firion causa gli stessi effetti di un normale attacco a consumo medio in assenza di scaglie protettive, mentre quello di Mozart è letteralmente distruttivo. Ad esso, infatti, si aggiunge il danno di sensibilità alla pelle priva di scaglie ed il successivo danno da invecchiamento che concede a voi giocatori il bonus di un rallentamento della ricrescita delle scaglie sulle zone scoperte. Ovviamente non demolite la coda (è troppo grossa per le quantità di veleno iniettate) nè si sbilancia. Avete però dei punti "scoperti" anche a questo turno.
    Lo stato di "salute" effettivo della coda del Drago è del
    150-20(sensibilità sulla pelle in assenza di scaglie)-20-10= 100%
    Immediatamente dopo il vostro attacco, venite raggiunti da Virginia sul suo grifone, e vi consegna due fiale contenenti una pozione rigenerativa. Le vostre ferite non guariscono, però il vostro mana torna immediatamente al 100%. Terminato ciò, Virginia prosegue verso il corpo della Bestia, lasciandovi nuovamente soli alla coda.
    A quel punto vi accorgete che due scaglie a voi prossime non cadono al suolo, piuttosto restano sollevate in aria, tramutandosi in "cose" viventi dall'aspetto simile a cavallette. Vi si lanciano contro (contatelo come un attacco fisico).

    Scaglie di Drago:
    [...]Uno dei metodi per non far si che le scaglie si irrigidiscano fino ad impedirgli i movimenti, è quello della muta: grazie a specifiche contrazioni muscolari, il Drago è in grado di eliminare le parti di pelle più dura e lanciarle via dal corpo cosicchè ne siano sostituite in futuro da nuove. Le scaglie più dure hanno una consistenza superiore al metallo, e possono perfino essere usate come armi, il tutto prima che possano assumere le forme grottesche e raccapriccianti di creature coperte da un esoscheletro simile a quello del Drago, sebbene molto più debole. Hanno una forma molto simile a quella di cavallette della grandezza di un bambino, con tanto di ali in grado di sostenerle in aria.
    [...]Altra importante peculiarità di simili, preziosissime scaglie è quella di proteggere la bestia da qualunque tipo di agente esterno, temperatura ambientale compresa, così da mantenere quella corporea a centinaia di gradi centigradi. Qualunque cosa non può entrare: gli unici punti di accesso fra gli apparati interni e gli esterni sono: la bocca del pungiglione, [...]

    Mugen e Zefrahm (busto)

    L'attacco di Mugen ha effetto ed uno dei mostri muore sotto il colpo della sua lama. Intanto una nuova pioggia di scaglie lo investe (esattamente come prima, da contare come un attacco fisico semplice). Ciò gli impedisce di correre in soccorso del suo compagno. Terminata la pioggia è rimasto solo con 2 opportunità: a lui decidere se seguire gli altri alla testa o retrocedere come supporto al gruppo alla coda.

    Scaglie di Drago:
    [...]Uno dei metodi per non far si che le scaglie si irrigidiscano fino ad impedirgli i movimenti, è quello della muta: grazie a specifiche contrazioni muscolari, il Drago è in grado di eliminare le parti di pelle più dura e lanciarle via dal corpo cosicchè ne siano sostituite in futuro da nuove. Le scaglie più dure hanno una consistenza superiore al metallo, e possono perfino essere usate come armi, il tutto prima che possano assumere le forme grottesche e raccapriccianti di creature coperte da un esoscheletro simile a quello del Drago, sebbene molto più debole. Hanno una forma molto simile a quella di cavallette della grandezza di un bambino, con tanto di ali in grado di sostenerle in aria.

    Drusilia, Ryusang, Harium (testa)

    Non c'è molto da dire: darvi il benvenuto trovate una bella fiammata a consumo Critico. Nonostante abbia la forma di un cono con la punta rivolta nella bocca della Bestia, è comunque da considerarsi un attacco ad area perchè il nostro simpatico drago sputa lingue di fuoco muovendo la testa. Per ovvie ragioni meccaniche e fisiche, l'area interessata non è sferica ma semisferica (non può girare la testa a 360%).

    Scaglie di Drago:
    [...]Uno dei metodi per non far si che le scaglie si irrigidiscano fino ad impedirgli i movimenti, è quello della muta: grazie a specifiche contrazioni muscolari, il Drago è in grado di eliminare le parti di pelle più dura e lanciarle via dal corpo cosicchè ne siano sostituite in futuro da nuove. Le scaglie più dure hanno una consistenza superiore al metallo, e possono perfino essere usate come armi, il tutto prima che possano assumere le forme grottesche e raccapriccianti di creature coperte da un esoscheletro simile a quello del Drago, sebbene molto più debole. Hanno una forma molto simile a quella di cavallette della grandezza di un bambino, con tanto di ali in grado di sostenerle in aria.
    Fiamma:
    [...]L'aria diventa bollente, arde nelle sue fauci: inferno in terra per anime e corpi [...]



    Conteggio feriti: 0
    Conteggio disabili: 0
    Conteggio morti: 1

    Prossima scadenza: Venerdì 10 Maggio (compreso).
    Per dubbi o qualunque altra cosa: chiedete in bacheca e vi sarà data risposta.
    Enjoy!


    luxva

    crocedrusilia
    » Status Energetico: 75-20= 55%

    » Status Fisico: illesa.

    » Status Psicologico: Concentrata.

    » Note: Attualmente è in groppa al suo famiglio, un grifone bianco, e brandisce la sua spada. Ha parato il colpo con Occhio del Cilcone.

    Oggetti:
    Armi:
    • Alcarcalime
      (arco+frecce= 2pt)
      IMMAGINE ALLEGATA
      Dimensioni: 1m circa
      Materiale con cui è fatto: Lega proibita argentata con rune elfiche in oro ricamate lungo tutto l'arco.
      Descrizione: Arco di una gittata elevatissima: circa 30m.

    • Nanatsusaya
      (spadone semplice= 1pt)
      IMMAGINE ALLEGATA
      Dimensioni: 1m circa
      Materiale con cui è fatto: Caos cristallizzato.
      Descrizione: Una lama di raffinata bellezza, appare come uno spadone di un singolare materiale trasparente con ben sette punte. In più emana una inquietante aura violacea.


    Famiglio:
    • Grifone adulto
    Il grifone è una creatura leggendaria con il corpo e la coda di leone, artigli, ali (qualora si trattasse di un esemplare femmina) e testa d'aquila. Questa ha orecchie molto allungate; sono a volte descritte come da leone ma spesso anche da cavallo, a volte anche piumate. Simboleggia custodia e vigilanza, e solitamente son creature perfette da mettere a protezione di tesori particolarmente rari. Inoltre la sua figura riunisce in sè l'animale dominante sulla terra, il leone, con quello dominante in cielo, l'aquila, dunque è anche simbolo di perfezione e potenza. L'esemplare in questione è l'unico grifone albino vivente nel territorio di Endlos, una femmina, unico per la sua bellezza, tuttavia particolarmente delicato. Questo è caratterizzato da un piumaggio candido come la neve, esattamente come lo è il manto da felino del corpo di chimera. Unica macchia di colore, quasi ad impreziosirlo più che a sporcarlo, è l'oro di due grandi occhi lucenti. Si dice che, differentemente dai suoi fratelli, questa creatura sia stata trovata dal Gran Maestro nel Presidio del Nord, e che l'abbia portata con sè perchè colpita dalla sua bellezza esotica ed il candore lunare. E' anche un esemplare particolarmente grande; infatti è lungo quasi tre metri, con un'apertura alare di ben 6 m.

    [Punti base famiglio (3pt) + taglia grande (5pt) + volo (5pt) + artigli (1 pt) + becco (1 pt) = 14pt TOT]

    Nonostante il suo piumaggio albino, non si può certo dire che Aeglos sia una creatura delicata; abituato alle temperature più impervie e alle bestie più selvatiche e pericolose, la creatura dimostra una particolare capacità di resistenza agli attacchi, che gli permette di riportare meno danni rispetto un normale esemplare della medesima specie. In termini gdr, si tratta di un bonus passivo del 50% all'attributo "Resistenza".
    Come se non bastasse, è dotato di una muscolatura corta e possente che, sebbene non gli permetta una particolare agilità o rapidità, lo rende capace di compiere sforzi di molto superiori rispetto agli altri grifoni, come ad esempio trasportare più gente sul proprio dorso o fare dei danni ad un avversario con un semplice colpo fisico.
    In termini gdr, si tratta di un bonus passivo del 50% all'attributo "Forza".


    [Punti bonus Resistenza (5pt) + bonus Forza (5pt)= 10pt TOT]

    Occhi congiunti
    Aeglos non è un grifone come gli altri, e non lo è soltanto per il piumaggio candido, gli occhi d'oro ed il portamento aggraziato eppure maestoso, oltre ad essere la cavalcatura scelta del Gran Maestro del Liberis. Lui è molto di più. Lui, anzi lei, ha superato un lungo ed estenuante addestramento all'Albero Casa, delicati esperimenti da parte della Corona della Via della Genesi uniti a cure per migliorare la sua vita e le sue prestazioni a causa della debolezza fisica dovuta allo stato genetico di albinismo. Ha superato tutto, e non è stato facile, eppure la soluzione è giunta dal sangue stesso della sua padrona. Come narrano alcune leggende, infatti, il sangue degli angeli che in parte scorre nelle vene di Drusilia, ha proprietà particolarmente potenti per chi è in grado di sfruttarle, davvero molto simili a quelle decantate per la famosa "pietra filosofale". Il risultato? Oltre ad un recupero totale da tutte le carenze e malattie da esse generate, il volatile possiede ora anche un legame empatico con il Gran Maestro; Drusilia sarà in grado, infatti, a seconda del suo semplice desiderio, di vedere tutto ciò che passerà sotto lo sguardo vigile della chimera, come se i suoi occhi fossero i propri.

    [Punti passiva Occhi Congiunti (5pt)]


    » Abilità Passive

    →Aura di Venere» {malia d'Amore}: descrizione in scheda.

    →Avatar dell'Amor Sacro» {anti-malia}: descrizione in scheda.

    →Aura dei Giusti» {malia di Carisma}: descrizione in scheda.

    →Resistenza alle Manipolazioni Psichiche» {percezione intrusioni mentali}: descrizione in scheda.

    →Volontà di ferro» {Bonus enegetico del 10%}: descrizione in scheda.

    →Essenze e presenze nascoste» {auspex passivo 15m}: descrizione in scheda.

    →Legame con la Fonte» {resistenza a veleni e malattie}: descrizione in scheda.

    →Linfa degli Angeli» {proprietà del sangue dei Galanodel}: descrizione in scheda.

    →Corpo Celeste:» {emana luce e non ha ombra}: descrizione in scheda.

    →Vista Ultra - Sviluppata 1» {scurovisione}: descrizione in scheda.

    →Vista Ultra - Sviluppata 2» {potenziamento vista}: descrizione in scheda.

    →Librarsi in volo» {volo fino a 5m}: descrizione in scheda.

    →Istant Casting» {potenziamento rapidità magica}: descrizione in scheda.

    →Wind speed» {Bonus Velocità 50%}: descrizione in scheda.

    →Angel's Fall» {Bonus Destrezza/Agilità 50%}: descrizione in scheda.

    →Nature Reverence» {comando agenti atmosferici}: descrizione in scheda.

    →Veritas» {discernere bugie}: descrizione in scheda.

    →Arciere Arcano» {frecce magiche}: descrizione in scheda.

    →Chaos» {spada mutaforma}: descrizione in scheda.

    » Tecniche Attive

    Occhio del Ciclone » LLa persona che la applica diventa il fulcro (il centro, l'"occhio") di una corrente d'aria molto forte che, in pochi attimi, si trasforma in un piccolo ciclone. Il ciclone è alto 2m, di forma troncoconica con la base inferiore rivolta verso il basso e funge da scudo su tutti i fronti (esclusi attacchi provenienti dall'alto e dal basso) e, se qualcuno si avvicina o lancia un qualsiasi attacco e sfiora soltanto quello che è il piccolo ciclone, esso ha anche il compito di deviarli e scaraventarli via. La tecnica è molto pericolosa perchè se la persona che vi è dentro si muove, rischia di fare la stessa fine di chi attacca dall'esterno.

    Durata: Istantanea.
    Consumo: Alto (20%).

    [/size]


    rosadru


     
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    ~ { Endlos, Pentauron




    Via da lì. Detto, fatto.
    Non eri così scemo da rimanere nel raggio d'azione del compagno, né quest'ultimo era così cattivo da tentare un colpo alle spalle; e ti eri spostato giusto in tempo per vedere le scagli del drago andare a pizzicare la sua stessa pelle: roba da veri cecchini, quel tipo ci sapeva fare!


    Vai così! Sei un'asso!


    Volando a fatica e arrancando, ti portasti verso l'Aviatore. Ora che lo guardavi bene, ti dava l'idea del tipo simpatico ma pronto a dare tutto per gli altri. Proprio il genere di persona che preferivi. Ne eri sicuro, se foste usciti vivi da lì sareste diventati sicuro ottimi amici.


    L'abbiamo ferito ma... temo di essere allo stremo.


    Forse Athena aveva udito il tuo richiamo, o aveva patito la tua stanchezza; una giovane in abiti sacerdotali apparve in groppa al suo volatile, avvicinandosi a voi per offrirvi un piccolo aiuto: una boccetta che conteneva del liquido ripristina energie. Non poteva curarli ma, almeno, dare loro modo di continuare a battagliare.


    Mai avrei pensato che un'angelo giungesse a darmi man forte: sono lusingato.


    Facesti verso di lei. Forse eri un po' fuori luogo, insomma dai vestiario doveva essere una suora o qualcosa del genere, eppure non ti mancò quella verve nativa e indomabile. Le avresti pure fatto il baciamano, se la situazione non avesse richiesto un diverso approccio e tutt'altra attenzione.



    Difatti, alcune delle scaglie anziché cadere mutarono in forma, aggredendo sia te che l'altro. Non avesti tempo che per fare ancora da scudo, sentisti la creatura arrampicarsi su di te colpendo più volte la corazza. Ovviamente la sciocca non poteva sperare di frantumarla così, quindi decidesti -forse anche con fare da incosciente- di ignorarla e concederti solo alla coda del Drago.

    Avresti quindi provato di nuovo ad attaccare, aprendo nuovamente le tue braccia, mentre dietro di te parte del cielo ancora si colorava di nero arricchito di stelle; e rivolgendo verso la carne apparentemente indifesa una nera scia di dolore e morte. Le rose corvine, nuovamente al tuo segnale, avrebbero descritto un gorgo frontale di petali e fiori, la cui somma scaricata sul bersaglio doveva provocare profondi tagli e atroci patimenti.

    Ad esse, approfittando delle eventuali ferite aperte e del sangue versato, avresti aggiunto una fragranza, sparsa anch'essa da fiori e petali questa volta però dalle tinte cremisi; le rose rosse, a differenza delle sorelle scure, avevano la nomea d'essere arma capace d'uccidere ma senza provocare dolore. Lentamente, esse potevano indurre dapprima un progressivo sonno e quindi un avvelenamento fatale. Ahimè, quella bestia era fin troppo grande per sperare che così poco bastasse a farla addormentare, ma speravi che almeno la coda, zona interessata dal tuo attacco, continuasse a precipitare sia per capacità offensivo/difensive e sia per condizioni, a causa degli effetti velenosi di cui sopra.

    Mollami bestiaccia!

    Concluso l'attacco, avresti cercato di liberarti della creatura che, frattanto, era riuscita a colpirti nella zona delle braccia dove l'armatura non ti garantisce protezione. Avresti provato ad afferrarla e a darle uno o due pugni, salvo poi gettarla via lontano.


    CITAZIONE

    STATUS

    Status Fisico: Danni da contusione 85%, stanchezza dovuta alla spesa di mana.
    Ferite Riportate: Contusioni al petto, rivolo di sangue dalla bocca, tagli e abrasioni di livello scarso.

    Condizione Mentale: Diamoci dentro!

    Mana Consumato: +80% -30%
    Mana Residuo: 70%

    Altro: ordunque, hai detto che la pozione ci ridava il 100% delle energie, ma io per passiva arriverei a 110%; ho quindi presunto che del 20% rimastomi, se ne aggiungesse solo un 80% per arrivare al 100% della pozione. Da qui il consumo delle offensive, spero di non aver toppato. PS: il mostro non può spaccare l'armatura, by the way.

    EQUIP

    Gold Cloth dei Pesci
    { Equip Armatura }
    Passive: Peso Leggero, Integrità
    Attive:

    Pandora's Box
    { Equip Box }
    Passive: Sacca Dimensionale
    Attive: ndr.

    It's Six o' Clock
    { Equip Orologio }
    Passive: nessuna.
    Attive: non usata.

    ABILITA' PASSIVE

    Seventh Sense
    Passive: Mana +10%

    The Graceful Death
    Passive: Malie (Timore + Rispetto)

    Cosmo's Empowering
    Passive: Sfondo Cosmico

    Fly me to the Moon
    Passive: Volo

    ABILITA' ATTIVE

    Piranhan Rose
    Se e quando le Royal Demon Rose non dovessero bastare, il Cavaliere può far ricorso ad un'altra temibile arma: le rose nere, come una notte priva di stelle, saranno teatro di una triste fine per chi ne diventa vittima. Sicché Mozart potrebbe estendere dinnanzi a sé un cono rettilineo di dieci metri, entro il quale un turbinare nero di fiori e petali andrebbe ad arrecare all'altro non solo un dolore indicibile ma anche ferite profonde, simile al taglio di una spada. E' bene inoltre sapere che la potenza di questi fiori corvini è spesso sufficiente a scardinare interamente una difesa che sia di consumo inferiore al loro.
    Attiva: Rose Taglienti (Consumo Alto)

    Royal Demon Rose
    Il colpo cardine del Cavaliere, certamente il primo di cui si serve e anche l'ultimo che completa il ciclo della rosa: al volere del Santo, si spargono in un'area variabile (5 m x basso, 7 m x medio, 10 m x alto, 15 m x critico) un tripudio di petali e rose, il cui scopo è soltanto spargere in quella precisa zona un profumo fragrante e squisito. A seconda del cosmo/mana profuso e dei bersagli a cui è rivolto, l'intensità del veleno potrà variare da un semplice ostacolo ai sensi e un progressivo languore, all'improvviso spegnersi di ogni velleità, accompagnato sempre da un sonno -ad alti consumi assai incisivo- capace di condurre ad una morte dolce e incantevole.
    Attiva: Rose Velenose (Consumo Variabile Medio)

     
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    Il Nibbio

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    Spronando i fianchi della sua cavalcatura per aumentarne l'andatura, e direzionandola con le redini senza abusare della scarsa pazienza dell'animale -bestie dal temperamento orgoglioso e insofferente per natura-, Ryusang condusse il proprio grifone sulla scia già percorsa da Drusilia in sella ad Aeglos ed Harium... e una volta raggiunta la loro meta, ebbe nuovamente occasione di rammaricarsi del proprio talento naturale nello scegliere sempre l'opzione peggiore che ci fosse.

    Ora: poteva starsene bel bello a veleggiare in zona della coda, ad escogitare modi di infilare supposte energetiche su per il sederone squamato di quella bestiaccia, ma... no, lui no!
    Era voluto andare avanti. Aveva raggiunto i fianchi ciccioni del rettile, e nonostante il Drago avesse spawnato quelle cose a forma di cavallette giganti, sarebbe potuto restare lì a punzecchiargli il costato, ma... no, ovviamente no! Andiamo alla testa!

    -Santo cielo! Attenti!

    Ecco! Non ci fu nemmeno il tempo di trasecolare per la mole di quel cranio serpentino grande quanto una villa bifamiliare, o -per i più pragmatici- di pensare da che parte iniziare ad attaccare una cosa così gigantesca: il Drago Divora-Mondo parve accorgersi di loro, ondeggiò il lungo collo come se fosse ubriaco, e le sue fauci grandi come il crepaccio che ospita i Cinque Picchi di Sequerus eruttarono una colonna scintillante di fiamme ruggenti

    « Oh, cacchio... »

    Il Nibbio fece appena in tempo a sussurrare un esterrefatto commento a mezza bocca, poi venne il tempo della reazione. Perché doveva reagire, altrimenti sarebbe finito molto male... Doveva togliersi da lì, doveva aiutare i suoi compagni -o, per lo meno, non essergli di intralcio aggiungendosi alla lista delle cose a cui pensare- e sempre per senso del dovere sentiva di avere la responsabilità di fermare quel distruttore. E per farlo avrebbe dovuto sopravvivere.

    Alzandosi sulle staffe della sua sella, il biondino richiamò quindi intorno a sé la forza del vento e del proprio spirito, e la luce e la brezza si raccolsero intorno a lui per intrecciarsi in un bozzolo protettivo: il fuoco non avrebbe toccato né lui né il grifone e il vortice lo avrebbe tenuto al fresco.

    « E ora che si fa? »
    con forza, il Sergente urlò perché il Gran Maestro lo udisse sopra le fiamme e il vento
    « Proviamo ad accecarlo? »

    Un'idea buttata lì, ma forse non una brutta idea.


    Status Fisico: Stanchino
    Status Psicologico: Risoluto
    Energie Residue: 85% - 20% = 65%

    Crysalis: Adoperando la propria affinità con l’indomito Vento, il giovane può racchiudere sé stesso o un alleato in un bozzolo fatto di correnti d’aria; in questo modo, certi tipi di attacchi potranno essere smorzati, mitigati o annullati dal vento violento.
    Il bozzolo di vento si muove insieme al bersaglio su cui è stato applicato; entrarvi in contatto vuol dire ritrovarsi la parte interessata flagellata da lame di vento.
    Consumo: Variabile > Alto
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Inesorabile il Trifendente della Volpe affondò nelle carni scagliose della gigantesca locusta, che ferita a morte ubbidì alle parole del Demone scomparendo ed affondando tra le polveri sollevate dalle zampe del Drago.

    Un rumore di carni spappolate attirò la sua attenzione, ma quello che vide voltando lentamente il capo non era certo ciò che si aspettava.
    La scena a cui assistette era semplicemente raccapricciante anche per i suoi standard.
    Lui che abbatteva i suoi nemici non solo con il taglio della spada, ma con l'irruenza degli artigli e la potenza delle zanne, ricorrendo a queste ultime quando gli istinti ferini chiedevano di essere dissetati col sangue.

    Eppure vedere il compagno piegato in una posa innaturale a seguito di un inquietante CRACK lo fece rabbrividire.
    Gli occhi dorati erano intenti a scrutare l'artefice di un tale orrore, che non soddisfatto di quanto aveva fatto, estrasse una delle sue schifose zampe dal corpo del soldato reggendone il cuore rosso e pulsante.

    E lì, forse appagato dal fatto di avere uno spettatore ad assistere, prese a mangiarlo.

    Mugen non ebbe il tempo di reagire o fare qualcosa, perché la sua attenzione venne deviata da una minaccia che ben conosceva. Una seconda pioggia di scaglie giunse rapida ed inaspettata, ma il Demone fu pronto a riceverla come già aveva fatto in precedenza. I muscoli e le carni si irrigidirono rendendolo impenetrabile ai dardi di quella seconda squamosa ondata.

    Uscito indenne si augurò che non si trasformasse in uno sciame di orrendi mostri.

    In tutto quello il mostriciattolo che aveva ucciso il suo compagno lo guardava quasi divertito rosicchiando il cranio del defunto.

    Erano rimasti solo loro due.

    Doveva ricongiungersi agli altri, ma non poteva lasciare quella schifosa bestia impunita. Non aveva idea se quella creatura, generata dalle scaglie morte del Drago, avesse realmente una coscienza, ma in ogni caso meritava di essere annientata.

    Con uno slancio aereo si diresse verso la bestiola roteando la lama e terminando il movimento conficcandola nelle sue carni.

    La estrasse accompagnandola con un calcio ed anche quella schifosa locusta finì per scomparire nel mare di polvere.

    In altri casi forse la rabbia lo avrebbe spinto a finire quel nemico affondando le sue di zanne.
    Quella volta non fu così.

    Un soldato era caduto, di sicuro non sarebbe stato l'ultimo in quella sanguinosa battaglia.

    Doveva proseguire se voleva essere di qualche aiuto.
    Così eccolo fluttuare sulla scia dell'Alfiere Errante in direzione della testa.
    Con uno spirito forse mutato, ma ancora desideroso di combattere...




    CITAZIONE
    Condizioni fisiche: ottime, qualche graffio sulla schiena
    Condizioni psicologiche: deciso e impaziente
    Energie: 70%-5%=65%

    Tecniche utilizzate:

    ~Corazza del guerriero
    Mugen si concentra sul suo corpo irrorando di una nuova energia ogni fibra del suo essere. Questo stato quasi meditativo è in grado di potenziare le sue normali caratteristiche fisiche rendendo le sua carne, le sue ossa e la sua pelle più simili alla roccia e al metallo per quanto riguarda la consistenza. Diventa così in grado di resistere agli urti e ai tagli senza ferirsi o rimanere danneggiato.


    Consumo: Variabile Durata: Istantanea (usata a basso)

    Passive:

    ~Retaggio di una volpe Rossa:
    Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna, udito iper sviluppato (5 punti)]


    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]


    Equip:

    ~Lama di una Volpe guerriera:
    Mugen è sempre accompagnato dalla sua spada. Realizzata in acciaio itemprato, si tratta di un arma di ottima fattura. La lama raggiunge i 120 cm di lunghezza, perfetta e bilanciata. Ha uno spessore di 1.7 cm nella sezione centrale. La lama si assottiglia sempre più verso i bordi, creando un doppio filo estremamente tagliente di appena un mm ed una terribile punta acuminata. E' dotata di guardia sempre in acciaio da 15 cm, e di un elsa di 25 cm, che permette un’impugnatura comoda e salda. L’intero oggetto ha una colorazione grigiastra. La spada è stata bene studiata per quanto riguarda il peso, che non supera i due chilogrammi. Normalmente riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la volpe tiene al fianco sinistro. Uno strumento valido e funzionale.


    ~Bokken di Fanedell
    Non con il solo acciaio combatte il samurai e benché il Demone Volpe abbia con sé delle vere e proprie armi naturali, Fanedell gli ha fornito ciò che accompagna tradizionalmente l’addestramento dei samurai e anche alcune delle battaglie successive al completamento della sua formazione: una spada di legno dalla forma e dalle dimensioni di quella delle armi più tipicamente usate dai samurai. Tuttavia questo non è un mero pezzo di legno, per quanto pregiato, ma ha altresì una proprietà particolare: se impugnato e con la previa spesa di un quantitativo Variabile di energia, l’arma può allungarsi di altri tre, cinque, sette o dieci metri, risultando così utile in svariate situazioni, anche non prettamente combattive.
     
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53 replies since 18/2/2013, 00:26   1357 views
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