Fighting the Beast

Flyers [LAM]

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    Viaggiatore dei Mondi

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    dragodivoramondo

    -In guerra la fine arriva troppo rapidamente.
    Proseguì Alhandra.
    Gli occhi blu erano fissi nella foschia.
    -L'anima non fa in tempo ad adattarsi, il cambiamento è troppo brusco: un attimo prima è in mezzo al frastuono di tutta quella ferraglia, e corre avanti con ogni fibra di ogni muscolo. Un attimo dopo è tutto finito. Continua ad arrancare nel fango in eterno, anche se non ha più un corpo con cui arrancare. Si rifiuta di accettare che il suo tempo è passato e che la vita è finita.
    Il blu sfiorò il verde, e gli sguardi si incatenarono.
    Così diverse, eppure così vicine.
    C'era qualcosa fra di loro, qualcosa in grado di unirle nonostante tutto, renderle capaci di comprendersi perfino. E forse nemmeno loro l'avrebbero mai ritenuto possibile, se solo non fosse semplicemente accaduto, come la più normale delle cose.
    -Li vedi anche tu strisciare fra le tombe, no?
    Davanti a loro file di croci bianche correvano verso un orizzonte di alberi contorti.
    La pioggia continuava a cadere.
    Drusilia non rispose.


    rosadru

    Confine sud-ovest del Pentauron.
    Presidio Centrale, Endlos.

    Sotto l'oro, il magenta e l'azzurro delle aurore che da mesi ormai dipingevano i cieli sconfinati del Semipiano, lì dove nemmeno il cuore più corrotto e la mente più spietata avrebbero mai immaginato in sfrenate ed irreali fantasie, si erano avvicendati fra loro attacchi inaspettati, guerre sanguinose e scontri senza precedenti con una frequenza ed una coordinazione da lasciare il dubbio anche agli scettici. Che la guerra esistesse anche su Endlos nonostante i sei Presidi non si minacciassero fra loro era ormai un dato di fatto, ma che l'impatto del metallo ed il rumore del sangue che scorre a fiumi diventasse una musica udibile ed udita da tutti era un duro colpo per chiunque. Come un susseguirsi di piaghe bibliche avevano distrutto villaggi, messo in ginocchio interi presidi e mobilitato tutti gli altri, seminando dolore e morte senza mai concedere anche solo un attimo di respiro a quelle che erano diventate loro vittime.
    Una disgrazia dietro l'altra in una scala in crescendo.
    Endlos stava cambiando... era cambiato.
    Sarebbe mai giunta la fine di quel tunnel,
    o avevano già oltrepassato il punto del non ritorno?

    -SOLDATI!

    La voce di una donna dipanò il silenzio come una matassa e si levò alta nello stesso cielo in cui presto, molto presto, tutti loro avrebbero brandito le armi e versato il proprio sangue. Un gruppo di sei creature la seguiva con lo sguardo, totalmente soli mentre il resto dell'esercito si disponeva in decine di squadre.

    -Oggi nessuno di noi combatterà per la gloria, l'onore o la ricchezza: dal più nobile dei cavalieri al più infido assassino, noi siamo tutti qui e ciascuno coprirà le spalle all'altro come un vecchio compagno, un amico, un fratello.
    Oggi, compagni, non saremo guerrieri ma nient'altro che creature, individui che urlano a gran voce la propria volontà di esistere.


    Ed allora tacque, osservando ciascuno di loro con occhi eloquenti.
    Sullo sfondo, il Drago Divoramondo.

    -Perchè è questo che siamo, ed è questo che oggi ci sarà portato via se perderemo. Noi, i nostri cari, tutto ciò che amiamo e che abbiamo costruito in una, dieci, mille esistenze sarà ridotto a nulla. E per cosa, poi? L'ingordigia di un mostro e la follia di chi lo ha evocato!

    Con il tallone diede un leggero colpetto sui fianchi della bestia alata che la accompagnava come cavalcatura, e questa distolse lo sguardo rapace dalla bestia colossale sull'orizzonte, per poi spalancare le ali. La sua padrona, invece, sguainò la propria lama, pronta a vibrarla contro il loro nemico, fendente dopo fendente.

    -Se cadiamo, se ci distraiamo o fuggiamo sarà finita per tutti, e la morte di uno solo potrebbe segnare l'esito di questa battaglia. Dunque non importa chi siamo, cosa facciamo o da dove proveniamo: importa che siamo qui, importa che restiamo uniti, perchè il nemico è troppo grande e la posta in gioco è ciò che di più alto possa esserci.

    Un altro colpetto sui fianchi, e la bestia prese il volo, e la Dama del Vento con essa.
    La lama opalescente, alla luce dell'aurora, sembrò riflettere soltanto le tinte cremisi.

    -Chi è pronto mi segua! Dovranno passare sui nostri cadaveri e strapparci via le anime prima di distruggere questo mondo!

    bestia2

    -PER LA VITA! PER ENDLOS!


    Dawn of War

    Benvenuti a uno degli atti finali della campagna "I Cancelli della Non-Morte", iniziata eoni fa e -grazie al cielo- giunta finalmente al suo capolinea.

    La trama generale è: su Endlos esistevano tre sigilli in grado di aprire un portale. I cattivi della situazione li hanno rotti tutti per poi evocare il Drago Divoramondo, una bestia mitologica nata all'origine degli universi e di cui si sanno solo orribili leggende. Come dice il nome stesso, infatti, questa creatura è in grado di divorare letteralmente i mondi in cui viene evocata purchè raggiunga il cuore dei suddetti, in caso di Endlos: il Pentauron.
    La vostra missione è quindi fermarlo.

    Questo è il vostro turno di intro: non inizia con un combattimento e potete scrivere tutto ciò che volete su come il vostro pg è lì e perchè. Potete anche far riferimento ai vostri amici o alleati sparsi fra le fila dei soldati a terra (ma solo se presenti nella quest con QM Mad). Al momento siete in sei in un gruppo unico: in seguito, se sarà necessario, vi dividerò in due sottogruppi.
    Il vostro capo è Drusilia che, per ovvie ragioni di praticità, questa volta sarà un png.
    Quoto comunque le sue passive in spoiler, come se stessi giocando con voi.

    Detto ciò approfitto per ripetere un'ultima volta le condizioni di killing:

    1. Sparire dalla quest e rendersi irreperibile nei confronti del QM provoca la morte del personaggio.

    2. Abbandonare ufficialmente la quest implica la morte del personaggio.

    3. Chi muore ottiene punti a seconda di dove muore e di quanti post ha scritto prima di uscire dalla quest, secondo regolamento.

    4. Le prime tre condizioni non escludono che possiate morire se prendete iniziative stupide o con una percentuale di rischio palesemente alta.

    Prossima scadenza: Domenica 3 Marzo (compresa).
    Per dubbi o qualunque altra cosa: chiedete in bacheca e vi sarà data risposta.
    In bocca al lupo a tutti e buon divertimento!


    luxva

    crocedrusilia
    » Status Energetico: 110%

    » Status Fisico: illesa.

    » Status Psicologico: Pronta per la battaglia.

    » Note: Attualmente è in groppa al suo famiglio, un grifone bianco, e brandisce la sua spada.

    Oggetti:
    Armi:
    • Alcarcalime
      (arco+frecce= 2pt)
      IMMAGINE ALLEGATA
      Dimensioni: 1m circa
      Materiale con cui è fatto: Lega proibita argentata con rune elfiche in oro ricamate lungo tutto l'arco.
      Descrizione: Arco di una gittata elevatissima: circa 30m.

    • Nanatsusaya
      (spadone semplice= 1pt)
      IMMAGINE ALLEGATA
      Dimensioni: 1m circa
      Materiale con cui è fatto: Caos cristallizzato.
      Descrizione: Una lama di raffinata bellezza, appare come uno spadone di un singolare materiale trasparente con ben sette punte. In più emana una inquietante aura violacea.


    Famiglio:
    • Grifone adulto
    Il grifone è una creatura leggendaria con il corpo e la coda di leone, artigli, ali (qualora si trattasse di un esemplare femmina) e testa d'aquila. Questa ha orecchie molto allungate; sono a volte descritte come da leone ma spesso anche da cavallo, a volte anche piumate. Simboleggia custodia e vigilanza, e solitamente son creature perfette da mettere a protezione di tesori particolarmente rari. Inoltre la sua figura riunisce in sè l'animale dominante sulla terra, il leone, con quello dominante in cielo, l'aquila, dunque è anche simbolo di perfezione e potenza. L'esemplare in questione è l'unico grifone albino vivente nel territorio di Endlos, una femmina, unico per la sua bellezza, tuttavia particolarmente delicato. Questo è caratterizzato da un piumaggio candido come la neve, esattamente come lo è il manto da felino del corpo di chimera. Unica macchia di colore, quasi ad impreziosirlo più che a sporcarlo, è l'oro di due grandi occhi lucenti. Si dice che, differentemente dai suoi fratelli, questa creatura sia stata trovata dal Gran Maestro nel Presidio del Nord, e che l'abbia portata con sè perchè colpita dalla sua bellezza esotica ed il candore lunare. E' anche un esemplare particolarmente grande; infatti è lungo quasi tre metri, con un'apertura alare di ben 6 m.

    [Punti base famiglio (3pt) + taglia grande (5pt) + volo (5pt) + artigli (1 pt) + becco (1 pt) = 14pt TOT]

    Nonostante il suo piumaggio albino, non si può certo dire che Aeglos sia una creatura delicata; abituato alle temperature più impervie e alle bestie più selvatiche e pericolose, la creatura dimostra una particolare capacità di resistenza agli attacchi, che gli permette di riportare meno danni rispetto un normale esemplare della medesima specie. In termini gdr, si tratta di un bonus passivo del 50% all'attributo "Resistenza".
    Come se non bastasse, è dotato di una muscolatura corta e possente che, sebbene non gli permetta una particolare agilità o rapidità, lo rende capace di compiere sforzi di molto superiori rispetto agli altri grifoni, come ad esempio trasportare più gente sul proprio dorso o fare dei danni ad un avversario con un semplice colpo fisico.
    In termini gdr, si tratta di un bonus passivo del 50% all'attributo "Forza".


    [Punti bonus Resistenza (5pt) + bonus Forza (5pt)= 10pt TOT]

    Occhi congiunti
    Aeglos non è un grifone come gli altri, e non lo è soltanto per il piumaggio candido, gli occhi d'oro ed il portamento aggraziato eppure maestoso, oltre ad essere la cavalcatura scelta del Gran Maestro del Liberis. Lui è molto di più. Lui, anzi lei, ha superato un lungo ed estenuante addestramento all'Albero Casa, delicati esperimenti da parte della Corona della Via della Genesi uniti a cure per migliorare la sua vita e le sue prestazioni a causa della debolezza fisica dovuta allo stato genetico di albinismo. Ha superato tutto, e non è stato facile, eppure la soluzione è giunta dal sangue stesso della sua padrona. Come narrano alcune leggende, infatti, il sangue degli angeli che in parte scorre nelle vene di Drusilia, ha proprietà particolarmente potenti per chi è in grado di sfruttarle, davvero molto simili a quelle decantate per la famosa "pietra filosofale". Il risultato? Oltre ad un recupero totale da tutte le carenze e malattie da esse generate, il volatile possiede ora anche un legame empatico con il Gran Maestro; Drusilia sarà in grado, infatti, a seconda del suo semplice desiderio, di vedere tutto ciò che passerà sotto lo sguardo vigile della chimera, come se i suoi occhi fossero i propri.

    [Punti passiva Occhi Congiunti (5pt)]


    » Abilità Passive

    →Aura di Venere» {malia d'Amore}: descrizione in scheda.

    →Avatar dell'Amor Sacro» {anti-malia}: descrizione in scheda.

    →Aura dei Giusti» {malia di Carisma}: descrizione in scheda.

    →Resistenza alle Manipolazioni Psichiche» {percezione intrusioni mentali}: descrizione in scheda.

    →Volontà di ferro» {Bonus enegetico del 10%}: descrizione in scheda.

    →Essenze e presenze nascoste» {auspex passivo 15m}: descrizione in scheda.

    →Legame con la Fonte» {resistenza a veleni e malattie}: descrizione in scheda.

    →Linfa degli Angeli» {proprietà del sangue dei Galanodel}: descrizione in scheda.

    →Corpo Celeste:» {emana luce e non ha ombra}: descrizione in scheda.

    →Vista Ultra - Sviluppata 1» {scurovisione}: descrizione in scheda.

    →Vista Ultra - Sviluppata 2» {potenziamento vista}: descrizione in scheda.

    →Librarsi in volo» {volo fino a 5m}: descrizione in scheda.

    →Istant Casting» {potenziamento rapidità magica}: descrizione in scheda.

    →Wind speed» {Bonus Velocità 50%}: descrizione in scheda.

    →Angel's Fall» {Bonus Destrezza/Agilità 50%}: descrizione in scheda.

    →Nature Reverence» {comando agenti atmosferici}: descrizione in scheda.

    →Veritas» {discernere bugie}: descrizione in scheda.

    →Arciere Arcano» {frecce magiche}: descrizione in scheda.

    →Chaos» {spada mutaforma}: descrizione in scheda.

    rosadru




    Edited by Drusilia Galanodel - 18/2/2013, 00:41
     
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  2. Zefrahm
     
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    title61804730

    Zeframh Berin



    SOLDATII! la voce rieccheggiò per il vasto cielo che sovrastava il continente si Endlos. Alle spalle dell'Alfiere del presidio errante si stagliava un enorme drago nero che a poco a poco risucchiava il continente. Si trovavano lì per proteggerlo e per distruggere il pericolo che incombeva come una Spada di Damocle su tutti i cittadini di quelle terre. Il destino era nelle mani di quei valorosi uomini. Tutti avevano uno scopo da raggiungere: proteggere i cari, guadagnare o fare esperienza, ma tutti ne avevano uno comune: proteggere Endlos!
    Uno di quei soldati era Zeframh.
    A dir la verità Zeframh era appena arrivato ad Endlos, ma quando venne a sapere che il Drago Divoramondo era arrivato proprio lì, non ci pensò due volte e partì per il Pentauron.
    Conosceva già quell'essere immondo.
    Lo aveva conosciuto durante la sanguinolenta guerra del Declino Dei Cavalieri dei Draghi. Ad evocarlo era stato un cavaliere traditore, e Zeframh con la sua schiera di guerrieri era riuscito solo ad imprigionarlo e a mandarlo via da quella Terra. I pochi Cavalieri sopravvissuti piano piano, sotto il comando di Zeframh e di Malygos, Drago Anziano dello Stormo Blu, ricostruirono l'ordine.

    Le parole incitarono il ragazzo che si trovava sulla groppa del drago. Spada in pugno, pronta a tagliuzzare e fendere ogni cosa e armatura, pronta a proteggerlo. Il drago, alla fine del discorso dell'Alfiere, emise un ruggito da far tremare il terreno.
    Erano pronti, prontissimi ad uccidere il Drago che aveva sparso tanto sangue nella sua Terra. Pronti a vendicare tutti i Cavalieri morti e pronto a difendere la popolazione di Endlos.
    Si guardò intorno per scorgere le faccie dei suoi alleati. Si immaginò di vedere faccie impaurite, ma non fu così.

    PER LA VITA! PER ENDLOS!
    urlò unendosi all'alfiere.

    « Zeframh Berin »

    title61804730
    » Status Energetico: 110%

    » Status Fisico: Ottimo.

    » Status Psicologico: Eccitato per la Battaglia.

    » Note: Si trova sulla groppa di Malygos, il suo drago. Spada in pugno e armatura.

    Oggetti:
    ~Sisko (Armatura - 1pt):
    Questa armatura fu donata direttamente dal Maestro al suo allievo, Zeframh. Fu un padre con lui e morendo espresse il desiderio di dare la sua armatura al giovane. Zeframh ama questa armatura e non riesce a stare senza essa più di un giorno. Il nome Sisko viene dal nome del suo primo possessore: il maestro del cavaliere dei draghi.


    Armi:

    ~Falquam (Arma bianca 1,5 metri - 1pt):7
    Dopo un lungo e rigido addestramento, il Cavaliere di Drago viene dotato di una Lama di Vetro Finqua (vetro di color nero). Questa spada non ha nulla di speciale, se non che, proprio perchè fatta di Vetro Finqua, è molto affilata.


    Famiglio:
    ~Drago Anziano [Punti base famiglio (3pt) + taglia grande (5pt) + stazza enorme (5pt) + volo (5pt) + denti (1 pt) = 19pt TOT]:
    Nome: Malygos
    Titolo: Drago Anziano, Principe della stirpe Blu e Comandante dei Cavalieri dei Draghi insieme al suo fidato Zeframh.
    Età: 615 anni umani.
    Cavaliere: Zeframh Berin
    Razza: Drago
    Stormo: Blu
    I draghi blu sono creature pacifiche, sagge e solitarie, che tendono a preferire i luoghi freddi. Estremamente territoriali, reagiscono molto male ad intrusioni non autorizzate nei loro territori, e in tali casi possono diventare violenti tanto quanto i draghi neri. Sono essenzialmente studiosi, sempre alla ricerca di nuova conoscenza, e sono incantatori eccezionali, con un'intuitività verso la magia che si manifesta fin da piccoli. Possiedono un'innata resistenza agli attacchi magici, e il loro soffio può assorbire la magia altrui, un effetto che essi chiamano "revocare il favore di Malygos". I nomi dei draghi blu tendono per la maggioranza a seguire uno stesso schema: quelli maschili terminano con -gos, mentre quelli femminili con -gosa.
    Il loro capo da tempo immemore è Malygos, conosciuto in molti continenti. Della sua scomparsa si pensa sia stato ucciso durante la battaglia contro i Draghi Neri nella loro ribellione. Invece, adesso si trova al fianco di Zeframh vagando nel nuovo continente che gli desta molta curiosità.


    -Il Richiamo del rettile:
    Il Drago alzando la testa e sprigionando un ruggito acutissimo, può richiamare a sè tutti i rettili nelle vicinanze (Lucertole, tartarughe, coccodrilli, etc...).
    I rettili richiamati seguiranno ogni suo ordine e se indirizzati verso l'avversario potrebbero causargli molti problemi. I rettili ritornano da dove sono venuti solo dopo un attacco o solo dopo che il drago vuole.
    [Domatore - Variabile a seconda dei Rettili presenti - durata 1 turno (2pt)]

    » Abilità Passive

    -Tigre di Fiamme: Descrizione in Scheda
    -Daimon: Descrizione in Scheda
    -Simulacro di Fango: Descrizione in Scheda



    Edited by Zefrahm - 1/4/2013, 21:44
     
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  3. Harium
     
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    Cosa stava accadendo a quel semipiano così distante dagli altri mondi, da sempre ultimo rifugio del Multiverso, spiaggia dimenticata di naufragi dimensionali?

    Fiaccole di guerra avevano arso brutalmente Laputa, baluardo del Cielo, e una battaglia ancora più logorante si stava delineando nelle terre del Pentauron: eserciti di tutti i presidi si erano radunati presso la capitale infinita, chiamati alle armi per difendere la sopravvivenza di tutti e l’integrità del semipiano. Dall'alto dei cieli, la fiumana di soldati schierati era inconcepibile.

    Loro attraversarono il cielo, guidati da un audace comandante: Drusilia in sella al suo niveo grifone capeggiava lo stormo. L’alba sfiorò gentilmente le scaglie di uno di loro, rilucendo sfumature di smeraldo e zaffiro, e la frizzante brezza del mattino lo fece rabbrividire per l’umidità. Ma ciò che più faceva tremare era una semplice considerazione: quel mattino poteva essere l’ultimo, per tutti loro.

    La voce della Dama giunse consolatoria e fortificante, e Harium poté quasi percepire un allineamento d’intenti con tutti gli spiriti lì radunati, saldamente aggrappati alla vita. I gesti dell’alfiere donarono coraggio, abbastanza da permettere all’Astro di alzare i suoi occhi smeraldini verso il nemico comune.

    Tempo prima - sentendo parlare di un Drago divoratore di Mondi - i suoi pensieri si erano paralizzati, giacché un misto di ricordi lontani e timori presenti avevano attanagliato la mente dell’Antico. Aveva cercato di negare l’evidenza, rimandando continuamente il confronto con la verità, ed infine quel mattino la conferma era giunta inesorabile. E fu lampante quando involontariamente l’Intergalattico pronunciò un nome.

    Khellendros

    Fu annichilito da quella visione, era completamente totalizzato dal peggiore dei suoi incubi, ormai divenuto concreto. Quei lineamenti non erano cambiati al cospetto degli eoni del tempo, quella stessa anima aveva un’impronta inconfondibile, impressa indelebile nei ricordi di Harium fin dal Principio. Conosceva alla perfezione quella fame straziante, quella furia incontenibile: lui stesso l’aveva vissuta in prima persona. E così, ciò che appariva come un’immensa bestia a tutti i convenuti, acquisì ai suoi occhi la fisionomia di un antico ricordo.

    Sei davvero tu, fratello mio?

    Subito dopo il grido di battaglia a cui lui non partecipò, queste parole uscirono inquiete e distratte dalle sue fauci: il nostro non si curò di cosa avrebbero potuto pensare i suoi compagni dopo una tale rivelazione.

    Diede un violento colpo d’ali, per seguire l’alfiere Errante nella carica.
    Era sconcertato, intimorito... forse sarebbe riuscito a parlargli, a fermarlo.
    Forse sarebbe stato tutto inutile.



    Stato fisico: ottimale
    Stato mentale: stravolto
    Energia: 100%
    Passive:

    Ali Spirituali
    Harium possiede delle ali che consentono il volo (limitato nei combattimenti ai 5 metri di altezza). Queste ali sono intangibili e olografiche e perciò non possono nè attaccare nè difendere il personaggio, ma nemmeno essere ferite o manomesse.

    Mente Spettroscopica
    La mente di Harium possiede un sonar energetico che gli ha permesso di orientarsi nell'Universo captando le energie circostanti. Tuttora il drago possiede questa abilità che gli permette di sentire la presenza e la posizione di energia in qualunque forma essa si presenti nel raggio di 30 metri. Il personaggio riesce ad analizzare il tipo di energia avvertita e l'intensità della stessa attraverso questo Sesto Senso.
     
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    ~ { Endlos, Pentauron


    Il drago divoramondo.
    Detto così, non aveva niente di speciale. A dire il vero, era solo un nome come un'altro. Anche se quel divoramondo, fin dal principio, alimentava la tua fantasia. Dopotutto, per poter mangiare un'intero semipiano bisognava essere grandi e decisamente forti. Poi non ci avevi dato altro peso, la cosa ti sembrava così remota e impossibile che, ad immaginarlo, potevi solo che riderci su. Gradia a confronto sembrava una passeggiata, qualcosa che aveva rappresentato un pericolo più per te che per Endlos. Ovviamente non era così, ma l'immagine di un Drago Divoramondo era qualcosa che, anche solo per fantasia, faceva rabbrividire.

    Ecco, peccato che non era fantasia quella.
    Lo stavi fissando da un bel po'. La sua ombra aveva nidificato all'orizzonte, e la sua sagoma ballava al passo delle lingue di fuoco, teatro rovente e caotico della distruzione. Quella belva immonda era là, più grande e famelica di qualsiasi cosa tu abbia mai visto prima... e anche più potente, a giudicare dal fatto che, pur non essendovi a ridosso, ti sentivi quasi schiacciato al suolo. Fortuna che c'era Dama Galanodel, il Gran Maestro del LAM, a dare la scossa alle truppe. Le sue parole avevano il sapore della catastrofe, eppure incutevano un profondo senso di sicurezza. E che catastrofe fosse, pensasti, con lei al comando avreste vinto comunque!

    Ti solleticò l'idea di quanto la sua figura, bardata e fiera, rassomigliasse alla Dea Athena, cui i Cavalieri d'Oro, ovvero i tuoi pari, avevano fino dai miti più remoti professato fede cieca e sacrificio. Ma tu non eri uno di loro, o meglio non eri legato dalla stessa fede... Tuttavia, per la Dama Azzurra avresti immolato la tua seconda vita, quanto meno per impedire che quell'orrida bestia portasse rovina nell'Est.

    Così eccoti, con uno slancio, nei pressi di coloro che attorno alla Dama del Vento stavano riunendosi. Non vi fu bisogno di dire nulla, nemmeno a coloro che, nel mezzo, ti parve d'aver già conosciuto altrove. Eri lì per fare una cosa e una sola...

    Uccidere un drago.



    { STATUS - EQUIP - ABILITA' PASSIVE - ABILITA' ATTIVE }



    STATUS


    Status Fisico: Ottimo 100%
    Ferite Riportate: Nessuna

    Condizione Metale: Prima intimorito, poi deciso ad affrontare il Drago.

    Mana Consumato: 0%
    Mana Residuo: 110%

    Altro: :yuppi: mi scuso per il ritardo





    EQUIP

    Gold Cloth dei Pesci
    { Equip Armatura }
    Passive: Peso Leggero, Integrità
    Attive: non usate

    Pandora's Box
    { Equip Box }
    Passive: Sacca Dimensionale
    Attive: ndr.

    It's Six o' Clock
    { Equip Orologio }
    Passive: nessuna.
    Attive: non usata.









    ABILITA' PASSIVE

    Seventh Sense
    Passive: Mana +10%

    The Graceful Death
    Passive: Malie (Timore + Rispetto)

    Cosmo's Empowering
    Passive: Sfondo Cosmico





    ABILITA' ATTIVE


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    Attiva:


     
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    L'equilibrio di quel piano instabile era stato turbato.
    Sconvolto da una forza vorace che mirava a divorare nella sua ingordigia e crudeltà il cuore di quel mondo che aveva portato fin lì molte delle creature che ora erano pronte a dare la vita per difenderlo.

    Mugen era là, pronto a dare battaglia, pronto a morire. Non senza prima aver venduto cara la pellaccia. Con gli occhi spalancati osservava quella creatura gargantuesca che offuscava il cielo con la sua mole. Intanto ascoltava attentamente ogni singola parola dell'Alfiere Errante, al comando di quel drappello che annoverava tra le sue fila le più disparate figure, tutti coloro che avevano risposto alla chiamata.

    Ma più delle sue parole era la visione del nemico ad infervorare l'animo del demone Volpe. Era una visione terribile e allo stesso modo incredibilmente affascinante. Mugen ne riconosceva e ne percepiva l'inaudita potenza e l'incredibile furia. Quasi riusciva a sentire anche la sua insaziabile fame...

    Rapito strinse la mano attorno all'elsa della katana mentre il discorso dell'Alfiere giungeva a conclusione.

    Colui per cui era stato riunito un esercito era il Drago Divoramondo.

    Non erano stati chiamati solo soldati a combattere quel giorno.

    La chiamata era giunta a lui attraverso il dojo, ma era più che probabile che in un modo o nell'altro sarebbe finito lo stesso su quel campo di battaglia.

    Quella che stava per cominciare era una battaglia decisiva per le sorti del Semipiano e per tutti gli esseri che lo popolavano...

    Il suo cuore batteva forte, da tempo non provava emozioni tanto intense.

    La Dama del Vento concluse e la Volpe Rossa si unì alle voci dei suoi compagni per quel giorno indimenticabile.

    Si unì a quel coro nella maniera che gli era più familiare.

    Mentre seguiva in volo la testa di quella colonna dalle sue fauci si levò un rombante e profondo ruggito.

    "GRRRAUGH"

    Un suono agghiacciante che magari poteva perdersi in mille voci ma che annunciava una cosa sola.

    La Volpe Rossa era scesa in guerra, pronta a morire.



    CITAZIONE
    Condizioni fisiche: ottimo
    Condizioni psicologiche: deciso
    Energie: 100%

    Tecniche utilizzate://

    Passive:

    ~Retaggio di una volpe Rossa:
    Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna, udito iper sviluppato (5 punti)]


    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]


    Equip:

    ~Lama di una Volpe guerriera:
    Mugen è sempre accompagnato dalla sua spada. Realizzata in acciaio itemprato, si tratta di un arma di ottima fattura. La lama raggiunge i 120 cm di lunghezza, perfetta e bilanciata. Ha uno spessore di 1.7 cm nella sezione centrale. La lama si assottiglia sempre più verso i bordi, creando un doppio filo estremamente tagliente di appena un mm ed una terribile punta acuminata. E' dotata di guardia sempre in acciaio da 15 cm, e di un elsa di 25 cm, che permette un’impugnatura comoda e salda. L’intero oggetto ha una colorazione grigiastra. La spada è stata bene studiata per quanto riguarda il peso, che non supera i due chilogrammi. Normalmente riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la volpe tiene al fianco sinistro. Uno strumento valido e funzionale.


    ~Bokken di Fanedell
    Non con il solo acciaio combatte il samurai e benché il Demone Volpe abbia con sé delle vere e proprie armi naturali, Fanedell gli ha fornito ciò che accompagna tradizionalmente l’addestramento dei samurai e anche alcune delle battaglie successive al completamento della sua formazione: una spada di legno dalla forma e dalle dimensioni di quella delle armi più tipicamente usate dai samurai. Tuttavia questo non è un mero pezzo di legno, per quanto pregiato, ma ha altresì una proprietà particolare: se impugnato e con la previa spesa di un quantitativo Variabile di energia, l’arma può allungarsi di altri tre, cinque, sette o dieci metri, risultando così utile in svariate situazioni, anche non prettamente combattive.
     
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    Lacrime di sangue piovevano ancora una volta sulle terre ferite del nostro mondo.
    Ciò che in pochi avevano con tristezza annunciato, ciò che con timore era stato dai più silenziosamente temuto, infine si era avverato: come colpita da una maledizione senza fine, calamita delle catastrofi di ogni universo, non un Presidio ma Endlos intera era chiamata stavolta alla battaglia.
    Non vi erano amici, non vi erano nemici nelle fila folte e ben armate che marciavano al suolo e volavano nei cieli: alleati, ed alleati soltanto, al cospetto di un nemico capace di seppellire ogni accesa ostilità nei più bui e lontani ricordi.



    Sulle spalle del mio fidato Grifone, al fianco di Aviatori, mercenari, sopra le nubi dell'imperiosa Capitale.
    Al nostro comando, fiera e forte come suo solito, l'unica Dama e Signora dei Venti: vigorosa la sua voce, determinato il suo animo.
    Ancora una volta in prima linea, nel cuore della battaglia.
    Le spade si alzarono alte al seguito delle sue urla, le ali delle nostre fidate creature vibrarono come un unico corpo.
    E nella pesantezza del vento ruvido che sfiorava i nostri volti, un solo grido ravvivava all'unisono i nostri cuori:

    -PER LA VITA! PER ENDLOS!

    « PER ENDLOS! »


    No, quella non sarebbe stata la nostra ultima battaglia.

    Equipaggiamento: (rimando alla scheda per dettagli ed immagini)
    - Arco Lungo + frecce
    - Lancia Lunga
    - Spada ad una mano
    - Ascia Monopenne
    - Morningstar
    - Pugnale [x2].
    - Armatura Completa
    - Scudo piccolo.

    Passive:

    Maestro d'arme
    Il giovane Firion non è un guerriero che, per tutta la sua vita, ha trascorso tempo ad allenarsi fino a raggiungere un ottimo livello ed una perfetta padronanza del proprio corpo e delle proprie armi. No, lui è un genio delle armi, un talento innato dal futuro così roseo e le doti spiccate da lasciar senza parole coloro che si ritrovano a guardarlo con una qualsiasi arma in mano. Sia essa una spada, un bastone, una trave di legno, un giocattolo per bambini o la più esotica delle armi da lancio, lui saprà usarla in ogni caso, con entrambe le mani, anche contemporaneamente. Inutile da dire, lui è unico nel suo genere.

    Filo incantato
    Ciascun'arma di Firion è legata al proprio padrone da un filo magico invisibile ed impossibile da spezzare in grado di richiamarle a sé qualora gli venissero sottratte o fossero da lui stesse lanciate.

    Volontà del Guerriero
    Forza, onore e coraggio sono le armi predilette di un guerriero; ma la volontà, più di ogni altra cosa, è l'essenza capace di spingere oltre ogni limite il corpo ancor più della mente. Firion è unico nel suo genere, per la mole di armi da cui mai si separa, ma portarle sempre indosso tutte insieme richiede uno sforzo non indifferente, che col passare del tempo ha fortificato il suo fisico. Così come era da suo desiderio, il guerriero dalle mille armi è dunque ora capace di spostarsi in battaglia e non solo, con al seguito ogni singolo suo equipaggiamento, come che non ne risentisse in alcun modo.
    In termini di gdr, la passiva rappresenta un power up del 50% alla destrezza, che gli consente di muoversi con tutte le armi indosso al suo corpo come che in realtà non le possedesse.
    NB: se privato del suo equipaggiamento, la passiva rappresenta a tutti gli effetti un miglioramento effettivo dell'agilità dei movimenti.
     
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    Il Nibbio

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    La carezza fresca eppur mite della brezza invernale gli scompigliò i capelli biondi, catturando nel suo moto gentile qualche vorticante fiocco di neve che aleggiava privo di peso nell'aria attorno a lui, in una danza sospesa ed incantevole che sarebbe potuta durare in eterno.

    Nel seguire le evoluzioni di una coppia di quei cristalli ballerini, gli occhi blu individuarono un'altra presenza in quello sconfinato campo di fiori bianchi, e nel rimirarne l'esile e aggraziata silouhette, il Nibbio non fu sorpreso di riconoscervi la figura familiare di una donna: i bei capelli d'oro erano tenuti alti da un fermaglio e le ricadevano lungo la schiena, il corpo da ninfa era fasciato in un nuovo abito candido, e gli rivolgeva le spalle.
    Non aveva ancora capito chi fosse, cosa volesse da lui, o perché avesse cominciato a visitare i suoi sogni negli ultimi tempi -dopo la Guerra Civile-, ma... per quanto la sensazione di conoscerla cozzasse col fatto che non avesse alcuna memoria di lei, Ryusang si era convinto che non potesse essere nulla da dover temere.

    La benevolente dolcezza che ispirava lo portava sempre più a credere che si trattasse invero di un qualche angelo guardiano, che vegliava su di lui... eppure, ogni volta che le sue iridi blu la sorprendevano, il giovane non riusciva a far a meno di chiedersi cosa potesse fare per quella Dama Bianca: in qualche modo che non riusciva neppure a spiegarsi,
    gli sembrava triste.

    « Quando le porte della prigione saranno aperte, il vero drago volerà fuori... »
    esordì melodiosa e solenne la voce della donna
    « ...ma non dovrai temere: io sarò con te. »

    Una tenue lucciola bianca prese forma dalla neve in caduta per raggiungerlo fluttuando: senza fretta compì due giri attorno al Nibbio, e infine si fermò davanti al suo petto -all'altezza del cuore-, e in esso si dissolse, svanendo come bruma al mattino; poi le sue palpebre si fecero pesanti, e fu come scivolare nel più sereno dei sonni.
    Fine del Sogno.

    png

    -SOLDATI!
    Oggi nessuno di noi combatterà per la gloria, l'onore o la ricchezza: dal più nobile dei cavalieri al più infido assassino, noi siamo tutti qui e ciascuno coprirà le spalle all'altro come un vecchio compagno, un amico, un fratello.


    Sotto un cielo reso spettrale dall'aurora innaturale in cui l'oro si mischiava al magenta e al ciano, le forze dell'alleanza di Endlos erano riunite al cospetto della Bestia, e così eccolo lì -al fianco dei suoi fidati compagni Aviatori e degli sconosciuti alleati- ad ascoltare il discorso dell'Alfiere Errante.

    -Oggi, compagni, non saremo guerrieri ma nient'altro che creature, individui che urlano a gran voce la propria volontà di esistere. Perchè è questo che siamo, ed è questo che oggi ci sarà portato via se perderemo. Noi, i nostri cari, tutto ciò che amiamo e che abbiamo costruito in una, dieci, mille esistenze sarà ridotto a nulla. E per cosa, poi? L'ingordigia di un mostro e la follia di chi lo ha evocato!

    Non sapeva granché sui misteriosi evocatori di quella colossale creatura da incubo, a parte il fatto che fossero una setta di idioti nichilisti che adoravano i demoni, ma di una cosa era certo: erano degli idioti. Come dite? L'ho già scritto. Beh... a costo di sembrare ripetitivi, Ryusang non riusciva a formulare altre ipotesi sul loro conto. Che genere di pazzo potrebbe voler sguinzagliare per un mondo una cosa che ne prosciuga il cuore fino a... a... chissà quale dio sapeva cosa succedeva a quel punto!

    -Se cadiamo, se ci distraiamo o fuggiamo sarà finita per tutti, e la morte di uno solo potrebbe segnare l'esito di questa battaglia. Dunque non importa chi siamo, cosa facciamo o da dove proveniamo: importa che siamo qui, importa che restiamo uniti, perchè il nemico è troppo grande e la posta in gioco è ciò che di più alto possa esserci.
    Aeglos spalancò le ali e Drusilia sguainò la spada, dando più enfasi a quelle parole
    -Chi è pronto mi segua! Dovranno passare sui nostri cadaveri e strapparci via le anime prima di distruggere questo mondo!

    Il piano era piuttosto semplice e lineare -di quelli che non puoi sbagliare-, e dopo aver radunato quanta più potenza di fuoco fosse possibile -cavalieri, guerrieri, mercenari, asceti e farabutti-, i combattenti si erano divisi in squadre d'azione: chi per tenere il Drago occupato e distrarlo dalla sua marcia verso il Castello della Chiave -e il cuore del mondo di Endlos-, chi per mettere al sicuro la gente del Pentauron che sarebbe divenuto il teatro di quella battaglia, e tutti con la speranza di freddare il bestione nel mentre.

    Le sorti del suo mondo si sarebbero decise da lì nell'arco di poche ore, e Ryusang si stupì nel non percepire la paura paralizzante che si sarebbe aspettato da sé stesso: da quando si era destato quella mattina, si sentiva carico
    , come inattaccabile... e razionalmente non riusciva davvero a ricordare il perché.

    -PER LA VITA! PER ENDLOS!
    urlò la Dama del Vento, e da quelli che erano con loro, grida si levarono in eco

    jpg
    « Andiamo a salvare il mondo...! »
    commentò più discretamente il Nibbio, tra sé e sé

    Poi, spronò i fianchi del grifone che gli faceva da cavalcatura,
    e si preparò a seguire il Gran Maestro in battaglia.

     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    là.... \ò_ò

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    Confine sud-ovest del Pentauron.
    Presidio Centrale, Endlos.

    Levata in aria, la nuova squadra di eroi percorse metri e metri per ogni battito d'ali, e ciascun respiro si rivestiva di nuovi, criptici significati ad ogni attimo che lento procedeva verso la fine.

    Sette guerrieri pronti a combattere fino alla morte, sette vite appese ad un filo sottile, un mondo da salvare: forse un piano fin troppo semplice, eppure necessario di fronte ad un pericolo così imminente: la loro unica fortuna era che il Drago sullo sfondo non mostrava particolari capacità intellettive, lontane da quelle puramente bestiali da sempre tramandate nei manoscritti. Era come impossessato da una rabbia senza fine, atroce, violenta. Forse sarebbe bastata anche un'azione coordinata per arrestarlo, purchè fossero tuttavia riusciti a penetrare nel suo campo d'azione.

    Mentre l'esercito avanzava, Drusilia ebbe il presentimento che la sua guardia fosse totalmente coperta: per mostri di quella taglia bastava poco per infastidirli, ma se nessuno fino a quel momento era riuscito a freddarlo, probabilmente nascondeva parecchi assi nella manica. I primi che le vennero in mente riguardavano certamente la resistenza ai colpi subiti: scaglie spesse ed una pelle capace di subire un'infinità di colpi senza accusare assolutamente nulla, o comunque ben poco. Eppure, nonostante tutto, forse c'era anche dell'altro.

    Non ebbe nemmeno tempo di terminare il pensiero che, come in risposta ad una tacita chiamata, ecco giungere a loro la prima insidia. Raggiunta la coda, questa prese a muoversi e fu qualcosa di spaventoso: l'intero diametro della sua sola sezione sarebbe potuto tranquillamente essere il lato di un grattacielo; un solo colpo di quella cosa enorme sarebbe bastato per stroncarli tutti.

    -FATE ATTENZIONE!

    Urlò la donna in testa a quel piccolo plotone, virando improvvisamente e schivando per un pelo il colpo del mostro. Non aveva la più pallida idea di come quella creatura si fosse accorta della loro presenza: infondo erano grandi quanto mosche, silenziosi e per di più alle sue spalle, ma evidentemente non era bastato.
    Sospirò riflettendo che, infondo, in un certo senso doveva aspettarselo.

    Quello che la sconcertò fu però ciò che accadde dopo: la punta della coda, uncinata come quella di un immenso scorpione, prese a spruzzare un liquido bluastro verso di loro. Totalmente ignara di cosa fosse, nel dubbio Drusilia schivò nuovamente l'attacco, levandosi di quota ed osservandone gli effetti. Il cratere che si generò a contatto con quella roba non fu particolarmente rassicurante.
    Acido, magnifico.

    -Dobbiamo dividerci- disse la donna a cavallo del grifone bianco -Chi vuole proseguire alla testa? Chi resta a tenere a bada la coda?


    Dawn of War

    Chiedo perdono per l'imperdonabile ritardo dovuto a motivi privati e problemi tecnici dietro le quinte :sob: In ogni caso penso si sia tutto risolto!

    Prima di iniziare vorrei fare un appunto per i precedenti post che, in questo preciso istante, non riguarda nulla di grave, ma se l'errore viene fatto nei turni futuri si rischiano dei grossi malus.
    Il bg del Drago Divoramondo non va toccato: riguarda una trama lunga ed estremamente complessa, oltre che gestita da ben tre QM. Prima di farci anche solo una citazione dovete chiedere il permesso al QM, o si rischia di mandare a quel paese tutta la timeline e la coerenza in genere.
    Non a caso son stati fatti molti errori semplicemente citandolo, ma se ci si limita a solo questo post e si evitano nuove intromissioni nella trama non autorizzate è possibile recuperare le redini della vicenda senza problema. In sintesi potete fare ciò che volete ma -per ovvie ragioni di coerenza- citazioni o robe di bg vanno chieste prima ai gestori di questa campagna.
    Al momento l'unico ad aver ottenuto alcuni permessi dopo regolare richiesta privata per mp è Jirachi con il suo Harium.


    Per quanto riguarda le azioni, al momento avete raggiunto il Drago, ma per superarlo (considerando la mole immensa) sarete costretti a spendere alcuni turni. Al momento siete praticamente nella zona della sua "coda".
    La coda è mobile ma la punta è molto simile a quella di un pungiglione. Al vostro passaggio lancia uno spruzzo di liquido corrosivo ad area (assimilabile con un consumo Alto (20%) per ciascuno).

    Ricordatevi anche di dire all'Alfiere Errante se intendete rimanere alla coda o proseguire.
    Dal prossimo turno in poi ci divideremo.

    Conteggio feriti: 0
    Conteggio disabili: 0
    Conteggio morti: 0

    Prossima scadenza: Domenica 24 Marzo (compresa).
    Per dubbi o qualunque altra cosa: chiedete in bacheca e vi sarà data risposta.
    Enjoy!


    luxva

    crocedrusilia
    » Status Energetico: 110-20= 80%

    » Status Fisico: illesa.

    » Status Psicologico: Concentrata.

    » Note: Attualmente è in groppa al suo famiglio, un grifone bianco, e brandisce la sua spada. Schiva il colpo fisico della coda utilizzando il bonus passivo del 50% in velocità ed il bonus passivo del 50% in destrezza. Schiva l'acido con una tecnica di schivata a consumo alto.

    Oggetti:
    Armi:
    • Alcarcalime
      (arco+frecce= 2pt)
      IMMAGINE ALLEGATA
      Dimensioni: 1m circa
      Materiale con cui è fatto: Lega proibita argentata con rune elfiche in oro ricamate lungo tutto l'arco.
      Descrizione: Arco di una gittata elevatissima: circa 30m.

    • Nanatsusaya
      (spadone semplice= 1pt)
      IMMAGINE ALLEGATA
      Dimensioni: 1m circa
      Materiale con cui è fatto: Caos cristallizzato.
      Descrizione: Una lama di raffinata bellezza, appare come uno spadone di un singolare materiale trasparente con ben sette punte. In più emana una inquietante aura violacea.


    Famiglio:
    • Grifone adulto
    Il grifone è una creatura leggendaria con il corpo e la coda di leone, artigli, ali (qualora si trattasse di un esemplare femmina) e testa d'aquila. Questa ha orecchie molto allungate; sono a volte descritte come da leone ma spesso anche da cavallo, a volte anche piumate. Simboleggia custodia e vigilanza, e solitamente son creature perfette da mettere a protezione di tesori particolarmente rari. Inoltre la sua figura riunisce in sè l'animale dominante sulla terra, il leone, con quello dominante in cielo, l'aquila, dunque è anche simbolo di perfezione e potenza. L'esemplare in questione è l'unico grifone albino vivente nel territorio di Endlos, una femmina, unico per la sua bellezza, tuttavia particolarmente delicato. Questo è caratterizzato da un piumaggio candido come la neve, esattamente come lo è il manto da felino del corpo di chimera. Unica macchia di colore, quasi ad impreziosirlo più che a sporcarlo, è l'oro di due grandi occhi lucenti. Si dice che, differentemente dai suoi fratelli, questa creatura sia stata trovata dal Gran Maestro nel Presidio del Nord, e che l'abbia portata con sè perchè colpita dalla sua bellezza esotica ed il candore lunare. E' anche un esemplare particolarmente grande; infatti è lungo quasi tre metri, con un'apertura alare di ben 6 m.

    [Punti base famiglio (3pt) + taglia grande (5pt) + volo (5pt) + artigli (1 pt) + becco (1 pt) = 14pt TOT]

    Nonostante il suo piumaggio albino, non si può certo dire che Aeglos sia una creatura delicata; abituato alle temperature più impervie e alle bestie più selvatiche e pericolose, la creatura dimostra una particolare capacità di resistenza agli attacchi, che gli permette di riportare meno danni rispetto un normale esemplare della medesima specie. In termini gdr, si tratta di un bonus passivo del 50% all'attributo "Resistenza".
    Come se non bastasse, è dotato di una muscolatura corta e possente che, sebbene non gli permetta una particolare agilità o rapidità, lo rende capace di compiere sforzi di molto superiori rispetto agli altri grifoni, come ad esempio trasportare più gente sul proprio dorso o fare dei danni ad un avversario con un semplice colpo fisico.
    In termini gdr, si tratta di un bonus passivo del 50% all'attributo "Forza".


    [Punti bonus Resistenza (5pt) + bonus Forza (5pt)= 10pt TOT]

    Occhi congiunti
    Aeglos non è un grifone come gli altri, e non lo è soltanto per il piumaggio candido, gli occhi d'oro ed il portamento aggraziato eppure maestoso, oltre ad essere la cavalcatura scelta del Gran Maestro del Liberis. Lui è molto di più. Lui, anzi lei, ha superato un lungo ed estenuante addestramento all'Albero Casa, delicati esperimenti da parte della Corona della Via della Genesi uniti a cure per migliorare la sua vita e le sue prestazioni a causa della debolezza fisica dovuta allo stato genetico di albinismo. Ha superato tutto, e non è stato facile, eppure la soluzione è giunta dal sangue stesso della sua padrona. Come narrano alcune leggende, infatti, il sangue degli angeli che in parte scorre nelle vene di Drusilia, ha proprietà particolarmente potenti per chi è in grado di sfruttarle, davvero molto simili a quelle decantate per la famosa "pietra filosofale". Il risultato? Oltre ad un recupero totale da tutte le carenze e malattie da esse generate, il volatile possiede ora anche un legame empatico con il Gran Maestro; Drusilia sarà in grado, infatti, a seconda del suo semplice desiderio, di vedere tutto ciò che passerà sotto lo sguardo vigile della chimera, come se i suoi occhi fossero i propri.

    [Punti passiva Occhi Congiunti (5pt)]


    » Abilità Passive

    →Aura di Venere» {malia d'Amore}: descrizione in scheda.

    →Avatar dell'Amor Sacro» {anti-malia}: descrizione in scheda.

    →Aura dei Giusti» {malia di Carisma}: descrizione in scheda.

    →Resistenza alle Manipolazioni Psichiche» {percezione intrusioni mentali}: descrizione in scheda.

    →Volontà di ferro» {Bonus enegetico del 10%}: descrizione in scheda.

    →Essenze e presenze nascoste» {auspex passivo 15m}: descrizione in scheda.

    →Legame con la Fonte» {resistenza a veleni e malattie}: descrizione in scheda.

    →Linfa degli Angeli» {proprietà del sangue dei Galanodel}: descrizione in scheda.

    →Corpo Celeste:» {emana luce e non ha ombra}: descrizione in scheda.

    →Vista Ultra - Sviluppata 1» {scurovisione}: descrizione in scheda.

    →Vista Ultra - Sviluppata 2» {potenziamento vista}: descrizione in scheda.

    →Librarsi in volo» {volo fino a 5m}: descrizione in scheda.

    →Istant Casting» {potenziamento rapidità magica}: descrizione in scheda.

    →Wind speed» {Bonus Velocità 50%}: descrizione in scheda.

    →Angel's Fall» {Bonus Destrezza/Agilità 50%}: descrizione in scheda.

    →Nature Reverence» {comando agenti atmosferici}: descrizione in scheda.

    →Veritas» {discernere bugie}: descrizione in scheda.

    →Arciere Arcano» {frecce magiche}: descrizione in scheda.

    →Chaos» {spada mutaforma}: descrizione in scheda.

    » Tecniche Attive

    Diminuzione Prolungata dell'Attrito» {origine: elementalista}: Drusilia diminuisce l'attrito che la circonda, aumentando in maniera esponenziale la sua rapidità e libertà di movimento. In termini gdr, la Dama del Vento ottiene un bonus attivo all'attributo "Velocità" o su quello di "Agilità/Destrezza" (ma mai contemporaneamente).
    Durata: istantanea.
    Consumo: Alto (20%)


    rosadru


     
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    ~ { Endlos, Pentauron


    -FATE ATTENZIONE!

    Non eravate nemmeno arrivati, e lui già stava lì a darvi il benvenuto. Che sparasse acido dalla coda -o almeno pensavi che fosse acido, dato che aveva sciolto qualcosa, lungo il tragitto- non lo avresti mai pensati. Eppure eccoti, con un fiotto verde schifoso diretto verso di te. Facesti l'unica cosa che ti parve più ovvia, ovvero ti chiudesti a riccio lasciando che l'armatura coprisse quelle poche zone non protette; come un riccio dorato, brillò la tua essenza di Cavaliere non appena il colpo giunse a ridosso e...

    Al tuo riprendere una posizione più umana, ne eri uscito del tutto illeso. La tua armatura, normalmente inattaccabile e indistruttibile, non avrebbe sottratto il danno dell'acido al tuo corpo, se questi non fosse stato appunto difeso dalle Sacre Vestigia: come un baluardo, la loro energia si profuse irradiadosi come un manto. Ciò ti aveva preservato da più tragiche conseguenze. Tuttavia non sapevi se qualcuno dei tuoi compagni si era, invece, salvato...

    -Dobbiamo dividerci-
    -la voce della dama ti sorprese-
    -Chi vuole proseguire alla testa? Chi resta a tenere a bada la coda?

    Fantastico. Avevi già dovuto usare il tuo mana per quella maledettissima cosa, pensare di salire più su -con la possibilità di subire qualcos'altro- ti fece considerare la proposta. E così subito replicasti:

    Io resto alla coda. Cercherò di tenerla a bada mentre voi andate alla testa!

    Che eroe, pronto a sacrificarsi... Ma anche no: avevi deciso di restare alla coda perché volevi concedere ai tuoi compagni un'attimo, anche uno solo, per arrivare alla testa del mostro e farla finita. Quindi se potevi barattare un'istante della tua vita per quella occasione, non avevi altro motivo per indugiare. Non era questione di eroismo o falso coraggio, bensì di intelletto. Frenare la coda, dare al mostro qualcosa a cui pensare -per quanto piccolo e insignificante- costituiva, almeno per te, la cosa migliore da farsi.

    Calasti dunque in corsa, ali al vento, per avvicinarti quanto più potevi al mostro. Dietro di te, e per un breve tratto, il cielo fece posto alla costellazione cui appartenevi, dandoti la forza necessaria per il colpo desideravi lanciare. Avresti quindi espanso dalle tue mani una nebbia profumata, che però aveva il compito di penetrargli sotto cute, andare a colpire il suo sistema nervoso. Speravi che, non conoscendo la tipologia di colpo che avevi lanciato, il mostro venisse sorpreso... Ma date le sue dimensioni, temevi che forse le tossine -che pur avevano richiesto tanto cosmo- avrebbero provocato dolori lancinanti solo alla coda, o ad una parte di essa. Magari quant'era sufficiente perché il bastardo si accorgesse di te... o affinché qualcuno, magari, gliela tagliasse!



    { STATUS - EQUIP - ABILITA' PASSIVE - ABILITA' ATTIVE }



    STATUS


    Status Fisico: Ottimo 100%
    Ferite Riportate: Nessuna

    Condizione Metale: Deciso a colpire la coda.

    Mana Consumato: 40%
    Mana Residuo: 70%

    Altro: mi difendo dall'acido con l'attiva dell'armatura, annullandolo completamente; quindi sparo un'Alto di veleno nervoso sperando di localizzarlo almeno alla coda (nel migliore dei casi, dovrebbe estendersi a tutto il corpo del drago, arti specialmente). PS: lo sfondo cosmico dura poco più di qualche secondo, il tempo di lancio della tec^^





    EQUIP

    Gold Cloth dei Pesci
    { Equip Armatura }
    Passive: Peso Leggero, Integrità
    Attive: Difesa Fisico/Magica (Consumo Variabile Alto)

    Nonostante ciò, si narra che le Armature d'Oro posseggano un'altra strabiliante capacità: dovendo fungere da difesa per il Cavaliere, esse possono essere usate per parare un'eventuale offensiva che viene rivolta contro di questi potendo anche annullarla. Non solo, si dice anche che l'efficienza di tale protezione derivi dalla volontà del Saint stesso: sono conosciuti casi, infatti, di Gold Saint che hanno deliberatamente abbassato le difese donate dall'armatura in date circostanze.

    Pandora's Box
    { Equip Box }
    Passive: Sacca Dimensionale
    Attive: ndr.

    It's Six o' Clock
    { Equip Orologio }
    Passive: nessuna.
    Attive: non usata.









    ABILITA' PASSIVE

    Seventh Sense
    Passive: Mana +10%

    The Graceful Death
    Passive: Malie (Timore + Rispetto)

    Cosmo's Empowering
    Passive: Sfondo Cosmico

    Fly me to the Moon
    Passive: Volo





    ABILITA' ATTIVE

    Deep Fragrance
    Non solo le rose di Mozart possono emettere un profumo, perfino lo stesso Cavaliere possiede eguale capacità. Deep Fragrance è difatti una fragranza intensa e pungente, che si espande come una nube violacea per un'area di dieci metri -aventi il caster come centro- volendo attaccarsi al corpo della vittima, penetrandole la carne. La virulenza delle tossine è più che sufficiente a provocare lancinanti dolori articolari, dando la sensazione alla malcapitata vittima che le siano state tagliate di netto gambe e braccia e rendendo quindi più difficile utilizzarle (in duello gli effetti si protraggono per un turno, o massimo due dividendone la potenza; in quest invece la durata degli effetti è rimandata al QM).
    Attiva: Veleno Nervoso (Consumo Alto)


     
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  10. Harium
     
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    Perché tutto questo?
    Perché un suo caro consanguineo era opposto ad interi eserciti? Cosa aveva trasfigurato nuovamente suo fratello, rendendolo selvaggio e vorace come in Principio?

    Senza risposte, l’Intergalattico proseguì - malinconico e terrorizzato - insieme allo squadrone.
    Volarono sempre più vicini, avvicinandosi al titanico essere: la coda di Khellendros era talmente grande da poter spianare intere vallate al suo passaggio, e quando costui mosse la colossale appendice, vortici e muri d’aria seguirono lo spostamento.
    Erano meno di formiche in confronto alla Bestia, ma Harium non voleva demordere: in lui brillava ancora la fioca speranza di avvicinare il fratello e di farsi riconoscere.

    Il pungiglione del rettile gigante inondò il cielo di fluidi corrosivi, e l’acido cadde a cascata senza lasciare vie di fuga. Non potendo evitarlo, l’Astro attinse alla sua energia primigenia, ricoprendosi di energia adamantina, nullificando le proprietà del liquido che lo investì.

    Fu difficile rimanere stabile nell’aria durante la doccia torrenziale ma, una volta superata, il piccolo Drago poté di nuovo spalancare le ali nel cielo del Pentauron.
    Il Comandante ordinò la divisione della squadra, e Harium non ebbe dubbi sulla destinazione.

    Vado verso il muso.

    Con pungente premura orientò il suo corpo verso l’alto, salendo e attraversando la frizzante brezza d'alta quota. Decise di rimanere alle spalle del fratello, così da evitare eventuali attacchi frontali da parte sua.

    Così guizzò verso i limiti del cielo.



    Stato fisico: ottimale
    Stato mentale: stravolto
    Energia: 100 – 20 = 80%
    Passive:

    Ali Spirituali [Volo]

    Mente Spettroscopica [Auspex energetico di raggio 30 metri]

    Attive utilizzate:

    Invictus

    CITAZIONE
    Dal profondo della notte che mi avvolge
    nera come il più profondo abisso, da un polo all'altro,
    io ringrazio quali che siano gli dei
    per la mia anima invincibile.
    Nella morsa delle circostanze,
    non mi sono tirato indietro, né ho gridato a squarciagola,
    sotto i colpi di maglio della sorte
    il mio capo sanguina, ma non si china.
    Oltre questo lido di ira e lacrime
    non giace altro che l'orrore dell'ombra
    e tuttavia la minaccia degli anni
    mi trova e mi troverà senza timore.
    Non conta quanto sia stretta la porta,
    quanto sia piena di castighi la vita.
    Io sono il padrone del mio destino.
    Io sono il capitano della mia anima. - William Ernest Henley

    Come l'ultimo baluardo dell'esistenza, Harium si erge in tutta la sua possenza per annullare i pericoli della vita.
    Un aura brillante come mille riflessi di un cristallo avvolgerà il Drago, proteggendolo da attacchi di ogni sorta. Riuscirà ad annullare attacchi magici o colpi fisici di ogni genere, spendendo una quantità di energia proporzionale alla minaccia che si vuole stroncare.
    Tipo: difesa
    Durata: istantanea
    Consumo: variabile (usato ad Alto)(tecnica di difesa fisica/magica)
     
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    Il volo verso la Bestia sembrava un'attesa estenuante.

    In quel gruppo di guerrieri volanti c'era chi aveva le ali, chi cavalcava una bestia alata e c'erano individui come Mugen che riuscivano a fluttuare per altre misteriose doti, ma avevano tutti in comune la stessa missione.

    Erano tutti decisi a dare la vita per salvare Endlos. Ed a capo di quel drappello volante c'era l'Alfiere Errante.

    Man mano che i metri che li separavano dalla gigantesca creatura diminuivano il cuore del Demon Volpe sembrava aumentare i battiti. Cosa gli stava accadendo? Cos'era quella strana sensazione?

    Se avesse avuto paura sarebbe stato alquanto comprensibile, ma quella non era paura. Non erano tremori di terrore.

    Palpitava.

    Quell'emozione lo faceva sentire così vivo, mentre i suoi occhi dorati e avidi studiavano la figura che via via diventava sempre più nitida nella sua maestosa pericolosità.

    Ogni suo tonante ruggito non faceva che scuotere l'anima del demone Volpe quasi soggiogandolo. Come poteva rimanere così affascinato dalla mostruosità della belva che aveva intenzione di combattere?

    Cosa gli stava accadendo?

    Era un sentimento intimo e primordiale. Istintivamente riconosceva la potenza e la superiorità del nemico e come accade tra le belve non poteva che generare un istintivo senso di sottomissione.

    Ma Mugen Fudo non era puro istinto. Non una semplice belva.

    Lui era un Demone, discendente della nobile tribù delle Volpi Rosse.
    Creature fiere, coraggiose ed anche diabolicamente razionali.

    Mentre avanzavano cercava di domare quegli strani istinti, ma fu proprio la Bestia, che inconsapevolmente con la sua sola presenza stava soggiogando il demone, con il suo benvenuto a risvegliare in lui degli istinti ancor più antichi e sepolti in profondità, risvegliando l'orgoglio di una stirpe ancestrale.

    Una volta giunti in prossimità della coda questa si mosse.
    Era enorme e minacciosa.
    Dovevano stare parecchio attenti, bastava una sferzata per stroncarli tutti.

    Quindi non bastò la virata aerea per evitare di venire schiacciati a metterli fuori pericolo perché dalla sua estremità questa prese a spruzzare uno strano liquido bluastro.

    Un fluido decisamente poco amichevole e con cui era meglio non avere a che fare.
    D'istinto Mugen abbassò rapidamente la katana che stringeva in pugno generando un'onda d'urto semi sferica che andò ad incontrare il getto liquido. Ma questo non fece che rallentare il getto garantendogli un'apertura e istanti necessari per fuggire.

    Scalciò violentemente l'aria ritrovandosi in un istante lontano rispetto a dove il fluido lo avrebbe travolto.

    Giusto in tempo per evitare di essere divorato da quello che si rivelò un acido molto potente, dati i crateri che aveva generato raggiungendo il suolo.

    A quel punto fu necessario dividersi: qualcuno doveva rimanere a tenere a bada la coda ed altri dovevano proseguire. Il Demone scelse di seguire l'Alfiere ed Harium verso la testa.

    “Vi seguo alla testa!”

    Aveva unito le sue forze con gli altri guerrieri per combattere il drago, ma solo ora che lo scontro era reale era diventato immune dall'influenza che quella creatura così potente sembrava esercitare.

    Solo adesso palpitava per poter ricambiare il benvenuto che il mostro aveva riservato loro.



    CITAZIONE
    Condizioni fisiche: ottimo
    Condizioni psicologiche: deciso
    Energie: 100%-10%-10%=80%

    Tecniche utilizzate://

    ~Zanna Spuntata
    Mugen ha sviluppato nel tempo non solo uno stile di combattimento selvaggio e primitivo ma ha anche affinato le sue doti di spadaccino, infatti è da sempre impegnato nell'elaborazione e nell'apprendimento di inusuali quanto sofisticate tecniche di spada. La tecnica della Zanna Spuntata è una di esse. Il nome ricalca il fatto che questa tecnica non mira a tagliare o lacerare come la maggior parte delle tecniche di spada. Mugen con un rapido movimento della spada verso il basso va a generare a partire dal piatto una speciale onda d'urto. Questa si estende per sette metri con una forma semisferica a partire dal punto sorgente e va ad intercettare e bloccare o quanto meno deviare i colpi diretti alla Volpe Rossa, sebbene la sua potenza vada via via diminuendo. Nota particolare della tecnica è che può essere utilizzata adoperando qualsiasi oggetto assimilabile ad una spada, nel caso di Mugen il demone è in grado di generare l'onda d'urto utilizzando sia il bokken di Fanedell che la sua katana.
    Consumo: Medio Durata: Istantanea

    ~Scatto della Volpe
    L'haori bianco, dono dalla misteriosa volpe dal pelo bianco, ha donato a Mugen la possibilità di fluttuare nell'aria in libertà. Il demone ha dunque sviluppato delle particolari manovre che gli consentono di sfruttare al meglio la possibilità di questa libertà di movimento.
    In particolare Mugen scalciando l'aria con vigore ottiene come risultato un movimento ultra rapido. Un azione veloce che sfrutta la forza delle gambe e i poteri dell'haori, che consente alla volpe di ritrovarsi in pochi istanti ad una distanza massima di 7 metri.

    Consumo: Medio Durata: Istantanea

    Passive:

    ~Retaggio di una volpe Rossa:
    Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna, udito iper sviluppato (5 punti)]


    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]


    Equip:

    ~Lama di una Volpe guerriera:
    Mugen è sempre accompagnato dalla sua spada. Realizzata in acciaio itemprato, si tratta di un arma di ottima fattura. La lama raggiunge i 120 cm di lunghezza, perfetta e bilanciata. Ha uno spessore di 1.7 cm nella sezione centrale. La lama si assottiglia sempre più verso i bordi, creando un doppio filo estremamente tagliente di appena un mm ed una terribile punta acuminata. E' dotata di guardia sempre in acciaio da 15 cm, e di un elsa di 25 cm, che permette un’impugnatura comoda e salda. L’intero oggetto ha una colorazione grigiastra. La spada è stata bene studiata per quanto riguarda il peso, che non supera i due chilogrammi. Normalmente riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la volpe tiene al fianco sinistro. Uno strumento valido e funzionale.


    ~Bokken di Fanedell
    Non con il solo acciaio combatte il samurai e benché il Demone Volpe abbia con sé delle vere e proprie armi naturali, Fanedell gli ha fornito ciò che accompagna tradizionalmente l’addestramento dei samurai e anche alcune delle battaglie successive al completamento della sua formazione: una spada di legno dalla forma e dalle dimensioni di quella delle armi più tipicamente usate dai samurai. Tuttavia questo non è un mero pezzo di legno, per quanto pregiato, ma ha altresì una proprietà particolare: se impugnato e con la previa spesa di un quantitativo Variabile di energia, l’arma può allungarsi di altri tre, cinque, sette o dieci metri, risultando così utile in svariate situazioni, anche non prettamente combattive.
     
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    La situazione si rivelò complicata fin da subito: l'urlo di Drusilia fu solo il primo campanello d'allarme, la presa di coscienza che quella bestia enorme era ben consapevole della nostra presenza. Nient'altro che mosche, probabilmente, e come tali per lui fastidiose.
    Tirai con forza le redini del grifone, e pronta fu la sua reazione nel battere con vigore le proprie ali, innalzando ulteriormente la già notevole quota di volo; il colpo di frusta, quello della coda, fu lento e perciò evitato sempre troppi problemi. Ma ciò che seguì un istante dopo, quel gettito bluastro fuoriuscito dal pungiglione al termine del suo corpo, sarebbe stato un grosso problema per tutti quanti...

    « Maledizione... »

    Opporre lo scudo sarebbe stata la reazione forse più naturale e spontanea, ma...

    « Evitatelo se potete! »

    ...l'istinto e l'esperienza suggerirono un'approccio assolutamente differente.
    Afferrai un pugnale, quello collocato nel gambale sinistro dell'armatura, e lo lancia in direzione dell'immenso corpo di quel dragone: fra le sue scaglie, nel suo corpo, si sarebbe incastrato a dovere come un arpione.
    Non per causargli del danno, ma per consentirmi di usarlo come punto di traino.
    Si irrigidì il filo magico che legava a me la mia arma, ed immediatamente divenne come
    una fune, una scappatoia da tirare con forza per spostare di peso il mio corpo e quello del grifone. Trainati via, affinché quel liquido potesse passare oltre, lasciandoci ambedue incolumi.

    -Chi vuole proseguire alla testa? Chi resta a tenere a bada la coda?

    « Io resterò alla coda: aiuterò il Cavaliere. »

    Richiamai dunque l'arma nuovamente al suo posto.

    « Forza, andate! »

    Avremmo dovuto agire tutti all'unisono, ed in fretta.



    Riassunto post: schivo l'attacco usando Gancio d'arme, e decido di rimanere alla coda con Mozart.

    Mana: 100& - 20% = 80%

    Riassunto delle passive possedute:
    • Maestro d'arme: capacità di usare con maestria qualsiasi arma.
    • Filo incantato: legame magico che gli permette di richiamare a se le sue armi.
    • Volontà del Guerriero: power-up del 50% alla destrezza (NB: con le armi indosso gli consente semplicemente di avere un'agilità normale nonostante il peso, se disarmato rappresenta a tutti gli effetti un +50%)

    Equipaggiamento: (immagine)
    • Arco Lungo + frecce
    • Lancia Lunga
    • Spada ad una mano
    • Ascia Monopenne
    • Morningstar
    • Pugnale [x2]
    • Armatura Completa
    • Scudo piccolo

    Tecnica utilizzata:

    Gancio d'arme.
    La prima regola di un guerriero è quella di combattere in condizioni favorevoli, in modo da migliorare il proprio rendimento sul campo di battaglia. Per un esperto del corpo a corpo come Firion, nonostante sia assolutamente in grado di lanciare perfettamente con archi, balestre e molto altro ancora, l'ideale è appunto non aumentare troppo la distanza che intercorre tra lui ed il proprio nemico. A tal proposito ha elaborato un espediente tanto originale quanto efficace; lanciando una o più delle sue armi, tenterà di incastrarle al corpo o all'armatura del proprio avversario come fosse un rampino, ed utilizzando la sua abilità del richiamo attraverso il filo magico, lo trascinerà con forza verso di sè (o viceversa, sarà lui a proiettarsi verso il bersaglio), in modo da effettuare un attacco ravvicinato.
    Consumo: Variabile. (alto)
     
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    Il Nibbio

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    Nel lanciarsi a capofitto in quella battaglia, il Nibbio si era sentito fiducioso nelle possibilità sue e dei suoi alleati; compresi gli schieramenti di terra, erano tutti combattenti esperti, e per quanto grosso e terribile potesse essere il Drago Divoramondo, si trattava pur sempre di un bestione accecato dalla furia e dalla fame: quanto a lungo avrebbe potuto reggere contro il fuoco incrociato e coordinato di tanti individui dai poteri “speciali”? E poi, da che storia è storia e da che mondo è mondo, gli eroi battono sempre il drago.

    Eppure... a dirla tutta, un attimo di incertezza lo ebbe: quando aveva spronato i fianchi del grifone per gettarsi in avanti insieme alla sua squadra, Ryusang aveva pensato che la Bestia fosse ancora piuttosto lontana, ma non appena aveva capito che la stazza titanica della creatura non era una svista data dalla distanza ma tutta una questione di proporzioni... beh, si rese conto di non esser forse psicologicamente pronto per affrontare quella mostruosità formato XXL.

    Ma il bello era che non c'era più possibilità di tirarsi indietro.

    E non ce n'era nemmeno il tempo.

    -FATE ATTENZIONE!

    L'urlo di Drusilia lo fece tornare cosciente all'interno del momento: la missione non era difficile quanto aveva immaginato, era peggio, ma distrarsi o farsi prendere dal panico avrebbe comportato morte certa per lui e probabilmente anche per i compagni... e ora che -a dorso di grifone- gli erano praticamente arrivati alle spalle e che quell'essere gigantesco si era accorto di loro, il Sergente Verde aveva il dovere di tener a mente chi era far di tutto per essere all'altezza dei suoi ruoli.

    Un movimento ascendente della coda colossale -il gesto pigro e svogliato con cui una bestia reagirebbe al ronzare di troppe mosche fastidiose- minacciò di travolgere la colonna, e mentre l'Alfiere Errante lanciava il suo avvertimento, Aeglos -la sua nivea cavalcatura- si esibì in una virtuosa virata per allontanarsi dal pericolo; allo stesso modo, il manipolo ruppe le righe per disperdersi e mettere in salvo la pelle -lui incluso-, ma il benvenuto loro riservato non si esauriva certo lì.

    L'estremità falciforme della coda -uncinata come quella di uno scorpione- si inarcò nell'aria con fare minaccioso per poi spruzzare nella loro direzione una sostanza bluastra, e pur non sapendo di che roba si trattasse, già solo per lo schifo dovuto alla provenienza della secrezione bastò a convincere il biondino che non aveva davvero alcuna intenzione di scoprirlo. Non sulla sua pelle, almeno.

    Scattando in avanti, il giovane si appiattì sulla schiena della sua cavalcatura, e richiamò a sé la forza delle correnti, potenziando magicamente la resistenza dell'aria e rendendo più rapida e secca la virata del grifone; la manovra evasiva sembrò riuscire alla perfezione, e quando il Nibbio tornò alla stazione eretta sulla sua sella, si ritrovò nei pressi di Drusilia e degli altri guerrieri sopravvissuti ai primi convenevoli.

    -Dobbiamo dividerci-
    decise il Gran Maestro, rivolgendosi al manipolo di valorosi
    -Chi vuole proseguire alla testa? Chi resta a tenere a bada la coda?

    Io resto alla coda.
    affermò il soldato dell'Est, che vestiva di un'armatura d'oro
    Cercherò di tenerla a bada mentre voi andate alla testa!

    Vado verso il muso.
    asserì invece il loro drago Harium – sì, insomma... quello buono

    “Vi seguo alla testa!”
    fece eco l'Uomo-Volpe di cui aveva appreso solo il nome – Mugen

    « Io resterò alla coda: aiuterò il Cavaliere. »
    sentì dire a Firion, scampato al colpo di coda per esortarli
    « Forza, andate! »

    Con un'occhiata fugace, Ryusang guardò quei suoi compagni uno per uno,
    poi cercò le verdi iridi della Dama del Vento, e la sua decisione fu presa.


    « Vado alla testa. »
    disse soltanto

    Poi tirò le redini del grifone, voltò la sua cavalcatura
    e si allontanò in volo verso il suo obiettivo.


    Status Fisico: Ottimale
    Status Psicologico: Concentrato e risoluto ma vagamente in ansia
    Energie Residue: 110% - 20% = 90%

    Flying Leaf: Come una foglia può divenire inafferrabile e sfuggente se lasciata in balia dei moti impetuosi del vento, allo stesso modo le correnti eoliche sotto il dominio del Nibbio gli permettono di eseguire in ogni situazione -a terra o in aria- un movimento elusivo atto ad effettuare rapide schivate efficaci contro minacce di natura fisica.
    Consumo: Variabile > Alto
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Confine sud-ovest del Pentauron.
    Presidio Centrale, Endlos.

    L'aria gemette nel momento in cui una doccia di acido scese come pioggia prima sulla squadra aerea e poi su coloro che li seguivano da terra: furono in molti tuttavia a schivarla.
    Leggero come una foglia al vento, Ryusang si lasciò guidare dalle correnti sue amiche, divincolandosi con una semplicità quasi sbalorditiva. Drusilia ne fu orgogliosa, nonostante non lo rendesse evidente. Anche Firion riuscì a schivare un getto dal colore brillante ed il puzzo abbastanza forte da farlo lacrimare usando le proprie armi come rampini e per appigli le scaglie della Bestia così da lanciarsi altrove con tutta la sua cavalcatura. Mugen Fudo non fu così rapido, eppure riuscì egregiamente a guardare in faccia il pericolo e ridergli in faccia prima di fuggire creandosi un varco in quella cascata grazie ad un magistrale colpo di spada.
    Diverse furono le soluzioni degli altri due guerrieri rimasti illesi a quel terribile attacco improvviso: sia Harium che Mozart affrontarono la pioggia misteriosa senza scansarsi, emanando dal corpo o dalla propria armatura un'aura intangibile che, risplendendo in contrasto al cielo vermiglio, sembrò nullificare la sostanza stessa prima che questa potesse intaccare la fragilità dei loro corpi.
    Sorte ben più amara fu riservata all'Aviatore dei draghi: il dolore provato in quei brevi attimi fu tremendo, anche per un guerriero. Colto alla sprovvista e totalmente privo di difese, ebbe appena il tempo di evocare dinnanzi a lui un'enorme tigre come scudo, immolandola per scampare ad una morte certa.
    Accadde tuttavia che la potenza dell'acido fosse tale da superare anche le barriere di un corpo vivo e la schivata all'ultimo istante del cavaliere non lo risparmiò dall'essere colpito alla coscia sinistra, la parte del corpo più esposta durante la manovra di virata.
    Eppure non si arrestarono, eppure non ebbero timori: il gruppo si separò e ciascuno andò incontro al proprio destino.
    Qualunque esso fosse.

    Firion, Mozart.

    Rimasti soli alla coda, il Cavaliere Celeste non perse tempo e scagliò con rabbia e coraggio la sua prima offensiva a quel gigante divoratore di mondi: una nube tossica, velenosa, esattamente come l'attacco che pochi attimi prima aveva travolto tutti nella curiosa formula di un contrappasso.
    Eppure anche la Bestia, come il cavaliere, possedeva una sua armatura, naturale per giunta: la nube non oltrepassò nemmeno le scaglie superficiali, finendo ben presto per disperdersi nell'etere.
    Infastidita da quelle "mosche", la coda si mosse di nuovo in movimenti estremamente rapidi e precisi: come il pungiglione di uno scorpione avrebbe prima tentato di affondare nelle carni dell'Aviatore e poi in quelle del Cavaliere Celeste, estremamente veloce nonostante la stazza, letale anche se momentaneamente priva di acido.

    Drusilia, Ryusang, Hatrium, Mugen, Zefrahm.

    Diretto alla testa, il gruppo impiegò alcuni minuti per sorvolare l'intero corpo: sembrava un'intera montagna, una regione magicamente tramutata in essere mitologico e terrificante. Aiutati dagli altri rimasti alla coda, gli eroi che avanzavano ebbero vita facile fino a che non raggiunsero il busto e la testa divenne finalmente visibile fra le nubi ed il fumo nero delle macerie che si alzavano dalle macerie sottostanti fino al cielo rendendo assai confusa la linea dell'orizzonte.
    Poi qualcosa cambiò.
    Una rapida contrazione del corpo mastodontico provocò uno scricchiolio inquietante proveniente dal suo dorso. Forse il Gran Maestro degli Aviatori si sarebbe lasciato sfuggire un commento incoraggiante se solo il cielo non si fosse oscurato, lasciandoli soli e deboli al pari di miseri bersagli, all'ombra di centinaia di dardi.

    -IL CIELO!
    Lanciò un urlo l'Alfiere
    -RIPARATEVI!


    Dawn of War

    Premesso ciò che ho già scritto in bacheca, per questo turno pngizzo Zefrahm.
    Spende 10% di mana (cercando in scheda non ho trovato nessuna tecnica adatta alla difesa a parte forse questa: "Tigre di Fiamme") nell'evocare una tigre giusto in tempo affinchè fosse lei a subire i danni e non lui, dunque viene colpito alla coscia sinistra dato che comunque un consumo medio non potrà mai parare completamente un Alto. Al momento la gamba colpita è quasi inutilizzabile a causa della ferita da acido di media entità. Ciò vuol dire che, dolore a parte, per lui sarà molto più facile essere disarcionato nei turni futuri.

    Tutti gli altri non subiscono danni.

    Mozart e Firion(coda)
    L'attacco di Mozart fallisce a causa dell'armatura naturale del Drago, più precisamente a questa tecnica che si attiva (la prima delle due qui sotto) ogni qual volta è sottoposto ad agenti irritanti o veleni. Vi attacca con due affondi (resi più rapidi da un PU del 50% in velocità, uno del 50% in destrezza ed uno del 50% in forza), ma comunque assimilabili ad un attacco fisico in tutto e per tutto.

    Scaglie di Drago:
    [...]Altra importante peculiarità di simili, preziosissime scaglie è quella di proteggere la bestia da qualunque tipo di agente esterno, temperatura ambientale compresa, così da mantenere quella corporea a centinaia di gradi centigradi. Qualunque cosa non può entrare: gli unici punti di accesso fra gli apparati interni e gli esterni sono: [...]
    [...]2 pt per attiva variabile: Scaglie protettive.
    Consumo Alto [20%]

    Drusilia, Rysang, Harium, Mugen e Zefrahm (busto)
    A questo turno raggiungete il busto e, causa l'attacco di Mozart, il drago intuisce che non siete facili da abbattere, dunque inizierà a lanciarvi contro delle scaglie dorsali. Al momento si tratta di un semplicissimo attacco fisico e senza mana, tuttavia in massa: non troppo difficile da bloccare o deviare sul momento, ma tremendo se considerato nell'insieme. E' come una pioggia di dardi che vi raggiunge dall'alto.

    Scaglie di Drago:
    [...]Uno dei metodi per non far si che le scaglie si irrigidiscano fino ad impedirgli i movimenti, è quello della muta: grazie a specifiche contrazioni muscolari, il Drago è in grado di eliminare le parti di pelle più dura e lanciarle via dal corpo cosicchè ne siano sostituite in futuro da nuove. Le scaglie più dure hanno una consistenza superiore al metallo, e possono perfino essere usate come armi[...]



    Conteggio feriti: 1
    Conteggio disabili: 0
    Conteggio morti: 0

    Prossima scadenza: Domenica 14 Aprile (compresa).
    Per dubbi o qualunque altra cosa: chiedete in bacheca e vi sarà data risposta.
    Enjoy!


    luxva

    crocedrusilia
    » Status Energetico: 80%

    » Status Fisico: illesa.

    » Status Psicologico: Concentrata.

    » Note: Attualmente è in groppa al suo famiglio, un grifone bianco, e brandisce la sua spada. Vi urla di ripararvi dalle scaglie/dardi (lei lo farà al prossimo turno).

    Oggetti:
    Armi:
    • Alcarcalime
      (arco+frecce= 2pt)
      IMMAGINE ALLEGATA
      Dimensioni: 1m circa
      Materiale con cui è fatto: Lega proibita argentata con rune elfiche in oro ricamate lungo tutto l'arco.
      Descrizione: Arco di una gittata elevatissima: circa 30m.

    • Nanatsusaya
      (spadone semplice= 1pt)
      IMMAGINE ALLEGATA
      Dimensioni: 1m circa
      Materiale con cui è fatto: Caos cristallizzato.
      Descrizione: Una lama di raffinata bellezza, appare come uno spadone di un singolare materiale trasparente con ben sette punte. In più emana una inquietante aura violacea.


    Famiglio:
    • Grifone adulto
    Il grifone è una creatura leggendaria con il corpo e la coda di leone, artigli, ali (qualora si trattasse di un esemplare femmina) e testa d'aquila. Questa ha orecchie molto allungate; sono a volte descritte come da leone ma spesso anche da cavallo, a volte anche piumate. Simboleggia custodia e vigilanza, e solitamente son creature perfette da mettere a protezione di tesori particolarmente rari. Inoltre la sua figura riunisce in sè l'animale dominante sulla terra, il leone, con quello dominante in cielo, l'aquila, dunque è anche simbolo di perfezione e potenza. L'esemplare in questione è l'unico grifone albino vivente nel territorio di Endlos, una femmina, unico per la sua bellezza, tuttavia particolarmente delicato. Questo è caratterizzato da un piumaggio candido come la neve, esattamente come lo è il manto da felino del corpo di chimera. Unica macchia di colore, quasi ad impreziosirlo più che a sporcarlo, è l'oro di due grandi occhi lucenti. Si dice che, differentemente dai suoi fratelli, questa creatura sia stata trovata dal Gran Maestro nel Presidio del Nord, e che l'abbia portata con sè perchè colpita dalla sua bellezza esotica ed il candore lunare. E' anche un esemplare particolarmente grande; infatti è lungo quasi tre metri, con un'apertura alare di ben 6 m.

    [Punti base famiglio (3pt) + taglia grande (5pt) + volo (5pt) + artigli (1 pt) + becco (1 pt) = 14pt TOT]

    Nonostante il suo piumaggio albino, non si può certo dire che Aeglos sia una creatura delicata; abituato alle temperature più impervie e alle bestie più selvatiche e pericolose, la creatura dimostra una particolare capacità di resistenza agli attacchi, che gli permette di riportare meno danni rispetto un normale esemplare della medesima specie. In termini gdr, si tratta di un bonus passivo del 50% all'attributo "Resistenza".
    Come se non bastasse, è dotato di una muscolatura corta e possente che, sebbene non gli permetta una particolare agilità o rapidità, lo rende capace di compiere sforzi di molto superiori rispetto agli altri grifoni, come ad esempio trasportare più gente sul proprio dorso o fare dei danni ad un avversario con un semplice colpo fisico.
    In termini gdr, si tratta di un bonus passivo del 50% all'attributo "Forza".


    [Punti bonus Resistenza (5pt) + bonus Forza (5pt)= 10pt TOT]

    Occhi congiunti
    Aeglos non è un grifone come gli altri, e non lo è soltanto per il piumaggio candido, gli occhi d'oro ed il portamento aggraziato eppure maestoso, oltre ad essere la cavalcatura scelta del Gran Maestro del Liberis. Lui è molto di più. Lui, anzi lei, ha superato un lungo ed estenuante addestramento all'Albero Casa, delicati esperimenti da parte della Corona della Via della Genesi uniti a cure per migliorare la sua vita e le sue prestazioni a causa della debolezza fisica dovuta allo stato genetico di albinismo. Ha superato tutto, e non è stato facile, eppure la soluzione è giunta dal sangue stesso della sua padrona. Come narrano alcune leggende, infatti, il sangue degli angeli che in parte scorre nelle vene di Drusilia, ha proprietà particolarmente potenti per chi è in grado di sfruttarle, davvero molto simili a quelle decantate per la famosa "pietra filosofale". Il risultato? Oltre ad un recupero totale da tutte le carenze e malattie da esse generate, il volatile possiede ora anche un legame empatico con il Gran Maestro; Drusilia sarà in grado, infatti, a seconda del suo semplice desiderio, di vedere tutto ciò che passerà sotto lo sguardo vigile della chimera, come se i suoi occhi fossero i propri.

    [Punti passiva Occhi Congiunti (5pt)]


    » Abilità Passive

    →Aura di Venere» {malia d'Amore}: descrizione in scheda.

    →Avatar dell'Amor Sacro» {anti-malia}: descrizione in scheda.

    →Aura dei Giusti» {malia di Carisma}: descrizione in scheda.

    →Resistenza alle Manipolazioni Psichiche» {percezione intrusioni mentali}: descrizione in scheda.

    →Volontà di ferro» {Bonus enegetico del 10%}: descrizione in scheda.

    →Essenze e presenze nascoste» {auspex passivo 15m}: descrizione in scheda.

    →Legame con la Fonte» {resistenza a veleni e malattie}: descrizione in scheda.

    →Linfa degli Angeli» {proprietà del sangue dei Galanodel}: descrizione in scheda.

    →Corpo Celeste:» {emana luce e non ha ombra}: descrizione in scheda.

    →Vista Ultra - Sviluppata 1» {scurovisione}: descrizione in scheda.

    →Vista Ultra - Sviluppata 2» {potenziamento vista}: descrizione in scheda.

    →Librarsi in volo» {volo fino a 5m}: descrizione in scheda.

    →Istant Casting» {potenziamento rapidità magica}: descrizione in scheda.

    →Wind speed» {Bonus Velocità 50%}: descrizione in scheda.

    →Angel's Fall» {Bonus Destrezza/Agilità 50%}: descrizione in scheda.

    →Nature Reverence» {comando agenti atmosferici}: descrizione in scheda.

    →Veritas» {discernere bugie}: descrizione in scheda.

    →Arciere Arcano» {frecce magiche}: descrizione in scheda.

    →Chaos» {spada mutaforma}: descrizione in scheda.


    rosadru


     
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    ~ { Endlos, Pentauron


    Forse eri stato troppo avventato. Forse, semplicemente, avevi sperato troppo. Oppure, ancora più facile, eri semplicemente sfortunato. Era già la seconda volta che un nemico di grosse dimensioni aveva, casualmente, una difesa contro i veleni. Iniziavia dubitare dell'efficacia di quel genere di colpi, ma ancor più del fatto che li lanciavi nella vaga ipotesi che il nemico potesse subirne gli effetti. Digrignasti i denti, non poco velatamente arrabbiato. La presenza dell'Aviatore non ti rincuorò: eravate soltanto in due a tenere la coda. Era vero ch'eri stato stesso tu a proporre l'idea, ma cavolo... il drago era un nemico di tutti.

    Stupido drago.
    -fu la prima imprecazione; ti voltasti verso Firion, aggiungendo-
    Almeno sappiamo che resiste ai veleni. Non è una buona notizia, almeno per me. Spero tu non sia un tizio spara veleno, o qui rischiamo grosso.



    Non avevi avuto però tempo per sentire una risposta. Il drago aveva prima cercato di colpire coloro che s'erano issati verso la testa, e quindi aveva mosso la sua coda verso te e il tuo compagno di sventura. Per quanto rapido, notasti subito che la prima avvisaglia del colpo non era diretta a te ma, bensì, all'aviatore. Non ti ci volle molto a metterti davanti a lui, inonando l'armatura di cosmo e irrobustendola. Per tua fortuna, per quanto tremendamente forti, gli attacchi sferrati non erano più potenti di una spadata o di un pugno... Sangue ti uscì dalla bocca come un rivolo d'insoddisfazione, segno che la tua difesa non era riuscita, non del tutto, a contenere la foga del mostro.

    Vediamo come te la cavi ora!

    Approfittando che l'immensa propaggine del drago fosse letteramente a portata di mano, allungasti quest'ultima come a volergliela agguantare. Il gesto fu lesto e favorito dall'estrema vicinanza, cosicché d'assottigliare le possibilità che egli scalsasse la coda in tempo. Questa volta non eri intenzionato ad avvelenarlo, bensì a fargli di peggio... Ti preparasti dunque alla controffensiva, bruciando il cosmo accompagnato dall'avvenire coreografico della costellazione a cui appartenevi.

    L'intero cono nefato delle tue rose nere avrebbe ristretto il suo raggio d'azione, allo scopo di far entrare i fiori direttamente dentro la coda. Se era capace di sputare veleno ed acido, sicuramente poteva da qualche pertugio della coda; come ogni rettile che si rispetti, poi, doveva pur avere una qualche sacca che secerneva il liquido nefasto.

    Vola Rosa di Fatale Incanto, và e compi la tua opera!

    Così i tuoi fiori corvini non solo avrebbero dovuto superare la difesa che le scaglie offrivano alla coda, ma anche colpire la ghiandola che secerneva l'acido, impedendogli di produrlo ancora. Oltre a ciò, s'aggiungeva che le rose, come proprio intrinseco effetto, provocavano un dolore altroce quando colpivano, se non si conta quel loro tagliare a mò di spada.



    Allorquando la tua strategia si fosse rivelata infruttuosa, speravi che, data la distanza quasi nulla, le rose potessero almeno intaccare le scaglie di quella corazza naturale. Cosicché l'Aviatore dietro di te potesse approfittarne e mirar a colpo ferire.


    CITAZIONE

    STATUS

    Status Fisico: Danni da contusione 90%
    Ferite Riportate: Contusioni al petto, rivolo di sangue dalla bocca.

    Condizione Metale: Ancor più deciso a colpire la coda.

    Mana Consumato: 25%
    Mana Residuo: 45%

    Altro: Cambio layout per comodità mia. Subisco una parte di danno pur usando un'attiva giacché il mostro ha vari bonus che compensano in parte il basso che io ho speso; data la dimensione del mostro, ho dato per scontato che il "buco" dell'acido fosse grosso abbastanza da mirarci le rose dentro. Spariam in bene :run:

    EQUIP

    Gold Cloth dei Pesci
    { Equip Armatura }
    Passive: Peso Leggero, Integrità
    Attive: Difesa Fisico/Magica (Consumo Variabile Basso)

    Nonostante ciò, si narra che le Armature d'Oro posseggano un'altra strabiliante capacità: dovendo fungere da difesa per il Cavaliere, esse possono essere usate per parare un'eventuale offensiva che viene rivolta contro di questi potendo anche annullarla. Non solo, si dice anche che l'efficienza di tale protezione derivi dalla volontà del Saint stesso: sono conosciuti casi, infatti, di Gold Saint che hanno deliberatamente abbassato le difese donate dall'armatura in date circostanze.

    Pandora's Box
    { Equip Box }
    Passive: Sacca Dimensionale
    Attive: ndr.

    It's Six o' Clock
    { Equip Orologio }
    Passive: nessuna.
    Attive: non usata.

    ABILITA' PASSIVE

    Seventh Sense
    Passive: Mana +10%

    The Graceful Death
    Passive: Malie (Timore + Rispetto)

    Cosmo's Empowering
    Passive: Sfondo Cosmico

    Fly me to the Moon
    Passive: Volo

    ABILITA' ATTIVE

    Piranhan Rose
    Se e quando le Royal Demon Rose non dovessero bastare, il Cavaliere può far ricorso ad un'altra temibile arma: le rose nere, come una notte priva di stelle, saranno teatro di una triste fine per chi ne diventa vittima. Sicché Mozart potrebbe estendere dinnanzi a sé un cono rettilineo di dieci metri, entro il quale un turbinare nero di fiori e petali andrebbe ad arrecare all'altro non solo un dolore indicibile ma anche ferite profonde, simile al taglio di una spada. E' bene inoltre sapere che la potenza di questi fiori corvini è spesso sufficiente a scardinare interamente una difesa che sia di consumo inferiore al loro.
    Attiva: Rose Taglienti (Consumo Alto)

     
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53 replies since 18/2/2013, 00:26   1357 views
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