Fighting the Beast

Flyers [LAM]

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  1. Harium
     
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    Le fauci di Khellendros fremettero, dischiudendosi e lasciando in vista le mastodontiche zanne.
    Il raschiare interno della gola fece presagire all’Astro cosa stava per succedere.

    E poi giunse l’Inferno nel più alto dei cieli.

    Le fiamme si divincolarono attraverso la dentatura aguzza, venendo poi eruttate per avvolgere un’intera regione di cielo. I minuscoli assalitori furono investiti da un fronte incendiario più imponente di uno tsunami, che tuttavia trovò Harium pronto a proteggersi: avendo capito le intenzioni del titanico fratello, il piccolo rettile alato si era circondato ancora di energia cristallina, su cui le vampe sarebbero fluite con naturalezza.
    Emerse dunque dall’oceano fiammeggiante, gli occhi affaticati si socchiusero per l’intensa calura luminescente.

    Notò Drusilia e il suo protetto Ryusang avvolti da spire di vento, che si diradarono col cessato pericolo.
    Il Biondo propose di ferire gli occhi del bestione, ma a ciò il Drago rispose con veemenza, mista a velata preoccupazione.

    Aspettate ancora un attimo, forse posso ancora farlo ragionare!
    Devo farmi riconoscere da lui, davanti ai suoi occhi.


    La meta erano dunque i bulbi oculari, ma Harium implorava qualche istante per tentare di placare la Bestia.
    Volse le sue ali in tale direzione, aggiungendo inoltre una mesta osservazione.

    Se poi non dovesse funzionare...

    Le ultime parole rimasero bloccate in fondo alla gola, di fianco al cuore.



    Stato fisico: infastidito dal calore intenso
    Stato mentale: risoluto e malinconico
    Energia: 75 – 20 = 55%
    Passive:

    Ali Spirituali [Volo]

    Mente Spettroscopica [Auspex energetico di raggio 30 metri]

    Attive utilizzate:

    Invictus

    CITAZIONE
    Dal profondo della notte che mi avvolge
    nera come il più profondo abisso, da un polo all'altro,
    io ringrazio quali che siano gli dei
    per la mia anima invincibile.
    Nella morsa delle circostanze,
    non mi sono tirato indietro, né ho gridato a squarciagola,
    sotto i colpi di maglio della sorte
    il mio capo sanguina, ma non si china.
    Oltre questo lido di ira e lacrime
    non giace altro che l'orrore dell'ombra
    e tuttavia la minaccia degli anni
    mi trova e mi troverà senza timore.
    Non conta quanto sia stretta la porta,
    quanto sia piena di castighi la vita.
    Io sono il padrone del mio destino.
    Io sono il capitano della mia anima. - William Ernest Henley

    Come l'ultimo baluardo dell'esistenza, Harium si erge in tutta la sua possenza per annullare i pericoli della vita.
    Un aura brillante come mille riflessi di un cristallo avvolgerà il Drago, proteggendolo da attacchi di ogni sorta. Riuscirà ad annullare attacchi magici o colpi fisici di ogni genere, spendendo una quantità di energia proporzionale alla minaccia che si vuole stroncare.
    Tipo: difesa
    Durata: istantanea
    Consumo: variabile (usato ad Alto)(tecnica di difesa fisica/magica)
     
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    L'intuizione si rivelò dunque efficace: ciò che era robusto a sufficienza da proteggere il corpo interminabile di quella bestia, altrettanto forte era da ferirlo. Al pari di una spada, al pari di un incantesimo, le scaglie del nemico sarebbero potute rivelarsi armi insperate, dalle quali certo d'ora in avanti avrebbe prestato sempre più attenzione dal privarsi.

    Fui invitato a rivolgere l'attenzione altrove quando la creatura alata che mi sosteneva sulle sue possenti spalle rispose al richiamo in lontananza di un suo simile: un grifone, e con esso in sella un altro aviatore!

    « Virginia? »

    E fu una visita enormemente gradita, poiché noto era il suo ruolo di medico all'interno della nostra squadra! Più che armi per abbattere il drago, erano scudi per difenderci ciò di cui in quel momento avevamo più bisogno.

    « Ti ringrazio! »

    Afferrai la boccetta che ci venne donata, e per il momento decisi di riporla ben al sicuro nell'armatura; sebbene la stanchezza iniziasse a presentarsi fastidiosamente, ancora non era giunta la soglia limite della sopportazione.... un solo uso ne era concesso: troppo preziosa, per sprecarla così ingenuamente.

    « Mozart! »

    Fortunata fu Virginia ad allontanarsi in tempo, poiché tutto ci saremmo potuti aspettare fuorché quello: quella bestia... era in grado di dar vita alle sue scaglie?! Che diavolo...
    Il Cavaliere venne attaccato, e del nemico più piccolo decise di non curarsi pur di colpire il nostro bersaglio primario: chiari ed ovvi erano gli intenti. L'offensiva precedente aveva sortito i propri effetti, ed il mostro cercava di prender tempo affinché non potessimo infierire ulteriormente... scelta scaltra dunque quella di Mozart, ma altrettanto rischiosa.

    « Maledizione... »

    Frapposi dunque lo scudo fra la mia gola ed il morso della creatura appena generata, ed un suono di metallo annunciò il conflitto dei suoi denti sull'armatura a mia protezione. La mano destra, disimpegnata, scattò dunque su un fianco ad afferrare l'ascia, e con un movimento secco ma preciso la lanciai in direzione dell'altra cavalletta gigante. Non tanto per ferirla, ma similmente a quanto svolto per il drago, per attirarla stavolta contro l'altra a mio ridosso e liberare il compagno dalla sua morsa.
    A quel punto se fossi riuscito nell'impresa avrei afferrato la Wild Rose, spada che delle rose più passionali portava il colore, ed avrei cercato con un fendente di tagliare a metà ambedue i nemici, e con un altro di colpire a debita distanza la parte ancora scoperta del dragone gigante.
    Lasciando al cavaliere, per il momento, la piena libertà di concentrarsi pienamente sul vero bersaglio.

    Riassunto post: mi difendo dal morso usando lo scudo. Uso poi Gancio d'arme per tirar via la cavalletta da Mozart, attirandola a me, evitandogli ulteriori fastidi. Se riesco nell'impresa, con la spada impregnata dell'incantesimo Lame d'aria genero due fendenti uno dietro l'altro. Il primo cerca di tagliare a metà le due cavallette, il secondo punta invece alla parte ancora scoperta della coda.
    NB: conservo ancora la boccetta!

    Mana: 45% -10% - 10% = 25%

    Riassunto delle passive possedute:
    • Maestro d'arme: capacità di usare con maestria qualsiasi arma.
    • Filo incantato: legame magico che gli permette di richiamare a se le sue armi.
    • Volontà del Guerriero: power-up del 50% alla destrezza (NB: con le armi indosso gli consente semplicemente di avere un'agilità normale nonostante il peso, se disarmato rappresenta a tutti gli effetti un +50%)

    Equipaggiamento: (immagine)
    • Arco Lungo + frecce
    • Lancia Lunga
    • Spada ad una mano
    • Ascia Monopenne
    • Morningstar
    • Pugnale [x2]
    • Armatura Completa
    • Scudo piccolo

    Tecniche:

    Gancio d'arme.
    La prima regola di un guerriero è quella di combattere in condizioni favorevoli, in modo da migliorare il proprio rendimento sul campo di battaglia. Per un esperto del corpo a corpo come Firion, nonostante sia assolutamente in grado di lanciare perfettamente con archi, balestre e molto altro ancora, l'ideale è appunto non aumentare troppo la distanza che intercorre tra lui ed il proprio nemico. A tal proposito ha elaborato un espediente tanto originale quanto efficace; lanciando una delle sue armi, tenterà di incastrarla al corpo o all'armatura del proprio avversario come fosse un rampino, ed utilizzando la sua abilità del richiamo attraverso il filo magico, lo trascinerà con forza verso di sè (o viceversa, sarà lui a proiettarsi verso il bersaglio), in modo da effettuare un attacco ravvicinato.
    Consumo: Variabile. (medio in questo turno)

    Lame d'aria
    Fra i vari elementi padroneggiati del cavaliere esiste il vento, uno dei compagni più fedeli per un Aviatore in sella al proprio grifone.
    Avvolgendo una o più delle sue armi del suddetto elemento, Firion sarà in grado, con un movimento secco e preciso, di rilasciare a distanza delle bordate d'aria simili a delle lame affilate. Ne possono essere generate fino a 3, ciascuna indipendente dall'altra.
    Consumo: Medio.
     
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    Confine sud-ovest del Pentauron.
    Presidio Centrale, Endlos.

    Firion, Mozart.

    La suorina, fino ad un minuto prima intenta ad osservare il Cavaliere Celeste con l'ingenua curiosità di una bambina davanti ad atteggiamenti alieni alla propria natura infantile, era ormai quasi scomparsa all'orizzonte, piccola ombra fra la polvere e la puzza di zolfo che dalla testa della Bestia era stata spinta fino a loro dal vento avverso.

    Intanto una cavalletta grande quanto un bambino aveva appena aggredito Mozart, attaccandosi all'armatura nel tentativo di staccargli un arto a morsi e -chissà- magari anche la testa. Palesemente sicuro di non subire dei danni rilevanti, il Cavaliere non perse tempo nel liberarsi, piuttosto si gettò all'attacco delle parti scoperte del mostro, lanciando le proprie rose e lasciando che si infilzassero nella carne del rettile al pari di pungiglioni d'insetto. Un altro verso di dolore giunse in lontananza dalla bocca della creatura, intensificandosi poi quando una lama invisibile non lo ferì nuovamente.

    A quell'urlo si sarebbe forse unito anche quello di Mozart: ignorando la scaglia viva su di lui, aveva lasciato alla bestaccia totale libertà di movimento. Quando poi fu scaraventata via sia dalla propria preda e dall'intervento dell'Aviatore suo amico, questa riuscì a strappare dal primo un grosso brandello di carne dalla parte scoperta della corazza, proprio sul braccio, tramutando l'oro dell'armatura in rosso vermiglio. Il tutto, prima di morire e cadere inerme nel mare di terra e polvere che sosteneva quell'immenso vascello di scaglie e fuoco.

    Un altro rumore assordante, in parte simile allo scoppio di un incendio, avrebbe ridestato il vostro interesse e, alzando lo sguardo, avreste notato la coda nuovamente all'attacco, pronta ad investirvi con l'ennesima pioggia di acido.



    Drusilia, Ryusang, Harium, Mugen.

    Soli davanti al volto della Bestia, il gruppo dei soldati aerei si ritrovò di fronte ad un bel dilemma, perfettamente visibile aldilà delle lingue infuocate lanciate contro di loro.

    « E ora che si fa? Proviamo ad accecarlo? »

    Nonostante il biondo fosse conosciuto da entrambi i compagni per il carattere irruento e numerose "ragazzate", in quella situazione il suggerimento suonò come molto, molto intelligente e ben ponderato.

    Aspettate ancora un attimo, forse posso ancora farlo ragionare!
    Devo farmi riconoscere da lui, davanti ai suoi occhi. Se poi non dovesse funzionare...


    Gli occhi smeraldini della Dama del Vento si voltarono verso il Drago, mentre gli mostrava l'espressione più confusa che potesse uscirle in quel momento. Mancava poco che quella bestia non giungesse al Pentauron, e non potevano certo aspettare che facesse i suoi comodi. Doveva tuttavia ammettere che anche Harium avesse le sue ragioni: erano entrambi draghi per dirne una e, a quanto aveva capito dalla proposta del suo Aviatore, dovevano esserci sicuramente dei legami fra l'uno e l'altro. Non si sarebbe comportato così, altrimenti.

    -Va bene- disse infine, concedendogli una possibilità -Ricorda però che il tempo ci è nemico.

    Contemporaneamente a quelle parole li raggiunse il soldato Mugen, solo nonostante un aviatore fosse rimasto nelle retrovie con lui solo pochi attimi prima.

    -Dov'è Zefrahm?

    Fu l'unica domanda che potè pronunciare il Gran Maestro. Poi il cielo divenne scuro, ed il gruppo fu investito da una nuova pioggia di scaglie.


    Dawn of War

    Mozart si prende un danno in più come malus per un errore di valutazione. Gli vien staccato a morsi un pezzo di carne del braccio e, per colpa del trauma e forse la lesione del muscolo, non può più muoverlo perfettamente (i movimenti sono indecisi e più deboli). Tutti gli altri non subiscono danni rilevanti.

    Mozart e Firion (coda)
    Mozart: hai peccato di leggera autoconclusività nei confronti della cavalletta, dunque ti ho inferto un danno più consistente come malus. Nonostante non possa farti nulla a causa dell'armatura, resta il fatto che averle la bestiaccia addosso, date le dimensioni, ti creerebbe grossi problemi nei movimenti. Per quanto riguarda il mana, correggi: una volta assunta la pozione ritorni al 110%, come da passiva.
    In ogni caso, l'attacco di entrambi va a segno, sia alla cavalletta che alla coda.
    Lo stato di "salute" effettivo della coda del Drago è del
    100-20(sensibilità sulla pelle in assenza di scaglie)-10-5= 65%
    A questo punto, la coda-pungiglione riprende ad attaccarvi, e vi lancia contro dell'acido da considerare come tecnica ad area a consumo critico.

    Scaglie di Drago:
    [...]Uno dei metodi per non far si che le scaglie si irrigidiscano fino ad impedirgli i movimenti, è quello della muta: grazie a specifiche contrazioni muscolari, il Drago è in grado di eliminare le parti di pelle più dura e lanciarle via dal corpo cosicchè ne siano sostituite in futuro da nuove. Le scaglie più dure hanno una consistenza superiore al metallo, e possono perfino essere usate come armi, il tutto prima che possano assumere le forme grottesche e raccapriccianti di creature coperte da un esoscheletro simile a quello del Drago, sebbene molto più debole. Hanno una forma molto simile a quella di cavallette della grandezza di un bambino, con tanto di ali in grado di sostenerle in aria.
    [...]Altra importante peculiarità di simili, preziosissime scaglie è quella di proteggere la bestia da qualunque tipo di agente esterno, temperatura ambientale compresa, così da mantenere quella corporea a centinaia di gradi centigradi. Qualunque cosa non può entrare: gli unici punti di accesso fra gli apparati interni e gli esterni sono: la bocca del pungiglione, [...]

    Drusilia, Ryusang, Harium, Mugen (testa)

    Ecco a voi una nuova pioggia di scaglie tutta per voi! E' esattamente come prima, ma più potente: contatela come un attacco ad area a consumo alto. Altro consiglio: la testa ha dei parametri esattamente come la coda: fino a che la sua "salute" non scende abbastanza, il drago non cade. Per tal ragione, che Harium cerchi di non perdere troppo tempo nel farsi riconoscere a livello di turnazione (anche in-game il tempo non è a favore dei combattenti).

    Scaglie di Drago:
    [...]Uno dei metodi per non far si che le scaglie si irrigidiscano fino ad impedirgli i movimenti, è quello della muta: grazie a specifiche contrazioni muscolari, il Drago è in grado di eliminare le parti di pelle più dura e lanciarle via dal corpo cosicchè ne siano sostituite in futuro da nuove. Le scaglie più dure hanno una consistenza superiore al metallo, e possono perfino essere usate come armi, il tutto prima che possano assumere le forme grottesche e raccapriccianti di creature coperte da un esoscheletro simile a quello del Drago, sebbene molto più debole. Hanno una forma molto simile a quella di cavallette della grandezza di un bambino, con tanto di ali in grado di sostenerle in aria.
    Fiamma:
    [...]L'aria diventa bollente, arde nelle sue fauci: inferno in terra per anime e corpi [...]



    Conteggio feriti: 1
    Conteggio disabili: 0
    Conteggio morti: 1

    Prossima scadenza: Lunedì 20 Maggio (compreso).
    Per dubbi o qualunque altra cosa: chiedete in bacheca e vi sarà data risposta.
    Enjoy!


    luxva

    crocedrusilia
    » Status Energetico: 55%

    » Status Fisico: illesa.

    » Status Psicologico: Concentrata.

    » Note: il png si difenderà da questo attacco al prossimo turno.

    Oggetti:
    Armi:
    • Alcarcalime
      (arco+frecce= 2pt)
      IMMAGINE ALLEGATA
      Dimensioni: 1m circa
      Materiale con cui è fatto: Lega proibita argentata con rune elfiche in oro ricamate lungo tutto l'arco.
      Descrizione: Arco di una gittata elevatissima: circa 30m.

    • Nanatsusaya
      (spadone semplice= 1pt)
      IMMAGINE ALLEGATA
      Dimensioni: 1m circa
      Materiale con cui è fatto: Caos cristallizzato.
      Descrizione: Una lama di raffinata bellezza, appare come uno spadone di un singolare materiale trasparente con ben sette punte. In più emana una inquietante aura violacea.


    Famiglio:
    • Grifone adulto
    Il grifone è una creatura leggendaria con il corpo e la coda di leone, artigli, ali (qualora si trattasse di un esemplare femmina) e testa d'aquila. Questa ha orecchie molto allungate; sono a volte descritte come da leone ma spesso anche da cavallo, a volte anche piumate. Simboleggia custodia e vigilanza, e solitamente son creature perfette da mettere a protezione di tesori particolarmente rari. Inoltre la sua figura riunisce in sè l'animale dominante sulla terra, il leone, con quello dominante in cielo, l'aquila, dunque è anche simbolo di perfezione e potenza. L'esemplare in questione è l'unico grifone albino vivente nel territorio di Endlos, una femmina, unico per la sua bellezza, tuttavia particolarmente delicato. Questo è caratterizzato da un piumaggio candido come la neve, esattamente come lo è il manto da felino del corpo di chimera. Unica macchia di colore, quasi ad impreziosirlo più che a sporcarlo, è l'oro di due grandi occhi lucenti. Si dice che, differentemente dai suoi fratelli, questa creatura sia stata trovata dal Gran Maestro nel Presidio del Nord, e che l'abbia portata con sè perchè colpita dalla sua bellezza esotica ed il candore lunare. E' anche un esemplare particolarmente grande; infatti è lungo quasi tre metri, con un'apertura alare di ben 6 m.

    [Punti base famiglio (3pt) + taglia grande (5pt) + volo (5pt) + artigli (1 pt) + becco (1 pt) = 14pt TOT]

    Nonostante il suo piumaggio albino, non si può certo dire che Aeglos sia una creatura delicata; abituato alle temperature più impervie e alle bestie più selvatiche e pericolose, la creatura dimostra una particolare capacità di resistenza agli attacchi, che gli permette di riportare meno danni rispetto un normale esemplare della medesima specie. In termini gdr, si tratta di un bonus passivo del 50% all'attributo "Resistenza".
    Come se non bastasse, è dotato di una muscolatura corta e possente che, sebbene non gli permetta una particolare agilità o rapidità, lo rende capace di compiere sforzi di molto superiori rispetto agli altri grifoni, come ad esempio trasportare più gente sul proprio dorso o fare dei danni ad un avversario con un semplice colpo fisico.
    In termini gdr, si tratta di un bonus passivo del 50% all'attributo "Forza".


    [Punti bonus Resistenza (5pt) + bonus Forza (5pt)= 10pt TOT]

    Occhi congiunti
    Aeglos non è un grifone come gli altri, e non lo è soltanto per il piumaggio candido, gli occhi d'oro ed il portamento aggraziato eppure maestoso, oltre ad essere la cavalcatura scelta del Gran Maestro del Liberis. Lui è molto di più. Lui, anzi lei, ha superato un lungo ed estenuante addestramento all'Albero Casa, delicati esperimenti da parte della Corona della Via della Genesi uniti a cure per migliorare la sua vita e le sue prestazioni a causa della debolezza fisica dovuta allo stato genetico di albinismo. Ha superato tutto, e non è stato facile, eppure la soluzione è giunta dal sangue stesso della sua padrona. Come narrano alcune leggende, infatti, il sangue degli angeli che in parte scorre nelle vene di Drusilia, ha proprietà particolarmente potenti per chi è in grado di sfruttarle, davvero molto simili a quelle decantate per la famosa "pietra filosofale". Il risultato? Oltre ad un recupero totale da tutte le carenze e malattie da esse generate, il volatile possiede ora anche un legame empatico con il Gran Maestro; Drusilia sarà in grado, infatti, a seconda del suo semplice desiderio, di vedere tutto ciò che passerà sotto lo sguardo vigile della chimera, come se i suoi occhi fossero i propri.

    [Punti passiva Occhi Congiunti (5pt)]


    » Abilità Passive

    →Aura di Venere» {malia d'Amore}: descrizione in scheda.

    →Avatar dell'Amor Sacro» {anti-malia}: descrizione in scheda.

    →Aura dei Giusti» {malia di Carisma}: descrizione in scheda.

    →Resistenza alle Manipolazioni Psichiche» {percezione intrusioni mentali}: descrizione in scheda.

    →Volontà di ferro» {Bonus enegetico del 10%}: descrizione in scheda.

    →Essenze e presenze nascoste» {auspex passivo 15m}: descrizione in scheda.

    →Legame con la Fonte» {resistenza a veleni e malattie}: descrizione in scheda.

    →Linfa degli Angeli» {proprietà del sangue dei Galanodel}: descrizione in scheda.

    →Corpo Celeste:» {emana luce e non ha ombra}: descrizione in scheda.

    →Vista Ultra - Sviluppata 1» {scurovisione}: descrizione in scheda.

    →Vista Ultra - Sviluppata 2» {potenziamento vista}: descrizione in scheda.

    →Librarsi in volo» {volo fino a 5m}: descrizione in scheda.

    →Istant Casting» {potenziamento rapidità magica}: descrizione in scheda.

    →Wind speed» {Bonus Velocità 50%}: descrizione in scheda.

    →Angel's Fall» {Bonus Destrezza/Agilità 50%}: descrizione in scheda.

    →Nature Reverence» {comando agenti atmosferici}: descrizione in scheda.

    →Veritas» {discernere bugie}: descrizione in scheda.

    →Arciere Arcano» {frecce magiche}: descrizione in scheda.

    →Chaos» {spada mutaforma}: descrizione in scheda.


    rosadru


     
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    Il Nibbio

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    Aspettate ancora un attimo, forse posso ancora farlo ragionare!
    l'affermazione di Harium attirò su di lui lo sguardo perplesso di due iridi cerulee
    Devo farmi riconoscere da lui, davanti ai suoi occhi. Se poi non dovesse funzionare...

    Combattuto tra la convinzione di aver udito male e il sospetto che il collega potesse star forse sragionando, il Nibbio cercò il volto del Gran Maestro: vi lesse né più né meno la sua stessa confusione, e d'un tratto si sentì meno smarrito. Mal comune, mezzo gaudio...

    -Va bene-
    concesse la Dama del Vento
    -Ricorda però che il tempo ci è nemico.

    Mentre l'Astro si metteva in azione, la Volpe rossa che aveva intravisto ad inizio missione si ricongiunse a loro... e la domanda che attraversò la mente del biondino fu la stessa che trovò strada attraverso le labbra dell'Alfiere Errante.

    -Dov'è Zefrahm?

    Non ci fu tempo per ricevere una risposta: il cielo fu oscurato da una nuova pioggia di scaglie, e agli Aviatori non restò che farvi fronte... e secondo la tradizione per cui “cavallo che vince non si cambia”, il Sergente evocò ancora una volta la Crisalide, affinché proteggesse sé stesso e la sua cavalcatura.

    Dopodiché attese: attese che Harium intavolasse una conversazione col cugino,
    attese che il Gran Maestro dei Liberis ordinasse la carica contro il mostro,
    e -soprattutto- attese di riprendere fiato.
    Iniziava a sentirsi un po' stanco.


    Status Fisico: Stanchino
    Status Psicologico: Risoluto
    Energie Residue: 65% - 20% = 45%

    Crysalis: Adoperando la propria affinità con l’indomito Vento, il giovane può racchiudere sé stesso o un alleato in un bozzolo fatto di correnti d’aria; in questo modo, certi tipi di attacchi potranno essere smorzati, mitigati o annullati dal vento violento.
    Il bozzolo di vento si muove insieme al bersaglio su cui è stato applicato; entrarvi in contatto vuol dire ritrovarsi la parte interessata flagellata da lame di vento.
    Consumo: Variabile > Alto
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Mozart Von Baltasar
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    ~ { Endlos, Pentauron


    Gridare e non per la vittoria. Il tuo urlo era di sofferenza, pieno fino all'orlo di uno straziante e lancinante dolore; i denti della creatura scavarono nella tua carne, e quando Firion ebbe modo di trascinarla via, essa portò con sé un pezzo di te. Tuttavia, quando ti fu possibile calar di tono, guardasti quel mostro con un tipo nuovo di sguardo e facesti:

    Spero tanto che ti vada di traverso.

    Non c'era però tempo per tergiversare: il nemico, come te, figlio dell'urlo e del dolore, aizzava a sua forza l'acido di cui prima, come a voler ricominciare da capo lo spettacolo degli esordi. Il dolore e la sofferenza erano un macigno, difficilmente avresti potuto difenderti se non avessi avuto dalla tua parte l'Armatura. Fu, infatti, quest'ultima che brillò dell'oro a lei proprio per fungere da schermo. Tu cercasti soltanto di coprire quelle zone che non essa non difendeva, riducendo la possibilità che l'acido andasse sulla carne e aumentando invece quella che colpisse solo la corazza; una fatica immane ma necessaria, che ti vide sopravvivere - di nuovo - al colpo nemico. Non sapevi però cosa ne sarebbe stato dell'Aviatore, che non avevi potuto aiutare.

    Tutto bene? Oh Athena, non dirmi che si è sciolto...

    Forse anche un po' stupidamente, non aspettasti di sincerarti che fosse davvero morto - girarti era ancora più difficile e faticoso dell'essersi soltanto rannicchiato - e quindi decidesti di dare a quel mostro pan per focaccia!


    Pagherai per le vite che hai rubato! Vola Rosa Bianca, nutriti del suo sangue!


    Deciso a non dare più respiro a quell'immonda creatura, si elevò in te il cosmo fino a raggiungere l'Ultimo Senso, la pienezza della tua Costellazione, che vibrò alle tue spalle formando il segno dei Pesci nel suo splendore galattico. Proruppe dunque dalle tue mani un bagliore banco, descritto in un fiore all'apparenza gentile, che invece fu subitamente scagliato verso il bersaglio. V'era da dire che, normalmente, la tua mossa doveva mirare al cuore - al muscolo per intenderci - e succhiarne il sangue; solo che la bestia era grande, il tuo raggio d'azione, invece, era minuscolo. Speravi che la rosa però avvertisse la presenza di una qualche vena coronaria, di quelle preziose per il trasporto del sangue vitale. Volevi che vi si conficcasse, che succhiasse il prezioso plasma, tingendosi i petali fino a diventare rossa.

    Il tutto aggravò la tua stanchezza e il dolore fisico, ma niente era in confronto a quanto speravi di aver fatto al nemico. A quel giro, eri ormai sicuro che ben presto la coda avrebbe ceduto, mentre tu potevi anche considerare l'ipotesi di non difenderti più - o non completamente - con il solo obiettivo di profonderti nell'attacco, si spera, finale.




    CITAZIONE

    STATUS

    Status Fisico: Danni da contusione 65%, stanchezza aggravata, perdita di sangue ingente, difficoltà nei movimenti repentini
    Ferite Riportate: Contusioni al petto, rivolo di sangue dalla bocca, tagli e abrasioni di livello scarso, morso profondo al braccio

    Condizione Mentale: Ouch!

    Mana Consumato: -60% +10%
    Mana Residuo: 20%

    Altro: il 10% corrisponde a quanto non ho aggiunto prima (come dettomi in bacheca), paro l'alto con un alto, contrattacco con un critico alla coda; se Firion beve la pozione e recupera mana, potrebbe magari sferrare qualche colpo finale al bersaglio e sperare di vincere D:

    EQUIP

    Gold Cloth dei Pesci
    { Equip Armatura }
    Passive: Peso Leggero, Integrità
    Attive:

    Pandora's Box
    { Equip Box }
    Passive: Sacca Dimensionale
    Attive: ndr.

    It's Six o' Clock
    { Equip Orologio }
    Passive: nessuna.
    Attive: non usata.

    ABILITA' PASSIVE

    Seventh Sense
    Passive: Mana +10%

    The Graceful Death
    Passive: Malie (Timore + Rispetto)

    Cosmo's Empowering
    Passive: Sfondo Cosmico

    Fly me to the Moon
    Passive: Volo

    ABILITA' ATTIVE

    Armatura d'Oro
    già citata
    Attiva: Difesa Fisica (Consumo Variabile Alto )

    Bloody Rose
    Prima del trio, origine e fonte del ciclo della morte che da vita al florilegio di tecniche del Mozart, è la Rosa Bianca la tecnica più potente di cui egli possa disporre. Rappresentando la punta massima dell'espressione offensiva cui essa appartiene, detiene anche il più pericoloso e mortale dei poteri. Il suo secondo nome, cioè rosa vampiro, ben testimonia la valenza offensiva di questo fiore candido ma destinato a tingersi di rosso. Difatti, quando il Cavaliere la scaglia, dopo averla stretta fra le dita, essa viaggia - senza errore - fino al vitale muscolo cardiaco. Tenterà così di trafiggere il cuore della vittima designata, iniziando subito ad assorbirne il sangue fino a tinteggiare i propri petali dello stesso colore. Compiuta la sua opera, il fiore diverrà una rosa rossa dando inizio così al ciclo che la porterà, infine, a scurirsi... e tuttavia tale processo significherà per la vittima se non la morte (scene gdr o quest), un danno potenzialmente fatale (duelli).
    Attiva: Rosa Vampiro (Consumo Critico)

     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Terminata la vita di quella schifosa emanazione la Volpe Rossa proseguì la traversata.
    Volava in direzione del muso con l'obiettivo di ricongiungersi al resto della squadra aerea.
    Due erano rimasti coraggiosamente alla coda ed uno era caduto sotto i suoi occhi.
    Cosa lo aspettava una volta al muso?

    Muovendosi il più velocemente possibile raggiunse il gruppo di testa, lieto di constatare che fosse ancora illeso. Ma vedendolo giungere da solo l'Alfiere Errante gli pose la domanda terribile.

    -Dov'è Zefrahm?

    Solo allora si rese conto che non conosceva il nome del compagno caduto.
    Ma in fondo questa era la natura della guerra.
    Combattere e morire fianco a fianco con uno sconosciuto, un compagno, per affrontare il comune nemico.
    Lui, che sapeva poco e nulla di quel valoroso guerriero, aveva ricevuto il fardello di assistere alla sua dipartita. Ma nonostante ciò aveva sofferto per il compagno caduto e ne aveva vendicato la morte.

    “E' caduto.”

    Pronunciò solennemente.

    “E' stata una di quelle bestie schifose.”

    Spiegò brevemente, senza aggiungere tutti i dettagli più raccapriccianti.

    Non ci fu tra l'altro il tempo, dato che il cielo ridivenne scuro anticipando le insolite precipitazioni che avevano già avuto modo di incontrare.

    Nuovamente il Demone preparò ad accogliere le scaglie.
    Fece scorrere l'energia nei suoi tessuti rendendo la sua carne più dura della roccia.
    Ed ancora una volta le scaglie gli rimbalzarono contro senza scalfirlo.

    Presto...
    Esalò un sospiro affannato.
    … molto presto avrebbe ricambiato la cortesia.



    CITAZIONE
    Condizioni fisiche: ottime, qualche graffio sulla schiena
    Condizioni psicologiche: deciso e impaziente
    Energie: 65%-20%=45%

    Tecniche utilizzate:

    ~Corazza del guerriero
    Mugen si concentra sul suo corpo irrorando di una nuova energia ogni fibra del suo essere. Questo stato quasi meditativo è in grado di potenziare le sue normali caratteristiche fisiche rendendo le sua carne, le sue ossa e la sua pelle più simili alla roccia e al metallo per quanto riguarda la consistenza. Diventa così in grado di resistere agli urti e ai tagli senza ferirsi o rimanere danneggiato.


    Consumo: Variabile Durata: Istantanea (usata a Alto)

    Passive:

    ~Retaggio di una volpe Rossa:
    Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna, udito iper sviluppato (5 punti)]


    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]


    Equip:

    ~Lama di una Volpe guerriera:
    Mugen è sempre accompagnato dalla sua spada. Realizzata in acciaio itemprato, si tratta di un arma di ottima fattura. La lama raggiunge i 120 cm di lunghezza, perfetta e bilanciata. Ha uno spessore di 1.7 cm nella sezione centrale. La lama si assottiglia sempre più verso i bordi, creando un doppio filo estremamente tagliente di appena un mm ed una terribile punta acuminata. E' dotata di guardia sempre in acciaio da 15 cm, e di un elsa di 25 cm, che permette un’impugnatura comoda e salda. L’intero oggetto ha una colorazione grigiastra. La spada è stata bene studiata per quanto riguarda il peso, che non supera i due chilogrammi. Normalmente riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la volpe tiene al fianco sinistro. Uno strumento valido e funzionale.


    ~Bokken di Fanedell
    Non con il solo acciaio combatte il samurai e benché il Demone Volpe abbia con sé delle vere e proprie armi naturali, Fanedell gli ha fornito ciò che accompagna tradizionalmente l’addestramento dei samurai e anche alcune delle battaglie successive al completamento della sua formazione: una spada di legno dalla forma e dalle dimensioni di quella delle armi più tipicamente usate dai samurai. Tuttavia questo non è un mero pezzo di legno, per quanto pregiato, ma ha altresì una proprietà particolare: se impugnato e con la previa spesa di un quantitativo Variabile di energia, l’arma può allungarsi di altri tre, cinque, sette o dieci metri, risultando così utile in svariate situazioni, anche non prettamente combattive.
     
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  7. Harium
     
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    La titubanza dei due compagni era comprensibile, eppure scelsero di affidarsi alle intenzioni dell’Astro. Corroborato dalla fiducia, il nostro si proiettò verso il muso titanico di Khellendros, attraversando l’aria con i muscoli tesi e le ali spiegate.

    La saetta color smeraldo fu nuovamente inondata da una frana di scaglie, spioventi dal cielo per seviziare la terra. Un guscio d’energia serafina avvolse il rettile ancestrale, e le placche rimbalzarono su di esso come innocuo brecciolino: l’ostilità del Drago maggiore si faceva sempre più testarda, e ciò fu solo un'altra breccia nel vecchio cuore di Harium.

    Sperò di farsi notare, mentre si avvicinava all’enorme occhio della Bestia, e solo un brivido di paura avrebbe scosso il nostro nel momento in cui quell’abisso di pupilla si sarebbe posato sulla piccola sagoma del corraziale. Poi l’antico Drago tirò fuori le stille di vigore rimastegli in corpo, disseppellendo al contempo un lemma talmente arcaico da essere ignoto al mondo stesso.

    Yldo kim on fàreþ, Khellendros, onsyn blacað gomelfeax gnornað-wat ßøv, iuwine: æþelinga eorþan orwefenè!

    Il suo grido intonava una supplica, declinata nella lingua primordiale che solo un figlio del Caos poteva conoscere. Per accompagnare la preghiera, l’Intergalattico rievocò anche antichi ricordi, plasmandoli col benestare della magia dinnanzi all’iride del furioso dragone. Così l'altro avrebbe rivisto i tempi lontani, in cui solo loro occupavano l’amalgama informe dell’Universo, in cui erano empaticamente felici e liberi. Poi la visione sarebbe mutata nei tempi felici dell’oggi, nella serenità di un mondo sperduto che bramava di vivere ancora. Voleva fargli capire che la via della distruzione non poteva instillare serenità.

    Æþelinga eorþan orwefenè!

    Ripeté con vigore, facendo fluire tutto se stesso in quel grido disperato.
    Il Caos non salverà la tua anima.



    Stato fisico: quasi stremato, ma fondamentalmente illeso
    Stato mentale: disperato
    Energia: 55 – 25 = 30%
    Passive:

    Ali Spirituali [Volo]

    Mente Spettroscopica [Auspex energetico di raggio 30 metri]

    Attive utilizzate:

    Invictus

    CITAZIONE
    Dal profondo della notte che mi avvolge
    nera come il più profondo abisso, da un polo all'altro,
    io ringrazio quali che siano gli dei
    per la mia anima invincibile.
    Nella morsa delle circostanze,
    non mi sono tirato indietro, né ho gridato a squarciagola,
    sotto i colpi di maglio della sorte
    il mio capo sanguina, ma non si china.
    Oltre questo lido di ira e lacrime
    non giace altro che l'orrore dell'ombra
    e tuttavia la minaccia degli anni
    mi trova e mi troverà senza timore.
    Non conta quanto sia stretta la porta,
    quanto sia piena di castighi la vita.
    Io sono il padrone del mio destino.
    Io sono il capitano della mia anima. - William Ernest Henley

    Come l'ultimo baluardo dell'esistenza, Harium si erge in tutta la sua possenza per annullare i pericoli della vita.
    Un aura brillante come mille riflessi di un cristallo avvolgerà il Drago, proteggendolo da attacchi di ogni sorta. Riuscirà ad annullare attacchi magici o colpi fisici di ogni genere, spendendo una quantità di energia proporzionale alla minaccia che si vuole stroncare.
    Tipo: difesa
    Durata: istantanea
    Consumo: variabile (usato ad Alto)(tecnica di difesa fisica/magica)

    Reminiscenze

    CITAZIONE
    I ricordi, queste ombre troppo lunghe
    del nostro breve corpo,
    questo strascico di morte
    che noi lasciamo vivendo
    i lugubri e durevoli ricordi,
    eccoli già apparire:
    melanconici e muti
    fantasmi agitati da un vento funebre. - Cardarelli

    Dai meandri della memoria fuoriescono i ricordi e le persone del passato. Davanti agli occhi del nemico si ricostruiscono i luoghi dei tempi andati.
    I fantasmi del passato rincorrono l’esistenza e i loro effetti psicologici cambiano a seconda del soggetto che subisce tale tecnica.
    Questa tecnica sarà solo un diversivo che materializzerà nella mente del nemico un ricordo a sua scelta, che apparirà vivido come quando è stato vissuto. L’impressione durerà un turno, per poi dissolversi come fumo e tornare negli anfratti della memoria.
    Consumo: basso

    Note: uso la tecnica Reminiscienze per mostrare al dragone i ricordi dei tempi felici. Harium dice più o meno questo: “Fermati e guardami, Khellendros, guarda come ho trovato la pace senza più annientare, ascoltami: il Caos non salverà la tua anima!”
     
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    Fui stavolta colto alla sprovvista.
    Focalizzato completamente nell'abbattimento della coda, commisi per un istante l'ingenuità di sottovalutarla, considerandola forse ferita a sufficienza da impedirle di ricorrere ancora al suo acido.
    Quando la replica del suo primo attacco giunse dunque in nostra direzione, ben poco tempo ebbi a disposizione per dar vita ad una difesa. Scudo ed armi sarebbero servite ben poco, in quel momento...

    Tutto bene? Oh Athena, non dirmi che si è sciolto...

    « Non del tutto »

    La mia voce l'avrebbe forse colto alla sprovvista, poiché dal nulla giunse poco vicino alle sue spalle.
    Nel bel mezzo del vuoto che rappresentava per noi in quel momento il cielo, un solo appiglio il mio occhio riuscì a cogliere nella frenesia del momento: lo scintillio dorato della sua armatura. E ad essa, senza arrecare alcun danno, era stata incastrata una delle mie armi, affinché potessi utilizzarlo come solido appiglio per trascinare via il più presto possibile il mio corpo.
    Non funzionò appieno, poiché lento si rivelò comunque lo spostamento del corpo con l'annesso grifone sottostante, ma quanto meno impedì all'acido di investirmi in pieno...

    « E' ora di farla finita. »

    Estrassi dunque la boccetta precedentemente protetta nell'armatura, e ne sorseggiai il liquido contenuto all'interno.
    Afferrai l'arco, e lo sguardo cadde sulla rosa bianca lanciata un istante prima da Mozart.
    Si mossero all'unisono tutte le armi fedelmente ancorate alla mia armatura, e mosse da nient'altro che magia ognuna di esse andò a disporsi ordinatamente sull'arma arcuata ben salda nella mia presa. Bastò solo un comando, ed in un'istante l'intero arsenale abbandonò all'unisono il proprio padrone, scagliandosi con una ferocia inaudita su ciò che fino a quel momento era stato il loro unico bersaglio.
    La coda sarebbe dovuta cadere.

    Riassunto post: mi difendo dall'acido usando Gancio d'arme come schivata, a consumo medio. Non essendo sufficiente a coprire l'alto, parte dell'acido lanciato colpisce comunque Firion. L'armatura attutisce un minimo l'impatto, ma la metà destra del suo corpo viene per buona parte ustionata.
    Nb: come appiglio per tirarmi via viene usato Mozart XD ma la tecnica non gli cause danni, e viene fatta prima della sua offensiva finale in modo da non sbilanciarlo.
    In seguito, bevo la boccetta per il ripristino del mana e lancio il critico alla coda.

    Mana: 25% -10% = 15%. Ripristino al 100% con boccetta - 40% = 60%

    Riassunto delle passive possedute:
    • Maestro d'arme: capacità di usare con maestria qualsiasi arma.
    • Filo incantato: legame magico che gli permette di richiamare a se le sue armi.
    • Volontà del Guerriero: power-up del 50% alla destrezza (NB: con le armi indosso gli consente semplicemente di avere un'agilità normale nonostante il peso, se disarmato rappresenta a tutti gli effetti un +50%)

    Equipaggiamento: (immagine)
    • Arco Lungo + frecce
    • Lancia Lunga
    • Spada ad una mano
    • Ascia Monopenne
    • Morningstar
    • Pugnale [x2]
    • Armatura Completa
    • Scudo piccolo

    Tecniche:

    Gancio d'arme.
    La prima regola di un guerriero è quella di combattere in condizioni favorevoli, in modo da migliorare il proprio rendimento sul campo di battaglia. Per un esperto del corpo a corpo come Firion, nonostante sia assolutamente in grado di lanciare perfettamente con archi, balestre e molto altro ancora, l'ideale è appunto non aumentare troppo la distanza che intercorre tra lui ed il proprio nemico. A tal proposito ha elaborato un espediente tanto originale quanto efficace; lanciando una delle sue armi, tenterà di incastrarla al corpo o all'armatura del proprio avversario come fosse un rampino, ed utilizzando la sua abilità del richiamo attraverso il filo magico, lo trascinerà con forza verso di sè (o viceversa, sarà lui a proiettarsi verso il bersaglio), in modo da effettuare un attacco ravvicinato.
    Consumo: Variabile. (medio in questo turno)

    Fervid Blazer.
    Cosa differenzia il bravo combattente dal genio? L'inventiva, la capacità di osare. Ed infondo è esattamente quello che fa Firion; impugnato il suo arco lungo, il giovane combattente lancerà tutte le proprie armi come se fossero frecce. Ovviamente, questi tiri "insoliti" avverranno in contemporanea, giungendo quindi nel medesimo istante (o quasi) sull'avversario.
    Consumo: Critico.
     
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    Confine sud-ovest del Pentauron.
    Presidio Centrale, Endlos.

    Firion, Mozart.

    Pagherai per le vite che hai rubato !
    La voce del Cavaliere Celeste si levò alta nei cieli dai colori innaturalmente alieni a quel Semipiano, vinta dalla rabbia e dal rancore verso un divoratore di mondi spietato e senz'anima.
    Vola Rosa Bianca, nutriti del suo sangue!

    Ma era davvero quella la verità?

    « E' ora di farla finita. »

    A lui fece eco l'Aviatore Firion che, resistendo stoicamente al dolore di quella terribile ferita, la pelle di metà corpo sempre più simile a cera sciolta per l'acido, lanciò quell'affermazione lasciando che risuonasse ai presenti come la sentenza di una condanna.
    Uniti davanti ad un nemico comune, forti dell'alleanza che legava più d'ogni altro i presidi Orientale ed Errante, i due soldati scelti si lanciarono in un ultimo, devastante attacco combinato. Le rose del giovane Cavaliere raggiunsero presto la coda del rettile, prosciugandone la linfa vitale così da renderla inerme e le lame del Maestro d'armi calarono su di essa con tutta la brutalità della guerra, nonostante la mano gentile che le brandiva.

    Il rumore che seguì la colluttazione fu spaventoso.
    Già debole per l'azione delle rose di Mozart, la coda non fu affatto capace di fermare le armi lanciate da Firion -anzi- l'urto unito alla spossatezza delle membra spinsero con violenza quell'ammasso di carne, ossa e acido al suolo, provocando un rumore assordante ed un enorme cratere lì dove era caduta. Per la violenza dell'impatto, il pungiglione finì quasi interamente conficcato al suolo e, agendo al pari di un'ancora, riuscì quasi a bloccare l'avanzata di quella bestia immensa.

    Eppure sarebbe stato troppo facile sperare in una conclusione simile, magari anche ad una fortuita cattura... dando dimostrazione della validità di tutte le voci che ruotavano attorno alla sua ipotetica indistruttibilità, la Bestia continuò comunque ad avanzare -lenta ma costante- con tutta la forza rimasta, generando una voragine immensa al suo passaggio.

    La vostra missione era compiuta, avevate guadagnato molto più tempo di quanto aveste mai potuto sperare nelle più stravaganti fantasie tuttavia... il Drago Divoramondo era ancora in piedi, vivo e pericoloso.

    In quel momento di stasi, mentre i vostri respiri affannati erano completamente coperti dalla terra che si apriva all'avanzare del mostro, l'ombra della scelta pendeva sulle vostre teste come una Spada di Damocle.


    Harium.

    L'incantesimo scagliato contro la psiche del Divora-Mondo non è certo il più potente e invasivo, eppure... forse è la lingua dei Draghi, forse sono le parole che hai scelto, ma qualcosa raggiunge tuo Fratello oltre la corazza di scaglie e l'incontrollabile fame a cui l'istinto lo spinge per alimentare il suo smodato potere. E un frammento di quel qualcosa rimbalza verso la tua mente, restituendoti l'eco di una scheggia di memoria.

    Il dolore di troppe ferite ti rosicchia le membra senza risparmiarne una solo parte, e mentre crolli in ginocchio tra i cadaveri e le rovine fumanti di una città distrutta, la mano preme sul fianco destro, cercando in vano di contenere l'emorraggia.

    Sei dentro il ricordo di Khellendros, e lo stai rivivendo attraverso i suoi occhi.
    Il momento in cui era ancora una creatura come te – e non ancora il flagello delle dimensioni.

    Sollevi lo sguardo verso un cielo in fiamme dove spente sono le stelle; i bagliori improvvisi di esplosioni violente raccontano una battaglia, e il tormento che senti nell'anima e nel cuore a quella vista è nulla rispetto a quello del tuo corpo spezzato.

    Non sai chi stia combattendo, né il perché, ma il sentimento dell'osservatore ti spiega tutto quel che c'è da sapere: qualcuno di importante sta affrontando il pericolo lassù, e si tratta di una minaccia che spazzerà via ogni cosa; quel qualcuno non può farcela da solo senza che l'impresa esiga la sua vita.
    Quel qualcuno morirà - e, così allo stremo, lui non può impedirlo né stargli affianco.

    -Il tempo stringe, ma sei ancora in tempo.
    Una voce. Qualcuno è in piedi alle tue spalle. Una persona che conosci - e che non ti piace.
    Non vedi niente di lui, ma l'urgente preoccupazone che vibra nelle sue parole pare sincera.

    -Se esprimi il tuo desiderio ora, potremmo ancora fermare tutto questo...!

    La risposta, stavolta, giunge senza nessun bisogno di attendere.
    -Salvala.
    Ma l'interlocutore tace, indugiando in un silenzio teso; poi, un sospiro.

    -Non posso farlo. Non riesco ad influire sul suo destino.
    Pausa. Un sospiro tormentato. Pausa. Infine, parole – il veleno di una speranza.
    -Tu potresti. Se ne avessi le forze.

    -Allora, dammi quel Potere.

    Sopra le vostre teste, un'ultima esplosione tra le nubi spazza via ogni contesa
    e il respiro del Drago si spezza quando la sua luce più amata precipita dal cielo.


    Il Caos non salverà la tua anima.
    Urla la tua mente, facendo vibrare di disperazione il fragile ponte empatico che hai instaurato con lui, ed echeggiando attraverso il tempo e le dimensioni fino a quel momento - l'ultimo momento del Khellendros che conoscevi.

    E solo un pensiero si erge sopra la cieca brutalità del Divora-Mondo.
    Salverà la sua.

    La visione viene meno, il vostro collegamento si spezza,
    e mentre la coscienza Harium è di nuovo sbalzata all'interno di sé stesso,
    la Bestia ruggisce e si prepara ad un nuovo attacco.


    Drusilia, Ryusang, Harium, Mugen.

    Un turbine di vento aveva avvolto la Dama in bianco, proteggendola per intero davanti alle fiamme della Bestia che, mosse dalle correnti, si erano unite al vortice generando un tornado infuocato. Durò tutto pochi attimi, perchè non v'era tempo -nè saggezza- nel ripagarlo del suo stesso fuoco; le fiamme si dispersero in pochi istanti come se non fossero mai esistite.

    “E' caduto.”

    La voce solenne della volpe fu per lei una lama crudele.

    “E' stata una di quelle bestie schifose.”

    Drusilia abbassò lo sguardo e, mentre Harium urlava parole per lei prive di senso, le mani diafane si strinsero in una morsa sanguinante. Rabbia allo stato puro sembrò bruciare il proprio spirito e, quando risollevò lo sguardo su Mugen, gli occhi smeraldini ardevano di una fiamma antica ed inestinguibile.

    -Capisco.

    Si limitò a dire, ma l'espressione sul bel viso di silfide suggeriva tutto fuorchè disinteresse.
    Un suo aviatore era stato ucciso, un membro della sua famiglia era caduto in quella battaglia senza precedenti e per mano di un nemico che non nutriva affatto interesse verso di loro, ai suoi occhi solo insetti insignificanti.
    In quel momento, Drusilia iniziò a desiderare il suo sangue.

    Un rumore assordante riempì l'aria, ed il Drago sembrò rallentare, non perchè Harium fosse riuscito a placarlo, ma perchè qualcuno era riuscito a fargli seriamente del male. Un sorriso compiaciuto disegnò le labbra rosse dell'Alfiere quando un grido di dolore ghermì il cielo, dipanandosi nell'etere come una nuvola maligna.
    Una nuova fiammata li raggiunse dalle fauci ancora spalancate dal dolore e, nonostante l'ulteriore ed inutile dispendio d'energie nell'atto di proteggersi con una barriera d'aria, il Gran Maestro degli Aviatori gongolò all'idea che, infondo, quel mostro non era del tutto indistruttibile come si diceva.

    -Dru! Dru aspetta!

    Una voce conosciuta raggiunse l'udito della Dama del Vento e, quando si voltò, riconobbe immediatamente il gentile volto di Virginia.

    -Ho delle pozioni: vi ridaranno energia ma non possono curarvi.

    Senza pronunciar parola, Drusilia ne prese una lasciando a Virginia l'onere di passarla anche agli altri. Quando ebbe concluso il proprio lavoro, gli occhi della Galanodel si adagiarono sul volto stremato della suorina e sul grifone che le faceva da cavalcatura.

    -E' pericoloso, devi andartene.

    Ne seguì un rapido ma intenso scambio di sguardi; probabilmente Virginia si sarebbe fatta avanti per combattere al loro fianco, tuttavia l'astio negli occhi di Drusilia fu per lei un muro invalicabile. Senza proferir parola obbedì al Gran Maestro e, dopo un leggero inchino, si allontanò rapidamente dal fulcro della battaglia, ora diretta verso il Pentauron.

    -La Bestia è irrecuperabile
    Pronunciò l'Alfiere Errante, i pugni ancora stretti per la rabbia.
    -Abbattiamolo.


    Dawn of War

    In questo turno i giocatori non subiscono danni rilevanti a parte Firion, che ha spontaneamente preferito prendersi un danno per risparmiare mana.

    Mozart e Firion (coda)
    Entrambi gli attacchi hanno successo: lo stato di "salute" effettivo della coda del Drago è del 65-0(sensibilità sulla pelle in assenza di scaglie ridotta di 20 poichè si stanno riformando lentamente)-40-40= -15%
    Ciò vuol dire che non solo la mettete fuori gioco, ma il "-15" vi dà l'ulteriore bonus di conficcarla nel terreno come un'ancora, così da rallentare consistentemente l'avanzata del drago. Ora procede molto meno rapidamente, quasi a velocità di un uomo a cavallo -decisamente misera considerate le dimensioni.
    Detto ciò, potete scegliere se fermarvi qui e tornare al Pentauron (non rischierete più la vita ma otterrete solo 1pt a causa del non raggiungimento dei 9 post) oppure potete partire verso la testa, dove vi aspettano gli altri.
    A voi la scelta: descrivetelo pure nel post.

    Scaglie di Drago:
    [...]Uno dei metodi per non far si che le scaglie si irrigidiscano fino ad impedirgli i movimenti, è quello della muta: grazie a specifiche contrazioni muscolari, il Drago è in grado di eliminare le parti di pelle più dura e lanciarle via dal corpo cosicchè ne siano sostituite in futuro da nuove. Le scaglie più dure hanno una consistenza superiore al metallo, e possono perfino essere usate come armi, il tutto prima che possano assumere le forme grottesche e raccapriccianti di creature coperte da un esoscheletro simile a quello del Drago, sebbene molto più debole. Hanno una forma molto simile a quella di cavallette della grandezza di un bambino, con tanto di ali in grado di sostenerle in aria.
    [...]Altra importante peculiarità di simili, preziosissime scaglie è quella di proteggere la bestia da qualunque tipo di agente esterno, temperatura ambientale compresa, così da mantenere quella corporea a centinaia di gradi centigradi. Qualunque cosa non può entrare: gli unici punti di accesso fra gli apparati interni e gli esterni sono: la bocca del pungiglione, la pelle privata di scaglie [...]

    Drusilia, Ryusang, Harium, Mugen (testa)

    La visione di Harium avviene durante il dialogo fra Drusilia e Mugen (ringrazio Madhatter per avermi aiutata scrivendo quel pezzo).
    Intanto vi rendete conto che -a seguito di un rumore particolarmente violento nella direzione della coda- il mostro inizia a rallentare consistentemente.

    Infine il Drago si "riprende" (nel senso che riprende ad attaccarci) e ci lancia un'altra fiammata a consumo Critico. Nonostante abbia la forma di un cono con la punta rivolta nella bocca della Bestia, è comunque da considerarsi un attacco ad area perchè il nostro simpatico drago sputa lingue di fuoco muovendo la testa. Per ovvie ragioni meccaniche e fisiche, l'area interessata non è sferica ma semisferica (non può girare la testa a 360%).
    Come prima, il critico va diviso per il numero dei pg presenti. Essendo in 4, varrà come un attacco medio per ciascuno di noi.

    Dopo la fiammata ci raggiunge Virginia sul suo grifone, e ci consegna due fiale contenenti una pozione rigenerativa. Le vostre ferite non guariscono, però il vostro mana torna immediatamente al 100%. Terminato ciò, Virginia si allontana dalla battaglia, diretta al Pentauron.

    Scaglie di Drago:
    [...]Uno dei metodi per non far si che le scaglie si irrigidiscano fino ad impedirgli i movimenti, è quello della muta: grazie a specifiche contrazioni muscolari, il Drago è in grado di eliminare le parti di pelle più dura e lanciarle via dal corpo cosicchè ne siano sostituite in futuro da nuove. Le scaglie più dure hanno una consistenza superiore al metallo, e possono perfino essere usate come armi, il tutto prima che possano assumere le forme grottesche e raccapriccianti di creature coperte da un esoscheletro simile a quello del Drago, sebbene molto più debole. Hanno una forma molto simile a quella di cavallette della grandezza di un bambino, con tanto di ali in grado di sostenerle in aria.
    Fiamma:
    [...]L'aria diventa bollente, arde nelle sue fauci: inferno in terra per anime e corpi [...]



    Conteggio feriti: 2
    Conteggio disabili: 0
    Conteggio morti: 1

    Prossima scadenza: Domenica 2 Maggio (compreso).
    Per dubbi o qualunque altra cosa: chiedete in bacheca e vi sarà data risposta.
    Enjoy!


    luxva

    crocedrusilia
    » Status Energetico: 55-20-10= 25%

    » Status Fisico: illesa.

    » Status Psicologico: Concentrata.

    » Note: Mi difendo dall'attacco del turno precedente con Occhio del Ciclone ad alto e dall'attacco di questo turno con Barriera Eterea a medio. Non bevo ancora il contenuto della boccetta ed ordino di abbattere il Drago.

    Oggetti:
    Armi:
    • Alcarcalime
      (arco+frecce= 2pt)
      IMMAGINE ALLEGATA
      Dimensioni: 1m circa
      Materiale con cui è fatto: Lega proibita argentata con rune elfiche in oro ricamate lungo tutto l'arco.
      Descrizione: Arco di una gittata elevatissima: circa 30m.

    • Nanatsusaya
      (spadone semplice= 1pt)
      IMMAGINE ALLEGATA
      Dimensioni: 1m circa
      Materiale con cui è fatto: Caos cristallizzato.
      Descrizione: Una lama di raffinata bellezza, appare come uno spadone di un singolare materiale trasparente con ben sette punte. In più emana una inquietante aura violacea.


    Famiglio:
    • Grifone adulto
    Descrizione in scheda.

    [Punti base famiglio (3pt) + taglia grande (5pt) + volo (5pt) + artigli (1 pt) + becco (1 pt) = 14pt TOT]

    Descrizione in scheda.

    [Punti bonus Resistenza (5pt) + bonus Forza (5pt)= 10pt TOT]

    Occhi congiunti
    Descrizione in scheda.

    [Punti passiva Occhi Congiunti (5pt)]


    » Abilità Passive

    →Aura di Venere» {malia d'Amore}: descrizione in scheda.

    →Avatar dell'Amor Sacro» {anti-malia}: descrizione in scheda.

    →Aura dei Giusti» {malia di Carisma}: descrizione in scheda.

    →Resistenza alle Manipolazioni Psichiche» {percezione intrusioni mentali}: descrizione in scheda.

    →Volontà di ferro» {Bonus enegetico del 10%}: descrizione in scheda.

    →Essenze e presenze nascoste» {auspex passivo 15m}: descrizione in scheda.

    →Legame con la Fonte» {resistenza a veleni e malattie}: descrizione in scheda.

    →Linfa degli Angeli» {proprietà del sangue dei Galanodel}: descrizione in scheda.

    →Corpo Celeste:» {emana luce e non ha ombra}: descrizione in scheda.

    →Vista Ultra - Sviluppata 1» {scurovisione}: descrizione in scheda.

    →Vista Ultra - Sviluppata 2» {potenziamento vista}: descrizione in scheda.

    →Librarsi in volo» {volo fino a 5m}: descrizione in scheda.

    →Istant Casting» {potenziamento rapidità magica}: descrizione in scheda.

    →Wind speed» {Bonus Velocità 50%}: descrizione in scheda.

    →Angel's Fall» {Bonus Destrezza/Agilità 50%}: descrizione in scheda.

    →Nature Reverence» {comando agenti atmosferici}: descrizione in scheda.

    →Veritas» {discernere bugie}: descrizione in scheda.

    →Arciere Arcano» {frecce magiche}: descrizione in scheda.

    →Chaos» {spada mutaforma}: descrizione in scheda.

    » Tecniche Attive

    Occhio del Ciclone » LLa persona che la applica diventa il fulcro (il centro, l'"occhio") di una corrente d'aria molto forte che, in pochi attimi, si trasforma in un piccolo ciclone. Il ciclone è alto 2m, di forma troncoconica con la base inferiore rivolta verso il basso e funge da scudo su tutti i fronti (esclusi attacchi provenienti dall'alto e dal basso) e, se qualcuno si avvicina o lancia un qualsiasi attacco e sfiora soltanto quello che è il piccolo ciclone, esso ha anche il compito di deviarli e scaraventarli via. La tecnica è molto pericolosa perchè se la persona che vi è dentro si muove, rischia di fare la stessa fine di chi attacca dall'esterno.

    Durata: Istantanea.
    Consumo: Alto (20%).



    Barriera Eterea » Ponendo le mani aperte, nella direzione dell'attacco subito, è in grado di creare una vera e propria barriera invisibile, in grado di proteggerla solo ed esclusivamente nella direzione in cui sono rivolti i palmi delle sue mani. Protegge sia da attacchi fisici che da attacchi.

    Durata: Istantanea.
    Consumo: Medio (10%).



    rosadru




    Edited by Drusilia Galanodel - 24/5/2013, 21:17
     
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    Mozart Von Baltasar
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    ~ { Endlos, Pentauron


    Esplose: la gioia, il dolore, la certezza... quel misto di emozioni - così forti da sembrare un fiume in piena - ti travolse in un'istante. Vedere la coda schiantarsi a terra fu una piccola vittoria: che importava se quel coso enorme poteva ancora muoversi, l'importante era averlo rallentato.

    Sono felice che tu non ti sia.... sì insomma, hai capito.

    Facesti, raggiungendo l'Aviatore che come te aveva dato scacco matto alla coda. La sua presenza era stata utilissima, senza il suo appoggio forse staresti a vagare nell'Ade assieme ai tanti nemici di Cancer. Con un sorriso quindi facesti per allungargli la mano, volendogliela stringere in segno di rispetto.

    So che siamo entrambi stremati, ma ti chiedo ancora un piccolo aiuto: voglio andare verso la testa ma... non so se potrò arrivarci da solo.

    Non lo avresti costretto, in realtà. Gli desti tempo per rispondere e ponderare una scelta, quindi ti saresti voltato spiegando le ali, iniziando a risalire lungo la coda. Ti chiedevi come stessero andando le cose lassù... e se quelli che avevano caricato la testa avevano avuto almeno la metà del successo - per quanto parziale - raggiunto invece da voi.



    CITAZIONE

    STATUS

    Status Fisico: Danni da contusione 65%, stanchezza aggravata, perdita di sangue ingente, difficoltà nei movimenti repentini
    Ferite Riportate: Contusioni al petto, rivolo di sangue dalla bocca, tagli e abrasioni di livello scarso, morso profondo al braccio

    Condizione Mentale: Deciso a continuare!

    Mana Consumato: 0%
    Mana Residuo: 20%

    Altro: Nulla da dire, mi dirigo alla testa dopo aver chiesto a firion l'onore di farmi ancora da spalla :D

    EQUIP

    Gold Cloth dei Pesci
    { Equip Armatura }
    Passive: Peso Leggero, Integrità
    Attive:

    Pandora's Box
    { Equip Box }
    Passive: Sacca Dimensionale
    Attive: ndr.

    It's Six o' Clock
    { Equip Orologio }
    Passive: nessuna.
    Attive: non usata.

    ABILITA' PASSIVE

    Seventh Sense
    Passive: Mana +10%

    The Graceful Death
    Passive: Malie (Timore + Rispetto)

    Cosmo's Empowering
    Passive: Sfondo Cosmico

    Fly me to the Moon
    Passive: Volo

    ABILITA' ATTIVE


     
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    Rappresentava una vittoria.
    Piccola, certo, forse addirittura insignificante, ma per sempre una vittoria.
    Aver rallentato l'avanzata di quella bestia fu per noi grande motivo d'orgoglio, poiché altro non eravamo al suo confronto che irritanti moscerini. Non era caduto, e probabilmente non sarebbe successo nemmeno a breve; ma le nostre azioni, quanto meno, avrebbero avuto delle ripercussioni positive per le azione dei nostri compagni più avanti, già coinvolti nella lotta con la testa.
    Sorrisi in direzione di Mozart, poiché nel suo volto e nelle sue parole percepii lo stesso orgoglio.

    So che siamo entrambi stremati, ma ti chiedo ancora un piccolo aiuto: voglio andare verso la testa ma... non so se potrò arrivarci da solo.

    Non servivano spiegazioni alle volontà del Cavaliere. Qualsiasi guerriero, nel bel mezzo della battaglia, non avrebbe mai abbandonato i propri alleati. Non nel momento più importante, non nel momento del bisogno.
    Sospirai, poiché se da un lato ero consapevole di quali fossero le mie energie residue, dubbi ebbi su quelle del mio compagno. Lui più dei due forse era stato colpito, oltre che affaticato.

    « Va bene, ma... stammi vicino, affinché il mio scudo possa proteggere entrambi. »

    Un istante dopo il volo del Cavaliere, anche il Grifone spiegò fiero le sue ali.
    E decisi, mai titubanti, iniziammo la nostra avanzata in direzione della testa.
    Laddove i nostri alleati da prima già combattevano.

    Riassunto post: si vola verso la testa :qwl:

    Condizioni fisiche: metà destra del corpo corroso ed ustionata in buona parte dall'acido
    Mana: 60%

    Riassunto delle passive possedute:
    • Maestro d'arme: capacità di usare con maestria qualsiasi arma.
    • Filo incantato: legame magico che gli permette di richiamare a se le sue armi.
    • Volontà del Guerriero: power-up del 50% alla destrezza (NB: con le armi indosso gli consente semplicemente di avere un'agilità normale nonostante il peso, se disarmato rappresenta a tutti gli effetti un +50%)

    Equipaggiamento: (immagine)
    • Arco Lungo + frecce
    • Lancia Lunga
    • Spada ad una mano
    • Ascia Monopenne
    • Morningstar
    • Pugnale [x2]
    • Armatura Completa
    • Scudo piccolo
     
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    -Capisco.

    Alla notizia del soldato caduto l'Alfiere Errante parve rimanere impassibile.
    Ma quello che il Demone poteva scrutare nel suo sguardo era ben altro. Quegli occhi di intenso smeraldo ardevano di nuova luce. Una fiamma nascosta, antica e pericolosa che quasi rischiava di intimidire la stessa Volpe, colpevole forse di aver portato l'infausta notizia.

    Dopo la pioggia di scaglie il Drago parve urlare di dolore.
    Qualcosa o qualcuno doveva avergli fatto del male. Una consolazione quindi realizzare che non era realmente invulnerabile. Certo tra il fargli del male e annientarlo c'era una grossa differenza.
    Non dubitava che la Bestia avesse voglia di dimostrarglielo.

    Di fatti dalle fauci ancora spalancate rovesciò addosso al plotone aereo una cascata di fiamme ardenti.
    La lama della Volpe si mosse giusto in tempo generando un'onda d'urto che scontrandosi con le fiamme lo preservò dal venirne arrostito vivo. Tuttavia un'ondata di calore lo travolse seccandogli le fauci e costringendolo a chiudere gli occhi per qualche istante.

    Acido, scaglie e fuoco.
    Coloro che erano riusciti a raggiungere la testa erano sopravvissuti a tutto questo.

    Mugen era tra questi.

    Non una volta la sua lama aveva minacciato la Creatura.
    Non una volta il suo artiglio si era mosso verso la Belva.
    Non una volta aveva snudato le Zanne.

    Ma presto stava per giungere il momento in cui il Drago avrebbe saggiato ciò di cui era capace il plotone aereo. Certo erano solo dei parassiti ai suoi occhi... ma come aveva appreso poco prima erano in grado di fargli provare dolore.

    Dopo l'arrivo inaspettato di una fanciulla a cavallo di un grifone, che consegnò ad ognuno di loro una fiala, giunse finalmente il tanto agognato imperativo.

    -La Bestia è irrecuperabile.

    La mano si strinse sull'elsa della katana mentre con l'altra si portava la fiala alla bocca svuotandone il contenuto.

    -Abbattiamolo.

    Non aveva bisogno di altro.

    Carico di una nuova energia si lanciò verso il muso del demone.
    Fendeva l'aria veloce, come se fosse la lama della sua stessa spada.
    Era un simulacro di adrenalina, eccitazione e rabbia.

    Ma la sua rabbia e la sua furia erano ben diverse da quelle dell'Alfiere.
    Il suo furore non era alimentato solo dall'aver assistito impotente alla caduta del compagno.
    No. La sua era una reazione istintiva e primordiale.
    Superata la soggezione che gli provocava la sola presenza del Mostro, quel senso di istintiva sottomissione si era tramutata nel sentimento opposto.

    Avrebbe ribaltato le parti.
    Il Drago avrebbe conosciuto il ruggito della Volpe Rossa.

    Raggiunta una quota ed una distanza opportuna avrebbe spalancato le fauci, caricando in un singolo fiato tutto il suo furore demoniaco.

    “RRROOOAAAARRRR!”

    Inquietante e terribile il suo ruggito avrebbe percosso l'aria mentre le sue zanne si chiudevano azzannando il vuoto.

    Ma il morso, carico della sua volontà, avrebbe continuato la sua corsa diretto all'occhio del Drago Divoramondo.



    CITAZIONE
    Condizioni fisiche: ottime, qualche graffio sulla schiena
    Condizioni psicologiche: deciso e furioso
    Energie: 100%-40%=60%

    Note: Mugen si avvicina alla belva quanto basta per utilizzare la tecnica Zanne Implacabili (critico) e scagliare la tagliola eterea verso un occhio del Drago. Nel computo delle energie residue non inserisco la difesa Zanna Spuntata in quanto successivamente ad essa la Volpe riporta al 100% le sue energie utilizzando la pozione di Virginia :flwr:

    Tecniche utilizzate:

    ~Zanna Spuntata
    Mugen ha sviluppato nel tempo non solo uno stile di combattimento selvaggio e primitivo ma ha anche affinato le sue doti di spadaccino, infatti è da sempre impegnato nell'elaborazione e nell'apprendimento di inusuali quanto sofisticate tecniche di spada. La tecnica della Zanna Spuntata è una di esse. Il nome ricalca il fatto che questa tecnica non mira a tagliare o lacerare come la maggior parte delle tecniche di spada. Mugen con un rapido movimento della spada verso il basso va a generare a partire dal piatto una speciale onda d'urto. Questa si estende per sette metri con una forma semisferica a partire dal punto sorgente e va ad intercettare e bloccare o quanto meno deviare i colpi diretti alla Volpe Rossa, sebbene la sua potenza vada via via diminuendo. Nota particolare della tecnica è che può essere utilizzata adoperando qualsiasi oggetto assimilabile ad una spada, nel caso di Mugen il demone è in grado di generare l'onda d'urto utilizzando sia il bokken di Fanedell che la sua katana.
    Consumo: Medio Durata: Istantanea

    ~Zanne Implacabili
    Il morso di una belva non è mai cosa da sottovalutare, in particolare se si tratta del terribile morso di un grosso demone volpe come Mugen Fudo. Accompagnato da un ringhio inquietante la Volpe Rossa azzanna in uno scatto l'aria davanti a lui e la potenza del morso non si arresta. Si crea infatti una tagliola eterea, grande quanto le fauci della Volpe, che comincia a muoversi rapida verso il bersaglio. Un morso tenace e affamato di sangue che riesce a procedere per diversi metri prima di estinguersi. Nel qual caso riuscisse a raggiungere la vittima questi si ritroverebbe sul corpo gli stessi danni che avrebbe ricevuto da un'azzannata diretta.
    Consumo: Variabile Durata: istantanea (critico)

    Passive:

    ~Retaggio di una volpe Rossa:
    Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna, udito iper sviluppato (5 punti)]


    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]


    Equip:

    ~Lama di una Volpe guerriera:
    Mugen è sempre accompagnato dalla sua spada. Realizzata in acciaio itemprato, si tratta di un arma di ottima fattura. La lama raggiunge i 120 cm di lunghezza, perfetta e bilanciata. Ha uno spessore di 1.7 cm nella sezione centrale. La lama si assottiglia sempre più verso i bordi, creando un doppio filo estremamente tagliente di appena un mm ed una terribile punta acuminata. E' dotata di guardia sempre in acciaio da 15 cm, e di un elsa di 25 cm, che permette un’impugnatura comoda e salda. L’intero oggetto ha una colorazione grigiastra. La spada è stata bene studiata per quanto riguarda il peso, che non supera i due chilogrammi. Normalmente riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la volpe tiene al fianco sinistro. Uno strumento valido e funzionale.


    ~Bokken di Fanedell
    Non con il solo acciaio combatte il samurai e benché il Demone Volpe abbia con sé delle vere e proprie armi naturali, Fanedell gli ha fornito ciò che accompagna tradizionalmente l’addestramento dei samurai e anche alcune delle battaglie successive al completamento della sua formazione: una spada di legno dalla forma e dalle dimensioni di quella delle armi più tipicamente usate dai samurai. Tuttavia questo non è un mero pezzo di legno, per quanto pregiato, ma ha altresì una proprietà particolare: se impugnato e con la previa spesa di un quantitativo Variabile di energia, l’arma può allungarsi di altri tre, cinque, sette o dieci metri, risultando così utile in svariate situazioni, anche non prettamente combattive.
     
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  13. Harium
     
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    Lo raggiunse, valicando un muro d’incomprensioni, e in qualche modo colmò la distanza che separava i due figli del Caos. Oltre la furia cocente, oltre la gelida aria che brinava gli stessi pensieri.
    D’improvviso un’onda di coscienza lo travolse, immergendolo – ad occhi sgranati – nella memoria del rettile.

    E si trovò prostrato nel braciere di una città in rovina, piegato da una ferita zampillante. Si sarebbe perfino gettato nell’oblio, se solo il fumo acre e una premura logorante non l’avessero trattenuto; occhi non suoi si mossero verso una calotta celeste screziata dal fuoco. Lo raggiunsero sentimenti confusi, e gli parve di percepire la presenza di una vita preziosa in quella notte d’inferno. Poi una voce preoccupata, familiare, per la quale non si voltò nemmeno: non sapeva fin troppo bene a chi appartenesse.
    Parole incespicanti uscirono dalla gola dell’antico Drago: erano richieste consacrate a lei, l’unica vita altrui che valesse il sacrificio della sua. Voleva quella forza, l’energia per cambiare tutto e per ricostruire il futuro.

    Ma il lampo di una detonazione riverberò fino al suolo, dilatando il tempo, e l’attimo successivo vide la caduta dell’amata.
    Quando il boato tenne dietro alla luce – investendo la terra – una voragine grossa come un pianeta si era scavata nella sua interiorità. Ormai lo spirito di Harium si era dissolto.

    Tornò al presente, sbalestrato dal frammento di ricordo del fratello.
    Echi del dolore provato lo intorpidivano ancora, mentre gli parve di scorgere l’ombra di un dolore nella pupilla di Khellendros. Il ruggito che seguì instillò un pensiero nell’Astro: l’altro stava solo cercando di riscattare quella vita perduta.

    Ma la bilancia del Fato era troppo squilibrata, giacché una sola esistenza riottenuta non poteva equivalere milioni di luce spente per tale scopo. Forte di questa convinzione, Harium si ricompattò in se stesso, capendo – seppur amaramente – cosa avrebbe dovuto fare.

    I movimenti del dragone parvero frenati e faticosi, ma le fiamme che avvamparono dalle sue fauci defluirono verso gli aviatori con la consueta rapidità: per difendersi, il nostro s’ammantò nuovamente con la corazza di plasma iridescente, uscendo poi dal bozzolo fiammeggiante senza alcuna abrasione.

    Decise di prendere nuovamente le distanze, tornando dal suo Alfiere per riferire della sua esperienza.

    Non ha intenzione di fermarsi, sta facendo tutto questo per riavere indietro una persona. Ma non possiamo permetterglielo.

    Il suo sguardo sconsolato acquisì pure un filo di risolutezza.
    Avrebbe combattuto... per fermarlo.



    Stato fisico: quasi stremato, ma fondamentalmente illeso
    Stato mentale: convinto
    Energia: 30 – 10 = 20%
    Passive:

    Ali Spirituali [Volo]

    Mente Spettroscopica [Auspex energetico di raggio 30 metri]

    Attive utilizzate:

    Invictus

    CITAZIONE
    Dal profondo della notte che mi avvolge
    nera come il più profondo abisso, da un polo all'altro,
    io ringrazio quali che siano gli dei
    per la mia anima invincibile.
    Nella morsa delle circostanze,
    non mi sono tirato indietro, né ho gridato a squarciagola,
    sotto i colpi di maglio della sorte
    il mio capo sanguina, ma non si china.
    Oltre questo lido di ira e lacrime
    non giace altro che l'orrore dell'ombra
    e tuttavia la minaccia degli anni
    mi trova e mi troverà senza timore.
    Non conta quanto sia stretta la porta,
    quanto sia piena di castighi la vita.
    Io sono il padrone del mio destino.
    Io sono il capitano della mia anima. - William Ernest Henley

    Come l'ultimo baluardo dell'esistenza, Harium si erge in tutta la sua possenza per annullare i pericoli della vita.
    Un aura brillante come mille riflessi di un cristallo avvolgerà il Drago, proteggendolo da attacchi di ogni sorta. Riuscirà ad annullare attacchi magici o colpi fisici di ogni genere, spendendo una quantità di energia proporzionale alla minaccia che si vuole stroncare.
    Tipo: difesa
    Durata: istantanea
    Consumo: variabile (usato a medio)(tecnica di difesa fisica/magica)
     
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    “E' caduto. E' stata una di quelle bestie schifose.”
    -Capisco.

    Apprendere che uno dei loro era caduto in quella battaglia gli procurò al Nibbio una strana mescolanza di sentimenti: sentì dispiacere per quella vita spezzata, ma in essa c'era anche un retrogusto di quieto cinismo, perché contro una mostruosità del genere, una perdita singola era finanche poco... e poi c'era la rabbia -quella ferita atica che gli aveva già fatto sanguinare l'anima durante le Nove Giornate di Laputa-, perché la sua incapacità di proteggere un compagno lo faceva sentire un fallito come amico, soldato e Sergente.

    Tuttavia, un boato proveniente da lontano -era la zona della coda? Da scommetterci che Firion gli aveva fatto il culo!- lo richiamò alla realtà, e mentre la Bestia pareva rallentare e dar segni di sofferenza, una nuova e furente fiammata gli sgorgò dalla gola colossale; come sempre, Ryusang si adoperò per salvarsi la pellaccia, e stavolta optò per farlo erigendo attorno a sé una sfera di vuoto: senza ossigeno in quello strato d'aria, il fuoco si sarebbe docilmente spento, ma -dal momento che le sue riserve energetiche erano praticamente a picco- cominciò a domandarsi come avrebbe fatto per dare anche lui il suo contributo allo scontro.
    Praticamente, non aveva ancora mai attaccato.

    -Dru! Dru aspetta!

    Una voce tanto petulante quanto familiare spezzò il fluire dei suoi pensieri, e l'attenzione degli occhi cerulei del giovane si spostarono istintivamente sulla sua origine, identificandola senza fatica nella suorina bionda che stava avvicinandosi a loro in sella al suo grifone.

    -Ho delle pozioni: vi ridaranno energia ma non possono curarvi.
    annunciò Virginia, porgendo una fiala scarlatta a ciascuno di loro

    -E' pericoloso, devi andartene.
    il freddo congedo del Gran Maestro tradì il turbamento nel suo cuore
    -La Bestia è irrecuperabile
    decretò la Dama, mentre la Suora prendeva docilmente congedo
    -Abbattiamolo.

    Non ha intenzione di fermarsi,
    sta facendo tutto questo per riavere indietro una persona.

    confermò Harium, con inappellabile risolutezza
    Ma non possiamo permetterglielo.

    « Tiriamolo giù. »
    assentì, cercando di mantenersi determinato

    Poi infilò la fiala nel borsello appeso alla cintura,
    e spronò i fianchi del grifone.


    Status Fisico: Stanchino
    Status Psicologico: Risoluto
    Energie Residue: 45% - 10% = 35%

    Void Echo: Una delle più semplici applicazioni del potere derivante dall’affinità con l’etere, rende possibile far decadere gli elementi o annullare attacchi che necessitano di interazione con l'aria semplicemente rarefacendone i componenti presenti. La zona di vuoto può raggiungere un’estensione massima e mai superiore ai 5 metri di raggio.
    Consumo: Variabile > Medio
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Confine sud-ovest del Pentauron.
    Presidio Centrale, Endlos.

    Drusilia, Ryusang, Harium, Mugen, Firion, Mozart.

    Sono felice che tu non ti sia.... sì insomma, hai capito.

    La voce estremamente stanca di Mozart dipanò il silenzio fra i due cavalieri, vittoriosi di fronte a un nemico prima impensabile da abbattere. E come si suol dire: l'unione fa la forza.

    So che siamo entrambi stremati, ma ti chiedo ancora un piccolo aiuto: voglio andare verso la testa ma... non so se potrò arrivarci da solo.

    I guerrieri si guardarono, compagni nel dolore e nel sangue versato per il mondo che li ospitava: nonostante tutto, il loro unico desiderio fu di continuare quella battaglia, lottare fino alla fine, ovunque questa li avesse condotti.

    « Va bene, ma... stammi vicino, affinché il mio scudo possa proteggere entrambi. »

    Uniti contro un destino avverso, i due uomini volarono dunque verso la testa alla ricerca dei compagni: giunti al dorso trovarono dei segni di lotta, ma il silenzio intervallato da lontani fragori da battaglia suggerì loro che non avrebbero intravisto fra la polvere e lo zolfo nessun viso familiare, almeno in quel momento.
    Dovevano proseguire.

    “RRROOOAAAARRRR!”

    Intanto, il ruggito di Mugen si levò alto fino alle sfere celesti come un'ultimo omaggio all'anima del suo compagno caduto. Un morso etereo -ma di straordinaria potenza- aveva già iniziato il suo viaggio verso l'occhio della belva quando Harium e Ryusang confermarono a loro volta la sentenza di morte lanciata dal Gran Maestro.

    Non ha intenzione di fermarsi, sta facendo tutto questo per riavere indietro una persona. Ma non possiamo permetterglielo.

    « Tiriamolo giù. »


    Forse deconcentrato dal precedente contatto empatico con Harium, forse totalmente incapace di intendere e volere, folle oltre ogni misura, Kellendros non si rese conto della minaccia in avvicinamento, e la ferita che quelle zanne riuscirono a procurargli fu perfino più dolorosa delle precedenti. L'urlo di dolore che ne uscì dalle orribili fauci fece rabbrividire l'intero semipiano.

    -Soldati, è il momento: usate tutto quello che potete!
    Dobbiamo abbatterlo immediatamente!


    Il Gran Maestro, bevuta la sua fiala, salì di quota mentre la Bestia muoveva forsennatamente il capo grondante sangue e, levando la Nanatsusaya al cielo, lasciò che questa brillasse come il sole ora nascosto fra le nubi di cenere. Il movimento fu lento, ma la violenza del colpo fu spaventosa: un intenso raggio di luce squarciò l'etere che la separava dall'enorme bersaglio, colpendolo in pieno volto come un pugno. Il Drago ruggì di nuovo, e con un'ennesima ondata di fuoco travolse tutti gli assalitori. In quel frangente, le fiamme vorticarono leggere attorno al corpo dell'Alfiere Errante, imprigionate dalla sua difesa, ora pronta a contrattaccare.

    Che la Bestia li avesse attaccati per distruggerli o per legittima difesa, ora non importava più nulla: il limite dell'accettazione era stato ampiamente superato, e quel giorno sarebbe terminato con la sua morte o quella di Endlos tutto.
    Niente mezzi termini, nessuna pietà.


    Dawn of War

    In questo turno i giocatori non subiscono danni rilevanti.

    Drusilia, Ryusang, Harium, Mugen, Firion, Mozart (testa)

    L'ordine degli eventi è: Firion e Mozart partono verso la testa, Mugen attacca (e ferisce l'occhio sinistro di Kellendros), Dru attacca (ferisce Kellendros al volto), arrivano Firion e Mozart alla testa, Kellendros attacca (fiammata a consumo critico, questa volta solo verso Mugen e Drusilia, quindi vale come un alto a testa), Drusilia si difende con Occhio del Ciclone.

    Entrambi gli attacchi hanno successo: lo stato di "salute" effettivo della testa del Drago è del 600-40(l'occhio è fuori gioco)-40-40= 480%

    Spammate tutto quello che potete lanciargli contro (rispettando i 2 slot, ovviamente), perchè ormai siamo alla fine >_</

    Scaglie di Drago:
    [...]Uno dei metodi per non far si che le scaglie si irrigidiscano fino ad impedirgli i movimenti, è quello della muta: grazie a specifiche contrazioni muscolari, il Drago è in grado di eliminare le parti di pelle più dura e lanciarle via dal corpo cosicchè ne siano sostituite in futuro da nuove. Le scaglie più dure hanno una consistenza superiore al metallo, e possono perfino essere usate come armi, il tutto prima che possano assumere le forme grottesche e raccapriccianti di creature coperte da un esoscheletro simile a quello del Drago, sebbene molto più debole. Hanno una forma molto simile a quella di cavallette della grandezza di un bambino, con tanto di ali in grado di sostenerle in aria.
    [...]Altra importante peculiarità di simili, preziosissime scaglie è quella di proteggere la bestia da qualunque tipo di agente esterno, temperatura ambientale compresa, così da mantenere quella corporea a centinaia di gradi centigradi. Qualunque cosa non può entrare: gli unici punti di accesso fra gli apparati interni e gli esterni sono: la bocca del pungiglione, la pelle privata di scaglie [...]
    Fiamma:
    [...]L'aria diventa bollente, arde nelle sue fauci: inferno in terra per anime e corpi [...]



    Conteggio feriti: 2
    Conteggio disabili: 0
    Conteggio morti: 1

    Prossima scadenza: Venerdì 14 giugno (compreso).
    Per dubbi o qualunque altra cosa: chiedete in bacheca e vi sarà data risposta.
    Enjoy!


    luxva

    crocedrusilia
    » Status Energetico: 110-40-20= 50%

    » Status Fisico: illesa.

    » Status Psicologico: Concentrata.

    » Note: Bevo la boccetta, scaglio un critico di "Affondo dei Petali di Stelle" e mi difendo con un "Occhio del Ciclone" a consumo alto.

    Oggetti:
    Armi:
    • Alcarcalime
      (arco+frecce= 2pt)
      IMMAGINE ALLEGATA
      Dimensioni: 1m circa
      Materiale con cui è fatto: Lega proibita argentata con rune elfiche in oro ricamate lungo tutto l'arco.
      Descrizione: Arco di una gittata elevatissima: circa 30m.

    • Nanatsusaya
      (spadone semplice= 1pt)
      IMMAGINE ALLEGATA
      Dimensioni: 1m circa
      Materiale con cui è fatto: Caos cristallizzato.
      Descrizione: Una lama di raffinata bellezza, appare come uno spadone di un singolare materiale trasparente con ben sette punte. In più emana una inquietante aura violacea.


    Famiglio:
    • Grifone adulto
    Descrizione in scheda.

    [Punti base famiglio (3pt) + taglia grande (5pt) + volo (5pt) + artigli (1 pt) + becco (1 pt) = 14pt TOT]

    Descrizione in scheda.

    [Punti bonus Resistenza (5pt) + bonus Forza (5pt)= 10pt TOT]

    Occhi congiunti
    Descrizione in scheda.

    [Punti passiva Occhi Congiunti (5pt)]


    » Abilità Passive

    →Aura di Venere» {malia d'Amore}: descrizione in scheda.

    →Avatar dell'Amor Sacro» {anti-malia}: descrizione in scheda.

    →Aura dei Giusti» {malia di Carisma}: descrizione in scheda.

    →Resistenza alle Manipolazioni Psichiche» {percezione intrusioni mentali}: descrizione in scheda.

    →Volontà di ferro» {Bonus enegetico del 10%}: descrizione in scheda.

    →Essenze e presenze nascoste» {auspex passivo 15m}: descrizione in scheda.

    →Legame con la Fonte» {resistenza a veleni e malattie}: descrizione in scheda.

    →Linfa degli Angeli» {proprietà del sangue dei Galanodel}: descrizione in scheda.

    →Corpo Celeste:» {emana luce e non ha ombra}: descrizione in scheda.

    →Vista Ultra - Sviluppata 1» {scurovisione}: descrizione in scheda.

    →Vista Ultra - Sviluppata 2» {potenziamento vista}: descrizione in scheda.

    →Librarsi in volo» {volo fino a 5m}: descrizione in scheda.

    →Istant Casting» {potenziamento rapidità magica}: descrizione in scheda.

    →Wind speed» {Bonus Velocità 50%}: descrizione in scheda.

    →Angel's Fall» {Bonus Destrezza/Agilità 50%}: descrizione in scheda.

    →Nature Reverence» {comando agenti atmosferici}: descrizione in scheda.

    →Veritas» {discernere bugie}: descrizione in scheda.

    →Arciere Arcano» {frecce magiche}: descrizione in scheda.

    →Chaos» {spada mutaforma}: descrizione in scheda.

    » Tecniche Attive

    Affondo dei Petali di Stelle » Drusilia evoca tra le mani una spada di luce. Qualora avesse la Nanatsusaya, questa inizierebbe a brillare non più di aura violacea, bensì di un chiarore di stelle e luci diffuse. Al che, la Dama Galanodel si inginocchierà, e mentre il vento le andrà incontro (effetto scenico), compirà un affondo di spada, spezzando quel vortice e generando innumerevoli petali luminosi di rosa bianca, suo simbolo di Arcano (ancora effetto scenico), che confluiranno in un unico punto, creando un potente raggio di luce che si propagherà in linea retta, investendo l'avversario. Ha un effetto penetrante, perforante e tagliente. Qualora investisse un personaggio di natura malvagia o un elementale dell'Oscurità o Sacrilego, la tecnica avrà maggior effetto.

    Durata: Istantanea.
    Consumo: Critico (40%).



    Occhio del Ciclone » La persona che la applica diventa il fulcro (il centro, l'"occhio") di una corrente d'aria molto forte che, in pochi attimi, si trasforma in un piccolo ciclone. Il ciclone è alto 2m, di forma troncoconica con la base inferiore rivolta verso il basso e funge da scudo su tutti i fronti (esclusi attacchi provenienti dall'alto e dal basso) e, se qualcuno si avvicina o lancia un qualsiasi attacco e sfiora soltanto quello che è il piccolo ciclone, esso ha anche il compito di deviarli e scaraventarli via. La tecnica è molto pericolosa perchè se la persona che vi è dentro si muove, rischia di fare la stessa fine di chi attacca dall'esterno.

    Durata: Istantanea.
    Consumo: Alto (20%).



    rosadru


     
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53 replies since 18/2/2013, 00:26   1357 views
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