[CSV] Nuovi incontri

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    Viaggiatore dei Mondi

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    I raggi del sole filtravano tra i vetri delle finestre della Grande Biblioteca, illuminando gli scaffali ben lucidati e tutto l'ambiente di luce naturale. Dopotutto era una così bella giornata che sarebbe stato un peccato non permettere al calore del sole di entrare anche all'interno della struttura.

    Uriel scostò il lungo drappeggio di stoffa cremisi in modo da coprire la finestra del suo studio, per poi tornare a sedersi sulla scrivania dove sostava ormai da un paio d'ore intento a leggere uno dei tanti libri della Biblioteca, immerso nell'odore speziato che le antiche pagine emanavano, disperdendolo nell'etere.

    Sfogliò delicatamente le pagine che le componevano, prestando molta attenzione a non danneggiare il sottile strato di cellulosa ormai ingiallito dal tempo.
    Si domandò per un istante quanti anni avesse e abbozzò un sorriso nel pensare che probabilmente ne aveva più di lui, magari il doppio o addirittura il triplo, se non di più.

    _ _ _ _



    JiA4g
    Ripose il libro al suo posto, in uno scaffale del suo studio e permise alla luce del sole di baciare nuovamente le pareti interne, compreso il suo volto pallido.
    Quasi coccolato dal calore dell'astro, rimase davanti alla finestra a fissare il vuoto, pensieroso.

    « ... »



    Molte cose erano capitate da quando aveva lasciato il suo mondo.
    Prima la guerra civile a Laputa, poi era stato eletto Ambasciatore, in seguito venne addirittura nominato Saggio... e poi venne la guerra. Lì, ad Est; il Presidio più pacifico di tutti, il paradiso terrestre, la Casa di Lady Kalia. Se non fosse stato per quel tiranno di un altro mondo, bramoso di potere, non sarebbe mai successo nulla, e Uriel non avrebbe visto la sua Signora triste come in quel giorno.

    Ma ora, in veste di Ambasciatore e Saggio, avrebbe fatto di tutto per vedere la Dama Azzurra sempre sorridente. L'aveva promesso.


    Dunque, dato che è una scena libera direi che ti metto solo le passive di cui tener conto ^^

    » Divine Charme: Nonostante Uriel non sia la perfetta immagine della bellezza, i suoi poteri da Semi-dio lo rendono comunque affascinante, un uomo da conquistare. Chiunque avrà a che fare con lui proverà un senso di attrazione e sicurezza, portandolo a rispondergli sinceramente e a diffidare dall'attaccarlo. Come si fa ad attaccare un così bel faccino?
    [Passiva di Charme]

    » La voce della Saggezza: E' questo un suono che tutti possono udire, perché scaturito dall'alta sapienza di coloro che lo pronunciano; la volontà dei Saggi muove questo potere, così che dalla loro giusta voce escano parole che agli altri appaiono profondamente sapienti, e pertanto degne di rispetto, così come degno di rispetto sarà, per chi ascolta, colui che parla.
    Una malia, un'azione per convincere anche i più scettici della grandezza dei Sapienti di Endlos, sicché al volere di questi le parole diventino capaci di infondere nella mente di chi le oda un tale rispetto per queste e per i Saggi, che certamente non dubiteranno della loro veridicità, e se verrà pronunciato un comando, vorranno eseguirlo senza proteste, quasi fosse l'ordine del loro più caro e severo dio.
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    Cielo limpido, sole alto nel cielo a riscaldare di un tiepido tepore i palazzi della città.
    Le ampie vetrate delle sale di lettura proiettavano le loro ombre sul pavimento della Biblioteca, ed il sereno fischiare di qualche passero o pettirosso ben si conciliava alla silenziosa quiete che regnava nella struttura.
    Un peccato non si potesse consultare gli antichi tomi sdraiati alla luce del sole, con il capo poggiato sulla soffice erba e la lieve brezza primaverile a mitigare il calore del pomeriggio. Ma in fondo, per chi immergesse il proprio sguardo e mente nelle pagine di quegli scritti, non vi era davvero necessità di ragionare del mondo esterno, non quando un intero universo si apriva di fronte ai loro occhi.

    D'un tratto fu il silenzio. Per un solo, breve istante il cinguettio cessò, ed anche il fruscio degli alberi parve perdersi nel nulla. Persino l'acqua della fontana s'increspò nel riflettere sulla propria superficie la figura dello straniero appena comparso ai piedi della scalinata.


    Egli stava ritto immobile, un piede sul primo scalino e lo sguardo fisso in direzione dell'ingresso. La figura era interamente adornata di bianco, dai pantaloni in tessuto, alla giacca, fino alla lunga cappa poggiata in spalle, sulla quale ricadeva morbidamente una bionda chioma.
    Senza mai voltarsi, senza girar la testa ad ammirare le bellezze che il Palanthas aveva da offrire, lo sconosciuto procedette con spedita sicurezza verso il primo piano. La sua attenzione non si posò che su qualche piccolo dettaglio della struttura: le colonne d'ingresso, gli affreschi delle volte, l'imponenza degli scaffali carichi di libri... tutti particolari che quel paio di brillanti occhi marini sembrarono lodare, ma senza particolare ammirazione.
    No, l'attenzione dell'individuo era rapita da qualcos'altro, da qualcosa che risiedeva dietro la porta di uno dei Saggi.

    Forse il semi-dio l'aveva già notato, forse preso dai propri pensieri non aveva prestato attenzione allo sconosciuto personaggio che ora s'avvicinava al suo ufficio. Fatto sta che la stanza rimbombò, scossa da tre colpi al legno d'ingresso. Era il caso di accogliere l'inatteso ospite? Tenerlo all'uscio? Ciò non aveva importanza, perché prima che una decisione potesse essere presa, la porta s'aprì, lasciando entrare un'esile figura. Questa era vestita interamente di bianco; i lunghi capelli d'un biondo dorato incorniciavano un bellissimo viso dai tratti femminili, sul quale spiccavano due grandi occhi d'un intenso verde acqua. Una donna? Un uomo? Cosa poteva mai volere da lui?


    Varcata la soglia richiuse l'uscio dietro di sé. Era consapevole del fatto che fosse maleducato entrare senza permesso, ma non aveva davvero spirito di preoccuparsi di simili sottigliezze, ora come ora.
    Il suo sguardò non vacillò un momento, non per ammirare lo sfarzo degli interni né per sbirciare alle bellezze del giardino attraverso la vetrata: fin dal primo istante l'unica cosa su cui si fosse fissato era il suo interlocutore, il Saggio e ambasciatore Uriel.
    Si inumidì il labbro superiore, poi senza esitazione fece qualche passo in avanti, esordendo con tono limpido e fermo.

    Il mio nome è Élion, e sono qui perché a breve sarai ucciso.


    Una minaccia? Un presagio? Quella candida voce lasciava poco spazio a malintesi.




    Riepilogo



    pngNome: Élion
    Cognome: --
    Titoli: il Bianco, il Viaggiatore, il Biondo, il Veggente
    Età: Indicativamente meno di 30 anni
    Razza: Umano (?)
    Sesso: Maschio
    Altezza: 178 cm
    Peso: 61 kg
    Classe: 1°- Psion, 2°- Illusionista/Evocatore
    Scheda: Link

    Poteri:

    CITAZIONE
    Deus ex Machina:La persona di Élion suscita spesso domande e curiosità nella gente attorno a lui. Non si tratta semplicemente del suo aspetto o del suo comportamento, ma qualcosa che lo rende infinitamente più difficile da comprendere. E' innegabile che egli sia una presenza decisamente misteriosa, che talvolta appare letteralmente dal nulla, come un miraggio: ti volti ed egli appare in fronte ai tuoi occhi, sbatti le palpebre ed è già scomparso. Si sente spesso parlare di sue apparizioni in luoghi improbabili, quasi vi si fosse trasportato per caso, per cambiare destinazione un secondo dopo. C'è gente che racconta di averlo visto anche in sogno, silenzioso ed evanescente come uno spettro, quasi egli si fosse immerso nelle loro menti con l'intento di una passeggiata nell'etere onirico. Non solo, talvolta a chi ha incrociato il suo sguardo il Bianco ha profetizzato il futuro o rimembrato il passato, come un indovino o un profeta giunto dal nulla. Si racconta anche di come il suo passaggio sia talvolta accompagnato dai più strani dei fatti: acqua che scorre verso l'alto, cocci di vetro che tornano a ricomporre un boccale, dadi che invece d'atterrare su una faccia restano in equilibrio su uno spigolo...
    Le storie che accompagnano - e talvolta precedono - il Viaggiatore sono molte e varie, spesso oscure ed improbabili; una in particolare racconta di un inquietante quanto misterioso suo ritorno dalla morte. Pare che anni addietro il giovane Élion fosse stato assalito ed ucciso in un vicolo da un gruppo di ladri, il suo corpo dato alle fiamme e le sue ceneri sparse dal sacerdote in persona. Ma ecco, quattro giorni più tardi, rivedere il biondo camminare noncurante per le strade in cui era stato ucciso, con la veste appena sporca di sangue.
    Ah, talvolta vi è da chiedersi se queste non siano tutte invenzioni oppure testimonianze di accadimenti incomprensibili.
    Effetti in-game: Élion pare essere dotato di multi-entità. Quandunque egli venga ucciso o il suo spirito distrutto, una copia di lui trova nuova vita. Non è da considerarsi una vera immortalità, quanto più un'indefinita rinascita. Il resto degli eventi e stranezze che accompagnano la sua persona rimangono al momento puri elementi scenici e d'interpretazione.

    Androginia: Senza mezzi termini, Élion è un androgino. Da non confondere con un ermafrodito, il Bianco è un maschio in tutto e per tutto, ma il suo corpo così sottile e snello, la sua pelle candida, il suo viso dai lineamenti delicati e fini, i suoi grandi occhi di un intenso verde acqua e i suoi lunghi capelli dorati, ne fanno una bellezza tale da rivaleggiare con quella di qualsiasi gran dama. Persino la sua voce - quasi bianca - è così soave e chiara da essere facilmente associata a quella di una donna. Di fatto è molto comune che il Bianco sia scambiato per una donna, tanto da ricevere continuamente avance dagli uomini e sguardi invidiosi dalle donne. Oh ma non fraintendete, non è una sua scelta l'apparire in questo modo, anzi di fatto egli spesso non dà pressoché alcun peso alla propria bellezza né la ostenta con vanità. Chi lo incontra e vi parla spesso rimane colpito dalla sua semplice apparenza, e se magari una giovane ragazza arrossisce e s'affanna nel parlargli, magari un'altra lo prenderà in antipatia quasi per spirito d'agonismo. Insomma, l'aspetto di un individuo suscita le reazioni più diverse a seconda di chi lo guarda, ma quale che sia l'opinione di chi lo incontra, è innegabile che questi rimarrà facilmente affascinato dal suo aspetto, rapito dal suo sguardo e incantato dalla sua voce.
    Se però quanto detto può essere ritenuto un aspetto positivo - a chi non piacerebbe possedere simile bellezza? -, un tale corpo comporta anche grandi limiti. Élion non si può certo definire un esemplare d'atleta, ed anzi la sua costituzione è anche più debole di molti altri uomini adulti; non che soffra di malattie - sembra non si ammali quasi mai -, ma la forza della sua mente è compensata dalla debolezza del suo corpo, dotato di poca forza e velocità, ben poco abituato all'esercizio fisico.
    Effetti in-game: Passiva di malia a libera interpretazione, generalmente la gente sarà più propensa a prestargli attenzione e dargli ascolto. La debolezza del corpo è invece associata ad un malus in forza e velocità.

    Abilità usate:

    CITAZIONE

    Note: --

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    Ed è proprio nell'apparente calma che si cela sempre l'imprevisto.
    Inizialmente immerso nei suoi pensieri, il semidio percepì finalmente una presenza spostarsi al primo piano, avanzando dritta e decisa alla porta del suo studio.
    Poteva vederlo bene, ancor prima ch'egli avesse intenzione di entrare nella stanza: un ragazzo -forse una ragazza- vestito interamente di bianco, dai capelli lunghi e biondi e gli occhi azzurri.

    E non appena la figura si avvicinò alla porta, ecco che bussò tre volte e l'aprì, lasciando il Saggio sorpreso. Doveva avere una gran fretta... oppure era semplicemente un maleducato.

    « Non ti hanno mai detto che è maleducato entrare senza permesso? »
    chiese al giovane con voce neutra, senza voltare lo sguardo che osservava fuori dalla finestra.



    Il mio nome è Élion, e sono qui perché a breve sarai ucciso.



    Si, era decisamente maleducato.
    Entrare nella stanza di qualcuno senza chiedere il permesso e annunciare esplicitamente che presto il ragazzo sarebbe morto, ucciso da qualcuno non era certo il massimo dell'educazione.

    gYLum



    Il semidio si voltò, incrociando il suo sguardo plumbeo su quello celeste dell'ospite, mentre i capelli argentei riflettevano la luce del sole.
    Dal timbro di voce continuava a non capire se fosse un ragazzo o meno, ma il tono con cui aveva pronunciato quelle parole era così calmo e deciso che fece incuriosire il Saggio.

    « E cosa te lo farebbe dedurre? »





    Dunque, dato che è una scena libera direi che ti metto solo le passive di cui tener conto ^^

    » Divine Charme: Nonostante Uriel non sia la perfetta immagine della bellezza, i suoi poteri da Semi-dio lo rendono comunque affascinante, un uomo da conquistare. Chiunque avrà a che fare con lui proverà un senso di attrazione e sicurezza, portandolo a rispondergli sinceramente e a diffidare dall'attaccarlo. Come si fa ad attaccare un così bel faccino?
    [Passiva di Charme]

    » La voce della Saggezza: E' questo un suono che tutti possono udire, perché scaturito dall'alta sapienza di coloro che lo pronunciano; la volontà dei Saggi muove questo potere, così che dalla loro giusta voce escano parole che agli altri appaiono profondamente sapienti, e pertanto degne di rispetto, così come degno di rispetto sarà, per chi ascolta, colui che parla.
    Una malia, un'azione per convincere anche i più scettici della grandezza dei Sapienti di Endlos, sicché al volere di questi le parole diventino capaci di infondere nella mente di chi le oda un tale rispetto per queste e per i Saggi, che certamente non dubiteranno della loro veridicità, e se verrà pronunciato un comando, vorranno eseguirlo senza proteste, quasi fosse l'ordine del loro più caro e severo dio.
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    E cosa te lo farebbe dedurre?

    Con freddezza e tranquillità, così il giovane dai capelli argentei aveva risposto alle funeste parole del biondo. In fondo c'era da aspettarselo da qualcuno che avesse ormai avuto modo di acclimatarsi ai misteri che Endlos riservava: la comparsa di uno sconosciuto annunciatore di morte non doveva parere gran cosa.


    Il Bianco si portò distrattamente un indice alle labbra, lasciandosi sfuggire un semplice sospiro. Ah...
    Sembrava che qualcosa l'avesse messo a disagio e quello fosse il suo modo di mostrare imbarazzo. Difatti, un secondo dopo, aggiunse:

    Chiedo scusa, solitamente sono più educato, ma ritengo che le buone maniere passino in secondo piano data la situazione.


    Il suo sguardo parve perdersi momentaneamente nel vuoto, mentre con sincera innocenza chiedeva perdono per la rudezza mostrata: doveva immaginare non fosse molto garbato presagire la morte di qualcuno ancora prima di aver terminato le presentazioni.
    Finalmente smise di accarezzarsi il labbro, scuotendo la testa da un lato come a richiamare a sé la concentrazione. Tornato dunque a incrociare lo sguardo cinereo del suo incuriosito interlocutore, Élion continuò a parlare in tono serafico, riprendendo dalla domanda lasciata in sospeso.

    L'ho visto. Non distante da qui, in una strada deserta sarai vittima di un'imboscata. La tua testa recisa ed il corpo dato alle fiamme.

    Possibile che lo straniero fosse così impudente da presentarsi al cospetto di un Saggio - nonché ambasciatore di Laputa - e sputare con noncuranza storie su un attentato alla sua vita? Voleva burlarsi del ragazzo? Insultarlo? Eppure il tono delle sue parole non mostrava tentennamenti e dubbi, la luce nei suoi occhi pareva sincera, forse credeva davvero in ciò che diceva. Dunque magari un pazzo, od un cialtrone veggente, chi poteva saperlo.


    Vi fu una pausa che parve chiudere il discorso del misterioso individuo - ora identificato come un uomo, ma prima che Uriel potesse prendere la parola, questi volle specificare:

    Oh, ma non sono certo di quando accadrà. Questione di ore o al più giorni.


    Concluse dunque, lasciando che fosse la serietà della sua espressione a testimoniare la veridicità della lingua.




    Riepilogo



    pngNome: Élion
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    Titoli: il Bianco, il Viaggiatore, il Biondo, il Veggente
    Età: Indicativamente meno di 30 anni
    Razza: Umano (?)
    Sesso: Maschio
    Altezza: 178 cm
    Peso: 61 kg
    Classe: 1°- Psion, 2°- Illusionista/Evocatore
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    Poteri:

    CITAZIONE
    Deus ex Machina:La persona di Élion suscita spesso domande e curiosità nella gente attorno a lui. Non si tratta semplicemente del suo aspetto o del suo comportamento, ma qualcosa che lo rende infinitamente più difficile da comprendere. E' innegabile che egli sia una presenza decisamente misteriosa, che talvolta appare letteralmente dal nulla, come un miraggio: ti volti ed egli appare in fronte ai tuoi occhi, sbatti le palpebre ed è già scomparso. Si sente spesso parlare di sue apparizioni in luoghi improbabili, quasi vi si fosse trasportato per caso, per cambiare destinazione un secondo dopo. C'è gente che racconta di averlo visto anche in sogno, silenzioso ed evanescente come uno spettro, quasi egli si fosse immerso nelle loro menti con l'intento di una passeggiata nell'etere onirico. Non solo, talvolta a chi ha incrociato il suo sguardo il Bianco ha profetizzato il futuro o rimembrato il passato, come un indovino o un profeta giunto dal nulla. Si racconta anche di come il suo passaggio sia talvolta accompagnato dai più strani dei fatti: acqua che scorre verso l'alto, cocci di vetro che tornano a ricomporre un boccale, dadi che invece d'atterrare su una faccia restano in equilibrio su uno spigolo...
    Le storie che accompagnano - e talvolta precedono - il Viaggiatore sono molte e varie, spesso oscure ed improbabili; una in particolare racconta di un inquietante quanto misterioso suo ritorno dalla morte. Pare che anni addietro il giovane Élion fosse stato assalito ed ucciso in un vicolo da un gruppo di ladri, il suo corpo dato alle fiamme e le sue ceneri sparse dal sacerdote in persona. Ma ecco, quattro giorni più tardi, rivedere il biondo camminare noncurante per le strade in cui era stato ucciso, con la veste appena sporca di sangue.
    Ah, talvolta vi è da chiedersi se queste non siano tutte invenzioni oppure testimonianze di accadimenti incomprensibili.
    Effetti in-game: Élion pare essere dotato di multi-entità. Quandunque egli venga ucciso o il suo spirito distrutto, una copia di lui trova nuova vita. Non è da considerarsi una vera immortalità, quanto più un'indefinita rinascita. Il resto degli eventi e stranezze che accompagnano la sua persona rimangono al momento puri elementi scenici e d'interpretazione.

    Androginia: Senza mezzi termini, Élion è un androgino. Da non confondere con un ermafrodito, il Bianco è un maschio in tutto e per tutto, ma il suo corpo così sottile e snello, la sua pelle candida, il suo viso dai lineamenti delicati e fini, i suoi grandi occhi di un intenso verde acqua e i suoi lunghi capelli dorati, ne fanno una bellezza tale da rivaleggiare con quella di qualsiasi gran dama. Persino la sua voce - quasi bianca - è così soave e chiara da essere facilmente associata a quella di una donna. Di fatto è molto comune che il Bianco sia scambiato per una donna, tanto da ricevere continuamente avance dagli uomini e sguardi invidiosi dalle donne. Oh ma non fraintendete, non è una sua scelta l'apparire in questo modo, anzi di fatto egli spesso non dà pressoché alcun peso alla propria bellezza né la ostenta con vanità. Chi lo incontra e vi parla spesso rimane colpito dalla sua semplice apparenza, e se magari una giovane ragazza arrossisce e s'affanna nel parlargli, magari un'altra lo prenderà in antipatia quasi per spirito d'agonismo. Insomma, l'aspetto di un individuo suscita le reazioni più diverse a seconda di chi lo guarda, ma quale che sia l'opinione di chi lo incontra, è innegabile che questi rimarrà facilmente affascinato dal suo aspetto, rapito dal suo sguardo e incantato dalla sua voce.
    Se però quanto detto può essere ritenuto un aspetto positivo - a chi non piacerebbe possedere simile bellezza? -, un tale corpo comporta anche grandi limiti. Élion non si può certo definire un esemplare d'atleta, ed anzi la sua costituzione è anche più debole di molti altri uomini adulti; non che soffra di malattie - sembra non si ammali quasi mai -, ma la forza della sua mente è compensata dalla debolezza del suo corpo, dotato di poca forza e velocità, ben poco abituato all'esercizio fisico.
    Effetti in-game: Passiva di malia a libera interpretazione, generalmente la gente sarà più propensa a prestargli attenzione e dargli ascolto. La debolezza del corpo è invece associata ad un malus in forza e velocità.

    Abilità usate:

    CITAZIONE

    Note: Piccolo appunto. Il personaggio ha limitate capacità divinatorie - con tanto di attiva a consumo, ma visto che la predizione è avvenuta all'infuori della giocata non ne ho citato l'utilizzo.

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    Chiedo scusa, solitamente sono più educato, ma ritengo che le buone maniere passino in secondo piano data la situazione.



    E il semidio piegò le labbra in un sorriso, lieto nel constatare che effettivamente non era lui a volerlo uccidere, bensì era semplicemente giunto lì per avvisarlo.
    Dunque ora era giunto il momento anche per lui di scusarsi.

    « Oh, allora scusami. Credevo volessi uccidermi tu, in questa stanza. »
    esordì, mentre si avvicinava alla scrivania dove poggiava una teiera di liquido fumante.
    Afferrò l'oggetto in porcellana bianca per il manico e lentamente versò il tè in due tazzine, rigorosamente dello stesso materiale. Infine ne scelse una e si sedette al suo posto.

    « Che poi, a dirla tutta... »
    proseguì, sorseggiando un po' di liquido scuro e spostando l'altra tazzina verso l'altra estremità della scrivania, come volesse invitare il ragazzo a servirsi.
    « ... sarebbe stato impossibile. »



    E aveva ragione, poiché gli incanti di Palanthas non permettevano offensive all'interno dell'edificio. Finché il semidio restava dentro le mura della Biblioteca non gli sarebbe accaduto nulla, nemmeno al suo ospite -che sembrava non aver terminato il discorso-.

    L'ho visto. Non distante da qui, in una strada deserta sarai vittima di un'imboscata. La tua testa recisa ed il corpo dato alle fiamme.
    proseguì, causando un rialzo del sopracciglio da parte del Saggio.
    Oh, ma non sono certo di quando accadrà. Questione di ore o al più giorni.



    Sembrava proprio sicuro di quello che stava dicendo, e la cosa iniziava a preoccupare leggermente il ragazzo.
    No, non poteva essere così...
    Poggiò la tazzina sul tavolo e guardò il suo ospite negli occhi.

    « Ti ringrazio per avermi informato, Élion »
    gli rispose con tono calmo e sincero.
    « Ma credimi, sono quasi certo che non accadrà nulla di tutto ciò.
    Perché vedi, io sono la bocca del Destino. »
    continuò, lasciando un momento di pausa per permettere al ragazzo di capire.
    « Devi sapere che il Destino non cammina più su questo mondo, e ora ha incaricato me di parlare con la sua voce. »



    Ripensò al momento in cui gli era stato dato quel dono da Eru Elen Amarth, un tempo Corona di Dharma e incarnazione del Destino stesso.
    Non aveva mai ricevuto un dono più prezioso di quello.

    E così guardò con sguardo incuriosito il ragazzo, domandandosi se avrebbe creduto alle sue parole, che ad uno scettico potevano parere cialtronerie.


    Uriel

    Status fisico: ottimale
    Status psicologico: ottimale
    Energia: 100%
    [Scheda]



     Equip:

     » Uranus (spada)

     Passive:

     » Divine Charme
     [Passiva di Charme]

     » Innocent Aura
     [Auspex 30 metri]

     » Perfect Body
     [Passiva di Rigenerazione]

     » La voce della Saggezza
     [Aura di Carisma]

     Attive:

     1 -

     2 -

     Info: Sopresa! Anche Uriel ha la capacità di vedere il futuro, e tale capacità gli è stata donata dal Destino stesso ^^
     
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    Solo una volta finito di parlare il Biondo notò la tazza di té che Uriel gli aveva porto. La fissò per diverso tempo con un fare un po' stranito e indagatore: non dava tanto l'impressione di essere sospettoso, quanto più dubbioso sul cosa farci, quasi ne avesse dimenticato la funzione.
    Infine - appena prima che il grigio cominciasse a parlare - parve giungere a una conclusione e con garbo prese la tazzina, mormorando con gentilezza. Grazie.

    Ti ringrazio per avermi informato, Élion
    Ma credimi, sono quasi certo che non accadrà nulla di tutto ciò.
    Perché vedi, io sono la bocca del Destino.

    A quelle parole il veggente alzò il viso dall'infuso che aveva appena preso a sorseggiare, concentrando lo smeraldino sguardo sul viso del Saggio. Non era chiaro se fosse scosso o semplicemente attratto dalle sue parole.

    Devi sapere che il Destino non cammina più su questo mondo, e ora ha incaricato me di parlare con la sua voce.


    Élion non mosse un muscolo, come fosse pietrificato sul posto. Solo il suo sguardo fisso negli occhi del semidio trasmetteva barlumi di vita.
    Con ancora la porcellana a sfiorargli le labbra, quella perfetta bocca si incurvò in un mezzo sorriso di compiacimento e dopo un sospiro di sollievo sentenziò:

    Questo mi rassicura.


    Eppure la serena certezza mostrata da Uriel non era condivisa. Distogliendo l'attenzione dalla figura in fronte a lui, il Bianco abbassò due languidi occhi sulla tazza che reggeva in mano, prendendo un sorso del fumante liquido bruno. Deglutì.

    Credi al destino?


    Chiese senza alzare lo sguardo.

    Io no.


    Disse laconicamente dopo aver preso un altro sorso. Posò dunque la tazzina sulla raffinata scrivania, complimentandosi educatamente per la preparazione delle erbe.

    Quel giovane era curioso. Più che per l'aspetto, più che per la sedicente capacità di vedere il futuro, era il suo stesso atteggiamento a destare interesse. Ad esempio non si era indignato né stupito quando l'ambasciatore aveva smentito la sua premonizione, ammettendo così che potesse essere in errore. Al contempo, però, affermava di non credere al destino, quindi come poteva prendere per vere le parole di Uriel?


    Facendo il giro del tavolo la bianca figura si avvicinò alla vetrata, rubando così uno scorcio della visuale sottostante.

    Credo che in ogni istante le azioni dei viventi ed il caso determino un corso, nel caos di possibilità di cui è composto l'avvenire...


    Dalla finestra si poteva ammirare un ritaglio dei giardini esterni. Il verde delle fronde era reso anche più intenso dalla luce che vi si rifletteva; le foglie si piegavano leggermente al passaggio del flebile vento, quasi a dar vita agli alberi del sottobosco. Un paio di gazze giocavano a rincorrersi nel cielo, impegnate forse dal rito d'accoppiamento.

    ... di conseguenza il destino esiste solo come entità a posteriori, determinata da quale corso gli eventi hanno deciso di prendere in un determinato momento. Questa è la mia opinione.

    Le pupille del biondo erano tornate a fissarsi sul ragazzo, che ora gli era a solo un paio di passi di distanza: le sue splendide iridi erano tanto loquaci quanto la voce. Egli allungò una mano nella sua direzione, offrendogliela.

    Puoi essere certo che il tuo Destino ti abbia mostrato il sentiero giusto? Se così non fosse allora lascia che ti mostri il mio futuro, il corso che il caos ha descritto nella mia mente. Trarrai da solo le tue conclusioni.


    Così stette, in attesa che il dio accettasse o rifiutasse la scommessa. Si trattava davvero solo di una gentilezza? O magari era una sfida contro il Destino stesso? Chissà, forse entrambe le cose.




    Riepilogo



    pngNome: Élion
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    Razza: Umano (?)
    Sesso: Maschio
    Altezza: 178 cm
    Peso: 61 kg
    Classe: 1°- Psion, 2°- Illusionista/Evocatore
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    Energia: 100%
    Poteri:

    CITAZIONE
    Deus ex Machina:La persona di Élion suscita spesso domande e curiosità nella gente attorno a lui. Non si tratta semplicemente del suo aspetto o del suo comportamento, ma qualcosa che lo rende infinitamente più difficile da comprendere. E' innegabile che egli sia una presenza decisamente misteriosa, che talvolta appare letteralmente dal nulla, come un miraggio: ti volti ed egli appare in fronte ai tuoi occhi, sbatti le palpebre ed è già scomparso. Si sente spesso parlare di sue apparizioni in luoghi improbabili, quasi vi si fosse trasportato per caso, per cambiare destinazione un secondo dopo. C'è gente che racconta di averlo visto anche in sogno, silenzioso ed evanescente come uno spettro, quasi egli si fosse immerso nelle loro menti con l'intento di una passeggiata nell'etere onirico. Non solo, talvolta a chi ha incrociato il suo sguardo il Bianco ha profetizzato il futuro o rimembrato il passato, come un indovino o un profeta giunto dal nulla. Si racconta anche di come il suo passaggio sia talvolta accompagnato dai più strani dei fatti: acqua che scorre verso l'alto, cocci di vetro che tornano a ricomporre un boccale, dadi che invece d'atterrare su una faccia restano in equilibrio su uno spigolo...
    Le storie che accompagnano - e talvolta precedono - il Viaggiatore sono molte e varie, spesso oscure ed improbabili; una in particolare racconta di un inquietante quanto misterioso suo ritorno dalla morte. Pare che anni addietro il giovane Élion fosse stato assalito ed ucciso in un vicolo da un gruppo di ladri, il suo corpo dato alle fiamme e le sue ceneri sparse dal sacerdote in persona. Ma ecco, quattro giorni più tardi, rivedere il biondo camminare noncurante per le strade in cui era stato ucciso, con la veste appena sporca di sangue.
    Ah, talvolta vi è da chiedersi se queste non siano tutte invenzioni oppure testimonianze di accadimenti incomprensibili.
    Effetti in-game: Élion pare essere dotato di multi-entità. Quandunque egli venga ucciso o il suo spirito distrutto, una copia di lui trova nuova vita. Non è da considerarsi una vera immortalità, quanto più un'indefinita rinascita. Il resto degli eventi e stranezze che accompagnano la sua persona rimangono al momento puri elementi scenici e d'interpretazione.

    Androginia: Senza mezzi termini, Élion è un androgino. Da non confondere con un ermafrodito, il Bianco è un maschio in tutto e per tutto, ma il suo corpo così sottile e snello, la sua pelle candida, il suo viso dai lineamenti delicati e fini, i suoi grandi occhi di un intenso verde acqua e i suoi lunghi capelli dorati, ne fanno una bellezza tale da rivaleggiare con quella di qualsiasi gran dama. Persino la sua voce - quasi bianca - è così soave e chiara da essere facilmente associata a quella di una donna. Di fatto è molto comune che il Bianco sia scambiato per una donna, tanto da ricevere continuamente avance dagli uomini e sguardi invidiosi dalle donne. Oh ma non fraintendete, non è una sua scelta l'apparire in questo modo, anzi di fatto egli spesso non dà pressoché alcun peso alla propria bellezza né la ostenta con vanità. Chi lo incontra e vi parla spesso rimane colpito dalla sua semplice apparenza, e se magari una giovane ragazza arrossisce e s'affanna nel parlargli, magari un'altra lo prenderà in antipatia quasi per spirito d'agonismo. Insomma, l'aspetto di un individuo suscita le reazioni più diverse a seconda di chi lo guarda, ma quale che sia l'opinione di chi lo incontra, è innegabile che questi rimarrà facilmente affascinato dal suo aspetto, rapito dal suo sguardo e incantato dalla sua voce.
    Se però quanto detto può essere ritenuto un aspetto positivo - a chi non piacerebbe possedere simile bellezza? -, un tale corpo comporta anche grandi limiti. Élion non si può certo definire un esemplare d'atleta, ed anzi la sua costituzione è anche più debole di molti altri uomini adulti; non che soffra di malattie - sembra non si ammali quasi mai -, ma la forza della sua mente è compensata dalla debolezza del suo corpo, dotato di poca forza e velocità, ben poco abituato all'esercizio fisico.
    Effetti in-game: Passiva di malia a libera interpretazione, generalmente la gente sarà più propensa a prestargli attenzione e dargli ascolto. La debolezza del corpo è invece associata ad un malus in forza e velocità.

    Abilità usate:

    CITAZIONE
    Trasmissione del Pensiero: Come esiste la facoltà di leggere, esiste anche la facoltà di parlare. Dunque, così come è possibile leggere una mente, è anche possibile comunicare con essa. Così come una comunicazione verbale, due o più menti s'accomunano, scambiandosi parole senza necessità di muovere la lingua, scambiandosi sensazioni che la semplice parola non sarebbe in grado di comunicare. Ah, ma attenzione, perché come esiste l'urlo che assorda e il bisbiglio che insidia, anche una mente può sconvolgerne un'altra, mascherandosi come un pensiero infido capace di deconcentrare o una percezione aliena capace di ferire: questo, solo poche menti sono in grado di farlo, ed Élion è una di quelle. Attenzione a chi s'avvicini troppo incautamente a lui, chi lo guardi negli occhi o chi venga rapito dalla sua voce, perché l'insidia potrebbe minacciare i vostri pensieri.
    Effetti in-game: Comunicazione non verbale tra menti in associazione, se questa è consensuale gli individui possono comunicare a una distanza qualunque per circa due turni, se non fosse consensuale la trasmissione richiederebbe una continua linea di contatto.

    Note: La tecnica ha lo scopo di mostrare a Uriel la visione avuta da Élion, ma solo se questi lo accetta. Nel qual caso ti chiederei di lasciare a me la descrizione del sogno nel post successivo. ^^

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    Credi al destino?
    Io no.



    In quell'istante il semidio lo squadrò, curioso.
    Riprese in mano la tazzina che aveva poggiato poco prima sul tavolo, afferrò il piattino e continuò a sorseggiare il suo tè, certo che il ragazzo avrebbe continuato a dire la sua.
    E Uriel era proprio curioso di sapere il suo parere, giusto o sbagliato che fosse.

    Credo che in ogni istante le azioni dei viventi ed il caso determino un corso, nel caos di possibilità di cui è composto l'avvenire...
    disse, dopo essersi portato alla finestra, costringendo il semidio a voltare la sedia in modo da averlo sempre davanti.
    ... di conseguenza il destino esiste solo come entità a posteriori, determinata da quale corso gli eventi hanno deciso di prendere in un determinato momento. Questa è la mia opinione.
    e così i loro occhi -dalla lucentezza totalmente opposta- si incrociarono ancora una volta, mentre gli tendeva la mano.
    Puoi essere certo che il tuo Destino ti abbia mostrato il sentiero giusto? Se così non fosse allora lascia che ti mostri il mio futuro, il corso che il caos ha descritto nella mia mente. Trarrai da solo le tue conclusioni.



    8IfPO



    A quelle parole, le labbra del semidio si piegarono in un sorriso.

    « Credimi, un tempo la pensavo come te.
    Ma io il Destino l'ho visto e ci ho parlato... e lui ha parlato a me.
    Ripudiarlo equivarrebbe a ripudiare il dono che mi ha dato. »



    Perché lui credeva a ciò che aveva visto, senza alcun dubbio. Credeva alle parole di Amarth e alla sua Sapienza, così come ci credeva l'Alfiere e tutte le altre Corone.
    Non era una menzogna.

    « Ma se proprio insisti, vediamo anche il tuo sentiero. »



    Allungò la sua mano verso quella del suo ospite e l'afferrò in una stretta leggera. La sua mano era calda e rilassata.



    Uriel

    Status fisico: ottimale
    Status psicologico: ottimale
    Energia: 100%
    [Scheda]



     Equip:

     » Uranus (spada)

     Passive:

     » Divine Charme
     [Passiva di Charme]

     » Innocent Aura
     [Auspex 30 metri]

     » Perfect Body
     [Passiva di Rigenerazione]

     » La voce della Saggezza
     [Aura di Carisma]

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     Info: Perdona il ritardo >.</
     
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    Accogliendo con un'impassibile e imperscrutabile espressione le parole dell'albino, il biondo accettò di buon grado la sua debole stretta.
    Un solo istante di tensione corse tra i due, mentre il silenzio si faceva più pressante. Infine una pallida smorfia sorridente gli curvò le labbra, chiuse la mano del Saggio in una morbida morsa e le tenebre calarono su entrambi.

    Lo sguardo pareva alzarsi da terra e fluttuare tremolante nell'aria, regalando una chiara visuale della strada sottostante. Ogni cosa pareva avvolta da un manto di nebbia e tenebra, tranne che per alcuni sprazzi di luce che illuminavano una non ben identificata parte della città. Alzando appena quelli che a stento potevano definirsi occhi, riluceva chiaro il profilo della Biblioteca, contornata di un'abbacinante luce che rendeva difficile guardarla fisso. Era giorno? Notte? Impossibile dirlo.
    Tornando ad abbassarsi sulla terra sottostante, la visione mostrava un singolo figuro dai vestiti scuri e i capelli argentei. Il grigio ambasciatore camminava per un sentiero curiosamente deserto, illuminato solo dalla sua divina aura. D'un tratto delle ombre dai contorni indefiniti. Uscendo dalle tenebre, dai vicoli, oscurando ogni barlume di luce che rendeva possibile la vista. Non vi era rumore alcuno, non un movimento, non una sagoma, solo la desolante cecità.
    Quando la visuale tornò con un abbagliante lampo, lo sguardo guardava ad un cadavere in fiamme, e a troneggiare sopra questo cinque creature d'ombra. La più grande stringeva in mano una testa senza vita, i cui occhi plumbei ancora guardavano al nulla in fronte a loro.


    Al termine del sogno fu come risvegliarsi da un sonno-veglia.
    Tornato a vedere con i propri occhi, Uriel avrebbe notato come Élion gli si fosse fatto incredibilmente vicino, tanto che per poco i loro visi non si sfioravano. L'espressione del Viaggiatore era quella di un pittore che cercava imperfezioni sulla propria tela, indagava nelle pupille del ragazzo come a trarne un inconfessabile segreto. In quelle iridi verde mare, rilucenti della luce riflessa, quasi si potevano intraveder svanire le ombre incontrate nella premonizione.
    Da quella distanza era davvero difficile credere che costui fosse un uomo.

    Come ho detto, le conclusioni spettano a te.


    Pronunciò a bassa voce, senza dar cenno di voler interrompere il contatto con Uriel; ancora stringeva la mano nella sua. Diede un accenno di risata.

    Chissà, forse non hai visto questo futuro perché il nostro incontro l'ha cambiato.


    Propose in conclusione, forse per raggiungere un compromesso tra le loro differenti filosofie.
    Solo allora l'androgino si separò dall'interlocutore, tornando dritto in piedi e lasciando la mano del ragazzo. Anche il suo sguardo perse contatto, indugiando per la prima volta sull'architettura della stanza.

    Dunque, sembra non vi sia più bisogno di me.


    Con quella sentenza diede cenno di congedarsi, prendendo con calma ad avviarsi verso l'uscita. Non vi era davvero altro che potesse o volesse fare in quel luogo, d'altronde la sua apparizione era legata ad una profezia che era ormai stata pronunciata. Le azioni di Uriel dipendevano unicamente da ciò che avrebbe voluto fare.

    Quindi si concludeva così il loro incontro? Breve, inaspettato, non aveva fatto che sollevare domande ancora avvolte nel mistero. Chi era Élion? Qual era il suo scopo? Come era giunto fino a li? Era come se si fosse fatto messaggero di un incerto futuro ed ora pretendesse di scomparire nuovamente nel nulla, in attesa.





    Riepilogo



    pngNome: Élion
    Cognome: --
    Titoli: il Bianco, il Viaggiatore, il Biondo, il Veggente
    Età: Indicativamente meno di 30 anni
    Razza: Umano (?)
    Sesso: Maschio
    Altezza: 178 cm
    Peso: 61 kg
    Classe: 1°- Psion, 2°- Illusionista/Evocatore
    Scheda: Link

    Energia: 90%
    Poteri:

    CITAZIONE
    Deus ex Machina:La persona di Élion suscita spesso domande e curiosità nella gente attorno a lui. Non si tratta semplicemente del suo aspetto o del suo comportamento, ma qualcosa che lo rende infinitamente più difficile da comprendere. E' innegabile che egli sia una presenza decisamente misteriosa, che talvolta appare letteralmente dal nulla, come un miraggio: ti volti ed egli appare in fronte ai tuoi occhi, sbatti le palpebre ed è già scomparso. Si sente spesso parlare di sue apparizioni in luoghi improbabili, quasi vi si fosse trasportato per caso, per cambiare destinazione un secondo dopo. C'è gente che racconta di averlo visto anche in sogno, silenzioso ed evanescente come uno spettro, quasi egli si fosse immerso nelle loro menti con l'intento di una passeggiata nell'etere onirico. Non solo, talvolta a chi ha incrociato il suo sguardo il Bianco ha profetizzato il futuro o rimembrato il passato, come un indovino o un profeta giunto dal nulla. Si racconta anche di come il suo passaggio sia talvolta accompagnato dai più strani dei fatti: acqua che scorre verso l'alto, cocci di vetro che tornano a ricomporre un boccale, dadi che invece d'atterrare su una faccia restano in equilibrio su uno spigolo...
    Le storie che accompagnano - e talvolta precedono - il Viaggiatore sono molte e varie, spesso oscure ed improbabili; una in particolare racconta di un inquietante quanto misterioso suo ritorno dalla morte. Pare che anni addietro il giovane Élion fosse stato assalito ed ucciso in un vicolo da un gruppo di ladri, il suo corpo dato alle fiamme e le sue ceneri sparse dal sacerdote in persona. Ma ecco, quattro giorni più tardi, rivedere il biondo camminare noncurante per le strade in cui era stato ucciso, con la veste appena sporca di sangue.
    Ah, talvolta vi è da chiedersi se queste non siano tutte invenzioni oppure testimonianze di accadimenti incomprensibili.
    Effetti in-game: Élion pare essere dotato di multi-entità. Quandunque egli venga ucciso o il suo spirito distrutto, una copia di lui trova nuova vita. Non è da considerarsi una vera immortalità, quanto più un'indefinita rinascita. Il resto degli eventi e stranezze che accompagnano la sua persona rimangono al momento puri elementi scenici e d'interpretazione.

    Androginia: Senza mezzi termini, Élion è un androgino. Da non confondere con un ermafrodito, il Bianco è un maschio in tutto e per tutto, ma il suo corpo così sottile e snello, la sua pelle candida, il suo viso dai lineamenti delicati e fini, i suoi grandi occhi di un intenso verde acqua e i suoi lunghi capelli dorati, ne fanno una bellezza tale da rivaleggiare con quella di qualsiasi gran dama. Persino la sua voce - quasi bianca - è così soave e chiara da essere facilmente associata a quella di una donna. Di fatto è molto comune che il Bianco sia scambiato per una donna, tanto da ricevere continuamente avance dagli uomini e sguardi invidiosi dalle donne. Oh ma non fraintendete, non è una sua scelta l'apparire in questo modo, anzi di fatto egli spesso non dà pressoché alcun peso alla propria bellezza né la ostenta con vanità. Chi lo incontra e vi parla spesso rimane colpito dalla sua semplice apparenza, e se magari una giovane ragazza arrossisce e s'affanna nel parlargli, magari un'altra lo prenderà in antipatia quasi per spirito d'agonismo. Insomma, l'aspetto di un individuo suscita le reazioni più diverse a seconda di chi lo guarda, ma quale che sia l'opinione di chi lo incontra, è innegabile che questi rimarrà facilmente affascinato dal suo aspetto, rapito dal suo sguardo e incantato dalla sua voce.
    Se però quanto detto può essere ritenuto un aspetto positivo - a chi non piacerebbe possedere simile bellezza? -, un tale corpo comporta anche grandi limiti. Élion non si può certo definire un esemplare d'atleta, ed anzi la sua costituzione è anche più debole di molti altri uomini adulti; non che soffra di malattie - sembra non si ammali quasi mai -, ma la forza della sua mente è compensata dalla debolezza del suo corpo, dotato di poca forza e velocità, ben poco abituato all'esercizio fisico.
    Effetti in-game: Passiva di malia a libera interpretazione, generalmente la gente sarà più propensa a prestargli attenzione e dargli ascolto. La debolezza del corpo è invece associata ad un malus in forza e velocità.

    Abilità usate:

    CITAZIONE
    Trasmissione del Pensiero: Come esiste la facoltà di leggere, esiste anche la facoltà di parlare. Dunque, così come è possibile leggere una mente, è anche possibile comunicare con essa. Così come una comunicazione verbale, due o più menti s'accomunano, scambiandosi parole senza necessità di muovere la lingua, scambiandosi sensazioni che la semplice parola non sarebbe in grado di comunicare. Ah, ma attenzione, perché come esiste l'urlo che assorda e il bisbiglio che insidia, anche una mente può sconvolgerne un'altra, mascherandosi come un pensiero infido capace di deconcentrare o una percezione aliena capace di ferire: questo, solo poche menti sono in grado di farlo, ed Élion è una di quelle. Attenzione a chi s'avvicini troppo incautamente a lui, chi lo guardi negli occhi o chi venga rapito dalla sua voce, perché l'insidia potrebbe minacciare i vostri pensieri.
    Effetti in-game: Comunicazione non verbale tra menti in associazione, se questa è consensuale gli individui possono comunicare a una distanza qualunque per circa due turni, se non fosse consensuale la trasmissione richiederebbe una continua linea di contatto. Consumo Medio.

    Note: Ahm dunque il caro Élion batte già in ritirata. Sia che Uriel lo fermi per parlargli ancora, oppure lo lasci semplicemente andare, farò almeno un altro post che potrà essere l'ultimo o meno. :nod: Ah, e non andare di fretta, prenditi pure il tempo che serve, per rispondere. ^^

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    Poco dopo aver stretto la mano del ragazzo, il nulla cominciò a circondare entrambi le figure, proiettandole verso un ipotetico futuro.
    Quando finalmente apparvero dei contorni sfocati, Uriel si trovava a osservare Palanthas, rilucente come non mai, rendendo impossibile una stima riguardo al momento della giornata. Poi, gli occhi passarono altrove, più precisamente su... lui. Stava vedendo sé stesso, incamminatosi su di un sentiero dove ben presto venne circondato da cinque ombre e poi la visione saltò come la punta di un giradischi e lo proiettò poco più avanti, quando ormai le figure ne avevano fatto di lui un trofeo con la sua testa e una torcia col suo corpo.

    0pyzI


    Riaprì gli occhi, decisamente turbato, mentre una goccia di sudore gli correva lungo la pelle diafana e liscia come il marmo.
    Vera o falsa che fosse, la visione del proprio corpo data alle fiamme con tanto di decapitazione avrebbe scosso chiunque.

    Il ragazzo se ne stava lì, col suo viso molto vicino a quello di Uriel, osservando nei suoi occhi in cerca di chissà quale reazione da parte sua.
    Dall'altra parte, l'Ambasciatore osservava con occhi sgranati quelli cerulei del biondino, perdendosi in quel mare di mistero.

    Come ho detto, le conclusioni spettano a te.
    gli disse, ancora la mano nella sua, e accennando una risata.
    Chissà, forse non hai visto questo futuro perché il nostro incontro l'ha cambiato.



    Uriel si scrollò rapido quel pensiero di dosso, intento a riprendere la lucidità perduta e rispondere al ragazzo con una certa calma, celando la preoccupazione che man mano veniva cacciata dentro al suo cuore.
    Cercò quindi di rispondere con un sorriso.

    « Già, forse. »



    Fu una risposta quasi naturale, piuttosto che pensarci su. Forse perché alla fine i due avevano un'idea di Destino diversa, e se ne sarebbero fatta una ragione.
    Eppure...

    Dunque, sembra non vi sia più bisogno di me.
    rispose, tornando alla posizione eretta e avviandosi lentamente all'uscita.



    Il semidio lo guardò allontanarsi senza dire nulla, pensieroso.
    Solo quando il biondo avesse raggiunto l'uscio avrebbe finalmente trovato le parole per rispondere una possibile, ultima volta.

    gauM0
    « Se mai avessi bisogno di perfezionare le tua abilità divinatorie, sappi che io sono sempre qui.
    Potresti anche abbracciare la Via di Dharma se lo volessi, diventando così mio allievo. »
    e sospirò, sperando avesse ascoltato le sue parole. Se avesse accettato avrebbe potuto avvicinarsi di più all'essenza delle cose, e magari al Destino stesso.
    « In caso contrario, le porte di Palanthas saranno comunque aperte. »





    Uriel

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    Dunque era giunto il momento degli addii. Svolto il compito che si era prefissato, il Biondo ora si congedava dall'albino, e sarebbe stata solo questione di istanti prima che egli sparisse per un tempo indefinito. Uriel non aveva avuto che una manciata di minuti per imparare a conoscerlo, riuscendo solo a scorgere un frammento dei suoi pensieri. Quei brevi momenti trascorsi dall'ingresso del Bianco nella stanza, tuttavia, avevano significato molto più di quanto ci si sarebbe potuto aspettare: chissà che gli echi di quell'incontro non avrebbero influenzato il futuro. Poteva il Saggio lasciar andare via così facilmente un simile individuo...?


    Aveva già aperto la porta, quando la voce del ragazzo fermò il suo passo.

    Se mai avessi bisogno di perfezionare le tua abilità divinatorie, sappi che io sono sempre qui.
    Potresti anche abbracciare la Via di Dharma se lo volessi, diventando così mio allievo.
    In caso contrario, le porte di Palanthas saranno comunque aperte.


    A quelle parole Élion si bloccò sul posto, la mano ancora ferma sul pomello; voltandosi nel guardare la figura alle sue spalle, l'androgino uomo aveva uno sguardo spaesato.
    Forse era semplicemente stupito da un simile invito, in fondo era certamente un onore inaspettato che il custode del Destino offrisse a un totale sconosciuto la possibilità di diventare suo allievo. Eppure, dal modo in cui le chiare sopracciglia erano corrugate e gli occhi persi nel ragionamento, sembrava che il Veggente fosse confuso più che sorpreso.
    Per diversi secondi restò lì immobile, indagando il viso di Uriel in silenzio. Infine, il volto si raddolcì nuovamente, lasciando trasparire un sorriso di ringraziamento accompagnato da un cenno del capo.

    Comunque vada, sono certo che ci rivedremo presto.


    Quindi lanciò un'intensa occhiata all'ambasciatore, salutandolo con un mezzo ghigno.

    Per il momento, addio Uriel.


    Concluse così il suo discorso, lasciando nuovamente il semi-dio alle sue spalle ed uscendo finalmente dalla stanza. Richiuse delicatamente l'uscio dietro di sé, cominciando a camminare lentamente in direzione della scalinata.

    Appena il bianco figuro se ne fu andato, l'ufficio tornò nel silenzio, lasciando il suo occupante intento a ragionare della visita appena ricevuta. Dopotutto, forse non sarebbe stato così semplice far fronte alla realtà che il misterioso uomo gli aveva mostrato... Oh suvvia, aveva fede nelle parole del Destino, più che in quelle di uno strano biondo dai lineamenti femminili. No, perché mai darvi peso...?
    Intanto un qualcosa di anomalo si verificava. Dove un attimo prima la luce dell'aura di quell'individuo brillava, ora era d'un tratto scomparsa all'interno delle mura della Biblioteca. Senza preavviso, così com'era arrivato ora era sparito. L'unica traccia del suo passaggio? Lo specchio d'acqua in fronte ai giardini ora era ricoperto da una sottile lastra di ghiaccio, che ben presto si sarebbe sciolta sotto il sole primaverile.





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    Razza: Umano (?)
    Sesso: Maschio
    Altezza: 178 cm
    Peso: 61 kg
    Classe: 1°- Psion, 2°- Illusionista/Evocatore
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    Deus ex Machina:La persona di Élion suscita spesso domande e curiosità nella gente attorno a lui. Non si tratta semplicemente del suo aspetto o del suo comportamento, ma qualcosa che lo rende infinitamente più difficile da comprendere. E' innegabile che egli sia una presenza decisamente misteriosa, che talvolta appare letteralmente dal nulla, come un miraggio: ti volti ed egli appare in fronte ai tuoi occhi, sbatti le palpebre ed è già scomparso. Si sente spesso parlare di sue apparizioni in luoghi improbabili, quasi vi si fosse trasportato per caso, per cambiare destinazione un secondo dopo. C'è gente che racconta di averlo visto anche in sogno, silenzioso ed evanescente come uno spettro, quasi egli si fosse immerso nelle loro menti con l'intento di una passeggiata nell'etere onirico. Non solo, talvolta a chi ha incrociato il suo sguardo il Bianco ha profetizzato il futuro o rimembrato il passato, come un indovino o un profeta giunto dal nulla. Si racconta anche di come il suo passaggio sia talvolta accompagnato dai più strani dei fatti: acqua che scorre verso l'alto, cocci di vetro che tornano a ricomporre un boccale, dadi che invece d'atterrare su una faccia restano in equilibrio su uno spigolo...
    Le storie che accompagnano - e talvolta precedono - il Viaggiatore sono molte e varie, spesso oscure ed improbabili; una in particolare racconta di un inquietante quanto misterioso suo ritorno dalla morte. Pare che anni addietro il giovane Élion fosse stato assalito ed ucciso in un vicolo da un gruppo di ladri, il suo corpo dato alle fiamme e le sue ceneri sparse dal sacerdote in persona. Ma ecco, quattro giorni più tardi, rivedere il biondo camminare noncurante per le strade in cui era stato ucciso, con la veste appena sporca di sangue.
    Ah, talvolta vi è da chiedersi se queste non siano tutte invenzioni oppure testimonianze di accadimenti incomprensibili.
    Effetti in-game: Élion pare essere dotato di multi-entità. Quandunque egli venga ucciso o il suo spirito distrutto, una copia di lui trova nuova vita. Non è da considerarsi una vera immortalità, quanto più un'indefinita rinascita. Il resto degli eventi e stranezze che accompagnano la sua persona rimangono al momento puri elementi scenici e d'interpretazione.

    Androginia: Senza mezzi termini, Élion è un androgino. Da non confondere con un ermafrodito, il Bianco è un maschio in tutto e per tutto, ma il suo corpo così sottile e snello, la sua pelle candida, il suo viso dai lineamenti delicati e fini, i suoi grandi occhi di un intenso verde acqua e i suoi lunghi capelli dorati, ne fanno una bellezza tale da rivaleggiare con quella di qualsiasi gran dama. Persino la sua voce - quasi bianca - è così soave e chiara da essere facilmente associata a quella di una donna. Di fatto è molto comune che il Bianco sia scambiato per una donna, tanto da ricevere continuamente avance dagli uomini e sguardi invidiosi dalle donne. Oh ma non fraintendete, non è una sua scelta l'apparire in questo modo, anzi di fatto egli spesso non dà pressoché alcun peso alla propria bellezza né la ostenta con vanità. Chi lo incontra e vi parla spesso rimane colpito dalla sua semplice apparenza, e se magari una giovane ragazza arrossisce e s'affanna nel parlargli, magari un'altra lo prenderà in antipatia quasi per spirito d'agonismo. Insomma, l'aspetto di un individuo suscita le reazioni più diverse a seconda di chi lo guarda, ma quale che sia l'opinione di chi lo incontra, è innegabile che questi rimarrà facilmente affascinato dal suo aspetto, rapito dal suo sguardo e incantato dalla sua voce.
    Se però quanto detto può essere ritenuto un aspetto positivo - a chi non piacerebbe possedere simile bellezza? -, un tale corpo comporta anche grandi limiti. Élion non si può certo definire un esemplare d'atleta, ed anzi la sua costituzione è anche più debole di molti altri uomini adulti; non che soffra di malattie - sembra non si ammali quasi mai -, ma la forza della sua mente è compensata dalla debolezza del suo corpo, dotato di poca forza e velocità, ben poco abituato all'esercizio fisico.
    Effetti in-game: Passiva di malia a libera interpretazione, generalmente la gente sarà più propensa a prestargli attenzione e dargli ascolto. La debolezza del corpo è invece associata ad un malus in forza e velocità.

    Abilità usate:

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    Note: No, il pg non si è teletrasportato né ha lanciato alcuna magia sul lago artificiale, diciamo solo che queste cose fanno parte del suo personaggio. :geez:
    Comunque questo era il mio ultimo post. Ti ringrazio veramente molto per la giocata, mi è piaciuta davvero, anzi, se sei d'accordo in futuro mi piacerebbe avere un seguito, che secondo me questi due possono essere una coppia interessante. ^^
    Per il momento ringraziamenti e saluti. Se vuoi fare un ultimo post per dare una chiusura definitiva anche dal tuo punto di vista, fai pure. In ogni caso io entro domenica-lunedì mando in valutazione. :)

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