Una promessa è una promessa!

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  1. _MajinZ_
     
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    Passarono diversi istanti di silenzio in seguito alla spinta, infatti la biondina era finita letteralmente a gambe all’aria, rimbalzando un paio di volte sul materasso e Gajeel pensò immediatamente di aver fatto qualcosa di grosso... anche perché lei non se l’aspettava minimamente. Sembrava quasi che Rikku potesse esplodere da un momento all’altro e, istintivamente, il moro si mosse quasi ad allontanarsi... però la reazione che ebbe lei fu molto diversa da quella che lui si aspettava.
    P O F
    Quello fu l’unico suono che si espanse per la stanza poco le urla della ragazza... che gli aveva lanciato il cuscino dritto in faccia. Il borchiato rimase per qualche secondo sorpreso, mentre la sua mano andava ad afferrare il cuscino spiaccicato sulla sua faccia... e quando il guanciale venne tirato via, l’espressione del ragazzo era a metà tra lo sconcertato e il divertito, ma poi fece finta di arrabbiarsi: adesso voleva vendicarsi di quella vendetta appena subita!
    Mangiachiodi a chi?!
    Disse lui mentre afferrava il cuscino con entrambe le mani e lo scagliava, questa volta con delicatezza, verso il viso della biondina proprio quando stava ancora ridendo. Non contento, però, sollevò la sua soffice arma ancora una volta e bombardò la fanciulla con diverse cuscinate... finendo poi per scoppiare a ridere a sua volta. Infine scagliò il cuscino dritto in faccia alla giovane, incrociando le braccia con fare soddisfatto: si, aveva ottenuto la sua vendetta.
    Così impari!
    Commentò lui annuendo convinto, Rikku doveva saperlo che non poteva vincere quella battaglia, ma chissà come avrebbe reagito in seguito alla selva di cuscinate che aveva ricevuto... il ferroso era comunque pronto a riceverla, non aveva nessuna paura!

     
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  2. Eruka
     
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    "accanirti così su una povera ragazza indifesa come me...v-eeAHAHAHAArgo-AHAHAHAHAgnaHAAHAHAH-ti!"

    disse, mentre veniva presa a cuscinate dal ragazzo. Certo che Gajeel non sapeva proprio cosa volesse dire la sconfitta, se per questo nemmeno Rikku. Infatti la biondina cercava di riparasi con le mani, ma invano. Subito dopo l'attacco, e poi il "così impari" del Drago, si tirò su afferrando l'amato crine di lui, mentre con l'altra mano si mise a scompigliarli tutti i capelli. Sapeva benissimo quanto lui si sarebbe arrabbiato, e così avrebbe ottenuto finalmente la vittoria.

    "VENDETTAAAAAAA BUAHUAHAUHA"

    urlò, mentre lo minacciava anche di fargli qualche acconciatura strana. Dopo essere praticamente morta dalle risate, allargò le braccia per poi lasciarsi cadere sul letto. Era felice di vedere come giocare con Gajeel la rendeva serena, dopo quello che avevano passato se lo meritavano entrambi. La sua mano andò a posarsi su quella del moro, avrebbe voluto dirgli tante cose, da come si era sentita sola a come aveva aspettato che tornasse. Specialmente del dolore dopo quell'avvenimento nell'est, cosa che aveva piuttosto segnato i due ragazzi.

    "ok dai tregua, hai vinto...per questa volta"

    disse sorridendogli. Se avrebbero continuato probabilmente il negozio sarebbe andato in frantumi in un batter d'occhio così sarebbe stata costretta ad emigrare in una terra lontana, per sfuggire all'ira di Yuuko. L'idea di andare via con lui tornò a farsi risentire, ci aveva pensato parecchie volte, ma era una cosa impossibile, sia per i piani di lui, che per quelli di lei. Doveva accontentarsi di vederlo poche volte, chissà per quanto tempo. Magari facendo cessare quelle visite da parte sue, dimenticandosi completamente di lei.

     
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  3. _MajinZ_
     
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    Gajeel prese la povera Rikku a cuscinate senza nessuna pietà, senza neanche darle il tempo di reagire, decretando alla fine la sua vittoria indiscussa... o almeno questo era ciò che lui pensava. La sua avversaria infatti era fatta della sua stessa passa e quando il moro pensava già al suo trionfo, si accorse che la battaglia era appena iniziata.
    Con una rapida mossa la biondina si tirò su, pensando bene di sfruttare la folta chioma del ferroso come appiglio, facendogli tra l’altro un male cane, continuando l’assalto con una bella spettinata di capelli che quasi li fece aumentare di volume e il ragazzo sembrava indossare un parruccone... ovviamente non prese bene la cosa, lui ai suoi capelli ci teneva parecchio!
    Ehi non spettinarmi!
    Le disse mentre cercava di fermarla, anche se la minaccia di finire con una strana acconciatura lo fece desistere... non voleva andare in giro con qualche pettinatura ridicola, lui ci teneva alla sua fama di duro e non poteva farsi battere da una ragazza! Per fortuna alla fine anche lei desistette, mollando la presa e lasciandosi cadere a peso morto sul letto... purtroppo così non c’era molto gusto, a lui piaceva vincere solo dopo aver strenuamente lottato.
    Ma così non c’è gusto!
    Esordì il ferroso con un tono leggermente deluso, ma stava solo scherzando. Il tocco della piccola mano di lei sulla sua, però, lo fece sorridere... ricambiando così il sorriso della fanciulla mentre si voltava nella sua direzione. Nemmeno lui quella sera voleva andare via, voleva restare li con lei anche solo a guardarla, il solo farlo lo faceva stare bene e non sapeva bene come spiegarsi quella situazione, ma vederla li, distesa con lo sguardo incatenato al suo faceva fuggire dalla sua mente ogni cattivo pensiero, lasciando solo quelli più belli... forse era a causa della luna, magari quella sera aveva lanciato qualche strano incantesimo sul giovane il tanto che bastava per ammansirlo.
    Senza pensarci troppo Gajeel le strinse la mano, accarezzandone il dorso con il pollice... e non aggiunse altro, non disse una parola, si limitò ad osservarla con un’espressione comprensiva e quasi dolce, una cosa un po’ strana per un tipo burbero come lui.

     
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  4. Eruka
     
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    "Gajeel..."

    disse sorridendo mentre gli buttava le braccia al collo, facendolo atterrare con la schiena sul letto. Il povero ragazzo adesso si trovava prigioniero di quella morsa letale, e la biondina non aveva nessuna intenzione di lasciarlo andare. Per fortuna che non stringeva, altrimenti sarebbe morto soffocato. Le veniva quasi da piangere, anzi, alcune lacrime caddero dai suoi occhi, rigandole le guance, inumidendo anche il volto del moro appiccicato al suo.

    "non sto piangendo!! guai a te se mi prendi in giro"

    disse, anche se era praticamente impossibile da mascherare. Non riusciva a dirgli che gli era mancato e che aveva sofferto, ma nemmeno lei si sapeva spiegare perchè quel ragazzo le mancava così tanto quando se ne andava. Spesso pensava anche a Dan, al fatto che aveva baciato un altro ragazzo che occupava spesso i suoi pensieri. Non indossava più nemmeno il suo anello, da quella volta nella foresta. Infatti il piccolo cerchietto argentato era posato sul comodino, in bella vista sotto la foto di lei e di sua sorella.

    "t-ti sono mancata?"

    gli chiese la bimba, mentre stava ancora avvinghiata sopra di lui. Il povero Gajeel era in trappola, e doveva fare bene attenzione a cosa rispondeva. Forse lui non aveva ancora sperimentato a quanta paura potessero fare le donne, specialmente offese o arrabbiate. Ma comunque lei non si sarebbe offesa per una risposta negativa, sapeva che tipo era e come era fatto, Non era il tipo da queste smancerie, anche se il modo in cui l'aveva guardata aveva fatto accelerare i batti del suo cuore facendole provare una strana sensazione. Ogni tanto aveva questi comportamenti gentili, che venivano fuori da questo suo carattere burbero, segno, che aveva un buon cuore nonostante avesse vissuto da solo. Rikku alzò la testa, rendendosi conto di essere di nuovo a pochi centimetri dalle sue labbra. La situazione era come l'altra volta, se avesse provato a strappargli un altro bacio lui si sarebbe allontanato?

     
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  5. _MajinZ_
     
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    Preso un po’ alla sprovvista, il ragazzo non poté far molto in seguito all’assalto della biondina che avvolse le sue esili braccia intorno al suo forte collo, trascinandolo sul materasso. Lui rimase abbastanza sorpreso da quel contatto e per un istante le sue gote si tinsero di rosso, mentre si paralizzava in quella posizione così... imbarazzante. Lei infatti era per metà su di lui, sul suo petto, e quello generoso della fanciulla premeva su quello muscoloso del borchiato. Non che gli dispiacesse quel soffice contatto, ma in quel momento alcune sensazioni lo mettevano un po’ a disagio.
    D-dimmi.
    Sussurrò lui ancora completamente immobile, anche se lentamente iniziava a vincere l’iniziale imbarazzo. Anzi, riuscì anche ad abbracciare la fanciulla con delicatezza per accarezzarle la schiena, e quasi si spaventò sentendo quell’odore salmastro. Alcune lacrime infatti scesero dagli occhioni della ragazza e andarono ad inumidire anche il viso del moro che le era praticamente appiccicato. Gajeel quindi aggrottò un po’ la fronte... magari aveva fatto qualcosa di male? Non gli piaceva sapere che lei stesse piangendo, anche se solo per un istante.
    Perché dovrei prenderti in giro?
    Io non voglio che tu pianga.

    Le disse con un tono vagamente triste, il tutto mentre la stringeva al suo petto quasi a impedirle di scappare via, anche se in verità l’unico in trappola era lui stesso. Per fortuna quelle lacrime erano solo passeggere e ben presto se ne andarono, tranquillizzando in parte l’ammazzadraghi che ora poteva sentire solo il profumo di lei... e gli piaceva un sacco. Quando Rikku sollevò il capo, gli occhi dei due si incontrarono ancora una volta, incatenandosi per diverso tempo, non era possibile quantificarlo.
    Forse un po’...
    Rispose lui con una voce abbastanza scherzosa, sollevando poi a sua volta la testa per bruciare la distanza che separava le sue labbra da quelle della biondina. No, questa volta non si sarebbe ritratto, non ne aveva nessuna intenzione.

     
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  6. Eruka
     
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    Era rossa come un pomodoro. Avete presente i pomodori? ma non quelli un po' verdini o un po' rosso chiaro. Proprio rosso, come i pomodori più maturi. Ecco, Rikku era nelle stesse condizioni, forse per il fatto che si trovava a cavalcioni sul busto di Gajeel. Non si era minimamente accorta di essersi spostata, ma per avvicinare meglio le labbra alle sue il suo corpo aveva agito di conseguenza, mettendosi comodo. Il ragazzo sembrava non volersi tirare indietro un'altra volta, anche perchè se lo avesse fatto lei sarebbe andata a far compagnia al pavimento visto che la grazia di Gajeel è conosciuta. La biondina si abbassò, per andare a sfiorare le labbra del ragazzo facendo in modo che si incollassero. Si, forse il moro non era capace a dare baci di questo genere, anzi, non riusciva nemmeno a capire come un tipo così riuscisse ad essere così dolce in quelle occasioni. Per lei il drago rimaneva davvero un mistero certe volte. Da quella volta nella foresta che si era svegliato incazzato a quella stessa sera, che le aveva strappato un bacio improvviso in cucina. Senza dimenticare quella volta che l'aveva mandata a fanculo. Ad ogni modo adesso erano li, che si scambiavano baci e abbracci, mentre lei lo guidava e gli insegnava anche altro, oltre le buone maniere come ad esempio ringraziare dopo un pasto. Ed ecco che le loro labbra si staccarono nuovamente, per prendere fiato,

    "solo un po'?"

    chiese un po' sfacciatamente la ragazzina. Cosa voleva saperne lei, magari erano cavoli di Gajeel in cui non doveva ficcare il naso. Tornò a posare le labbra sulle sue, senza dargli nemmeno il tempo di rispondere, verificando se li aveva appreso i suoi insegnamenti. Rikku staccò nuovamente le labbra da Gajeel, per poi accarezzargli il volto sorridendo. Non si era mai sentita così, e non riusciva proprio a capire il perchè. L'imbarazzo era un po' andato via, nonostante quella posizione le facesse immaginare pensieri un po' troppo bollenti. Però sembrava che al ragazzo non dispiacesse, visto che non l'aveva ancora scansata e da Gajeel c'era da aspettarsi di tutto. Adesso era in mobile, lo guardava, appoggiata al con il petto al suo, a due centimetri dalla sua faccia, mentre con le mani gli accarezzava le guance sperando che non arrivasse il mattino troppo presto,

     
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  7. _MajinZ_
     
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    Se Rikku era un po’ imbarazzata e rossa come un pomodoro, Gajeel stava proprio andando in panico. Era li, disteso su un letto che emanava un profumo dolce e invitante, con a cavalcioni sul proprio addome la proprietaria del letto e del profumo... il tutto mentre la luna brillava fuori e una piacevole brezza filtrava dalla finestra ormai in pezzi. In tutto ciò il suo corpo reagiva di conseguenza, insomma, non c’era bisogno di star li a spiegare ogni minimo dettaglio... anche perché in quel modo sarebbe scattata la censura e il MOIGE avrebbe cancellato il topic.
    Ritornando a noi, lo sguardo di del moro vagava da ciò che lo circondava al viso della giovane, riuscendo ad osservarla solo per qualche attimo. Aveva detto che non se ne sarebbe andato, non poteva mandare tutto all’aria solo perché era un po’ imbarazzato... infondo non stava facendo nulla di male, non l’aveva costretta ad agire così, quindi era tutto normale. In qualche modo riuscì a riprendere coraggio e stavolta il suo sguardo si immerse in quello di lei, un istante prima che le loro labbra si unirono ancora.
    Il Dragonslayer socchiuse gli occhi mentre assaporava quelle labbra soffici, seguendo alla lettera gli insegnamenti di chi, in quel campo, era sicuramente più informato di lui. In una sera aveva imparato a dare dei baci più “seri”, segno che la pratica era sicuramente meglio della teoria... anche se il borchiato era comunque duro di comprendonio, e non solo di comprendonio. ( :8D: )
    Alla domanda sussurrata dalla biondina, comunque, lui sorrise con un po’ di malizia... ma non ebbe tempo di risponderle, visto che le labbra si erano nuovamente unite in un nuovo bacio, mentre lei si faceva sempre più vicina a lui che, guidato dal suo istinto, aveva iniziato a muovere le mani sulla schiena di lei, accarezzandola delicatamente da sopra la maglia. Infine si staccarono ancora, ritrovandosi a una distanza praticamente nulla osservandosi negli occhi. In quel preciso istante le gote arrossate del giovane erano visibili, ma a lui non importava e sorrise.
    Insegnami...
    Sussurrò quella semplice parola quasi senza pensarci. Però quella sera aveva voglia di apprendere, voleva conoscere quelle cose che per uno della sua età erano normali... ma che non aveva mai avuto l’occasione di provare. Il tocco delle sue mani poi si fece più insistente, mentre la maglia di lei veniva lentamente sollevata... e le mani sfiorarono la nuda pelle, sulla schiena e sul fianco. Nel suo sguardo non c’era nessuna esitazione e soprattutto nessuna voglia di tornare indietro, quella sera lui era tutto per lei... e nessuno dei due sembrava volersi fermare.

     
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  8. Eruka
     
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    Senza parlare, rimanendo un po' stupita dalle parole del ragazzo, la biondina sorrise. Forse lui non aveva mai avuto occasione di sperimentare così infondo una situazione con una ragazza, magari per il fatto di aver vissuto con un drago. Sembrava quasi divertita dalla sua richiesta, però decise di fare da maestra al ragazzo. Alcune azioni arrivarono spontanee, aveva la mente completamente libera da ogni pensiero che potesse in qualche modo bloccarla. Non era così difficile infondo, anche se era piuttosto imbarazzata visto che per la prima volta doveva insegnare una cosa così a qualcuno. L'imbarazzo però venne superato, appena il suo pigiama con i pinguini finì sul pavimento. Dopodiché è inutile descrivere le azioni che avvennero in seguito tra maestra e allievo, che si stava dimostrando molto diligente. Persino l'ansia che aveva nel perderlo nuovamente era sparita, sopratutto in quei momenti in cui i loro corpi si conoscevano per la prima volta. Eppure doveva farsene una ragione, godersi quel momento, il loro momento, e non pensare che poi lui sarebbe ripartito per chissà quanto tempo. C'era anche la possibilità che lui si dimenticasse di lei, smettendo completamente di venire a trovarla, però a lei questo adesso non importava. In quell'istante erano una cosa sola, uniti solamente dalla voglia di stare insieme. Rikku però non aveva la presunzione di voler contare qualcosa per lui, sapeva com'era fatto, ci sarebbe stata male ma poi sarebbe tornata a sorridere. Forse. Perdere Gajeel era un po' come perdere di nuovo la sua famiglia, visto che il drago era l'unica persona a cui si era veramente legata da quando era su Endlos. Erano simili, e forse questo li aveva legati così tanto, oppure l'aveva legata così tanto a lui. Non riusciva bene a comprendere ancora i sentimenti del ragazzo, non era uno che dimostrava il proprio affetto (forse solo associandolo agli odori e ai sapori).
    Ma poi, la mattina così temuta dalla ragazza, si fece largo nella stanza, cogliendo i due giovani addormentati. Rikku dormiva come a suo solito, con la pancia in giù, schiacciata al materasso. Era rannicchiata verso l'altro corpo illuminato anche lui dai primi raggi del sole, non li aveva mai odiati così tanto. Sapeva che avrebbero nuovamente portato via Gajeel, facendola sentire di nuovo sola. Ma comunque non si accorse minimamente che la tanto inaspettata mattina era arrivata, visto che dormiva beatamente come un ghiro. I capelli scompigliati, le coprivano metà del volto, mente la coperta la copriva giusto sul fondo della schiena. Aveva passato una notte molto speciale, che non si sarebbe dimenticata molto facilmente.

     
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  9. _MajinZ_
     
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    Quella notte solo la luna riuscì a vedere cosa accadde in quella stanza, unica testimone della nascita di qualcosa di speciale tra due ragazzi che fino a poco tempo prima non sapevano fare altro che litigare e adesso, invece, avevano anche scoperto cosa significasse amare.
    Gajeel per la prima volta nella sua vita sperimentava cose nuove, questa volta però nulla di pericoloso, non c’erano nemici da affrontare e l’unica cosa che doveva fare era seguire le direttive della piccola Rikku, la quale accettò di buon grado la richiesta del ragazzo e divenne la sua maestra. Una dolcezza straordinaria aveva preso possesso del borchiato mentre baciava e assaporava quella ragazza, non era più il rozzo guerriero che non sapeva usare le buone maniere... ogni suo movimento ora era calcolato, faceva di tutto per evitare di fare del male alla biondina.
    Dimenticandosi di tutto il resto, della realtà che gli circondava e del tempo che passava, la Bella e il Dragone divennero una cosa sola, uniti in qualcosa che andava ben oltre la semplice amicizia... insieme per non sentirsi soli. Quella notte due persone solo all’apparenza normali trovarono la pace, tutto ciò sembrava quasi un sogno visto che quella stanza divenne il loro mondo, vietato a ogni sguardo indiscreto e se fosse possibile anche al tempo. I loro sguardo si unirono molte volte in quella notte di passione, ma nessuno pensava alla fine e in quel momento nessuno dei due aveva paura che l’altro svanisse... c’erano solo loro due e uno strano sentimento.
    Purtroppo il tempo non si poteva fermare e così come giunse la notte, in breve, arrivò anche il mattino. Quando i timidi raggi del sole colpirono il viso del Dragonslayer, questi mosse la mano posizionandola sugli occhi, quasi a proteggersi da quel fastidio... ma alla fine fu costretto ad aprire gli occhi. In quel momento si ricordò un po’ tutto e sorrise al sentire quel profumo nell’aria. Si voltò e la vide, con i suoi capelli scompigliati e il viso delicatamente poggiato sul cuscino, nascosto dai suoi fili d’oro... lo sguardo poi scese alla sua schiena nuda, fino al bordo del lenzuolo. Gli sarebbe piaciuto tanto restare, ma purtroppo i suoi impegni erano improrogabili e doveva evitare di stare troppo a pensare, altrimenti avrebbe finito per rimanere per sempre.
    Muovendosi lentamente per evitare di svegliarla, il ragazzo si alzò dal letto e andò dritto a recuperare i suoi vestiti sparsi per la stanza, indossandoli mentre lanciava qualche sguardo alla bella addormentata. Forse stava facendo la cosa sbagliata, forse non doveva andare via senza dirle nulla... però forse quello era l’unico modo per non rendere terribile la separazione, almeno così la pensava lui. Comunque, senza fare troppo rumore, alla fine il ragazzo si rivestì e si incamminò verso la porta, salvo poi fermarsi e ritornare sui suoi passi. Si avvicinò al letto e con estrema delicatezza lasciò un bacio sulla schiena della fanciulla... un attimo dopo stava già scendendo le scale.
    Infine il moro recuperò la sua borsa e uscì dal locale senza voltarsi indietro, se solo l’avesse fatto sarebbe poi tornato di corsa da lei e siccome non gli piacevano i ripensamenti, continuò a camminare verso Ovest... probabilmente lei non avrebbe reagito benissimo, magari avrebbe versato anche qualche lacrima... ma lui sarebbe tornato, un giorno o l’altro.

     
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  10. Eruka
     
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    La bomba si accorse che qualcosa di umido si stava posando sulla sua schiena, ma era ancora nel mondo dei sogni per capire che il drago la stava salutando. Aveva passato una notte magnifica, forse non aveva mai passato una notte così, nemmeno con quello che una volta era il suo ragazzo. Finalmente dopo tanti mesi era ritornata a stare bene, serena e felice. Purtroppo come tutte le cose belle, quello che i due ragazzi avevano condiviso era destinato ad interrompersi. Entrambi avevano fatto nascere qualcosa, e, avevano imparato che tra di loro non c'era solamente il litigio. La bimba poco dopo aprì gli occhi, quasi si aspettava quello che aveva davanti. Il letto era vuoto, lui non c'era più. Si tirò su, lasciando cadere anche quella piccola parte di lenzuolo che la copriva. Aveva lo sguardo fisso e immobile sul posto in cui si sarebbe dovuto trovare Gajeel. I vestiti da terra erano spariti, mentre dai suoi occhi faceva capolino delle lacrime.

    "N-no...NO!"

    Urlò, scendendo velocemente dal letto. Prese il lenzuolo e se lo avvolse, in modo da coprirsi. Superò i suoi vestiti rimasti sul pavimento e lasciati da soli da quelli del moro, a testimonianza di quello che era successo. Il lenzuolo era talmente lungo che sembrava un bellissimo vestito bianco, quasi come se lei fosse una principessa, intrappolata nel suo castello mentre andava a cercare il principe. La bimba spalancò la porta della sua camera. Non avvertiva nessuno, nemmeno i suoi occhi cambiavano colore. Ma magari era solo stanchezza, decise di pensare, mentre si precipitava giù dalle scale, scalza, con solamente un lenzuolo attorcigliato al petto. Con una mano teneva il resto dello strascico, per evitare di inciampare. I suoi piedi ticchettavano sul legno del pavimento, probabilmente l'unico rumore che c'era nella casa. La bimba arrivò in cucina, spalancando la porta. Nulla. La sua sacca era sparita, proprio come lui. Le lacrime si fecero più pesanti, iniziando a uscire senza più controllo.

    "GAJEEEEEEEEEEEEEEEL"

    Urlò inginocchiandosi, mentre il suo pianto riempiva il vuoto che si era venuto a creare. Probabilmente era meglio così, lui doveva andare, non si sarebbe mai voluto fermare di più. Forse anche lei doveva aspettarlo, proprio come aveva fatto fino alla sera prima. Sperava che lui sarebbe tornato da lei un giorno o l'altro, oppure chissà tra quanto l'importante era rivederlo. Non poteva arrendersi, doveva andare avanti, anche se all'inizio non si presupponeva per nulla facile. Eppure aveva condiviso una cosa bellissima con lui, qualcosa era sbocciato nel suo cuore, questo non doveva dimenticarlo.

     
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24 replies since 24/2/2013, 23:59   210 views
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