-
.
Swishhh, splat!
Ritmico, il mocho si abbattè ancora una volta sul lurido pavimento del locale, schiaffando acqua sporca su una pietra ancor più sporca. Avanti e indietro, con un grugnito strappato da quella schiena malandata che si perse fra i muri fatti di macchine e rottami impilati gli uni sugli altri. Ah, i bei tempi in cui era ancora giovane e forte! Un tempo era alto, molto alto, e le sue spalle erano larghe. Un soldato, lo si sarebbe detto... un tempo. Adesso, solo un vecchio curvo e canuto il cui corpo cedeva agli attacchi incessanti di Padre Tempo.
Swisshhhh, splat!
Ma non si lamentava. Non troppo, perlomeno. E solo quando era costretto a sforzare la schiena ancor più per spedire quel dannato strumento ditorturapulizia sotto chissà quale pressa, mantice, forgia o accrocco polveroso che non vedeva la luce del sole da anni. Un tempo simili sciatterie non si sarebbero mai viste, ma da quando mastro Raylek era scomparso non c'era più stato l'occhio inquisitorio di un goblin Alfiere a tener sott'occhio i fabbri e gli artigiani del Terzo Distretto. Nuova amministrazione, nuove priorità supponeva. Un peccato.
Ma tant'è.
Swisshhhh, splat!
Ritmico, il mocho si abbatté ancora una volta sul lurido pavimento del locale...SPOILER (clicca per visualizzare)Sei stata contattata dal tuo Comandante di squadriglia, il quale ti ha dato appuntamento di notte in un magazzino ingombro di macchinari. Curiosamente, il png il cui PoV è rappresentato nel post è l'unica persona presente all'interno del magazzino al tuo arrivo.SPOILER (clicca per visualizzare)CODICE<font face="Times" color=red style="font-variant: small-caps;">{lam}</font> ConseguenzeCODICE<div align=right>o <i>Della fiamma e del buio</i></div>. -
.
Edited by Kallisto - 28/4/2013, 10:14. -
.
Sulle prime pensò si trattasse di vandali. Capitava a volte, branchi di ragazzini indisciplinati senza niente di meglio da fare che gironzolavano di notte per edifici abbandonati armati di skateboard, pattini a rotelle e bombolette spray. Sotto Laputa c'era un'intera città governata da simili bambini, a parte le macchine assassine ovviamente.
Invece della prevista banda di mocciosi da scacciare a secchiate d'acqua sporca, però, si trovò davanti una rossa dallo strano accento tranquillamente intenta ad osservare con un pizzico di perplessità la rumenta che andava accumulandosi assieme alla polvere. Roba da pazzi.
« Mi dispiace, signora. » disse il vegliardo, raddrizzandosi un po' impacciato. « Qui vengo solo io e nessun altro. Mai sentito parlare di questo signor... Iattura? » La sua voce si era fatta dubbiosa verso la fine, come sicuro che nessuno potesse avere un nome così malaugurale.
Mettendo per un momento da parte scopa e secchio d'acqua, il vecchietto guardò meglio la donna. Non credeva che questo Signor Iattura fosse il fidanzato o simili, nessuno sarebbe stato così disinvolto in quel caso. D'altronde... « Forse però posso aiutarla. » disse. « Passo la maggior parte del mio tempo fra questi edifici tutti uguali, ed è facile confondersi: se mi dice dove esattamente doveva andare, credo di poterla indirizzare sulla giusta strada. ». -
.
Edited by Kallisto - 14/4/2013, 14:33. -
.
« Mmm. No, non ha sbagliato strada. » disse il vecchietto guardando da distanza ravvicinata - ah, avere la vista di una volta... - il foglio con le istruzioni. « È il tuo amico ad aver sbagliato le indicazioni. Guarda, qui: dice di girare per Via degli Spazzacamini, ma avrebbe dovuto dire Via degli Spezzacamini. Purtroppo lì nessuno pulisce più le strade... con tutte le fabbriche e le fucine si trova fuliggine ovunque, anche sui nomi delle strade. » L'anziano signore scosse tristemente la testa, poi procedette a dare indicazioni corrette alla giovane. Le piaceva quella ragazza.
Eh, ad avere cinquant'anni di meno....
_________________________
Segui le indicazioni. Effettivamente, volendo controllare, le piastre di metallo che identificano le strade dall'incrocio fra Via degli Spazzacamini e Via degli Spezzacamini in poi sono coperte di sporco: impossibile leggere i nomi, specialmente di notte. Le vie, tutte uguali - sporche, segnate dal passaggio di carri e altri mezzi di trasporto carichi fino all'inverosimile del ferro e del carbone necessario al lavoro dell'intero girone. I capannoni, tutti uguali - con le necessarie varianti tra lamiere arrugginite e lamiere ancora da arrugginire. L'unica vegetazione della zona è l'edera, per lo più avvelenata dai fumi tossici. Non è poi così anormale che il tuo comandante si sia confuso: guardandoti attorno con occhi più attenti mentre cammini nella notte, effettivamente ti accorgi che la zona è un vero labirinto.
Mezzo chilometro più in là però, nel vero luogo dell'incontro segreto, ti attende una sorpresa.
Stesso interno del magazzino. Stessi macchinari.
E soprattutto...
« Buonasera. »
...stesso vecchietto delle pulizie. Armato con lo stesso mocho, ovviamente.
L'anziano signore sorrise dolcemente e appoggiò entrambe le mani sul manico della scopa, sorreggendosi al sostegno per raddrizzare la schiena. Non è lo stesso signore, te ne accorgi abbastanza facilmente: ha il suo stesso aspetto e si muove come lui, ma c'è un non-so-che di differente che ti fa capire che la mente che muove quei muscoli non è quella del simpatico signore che ti ha aiutato. E se non è vero lui, allora non è vero niente lì.
« Posso aiutarti, Nesrìn? »SPOILER (clicca per visualizzare)Scusa infinitamente per il ritardo. Per farmi perdonare... sorpresa!. -
.
Edited by Kallisto - 28/4/2013, 00:18. -
.
Sorrise.
Fu un sorriso dolce, affatto simile alla linea dura delle labbra della rossa, che non recava con sé alcuna parte della minaccia implicita in ogni granello di polvere di quell'arena creata ad hoc con precisione maniacale. Con un luccichio negli occhi il "vecchio" alzò il mocho, lo intinse nel secchio di acqua e sfregò il pavimento. Il rumore viscido dell'acqua insaponata che aggrediva il pavimento rugginoso riverberò nel magazzino.
Swishhh, splat!
« Ti sottovaluti, sai? » disse - calmo, posato. Perfettamente a suo agio. « Non sei certo una signora nessuno. Nei giusti circoli stai iniziando a crearti una certa fama... a Merovish, per esempio. » Sospirò, e parve... dispiaciuto. « Brutto posto, quello. »
Swisshhhh, splat!
« Quanto a chi sono... »
Schioccò le dita con fare distratto, e il foglietto con la calligrafia del Comandante Rosso
prese fuoco.
Distrutto, incenerito, fatto a pezzi e bruciato nell'arco di una manciata di secondi con tale casualità da non poter essere neppure considerato uno sberleffo alla Dama di Fuoco. Solo un gesto... pratico. Il simpatico vecchietto di quartiere che butta via la spazzatura, sissignora, nulla più. Non è arroganza, la sua, ma sicurezza di sé e delle proprie capacità così assoluta da portare la parola "confidenza" ad un livello completamente nuovo.
« ...sono il vero autore di quella missiva. »
Sorrise nuovamente,
col sinistro suono della porta che da sola si chiudeva e serrava con triplice mandata alle spalle di Nesrìn che dava al suo sorriso tutt'altro significato.
« Allora, ti va di darmi una mano? »SPOILER (clicca per visualizzare)Nonostante la passiva di vista potenziata l'arena pare identica al magazzino di prima - il vecchietto si distingue per movimenti, atteggiamento e modi di fare, non per una dissomiglianza fisica.. -
.
Edited by Kallisto - 24/6/2013, 16:19. -
.
« Affrontarti... di persona? » ripeté il vecchietto, guardandola perplesso.
La guardò con un'ombra di confusione negli occhi, il mocho temporaneamente dimenticato fra le mani. Era una recita perfetta, la sua: naturale, privo di affettazione o imitazione, si era immedesimato nella parte del vecchio uomo delle pulizie come se fosse realmente un vecchio uomo di pulizie. Che occasionalmente parlava di argomenti scottanti con una giovane, focosa guerriera.
Era una dicotomia inquietante.
« Oh, temo che tu abbia frainteso: io non sono un sicario. » Accantonò la questione con un gesto della mano, come qualcosa di troppo sciocco per meritare altro. « Sono solo un umile peregrino che incidentalmente è venuto a sapere che una gentil donzella ha una taglia di qualche migliaio di fiorini sulla testa. Hai fatto un... com'è che dite voi giovani? Ah, si... un bel "casino" là fuori. » Ammiccò con un guizzo divertito negli occhi - Nonno Amorevole che commenta le biricchinate della esuberante nipote - poi l'irreprensibile mocho colpì di nuovo il pavimento con un spash umido. « Molta gente aspetta solo una scusa per causare guai al Liber Aeris Milites, specialmente dopo la guerra civile. Essere addirittura pagati per farlo... beh, sembrerà loro un sogno. »
« Il problema è che alcuni di quelli che ti danno la caccia sono più furbi della media. Non ti attaccheranno direttamente... non a Laputa, perlomeno. Ma potrebbero tentare altre strade. Potrebbe iniziare in modo amichevole... non so, una coppia in cerca di un regalo per il compleanno del loro figlio. "Accidentalmente" incontrano un ragazzo, gli chiedono un parere, poi forse un aiuto a trovare un regalo. Ovviamente il ragazzo, che si chiama Adam e "casualmente" è anch'egli un Aviatore, accetta con piacere. E d'un tratto l'adorabile Drusilia, che già ha tanti problemi di per sé, si ritrova il suo pargolo rapito e una proposta di scambio che cita il tuo nome. » Un angolo delle labbra del vecchio si sollevò. « Immagini che faccia farà l'Alfiere? Roba da far tuonare il cielo di Laputa per mesi! »
Swishhh, splat fece il mocho, strofinando stancamente polvere di carbone e sporco innominabile.
« Sono curioso: in una situazione del genere, cosa faresti tu? »
Le lanciò un'occhiata senza mai perdere un colpo, il pavimento sfregato al ritmo di sempre - ma nonostante la noncuranza del gesto era ovvio che
non c'era nulla di casuale nello sguardo del vecchio.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Perdona il clamoroso ritardo!
Edited by Kallisto - 14/7/2013, 14:15. -
.
« Ssi può ssapere cossa vuoi? »
Swuiii-thump.
L'uomo la guardò - la guardò realmente, non come un'allieva colta in fallo o con la divertita condiscendenza dei più anziani di fronte alle biricchinate dei più giovani, ma da pari a pari. Una nuova luce, una nuova considerazione, un nuovo rispetto erano cristallizzati nelle sue iridi scure, e più attente che mai.
Infine il vecchio sorrise, lentamente ma con calore.
« Questa, ritengo, sia la migliore delle domande che io abbia sentito fino ad adesso. »
L'estremità filamentosa del mocho finì nel secchio pieno d'acqua sporca con un tonfo umidiccio, prima di esser riposto assieme al resto del materiale da pulizia in un armadietto lì vicino.
« Il mondo agisce secondo regole semplici, madama Nesrìn. » disse. « Azione, reazione. Spinta, movimento. Attrito, rallentamento. Il mondo è quello che è perché le nostre azioni, grandi o piccole che siano, hanno delle conseguenze... conseguenze che a volte possono essere determinate a priori, altre volte no. La chiave nel successo è riuscire là dove possibile a prevedere tali conseguenze, e reagire in modo conseguente.
È mio interesse che il Liber Aeris Milites prosperi, Nesrìn, io ho bisogno che ci siano persone decise a rispettare la legge in ogni angolo di questo semipiano. » I suoi occhi erano intensi, colmi di... rammarico? « E quello che hai fatto non è stato d'aiuto. »
Tacque, come temendo di aver detto troppo - aver lasciato trapelare troppo. Le sue iridi azzurro chiarissimo riflettevano una scintilla dell'oro degli occhi di Nesrìn, come la visione di un tesoro sul fondo di un lago infido e ghiacciato. Per un lungo momento il vecchio lasciò che il silenzio si distendesse fra loro.
Infine, parlò.
« Quello che io voglio... quello di cui ho bisogno... sono soluzioni. »SPOILER (clicca per visualizzare)CITAZIONEPerdona il clamoroso ritardo!EPIC FAIL
Quando vai a guardare le date e ti rendi conto che
si, sei riuscito a fare un post a più di
DUE MESI DI DISTANZA!. -
.
Edited by Jaðe - 1/11/2013, 11:12. -
.
« Questo mi fa piacere. » disse una voce alle sue spalle.
L'uomo appena arrivato - prima non v'era nessuno in quel punto del capannone - era molto alto, quasi due metri, e con il corpo che sembrava costruito per combattere. I suoi capelli erano tagliati corti, in uno stile militare che lasciava assolutamente zero margine a quisquilie come estetica o eleganza, ma che era portato con tale naturalezza da potergli perdonare la mancanza.
Jattur Shattur, comandante della Squadra Rossa.
« Ma non è ciò che mi preoccupa al momento. » continuò. « Il passato non si può cambiare, e i modi per porre rimedio al problema ci sono. Poco piacevoli, per lo più, ma ci sono. Quello che mi preme al momento è assicurarmi che un simile incidente non succeda più. »
Jattur si avvicinò ai due e guardò Nesrìn con espressione placida, ma attenta.
« Ho letto il rapporto e sentito le voci dei testimoni di secondo grado sull'accaduto. Non ho ancora sentito la tua versione dei fatti. »SPOILER (clicca per visualizzare)CITAZIONETeletrasporto » L'Argonath è dotata di un sistema di teletrasporto sia orbitale sia interspaziale atto al trasferimento di cose e persone da una locazione sia al suolo sia su un'altra nave; utile tanto per stoccare e recuperare oggetti dalle stive dell'Argonath quanto per giungere rapidamente sull'obiettivo... o ritirarsi altrettanto velocemente. [3pt, tecnica bassa di "sacca dimensionale", tecnica gdr-only di fuga, tecnica a benestare del qm di spostamento dimensionale]
Per 'apparire' dal nulla.. -
.
Edited by Cât - 21/2/2014, 17:00.