La biblioteca

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    " Sono lieta di potervi accompagnare su Endlos, principessa. Mi auguro di poter esservi utile in qualche modo o almeno risultarvi di buona compagnia."
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    Non riusciva a crederci! Ise le aveva appioppato un'altra delle ancelle che la seguivano ad Einheit! Per di più una del tipo che detestava di maggiormente: quelle che avevano il compito di insegnarle a diventare una brava principessa! Elisabeth era infatti la sua mentore di scienze politiche e la istruiva quando si trovava nella dimensione di Dreamcross. Certo, quella disciplina era meno imbarazzante di cose come danza o canto, ma comunque era qualcosa con cui non voleva avere più nulla a che fare.
    Un tempo aveva persino detto che non gli sarebbe dispiaciuto governare una nazione, ma non certo come una stupida damigella delle fiabe. Per questo non le stava affatto simpatica la cortigiana che l'ex amica le aveva affibbiato, soprattutto perché sentiva quasi che rappresentasse tutto ciò che sarebbe diventata se la fata fosse riuscita a farle il lavaggio del cervello: educata, composta, premurosa e con mai un filo fuori posto.
    Sarah non poteva sospettare che quell'Elisabeth, apparentemente così perfetta, avesse un lato della personalità che un giorno lei stessa avrebbe risvegliato e talvolta avrebbe persino rimpianto il carattere che l'ancella aveva un tempo.



    Comunque, dato che era venuta con le nel Pentauron tutti i suoi piani erano saltati. Era andata lì per scoprire un modo per sfuggire alle influenze mentali con cui Ise la costringeva sempre ad ubbidire. Il problema principale era che la fata le aveva ordinato di stare lontana dai libri che trattavano dei metodi di difesa dagli attacchi psionici, dato che le sarebbe bastato consultarne un paio per imparare a difendersi da essi. Aveva però fatto un grosso errore: si era dimenticata di vietarle di inventare lei un incantesimo che le permettesse di contrastare quel genere di poteri e ormai Sarah non era molto lontana dal farlo. Tuttavia aveva bisogno ancora di capire come funzionassero gli incantesimi che la nemica le lanciava e per far ciò doveva appunto consultare dei testi o persone che spiegavano come eseguire quel genere di offensive (che poteva invece consultare).
    Purtroppo la presenza di Elishabeth l'aveva costretta a non fare praticamente nulla; non poteva permettersi di correre il rischio che l'ancella raccontasse alla nemica cosa avesse fatto. Tuttavia, dato che era arrivata fino a lì, aveva deciso comunque di girare per qualche biblioteca, per vedere se trovava qualche testo particolarmente raro di cui magari ricordarsi un giorno che sarebbe tornata da sola nel presidio.
    Quindi aveva passato la giornata tra librerie e biblioteche, dando semplicemente rapide occhiate a tutti gli scaffali, con la cortigiana che un paio di volte le aveva chiesto se stesse cercando qualcosa in particolare e a cui aveva prontamente mentito dicendo di no.

    Quando era ormai calata la notte decise di entrare in un ultimo posto, prima di recarsi nel suo alloggio temporaneo, assieme alla compagna di viaggio. Tuttavia non si accorse di un cartello sulla porta di quella piccola ed anonima biblioteca che avvertiva di lasciare assolutamente il posto entro le sette di sera e gli abitanti del posto sapevano bene il perché e proprio per tale motivo si tenevano alla larga da lì, specialmente a quell'ora.
    Proprio per questo le due fanciulle trovarono il luogo praticamente deserto e dopo qualche minuto scattò l'ora del coprifuoco, ma nessuno le avvertì che dovevano andarsene e quindi di lì a poco avrebbero scoperto cosa sarebbe successo a trattenersi oltre l'orario stabilito.

    Infatti tutte le luci si spensero all'improvviso...
    " È saltata la corrente?"
    L'altra si rivolse alla principessa come se fosse una ragazza normale, come le aveva chiesto di fare all'inizio del viaggio.
    " Vado a dare un'occhiata."
    Poco dopo tornò.
    " Il personale sembra essere come sparito e la porta d'ingresso è chiusa!"
    Sarah sembrò stupita anche lei.
    " Aspetta, cosa intendi dire?"
    Anche lei si recò all'uscita e notò che fosse esattamente come aveva detto l'altra. Erano chiuse dentro!
    Ciò che le due ragazze non sapevano era di non essere le uniche ad essere lì dentro e presto avrebbero incontrato anche il terzo che non era riuscito ad andarsene entro l'orario.
    Bene bene, sono proprio felice di essere riuscita a far comparire Elisabeth prima della quest in cui avverrà il suo cambiamento psicologico.

    Comunque entrambi i nostri personaggi si trovano imprigionati in una piccola, quanto anonima, biblioteca. Poi ti dirò cosa accadrà in seguito.
     
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    Il mio obiettivo personale di trovare una soluzione al problema che mi teneva imprigionato in questa dimensione non mi lasciava in pace. Il mio pensiero era sempre presente a ossessionarmi cercando di capire come potessi far ritorno nel mio mondo e riprendere i miei doveri di Assammita. La lontananza dal clan e dalle sue tradizioni era un male che non voleva lasciarmi in pace e continuare a nutrirsi della mia nostalgia per una realtà che ormai mi vedeva naufrago dei suoi principi. Avevo accettato di far parte di un nuovo gruppo con obiettivi e principi nettamente opposti a quelli che il clan aveva inculcato nella mia testa.

    Dovevo trovare una soluzione o almeno essere ormai conscio che non vi era nulla da fare e vivere una nuova vita che certamente non era ideale a quei principi che mi avevano cresciuto fin dalla più giovane età. Nel mio peregrinare ero venuto a conoscenza di un posto, un luogo preciso in cui molte mie domande potevano avere una risposta e dove la conoscenza poteva rendermi più realista della situazione accettandone o rifiutandone ancora l’idea. Vi era una biblioteca, un luogo antico nel Maelstrom che poteva far si che i miei dubbi fossero sciolti e che gli elementi cartacei comunemente chiamati libri potessero darmi delle informazioni che al momento erano oscurate dal mio stato di confusione e disorientamento. Arrivato all’ingresso dell’imponente edificio in cui vi era un afflusso di utenza particolarmente elevato, cominciai a varcare la soglia e a perdermi fra i vari androni e sezioni che ne costituivano l’immensa struttura. Le sezioni era multiple e i vari settori ospitavano argomenti non legati fra di loro ma che dovevano essere studiati per argomento così da trarre le proprie conclusioni e cercare di riassestare i pezzi frantumati come la lastra di un vetro ormai rotta. Cominciai dda una stanza a caso, prendendo il primo libro che mi poteva avvicinare a una pista da seguire, così da leggere e avere meno dubbi e più certezze.

    Le ore passavano freneticamente... lasciando che la definizione di tempo specifico fosse una mera illusione: sentendomi ormai perso in una realtà dove le pagine mi rubavano la connessione con le ore che venivano voracemente fagocitate come un bulimico si nutre violentemente del cibo. Mi mossi in più sezioni, trovandomi ogni volta in una stanza diversa e continuando una ricerca per dare forma al puzzle che si stava realizzando nella mia testa. La luce cominciò a lasciar spazio all’oscurità, fino a che la notte non prese possesso e lasciare che da più individui che vi erano all’interno dell’ultima camera in cui mi trovavo, vi fosse ora solo la mia figura con una candela accesa data la mancanza di luce: studiando accuratamente il manoscritto che avevo scelto con preciso interesse. D’un tratto mi destati dalla furente lettura ritornando ad essere consapevole del dilungarmi oltre l’orario specificato dal cartello che avevo letto fuori all’entrata del punto dove ora mi trovavo.


    Credo di essermi dilungato troppo… si è fatto molto tardi.


    Pronunciai… mentre la mia figura si ridestava ritornando alla sua posizione eretta e lasciando che il libro fosse riposto nel punto in cui era stato prelevato dalla mia mano.

    Una volta riposto mi accinsi a camminare a ritroso fra le varie scaffalature in cui era stazionari ogni genere di manoscritto che poteva risolvere i più disparati dubbi ed incertezze. Il mio moto si fermò dinnanzi alla porta che bloccava la possibilità di uscire e alla presenza oltre la mia di altre due figure femminili che si domandavano come era potuto succedere di aver perso tutto quel tempo nella lettura e di essersi scordate dell’orario che era stato indicato all’esterno della stanza. Eravamo in trappola o almeno prigionieri in un posto che aveva rapito le nostre menti dal rendersi conto del tardo orario e della necessità di evacuare il posto.

    A quanto vedo non sono l’unico che è stato rapito dalla lettura scordandosi della fluidità del tempo.


    Esordì rivolgendomi alle ragazze che cercavano di trovare una soluzione al problema che ci vedeva tutti e tre chiusi all’interno di quell’antico luogo di conoscenza.


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    narrato; parlato; pensato; parlato altrui

    note:

    Passive

    Ciò che vedo non è sempre reale. » [10 pnt]
    Tale è la maestria di alterare la percezione sensoriale, che vi sono pochi eletti in grado di poter distinguere un attacco psionico o illusione dalla realtà, senza che vi sia difficoltà estrema nel comprendere la distorsione delle percezioni di ogni senso. Che siano attacchi uditivi, visivi, olfattivi o tattili… Hiei maestro assoluto nel campo della psiomanzia, riesce a comprendere quando la realtà viene sostituita dalla mera alterazione o illusione, potendo così avere il completo controllo in ogni momento della calma e quiete che lo contraddistingue come abile usufruitore del controllo psichico. Potendo così soverchiare ciò che qualcun altro non riuscirebbe ad aggirare, risultando vittima designata di una trappola abilmente architettata e proiettata nella propria mente.Passiva
    [Percezione ad attacchi psionici e illusioni]



    Soggezione » [5 pnt]
    Bloccata
    - Descrizione:
    Le persone che si trovano nelle sue vicinanze desiderano stargli il più vicino possibile. Si tratta di un'attrazione intensa e immediata, ma non abbastanza per far si che chi ne è influenzato sia disposto ad ignorare il proprio istinto di sopravvivenza. Soggezione è un potere estremamente utile nelle comunicazioni di massa: non importa ciò che viene detto, il cuore di chi ascolta tenderà a prendere le parti dell'Assamita.
    Passiva


    Lama celata:» [1 pnt] Bloccata
    - Descrizione: tratto distintivo degli Assassini, la lama celata è una polsiera in cui è nascosto un meccanismo a molla, attivato con un rapido scatto del polso; ideale per le uccisioni silenziose (in basso profilo) o rapide (in alto profilo), presenta essenzialmente un inconveniente dovuta alla scarsa praticità durante i duelli poiché non la si può usarla per attaccare direttamente il nemico o per parare gli attacchi ma solo per finire un nemico a terra; tuttavia se si contrattacca con la lama nascosta si può uccidere rapidamente qualsiasi nemico anche se richiede un tempismo maggiore rispetto alle altre armi. Il meccanismo della lama indica l'assoluta devozione dell'assassino alla causa: richiede infatti l'amputazione di due falangi dell'anulare per usare al meglio l'arma.

     
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    Si, quella era davvero la situazione imbarazzante in cui non si sapeva cosa fare! A prima vista sembrava semplicemente che chi gestiva la biblioteca l'avesse chiusa e se ne fosse andato, senza accorgersi che ci fosse un cliente dentro.
    " Il cartello..."
    Disse l'altra bionda indicandole il foglio appeso sulla porta serrata e l'altra, dopo aver letto le scritte all'incontrario (dato che il foglio era rivolto verso l'esterno), capì cosa fosse successo.
    Certo, non era il massimo della cortesia andarsene senza controllare che qualcuno non fosse ancora dentro. E ora casa potevano fare per andarsene via da lì? Confessava che le era venuto il pensierino di forzare semplicemente la porta e tagliare la corda, ma non era tipo da fare questo genere di cose e poi ora che era diventata cavaliere celeste doveva badare molto di più alla sua condotta. Beh... a dire il vero avrebbe dovuto badarci di più dal momento in cui era diventata principessa, ma era l'ultima cosa che le importava agire come voleva quella stupida fata. Anzi, se avesse potuto avrebbe fatto esattamente l'opposto del comportamento che ci si aspettava da una dama.
    Aspetta un attimo... fare esattamente l'opposto? Ma si, forse poteva essere un'idea! Se avesse agito in quel modo Ise e le ancelle forse si sarebbero stufate di fare quello stupido gioco e l'avrebbero lasciata in pace e magari avrebbero persino spezzato il ridicolo incantesimo che la teneva in quel ridicolo stato. E che cosa voleva dire agire in maniera opposta a quello di una fragile damigella? Semplicemente intensificare il suo solito modo di agire, cacciandosi ancora di più nei guai semplicemente per il gusto di farlo ogni volta che poteva dare il suo contributo per migliorare un po' il luogo in cui si trovava. Si, era certa che a quel punto gli stessi abitanti del principato, non vedendo in lei alcun tratto caratteristico delle principesse delle fiabe, sarebbero arrivati a far pressione su Ise affinché concludesse il suo gioco!

    Piano alquanto strano, Sarah. Stai attenta che non provochi l'effetto opposto.

    Intanto fu riportata alla realtà dall'arrivo di un'altra persona.
    " A quanto vedo non sono l’unico che è stato rapito dalla lettura scordandosi della fluidità del tempo."
    Un ragazzo dai lunghi capelli capelli neri comparve alle spalle delle due fanciulle, che per un attimo sembrarono abbastanza sorprese dal constatare di non essere le uniche lì. Comunque, dopo qualche istante di silenzio, Elisabeth si decise a rispondere.
    " Se non altro è confortante, sapere che c'è qualcun altro oltre a noi."
    Quindi abbozzò un inchino.
    " Mi chiamo Elisabeth, molto piacere."
    Stranamente Sarah non disse nulla, forse perché stupita dalla situazione, forse perché pensava che non presentarsi (e quindi non mostrarsi educata) potesse servirle per il "nuovo piano" che aveva concepito.
    " Penso che la cosa migliore da fare sia cercare se c'è qualcuno ancora in biblioteca che può aiutarci. Magari un custode."
    Nel frattempo però vide come una luce rossa comparire da una stanza e pensò che potesse trattarsi di qualcuno.
    " E magari è meno lontano di quel che pensiamo."
    Disse, indicando il punto da cui proveniva il chiarore. Ma se il gruppo si fosse avvicinato, avrebbe visto che la luce non fosse provocata da una torcia impugnata da una persona, ma da una specie di cerchio magico disegnato a terra con del liquido scarlatto che aveva preso a brillare. Chissà come avrebbero reagito i presenti.


    Edited by ..Daiki.. - 29/3/2013, 18:15
     
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    La situazione era paradossale, io, un assassino che mi trovavo intrappolato senza riuscire a fuoriuscire abilmente. La cosa mi lasciava parecchio perplesso, e forse era semplicemente dovuto al fatto che non volevo cacciarmi nei guai per prendere scorciatoie e rischiare di dare nell’occhio. Le due ragazze li presenti insieme al sottoscritto, sembravano pensierose sul da farsi, ma non così pensierose – almeno da parte di una delle due – di ricordarsi della buona educazione e rispondere alla mia interazione. Se una era dedita a interloquire, l’altra sembrava invece persa in non so quali pensieri, preferendo estraniarsi dal discorso per continuare a fare i suoi comodi.

    Piacere di conoscervi... il mio nome è Hiei… devo dire che la tua amica non è di molte parole… ma questi non sono affari miei… direi più che altro di trovare una soluzione a questo scomodo problema.


    Dedussi soffermandomi sull’argomento e cercare di fare buon viso a cattivo gioco così da capire se loro fossero impiegate o chissà cos’altro che le legasse a questo ambiente: riuscendo a risolvere la faccenda in maniera diplomatica.

    Sapete se c’è una porta secondaria o una via di accesso per non essere costretti a forzare le uscite principali?


    Pronunciai facendo capire che ero nuovo della zona e che non avessi la ben che minima idea di come orientarmi in quel posto dispersivo: ora collocato in un’area più limitata ma senza avere idee su come procedere.
    Poi la ragazza più loquace prese nuovamente la parola cominciando a incamminarsi per la stanza fino a raggiungere un area secondaria da cui veniva emanato uno strano bagliore: che fosse un guardiano?
    Mi chiesi... stando silente e limitandomi a seguirla nel suo gesto di risolvere la situazione tramite il suo intuito. L’altra ragazza non sembrava invece proporre nulla ma stare solo persa nei suoi pensieri quasi da essere un’alienata: bizzarra.

    Stiamo in allerta.


    Tenere l’attenzione costante era una delle abitudini che avevo appreso e sfruttato in questo nuovo mondo, su Endlos. Da quando ero giunto mi erano capitate le più strane vicende: da dispersi in mare mediante guerriglie ad assassini psionici: e senza dubbio non volevo per la superficialità di quelle due ragazzine trovarmi nuovamente a dover complicare le cose per la non curanza dei dettaglia. A passo lento tenevo lo sguardo ben fisso sulla stanza ancora non raggiunta e da cui si poteva scrutare quell’emanazione colorata che non smetteva di brillare in maniera inquietante: e che mi portava inconsciamente a pensare che qualche guaio non avrebbe risparmiato un benvenuto con i fiocchi. Una volta all’ingresso, dopo che io fui l’ultimo a fare la mia comparsa, vuoi per precauzione, vuoi per scrupolo… osservai un qualcosa di assolutamente stravagante e al quanto arcano.

    E quello che diavolo è?


    Pronunciai stupito e guardingo sull’osservare un cerchio luminescente che era artefice di quell’evento oscuro... lasciandomi al quanto perplesso sul motivo per cui avenisse un simile caso non naturale ma sicuramente prodotto dalla mano di qualcuno che al momento non voleva comparire dinnanzi i nostri occhi.


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    Tale è la maestria di alterare la percezione sensoriale, che vi sono pochi eletti in grado di poter distinguere un attacco psionico o illusione dalla realtà, senza che vi sia difficoltà estrema nel comprendere la distorsione delle percezioni di ogni senso. Che siano attacchi uditivi, visivi, olfattivi o tattili… Hiei maestro assoluto nel campo della psiomanzia, riesce a comprendere quando la realtà viene sostituita dalla mera alterazione o illusione, potendo così avere il completo controllo in ogni momento della calma e quiete che lo contraddistingue come abile usufruitore del controllo psichico. Potendo così soverchiare ciò che qualcun altro non riuscirebbe ad aggirare, risultando vittima designata di una trappola abilmente architettata e proiettata nella propria mente.Passiva
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    Le persone che si trovano nelle sue vicinanze desiderano stargli il più vicino possibile. Si tratta di un'attrazione intensa e immediata, ma non abbastanza per far si che chi ne è influenzato sia disposto ad ignorare il proprio istinto di sopravvivenza. Soggezione è un potere estremamente utile nelle comunicazioni di massa: non importa ciò che viene detto, il cuore di chi ascolta tenderà a prendere le parti dell'Assamita.
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    Il ragazzo espresse la propria perplessità nel vedere la poca loquacità di Sarah, ma comunque sorvolò sul fatto e si concentrò su come uscire da quel posto. Per prima cosa chiese alle due se conoscessero un'uscita secondaria, sperando che conoscessero il posto, ma purtroppo anche loro erano quasi delle straniere in quel presidio.
    Comunque una possibile soluzione venne proposta da Elisabeth, che trovò un'approvazione generale all'interno del gruppo, anche se Hiei raccomandò comunque di stare allerta.
    Quindi i tre raggiunsero il posto e invece di un ipotetico guardiano, scoprirono che la luce proveniva da un complesso disegno sul pavimento.
    " E quello che diavolo è?"
    Finalmente Sarah si decise a prendere la parola, forse ridestata dall'odore di guai in cui, negli ultimi tempi, era solita cacciarsi.
    " Sembrerebbe un cerchio magico."
    Vabbeh, quello era ovvio. A momenti avrebbe fatto meglio a stare zitta e parlare solo quando fosse riuscita a fare una deduzione più profonda. Prima che però potesse dire altro dal cerchio sembrò emergere qualcosa: come tante piccole goccioline che andarono a comporre una massa liquida che diventava via via più grande.
    " Elisabeth, stai in dietro."
    Disse la biondina avanzando di un passo per frapporsi tra il cerchio e l'ancella.
    " Dovrei essere io da dirvi una cosa simile!"
    Sussurrò la cortigiana, stupita da un simile atteggiamento. Insomma era Sarah la principessa e sarebbe stato normale che dovesse essere lei a quella che stava da parte e che veniva protetta. Tuttavia l'indole di quella dama era molto diversa da quella di molte sue "colleghe" delle fiabe e quando Elisabeth se ne sarebbe resa conto, la cosa non le sarebbe dispiaciuta, anche se allora il suo rapporto con l'altra sarebbe cambiato totalmente e non in uno del tutto... ehm... indolore.
    Comunque ad un occhio inesperto il liquido rosso sarebbe potuto benissimo sembrare sangue, uno però dotato di maggiori conoscenze e magari di un buon fiuto, avrebbe potuto riconoscerlo come semplice inchiostro rosso.
    Quando la sfera raggiunse una certa dimensione, all'interno di essa si intravide una figura umana e finalmente la ragazza capì di cosa si trattasse.
    " Arti evocative!"
    Non erano proprio dello stesso tipo di quelle che usava lei, tuttavia quando si evocava qualcuno o qualcosa c'erano sempre dei tratti che accomunavano questo genere di magia.
    In fatti ben presto il liquido di riversò a terra e la nuova attivata si alzò in piedi, mostrandosi essere, almeno apparentemente, una ragazza dai lunghi capelli rossi tenuti con una cosa di cavallo, indossante un'armatura leggera e con un grosso martello legato alla schiena, dettaglio non trascurabile.
    Istintivamente la principessa portò la mano al fianco sinistro, dove spesso teneva la spada. Ma con grande imbarazzo si ricordò di aver lasciato l'arma nel suo alloggio, contando che nel Pentauron fosse alquanto improbabile dover combattere.
    L'evocazione notò perfettamente il gesto e inarcò il sopracciglio, ma fortunatamente non sembrò essere ancora ostile.
    " Voi chi siete?"
    Chiese, in tono di chi non aveva molta pazienza.
    Cosa stava accadendo lì? Chi era quella donna? Ma soprattutto che deduzioni avrebbero fatto i presenti e come avrebbero reagito?
     
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    Un cerchio magico. Questa fu la spiegazione da parte dell’altra ragazza, quella taciturna, che alla fine decise di condividere il momento lasciando la sua alienazione da parte. Osservavo quello strano evento con non poca curiosità e diffidenza, chiedendomi cosa ci facesse una simile emanazione nel totale nulla e senza che vi fosse un motivo ben preciso per seguire una tale procedura: o meglio… il motivo vi poteva essere, e l’ignoranza di tale evento mi creava una certa agitazione. Che fosse un cattivo presagio? Che fosse un problema che molti temevano e che noi come delle gazze ladre, eravamo stati attratti senza porci il problema?

    ° La cosa non mi piace °

    Dubbi nella mia testa, perplessità, e diffidenza a guardare tale spettacolo che sembrava esser più vivo di quanto momentaneamente dimostrava solo con la sua brillante illuminazione. Una delle ragazze, per istinto, o forse semplicemente per un legame intenso che le univa, si mise davanti, frapponendosi tra l’evento e l’altra presente che rimaneva immobile a osservare la stramba situazione. I legami potevano essere pericolosi e non far ragionare lucidamente su come realmente bisognava comportarsi valutando ogni azione che poteva portare una conseguenza. Dal canto mio rimanevo guardingo e silente nell’ascoltare una delle due nel riconoscere tale procedura e definirla evocazione di un qualcosa. Esseri di altre dimensioni o pieni, che potevano rappresentare il bene come il male, e di conseguenza scatenare ogni più imprevedibile reazione. Un liquido inquietante cominciò a fluire fuori da quel portale, che fosse sangue? Rosso come esso ma senza che rilasciasse la fragranza ferruginosa che identificava la composizione del fluido vitale.

    Dapprima a non avere forma quel liquido rendendosi solo fluido nella sua azione… andò poi a comprimersi modificandosi in una sfera, da cui si stava formando qualcosa, qualcosa che ben presto avrebbe fatto la sua comparsa specificando meglio di cosa si trattasse in quell’azione senza uno specificato obiettivo.

    ° Ma che diavolo? °

    Sempre silente, per non mostrare toni che potevano essere minacciosi e innescare una qualche reazione da parte di quell’opera che stava andando a creare una forma… rimanevo perplesso e dimostravo tutta la mia ignoranza sulle arti che riguardavano questo mondo e di cui ne avevo letto solo in leggende e creature talmente antiche da non essere vedute da tutti.
    La sfera da prima compatta e compressa, andò a perder la sua forma ritornando a essere un fluido che rapido si riversava sul terreno così da inondare e macchiare con la sua tonalità scarlatta. Ma la cosa inquietante fu quello che ora si era formato al suo interno, nella figura di una ragazza dai lunghi capelli che osservava noi presenti con sguardo incuriosito ma allo stesso tempoalterato. Ogni giorno in più che vivevo su questo piano mi mostrava bizzarrie e incredibili situazioni dalla spiegazione non logica e razionale, ma che si rivelavano essere semplicemente testimonianze di qualcosa che andava oltre la logica consentita. Nemico da combattere o semplicemente guardiana a protezione del luogo? Come reagire quindi? E come porsi di fronte a un essere lontano e distaccato dall’animo umano? Lasciare risposta a una delle ragazze era forse la soluzione più intelligente per non rischiare reazioni che andassero oltre la semplice e pacifica conversazione.


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    Tale è la maestria di alterare la percezione sensoriale, che vi sono pochi eletti in grado di poter distinguere un attacco psionico o illusione dalla realtà, senza che vi sia difficoltà estrema nel comprendere la distorsione delle percezioni di ogni senso. Che siano attacchi uditivi, visivi, olfattivi o tattili… Hiei maestro assoluto nel campo della psiomanzia, riesce a comprendere quando la realtà viene sostituita dalla mera alterazione o illusione, potendo così avere il completo controllo in ogni momento della calma e quiete che lo contraddistingue come abile usufruitore del controllo psichico. Potendo così soverchiare ciò che qualcun altro non riuscirebbe ad aggirare, risultando vittima designata di una trappola abilmente architettata e proiettata nella propria mente.Passiva
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    - Descrizione: tratto distintivo degli Assassini, la lama celata è una polsiera in cui è nascosto un meccanismo a molla, attivato con un rapido scatto del polso; ideale per le uccisioni silenziose (in basso profilo) o rapide (in alto profilo), presenta essenzialmente un inconveniente dovuta alla scarsa praticità durante i duelli poiché non la si può usarla per attaccare direttamente il nemico o per parare gli attacchi ma solo per finire un nemico a terra; tuttavia se si contrattacca con la lama nascosta si può uccidere rapidamente qualsiasi nemico anche se richiede un tempismo maggiore rispetto alle altre armi. Il meccanismo della lama indica l'assoluta devozione dell'assassino alla causa: richiede infatti l'amputazione di due falangi dell'anulare per usare al meglio l'arma.

     
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    Hiei guardò con attenzione la strana guerriera chiamata dalla magia. Forse non era neppure umana e non se la sentì di fare ipotesi su quali potessero essere le sue intenzioni, quindi decise di rimanere temporaneamente da parte e lasciar parlare le fanciulle.
    Difficile dire perché lo fece, forse perché essendo un uomo d'azione non pensava di essere particolarmente bravo a usare le parole per evitare un eventuale scontro.
    Comunque, questa volta a prendere l'iniziativa fu Sarah, lasciandosi completamente alle spalle lo strano atteggiamento che aveva assunto all'arrivo del ragazzo.
    Quindi decise di rispondere nella maniera migliore all'evocazione, ovvero spiegando semplicemente come stavano le cose, senza tanti giri di parole.
    " Siamo tre persone che stavano frequentando la biblioteca e ci siamo accorti di aver sforato con l'orario solo quando sono andate via le luci. Stavamo cercando un modo per uscire."
    La ragazza dai lunghi capelli scarlatti restò per qualche secondo impassibile, ma poi sospirò, come se si trovasse di fronte una semplice seccatura.
    " In questo momento mi sento generosa e quindi vi permetterò di uscire con le buone."
    Chiuse un attimo gli occhi, portò una mano al volto e li riaprì.
    " Ho riaperto l'uscita. Ora andatevene e dimenticate quanto avete visto qui."
    Intanto Elisabeth sussurrò qualcosa che anche Hiei avrebbe potuto udire.
    " Probabilmente vuole tenere nascosto qualcosa in questo posto."
    Era abbastanza ovvio: nessuno utilizzava una potente evocazione per proteggere una biblioteca da semplici ladri e vandali. Probabilmente doveva esserci ben altro.
    Tuttavia era abbastanza facile intuire che se il guerriero avesse lasciato di nuove alle ragazze il compito di scegliere sul da farsi, queste probabilmente avrebbero optato per lasciare il luogo. Il che forse non non sarebbe stata una cattiva idea, ma così il gruppo non avrebbe mai saputo se la guerriera stesse proteggendo effettivamente qualcosa di interessante.
    Quindi se voleva scoprire qualcosa di più doveva essere lui a prendere l'iniziativa. Tuttavia, anche se avesse deciso di rimanere lì e farle semplicemente qualche domande, non era detto che questa non li spazientisse e li attaccasse. Sempre se Hiei ora non volesse attaccarla di proposito.
     
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    I misteri si facevano sempre più fitti con la comparsa di quella creatura che ricordava una mia simile: lasciando in me il dubbio e la perplessità sul motivo che una tale creazione doveva essere stata realizzata solamente per far la ronda e controllare la quiete del luogo. Il suo atteggiamento infatti fu guardingo offrendoci la possibilità di uscire e far finta che tale avvenimento non fosse mai accaduto. Ma in me si era innescata la curiosità, curiosità per avvenimenti tanto strani quanto sconosciuti e che facevano crescere quella fame di conoscenza: la stessa conoscenza che mi aveva portato fino in questo luogo. Una delle ragazze prese la parola in un’attività diplomatica per temporeggiare e comprendere l’indole della figura che scrutava le nostre azioni e pesava ogni frase. L’altra ragazza invece, attenta a non alzare troppo il tono della voce e farsi udire, sussurrò la sua opinione - opinione che rifletteva il dubbio sul perché una tale maestria fosse sprecata per far la guardia a una semplice biblioteca: se sempre solo una comune biblioteca fosse stata.

    ° Qualcosa mi puzza °

    Certo… il luogo era antico e il valore dei manufatti non aveva prezzo, ma una tale maestria arcana nella creazione di quella figura doveva celare qualcosa di più importante: qualcosa che ai semplici visitatori non era concesso osservare o come si suol dire in termini più rozzi - ficcare il naso. Rimanevo a fissare la presenza nel suo breve monologo a intimare la nostra uscita e darci la possibilità come detto, di uscirne bene e non rischiare risvolti ben più preoccupanti. In me però ormai il dubbio, la curiosità, la sete di conoscenza si erano instillati nel mio essere lasciando che la perplessità e soprattutto la titubanza la facessero da padroni nel invogliarmi a investigare su quello di cui ormai ero testimone diretto, insieme con le due ragazze. Non amavo usare le mie doti psichiche se non costretto, anche perché non amavo la prepotenza di dominare altri esseri ma in tal caso la cosa era diversa, domandandomi se tale creatura avesse una sua volontà propria e non fosse controllata da qualcun altro che al contrario rimaneva celato per nascondere qualcosa di grosso, molto grosso.

    ° Sono stato pigro per troppo tempo °

    Inoltre forse fare una scoperta su qualcosa di non conosciuto poteva rispondere a quelle domande di cui non avevo trovato ancora risposta e che nei libri non era menzionato. Così… sgranando gli occhi e puntando lo sguardo della nuova giunta, tentai di immettere il mio flusso psichico per entrare nella sua testa e soggiogarla al mio volere: anche se la cosa poteva risultare un fallimento e scatenare conseguenze non piacevoli. Provai a far si che le mie pupille si perdessero in quelle rispettive dell’emanazione: per estraniarci con il resto dell’ambiente e far si che la connessione fra noi due fosse totale. Da quando ero arrivato in questo strano mondo non avevo mai sfruttato i miei poteri e fatto si che la razionalità e la riflessione predominassero sull’istinto, ma questa volta.... qualcosa, mi spingeva a fare il contrario di quanto prevedibilmente avrei optato volendo essere neutrale.

    Ti ordino di dirci quello che sai e di mostrarci quale segreto ti è stato imposto di proteggere...


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    narrato; parlato; pensato; parlato altrui

    note:

    Passive

    Ciò che vedo non è sempre reale. » [10 pnt]
    Tale è la maestria di alterare la percezione sensoriale, che vi sono pochi eletti in grado di poter distinguere un attacco psionico o illusione dalla realtà, senza che vi sia difficoltà estrema nel comprendere la distorsione delle percezioni di ogni senso. Che siano attacchi uditivi, visivi, olfattivi o tattili… Hiei maestro assoluto nel campo della psiomanzia, riesce a comprendere quando la realtà viene sostituita dalla mera alterazione o illusione, potendo così avere il completo controllo in ogni momento della calma e quiete che lo contraddistingue come abile usufruitore del controllo psichico. Potendo così soverchiare ciò che qualcun altro non riuscirebbe ad aggirare, risultando vittima designata di una trappola abilmente architettata e proiettata nella propria mente.Passiva
    [Percezione ad attacchi psionici e illusioni]



    Soggezione » [5 pnt]
    Bloccata
    - Descrizione:
    Le persone che si trovano nelle sue vicinanze desiderano stargli il più vicino possibile. Si tratta di un'attrazione intensa e immediata, ma non abbastanza per far si che chi ne è influenzato sia disposto ad ignorare il proprio istinto di sopravvivenza. Soggezione è un potere estremamente utile nelle comunicazioni di massa: non importa ciò che viene detto, il cuore di chi ascolta tenderà a prendere le parti dell'Assamita.
    Passiva


    Lama celata:» [1 pnt] Bloccata
    - Descrizione: tratto distintivo degli Assassini, la lama celata è una polsiera in cui è nascosto un meccanismo a molla, attivato con un rapido scatto del polso; ideale per le uccisioni silenziose (in basso profilo) o rapide (in alto profilo), presenta essenzialmente un inconveniente dovuta alla scarsa praticità durante i duelli poiché non la si può usarla per attaccare direttamente il nemico o per parare gli attacchi ma solo per finire un nemico a terra; tuttavia se si contrattacca con la lama nascosta si può uccidere rapidamente qualsiasi nemico anche se richiede un tempismo maggiore rispetto alle altre armi. Il meccanismo della lama indica l'assoluta devozione dell'assassino alla causa: richiede infatti l'amputazione di due falangi dell'anulare per usare al meglio l'arma.]

    Tecniche

    Malia
    - Descrizione:
    Tale la mestria da avere sotto il suo controllo ogni creatura che incroci lo sguardo: perdendosi di conseguenza in uno stato di trance che li rende al pari di catatonici. Nulla gli vieta di utilizzare un essere sotto la sua influenza come pedina, o semplicemente per il puro svago di testare la propria superiorità di creatura toccata dal divino bacio dell’onnipotenza. Lo sguardo non avrà vincoli o divieti, potrà essere sfruttato su ogni individuo che incroci lo sguardo di Hiei, trovandosi a decisione del master, a essere manovrato inconsciamente, o al contrario… essere abbastanza forte da dimostrarsi immune allo sguardo che scruta ogni animo.
    Consumo: Medio
    La malia non è un'imposizione mentale, ma semplice carisma che investe Hiei, spingendo gli altri ad obbedirlo.




    Edited by °PaNdEmOnIuM° - 6/4/2013, 03:50
     
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    E quindi il ragazzo decise di osare facendo una mossa molto avventata, ma che gli avrebbe portato innegabili vantaggi se avesse funzionato. Sicuramente l'altra avrebbe parlato prima con quel piccolo stratagemma, risparmiandogli tutta la fatica che avrebbe dovuto fare se avesse semplicemente cercato di convincerla a parole, con il rischio che questa dicesse semplicemente di no o che li attaccasse.
    " Ti ordino di dirci quello che sai e di mostrarci quale segreto ti è stato imposto di proteggere..."
    Tale frase le ricordò a Sarah quando Ise usava i suoi poteri su di lei per inibirle la volontà e costringerla a fare tutte quelle cose assurde. Bah, comunque era solo questione di tempo e non lo avrebbe più potuto fare. Tra non molto si sarebbe ribellata a quell'odiosa fata e questa volta non avrebbe fallito.
    Comunque non pensò che l'altro avesse usato un incantesimo (che comunque era molto diverso da quelli usati dall'ex amica, dato che non era un attacco psichico), chiedendosi se conoscesse quell'evocazione e fosse una specie di suo superiore o se stesse semplicemente facendo lo spaccone per convincerla.
    " Il segreto che io custodisco è che chi abita in questo posto, lo gestisce e lo protegge non è solo in grado di procurarsi i libri reperibili su Endlos, ma anche quelli presenti in altri mondi. Solo a poche persone di fiducia lo abbiamo rivelato e ancor meno sono colore che sanno come facciamo, ovvero..."
    Un momento, perché stava rivelando tutto a uno sconosciuto? Che non fosse... maledizione quel tipo sapeva incutere abbastanza timore da spingere gli altri a ubbidirgli senza pensarci! Fortunatamente però non era priva di difese contro questi subdoli trucchetti, dopo tutto era una creatura mistica che viveva in un libro, all'interno del quale aveva spesso letto come fare in questo caso.
    Chiuse un attimo gli occhi e con un lieve sforzo, si rese immune al carisma del ragazzo.
    " Tu, come hai osato!"
    Fortunatamente era riuscita a non rivelare come facevano a procurarsi i testi, la cosa più importante, ma comunque ora i tre sapevano delle cose che non rivelavano a chiunque! Che poteva fare?
    Ormai furiosa, risolse prima di tutto di dargliene di santa ragione e poi decidere che fare di loro, magari chiedendo anche un parere alla padrona della biblioteca.
    " Ve ne pentirete."
    Ormai senza più remore e convintasi di trovarsi davanti a tre invasori giunti lì con l'intento di appropriarsi dei loro segreti, impugnò il martello e per prima cosa tirò un attacco diretto alla spalla di Sarah. Il colpo però impattò contro una specie di barriera di luce, che la ragazza ebbe la prontezza di innalzare.
    Per nulla scoraggiata, la guerriera decise poi di attaccare Hiei con una martellata al fianco, questa volta più potente di prima, giusto per rifarsi su chi aveva tentato di prenderla in giro.
    Il gruppo doveva decidere come reagire. Avrebbe combattuto? Sarebbe fuggito? Avrebbe provato a far ragionare l'evocazione? Difficile dirlo, ma una cosa era certa: doveva deciderlo in fretta.
    La guardiana di difende dalla tua tecnica usando un basso, quindi attacca Sarah che usa "scudo lucente" a livello basso per difendersi e che quindi porta la sua energia al 105%.
    Allora l'avversaria attacca te con una martellata potenziata con una tecnica fisica di livello medio
     
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    Quindi esisteva una possibilità di accedere in altri mondi e di conseguenza riuscire a tornare nella mia dimensione: la cosa era molto interessante. La mia malia riuscì ad avere successo ed a estrapolare contro la sua volontà informazioni utili che mi potevano far ottenere vantaggi e una possibilità che prima di quell’incontro reputavo vana. L’effetto però non durò troppo tempo dimostrando che quella creazione aveva una potenza considerevole e di conseguenza riuscendo a ottenere il controllo dei suoi sensi nell’azione di ripercussione contro la minaccia che aveva individuato nelle nostre figure. Non perse tempo… dopo aver affermato di riconoscerci come profanatori, la figura, ingaggiò battaglia sfruttando le sue competenze belliche e accingendosi a colpire con un imponente martello che sicuramente non avrebbe fatto provare sui nostri corpi sollievo o piacere. La prima ad essere puntata fu una delle due ragazze nel suo gesto di azione nell’ingaggiare battaglia fisica: ma con maestria magica quest’ultima riuscì ad evitare l’attacco mediante una barriera a protezione della sua incolumità. La figura comunque non perse tempo, e senza demordere decise di tornare all’attacco: questa volta puntando il sottoscritto in un’altra azione a colpire con il suo martello. La vidi cominciare a percorrere la distanza in quel gesto furente che voleva spezzare il mio essere e neutralizzarmi - costringendomi di conseguenza a formare anche io una barriera che evitasse sgradevoli conseguenze sulla mia costituzione. Rilasciando tramite la mia mentre una forza propulsiva... feci si che l’energie psichiche si trasformassero in un onda d’urto che avrebbe complicato il suo equilibrio e fatto si che il martello si fermasse nel vuoto stoppando il movimento cinetico del braccio, così da evitare di essere colpito. Senza modificare la mia posizione avrei nuovamente tentato di incrociare lo sguardo con quella percezione: provando nuovamente a interagire con la sua mente ed entrarvi in contatto per far si che ogni sua futura azione fosse stroncata e lasciare che l’innocuità rispecchiasse l’unico sentimento che poteva provare per renderla inutilizzabile. Poteva essere crudele quello che stavo per compiere, ma lo trovavo necessario per interrompere quella battaglia che poteva dilungarsi e avere risvolti poco piacevoli in altre azioni che potevano mostrare abilità di quella evocazione talmente potenti da annientarci. Come detto… provando a connettermi al suo flusso psichico avrei cercato di inculcare e renderla consapevole di una voglia irrefrenabile di stroncare la sua vita: trovando ormai la sua esistenza inutile e aver paura di vivere in eterno.

    La tua vita non ha più senso… sai bene che l’immortalità ti spaventa e che vivere in eterno è una condanna.

    Pronunciai… cominciando nella procedura mentale, così da tentare di renderla ormai spacciata e giustiziarsi da sola: fino a che l’ultima mia parola non avrebbe dovuto scatenare il meccanismo psicologico che avrebbe mutato ogni suo pensiero

    Impulso Nichilistico!


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    narrato; parlato; pensato; parlato altrui

    note:

    Passive

    Mana: 90 - 30 = 60%

    Tecniche Utilizzate:

    Repulsione. Difensiva: Consumo Medio
    Follia. Offensiva: Consumo Alto



    Ciò che vedo non è sempre reale. » [10 pnt]
    Tale è la maestria di alterare la percezione sensoriale, che vi sono pochi eletti in grado di poter distinguere un attacco psionico o illusione dalla realtà, senza che vi sia difficoltà estrema nel comprendere la distorsione delle percezioni di ogni senso. Che siano attacchi uditivi, visivi, olfattivi o tattili… Hiei maestro assoluto nel campo della psiomanzia, riesce a comprendere quando la realtà viene sostituita dalla mera alterazione o illusione, potendo così avere il completo controllo in ogni momento della calma e quiete che lo contraddistingue come abile usufruitore del controllo psichico. Potendo così soverchiare ciò che qualcun altro non riuscirebbe ad aggirare, risultando vittima designata di una trappola abilmente architettata e proiettata nella propria mente.Passiva
    [Percezione ad attacchi psionici e illusioni]



    Soggezione » [5 pnt]
    Bloccata
    - Descrizione:
    Le persone che si trovano nelle sue vicinanze desiderano stargli il più vicino possibile. Si tratta di un'attrazione intensa e immediata, ma non abbastanza per far si che chi ne è influenzato sia disposto ad ignorare il proprio istinto di sopravvivenza. Soggezione è un potere estremamente utile nelle comunicazioni di massa: non importa ciò che viene detto, il cuore di chi ascolta tenderà a prendere le parti dell'Assamita.
    Passiva


    Lama celata:» [1 pnt] Bloccata
    - Descrizione: tratto distintivo degli Assassini, la lama celata è una polsiera in cui è nascosto un meccanismo a molla, attivato con un rapido scatto del polso; ideale per le uccisioni silenziose (in basso profilo) o rapide (in alto profilo), presenta essenzialmente un inconveniente dovuta alla scarsa praticità durante i duelli poiché non la si può usarla per attaccare direttamente il nemico o per parare gli attacchi ma solo per finire un nemico a terra; tuttavia se si contrattacca con la lama nascosta si può uccidere rapidamente qualsiasi nemico anche se richiede un tempismo maggiore rispetto alle altre armi. Il meccanismo della lama indica l'assoluta devozione dell'assassino alla causa: richiede infatti l'amputazione di due falangi dell'anulare per usare al meglio l'arma.]

    Tecniche

    Follia [4 pnt]
    - Descrizione:
    Questo livello di Demenza permette a chi ne fa uso di lasciare (A discrezione del Quest Master: O permanentemente o temporaneamente) una alienazione mentale nella mente della vittima. Hiei deve guardare negli occhi la vittima e descriverle l'alienazione che ha intenzione di darle: ovviamente la scelta dell'alienazione è a discrezione dell'Assamita che utilizza il potere.
    Consumo: Alto Only Gdr.
    1 pnt Quarta Alienazione IMPULSO NICHILISTICO
    Questa alienazione è più comunemente riscontrabile tra gli immortali, anche se non c'è nulla che impedisca a un mortale di svilupparla.
    L'Alienato così afflitto prova un profondo senso di repulsione per la sua condizione, ed è letteralmente terrorizzato dalla prospettiva di non vivere per sempre, o di continuare a esistere all'interno di un guscio freddo e morto. Questa forma di repulsione è del tutto inconscia, la vittima è completamente inconsapevole del suo "desiderio di morte".

     
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    Il ragazzo decise di continuare la battaglia, forse perché riteneva che fosse la cosa migliore, forse perché intendeva andare fino in fondo nell'esplorazione di quel posto, per capirne a pieno in mistero.
    Il martello della donna incontrò come una spinta incorporea che ne bloccò la traiettoria e rese inutile l'attacco. Tuttavia la cosa che le sembrava davvero strana era che l'avversario non si fosse mosso di lì, forse per una grande sicurezza in sé. In molti casi avrebbe ricondotto il tutto ad una semplice incoscienza, ma a giudicare come le stava tenendo testa, forse era così spavaldo perché effettivamente potente.
    Probabilmente avrebbe contrattaccato, anche se non sapeva ancora come.
    " La tua vita non ha più senso… sai bene che l’immortalità ti spaventa e che vivere in eterno è una condanna."
    Che avesse in mente di provare a usare un'offensiva simile a quella precedente? Se era così allora doveva prepararsi subito a difendersi. A volte non bastava sapere che la propria mente era attaccata e disporre degli strumenti per difendersi, ma occorrerebbe anche pare in fretta.
    " Impulso Nichilistico!"
    Ecco, doveva attivare subito l'incantesimo e ripromettersi di portarlo a termine, senza interromperlo per nessuna ragione.
    Maledizione, stava sentendo già inibirsi la sua foga, doveva resistere... che senso aveva però? Cosa importava se vinceva, che importava di continuare a combattere? Sentiva che nulla avesse importanza e iniziava a detestare il fatto che non la sconfiggesse. Però, si era ripromessa di portare a termine quell'incantesimo e per quanto non gliene importasse molto, ciò era l'unica cosa a cui ancora si aggrappava: la speranza che le cose andassero meglio se fosse riuscito ad attivarlo.
    Finalmente la magia iniziò a sortire i suoi effetti e le energie le ritornarono, assieme alla rabbia. Si sentiva come rinata e ora aveva un motivo in più per spaccare tutte le loro ossa.
    Infatti si rimise in piedi, da inginocchiata che era mentre era preda dell'offensiva, e spinse indietro Sarah con in bastone dell'arma, facendola cadere a terra.
    " Tentare di indurre un avversario al suicidio con un attacco psichico! Può esserci una mossa più vile di questa?"
    Ormai era diventata una questione personale tra lei e quell'invasore. Gliele avrebbe suonate per bene e poi se la sarebbe presa anche con le bionde.
    Balzò indietro e colpì l'aria con il martello, ma il colpo, anziché andare a vuoto si trasmesse su d essa e si avvicinò sempre di più al petto di Hiei.

    Proprio allora, però, quattro ragazzi sbucarono come dal nulla e saltarono addosso alla rossa, riuscendo in parte ad immobilizzarla. Era però solo questione di tempo prima che questa riuscisse a liberarsi.
    " Cosa stai facendo? Dovevamo solo andarcene da qui."
    Disse Sarah, rialzatasi con l'aiuto della cortigiana accorsa verso di lei, approfittando del tempo guadagnato dalle persone evocate. Già il fatto che avesse usato quel tipo di attacco non le piaceva (sai com'è, quando li provi regolarmente sulla tua pelle ti risultano un po'"antipatici"), per non parlare di ciò che aveva tentato di fare. Forse c'era qualcosa di sbagliato in lui! In fondo era stato proprio Hiei ad aver iniziato quella battaglia e ora sembrava spingersi più in là della legittima difesa.
    Allora, l'avversaria possiede delle passive per riconoscere gli attacchi rivolti alla mente. Si difende usando un alto e con un attacco fisico fa cadere a terra Sarah, provocandole una botta equivalente a un danno basso.
    Quindi ti scaglia una tecnica a distanza di potenza alta, ma poco dopo vine bloccata dalle evocazioni della principessa a potenza bassa, chiamate con la tecnica "Le ali di Einheit", potando al 100% la sua energia.
     
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    Non era una sprovveduta quella creatura. Che dir si voglia… era lontana dall’essere una tradizionale rappresentante della razza umana. La mia tecnica per quanto di una discreta potenza nell’intaccare nuovamente la sua mente e farla cedere all’impulso del non senso… non ebbe gli effetti sperati, facendola solo momentaneamente riflettere e dubitare su di essa. Stavo cominciando ad intuire che ciò che volevamo comprendere era qualcosa di molto grosso, un segreto tanto scomodo da collocare una guardiana dall’indiscussa potenza. L’avversario seppur essere solo un incantesimo dimostrava una virtù e una ferrea convinzione d’animo da renderla perseverante nel suo intento di protezione e riuscire a prevalere sulla mia soggiogazione. Il suo sguardo da prima confuso, successivamente a iniettare rabbia nei suoi occhi, e la furia sempre più incontrollabile di voler dissipare le nostre vite. Nuovamente all’attacco, nuovamente padrona delle sue azioni, nel far si che il martello diventasse impulso di un incanto e far di conseguenza tramutare il suo moto cinetico nel vuoto… in un’onda d’urto a colpire la mia presenza e restituirmi quel mio affronto con i suddetti interessi. Preparato a far si che nuovamente la barriera si destasse tramite il volere della mia mente a protezione della mia incolumità, un avvenimento assai curioso avvenne successivo al mio nuovo impulso a sprigionare nuova energia e far si che una nuova deflagrazione andasse a neutralizzare la sua nuova offensiva di puro incanto. Quattro figure comparse dal nulla e dalla repentina azione, prontamente, andarono a collidere con quella figura evanescente nel tentativo riuscito di immobilizzarla parzialmente e darmi tempo di effettuare una nuova azione che la potesse questa volta... ostacolare definitivamente.

    ° Interessante °

    Nel riflettere, pronunciai tale frase, osservando quanto l’arcano fosse una realtà palpabile che diventava prova esistente di capacità eccezionali.
    Tale controtempo nel prenderla allo sprovvista nella realizzazione di quei quattro figuri, che ora, erano impegnati nell’impedire momentaneamente qualsiasi tipo di azione da parte della ragazza di medesima materia, mi avrebbe permesso nuovamente di procedere e tentare un’ultima carta
    La strategia questa volta sarebbe stata diversa, per lo più semplicemente a far si che tutto tornasse alla tranquillità e ciò che si stava trasformando in una faida si estinguesse come se tutto ciò non fosse mai avvenuto. Come avrei fatto? E come? Semplice… avrei tentato di istillare nella sua mente un reset di essa, cancellando ogni ricordo che riguardasse il nostro atto belligerante nel voler profanare tale luogo e i misteri da essa protetti. Era inutile continuare, anche perché farmi un pessima reputazione prima di iniziare il mio futuro percorso insieme a Jinbe poteva risultare controproducente alla missione che mi avrebbe visto protagonista. Quindi… semplicemente, avrei provato nuovamente a infondere il magnetismo del mio sguardo sui rispettivi occhi della ragazza, provando così a infondere la procedura che avrebbe dovuto far tornare la tranquillità e il silenzio in quella stanza. Una semplice frase, una frase di senso compiuto con il seguente nome della tecnica, e la successiva – se riuscita – perdita di memoria da parte di quella forza sopranaturale, lasciando nuovamente che tutto ricominciasse dall’origine, dalla semplice curiosità nel domandarci il motivo delle nostre presenze all’interno dell’edificio.

    Ciò che stai vivendo non è mai accaduto… semplicemente osservi le nostre figure chiedendoti il motivo della nostra comparsa. Oblio della Mente.


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    narrato; parlato; pensato; parlato altrui

    note:

    Passive

    Mana: 60 - 40 = 20%

    Tecniche Utilizzate:

    Repulsione. Difensiva: Consumo Medio
    Oblio della Mente. Offensiva: Consumo Alto



    Ciò che vedo non è sempre reale. » [10 pnt]
    Tale è la maestria di alterare la percezione sensoriale, che vi sono pochi eletti in grado di poter distinguere un attacco psionico o illusione dalla realtà, senza che vi sia difficoltà estrema nel comprendere la distorsione delle percezioni di ogni senso. Che siano attacchi uditivi, visivi, olfattivi o tattili… Hiei maestro assoluto nel campo della psiomanzia, riesce a comprendere quando la realtà viene sostituita dalla mera alterazione o illusione, potendo così avere il completo controllo in ogni momento della calma e quiete che lo contraddistingue come abile usufruitore del controllo psichico. Potendo così soverchiare ciò che qualcun altro non riuscirebbe ad aggirare, risultando vittima designata di una trappola abilmente architettata e proiettata nella propria mente.Passiva
    [Percezione ad attacchi psionici e illusioni]



    Soggezione » [5 pnt]
    Bloccata
    - Descrizione:
    Le persone che si trovano nelle sue vicinanze desiderano stargli il più vicino possibile. Si tratta di un'attrazione intensa e immediata, ma non abbastanza per far si che chi ne è influenzato sia disposto ad ignorare il proprio istinto di sopravvivenza. Soggezione è un potere estremamente utile nelle comunicazioni di massa: non importa ciò che viene detto, il cuore di chi ascolta tenderà a prendere le parti dell'Assamita.
    Passiva


    Lama celata:» [1 pnt] Bloccata
    - Descrizione: tratto distintivo degli Assassini, la lama celata è una polsiera in cui è nascosto un meccanismo a molla, attivato con un rapido scatto del polso; ideale per le uccisioni silenziose (in basso profilo) o rapide (in alto profilo), presenta essenzialmente un inconveniente dovuta alla scarsa praticità durante i duelli poiché non la si può usarla per attaccare direttamente il nemico o per parare gli attacchi ma solo per finire un nemico a terra; tuttavia se si contrattacca con la lama nascosta si può uccidere rapidamente qualsiasi nemico anche se richiede un tempismo maggiore rispetto alle altre armi. Il meccanismo della lama indica l'assoluta devozione dell'assassino alla causa: richiede infatti l'amputazione di due falangi dell'anulare per usare al meglio l'arma.]

    Tecniche


    Repulsione
    [4 pnt]
    - Descrizione:
    Movimento della Mente è il potere della Telecinesi. Questa via non applica alcun tipo di forza fisica e in quanto tale non provoca nessuna sensazione tattile, quindi non è possibile “sentire” un oggetto per capire se è caldo, ruvido, scivoloso, etc.
    Con solo un ordine della mente un onda d’urto sbaraglia tutto ciò che lo circonda; tutti gli oggetti lanciati contro ( come dardi, frecce o altro) si allontanano fino a 10 metri da lui, e può spingere più oggetti simultaneamente o deflettere anche attacchi tramite il mana come tecniche o magie. Anche gli avversari che si stanno aggrappando all'Assamita o lo stanno colpendo possono essere lanciati via in questa maniera.
    Questa tecnica non ha intento a ledere il nemico, ma semplicemente a respingere i suoi attacchi fisici o di mana.
    Consumo: Variabile. [Tecnica di difesa fisica e magica.]

    Oblio della mente [1 pnt]
    - Descrizione:
    Per mezzo di questo potere Hiei può rubare e ricostruire i ricordi di qualcun altro mediante lo sguardo oculare. La mente della vittima può essere alterata solo in maniera minima per eliminare un ricordo specifico, oppure può disfare completamente l'autocoscienza dell'individuo modificandone profondamente la vita e le virtù.
    Consumo: Alto Only Gdr

     
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    Come sospettava, la guardiana non impiegò molto a liberarsi dalla presa dei quattro, avvalendosi tra l'altro di una tecnica per potenziare il proprio corpo per facilitarsi il compito.
    A Hiei bastò comunque quel breve lasso di tempo per preparare una nuova offensiva, sempre basata su un potere mentale, ma molto diversa dalla precedente. Se prima aveva tentato direttamente di eliminarla, ora voleva cancellarle tutti i ricordi che riguardavano il loro incontro, compreso quello che aveva fatto scatenare la sua foga e l'intera battaglia.
    " Ciò che stai vivendo non è mai accaduto… semplicemente osservi le nostre figure chiedendoti il motivo della nostra comparsa. Oblio della Mente."
    Di nuovo la rossa si rese conto di essere vittima di un'offensiva psichica, ma ormai aveva utilizzato troppe energie per potersi difendere. Purtroppo era da sola, gli avversari erano due ed anche piuttosto validi; quindi poté fare ben poco per evitare quella lieve amnesia.
    Forse però fu un bene che l'attacco del ragazzo avesse funzionato: era sicuramente il modo più indolore per concludere l'avventura. I tre avrebbero potuto lasciare il posto come se non fosse accaduto nulla, né aver fatto niente di male e lui intanto avrebbe imparato qualcosa di nuovo sulla possibilità di viaggiare tra i mondi.

    La guardiana si guardò intorno confusa, come se avesse capito che qualcosa non stesse andando, poi fissò i tre e parlò loro in tono analogo a quello con cui si era presentata la prima volta.
    " E voi chi siete?"
    Un po' sorpresa da quanto successo, sebbene avesse più o meno afferrato la situazione, la principessa non riuscì a rispondere subito e di conseguenza la guerriera sbuffò e andrò dritto al sodo.
    " Non so cosa ci facciate qui, ma ve lo dirò solo una volta: uscite di qui e dimenticate di avermi visto. Altrimenti vi scaccerò con le cattive."
    Dal canto suo Sarah sopportava davvero poco che avesse usato un'altra volta dei poteri psionici, che le stavano particolarmente antipatici, visto che li subiva molto spesso dalla nemica (anche se ora era molto vicina dall'imparare a difendersi da essi). Un po' era tentata di rivelare alla rossa quanto le aveva fatto, giusto per dare una bella lezione a Hiei, ma fortunatamente Elizabeth notò dall'espressione della principessa che stesse pensando qualcosa e scosse la testa, facendole capire che era meglio se non faceva scemenze.
    " Come desidera. Cercheremo di non attardarci troppo la prossima volta."
    E fece segno al ragazzo di seguirla, mentre si avviava con la principessa verso l'uscita. Sperando che le avventure di quel giorno finissero lì.
     
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    Hiei~ Maelstrom ~ Scheda Hiei Yamashita

    tkj8wotf669rmi3o9l0h

    Questa volta tutto andò secondo le aspettative. La mia tecnica di reset mentale funzionò alla perfezione andando a modificare la consapevolezza dell’emanazione e ritornando al punto dove tutto ebbe origine in quella battaglia che alla fine si scelse di terminare senza vittime. Nuovamente il quesito, e la curiosità di sapere perché le nostre figure si trovassero all’interno di quel posto in un orario non consentito all’accesso per il pubblico esterno. Non vi era altro da fare che scusarsi tramite la recita inscenata e far che le nostre figure si dileguassero nella decisione di uscire fuori dallo stabile. Il resto? Il mistero? L’indagine?
    Al momento era meglio fermarsi li e interrompere ogni cosa, dato che la situazione stava scappando di mano e la poca preparazione all’ imprevedibile poteva farci ritrovare in un casino dai risvolti drammatici. Una delle ragazze, senza chiedersi il motivo della suddetta amnesia dell’evocazione guardiana, decise di accettare quell’opportunità di evitare ancora battaglia e finire il tutto in maniera pacifica: con il sostanziale risultato di uscire vivi e vegeti. Senza proferire alcun tipo di discorso, e senza interagire con le altre due figure che mi avevano affiancato in quella breve avventura, mi impegnai a prendere l’uscita e far ritorno nella stanza dove al momento pernottavo come forestiero. Ma una cosa era certa... tutto non sarebbe finito li e lasciato al caso nel dimenticare ogni cosa e ritornare alle proprie vite. Troppi erano i misteri che celavano una possibilità seppur rara di far ritorno nei luoghi di origine, e senza dubbio avrei continuato quell’indagine nei giorni a seguire. La cosa non finiva qui, e il racconto avrebbe sicuramente avuto uno sviluppo.


    tkj8wotf669rmi3o9l0h


    narrato; parlato; pensato; parlato altrui

    note:

    Passive

    Ciò che vedo non è sempre reale. » [10 pnt]
    Tale è la maestria di alterare la percezione sensoriale, che vi sono pochi eletti in grado di poter distinguere un attacco psionico o illusione dalla realtà, senza che vi sia difficoltà estrema nel comprendere la distorsione delle percezioni di ogni senso. Che siano attacchi uditivi, visivi, olfattivi o tattili… Hiei maestro assoluto nel campo della psiomanzia, riesce a comprendere quando la realtà viene sostituita dalla mera alterazione o illusione, potendo così avere il completo controllo in ogni momento della calma e quiete che lo contraddistingue come abile usufruitore del controllo psichico. Potendo così soverchiare ciò che qualcun altro non riuscirebbe ad aggirare, risultando vittima designata di una trappola abilmente architettata e proiettata nella propria mente.Passiva
    [Percezione ad attacchi psionici e illusioni]



    Soggezione » [5 pnt]
    Bloccata
    - Descrizione:
    Le persone che si trovano nelle sue vicinanze desiderano stargli il più vicino possibile. Si tratta di un'attrazione intensa e immediata, ma non abbastanza per far si che chi ne è influenzato sia disposto ad ignorare il proprio istinto di sopravvivenza. Soggezione è un potere estremamente utile nelle comunicazioni di massa: non importa ciò che viene detto, il cuore di chi ascolta tenderà a prendere le parti dell'Assamita.
    Passiva


    Lama celata:» [1 pnt] Bloccata
    - Descrizione: tratto distintivo degli Assassini, la lama celata è una polsiera in cui è nascosto un meccanismo a molla, attivato con un rapido scatto del polso; ideale per le uccisioni silenziose (in basso profilo) o rapide (in alto profilo), presenta essenzialmente un inconveniente dovuta alla scarsa praticità durante i duelli poiché non la si può usarla per attaccare direttamente il nemico o per parare gli attacchi ma solo per finire un nemico a terra; tuttavia se si contrattacca con la lama nascosta si può uccidere rapidamente qualsiasi nemico anche se richiede un tempismo maggiore rispetto alle altre armi. Il meccanismo della lama indica l'assoluta devozione dell'assassino alla causa: richiede infatti l'amputazione di due falangi dell'anulare per usare al meglio l'arma.



    Edited by °PaNdEmOnIuM° - 18/4/2013, 20:51
     
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