[LAM] All'albero casa

Passarono alcuni giorni dalla notte in cui il maligno Xehanort e la sempre più arrabbiata Nesrìn entrarono nel cimitero, incontrarono i fantasmi e uscirono evitando di essere attaccati.
Quella stessa notte era anche entrato a conoscenza degli aviatori, altre persone che rendevano stabile il presidio errante.
Nei giorni successivi aveva cercato qualche informazione su di loro: erano un esercito di guerrieri comandati da un grande maestro - che tutt'ora era anche l'alfiere stesso del presidio -, le loro forze erano divise in 4 gruppi comandati da un altrettante numero di generali.
Le branche erano varie e possedevano tutte un ruolo a parte, dalla ricerca & svilluppo, allo spionaggio, dal semplice combattere alla diplomazia.
Insomma di tutto e di più.
Nella testa coronata dai capelli argentei dell'Heartless brulicava un idea.
In quei giorni di permanenza come turista aveva anche preso casa in quel presidio, certo non una lussuosissima casa - come avrebbe potutto anche permettersi -, ma una casupola di due piani per non dare troppo nell'occhio.
Ciò perché quel posto lo aveva completamente stregato, Laputa con le sue bellissime costruzioni lo aveva affascinato talmente tanto che ora stava per fare un gesto quasi anomalo per voi lettori.
Ora la morte bianca di Merovish si trovava di fronte all'albero casa nel latifondo.
Il capo alzato per osservare la sommità della casa degli aviatori.
Una costruzione molto bella, a dir poco affascinante; un misto tra natura e progresso sociale, qualcosa che non si vede tutti i giorni.
Xehanort si diresse alla porta aperta dell'edificio, era un'orario perfetto per le visite - il sole aveva superato da un po' lo zenit, circa le due del pomeriggio, come già detto un'orario perfetto -.
L'Heartless entrò e dopo aver osservato fantasticamente l'atrio si rivolse a quella che era la "receptionista" della zona.

"Salve, vorrei parlare con uno dei comandati se possibile..."

La bellissima receptionista della gilda - che se vantava di donne così graziose, di sicuro aveva numerosi membri maschi - gli disse di aspettare finché, per puro caso, uno dei comandanti si presento ed ella si mise a parlare con lui brevemente. Consigliò poi al giovane sottovoce di non perdere troppo tempo perché quell'uomo non amava perdere tempo.
Uomo?? Beh direi che proprio quella definizione non si accostava affatto al comandante.
Esso era molto più simile ad una di quelle mummie sepolte nelle piramidi dello Yuzrab.
Costruzioni davvero colossali per corpi pressoché inutili. Ma pur sempre ricchi di gioielli e pietre preziose; e queste fanno sempre piacere.
Il presunto antico - perché il suo odore puzzava di mooolto vecchio - si avvicinò a Xehanort, il quale dall'espressione strana e curiosa che non gli era affatto piaciuto.
Tuttavia non ne era sicuro e sperava fosse solo un fraintendimento...
Io sono Khatep, Comandante Blu dei Liberi Aeris Milites e se vuoi conferire con me ti concedo di seguirmi nella mia passeggiata lungo il Latifondo.
Spero per te che sia importante, non ho pazienza con gli scocciatori.
Come non detto... l'heartless tuttavia non si abbattè, che gliene fregava se non andava a genio ad una reliquia di chissà quanto tempo fa!! Inoltre era abbastanza arrogante per appartenere ad un'organizzazione difensore della giustizia
L'avrebbe fatto ricredere, non si sarebbe mai fatto degradare in un simile modo ad un semplice scocciatore.
Lo seguì a passeggiare per i campi incolti del latifondo sulle viuzze che li attravversavano.
Quel terreno spoglio trasmetteva un certo senso di morte, girare poi con una mummia, che si reggeva a mala pena su un bastone, di certo non dava un forte senso di vitalità.
Il guerriero prese parola subito, doveva muoversi: dimostrare a quel balordo fin da subito chi era e che non poteva permettersi di essere trattato come uno straccione proveniente dalla città bassa.

"Comandante Khatep la questione che vorrei trattare con lei è molto semplice..."

"Vorrei entrare in una delle quattro branche dei Liberis Aeris Milites!!"

"Vanto di un'ottima preparazione culturale verso quasi tutte le creature di Endlos e gli ambienti di questo sistema, sono anche molto persuasivo verso la gente.
Posseggo anche una discreta forza fisica superiore alla media e posseggo anche buone abitudini da condottiero di battaglia.
Ultima ma non meno importante: mi intendo particolarmente di magia, soprattutto se si tratta di incantesimi arcani, perduti o oscuri. "

Il teschio dello scheletro ambulante si spostò ed iniziò a fissarlo dritto negli occhi, iniziando poi un discorso dalla grande lunghezza. Se un umano avesse detto quelle innumerevoli parole, di rigore una dopo l'altra, avrebbe finito tutta l'aria che poteva possedere nei polmoni; i mucchietti di ossa però di polmoni non ne avevano bisogno tristemente.
Solo i ragazzini maleducati si presentano alla porta di una grande organizzazione, chiedono di vedere uno dei membri più importanti e rappresentativi e nemmeno si presentano.
Se queste sono le tue solite maniere, puoi star certo che non varcherai il primo piano dell’Albero Casa.
.
Tsè
Fu un versetto proferito a bassa boce dall'Heartless, seccato delle prediche pomeridiane di gentilezza, provenienti tra l'altro da un vecchiaccio plurimillenario che poco prima stava tendando di sgattaiolare via dal suo lavoro - fallendo egregiamente -.
Mosse il capo verso destra lasciando che lo sguardo dell'altro presente non fosse corrisposto. Tirò un sospiro chiudendo gli occhi e poi rivoltà il capo.
Detto questo, le tue competenze e abilità sono quasi ininfluenti, per quanto riguarda la possibilità di un arruolamento nei nostri ranghi, la nostra è una gilda libera e a chiunque sia ammesso viene dato un compito, indipendentemente dalle sue capacità si trova il modo di far rendere al massimo ogni singolo Aviatore.
La vera domanda, quella che esige una risposta, non è “cosa puoi fare per la gilda?” ma “perché vuoi fare qualcosa per la gilda?”, e non cercare di usare le solite sciocchezze da eroe con sogni di giustizia e grandezza.
Non credere che sia così stupido da poter cadere in sciocchezze simili, non sembri proprio uno che darebbe la sua vita per una causa.
Ah, in caso te lo stessi chiedendo, sarà ciò che mi sembrerai a determinare il tuo eventuale ingresso e il tuo ramo d’assegnazione quindi sentiamo.
Mi hai incuriosito
L'Heartless si sentì particolarmente compiaciuto alla pronuncia dell'ultima frase, quel "mi hai incuriosito" gli gonfiava l'ego come se fosse stato un compressore con una gomma.
Mostrò i denti separando le labbra, i denti lattei e perfettamente bianchi davano un grande senso di sfrontatezza e compiacimento. Dovette intanto proseguire il cammino.

"I ragazzini sono maleducati quando credono di poter fare cose fuori dalla loro portata.
Quelli come me sono maleducati perché sanno di poter fare cose anche fuori dalla loro portata."

"Del mio nome del resto cosa ti importa, anche se ti ho incuriosito nella tua testa io sono un individuo come un altro.
Sarebbe inutile ricordare il nome di uno che potrebbe sparire da un momento all'altro dalla tua vita.
Oppure sbaglio??"

"Ma se proprio ci tieni... Xehanort."

"Non dimenticarlo. Mai."

"Il motivo è semplice: conoscenza.
Cosa c'è di più stimolante di scoprire la verità?? Soprattutto se essa riguarda eventi dalle portate colossali?? Scopire tesori, ritrovare reliquie, avere una famiglia è abbastanza per soddisfare la vita di un uomo. Ma non la mia.
Sono in cerca da molto tempo di indizi riguardanti un evento che sconvolse e quasi distrusse il mio mondo. E sono sicuro che qui - oltre ad un delicato dessert - potrò trovare molto più che qualcosa.
Unendomi agli aviatori avrò tutto ciò di cui avrò bisogno..."

Al più vecchio non piacque affatto la presentazione dell'ideale di Xehanort, anche se più che un ideale era solo un motivo di sfruttamento economico.
L'Heartless si ritrovò di nuovo ad occhi ad occhi con il suo compagno di quella bella, tranquilla e soprattutto equa passeggiata, il tutto ben farcito da una delle sue
frequenti critiche.
Forse non hai ben compreso la situazione, io ho il coltello dalla parte del manico e non mi farei molti scrupoli ad affondartelo tra due costole.
Non mi piacciono i ragazzini arroganti e scellerati, quelli della tua risma, pensavi che facendo lo sfrontato avresti guadagnato la mia considerazione, magari addirittura la mia ammirazione per la tua intraprendenza e coraggio?
Beh ti sei sbagliato, non so che farmene di qualcuno come te, tanto idiota da venire a dire a me, che dovrei reclutarti, che vuoi solo sfruttale le risorse della mia organizzazione per scoprire perché il tuo piccolo mondo è stato spazzato via dalla faccia del multiverso.
Con chi credi di avere a che fare?
Se vuoi la carità puoi andare a Misericorde, sotto il dominio di Lady Kalia, qui non c’è posto per gli sfruttatori.
Se davvero vuoi entrare, ti conviene essere molto convincente questa volta, altrimenti prendi una qualsiasi direzione e vai sempre dritto, prima o poi ti ritroverai a Klemvor.
Xehanort fissava senza timore, il coraggio era una dote degli stolti e lui che di coraggio, come per un vero ideale di bontà non ne aveva. Divenne serio, tono calmissimo, pacato.
Per la prima volta gli interessava qualcosa per cui non poteva uccidere e doveva cavarsela a parole, quindi era giunto - per quanto odiasse i leccafondoschiena - a dover portare un po' di rispetto.

No, non sono uno dei coraggiosi che si mettono in mostra, non sono sbruffone perché questi arrivano solo alla morte come i coraggiosi
Il coraggio a parer mio porta alla morte la maggior parte degli stolti che c'è l'anno e io - che sono molto più vecchio di quello che sembra - sono tutt'ora in vita.
Puo darmi dell'orgoglioso, e questo lo ammettò, ma non uno di questi due aggettivi perché descrivono l'opposto di ciò che sono.
Cambiando comunque discorso...
Non per vantarmene, ma uno dei migliori pregi che mi ritrovo è quello di essere oggettivo, estremamente oggettivo da essere considerato irritante per alcuni che vedono nei dettagli solo dispersione.
Io penso invece che i dettagli sono l'essenza delle cose.

L'essenza in grado di farmi capire che ciò che la fece interessare a me, ovvero niente meno che l'uso di questa arte oscura.
Tanto rara, quanto pericolosa e corrotta: la gente che ne fa uso tende a caderne preda divenendone schiava, ella riesce quindi a depravare mentalmente coloro che ne abusano.
E dopo questa piccola analisi, conosciuta da chiunque abbia letto qualunque libro magico sulle arti arcane, passiamo alla cosa che magari potrebbe interessarla di più: il come ho capito il suo interesse.
Appena menzionai codesta mia abilità, lei per un nanosecondo fermò il passo, bloccandosi per poi riprendere immediatamente. Poi iniziò a rallentare di poco e quasi impercettibilmente il passo, tutti segni indicanti che qualcosa la aveva colpito e la sua mente stava riflettendo su di codesto fatto.
Probabilmente stava pensando alle informazioni conosciute da chiunque sull'oscurità, che le ho appena detto ed al fatto che nessuno tra gli aviatori avesse questa dote.
Le vorrei solo accennare inoltre che sono un viaggiatore di mondi e non ho bisogno di portali per attraversarne ed inoltre lavorai come scienziato presso molti di questi dove appresi anche un ingrediente fondamentale dell'utilizzo dell'oscurità per non caderne vittima.

Dipende tutto a quale dei tre regni si appartiene.
Ovviamente però cambiare da un regno ad un altro non è per niente difficile.
Tuttavia non è consigliabile a tutti.

Dipende se sei una creatura della luce, delle tenebre o del mezzo.
Lei, come tutti gli altri su questo semipiano, appartengono al regno della luce, mentre questo mostriciattolo appartiene al secondo: gli Heartless.
Creature selvagge, che vanno in caccia di giorno in giorno di cuori da divorare, per creare a loro volta altri Heartless che seguiranno lo stesso destino.
Questi normalmente seguono solo l'istinto, ma qual'ora ci siano persone che abbiano una volontà ed un cuore talmente forte essi riusciranno a mantenere il loro aspetto originale insieme a tutta la loro intelligenza, guadagnando grandi poteri fisici e magici che prima erano solo nascosti in loro.

Ed io faccio parte di quest'ultime...
che ne dice?? Non sono proprio una di quelle persone che si trovano tutti i giorni...

Nonostante la veridicità delle abilità di Xehanort, il vecchiacchio mummificato non lo ammise direttamente alla gilda.
Dopo un discorsone lungo millemila parole, criticò le sue abilitò: il suo a parer suo inesistente potere di tenere sotto controllo gli Heartless e inesperienza nell'uso della magia oscura, tanto da definirlo una vipera ed una bomba ad orologeria.
Si sbagliava su tutto: il fatto che sostenesse di non poter essere compreso, era probabilmente solo manifestazione emotiva del fatto di avere capito qualcosa dell'evento descritto.
Tsé, e poi era lui l'orgoglioso... dovrebbero scegliere con più cura i comandanti delle squadre di un'organizzazione così importante da dover gestire un intero presidio.
Forse avrebbe dovuto evitare di nominare la natura selvaggia degli Heartless, magari si sarebbe ricreduto ed avrebbe avuto più chance.
Non perché ardiva enormemente dalla voglia di entrare proprio in quella gilda - per quanto fosse bella e ben organizzata -, la verità è che il re nero non si fa liquidare con così tanta facilità, quando lui vuole qualcosa riuscirà prima o poi ad ottenerla.
Proprio per questi suoi ordini si era meritato a Merovish tale soprannome.
La tana non perdona.
L'ammuffito riprese a camminare, ma Xehanort non si mosse dal punto in cui quello scontroso aveva proferito le sue ultime parole. Lo lasciò camminare in avanti alcuni passi e... sorrise.

" Tornerò presto, con tra le mani qualcosa di interessante.
Ricodalo, come dovrai ricordare il mio nome: sentirai ancora parlare di me..."

" perché chi non può morire si rivede."