Fighting the Beast

White-Walkers [CC]

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    Dopo che ognuno ebbe modo di esporre ciò di cui era capace fu il comandante a prendere la parola.
    In realtà per comunicare con loro si servì ancora una volta del biondino, che espose per lui i dettami della strategia che avrebbero adoperato.

    Il leprotto avrebbe condiviso l'avanguardia con l'uomo anziano, ovvero l'onorevole Shodai, con un altro cavaliere, Sir Gawain e con il Capitano Carriedo stesso. Mentre il magister Volpe e lady Sarah avrebbero agito dalle retrovie.

    Che dire, ognuno era stato collocato in base alle proprie capacità.

    Zephyrus non chiedeva di meglio.
    La sua spada sarebbe stata in prima linea in quella battaglia contro l'essere più grande che avesse mai visto. Il suo scudo avrebbe lottato fino a frantumarsi per difendere l'intero regno dalla fame del Mostro. Avrebbe dato la sua vita per contribuire ad una già minuscola possibilità di salvezza.

    “Perfetto.”

    Asserì conciso e solenne il Cavaliere Bianco.

    Mentre il soldato esponeva quello che sapevano della creatura -menzionando la coraggiosa squadra aerea- il leprotto ne osservava la figura. Avvertiva un senso di vertigine... aveva già affrontato avversari terribili, ma in qualche modo quello era riuscito a scalfire e far vacillare il suo spirito.
    Era più che naturale, anzi normale, provare un senso di smarrimento di fronte al Drago Divoramondo.
    Per quanto fossero stati pericolosi i suoi nemici erano solo formiche in confronto a quello.
    Ma non poteva soccombere di fronte alle sue paure. Lui e i suoi compagni erano l'ultima speranza.

    Doveva reagire.

    Così fece, ammantando la sua candida di un'armatura invisibile e ritrovando il suo spirito intrepido.

    “Fiiii!”

    Seguendo il Capitano e Sir Gawain anche Sir Zephyrus Lancaster scese in guerra.
    Alla carica, verso il Drago!


    Ꙩ Condizioni psicologiche: Deciso
    Ꙩ Condizioni fisiche: Ottime
    Ꙩ Energia: 100%

    Ꙩ Note: :flwr:

    Ꙩ Equipaggiamento:

    Gli inseparabili compagni di tante battaglie, la difesa e l'offesa del Cavaliere Bianco. Spada e scudo sono le armi del condottiero dal manto candido. La prima tagliente e letale è una spada corta affilata ambo i lati, realizzata in acciaio temprato e dalla solida guardia color rame. Una lama in grado di tener testa ai nemici più temibili. Il secondo è uno scudo triangolare costruito da una base di legno di quercia e rinforzato con dell'acciaio, adatto a parare i colpi più devastanti che altrimenti rischierebbero di essere fatali.
    {spada e scudo [2 punti]}


    Ꙩ Abilità

    Ꙩ Lepus:

    Le lepri sono tra le creature più simpatiche che si possono incontrare in un bosco. Il lepus sapiens altro non è che un'evoluzione di questa specie. Una razza discendente dalle lepri comuni che ha sviluppato un'andatura bipede, l'abilità di impugnare oggetti con le zampe anteriori e in ultimo, non per importanza ovviamente, capacità intellettuali. Hanno colonizzato territori, sviluppato governi e una cultura più o meno progredita. Ma della loro natura ancestrale hanno mantenuto alcuni caratteri. Rimangono decisamente esseri molto più agili di altre creature, dotati di un fiuto notevole in grado di captare odori ed essenze in un raggio di 30 metri.
    {Bonus 50% in agilità, Olfatto super sviluppato[10 punti]}
     
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  2. Basaran Shodai
     
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    Un bruciante sfolgorio, capace d’inondare il cielo di luce purissima, che subito si spegne -ormai consumato: loro sarebbero stati tutto questo, poiché avrebbero dovuto scaricare tutto il loro vigore nel tempo di un’onda marina, violenta e fugace, che mentre ancora sommerge inizia già a ritrarsi.

    Una ruggente mareggiata di uomini si mosse.
    Attraverso una piana in rovina, ove acre fumo nero si mesceva alle polveri innalzatesi dopo i crolli, il fronte del flutto comunque non si sarebbe fermato per così poco.

    Il sensei si trovò così a correre, affiancato da persone di cui conosceva a malapena il nome: eppure sentiva una placida fiducia scorrergli dentro, poteva affidare la sua vita ad ognuno di loro, senza ritrosie. Poiché loro stessi stavano tentando la sorte, caricando di petto una bestia incommensurabile, la cui sola mole era sufficiente per schiacciare metropoli intere.
    Eppure non si fermarono, nessuno di loro esitò.

    E mentre i passi descrivevano falcate sempre più ampie, Basaran poté scorgere un luminoso lastricato che man mano ricopriva il terreno che sarebbe andato a calpestare: era una Via visibile a lui solo, un sentiero che conduceva proprio verso la Bestia.
    Così – dopo tante diramazioni e torsioni – la Via del Guerriero l’aveva finalmente condotto lì.

    Affrontò con rinnovata serenità il suo destino, in compagnia di quella moltitudine di goccioline che, avanzando compatte, formavano uno tsunami d’intenti.



    Stato fisico: illeso
    Stato mentale: sereno
    Energia: 110%
    Equipaggiamento:

    B a s t o n e • W u d a i [ Arma ]

    Passive:

    P r i m o • C a n c e l l o : L i m i t e [ passiva di 110% di energia ]

    Attive utilizzate: /
     
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    Una strategia piuttosto semplice ed oramai classica: in prima fila i guerrieri, alle loro spalle i maghi.
    Annuì semplicemente alle direttive, il Demone Volpe, poiché già in passato nelle battaglie di Celentir ne aveva potuto saggiare l'efficacia. Avere libertà d'azione, sia d'offesa che di supporto, era lo scenario ideale per consentire ad un stregone di esprimere al meglio la devastazione portata dai propri incantesimi
    In un certo senso una sfida accattivante, per una creatura quale era una Kitsune, Demone per tradizione primeggiante nelle arti dell'inganno; avrebbero mai funzionato, contro una bestia dalle proporzioni tali da oscurare un'intero cielo?

    Attese dunque che i guerrieri avanzassero, forti delle loro armi e del loro grido di battaglia.
    E così la Volpe rimase, immobile, in ammirazione. Nell'intensità di quel momento, nella paura, nella tensione, nella convinzione di ogni istante

    “Fiiii!”

    racchiuse in quella sol visione l'intera inenarrabile epicità che solo l'autore di un libro di belle fiabe, prima di quella rappresentazione, avrebbe mai potuto immaginare.
    Armato della sua spada, stoico e forte per il mondo a lui caro, l'ombra di un leprotto si proiettò all'orizzonte contro la sagoma crudele e devastante di un enorme dragone sputafuoco.
    Un giorno chissà, forse non troppo lontano, se fosse sopravvissuto a quella battaglia, il Magister non avrebbe raccontato una bella favola ad un piccolo volpino in fasce desideroso di addormentarsi nella sua culla. Non una storia inventata, non eroi esistiti nella sola fantasia del narratore.
    Sir Zephyrus Lancaster, la vera storia di un leprotto che sconfisse con il suo coraggio la temibile bestia divoramondo.
    Una leggenda vista e vissuta con i propri occhi.

    ...e poi d'improvviso si riprese, richiamato forse dal boato che seguì lo spostamento, da quelle che erano le fantasticherie cui era facile abbandonarsi in momenti assai spesso poco opportuni.

    9johfb

    « Mhmm... »

    Si rivolse dunque alle due donzelle per schieramento posizionate sulla sua stessa linea.
    Beh, per pura ed "invidiabile" deduzione poté intuire anche per loro una certa propensione alle arti magiche, ma...

    « ...quindi, ricapitolando..? »

    Lasciò intuire -e sperò pertanto di non ritrovarsi con una Nesrìn versione 2.0!- che quali fossero nel dettaglio i poteri magici a loro disposizione, causa lingua spagnola, non era proprio riuscito a decifrarli..!

    nicebarrierr

    Status Fisico: illeso.
    Riserva Magica: 100%.



    Equip

    Ciondolo Magico Della "Quasi-invisibilità"
    Tecnica di rimpicciolimento


    Lacrima dell'Alfiere
    Tecnica di richiamo dell'Alfiere


    Pozione di ristoro del mana
    Possibilità di ricaricare la riserva al 110%. Monouso.




    Abilità Passive

    Fioritura del Loto

    Permette di fondere 2 incantesimi combinandone gli effetti. Applicabile solo a tecniche di consumo basso e/o medio.


    Fioritura del Loto II

    Si può sfruttare la Fioritura del Loto anche con incantesimi alleati.


    Percezione Magica

    Auspex magico


    Riserva Energetica

    Mana fino al 110%.


    Schermo di Pensieri

    Protezione da malie + rilevazione di attacchi psichici


    Inversione delle Percezioni

    1. Gli incantesimi non illusori non possiedono auspex (non rilevabili da passive o tecniche di percezione sino a consumo medio)
    2. Gli incatesimi illusori invece possiedono un auspex (vengono avvertiti come reali minacce).


    Instant Casting

    Richiamo istantaneo degli incantesimi



     
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  4. Antonio Fernandez Carriedo
     
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    Alle urla di Antonio ne seguirono altre, a ripercorrere i vostri passi centinaia di soldati, decine di squadre d'attacco pronte a difendere il loro mondo con ogni mezzo possibile: in quella lotta sanguinosa, ogni ruggito da leone vibrava disperato nell'aria. Speranza, angoscia, rassegnazione: migliaia di emozioni in quell'istante, mescolate l'una all'altra fino ad unirsi inaspettatamente in un unico, globale stato di ribellione.

    La squadra di Antonio percorse la strada che li separava dalla bestia di corsa per poi dividersi da molte altre nel momento in cui il condottiero ispanico scelse di guidarli sul lato destro anzichè il sinistro, andando di fatto contro i piani comuni, poichè questo si rivelò alla vista essere l'unico scoperto da scaglie: la squadra volante era riuscita a scalfire il dorso e, nonostante l'armatura naturale si stesse riformando, era ancora possibile infierire su quella ferita.

    -Attaccate!

    Ruggì il Capitano del Presidio Errante e, caricata la forza sulle proprie ginocchia, scattò in aria ad una velocità impensabile, raggiungendo così la ferita aperta del mostro. Ne seguì l'urlo della carica, le braccia lanciate in aria per vibrare il colpo, le dita strette sul manico della sua ascia: fu una scheggia nell'infierire il suo primo fendente, più profondo di qualsiasi altro semplice colpo di spada.

    Non era bravo con le parole, Antonio, ma sperava con tutto il cuore di essere in grado di guidarli aldilà delle loro diversità forse incolmabili. Non importava cosa dicesse, se i suoi discorsi fossero di conforto o meno: lui era sempre stato un uomo fedele a sè stesso prima ancora che al Presidio, fermamente convinto che l'arma di un leader non fosse la lingua, ma l'azione.

    Se avesse dato il buon esempio, lo sapeva fin dentro l'anima, quegli uomini lo avrebbero seguito.


    Dawn of War

    Primo turno di combattimento.

    In questo turno Antonio vi conduce verso il lato "scoperto" del drago, però è troppo alto per voi che camminate di sotto: a tal proposito chi preferisce il corpo-a-corpo dovrà volare (o saltare con tecniche a consumo -minimo a medio- di mana). In realtà le dimensioni e le regole riguardo l'altezza dei salti non lo permetterebbero, ma per questioni di gioco si può chiudere un occhio solo in questo caso. Altrimenti si attacca a distanza.

    Ovviamente non siate autoconclusivi: prima ancora di potenziali idiozie strategiche, azioni antisportive o contro regolamento porteranno penalità consistenti ai vostri pg.

    NB: i turni di combattimento saranno inferiori di numero a quelli dei Flyers. Per tal ragione non risparmiatevi nel consumo di mana: purchè, ovviamente, non siano palesemente infattibili.

    Conteggio feriti: 0
    Conteggio disabili: 0
    Conteggio morti: 0

    Prossima scadenza: Venerdì 14 giugno (compreso).
    Per dubbi o qualunque altra cosa: chiedete in bacheca e vi sarà data risposta.
    Enjoy!

    Saltar:
    Esercitando una vigorosa pressione sulle ginocchia, il condottiero ispanico sarà in grado di compiere balzi sovrumani ed arrivare lì dove pochi umani si spingerebbero. La sua forza possente unita al peso leggero lo rende un abilissimo saltatore.
    Consumo: medio.
    Durata: istantanea.

    Soplar:
    Impugnando qualsiasi lama, Antonio sarà in grado di imprimere una potenza nel colpo assai maggiore a quella di un qualunque fendente: i tagli saranno nettamente più profondi e la sorte dei suoi nemici incisa in una sanguinosa sconfitta.
    Consumo: critico.
    Durata: istantanea.
     
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    Rapido e dal passo leggero il Bianco Cavaliere divorava la distanza che li separava dal Drago.

    Cuore impavido e coraggioso, saldo nella sua volontà e nei suoi ideali.
    Come salde erano le prese su spada corta e scudo di quercia.
    Niente gli avrebbe impedito di dare il massimo in quella che sembrava una battaglia senza speranza.

    Zampettando tenne il passo del Comandante Carriedo seguendolo fino al fianco destro della belva. Là visibile agli occhi di tutti vi era forse l'unico punto debole della creatura, una ferita priva di scaglie merito della prode squadra aerea.

    -Attaccate!

    Ruggente giunse l'imperativo del comandante.
    Ma come raggiungere una tale altezza? Semplice, saltando!
    Niente di più facile per una lepre.

    Sir Zephyrus bloccò l'avanzata per un istante caricando il peso sulle ginocchia.
    L'attimo successivo era già per aria scagliato in alto dalla forza propulsiva delle zampe posteriori.

    Il Cavaliere volò come un proiettile sparato verso l'alto.
    Quella bianca pallottola di pelo sarebbe finita dritta dritta contro il fianco del Demone.
    Avrebbe caricato nel braccio che reggeva lo scudo tutta la sua forza e la potenza dello slancio, imprimendo un rapido e potente movimento in avanti al momento dell'impatto.

    Lo scudo di quercia rinforzato sarebbe stato la testa di quell'insolito proiettile.

    Chissà se il Drago aveva mai visto una cosa simile.
    Magari era abbastanza forte -o bizzarro- da farlo restare senza fiato...


    Ꙩ Condizioni psicologiche: Deciso
    Ꙩ Condizioni fisiche: Ottime
    Ꙩ Energia: 100%-10%-40%=50%

    Ꙩ Note: Il leprotto salta con un medio per poi impattare con lo scudo contro il fianco della creatura (Spazzata a critico) :flwr:

    Ꙩ Salto della Lepre:
    Zephyrus flette le ginocchia caricando nei muscoli delle gambe tutta la sua energia. Ne risulta un balzo scattante che scaglia la lepre a cinque metri dal suolo in pochi istanti.
    Consumo: Medio Durata: Istantanea

    Ꙩ Spazzata:
    Il cavaliere bianco carica tutta la sua forza nel braccio che regge lo scudo, compiendo un movimento rapido e potente in avanti. Il colpo è portato in maniera tale da colpire il bersaglio con la superficie dello scudo, una spazzata che può rivelarsi estremamente pericolosa se usata correttamente.
    Consumo: Variabile Durata: Istantanea (critico)


    Ꙩ Equipaggiamento:

    Gli inseparabili compagni di tante battaglie, la difesa e l'offesa del Cavaliere Bianco. Spada e scudo sono le armi del condottiero dal manto candido. La prima tagliente e letale è una spada corta affilata ambo i lati, realizzata in acciaio temprato e dalla solida guardia color rame. Una lama in grado di tener testa ai nemici più temibili. Il secondo è uno scudo triangolare costruito da una base di legno di quercia e rinforzato con dell'acciaio, adatto a parare i colpi più devastanti che altrimenti rischierebbero di essere fatali.
    {spada e scudo [2 punti]}


    Ꙩ Abilità

    Ꙩ Lepus:

    Le lepri sono tra le creature più simpatiche che si possono incontrare in un bosco. Il lepus sapiens altro non è che un'evoluzione di questa specie. Una razza discendente dalle lepri comuni che ha sviluppato un'andatura bipede, l'abilità di impugnare oggetti con le zampe anteriori e in ultimo, non per importanza ovviamente, capacità intellettuali. Hanno colonizzato territori, sviluppato governi e una cultura più o meno progredita. Ma della loro natura ancestrale hanno mantenuto alcuni caratteri. Rimangono decisamente esseri molto più agili di altre creature, dotati di un fiuto notevole in grado di captare odori ed essenze in un raggio di 30 metri.
    {Bonus 50% in agilità, Olfatto super sviluppato[10 punti]}
     
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    Quando Ise le aveva detto di riportare indietro la principessa aveva capito benissimo il perché e non aveva chiesto altro. Mai e poi mai si sarebbe aspettata il rifiuto da parte della dama, visto che la situazione sembrava essere pericolosa e che lei sapesse non aveva un vero e proprio obbligo a rimanere lì, né una qualche ragione: stando a quanto le avevano detto sia la biondina che la fata la loro permanenza su Endlos era più dettata per una curiosità accademica (specialmente da parte della seconda), che per una vera e propria necessità.
    Certo, già una volta Sarah aveva mostrato un atteggiamento che l'aveva stupita, ma quanto le aveva visto fare in quelle biblioteca era ben meno strano della sua ostinazione a rimanere lì.
    Beh, dato che era costretta a correre dei rischi, voleva almeno sapere perché l'altra ci tenesse così tanto a quella battaglia.
    " Posso almeno sapere perché volete a tutti i costi partecipare a questa battaglia?"
    Le sussurrò di nuovo e la biondina le rispose solo dopo qualche secondo.
    " Non è facile da spiegare; forse è per..."
    Stava per dire "... senso di ribellione", ma le parole le rimasero in bocca. Stava facendo progressi contro le influenze mentali della nemica, ma non era il caso di provare a rimuoverle ancora, se non obbligata. Non era sicura di riuscirci e poi in quella situazione avrebbe dovuto risparmiare energia. Se ne sarebbe riparlato un'altra volta, ammesso che sopravvivesse a quel giorno, magari in un luogo dove la fata non avrebbe potuto accedere.
    ... Beh, soprattutto perché dopo tutto quello che è successo, non posso più considerare Endlos come un posto qualunque; ormai è casa mia."
    Si, in fin dei conti era quello il motivo principale. Quindi tacette, ignara che quella frasetta così innocua (e ripetuta da chissà quanti oltre a lei) avrebbe acceso una miccia nella testa dell'altra.

    jpg
    Comunque la situazione di serietà venne interrotta dalla domanda del demone volpe, facendo fare alle due l'ennesima figura ridicola. Quasi quel giorno presagisse cosa sarebbe successo ogni volta che quelle due sarebbero state assieme.
    " ...quindi, ricapitolando..?"
    La fanciulla si voltò, ma non capì cosa volesse dire.
    " Ricapitolando cosa?"
    Fortunatamente Elisabeth ci arrivò.
    " Penso che abbia bisogno di una traduzione."
    " Ah... attacchi a distanza con la magia bianca, evocazioni volanti e invisibil... hei aspettateci!"
    Notò che stessero per essere lasciati indietro dal gruppo di guerrieri e si mise finalmente a correre. Da quel momento in poi si doveva fare sul serio, quindi avrebbe fatto meglio a smetterla con le stupidaggini e far funzionare il cervello.
    Contro le aspettative della ragazza, deviarono a destra e ben presto la spiegazione di questa scelta, apparentemente così insolita, le si parò davanti agli occhi: una ferita! Una falla nella possente armatura della creatura, un punto su cui insistere per danneggiare tutto il corpo del nemico.
    Sì... peccato che fosse tremendamente in alto! Sembrava quasi che tutto fosse contro di loro: non solo avevano un avversario enorme e potente, ma non avevano neppure il vantaggio di aver la certezza di prenderlo, dato che la parte debole era piccola e difficilmente raggiungibile, soprattutto per chi non poteva colpire a distanza.
    Già, dovevano prima di tutto portare su i guerrieri se volevano sperare di far qualcosa a quella bestiaccia e, a tal proposito, aveva proprio quel che faceva al caso loro.
    Evocò un paio di persone in grado di volare ed indicò il membro delle squadra da portare in alto. Non ebbe bisogno di altro per farsi capire: aveva già spiegato alla loro leader a cosa sarebbero andati incontro in quella battaglia e poi quando evocava qualcuno, questi conoscevano già gli ordini.
    I due ragazzi raggiunsero in volo Basaran e gli annunciarono le loro intenzioni, prima di afferrarlo e condurlo al bersaglio.
    " La portiamo su."
    E una volta permessogli di attaccare, avrebbero cercato di riportarlo a terra o lasciarlo sulla creatura, a seconda di cosa avrebbe chiesto loro.
    Intanto la fanciulla avrebbe caricato uno dei suoi incantesimi offensivi contro il bersaglio, mentre l'ancella avrebbe preso una freccia e teso la corda più che poteva, per assicurarsi di coprire la distanza, lasciando la presa solo quando non avrebbe visto alleati nella sua linea di tiro. Non era sicura di riuscire a colpire il punto, ma prima ancora di fare danno, doveva preoccuparsi di non nuocere al gruppo.
    Status psichico: Concentrata
    Status fisico: Ottimale
    Energia: 85% (110 - 5 - 20)
    Equipaggiamento: La punta d'Argento (spada)
    Passive in uso:

    Il carisma di una principessa: Sia per il suo aspetto, che per i suoi modi, ma soprattutto perché sa come prendere le persone, Sarah risulterà estremamente carismatica. Basterà vederla o avercela vicino per sentire come un'aura che spingerà chi è attorno a lei a partire ben disposto nei suoi confronti, ad avere un punto di riferimento, ad ascoltarla volentieri e a considerare i suoi consigli allettanti, indipendentemente dalla situazione.
    Chi subisce l'abilità è libero di descrivere cosa la colpisce della ragazza e come reagisce all'influenza che è semplicemente emozionale e non può controllare la volontà altrui.
    L'abilità non è altro che una passiva di influenza mentale, che può essere attivata o disattivata a piacimento da lei, a seconda del modo in cui decida di approcciarsi con gli altri.

    La delicatezza di una principessa: Chiunque abbia mai letto un libro per bambini sa che le principesse delle fiabe sono delle creature talmente graziose e delicate che nemmeno il più crudele degli antagonisti ha mai osato alzare un dito su di loro; limitandosi a rinchiuderle nella torre di un qualche castello, piuttosto che far conoscere loro il dolore.
    Tuttavia Sarah un tempo era un ragazzo che sognava (e sogna tutt'ora) di diventare come uno degli eroi storici o, perché no, dei racconti. E si sa che tutti i paladini della giustizia hanno una dote innata a cacciarsi nei guai; tanto che nemmeno il più paziente degli aiutanti non può trattenersi dal dargliene di santa ragione per tutte le disavventure in cui si lasciano coinvolgere.
    Come può Sarah, vista la sua attitudine a mettersi nei pasticci, non conoscere il dolore come tutte le altre principesse? Semplicemente non provandolo.
    Infatti, al suo posto la fanciulla sentirà una sensazione né piacevole, né spiacevole che l'avvertirà di essere stata ferita o colpita in qualche modo. Tuttavia, non sentendo male potrebbe essere indotta ad un'eccessiva spavalderia, col rischio di allargare le ferite, pur essendo consapevolissima del danno.
    Volendo l'abilità può essere disattivata, facendole sentire dolore come tutti. Ma occorre specificarlo all'inizio della scena.

    La perseveranza di una principessa: Nelle fiabe classiche questa caratteristica non è certo comune in questi personaggi, invece lo è maggiormente in quelle moderne, in cui il ruolo di queste ragazze non si limita a quello di "bella damigella in pericolo".
    Sarah si avvicina di più al secondo caso, ma non persevera solo nel perseguire un particolare progetto o nel rispettare ciò in cui crede, ma in quasi in tutto ciò che fa. È una fanciulla parecchio testarda. Qualcuno afferma, spesso per scherzo, che questo genere di persone (talvolta perseveranti al limite dell'esasperazione), sia in grado di abbattere un muro a suon di sbatterci addosso, se si impuntano di dover passare per forza di lì.
    Tralasciando però tutto lo spreco di tempo ed energie che questo atteggiamento, chi è perseverante spesso riesce dove altri falliscono, per il semplice fatto di essere andato avanti, quando il resto si è già arreso. A volte è questione di provare e riprovare e di imparare a conservare le energie per farlo, ad aver tenuto da parte quel poco che serve per compiere quell'ultimo tratto, che gli altri non hanno potuto percorrere perché sfiniti o perché hanno abbandonato prima.
    Proprio facendo così; andando testardamente avanti, conservando sempre un po' di forze da usare alla fine e cercando di attingerne comunque un po' quando sembrava esserne a corto, Sarah ha fatto aumentare l'energia magica a sua disposizione (quasi l'avesse "allenata"). Permettendole così di andare avanti ancora di più, avendo a disposizione maggiori risorse.
    In termini di gioco, questa passiva fa si che la ragazza abbia il 110% di energia all'inizio di ogni scena, si tratti di quest, duelli o altro.

    Attive in uso:

    Le ali di Einheit: È difficile non ricordarsi il giorno in cui un gran numero di enling (creature dall'aspetto umano e che viaggiano e vivono tra le dimensioni) arrivarono sul principato, in cerca di un luogo dove rifugiarsi dai loro nemici.
    Dopo la piccola vicenda il nuovi arrivati decisero di rimanere permanentemente ad Einheit, vivendo assieme al resto della popolazione.
    Mantenendo fede alla loro promessa, hanno insegnato le loro conoscenze magiche e si sono impegnati a proteggere il luogo dove ora vivono. Perciò Sarah ora può contare su un nuovo tipo di evocazione che ha la possibilità di volare.
    La fanciulla potrà chiamare un numero variabile di enling o di persone che hanno appreso le loro arti (a seconda del consumo fino a un massimo di: quattro, sei, otto e dieci), in grado di volare ed equipaggiati principalmente con armi medievali e tenerli in campo uno o due turni (a sua discrezione).
    Ovviamente le loro capacità delle singole unità saranno proporzionate ai consumi e distribuite a seconda del numero di evocazioni e dei turni in cui rimarranno in campo.
    Consumo: Variabile Basso

    Luce sacra: Uno dei più classici esempi di magia positiva, comunissimo e molto efficacie nella sua semplicità. Ideata per la difesa personale o come strumento punitivo.
    La luce dovrà per forza partire dalla principessa che potrà darle la forma che desidera, stabilirne la traiettoria e decidere se farla direttamente impattare contro un bersaglio, provocandogli danni simili ad ustione o se concentrarla e generare all'impatto un'esplosione.
    Consumo: Variabile Alto





    Pet/Famigli in uso ----> Elisabeth
    Il seguito di una principessa: Note come "Il seguito", "Le cortigiane" o "Le ancelle di Einheit"; queste ragazze sono l'orgoglio del principato. Assistono Sarah nelle sue mansioni, in sua assenza governano loro la nazione e forse sono le sue migliori amiche.
    Non tutte sanno combattere e non è troppo difficile accorgersene dato che chi ne è in grado può reggere molto bene una battaglia, mentre le altre in genere possono venire stese da un banale pugno.
    Sarah potrà portare con se fino a due di queste ogni volta che si avventurerà su Endlos, che potranno aiutarla in svariati modi, usando abilità non superiori a potenza media (grazie all'energia della ragazza) e anche supportarla in battaglia se in grado di combattere. Tuttavia nel caso di un duello con un personaggio giocante (e non png) solo una sarà in grado di battersi, mentre l'altra dovrà necessariamente farsi da parte, dato che non conoscerà le arti del combattimento. Nelle quest e negli altri tipi di scene, potranno invece essere entrambe combattenti.
    Se una di queste fanciulle viene gravemente ferita, perde i sensi o le viene arrecato qualche altro tipo di danno grave, scompare in una nuvola di fumo e torna ad Einheit.

    Condizioni fisiche: Ottimali
    Equipaggiamento:
    Arco e Faretra: Un armamentario base, composto di un arco medio e di una faretra per portare le frecce. Salvo particolari eccezioni, d'ordinanza vengono assegnate cinque frecce.
    Queste armi sono solitamente molto sobrie e prive di decorazioni, badando più alla praticità e al mimetismo che all'aspetto estetico. Vengono usate da alcune schiere dell'esercito e da parte delle ancelle che si occupano della sicurezza al castello. [2pt]
     
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    " Ricapitolando cosa?"

    Per un istante, l'ombra del Déjà vu avvolse minacciosa i pensieri già sufficientemente preoccupati del Demone Volpe.
    Forse si era troppo abituato a collaborare con persone note e già fra loro ben affiatate..?

    " Penso che abbia bisogno di una traduzione."

    Boccata d'ossigeno e speranza: la spiegazione dell'altra giovane ragazza, a lei vicina, scacciò i fantasmi di una recente e particolarmente casuale avventura.

    " Ah... attacchi a distanza con la magia bianca, evocazioni volanti e invisibil... hei aspettateci!"

    « Mhm... ottimo. »

    Si limitò ad asserire, non nascondendo il tipico sorriso malizioso che tanto adorava far capolino sul suo volto; ne avrebbe tratto interessanti spunti d'azione e di supporto, a tempo debito...
    Si accodò dunque alla corsa affrettata del gruppo, prestando attenzione alle varie scelte effettuate dal loro capitano. Vide la lepre saltare con naturale agilità verso la ferita individuata, e vide le evocazioni della ragazza sollevare un altro dei guerrieri presenti. Rimase ancora Tristan, ben ancora al suolo: ed in suo supporto la magia dell'Elessedil si ravvivò per prima.

    « Non sono il top dell'eleganza ma... beh, per lo meno eviteranno di mangiarti! »

    Non era del tutto sicuro che qualcuno dei presenti potesse comprendere l'umorismo insito in quelle sue battute ma... in fin dei conti, quando mai si era posto il problema..?
    Come per magia -ed in effetti lo era..- un'enorme pianta spettrale venne richiamate sulle spalle del Leone. Non una creatura aggressiva, sebbene il modo in cui si avvinghiò alla sua vita avrebbe forse suggerito considerazioni differenti, ma di supporto: ali sarebbero diventate, affinché la forza insita nella loro struttura potesse consentire al Cavaliere di sollevarsi in volo così come un istante prima avevano già fatto i suoi compagni. Sarebbe dovuto essere il Demone a sottomettere e controllare la volontà di quella pianta spettrale, ma ben pochi sarebbe stati i problemi al riguardo: fu sua immediata premura, difatti, concentrarsi sul suo incantesimo d'attacco, di modo da poter dedicare le successive attenzioni a pilotare la sola avanzata del guerriero.

    dragosg

    Un dragone nero fu la bestia prescelta, fiera creatura che della fiamma oscura faceva la sua sola e più grande forza. Comparse dapprima avvinghiato intorno al braccio dell'evocatore, ed un istante dopo, graffiava feroce l'aria alla ricerca della preda designata.

    nicebarrierr

    Status Fisico: illeso.
    Riserva Magica: 110% - 5% - 20% = 85%



    Incantesimi

    Ali spettrali

    La varietà di piante presenti sul mondo spettrale è a dir poco impressionante, ma ancor più sorprende sono i fantasiosi impieghi ai quali possono essere piegate.
    Fra questi, uno dei preferiti del demone-volpe è sicuramente l’evocazione di larghe e ben resistenti piante la cui forma richiama lontanamente delle non troppo eleganti ali.
    Se fatte fiorire ben aggrappate alle sue spalle, come è ovvio immaginare, conferiranno al mago la capacità di potersi sollevare in volo. La loro forza è tale da poter permettere il trasporto di una seconda persona. Massima altezza raggiungibile 5 metri.
    Durata: 1 turno
    Consumo: basso


    Darker Than Darkness

    La fiamma oscura, una delle deformazioni elementari preferite dalla Volpe: portatrice della violenza d’un fuoco comune, ma in grado di continuare a bruciare anche in assenza di ossigeno e persino contro l’acqua, saziabile solo con la distruzione del suo malcapitato.
    Il demone argentato è solito manifestarlo come un dragone nero che compare attorcigliato al suo braccio, e che viene poi scagliato ferocemente contro il suo bersaglio, lasciando una incantevole scia infuocata al suo passaggio.
    La bestia è capace di inseguire la propria vittima designata entro un raggio di 10 metri.
    Durata: 1 turno
    Consumo: alto



    Equip

    Ciondolo Magico Della "Quasi-invisibilità"
    Tecnica di rimpicciolimento


    Lacrima dell'Alfiere
    Tecnica di richiamo dell'Alfiere


    Pozione di ristoro del mana
    Possibilità di ricaricare la riserva al 110%. Monouso.




    Abilità Passive

    Fioritura del Loto

    Permette di fondere 2 incantesimi combinandone gli effetti. Applicabile solo a tecniche di consumo basso e/o medio.


    Fioritura del Loto II

    Si può sfruttare la Fioritura del Loto anche con incantesimi alleati.


    Percezione Magica

    Auspex magico


    Riserva Energetica

    Mana fino al 110%.


    Schermo di Pensieri

    Protezione da malie + rilevazione di attacchi psichici


    Inversione delle Percezioni

    1. Gli incantesimi non illusori non possiedono auspex (non rilevabili da passive o tecniche di percezione sino a consumo medio)
    2. Gli incatesimi illusori invece possiedono un auspex (vengono avvertiti come reali minacce).


    Instant Casting

    Richiamo istantaneo degli incantesimi



     
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  8. Tristan Gawain
     
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    Quasi fosse pronta a spaccare il mondo a metà,
    Lissa era issata sopra il capo di Tristan
    impugnata vicino all'estremità appuntita dell'ascia.
    Il Capitano delle Guardie si meravigliava ancora di come fosse riuscito

    -grazie all'aiuto dell'incantatore-
    a raggiungere le vicinanze della ferita aperta del Drago.
    Ammantato dal filamentoso abbraccio di quei costrutti magici,
    eteree e rampincanti ali di spettro cingevano il cavaliere ai fianchi
    ed attorno al torace, sollevandolo in volo con la grazia
    di una libellula d'acciaio.

    Nell'ascesa, il Gawain aveva approfittato per mutare la forma di Trisarma
    donandole l'aspetto rabbioso di Lissa: quella scura sagoma d'ira
    era nata con una facilità estrema, raccogliendo tutto il livore
    esploso nella battaglia.
    Cibandosi senza sosta, i riflessi cremisi sulle mezzelune presero ad ingrandirsi
    inghiottendo la zona affilata dell'arma.


    “UNITI, PER ENDLOS!”

    Le grida gli uscirono senza controllo, guidate solo dall'insaziabile desiderio di distruzione.
    Avrebbe pagato l'obolo necessario a creare un attacco a piena potenza,
    devastante,
    ricolmo di tutta la furia che il popolo di Endlos avrebbe potuto provare
    nei confronti di chi, impunemente, aveva attentato al loro mondo.
    Ustionante, collerica, corrosiva:
    era questa l'energia che sarebbe esplosa al contatto,
    liberando una vera e propria deflagrazione d'istinto.

    Status Fisico: Ottimale.
    Riserva energetica: 70%
    Equip: Lissa (impugnata), Armada Hauberk (indossata)
    Items: Fiala del Ripristino Mana (x1, non usata)
    Passive: The Bleeding Lion
    Slot:
    :: - Torcleave [Consumo Critico]

    Note: :guru:
    CITAZIONE

    Torcleave
    La collera e l'ira partono dal sangue che ribolle ed accumula, un insorgere continuo di tensione che brucia sè stessa fino ad esplodere senza più limite alcuno. Essendo l'arma la modularizzazione di questa emozione incontenibile, essa avrà la capacità di concentrare -facendo appello all'energia del possessore- il proprio potere in un punto specifico del suo metallo: a contatto con il bersaglio predestinato, tutta la furia latente esploderà letteralmente in un'eruzione di energia corrosiva, ustionante. Non sarà impossibile, col giusto obolo di sforzo, vedere Lissa far deflagrare una struttura grande quanto un'abitazione.
    [variabile, 2 punti]


    CITAZIONE

    -Trisarma-


    [1]~ Anello, 1 punto.
    [2]~ Passiva di contenimento/trasformazione per tutte le forme, 5 punti.
    [3]~ Passiva fendi-etereo, 5 punti.
    [4]~ Abilità attiva di rigenerazione, consumo basso, 1 punto.
    [elenco armi]~ Lissa (1 punto), Nortia (1 punto), Amigdala (1 punto).

    CITAZIONE

    ~The Bleeding Lion~


    [1]~ Power up +50% Forza, 5 punti.
    [2]~ Power up +50% Resistenza, 5 punti.
    [3]~ Forza di volontà che lo scherma passivamente contro intrusioni emotive e malie dello stesso tipo, offrendo quindi resistenza verso esse (fino ad una potenza media), 5 punti.
    [4]~ Aumento della riserva energetica +10%, 5 punti.
    [5]~ Passiva di anti-sanguinamento, 5 punti.
    [6]~ Percezione empatica dei soggetti entro 20 metri da Tristan; maggiore l'esposizione al dominio e maggiore sarà la precisione con la quale il cavaliere potrà comprendere i sentimenti percepiti; 5 punti.
     
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  9. Basaran Shodai
     
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    La corsa li portò sempre più vicini, e bastò un movimento della Bestia per mostrare un punto vulnerabile nella carne. Gli attacchi successivi furono diretti proprio in quella zona priva di squame.
    Il sensei apprezzò l’arrivo di due creature angeliche, che si proposero di sorreggerlo attraverso il vento. Un suo cenno d’assenso bastò per permettere ai suddetti di afferrarlo e di avvicinarlo alle nubi nerastre.
    Il terreno si allontanò dai suoi sandali, e lui fu sollevato verso la zona indifesa. Quando la distanza fu irrisoria, chiese alle due creature alate di lanciarlo contro la Bestia.

    I due avrebbero eseguito senza difficoltà la manovra, proiettando il Maestro in caduta libera contro la nuda carne nemica. Lo sfolgorio della fiamma riverberò nell’atmosfera pochi istanti dopo.

    Come un fluido manto luminescente, un fuoco mistico circondò le sue braccia, senza tuttavia nuocergli in alcun modo: questo era il dono dell’undicesimo cancello. Le vampate si espansero incalzate dal vento, arrivando ad avvolgere lo stesso Basaran in un guscio ardente. L’altezza accelerò inevitabilmente il suo corpo, e l’incandescenza si sparse nell’aria a tracciare il percorso di caduta, nella forma di una scia di luce rossastra. E ciò che poco prima si mostrava come un anziano sensei – pacato e quieto – ora rifulgeva nel cielo come una meteora, in chiara rotta di collisione con il Drago.

    L’impatto fu un’esplosione di luce.

    Il vigore dell’urto non fu dissimile dalla forza di un reale meteorite, e l’esalazione delle fiamme avrebbe folgorato un’ampia zona di pelle, carbonizzando quindi molteplici strati di tessuto. La detonazione dell’incendio si esaurì avvolgendosi su se stessa, e da essa scivolò fuori il suo fautore.

    Svuotato, austero, fragile ... ma sereno, dopotutto.



    Stato fisico: stanco
    Stato mentale: sereno
    Energia: 110 – 40 – 40 = 30%
    Equipaggiamento:

    B a s t o n e • W u d a i [ Arma ]

    Passive:

    P r i m o • C a n c e l l o : L i m i t e [ passiva di 110% di energia ]

    Attive utilizzate:

    N o t e
    {Variabile} {Usato a critico due volte}
    {Istantanea}

    U n d i c e s i m o • C a n c e l l o : F e r v o r e
    Varcando questo cancello, l'ardore del guerriero si manifesta in forma tangibile. Gli arti del combattente vengono avvolti da un fuoco mistico, frutto della tenace volontà del Maestro. I colpi fiammeggianti possiedono una forza distruttiva superiore al normale e il Maestro non subisce scottature dalla fiamma che lui stesso ha generato. Dopo che il colpo è stato sferrato, il fuoco si comporterà in maniera naturale, bruciando e logorando tutto ciò con cui entra in contatto. Quando il cancello mentale si richiude, con esso scompare anche la vampata sul corpo di Basaran.

    T
    e
    c
    n
    i
    c
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  10. Antonio Fernandez Carriedo
     
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    Fra i nobili cavalieri vi fu chi, come Antonio, scelse di lanciarsi contro la Bestia con un poderoso salto: il piccolo leprotto dallo spirito indomito usò come arma il proprio scudo, liberando tutte le sue forze in una spazzata esemplare e guadagnandosi uno sguardo soddisfatto da parte del Capitano Carriedo.
    Gli altri, invece, optarono per la collaborazione, probabilmente perchè il loro bersaglio non era esattamente in un punto raggiungibile per tutti. Seguendo alla lettera il piano, Sarah e Yoko si limitarono ad attacchi a distanza -un raggio di luce ed un dragone d'ombra- conservando dell'energia per qualcosa che fosse in grado di portare i compagni in avanscoperta più vicini alla carne precedentemente privata di scaglie. Ormai prossimi alla meta, sia Tristan che Basaran sferrarono tremendi colpi fisici dal potere offensivo immenso: chiunque, a parte il mostro che combattevano, sarebbe caduto, vittima della loro violenza.

    La bestia lanciò un ringhio di dolore, segno che l'attacco era andato perfettamente a segno, anche se non gradito. In più, lì dove prima avevano il vantaggio della sorpresa, questa volta i valorosi eroi avrebbero dovuto cavarsela con un gigantesco Drago Divoramondo perfettamente cosciente della loro fastidiosa esistenza.
    Il contrattacco giunse rapidamente: una marea di scaglie appuntite e taglienti come rasoi schizzarono via dal bestione alla velocità di centinaia di dardi, tremende nelle loro traiettorie intrecciate.

    -¡Cuidado!

    Avrebbe urlato il capitano nella speranza di avvertirli in tempo; con movimenti rapidi saettò fra una scaglia e l'altra impugnando saldamente la propria ascia. Pochi attimi gli bastarono per trovare un lembo di carne scoperta così da scaraventarglisi contro con tutta la forza bruta che possedeva, lanciando così l'ennesimo fendente.

    Che la bestia fosse anche d'acciaio, poco importava: loro l'avrebbero abbattuta comunque.

    Dawn of War

    Secondo turno di combattimento.

    Giunti nuovamente a terra, vi accoglie una pioggia di scaglie proveniente dalle zampe. Alcune vengono effettivamente dall'alto (essendosi staccate dalla zona prossima al ventre del mostro) mentre altre, più in basso, schizzano via in orizzontale. Ovviamente si liberano degli "spazi" di pelle viva in zone maggiormente accessibili. Essendo le scaglie resistenti come roccia o metallo, queste valgono come armi nonostante il loro attacco sia privo di consumo.

    Scaglie di Drago:
    [...]Uno dei metodi per non far si che le scaglie si irrigidiscano fino ad impedirgli i movimenti, è quello della muta: grazie a specifiche contrazioni muscolari, il Drago è in grado di eliminare le parti di pelle più dura e lanciarle via dal corpo cosicchè ne siano sostituite in futuro da nuove. Le scaglie più dure hanno una consistenza superiore al metallo, e possono perfino essere usate come armi[...]
    [...]Altra importante peculiarità di simili, preziosissime scaglie è quella di proteggere la bestia da qualunque tipo di agente esterno, temperatura ambientale compresa, così da mantenere quella corporea a centinaia di gradi centigradi. Qualunque cosa non può entrare: gli unici punti di accesso fra gli apparati interni e gli esterni sono: la bocca del pungiglione, [...]

    Tutti gli attacchi hanno successo: lo stato di "salute" TOTALE effettivo delle zampe del Drago è di 1900 punti ferita, di cui solo 600 sono dati come traguardo per il vostro gruppo. A questo attacco la salute del nemico cala a 600-40-40-20-20-40-40-40= 360.

    Detto ciò: continuate a massacrarlo di botte <3

    Conteggio feriti: 0
    Conteggio disabili: 0
    Conteggio morti: 0

    Prossima scadenza: Domenica 30 giugno (compresa).
    Per dubbi o qualunque altra cosa: chiedete in bacheca e vi sarà data
    risposta.
    Enjoy!

    Esquivar:
    Prima regola della guerra è quella di non lanciarsi mai a viso aperto contro un nemico sconosciuto. E' dunque necessario possedere velocità e riflessi pronti, così da schivare tutto ciò che non è conosciuto e che -di fatto- potrebbe essere potenzialmente pericoloso.
    Consumo: basso.
    Durata: istantanea.

    Soplar:
    Impugnando qualsiasi lama, Antonio sarà in grado di imprimere una potenza nel colpo assai maggiore a quella di un qualunque fendente: i tagli saranno nettamente più profondi e la sorte dei suoi nemici incisa in una sanguinosa sconfitta.
    Consumo: critico.
    Durata: istantanea.
     
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    Il salto della lepre concluse da programma con una formidabile spazzata, portata con lo scudo, dritta nel fianco vulnerabile del Mostro. L'impatto fu terribile ed ebbe l'effetto -complici i terribili e potenti colpi dei suoi alleati- di far urlare il Drago di dolore.

    Un ringhio agghiacciante che faceva rabbrividire.
    Il suo solo aspetto e i suoi ruggiti erano in grado di terrorizzare a morte chiunque, le sue grida di dolore erano anche peggio.
    Almeno mettevano in luce uno spiraglio di vulnerabilità.

    Bene!
    L'attacco era andato a buon fine, ma il prode Cavaliere, fiero nel suo slancio, non aveva fatto i conti con la forza di gravità!
    Troppo preso dall'impeto del momento si era sollevato ad un'altezza considerevole...
    Esaurita la spinta e conclusa la spazzata cominciò a precipitare verso il suolo.

    Mentre piombava giù il suo volto leporino non era preoccupato.
    Sfoggiava anzi una delle sue espressioni più tranquille e pacate, mentre le lunghe orecchie svolazzavano nell'aria.
    Era consapevole che forse quella poteva essere la sua ultima battaglia, ma non avrebbe terminato la sua vita spiaccicandosi per terra!

    Zephyrus diede prova della sua... natura molle!

    Per natura sfoggiava una soffice e morbida pelliccia ed aveva anche imparato a rilassare e rendere più molle ogni porzione del suo corpo. Dai muscoli fino alle ossa!

    Il risultato?
    L'impatto col suolo non ebbe che l'effetto di farlo rimbalzare un paio di volte prima di riuscire a mettersi in piedi, magari con qualche acciacco e qualche graffio ma ancora tutto intero!

    Peccato che il Drago non avesse certo intenzione di aspettare i suoi comodi. Ed ecco piombargli addosso una raffica di scaglie!

    Ma ancora una volta le doti naturali del leprotto gli vennero in soccorso!
    Agile e veloce scivolò tra le scaglie, favorito tra le altre cose dalle sue dimensioni minute.

    Per una volta essere piccolo (e morbidoso) giocava maledettamente a suo favore.

    Lo scontro doveva proseguire e questa volta invece di raggiungere direttamente il fianco del Mostro il Cavaliere decise di rimanere a terra.

    Fendendo l'aria con la sua spada corta diede inizio al contrattacco.
    Quel colpo rapido e potente diede vita al fendente dello Zefiro Blu, un taglio azzurrino rapido e preciso, diretto ad uno dei punti vulnerabili della Bestia.

    Aveva provato l'indomita forza del suo scudo, presto avrebbe conosciuto la raffinata potenza della sua spada!


    Ꙩ Condizioni psicologiche: Deciso
    Ꙩ Condizioni fisiche: Qualche graffio
    Ꙩ Energia: 50%-5%-20%=25%

    Ꙩ Note: Il leprotto diventa molle (basso) attutendo la caduta, con il suo bonus in agilità scansa le scaglie e lancia un fendente etereo :flwr:

    Ꙩ Natura Molle:
    Ci sono creature che hanno per natura una pelle coriacea e resistente, con nulla da invidiare alle corazze più resistenti. Poi ci sono altre creature che possiedono per natura caratteristiche completamente diverse, come un soffice manto ed una morbida pelliccia. Zephyrus appartiene alla seconda categoria ed ha fatto della sua caratteristica naturale un punto forte. Invece di indurire e tendere i muscoli ha trovato il modo di rilassare i tessuti e rendere più molle ogni porzione del suo piccolo corpo, ossa comprese. In modo da esaltare appunto la sua natura molle. In questo stato ogni colpo fisico gli rimbalza contro perdendo la sua forza distruttiva e lasciandolo indenne.
    Consumo: Variabile Durata: Istantanea (basso)

    Ꙩ Fendente dello Zefiro Blu:
    Un colpo rapido e potente che sfrutta al massimo le doti del guerriero bianco. Il colpo è portato con rapidità e potenza tali da trasmettere la forza del colpo all'aria generando un taglio azzurrino che viaggia veloce e distruttivo verso l'obbiettivo. Il colpo equivale in tutto e per tutto ad un fendente che causa perciò pericolosi danni da taglio.
    Consumo:Alto Durata: Istantanea


    Ꙩ Equipaggiamento:

    Gli inseparabili compagni di tante battaglie, la difesa e l'offesa del Cavaliere Bianco. Spada e scudo sono le armi del condottiero dal manto candido. La prima tagliente e letale è una spada corta affilata ambo i lati, realizzata in acciaio temprato e dalla solida guardia color rame. Una lama in grado di tener testa ai nemici più temibili. Il secondo è uno scudo triangolare costruito da una base di legno di quercia e rinforzato con dell'acciaio, adatto a parare i colpi più devastanti che altrimenti rischierebbero di essere fatali.
    {spada e scudo [2 punti]}


    Ꙩ Abilità

    Ꙩ Lepus:

    Le lepri sono tra le creature più simpatiche che si possono incontrare in un bosco. Il lepus sapiens altro non è che un'evoluzione di questa specie. Una razza discendente dalle lepri comuni che ha sviluppato un'andatura bipede, l'abilità di impugnare oggetti con le zampe anteriori e in ultimo, non per importanza ovviamente, capacità intellettuali. Hanno colonizzato territori, sviluppato governi e una cultura più o meno progredita. Ma della loro natura ancestrale hanno mantenuto alcuni caratteri. Rimangono decisamente esseri molto più agili di altre creature, dotati di un fiuto notevole in grado di captare odori ed essenze in un raggio di 30 metri.
    {Bonus 50% in agilità, Olfatto super sviluppato[10 punti]}
     
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    Gli attacchi si andarono a infrangere contro la ferita del drago, sprigionando una potenza che la ragazza non aveva visto prima. Ben poche volte aveva spinto una tecnica al limite della sua forza e non si sarebbe certa aspettata di vederne così tante in un solo istante. Sembrava un vero e proprio bombardamento; in particolare l'offensiva della persona che aveva appena sollevato, che le parve una stella andatasi a schiantare contro il corpo del nemico.
    Gli attaccanti tornarono bene o male a terra, mentre l'enorme avversario ruggì per il dolore. Dovevano avergli fatto qualcosa! Bene, forse la loro lotta non era così disperata come temevano, magari sarebbe bastato insistere ancora un po' sulle parti scoperte dalle scaglie e avrebbero avuto la meglio... ma cosa?
    Maledizione! A volte il caso sembrava prendersi gioco delle persone: ogni volta che qualcuno diceva o pensava "beh, potrebbe andare peggio", subito interveniva per rimediare! Infatti le scaglie sulla zampa iniziarono a muoversi e vennero sparate dritte verso di loro.
    La fanciulla aveva cantato vittoria troppo presto e ora tutti loro dovevano trovare un modo per proteggersi e a complicare le cose c'era il fatto che Elisabeth non potesse difendersi. Si, perché d'accordo il drago che voleva distruggere il Endlos, d'accordo le scaglie, d'accordo dover badare a qualcun altro, ma che questa persona fosse proprio quell'ancella era la prova inconfutabile che la sfortuna esistesse e che ce l'avesse con lei! Sapeva che quel giorno rischiava di morire, ma adesso non riusciva proprio ad accettarlo, non era giusto. Lasciarci le penne assieme a quella che forse era la cortigiana più insopportabile di tutte sarebbe stato troppo. Il drago voleva giocare? Perfetto allora aveva proprio un nuovo incantesimo per l'occasione.
    Due sfere luminose andarono a volteggiare attorno al comandante Tristan e al maestro Basaran e al momento opportuno avrebbero cambiato forma per bloccare le lame affilate. Stava per fare lo stesso per proteggere anche la fila indietro, ma ebbe come la sensazione che i proiettili fossero diventati incredibilmente più lenti e non le ci volle nulla a spostarsi a destra per evitare una delle pericolose lame. Subito dopo la schivata sentì un lieve giramento di testa, sintomo che si manifestava quando usava troppa energia in poco tempo, ma non era il caso di farsi scrupoli su questo genere di cose: aveva come la sensazione che se non uccidevano in fretta la creatura sarebbe stata lei a far fuori loro e a dispetto di quello che aveva appena pensato, il problema non era tanto morire per causa di Elisabeth, il problema era morire punto e basta! Ora che stava vivendo su Endlos in cui stava riuscendo a fare ciò che aveva sempre sognato ed era sicura che se fosse riuscita a sbarazzarsi di Ise la sua vita sarebbe stata solo che radiosa, il che era un motivo in più per sopravvivere a quel giorno.
    Quindi caricò di nuovo la magia, questa volta al massimo e la lanciò contro la nuova parte senza scaglie. Ripetendosi che potevano farcela e che valesse la pena correre quel rischio.

    Elisabeth continuava intanto sembrava concentrarsi sulla ferita in alto, dimenticandosi di guardare cosa stesse succedendo sotto e non venne colpita dalle scaglie solo perché avvertita dalla biondina e soprattutto per la magia del demone volpe, che aveva provvidenzialmente rallentato la loro avanzata.
    " Occhio alle scaglie."
    E quindi fece in tempo ad accorgersene e ad accucciarsi, evitando di venire presa alla spalla destra, per poi provare a lanciare un'altra freccia contro la pelle nemica, senza rendersi conto dell'inutilità del gesto.
    Sospirò, pensando di essersela vista brutta e chiedendosi di nuovo cosa ci facesse lei lì. Non sapeva se maledire di più Ise per averla mandata lì, o la principessa che non voleva andarsene.
    Tuttavia continuava a risuonarle in testa la spiegazione sul perché volesse rimanere e anche se odiava quella situazione, mano a mano che osservava la battaglia incominciava a capire perché Sarah volesse battersi e perché i suoi compagni lo facessero. Non era tanto la zona a cui tenevano, quanto le persone che l'abitavano. Pronte a difendersi l'un l'altro e ad impedire che venissero distrutte le loro vite e tutto quello che avevano costruito assieme, come stava facendo la quella squadra. Si, ora sapeva perché volesse lottare e perché considerasse quel posto come casa propria, anche lei avrebbe voluto avere sempre a fianco gente pronta a rischiare così tanto per la propria terra.
    Però un attimo... lei in teoria una casa, un mondo, ce lo aveva: Dreamcross! Si ma... quello non era mica Dreamcross, ma Endlos. Come mai la principessa sembrava trascurare Einheit da quando si era recata in quel nuovo mondo?
    No, non era mica arrabbiata o invidiosa di Endlos che... mica ce l'aveva con Sarah perché stava rischiando per quel semipiano mentre per loro non si era mai spinta fino a lì o altro, non fraintendete...

    jpg

    Status psichico: Determinata
    Status fisico: Ottimale
    Energia: 35% (85 - 10 - 40)
    Equipaggiamento: La punta d'Argento (spada)
    Passive in uso:

    Il carisma di una principessa: Sia per il suo aspetto, che per i suoi modi, ma soprattutto perché sa come prendere le persone, Sarah risulterà estremamente carismatica. Basterà vederla o avercela vicino per sentire come un'aura che spingerà chi è attorno a lei a partire ben disposto nei suoi confronti, ad avere un punto di riferimento, ad ascoltarla volentieri e a considerare i suoi consigli allettanti, indipendentemente dalla situazione.
    Chi subisce l'abilità è libero di descrivere cosa la colpisce della ragazza e come reagisce all'influenza che è semplicemente emozionale e non può controllare la volontà altrui.
    L'abilità non è altro che una passiva di influenza mentale, che può essere attivata o disattivata a piacimento da lei, a seconda del modo in cui decida di approcciarsi con gli altri.

    La delicatezza di una principessa: Chiunque abbia mai letto un libro per bambini sa che le principesse delle fiabe sono delle creature talmente graziose e delicate che nemmeno il più crudele degli antagonisti ha mai osato alzare un dito su di loro; limitandosi a rinchiuderle nella torre di un qualche castello, piuttosto che far conoscere loro il dolore.
    Tuttavia Sarah un tempo era un ragazzo che sognava (e sogna tutt'ora) di diventare come uno degli eroi storici o, perché no, dei racconti. E si sa che tutti i paladini della giustizia hanno una dote innata a cacciarsi nei guai; tanto che nemmeno il più paziente degli aiutanti non può trattenersi dal dargliene di santa ragione per tutte le disavventure in cui si lasciano coinvolgere.
    Come può Sarah, vista la sua attitudine a mettersi nei pasticci, non conoscere il dolore come tutte le altre principesse? Semplicemente non provandolo.
    Infatti, al suo posto la fanciulla sentirà una sensazione né piacevole, né spiacevole che l'avvertirà di essere stata ferita o colpita in qualche modo. Tuttavia, non sentendo male potrebbe essere indotta ad un'eccessiva spavalderia, col rischio di allargare le ferite, pur essendo consapevolissima del danno.
    Volendo l'abilità può essere disattivata, facendole sentire dolore come tutti. Ma occorre specificarlo all'inizio della scena.

    La perseveranza di una principessa: Nelle fiabe classiche questa caratteristica non è certo comune in questi personaggi, invece lo è maggiormente in quelle moderne, in cui il ruolo di queste ragazze non si limita a quello di "bella damigella in pericolo".
    Sarah si avvicina di più al secondo caso, ma non persevera solo nel perseguire un particolare progetto o nel rispettare ciò in cui crede, ma in quasi in tutto ciò che fa. È una fanciulla parecchio testarda. Qualcuno afferma, spesso per scherzo, che questo genere di persone (talvolta perseveranti al limite dell'esasperazione), sia in grado di abbattere un muro a suon di sbatterci addosso, se si impuntano di dover passare per forza di lì.
    Tralasciando però tutto lo spreco di tempo ed energie che questo atteggiamento, chi è perseverante spesso riesce dove altri falliscono, per il semplice fatto di essere andato avanti, quando il resto si è già arreso. A volte è questione di provare e riprovare e di imparare a conservare le energie per farlo, ad aver tenuto da parte quel poco che serve per compiere quell'ultimo tratto, che gli altri non hanno potuto percorrere perché sfiniti o perché hanno abbandonato prima.
    Proprio facendo così; andando testardamente avanti, conservando sempre un po' di forze da usare alla fine e cercando di attingerne comunque un po' quando sembrava esserne a corto, Sarah ha fatto aumentare l'energia magica a sua disposizione (quasi l'avesse "allenata"). Permettendole così di andare avanti ancora di più, avendo a disposizione maggiori risorse.
    In termini di gioco, questa passiva fa si che la ragazza abbia il 110% di energia all'inizio di ogni scena, si tratti di quest, duelli o altro.

    Attive in uso:

    Guardiana devota: Il nome dato a questa magia difensiva dagli stessi inventori è in qualche modo riconducibile al comportamento di questa.
    Durante una battaglia infatti si parla di lealtà quando un alleato combatte a fianco di un proprio compagno facendo tutto quello che deve fare. La devozione però è qualcosa di più profondo; infatti conclusa la battaglia il leale se ne va per la propria strada, mentre il devoto rimane perché intende continuare il cammino con quella persona. A volte semplicemente perché condivide con questa un ideale a volte per un semplice rapporto personale, anche di amicizia.
    Questa tecnica infatti si differenzia da molte altre tecniche difensive per il fatto di poter rimanere a proteggere per più turni.
    Sarah sarà in grado di far comparire delle piccolo sfere di luce (una con un basso, due con medio, quattro con un alto, otto con un critico) che si metteranno a girare intorno a lei o ad alleati nelle vicinanze e all'occorrenza muteranno forma in una barriera, in grado di fermare danni (fisici e magici) corrispondenti al consumo speso, che andrà diluito a seconda del numero di sfere e dei turni in cui si desidera tenerle in campo. Infatti al momento di castare la magia, potrà decidere se far si che proteggano uno o due turni e in questo coso il l'ammontare di danni che potranno bloccare sarà dimezzato.
    Consumo: Variabile Medio (su Basaran e Tristan)

    Luce sacra: Uno dei più classici esempi di magia positiva, comunissimo e molto efficacie nella sua semplicità. Ideata per la difesa personale o come strumento punitivo.
    La luce dovrà per forza partire dalla principessa che potrà darle la forma che desidera, stabilirne la traiettoria e decidere se farla direttamente impattare contro un bersaglio, provocandogli danni simili ad ustione o se concentrarla e generare all'impatto un'esplosione.
    Consumo: Variabile Critico





    Pet/Famigli in uso ----> Elisabeth
    Il seguito di una principessa: Note come "Il seguito", "Le cortigiane" o "Le ancelle di Einheit"; queste ragazze sono l'orgoglio del principato. Assistono Sarah nelle sue mansioni, in sua assenza governano loro la nazione e forse sono le sue migliori amiche.
    Non tutte sanno combattere e non è troppo difficile accorgersene dato che chi ne è in grado può reggere molto bene una battaglia, mentre le altre in genere possono venire stese da un banale pugno.
    Sarah potrà portare con se fino a due di queste ogni volta che si avventurerà su Endlos, che potranno aiutarla in svariati modi, usando abilità non superiori a potenza media (grazie all'energia della ragazza) e anche supportarla in battaglia se in grado di combattere. Tuttavia nel caso di un duello con un personaggio giocante (e non png) solo una sarà in grado di battersi, mentre l'altra dovrà necessariamente farsi da parte, dato che non conoscerà le arti del combattimento. Nelle quest e negli altri tipi di scene, potranno invece essere entrambe combattenti.
    Se una di queste fanciulle viene gravemente ferita, perde i sensi o le viene arrecato qualche altro tipo di danno grave, scompare in una nuvola di fumo e torna ad Einheit.

    Condizioni fisiche: Ottimali
    Equipaggiamento:
    Arco e Faretra: Un armamentario base, composto di un arco medio e di una faretra per portare le frecce. Salvo particolari eccezioni, d'ordinanza vengono assegnate cinque frecce.
    Queste armi sono solitamente molto sobrie e prive di decorazioni, badando più alla praticità e al mimetismo che all'aspetto estetico. Vengono usate da alcune schiere dell'esercito e da parte delle ancelle che si occupano della sicurezza al castello. [2pt]


    Edited by ..Daiki.. - 27/6/2013, 22:44
     
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  13. Tristan Gawain
     
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    L'impatto del suo colpo
    assieme a quello dei compagni
    parve suscitare un remunerativo fastidio e dolore nella Bestia:
    l'atavico immondo gridò al cielo,
    completamente rapito dall'ira dell'affronto subito.
    Nel frattempo, le ali spettrali adagiarono Tristan al suolo
    facendogli discedere quella notevole altezza nell'incolumità totale;
    la magia della Volpe d'Argento svanì, strappata al suo compito,
    ritornando nell'infinità del reame etereo,
    mentre lo sguardo di zaffiro del Capitano delle Guardie seguiva

    -con precisione-
    la reazione del nemico.
    Non tardò, infatti, ad arrivare una risposta, nelle forme di una tempesta
    di scaglie e derma indurito, proiettato verso qualsiasi cosa rientrasse

    -volente o nolente-
    nelle prossimità del feroce mostro.
    Spostò il piede destro dietro la schiena, ruotando leggermente il bacino:
    il braccio sinistro prese il mantello e si piegò davanti al volto,
    affinchè il potere latente dell'armatura venisse richiamato proprio sopra
    quel lembo di stoffa che saldamente era stato ancorato alle spalle dell'uomo.
    Ma prima che egli fosse in grado di difendersi,
    delle misteriose luci comparvero attorno alla sua figura
    cingendolo in un candore che serbò la piacevola sorpresa di uno schermo
    contro l'offensiva appena ricevuta.
    Percepì il desiderio e la determinazione nel proteggere il prossimo,
    frammenti di emozioni strappate all'evocatore:
    capì in pochi istanti la creatrice di tale prodigio e si voltò appena per ringraziarla.

    Finalmente al sicuro, non gli bastò che portare la mancina sulla presa dell'ascia,
    la quale iraconda emetteva un bagliore rossastro così macilento da sembrare irreale.
    Il Cavaliere caricò senza timore contro la base degli arti inferiori, divorando con furia
    quell'irrisoria distanza orizzontale:
    non appena fu sufficientemente vicinò, l'energia lo riempì nell'anima,
    avampando l'istinto più puro che lo definiva.
    Il Fu Re iniziò a tremare per l'incontrollabile rabbia che necessariamente doveva soddisfare
    affinchè Lissa potesse mostrare il suo vero potenziale:
    la lama dell'arma tornò a corrompersi con una nucleo di sfrigolante potere color rubino.
    Non appena fosse stato sufficientemente vicino al bersaglio,
    Tristan avrebbe spiccato un balzo in aria, issando sopra il capo Trisarma,
    per poi farla discendere addosso alla Bestia liberando una considerevole riserva
    della propria energia.
    Dopo l'impatto, alle porte della stanchezza e della fatica,
    avrebbe attinto alla fiala concessagli prima dello scontro,
    bevendone fin l'ultima goccia.
    Rinvigorito nell'anima e nelle più profonde fibre del corpo,
    il guerriero avrebbe districato Lissa dalla probabile ferita inferta,
    portandola dietro di sè, poggiata a terra,
    pronta ad essere caricata per un'altra micidiale sferzata
    con l'intento di far detonare, ancora, tutta quella potenza corrosiva ed esplosiva.

    Se fosse stato necessario,
    il Leone Sanguinante avrebbe continuato per un'intera vita,
    anche a costo di perdere l'anima nella furia accecante della battaglia.
    Tutto, purchè Endlos venisse salvata.

    Status Fisico: Ottimale.
    Riserva energetica: 70-40=30% ---> fiala ---> 110-40=70%
    Equip: Lissa (impugnata), Armada Hauberk (indossata)
    Items: Fiala del Ripristino Mana (x1, utilizzata)
    Passive: The Bleeding Lion
    Slot:
    :: - Torcleave [Consumo Critico]
    :: - Torcleave [Consumo Critico]

    Note: Ci sono andato pesante, lo so.
    CITAZIONE

    Torcleave
    La collera e l'ira partono dal sangue che ribolle ed accumula, un insorgere continuo di tensione che brucia sè stessa fino ad esplodere senza più limite alcuno. Essendo l'arma la modularizzazione di questa emozione incontenibile, essa avrà la capacità di concentrare -facendo appello all'energia del possessore- il proprio potere in un punto specifico del suo metallo: a contatto con il bersaglio predestinato, tutta la furia latente esploderà letteralmente in un'eruzione di energia corrosiva, ustionante. Non sarà impossibile, col giusto obolo di sforzo, vedere Lissa far deflagrare una struttura grande quanto un'abitazione.
    [variabile, 2 punti]


    CITAZIONE

    -Trisarma-


    [1]~ Anello, 1 punto.
    [2]~ Passiva di contenimento/trasformazione per tutte le forme, 5 punti.
    [3]~ Passiva fendi-etereo, 5 punti.
    [4]~ Abilità attiva di rigenerazione, consumo basso, 1 punto.
    [elenco armi]~ Lissa (1 punto), Nortia (1 punto), Amigdala (1 punto).

    CITAZIONE

    ~The Bleeding Lion~


    [1]~ Power up +50% Forza, 5 punti.
    [2]~ Power up +50% Resistenza, 5 punti.
    [3]~ Forza di volontà che lo scherma passivamente contro intrusioni emotive e malie dello stesso tipo, offrendo quindi resistenza verso esse (fino ad una potenza media), 5 punti.
    [4]~ Aumento della riserva energetica +10%, 5 punti.
    [5]~ Passiva di anti-sanguinamento, 5 punti.
    [6]~ Percezione empatica dei soggetti entro 20 metri da Tristan; maggiore l'esposizione al dominio e maggiore sarà la precisione con la quale il cavaliere potrà comprendere i sentimenti percepiti; 5 punti.
     
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    Un bombardamento piuttosto impressionante.
    Erano talmente piccoli da risultare probabilmente persino difficili da individuare, per l'occhio rabbioso di quella bestia, ma certo era che da quel momento in avanti il loro ronzio avrebbe iniziato a sentirlo bello chiaro e limpido.
    I guerrieri furono i primi a colpire, supportati dagli incanti dei maghi - come nel più classico dei copioni; ed ancora, magia divenne lo scudo che affiancò le loro spade, non appena una pioggia di scaglie si fondò d'improvviso dal cielo contro l'intero gruppo. La ragazza si mosse in supporto di chi combatteva in prima linea, ed alle retrovie pensò invece la Volpe: un muro d'aria magico, compatto ed al tempo stesso elastico, grande a sufficienza da riparare le due ragazze oltre che il Magister stesso.

    « Sul lato! »

    Non avrebbe annientato né vanificato completamente l'offensiva, ma sarebbe stata una mossa sufficiente a garantire una schivata tanto semplice quanto efficace. Si mosse nella direzione opposta a quella scelta dalle alleate, seguendo con la coda dell'occhio l'impatto delle scaglie poco lontano alle sue spalle. Giusto per assicurarsi che non risultassero improvvisamente esplosive, o qualsiasi altra sorpresa del genere...

    « Ed ora... »

    Proseguì il Demone, avvertendo la violenza della magia rilasciata da una delle due ragazze.

    « ...tocca a noi divertirci. »

    Vi puntò contro gli artigli della sua mano, e rapida una corrente energetica andò a vorticare intorno all'incantesimo alleato. Avesse avuto controllo e percezioni sull'incantesimo rilasciato, era certo che Sarah si sarebbe ritrovata un tantino spiazzata. Poiché avrebbe avvertito le trame magiche del suo incanto incredibilmente rinforzate, rinvigorite, dotate ora di un potenziale di gran lunga superiore a ciò che era stato in origine.
    Poiché la luce sacra della principessa, in quel frangente, era spinta ed alimentata dall'ulteriore stregoneria della Volpe.
    Non due attacchi dal fronte magico, ma uno solo: violento e brutale come ben pochi se ne sarebbero mai visti.

    nicebarrierr

    Status Fisico: illeso.
    Riserva Magica: 85% - 10% - 40% = 35%
    Riassunto: difendo Yoko, Sarah e Ise usando l'incantesimo Il Muro, che ci consente di schivare le scaglie. Sfruttando poi Iniezione Magica, potenzio l'incantesimo Luce Sacra di Daiki di un potenziale critico. Portandolo, di fatto, ad essere un doppio critico in un attacco solo. FATALITY :geez:



    Incantesimi

    Il Muro
    Perchè bloccare i colpi avversari quando è senza dubbio più sicuro evitarli?
    Il demone-volpe è in grado di generare un muro d'aria di consistenza gelatinosa che non si contrappone a colpi-oggetti-persone, ma semplicemente ne rende più ardua l'avanzata: come fosse di gomma, quando qualcosa vi impatta rallenta notevolmente.
    Durata: 1 turno
    Consumo: variabile (medio)


    Iniezione Magica
    olti, brutalmente, credono che la vera forza della magia risieda nel potenziale incontrollabile che da essa puo' scaturire; altri, piu' generosamente, ritengono che sia il puro supporto il suo miglior impiego.
    Una Volpe, dall'alto della sua astuzia, comprende invece che e' solo dalla combinazione delle due che e' possibile trarne il vero vantaggio.
    Il demone argentato è in grado, grazie a questo incantesimo, di avvolgere la magia di un alleato con la propria corrente magica. In questo modo le singole trame che muovono le sue stregonerie andranno ad aggiungersi e rafforzare l'attacco o la difesa del compagno di un consumo pari a quello speso dalla Volpe.
    Durata: 1 turno
    Consumo: variabile (critico)





    Equip

    Ciondolo Magico Della "Quasi-invisibilità"
    Tecnica di rimpicciolimento


    Lacrima dell'Alfiere
    Tecnica di richiamo dell'Alfiere


    Pozione di ristoro del mana
    Possibilità di ricaricare la riserva al 110%. Monouso.




    Abilità Passive

    Fioritura del Loto
    Permette di fondere 2 incantesimi combinandone gli effetti. Applicabile solo a tecniche di consumo basso e/o medio.


    Fioritura del Loto II
    Si può sfruttare la Fioritura del Loto anche con incantesimi alleati.


    Percezione Magica
    Auspex magico


    Riserva Energetica
    Mana fino al 110%.


    Schermo di Pensieri
    Protezione da malie + rilevazione di attacchi psichici


    Inversione delle Percezioni
    1. Gli incantesimi non illusori non possiedono auspex (non rilevabili da passive o tecniche di percezione sino a consumo medio)
    2. Gli incatesimi illusori invece possiedono un auspex (vengono avvertiti come reali minacce).


    Instant Casting
    Richiamo istantaneo degli incantesimi



     
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  15. Basaran Shodai
     
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    L’impatto della meteora di fuoco che racchiudeva il Maestro si trasmise per centinaia di metri lungo il titanico corpo, lasciando pelle carbonizzata al suo passaggio. Il diradarsi delle fiamme mostrò il corpicino di Basaran in caduta libera, e il truce tremito delle squame non presagiva nulla di buono: infatti le scaglie sprizzarono come uno sciame infuriato, e soltanto il provvidenziale intervento di un globulo di luce protesse il suo fisico inerme. Uno dei suoi alleati aveva salvato la sua vita, stanca e vecchia da decenni, ma evidentemente ancora preziosa per qualcuno.

    Questo gesto fu la sferzata di energia di cui aveva bisogno.

    WlpPwwf Ancora in caduta, spalancò il nono cancello dello spirito, materializzando alle sue spalle l’immensa statua dalle mille braccia; entrambe le braccia del Maestro si protesero in direzione del dragone e, parallelamente, la statua sacra compì il medesimo gesto, conficcando le mani nella pelle scorticata. Una delle mani afferrò saldamente lo stremato sensei, mentre centinaia di altre tentarono di frenare la caduta raschiando direttamente altre sezioni squamate. La monumentale evocazione avrebbe lasciato lunghe e sfilacciate abrasioni proprio dove i palmi si erano incastrati per trovare un appiglio; il rallentamento lungo il fianco del rettile fu progressivo, e le scaglie sradicate avrebbero accompagnato gli ultimi istanti di caduta, adagiandosi poi al suolo come foglie secche. Quando la statua si bloccò e restò aggrappata alla cute della Bestia, anche il precipitare di Basaran – stretto nella presa della propria evocazione – trovò una fine.

    Mancavano pochi metri alla terra ferma, e la mano granitica si protese per posare dolcemente l’anziano al suolo. Con l’esaurirsi delle forze del vecchio maestro, anche il tempo del simulacro si esaurì.
    Rimase solo il canuto guerriero, riverso al suolo, probabilmente spacciato.

    Ma nella mancina Basaran stringeva una fiala ormai vuota.

    Fortunatamente riprese coscienza dopo qualche istante, rialzandosi da quel terreno percosso dagli spasmi di dolore del Drago. Sentì nelle membra una nuova forza, travolgente come un cataclisma.
    Poteva ruggire ancora un’ultima volta.

    Lo schiudersi del dodicesimo cancello fu accompagnato dal rombo del vento. Bastò un pugno, un singolo gesto, deciso e tremendamente veloce. Si propagò poi in linea d’aria un’onda di compressione, che continuò la traiettoria ideale iniziata dalla manata. Lungo il tragitto che avrebbe condotto il colpo contro il corpo nemico, il flusso d’aria s’ingigantì, divenendo una densa colonna di vento che corrugava l’aere al suo passaggio.

    Nell’istante dell’impatto un tremendo boato avrebbe decretato l’abbattersi della tecnica sul fisico del Divoramondi.



    Stato fisico: stanco
    Stato mentale: sereno
    Energia: 30 – 20 = 10% -> pozione: 110 – 40 = 70%
    Equipaggiamento:

    B a s t o n e • W u d a i [ Arma ]

    Passive:

    P r i m o • C a n c e l l o : L i m i t e [ passiva di 110% di energia ]

    Attive utilizzate:

    N o t e
    {Alto}
    {Istantanea}

    N o n o • C a n c e l l o : P e r f e z i o n e
    Attingendo dallo spirito primitivo delle arti marziali, il Maestro può chiedere l'intervento della sacra statua del Buddha. Questa evocazione appare alle spalle di Basaran e si presenta come una gigantesca scultura di forma umanoide con moltissime braccia. Solo le due braccia più grandi della statua, lunghe entrambe 10 metri, possono essere mosse attivamente dal guerriero. I movimenti saranno paralleli a quelli eseguiti dal Maestro, ma la potenza dei colpi sarà distruttiva, in quanto la forza degli arti scultorei è superiore a quella di un normale umano. Dopo un turno la statua sacra sparisce, lasciando crateri e spaccature come unica impronta del suo passaggio.

    T
    e
    c
    n
    i
    c
    a



    N o t e
    {Usato a critico}
    {Istantanea}

    D o d i c e s i m o • C a n c e l l o : R e s p i r o
    Flebile come un sospiro, impetuoso come un uragano. Lo schiudersi di questo cancello rende il Maestro capace di ammansire i venti. Un qualsiasi colpo fisico, apparentemente sferrato a vuoto, verrà prolungato attraverso l'aria fino al raggiungimento del bersaglio. L'onda di compressione può percorrere 5 metri a Basso, 7 metri a Medio, 10 ad Alto e 15 a Critico prima di dissiparsi.

    T
    e
    c
    n
    i
    c
    a

     
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