Fighting the Beast

White-Walkers [CC]

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    -Cabron! Déjame!

    Sentiva Antonio contorcersi ed urlare, ma non riusciva davvero a comprendere che cosa stesse cercando di dirgli.
    Il rumore della terra che si sgretolava diventava sempre più violento, più minaccioso: lo Stato delle Cento Torri avrebbe certamente mantenuto memoria di quello scontro, considerando i danni che una caduta del genere avrebbe riportato...

    « Che cosaaaa? »

    ...nessuna risposta.
    Girò il capo per guardare l'uomo dritto nel volto, nella speranza di riuscire a leggere eventualmente almeno il labiale.
    Ed una tempesta di sabbia, unita a pietre e frammenti di roccia gli andò a sbattere ripetutamente sulla faccia. Doveva accelerare, o non avrebbero fatto in tempo.

    -Estoy detrás de protegerte! Déjame!

    « Sì, ok, quando torniamo a Laputa!
    Ora pensa a correre, piuttosto! »


    Boh.
    Non aveva assolutamente capito cosa gli stesse dicendo, ma per lo meno così evitava che proseguisse nei suoi sproloqui in lingua sconosciuta.
    Il suggerimento però sembrava l'avesse capito, considerando come il peso morto da trascinare svanì rimpiazzato dalla corsa agile del Comandante.
    Erano ancora troppo vicini, dovevano andare più veloce!



    Edited by Silver Shadow - 16/7/2013, 22:13
     
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  2. Basaran Shodai
     
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    Sprazzi di memoria erano giunti a fargli compagnia.
    Rivide il suo faticoso risveglio dalla meditazione decennale, talmente soffuso da non sembrare nemmeno una ripresa dal coma dei sensi. Intravide in un ricordo i ciuffi di pelo del gigante dell’Est (si chiamava forse Gronn?), e poco più in là gli parve di sentire parole invisibili.
    Sentì nuovamente i vestiti fradici appiccicati alla pelle, associabili all’incontro a Garwec con un naufrago braccato dai suoi demoni interiori. Nelle sue orecchie risuonarono i clangori di metalli differenti, forse arroventati dal sole meridionale; e poi l’allenamento dei suoi allievi al Dojo.
    Cos’era stato di quei tre ragazzi? Non riusciva a ricordarselo.

    Era tutto terribilmente confuso.

    Braccia non sue lo sostennero quando il polverone s’abbatté sui soldati in ritirata. L’onda d’urto sbatacchiò le falde del suo kimono. I passi incerti sarebbero rincominciati poco dopo.
    Forse una voce premurosa gli intimò di accelerare il passo, se era possibile.

    Chissà per quanto ancora si spingeva il Sentiero?



    Stato fisico: svuotato di ogni energia
    Stato mentale: confuso e pressoché incosciente
    Energia: 25%
    Equipaggiamento:

    B a s t o n e • W u d a i [ Arma ]

    Passive:

    P r i m o • C a n c e l l o : L i m i t e [ passiva di 110% di energia ]

    Attive utilizzate: /
     
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  3. Tristan Gawain
     
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    La corsa ebbe un unico momento d'incertezza,
    laddove la caduta della Bestia fu origine di una fortissima folata di vento
    detriti e brandelli di terra.
    La spazzata polverosa li investì alle spalle, sferzando furiosamente il mantello di Tristan
    e le vesti dell'uomo che stava accompagnando nella fuga.
    Rinsaldò la presa proprio sul compagno,
    prima di voltarsi un'ultima volta sincerandosi delle condizioni di Antonio.

    Vedendolo avvinghiato alla salda presa eterea
    che anche il Capitano delle Guardie aveva sperimentato poco prima,
    il Fu Re impiegò le ultime risorse della sua prestanza
    per accelerare il più possibile.

    Status Fisico: Stanco, dolore alle articolazioni superiori per l'assalto della cavalletta e i continui colpi Critici-Alti.
    Riserva energetica: 45%
    Equip: Telum (indossato), Armada Hauberk (indossata)
    Items: Fiala del Ripristino Mana (x1, usata)
    Passive: The Bleeding Lion
    Slot:
    ::
    ::

    Note: :guru:
    CITAZIONE

    -Trisarma-


    [1]~ Anello, 1 punto.
    [2]~ Passiva di contenimento/trasformazione per tutte le forme, 5 punti.
    [3]~ Passiva fendi-etereo, 5 punti.
    [4]~ Abilità attiva di rigenerazione, consumo basso, 1 punto.
    [elenco armi]~ Lissa (1 punto), Nortia (1 punto), Amigdala (1 punto).

    CITAZIONE

    ~The Bleeding Lion~


    [1]~ Power up +50% Forza, 5 punti.
    [2]~ Power up +50% Resistenza, 5 punti.
    [3]~ Forza di volontà che lo scherma passivamente contro intrusioni emotive e malie dello stesso tipo, offrendo quindi resistenza verso esse (fino ad una potenza media), 5 punti.
    [4]~ Aumento della riserva energetica +10%, 5 punti.
    [5]~ Passiva di anti-sanguinamento, 5 punti.
    [6]~ Percezione empatica dei soggetti entro 20 metri da Tristan; maggiore l'esposizione al dominio e maggiore sarà la precisione con la quale il cavaliere potrà comprendere i sentimenti percepiti; 5 punti.
     
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  4. Antonio Fernandez Carriedo
     
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    "Well, son, I'll tell you:
    Life for me ain't been no crystal stair.
    It's had tacks in it,
    And splinters,
    And boards torn up,
    And places with no carpet on the floor
    Bare.
    But all the time
    I'se been a-climbin' on,
    And reachin' landin's,
    And turnin' corners,
    And sometimes goin' in the dark
    Where there ain't been no light.
    So, boy, don't you turn back.
    Don't you set down on the steps.
    'Cause you finds it's kinder hard.
    Don't you fall now
    For I'se still goin', honey,
    I'se still climbin',
    And life for me ain't been no crystal stair".


    separatorecittabassa

    La Bestia Cadde.

    Quell'immenso corpo fatto di scaglie, rabbia, fuoco e quanto peggio si possa immaginare per un unico essere vivente, cadde al suolo inerme, ed il boato che ne seguì squarciò lo stesso chiasso di mille passi sulla terra, centinaia d'armi lasciate andare dai soldati col solo scopo di correre più veloce e non esser travolti dal peso di quel mostro. Quando cadde, l'intera regione prese a tremare e perfino i Presidi confinanti: nel vicinissimo Pentauron, in molti credettero che fosse giunta la fine. Perfino gli stessi eroi vittoriosi non ebbero tempo per festeggiare, perchè un'ultima fiammata partì dalle sue fauci e diede loro l'ultimo saluto, carbonizzando all'istante alcuni sventurati capitati per caso sulla sua traiettoria.

    Eppure, con gran sorpresa, la polvere sollevata sembrò nascondere la paura e, quando il vento allontanò la sporcizia, uno splendido cielo azzurro troneggiava sulle loro teste, avvolgendoli in un abbraccio gentile che in molti avevano dimenticato.

    Il silenzio fu la prima cosa che avrebbe sorpreso i presenti: stanchi, turbati e feriti sia nel corpo che nello spirito, avrebbero impiegato alcuni minuti a realizzare che fosse davvero tutto finito, e solo allora si sarebbero resi conto di aver reagito tutti alla stessa maniera. Elfi, Umani, Demoni e mille altre creature, lontane fra loro mondi interi eppure unite per caso e sopravvivenza; nessuno si era distinto dagli altri in quella silente presa di coscienza e, nonostante a pochi importasse al punto da non dormirci la notte, in quegli istanti la loro condizione sarebbe stata certamente un buono spunto per riflettere.

    Ormai stremato, Antonio si gettò seduto per terra, tirando boccate d'aria profonde nel tentativo di riprendere fiato e, al tempo stesso, sopportare il dolore: l'intero braccio destro aveva la manica incenerita, e le scottature sulla pelle bruciavano come l'inferno; per poco non finiva arrostito come la cinquantina di soldati poco più in là.

    -Bueno. Hemos terminado.

    Per render loro chiaro il suo ultimo ordine, fece loro gesto di disperdersi come meglio preferivano. Poi, completamente distrutto, si gettò supino fra la sabbia e tirò un lungo, profondo sospiro di sollievo. Che la ferita continuasse a bruciare poco importava...

    Endlos era salvo.


    Dawn of War

    Ultimo turno di gioco.

    Il Drago è crollato: non si muove nè respira, ragion per cui potrete avvicinarvi a lui se volete, e tentare di recuperare qualche frammento del suo corpo. Ma badate: a partire dal cuore, l'intera carcassa si sta trasformando in cristallo. Potete prendere solo frammenti esterni come una scaglia ciascuno. Se invece desiderate altro, ci saranno quest successive che riguarderanno Kellendros: lì avrete modo di studiarlo meglio.

    Riepilogo:
    Come gruppo avete lavorato bene, ed il gioco di squadra è stato proficuo. Ciò nonostante il vostro potere d'attacco è risultato inferiore ad una delle tre squadre concorrenti (cioè i Black) e pertanto ottenete il secondo posto. Nella caduta, quindi, il Drago lancerà un ultima fiammata dalla bocca, che vi prenderà solo di striscio; ciò nonostante riporterete tutti danni bassi da ustione, a voi decidere dove.
    In più, se qualcuno di voi ha dei poteri di guarigione, può usarli sia su sè stesso che sugli altri.

    Scaglie di Drago:
    [...]Uno dei metodi per non far si che le scaglie si irrigidiscano fino ad impedirgli i movimenti, è quello della muta: grazie a specifiche contrazioni muscolari, il Drago è in grado di eliminare le parti di pelle più dura e lanciarle via dal corpo cosicchè ne siano sostituite in futuro da nuove. Le scaglie più dure hanno una consistenza superiore al metallo, e possono perfino essere usate come armi, il tutto prima che possano assumere le forme grottesche e raccapriccianti di creature coperte da un esoscheletro simile a quello del Drago, sebbene molto più debole. Hanno una forma molto simile a quella di cavallette della grandezza di un bambino, con tanto di ali in grado di sostenerle in aria.
    [...]Altra importante peculiarità di simili, preziosissime scaglie è quella di proteggere la bestia da qualunque tipo di agente esterno, temperatura ambientale compresa, così da mantenere quella corporea a centinaia di gradi centigradi. Qualunque cosa non può entrare: gli unici punti di accesso fra gli apparati interni e gli esterni sono: la bocca del pungiglione, [...]

    Conteggio feriti: 6
    Conteggio disabili: 0
    Conteggio morti: 0

    Prossima scadenza: Giovedì 1 agosto (compresa).

    ___________________________________________

    FINE DELLA QUEST.

    La poesia è di Langston Hughes e, anche se non sembra molto coerente con ciò che sta accadendo, potrebbe diventarlo di più dopo che avrete letto uno dei tanti epiloghi che posteremo. ;-)
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    A parte Elisabeth nessun altro le rispose, il che per un attimo le fece temere il peggio. Tuttavia forse non l'avevano sentita o magari preferivano conservare il fiato. Che fare? Non riusciva a vedere bene attraverso a quella sabbia! Cercò di guardarsi ancora un volta incontro, per cercare i propri compagni. Un paio li intravide e stava per guardare dietro, quando sentì come qualcosa "morderle" la spalla e uno strano odore di bruciato. Cosa stava succedendo?
    Era da relativamente poco che aveva perso la percezione del dolore e non capiva ancora che danni associare alla nuova sensazione che le comunicava il corpo ogni volta che veniva ferita. Comunque in un certo senso era stata fortunata: se avesse voltato la faccia un attimo prima se la sarebbe trovata bruciata.
    " Arrrg!"
    Ed evidentemente non era stata l'unica ad essere stata colpita! Che il drago fosse ancora in piedi? Sperò con tutta se stessa di no, consapevole che l'unica cose che potesse fare fosse continuare a correre. E quindi correva e correva, cercando con lo sguardo i propri compagni e la radura a cui dovevano arrivare.

    ...


    Da quanto tempo era inginocchiata sulla terra? Non appena la sabbia aveva iniziato a diradarsi e aveva avuto la sensazione di essere al sicuro, le sue gambe avevano rallentato da sole, fino a fermarsi per farla accovacciare ansimante, mentre gli occhi le lacrimavano per la sabbia infilatasi sotto le palpebre. Era rimasta lì, in quella posizione, anche quando il corpo aveva dato segni di ripresa.
    Ora però anche l'animo si era "riposato" un po' da quella spaventosa esperienza.
    Alzò la testa, guardò indietro e vide il cadavere del Drago Divoramondo. Era impressionante vedere un gigante così imponente a terra e pensare che ha sconfiggerlo erano stati una miriade di avversari incredibilmente più piccoli di lui.
    Osservò poi dietro la sua spalla, per capire cosa l'avesse presa. Sembrava essere un'ustione. Forse il mostro cadendo aveva in qualche modo riscaldato l'aria attorno a sé o chissà...
    Beh, forse era il caso di curarsi quella ferita, certo non le faceva male, ma non era un bello spettacolo. Poco prima di iniziare i suoi occhi si posarono però sul maestro di arti marziali e le venne in mente quando il capitano delle guardie lo aveva aiutato a fuggire mentre il nemico stava crollando. Probabilmente aveva maggior bisogno di cure rispetto a tutti gli altri.
    Si sarebbe sentita solo una meschina a curarsi con vicino qualcun altro che stava peggio di lei. Scosse la testa e, seppure un po' di controvoglia, si alzò in piedi per avvicinarglisi.
    " Onorevole Shodai..."
    A dire il vero non sapeva bene come ci si doveva rivolgere a lui, quindi imitò il modo con coi gli aveva parlato l'assistente del loro caposquadra.
    " ...col suo permesso, desidererei controllare il suo stato di salute."
    Spiegò, sperando che la cosa non lo irritasse. Comunque dopo il suo eventuale assenso e conseguente cura avrebbe chiesto se altri desideravano riceverne.
    " Per caso c'è qualcun altro che ha bisogno di cure?"
    In fondo non sentiva neanche male e se aspettava due minuti per curarsi non succedeva niente.


    Elisabeth era rimasta un po' in disparte rispetto al resto del gruppo, ma aveva visto benissimo quella scena odiosa: Sarah stava curando gli altri senza curarsi minimamente di lei!
    Quella era la goccia che aveva fatto traboccare il il vaso. Già perché il Drago Divoramondo aveva sì risvegliato un'altra minaccia, ma la biondina senza volerlo aveva già iniziato ad aizzarla contro se stessa.
    L'ancella prese una freccia e pensò che sarebbe stato divertente lanciargliela alla gamba per farle capire quanto era stata stronza. Tuttavia era talmente nervosa che lasciò cadere l'arco e spezzò il dardo in due per sfogarsi un po'.
    Un modo d'agire strano, che attirò l'attenzione della dama, che sebbene detestasse quell'educata perfezionista (educata perfezionista? Ma anche no...), volle capire meglio le stava passando per la testa. Insomma, l'aveva vista ritirare fuori l'arma, cosa di per sé un po' preoccupante.
    " Cosa stai facendo?"
    Oh povera incauta, non sapeva quale minaccia avesse davanti!
    " Ti odio..."
    Le sussurrò.
    " Sei un'egoista, pensi solo ad Endlos!"
    L'altra la guardò confusa.
    " Eh?"
    Oh poverina, aveva una simile calamità a meno di un metro da lei!
    " Ti odio, ti odio, ti odio!"
    E mentre prima solo Sarah poteva sentire le sue parole, ora tutti gli altri le avrebbero udite (e con "altri" non si intendeva solo i membri della squadra).
    " Cretina, stupida, deficiente, stronza, ignorante, bastarda!
    Era meglio se morivi tu al posto di quella creatura. Sei un peso inutile, una piaga e poi il tuo spagnolo fa schifo. Mi sorprendo solo che siamo ancora vivi nonostante te! Sei una vergogna, non ti voglio più vedere..."

    E andò avanti tirando fuori una serie impressionante di improperi contro la povera Sarah, sorpresa che dalla bocca dell'ancella potessero uscire simili cose. Solo dopo un po' provò a fermarla.
    " Calmati un attimo..."
    Disse, cercando di afferrarle le spalle, ma la cortigiana evitò la presa e le sferrò un potente pugno che la scaraventò a terra e le avrebbe lasciato un occhio nero che le sarebbe durato per giorni. Poi si allontanò dal gruppo.

    Solo quando fu un po' lontana dall'irritante presenza della biondina, riuscì a riprendere un po' la calma e a chiedersi il perché di quel suo nuovo atteggiamento. Sicuramente non le era piaciuto trovarsi in una battaglia del genere e rischiare la vita. In parte però capiva perché la fanciulla ci tenesse a battersi e forse quella con cui avrebbe dovuto prendersela era Ise che l'aveva mandata lì.
    Però come osava la principessa trascurare Einheit a tal punto per stare su Endlos?
    " Idiota..."
    Non le fregava proprio niente di loro? Non le fregava niente di lei?
    Sarah curerà il primo che glielo chiederà (o i primi due se Basaran rifiuterà le cure). In alternativa userà la magia su se stessa


    Status psichico: Confusa
    Status fisico: Fastidio agli occhi, spalla ustionata, occhio nero
    Energia: 55% (65 - 5 -5)
    Equipaggiamento: La punta d'Argento (spada)
    Passive in uso:

    Il carisma di una principessa: Sia per il suo aspetto, che per i suoi modi, ma soprattutto perché sa come prendere le persone, Sarah risulterà estremamente carismatica. Basterà vederla o avercela vicino per sentire come un'aura che spingerà chi è attorno a lei a partire ben disposto nei suoi confronti, ad avere un punto di riferimento, ad ascoltarla volentieri e a considerare i suoi consigli allettanti, indipendentemente dalla situazione.
    Chi subisce l'abilità è libero di descrivere cosa la colpisce della ragazza e come reagisce all'influenza che è semplicemente emozionale e non può controllare la volontà altrui.
    L'abilità non è altro che una passiva di influenza mentale, che può essere attivata o disattivata a piacimento da lei, a seconda del modo in cui decida di approcciarsi con gli altri.

    La delicatezza di una principessa: Chiunque abbia mai letto un libro per bambini sa che le principesse delle fiabe sono delle creature talmente graziose e delicate che nemmeno il più crudele degli antagonisti ha mai osato alzare un dito su di loro; limitandosi a rinchiuderle nella torre di un qualche castello, piuttosto che far conoscere loro il dolore.
    Tuttavia Sarah un tempo era un ragazzo che sognava (e sogna tutt'ora) di diventare come uno degli eroi storici o, perché no, dei racconti. E si sa che tutti i paladini della giustizia hanno una dote innata a cacciarsi nei guai; tanto che nemmeno il più paziente degli aiutanti non può trattenersi dal dargliene di santa ragione per tutte le disavventure in cui si lasciano coinvolgere.
    Come può Sarah, vista la sua attitudine a mettersi nei pasticci, non conoscere il dolore come tutte le altre principesse? Semplicemente non provandolo.
    Infatti, al suo posto la fanciulla sentirà una sensazione né piacevole, né spiacevole che l'avvertirà di essere stata ferita o colpita in qualche modo. Tuttavia, non sentendo male potrebbe essere indotta ad un'eccessiva spavalderia, col rischio di allargare le ferite, pur essendo consapevolissima del danno.
    Volendo l'abilità può essere disattivata, facendole sentire dolore come tutti. Ma occorre specificarlo all'inizio della scena.

    La perseveranza di una principessa: Nelle fiabe classiche questa caratteristica non è certo comune in questi personaggi, invece lo è maggiormente in quelle moderne, in cui il ruolo di queste ragazze non si limita a quello di "bella damigella in pericolo".
    Sarah si avvicina di più al secondo caso, ma non persevera solo nel perseguire un particolare progetto o nel rispettare ciò in cui crede, ma in quasi in tutto ciò che fa. È una fanciulla parecchio testarda. Qualcuno afferma, spesso per scherzo, che questo genere di persone (talvolta perseveranti al limite dell'esasperazione), sia in grado di abbattere un muro a suon di sbatterci addosso, se si impuntano di dover passare per forza di lì.
    Tralasciando però tutto lo spreco di tempo ed energie che questo atteggiamento, chi è perseverante spesso riesce dove altri falliscono, per il semplice fatto di essere andato avanti, quando il resto si è già arreso. A volte è questione di provare e riprovare e di imparare a conservare le energie per farlo, ad aver tenuto da parte quel poco che serve per compiere quell'ultimo tratto, che gli altri non hanno potuto percorrere perché sfiniti o perché hanno abbandonato prima.
    Proprio facendo così; andando testardamente avanti, conservando sempre un po' di forze da usare alla fine e cercando di attingerne comunque un po' quando sembrava esserne a corto, Sarah ha fatto aumentare l'energia magica a sua disposizione (quasi l'avesse "allenata"). Permettendole così di andare avanti ancora di più, avendo a disposizione maggiori risorse.
    In termini di gioco, questa passiva fa si che la ragazza abbia il 110% di energia all'inizio di ogni scena, si tratti di quest, duelli o altro.


    Attive in uso:

    Bagliore curativo: Avvicinando le mani ad una ferita, un'ustione, una botta o anche a un punto in cui ci sia un'emorragia interna, comparirà una debole luce bianca che nel giro di qualche secondo sarà in grado di curare il danno.
    Può essere usato solo all'infuori del combattimento.
    Consumo: Variabile Basso x 2





    Pet/Famigli in uso ----> Elisabeth
    Il seguito di una principessa: Note come "Il seguito", "Le cortigiane" o "Le ancelle di Einheit"; queste ragazze sono l'orgoglio del principato. Assistono Sarah nelle sue mansioni, in sua assenza governano loro la nazione e forse sono le sue migliori amiche.
    Non tutte sanno combattere e non è troppo difficile accorgersene dato che chi ne è in grado può reggere molto bene una battaglia, mentre le altre in genere possono venire stese da un banale pugno.
    Sarah potrà portare con se fino a due di queste ogni volta che si avventurerà su Endlos, che potranno aiutarla in svariati modi, usando abilità non superiori a potenza media (grazie all'energia della ragazza) e anche supportarla in battaglia se in grado di combattere. Tuttavia nel caso di un duello con un personaggio giocante (e non png) solo una sarà in grado di battersi, mentre l'altra dovrà necessariamente farsi da parte, dato che non conoscerà le arti del combattimento. Nelle quest e negli altri tipi di scene, potranno invece essere entrambe combattenti.
    Se una di queste fanciulle viene gravemente ferita, perde i sensi o le viene arrecato qualche altro tipo di danno grave, scompare in una nuvola di fumo e torna ad Einheit.

    Condizioni fisiche: Fastidio agli occhi, ustione al fianco
    Equipaggiamento:
    Arco e Faretra: Un armamentario base, composto di un arco medio e di una faretra per portare le frecce. Salvo particolari eccezioni, d'ordinanza vengono assegnate cinque frecce.
    Queste armi sono solitamente molto sobrie e prive di decorazioni, badando più alla praticità e al mimetismo che all'aspetto estetico. Vengono usate da alcune schiere dell'esercito e da parte delle ancelle che si occupano della sicurezza al castello.


    Edited by ..Daiki.. - 20/7/2013, 14:40
     
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    Il terremoto infine giunse.
    L'impatto fu forte, violento come e più di quanto ci si potesse aspettare; la sensazione che il suolo potesse sgretolarsi del tutto sotto i propri piedi fu ben più che una semplice paura.
    Eppure pareva ancora che la battaglia non fosse giunta al termine, poiché chiara giunse alla percezioni del Magister la presenza di un ulteriore nuovo attacco, una fiammata, senza ben poche possibilità di opporvisi: scarsa era la visuale, instabile l'equilibrio. Ma debole si rivelò tuttavia essere l'entità dell'offensiva, sufficiente a malapena a bruciacchiargli gli arti incrociati alti a naturale protezione del viso.
    Troppo debole, per esser considerato l'inizio di un nuovo round della battaglia: era caduto, e quello altro non rappresentava se non l'ultimo respiro di quella bestia divoramondi.

    -Bueno. Hemos terminado.

    Fu il Comandante a decretare il termine ufficiale di quel conflitto.
    Una battaglia che aveva coinvolto non solo il Pentauron, ma tutta Endlos intera; e se rappresentativo era il nome che venne affibbiato a quella bestia, della sua caduta ne avrebbero potuto gioire gli abitanti di ogni altro mondo al di là del Maelstrom!

    « Bene... »

    Commentò il Demone, poggiandosi le mani lungo i fianchi non appena si avvicinò soddisfatto all'enorme corpo morto di quella creatura, curioso di tastarne con mano la robustezza.

    « ...chi ha portato la griglia?? »

    E mica l'avrebbero sprecata!
    Di carne da mangiare ne avrebbero avuto tanta da campare l'intero mondo per due o tre vite almeno!

    " Ti odio, ti odio, ti odio!"
    " Cretina, stupida, deficiente, stronza, ignorante, bastarda!
    Era meglio se morivi tu al posto di quella creatura. Sei un peso inutile, una piaga e poi il tuo spagnolo fa schifo. Mi sorprendo solo che siamo ancora vivi nonostante te! Sei una vergogna, non ti voglio più vedere..."


    La Volpe si voltò, osservando con aria afflitta la povera ragazza bersaglio di quelle urla.

    « Fammi indovinare... »

    Aveva compreso tutto al volo.

    « Ti sei scordata le posate, vero? »

    Capitava sempre, accidenti!
    Ah, i giovani d'oggi... ed ora chi aveva voglia di farsi una bella corsa sino a casa per recuperarle?

     
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  7. Tristan Gawain
     
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    Il respiro del Drago arrivò senza preavviso.
    In quella caduta che impiegava un tempo piegato dalla sola massa del Divoramondo,
    la Bestia spalancò le fauci eruttando il suo anatema, la sua personale maledizione che sancisse l'odio per coloro i quali aveva attentato alla sua vita.
    Spezzandola, riportandola a terra.
    La nube infuocata di cenere ed incandescenza sopraggiunse con una rapidità ineluttabile:
    Tristan frappose il proprio corpo, nel vano tentativo di riparare il compagno che stava sorreggendo, ma la stanchezza incatenò i suoi poteri, facendogli subire la scorticante sensazione dell'incendio atmosferico.
    Sentì il dolore avampare senza ritegno, andando a ferire e bruciare la pelle della parte esposta all'attacco: dovette cedere a terra, cadendo in ginocchio e abbandonando la presa sull'anziano guerriero.
    Gridò, lasciando il compito a quel verso di sofferenza di portare via tutta la fatica della battaglia.

    Quando tutto finì,
    il suo respiro accelerato scandiva ancora il silenzio delle macerie,
    spodestate dalla magnificenza di un cielo azzurro e terso.
    Sorrise ai compagni di battaglia, rimettendosi in piedi con evidente impaccio
    e col solo scopo di raggiungere Antonio, il loro Comandante, seduto poco più in là.


    “Siete stato un ottimo Comandante.”

    Non seppe dire altro,
    con un lieve sorriso nascosto dalla barba e dai baffi bruni,
    un'espressione dolce resa un po' tagliente da quelle splendidi iridi di zaffiro.
    Si sedette accanto a lui, poggiando la schiena a terra e voltando il capo
    a quello spettacolo che pendeva sulle loro teste e sull'intero Presidio Centrale.
    Quel giorno,
    Endlos aveva guadagnato dei coraggiosi guerrieri.

    Status Fisico: Stanco, dolore alle articolazioni superiori per l'assalto della cavalletta e i continui colpi Critici-Alti. Bruciatura diffusa al braccio e gamba destra.
    Riserva energetica: 45%
    Equip: Telum (indossato), Armada Hauberk (indossata)
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    -Trisarma-


    [1]~ Anello, 1 punto.
    [2]~ Passiva di contenimento/trasformazione per tutte le forme, 5 punti.
    [3]~ Passiva fendi-etereo, 5 punti.
    [4]~ Abilità attiva di rigenerazione, consumo basso, 1 punto.
    [elenco armi]~ Lissa (1 punto), Nortia (1 punto), Amigdala (1 punto).

    CITAZIONE

    ~The Bleeding Lion~


    [1]~ Power up +50% Forza, 5 punti.
    [2]~ Power up +50% Resistenza, 5 punti.
    [3]~ Forza di volontà che lo scherma passivamente contro intrusioni emotive e malie dello stesso tipo, offrendo quindi resistenza verso esse (fino ad una potenza media), 5 punti.
    [4]~ Aumento della riserva energetica +10%, 5 punti.
    [5]~ Passiva di anti-sanguinamento, 5 punti.
    [6]~ Percezione empatica dei soggetti entro 20 metri da Tristan; maggiore l'esposizione al dominio e maggiore sarà la precisione con la quale il cavaliere potrà comprendere i sentimenti percepiti; 5 punti.
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Fiamme infernali accompagnarono gli ultimi istanti di vita del Drago Divoramondo.
    Il fuoco si riversò sui guerrieri che avevano contribuito alla sua disfatta, forse a lasciare loro un ricordo imperituro di quella sanguinosa battaglia.

    Molti soldati erano morti, ma alla fine il nemico era stato sconfitto.
    Per il bene di Endlos, e di chissà quanti altri mondi.

    Il Bianco Cavaliere in fuga venne raggiunto dal calore del Drago mentre correndo cercava di mettersi al riparo. Le fiamme gli toccarono la schiena divorando dapprima il mantello. La pelliccia sfrigolò perdendo il solito candore e lasciando la porzione colpita scoperta e ustionata.
    Il tocco del fuoco fu doloroso, ma riuscì a sopprimere quella sofferenza ed andare avanti.

    -Bueno. Hemos terminado.

    Con il nemico sconfitto e abbattuto ognuno era libero di riprendere la propria strada.

    “E' stato un onore combattere al vostro fianco.”

    Disse rivolto a coloro che quel giorno erano stati i suoi compagni.

     
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  9. Basaran Shodai
     
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    Il tonfo sfondò di prepotenza anche gli anfratti confusi della sua testa. Fu come ritornare al mondo, riemergere dalle tenebre confuse che ammortizzavano tutti gli stimoli esterni.
    Tornò a vedere, e un’ultima pista di fiamme s’insediò in tutta la piana: parte del fuoco avvolse la sua gamba destra, che sfrigolò insieme al tessuto. Il suo misterioso salvatore gettò della terra per sfibrare il principio d’incendio, poi lo lasciò seduto in zona sicura non appena si avvicinò una giovane per sincerarsi delle sue condizioni.

    Le sue parole gentili colsero l’anziano come un sollievo inaspettato.

    « G-grazie… »

    La magia curativa intervenne a lenire le sue sofferenze. Eppure fu come piantare un sostegno contro una parete ormai incrinata irrimediabilmente.
    Aspettò qualche minuto prima di rialzarsi, nel frattempo gli altri giovani combattenti si stavano onorando vicendevolmente. Quel giorno le perdite erano state ingenti, tantissime vite si erano spente per frenare l’assalto di un titano, ma senza il loro sacrificio anche tutto il resto sarebbe scomparso.

    « Addio. »

    Rivolse distrattamente il suo commiato ai compagni.
    I suoi passi erano ancora incerti, ma almeno riusciva a reggersi da solo. Si voltò verso la capitale, ammantata dal polverone sollevatosi, e gli parve di vedere in lontananza la punta estrema del suo Dojo.

    S’incamminò, lentamente ma senza fermarsi. Il fiato mancava ad ogni passo, l’equilibrio faticava a riassestarsi... il petto e le reni pulsavano di dolore. Ma non si fermò.
    Doveva assolutamente raggiungere il Bujinkan: c’era un’ultima cosa che doveva fare.

     
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