Fighting the Beast

Grey-Walkers

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    Death is only the beginning.

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    Le sabbie del tempo.

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    Assalto.

    Stavano procedendo ad attaccare il loro avversario dove questo era più vulnerabile e continuarono finché questo non provocò una risposta da parte del nemico, il che significava che evidentemente lo stavano almeno infastidendo.
    Anche se i danni che avevano gravemente inciso le carni del drago sembravano tutt’altro che lievi, anche proporzionati alle dimensioni colossali della zampa che stavano così brutalmente assaltando, doveva ammettere che forse era giunto il momento di attaccare in maniera un poco più decisa di quanto fatto prima.

    Per prima cosa batté il bastone in modo da creare una barriera lenticolare di pura luminosità, abbastanza grande da deviare tutti i mostruosi dardi diretti contro di lui sia contro Kimbly, che aveva avuto il buonsenso di non allontanarsi troppo dal suo futuro, ma per ora temporaneo, comandante.
    Masahiro intanto continuava tranquillamente a muoversi evitando i colpi nemici e attaccando a sua volta, ignorando completamente che avrebbe dovuto sottostare ai suoi ordini e non fare di testa propria.
    Mentre raccoglieva l’enorme potere magico che gli era necessario per il prossimo incantesimo si chiese come facesse Lady Kalia a sopportare un subordinato tanto indisciplinato, ma poi si scrollò nelle spalle rendendosi conto che non erano affari suoi e soprattutto che finché gli era utile, quel vecchio ninja poteva fare ciò che voleva.

    Kimbly, attacca con il meglio del tuo arsenale personale, è un ordine.
    Vediamo quanto sai colpire duro.


    Ecco, ora finalmente aveva abbastanza potere per poter scagliare il proprio assalto, una sfera di energia luminosa gli galleggiava rilassatamente sulla mano sinistra e così rimase finché non la scagliò con violenza contro la ferita nemica.
    La sfera era un concentrato densissimo di pura magia e quando avesse incontrato la massa carnosa del mostro avrebbe cercato di penetrarla, almeno un poco, per poi esplodere in una moltitudine di raggi roventi pronti a irradiare e carbonizzare qualsiasi cosa con cui fossero venuti a contatto.
    Era convinto che questo gli avrebbe fatto male, intanto dentro di se ridacchiava.
    Per ora il mostro sembrava solo grosso, ma non particolarmente forte.

    Status Fisico: Illeso
    Status Mentale: Tranquillo
    Mana: 100-5-40= 55%

    Tecniche Utilizzate

    Signore della Luce
    "Somma perfezione della magia della luce, capace tanto di attaccare quanto di proteggere; indubbiamente l'incantesimo migliore di tutto l'Ordine dei Maghi del Sole..."
    I Maghi del Sole, l'altro ordine dedito al servizio della divinità solare ma che a differenza del culto funebre utilizza magie e incantesimi anzichè evocazioni, ha la capacità di poter convogliare l'enorme forza del Dio e disporne come più si preferisce della sua luce, muovendola, spostandola, liquefandola e addirittura solidificandola in Lucinferina, un elemento ambrato luminescente fatto di lucida solida tenuta assieme dalla magia, si dice che per questo privilegio il grande Dio si prenda parte dell'energia di chi ha richiesto i servigi del suo elemento.
    La verità però è questo è un semplice incantesimo che dona la capacità di manipolare a proprio completo piacimento e discrezione qualunque luce presente nella zona di effetto della magia stessa, tale luce potrà essere plasmata in qualsiasi modo, persino solidificata dalla mente abile del mago accorto, o esplodere in caso perda la concentrazione, a causa della violenta liberazione della luce dalla sua gabbia magica; solo i maghi più strani e innovativi trovano che questo effetto eplosivo possa avere qualche reale utilità in battaglia, con le dovute precauzioni.
    Consumo: variabile BASSO
    Effetto: Il Sommo Sacerdote ha la capacità di manipolare la luce, dissipandola, concentrandola e addirittura liquefandola e solidificandola per sfruttarla come più desidera, questo però è legato alla presenza di luce pur andando bene un qualunque tipo di luce (naturale, magica o artificiale) ed è indipendente dalla sua quantità poichè per incrementarne l'intensità si usa il potere insito nell'incantesimo, serve solo come "miccia" per far partire la magia.
    La gittata massima a cui può giungere questa luce sfruttata dal sommo varia in base al consumo utilizzato per la tecnica (basso 5 metri, medio 7, alto 10 e critico 15) e qualunque forma egli gli dia avrà un potere pari a quello del consumo utilizzato, purchè non sia una forma troppo grande.

    Signore della Luce
    "Somma perfezione della magia della luce, capace tanto di attaccare quanto di proteggere; indubbiamente l'incantesimo migliore di tutto l'Ordine dei Maghi del Sole..."
    I Maghi del Sole, l'altro ordine dedito al servizio della divinità solare ma che a differenza del culto funebre utilizza magie e incantesimi anzichè evocazioni, ha la capacità di poter convogliare l'enorme forza del Dio e disporne come più si preferisce della sua luce, muovendola, spostandola, liquefandola e addirittura solidificandola in Lucinferina, un elemento ambrato luminescente fatto di lucida solida tenuta assieme dalla magia, si dice che per questo privilegio il grande Dio si prenda parte dell'energia di chi ha richiesto i servigi del suo elemento.
    La verità però è questo è un semplice incantesimo che dona la capacità di manipolare a proprio completo piacimento e discrezione qualunque luce presente nella zona di effetto della magia stessa, tale luce potrà essere plasmata in qualsiasi modo, persino solidificata dalla mente abile del mago accorto, o esplodere in caso perda la concentrazione, a causa della violenta liberazione della luce dalla sua gabbia magica; solo i maghi più strani e innovativi trovano che questo effetto eplosivo possa avere qualche reale utilità in battaglia, con le dovute precauzioni.
    Consumo: variabile CRITICO
    Effetto: Il Sommo Sacerdote ha la capacità di manipolare la luce, dissipandola, concentrandola e addirittura liquefandola e solidificandola per sfruttarla come più desidera, questo però è legato alla presenza di luce pur andando bene un qualunque tipo di luce (naturale, magica o artificiale) ed è indipendente dalla sua quantità poichè per incrementarne l'intensità si usa il potere insito nell'incantesimo, serve solo come "miccia" per far partire la magia.
    La gittata massima a cui può giungere questa luce sfruttata dal sommo varia in base al consumo utilizzato per la tecnica (basso 5 metri, medio 7, alto 10 e critico 15) e qualunque forma egli gli dia avrà un potere pari a quello del consumo utilizzato, purchè non sia una forma troppo grande.
     
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    The Ghost Sweeper

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    La Dove osano le aquile .

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    "Psycho-Powar!."


    I
    l potere della sottomissione a quanto pare come aveva sospettato non era bastato per arrestare il drago , ma semplicemente servì solo per distrarlo , beh onestamente Kimbly non era molto soddisfatto di come era andata però almeno gli altri in qualche modo erano riusciti a colpirlo e ad infastidirlo talmente tanto che poi l’enorme essere usò le sue squame d’acciaio per cercare di farli fuori tutti lasciando scoperto una parte di carme morbida . Sarebbe stata un ottima strategia poterlo colpire proprio in quel momento, ma Kimbly doveva pensare prima una difesa.
    Stava prestandosi a farla, sepure alcune scaglie riuscirono a raggiungerlo e a ferirlo alle braccia, nulla di grave, ma poteva finire peggio , ma fortunatamente una barriera solida di luce eretta dal comandate degli aviatori riuscì a fermare quella raffica di scaglie assassinsa. Un urlo poi dalla sua bocca e Kimbly annuì, non avrebbe reso vano quel tentativo di difesa.

    “Non renderò vano il vostro sforzo comandate. ”.

    Kimbly diede un occhiata al drago veloce poi sapeva che per aver successo nel prossimo attacco doveva impiegare ancora molta energia. Era stanco lo sapeva, ma era l’unica soluzione, quindi concentrò ancora del mana nel suo corpo fino a raggiungere la consistenza ideale ora il suo psico potere poteva essere liberato completamente. I suoi occhi erano carichi d’energia psichica, tanto da rischiare di dargli alla testa e di esserne domato come era successo nell’ incidente in cui morì per mano sua il suo maestro, e come dimostrava anche il fatto che qualcuno avrebbe potuto notare che Kimbly aveva un espressione folle sul volto che rideva.Tuttavia, nonostante l’euforia, lo manteneva lo DOVEVA fare ne valeva la sua vita e l’esito della battaglia, così come il suo corpo su cui si erano andate a formare delle vene pulsanti poi rivolse le mani al cielo mentre una colonna di mana di colore viola si innalzò lassù per poi ricadere in direzione della testa del drago. Se fosse andato a segno avrebbe creato anche lui un notevole danno.

    “Ah ah ah e con questo spero proprio di dirti auf wiedersehen caro drago !”.

    Dopo aver eseguito questo colpo le forze di Kimbly stavano andando a svanire . Sentì il suo corpo e le sue gambe cedergli e si accasciò sulla gamba destra poggiando le mani a terra , completamente in bagno di sudore.

    °Maledizione, fortunatamente lo Psico-Power non è trasceso oltre il mio limite, ma adesso mi sento completamente svuotato e non credo che il mio colpo sarà sufficiente, certo ci sono gli altri ma per sicurezza è meglio che cerchi di sbilanciargli quelle gambe, mi serve ancora mana però…°

    L’ex-ufficiale dei Thule si ricordò della fila rossa che gli aveva dato il comandante bianco.

    °Già me la stavo quasi dimenticando °.

    La tirò fuori e ne bevve il contenuto e come per magia (anzi sicuramente lo era) riacquistò il suo mana perduto completamente quindi poteva attuare il suo secondo attacco.

    “Adesso si che ci siamo sono rinato!Ora farò esattamente ciò che avevo in mente!”.

    Kimbly tesele mani verso acanti poi usò ancora una quantità di mana molto alta e dalle sue mani iniziarono a materializzarsi delle onde mentali intense simili a tentacoli che erano diretti verso le quattro zampe dell’animale che poggiavano terra. L’obbiettivo del soldato tedesco era quello di cercare di spezzare le dall’interno cercando di arrivare alle ossa , se ci fosse riuscito il drago avrebbe avuta ulteriore difficoltà nei movimenti.

    “Ecco con questo dovremmo essere a cavallo!”.





    pfeo4

    narrato;parlato""; pensato°° & monologhi<<>>,telepatia<<>> Parlato Esterno


    Dati & Riassunti

    Nome:J.Zolf.Kimbly
    Stato fisico:stanco per il colpo.
    Stato Psicologico:buono.
    mana:55%
    mana residuo+ uso fialetta:60% (totale)
    consumo:40% X 40%
    ___________________________________________________________
    Riassunto:




    Azioni:

    Attacco (critico) Tramite Tecnica:

    5) Psycho crysis :
    Questa tecnica è la massima tecnica che può usare Kimbly, qui il suo potere psichico, viene accumulato interamente nel suo corpo, poi lo rilascia tutto assieme sottoforma di colonna luminosa viola, che poi cerca di ricadere a terra e se colpisce il suo avversario o i suoi avversari, gli procurerà ingenti danni da impatto e psichici intensi, tanto che i suoi avversari potrebbero ritrovarsi con ossa frantumate e mente completamente vuota come assorbita da un potere immenso.
    L’impiego dell’esecuzione è molto alto ma se funzione senz’altro ne vale la pena.
    (consumo critico)



    attacco tramite dominio mentale telecinesi verso le zampe:

    Dominino delle forze psichiche:
    J.Zolf.Kimbly è definito ormai il “Maestro Pischico” , le sue conoscenze sul mentalismo, gli permettono , di far uso della forza delle telecinesi per cercare di sottomettere i suoi avversari.
    In pratica la sottomissione Telecinetica sugli avversari è eseguita tramite la concentrazione mentale e gli permette di cercare di bloccare arti o corpi interi o di creare tecniche fisiche dirette, inoltre con un quantitativo di concentrazione maggiore, la forza della telecinesi può arrivare a ledere anche dall’interno, sugli organi, come -ad ad esempio- cercando di far pressione verso il cuore e cercare di farlo scoppiare.
    In questo caso la concetrazione mentale telecinetica viene convertita verso e mani o le sue dita, che emanano onde mentali che si allungano come tentacoli eterei e permettono di attivare tale potere entro le distanze previste dal consumo (5m x basso | 7m x medio | 10m x alto | 15m x critico). Ovviamente la pressione “ su un organo interno” è graduale e può essere effettuata solo se Kimbly riesce a bloccare interamente il suo avversario (o avversari). Infatti non per nulla a lui “piace giocare” con le sue vittime prima di ucciderle, oppure può anche cercare di spezzargli le ossa del corpo, sempre in maniera graduale, iniziando magari dagli arti o da qualsiasi punto che lui scelga di colpire. I nemici più preparati o con forza di volontà possono comunque cercare di contrastare queste "strette " telecinetiche mentali.

    Oltre a questo, suo è il dominio anche della telepatia -intesa come invio di immagini e parole tramite la mente, che copre un raggio dipendente dal consumo (15m x basso | 30m x medio | 60m x alto | 120m x critico) e un numero di individui proporzionale (4 x basso | 6 x medio | 8 x alto | 10 x critico) all'energia spesa- e della manipolazione della mente, infatti è in grado di soggiogare le menti umane e non solo, cercando di portarle dalla sua parte per poterlo servire. Questo lo può fare attraverso l’emanazione delle onde mentali attraverso le pupille dei suoi occhi di ghiaccio che diventano bianche (dopotutto gli occhi sono gli organi più vicini al cervello, l’energia mentale può essere boicottata in tal mondo con estrema facilità). Solo chi ha una forte forza di volontà potrebbe resistere, il resto è destinato a divenire “parte del suo esercito”, inoltre può usufruire del del potere mentale per librarsi in aria teletrasportarsi (consumo critico abilità "Telecinesi") .











    "Auf Wiedersehen mein Fuhr!"



    Edited by Lady Violate™ - 4/7/2013, 15:59
     
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  3. R e i
     
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    DIVIDERPOSTREI
    V



    Percepire sotto le dita la vibrazione dell'acciaio che penetrava la carne era già una vittoria, ma difficilmente sarebbe stato sufficiente a rimuovere il problema. Erano riusciti a colpire il mostro dove era vulnerabile, ed erano riusciti a farlo in forze; chi con la magia, chi con la spada, ognuno contribuì con la propria personale dose di dolore.
    Tuttavia la battaglia era ben distante dal suo apice, e il drago era intenzionato a farla pagare a tutti loro.

    Le squame vennero percosse da una scarica di energia che le fece fremere, proprio un istante prima che si staccassero in massa schizzando come proiettili d'acciaio in ogni direzione. Rei si trovava ancora a mezz'aria in quel momento, ma prima che potesse prodigarsi in una ripresa d'equilibrio si sentì afferrare alle spalle da qualcuno.

    « ?! »

    Non senza una certa sorpresa, non poté far altro che lasciarsi trascinare verso il basso da quello che si rivelò essere niente meno che il loro ufficiale; non contento, da bravo cavaliere azzurro di turno, si preoccupò persino di arrestare l'avanzata delle scaglie che minacciavano Rei e l'altra ragazza del gruppo. Inutile dire che la cosa non le fece molto piacere. Anzi, tutt'altro. Non amava per niente ricevere trattamenti di favore, benché meno quelli derivati dal suo sesso; senza considerare che era un po' come insinuare che non fosse capace di difendersi da sola.

    « Comandante, le sarei grata se non interferisse con le mie manovre nel corso dello scontro. »
    fece con tono piuttosto scocciato rialzandosi da terra
    « Non ho bisogno di un baby-sitter, me la so cavare bene anche da sola. »

    Senza aggiungere altro lo scavalcò e si lanciò in direzione della zampa della colossale creatura, mirando esattamente alla stessa zona dove l'ufficiale aveva appena colpito. Eliminò la distanza che li separava in breve tempo, e una volta che fu a tiro la spadaccina vibrò altri due rapidi fendenti di intensità crescente, cercando al limite delle sue forze di peggiorare ulteriormente le ferite del mostro. Purtroppo non aveva più le energie per replicare un colpo d'impatto come il precedente, e già continuare su quella linea d'azione le stava costando un grande sforzo fisico. Probabilmente, appena ne avesse avuto occasione, si sarebbe preoccupata di ristorarsi con la fiala che le era stata consegnata.

    S t a t u s

    ▌Stato fisico: Stremata dagli scambi brevi ma intensi.
    ▌Stato mentale: Concentrata.
    ▌Mana: 20% [50% - 10% - 20%]

    P a s s i v e

    ▌Swift Bolt Agilità & Riflessi +50%
    ▌Only one way to live Resistenza a manipolazioni emotive & Resistenza al dolore fisico

    E q u i p a g g i a m e n t o

    ▌Megatherion Spada corta + pistola calibro 9mm da quindici proiettili (15/15)
    ▌GodHand Dispositivo di potenziamento e alterazione spazio/tempo portatile.
    ▌DrinkMe Pozione di rimpicciolimento.
    ▌Fiala rossa Pozione di recupero energetico totale.

    A t t i v e

    ▌Lightning Shockx2 Consumo Medio + Consumo Alto

    N o t e
    Rei continua ad attaccare con la stessa tecnica (che non cito nuovamente per intero), due volte, una a consumo Medio e una a consumo Alto.


     
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  4. Nytex
     
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    - Analisi in corso: rilevata dissociazione cognitiva nel bersaglio -

    I suoi pensieri binari giunsero a tale conclusione dopo aver sfondato la calotta mentale nemica: l’immenso dragone pareva un fantoccio privo di coscienza, eppure il Software non avvertì un controllo esterno di quel corpo. Allora chi era l'interprete di quell'apocalisse?

    Purtroppo non c’era tempo di analizzare o valutare, poiché la guerra proseguiva inesorabile e, dopo lo schianto di centinaia d’incantesimi sul fianco del Drago, quest’ultimo decise di rispondere all’affronto. Una miriade di scaglie saettò in tutte le direzioni, trapassando e lacerando chiunque si trovasse sulla traiettoria; raggiunsero anche il Cyber, che aveva innalzato una barriera d’energia informatica per deviarne il moto.

    L’energia rimastagli in corpo scarseggiava, e la bocca del suo contenitore di carne si esibì in sgraziati respiri affannati, reazione che indusse Nytex ad afferrare la fiala ristoratrice. Preparò dunque un’altra offensiva, mirando ad una zona rimasta priva di squame: una successiva propulsione mentale attraversò l’aria, tentando di folgorare un’altra sezione di sinapsi della belva, che aveva mostrato totale vulnerabilità per le intrusioni mentali. Nell’istante del rilascio mentale, il ragazzo sentì mancargli le forze e ciò lo indusse a bere di fretta la pozione, sperando che l’effetto non tardasse ad arrivare.

    Perse quasi coscienza, riaprendo gli occhi solo dopo qualche istante.
    Era nuovamente in piedi.
    Freddo e fiero, come una macchina.



    Stato fisico: spossato
    Stato mentale: focalizzato sul bersaglio
    Energia: 30 – 5 – 20 = 5% -> torna a 110% con la pozione
    Equipaggiamento:

    Mental Saw [Arma bianca + passiva di controllo telecinetico]

    Passive:

    Glitch [Passiva di interferenza al senso della vista]

    Trojan Horse [Passiva di camuffamento delle tecniche illusorie]

    Augmented Battery [Passiva di aumento del 10% di mana]

    Attive:

    Firewall
    Il mondo esterno al familiare universo informatico è pieno di minacce per il software. Condensando una quantità variabile di energia informatica intorno al suo corpo, il tecnopate è in grado di creare un vero e proprio antivirus per il mondo reale. Lo strato di energia che ricopre il suo organismo è in grado di proteggerlo da attacchi fisici e magici.
    Consumo: variabile (usato a basso)

    Breccia
    Si può irrompere in qualsiasi computer o server protetto con la giusta forza di sfondamento. Il medesimo discorso si può applicare alla mente umana, che altro non è che un sofisticato computer biologico.
    Un flusso di energia psionica invaderà i pensieri del nemico, provocando dolore, confusione e stordimento proporzionali al consumo speso. Il raggio dell’assalto mentale è di 5 metri a Basso, 7 metri a Medio, 10 ad Alto e 15 a Critico.
    Consumo: variabile (usato ad alto)
     
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  5. K e i
     
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    Spiccando un balzo, vibrò un movimento verticale rilasciando Crescent Rose e dando il via al meccanismo di apertura dell'arma. Il pesante fucile da caccia sussultò, assecondando il movimento circolare ed aprendosi in una successione di stridere di leve metalliche e lame celate che scattavano formando la testa di una falce da guerra. Premette il grilletto abbandonandosi al boato che eruppe dalla canna dell'arma, che nonostante le sue nuove fattezze di arma da mischia conservava l'originaria bocca di fuoco, ora sfruttata per darsi lo slancio di un balzo. Il cielo si era riempito di scaglie, che piovevano in un'ampia area simili a piccole meteore taglienti. Kei non esitò minimamente, e in un gesto apparentemente folle si lanciò in mezzo ad esse, sfruttando il rinculo di Crescent Rose per guadagnare spinta e incunearsi nella pioggia di frammenti. Ancora in balzo, si appoggiò alla superficie piatta di una delle scaglie per saltare sulla successiva, schivandole con agilità e grazia, roteando e volteggiando mentre superava la fitta rete di lame mortali simile ad un saltimbanco alle prese con uno spettacolo acrobatico. Superata infine quella pioggia mortale, piombò ancora al suolo conficcando con forza la testa della falce nel suolo, la canna rivolta verso la bestia. Fece di nuovo fuoco, augurandosi che quelle successioni di colpi di modesta entità riuscissero in qualche modo a ferire la colossale bestia, finora apparentemente quasi indifferente ai disperati tentativi della giovane esorcista di rispedirla nel warp.


    Illesa; energia spirituale 60%

    Yearning: Poiché su di essa si fonda tutto il suo stile di combattimento, Kei è maestra nello sfruttare forze cinetiche avverse per saltare. Normalmente fatica a tenere a bada il calibro ed il peso di Crescent Rose, ma contando sui propri riflessi assoluti ed un po' di fortuna può sfruttare a tal scopo altri oggetti, perfino le armi dei propri avversari! Ecco come può saltare sullo spadone a due mani del proprio avversario poggiando sul piatto della lama, lasciandosi trasportare dal fendente per balzare lontano, o perfino camminare sull'asta di un giavellotto scagliato allo scopo di ucciderla. Per quanto si tratti di una tecnica spericolata non è priva di un certo fascino, ma sopratutto è l'unica opzione che le rimane quando la schivata è resa impossibile dalle condizioni avverse. In effetti il problema principale di questa tecnica non è tanto saltare sull'arma -come potrebbe sembrare- bensì evitare di schiantarsi da qualche parte quando non si riesce a domare la spinta ricevuta, errori di valutazione possono portare la piccola acrobata a schiantarsi dolorosamente contro una parete per aver applicato questa sua abilità ad attacchi troppo potenti. Consumo Medio.

    Fire of Night: Un colpo, una tacca. Crescent Rose è un'arma pesante, adatta alla caccia di bestie grandi e resistenti; laddove normalmente servirebbero molti proiettili di calibro inferiore oppure numerosi colpi di spada, un singolo proiettile ben piazzato è in grado di far esplodere il cranio alla vittima e un singolo sparo può dar vita ad un fendente capace di troncare di netto il busto da parte a parte ad un bersaglio umanoide. Colpire con tanta precisione con un'arma che difetta in maneggevolezza non è semplice e richiede un certo sforzo fisico da parte di Kei, però il risultato è sempre potenzialmente mortale per l'avversario. Consumo Medio.
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Confine sud-ovest del Pentauron.
    Presidio Centrale, Endlos.

    Spesso si dice che la perseveranza è forza...
    Tuttavia, quando la situazione è critica e i risultati tardano a mostrarsi, reiterare un errore segna la strada per la rovina: le magie di fuoco operate dal Ninja continuano a sortire un effetto minore dello sforzo richiesto al piromante – e il lavoro di squadra risulta purtroppo insufficiente per sopperire a quella mancanza strategica.

    Ma non è per darsi sconfitti che i guerrieri di Endlos si sono sono trincerati al confine del Pentauron, e -difatti- la guerra al Drago continua serrata: il Lich proietta contro la ferita una sfera luminosa densa di potere magico e violente ondate di energia psionica si dipartono da Kimbly e Nytex per investire il Mostro, mentre Rei e Kei -al fianco del Comandante Lancelot- bersagliano con lame di spada e colpi di fucile la carne esposta della zampa smisurata.

    Dalle profondità del lungo collo serpentino, la Belva lancia uno stridio sofferente, e vi sembra quasi un miraggio quando comincia a barcollare, segno che deve essere sul punto di cedere.

    « Continuate l'attacco! »

    Quell'urlo baritonale è l'unico comando che Lancelot Du Lac pronuncia per tutti voi mentre le energie nel suo corpo rinverdiscono dopo l'assunzione della fiala rigenerante... e la sua voce -sempre così compassata e calma- trasmette un'urgenza che cresce ad ogni istante, di pari passo all'avanzare della Bestia verso il troppo vicino Stato delle Cento Torri. Così non va affatto bene: dovete abbatterlo sedutastante!

    Risoluto in quella decisione, il Protettore di Shea fa per prepararsi all'ennesima carica, ma non appena posiziona la spada al fianco un più impellente imprevisto lo costrinse ad interrompere l'azione per guardarsi intorno: una serie di scricchiolii sinistri anima d'un tratto l'aria intorno a voi, e qualcosa si muove tra la materia staccatasi dal corpo del Drago; nel giro di pochi istanti, vi ritrovare ad assistere al sorgere di ammassi di chitina da quei mucchiett di rifiuto.

    Producendo suoni inquietanti e disgustosi, le Schegge cominciano a gonfiarsi e a rimodellarsi, e finiscono per stabilizzarsi nella forma di cavallette giganti; dapprima -mentre vi fissano con i loro occhietti sporgenti e composti-, le sub-creature emettono un ronzio acuto... che cresce in uno stridio minaccioso quando partono all'attacco, spiegando le alucce membranose e lanciandovisi contro di peso, a fauci spalancate, pronti ad azzannarvi e divorarvi.

    jpg
    « Cercate di non farvi distrarre! »
    dispone l'albino vibrando un colpo che taglia a metà il più vicino aggressore
    « Non perdete di vista il Drago! »

    Con uno sbuffo, il guerriero dell'Est accompagna lo sforzo dei muscoli, e mentre uno zampillo di sangue segue l'arco luminoso descritto dalla spada, il mantello garrisce nel vento quando egli scatta nuovamente in avanti... di nuovo alla carica verso l'obiettivo, a cui non manca di assestare un nuovo fendente. Solo ancora un altro.

    Dawn of War

    Terzo turno di combattimento.

    Sorpresa sorpresona: le scaglie sono vive! Dopo essere cadute a terra, alcune si sono rialzate, e con inquietanti scricchiolii si son gonfiate e modellate al punto da sembrare delle cavallette grosse quanto un bambino. Si, fanno schifo, e sono anche pericolose... ognuno di voi viene attaccato da due cavallette, e l'attacco è una semplice mossa fisica (artigliata o morso) da considerare comunque di consumo medio.

    Scaglie di Drago:
    [...]Uno dei metodi per non far si che le scaglie si irrigidiscano fino ad impedirgli i movimenti, è quello della muta: grazie a specifiche contrazioni muscolari, il Drago è in grado di eliminare le parti di pelle più dura e lanciarle via dal corpo cosicchè ne siano sostituite in futuro da nuove. Le scaglie più dure hanno una consistenza superiore al metallo, e possono perfino essere usate come armi, il tutto prima che possano assumere le forme grottesche e raccapriccianti di creature coperte da un esoscheletro simile a quello del Drago, sebbene molto più debole. Hanno una forma molto simile a quella di cavallette della grandezza di un bambino, con tanto di ali in grado di sostenerle in aria.
    [...]Altra importante peculiarità di simili, preziosissime scaglie è quella di proteggere la bestia da qualunque tipo di agente esterno, temperatura ambientale compresa, così da mantenere quella corporea a centinaia di gradi centigradi. Qualunque cosa non può entrare: gli unici punti di accesso fra gli apparati interni e gli esterni sono: la bocca del pungiglione, [...]

    Tutti gli attacchi perpetrati hanno avuto successo: lo stato di "salute" TOTALE effettivo delle zampe del Drago è di 1900 punti ferita, di cui solo 700 sono dati come traguardo per il vostro gruppo. A questo turno la salute del nemico passa da [460 - 160 (Critico x 4) – 40 (Alto x 2) – 40% (Medio x 4) = 220].

    Conteggio feriti: 0
    Conteggio disabili: 0
    Conteggio morti: 0

    Prossima scadenza: Martedì 9 luglio (compreso).
    Per dubbi o qualunque altra cosa: chiedete in bacheca e vi sarà data
    risposta.
    Enjoy!

    [size=1]Taglio Imperiale - La più pura e semplice dimostrazione della forza di un cavaliere si dimostra -specie nel corso di palii e giostre- nell'immediata brutalità di un attacco diretto; caricando le proprie forze nell'arma o nel pugno, si otterrà così ad ogni fendente un pari risultato in termini di violenza, e devastazione all'impatto.
    Consumo: Variabile > Medio

    Spada dell'Onda - Con sufficiente velocità -e un pizzico di energia magica-, è possibile rendere una minaccia anche gli spostamenti d’aria prodotti dai movimenti della propria lama imprimendo loro un effetto tagliente. L’attacco non è solitamente visibile, così come non ci si accorge con la vista dei moti dell'aria, ma gli avversari percepiscono appena una brezza lieve o impetuosa -a seconda dei casi- avvicinarsi prima di fiutare il pericolo in cui stanno per incorrere.
    In questo modo è possibile creare raffiche di vento affilato a più fendenti (4-6-8-10 in base al consum): non avranno la stessa forza di singolo, ma saranno logicamente più difficili da evitare.
    Consumo: Variabile > Critico
     
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  7. K e i
     
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    Forse perché era in una situazione di pericolo incombente, forse perché quel mattino si era svegliata con nelle vene un po' più di pessimismo del solito, forse perché le si prospettava un corpo a corpo con un drago alto quanto due palazzine impilate l'una sull'altra, l'impressione che le pesava sull'animo come un blocco di cemento era a dir poco pessima. Il drago sembrava vacillare... sembrava e basta, appunto. Non si era smosso più di tanto, non aveva emesso disperate grida di morte, non esibiva affatto ferite che potevano definirsi mortali e sopratutto, nonostante la mole di attacchi che l'avevano bersagliato, non era affatto crollato al suolo.
    Come se non bastasse, le scaglie crollate al suolo si mossero contorcendosi con suoni disgustosi di carni in movimento. Zampe simili a quelle di insetto eruppero dagli involucri scuri, dando alle creature forme da incubo che le strapparono un'espressione mista di disgusto ed orrore. Premette il grilletto facendo fuoco e liberando così l'arma dal suolo in cui era stata conficcata allo scopo di sparare. Contemporaneamente, saltò sul posto assecondando il rinculo dell'arma per spostarsi rapidamente, guadagnando terreno sulle creature. Non fu abbastanza rapida, poiché la più vicina di esse balzò ugualmente verso di lei con gli artigli sfoderati e le fauci irte di zanne. Vibrò la falce in due fendenti, opponendo il piatto della lama agli attacchi della belva e contemporaneamente indietreggiando. Frapposti due metri esatti fra se e l'essere insettiforme, premette il grilletto con foga, facendo seguire al boato del fucile da caccia un'elegante mezzaluna perfettamente parallela al suolo, abbastanza potente da essere in grado di dividere in due un licantropo.

    Rilasciò una leva, aprendo l'alloggio dei proiettili e facendo fuoriuscire la cartucciera -più simile ad una grossa scatola rossa. Anziché sostituirla con un caricatore analogo, ne prese una ben più grande, unica nel suo genere, una riserva preziosa gelosamente custodita in una custodia legata in vita. Trasse un lungo sospiro e dette il via all'unico, vero, disperato tentativo di incidere in quell'apocalisse.
    Aprì il fuoco spiccando un balzo a velocità folle. Il mantello rosso drappeggiò senza controllo, mentre anche la lama della falce si inclinava automaticamente assecondando la potente forza cinetica generata. Il suolo di Endlos schizzò via sotto di lei come in una giostra impazzita, mentre il drago verso cui si stava lanciando diventava una colossale parete vivente. Colpì a ripetizione, sferrando fendenti capaci di dividere in due il corpo di un demone accompagnata ad ogni attacco dal boato immane di Crescent Rose, risalendo in verticale il corpo della mostruosità extra-dimensionale spinta ad ogni balzo dalla propria arma. Quando il caricatore fu prossimo a svuotarsi, raccolse entrambi i piedi premendo sulla colossale zampa per darsi una spinta all'indietro, e volteggiando si gettò verso il vuoto. Sospesa in aria, bevette al volo la fiaschetta prima che lo sforzo la uccidesse, poi forte di rinnovato vigore fendette due volte l'aria con la falce da guerra, sparando gli ultimi due colpi in istanti scelti con tempismo perfetto allo scopo di riacquistare equilibrio e postura, terminando così quella folle azione atterrando a piedi uniti, la falce di nuovo in posizione di riposo ed una coreografica pioggia di bossoli che ne salutò il ritorno al suolo...


    Illesa; energia spirituale al 100% (di nuovo)

    A Small Spark is a Big Hope: Colpire in rapidità è il sunto dello stile di Kei, arrivare a sferrare due colpi tanto veloci da risultare simultanei è l'apice ultimo della sua arte bellica, una vetta che perfino nel vasto multiuniverso ben pochi maestri di spada sono riusciti a eguagliare. Un singolo movimento, un singolo boato frutto di due colpi d'arma da fuoco perfettamente sovrapposti, due fendenti della grande falce in due punti distinti: un braccio ed una gamba strappati via, l'orecchio sinistro e due dita del piede destro recisi di netto o magari il gomito destro ed il ginocchio sinistro. Sotto certi aspetti Kei bara visto che sfrutta le proprietà propulsive della sua arma, ma per certi altri aspetti proprio Crescent Rose è un grave handicap, e verrebbe da chiedersi se la ragazzina riuscirebbe a fare altrettanto bene con in mano una katana. Consumo Medio.

    Red Like Roses: Normalmente il caricatore di Crescent Rose monta normali proiettili di grosso calibro, ma in un'apposita tasca Kei porta con se un singolo caricatore "speciale", i cui proiettili sono collegati da una lunga striscia di materiale chimico e detonano l'uno dopo l'altro in successione senza bisogno di ricaricare o anche solo premere il grilletto. Impossibile per la ragazza sostenere il peso di questa successione di colpi, infatti quasi tutti vengono usati come propellente per aumentare la propria velocità, toccando terra il meno possibile e mantenendosi a lungo in volo secondo traiettorie ad arco, sfruttando la falce come timone. Una overture di spari, poi soltanto il fantasma di una ragazzina che schizza in ogni direzione come se essa stessa fosse un proiettile impazzito, e una decina di colpi di falce o proiettili ad alto potenziale sparati a bruciapelo che mietono vittime e lasciano alle spalle dell'esorcista una scia infinita di corpi mutilati, finché il caricatore non esaurisce i suoi proiettili ed una pioggia di bossoli investe l'area come neve di piombo bianco. Consumo Critico.
     
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  8. Nytex
     
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    Il nemico dell’intero semipiano mostrava vaghi segni di cedimento, ma abbattere quel mostro sembrava ancora un’impresa irraggiungibile per tutti quei piccoli omini.
    A quel punto della battaglia le urla si facevano confuse, e non tutti riuscirono a capire perfettamente quale abiezione stava prendendo forma dalla massa di squame. Parvero insetti inorganici, che in coppia di gettarono contro ogni membro della squadra di cui anche Nytex faceva parte.

    Un campo di forza racchiuse il corpo del Tecnopate, e su di esso si schiantarono le due locuste che puntavano a lui. Nel frattempo la sua sega circolare si era alzata all’altezza del viso, sibilando orribilmente ogni volta che un dentello di acciaio fendeva l’aria; un impulso mentale comandò all’arma di affettare i due insetti.

    Poté così riportare l’attenzione sul titano.
    Ogni sua movenza, o semplicemente la sua sola presenza, scomodava enormi cifre per essere quantificata. A livello meramente fenomenico, era un evento di ampia portata confrontato con le normali esperienze umane. Ma c’era molto altro dietro quella battaglia totale, anche una macchina come lui poteva intuirlo.

    Per questo richiamò nuovamente un enorme potenziale energetico dalla sua batteria personale, così da alimentare le onde cerebrali che ronzavano nel suo encefalo bionico. Una nuova ondata psionica avrebbe investito la Bestia, fondendo altri fasci nervosi sotto la pelle.

    L’avrebbe logorato dall’interno, a costo di consumargli ogni singola sinapsi.



    Stato fisico: spossato
    Stato mentale: convinto
    Energia: 110 – 10 – 40 = 60%
    Equipaggiamento:

    Mental Saw [Arma bianca + passiva di controllo telecinetico]

    Passive:

    Glitch [Passiva di interferenza al senso della vista]

    Trojan Horse [Passiva di camuffamento delle tecniche illusorie]

    Augmented Battery [Passiva di aumento del 10% di mana]

    Attive:

    Firewall
    Il mondo esterno al familiare universo informatico è pieno di minacce per il software. Condensando una quantità variabile di energia informatica intorno al suo corpo, il tecnopate è in grado di creare un vero e proprio antivirus per il mondo reale. Lo strato di energia che ricopre il suo organismo è in grado di proteggerlo da attacchi fisici e magici.
    Consumo: variabile (usato a medio)

    Breccia
    Si può irrompere in qualsiasi computer o server protetto con la giusta forza di sfondamento. Il medesimo discorso si può applicare alla mente umana, che altro non è che un sofisticato computer biologico.
    Un flusso di energia psionica invaderà i pensieri del nemico, provocando dolore, confusione e stordimento proporzionali al consumo speso. Il raggio dell’assalto mentale è di 5 metri a Basso, 7 metri a Medio, 10 ad Alto e 15 a Critico.
    Consumo: variabile (usato a critico)
     
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  9. R e i
     
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    DIVIDERPOSTREI
    VI



    Nonostante l'impeto degli attaccanti i loro sforzi parevano ben distanti dall'ottenere un qualche risultato concreto. Il drago ruggiva ma non crollava, e più lo scontro si dilungava e più i muscoli dolevano, impegnati al massimo nel tentativo di sfondare le difese della bestia. Rei sentiva di essere arrivata quasi al limite, e dunque non attese oltre e mise mano alla sua pozione, che trangugiò tutta di un fiato. Immediatamente si sentì rinvigorita, come pervasa da una scarica d'adrenalina che le avrebbe consentito di combattere ancora per un po'.

    Purtroppo il colosso non era più l'unico problema del gruppo: le scaglie precedentemente piovute dal corpo del drago si rivelarono essere vive, e quanto mai pericolose. Sembravano cavallette, ma a giudicare dai loro movimenti e dagli aguzzi artigli dei quali disponevano era bene non sottovalutarle. Tuttavia era anche vero che non potevano permettersi di perdere di vista l'obbiettivo principale, come il comandante aveva a tutti ricordato.
    E così fece Rei.

    Quando due insetti l'avvicinarono con intenti offensivi, invece che sprecare prezioso ossigeno nel tentativo di affrontarle ed eliminarle, cercò piuttosto di non farsi afferrare e proseguire l'offensiva contro il Divoramondo. Nonostante le sue doti atletiche, tuttavia, le creature si dimostrarono alquanto insidiose, abbastanza da riuscire a colpirla due volte con il taglio delle loro zampe, una al petto e una al fianco. Incassò entrambi i colpi senza neppure lasciarsi andare ad una smorfia, e benché dalla pelle lacerata cominciò a sgorgare sangue, la guerriera continuò ad avanzare superando altre di quelle cose che la separavano dalla zampa. Fu lì, che ancora una volta, avrebbe scaricato altri due fendenti pregni di potenza distruttiva, nella speranza che quell'assalto sarebbe stato decisivo.

    S t a t u s

    ▌Stato fisico: Ferita da lacerazione al petto (bassa), ferita da lacerazione al fianco sinistro (bassa), stanchezza diffusa.
    ▌Stato mentale: Concentrata.
    ▌Mana: 40% [100% - 40% - 20%]

    P a s s i v e

    ▌Swift Bolt Agilità & Riflessi +50%
    ▌Only one way to live Resistenza a manipolazioni emotive & Resistenza al dolore fisico

    E q u i p a g g i a m e n t o

    ▌Megatherion Spada corta + pistola calibro 9mm da quindici proiettili (15/15)
    ▌GodHand Dispositivo di potenziamento e alterazione spazio/tempo portatile.
    ▌DrinkMe Pozione di rimpicciolimento.

    A t t i v e

    ▌Lightning Shockx2 Consumo Critico + Consumo Alto
    Già citata.

    N o t e
    Rei recupera le energie con la pozione, e dopo aver incassato entrambi gli attacchi delle cavallette cerca di colpire nuovamente il drago, prima con Critico e poi con un Alto. In virtù della sua passiva di resistenza al dolore può facilmente ignorare i danni riportati ed eseguire quindi l'attacco senza particolari intralci.


     
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    The Ghost Sweeper

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    "Cavallette e ultime risorse."


    F
    orse finalmente la strategia di gruppo era stata efficacie il drago iniziò a mostrare segni di cedimento seppure deboli, ma questo significava comunque che se continuavano così avrebbero avutopossibilità di sconfiggere quel drago quindi erano sulla buona strada anche se, tuttavia la cosa iniziava a essere "strana" per Kimbly perchè gli sembrava tutto fin "troppo facile". Il drago fin ora aveva dimostrato di avere solo delle grandi capacità difensive e avendo anche scoperto il suo corpo prima qiando lanciava le sue scaglie era già una prova che il mostro li "stava sfidando", forse non avrebbero dovuto sottovalutarlo, infatti, non si erano accorti che le scaglie lanciate a terra anche se erano distrutte stavano iniziando a prendere una forma organica.

    "Che cosa? Accidendi non è possibile!"

    Esclamò Kimbly mentre assisteva alla trasformazione di quelle scaglie che presero la forma di grossi insetti dalle zampe enormi e molto aggressivi e stavano puntando proprio verso il gruppo di soldati.

    "Verdammt ! Quello "schifo" è diretto proprio qui e va bene è tempo di schiacciare qualche cavalletta di troppo!"

    Kimbly espanse il suo mana , le cavallette erano veloci però poteva fare intempo a bloccarle forse usando la telecinesi quindi espanse ancora un quantitativo di mana e usò la telecinesi portata con l'uso della mano sinistra , in modo che due tentacoli di puro potere mentale potessero cercare di colpire gli animali e cercare quindi di bloccarli, mentre con l'altra dopo si preparò ad un altro attacco decisivo e visto che le gambe sembravano iniziare a cedere perchè non insistere nel farlo crollare defenitivamente? Kimbly non se lo sarebbe fatto dire due volte quindi raccolse Mana e con la mano destra sollevò da terra un enorme macigno che con il potere della telecinesi inizioò a scalfire fino a crearsi quatrro grosse punte molto appuntite che avrebbero potuto trafiggere quattro grosse bestie di grossa taglia come elefanti , quindi se il suo calcolo andava bene sarebbero state sufficienti per colpire ancora le gambe del drago e così fece.

    "Sopero che questo basti , inizio a stancarmi con questa storia!".






    pfeo4

    narrato;parlato""; pensato°° & monologhi<<>>,telepatia<<>> Parlato Esterno


    Dati & Riassunti

    Nome:J.Zolf.Kimbly
    Stato fisico:stanco per il colpo.
    Stato Psicologico:buono.
    mana:60%
    mana residuo:30% (totale)
    consumo:10% 20%
    ___________________________________________________________
    Riassunto:




    Azioni:

    Attacco (Medio) Tramite Tecnica verso le zampe:

    3)Volta di massi :
    Grazie alla telecinesi Kimbly, può alzare massi e qualsiasi oggetto anche di grosse dimensioni, e farlo volteggiare attorno a lui, che poi può usare per cercare di colpire l’avversario. In base agli oggetti usati, può variare il consumo di mana.
    (consumo variabile Medio)



    attacco tramite dominio mentale telecinesi verso le cavallette:

    Dominino delle forze psichiche:
    J.Zolf.Kimbly è definito ormai il “Maestro Pischico” , le sue conoscenze sul mentalismo, gli permettono , di far uso della forza delle telecinesi per cercare di sottomettere i suoi avversari.
    In pratica la sottomissione Telecinetica sugli avversari è eseguita tramite la concentrazione mentale e gli permette di cercare di bloccare arti o corpi interi o di creare tecniche fisiche dirette, inoltre con un quantitativo di concentrazione maggiore, la forza della telecinesi può arrivare a ledere anche dall’interno, sugli organi, come -ad ad esempio- cercando di far pressione verso il cuore e cercare di farlo scoppiare.
    In questo caso la concetrazione mentale telecinetica viene convertita verso e mani o le sue dita, che emanano onde mentali che si allungano come tentacoli eterei e permettono di attivare tale potere entro le distanze previste dal consumo (5m x basso | 7m x medio | 10m x alto | 15m x critico). Ovviamente la pressione “ su un organo interno” è graduale e può essere effettuata solo se Kimbly riesce a bloccare interamente il suo avversario (o avversari). Infatti non per nulla a lui “piace giocare” con le sue vittime prima di ucciderle, oppure può anche cercare di spezzargli le ossa del corpo, sempre in maniera graduale, iniziando magari dagli arti o da qualsiasi punto che lui scelga di colpire. I nemici più preparati o con forza di volontà possono comunque cercare di contrastare queste "strette " telecinetiche mentali.

    Oltre a questo, suo è il dominio anche della telepatia -intesa come invio di immagini e parole tramite la mente, che copre un raggio dipendente dal consumo (15m x basso | 30m x medio | 60m x alto | 120m x critico) e un numero di individui proporzionale (4 x basso | 6 x medio | 8 x alto | 10 x critico) all'energia spesa- e della manipolazione della mente, infatti è in grado di soggiogare le menti umane e non solo, cercando di portarle dalla sua parte per poterlo servire. Questo lo può fare attraverso l’emanazione delle onde mentali attraverso le pupille dei suoi occhi di ghiaccio che diventano bianche (dopotutto gli occhi sono gli organi più vicini al cervello, l’energia mentale può essere boicottata in tal mondo con estrema facilità). Solo chi ha una forte forza di volontà potrebbe resistere, il resto è destinato a divenire “parte del suo esercito”, inoltre può usufruire del del potere mentale per librarsi in aria teletrasportarsi (consumo alto abilità "Telecinesi") .
















    "Auf Wiedersehen mein Fuhr!"

     
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    Death is only the beginning.

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    Le sabbie del tempo.

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    Scaglie.

    Non aveva più prestato attenzione alla loro presenza, una volta che le aveva deviate con la sua luminosa magia, ma presto i rimasugli di pelle morta del Drago avrebbero dato invero notevoli problemi.
    Per ora però notava che il bestione che stavano affrontando cominciava a dare segni di cedimento, assieme a quei membri del loro gruppo che più altri avevano attaccato con ferocia e senza discernimento.
    La strategia dell’attacco a oltranza sembrava dare i suoi frutti, per un attimo si pentì di non averla adottata anche lui fin da principio, ma si rese presto conto che i rimorsi sul campo di battaglia erano la via più rapida per finire distrutti, ora non poteva far altro che riversare tra le carni del mostro quanto più potere possibile.

    Con un gesto della mano raccolse altra energia magica nella mano, focalizzandola nella grezza forma di una lancia che si sarebbe poi scagliata a velocità folle contro la ferita già aperta della bestia, l’unico intento di scavare e dilaniare quelle carni già straziate dalla sua energia e dai colpi di tanti altri.
    Fece appena in tempo ad utilizzare la pozione di recupero delle energie prima di venire assalito da quei mostriciattoli orribili, perso nelle proprie congetture su come quel drago fosse meglio assaltare il mostro non aveva più dato attenzione alle scaglie, che si erano poi trasformate di cavallette orribili.
    Solo quando gli furono addosso si accorse di loro, riuscì appena ad alzare le braccia per difendersi, con un moto istintivo prima che lo buttassero a terra cercando di dilaniargli gli arti superiori con le zampe affilate.
    Rimediò profonde scalfitture nelle sue fragili ossa sia agli arti superiori che al torace, prima di avere la prontezza di spirito di evocare un immensa statua Ushabti, la quale usando la sua enorme lancia rituale eseguì una poderosa spazzata di piatto su quelle bestiacce in modo da toglierle di dosso al proprio signore immortale.

    Se fosse riuscito a rimuoverle, avrebbe aiutato il proprio signore a rimettersi in piedi e poi si sarebbe gettato a capofitto contro eventuali cavallette rimaste.
    Unico intento la distruzione.

    Status Fisico: ferite agli arti superiori e alla cassa toracica.
    Status Psicologico: scosso-furioso
    Mana: 55-40+95-20= 90%

    Tecniche Utilizzate

    Ushabti
    "Immobili fissano il sole per l'eternità, incarnazione fisica degli dei sempiterni. Tremate, voi che posato lo sguardo sulle loro forme divine!"
    Gli Ushabti sono delle enormi costruzioni, create dai migliori artigiani Nehekhariani, e sono rappresentazioni fisiche degli dei del culto funebre.
    Queste costruzioni alte all'incirca sempre tre metri posso avere svariate fogge, il corpo è abbastanza simile la parte variabile, ovvero quella che distingueva una divinità dall'altra, è la testa che può essere a forma del cranio dei vari animali che i Khemriani conoscevano e adoravano come emissari degli dei, essa può essere di coccodrillo, falco, sciacallo e molte altre ancora.
    Una cosa che al contrario non varia mai in queste costruzioni è l'arma, essi sono sempre muniti di una grande arma rituale che consente loro di difendere i cittadini delle città dagli influssi degli spiriti malvagi che abitavano il deserto, i sacerdoti allora decisero che queste costruzioni avrebbero davvero difeso i confini del regno e crearono un incanto per animarli e poterli evocare nel momento di un attacco o un invasione o comunque quando occorreva la loro forza spaventosa, capace di tagliare un fante corazzato in due con le loro pesantissime armi.
    Consumo: alto
    Durata: 2 turni
    Effetto: Gli Ushabti vengono evocati entro un area di due metri dal sacerdote, questi costrutti sono fatti non in ossa ma in parti di vari composti tutti moderatamente più resistenti del normale scheletro umano (poiché fatti anche in altri materiali) e possiedono una forza spaventosa.

    Signore della Luce
    "Somma perfezione della magia della luce, capace tanto di attaccare quanto di proteggere; indubbiamente l'incantesimo migliore di tutto l'Ordine dei Maghi del Sole..."
    I Maghi del Sole, l'altro ordine dedito al servizio della divinità solare ma che a differenza del culto funebre utilizza magie e incantesimi anzichè evocazioni, ha la capacità di poter convogliare l'enorme forza del Dio e disporne come più si preferisce della sua luce, muovendola, spostandola, liquefandola e addirittura solidificandola in Lucinferina, un elemento ambrato luminescente fatto di lucida solida tenuta assieme dalla magia, si dice che per questo privilegio il grande Dio si prenda parte dell'energia di chi ha richiesto i servigi del suo elemento.
    La verità però è questo è un semplice incantesimo che dona la capacità di manipolare a proprio completo piacimento e discrezione qualunque luce presente nella zona di effetto della magia stessa, tale luce potrà essere plasmata in qualsiasi modo, persino solidificata dalla mente abile del mago accorto, o esplodere in caso perda la concentrazione, a causa della violenta liberazione della luce dalla sua gabbia magica; solo i maghi più strani e innovativi trovano che questo effetto eplosivo possa avere qualche reale utilità in battaglia, con le dovute precauzioni.
    Consumo: variabile CRITICO
    Effetto: Il Sommo Sacerdote ha la capacità di manipolare la luce, dissipandola, concentrandola e addirittura liquefandola e solidificandola per sfruttarla come più desidera, questo però è legato alla presenza di luce pur andando bene un qualunque tipo di luce (naturale, magica o artificiale) ed è indipendente dalla sua quantità poichè per incrementarne l'intensità si usa il potere insito nell'incantesimo, serve solo come "miccia" per far partire la magia.
    La gittata massima a cui può giungere questa luce sfruttata dal sommo varia in base al consumo utilizzato per la tecnica (basso 5 metri, medio 7, alto 10 e critico 15) e qualunque forma egli gli dia avrà un potere pari a quello del consumo utilizzato, purchè non sia una forma troppo grande.
     
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    Mago guerriero, amante dei gufi e signore della piromanzia.

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    Alcuni dicono dal cimitero, altri dal cielo notturno... Decidete voi da dove vengo.

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    La situazione stava dando alla lunga i suoi primi pallidi risultati: il drago stava cominciando a dare segni di cedimento di fronte a tutti gli attacchi che stavano venendo portati a segno. Tuttavia non aveva ancora di che giorne: il mostro era ancora in piedi e anche se non riusciva a reggere bene i danni, la fatica stava logorando anche le loro truppe e per quel che riusciva a vedere non stavano infliggendo danni considerevoli, lui per primo: purtroppo nemmeno uno dei suoi incantesimi più forti era riuscito ad ottenere i risultati sperati e a quel punto dubitava che anche il suo attacco più potente con il quale aveva sterminato diversi demoni potesse avere qualche reale efficacia in quel frangente. Evidentemente l'elettroconduzione non era stata abbastanza potente da impensierire il drago o da arrivare in profondità... ci sarebbero probabilmente voluti un voltaggio superiore e un catalizzatore di metallo più grande e più conficcato nelle carni del mostro per poter avere effetto, ma aveva dovuto fare di necessità virtù. Alla fine però non era bastato e doveva continuare a colpire, ma come? Se tutti i suoi elementi erano fuori gioco e Khatep non trovava un modo per coordinarlo meglio e cercare di colpire dove avrebbe avuto un senso, l'unica deduzione possibile era che tutte le sue speranze sarebbero state affidate ancora una volta al Semper Fidelis... e ancora una volta a lui sarebbe spettato trovare il modo migliore di utilizzarlo.
    Lo stava ancora cercando quando il vecchio ninja sentì alle sue spalle qualcosa ia con l'udito sia con i suoi Sensi Arcani... e quando si voltò per comprendere meglio quello che stava percependo, rimase quasi interdetto: le scaglie del drago, gli stessi rivestimenti che il drago aveva usato come reazione all'aggressione, si stavano trasformando in creature simili a gigantesche cavallette che presto avrebbero tentato di banchettare con lui e tutti gli altri difensori!
    Per fortuna se ne accorse in tempo ed ebbe la prontezza di spirito sufficiente a balzare per sette metri all'indietro, lasciando al suo posto solo la scia dello Spostamento Oscuro, che venne quindi aggredita dai mostriciattoli senza arrecare danni di sorta. Le bestie però si rivelarono tenaci e dopo il loro fallimento tentarono di nuovo di aggredire lo shinobi. Tuttavia questi decise di non stare fermo ad aspettarli, ma di attaccare in contropiede con tutta la sua incrementata rapidità per cercare di tagliare entrambe le grottesche creature con due doppi fendenti incrociati delle sue armi, una delle quali era ancora elettrificata e avrebbe quindi descritto due archi più appariscenti di quelli del tachi, indipendentemente dall'esito. Ognuna delle due cavallette avrebbe quindi dovuto affrontare prima un colpo apparentemente proveniente dall'arto da cui sarebbe dovuto provenire teoricamente l'attacco e poi un secondo attacco che dall'incrocio delle braccia sul petto avrebbe poi riallargato gli arti in orizzontale prima di ritornare in posizione nomale e il ninja in posizione di guardia.
    Solo in quel momento avrebbe sentito l'ordine secco di Lacelot du Lac: continuare l'attacco. Quell'ordine in tali condizioni era un mezzo suicidio: avrebbe significato semplicemente dare le spalle al nemico non ancora confitto né arginato per tentare di finire un nemico che si stava rivelando troppo potente e resistente. Senza copertura sarebbe stato impossibile continuare l'attacco e probabilmente le altre truppe non avrebbero potuto ottemperare per la stessa ragione. Se solo i suoi poteri fossero stati quelli di un tempo e quella battaglia si fosse svolta su Phlenmor, si sarebbe sacrificato per utilizzare per la seconda volta l'Exorcitio Fragma, necessario come non mai contro un simile formidabile avversario, oppure avrebbe potuto scagliargli addosso decine di Fendenti della Sacra Fiamma... Lì invece si trovava costretto a disimpegnarsi per cercare di abbattere una sorta di titano draconico solo per essere verosimilmente inseguito da un nugolo di nemici pronti a divorarlo se non fosse stato in grado di impedirne l'avvicinamento. Ma d'altronde ne capiva l'urgenza: il mostro si era avvicinato sempre di più al Pentauron e una volta che vi fosse arrivato, sarebbe stato troppo tardi per tutti.
    Ancora si presentava il dilemma di capire cosa fare però, perché per la prima volta nella sua vita il Katon Zantetsuken, la sua risorsa ultima, rischiava concretamente di fallire in maniera totale e di sprecare così l'energia che gli rimaneva senza ottenere un risultato concreto. Ma in quel momento di buio completo, Khatep eseguì un'evocazione provvidenziale e il ninja vide comparire in mezzo al campo uno dei suoi mostri migliori: l'Ushabiti. Quel colosso avrebbe potuto darsi da fare e avrebbe potuto tenere impegnate le cavallette per un po', magari anche solo facendo da bersaglio in attesa di altre evocazioni che aiutassero a sbarazzarsi del nemico. Tempismo migliore non poteva averlo e Masahiro trovò quindi il modo di disimpegnarsi correndo abbastanza vicino alla lancia della creatura mentre spazzava il terreno: non si sarebbe avvicinato abbastanza da essere colpito dall'attacco dell'evocazione, ma forse qualcuno dei suoi inseguitori sarebbe stato sistemato a dovere e qualche altro "contingente" avrebbe desistito per concentrarsi sull'Ushabiti stesso.
    Non riuscì però ad individuare Khatep in alcun modo e da nessuna parte, ma non aveva il tempo di occuparsi del negromante: conoscendolo, si era già diretto al sicuro, da dove non poteva essere raggiunto dal nemico... e purtroppo nemmeno dalla portata delle sue orecchie da mezz'elfo. E in ogni caso, loro due erano quelli che correvano i rischi minori, in quanto immortali. E bastava semplicemente l'Ushabiti ancora in zona per confermare che in fondo il vecchio rinsecchito fosse ancora cosciente e in grado di combattere.
    Il vecchio shinobi macinò quindi le diverse centinaia di metri che lo separavano dalla zampa del drago, schivando con agilità i vari ostacoli sul suo cammino e portandosi dappresso con la sua massima velocità, per cercare in qualche modo di colpire con efficacia...
    *Velocità...? Ma certo! Che stupido che sono! Era chiaro e lampante sotto i miei occhi! L'età deve avermi rallentato il cervello!* si rimproverò il ninja: se i suoi poteri magici non erano sufficientemente affini o potenti per attaccare senza i supporti adeguati, l'unica soluzione sarebbe stato colpire vicino e veloce come uno spettro oscuro... con una Lama Fantasma.
    Sfruttando quindi un rialzo del terreno provocato dall'ultimo passo del mostro, il vecchio shinobi prese l'ultima rincorsa e si lanciò contro la ferita aperta della zampa. Avrebbe cercato di raggiungere qualche tendine o muscolo, e l'avesse trovato e si fosse avvicinato abbastanza, ma in ogni caso avrebbe attaccato con dieci fendenti incalzanti con entrambe le braccia e quindi con entrambe le sue lame, sperando di poter aggiungere danni su danni, tutti talmente rapidi da sembrare ad un osservatore esterno l’opera di un fantasma nero.
    Una volta a terra però, Masahiro fu ridotto in ginocchio dalla fatica: la sua naturale resistenza lo aveva agevolato, ma usare la tecnica dell'Arma Fantasma nella sua massima espressione non era mai stata un'impresa né facile né riposante... e soprattutto non l'aveva mai dovuto fare dopo una lunga corsa nel pieno di un combattimento con fuga annessa da una massa di possibili inseguitori. La tentazione di lasciarsi andare e di lasciare agli altri l'onere di finire il lavoro sarebbe stato quasi naturale in altri frangenti... ma quella situazione era tutto fuorché nomale e in ogni caso non avrebbe potuto ancora darsi per vinto, perché la battaglia non era ancora finita e nessun Oboro si sarebbe mai potuto arrendere, se non dopo il trapasso. Ma a lui peraltro quella resa non sarebbe stata più possibile, perché era stato collocato oltre la portata della morte e non avrebbe dovuto comunque lasciarsi andare, soprattutto perché l'esercizio della maledizione del Marchio della Fenice sarebbe costata parte dell'energia che ogni volta che poteva raccoglieva, convogliava ed inviava alla sua dea attraverso la Fonte di Lorwen e lui non poteva permettere un simile spreco per sé, quando doveva servire per ricostituire Phlenmor!
    *Forza... La bottiglia!*
    L'anziano combattente se ne ricordò appena in tempo: in mezzo agli ansiti, prese la boccetta dalla tasca segreta dove l'aveva nascosta e dopo aver liberato la fascia che gli nascondeva la bocca per permettergli di mangiare e bere senza togliersi la maschera, stappò con i denti ed ingollò tutto il contenuto della fiala in un'unica sorsata.
    L'effetto corroborante fu praticamente immediato e le forze che aveva consumato tornarono in breve tempo ad ardere in lui, permettendo così alla sua scura figura di rialzarsi e voltarsi verso i nemici, pronto a continuare a combattere. Ed era illeso e di nuovo vigoroso, come se avesse dovuto entrare in battaglia solo in quel momento. Pronto a rivolgere di nuovo l'Arma Fantasma contro la ferita aperta del drago o a iversare il Fendente Radiale Oscuro per arginare le creature sorte dalle scaglie dell'essere che era stato evocato per cercare di distruggere Endlos.
    Lui era di nuovo in piedi. Ed era pronto ad impedirlo.

    Energia magica residua: 110%
    Stato fisico: illeso
    Stato psicologico: concentrato e pronto a continuare la battaglia in qualsiasi modo

    Passive in uso:
    CITAZIONE
    Acrobatismo
    La forza di un Ninja non si misura dallo sviluppo dei suoi muscoli, ma dai suoi movimenti.” Seguendo questo insegnamento del suo Maestro, Masahiro si è sottoposto ad un allenamento molto duro e durato svariati anni, che gli ha permesso di mutare parzialmente la propria natura. Il risultato si è concretizzato nella capacità di spiccare salti più alti (5 metri) e più lunghi (5 metri) da fermo rispetto agli altri, di correre sui muri o di stazionarvi per ore senza perdere la presa o stancarsi (previo utilizzo di uno strumento idoneo) (bonus del 25% in Resistenza), di muoversi con le capacità di un felino e soprattutto nella capacità di non subire alcun danno o di attutire le conseguenze di una caduta a seconda dell’altezza, ma ovviamente una caduta da un dirupo sarà fatale come per tutti gli esseri viventi sprovvisti di ali.
    Ciò non vuol dire che Masahiro sappia muoversi più velocemente degli altri, ma semplicemente meglio (contando quindi un bonus del 25% in Agilità).

    CITAZIONE
    Sensi Arcani
    Grazie alla continua pratica dei poteri magici, anche prima di cominciare ad indossare la propria maschera lo shinobi ha assunto una particolare capacità nota come "Sensi Arcani", grazie alla quale è in grado di rilevare qualsiasi altra fonte magico-energetica si trovi nei suoi pressi nel raggio di 30 metri quadrati, senza bisogno di concentrarsi per ottenere lo stesso risultato. Inoltre la stessa capacità di percezione si estende a tutti i sensi fisici (i comuni cinque sensi umani), permettendo così al Ninja di potersi accorgere della presenza di eventuali illusioni attorno a lui, senza con ciò saperle distinguere dalla realtà..
    In seguito ad uno scontro piuttosto cruento con uno dei fantasmi del suo passato, la Foresta di Fanedell ha instillato in lui una nuova peculiarità, che ha espanso ancora di più la sua sensibilità magica e gli rende ora possibile percepire allo stesso modo anche tutta la vita largamente intesa nello stesso raggio sensoriale dei suoi Sensi Arcani.
    Le sue doti nella magia elementale, concentrate prevalentemente nel dominio e nella manipolazione del Fuoco, gli hanno poi consentito un’altra caratteristica oculare piuttosto peculiare: vedere attraverso qualsiasi fonte di fuoco, sia essa "naturale" o derivata da una tecnica qualsiasi, anche propria.

    CITAZIONE
    Scudo emotivo
    "Un Ninja è un essere umano, ma la missione può a volte richiedere il contatto con persone o creature in grado di ingannare una persona facendo leva sulle sue emozioni." La difesa, stando agli insegnamenti del suo Maestro, è un costante esercizio nel palesare solo ed esclusivamente le emozioni che la signola persona vuole, senza condizionamenti di sorta da parte degli altri. Questo significa che ogni tentativo da parte di auree di influenzare generalmente la sfera emozionale di una persona non avranno il benché minimo effetto su Masahiro. Inoltre tramite la sua disciplina anche tentativi più cospicui di intaccare la sua emotività saranno ridotti, se di livello non eccedente le medie capacità: i poteri di malia esercitati con una Bassa forza saranno praticamente trascurabili, mentre quelli medi avranno un impatto ridotto su di lui.

    CITAZIONE
    Marchio della Fenice
    Tra gli adoratori di Falayud vi era una credenza diffusa, che solo in rare occasioni si è tramutata in concretezza: l'immortalità è una condanna, un peso consistente nell'essere escluso dalla naturalità del mondo, oltre ad essere una potente fonte di corruzione della mente e dell'animo. Per tale ragione la divinità ha concesso il suo Marchio solo a suoi fedeli e tra loro solo a quelli pienamente consapevoli del peso che ciò comporta e del fatto che la stessa Falayud può revocare ciò che è stato concesso. Masahiro è solo l'ultimo di tempo ad aver ricevuto tale Marchio, che fisicamente si presenta come un tatuaggio rosso di una fenice stilizzata posto esattamente sul cuore.
    L'effetto principale del Marchio consiste in un rafforzamento del legame tra l'anima e il corpo del mezz'elfo ben oltre i canoni normali, portandolo ad un livello invece molto più profondo e arricchendolo con proprietà forse più uniche che rare, perché estensioni della forza di Falayud. Concretamente, se Masahiro dovesse morire, la sua anima non andrebbe più lontano dal corpo e non dipartirebbe per il regno dei defunti, ma rimarrebbe nel mondo dei viventi e da essa si irradierebbe un'invisibile energia divina, concessa direttamente dalla dea, capace di rigenerare o addirittura ricreare da zero il corpo del ninja. Ovviamente tale prerogativa non si estenderebbe anche agli oggetti in suo possesso.
    Falayud è consapevole tuttavia che affrontare l'immortalità con le proprie forze è impensabile per un mortale strappato alla propria natura, pur su sua accettazione delle richieste della Fenice. Per questa stessa ragione il Marchio estende i poteri mistici del portatore, aumentando di conseguenza le sue riserve di energia del 10% e consentendogli pertando una maggiore facoltà di utilizzo dei propri poteri prima di cadere vittima della stanchezza.

    Equipaggiamento in uso:
    CITAZIONE
    Anello del Gatto
    Si tratta di un piccolo manufatto magico rinvenuto a Boletaria e di origine sconociuta, ma dai poteri affini a quanto raffigurato dalla sua stessa immagine.
    Fisicamente si tratta di una sottile banda di bronzo con una piccola gemma incastonata al centro e circondata dall'immagine di un gatto, le cui proprietà sono trasmesse al suo portatore. Chiunque indossi quindi questo anello non subirà alcun cambiamento esterno, ma si ritroverà dotato di alcune proprietà tipiche dei felini.
    Come si sa, i gatti riescono ad essere per natura delle creature non solo agili ed aggraziate, ma anche anche rapide e scattanti e tali caratteristiche si riflettono anche sui movimenti del portatore, che acquisisce quindi una maggiore Agilità e Velocità (bonus ad entrambe le caratteristiche del 25%).
    Si dice anche che i gatti siano creaure particolarmente sensibili e percettive e riescono quindi a distinguere per natura ciò che è immediatamente e contingentemente pericoloso da ciò che invece non lo è. Allo stesso modo, le capacità percettive di chi indossa l'anello sono acuite al punto da riuscire istintivamente a distinguere una minaccia o un pericolo concreto e contingente da una falsa minaccia (in termini gdr, ciò si traduce in un auspex passivo di pericolo)

    CITAZIONE
    Lama cangiante
    Manufatto piuttosto curioso e particolare appartenuto ad una guerriera di un'altra dimensione e giunto nelle mani di Masahiro Echtele in seguito ad un curioso fenomeno di espulsione magica. L'arma peraltro non aveva lo stesso nome che il ninja ha invece deciso di dargli dopo averne scoperto la sua più vrsatile caratteristica: normalmente l'arma si presenta come un bracciale di metallo che gli avvolge l'avambraccio sinistro, da cui diparte una lama ricurva parallela all'avambraccio stesso e della stessa lunghezza, distaccata di pochi centimetri dal bracciale ed agganciata allo stesso tramite due "ganci" metallici saldanti l'intera struttura. Tuttavia, spendendo un consumo Basso, l'arma rivela tutta la sua versatilità, in quanto può assumere tutt'altra forma, divenendo qualsiasi genere di arma lo shinobi riesca a concepire, purché sempre di proporzioni umane e adatte ad un combattimento a corto o medio raggio. L'unico limite è che l'arma può trasfromarsi in un dispositivo di lancio, ma non può replicarne anche i proiettili (ad esempio l'arma potrebbe trasformarsi in una balestra leggera, ma i quadrelli dovrebbero essere trovati e caricati autonomamente). Ovviamente per ritornare a quella che Masahiro ha reso la sua forma consueta, dovrebbe spendere un altro consumo Basso.
    Alle stesse condizioni, Masahiro può alterare o annullare la natura elementale della stessa arma a sua discrezione: in tal modo la Lama Cangiante, qualsiasi sia la sua forma contingente, può essere ricoperta da uno strato dell'elemento prescelto senza intaccarne minimamente l'integrità strutturale né danneggiare il portatore. Attualmente solo due elementi sono richiamabili dallo shinobi: se viene prescelta una natura di Fuoco la Lama brucerà, mentre se viene risvegliato il Fulmine, la Lama sarà percorsa di elettricità. In tali condizioni, ad ogni colpo infliggerà, oltre ai normali danni, anche quelli ulteriori dettati dalla natura del colpo, ma non sarà posibile in nessun caso utilizzare il potenziamento elementale se non direttamente con la Lama, essendo preclusa la possibilità di utilizzare attacchi o auree a distanza. Ovviamente per ripristinare la forma elementalmente neutra dell'arma è necessario un ulteriore consumo Basso.
    Lo shinobi è consapevole che quelli non sono gli unico potere insito nella Lama Cangiante, ma non è ancora arrivato a scoprire pienamente tutte le risorse che l'arma può offrirgli.
    [Nota: la natura dell'arma non è stata cambiata dal turno precedente e la lama è quindi ancora elettrificata]

    CITAZIONE
    Semper Fidelis
    Si dice che quando un’arma resti integra dopo tante battaglie, assuma alcune caratteristiche peculiari del suo possessore. Tale è il caso di questo tachi, che dopo anni di permanenza nelle mani di Masahiro è diventato infrangibile e resistente ad ogni condizione di temperatura. Inoltre il nome deriva da un’altra caratteristica peculiare: se viene separato dal suo padrone, quest’ultimo, con un basso dispendio energetico, può richiamare il Semper Fidelis dovunque esso si trovi, facendolo viaggiare attraverso l’aria come se esso avesse una propria volontà autonoma di viaggiare fino a ritornare dal Ninja. Ovviamente, però, ostacoli fisici della più varia natura possono fermare il viaggio della lama e costringere così Masahiro ad effettuare un nuovo richiamo.

    Tecniche usate:
    CITAZIONE
    Spostamento Oscuro
    Concettualmente simili allo Scatto Oscuro, questa tecnica, spesso ritenuta subdola e infame, si regge concettualmente sullo stesso principio dello Scatto Oscuro, ma ne differisce per un aspetto fondamentale: mentre la tecnica principe del clan sfoca la figura di chi la utilizza per fargli realizzare movimenti più veloci o più agili, il Movimento Oscuro si condensa ancora di più in un singolo attimo per produrre un unico rapido spostamento. Anch'esso fa lasciare dietro allo shinobi una scia confusa, ma il risultato altro non è che uno slittamento di un numero di metri proporzionale al consumo di energia speso (5 metri per un Basso, 7 per un Medio, 10 per un Alto o 15 per un Critico). Questa tecnica è sempre stata utilizzata come risorsa per scansare attacchi fisici che avrebbero altrimenti conseguenze spiacevoli da sostenere.
    Tipo: Variabile
    Consumo: Variabile Medio (7 metri)

    CITAZIONE
    Arma Fantasma
    Tecnica dal nome altisonante, ma non del tutto scorretto: gli shinobi sono noti infatti per sferrare colpi non sempre potenti, ma comunque sempre più veloci del normale. Sfruttando quinid le proprie conoscenze e alcuni trucchi degli Oboro, Masahiro può incrementare la velocità di spostamento del suo solo braccio armato per creare colpi più veloci del normale o una concatenazione di attacchi: a sua scelta quindi potrà creare un singolo fendente più veloce e potente del normale (power up istantaneo di Forza e Velocità di un colpo del 25% o del 50%) o una serie di 4, 6, 8 o 10 colpi consecutivi, in modo da disorientare il nemico e cercare di cumulare danni di entità a volte notevole.
    Tipo: Variabile
    Consumo: Variabile Critico (10 colpi- 5 con Semper Fidelis, 5 con Lama Cangiante)

    Note: usata la bottiglietta per tornare pienamente in forze dopo l'esecuzione delle tecniche
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Confine sud-ovest del Pentauron.
    Presidio Centrale, Endlos.

    Trattenendo il fiato corto nell'intimo segreto del proprio petto, e lasciando che gli occhi color del mare vagassero sul campo di battaglia, il Cavaliere del Lago valutò l'operato della sua squadra: sebbene un po' in ritardo, ciascuno di loro sembrava aver finalmente compreso che il momento in cui giocarsi il tutto per tutto era arrivato, e con grinta li vide abbattere le Scaglie e tornare ad infierire con accanimento sul loro vero nemico.

    Vide Kei aprire il fuoco con la sua falce scarlatta e iniziare una vorticante danza di morte lungo il fianco della creatura, così come percepì quasi tangibile la mole di potere psionico scagliato da Nytex contro la mente del Mostro; notò che Rei era rimasta ferita nello schivare due cavallette e ne ammirò la forza e determinazione quando la vide continuare l'attacco alla zampa della Belva, e considerò Kimbly molto estroso quando lo vide scolpire dalla pietra degli speroni di roccia per renderli proiettili con cui colpire il bersaglio. Lord Khatep esercitò ancira una volta il massimo potre dei suoi incantesimi di luce, mentre il ninja attaccò da vicino con la sua lama.

    Pensieri di vittoria e sollievo potrebbero riempire le vostre menti nel vedere il Drago vacillare di nuovo, ma il dubbio che non sia ancora finita vi coglie quando sentite un nuovo urlo elevarsi dalla sua gola... e stavolta si tratta di un suono diverso dall'acuto stridio di dolore udito poco prima: questo è un grido furente, di collera e furore, che si innalza al parossismo quando la testa scatta con uno spasmo, la coda sferza l'aria e le zampe percuotono il suolo del Pentauron.

    « Cosa...?! »

    L'esclamazione a mezza bocca del vostro Comandante è ben comprensibile, dal momento che il comportamento del Mostro da immediate ripercussioni nel raggio di centinaia di metri: tutti quanti sentite le gambe tremare insieme alla terra che calpestate -tanto più forte, dacché siete praticamente sotto alla mole del mostro-, e siete costretti a rallentare e a fermarvi un attimo per prestare attenzione a dove mettete i piedi mentre zolle si dissestano, voragini si aprono e ragnatele di crepe disegnano arazzi intorno a voi.

    Passando la spada nella mancina, il vostro leader porta pollice ed indice della destra alle labbra, e produce un fischio alto e acuto per richiamare su di sé la vostra attenzione.

    « È sufficiente! Iniziate a ripiegare immediatamente! »
    dichiarò il Protettore di Shea, levando la lama nella direzione da cui siete arrivati
    « Sta andando del tutto fuori controllo...! Via di qui! »

    L'operato congiunto di tutto il mondo di Endlos sembrava aver ormai segnato il destino del Divora-Mondo, ed era giunto anche per loro il momento di ripiegare lontano dalla Bestia... prima che la sua gigantesca mole morente li schiacciasse tutti come insetti.

    Dawn of War

    Nuovo turno di gioco.

    Il Drago subisce i vostri attacchi. E' sul punto di cedere, ma oltre a questo sembra quasi impazzire: dimena la testa senza ragione, batte furiosamente le zampe per terra. Però nessuno di voi ha la più pallida idea di cosa gli stia realmente accadendo.
    Ah, a proposito: il battito delle zampe per terra provoca un terremoto abbastanza violento; non è da considerare come una tecnica con consumo, ma solo come un elemento di gioco che vi invita ad allontanarvi da lui, dato che la zona è instabile.

    Scaglie di Drago:
    [...]Uno dei metodi per non far si che le scaglie si irrigidiscano fino ad impedirgli i movimenti, è quello della muta: grazie a specifiche contrazioni muscolari, il Drago è in grado di eliminare le parti di pelle più dura e lanciarle via dal corpo cosicchè ne siano sostituite in futuro da nuove. Le scaglie più dure hanno una consistenza superiore al metallo, e possono perfino essere usate come armi, il tutto prima che possano assumere le forme grottesche e raccapriccianti di creature coperte da un esoscheletro simile a quello del Drago, sebbene molto più debole. Hanno una forma molto simile a quella di cavallette della grandezza di un bambino, con tanto di ali in grado di sostenerle in aria.
    [...]Altra importante peculiarità di simili, preziosissime scaglie è quella di proteggere la bestia da qualunque tipo di agente esterno, temperatura ambientale compresa, così da mantenere quella corporea a centinaia di gradi centigradi. Qualunque cosa non può entrare: gli unici punti di accesso fra gli apparati interni e gli esterni sono: la bocca del pungiglione, [...]

    Tutti gli attacchi hanno successo: lo stato di "salute" TOTALE effettivo delle zampe del Drago è di 1900 punti ferita, di cui solo 600 sono dati come traguardo per il vostro gruppo. A questo turno la salute del nemico passa da [220 - 200 (Critico x 5) – 20 (Alto x 1) – 10% (Medio x 1) = -10].

    Conteggio feriti: 0
    Conteggio disabili: 0
    Conteggio morti: 0

    Prossima scadenza: Domenica 14 luglio (compresa).
    Per dubbi o qualunque altra cosa: chiedete in bacheca e vi sarà data risposta.
    Enjoy!



    Edited by Madhatter - 19/7/2013, 11:52
     
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    Mago guerriero, amante dei gufi e signore della piromanzia.

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    Alcuni dicono dal cimitero, altri dal cielo notturno... Decidete voi da dove vengo.

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    Per fortuna era riuscito ad alzarsi in tempo e ciò che vide fu abbastanza positivo: a quanto pareva, le cavallette erano state arginate in pieno e non costituivano più la minaccia che richiavano di essere: le altre truppe erano riuscite in qualche modo a sbarazzarsi della minaccia, permettendo al gruppo di dedicarsi pienamente al mostro. In definitiva, in qualche modo dovevano aver avuto copertura.
    Conscio di avere più spazio di manovra a disposizione, il ninja effettuò una capriola all'indietro che lo portò di nuovo a vedere il nemico, o meglio quello che poteva vedere della sua enorme mole. E inconsapevolmente fece appena in tempo, perché poco dopo il mostro subì un ultimo attacco e allora emplicemente si imbizzarrì, cominciando a battere testa, arti e coda e a dimenarsi senza senso e senza coerenza, come un ossesso... o un obnubilato dal dolore!
    *Possibile che gli abbiamo fatto così tanto?* si chiese perplesso il vecchio ninja, che si aspettava tutto fuorché vedere quello spettacolo: avrebbe ritenuto infatti decisamente più probabile vederlo cadere dopo i vai colpi alle zampe e continuare a lottare invece di vederlo così in preda ad un raptus di dolorosa follia. Eppure quello spettacolo era in prospettiva ravvicinata proprio lì davanti ai suoi occhi.
    La terra semplicemente cominciò a tremare, impossibilitata a restare compatta sotto la mole e le sferzate di quella creatura mastodontica, cominciando a generare delle improprie scosse telluriche che iniziarono a creare difficoltà di equilibrio al vecchio mezz'elfo, che ancora si trovava a distanza ravvicinata con l'arto nemico che aveva appena bersagliato. E lì la situazione si fece semplicemente insostenibile, da tante rocce e da tanti pezzi di detriti cominciavano a volare tutto intorno e alla fine fu costretto ad arretrare per non farsi travolgere. Quel bestione si stava semplicemente inferocendo e nel dolore avrebbe potuto fare qualiasi cosa senza nemmeno prestarvi la benché minima attenzione.
    *Diamine!* si disse saltando su una roccia schizzata da sotto la zampa ferita del drago prima di doverne schivare una seconda più piccola. L'urto all'atterraggio fu talmente violento che non poté fare a meno di essere sbalzato indietro e di dover effettuare quattro o cinque movimenti prima di poter ritrovare una sorta di equilibrio. *La situazione si è fatta un po' troppo movimentata, manco stessi cappando da una frana in alta montagna! Se non fossi stato allenato dal clan, ora sarei sotto queste macerie!*
    Poco dopo riuscì a sentire l'eco di un fischio acuto, che attirò la sua attenzione verso Lacelot. Non riuscì a sentire le sue parole, ma dai gesti che stava facendo era inequivocabile l'ordine di ripiegare. Ed in effetti la situazione suggeriva una rapida ritirata, con la possibilità semmai di poter caricare un'altra volta in caso di segni di ripresa del nemico. In ogni caso, purtroppo, non avrebbero potuto continuare ad attaccare in quello stato: il rischio di rimanere schiacciati sotto le zampe invece di raggiungere il nemico erano troppo alte.
    Masahiro quindi diede fondo alle proprie doti di acrobata e riuscì bene o male a varcare l'epicentro di quel "terremoto" vicino a cui si trovava, urlando anche agli altri di ritirarsi nel caso in cui non avessero sentito il comandante come lui e non avesero ben inteso gli ordini. Non aveva esattamente una direzione precisa, ma ogni tanto, man mano che sentiva la terra divenire più stabile, cominciava a guardarsi indietro per vedere cosa il mostro stesse facendo. Non avrebbe mai voluto vedere un assalto finale, un colpo di coda o qualche altro tentativo del genere mentre loro si portavano in una posizione sicura.
    Alla fine, una volta raggiunta quella posizione ritenuta sufficientemente lontana dal nemico, il ninja si sarebbe voltato indietro e avrebbe osservato ancora la bestia con le armi in pugno, chiedendosi se davvero avessero vinto.
    *Spero di sbagliarmi... ma non riesco a credere che tra tutti i mondi che ha divorato quel drago, Endlos è il primo che riesce a resistere. Sta cadendo troppo in fretta, ha ceduto troppo facilmente e le sue reazioni non sono state all'altezza della sua leggenda. Non vorrei che tutto questo non fosse altro che un gigantesco diversivo...*
    Sperando davvero di bagliari, avrebbe tenuto d'occhio la bestia, ma avrebbe anche cercato un qualsiasi segno rivelatore dei suoi timori nel Pentauron.
     
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    The Ghost Sweeper

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    "Il crollo."


    T
    utto sommato Kimbly non immaginava che ne sarebbe uscito vivo , ma così era stato fortunatamente e adesso nel vedere quel colosso dragonico barcolare sotto i colpi dell'intera truppa, sul suo volto apparve un'epressione di soddisfazione esattamente come gli appariva sempre in momenti di battaglia che poteva essere lì in quel mondo sconosciuto oppure tra le file di Danzica in Polonia dov'era già stato. I suoi occhi glaciali brillavano di una sinistra luce di felicità e beatitudine quasi avesse fatto tutto lui da solo, anche se si rendeva conto che tutti avevano fatto la loro parte però lui non rinunciava mai ad un complimento devoto a se sstesso e alla sua perfezione.
    Il drago emise un sordo ruggito e Kimbly rispose con una sonora risata indicandolo con l'indice destro per poi chiudere la mano in un pugno e posizionare il pollice abbassato che fece passare sotto la gola, facendo il segno del taglio come facevano ai tempi dei romani in arena quando si scontravano i gladiatori.

    "Ah ah ah ah ah!Ben ti sta bestiaccia !"

    Il drago si dimenò di nuovo ancora e ancora poi iniziò a cadere iniziando a creare un terremoto che stava aprendo la terra sotto i piedi delle truppe e Kimbly fu costretto a mostrargli attenzione.

    "Merda!"

    L'ex-ufficiale dei Thule iniziò a correre , ma non poteva sperare di salvarsi solo usando i piedi quindi concentrò le sue energie e si librò in aria tendendo il pugno destro in avanti e aumentando la velocità mentre il terreno cadeva e creava voragini e caos.

    "Guarda un pò che disastro.Del resto più grossi sono e più fanno rumore quando cadono."

    Commentò solamente voltandosi verso il colosso.

    "Uffa spero che sia finita qui non ho più energie da spendere."






    pfeo4

    narrato;parlato""; pensato°° & monologhi<<>>,telepatia<<>> Parlato Esterno


    Dati & Riassunti

    Nome:J.Zolf.Kimbly
    Stato fisico:stanco per il colpo.
    Stato Psicologico:buono.
    mana:30%
    mana residuo:25% (totale)
    consumo:5%
    ___________________________________________________________
    Riassunto:




    Azioni:




    Dominino delle forze psichiche:
    J.Zolf.Kimbly è definito ormai il “Maestro Pischico” , le sue conoscenze sul mentalismo, gli permettono , di far uso della forza delle telecinesi per cercare di sottomettere i suoi avversari.
    In pratica la sottomissione Telecinetica sugli avversari è eseguita tramite la concentrazione mentale e gli permette di cercare di bloccare arti o corpi interi o di creare tecniche fisiche dirette, inoltre con un quantitativo di concentrazione maggiore, la forza della telecinesi può arrivare a ledere anche dall’interno, sugli organi, come -ad ad esempio- cercando di far pressione verso il cuore e cercare di farlo scoppiare.
    In questo caso la concetrazione mentale telecinetica viene convertita verso e mani o le sue dita, che emanano onde mentali che si allungano come tentacoli eterei e permettono di attivare tale potere entro le distanze previste dal consumo (5m x basso | 7m x medio | 10m x alto | 15m x critico). Ovviamente la pressione “ su un organo interno” è graduale e può essere effettuata solo se Kimbly riesce a bloccare interamente il suo avversario (o avversari). Infatti non per nulla a lui “piace giocare” con le sue vittime prima di ucciderle, oppure può anche cercare di spezzargli le ossa del corpo, sempre in maniera graduale, iniziando magari dagli arti o da qualsiasi punto che lui scelga di colpire. I nemici più preparati o con forza di volontà possono comunque cercare di contrastare queste "strette " telecinetiche mentali.
    Oltre a questo, suo è il dominio anche della telepatia -intesa come invio di immagini e parole tramite la mente, che copre un raggio dipendente dal consumo (15m x basso | 30m x medio | 60m x alto | 120m x critico) e un numero di individui proporzionale (4 x basso | 6 x medio | 8 x alto | 10 x critico) all'energia spesa- e della manipolazione della mente, infatti è in grado di soggiogare le menti umane e non solo, cercando di portarle dalla sua parte per poterlo servire. Questo lo può fare attraverso l’emanazione delle onde mentali attraverso le pupille dei suoi occhi di ghiaccio che diventano bianche (dopotutto gli occhi sono gli organi più vicini al cervello, l’energia mentale può essere boicottata in tal mondo con estrema facilità). Solo chi ha una forte forza di volontà potrebbe resistere, il resto è destinato a divenire “parte del suo esercito”, inoltre può usufruire del del potere mentale per librarsi in aria teletrasportarsi (consumo basso abilità "volo") .
















    "Auf Wiedersehen mein Fuhr!"



    Edited by Lady Violate™ - 14/7/2013, 19:33
     
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