Fighting the Beast

Il fianco le faceva davvero male e si era bruciacchiata il mantello. Era rimasta davvero incredula all'idea di essere uscita praticamente incolume dall'apocalisse, tant'è che il Destino l'aveva guardata in tralice e con aria piccata aveva espresso un lapidario "tsk, credici scema!" e le aveva rifilato una brutta scarica di fuoco e fiamme che per poco non l'aveva arrostita davvero, lasciandola nell'eterno dilemma dei superstiti del se ringraziare la dea bendata per essere ancora viva o se esporre qualche rimostranza alla sfiga; perché -in fondo- per una volta potevano anche lasciarla uscire da una missione senza costringerla a rimettere mano al set di cucito, per rimettere in sesto l'adorato soprabito rosso.
Sospirò, sconsolata, mentre col malconcio gruppo di sopravvissuti si avviava verso le macerie del Pentauron. Potevano sembrare tutto fuorché un gruppo di eroi di ritorno da una gloriosa vittoria, lei in particolare aveva la faccia sporca e gli occhi depressi di chi desidera una casa, un pigiama pulito, un bagno caldo, latte freddo e biscotti. Rimessa al suo posto la grande falce e tirato su il cappuccio era tornata ad essere una figura abbastanza anonima in disparte nel gruppo, a dispetto del rosso acceso dei suoi abiti, si aspettava di essere allegramente ignorata da tutti per la durata del tragitto, invece il cavaliere che le aveva guidate in battaglia le si avvicinò, e addirittura le si rivolse in tono gentile:

"Se non sei in condizioni di camminare, posso trasportarti."
Gli rivolse uno sguardo incredulo, poi dopo un attimo di pausa riuscì ad aprir bocca:
"Ah."
Disse in un primo istante, le guance che andavano rapidamente infiammandosi e non per colpa delle ustioni
"Tutto bene, tutto bene!!!"
Disse sorridendo solare, esibendo un cheer up da copertina, indicando il sorrisone e affrettando il passo, in imbarazzo come poche volte in vita sua
(ehi, dopotutto un ragazzo carino le aveva appena offerto di portarla in braccio!)
"Solo qualche graffio, sono forte come un leone, io!!!"
E detto questo scappò via, letteralmente. No, beh, la piccola Kei di esperienze da ricordare ne aveva avute abbastanza, quel giorno, qualcosa come farsi ritrovare da una delle sue colleghe mentre veniva trasportata in stile principessa delle fiabe, con falce da guerra e tutto, da un prode cavaliere dell'Est sarebbe stato davvero, davvero troppo perfino per lei...