Fighting the Beast

[EM] Black-Walkers

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  1. Kaede Fujiyaji
     
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    SEPARATOREKAEDE1v1
    VIII

    Osservare una bestia di quelle dimensioni crollare, era un po' come osservare una montagna crollare: incredibilmente spettacolare, ma anche mortalmente pericoloso. La Dea non sapeva realmente se fossero a distanza di sicurezza, e il massivo polverone che si sollevò a seguito dello schianto insinuò ulteriori dubbi a riguardo. Per fortuna non dovette mai preoccuparsi di schermarsi dalla cortina di detriti, poiché fu il loro generale - ancora una volta - ad assumersi l'onere di proteggerla. Squisito. Aveva dimenticato che cosa significasse sentirsi al centro delle attenzioni altrui... attenzioni importanti, per altro.

    « Che galante! ♥ Assolutamente no! »
    cinguettò lei con fare innocente, al sicuro tra le braccia del principe
    « Non mi dispiacerebbe, mio comandante, ma temo che sia ormai difficile trovare nei paraggi qualcosa da masticare che non sia ricoperto di polvere. »

    E come darle torto? Con una botta simile probabilmente mezzo Pentauron giaceva già sotto multiple dita di sabbia e robaccia varia. Senza contare che la sua dieta non era esattamente comune, anche se qualcosa le diceva che il suo interlocutore dagli occhi magenta l'aveva ben capito. E approvava.

    « E io non amo mangiare polvere. Tuttavia... »
    lo afferrò delicatamente per il colletto e lo tirò a sé, giusto per annullare la disparità d'altezza
    « ...sarei onorata di condividere un banchetto con una meraviglia simile, in altro momento e in altro luogo. »

    KAEDESMILE7
    « Pensa di poter trovare del tempo per me? »

    E ne era certa, quelle ultime parole sarebbero colate dalle sue labbra perfette come miele irresistibile.
    Come si poteva dir di no a una Dea così bella - pensò lei, del resto?

    KAEDE FUJIYAJI
        Scarlet Empress

        STATO FISICO — Buono, qualche sbucciatura.
        STATO MENTALE — Divertita.
        ENERGIE — 90% [110% - 20%]

      ABILITA' PASSIVE
        Autorità Indiscussa
    [Malia emotiva che spinge all'obbedienza
    e alla riverenza nei confronti della Dea]

        Anima Nera
    [Gli attacchi della Dea provocano
    un dolore maggiore del normale]

        Elevazione al Nirvana
    [Energie +10%]
        Frutti della Corruzione
    [Armi naturali: artigli retrattili, lingua snodabile,
    capelli in grado di tramutarsi in due fruste di carne,
    mandibola zannuta con doppia apertura mascellare.]
















    Attive:

    PADRONANZA DELLA MENTE [Consumo Alto]
    [...] Così, con un consumo di energia variabile, Kaede sarà in grado di esercitare sul bersaglio desiderato una forza coercitiva, che non è altro che un potenziamento della normale aura mistica che la pervade, imponendo una visione alternativa. Coloro che cadranno sotto questo influsso verranno dunque persuasi all'accondiscendenza, in maniera differente a seconda delle circostanze nelle quali il potere viene utilizzato; parole capaci di far desistere dall'attaccare, ordini velati di miele, richieste di favori particolari, o anche un banale ma sempre efficace influsso carismatico capace di rendere le successive parole dell'Imperatrice particolarmente convincenti. L'efficacia persuasiva dipende dal consumo, oltre che dalle caratteristiche personali degli individui sui quali viene utilizzata.

    Note: Kaede "rinforza" la richiesta con l'utilizzo di Padronanza della Mente a consumo Alto :megusta:



     
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    C’era un fascino mistico nella polvere.
    Nascosta a tutti – inosservata, oserei dire – trascorreva il suo tempo riversa al suolo. Poi si smuoveva in massa, chiamando a raccolta amici e parenti, solo per le grandi occasioni: i granelli s’amalgamano a miliardi, rigonfiando nubi che radevano la terra, in fuga dagli impatti mostruosi. Lastroni di terreno si sollevavano alle spalle e tutt’intorno al Kuthiano, ridisegnando la fisionomia di quell’angolo di paesaggio. La caduta del bestione pareva lo schianto di una meteora rallentata.

    Il Castigo intravide la polvere alle sue calcagna, e decise di raggomitolarsi come un istrice, lasciando che l’impetuosa carezza delle macerie gli scivolasse addosso.

    Dopo essere stato superato dal denso fronte di pulviscolo, avrebbe ripreso la sua corsa, tentando di intramezzare quanta più distanza poteva dall’ombra della carcassa.
    Una scarica d’adrenalina gli ricordò quanto fosse affascinante la devastazione indistinta – non totale, si badi bene. Quella l’avevano scampata, per quella volta.



    Stato fisico: spossato
    Stato mentale: eccitato
    Energia: 110%
    Equipaggiamento:

    Kuthian’s Armor [ Armatura ]

    Comet Hammer [ Arma ]

    Tàmerlein [ Spada | passiva di evocazione | passiva di vibrazione ultrasonica | passiva di ferimento spirituale ]

    Bussola dei Desideri [ Oggetto GDR ]

    Passive:

    Risorse criminali [ Passiva di 110% di energia ]

    Oltre la Realtà [ Passiva di Auspex spirituale ]

    Senso di Morte [ Passiva di tatto ipersviluppato ]

    Burattinaio [ Passiva di controllo cinetico | manipolazione GDR-only dei PNG ]

    Anatema del Re Implacabile [ Passiva d’immunità alla fatica ]

    Tentacoli di un Solo Abominio [ Passiva di equipaggiamento caster ]

    Attive utilizzate: /
     
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    Infine, cadde.
    Come guardato attraverso gli occhi di una mosca, rovinò al suolo, lento, lentissimo.
    Forse era l'adrenalina in circolo a rendere quella scena insolitamente pigra, o forse era colpa della stazza smisurata del Drago, che mascherava la velocità vera di caduta delle incommensurabili tonnellate di carne morta.
    Non importava.
    Alla fine era crollata.
    La Bestia famosa per nutrirsi di interi mondi era perita sotto i colpi dei microscopici umani -o kuthiani, o demoni, o avatar naturali.
    Stavolta Ariste si concesse il lusso di pensare che mai più avrebbe rivisto quel mostro dimenarsi e attentare alla vita di Endlos.
    Si preoccupò bene di sottolineare le parole quel mostro.
    Vorrei che tu tenessi in considerazione il fatto che esistono entità ben più
    Aitné.
    Istanti di silenzio; all'orizzonte un nuvolone di detriti così fini da essere trasportati dal vento generato dall'onda d'urto.
    E sia.
    Sorrise, l'oplite.
    Quella volta avevano vinto, e tutto il resto veniva dopo.
    I problemi si affrontavano uno alla volta, del resto.
    A quanto pare nemmeno i mangiatori di mondi possono fermarci, Bid'daum!
    Esordì, richiamando il suo compagno e dando le spalle alla nube che li investiva con violenza.
    Il ghigno della soddisfazione lasciò spazio ad un ben più morigerato sorriso stanco, ma appagato.
    Mio padre diceva sempre che l'unica cosa che l'uomo non potrà mai sconfiggere non è la morte.
    Quello il greco lo sapeva bene.
    È la polvere.
    E, quantomeno fino ad allora, suo padre aveva ragione.

    Energia: 20%
    Passive: +50% Forza, +50% Resistenza, +50% Agilità, +50% Velocità; +50% Riflessi; +10% Energia; Resistenza ad Influenze Psicologiche fino a livello Medio; Auspex di Cenere; Istant Casting.

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    "Well, son, I'll tell you: Life for me ain't been no crystal stair.
    It's had tacks in it, and splinters, and boards torn up,
    And places with no carpet on the floor Bare.

    But all the time I'se been a-climbin' on,
    And reachin' landin's, and turnin' corners,
    And sometimes goin' in the dark - where there ain't been no light.

    So, boy, don't you turn back.
    Don't you set down on the steps 'cause you finds it's kinder hard.
    Don't you fall now for I'se still goin', honey, I'se still climbin',

    And Life for me ain't been no crystal stair".


    png

    Confine sud-ovest del Pentauron.
    Presidio Centrale, Endlos.

    La Bestia Cadde.

    Quell'immenso corpo fatto di scaglie, rabbia, fuoco e quanto peggio si possa immaginare per un unico essere vivente, cadde al suolo inerme, ed il boato che ne seguì squarciò lo stesso chiasso di mille passi sulla terra, centinaia d'armi lasciate andare dai soldati col solo scopo di correre più veloce e non esser travolti dal peso di quel mostro. Quando cadde, l'intera regione prese a tremare e perfino i Presidi confinanti: nel vicinissimo Pentauron, in molti credettero che fosse giunta la fine. Perfino molti degli stessi eroi vittoriosi non ebbero tempo per festeggiare, perchè un'ultima fiammata partì dalle sue fauci e diede loro l'ultimo saluto, carbonizzando all'istante alcuni sventurati capitati per caso sulla sua traiettoria.

    Eppure, con gran sorpresa, la polvere sollevata sembrò nascondere la paura e, quando il vento allontanò la sporcizia, uno splendido cielo azzurro troneggiava sulle loro teste, avvolgendoli in un abbraccio gentile che in molti avevano dimenticato.

    Il silenzio fu la prima cosa che avrebbe sorpreso i presenti: stanchi, turbati e feriti sia nel corpo che nello spirito, avrebbero impiegato alcuni minuti a realizzare che fosse davvero tutto finito, e solo allora si sarebbero resi conto di aver reagito tutti alla stessa maniera. Elfi, Umani, Demoni e mille altre creature, lontane fra loro mondi interi eppure unite per caso e sopravvivenza; nessuno si era distinto dagli altri in quella silente presa di coscienza e, nonostante a pochi importasse al punto da non dormirci la notte, in quegli istanti la loro condizione sarebbe stata certamente un buono spunto per riflettere.

    Sullo sfondo, a debita distanza da ogni pericolo, gli Eversori -duri uomini del deserto- contemplavano quella scena nel raccoglimento denso di pensieri che accompagna le grandi imprese, in rispettoso tributo di un nemico sconfitto... o semplicemente troppo stanchi per fare commenti; il Principe Demone e l'Imperatrice Scarlatta proseguirono invece il loro personale teatrino: dopotutto, anche quello era un modo per onorare la vittoria.

    « Che galante! ♥ Assolutamente no! Non mi dispiacerebbe, mio comandante, ma... »
    esordì la donna, concedendosi volentieri alla protezione offertale dall'altro
    « ...temo che sia ormai difficile trovare nei paraggi qualcosa da masticare che non sia ricoperto di polvere. E io non amo mangiare polvere. »

    Mormorando un'assenso distratto, Kerobal lasciò spaziare lo sguardo nei dintorni:
    effettivamente, la sua attuale signora aveva incontrovertibilmente ragione; peccato però...
    Stava per procrastinare e formulare qualche alternativa, quando fu battuto sul tempo.

    « Tuttavia, sarei onorata di condividere un banchetto con una meraviglia simile... »
    continuò la creatura, afferrandolo delicatamente per il bavero e attirandolo a sé
    « ... in altro momento e in altro luogo. Pensa di poter trovare del tempo per me? »

    Nel percepire il tentativo di imposizione mentale della donna, un sorriso malizioso ridisegnò la curva delle labbra di Kerobal: decisamente, gli piaceva -e molto- lo stile di Kaede... ma lui era abituato a essere il giocatore, non il giocattolo, così -mentre la sua psiche innalzava tutte le difese necessarie a resisterle-, si ripromise che sarebbe stato lui a condurre quella partita.

    « Ma certamente, mia Lady. ♥ Essendomi stanziato da poco nella Biblioteca del Presidio Est, ci sono ancora molte cose che non ho avuto il piacere di visitare... »
    replicò quindi, scostandosi da lei per avere lo spazio di eseguire un baciamano
    « Potremmo andarci insieme, se la compiace:
    dicono che le scoperte fatte in compagnia abbiano sempre un gusto diverso. »


    A quanto pare nemmeno i mangiatori di mondi possono fermarci, Bid'daum!
    la voce del Greco ricordò all'Artista che lui e l'abomini non erano -purtroppo- soli
    Mio padre diceva sempre che l'unica cosa che l'uomo non potrà mai sconfiggere non è la morte. È la polvere.

    ...i padri, invece, erano un argomento che Kerobal sopportava poco o niente:
    fu per questo che la nota stanca e seccata nel suo sospiro suonò perfettamente autentica.

    « Beh, qui è fatta. Rompete pure le righe e sentitevi liberi di andarvene a recuperare il tempo perso con questo bestione dove preferite... »
    scandì, rivolgendosi al resto della truppa
    « Non credo che rivedrò di nuovo qualcuno di voialtri signori, quindi... addio.
    È stato divertente. »


    Rivolse a tutti -e a nessuno in particolare- uno dei suoi sorrisi affilati,
    poi volse loro le spalle e si preparò ad allontanarsi.

    Endlos era salvo - per quel che gli importava.


    Dawn of War

    Ultimo turno di gioco.

    Il Drago è crollato: non si muove nè respira, ragion per cui potrete avvicinarvi a lui se volete, e tentare di recuperare qualche frammento del suo corpo. Ma badate: a partire dal cuore, l'intera carcassa si sta trasformando in cristallo. Potete prendere solo frammenti esterni come una scaglia ciascuno. Se invece desiderate altro, ci saranno quest successive che riguarderanno Khellendros: lì avrete modo di studiarlo meglio.

    Riepilogo:
    Come gruppo avete lavorato bene, ed il gioco di squadra è stato proficuo. Essendovi piazzati in posizione di testa tra le tre squadre concorrenti, l'ultimo bonus di cui beneficiate è il seguente: nella caduta, il Drago lancerà un ultima fiammata dalla bocca, e voi -tutti a in salvo a debita distanza- non ne sarete minimamente toccati.

    Scaglie di Drago:
    [...]Uno dei metodi per non far si che le scaglie si irrigidiscano fino ad impedirgli i movimenti, è quello della muta: grazie a specifiche contrazioni muscolari, il Drago è in grado di eliminare le parti di pelle più dura e lanciarle via dal corpo cosicchè ne siano sostituite in futuro da nuove. Le scaglie più dure hanno una consistenza superiore al metallo, e possono perfino essere usate come armi, il tutto prima che possano assumere le forme grottesche e raccapriccianti di creature coperte da un esoscheletro simile a quello del Drago, sebbene molto più debole. Hanno una forma molto simile a quella di cavallette della grandezza di un bambino, con tanto di ali in grado di sostenerle in aria.
    [...]Altra importante peculiarità di simili, preziosissime scaglie è quella di proteggere la bestia da qualunque tipo di agente esterno, temperatura ambientale compresa, così da mantenere quella corporea a centinaia di gradi centigradi. Qualunque cosa non può entrare: gli unici punti di accesso fra gli apparati interni e gli esterni sono: la bocca del pungiglione, [...]
    Fiamma:
    [...]L'aria diventa bollente, arde nelle sue fauci: inferno in terra per anime e corpi [...]

    Conteggio feriti: 0
    Conteggio disabili: 0
    Conteggio morti: 0

    Prossima scadenza: Giovedì 1 agosto (compresa).

    ___________________________________________

    FINE DELLA QUEST.

    La poesia è di Langston Hughes e, anche se non sembra molto coerente con ciò che sta accadendo, potrebbe diventarlo di più dopo che avrete letto uno dei tanti epiloghi che posteremo. ;-)
     
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  5. _MajinZ_
     
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    Alla fine, dopo aver portato il terrore e la distruzione sul Semipiano, la Bestia cessò finalmente di muoversi e il suo pesante corpo ormai privo di vita cadde al suolo producendo un tonfo sordo, possente, che fece tremare la terra e la squarciò... ma il tutto si concluse li: quel mostro non poteva più causare danni, non poteva più uccidere. Non era riuscito a divorare Endlos, il cuore del centro del Maelstrom pulsava ancora, mentre quello del Drago non dava più segno di attività.
    Era finita.
    Quando la polvere si abbassò, lo sguardo di ghiaccio del giovane Dimitriy si posò sulla carcassa del titanico nemico... che continuava a dare problemi anche da morto. Una fiammata infatti partì dalle sue fauci, ultimo rimasuglio della sua incommensurabile potenza, con il quale spazzò via le vite di chi festeggiava davanti al suo muso. Quei poveracci non avrebbero gioito della vittoria, ma per quegli sventurati vi erano altro fortunati, vi era un mondo intero che versava lacrime di felicità.
    Il Russo ritornò a fissare quel cielo azzurro, lo stesso che aveva osservato prima dell’inizio della battaglia e che aveva sperato di rivedere. E grazie alla loro vittoria poteva farlo, quel cielo azzurro brillava ancora sopra la sua testa e di questo doveva esserne grato... non sapeva a chi, ma di sicuro qualcuno o qualcosa aveva tifato per quel trionfo. Quello scoglio al centro delle dimensioni poteva continuare a vivere: nemmeno un mostro gigantesco poteva divorarlo.
    L’assassino lanciò uno sguardo ai suoi compagni, a ognuno di quelli che insieme a lui avevano affrontato quel destino avverso uscendone vincitori. Gli occhi indugiarono per un attimo su colui che li aveva guidati in quella battaglia e infine lo salutò con un cenno del capo: probabilmente non si sarebbero mai più rivisti e forse ciò era un bene. Erano due personalità troppo differenti e avevano due modi di pensare completamente diversi... però doveva comunque ringraziarlo, visto che senza di lui probabilmente le cose sarebbero andate in modo diverso.
    Con la minaccia ormai annullata, il biondo si incamminò in direzione di quest’ultima... quasi a rendere omaggio alla sua essenza. Benché si trattasse del nemico, era anche vero che il giovane non aveva mai affrontato una creatura simile e un avversario di tale portata si meritava un certo rispetto. Aveva però peccato di superbia, facendosi sconfiggere da delle mosche... e purtroppo quello era il destino che attendeva chiunque non riusciva a vedere le proprie debolezze.
    Dimitriy arrivò abbastanza vicino al mostro da farsi oscurare dalla sua presenza. Intorno a lui la gente festeggiava e si lasciava andare a pianti liberatori, ma i suoi occhi erano fissi sulla carcassa... mentre un sorriso si faceva largo nel viso gelido del sicario. Anche lui era contento di come erano andate le cose, infatti era ancora vivo e ciò era la cosa più importante.
    Pokoysya s mirom, moguchego vraga.
    L’Eversore tornò alla sua solita espressione, per poi si esprimersi nella sua lingua madre, quasi ringraziando quella creatura. Il suo sguardo cadde poi sul terreno, dove giaceva l'ENORME scaglia del Drago... e il ragazzo si chinò, afferrandola tra le mani. La osservò, poi diede un ultimo sguardo e si voltò, dando le spalle al mostro e iniziando a percorrere la strada a ritroso. La scaglia venne quindi indossata come un elmetto, visto che potevano piovere dei Quarion e non era di certo una bella cosa da ricevere in regalo.
    Avevano vinto, adesso era giunto il momento di festeggiare.



    CITAZIONE
    Stato mentale: Soddisffatto e orgoglioso.
    Stato fisico: Ferite da taglio un po' ovunque, fatica crescente
    Energia: 20%

    Note: :flwr:

    Passive:
    ₪ Vy ne mozhete vzyatʹ ~ Non puoi prendermi
    [Power Up Agilità 50% - Velocità 50%]

    ₪ Vy ne slyshite ~ Non puoi sentirmi
    [Il personaggio non produce nessun suono muovendosi]

    ₪ Vy ne mozhete vosprinimatʹ ~ Non puoi percepirmi
    [Anti-auspex: il personaggio riesce a eludere gli Auspex spirituali Passivi.]

    ₪ Instinkt ubiĭtsy ~ Istinto dell'Assassino
    [Doppia Passiva: Auspex 30 Metri - Individuazione Minacce]

    Equipaggiamento:
    ₪ Banket Krovi ~ Banchetto di Sangue
    Si tratta di un'arma all'apparenza semplice che però nelle mani giuste diventa un temibile strumento di morte. Essa si compone di un bracciale che avvolge interamente l'avambraccio ed è composta di una lega di metallo abbastanza leggera così da non divenire un ingombro ma un semplice prolungamento del corpo. La parte finale dello strumento è un guanto di pelle con una placca metallica sul dorso della mano che ovviamente è unita al meccanismo presente nell'avambraccio, con annesso una piccola leva metallica che finisce nel palmo della mano. Nell'istante in cui il biondo eserciterà una certa pressione sulla leva, dal meccanismo presente sul polso fuoriusciranno tre lame di acciaio temprato curiosamente rossastre della lunghezza di circa venticinque centimetri appuntite ed affilate, pronte a colpire il nemico di turno. Un'arma facile da nascondere ma letale se usata nel modo giusto.

    ₪ Oskolki Malinovyy ~ Schegge Cremisi
    Il set è composto da cinque pugnali scarlatti lunghi circa una ventina di centimetri, forse un po' meno. Essi sono posizionati in diversi punti strategici sparsi tra le vesti dell'assassino, così da essere utilizzati in ogni situazione. Uno è situato nella manica del braccio sinistro, ad esempio, un altro nella caviglia e così via. Sono fatti di acciaio, non ha altro di particolare se non un certo valore affettivo.

    ₪ Occhio della Sirena
    L'artefatto si presenta come una biglia di vetro del diametro di una decina di centimetri. Utilizzando un consumo basso e mettendo a contatto un oggetto posseduto da chi si vuole rintracciare (o meglio ancora una parte del suo corpo come un capello), la sfera indicherà, tramite un raggio di luce, la direzione da seguire per raggiungerlo. Più a lungo l'oggetto è stato posseduto da chi si vuole rintracciare, migliore sarà l'effetto dell'artefatto.

    ₪ Croce della Dama
    La vera particolarità del pendente, però, è un'altra. Entrando in risonanza con essa e spendendo una porzione variabile di energia, si attiva una particolare barriera dalla forma sferica e dalle tonalità cremisi, la quale sarà in grado di respingere qualsiasi assalto magico gli venga scagliato contro, proteggendo il giovane da quell'elemento che non riesce a contrastare.
    [Oggetto + Tecnica Variabile]

    ₪ Bussola dei Desideri
    Tutti i nostri principi di riferimento nella realtà, e tutti gli apparecchi che usiamo per orientarci in essa, dipendono sempre e solo da ciò che desideriamo.
    Queste speciali bussole incantate in dotazione agli Eversori (grazie all’operato del mercante Zimmer) estraggono il loro punto di riferimento dal cuore di chi le impugna. L’ago dello strumento punterà nella direzione in cui si trova la cosa che più si desidera in quel momento.
    La cosa desiderata può essere una persona, un edificio, un animale, un oggetto, un luogo particolare e tanto altro ancora. Ognuno possiede in sé il desiderio di trovare qualcosa, e questa bussola punterà esattamente nella direzione da seguire per trovarla.
    Una volta raggiunto l’oggetto desiderato, l’ago comincerà a girare all’impazzata, aspettando il successivo desiderio.
    Un così potente oggetto magico possiede però delle limitazioni: l’ago punterà in linea retta verso ciò che si desidera, senza considerare la presenza di ostacoli naturali o artificiali. Quindi la bussola non indica il percorso da seguire, ma solo la direzione da prendere. Nel caso l’obiettivo si trovi sopra oppure sotto allo strumento, sarà necessario posizionare l’ago verticalmente rispetto al suolo.
    Se la cosa desiderata non esiste oppure non si trova sullo stesso piano dimensionale, la bussola non sarà in grado di indicare la via. Invece, nel caso in cui la cosa desiderata sia multipla o dislocata in più luoghi in contemporanea, l’ago indicherà l’obiettivo più vicino all’Eversore.
    L’ultima e più importante limitazione è da ricercare nell’utilizzatore stesso. In caso di indecisione o di mancanza di desideri nitidi, la bussola non sarà in grado di mantenere la rotta da seguire.
    Perché, in fin dei conti, non è difficile inseguire quello che vogliamo.
    Difficile è capire che cosa dobbiamo cercare.
    [Oggetto GDR + Tecnica GDR-Only]

    Tecniche Utilizzate:
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    Edited by _MajinZ_ - 19/7/2013, 16:51
     
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    Un'ultima vampata, maestosa e triste, e il Drago si spense definitivamente.
    Era abbastanza malinconico, a voler osservare lo svolgersi degli eventi con fare distaccato: per Aristotelis la morte di una creatura così terribile era senz'altro motivo di gaudio -specie dopo aver contribuito alla sua dipartita-, ma allo stesso tempo non poteva fare a meno di considerare un enorme spreco la fine di quella vita.
    Purtroppo, la questione era stata molto semplice: o lei, o loro. Il greco avrebbe scelto la seconda opzione in qualsiasi momento ed in qualsiasi contesto.
    Il tono affilato di Kerobal li congedò poi una volta per tutte, e l'Eversore si limitò a salutarlo con smorzato entusiasmo.
    Chiamaci se ne viene un altro.
    Commentò di spalle, ghignando ed elargendogli un cenno con la mano. Non gli era certo troppo simpatico, ma due cose erano indiscutibili: era uomo di grande capacità e aveva assicurato loro una battaglia di alta classe.
    Sperando cinicamente in un futuro scontro di tali proporzioni, si incamminò verso il cadavere della bestia, a passo lento e stanco. Era tempo di bottini di guerra.
    Non penso tu possa prendere qualcosa più di una semplice scaglia.
    L'oplite non l'ascoltò, guardando un punto ben preciso in mezzo a quell'ormai spentosi tumulto.
    Prima di tutto viene l'hoplon.
    Lo scudo, d'altronde, l'aveva lasciato indietro per sgravarsi di un peso inficiante la fuga.
    Fortunatamente i vari smottamenti del suolo non l'avevano fatto cadere in qualche crepa impossibile da scandagliare, e il suo pezzo di panoplia giaceva proprio dov'era prima.
    Giusto qualche graffio di troppo, della manutenzione basilare l'avrebbe restituito al suo splendore.
    Non necessito di altro.
    Rispose così alla constatazione precedente di Aitné, mentre prese dal suolo una sola scaglia, grande abbastanza da sopperire a qualsiasi altro papabile souvenir. Il Drago era comunque troppo lontano ora, e al greco non andava di fare tutta quella strada per sperare in qualcosa di più.
    Scommetto che hai un piano in mente.
    L'oplite sbuffò, divertito, avviandosi verso gli altri Eversori.
    Nessun piano.
    Tante idee, quelle sì. Avrebbe chiesto a Zygoin ed agli altri scienziati di gilda di lavorare a quel reperto.
    In ogni caso, non finisce qui.
    Non per lui, almeno. Brutta droga, il sapere.
    La sua sete di conoscenza era esplosa con rara veemenza, in quello scontro, e tante domande turbinavano nella sua mente: da dove veniva quel mostro? Chi l'aveva evocato? A quale scopo? Quale sarebbe stata la sua prossima mossa?
    Impossibile non indagare la storia del Drago Divoramondo, perché avrebbe significato certamente scoprire molti segreti di grande entità.
    Insieme agli Eversori di Merovish, Aristotelis Skotos era già pronto a percorrere il nuovo sentiero che il Fato aveva reso manifesto davanti a lui.
    E l'avrebbe fatto con un sorriso sardonico sulle labbra.

    Energia: 20%
    Passive: +50% Forza, +50% Resistenza, +50% Agilità, +50% Velocità; +50% Riflessi; +10% Energia; Resistenza ad Influenze Psicologiche fino a livello Medio; Auspex di Cenere; Istant Casting.

    Note: :guru:
     
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    Eri nato per guardare.
    Non avevi il diritto di giudicare: certo eri esonerato dal dover soppesare la realtà. Potevi dirti esule, non macchiato, così come estraneo; tanti aggettivi che poco descrivevano la tua complessa realtà, e nella complessità di un ego formatosi per altrui volontà, sommergevi il fiume della tua coscienza di sabbia.

    Come granelli centellinavi pensieri infecondi, incapace -com'eri- di ritenerti capace del libero arbitrio. Perché contrariamente a chi ti stava intorno, ed egualmente a quell'essere gigante caduto per terra, tu eri una reliquia di un passato remoto. Chi ti aveva voluto, lì... perché? Sapevi già la risposta, nemmeno in questo ti sentivi libero.

    Guardavi il mostro caduto.
    Lui era un mostro, tu invece un'osservatore della sua mostruosità.
    E ti punzecchiò un pensiero, forse solo un brivido magari; che quella bestia enorme, apparentemente inviata per distruggere Endlos, potesse finalmente liberarsi dalle sue catene e andarsene.

    Ovunque andasse, qualunque cosa diventasse... non c'erano più voci a comandarlo.
    Per chi era costretto in catene, anche scegliere di morire è una grande espressione di libertà.

    أنا كنت الحسد

    Mentre tu eri la sabbia, e stavi
    chiuso dentro una clessidra chiamata Yuzrab.


    STATUS

    Status Fisico: Ottimo 100%
    Ferite Riportate: Nessuna

    Condizione Mentale: Ottimale

    Mana Consumato: 0%
    Mana Residuo: 40%

    Altro: run for my life XD

    EQUIP

    اِخْتَفَى
    { Equip: Maschera Bianca
    { Info: la maschera replica l'uso dei normali sensi, mentre i danni subiti sono espressi come spaccature sulla stessa: la distruzione della maschera comporta la morte del personaggio

    ألف ليلة وليلة
    { Equip: Mantello Nero
    { Info: un banalissimo mantello nero logoro

    بوصلة من الرغبات
    { Equip: Bussola dei Desideri
    { Passive: ndr
    { Attive:

    Fiala di Mana
    { Equip: Boccetta
    { Passive: Ripristina il Mana al massimo quando usata (only quest).

    ///
    { Equip:
    { Info:

    ABILITA' PASSIVE

    الرمال التغييرات
    { Passive: Cambiare forma a piacimento

    الهاوية ووكر
    { Passive: Camminare su ogni superficie

    الرمال قادم
    { Passive: Istant-Cast

    الرمال مشاركة
    { Passive: Condivisione attive con le evocazioni

    ABILITA' ATTIVE


     
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    « Nessuno ci fermerà, Aristotelis. »

    Questa fu la risposta rivolta all’oplite.
    Lo schianto finale della Bestia sembrò rivoltare l’intero pianeta. L’ultimo soffio incendiario del rettile brillò fino a sfiorare le nubi. Poi tutto tacque.
    Un irreale silenzio discese sul presidio centrale. Il cielo azzurro - libero - sembrò tributare un sorriso ai suoi eroi.

    Cazzate.

    Poteva fottersene bellamente dei sorrisi del cielo in occasioni come quelle, quando gli anatemi bruciavano nelle sue interiora come soda caustica. Nella quiete sentì il peso immondo degli sforzi che aveva richiesto al suo fisico, e seppe che lo attendeva almeno una settimana di sofferenza per la mole di anima che aveva rilasciato. Strizzò gli occhi appena iniziò l’agonia del recupero.
    Non depredò la carcassa, non urlò di gioia come i soldatini che sarebbero tornati dalle loro famiglie quella stessa sera. Restò al limitare del campo di battaglia, mormorando in lingue perdute delle formule palliative.

    Maledicendo l’anima di quel Drago e sconsacrando tutto il creato.

     
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  9. Kaede Fujiyaji
     
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    SEPARATOREKAEDE1v1
    IX

    Fine del combattimento, fine del flirt, fine dei giochi.
    Con il drago collassato e il suo principe in procinto di andarsene, all'Imperatrice Scarlatta restava poco da fare se non dare a sua volta commiato alla landa devastata che aveva ospitato quel furente duello. Non prima di aver assicurato al demone che non si sarebbe fatta sfuggire l'allettante proposta:

    « Verrò a trovarvi, dunque. »
    fece giuliva immediatamente dopo il gentile baciamano
    « Non preoccupatevi, non vi farò attendere troppo. »

    E con un ultimo inchino salutò il giovane dagli occhi affascinanti, poco prima che egli si perdesse oltre la folla e le macerie. Volse il capo verso la colossale salma in via di cristallizzazione, e replicò il gesto anche per la bestia - seppur con significato decisamente differente, per poi abbandonare anche lei il campo di battaglia, con passo tranquillo e con l'animo sereno.

    Ancora una volta, avevano aveva trionfato contro forze immensatamente superiori.
    Ed era qualcosa degno di essere ricordato nell'eterno scorrere del Maelstrom.

    KAEDE FUJIYAJI
        Scarlet Empress

        STATO FISICO — Buono, qualche sbucciatura.
        STATO MENTALE — Divertita.
        ENERGIE — 90%

      ABILITA' PASSIVE
        Autorità Indiscussa
    [Malia emotiva che spinge all'obbedienza
    e alla riverenza nei confronti della Dea]

        Anima Nera
    [Gli attacchi della Dea provocano
    un dolore maggiore del normale]

        Elevazione al Nirvana
    [Energie +10%]
        Frutti della Corruzione
    [Armi naturali: artigli retrattili, lingua snodabile,
    capelli in grado di tramutarsi in due fruste di carne,
    mandibola zannuta con doppia apertura mascellare.]
















    Note: Nessuna.



     
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