[EM] Anti You

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    Sul far della sera, l’aria stantia della Tana si tingeva di colori rossastri, come se il sangue versato quel dì si fosse nebulizzato d’un tratto. Più realisticamente, era la luce rifratta dai laghi vitrei che tingeva le cave di sanguigno, ricordando a tutta la feccia ivi sepolta che le tenebre erano nuovamente alle porte.
    In quella fascia oraria iniziava la missione di due Eversori, praticamente agli antipodi a livello gerarchico: da un lato c’era lei, Nadine, novella recluta impegnata nei primi compiti, dall’altro c’era il turpe Gerarca, squilibrato leader dal cuore nero, proprio come la notte in cui stava per immergersi il presidio.

    La collaborazione dei due era un’intersezione d’intenti, giacché l’abbinamento forzato tra le due bestie era dovuto alla coincidenza di due differenti missioni. Alla spadaccina era stata affidata la ricerca e la raccolta d’informazioni riguardo ad un peculiare artiglio dorato, oggetto di pregevole fattura saltato all’occhio di molteplici mercanti del Bazar: era indossato da un uomo schivo, quasi impossibile da rintracciare, che saltuariamente faceva capolino tra le luride bancarelle, e il suo artiglio zecchino non era passato inosservato.

    Anche il Kuthiano era stato coinvolto in una faccenda parallela riguardante il misterioso figuro, e l’avrebbe esplicitata ben presto, in presenza della leggiadra bestia.
    La stava proprio aspettando in un vicolo secondario, svogliatamente poggiato al muro, disinvolto, giocherellava ammaliato con un oggettino tra le dita.

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    Alzò lo sguardo da predatore solo quando percepì la presenza della belva repressa, poi si staccò dalla parete, abbracciando la sottoposta con uno sguardo viscido e perforante.
    La sua malsana presenza veniva percepita appena stemperata nell’ambiente urbano, eppure il nucleo corrotto che bruciava all’interno del Kuthiano era pressoché immutato rispetto al ricordo che ne aveva la Claymore.

    La sua voce proruppe, inascoltabile come un anatema di morte.

    Ci rivediamo, Belva. Rilassati, non ti ho chiamato per stuprarti.

    Volle diradare ogni sua eventuale preoccupazione e – perché no? – rompere il ghiaccio con la compagna di squadra. Tramite i suoi modi indelicati, ovviamente.
    A lei era giunto l’ordine di presentarsi dal Kuthiano proprio in quel luogo, ma per riservatezza non le erano state chiarite le ragioni. Non era escludibile quindi una possibile perversione dello schizzato monocorno nei confronti della mezzosangue, eppure così non fu. Il suo sguardo serio pareva non ammettere giochi di bambole, stavolta.

    La missione di ricerca che ti è stata assegnata si è incrociata con la mia, e quindi dovremo collaborare per soddisfare i diversi datori.

    Sollevò il gingillo per attirare la sua attenzione: era un guscio della grandezza di una noce, inerte e poroso come la pomice, di color cobalto. Irradiava una leggera inquietudine, blanda come un velo trasparente.

    Questo, nel gergo animista, è chiamato Anti-anima. Non sto a spiegarti cosa sia nel dettaglio, a te basta sapere che serve per uccidere più del normale: con questo si può annientare un’essenza su diversi livelli, probabilmente su tutti, ma anche qui non mi dilungo perché non capiresti. E non è detto che funzioni con chiunque: in linea teorica è codificato per una singola anima.

    Possibile che una così modesta scorza racchiudesse un tale potere?
    La risposta si perse nella curvatura puntinata dell’artefatto, prima che il Castigo lo riponesse al sicuro in una tasca interna. Ora l’attenzione sarebbe tornata sui bramosi occhi cremisi.

    È un oggetto raro, di cui ben pochi sciamani conoscono il corretto uso. Neppure io posso dirmi un esperto a riguardo, tuttavia ne ho già maneggiato uno in passato, perciò almeno posso utilizzarlo senza fare troppi danni.

    Il gusto del rischio scintillava nelle sue iridi, a voler comunicare che una vita senza pericolo era piuttosto insapore.

    Mi è stato commissionato di finire l’obiettivo usando proprio questo giocattolino di morte. E il mio bersaglio è lo stesso che tu stai cercando, quello che possiede l’artiglio che fa tanto gola ad alcuni trafficanti.

    Iniziò ad incamminarsi in direzione della giovane, col chiaro intento di uscire dalla viuzza.

    Dev’essere un tipo particolare se c’è qualcuno che lo vuole più che morto. E le nostre Voci l’hanno rintracciato nella bettola “della Luna spenta”; non abbiamo tempo da perdere, perché potrebbe abbandonare Merovish da un momento all’altro sentendosi così braccato.

    S’incamminarono quei due, invero una strana coppia anche per gli standard della Tana, tuttavia il Castigo non aveva ancora esaurito il briefing.

    Il piano è questo: entriamo nel locale separati, facciamo finta di niente e cerchiamo di riconoscere il nostro uomo. Io inizierò di nascosto l'attivazione dell'Anti-anima, mentre tu dovrai trovare un modo per far uscire il tipo dal bar: meglio non fare danni in questo quartiere, potrebbero saltar su casini. Poi via, lo pediniamo e lo sistemiamo al momento giusto.

    Ormai erano prossimi alla locanda, l’insegna recante un circolo lunare nero era bucata da quello che forse era stato un proiettile vagante. Prima di varcare la soglia singolarmente, il capoccia rivolse un’ultima volta la parola alla collaboratrice.

    Hai domande, zuccherino?



    Inizia così il Quest-Training per Pandemonium!
    Il primo aspetto che affrontiamo è il momento tipico del briefing e delle conseguenti domande.

    La spiegazione fornita all’inizio di un’avventura include molto spesso elementi parziali che verranno approfonditi in seguito, e la possibilità di porre domande è molto importante per due motivi.
    Primo, consente d’iniziare a pianificare e concordare con i compagni una strategia prima ancora di tuffarsi nell’azione, oltre a mostrare interesse al QM per la questione sollevata e magari riuscire a scucirgli qualche dettaglio in più.
    Secondo, il momento delle domande iniziali permette d’interpretare il proprio alter-ego e le sue reazioni: potrebbe essere taciturno e poco incline alle richieste, potrebbe ostentare curiosità e una fantasia machiavellica, oppure ancora potrebbe usare scontrosità o provocare con ironia. Tutto ciò può avere risvolti sulla quest fin dai primi turni.

    Detto ciò, a te la palla. :8D:
     
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    Post n° 1

    Un nuovo percorso, una nuova strada, un nuovo obiettivo. Ormai il mio nome tra gli eversori si stava facendo conoscere, nel dimostrarmi elemento affidabile e competitivo: oltre che serio. Le tenebre della notte stavano sostituendo la luce della vitalità, rendendo la città nell’atmosfera sempre più angusta e sinistra che la stessa Merovish simboleggiava. Sguardi malevoli e d’astio da parte di balordi e criminali a inquadrare la mia figura di belva; nel procedere continuo per il nuovo incontro. Il compagno che questa volta mi avrebbe affiancato non era certo il più tranquillo o socievole ma anzi, dimostrava tutto il suo lato corrotto e di follia nel semplice sguardo che avrebbe fissato la mia figura una volta che le nostre persone si sarebbero congiunte. Sicuramente il male, la follia, l’estremo cinismo di sacrificare ogni vita per l’obiettivo designato: e fare del contributo ad affiancarlo, solo un mezzo per arrivare a quello scopo necessario da rendere sempre più l’organizzazione un meccanismo perfetto. Di lui sapevo ben poco, essendo ancora abbastanza estranea ai suoi ragionamenti caotici e non comprendendo quel suo pensiero insano che ad ogni ragionamento lo rendeva l’essere abietto e crudele che fra tutti, primeggiava per il suo cinismo e ingordigia d’ambizione.

    ° Nuovamente lui... eh? °

    Quello sguardo era ancora vivido nel mio ricordo, percependo su di me i rimasugli di quel malessere che mi aveva provato sia psicologicamente sia fisicamente ad incrociare le sue orbite. Non che io fossi un’emotiva o una fragile giovane ma quel singolare sguardo era qualcosa d’aberrante e marcio: rendendo gli attimi di quell’incontro passato,.. profonda agonia. Ritornando però al compito di cui oggi era priorità a prescindere dai miei malesseri, un oggetto mi era stato ordinato di prelevare e far ottenere agli Eversori la proprietà. Una sorta di gingillo dalle peculiarità sconosciute e misteriose, riconoscibile dalla forma di un artiglio d’orato che al momento era in custodia di un individuo all’apparenza irrintracciabile e irraggiungibile: sapendo magistralmente rimanere anonimo e non farsi identificare. Il fatto però di visitare saltuariamente le misere bancarelle dei mercanti aveva dato nell’occhio, palesandosi con un simile oggetto. Non capivo perché un compito che poteva essere eseguito da un singolo, doveva essere coadiuvato dal gerarca per una missione così semplice; una volta però incontratami con lui avrei di certo ottenuto maggiore consapevolezza su ogni dettaglio che riguardava il suo affiancarmi. Il mio procedere tra le sporche vie dei bassifondi – eufemismo – continuava fluentemente nel cercare il preciso vicolo indicatomi da lui per l’incontro che doveva dare ufficialmente inizio al lavoro e al conseguente e obbligatorio successo. Ad un tratto nuovamente quei cento sguardi e la forte percezione di un energia lugubre e sinistra nell’essere dinnanzi a un viottolo di cui mi accingevo a farvi ingresso nella sicura intercettazione di colui che era già li ad attendermi nella sua mastodontica forza spirituale. Infatti, una volta fatto ingresso all’interno dell’ombreggiante e buio angolo stretto, lo trovai. Fermo, impassibile, senza essere caratterizzato da movenze particolari nel vedermi ora li, dinnanzi a lui ma semplicemente lasciando solo che il suo rilassato e pungente fraseggiare desse più delucidazioni sul compito che ci vedeva quel giorno compagni di avventura.

    ° Dev'essere qualcosa di grosso °


    L’inquietudine nuovamente mi assali, per quanto mi sforzassi a stare calma e riflessiva, senza lasciare che l’istinto vincesse sulla ragione. Dovevo immedesimarmi nel mio nuovo ruolo e accettarlo come figura di supporto: nel rendermi conto che era un alleato e non certo uno spauracchio venuto a prendere la mia anima o la coscienza di ragione. Ascoltandolo e cercando di ignorare le mie debolezze d’animo, cominciai ad udire la sua dettagliata informazione sui pezzi mancanti a dissipare i dubbi che dovevano totalmente e completamente rendere il suo intervento un fattore fondamentale e non certo uno scomodo intralcio a complicarmi l’esistenza nelle mie profonde turbe psichiche d’insicurezza e condizionamento.
    Nuovamente quel dannato nomignolo a iniziare la conversazione, quel fottuto appellativo che si era arrogato il diritto di fregiarmi e battezzarmi in quella nuova identificazione di essere selvaggio. Detestavo essere vista come un cane al guinsaglio e non certo un individuo nella sua intellettualità e personalità: solo un animale.

    Come sempre dimostri il tuo sadico umorismo fuori luogo.


    Sentenziai nell’osservalo dopo la squallida battuta che aveva fatto uscire dalla sua bocca, nel semplice intento iniziale di buttare aria dai suoi polmoni per smorzare la tensione e rendere la discussione a suo modo di vedere più piacevole e intrigante.
    Come da informazione precedente al nostro incontro, il monocorno, confermò il fatto che dovessimo collaborare e che lui sarebbe stato il superiore nella cordinazione della strategia per rendere la missione più fattibile nel successo che ci doveva vedere vittoriosi e di conseguenza professionalmente affidabili.

    Mi hanno informato di ciò e non ho problemi a lavorare con te dato che mi ritengo una professionitsta seria ed affidabile di conseguenza: in quanto più esperto in tali lavori seguirò attentamente le tue direttive.


    Successivo a quel primo colloquiare, venne esposto da parte sua uno strano oggetto, una specie di uovo grande come una noce che ora era statico nella sua mano e che aveva attirato la mia attenzione nel capire di cosa si trattasse. Anche tale oggetto come il momentaneo proprietario, emanava una strana aurea, un aurea non piacevole e che provocava un leggera inquietudine nel rimanere nell'area che gli dava la possibilità di produrre quella specifica sensazione di mal'essere. Nello specificare di cosa si trattasse in gradi linee, si soffermò sul fatto che fosse uno strumento di morte e che il suo potere arcano poteva estinguere una specifica vita; anche se specificò che lo strumento non aveva effetto su tutti ma precisamente su un singolo essere che avessere un essenza sincronizzata con l'uovo.
    Lo sciamano eversore volle essere ancora più chiaro, nel sottolineare il fatto che l'utenzile ovale ero sfruttabile nel suo potenziale solo da pochi suoi esimi colleghi della medesima classe: puntualizzando sul fatto che se anche non fosse un esperto, in passato ne aveva fatto già uso così da garantire maggiore sicurezza nel non arrecare troppi danni che potevano sentenziare rischi di portata considerevole.E a questa affermazione il gerarca si collegò al fulcro della questione nel soffermarsi sul motivo per cui entrambi dovevamo cooperare come una squadra puntando il medesimo obiettivo: infatti, l'uovo doveva essere ritorto contro la stessa persona di cui io mi ero messa sulle sue tracce, sfruttando tale oggetto arcano per estinguere la fiamma della sua esistenza e toglierlo di mezzo. Nel dimostare che tale figura era scomoda a molti e l'oggetto in questione che possedeva era di multipla brama per più individui. L'individuo in questione che ci vedeva entrambi sulle sue tracce, come descritto anche dal monocorno, doveva essere una personalità particolare, sicuramente non anonima e da capacità sconosciute che poteva spaventare i datori che avevano ordinato la sua eliminazione con una certa celerità.

    ° Chi sa cosa nasconde in realtà questo tipo... °


    Scoprendo tramite le voci al servizio di Dimitry e della stessa organizzazione, il diavolo pazzo mi informò che la sua ubificazione momentanea era stata rintraccia nel sostare in un locale chiamato la Luna spenta: dove al momento si trovava al suo interno senza essere a consocenza dei guai e i problemi che gli stavano venendo incontro per toglierlo di mezzo e recuperare il materiale al momento in suo possesso. Sicuramente vi era qualcosa di grosso in ballo per muovere oltre alla sottoscritta anche un membro di alto livello come Bid'daum e che aveva deciso di intervenire lui stesso in prima persona per porre fine al problema e ottenere lo strumento tanto bramato dai datori di lavoro. Conoscevo la sua potenza, sapevo quanto fosse abile e fatale e per questo, le prime domande su quanto fosse complicato il lavoro che apparentemente doveva essere un gioco da ragazzi, mi frullavano in testa capendo che in gioco c'era molto di un semplice lavoro da gregario o recluta come meglio mi si voleva definire. Il notro moto cominciò ad attivarsi nell'incamminarci verso il luogo specifico che doveva farci trovare la gallina dalle uova d'oro: mentre continuando nelle sue istruzioni, questa volta il gerarca, specificò la mia parte che dovevo fare coadiuvata ovviamente dal suo talento nell'utillizare lo strumento che teneva fra le mani. Individuamento, raggiro e pedinazione - sarebbero stati alla base della strategia per farlo uscire allo scoperto e darci la possibilità di usare la potente arma lontano da altri presenti e con il favore di mancanza di testimoni per effettuare un lavoro pulito e senza dare nell'occhio. Il tutto terminò in fine con una delle sue squallide battute sul definirmi al pari di una di quelle donnette tutta sensibilità che si scioglievano per uno stupido complimento: la cosa mi faceva urtare alquanto.

    Gradirei che tu mi chiamassi semplicemente Nadine. Mi infastidice questo tuo atteggiamento melenzo e fuori luogo. Comunque, a parte questa breve parantesi... vorrei sapere se oltre a questo oggetto, il tipo in questione ha qualche altro particolare caratteristico che renda la sua individuazione più semplice.




    ~ Abilities and Equipment.
    « Il potere della distruzione scorre fluente in me. »

    Mana: 110%
    Mente: Pronta
    Fisico: Illesa

    Consumi Tecniche:



    Armatura: 1 pnt. Le Claymore indossano un'uniforme simile a quella da combattimento romana, con uno stile d'art d'eco.È formata da 2 pezzi di colore grigio chiaro, con un colletto di soluto sul nero con i bordi bianchi con sopra il simbolo delle Claymore vicino alla gola. Sopra la parte superiore di questa, vi sono più pezzi di armatura metallica: stivali brillanti, leggermente tallonati, polsiere(avanbracci), protezioni per le spalle, e una particolare gonna fatta di metallo. Infine, indossano un mantello grigio corto, sebbene la versione maschile della corazza non lo abbia. Alcune Claymore possono avere alcune modifiche alle loro uniformi per adattarle alle loro abilità particolari...

    Spada Claymore: 1 pnt. La Claymore è la tipica arma della guerriere dell'Organizzazione. In scozzese il termine significa "Grande Spada". Le guerriere sono chiamate Claymore dalla gente comune proprio in virtù di questa spada. Ogni spada ha sulla base della propria impugnatura il simbolo della Claymore a cui appartiene. Le "Claymore" sono spade larghe a doppia lama dal peso sconosciuto e con impugnature affilate. Nessuna Claymore è stata mai distrutta e neppure danneggiata,fatto che fa dedurre la loro presunta indistruttibilità. È raro vedere una Claymore senza la sua spada, la quale viene utilizzata non solo per combattere, ma anche per tagliare legna da ardere e cacciare. Le Claymore sono solite riposare dopo aver conficcato la spada nel terreno ed essercisi appoggiate. Quando una Claymore muore,la sua spada viene conficcata nel luogo di sepoltura per identificare la defunta. le Claymore di solito posseggano una sola spada, alcune Claymore particolarmente forti ne utilizzano due. La seconda spada di solito apparteneva ad una amica morta dell'utilizzatrice.. Passiva: Indistruttibilità spada. 5 pnt
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    Cautela
    Combattere sfruttando lo Yoki è un abilità che costa molte energie, che nel mondo di Endlos viene definito mana. Per questo, Nadine è stata donata della possibilità di avere una maggiore riserva energetica, potendo così resistere maggiormente dove altri invece cadrebbero ormai allo stremo di energie gestite in malo modo, e che li vedrebbe di fatto spacciati. In termini di gioco, questa passiva gli consente di avere un 10% in più rispetto alla normale quantità di Mana che solitamente ogni essere ha a disposizione. 5 pnt

    Occhio Divino Bloccata
    Nadine è una guerriera dotata di uno Yoki spaventoso, capace di leggere il flusso di energia che alberga nel corpo dei suoi avversari, riuscendo in questo modo a prevedere attendibilmente ogni loro movimento.
    valida solo per i movimenti e gli attacchi fisici
    Passiva. 5 pnt


    Rigenerazione del Corpo Bloccata
    Questa è un'abilità generica, posseduta da tutte le Claymore. E' più accentuata ed efficacie nelle Claymore di difesa e consiste nella rigenerazione delle parti del corpo mancanti e danneggiate. Nel caso delle Claymore di attacco questa abilità risulta essere meno presente, ma consente comunque la rigenerazione, anche se in tempi piuttosto lunghi, rispetto alle guerriere di difesa, che riescono a rigenerarsi quasi all'istante.
    [Passiva di rigenerazione] Only Gdr 5 pnt

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    Era infastidita, la piccolina.
    Poverina, era una schifosa bestia e voleva veder riconosciuta la sua buccia umana, come biasimarla?

    Alla frontiera dello Yuzrab nessuno ti ha spiegato che qui sotto finisce ogni umanità?

    La sua voce dirompente sembrava riecheggiare attraverso i biechi sguardi che filtravano dalle imposte abbassate, saltando da una macchia di sangue rappreso ad un osso smangiucchiato poco distante, raccogliendo al suo passaggio tutto ciò che disumano erano stipato nei cunicoli della Tana.

    Beh, benvenuta all’inferno, Nadine.

    La mano diabolica s’aprì col palmo rivolto verso l’alto, nel gesto d’indicare l’ambiente malavitoso circostante. L’espressione satanica del nostro non faceva presagire alcuna intenzione di ostentare buona creanza o – ancora peggio – rispetto per l’ultima arrivata.

    Fai quello che ti dico, e non perderai nessun pezzo per strada.

    E forse non si riferiva solo ai pericoli che permeavano quelle grotte: quel deviato sarebbe stato capace di tagliuzzare la subordinata per qualunque inadempienza, era intuibile del suo sguardo pungente.

    Del bersaglio si sa davvero poco: si vocifera che faccia sparire le persone, schiavi soprattutto. Adesso entra e non fare cazzate, tieni un basso profilo e pensa a qualcosa per isolare l’obiettivo.

    La Claymore avrebbe poi varcato la soglia della bettola, scoprendo al suo interno un ambiente squallido e sporco, occupato solo da una decina di avventori. Di questi, uno soltanto era da solo, seduto al bancone e intento a trangugiare da una bottiglia parecchio malsana. Gli altri erano disposti per i tavoli del postaccio, intenti in chiacchiere sguaiate e – una volta comparsa la procace Nadine – questi non si sarebbero risparmiati commenti sghignazzati e occhiate bramose che non lasciavano spazio alla fantasia.
    Non si sarebbero sorpresi invece della spada che recava con sé, e perché avrebbero dovuto?

    A Merovish era quasi un reato girare non armati.

    Lei avrebbe notato che ognuno brandiva – chi con due mani per facilitare il fluire di liquidi vischiosi, chi con una sola mano e con velata disinvoltura – una bottiglia contenente qualche intruglio, escluso un tipo smilzo che si trovava seduto insieme ad un paffuto briccone, che invece sorseggiava lievito di Wyrm. Sentì pure una voce roca provenire dal tavolo in fondo, e gli parve di udire l’accento del nord nella zona più rumorosa della bettola. Il barista, visibilmente scazzato e in guardia, ogni tanto tirava qualche bestemmia giù per le scale, che probabilmente conducevano al magazzino degli alcolici, forse indirizzandole ai garzoni svogliati.
    Nessuno attirò particolarmente l’attenzione della guerriera, era tutta feccia nella media, priva di qualsivoglia aura malsana. Forse era il caso di dubitare della segnalazione delle Voci?

    Di posti liberi ce n’erano parecchi, sia ai tavoli già occupati, sia al bancone, proprio di fianco al solitario bevitore. Qualche minuto dopo sarebbe entrato anche Bid’daum, e qualche avventore riconobbe il mezzo diavolo in questione, interrompendo la bevuta per sganciare un veloce commento al compare di tavolata. Il nostro si mosse verso il bancone, ignorando completamente la sottoposta, lasciando dietro sé una volatile scia di disagio; si sarebbe dunque seduto lontano da tutti, ordinando anch’egli qualche mistura alcolica senza fare apparentemente nient’altro.
    Ma Nadine sapeva che gli sforzi del Gerarca erano volti all’attivazione del delicato artefatto – nascosto nel taschino – , grazie anche alla vicinanza empatica dell’anima bersaglio, che avrebbe sicuramente risvegliato l’Anti-anima.

    Essendo catalizzate le attenzioni del superiore, era compito della sola Belva il ritrovamento del bersaglio. Ma era davvero lì dentro? E chi poteva essere?



    Buon utilizzo della possibilità di porre domande, anche se la richiesta mossa da Nadine è piuttosto ordinaria. Per quanto riguarda il post, un solo appunto: ogni tanto i periodi appaiono privi di punteggiatura e perciò poco naturali, ti consiglio di fare particolare attenzione e di utilizzare qualche virgola in più.

    Ora è il momento d’imparare qualcosa sulle fasi investigative!
    In generale, nelle quest a sfondo investigativo si richiede capacità di analisi e inventiva da parte del player: il giocatore deve cogliere gli indizi sparsi dal QM all’interno dello scritto, saper dedurre conseguenze e implicazioni degli elementi osservati e infine saper formulare ipotesi, sia per escludere elementi dalle indagini (e quindi restringere il campo), sia per identificare i collegamenti chiave della scena da indagare.
    In soldoni, bisogna mostrare concretamente (senza però dilungarsi eccessivamente) il ragionamento del personaggio – non dell’utente, quindi evita il metagame con tutto te stesso! –, bisogna inoltre agire in modo furbo e coerente con le constatazioni effettuate.

    Solitamente sono apprezzate le azioni (tecniche, sfruttamento di passive, azioni fisiche) volte a raccogliere qualche indizio in più.
     
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    Post n° 2

    Mediante una delle sue prosaiche citazioni del demone dall’unico corno, mi rammentò che in tal posto immerso nel deserto, l’inferno era cosa certa e che nulla tralasciava spazio a comportamenti equilibrati o consoni: tipico di un tipo come lui, essenzialmente tipico di chi fa della violenza la sua ragione di vita. Certo, anche io non ero una tipa essenzialmente equilibrata ma oltre ad uccidere e dilaniare, cercavo anche di farmi una vita normale nel cercare diletti che andassero oltre le uccisioni e gli stermini. Il ricordarmi il fattore che non fossi totalmente umana, era come la fastidiosa zanzara che cercava più di una volta di poggiarsi sulla rosea carne per succhiarne il sangue: sempre in quel gesto infinito dallo stesso obiettivo snervante. Così anche lui, come la zanzara, continuava imperterrito nella sua azione asettica e fredda di trattarmi come la bestia che ormai si era identificata nella sua volgare mente di degenerato. Che tipo quel Bid, senza dubbio il perfetto elemento che può essere a capo di un progetto votato alla distruzione e al macello: come d'altronde, egli stesso era una creatura distruttrice nel suo egocentrismo. Non che alla fine me ne fregasse più di tanto del disprezzo nel mio essere ibrido, ma il suo volermi far dottrina, quello sì che mi mandava fuori dei gangheri. Tipi così né avevo conosciuto ad iosa; facenti parte di quell’organizzazione schiavista, che come gli eversori, svolgeva il minuzioso compito di controllare ogni cosa e collegare trame già studiate e architettate, nel dictat di un destino prescelto da una società oligarchica.

    ° Sempre le solite abitudini... Nadine °

    Era sicuramente un folle ma un folle molto furbo, nel saper muoversi attentamente senza lasciare nulla al caso; usando quello stesso talento per dare istruzioni dettagliate ai suoi esimi sottoposti, nel calcolare preventivamente ogni dettaglio e situazione. Tutto quindi aveva un soggetto già scritto, con una scenografia già studiata e una trama ben impostata. Ora non rimaneva altro che interpretare il peronaggio, nell’azione di interagire e fare il mio ingresso fra criminali e degenerati ma prima di ciò, mi rammentò il compito di cui ero stata investita, nel dover risolvere la questione senza animare sospetti o lasciare prove a scomodi testimoni. L’unica notizia in più che mi pervenne dal monocorno, riguardava l’indiscrezione non da poco che il tipo in questione si divertiva a far sparire la gente, essendo ancora più motivato se tali vittime erano persone private della libertà: schiavi. Un tipo, il gerarca, che rispecchiava il compulsivo perfetto, senza mai rischiare nel lasciare fluire una situazione ma essenzialmente nel avere tutto seguendo un copione già scritto: fai questo Nadine, fai quello, comportati così e rispondi in questo modo. Il confronto tra la vecchia vita e la nuova non sembrava poi avere dei margini di differenza; avendo sostanzialmente sempre delle persone megalomani al comando: che facevano del loro maniacale controllo, il meccanismo principale ed essenziale dello strumento perfetto.



    Nel rammentarmi il mio compito e zittirmi, la recita era dunque andata in scena, nel successivo mio ingresso all’interno di quel posto che non era poi tanto differente dalla Quinta Bolgia. Squallore e cattiva igiene era sempre ciò che accomunava ogni locale di Merovish: anche perché la stessa città era una pattumiera. I soliti commenti fuori luogo nel indicare la venuta di un’apparente e inerme fanciulla o quasi; in quel maschilismo ramificato che faceva di tale gente più simili a dei primati che a degli esseri senzienti e di doti intellettive. L’afferrare la mia spada e tranciare ognuna di quelle teste, era un istinto pulsante che mi faceva lottare con quella forza d’animo di saper mantenere l’auto controllo e la fermezza, nel dimostrarmi più astuta di loro e lasciare tutto al caso. Il semplice sorriso ironico nel fissare ognuno, fu alla fine la mia reazione nel fare le dovute valutazioni e primi ragionamenti, per cercare di individuare il prima possibile ciò che mi interessava. Le fottute parole di Bid’daum riecheggiavano nella mia testa come un disco rotto, a rimembrarmi ancor di più l’essenzialità della mia recita e del saper interpretare un compito preciso: senza esasperare ogni avvenimento di lì a seguire. L’osservare i loro strumenti era quasi ironico, nel chiedermi se davvero sapessero usare armi da lotta, o più semplicemente era solo il pavoneggiarsi per recitare la parte dell’uomo di ventura dall’aria maledetta: che faceva della sopravvivenza il suo pane quotidiano.

    ° Mi sembra tutto così monotono e qualunquista °

    Il primo individuo che inquadrai immediatamente e che nel semplice intuito dimostrava tale scelta automatica e convincente, era il suo stare isolato nel non socializzare ma rendersi elemento singolo dedito al suo momento di svago nell’ingurgitare qualcosa. Certo, lo stare solo era un sospetto attendibile ma il dirigermi immediatamente verso quell’individuo, poteva dimostrarsi anche un pessimo e mal studiato elemento di valutazione. Il secondo… era un tizio smilzo ma che non sembrava insospettirmi più di tanto; nella sua figura qualunque a intraprendere conversazione con un tipo contrariamente a lui molto grasso: in quel caso, era molto più difficile l’identificazione e sicuramente il rischio di far saltare la copertura era una probabilità molto alta. Un terzo individuo invece, mi attirò particolarmente nella cadenza della voce: precisamente del suo accento totalmente diverso dagli altri presenti all’interno della sala. L’accento era una buona motivazione, in quanto non appartenere a Merovish agevolava le cose su una teoria più attendibile: non avendo dimora fissa ma usando essenzialmente la città come fucina per i suoi affari. Forse fra i tre, quel tipo dall’accento particolare rispecchiava l'identikit della gallina dalle uova d’oro e arrivare al nocciolo della questione. Alla fine dovevo pure iniziare da qualcuno e quel tipo mi sembrava il più probabile ad essere l’elemento indiziato per risolvere il rebus e arrivare ad uno sviluppo interessante. Così, senza perdere altro tempo e incamminarmi verso chi mi insospettiva maggiormente, mi avvicinai e con aria affabile e posando una mano sul tavolo, m’immedesimai nella donna provocante che cerca compagnia.
    Nel mentre io mi dedicavo a tale azione persuasiva, il gerarca aveva fatto il suo ingresso tra gli sguardi e il silenzio momentaneamente calato per il suo volto conosciuto: dimostrandosi la classica figura che incuteva timore o forse solo astio.

    Ei bel tipo, offriresti qualcosa da bere a questa donna tutta sola? Ti dispiace se mi siedo?




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    Fisico: Illesa

    Consumi Tecniche:



    Armatura: 1 pnt. Le Claymore indossano un'uniforme simile a quella da combattimento romana, con uno stile d'art d'eco.È formata da 2 pezzi di colore grigio chiaro, con un colletto di soluto sul nero con i bordi bianchi con sopra il simbolo delle Claymore vicino alla gola. Sopra la parte superiore di questa, vi sono più pezzi di armatura metallica: stivali brillanti, leggermente tallonati, polsiere(avanbracci), protezioni per le spalle, e una particolare gonna fatta di metallo. Infine, indossano un mantello grigio corto, sebbene la versione maschile della corazza non lo abbia. Alcune Claymore possono avere alcune modifiche alle loro uniformi per adattarle alle loro abilità particolari...

    Spada Claymore: 1 pnt. La Claymore è la tipica arma della guerriere dell'Organizzazione. In scozzese il termine significa "Grande Spada". Le guerriere sono chiamate Claymore dalla gente comune proprio in virtù di questa spada. Ogni spada ha sulla base della propria impugnatura il simbolo della Claymore a cui appartiene. Le "Claymore" sono spade larghe a doppia lama dal peso sconosciuto e con impugnature affilate. Nessuna Claymore è stata mai distrutta e neppure danneggiata,fatto che fa dedurre la loro presunta indistruttibilità. È raro vedere una Claymore senza la sua spada, la quale viene utilizzata non solo per combattere, ma anche per tagliare legna da ardere e cacciare. Le Claymore sono solite riposare dopo aver conficcato la spada nel terreno ed essercisi appoggiate. Quando una Claymore muore,la sua spada viene conficcata nel luogo di sepoltura per identificare la defunta. le Claymore di solito posseggano una sola spada, alcune Claymore particolarmente forti ne utilizzano due. La seconda spada di solito apparteneva ad una amica morta dell'utilizzatrice.. Passiva: Indistruttibilità spada. 5 pnt
    34xqpth

    Cautela
    Combattere sfruttando lo Yoki è un abilità che costa molte energie, che nel mondo di Endlos viene definito mana. Per questo, Nadine è stata donata della possibilità di avere una maggiore riserva energetica, potendo così resistere maggiormente dove altri invece cadrebbero ormai allo stremo di energie gestite in malo modo, e che li vedrebbe di fatto spacciati. In termini di gioco, questa passiva gli consente di avere un 10% in più rispetto alla normale quantità di Mana che solitamente ogni essere ha a disposizione. 5 pnt

    Occhio Divino Bloccata
    Nadine è una guerriera dotata di uno Yoki spaventoso, capace di leggere il flusso di energia che alberga nel corpo dei suoi avversari, riuscendo in questo modo a prevedere attendibilmente ogni loro movimento.
    valida solo per i movimenti e gli attacchi fisici
    Passiva. 5 pnt


    Rigenerazione del Corpo Bloccata
    Questa è un'abilità generica, posseduta da tutte le Claymore. E' più accentuata ed efficacie nelle Claymore di difesa e consiste nella rigenerazione delle parti del corpo mancanti e danneggiate. Nel caso delle Claymore di attacco questa abilità risulta essere meno presente, ma consente comunque la rigenerazione, anche se in tempi piuttosto lunghi, rispetto alle guerriere di difesa, che riescono a rigenerarsi quasi all'istante.
    [Passiva di rigenerazione] Only Gdr 5 pnt

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    Edited by °PaNdEmOnIuM° - 7/5/2013, 05:32
     
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    L’arrivo dell’avvenente Nadine colpì il cliente straniero.
    Questo non fece resistenza all’accomodarsi della Claymore, la quale avrebbe notato che il tavolo era occupato da un gruppetto di tre persone, oltre a lei. Uno era ovviamente l’uomo puntato dall’analisi mentale, un altro era intento a far baccano con il terzo, completamente ubriaco. L’arrivo della bionda fu accolto da cotali parole, proferite con lieve accento settentrionale.

    Ma certo, bellezza. Poi mi ricambierai la cortesia...
    Cosa ti ordino?


    Il suo aspetto non aveva niente di sospetto, e sulle mani non c’era traccia di alcun manufatto dorato.
    Ma prima di poter riflettere ancora un po’, l’ubriacone si fece più vicino, totalmente stordito dai fiumi di alcool che aveva ingerito. Si rivolse alla giovane in tono confuso, quasi preoccupato.

    Ehi, tu... tu mi sembri sveglia. (Hic!)
    Puoi leggere questo...?


    Avvicinò una bottiglia vuota, etichettata come PixieLot. Forse lei non ne era a conoscenza, ma quel liquore di pessima qualità era prodotto dai folletti. Per rifilare nelle bettole quella schifezza, avevano escogitato un’arguta trovata: ogni etichetta recitava un indovinello che, se risolto, tramutava il vetro vuoto in un sonante rimborso in denaro della bevuta. Sfortunatamente per la risma dei bevitori, queste richieste criptiche erano davvero ardue da affrontare una volta brilli, perciò il tipaccio chiedeva l’aiuto di una mente lucida. Sull’etichetta era lampante questo sibillino indovinello.

    Se mi leggi, ti sorreggi,
    e con gli amiconi frattanto vaneggi,
    ma trovo irritante e altero
    dover aspettare un mese intero,
    per ricevere denari dal saccoccio nero.
    Tanto meglio funambular sul ciglio
    d’un burrone, tra solido e periglio,
    e se posar mi farai senza scompenso
    a diritto otterrai il tuo compenso.


    Tipico degli enigmi: l’iscrizione parlava in prima persona, e intrecciava parole per sviare la ragione.
    Ma cosa si doveva fare per attivare il magico rimborso?

    Intanto il Kuthiano se ne stava sulle sue, senza nemmeno guardare ciò che faceva la sottoposta. O almeno così pareva... perché lui in realtà seguiva ogni azione, ogni svolazzo di fiaschi o risata sguaiata.
    E con sé aveva un incubo nichilente, creato per distruggere un sol vivente.



    L’analisi del tuo post precedente è stata buona, anche se credo che ti sia sfuggito un piccolo indizio che avevo nascosto nel testo.

    Comunque sia, è arrivato il momento dell’indovinello!
    Capita in alcune quest di trovarsi a fronteggiare enigmi di ogni sorta: dalle probabilità matematiche, al gioco dei bugiardi, fino a quesiti testuali. Anche qui, un buon QM dovrebbe fornire tutti gli elementi per giungere alla soluzione, sta al player elaborarli (in compagnia degli altri avventurieri, magari).
    Ora decidi tu se aiutare l’ubriaco o meno, cercando di capire cosa ti sta chiedendo la bottiglia :3
     
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    Post n° 3


    Quello che prendi tu dolcezza!

    Tipico degli uomini ragionare più col membro che con il cervello, in quella scena di tracotanza al pari di un pavone a farsi splendido davanti il branco: la mia messa in scena sembrava aver ottenuto credibilità, nel mostrarmi avvenente all’intuizione, e far si che la libido soffocasse la diffidenza. Un branco di stupide scimmie rozze e rustiche, nella loro forza di gruppo che gli dava “apparentemente” sicurezza nel fare comunella. Il mio sguardo superficialmente emotivo, fissava il tipo che poteva darmi sospetto e di conseguenza, risultare il ricercato che tanto stava a cuore – soprattutto delle tasche – degli uomini potenti; Il soggetto in questione, acconsentire a condividere lo spazio, in quella frase lasciva di ottenere il suo compenso in natura per la sua “gentile” offerta di offrirmi qualcosa da bere. Molto scaltro, o semplicemente preda sbagliata? Il rimuginare del mio dubbio invadeva il riflettere, in una momentanea insicurezza di convinzione: ormai la recita era stata innescata, e la curiosità di vedere il risultato dell’opera, era in ogni caso utile nel capire se fosse un semplice buco nell’acqua, o magari la pista giusta.



    Allora… che ci fa un bel tipo come te a Merovish?

    Domandai fissandolo intensamente nelle orbite, cercando di trasmettere interesse nel mostrarmi incuriosita di quel fascino straniero che poteva spingere una comune cittadina a provare attrazione.


    Dal tuo accento si direbbe che non sei originario della città: cosa ti spinge quindi, a sostare in una topaia come questa? Affari o semplice turismo?

    Domande molto vaghe a non farlo sentire a disagio e guardingo sul mio interrogatorio, che nella superficialità apparente doveva sembrare solo la conversazione che una bella ragazza cercava d’imbastire per rompere il ghiaccio.
    Nel mentre conversavo concentrata al massimo, lo stupido di fianco, palesemente ubriaco, interrompeva il mio lavoro nel chiedermi supporto a leggere una stupida frase su di una bottiglia: avrei tanto voluto estrarre la spada e mozzargli il capo nel suo essere invasivo e molesto, ma l’abilità di un attore sta nel amalgamarsi completamente alla scenografia del contesto.

    Vediamo un po’!?

    Afferrai la bottiglia incurvando le labbra in un sottile sorriso, facendo così credere che fossi abbastanza socievole da farmi andare bene anche le mezze avance di un patetico alcolizzato.
    Immergendomi attentamente nella lettura, cominciai a ben riflettere sui possibili indizi che erano celati in quel linguaggio aulico. Non era semplice, il fattore del fraseggio cercava di confondere in quei collegamenti di rime a filastrocca, che portavano automaticamente a studiare le frasi specifiche, rispetto più l’intero discorso che sembrava senza senso. Bisognava fare una semplice cosa, analizzare il contenuto per ogni verso e dargli un significato pratico.
    "se mi leggi ti sorreggi" il primo versetto poteva riferirsi al fatto che, se si riusciva a leggere l'etichetta si era ancora lucidi dopo la bevuta.
    "e con gli amiconi frattanto vaneggi", immaginavo poteva intendere che da ubriaco si facesse lo scemo con i compagni di bevuta in preda ai fumi dell'alcool.

    ° Guarda un pò se devo stare appresso a un decerebrato °

    "ma trovo irritante e altero dover aspettare un mese intero, per ricevere denari dal saccoccio nero." hmmm...perchè un mese? Poteva essere retorico, intendendo forse, che i prezzi erano troppo cari per le misere tasche dei frequentatori.
    "Se posar mi farai senza scompenso a diritto otterrai il tuo compenso" se posavi la bottiglia senza romperla, ottenevi il rimborso.
    “Tanto meglio funambular sul ciglio d’un burrone, tra solido e periglio," poteva voler esprimere semplicemente quello che c'era scritto, oppure intendeva dire che un ubriaco sul tavolo rischia di far cadere le bottiglie.
    "il saccoccio nero!” beh… eravamo a merovish: immaginavo si potesse riferire alla disonestà globale del posto nero, quindi, poteva indicare che i soldi sono frutto di azioni illegali, ma questa era più una mia interpretazione personale.

    Mi ci volle qualche minuto per interpretare una simile teoria, nel perdermi in quella lettura al pari di una bambina che leggeva un libro di favole, ma sembrare credibile era fondamentale: si sa… che una donna ha un cervello più fine di un uomo, figuriamoci di un maschio sbronzo e maleodorante.
    Alzando nuovamente la testa, e cercando di fissare lo sguardo annebbiato e inebetito di quel tizio patetico, posai la bottiglia sul tavolo e dando la mia interpretazione, cercare di spiegarmi elementarmente al cazzone.

    Penso che la filastrocca intenda dire questo:
    Visto che se mi stai leggendo sei ancora in te, e io mi sono rotto di aspettare che paghi, posa la bottiglia tenendola al sicuro e non rompendola, e avrai il tuo compenso a causa della pessima qualità dell'intruglio.




    ~ Abilities and Equipment.
    « Il potere della distruzione scorre fluente in me. »

    Mana: 110%
    Mente: Ben concentrata
    Fisico: Illesa

    Consumi Tecniche:



    Armatura: 1 pnt. Le Claymore indossano un'uniforme simile a quella da combattimento romana, con uno stile d'art d'eco.È formata da 2 pezzi di colore grigio chiaro, con un colletto di soluto sul nero con i bordi bianchi con sopra il simbolo delle Claymore vicino alla gola. Sopra la parte superiore di questa, vi sono più pezzi di armatura metallica: stivali brillanti, leggermente tallonati, polsiere(avanbracci), protezioni per le spalle, e una particolare gonna fatta di metallo. Infine, indossano un mantello grigio corto, sebbene la versione maschile della corazza non lo abbia. Alcune Claymore possono avere alcune modifiche alle loro uniformi per adattarle alle loro abilità particolari...

    Spada Claymore: 1 pnt. La Claymore è la tipica arma della guerriere dell'Organizzazione. In scozzese il termine significa "Grande Spada". Le guerriere sono chiamate Claymore dalla gente comune proprio in virtù di questa spada. Ogni spada ha sulla base della propria impugnatura il simbolo della Claymore a cui appartiene. Le "Claymore" sono spade larghe a doppia lama dal peso sconosciuto e con impugnature affilate. Nessuna Claymore è stata mai distrutta e neppure danneggiata,fatto che fa dedurre la loro presunta indistruttibilità. È raro vedere una Claymore senza la sua spada, la quale viene utilizzata non solo per combattere, ma anche per tagliare legna da ardere e cacciare. Le Claymore sono solite riposare dopo aver conficcato la spada nel terreno ed essercisi appoggiate. Quando una Claymore muore,la sua spada viene conficcata nel luogo di sepoltura per identificare la defunta. le Claymore di solito posseggano una sola spada, alcune Claymore particolarmente forti ne utilizzano due. La seconda spada di solito apparteneva ad una amica morta dell'utilizzatrice.. Passiva: Indistruttibilità spada. 5 pnt
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    Cautela
    Combattere sfruttando lo Yoki è un abilità che costa molte energie, che nel mondo di Endlos viene definito mana. Per questo, Nadine è stata donata della possibilità di avere una maggiore riserva energetica, potendo così resistere maggiormente dove altri invece cadrebbero ormai allo stremo di energie gestite in malo modo, e che li vedrebbe di fatto spacciati. In termini di gioco, questa passiva gli consente di avere un 10% in più rispetto alla normale quantità di Mana che solitamente ogni essere ha a disposizione. 5 pnt

    Occhio Divino Bloccata
    Nadine è una guerriera dotata di uno Yoki spaventoso, capace di leggere il flusso di energia che alberga nel corpo dei suoi avversari, riuscendo in questo modo a prevedere attendibilmente ogni loro movimento.
    valida solo per i movimenti e gli attacchi fisici
    Passiva. 5 pnt


    Rigenerazione del Corpo Bloccata
    Questa è un'abilità generica, posseduta da tutte le Claymore. E' più accentuata ed efficacie nelle Claymore di difesa e consiste nella rigenerazione delle parti del corpo mancanti e danneggiate. Nel caso delle Claymore di attacco questa abilità risulta essere meno presente, ma consente comunque la rigenerazione, anche se in tempi piuttosto lunghi, rispetto alle guerriere di difesa, che riescono a rigenerarsi quasi all'istante.
    [Passiva di rigenerazione] Only Gdr 5 pnt

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    Edited by °PaNdEmOnIuM° - 12/5/2013, 09:21
     
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    Alle suadenti parole di Nadine, l’avventore nordico sorrise compiaciuto, pensando di avere già in pugno quella pupattola.

    Ehi, facci due Chelk!

    Gridò al barista, attirando così l’attenzione di tutta la clientela.

    Son qui per lavoro, creditori, gente di merda... Ma io non mi sono ancora presentato! Sono Earl, e tu come ti chiami, bellezza?

    Anche Bid’daum risalì con lo sguardo al proprietario di quella voce, e vide chiaramente come la sottoposta fosse alle prese anche con un ubriacone. Digrignò i denti in automatico, pensando che la spadaccina si stesse calando troppo nella parte e stesse perdendo di vista la sua missione. Poi volse la testa - soffocando un'imprecazione - e tornò a sorseggiare dal suo boccale, mentre mentalmente recitava formule di un’antica lingua dimenticata, cercando di far collidere le frequenze interne dell’Anti-anima: gli parve di percepire un flebile sussulto all’interno dell’oggettino, probabilmente la vicinanza col bersaglio naturale aveva punzecchiato la struttura magica interna.

    Nel frattempo, al tavolo dello straniero la Claymore posava il vetro incantato, comunicando il suo verdetto al fetido pupazzo perso nei fumi dell’alcool. Qualcosa di simile ad un grugnito giunse in risposta, e lo stordito afferrò malamente la bottiglia per riporla nei pantaloni, in una posizione assai ridicola.

    Il viscido settentrionale che la bionda aveva abbordato osservò divertito la scenetta, ed esordì con un commento.

    Mi piacciono le ragazze sveglie.

    Solo in seguito, con la coda dell’occhio Nadine avrebbe notato un brusco movimento al tavolo dello smilzo e del panzone: un parassita aggressivo era sbucato fuori da un foro del tavolo, saltando verso il collo del magrolino, che aveva reagito di riflesso ritraendo entrambe le mani per proteggersi.

    La guerriera poté distinguere solo un baluginio dorato al muoversi di quelle mani.
    Poi l’insetto ripugnante cadde al suolo, morto.



    L’analisi dell’indovinello è stata fatta con criterio, tuttavia la risposta fornita non è stata quella che avevo pensato io come soluzione. Forse sono stato troppo criptico XD

    Comunque sia, esaurita la breve parentesi riguardante gli enigmi, la situazione si evolve nella bettola. Decidi come agire e che approccio adottare: si può essere irruenti e diretti, cauti e osservatori, ecc... Dipende sempre dall’interpretazione del personaggio e dall’analisi della situazione da affrontare.

    La domanda chiave è sempre: cosa farebbe veramente il mio alterego?
     
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    Anti You Post Numero 4


    Narrato | Parlato | ° Pensato °


    Un tipo qualunque: non sembrava proprio nascondere nulla di sospetto, sembrando solo uno delle tante mezze calzette che approdavano a Merovish per lavori sporchi. Intanto il tipo ebro a cui avevo dato la mia lettura della filastrocca, non sembrò essere soddisfatto della mia interpretazione, afferrando di seguito la bottiglia dopo un grugnito e rimettersela nei pantaloni. Sembrava essere una situazione dannatamente normale, una di quelle tante rimpatriate di vecchi amici a perder tempo nell’ozio di fumi d’alcol e battute scadenti: molto probabilmente avevo preso un granchio, e di quelli anche belli grossi. L’unica cosa che avevo ottenuto in tutto quel interrogatorio velato, era il nome del tipo e la sua abbastanza dichiarata attrazione carnale verso la mia sensuale figura: come si metteva adesso?

    Dannati compiti a cui non ero abituata, non essendo certamente la migliore nel campo dell’indagine, e che senza dubbio tale ruolo sarebbe stato di certo meglio inquadrato nella figura del lampo: Dimitry il Russo. Ovvio che non potevo sciogliermelo di dosso con un semplice cambio di idea, doveva essere convincente il mio modo di sottrarmi alle sue avance abbastanza dirette: indagare era un’arte abbastanza sottile, dove le trame potevano incrociarsi in poco tempo, e far risultare ciò che sembrava irrilevante, al contrario bisognoso. Nel mentre continuavo la mia recita, facendo finta che pendessi dalle sue labbra, una scena abbastanza insolita venne osservata per qualche breve istante con la coda dell’occhio; stare attenta ad ogni dettaglio era una delle prime lezioni che ci venivano impartite nell’organizzazione, avendo occhi anche dietro la nuca osservando la scenografia nel suo completo, e non solo in un unico dettaglio.

    Un gesto insolito venne effettuato dal tipo smilzo al tavolo con l’altro individuo dalle dimensioni più consistenti: una delle figure che inizialmente avevo valutato non prioritaria nel dirigermi inizialmente verso di loro, ma che da un dettaglio abbastanza rilevante, aveva cambiato drasticamente l’ordine di selezione di chi balzasse ai miei occhi come l’eventuale sospetto. Nel riflesso dei suoi arti a difendersi da qualcosa, un luccichio temporaneo aveva reso quella situazione interessante, in una tonalità dorata, una colorazione troppo specifica per non accentrare il mio interesse ora su di lui.

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    Girando la testa nel momentaneo interesse del nuovo e improvviso avvenimento che aveva catturato la mia attenzione, notai un dettaglio ancora più curioso.
    La cosa particolare che ancor di più era balzata ai miei occhi nel vedere meglio la scena, si evidenziava nel fatto che dopo essersi difeso, una strana creatura era ora riversa e priva di vita a terra. Ora, se due indizi fanno una prova, troppi elementi vi erano adesso disponibili per analizzare nuove prospettive, e spostare le mie indagini verso quell’individuo apparentemente troppo ordinario.

    Ma che diavolo!? Scusami un attimo.

    Alzandomi di scatto e dirigendomi verso di lui, m’immedesimai nella figura di buon samaritano per sincerarmi delle sue condizioni.

    Ei amico stai bene? Ho visto la scena, sei stato fortunato, quel tipo di creatura è mortalmente letale avendo in corpo un potente veleno.
    Nadine no Claymore


    ● Mana: 110%

    ● Satus Fisico: Ottimale

    ● Status Mentale: Abbastanza Interessata

    ● Abilità:

    Armatura: 1 pnt. Le Claymore indossano un'uniforme simile a quella da combattimento romana, con uno stile d'art d'eco.È formata da 2 pezzi di colore grigio chiaro, con un colletto di soluto sul nero con i bordi bianchi con sopra il simbolo delle Claymore vicino alla gola. Sopra la parte superiore di questa, vi sono più pezzi di armatura metallica: stivali brillanti, leggermente tallonati, polsiere(avanbracci), protezioni per le spalle, e una particolare gonna fatta di metallo. Infine, indossano un mantello grigio corto, sebbene la versione maschile della corazza non lo abbia. Alcune Claymore possono avere alcune modifiche alle loro uniformi per adattarle alle loro abilità particolari...

    Spada Claymore: 1 pnt. La Claymore è la tipica arma della guerriere dell'Organizzazione. In scozzese il termine significa "Grande Spada". Le guerriere sono chiamate Claymore dalla gente comune proprio in virtù di questa spada. Ogni spada ha sulla base della propria impugnatura il simbolo della Claymore a cui appartiene. Le "Claymore" sono spade larghe a doppia lama dal peso sconosciuto e con impugnature affilate. Nessuna Claymore è stata mai distrutta e neppure danneggiata,fatto che fa dedurre la loro presunta indistruttibilità. È raro vedere una Claymore senza la sua spada, la quale viene utilizzata non solo per combattere, ma anche per tagliare legna da ardere e cacciare. Le Claymore sono solite riposare dopo aver conficcato la spada nel terreno ed essercisi appoggiate. Quando una Claymore muore,la sua spada viene conficcata nel luogo di sepoltura per identificare la defunta. le Claymore di solito posseggano una sola spada, alcune Claymore particolarmente forti ne utilizzano due. La seconda spada di solito apparteneva ad una amica morta dell'utilizzatrice.. Passiva: Indistruttibilità spada. 5 pnt

    Cautela
    Combattere sfruttando lo Yoki è un abilità che costa molte energie, che nel mondo di Endlos viene definito mana. Per questo, Nadine è stata donata della possibilità di avere una maggiore riserva energetica, potendo così resistere maggiormente dove altri invece cadrebbero ormai allo stremo di energie gestite in malo modo, e che li vedrebbe di fatto spacciati. In termini di gioco, questa passiva gli consente di avere un 10% in più rispetto alla normale quantità di Mana che solitamente ogni essere ha a disposizione. 5 pnt


    ● Tecniche:

    Consumi: Basso 5% | Medio 10% | Alto 20% | Critico 40%


    Edited by °PaNdEmOnIuM° - 18/5/2013, 19:37
     
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    L’espressione inebetita non lasciò la faccia del nordico per diversi secondi, mentre con lo sguardo seguiva il sinuoso movimento della Claymore che si allontanava dal tavolo, quasi fosse annoiata della sua compagnia.

    Nadine si avvicinò al tavolo dello smilzo che, quando la vide, distolse lo sguardo, forse sperando che l’avvenente guerriera evitasse di entrare in contatto con lui. Invece lei si sporse in sua direzione, apostrofandolo con parole tanto gentili quanto false. Il suo sguardo rimase elusivo, e le fredde parole che pronunciò di rimando parevano un modo per sbrogliare in fretta la faccenda.

    Nessun pròblema: meglio che me ne vada ora, non vorrei rischiare ancora la vita.

    Le sue parole parevano faticose, quasi la sola formulazione fosse uno sforzo considerevole, e persino un accento cadde sulla sillaba sbagliata.
    Quindi il mingherlino si alzò, puntando decisamente l’uscita della bettola, lasciandosi alle spalle il marciume del locale.

    Ma prima che tu potessi fare qualunque cosa, sentisti una forte stretta al braccio sinistro. Risalendo con lo sguardo al proprietario di quella mano nervosa, avresti incontrato il volto del nordico, notevolmente infastidito.

    Vieni piccola, lascia stare quello sfigato.

    Disse, guardando di sottecchi l’avventore in fuga e, da come ti stringeva con bramosia, sembrava considerarti già una sua proprietà. I due Chelk ordinati stavano già aspettando al tavolo.



    Ti do un consiglio, valido nel momento in cui hai già revisionato il post e stai per inviarlo: prova a leggerlo almeno una volta ad alta voce, come se lo dovessi raccontare a qualcun altro, e vedrai che noterai alcuni errori di formulazione che magari ti sfuggono.

    Per quanto riguarda l’avventura, la situazione si evolve, e puoi essere autoconclusivo sul nordico. Ricordati però la tipologia di missione che stai affrontando, e dosa le azioni di conseguenza.
     
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    Anti You Post Numero 5


    Narrato | Parlato | ° Pensato °


    Ormai ero sicura, quello era il mio uomo: non che fossi sicura al cento per cento, ma la sua agitazione di andarsene così frettolosamente aveva ramificato nel mio cervello qualche sospetto, oltre il fatto di notare la creatura morta e precedentemente quel brillare dorato.
    Se due indizi fanno una prova, allora non c'era da perder tempo e lasciare ogni indecisione da parte per riprendere in mano una situazione che si stava svolgendo con troppa lentezza. Non continuai la conversazione con il sospetto, lasciandogli possibilità di abbandonare il locale e essere sicuro di levare le tende senza rischiare nessun grattacapo che gli potesse far intuire di essere braccato - ma fatto sta che i suoi boia erano più vicini di quanto potesse immaginare. Non mi curai di incrociare lo sguardo con il gerarca, sapendo che lui si sarebbe già attivato ancor prima del mio moto sfuggente nel tenere sotto controllo quella situazione che ormai lasciava spazio alla seconda fase.
    Nel mentre ormai l’obiettivo era in prossimità dell’uscita, non persi altro tempo nel procedere, ma un intoppo momentaneamente dimenticato complicò tutto quanto: Il cazzone del Nord, in tutta la sua tracotante sicurezza si arrogò il diritto di afferrarmi il braccio con movimento dittatoriale nell'imposizione che io tornassi a perder tempo con quel patetico individuo che stava commettendo il più grande errore della sua vita. Il sangue ribollì, l’istinto omicida prese possesso d’ogni mio pensiero, nel trovare tale azione un azzardo che avrebbe avuto una fine spiacevole per lui. Ovvio però che non potevo mandare tutto a puttane nel farmi dominare dall’istinto, così, avvicinandomi al suo schifoso corpo, decisi di sussurrargli all’orecchio una frase che mi avrebbe permesso di riuscire a lasciare il locale e non perdere di vista l’obiettivo.

    Perché non usciamo da questa schifosa bettola e ci appartiamo in un vicolo per divertirci un po’?

    Un sorriso malizioso quanto diabolico accompagnò la frase, nella conseguente iniziativa di afferrarlo per una mano e portarlo all’esterno del locale e avere il tempo di poter tenere sott’occhio l’altro individuo ormai già all’esterno.
    Nell’essere sicura che la stupidità maschile avesse il sopravvento, ripresi la mia marcia in compagnia di quel demente che presto avrebbe esalato il suo ultimo respiro, e lasciato che quegli attimi fossero gli ultimi piacevoli prima del tragico declino.
    Avrei accompagnato l’andatura con qualche frase maliziosa, giusto per rendere quella farsa ancora più realistica e non additare sospetti, mentre ormai l’esterno era il nuovo scenario e i miei occhi fissavano l’altro tipo per essere sicura che non lo perdessi di vista.
    Nell’incrociare un vicolo sulla sinistra lontano da occhi indiscreti, lasciai per qualche istante che il mio cammino si dividesse dall’obiettivo, sapendo però che il rettilineo era ancora lungo e che potevo avere il tempo di eseguire l’esecuzione e riprendere il pedinamento.

    Dai… fermiamoci qua.

    Esclamai nel prendere iniziativa e cominciare a dirigermi con lui nell’angusto spazio, fino a far si, che il nordico si poggiasse con le spalle al muro trovandomi ora di fronte a lui nel cingergli le braccia intorno al collo.

    Ora chiudi gli occhi che ti farò passare dei momenti piacevoli.

    Nel momento esatto in cui tale suggerimento fosse stato eseguito, con rapido movimento ad afferrare la sua testa avrei fatto si, di girare con forza quest’ultima per spezzargli il collo e lasciare che il corpo privo di vita cadesse nel ritrovarsi riverso a terra.

    Un problema in meno.

    Esclamai mentre lasciavo il cadavere e mi dirigevo nuovamente sulla strada principale per riprendere il lavoro che mi era stato affidato: ora bisognava solo non perdere di vista quel goffo individuo e sperare che quell'azione necessaria non mi avesse fatto perdere troppo tempo.
    Nadine no Claymore


    ● Mana: 110%

    ● Satus Fisico: Ottimale

    ● Status Mentale: Abbastanza scocciata

    ● Abilità:

    Armatura: 1 pnt. Le Claymore indossano un'uniforme simile a quella da combattimento romana, con uno stile d'art d'eco.È formata da 2 pezzi di colore grigio chiaro, con un colletto di soluto sul nero con i bordi bianchi con sopra il simbolo delle Claymore vicino alla gola. Sopra la parte superiore di questa, vi sono più pezzi di armatura metallica: stivali brillanti, leggermente tallonati, polsiere(avanbracci), protezioni per le spalle, e una particolare gonna fatta di metallo. Infine, indossano un mantello grigio corto, sebbene la versione maschile della corazza non lo abbia. Alcune Claymore possono avere alcune modifiche alle loro uniformi per adattarle alle loro abilità particolari...

    Spada Claymore: 1 pnt. La Claymore è la tipica arma della guerriere dell'Organizzazione. In scozzese il termine significa "Grande Spada". Le guerriere sono chiamate Claymore dalla gente comune proprio in virtù di questa spada. Ogni spada ha sulla base della propria impugnatura il simbolo della Claymore a cui appartiene. Le "Claymore" sono spade larghe a doppia lama dal peso sconosciuto e con impugnature affilate. Nessuna Claymore è stata mai distrutta e neppure danneggiata,fatto che fa dedurre la loro presunta indistruttibilità. È raro vedere una Claymore senza la sua spada, la quale viene utilizzata non solo per combattere, ma anche per tagliare legna da ardere e cacciare. Le Claymore sono solite riposare dopo aver conficcato la spada nel terreno ed essercisi appoggiate. Quando una Claymore muore,la sua spada viene conficcata nel luogo di sepoltura per identificare la defunta. le Claymore di solito posseggano una sola spada, alcune Claymore particolarmente forti ne utilizzano due. La seconda spada di solito apparteneva ad una amica morta dell'utilizzatrice.. Passiva: Indistruttibilità spada. 5 pnt

    Cautela
    Combattere sfruttando lo Yoki è un abilità che costa molte energie, che nel mondo di Endlos viene definito mana. Per questo, Nadine è stata donata della possibilità di avere una maggiore riserva energetica, potendo così resistere maggiormente dove altri invece cadrebbero ormai allo stremo di energie gestite in malo modo, e che li vedrebbe di fatto spacciati. In termini di gioco, questa passiva gli consente di avere un 10% in più rispetto alla normale quantità di Mana che solitamente ogni essere ha a disposizione. 5 pnt


    ● Tecniche:

    Consumi: Basso 5% | Medio 10% | Alto 20% | Critico 40%
     
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    Fu come un’ipnosi per il nordico, una dolce malìa che lo condusse fuori dal locale – in punta di piedi – al fianco di Nadine: già fantasticava sulle dolci curve della ragazza, e di cosa ci avrebbe fatto.

    Nel frattempo Bid’daum si era alzato senza fretta dalla sua seggiola, lasciando qualche moneta all’oste e mettendosi sulle tracce del tizio sospetto: nel momento in cui la Claymore aveva notato il baluginio dorato, il Gerarca aveva chiaramente percepito uno schiocco d’aura, prontamente rilasciato dal mingherlino per freddare seduta stante il parassita. Era stata una solinga fiammata di energia, tanto flebile da sembrare uno sbuffo di vapore esalato da un vulcano. Lo smilzo aveva poi prontamente represso la sua forza, tanto in fretta da lasciare il dubbio che tale rilascio non fosse avvenuto realmente.

    Ma il suo sguardo deferente lo marchiava come colpevole: sicuramente nascondeva qualcosa.

    Notò con la coda dell’occhio che Nadine era incasinata con l’avventore che aveva sedotto; passò oltre senza nemmeno guardarla: se veramente era una professionista, si sarebbe liberata in fretta del fastidio.
    Percepì l’anima della Belva affiancarsi a quella del nordico, poco fuori dalla bettola. Poi delle due anime ne restò solo una. Una vaga espressione d’assenso percorse il viso del Castigo, prima di venir sommersa da altri pensieri.

    Il Gerarca s’inerpicò con facilità sui tetti che costeggiavano la strada, usando un bidone come rialzo. Seguì con lo sguardo e con i passi il mingherlino, approfittando della posizione sollevata; saltò da una casa alla successiva con disinvoltura, facendo il possibile per mantenere il contatto visivo con l’anima del bersaglio.

    Intanto Nadine avrebbe fatto fatica a vedere il mingherlino dalla strada, però avrebbe potuto intuire la via da seguire osservando i movimenti felpati del suo superiore, che si destreggiava da un tegolato al successivo.

    Dopo un pedinamento di una dozzina di minuti, si ritrovarono in una zona periferica della Tana, per la precisione erano nei pressi di un fabbricato che recentemente era stato devastato da un’esplosione di gas, forse un attentato della malavita contro un’attività industriale scomoda per i loro piani. Ormai erano rimasti solo tre individui nel raggio di centinaia di metri.

    Lo smilzo si bloccò di colpo. E inaspettatamente parlò, senza voltarsi. La sua voce strana – inumana – raggiunse senza difficoltà i due Eversori.

    Non c’è bisogno di nascondersi.

    Erano stati scoperti, forse fin dall’inizio dell’inseguimento. Eppure la preda pareva stranamente calma.
    Pessima situazione: chi si accorge di essere braccato e mantiene la calma è generalmente molto sicuro delle proprie capacità, e questo il Kuthiano lo sapeva per esperienza.
    Rivolse alcune caute parole alla spadaccina.

    Questo stronzo è pericoloso. Dovrai coprirmi finché non termino il rituale, perché non potrò difendermi.

    Era seccato di non poter intervenire fin da subito, e probabilmente non aveva totale fiducia nelle capacità della Belva: tuttavia – contro un nemico del genere – la priorità era l’Anti-anima.
    Iniziò subito, restando coperto dietro ad un pilone del fabbricato. Il suo corpo fu avvolto da striscioline di glifi disegnati nell’aria, che convergevano verso le sue mani.

    Tienilo occupato.

    Solo Nadine doveva uscire allo scoperto, dunque.
    E nel momento in cui fosse accaduto ciò, il tipetto si sarebbe voltato.



    Il tuo intervento precedente è stato ben congegnato: quando un QM lascia spazio all’autoconclusività bisogna approfittarne seguendo due regole.

    a) Svolgere l’azione col minor dispendio di energie e risorse
    b) Cogliere l’occasione per interpretare al meglio il proprio personaggio, a cui viene lasciata carta bianca

    Detto ciò, siamo allo showdown! Dopo il breve pedinamento, i personaggi finiscono in una zona piuttosto disabitata, all’ombra di un’industria devastata. Il magrolino pare sapere il fatto suo, e Nadine dovrà affrontarlo da sola, tenendo conto che Bid’daum dovrà rivolgere tutte le sue energie allo sblocco dell’Anti-anima. Quindi sono questi i fattori da tenere in considerazione:

    1) Non conosci le capacità del nemico
    2) Hai a disposizione la prima mossa
    3) Il bersaglio va freddato con l’Anti-anima, non in altri modi
    4) Non sai quanto tempo ci vorrà per completare il rituale
    5) Non solo dovrai combattere, ma dovrai anche proteggere il Castigo per consentirgli di attivare il manufatto
    6) Sei anche a caccia dell’artiglio dorato che indossa sulla mano sinistra

    Detto ciò, buon divertimento, spremi al massimo la tua capacità tattica perché non sarà facile.
     
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    Anti You Post Numero 6


    Narrato | Parlato | ° Pensato °


    Dannazione… quel demente mi ha fatto perdere troppo tempo, lo sapevo… Tsk!

    Vicino quasi alla bestemmia, provavo tutta la mia rabbia per aver perso l’obiettivo e di conseguenza, essermi fatta scappare un’occasione ghiotta e a portata di mano. Non che questo risultasse il fallimento della missione – figuriamoci – ma ora dover rimettermi alla ricerca da punto e a capo, avrebbe senza dubbio allungato i tempi in maniera sostanziale. La valutazione di quel lavoro era fondamentale, fondamentale per essere messa in luce e salire la gerarchia - e quale miglior opportunità se non agli occhi di uno dei gerarchi, e soprattutto se quel gerarca era il più spietato e cinico dei tre principali pilastri? Cercavo di osservare qualche dettaglio, qualche indizio che mi fosse sfuggito, e che mi avrebbe condotto a una pista che mi potesse riportare sui suoi passi. Un silenzio insano attorniava la zona circostante, come se la vita in quegli anfratti fosse dissipata, e solo l'inesistenza fosse il fattore dominate che regnava su quei vicoli lerci e decadenti.

    Quindi... come rintracciarlo?

    Domandai a me stessa, fugando con lo sguardo in ogni direzione - che poi era un unico rettilineo che curvava di successive diramazioni - cercando di intuire possibili tracce che avesse lasciato durante la sua marcia: difficile però che potesse essere così stolto da lasciare qualche scia.
    Rimanendo statica nel riflettere qualche altro istante, un opportunità mi era stata consegnata inaspettatamente, nel notare la inconfondibile figura del mio superiore destreggiarsi in acrobazie agili a saltare tra i vari tetti di diverse abitazioni, mostrando tutta la sua abilità di esperto cacciatore.

    Ottimo... non mi resta che seguirlo.

    Pronunciai nel mettermi rapidamente in marcia e rimanere con lo sguardo incollato su di lui, orientandomi tramite i visibili salti che compiva per riacciuffare quel figuro tanto sfuggente per la sottoscritta. Dopo circa dodici minuti di marcia... mi ritrovai a stretto contatto con il mono corno, ritrovandoci ora stazionari nei pressi di un fabbricato semi distrutto, sfruttando una delle angolazioni più nascoste per rimanere celati e osservare l'obiettivo senza essere notati. Era inutile colloquiare con Bid, avrei lasciato ogni discorso a lui se fosse stato necessario, e io mi sarei solo limitata a eseguire le sue direttive per qualche piano di collaborazione in cui era fondamentale il mio diretto intervento. Il tergiversare però fu più breve del dovuto, dato che l'individuo braccato dimostrò abilità di attenzione fuori da comune, affermando con somma convinzione di essersi accorto dell'inseguimento, e di conseguenza, invitare a palesarsi senza continuare una farsa che era durata ben poco.

    ° Sarà più difficile del previsto °

    Affermai in un pensiero, mentre il mio diretto superiore proponeva già una strategia iniziale per fargli guadagnare tempo, forse nella speranza che non si fosse accorto di essere braccato da più di una persona. Era il mio momento, la grande opportunità, nel dimostrarmi agli occhi del gerarca un elemento affidabile e talentuoso, in quell'azione che mi avrebbe visto fronteggiare da sola un avversario di cui non conoscevo praticamente nessuna sua capacità o dote combattiva. Annuendo con la testa - così da non essere udita - mi allontanai dal Kuthyano per palesarmi agli occhi del mio prossimo avversario e iniziare una battaglia che non sapevo quanto tempo sarebbe durata. Sguainando la spada in un movimento rapido e secco, mi preparavo già mentalmente al confronto posizionando quest'ultima sulla spalla e apparire in tutta la mai integra figura dinnanzi a quel misterioso personaggio. Nell'istante stesso in cui mi palesai, il ricercato - con una calma insana - si voltò mostrandosi ora apertamente in volto, e dimostrando tutta la sua riottosità a voler arrendersi in quella sentenza di eliminazione.

    A quanto pare non dimostri di essere uno sprovveduto, e il sapere di essere pedinato da me ne è un'autorevole dimostrazione: peccato doverti eliminare, ti avrei visto bene come mia scimmietta di compagnia.

    Picchiettando la lama sullo spallaccio esordì con una tagliente battuta, nel lasciare che tutta la sua attenzione si concentrasse su me medesima, nell'inziare una battaglia psicologica ancor prima di lasciare spazio alla rude e violenta azione.

    Dammi la possibilità di darti un accoglienza come si deve.

    E così, senza tergiversare in altre inutili parole e discorsi prolissi, lasciai che il movimento del mio corpo decretasse l'inizio della sfida, nell'annullare la posizione statica ed entrare nel vivo dell'azione. Un attacco diretto era rischioso, anche perchè non conoscevo nulla di lui, e inoltre, quello stesso aggeggio ora in suo possesso era una notevole minaccia che non mi permetteva di commettere nemmeno il più piccolo passo falso. Una tecnica in mio possesso però, poteva aiutarmi a colpirlo o almeno metterlo in estrema difficoltà, così dare il tempo necessario al mono corno per terminare la procedura che richiedeva abbastanza tempo. Nell'effettuare movenze rapide in vari punti di vicinanza a lui, avrei tentato di confonderlo tramite l'apparizione di quattro mie identiche immagini residue, così da non dargli punti di riferimento e rendere l'azione successiva di attacco maggiormente efficace. Avrei cercato di circondare la sua figura in vari punti diversi di distanza, posizionando le immagini che dovevano costringerlo ad osservare ogni copia nell'attenzione necessaria di controllare ogni posizione da cui potessi partire. Solo dopo che i cloni olografici fossero stati posizionati nei punti dove io volevo, avrei di conseguenza aumentato la mia velocità per rendere il possibile adocchiamento di me stessa più difficile, e cercare così di colpirlo dietro la schiena - posizionandomi esattamente dietro le sue spalle - con un fendente obliquo che sarebbe partito dalla sua spalla sinistra fino a fendere al gluteo destro.
    Nadine no Claymore


    ● Mana: 110% - 15% = 95%
    Sfruttato un consumo Basso Miraggio
    Sfruttato un consumo Medio Yoki o Velocità Diabolica

    ● Satus Fisico: Ottimale

    ● Status Mentale: Concentrata

    ● Abilità:
    Armatura: 1 pnt. Le Claymore indossano un'uniforme simile a quella da combattimento romana, con uno stile d'art d'eco.È formata da 2 pezzi di colore grigio chiaro, con un colletto di soluto sul nero con i bordi bianchi con sopra il simbolo delle Claymore vicino alla gola. Sopra la parte superiore di questa, vi sono più pezzi di armatura metallica: stivali brillanti, leggermente tallonati, polsiere(avanbracci), protezioni per le spalle, e una particolare gonna fatta di metallo. Infine, indossano un mantello grigio corto, sebbene la versione maschile della corazza non lo abbia. Alcune Claymore possono avere alcune modifiche alle loro uniformi per adattarle alle loro abilità particolari...

    Spada Claymore: 1 pnt. La Claymore è la tipica arma della guerriere dell'Organizzazione. In scozzese il termine significa "Grande Spada". Le guerriere sono chiamate Claymore dalla gente comune proprio in virtù di questa spada. Ogni spada ha sulla base della propria impugnatura il simbolo della Claymore a cui appartiene. Le "Claymore" sono spade larghe a doppia lama dal peso sconosciuto e con impugnature affilate. Nessuna Claymore è stata mai distrutta e neppure danneggiata,fatto che fa dedurre la loro presunta indistruttibilità. È raro vedere una Claymore senza la sua spada, la quale viene utilizzata non solo per combattere, ma anche per tagliare legna da ardere e cacciare. Le Claymore sono solite riposare dopo aver conficcato la spada nel terreno ed essercisi appoggiate. Quando una Claymore muore,la sua spada viene conficcata nel luogo di sepoltura per identificare la defunta. le Claymore di solito posseggano una sola spada, alcune Claymore particolarmente forti ne utilizzano due. La seconda spada di solito apparteneva ad una amica morta dell'utilizzatrice.. Passiva: Indistruttibilità spada. 5 pnt

    Cautela
    Combattere sfruttando lo Yoki è un abilità che costa molte energie, che nel mondo di Endlos viene definito mana. Per questo, Nadine è stata donata della possibilità di avere una maggiore riserva energetica, potendo così resistere maggiormente dove altri invece cadrebbero ormai allo stremo di energie gestite in malo modo, e che li vedrebbe di fatto spacciati. In termini di gioco, questa passiva gli consente di avere un 10% in più rispetto alla normale quantità di Mana che solitamente ogni essere ha a disposizione. 5 pnt

    ● Tecniche:
    MIRAGGIO
    L’abilità comunemente chiamata “Miraggio” è una peculiarità che le consente di spostarsi ad una elevatissima velocità, rilasciando sul posto l’immagine residua del proprio corpo. Data l’ingente quantità di Yoki richiesta per metterla in atto, non è possibile sfruttarla troppe volte. Durante l’addestramento durato sette anni, Nadine elabora una variante della sua abilità che non implica alcun uso di energia demoniaca, risultando meno veloce ma decisamente più preciso e duraturo.
    scaletta immagini residue -4 x basso, 6 x medi, 8 x alto, 10 x critico
    Consumo: Variabile. 2 pnt[

    Yoki (o Velocità diabolica):Il potere demoniaco che scorre nelle loro vene è chiamato Yoki, esso può essere utilizzato in quantità diverse a discrezione della guerriera.
    Consumo: Variabile. 2 pnt
    Al 25% le vene dei muscoli e del volto si gonfiano e la velocità in possesso delle guerriere aumenta considerevolmente. Al 50% tutto il corpo subisce l’effetto di questo potere demoniaco, i muscoli s’ingrossano deturpando anche il volto che assomiglia sempre di più a quello di una bestia feroce. Il desiderio di sangue diventa un pensiero fisso e solo le guerriere con una forza di volontà considerevole riescono ancora a controllare la brama di potere e rimanere lucide nel combattimento. Quando una Claymore non riesce più a contenere il proprio Yoki e supera lo 75% subisce una mutazione, chiamata risveglio, che le trasforma in esseri mostruosi che trascendono il semplice Yoma, divenendo a tutti gli effetti predatrici di uomini e perdendo la propria coscienza umana.
    - Rilascio 100% : Pieno risveglio. La parte umana cede al mostro che risiede nel corpo e la velocità diventa mostruosamente spropositata..


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    Il bersaglio non sembrò turbato dall’avanzata della guerriera.
    E – soprattutto – guardava con insistenza il pilone che celava il Castigo.
    Sapeva che c’era qualcun altro, dunque.

    Il quartetto d’illusioni non distolse l’attenzione dello smilzo dalla vera Nadine: era chiaro che avesse una capacità sensoriale sovrasviluppata.
    La Claymore, forte di un rilascio di Yoki, si avvicinò accelerando notevolmente la sua corsa, menando quindi un fendente con la spada. Ma il filo del metallo non raggiunse mai la carne dell’altro, impantanandosi in un indefinito flusso d’energia scaturito da quel corpo smagrito.
    Le vampate di aura si fecero più intense nel giro di un paio di secondi, arrivando a scompigliare i capelli della spadaccina con frustate di vento. Anche la polvere del suolo si diradò da quell'epicentro di energia, e le ventate spazzavano la zona con violenza crescente, dipanandosi sempre dall’omuncolo.

    Poi successe l’impensabile.

    Ali che sembravano di cristallo vivo sbocciarono dalle sue scapole, e vesti di foggia preziosa e austera avvolsero il suo fisico in crescita. I capelli parvero elettrificarsi, mentre una visiera dorata si formò sulla sua fronte.
    Ora il mingherlino aveva ceduto il posto a un angelo massiccio come la statua di un dio, che restò inginocchiato in attesa di ultimare la sua metamorfosi. Il guscio d’energia parve distendersi quando la trasformazione fu ultimata.

    BWgNUEv

    Solo il monile a forma di artiglio – dorato come ogni altra sua finitura – era rimasto al suo posto.
    Il potere di quella creatura era quasi tangibile, eppure pareva che la sua figura solenne fosse fiaccata da qualcosa d’imprecisato. Ma questa era poco meno di un'intuizione empatica.

    Probabilmente Nadine percepì una forte sensazione di oppressione quando l’umanoide alato si sollevò dal suo inchino, osservandola dai suoi tre metri d’altezza. Un battito d’ali dopo scattò verso la spadaccina. La sua velocità era paragonabile a quella sostenuta in precedenza dalla stessa Nadine e, proprio mentre le ampie falcate si susseguivano tra loro, il braccio destro dell’angelo fu avvolto da stringhe di rune brucianti.
    L’intero avambraccio - vergato dagli incandescenti geroglifici - cercò di abbattersi sul collo della Claymore, rimanendo teso come un tozzo ramo d’albero che disarciona un uomo a cavallo.

    In tutto ciò il Kuthiano era rimasto al sicuro dietro al pilastro, resistendo alla tentazione d’infilare qualche bestemmia tra le formule di rito: l’anima che era rimasta celata in quel corpicino ora sembrava sconfinata.



    Stato di Bid’daum: illeso, preoccupato

    ---

    Stato fisico del nemico: ottimale
    Passive del nemico:

    Vista Angelica [ auspex energetico ]

    Forma Angelica [ dimensioni aumentate ; power up di +50% a forza, resistenza, velocità, destrezza e riflessi ]

    ???

    Attive utilizzate:

    Energy Flow [ difesa fisica, consumo basso ]

    Burning Faith [ colpo d’avambraccio ricoperto da glifi arroventati, consumo alto ]

    ---

    Narrazione: ti consiglio di non riportare i pensieri esplicitamente, ma di lasciare che si mostrino guardando la forma e i toni del narrato. Inoltre – prima di premere il tasto “Aggiungi la Risposta” – prova a rileggere ad alta voce (non mentalmente) il prossimo post che scriverai. Ti dico che io stesso rileggo i miei post minimo due volte, magari a distanza di una decina di minuti per avere un giudizio più distaccato.

    Strategia: hai usato entrambi gli slot che ti sono concessi per la prima mossa, e non hai esagerato con i consumi dato che non sai quanti turni durerà il combattimento. Molto bene. Ho da obiettare solo sulla scelta delle tecniche: è poco saggio l’utilizzo di una tecnica di miraggio contro un nemico che sembra possedere capacità sensoriali anomale (il turno precedente ha notato il pedinamento senza problemi, se ben ricordi). In più un blando power up alla velocità non è sufficiente per giustificare a livello tattico una manovra che punta a ridurre drasticamente le distanze, e che ti espone parecchio (ti ricordo che i power up sono meno incisivi delle altre tipologie di attive).

    Sportività: nulla da segnalare.
     
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    Anti You Post Numero 7


    Narrato | Parlato | ° Pensato °


    Ogni azione fu resa vana, nel percepire un potere d’inimmaginabile grandezza. L’attacco che con maestria avevo svolto – nel confondere la mia figura in altre tante immagini residue – si rivelò essere un mero fallimento, nel non riuscire a portare a conclusione la strategia ingegnata. Da che, quell’ometto tanto insignificante non sembrava mostrarsi minaccioso – almeno all’apparenza – il fendente da me diretto sul suo corpo riuscì semplicemente a fendere l’aria, nel mostrare una dote straordinaria da parte di quell’obiettivo che non perse tempo a palesare la sua reale natura. Energie mistiche ricoprirono quel corpo ordinario, nel librare intorno ad esso, folate imponenti di vento a bloccare il mio colpo, e essere talmente sostanziose da sentire difficoltà nel rimanere ben salda a mantener la mia posizione: i miei capelli a fluttuare per la propagazione di quel vento apparso dal nulla, nel sentire una forza sostanziosa nell'impedire che il filo della lama potesse abbassarsi fino a colpire le sue carni. A quanto sembrava, quell’essere, disponeva di capacità fuori dal comune, nel mostrare una calma e un controllo della situazione che mi faceva comprendere quanto fosse stato stupido da parte mia attaccare senza riflettere qualche attimo in più.. Lo sviluppo di quella difesa elementale, andò sempre con più sostanziale incremento a dominare la zona interessata, nel propagare una forza scaturita da quell’epicentro a farmi arretrare per la difficoltà d’equilibrio, data la violenza con cui il vento prodotto cozzava con il mio corpo - e in quegli istanti di lotta a mantenere la posizione, avvenne l’incredibile, nell’osservare ora, la sua figura mutare in qualcosa che si distaccava dall’essere un semplice uomo. Il corpo andò ad incrementare notevolmente il suo volume, rendendolo difatti un titano per dimensione, e ali simili al cristallo andavano a fuoriuscire dalle sue scapole, fino a mostrarsi ora per qualcosa che si accostava al divino e non più, a un misero uomo sfuggente dominato dalla paura. Minaccioso quanto elegante nella sua struttura ora aggraziata, restava ancora qualche istante in ginocchio nel completare una forma che mi avrebbe fatto comprendere quanto quel combattimento non sarebbe stata una passeggiata, ma al contrario, rendermi ora consapevole che la svantaggiata ero io. Era riuscito a fronteggiare con abilità straordinaria una delle mie tecniche più utili per confondere, e per quanto avessi usato lo Yoki per rendermi più celere, il suo talento rendeva le mie capacità imbarazzanti, nel capovolgere ora i ruoli di preda e predatore: poche volte mi ero sentita intimorita nel comprendere nitidamente il mio ruolo di svantaggiata, e nell'osservare ora... quel monolitico corpo di tre metri, sovrastarmi, e sapere che la vera battaglia cominciava solo adesso. Detto fatto... da che statico, i suoi piumaggi andarono a scaturire una forza di spinta tale da renderlo un fulmine, e mangiare in men di un secondo le esigue distanze che ci dividevano - fuoco incandescente venne prodotto dal suo braccio, nel cercare di afferrare il mio collo per annientarmi ancor prima che io potessi comprendere la reale minaccia.

    Cazz...


    La spada venne posizionata sopra il mio capo, nel modificare la traiettoria del colpo per impedire la presa sul mio collo, e sentire quel tremendo calore prodotto dal suo arto rendere mostruosamente impegnativo il resistere a una tale elevata temperatura. Tale era la sua forza... da costringermi ad abbassare un ginocchio, e vedermi quasi prostrata ai suoi piedi mentre con veemenza e dittatura continuava a incrementare la pressione per spezzare la mia difesa. Per quanto arretrare fosse un segno di debolezza - in quella mia ottusa mentalità - non ebbi altra scelta, dato che la mia resistenza sarebbe durata ancora ben poco, rischiando di fare la fine del pollo allo spiedo. Arretrando con un balzo di qualche metro - uscendo dal suo campo di attacco -, cercai di guadagnare qualche istante per rimettermi in stesso, e capire in che modo potevo coglierlo alla sprovvista, sapendo che le sue capacità fisiche erano di molto superiori alle mie. Visibilmente con il fiatone, nel sentirmi per la prima volta realmente sfavorita... strinsi con forza il manico della spada, in uno sfogo riottoso a non voler cedere, ma soprattutto, non sfigurare agli occhi di colui che aveva riposto fiducia nelle mie caratteristiche. Lasciando che lo Yoki fosse rilasciato nel mio braccio dominante, feci si, che il medesimo arto cominciasse a ondeggiare - letteralmente - nel vedere quest'ultimo vibrare intensamente come preso da frenesia propria. Le articolazioni ora, come snodate, mi avrebbero permesso di eseguire dei movimenti oltre il limite dell'umano consentito, in angolazioni e traiettorie che normalmente un arto con struttura ossea non avrebbe potuto eseguire.

    Sai perchè... mi diverte tanto combattere con bestioni delle tue dimensioni?


    Affermai facendo si, che il mio timore fosse mascherato da un sorriso, mentre la mia posizione statica lasciava il passo alla mia nuova avanzata offensiva.
    Il braccio... continuando in quel movimento vibratorio, avrebbe accompagnato la mia falcata tentando di portarmi nuovamente a contatto con il bestione, in un attacco che apparentemente, mirava alla spalla sinistra del mostro, ma che in realtà - tramite quel movimento vibratorio e di articolazioni snodabili - avrebbe dovuto rendere più difficile una possibile parata, dato che la traiettoria si sarebbe modificata - in un movimento da prima discendente, ora in ascendente - nel cercare di tranciargli l'arto collegato a quell'artiglio dorato che bisognava recuperare.

    Perchè fate più rumore quando cadete...


    Nadine no Claymore


    ● Mana: 95% - 30% = 65%
    Sfruttato un consumo Alto Spada Elegante
    Sfruttato un consumo Medio Spada dell'Onda

    ● Satus Fisico: Affaticata

    ● Status Mentale: Agguerrita

    ● Abilità:
    Armatura: 1 pnt. Le Claymore indossano un'uniforme simile a quella da combattimento romana, con uno stile d'art d'eco.È formata da 2 pezzi di colore grigio chiaro, con un colletto di soluto sul nero con i bordi bianchi con sopra il simbolo delle Claymore vicino alla gola. Sopra la parte superiore di questa, vi sono più pezzi di armatura metallica: stivali brillanti, leggermente tallonati, polsiere(avanbracci), protezioni per le spalle, e una particolare gonna fatta di metallo. Infine, indossano un mantello grigio corto, sebbene la versione maschile della corazza non lo abbia. Alcune Claymore possono avere alcune modifiche alle loro uniformi per adattarle alle loro abilità particolari...

    Spada Claymore: 1 pnt. La Claymore è la tipica arma della guerriere dell'Organizzazione. In scozzese il termine significa "Grande Spada". Le guerriere sono chiamate Claymore dalla gente comune proprio in virtù di questa spada. Ogni spada ha sulla base della propria impugnatura il simbolo della Claymore a cui appartiene. Le "Claymore" sono spade larghe a doppia lama dal peso sconosciuto e con impugnature affilate. Nessuna Claymore è stata mai distrutta e neppure danneggiata,fatto che fa dedurre la loro presunta indistruttibilità. È raro vedere una Claymore senza la sua spada, la quale viene utilizzata non solo per combattere, ma anche per tagliare legna da ardere e cacciare. Le Claymore sono solite riposare dopo aver conficcato la spada nel terreno ed essercisi appoggiate. Quando una Claymore muore,la sua spada viene conficcata nel luogo di sepoltura per identificare la defunta. le Claymore di solito posseggano una sola spada, alcune Claymore particolarmente forti ne utilizzano due. La seconda spada di solito apparteneva ad una amica morta dell'utilizzatrice.. Passiva: Indistruttibilità spada. 5 pnt

    Cautela
    Combattere sfruttando lo Yoki è un abilità che costa molte energie, che nel mondo di Endlos viene definito mana. Per questo, Nadine è stata donata della possibilità di avere una maggiore riserva energetica, potendo così resistere maggiormente dove altri invece cadrebbero ormai allo stremo di energie gestite in malo modo, e che li vedrebbe di fatto spacciati. In termini di gioco, questa passiva gli consente di avere un 10% in più rispetto alla normale quantità di Mana che solitamente ogni essere ha a disposizione. 5 pnt

    ● Tecniche:
    SPADA ELEGANTE
    E' una tecnica molto precisa ed elegante (da cui il nome). Consiste nell’assorbire la potenza dei colpi avversari, tramite un semplice e fiacco movimento di spada.
    Consumo: Variabile. Difesa magica e fisica. 4 pnt.

    SPADA DELL'ONDA
    Consiste in un celere movimento rotatorio del braccio che, sfruttando l’elasticità del proprio corpo, pare quasi far ondulare la spada come un serpente. In questo arco di tempo in cui la lama sembra ondeggiare, i fendenti effettuati risultano estremamente difficili da prevedere ed evitare.
    Consumo: Medio. 1 pnt


    Consumi: Basso 5% | Medio 10% | Alto 20% | Critico 40%
     
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    C A S T I G O

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    Un tocco svogliato di spada deviò a sufficienza il braccio nemico per evitare l’impatto: piuttosto che rischiare di spezzarsi, quel giunco guerriero aveva preferito flettersi e sviare le energie nemiche. Un saltello all’indietro portò quindi Nadine a poco più di un metro dall’essere angelico. La spada della Belva fu percossa da indicibili vibrazioni, che fecero perdere di vista i contorni dell’arma. Il successivo fendente discendente divenne di colpo un montante di spada, e la guardia dell’angelo – preparato a bloccare la lama con l’ala sinistra – fu totalmente aggirata. L’acciaio trovò sulla sua traiettoria carne divina, e proprio la consistenza di quest’ultima scongiurò una brutale amputazione. Il taglio non gocciolò volgare sangue, sembrò invece che dalla pelle lacerata fluisse fuori dell’aria. Ciò nonostante, la ferita profonda che s’incavò sul braccio era ben più di una firma lasciata a fil di spada dalla Claymore... era un affronto.

    Un atto d’imperdonabile tracotanza.

    L’angelo prese il volo nel giro di un istante, portando la sua mole verso una posizione sopraelevata, a circa cinque metri da terra. Rivoli di potere furono ben visibili lungo tutta la sua figura, e ciò poteva preannunciare solo una cosa: l’abbattersi del suo giudizio sui mortali.

    Un ottetto di tentacoli luminescenti guizzarono tutt’intorno, e quattro di questi puntarono con decisione verso Nadine. Gli altri quattro si proteso verso il nascondiglio del Kuthiano, una decina di metri più in là.
    Parallelamente, s’immerse nel sottosuolo un’invisibile onda di forza. Questa si propagò frantumando la terra nel raggio di sette metri, con l’intenzione di destabilizzare chiunque calcasse il terriccio.

    Lui sarebbe rimasto in aria - glorioso -, sorretto dalle sue ali di cristallo.
    A rimirare la distruzione.



    Stato di Bid’daum: illeso (?), preoccupato

    ---

    Stato fisico del nemico: taglio profondo al tricipite sinistro
    Passive del nemico:

    Vista Angelica [ auspex energetico ]

    Forma Angelica [ volo ; dimensioni aumentate ; power up di +50% a forza, resistenza, velocità, destrezza e riflessi ]

    Interiora Angeliche [ assenza di sangue ]

    ???

    Attive utilizzate:

    Heaven’s Sky [ otto tentacoli astrali che esplodono al contatto, consumo alto (diviso su due bersagli) ]

    Hell’s Ground [ scossa sismica, consumo medio ]

    ---

    Narrazione: Non ho da segnalare nulla che non ti abbia già detto, comunque apprezzo il fatto che hai seguito il consiglio di non esplicitare i pensieri del pg. Mi ha fatto un po’ storcere il naso il cliché del “più sono grossi, più si fanno male cadendo”: è veramente un luogo comune abusato, che appiattisce il tuo alter-ego in un modo che non merita. Dunque, sto per chiederti di fare qualcosa di abbastanza strano, starà a te decidere se seguire o meno il mio suggerimento. Vorrei che, dopo la stesura del tuo prossimo post, tu lo legga ad alta voce registrandoti. Dopo una decina di minuti, riascoltati senza tenere il testo sott’occhio. Più di così, non saprei che altro consigliarti per farti straniare dal tuo elaborato.

    Strategia: È una manovra comune in quest bloccare totalmente il colpo nemico con una difesa di pari consumo, invece ricorda che in duello si lascia più spazio alla tattica se si smorza gli attacchi nemici incassando la differenza dei danni. Nella nostra situazione, non sai quanto durerà lo scontro, perciò consumare così in fretta il tuo mana potrebbe essere una scelta rischiosa. Ho apprezzato il tentativo di amputare l’arto nemico.

    Sportività: Ruolando una spadaccina, sei tenuto ad essere molto preciso nell’indicare dove punta il filo della tua spada, in che posizione si trova, ecc... Ogni cosa che non specifichi può essere rigirata contro di te da un player esperto. In più, ricordati della fatica incipiente nel tuo prossimo intervento.
     
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15 replies since 30/4/2013, 20:53   363 views
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