[EM] Predatori e Prede

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  1. _MajinZ_
     
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    Il vicolo buio e umido venne improvvisamente invaso da una luce azzurrognola, la quale aumentò di colpo per poi diventare quasi lampeggiante... fino ad affievolirsi del tutto. Lo strano fenomeno durò una manciata di secondi, eppure bastò così poco per portare qualcosa di nuovo in quella strada nascosta a occhi indiscreti... qualcosa che non aveva molto a che fare con il Semipiano. Endlos era famoso per i varchi dimensionali, ogni giorno se ne aprivano diversi sulla sua superficie e non sempre portavano qualcosa di buono... alcune volte il Maelstrom risucchiava anche gli abomini degli altri universi.
    Ahahah! Ho bevuto davvero troppo!
    Una voce alterata dall’alcool ruppe il silenzio di quel vicolo, mentre la sua andatura a zigzag lo portava da una parete all’altra della stretta via... finendo per farlo ruzzolare tra i bidoni di rifiuti. Tra un’imprecazione e l’altra si rialzò, facendo poi qualche passo indietro e finendo per appoggiarsi q a qualcosa... e no, non era il muro.
    Ma che ca-
    Non riuscì a terminare la frase. Una mano possente e artigliata gli aveva afferrato il viso, stringendolo con forza fino a schiacciarlo... impedendo al poveraccio di urlare aiuto. Il corpo cadde quindi al suolo e gli artigli ne squarciarono l’addome, mentre le fauci calarono sulle interiora ormai all’esterno. Il mostro divorò la sua vittima e poi si nascose nuovamente nell’ombra... pronto a ghermire la sua prossima preda. Aveva ancora fame, una fame che non poteva placarsi.

    _ __ ___ __ _

    La pioggia cadeva incessante ormai, erano ore che continuava a scendere e non aveva intenzione di fermarsi. Voi avanzavate sotto quelle gocce pungenti, muovendovi verso l’uscita da quella città satura di criminalità, come una piccola Merovish. Avete completato il vostro compito al centro, quindi non vi resta altro da fare che tornare a sud... anche se qualcosa interrompe bruscamente la vostra avanzata. Il contrattempo prende i tratti di un bimbo.
    Il piccolo, vestito di stracci più che logori, andò a sbattere dritto verso Nadine... ricadendo poi con il sedere per terra, sulla strada bagnata. Alzò quindi lo sguardo e nei suoi occhi si poteva leggere il terrore più puro e appena vede il viso della Claymore, dai suoi occhi iniziarono a sgorgare copiose lacrime.
    L-la mia mamma... aiutatemi...
    Scoppiò a piangere il biondino, portando ben presto le mani al viso. Aveva paura, si poteva capire molto bene anche con un solo sguardo. E quando quei due occhi impauriti si sollevarono, posandosi questa volta su Zygoin... si fecero ancora più sgranati. Paura, terrore... dopo aver lanciato un urlo impaurito si rialzò, scattando via all’interno di un vicolo a destra, come se avesse visto un mostro. Ma non il primo. Che fare quindi? Seguirlo o lasciar perdere? La sensazione che sapesse qualcosa in più era grande e Zyg avrebbe notato quello sguardo che spesso, nella sua permanenza al Bloodrunner gli avevano rivolto.
    E lo sapevate benissimo entrambi che su Endlos, i Mostri... spesso sono reali.



    Benvenuti alla vostra caccia, per ora nulla da segnalare XD
     
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  2. °PaNdEmOnIuM°
     
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    Post n° 1

    La pioggia scrosciante continuava imperterrita a cadere, mentre i nostri corpi privi di copertura venivano bagnati dalla pioviggine che andava ad inumidire le nostre figure. La missione era dunque giunta al termine, ogni cosa era stata messa al proprio posto, o quasi. Il silente anfibio percorreva insieme alla mia figura i vicoli a ritroso, nell’intento di uscire da quella fogna e far ritorno alla carovana per dirigerci in quel di Merovish. Un silenzio irreale attorniava la zona, senza che nulla di sospetto ci facesse rallentare la marcia, o forse no?
    D’un tratto una piccola figura sbucare, andando a collidere contro la mia struttura più imponente, vedendo di seguito subire il contraccolpo e cadere a terra per l’impatto improvviso: un piagnisteo a dimostrare poco equilibrio nella sua delicata mente, e la paura ad inondare il suo sguardo accompagnato da copiose lacrime.

    ° Mh…? °

    Con sguardo inespressivo ma ad essere curiosa nel mio pensiero, osservavo quella scena inaspettata, sentendo la su supplica d’aiuto nel nominare la madre in difficoltà, o semplicemente l’essersi perso e non sapere come orientarsi in quei vicoli non molto sicuri per un fanciullo.

    Ti sei perso?

    Provai ad interagire con lui, cercando di capire cosa avesse scatenato nel suo animo quella inquietudine, nel dimostrarmi umana quanto bastasse per essere ancora legata con quella razza che tanto mi aveva bistrattata in passato. Nemmeno il tempo di una risposta, osservando nuovamente quella minuta figura riprendere la marcia di corsa, e scomparire nel primo vicolo imboccato senza tentennamenti. Il suo sguardo precedente alla ripresa della marcia aveva qualcosa che non sembrava essere solo tristezza, ma più che altro terrore. Terrore per qualcosa di sgradito o minaccioso, che può portare ad una reazione simile e rendere la fuga l’unica speranza. Il mio sguardo crucciato nell’avere un sospetto che qualcosa di terribile si nascondesse fra quei vicoli nauseabondi: non poteva essere poi così impensabile che quel bambino non fosse semplicemente preso dall’essere condizionato e suggestionato per la momentanea solitudine, ma che in realtà stesse scappando da qualcosa che aveva assalito la madre. Girando la testa e fissando il mezzo pesce, una domanda specifica mi balenava nella testa, collegata a quel laboratorio che ora era stato inghiottito e distrutto da una delle sue ributtanti creazioni.

    E’ possibile che una delle tue creature sia scappata prima del nostro arrivo?




    Domandai nel presentimento che l’ispezione precedente alla nostra giunta avesse fatto evadere uno degli abomini: ritrovandosi adesso ad essere un'inaspettato predatore fra la popolazione ignara.
    Non potevo permettere che l'eventuale rischio si propagasse incurante, dato che il nome degli Eversori poteva successivamente essere collegato e accostato alla situazione imprevista, e di conseguenza macchiare indelebilmente la reputazione dell'organizzazione.
    A prescindere da come mi avesse risposto, il mio intento sarebbe stato quello di seguire il ragazzino, per avere così una situazione più chiara e capire meglio se si trattasse solo di vaneggiamenti di solitudine, o nel caso peggiore, di quel presentimento che non mi faceva restare tranquilla e che mi faceva al contrario, intuire una possibile situazione catastrofica.

    Tu se vuoi dirigerti alla carovana fai pure, io seguo il marmocchio: ho il presentimento che qualcosa di terribile stia per abbattersi su questa città.

    Senza spendere ulteriori parole, scattai in direzione del medesimo vicolo che aveva imboccato il ragazzino, così da avere una situazione più chiara di un momentaneo presentimento che speravo rimanesse semplicemente una sugestione dovuta alla stanchezza.



    ~ Abilities and Equipment.
    « Il potere della distruzione scorre fluente in me. »

    Mana: 110%
    Mente: Preoccupata
    Fisico: Illesa

    Consumi Tecniche:



    Armatura: 1 pnt. Le Claymore indossano un'uniforme simile a quella da combattimento romana, con uno stile d'art d'eco.È formata da 2 pezzi di colore grigio chiaro, con un colletto di soluto sul nero con i bordi bianchi con sopra il simbolo delle Claymore vicino alla gola. Sopra la parte superiore di questa, vi sono più pezzi di armatura metallica: stivali brillanti, leggermente tallonati, polsiere(avanbracci), protezioni per le spalle, e una particolare gonna fatta di metallo. Infine, indossano un mantello grigio corto, sebbene la versione maschile della corazza non lo abbia. Alcune Claymore possono avere alcune modifiche alle loro uniformi per adattarle alle loro abilità particolari...

    Spada Claymore: 1 pnt. La Claymore è la tipica arma della guerriere dell'Organizzazione. In scozzese il termine significa "Grande Spada". Le guerriere sono chiamate Claymore dalla gente comune proprio in virtù di questa spada. Ogni spada ha sulla base della propria impugnatura il simbolo della Claymore a cui appartiene. Le "Claymore" sono spade larghe a doppia lama dal peso sconosciuto e con impugnature affilate. Nessuna Claymore è stata mai distrutta e neppure danneggiata,fatto che fa dedurre la loro presunta indistruttibilità. È raro vedere una Claymore senza la sua spada, la quale viene utilizzata non solo per combattere, ma anche per tagliare legna da ardere e cacciare. Le Claymore sono solite riposare dopo aver conficcato la spada nel terreno ed essercisi appoggiate. Quando una Claymore muore,la sua spada viene conficcata nel luogo di sepoltura per identificare la defunta. le Claymore di solito posseggano una sola spada, alcune Claymore particolarmente forti ne utilizzano due. La seconda spada di solito apparteneva ad una amica morta dell'utilizzatrice.. Passiva: Indistruttibilità spada. 5 pnt
    34xqpth

    Cautela
    Combattere sfruttando lo Yoki è un abilità che costa molte energie, che nel mondo di Endlos viene definito mana. Per questo, Nadine è stata donata della possibilità di avere una maggiore riserva energetica, potendo così resistere maggiormente dove altri invece cadrebbero ormai allo stremo di energie gestite in malo modo, e che li vedrebbe di fatto spacciati. In termini di gioco, questa passiva gli consente di avere un 10% in più rispetto alla normale quantità di Mana che solitamente ogni essere ha a disposizione. 5 pnt

    Occhio Divino Bloccata
    Nadine è una guerriera dotata di uno Yoki spaventoso, capace di leggere il flusso di energia che alberga nel corpo dei suoi avversari, riuscendo in questo modo a prevedere attendibilmente ogni loro movimento.
    valida solo per i movimenti e gli attacchi fisici
    Passiva. 5 pnt


    Rigenerazione del Corpo Bloccata
    Questa è un'abilità generica, posseduta da tutte le Claymore. E' più accentuata ed efficacie nelle Claymore di difesa e consiste nella rigenerazione delle parti del corpo mancanti e danneggiate. Nel caso delle Claymore di attacco questa abilità risulta essere meno presente, ma consente comunque la rigenerazione, anche se in tempi piuttosto lunghi, rispetto alle guerriere di difesa, che riescono a rigenerarsi quasi all'istante.
    [Passiva di rigenerazione] Only Gdr 5 pnt

    1c86761b




    Edited by °PaNdEmOnIuM° - 14/5/2013, 15:11
     
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    PostArt
    _ 0 1 3 - ¤ - S e e k
    Resoconto #1 _
    Dirigersi al mercato nero -a quello che Zyg ricordava essere tale- si è infine dimostrata un'inutile perdita di tempo; un'inutile perdita di tempo. Non solo, infatti, la zona era stata completamente smantellata -rasa al suolo, per meglio dire- in chissà quale dei tanti disordini all'ordine del giorno lì tra i vicoli malfamati del Bloodrunner -città distopica al pari di Merovish, la torre sudovest del Pentauron seminava morti con la stessa frequenza delle piogge- ma anzi, il futile tragitto avanti-indietro tra la carovana, l'ex-laboratorio del tritone e il non-più mercato nero s'era appesantito pure con la consapevolezza che i suoi studi procedevano a rilento (che, senza tutto il materiale faticosamente replicato dopo l'approdo su Endlos, le ricerche con meta il Kraj si sarebbero protratte ancora e ancora -per trovare conclusione chissà quando mai).

    Non fa che peggiorare.

    Riflette ad alta voce quando la loro camminata zuppa (ma questo, almeno, è un punto di totale vantaggio per l'anfibio e la sua coda da trascinare sul selciato) s'interrompe a causa di un bimbo insicuro e spaventato; chiama la madre -forse- cerca aiuto -Zyg non lo bada affatto- scappa dopo aver incrociato lo sguardo con lo squamoso -quest'ultimo che nemmeno ci fa caso (troppo abituato per scomodarsi, lo scienziato ignora la paura che solo un mostro -uno vero, però- può instillare).

    A me sembra che sappia perfettamente dove vuole andare.

    Mente l'Eversore che non vuole altre rogne. Perchè poi, alla successiva domanda (questa volta sì sentendosi quasi offeso) il tritone risponde seccato di tanto interesse verso un qualunque orfano -con un'unica priorità in mente, l'abissale vuole far presto rotta verso la Tana.

    Allo stesso modo di come è possibile -anzi, molto probabile- che a quest'ora Merovish sia solo un cimitero tra le fauci insanguinate degli ibridi che allevo nel mio laboratorio.

    Il che, ovviamente, porta a dubbi e motivazioni completamente differenti -laddove Nadine pensa sia il caso di indagare per non condannare la città dei vizi, Zyg reputa assai più importante tornare alla base e accertarsi di persona che la sua cantina non sia stata violata. Due punti di vista, quindi, due volontà e due direzioni opposte: chi vince? Quale s'impone sull'altra? Cosa accadrà? Semplice.

    E io ho la certezza di ritrovarti cadavere se ti lascio andare da sola.

    Dopotutto la Claymore non ha idea di cosa fosse contenuto nelle vasche colme d'alghe e di vita -se davvero il biomante ha una qualche responsabilità in ciò che sobilla i nefasti presagi dell'altra, allora lui e lui solo può sperare di evitare lo scontro e (magari) recuperare un briciolo degli esperimenti perduti.
    .100%
    - A r a l d o - d i - u n a - G e n í a - I n c o m p r e s a
    Passiva -
    - B i o p o t e n z i a m e n t o
    Passiva -
    - P r i m o - E s p e r i m e n t o
    Equipaggiamento -
     
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  4. _MajinZ_
     
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    Una possente mano ricoperta da una sottile peluria dorata stringeva con forza l’esile collo di una donna, aumentando la pressione gradualmente, attimo dopo attimo. Lei, vestita con un lungo abito logoro, tremava e piangeva mentre le sue esili mani si stringevano a quella enormemente più grande del carnefice... purtroppo era tutto inutile.
    Bravo marmocchio.
    La belva rise e lo fece di gusto, spostando poi lo sguardo in direzione del bimbo biondo che, atterrito, si rannicchiava in un angolo del vicolo buio. Gli aveva portato ciò che voleva, aveva attirato delle prede eppure quel mostro non aveva mantenuto la promessa... la mamma sarebbe stata salva, quelle furono le parole della bestia, ma alla creatura tutto ciò non interessava, lui aveva fame... una fame insaziabile. Rise ancora.
    Grazie a te mi riempirò per bene la pancia.
    La stretta si fece in un attimo più violenta e un suono sinistro ruppe il silenzio. La donna cadde a terra mentre le lacrime scendevano copiose dagli occhi del piccolo... e poi semplicemente la divorò, senza nessun ritegno davanti agli occhi del bimbo che, pietrificato dalla paura, non riusciva più a muoversi. Sapeva bene che ormai era tutto inutile.

    Vi infilaste quindi nel vicolo, immergendovi nella penombra di quella stretta via, accentuata dal cielo coperto e dall’acqua scrosciante. I vostri passi risuonavano appena, sovrastati dal rumore delle gocce, ma i vostri sensi erano allerta pronti a captare ogni anomalia. Avanzando tra le pozzanghere ben presto vi accorgeste di una cosa... quelle piccole pozze non erano piene di acqua cristallina, ma esse diventavano sempre più rosse ogni secondo che passava.
    Il sangue scorreva oltre l’angolo, dove il vicolo si apriva in una piccola piazza quadrangolare... e Zygoin fu il primo a vedere quell’abominio. Era alto almeno tre metri, con le spalle possenti coperte da una pelliccia come l’ambra così come il resto del corpo... intorno al collo una folta criniera più scura e il volto era identico a quello di un leone. La sua coda si muoveva a destra e a sinistra, mentre il mostro avanzava in direzione del bimbo rannicchiato al suolo. Stava per menare un fendente con la sua enorme zampa, quando anche lui si accorse della vostra presenza.
    Si voltò squadrandovi con i suoi occhi gialli e in un primo momento non afferrò che una di quelle figure... beh, gli era molto familiare.
    Ecco la portata principal-
    Non concluse la frase che un ruggito fuoriuscì dalle sue fauci e vi gelò il sangue, saltando poi indietro di qualche metro con una facilità disarmante... quella era una Claymore. Riprese poi a parlare con la sua voce distorta e grottesca.
    Cosa ci fa una puttana come te qui? Volete perseguitarmi anche qui... ma questa volta andrà diversamente!
    E una volta conclusa la frase... quel mostro svanì, semplicemente. Ancora una volta i sensi di Zyg avrebbero captato quella massa elettrica scagliarsi verso di voi, per la precisione verso Nadine, menando poi una zampata a distanza zero, con tutta l’intenzione di squarciare l’addome della donna: non vedeva l’ora di assaggiare il suo sangue.



    Il leoncino usa una tecnica di scatto a consumo medio, così come la zampata. Inoltre ha tre power up passivi del 50%: forza, resistenza e velocità.
     
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    PostArt
    _ 0 1 3 - ¤ - S e e k
    Resoconto #2 _
    Sangue. Sangue tutt'attorno. Grazie agli organelli di cui è dotato, Zyg può percepirlo chiaramente -senza sforzo alcuno, i suoi sensi elettrici captano una differente conduttività nel sottile velo d'acqua che ricopre il suolo.
    Sangue. Sangue nell'aria, sangue nell'acqua, sangue per terra. Man mano che i due avanzano, il tritone nota come le pozze si facciano sempre meno limpide -a tratti dense e rossastre, esse confermano a gran voce i sospetti del biomante.
    Sangue. Sangue fresco. A giudicare dall'aroma ancora persistente, sangue di una vittima da poco consumata -visto e considerato che oltre l'angolo c'è un mostro chiazzato di cremisi, sangue sulla pelle di un assassino.

    Forse avevi ragione: non siamo più soli.

    Avvisa con tono neutro la compagna -ignorando il fatto che stessero seguendo il bimbo (e quindi che, comunque la si voglia guardare, soli non lo fossero più da qualche minuto).

    Ma non è certo mia la responsabilità di quell'abominio.

    Conclude asciutto, negando la paternità di un mostro tanto sgraziato e al contempo scrutando con occhio critico la corporatura possente della fiera lì innanzi: vello ricco di peli ma soltanto entro zone circoscritte, muscolatura evidente al di sotto di un tegumento a prima vista resinoso, coda modesta a frustare nervosamente l'ambiente e artigli aguzzi tipici di un eccellente predatore.

    Cosa hai dunque intenzione di fare?

    Chiede non alla belva bensì alla Claymore -dopo un primo giudizio impietoso, Zyg scarta l'ipotesi che l'aggressore in fondo alla piazza possegga una mente e un linguaggio per una qualche ragione sensata. Pur tuttavia, non appena il biomante conclude la frase -giusto quando la bestia s'interrompe alle sue prime parole- un ruggito agghiacciante squarcia l'aria e inquieta non poco lo squamoso in trasferta -alla conseguente acrobazia che la mostruosità esegue all'indietro, l'Eversore ex-ravnichiano decide ch'è saggio estrarre la capsula e prepararsi alla peggiore delle evenienze.
    E fa bene: il tempo di un'invettiva contro la donna guerriera ed ecco che la chimera dorata sparisce alla vista -invisibile agli occhi ma non all'elettrocezione del mezzopesce, l'umanoide ferino si slancia contro Nadine con il bruttissimo intento di dilaniarne le carni. Il tutto, ovviamente, se Zyg non corresse ai ripari -se con un discreto flusso di mana l'anfibio non proiettasse i citoplasti nel vivo dell'azione: la massa semifluida si frappone infatti tra i contendenti dimodochè zanne e unghie della bestia si ricoprano di un viscido strato traslucido -grazie alle peculiarità oleose del Plax Difensivo, quando la zampata colpisce la Claymore il bersaglio sembrerà a dir poco inafferrabile. Ma non è finita qui: sfruttando infatti il materiale sospeso per aria -riconvertendo in parte il Plax caduto a terra- il bioingegnere cellulare dà vita ad una piccola quota di Bioplasma ribollente d'acido -modellando la melma verdastra attorno al campo distorto, l'ex-Simic ha tutta l'intenzione di avvolgere il nemico in quello ch'è un abbraccio estremamente corrosivo; è una manovra che l'anfibio attua principalmente per dar modo alla sua scorta di conoscere la posizione del mostro -è una cortesia insperata che lo squamoso concede alla collega- perchè, banalmente, lo scienziato predilige gli scontri teorici -biomante non a caso, Zyg raramente si presta alla volgarità della lotta.
    .70%
    - A r a l d o - d i - u n a - G e n í a - I n c o m p r e s a
    Passiva -
    - B i o p o t e n z i a m e n t o
    Passiva -
    - P r i m o - E s p e r i m e n t o
    Equipaggiamento -
    - P l a x - D i f e n s i v o
    Consumo Alto -
    Benchè sia a dir poco viscido e a detta dei più perfino maleodorante, sin dagli scontri del Decamillennio il Plax Difensivo è considerato quale una delle migliori invenzioni partorite dagli studi ingegneristici dei laboratori Simic: questo biopolimero oleoso -solitamente impiegato come rivestimento protettivo sulle armature delle milizie d'elite- ha infatti la peculiare caratteristica di rendere estremamente scivolosa qualsiasi superficie sulla quale sia applicato, di fatto rendendo la zona così trattata -ed è questo il motivo per cui sia Zygoin che Momir Vig ne hanno progettato un utilizzo in vasta scala- pressochè impossibile da intaccare con mezzi fisici. Non a caso, in natura il Plax si ritrova sotto forma di un'abbondante secrezione mucosa associata alla cute del Ranolingio Sputaplax -un piccolo ranide diffuso esclusivamente su Ravnica, il cui nome, tra l'altro, ben riflette la caratteristica che lo ha reso celebre- ove esplica l'ovvia funzione di garantire all'individuo una pronta fuga ad ogni tentativo di presa da parte dei suoi numerosissimi predatori -si tenga infatti a mente che il suddetto organismo predilige gli acquitrini paludosi e sovrabbondanti di vita di cui sono costellati i quartieri Simic, un ambiente complesso ma, al contempo, ricco d'insidie. A prescindere però dall'effettiva distribuzione nel regno animale -giacchè il composto esprime appieno la propria efficacia non soltanto in quei straordinari frangenti- il biomante risulta capace di far sintetizzare la preziosa sostanza pure ad una colonia di citoplasti opportunamente stimolati, permettendo cioè un'immediata quanto versatile applicazione del Plax e prevenendo di conseguenza tutta una serie di spiacevoli effetti a cui il tritone -o chi per esso- sarebbe altrimenti soggetto. [Protezione dai danni fisici]
    - B i o p l a s m a
    Consumo Medio -
    Perlopiù incompreso e ingiustamente bistrattato -forse per via del suo aspetto tutt'altro che avvenente, forse per il lezzo putrido che solitamente emana- il Bioplasma è una simpaticissima creazione del laboratori Simic, un organismo ideato quale perfetto spazzino -anche e soprattutto per ripulire il sistema viario della città- ma che ben presto è stato rivalutato per la propria innegabile utilità; sorto in seguito alle sperimentazioni su di un'ameba verdognola nota al mondo scientifico per i mirabili enzimi ch'è in grado di produrre, detto Bioplasma risulta invece essere una massa amorfa dalle abitudini terribilmente tranquille, incapace di risultare aggressiva, flemmatica nel moto e viscosa nella composizione: una sorta di gelatina acida -estremamente acida- il cui unico cruccio -sempre che di reali preoccupazioni si possa parlare- è ingozzarsi di tutto ciò che si trovi a portata di fauci, indifferentemente se materia organica o substrato inerte, senza distinzioni tra un individuo vivo o morto che sia. Nonostante le apparenze, però, questo flaccido e indolente compagno è tutt'altro che innocuo -al punto che, lasciato a banchettare liberamente, rischia di sfuggire ad ogni controllo: che sia un cumulo d'immondizie, un pasto di sangue o un prezioso tesoro, il Bioplasma cercherà infatti di inglobarlo al proprio interno sempre e comunque con l'intento di digerirlo, perciò -salvo imprevisti che ne compromettano prematuramente l'attività- esso proseguirà indisturbato fino a pasteggiare con il suo stesso corpo, digerendo perfino quella manciata di citoplasti con il quale Zygoin lo ha generato. [Offensiva di stampo fisico]
     
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  6. °PaNdEmOnIuM°
     
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    Predatori e prede Post Numero 2


    Narrato | Parlato | ° Pensato °


    Il mio scatto furente verso la direzione del bambino, a non osservare più la sua figura scomparsa dietro l’angolo. Quella sensazione di terribile presagio cresceva, cresceva come non mai, nell’intuire che quella missione di semplice scorta, sarebbe diventata qualcosa di molto più difficile. L’acuto dei miei passi veloci, a rimbombare nell’aria, in quel tacchettio degli stivali di metallo ad essere inumiditi in pozze di acqua riversa sul terreno. Ad un primo momento non ci feci caso, troppa la foga di scoprire l’evento nefasto, nel procedere spedita e dissipare i miei interrogativi. Poi però, quello che una prima ignorata analisi sembrava solo essere elemento ricavato dalla pioggia, poi, divenne spettacolo aberrante. Pozze da prima lievemente rossicce, ottenevano nel proseguire della mia corsa, la tonalità cremisi del sangue - in un rosso talmente intenso da capire che una strage vi era in compimento. Un lieve pianto di bambino poteva sentirsi nell’aria, molto probabilmente lo stesso bambino che era fuggito nel suo sguardo impaurito. Bastò solo girare l’angolo dopo un breve rettilineo, per scoprire cosa fosse ciò che aveva fatto nascere quel mio presentimento di preoccupazione: qualcosa che io già conoscevo, e che non mi aspettavo che potesse anch'esso essere sputato in questo mondo. Una volta giunta ad udire sonoramente il pianto, osservai colui che sovrastava un corpo dilaniato –molto probabilmente la madre- in quel suo sguardo insaziabile, in quella ferocia infinita, in quella brutalità selvaggia. Gli occhi si sgranarono, lasciando che la mia bocca si aprisse per qualche istante, mentre un suono gutturale incomprensibile usciva da quest’ultima, a rimanere bloccata per qualche istante, nel comprendere ciò che stavo osservando. Un risvegliato? Possibile?

    ° Non... non è possibile °

    Non mi capacitavo dell’accaduto, di come Endlos avesse potuto portate su di esso una creatura del genere: una creatura che se non fermata, avrebbe proliferato, estinguendo la vita in poco tempo. Ancora scossa, sembravo intontita nel rimanere solo immobile ad osservarlo, in quella realtà che non mi sembrava veritiera, ma solo prodotta dalla mia immaginazione.
    Non che provassi timore per la visione, non era la prima volta che affrontavo creature nate originariamente da Claymore - più che altro era lo stupore, lo shock per osservare qualcosa collegato al mio vecchio mondo. Il suo parlare dimostrava quella natura, nel riconoscere i miei abiti e, porgermi saluti doverosi nel maledire la mia figura, come d'altronde, ogni risvegliato si comportava nel vedere una strega dagli occhi d’argento.

    Anche qui…

    Fu l’unica affermazione che sillabai, nel tenere ben stretta la mia arma nella mano, e fissare quell’abomino ancora grondante di sangue dalla sua bocca, mentre pezzi di viscere venivano espletata da quest’ultima. Bisognava ucciderlo, non vi erano altre possibilità, anche se il mio timore che l’anfibio lo trovasse interessante per studio, cresceva.

    Non è una creatura da tenere prigioniera per diletto di curiosità. Quello che vedi, proviene dal mio mondo

    Proferì nel rivolgermi a Zyg, mentre la posizione da prima statica dello Yoma, passava a creare movimento, nell’esibizione della sua mostruosa velocità ad azzerare le distanze, in quella battaglia eterna tra cacciatore e preda. Potei solo osservarlo nel riapparire dinnanzi alla mia figura, in quella sua colossale forma che bramava il mio sangue, e che voleva rendere la mia vita solo un ricordo sbiadito.

    Cazz...

    Dovetti far ricorso a molte energie, anche troppe - energie che in questo mondo avevo usato solo in pochissime situazioni: Lo Yoki ad essere destato, nel modificare la forma del mio viso e rendermi più simile all’avversario: in quello sguardo ora più simile ad un felino, che una normale umana. Era da tempo che non mi cimentavo in una battaglia impegnativa, e senza dubbio, un risvegliato, era un avversario che presto il biomante, avrebbe compreso di non essere alla portata di normali guerrieri. Restare in questo mondo, significava rischiare oltre le uccisioni, che gli eversori o altre organizzazioni, lo trovassero interessante da analizzare, e pensare alla folle idea di clonarlo. Quel tipo d’errore era stato già commesso nel mio vecchio mondo, dove l’organizzazione, aveva voluto sostituirsi a Dio nel realizzare una piaga che aveva invaso ogni latitudine, con la situazione apocalittica del caso: esperimenti incontrollabili, per poi diventare nemici dell’umanità.
    Finche io avessi potuto tenere in mano una spada, non avrei permesso che la stessa cosa si fosse ripetuta qui, ed era mio dovere risolvere la questione prima che potesse diventare ingestibile.

    ° Ottimo tempismo pesce lesso °

    Nel mentre, come detto, mi preparavo a evitare il colpo, un evento imprevisto e al contempo propizio avvenne, dandomi maggior tempo per riuscire ad uscire illesa dall’aggressione che al contrario, mi avrebbe vista fortemente debilitata. Una sostanza gelatinosa si frappose fra me e il risvegliato. Senza indugiare e approfittando dell’imprevedibile aiuto del pesce lunatico, mi impegnai a far si, che lo Yoki mi facesse ottenere maggiore velocità per fuori dalla sua zona orbitale e di attacco, così da non essere un bersaglio facile e contrattaccare nel vantaggio del diversivo. Durante l’intento di spostarmi, e portarmi di lato a lui, avrei fatto si, che la spada fosse estratta celermente, e con un colpo preciso e mirato, cercare di colpirlo in direzione del braccio, nell’impegno di reciderlo mediante una tecnica che avrebbe fatto vibrare la lama come se fosse flessibile, e rendere la difficoltà di evitare il colpo ancor più maggiore.
    Nadine no Claymore


    ● Mana: 110% - 20% = 90%
    Sruttato un consumo Medio per tecnica Velocità diabolica
    Sfruttato un consumo Medio per spada dell'onda.

    ● Satus Fisico: Ottimale

    ● Status Mentale: Perplessa e stupida

    ● Abilità:

    Armatura: 1 pnt. Le Claymore indossano un'uniforme simile a quella da combattimento romana, con uno stile d'art d'eco.È formata da 2 pezzi di colore grigio chiaro, con un colletto di soluto sul nero con i bordi bianchi con sopra il simbolo delle Claymore vicino alla gola. Sopra la parte superiore di questa, vi sono più pezzi di armatura metallica: stivali brillanti, leggermente tallonati, polsiere(avanbracci), protezioni per le spalle, e una particolare gonna fatta di metallo. Infine, indossano un mantello grigio corto, sebbene la versione maschile della corazza non lo abbia. Alcune Claymore possono avere alcune modifiche alle loro uniformi per adattarle alle loro abilità particolari...

    Spada Claymore: 1 pnt. La Claymore è la tipica arma della guerriere dell'Organizzazione. In scozzese il termine significa "Grande Spada". Le guerriere sono chiamate Claymore dalla gente comune proprio in virtù di questa spada. Ogni spada ha sulla base della propria impugnatura il simbolo della Claymore a cui appartiene. Le "Claymore" sono spade larghe a doppia lama dal peso sconosciuto e con impugnature affilate. Nessuna Claymore è stata mai distrutta e neppure danneggiata,fatto che fa dedurre la loro presunta indistruttibilità. È raro vedere una Claymore senza la sua spada, la quale viene utilizzata non solo per combattere, ma anche per tagliare legna da ardere e cacciare. Le Claymore sono solite riposare dopo aver conficcato la spada nel terreno ed essercisi appoggiate. Quando una Claymore muore,la sua spada viene conficcata nel luogo di sepoltura per identificare la defunta. le Claymore di solito posseggano una sola spada, alcune Claymore particolarmente forti ne utilizzano due. La seconda spada di solito apparteneva ad una amica morta dell'utilizzatrice.. Passiva: Indistruttibilità spada. 5 pnt

    Cautela
    Combattere sfruttando lo Yoki è un abilità che costa molte energie, che nel mondo di Endlos viene definito mana. Per questo, Nadine è stata donata della possibilità di avere una maggiore riserva energetica, potendo così resistere maggiormente dove altri invece cadrebbero ormai allo stremo di energie gestite in malo modo, e che li vedrebbe di fatto spacciati. In termini di gioco, questa passiva gli consente di avere un 10% in più rispetto alla normale quantità di Mana che solitamente ogni essere ha a disposizione. 5 pnt


    ● Tecniche:
    a93304b1

    Yoki (o Velocità diabolica):
    Il potere demoniaco che scorre nelle loro vene è chiamato Yoki, esso può essere utilizzato in quantità diverse a discrezione della guerriera.
    Consumo: Variabile. 2 pnt
    Al 25% le vene dei muscoli e del volto si gonfiano e la velocità in possesso delle guerriere aumenta considerevolmente. Al 50% tutto il corpo subisce l’effetto di questo potere demoniaco, i muscoli s’ingrossano deturpando anche il volto che assomiglia sempre di più a quello di una bestia feroce. Il desiderio di sangue diventa un pensiero fisso e solo le guerriere con una forza di volontà considerevole riescono ancora a controllare la brama di potere e rimanere lucide nel combattimento. Quando una Claymore non riesce più a contenere il proprio Yoki e supera lo 75% subisce una mutazione, chiamata risveglio, che le trasforma in esseri mostruosi che trascendono il semplice Yoma, divenendo a tutti gli effetti predatrici di uomini e perdendo la propria coscienza umana.
    - Rilascio 100% : Pieno risveglio. La parte umana cede al mostro che risiede nel corpo e la velocità diventa mostruosamente spropositata..


    f380f8d9
    SPADA DELL'ONDA
    Consiste in un celere movimento rotatorio del braccio che, sfruttando l’elasticità del proprio corpo, pare quasi far ondulare la spada come un serpente. In questo arco di tempo in cui la lama sembra ondeggiare, i fendenti effettuati risultano estremamente difficili da prevedere ed evitare.
    Consumo: Medio. 1 pnt



    Consumi: Basso 5% | Medio 10% | Alto 20% | Critico 40%
     
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  7. _MajinZ_
     
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    La difesa fu rapida e il leone non riuscì ad arrestare in tempo la sua avanzata. La zampata non arrivò neanche a toccare la guerriera, gli artigli riuscirono a malapena a sfiorare il corpo della bionda e tuttavia non riuscirono a causare danni seri, visto che l’attacco semplicemente volò via e a causa dello Yoki, la Claymore in breve sfuggì all’intero assalto.
    Successivamente il bioplasma si sollevò e si lanciò in direzione della bestia, la quale al momento si trovava in una situazione spiacevole e non rendendosi subito conto del pericolo venne intaccato dall’acido che ne ustionò il corpo... le braccia, il petto e gli artigli, perfino alcune ciocche della criniera. Ruggì di dolore, ma le sofferenze non erano ancora terminate visto che, rapido come un fulmine, giunse il fendente della donna che fu appena percepito dal felino, il quale si ritrovò in un momento senza il braccio. Volò via in una pioggia di sangue, ricadendo poi al suolo in preda agli ultimi movimenti.
    Uno spaventoso ruggito di dolore invase lo stretto vicolo e successivamente la bestia saltò nuovamente indietro, frapponendo parecchia distanza dai nemici e atterrando ansante, ferito non solo nel corpo ma anche nell’orgoglio.
    Pesce.
    Gli occhi gialli si posarono sullo squamoso, fissandolo come si faceva con un rivale. Il Risvegliato allargò di colpo la mano sinistra, l’unica ancora attaccata, facendo fuoriuscire ben cinque artigli affilati, lucenti e per nulla imbrattati dal sangue.
    Non intrometterti!
    È un istante... la zampa si muove con una rapidità eccezionale e cinque lame d’aria esplosero in avanti, mirando direttamente al biomante pronte e dilaniarne le carni. Nello stesso istante alcune propaggini fuoriuscirono dal moncherino e come tentacoli iniziarono a muoversi e intrecciarsi, dando poi vita a un nuovo arto che subito venne mosso... e seguì un sorriso soddisfatto dell’assassino. Infine fissò Nadine dritta negli occhi.
    Non vedo l’ora di assaggiare le tue interiora.
    La voce gorgogliante riempì ancora una volta l’aria... e subito dopo un ruggito possente proruppe dalle fauci del predatore, assumendo la forma di una sfera traslucida che partì dritta in direzione della giovane donna. Una cosa era certa, quella creatura non era poi così stupida: aveva capito di dover colpire dalla distanza e aveva comunque le armi per farlo.



    L'artigliata è un medio, causa danni taglienti di natura fisica, mentre la sfera è un consumo alto, magico che esplode a contatto :3
     
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  8.  
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    PostArt
    _ 0 1 3 - ¤ - S e e k
    Resoconto #3 _
    Come da copione i citoplasti fanno dunque il loro dovere sotto le direttive del biomante -in un armonico schema di difesa/offesa, permettono al duo mal sortito di proteggersi e di contrattaccare: va così bene che, dopo un primo assaggio a base di digestione acida gentilmente offerto dal Bioplasma, Nadine riesce addirittura a proporre un piatto forte di affettati direttamente sulla carne del nemico -tra grida, urla e strepiti di varia natura, eversore ed eversore sembrano essere in netto vantaggio e con tutta l'intenzione di chiudere a momenti l'assurdo banchetto.
    Ma questo, ovviamente, non può neanche lontanamente che considerarsi l'antipasto: la bestia non desidera essere servita -no, proprio no- e impegnandosi un poco -chiedendo qualche istante di pausa per munirsi ancora una volta del braccio perduto- dimostra al tritone capacità rigenerative degne di nota (tali per cui quanto ha appena detto la Claymore venga radicalmente reinterpretato).

    Sono di tutt'altro avviso, invece.

    Le risponde, con gli occhi sempre ben fissi sulla preda e gli organi prensili colmi di mana attorno alla capsula.

    Dà proprio l'impressione di meritare un'analisi approfondita.

    Non c'è sorpresa, infatti, nel vedersi indirizzare contro delle lame eteree quale risultato di una zampata a vuoto -già pronto ad una controffensiva, lo scienziato deve solo liberare il flusso d'energia ed assistere all'azione dei suoi costrutti.

    Me ne basta un pezzettino piccolo. Anche l'arto che gli hai tagliato.

    Conclude, accorgendosi solo allora che lo Sviscisvuota è ancora fermo nei suoi palmi -che la melma mangiamagia non si è minimamente mossa; un'eventualità di tal genere -il fatto che il viscidume cellulare non reagisca agli squarci aerei che sopravanzano- indica senza alcun tipo di dubbio che l'offesa in esame non è di natura arcana -fisica e fisica solamente, essa suggerisce pure che non c'è tempo per montare una nuova difesa (Zyg ci prova, ma a malapena riesce a richiamare nuova energia). Perciò... beh, a trovarsi con serie ferite e tagli profondi sarà niente meno che l'abissale emerso dai flutti -colpito al collo, al fianco destro e due volte alla coda, l'anfibio potrebbe aver bisogno d'aiuto (o di un modo per ignorare la perdita di sangue, ovviamente)!

    Sull'altro versante, invece, la donna non avrà da preoccuparsi d'alcunchè -visto e considerato che l'attacco a lei rivolto è sì stregato, guidata dall'avidità per gli incantesimi la melma si slancia ad inglobare la sfera quando questa è ancora nelle vicinanze dello Yoma; anzi: non potendo fare molto di più che tamponare (a caso) i tagli di cui è ricoperto, il biomante riverso al suolo opta piuttosto per scommettere le sue ultime carte su Nadine -sperando che con una piccola spinta ella possa ristabilire la supremazia per com'è giusto, l'ex-ravnichiano le affida le proprie speranze di sopravvivenza. E lo fa -neanche a dirlo- sfruttando quel poco di citoplasti che da prima sono sparsi tra le pozze -riconvertendoli a foggia di ali, l'esperto cellulare li plasma addosso alla Claymore: grazie a queste appendici gratuite la sua collega sarà infatti in grado di raggiungere l'abominio senza (o quasi) dargli il tempo di reagire -ottimo supporto allo scatto, le patine membranose le forniranno una partenza a dir poco fulminea.
    .30%
    - A r a l d o - d i - u n a - G e n í a - I n c o m p r e s a
    Passiva -
    - B i o p o t e n z i a m e n t o
    Passiva -
    - P r i m o - E s p e r i m e n t o
    Equipaggiamento -
    - S v i s c i s v u o t a
    Consumo Alto -
    Talvolta capita che le cose non vadano come previsto, che i risultati attesi e quelli ottenuti si discostino anche di molto tra loro. E quando capita, solitamente è perchè tutto va per il verso sbagliato: difficilmente ci si lamenta se ad un appuntamento si conclude più di quanto era lecito sperare, se quel pezzetto di carta gettato a terra da un cafone di prim'ordine si rivela in realtà una banconota di grosso taglio. Allo stesso modo accade per la scienza -le stesse problematiche le devono affrontare pure i biomanti Simic: un esperimento dagli esiti positivi non lascia il tempo per lagnarsi di qualcosa che non è stato, al contrario di un rovinoso fallimento, capace di sobillare stati d'animo tutto fuorchè appaganti. Ciononostante, talvolta capita pure che le cose -svoltesi neanche lontanamente come previsto nè tantomeno avendo prodotto i risultati attesi- siano al contrario fonte d'esultanza proprio per l'insuccesso che hanno generato -assurdamente registrando un trionfo nella sconfitta: è questo il caso dello Sviscisvuota, una melma manipolata geneticamente affinchè fungesse da amplificatore magico e che invece -grazie ad un metabolismo artificialmente accelerato- si è rivelata essere l'esatto contrario di ciò che doveva. Soggetto infatti ad un ciclo vitale dell'ordine di qualche secondo -dovuto anche questo all'estrema rapidità con cui svolge i processi interni- lo Sviscisvuota si nutre letteralmente di tutta la magia con cui viene a contatto, ricercandola anzi attivamente, digerendo ogni ingerenza energetica entro la propria portata; quello che doveva essere un preziosissimo strumento ideato per migliorare le abilità degli incantatori si è per loro trasformato nella peggiore delle minacce, uno stratagemma che -grazie all'ampia scorta di citoplasti di già arricchiti con il genoma della melma- Zygoin può adottare a propria discrezione e in qualsiasi momento. [Dispel degli effetti magici]
    - C i t o f o r m a
    Consumo Alto -
    Su Ravnica, si sa, ognuna delle dieci gilde ha il proprio imprescindibile ruolo -ciascuna, nel limite della propria giurisdizione, svolge un’attività unica e utile a tutto il piano; così pure l’Alleanza Simic -la vecchia Alleanza Simic: biomanti e citomanipolatori agivano nell’interesse della collettività, sfruttando le proprie conoscenze fisiologiche e chirurgiche per prestare servizio in qualità di medici, utilizzando i citoplasti per sperimentare terapie riabilitative sempre nuove. Tra queste, ovviamente, il biopotenziamento e i suoi innegabili successi. Tra queste, inaspettatamente, pure l’impiego del Citoforma. Questo, però, accadeva prima degli scontri del Decamillennio -prima che Momir Vig ideasse il Progetto Kraj, prima che la disfatta e poi rinata Alleanza Simic bandisse la sperimentazione in tal senso. Da allora -e a causa dell’Editto promulgato da Zegana- scopi e attività degli affiliati la Gilda sono radicalmente mutati; da allora -per opera di quei visionari che segretamente hanno seguito le orme del precedente Capogilda- il Citoforma ha conquistato nuove strabilianti applicazioni: perché doversi accontentare della lentezza che un trapianto richiede quando è invece possibile ottenere i medesimi effetti benefici nel tempo di uno schiocco? Quello che Zygoin ha riscoperto è infatti la capacità di trasferire temporaneamente e ad un altro organismo i caratteri cellulari tipici di un citoplasto in espressione, ovverosia rendere le cellule che entrino in contatto con il muco omnibio -la particolare secrezione citoplastica con cui si attua questo processo di induzione- in tutto e per tutto simili a quelle dell’individuo da cui è stato estratto il genoma attualmente espresso. Per fare un esempio, quindi, un essere umano sul quale venga applicato del muco omnibio -tarato, questo, sull’informazione genica di Zygoin stesso- vedrà il proprio corpo rimodellarsi per assecondare le forme e le capacità del tritone, acquisendo perciò -seppur limitatamente ad una manciata di minuti, a volte persino meno- scaglie robuste con cui difendersi dalle minacce del mondo, pinne e branchie per poter respirare e nuotare sott’acqua, finanche i peculiari organi di senso in grado di rilevare i campi elettrici -il tutto, peraltro, senza perdere contestualmente ognuna delle (esigue) capacità di comune mortale proprie del corpo originario. [Incremento della Velocità]
     
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  9. °PaNdEmOnIuM°
     
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    Predatori e prede Post Numero 3


    Narrato | Parlato | ° Pensato °


    L’idea come previsto del biomante era quella di analizzare la creatura, e nel mentre la mia spada andò a federe l’arto del risvegliato, il suo interesse anche a quel semplice pezzo morto di carne era al quanto rilevante; da creatura cinica quale dimostrava di essere, non potevo aspettarmi altro, anche se, il suo contributo nel sacrificarsi a protezione della mia figura si dimostrò pregevole. Il colpo diretto a lui fu come ignorato, e più che altro, nuovamente, indirizzare le sue massime forze nel rendermi ancora incolume in una scommessa azzardata.

    Zyg… tu…

    Un minimo segno verbale nello stupore del suo sacrificio, rivalutando in questo modo il suo lato prettamente solista, e comprendere, che forse quel pesce non era poi totalmente marcio d’animo. Ma il distrarmi troppo non mi era concesso, dato che il risvegliato non perse tempo ad indirizzare offesa anche verso la mia figura, in un colpo arcano che veniva espletato dalla sua bocca. Una palla luminescente mangiò celermente la distanza, in quello che molto probabilmente si dimostrava essere un attacco d’indiscussa potenza, che come detto, venne presto inglobato dai citoplasmi, nel sacrificio del pesce a puntare esclusivamente sulle mie doti di combattente di corpo a corpo. La melma nuovamente fece il suo dovere, e la sfera da che percettibile e indomita, presto, fu neutralizzata nell’assorbire la sua consistenza mediante l’esperimento del mio attuale compagno: una nuova opportunità, un’opportunità a confluire le mie energie prettamente in attacco e dare così, maggiore consistenza ai colpi che avrei potuto fendere con maggiore consumo energetico.

    ° Straordinario °

    Nuovamente però, quella melma che pensavo avesse finito il suo dovere, attinse inaspettatamente alla sua procedura, questa volta, di darmi supporto e rendermi capace di movimenti fuori dalle mie possibilità già pregevoli. Due ali verdastre andarono a collegarsi alle mie scapole, in una visione quasi angelica, similmente ad un essere toccato dal bacio divino. Bastò un semplice scatto per accorgermene, in una velocità notevole senza che lo Yoki contribuisse a rendermi sovrumana, e che mi desse maggior consistenza di supporto in altre strategie: nel mentre il mio corpo cominciava a spostarsi da un punto all’altro senza apparentemente avere un obiettivo di arrivo finale, feci si, che delle immagini residue potessero essere formate a confondere il monolitico avversario, in quello che presto si sarebbe rivelato essere un accerchiamento di mie identiche figure ad apparire in ogni dove di quello spazio ristretto. Nel tentativo di approfittare del possibile disorientamento, avrei provato a balzare all’ultimo verso l’alto, e con maggiore incremento di forza, provare a tranciare con un fendente in discesa verticale la testa dello Yoma, nel tentativo di aprirla in due come un coltello farebbe con una mela.
    Nadine no Claymore


    ● Mana: 90% - 50% = 40%
    Sruttato un consumo Medio per tecnica Miraggio 6 immagini residue
    Sfruttato un consumo Critico Yoki (o forza diabolica)

    ● Satus Fisico: Ottimale

    ● Status Mentale: Agguerrita

    ● Abilità:

    Armatura: 1 pnt. Le Claymore indossano un'uniforme simile a quella da combattimento romana, con uno stile d'art d'eco.È formata da 2 pezzi di colore grigio chiaro, con un colletto di soluto sul nero con i bordi bianchi con sopra il simbolo delle Claymore vicino alla gola. Sopra la parte superiore di questa, vi sono più pezzi di armatura metallica: stivali brillanti, leggermente tallonati, polsiere(avanbracci), protezioni per le spalle, e una particolare gonna fatta di metallo. Infine, indossano un mantello grigio corto, sebbene la versione maschile della corazza non lo abbia. Alcune Claymore possono avere alcune modifiche alle loro uniformi per adattarle alle loro abilità particolari...

    Spada Claymore: 1 pnt. La Claymore è la tipica arma della guerriere dell'Organizzazione. In scozzese il termine significa "Grande Spada". Le guerriere sono chiamate Claymore dalla gente comune proprio in virtù di questa spada. Ogni spada ha sulla base della propria impugnatura il simbolo della Claymore a cui appartiene. Le "Claymore" sono spade larghe a doppia lama dal peso sconosciuto e con impugnature affilate. Nessuna Claymore è stata mai distrutta e neppure danneggiata,fatto che fa dedurre la loro presunta indistruttibilità. È raro vedere una Claymore senza la sua spada, la quale viene utilizzata non solo per combattere, ma anche per tagliare legna da ardere e cacciare. Le Claymore sono solite riposare dopo aver conficcato la spada nel terreno ed essercisi appoggiate. Quando una Claymore muore,la sua spada viene conficcata nel luogo di sepoltura per identificare la defunta. le Claymore di solito posseggano una sola spada, alcune Claymore particolarmente forti ne utilizzano due. La seconda spada di solito apparteneva ad una amica morta dell'utilizzatrice.. Passiva: Indistruttibilità spada. 5 pnt

    Cautela
    Combattere sfruttando lo Yoki è un abilità che costa molte energie, che nel mondo di Endlos viene definito mana. Per questo, Nadine è stata donata della possibilità di avere una maggiore riserva energetica, potendo così resistere maggiormente dove altri invece cadrebbero ormai allo stremo di energie gestite in malo modo, e che li vedrebbe di fatto spacciati. In termini di gioco, questa passiva gli consente di avere un 10% in più rispetto alla normale quantità di Mana che solitamente ogni essere ha a disposizione. 5 pnt


    ● Tecniche:
    a93304b1
    Yoki (o forza diabolica): Le claymore possiedono un'aura combattiva chiamata yoki che, se liberata, permette di accrescere la propria forza fisica e velocità in modo esponenziale con la percentuale rilasciata.
    Quasi tutte le tecniche hanno alla base un utilizzo di Yoki. In ogni scontro, specialmente nei più rischiosi, il rilascio dello stesso avviene in enormi quantità, spingendo l'utilizzatrice a rischiare di superare i propri limiti ogni volta.Consumo: Variabile. 2 pnt
    - Rilascio 25% : I muscoli del viso si contraggono e le vene si gonfiano. Già a questa percentuale, la forza della guerriera aumenta considerevolmente.
    - Rilascio 50% : Il volto inizia a trasformarsi e tutti i muscoli del corpo, compresi i vasi sanguinei, si gonfiano. L'aspetto umano inizia a lasciare il posto al mostro che risiede dentro di loro. A questa percentuale di rilascio, diventa quasi impossibile riuscire a controllare la sete di sangue.
    Consumo:
    - Rilascio 75% : Da questa percentuale in poi, tornare all'aspetto umano è teoricamente impossibile. Il corpo della guerriera non riesce più a controllare l'enorme flusso di Yoki che sta generando. Pericolo di risveglio altissimo. Solo una grande forza di volontà potrebbe intercedere.
    - Rilascio 100% : Pieno risveglio. La parte umana cede al mostro che risiede nel corpo.
    Tuttavia Nadine è in grado di massacrare qualsiasi tipo di avversario evitando che il suo Yoki la possegga, non lasciandosi dominare dalle emozioni, facendo trasparire un fievole sorriso ogni volta che ne uccide uno.



    1f40bef4
    MIRAGGIO
    L’abilità comunemente chiamata “Miraggio” è una peculiarità che le consente di spostarsi ad una elevatissima velocità, rilasciando sul posto l’immagine residua del proprio corpo. Data l’ingente quantità di Yoki richiesta per metterla in atto, non è possibile sfruttarla troppe volte. Durante l’addestramento durato sette anni, Nadine elabora una variante della sua abilità che non implica alcun uso di energia demoniaca, risultando meno veloce ma decisamente più preciso e duraturo.
    scaletta immagini residue -4 x basso, 6 x medi, 8 x alto, 10 x critico
    Consumo: Variabile. 2 pnt


    Consumi: Basso 5% | Medio 10% | Alto 20% | Critico 40%


    Edited by °PaNdEmOnIuM° - 5/6/2013, 22:37
     
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  10. _MajinZ_
     
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    Un ghigno si formò sul volto della bestia quando vide le sue lame abbattersi sullo squamoso, il quale non aveva fatto nulla per difendersi e agli occhi felini appariva come un debole, un incapace. Purtroppo però dovette ricredersi appena un istante dopo, proprio nel momento in cui il ghigno svanì per lasciare spazio all’incredulità prima, alla rabbia dopo.
    La sfera magica infatti venne inglobata dai citoplasti a metà strada, senza riuscire neanche a raggiungere l’obiettivo e la cosa fece ruggire il leone che adesso era davvero furibondo. Tuttavia non ebbe nemmeno il tempo di attaccare nuovamente che la Claymore, supportata dalla melma del biomante, scattò in avanti con una rapidità inaudita, ritrovandosi in breve al cospetto dello Yoma. Le sei copie apparvero proprio in quel momento, lasciando il risvegliato per un attimo sorpreso... e probabilmente fu proprio quell’istante di distrazione ad essergli fatale.
    Sfruttando lo stesso potere che scorreva nelle vene del mostro, anche Nadine si ritrovò per un attimo ad assumerne le fattezze, lasciando che lo Yoki la trasfigurasse da leggiadra fanciulla a macchina dispensatrice di morte e distruzione. Il fendente calò implacabile sulla testa della bestia, tranciandola in due parti simmetriche e facendo anche di più, attraversando il collo e il petto fino a metà rilasciando fiotti di sangue denso e caldo. Ma proprio in quel momento, provando ad estrarre la spada, sarebbe arrivato un grosso problema... si era incastrata.
    E così, mentre gli organi tentavano di ricomporsi, una zampata colpì la guerriera al fianco mandandola a schiantarsi contro il muro alla sua sinistra. La spada tuttavia rimase nel corpo del mostro, il quale per qualche strano motivo non riusciva a ricomporsi... Zygoin l’avrebbe sicuramente notato: quella spada interferiva con la rigenerazione che provava a creare delle stringhe per unire le due parti, ma esse erano flebili e continuavano a spezzarsi per poi rigenerarsi ancora.
    Il mostro cadde quindi in ginocchio, però continuava a muoversi e a rantolare mentre muoveva gli artigli a destra e a sinistra. Quello era il momento di chiudere la partita, di spazzare via quella creatura orrenda dal Semipiano.



    Nella zampata c'è solo il Power Up, quindi conta come un medio, forse meno XD comunque finite cicciobello e finisce anche la caccia :3
     
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  11.  
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    PostArt
    _ 0 1 3 - ¤ - S e e k
    Resoconto #4 _
    Breve ma intensa, questo è il tipo di sfida cui oggi Zyg è chiamato: assieme a Nadine, infatti, il tritone si ritrova a fronteggiare un naufrago normalmente estraneo al semipiano di Endlos -un alieno proveniente anzi dal mondo della Claymore, tale è l'ostacolo che si è frapposto negli impegni per i quali la coppia d'eversori è giunta al Bloodrunner.
    Un invasore pericoloso ed aggressivo, un nemico a prescindere, un avversario che li ha sin da subito etichettati quali pasto pronto a finire nelle sue fauci; un antagonista che però ha trovato pane per i suoi denti, un contendente contro il quale entrambe le reclute si sono spese per chiudere la faccenda il prima possibile -ma che, purtroppo, alla fine si è rivelato più ostico del previsto (in grado di rigenerare quasi istantaneamente qualunque forma di ferita, una minaccia non da poco). Visto e considerato, poi, che lo scienziato s'è pure visto recapitare un assai poco simpatico affondo multicolpo dal quale non è punto riuscito a difendersi -e che quindi si ritrova a terra, gemente, nel tentativo di richiudere i tagli con un impacco di soli citoplasti (rimedio in verità per nulla efficace, ci mancherebbe)- tutto porta a pensare che la vittoria penda dal lato del demonio oppositore.
    Sì, così pare. Anche se a me -non so voi- hanno insegnato che la prima impressione facilmente si rivela errata -tal quale un giudizio dato di fretta, sbagliato per principio e scorretto nella forma (peggio che peggio nei contenuti!).

    Non p-

    Una fitta di dolore ne interrompe il monito, un grumo di sangue cola oltre le fessure che l'anfibio ha per bocca sospinto da un profondo respiro dopo la scarica lancinante.

    Non perdere tempo!
    Affonda quella lama più in profondità, continua a dilaniarlo usando la spada:

    Il biomante ha infatti notato un particolare estremamente interessante -impossibilitato a muoversi, trattenuto al suolo dalle condizioni impietose in cui versa, il massimo contributo che può fornire alla compagna è di prestare attenzione ai dettagli e coordinarne le mosse secondo una strategia improvvisa ma (si spera) ben azzeccata.

    Quando l'hai fatto, prima, per qualche motivo l'arma ne ha arrestato il processo di guarigione!

    Un'altra vertigine e lo squamoso perde le forze per mantenersi semiseduto -non ancora svenuto ma nemmeno troppo lontano dal divenirlo, può soltanto affidarsi alla collega ed attendere che i tessuti costituenti il suo corpo pian piano riprendano a proliferare occludendo i traumi ed arrestando la copiosa perdita di sangue.
    .30%
    - A r a l d o - d i - u n a - G e n í a - I n c o m p r e s a
    Passiva -
    - B i o p o t e n z i a m e n t o
    Passiva -
    - P r i m o - E s p e r i m e n t o
    Equipaggiamento -
     
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  12. °PaNdEmOnIuM°
     
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    Predatori e prede Post Numero 4


    Narrato | Parlato | ° Pensato °


    Risvegliati… creature diaboliche che superano il limite tra normalità e divino. Questo giorno mi aveva fatto comprendere che il mio passato non si poteva cancellare, ma che anzi, tal esperienza era fondamentale per rendermi la migliore nel mio campo. Zyg aveva dato tutto, anche troppo, nel dimostrarsi sublime per quanto non rappresentasse il guerriero per eccellenza. Ora però toccava a me terminare ciò che riguardava più d’ogni altro avvenimento su questo mondo una faccenda personale, una faccenda, che solo io potevo portare a conclusione. Il colpo lo aveva solo rallentato per quanto in esso vi era intrisa una potenza enorme, una potenza che per ogni altra Claymore - a parte me - avrebbe automaticamente scaturito un risveglio. Osservavo quella massa ora squarta, quel cumulo di carne che non si arrestava a una resa o ad una concezione di inferiorità, continuando a lottare nel voler cocciutamente ribellarsi a tutto ciò. La spada incastrata tra le carni ci permetteva di colloquiare brevemente, dimostrandosi unica arma che potesse fermare un risvegliato, e sentenziare la sua disfatta.

    L'arma che io brandisco è l'unica in grado di uccidere quel tipo di creature, ogni altro strumento bellico è inutile contro di loro, per questo veniamo chiamate Claymore.

    Affermai mentre mi dirigevo celermente verso quel nemico storico, nel terminare un qualcosa di incompiuto che aveva solo arrestato la sua furia. I miei lineamento cominciarono a modificarsi, le pupille passarono da color argento ad un intenso dorato, nel mantenere ancora una forma umana gradevole e lasciare che mi distinguessi da quella razza di cui ne ero parente a metà. La muscolatura delle braccia aumentò a tal punto da far apparire vene pulsanti su di esse, in un incremento di forza che mi avrebbe permesso di affondare la lama fino alla fine ed aprire totalmente in due il risvegliato ancora pulsante di vita. Tale tentativo non si sarebbe fermato solo a un taglio netto, ma nella furia di rabbia avrei continuato a squarciare le carni in tanti piccoli pezzi, così da arrestare la funzionalità di qualsiasi organo che gli permettesse ancora di sopravvivere dopo il primo fendente.
    Nadine no Claymore


    ● Mana: 40% - 20%= 20%
    Sfruttato un consumo Alto Yoki (o forza diabolica)

    ● Satus Fisico: Ottimale

    ● Status Mentale: Disgustata

    ● Abilità:

    Armatura: 1 pnt. Le Claymore indossano un'uniforme simile a quella da combattimento romana, con uno stile d'art d'eco.È formata da 2 pezzi di colore grigio chiaro, con un colletto di soluto sul nero con i bordi bianchi con sopra il simbolo delle Claymore vicino alla gola. Sopra la parte superiore di questa, vi sono più pezzi di armatura metallica: stivali brillanti, leggermente tallonati, polsiere(avanbracci), protezioni per le spalle, e una particolare gonna fatta di metallo. Infine, indossano un mantello grigio corto, sebbene la versione maschile della corazza non lo abbia. Alcune Claymore possono avere alcune modifiche alle loro uniformi per adattarle alle loro abilità particolari...

    Spada Claymore: 1 pnt. La Claymore è la tipica arma della guerriere dell'Organizzazione. In scozzese il termine significa "Grande Spada". Le guerriere sono chiamate Claymore dalla gente comune proprio in virtù di questa spada. Ogni spada ha sulla base della propria impugnatura il simbolo della Claymore a cui appartiene. Le "Claymore" sono spade larghe a doppia lama dal peso sconosciuto e con impugnature affilate. Nessuna Claymore è stata mai distrutta e neppure danneggiata,fatto che fa dedurre la loro presunta indistruttibilità. È raro vedere una Claymore senza la sua spada, la quale viene utilizzata non solo per combattere, ma anche per tagliare legna da ardere e cacciare. Le Claymore sono solite riposare dopo aver conficcato la spada nel terreno ed essercisi appoggiate. Quando una Claymore muore,la sua spada viene conficcata nel luogo di sepoltura per identificare la defunta. le Claymore di solito posseggano una sola spada, alcune Claymore particolarmente forti ne utilizzano due. La seconda spada di solito apparteneva ad una amica morta dell'utilizzatrice.. Passiva: Indistruttibilità spada. 5 pnt

    Cautela
    Combattere sfruttando lo Yoki è un abilità che costa molte energie, che nel mondo di Endlos viene definito mana. Per questo, Nadine è stata donata della possibilità di avere una maggiore riserva energetica, potendo così resistere maggiormente dove altri invece cadrebbero ormai allo stremo di energie gestite in malo modo, e che li vedrebbe di fatto spacciati. In termini di gioco, questa passiva gli consente di avere un 10% in più rispetto alla normale quantità di Mana che solitamente ogni essere ha a disposizione. 5 pnt


    ● Tecniche:
    a93304b1
    Yoki (o forza diabolica): Le claymore possiedono un'aura combattiva chiamata yoki che, se liberata, permette di accrescere la propria forza fisica e velocità in modo esponenziale con la percentuale rilasciata.
    Quasi tutte le tecniche hanno alla base un utilizzo di Yoki. In ogni scontro, specialmente nei più rischiosi, il rilascio dello stesso avviene in enormi quantità, spingendo l'utilizzatrice a rischiare di superare i propri limiti ogni volta.Consumo: Variabile. 2 pnt
    - Rilascio 25% : I muscoli del viso si contraggono e le vene si gonfiano. Già a questa percentuale, la forza della guerriera aumenta considerevolmente.
    - Rilascio 50% : Il volto inizia a trasformarsi e tutti i muscoli del corpo, compresi i vasi sanguinei, si gonfiano. L'aspetto umano inizia a lasciare il posto al mostro che risiede dentro di loro. A questa percentuale di rilascio, diventa quasi impossibile riuscire a controllare la sete di sangue.
    Consumo:
    - Rilascio 75% : Da questa percentuale in poi, tornare all'aspetto umano è teoricamente impossibile. Il corpo della guerriera non riesce più a controllare l'enorme flusso di Yoki che sta generando. Pericolo di risveglio altissimo. Solo una grande forza di volontà potrebbe intercedere.
    - Rilascio 100% : Pieno risveglio. La parte umana cede al mostro che risiede nel corpo.
    Tuttavia Nadine è in grado di massacrare qualsiasi tipo di avversario evitando che il suo Yoki la possegga, non lasciandosi dominare dalle emozioni, facendo trasparire un fievole sorriso ogni volta che ne uccide uno.





    Consumi: Basso 5% | Medio 10% | Alto 20% | Critico 40%
     
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  13. _MajinZ_
     
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    Il Risvegliato era ormai prossimo alla fine, tuttavia non aveva nessuna intenzione di arrendersi e continuava in ogni modo nella sua opera di rigenerazione... ma era tutto inutile. Le due parti del corpo diventavano sempre più distanti e i sottili fili di carne diventavano sempre più sottili, afflosciandosi nel momento stesso in cui venivano alla luce.
    Anche i suoi movimenti cessarono subito dopo, il corpo veniva scosso da pulsazioni e fremiti ma ormai attaccare era diventato impossibile. Era solo una massa di putridume pulsante, un cumulo di rifiuti che non aspettava altro che essere smaltito... e la guerriera era pronta a mettere fine a ogni sua sofferenza, nell’unico modo possibile.
    Lo Yoki, la stessa energia che alimentava il Leone, iniziò a scorrere nel corpo della biondina... il suo corpo si ritrovò deformato e le braccia a stento reggevano quell’immensa potenza. Lo sguardo felino si posò quindi sulla bestia e, senza esitare, la giovane donna riprese possesso della sua spada e concluse il lavoro, tagliando a metà il mostro. Ma le due parte non riuscirono a raggiungere il cemento: fendenti su fendenti si abbatterono sulla carne, generando quasi una pioggia di sangue. Dello Yoma rimase solo una poltiglia sanguinolenta che venne portata via dalla pioggia intensa... non rimase nient’altro.
    Solo in quel preciso istante il bimbo sollevò la testa, trovandosi davanti ad una scena... molto forte. Nadine, ricoperta di sangue che la pioggia a stento riusciva a ripulire, e Zygoin a terra con il corpo dilaniato, ma gli ci sarebbe voluto molto poco per riassestarsi. Sopraffatto dallo stress, da tutto quel che gli era capitato, il piccolo iniziò a piangere a dirotto... l’incubo era giunto al termine, ma si aveva portato dietro la sua mamma... al momento l’unica cosa che poteva fare era versare lacrime per lei, prima di accettare quel terrificante avvenimento.



    Mi pare brutto chiuderla così, quindi fate un altro giro di post e poi si va in valutazione :3
     
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  14. °PaNdEmOnIuM°
     
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    Predatori e prede Post Numero 5


    Narrato | Parlato | ° Pensato °


    Ovunque vi fosse uno Yoma, risvegliato o quel che ne collegava tale razza, una tragedia era sempre annunciata, e anche se la ma spada aveva annientato il mio nemico storico, qualcuno aveva perso molto. La pioggia si mischiava al sangue, in un misto di rosso cremisi e acqua che inondava il mio corpo. La furia più di altre volte si era impossessata di me, mentre in quegli attimi la lama del mio strumento veniva sopita dopo le innumerevoli azioni di furia che si erano scatenate contro il corpo ormai tramutato in poltiglia della bestia. Rimasi qualche istante a guardare quella carcassa martoriata, fissandola come se fossi caduta in trance, lasciando che la pioggia continuasse a bagnare il mio corpo, in un aspetto poco consono alle grazie di una ragazza attraente. Quel pianto, quel lamentarsi di un bambino ormai orfano rimbombava nel mio cervello, ricordando quel passato in cui i miei stessi parenti avevano fatto la medesima fine della ormai defunta genitrice del minorenne. Caddi in ginocchio, come se qualcosa di insopportabile mi impedisse di mantenere una posizione consona a un'esperta guerriera, e le dita delle mie mani a poggiarsi sul cranio come quando un forte mal di testa ti trapana il cervello.
    Flashback di un passato sepolto tornarono vividi nei miei ricordi, quando ero solo una bambina, e come quel ragazzino, perdermi in pianti copiosi tra paura e confusione.

    Smettila...

    Una frase secca uscì mediante un tono flebile quasi sottovoce, in un momento di sconforto che inconsapevolmente stava dominando ogni altra mia emozione, e che mi vedeva talmente fragile da non riuscire a reagire.

    SMETTILAAAAAAAAAAA!

    Urlai a squarcia gola, sgranando gli occhi e puntando con sguardo omicida il ragazzino che continuava inarrestabilmente a frignare, in un momento assolutamente giustificabile e capibile, ma che per me era al pari di pezzi di vetro che andavano a conficcarsi nel cervello, in una tortura che mi provava estremamente.
    Forse tale situazione era talmente similare al mio passato da aver riaperto una ferita ormai cicatrizzata, ma come tutte le ferite... rimangono indelebili nel tempo per quanto si sopporti il convivere con esse.

    ° Non sono riuscita a proteggervi °

    O semplicemente era il ritrovarmi nuovamente in un ruolo di cui non ero più rappresentante, in una nuova vita dove una strega dagli occhi di argento poteva essere rispettata come qualsiasi altro individuo che faceva parte di questo semipiano. Non mi sapevo spiegare il fattore scatenate, ma una cosa era certa, oggi più di altre volte passate le mie emozioni avevano preso il sopravvento, e tale fattore dimostrava ancora un limite nel diventare quello a cui ambivo.
    In uno sforzo per molti semplice ma per me in quel momento titanico, mi feci forza per rialzarmi e ricompormi nel cercare di riprendere il controllo di me stessa, capendo che avevo dato fin troppo spettacolo. Incamminandomi verso quel inerme e piccola creatura col volto rigato dalle lacrime, mi fermai a qualche passo di distanza da esso, e fissandolo con viso serio e quasi disgustato, lasciai che un monito venisse ricordato in futuro da quel fragile essere al momento impotente e inoffensivo.

    Se vuoi veramente sopportare questo dolore, allora attaccati al tuo odio, trasformalo in determinazione e fa si che nessun'altra persona a cui tieni possa fare la stessa fine di tua madre.
    Punta a diventare ciò che ti è mancato per difendere il tuo parente più stretto, e se pensi che odiare me sia un buon motivo per aggrapparti a quella forza che ti manca allora fallo. Solo il giorno che sarai diventato abbastanza forte da uccidere qualcuno potrai essere sicuro di poter seguire la strada del vendicatore, e quel giorno che potrà essere vicino come lontano, cerca gli Eversori di Merovish, e di conseguenza troverai anche me.


    Senza dilungarmi oltre, mi allontanai da quel bambino per avvicinarmi a Zyg e tendergli una mano nel gesto di estremo rispetto nei suoi confronti, rispetto che si era guadagnato con pieno merito e profonda ammirazione.

    Andiamo compagno, poggiati pure sulla mia spalla, ci aspetta un viaggio lungo.
    Nadine no Claymore


    ● Mana: 20%

    ● Satus Fisico: Ottimale

    ● Status Mentale: Fragile e confuso

    ● Abilità:

    Armatura: 1 pnt. Le Claymore indossano un'uniforme simile a quella da combattimento romana, con uno stile d'art d'eco.È formata da 2 pezzi di colore grigio chiaro, con un colletto di soluto sul nero con i bordi bianchi con sopra il simbolo delle Claymore vicino alla gola. Sopra la parte superiore di questa, vi sono più pezzi di armatura metallica: stivali brillanti, leggermente tallonati, polsiere(avanbracci), protezioni per le spalle, e una particolare gonna fatta di metallo. Infine, indossano un mantello grigio corto, sebbene la versione maschile della corazza non lo abbia. Alcune Claymore possono avere alcune modifiche alle loro uniformi per adattarle alle loro abilità particolari...

    Spada Claymore: 1 pnt. La Claymore è la tipica arma della guerriere dell'Organizzazione. In scozzese il termine significa "Grande Spada". Le guerriere sono chiamate Claymore dalla gente comune proprio in virtù di questa spada. Ogni spada ha sulla base della propria impugnatura il simbolo della Claymore a cui appartiene. Le "Claymore" sono spade larghe a doppia lama dal peso sconosciuto e con impugnature affilate. Nessuna Claymore è stata mai distrutta e neppure danneggiata,fatto che fa dedurre la loro presunta indistruttibilità. È raro vedere una Claymore senza la sua spada, la quale viene utilizzata non solo per combattere, ma anche per tagliare legna da ardere e cacciare. Le Claymore sono solite riposare dopo aver conficcato la spada nel terreno ed essercisi appoggiate. Quando una Claymore muore,la sua spada viene conficcata nel luogo di sepoltura per identificare la defunta. le Claymore di solito posseggano una sola spada, alcune Claymore particolarmente forti ne utilizzano due. La seconda spada di solito apparteneva ad una amica morta dell'utilizzatrice.. Passiva: Indistruttibilità spada. 5 pnt

    Cautela
    Combattere sfruttando lo Yoki è un abilità che costa molte energie, che nel mondo di Endlos viene definito mana. Per questo, Nadine è stata donata della possibilità di avere una maggiore riserva energetica, potendo così resistere maggiormente dove altri invece cadrebbero ormai allo stremo di energie gestite in malo modo, e che li vedrebbe di fatto spacciati. In termini di gioco, questa passiva gli consente di avere un 10% in più rispetto alla normale quantità di Mana che solitamente ogni essere ha a disposizione. 5 pnt


    ● Tecniche:




    Consumi: Basso 5% | Medio 10% | Alto 20% | Critico 40%


    Edited by °PaNdEmOnIuM° - 5/7/2013, 05:26
     
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  15.  
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    PostArt
    _ 0 1 3 - ¤ - S e e k
    Resoconto #5 _
    Molto poco -sì, beh, più o meno: è vero che le ferite non hanno danneggiato organi di particolare interesse o strutture irreparabili -qualche nervo qui e là è stato tranciato, ma grazie alle prodigiose capacità rigenerative della componente citoplastica di cui il biomante ha dotato il proprio corpo tutto prima o poi si sistemerà (su questo, ancora una volta, nessun dubbio). Piuttosto -circa il molto poco- avrei qualcosa di preciso da ridire -se si considera che comunque la natura (anche quando potenziata con i ritrovati della bioingegneria) richiede precise tempistiche, non è vero che Zyg rigenererà tutto e subito -gli ci vorranno anzi una buona mezz'ora ed altrettanta pazienza, il tutto condito da un'abbondante dose di gelatina cellulare accuratamente spalmata nei punti critici (il tutto perchè il processo di ricostituzione dei tessuti ne risulti maggiormente accelerato, perchè si tratti solo di mezz'ora invece che di intere settimane!).
    Per il resto, il copioso sanguinamento subito e la totale impreparazione ad un'eventualità del genere costringono l'anfibio ad un limbo tra mondo vigile ed incoscienza, un'allucinazione tale da privarlo di una costante presenza in quel vicolo recentemente dipinto a tinte cremisi -la mente dell'abissale che va e viene, priva di un filo coerente, gli impedisce pure di assistere agli sfoghi di Nadine (per un caso fortuito preservare l'orgoglio e l'intimità della Claymore).

    Così, quando ella si avvicina allo scienziato e lo scuote offrendogli un braccio -quando a parole lo invita ad abbandonare il suo peso sulle spalle di lei- Zyg sulle prime appare stordito ed assente, con lo sguardo vacuo e la respirazione affannata gorgoglia qualcosa d'incomprensibile ma non prova nemmeno ad alzarsi; pur nello stato tragico in cui versa il biomante sa che muovendosi potrebbe peggiorare la situazione -esattamente come quei fili di carne che nello yoma a causa della tua lama non riuscivano a risaldarsi, tali sarebbero le conseguenze di un suo atto inconsulto (ferite che si riaprono e sanguinano ancora nonostante i tamponi, lesioni via via più importanti che richiederebbero sempre maggiore attenzione): no, lo squamoso non sentirà ragioni -secondo il proprio giudizio e forse perfino per desiderio d'indipendenza (ne dubito viste le condizioni, ma non si sa mai), egli stazionerà al suolo in trepida attesa, del tutto passivo. Solo quando darà cenno di essersi davvero ristabilito -solo quando le sue carni non piangeranno più fluidi- solo allora (e non è certo così presto!) potrà l'abissale riaversi da quella brutta esperienza -solo allora acconsentirà con Nadine al viaggio di ritorno verso Merovish (con l'attento proposito, però, di raccogliere prima quel braccio del mostro rotolato lontano durante lo scontro, scevro invece da alcuna interazione col bimbo qualora esso lì fosse rimasto).
    .30%
    - A r a l d o - d i - u n a - G e n í a - I n c o m p r e s a
    Passiva -
    - B i o p o t e n z i a m e n t o
    Passiva -
    - P r i m o - E s p e r i m e n t o
    Equipaggiamento -
     
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15 replies since 14/5/2013, 11:56   216 views
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