Can't say goodbye to yesterday.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Noir`
     
    .

    User deleted


    I can't say good-bye to yesterday, my friend
    'Cause I know how good it has been
    Face it forever, here I stand, come what may
    In the old in the new yesterday

    ×
    Non sa stabilire con esattezza dove si trovi in questo momento – ammesso che effettivamente esista un “dove”. E, manco a dirlo, non sa che ora sia. Esiste un quando? La domanda torna con prepotenza: quell'uomo, chiunque egli sia, ha un disperato bisogno di informazioni. E un disperato bisogno di farsi una doccia e introdurre cibi solidi nello stomaco. Ma questo passa inevitabilmente in secondo piano di fronte alla vastità del paesaggio che lo circonda. Un ambiente che non ha mai visto né sperimentato in nessuna simulazione prima d'allora. Un nuovo file? Oppure questa volta si è spinto così in là nel flusso dei dati da divenire incapace di distinguere la realtà dalla finzione? A prima vista può trattarsi di Realtà Virtuale e niente altro. Certo, avverte una forte emicrania che si espande costantemente, ma sa bene che in RV viene simulato anche il dolore e c'è un senso di urgenza. L'unica differenza è che non succede davvero. Ma alcune esperienze reali possono essere così traumatiche da minare la capacità di un essere umano di distinguere la realtà dall'illusione. La mano – una mano bella, da pianista – corre a tastare il pettorale là dove dovrebbe trovarsi il proiettile. Ma la carne è intatta. E' così la camicia. Il tessuto azzurro non presenta alcuna abrasione, e anche la cravatta è al suo posto, immacolata. Ricorda i passi pesanti in quel lungo corridoio metallico, le grida e le bocche da fuoco – nere come la notte e come la morte – che sembrano allargarsi per fagocitarlo. Qualcosa è andato dannatamente storto, ma Jargo non ricorda o sceglie di non ricordare: forse, anche quei momenti erano soltanto una simulazione. L'ennesima.

    Un se. qualcosa che sarebbe potuto accadere, ma...

    Si passa una mano sulla fronte, scostando una ciocca birichina. E adesso? Cosa accadrebbe se...

    Qualunque QM è il benvenuto. Ho lasciato carta bianca circa l'ambientazione, così da consentire qualsiasi cosa a chiunque voglia prendersi la briga di guidare il mio PG alla sua prima apparizione in Endlos. Sarà un'esperienza particolare, dato che egli è dotato di una capacità unica che nessun altro PG possiede (e non la troverete nella scheda, naturalmente), ma ve ne renderete conto mano a mano che la narrazione procederà. Se ho stimolato curiosità in qualcuno, che posti pure. :sisi:
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Impeto e tempesta

    Group
    Member
    Posts
    1,057

    Status
    Anonymous

    In all climes, under every sun, Death admires you
    At your antics, ridiculous Humanity,
    And frequently, like you, scenting herself with myrrh,
    Mingles her irony with your insanity!"

    png

    Le pupille dell'uomo si dilatarono lentamente come voragini allo scuotersi della terra, rivelando al suo possessore una realtà a cui -forse- non era ancora preparato.

    Figure spigolose quanto contorte fecero capolino dal nero delle ombre, luminescenti eppure discrete, intrecciandosi fra loro sulle pareti similmente a piante rampicanti: "crepe nel cemento", gli avrebbe suggerito il tatto, muri quasi a pezzi ed un'anima di luce. Non esisteva nulla di simile nel suo mondo, o almeno non negli edifici in cui si era imbattuto fino ad allora. Il rumore delle scarpe sulla fredda pietra risuonava nello spazio disperdendosi in eco fra le pareti spoglie: sopra la sua testa i dettagli si smarrivano nell'oblio di una dimensione celata dal buio.
    Nessun altro suono disturbava le sue orecchie, nessun'altra luce lambiva docilmente il suo sguardo; un'unico tunnel la cui fonte e foce si mescolavano al "probabile" senza nulla rivelare.

    Una scelta quasi obbligata forse, se solo fosse stato chiaro quale dei due possibili versi portasse all'ipotetica uscita, ammesso che ve ne fosse davvero una. E dove, invece, era l'inizio?
    Quale strada aveva già percorso?

    Quest Master's voice

    Ti trovi in un luogo buio: nessuna luce illumina il tuo cammino se non una lieve luminescenza che sembra provenire da sotto le crepe del cemento di cui il tunnel pare costellato. Non è particolarmente forte, ma ti dà la possibilità di intravedere gli oggetti nella penombra, oltre che le pareti ed il pavimento del posto dove sei. Il soffitto, invece, non è visibile: potrebbe essere a due metri da te come duemila: l'oscurità non ti permette di scorgere questo dettaglio. Il percorso è unico e rettilineo, ma non ti trovi alla partenza: sei nel mezzo.
    Qualora decidessi di camminare, puoi scegliere se andare avanti o percorrere la strada alle tue spalle (ogni tua scelta porterà a conseguenze diverse nello svolgersi della scena).
    Qualunque altra cosa tu voglia fare: puoi farla, basta non essere autoconclusivo òwò/



    Edited by Drusilia Galanodel - 29/5/2013, 16:08
     
    Top
    .
  3. Noir`
     
    .

    User deleted


    Nel mondo non c'è una realtà assoluta. Molta di quella che chiamiamo realtà è una finzione e viceversa. Quello che pensi di star vedendo è vero quando il cervello ti dice che è vero.

    Questo posso accettarlo. Ma qui non c'è nessuno.

    Parla tra sé e sé, gettando attorno una serie di sguardi attenti e turbati. Poi si china a tastare il pavimento, qualunque cosa si intenda con “pavimento”. Due dita scivolano sul suolo, sente il freddo della pietra e il freddo dell'oscurità. Ma sotto c'è una luce. E' tiepida, piacevole. Un rifugio desiderabile, lontano dal freddo e dal buio. Il tunnel come un ventre, la luminescenza come la vita. Non ne ha paura.

    La nascita. Simboli e niente altro. Informazioni.

    Davanti e dietro non hanno ancora alcun significato, e la decisione viene affidata al caso. Una moneta rotea nell'aria, atterrando di taglio sul palmo della mano. Un messaggio. E l'uomo inizia a camminare verso la direzione in cui è rivolto. In cui è sempre stato rivolto.

    Dati. Dammene ancora.” Un sussurro.
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Impeto e tempesta

    Group
    Member
    Posts
    1,057

    Status
    Anonymous

    Passi lenti e regolari avanzarono nell'ombra e, nonostante le pupille dilatate, il tuo incedere ti condusse in una strettoia. Il soffitto prima intangibile era ormai a pochi centimetri dalla tua testa mentre il pavimento di pietra era reso traballante da alcune lastre disconnesse a causa di fori grossi quanto la sezione di un dito. Le mura sui tuoi lati, intanto, si facevano sempre più opache finchè nella penombra non notasti le sagome raggrinzite di cadaveri disposti uno di fianco all'altro come splendide opere di una macabra arte.

    questboss

    Fra le dita contorte, centinaia di rosari in legno, ciascuno di una religione diversa. Fra le vesti sacerdotali di coloro che credevano nella vita oltre la morte riflessi d'oro, argento, rame e bronzo avrebbero catturato la tua attenzione: diversi da ogni altro in quella sala, sicuramente celavano dietro i loro lucidi metalli una verità al momento intangibile.
    Naufrago in quel mondo onirico, camminasti ancora per minuti, ore, giorni... eppure il lungo sembrava non aver fine; era come ripercorrere lo stesso percorso per centinaia, migliaia di volte, e quand'anche avessi deciso di percorrerlo al contrario per tornare indietro, nulla sarebbe mutato da prima.
    E così avresti camminato in eterno, pellegrino senza culto, intrappolato per sempre in quell'incubo.


    Quest Master's voice

    Dopo aver scelto la strada di fronte a te, percorri il lungo corridoio finchè questo non si restringe fino a permettere il passaggio di una sola persona alla volta. Ai due lati ci sono i corpi mummificati di sacerdoti di diverse religioni ed in mano han tutti dei rosari di legno a parte quattro: uno d'oro, uno d'argento, uno di bronzo ed uno di rame.
    Continui a camminare ma non riesci ad uscire: il corridoio sembra infinito. Trova il modo con cui uscire dalla trappola.
    Enjoy!



    Edited by Sturm.und.Drang - 2/6/2013, 18:24
     
    Top
    .
  5. Noir`
     
    .

    User deleted


    Fa freddo. E buio. Il luogo e le sue forme prendono fisicità, come tratteggiate dalla mano di un pittore inesperto: l'inferno dei claustrofobici e degli amanti dei B-movies a tema zombie. Un perfetto scenario da incubo. Eppure non ne ha paura. Sospira.

    Non ricordo niente del genere. Ad ogni modo, questo lo prendo io.

    Allunga la mano nel tentativo di toccare uno di quei rosari (quello di rame) e poi impossessarsene. Strapperà la catenella, se sarà necessario.

    A te non serve più...” Ammesso che sia mai servito, pensa.

    La religione è una consolazione per l'uomo: il desiderio atavico ed egoistico dell'esistenza di un qualcosa oltre. Oltre la vita. Infilato nella cintura di pelle, l'acciaio del revolver risplende nella penombra. Oltre la morte.
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Impeto e tempesta

    Group
    Member
    Posts
    1,057

    Status
    Anonymous

    Preso il rosario, percorresti nuovamente quel lungo corridoio ma, esattamente come prima, questo parve non avere una fine: soffermando lo sguardo sui dettagli di alcuni cadaveri ti saresti ben presto reso conto di passare sempre davanti agli stessi monaci, e che il tuo incedere era come accompagnato da uno sfondo in movimento di un qualche film di serie B.

    Ed intanto i muri erano ancora stretti, il soffitto visibile, le pietre del pavimento ancora traballanti e con fori grandi quanto la sezione di un dito. Avevi fatto la tua scelta, questo era vero, ma mancava ancora qualcosa...
    Nè in avanti nè al contrario: sarebbe rimasto lì per sempre.


    Quest Master's voice

    Hai scelto uno dei rosari, ma manca la seconda parte per risolvere l'enigma. Ho inserito tutti i dettagli che ti servono, sia in questo che nel post precedente.

    PS: ho fatto casino coi post =__=" Ti mando un mp appena aggiusto l'altro.
    Buona fortuna =)

     
    Top
    .
  7. Noir`
     
    .

    User deleted


    Lo sfondo è sempre lo stesso. Liam se ne rende conto quando, prestando più attenzione, si accorge di essere passato accanto al cadavere privo di rosario. Nonostante abbia continuato a camminare in avanti, forse inconsciamente. Infatti è una decisione che non ricordava di aver preso coscientemente.

    Uhm. Devo essere un po' limitato. Un aiutino?

    Estrae il Fate Controller e accede alla videocamera, inquadrando il gruppo di cadaveri con i rosari di metallo. La Rete, accessibile ovunque (anche in RV) avrebbe forse scoperto quello che il suo cervello non riusciva a comprendere da solo. E sì: da qualche parte si chiama barare.


    Ricerca Rapida
    Si tratta di inquadrare un oggetto, personaggio, mostro o fenomeno ambientale nella webcam del portatile, e il tecnocrate potrà scandagliare il net alla ricerca di informazioni, notizie e indizi relativamente a quanto richiesto. Nel caso di mostri, creature o avversari in genere, la ricerca potrebbe evidenziarne la pericolosità, la riserva di energia e i punti deboli. A discrezione del Master o dell'avversario.
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Impeto e tempesta

    Group
    Member
    Posts
    1,057

    Status
    Anonymous
    Quest Master's voice

    La ricerca rapida sui rosari non ti dà dati rilevanti. La tua mano si abbassa avvilita con il marchingegno ancora acceso puntato inconsapevolmente al suolo e, improvvisamente, qualcosa arriva: semplici numeri, ma assai curiosi. La dimensione dei grani dei rosari è infatti pari ai buchi nelle pietre traballanti.
    Che sia solo un caso?

     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Impeto e tempesta

    Group
    Member
    Posts
    1,057

    Status
    Anonymous

    Prendesti il rosario e, rapidamente, ne spezzasti il filo. Decine di grani caddero rumorosamente al suolo, rotolando sulla superficie di pietra ed incastrandosi talvolta fra i fori di quel labirinto senza uscita.
    Quando ciascuna di quelle piccole chiavi fu nella serratura, le linee nette e profonde fra le pietre del pavimento presero ad illuminarsi, prima che queste perdessero l'unica forza che sembrava tenerle unite. La terra sotto i tuoi piedi si sgretolò su di un baratro nero, profondo e senza fine.

    Cadesti senza aver modo di aggrapparti, cadesti senza sapere cosa avresti trovato sul fondo.
    Probabilmente Morte, ma l'assenza di una fine continuò a tormentarti nel dubbio.

    ...
    Ti svegliasti di soprassalto, sedendoti sul materasso di lana in cui eri stato posato.
    Eri ancora caldo... probabilmente la febbre non ti permetteva di dormire.
    Ti lasciasti cadere nuovamente all'indietro ed osservasti il soffitto.
    Gli occhi si chiusero e tornasti a riposare.

     
    Top
    .
8 replies since 29/5/2013, 00:11   185 views
  Share  
.