Il dubbio può essere una benedizione

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    Non sapeva se si sentiva meglio o peggio dopo l'incontro con quella vecchia conoscenza, se così lo si poteva chiamare. La rabbia le aveva detto che doveva cercare di gestire la situazione con più decisione rigettare lo sconforto, qualunque fosse stata la verità. Fosse stato facile! Anche se percepiva l'energia che le dava quello stato d'animo, si sentiva comunque male. Come se il sentirsi arrabbiata la aiutasse a sopportare meglio quel fastidio, ma che non lo facesse in alcun modo diminuire.
    Però... in tutto quell'episodio c'era stato qualcosa di davvero interessante: nei rari momenti in cui era riuscita a distrarsi e a non pensare in all'ipotetico parassita, le era sembrato quasi di non avere nulla. Si, insomma, di non provare bruciore di stomaco e anche quando i suoi pensieri erano tornati alla sua condizione, l'aveva sentito tornare come un attimo dopo. Questi fosse qualcosa che lei stessa stesse creando.
    Il suo primo pensiero era stato "Ma allora è vero: è tutto nella mia testa!". Poi però si era messa a pensare che magari si era sbagliata lei, richiamando alla mente gli altri sintomi. Anche se aveva letto un libro a Palanthas, riguardo al Bruttus mostrus del torus fagolis, in cui si sosteneva che fosse tutta una leggenda metropolitana.
    Si, ma comunque continuava a pensare di avercelo ed era qualcosa di inquietante, dato che doveva affrontare tutto da sola. Sia perché poteva esplodere, sia perché era circondata da nemici e se una simile cosa fosse saltata fuori, probabilmente avrebbero scoperto che pensava di ribellarsi.

    Tuttavia, se davvero aveva ragione a non avere quell'esserino, aveva bisogno di una prova molto grande per iniziare a dubitarne sul serio, anche se non pensava che sarebbe bastato per guarire. Chissà, forse nello strano negozio in cui lavorava Rikku, forse c'era una di quelle strane macchine accennate appunto in quel libro, che potevano farle una diagnosi più affidabile di quelle che aveva provato finora. E poi aveva bisogno di parlare con un'amica, anche se non avrebbe potuto direttamente dirle ciò di cui era affetta, ma di sicuro le avrebbe scacciato qualche preoccupazione parlare con quella piccola albhed.
    Sospirò, imponendosi di non farla preoccupare, quindi cercò di fare un sorriso, per quanto forzato potesse apparire.
    Proprio allora il negozio le apparve davanti. Quindi superò il giardino ed arrivò agli interni, dove riconobbe il suono che produceva il pavimento in legno, ogni volta che veniva calpestato.


    Edited by ..Daiki.. - 29/6/2014, 01:58
     
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  2. Eruka
     
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    Quel giorno al negozio c'era un insolito traffico. Il viavai di persone aveva provocato in Rikku un sonno pazzesco, che non le permetteva quasi di tenere gli occhi aperti. Si stiracchi, mentre mostrava a un cliente l'uscita per il cortile, guardando il prato con bramosia. Avrebbe davvero voluto mettersi li a dormire, ma ancora non poteva sospettare della visita inaspettata che di li a poco avrebbe ricevuto. Infatti, vide una sagoma che conosceva camminare nel giardino. Gli inconfondibili capelli biondi della sua amica Sarah svolazzavano mossi dalla leggera brezza.

    "Sarah, che piacere rivederti"

    esclamò Rikku andando in contro sorridente all'amica. Non era passato molto tempo dal loro ultimo incontro, in cui avevano anche conosciuto il marinaio Elias. Sembrava preoccupata a vederla, forse era successo qualcosa. oppure era alla ricerca di qualcosa. Rikku guardò la biondina con sguardo apprensivo

    "cosa posso fare per te?"

    le chiese la ragazzina. Se c'era una cosa che Rikku possedeva era la sensibilità verso le altre persone. Riusciva a comprendere quando in loro c'era qualcosa che non andava o che li tormentava. Sicuramente qualcosa doveva preoccupare l'animo della povera Sarah, oppure l'evocatrice poteva anche sbagliarsi. Molte delle persone che c'erano nel negozio, passarono accanto alle due ragazze, dirigendosi poi verso l'uscita compiaciute dei loro nuovissimi acquisti. Infondo quella era un'ottima giornata per fare shopping, visto il caldo che si era fatto largo così all'improvviso.

    "c'è qualcosa che ti preoccupa?"

    disse la biondina all'altra biondina. Forse non doveva essere così invadente, però la considerava, seppur da poco, una sua amica. Solitamente, nessuno era mai andato via senza aver trovato la cosa che cercava, quindi era probabile che Sarah trovasse l'oggetto desiderato. Magari con un po' di pazienza nel cercare, sarebbe saltato fuori, no??

     
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    C'era gente e la cosa non le piaceva affatto! Già sentiva che avrebbe fatto fatica a parlare all'amica tramite qualche vaghissima allusione, figurarsi poi se ci fossero stati degli sconosciuti nei paraggi che avrebbero potuto andare in panico al pensiero dell'improbabile esplosione. No non no! E non solo perché non voleva che trapelasse qualcosa, ma perché aveva un blocco.
    Ma perché a lei! Perché doveva succederle tutto quello? Non era bastato ciò che le aveva fatto Ise, ora ci mancava pure quel piccolo maledetto maniaco degli esplosivi!
    Intanto la piccola Rikku le venne incontro, conservando la stessa allegria che sembrava caratterizzarla, quasi fosse una vera e propria energia positiva che le usciva da ogni poro.
    " Sarah, che piacere rivederti!"
    L'altra non poté fare a meno che ricambiare con un lieve sorriso, ancora più forzato del precedente. Non era felice e lo si capiva, dato che non si trovava in una situazione proprio tranquilla. Ora che ci pensava, la lotta contro la sua nemica era qualcosa che aveva assunto un'importanza relativa e di cui si preoccupava ancora, solo perché i ricordi di tutte le angherie che aveva dovuto sopportare era ancora vicino... e poi perché se ne sarebbe pentita a trascurarlo, dopo essersi curata o aver capito di non avere qualcosa.
    " Cosa posso fare per te?"
    Che cosa poteva fare? Difficile dirlo, sarebbe stato più facile iniziare cosa "sperava che potesse fare per aiutarla". E soprattutto non pensava di potercela fare con tutta quella gente, che aumentava incredibilmente quel peso e la facevano sentire debole. Sì ed era una condizione che detestava, ma non riusciva a scacciare vista la situazione in cui avrebbe potuto ferire qualcuno esplodendo. Rikku avrebbe potuto difendersi facilmente, ma per gli altri era un altro discorso.
    E mentre continuava a ripetersi nella testa la parola "perché?", ripensando a quanto fosse però buona quella torta, Rikku trovò sin troppo palese la sua espressione e si preoccupò per lei.
    " C'è qualcosa che ti preoccupa?"
    Guardò per un attimo da un altra parte. Non che si fosse stupita che l'altra avesse notato il suo stato, d'animo; pure lei aveva capito quanto fossero forzate le sue espressioni. Tuttavia non era qualcosa facile da affrontare e anche iniziare sembrava essere un problema.
    Un impeto di orgoglio comunque la scosse, dicendole di smetterla di commiserarsi, quindi fece un sospiro profondo e iniziò.
    " Si..."
    Ancora una volta guardò da un'altra parte, ma questa volta verso la porta, come se avesse il terrore che altre persone potessero entrare.
    " Però vorrei parlarne in un posto dove non ci possono sentire."
    Per prima cosa voleva un po' di conforto, poi magari avrebbe cercato l'oggetto che avrebbe potuto aiutarla.


    Edited by ..Daiki.. - 29/6/2014, 01:59
     
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  4. Eruka
     
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    La bimba guardò con occhi sgranati la sua nuova amica. Aveva appena confermato il suo dubbio, infatti Sarah sembrava avere davvero qualcosa che la preoccupava. La padrona di casa l'aveva invitata ad entrare, sicura che li avrebbero potuto conversare liberamente, senza che la vera padrona di casa, le andasse a disturbare. Infatti la signora Yuuko era come al solito a bere, con qualche ospite.

    "dimmi tutto, che ti è successo?"

    le chiese un po' preoccupata Rikku. Era la prima volta da quando era arrivata che non aveva un'amica con cui parlare o condifarsi. Certo, Fran era una sua amica, però non si vedevano quasi mai, a parte quando la evocava. Yuuko san più che un'amica aveva il ruolo di un genitore. Tutto questo la fece sentire un po' a casa, quando sua sorella dava a lei dei consigli.

    "se posso aiutarti..basta chiedere"

    esclamò sorridendo. Era felice che Sarah si fosse rivolte a lei, infondo erano entrambe "naufraghe" e forse neppure lei aveva trovato un'amica. Intanto la bimba mise davanti a Sarah una bella tazza di succo, mentre ne sorseggiava un po' anche lei. Chissà che cosa affliggeva la povera ragazza, sopratutto chissà se era in grado di poterla aiutare. Lo avrebbe scoperto a breve, comunque. Di certo non poteva immaginarsi ciò che affliggeva la povera Sarah, il fatto di rimanere incinte così giovani doveva essere un bel problema. Lei si era spaventata parecchio l'ultima volta, e forse, si sarebbe spaventato più Gajeel.

     
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    Quando era arrivata lì la prima volta, credeva di essere a un passo dal liberarsi dalla nemica che l'aveva sempre obbligata ad ubbidirle e ora le sembrava di essere così lontana! Sia perché i suoi propositi di ribellione erano passati in secondo piano, sia perché si sentiva tremendamente debole! Forse perché doveva portare un peso enorme o magari perché non riusciva a gestirlo come avrebbe voluto [O forse perché avevi la febbre, cretina.]: non sapeva se la sua paura fosse quella di affrontare la verità o di trovarsi vittima del piccolo esserino.
    Rikku capì quanto avesse bisogno di aiuto e non esitò ad accontentarla, conducendola in un luogo dove era sicura che la stessa maestra non entrasse, visto che era occupata da qualche altra parte.
    Era sorprendente come si potesse aiutare qualcuno continuando ad agire in maniera perfettamente naturale, come stava facendo in quel momento la piccola albhed. Nonostante infatti si fosse accorta che qualcosa non stesse andando e le avesse chiesto quale fosse il problema, aveva preparato un tavolino e versato del succo alla frutta su un paio di tazzine; come se quella fosse una normale conversazione tra due amiche. Un gesto semplice, ma che da solo alleviava l'atmosfera, facendole sentire meno i propri tormenti.
    Di fronte a tale accoglienza la principessa rispose con un sorriso sommesso (sembrava quasi aver perso qualsiasi altra forma di esprimere la propria gratitudine) e sorvolò totalmente sulla prima domanda. Non voleva certo spaventarla con quella che poteva essere solo una sua paura. Tuttavia Rikku avrebbe potuto facilmente capire, o perlomeno sospettare, cosa l'affliggesse . Infatti di lì a poco avrebbe assistito ad un sintomo in parte tipico di quelle condizioni, senza contare che l'oggetto che le avrebbe chiesto serviva anche per capire se c'era vi erano parassiti negli intestini.
    " Se posso aiutarti..basta chiedere."
    Disse, mentre si sedette assieme all'altra. L'ospite sospirò, per poi iniziare a parlare, prima di bere un po'.
    " Si, penso che potrei avere bisogno di un oggetto che forse potrebbe aiutarmi. Prima però avrei bisogno di un tuo parere."
    Dopo aver mandato giù un paio di sorsi di succo, sentì qualcosa di strano agitarsi nel suo stomaco. Non si trattava mica di nausea? No, no, no! Erano proprio ciò che temeva!
    Rimise maldestramente la tazza sul tavolo, tanto che ne versò parte del contenuto, poi si voltò verso il lato della sedia, premendo sulla bocca e piegandosi verso il basso, lottando per non buttare fori quanto precedentemente ingerito. A vederla era facilmente intuibile che potesse vomitare.
    Comunque, dopo un po' l'attacco parve attenuarsi e Sarah si tolse la mano e ritornò dritta, cercando di consolarsi dicendosi di essere perlomeno riuscita a non fare un terribile spettacolo che avrebbe sporcato la stanza.
    " Non preoccuparti, non è niente... ultimamente ho preso un po' di freddo."
    [Estatto, più o meno era quello il motivo] Tentò di rassicurarla, per poi sospirare. Ora sentiva di non avere più l'umore per parlarne, seppur con vaghissime allusioni, con l'amica. Ma fortunatamente capì che se avesse continuato a basarsi su esso non sarebbe andata da nessuna parte. Insomma aveva viaggiato per arrivare fino al Pentauron e se aspettava troppo rischiava di aver fatto tutto per niente, visto che aveva degli orari da rispettare per tornare ad Est per tempo.
    Quindi si fece coraggio e forzò il suo stato d'animo, sebbene rifuggendo lo sguardo dell'albhed.
    " Rikku, tu ti sei mai trovata a dover lottare... contro una tua convinzione? Contro qualcosa che senti essere vero, ma che speri o non vorresti che sia così? È stato un consiglio che mi è stato dato, ma non so se fidarmi o meno. A volte mi sembra persino assurdo: come fai a combattere contro qualcosa di cui sei convinta se, appunto, ne sei convinta? Le convinzioni mi sono sempre sembrate come la prima cosa che guida le azioni di una persona."
    Il farmacista le aveva infatti detto che era probabilmente tutto nella sua testa.


    Edited by ..Daiki.. - 29/6/2014, 02:00
     
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  6. Eruka
     
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    La piccola guardò un po' incuriosita la sua nuova amica. Non riusciva proprio a capire che cosa affliggesse la povera ragazza, che tanto aveva viaggiato per tornare nel suo negozio. Le due intanto si erano accomodate, quando finalmente Sarah indicò a Rikku ciò di cui aveva bisogno, senza rivelargli che cosa di preciso.

    "ma certo, qui ricordati che puoi trovare tutto ciò che ti serve..."

    disse sorridendo. Era questa la tipicità del negozio di Yuuko, e francamente nemmeno lei aveva capito molto come funzionasse visto che la sua maestra era parecchio misteriosa delle volte.

    "dimmi pure...oddio stai male?"

    esclamò un po' spaventata. Sarah sembrava in preda ai conati di vomito, cosa che portò la biondina a pensare subito di averle dato del succo scaduto o magari non buono. Però no, altrimenti anche a lei avrebbe fatto schifo. Magari era solo ammalata, colpa di qualche virus intestinale. La ragazza disse solamente di aver preso freddo, però, qualcosa non convinceva la piccola naufraga. Chiamatelo se volete intuito femminile, cose che solamente le donne possono percepire. Figurarsi uno come Gajeel con questa sensibilità! Per poco Rikku non scoppiò in una risata: doveva cercare di non pensare che cosa avrebbe fatto il drago in queste situazioni, altrimenti erano risate assicurate e in quel momento, non era il caso.

    "sei sicura di stare bene?"

    squittì la giovane avvicinandosi un poò alla ragazza. Lei non era molto esperta di malattie o cose simili. In tal caso, avrebbe evocato mokona per curarla, ma forse, questo non era un caso per il piccolo esserino bianco. M poi arrivò quel dubbio, che Sarah espose alla piccola Rikku. Dal canto suo la biondina ascoltava interessata ciò che l'altra biondina esponeva.

    "Si certo, all'inizio speravo che tutto questo non fosse vero, che sarei tornata a casa subito nonostante dentro sapessi che era tutto reale. Sarah, secondo me, se vuoi lottare contro questa tua convinzione è perchè non ne sei convinta nemmeno tu, altrimenti non avresti dubbi su di essa...giusto?"

     
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    " Sei sicura di stare bene?"
    Di solito sarebbe arrivata persino a negare di fronte all'evidenza, pur di continuare a nascondere i propri segreti, tuttavia sarebbe servito a poco se avesse deciso di chiederle aiuto. Stette per qualche attimo in silenzio, chiedendosi cosa dire e quando capì che fosse più facile rispondere, l'amica riprese a parlare.
    " Si certo, all'inizio speravo che tutto questo non fosse vero, che sarei tornata a casa subito nonostante dentro sapessi che era tutto reale. Sarah, secondo me, se vuoi lottare contro questa tua convinzione è perché non ne sei convinta nemmeno tu, altrimenti non avresti dubbi su di essa...giusto?"
    Non sapeva bene come prendere il discorso della piccola Rikku. La prima parte le sembrava quasi dirle che aveva l'esserino, mentre la seconda sembrava negare la prima. Un po' come le dicesse che ciò che credeva potesse non essere una certezza da cui voleva fuggire.
    Ma allora come poteva prendere il tutto? Cosa avrebbe dovuto fare? Aveva paura di chiedere all'amica l'oggetto che le serviva e vedere con esso la conferma di tutte le sue paure. Forse doveva semplicemente andarsene.
    Si, ma allora non avrebbe potuto avere le proprie risposte. Perché non dire semplicemente come stavano le cose, spiegare che poteva esplodere?

    No!

    Farlo probabilmente sarebbe significato mandare a monte tutto quello che che aveva faticosamente messo in piedi per liberarsi da Ise. Non era giusto che finisse così, specialmente per quello che le ara successo. Rifarsi della fata, vendicarsi... era più importante! Piccolo amante digli esplosivi o non piccolo amante degli esplosivi.
    Avrebbe pagato, tutti coloro che le avevano fatto del male avrebbero pagato! Doveva continuare su quella strada, anche se in quella pesantissima condizione. Senza fermarsi, anche quando avrebbe creduto che fosse una partita persa.
    Doveva vedere cosa aveva in pancia, qualunque cosa fosse.
    " Rikku..."
    Disse alzandosi in piedi e guardandola negli occhi.
    " Ho bisogno di un oggetto... per accertare il mio stato di salute.
    Mi occorre un ecografo ed è meglio che lo usi direttamente qui. Mi basta anche solo noleggiarlo, ma c'è una cosa che devo vedere."

    Aveva letto di quello strumento in molti dei libri di medicina che lo citavano come uno dei metodi più sicuri per verificare o meno la presenza di parassiti, tuttavia le occorreva di un tipo particolare.
    " Ne ho bisogno di uno automatico. Automatico vuol dire che fa tutto da solo, vero? Purtroppo non sono molto brava con la tecnologia e ho bisogno che sia la macchina a fare tutto il lavoro per me.
    Se invece hai un oggetto magico che fa la stessa cosa, penso di essere in grado di utilizzarlo."

    Quindi sospirò; se non altro era riuscita a tirare fuori un po' di forza e sentiva di star lottando meglio contro la sua stanchezza.
    " Scusami se mi sto comportando in maniera così strana e se sto pensando più a farti richieste che ad ascoltarti, ma mi sento un po' scossa."
    Ora che ci pensava non le aveva nemmeno risposto quando le aveva chiesto se stava bene o meno. D'accorso che non era dell'umore migliore, ma gli amici andavano trattati meglio!


    Edited by ..Daiki.. - 29/6/2014, 01:52
     
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  8. Eruka
     
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    Rikku annuì alla ragazza, ascoltando quello che aveva da dirle. Crto che aveva un oggetto simile, non proprio quello che cercava lei, però in pratica faceva la stessa cosa. La ragazzina gli sorrise, forse Sarah non stava bene e non aveva nessuna voglia di parlarne, così decise di non farle più domande per passare subito ai fatti.

    "certo! non è esattamente quello che cerchi però ha la stessa funzione...seguimi"

    disse, alzandosi. Rikku camminò, entrando poi nel negozio, percorrendolo tutto. Aprì poi una vecchia porta scorrevole, facendo cenno a sara di entrare. La sala aveva la moquette a terra, con un tavolino basso ricoperto di sabbia. Due cuscini indicavano che solamente due persone si dovevano sedere. Infatti la biondina prese posto, sistemando quello che aveva l'aspetto di un pendolo, attaccato a un bastoncino, fissato al tavolino. Fece cenno alla ragazza di accomodarsi.

    "questo strumento, mediate la forza degli spiriti, disegnerà sulla sabbia la risposta di tutto ciò che tu gli chiederai...questo mi sembra il metodo migliore per sapere...no?..devi solo toccare la punta dell'ago ponendoti la domanda nella mente...lo spirito è di buon umore..ti aiuterà"

    disse alzandosi. No, non c'era alcuna necessità che lei rimanesse nella stanza, visto che magari poteva essere una cosa privata. Si apprestò ad uscire, chiudendo poi la porta dietro di se. Se comunque la sua amica avesse avuto bisogno di chiarimenti, lei si sarebbe fatta trovare pronta dietro la porta...non tutti infatti sapevano destreggiarsi con un oracolo del genere. Nel negozio infondo erano questi i tipi di oggetti che comunemente potevano aiutare, visto che sia lei che la sua maestra avevano a che fare con gli spiriti. E chi meglio di loro, sapeva vedere dentro una persona??



    ti ho lasciato carta bianca, in modo che sia tu a decidere lo stato di saluta della tua pg xD comunque, Rikku entra ad aiutarla se glielo chiede :3
     
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    Forse si sentiva un po' meglio, magari perché Rikku le aveva appena detto che poteva aiutarla, oppure perché aveva appena deciso di non arrendersi e di lottare con maggior decisione.
    " Certo! non è esattamente quello che cerchi però ha la stessa funzione...seguimi"
    Quindi seguì l'amica senza dire niente, mentre si dirigevano dall'altra parte del negozio, superando una porta scorrevole che conduceva ad una stanza piuttosto curiosa. Vi erano due cuscini per sedersi; non era però quella la stranezza, ma piuttosto la sabbia per terra. Magari aveva a che fare con le usanze del mondo in da cui proveniva l'altra o forse della sua maestra. Quando però l'albhed sistemò una sorta di pendolo sopra di essa, Sarah capì che ci dovesse essere qualcosa sotto e che magari la sabbia servisse proprio per quello che chiedeva, anche se non si sapeva spiegare come.
    " Questo strumento, mediate la forza degli spiriti, disegnerà sulla sabbia la risposta di tutto ciò che tu gli chiederai...questo mi sembra il metodo migliore per sapere...no?..devi solo toccare la punta dell'ago ponendoti la domanda nella mente...lo spirito è di buon umore..ti aiuterà."
    " Grazie."
    Rispose la biondina e le fu incredibilmente grata quando la vide uscire per lasciarla da sola e aspettò un po' prima di usare l'oggetto, per accertarsi che Rikku non tornasse subito indietro. Quindi sospirò e, facendosi forza per la terribile risposta che poteva arrivarle, toccò la punta dell'ago e pensò la prima domanda.
    "Ho il Bruttus mostrus del torus fagolis?"
    Pochi istanti dopo l'oggetto prese a muoversi e in breve tempo tracciò sulla sabbia una scritta.

    No

    La fanciulla rimase perplessa. Qualcosa non le tornò
    di nuovo toccò l'ago e chiese: "Come no? Ma cosa hai visto dentro me?"
    Questa volta lo strumento ci mise un po' a finire la sua opera sulla sabbia, ma al termine di questa Sarah poté vedere un disegno dettagliatissimo degli interni di una parte del suo corpo. Tirò quindi fuori dalla tasca un pezzo di carta, in cui erano state stampate due immagini prese da un ecografo: niente sembrava corrispondere al caso di un corpo malato o in preda ad alterazioni ormonali, mentre il secondo mostrava un corpo sano e normale. Il disegno assomigliava incredibilmente al secondo caso e la cosa la stupì parecchio. Decisamente, quanto aveva visto era molto più convincente! Però non capiva allora come potesse essere possibile.
    " Ma allora perché sento tutto questo?"

    Il Bruttus mostrus del torus fagolis è una semplice reazione allergica a certi tipi di lievito.
    Ciò che hai sentito è una leggenda metropolitana.
    Stai male perché hai una brutta influenza intestinale
    e ti senti debole perché hai la febbre

    La ragazza rimase un attimo perplessa, poi sospirò. Che figuraccia aveva fatto! Ma magari lo spirito la stava prendendo in giro... ma cosa stava pensando? Insomma tutti i test che aveva fatto erano stati negativi, qualcuno le stava dicendo la stessa cosa e nonostante ciò si ostinava a credere di avercelo? Si faceva schifo da sola! Sembrava quasi che quella sua convinzione cercasse persino di negare la realtà pur di conservarsi...
    ... e se fosse stato proprio così? Magari era proprio la paura di aver qualcosa di così pericoloso a non farle capire che così non fosse. Se era una paura, allora bastava combatterla e vincerla. Ma come distinguere una paura, da un pericolo? Beh, forse lo si poteva fare rimanendo sempre un po' nel dubbio.
    E fu allora che iniziò a pensare che vivere nel dubbio fosse un bene. Se una minaccia poteva essere costituita da una convinzione, forse allora era maglio essere pronti a mettere in discussione qualsiasi cosa, appena si presentava un elemento che non facesse più quadrare il tutto.
    Chiese allo spirito se poteva cancellare quanto riportato sulla sabbia e lo fece dopo aver ottenuto una risposta positiva, per poi uscire dalla stanza.

    Raggiunse poi Rikku.
    " Grazie per l'aiuto."
    Sembrava leggermente più serena, anche se era chiaro che avesse ancora parecchi pensieri nella testa.
    " Se voi, quando avrò risolto la cosa ti spiegherò tutto, ma ora è meglio se tengo quanto ho visto solo per me."
    Infine le tornò in mente che, oltre ad essere venuta lì per vedere un'amica, aveva usufruito anche di un servizio del negozio.
    " Ah, dimenticavo. Quanto ti devo per l'utilizzo dell'artefatto?


    Edited by ..Daiki.. - 29/6/2014, 01:52
     
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  10. Eruka
     
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    Rikku aspettava fuori dalla stanza la sua nuova amica, mentre tranquillamente metteva a posto alcuni oggetti che erano caduti dagli scaffali. Quel posto urgeva di una bella pulizia. Sperava che la sua amica fosse riuscita a trovare le risposte che cercava, visto che ci stava mettendo un po' troppo. Si sporse, ma la porta era chiusa.

    "oh eccoti"

    sorrise in direzione della ragazza. La vedeva decisamente più sollevata e questo le faceva molto piacere. Sperava davvero che riuscisse a risolvere i suoi problemi, e di certo non voleva intromettersi. Infatti fece un cenno alla ragazza quando questa gentilmente disse di volerle poi spiegare in futuro.

    "ma no tranquilla...l'importante è che hai risolto"

    esclamò. Ma poi Sarah parlò di un compenso, cosa che fece sogghignare la biondina. In quei momenti sembrava proprio Yuuko san. Sarah non sapeva ancora che il suo compenso lo aveva già pagato, infatti non era necessario che sborsasse ancora. La bimba chiuse la porta, iniziando poi a camminare.

    "stai tranquilla, mi hai già pagata. Dimostrandomi che quell'oracolo è funzionante"

    ridacchiò la ragazza. Infondo lei non lo aveva mai provato, e ci voleva qualcuno al di fuori del negozio che lo attivasse. Infatti quella era la condizione per usarlo, ovvero, il primo oracolo sarebbe dovuto appartenere a qualcuno al di fuori del negozio. Così entrambe avevano ottenuto qualcosa, e Rikku sperava fermamente che anche Sarah ne avesse beneficiato.

    "allora passa a trovarmi quando vuoi...mi trovi sempre qui...e in bocca al lupo!!"

     
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    In breve raggiunse l'amica, che sembrò felice di vederla più tranquilla. Già, più tranquilla, perché forse avrebbe avuto la seccatura di doversene stare due o tre giorni a riposare per guarire in fretta dall'influenza intestinale.
    Per questo, quando Rikku le spiegò perché non occorresse che pagasse, andò in panico per un attimo.
    " Stai tranquilla, mi hai già pagata. Dimostrandomi che quell'oracolo è funzionante."
    Come "le aveva dimostrato che fosse funzionante"? Dunque non lo aveva ancora collaudato! Se nessuno prima di lo aveva testato magari non era affidabile. Allora poteva davvero averle mentito e se gli avesse creduto si sarebbe resa conto della realtà solo molto dopo, quando sarebbe stato impossibile impedirne l'esplosione, che le avrebbe fatto un interrogatorio di terzo grado e sarebbe inevitabilmente venuta a conoscenza del suo piano, condannandola per sempre a rimanere sua prigioniera...
    Sarah sospirò, dandosi una botta in testa. Forse quelle ansie erano assurde (e poi come faceva Ise a farle l'interrogatorio di terzo grado se esplodeva?). In fondo se la giovane albhed si fidava della funzionalità dell'oggetto solo dopo che le aveva detto che aveva reagito, senza chiederle altri dettagli, un motivo doveva esserci.
    Forse poteva cercare altri modi per verificare se avesse il parassita, ma iniziava a sospettare che tutti le avrebbero dato una risposta negativa. Era il momento di provare qualcosa di diverso, di cercare di demolire sul serio quella paura e vedere se tutto scompariva.
    " Allora passa a trovarmi quando vuoi...mi trovi sempre qui...e in bocca al lupo!"
    La biondina sorrise, questa volta non forzatamente, e annuì.
    " Lo farò. Grazie per l'incoraggiamento."
    E non era detto che le due amiche non si sarebbero riviste prima di quanto avrebbero pensato.
    Allora Sarah si avviò verso l'uscita. Purtroppo non poteva permettersi di rimanere lì più a lungo, dato che doveva tornare per tempo nell'Est.


    Edited by ..Daiki.. - 29/6/2014, 01:53
     
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  12. Eruka
     
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    Rikku era felice di poter essere utile agli amici, anche se effettivamente Sarah l'aveva incontrata solo una volta. Siccome era rimasta per molto tempo da sola, staccata brutalmente dalla sua famiglia e dai suoi amici, sentiva un bisogno di tenere stretta la sua nuova rete di amicizie. Anche se li a negozio, se ne era fatti parecchi.

    "fai buon viaggio!"

    esclamò, salutando Sarah con la mano. Per lei ora era tempo di dedicarsi al negozio, aveva un sacco di roba da pulire!Yuuko però dal suo canto non la aiutava, anzi. La donna se ne stava sul divanetto a dare ordini e bere sake. Ormai, non ci faceva nemmeno più caso.

    "chissà cosa la affliggeva..."

    pensò. Probabilmente se fosse stata nei panni della sua amica, sarebbe andata nel panico più totale. Eh si, perchè il padre dell'eventuale nascituro era un Dragonslayer. Il pensiero la mise di buon umore, immaginandosi la faccia di Gajeel se lei gli avesse dato una notizia del genere. Si chiese più e più volte il perchè di questi pensieri, eppure non sapeva minimamente che erano gli stessi, sebbene con qualche variante, della sua amica.

    "Rikku, è tardi bisogna chiudere"

    esclamò la sua maestra. Rikku un po' stranita, posò la scopa per poi recarsi nel cortile. Eh si, la sua maestra stava partendo, succedeva raramente. Questo voleva dire che anche lei sarebbe dovuta partire per quella missione. Con un cenno del capo la biondina sparì nel negozio, andando si sopra per prepararsi. Una nuova avventura la attendeva, chissà se avrebbe potuto rivedere i suoi amici durante il viaggio!

     
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