[EM] Dromad Purebred

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    Resoconto #1 _
    Merovish. Una città marcia, un buco nel sottosuolo dove gli onesti non si sono mai visti. Un rifiuto di società che sopravvive tra le ladrerie e i commerci illegali, là nell'unico luogo ch'è concesso alla tratta degli schiavi -nell'unico frammento di Endlos dove il caos è frequente quanto l'omicidio ed entrambi sono ben più comuni di un cielo piovoso o di una fresca giornata. Una Tana che talvolta, però, vede svolgersi attività affatto spiacevoli o addirittura momenti di scienza -per quanto discutibili o lungi dal rivelarsi morali, episodi che nulla hanno a che fare con massacri o bordelli, men che meno con le varie, altre forme di perversione tanto radicate nella capitale del Sud.
    No, non è sempre così: a qualcuno, infatti, dev'essere giunta notizia che nel Distretto delle Luci ha da ormai diversi mesi fondato la propria attività un tritone esperto nelle discipline della vita e quant'altro attorno ci gravita -tutt'altro che spaventato dal clima torrido, solitamente impegnato con una sgangherata (e assai di rado a disposizione del pubblico) bottega di composti alchemici, egli (il suddetto abissale) potrebbe rivelarsi la soluzione ad un problema ed una richiesta in costante aumento. Ma questo -semmai foste interessati a saperne di più- richiederà un poco di pazienza e qualche altra inutile riga di testo frapposta tra qui e ciò che volete conoscere!

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    Il compenso?

    Chiede senza traccia alcuna di avidità, bensì col solo intento di valutare se -come raccolta fondi per l'Eversione, come tributo e come dimostrazione di mutuo vantaggio- il gioco possa valere la candela.

    D'accordo: sarò lì in tre giorni a partire da oggi.

    La risposta dev'essere stata soddisfacente -il committente sufficientemente ricco- perchè alla fine l'anfibio accetta e fissa un "appuntamento" per la giornata del dopo-dopo-domani -il tempo di organizzare un sopralluogo tramite le Voci, l'occasione per rintracciare qualcuno che agisca come manodopera qualora Zyg ne avesse bisogno e... beh, e siamo a cavallo cammello, non vi pare?

    Il resto lo deciderò dopo aver esaminato il caso.

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    E così ci siamo. E' il terzo giorno -beh, non quel terzo giorno, nulla di così epico- e Zyg si sta dirigendo alla periferia di Merovish -alla periferia nordest, per la precisione. Lì, fuori dalla portata dei grandi traffici cittadini -misti al degrado e alla povertà di chi non può permettersi nemmeno un tetto d'argilla fetido e lercio- sono stati collocati gli allevamenti tanto degli animali alimentari quanto di quelli per altri utilizzi -nel puzzo immondo che ammorba la zona (tra lo sterco, le mosche e chissà quale altro schifidume indicibile) i derelitti e i senza dimora si alternano al bestiame che i mandriani hanno stipato in grossi recinti rudimentali. Nulla di sofisticato -sia ben chiaro- al punto che la sicurezza dei capi che vi sono in origine è pressochè inesistente, al punto che spessissimo (e molto volentieri) alcuni esemplari spariscono senza lasciare traccia -rubati, ovviamente, finiscono con tutta probabilità nel rancio a base di carne di qualche taverna di lusso qui e là nel Bazaar.
    Ma che centra questo con lo scienziato -perchè mai un dotto quale l'esiliato (benchè stimato zoologo, si capisce) dovrebbe mischiarsi agli ultimi che tanto malsopporta? Eh, vedrete, vedrete. Ma soprattutto, vedrà quel collega che Zyg ha mandato a chiamare -tecnicamente già sul posto oppure in arrivo tra breve, l'altro Eversore è lì per dargli man forte (e ciò significa che prima di spiegare anche a voi è il caso di aspettare faccia il suo ingresso in scena!).
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  2. _MajinZ_
     
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    Lo sguardo scuro e attento di un Dromad osservava il paesaggio fuori dal recinto. Scrutava il passaggio dei carovanieri e dei mercanti che analizzavano i suoi simili, ma a lui non importava proprio nulla dei suoi cugini, gli stavano davvero antipatici. Continuando a ruminare, l’animale puntò lo sguardo verso il basso, incontrando il viso di uno strano personaggio che lo stava fissando ormai da un po’, a dire il vero.
    Dromad...
    La voce della figura era squillante, sembrava quasi divertita. Ad incuriosire il camelide però, sarebbe stato sicuramente lo strano vestiario dell’individuo: le sue vesti erano abbastanza tipiche, con scarpe dalla punta rivolta all’insù e pantaloni larghi tenuti stretti in vita da una cintura di stoffa blu, una maglia azzurra senza maniche e diversi bracciali. Infine arrivava il particolare interessante, ovvero la maschera bianca e sorridente che nascondeva il viso del tizio, con un turbante sulla testa a chiudere il tutto.
    BIIEEE?
    Rispose comunque l’animale sentendosi chiamato. Passarono lunghi istanti di silenzio, con gli sguardi dei due che si scontravano... nessuno dei due voleva perdere quel confronto. Poi però il grosso animale riprese a ruminare, soffiando con il naso in segno di fastidio.
    Nulla, volevo solo sentire la tua voce.
    Successivamente, senza aggiungere altro, l’uomo si voltò di spalle e riprese a camminare. Entrambe le creature ritornarono ai loro compiti, uno continuava a ruminare e l’altro si muoveva in direzione della missione odierna, la quale aveva appena raggiunto l’allevamento. La sua camminata sembrava molto simile a quella di un ubriaco, infatti oscillava a destra e a sinistra con un movimento quasi ipnotico: era davvero un tipo strano quello.
    Una volta giunto a poca distanza da Zygoin, comunque, l’uomo si sarebbe fermato su una gamba sola, sollevando la destra di lato e unì le mani in segno di preghiera sopra la testa... ecco, non sembrava un tipo molto normale quello.
    Ibaba, qui per servirti.
    Poi scomparve quasi alla vista e Zyg se l’avrebbe ritrovato a pochi centimetri dalla faccia, con quella maschera che rideva furbescamente.
    Sono una Voce!
    Lanciò un sussurro che solo il verde poteva sentire, ritornando poi nella posizione precedente con la sola differenza che adesso ondeggiava. Probabilmente Dimitriy gli aveva parlato di lui e probabilmente l’aveva messo al corrente di qualche stranezza... ma si era dimenticato di dire al suo sottoposto che Ibaba, beh, era proprio fuori di testa.

     
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    Resoconto #2 _
    Ecco, sì, appunto: avevo detto Eversore. E invece gli rifilano una Voce mai vista, un pagliaccio mascherato con addosso degli abiti tipici di un nomade dello Yuzrab; boh, forse è anche meglio -considerando che il lavoro non è nulla di eccezionale, il voler scomodare un vero e proprio collega potrebbe mettere in una strana posizione Zyg e le sue richieste. Ciononostante, il vedersi recapitare uno svanito eccentrico -lo scoprire che quell'individuo tutto stranezze gli si fa incontro, si dispone in movenze assurde e poi, senza dargli nemmeno il tempo di reagire, si presenta ricomparendo ad un palmo di naso (naso che comunque il tritone non ha, sia ben chiaro)- beh, uno scenario di tal fatta lascia dubbioso, temporaneamente attonito ma sicuramente infastidito il nostro scienziato dallo spinoso carattere fondamentalmente solitario.

    Mantieni le distanze.

    Gli sibila di rimando, in parte a disagio e in parte impermalito.

    Non c'è interesse nel mostrarci assieme.

    Adduce quale scusante, a mascherare invece l'insofferenza montata a quella palese violazione del suo spazio personale: Zyg non sopporta che gli si stia troppo addosso, abituato anzi agli ampi spazi del suo laboratorio -alla totale assenza d'altri individui nel chiuso della sua dimora- l'anfibio soffre gli atteggiamenti eccessivamente espansivi e irrispettosi delle sue necessità.

    Ma piuttosto nell'individuare l'allevamento di Dromad il cui proprietario ci ha mandati a chiamare.

    Distaccato, insensibile, quasi metallico: lo squamoso non dà segno di valutarti interessante -dopotutto sembri uno stravagante umano e nulla più, capisci!- e provvede anzi a darti indicazione di come muoversi -raccontando infine gli ultimi dettagli, si mobilita e raggiunge il primo dei molti recinti, scoprendo che alleva una variante suina ottima per gli stomaci affamati ma del tutto futile circa il vostro odierno compito.
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  4. _MajinZ_
     
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    Ibaba non fece una piega davanti alla freddezza mostrata dal Tritone, anzi, se ne rimase tranquillo nella sua curiosa posizione traballante. Purtroppo era impossibile scorgere la sua espressione, visto che l’unica che mostrava era quella fissa disegnata sulla maschera e niente di più... quindi era anche difficile capire se avesse capito o meno, infatti non aggiunse altro dopo le parole del verde, limitandosi ad ondeggiare come uno stelo d’erba al vento.
    Ma tu sei più come un pesce... o come una pianta?
    Quasi non si rendesse conto della situazione, lo svitato se ne uscì con una domanda del tutto a caso... ma purtroppo non riusciva proprio a frenare i suoi pensieri e quindi essi venivano fuori nel momento esatto in cui venivano pensati. Non venivano analizzati prima, tenendo conto ad esempio di fattori come la situazione o l’interlocutore.
    Ricevute le ultime informazioni e quello che sembrava un compito, però, lo strano individuo sembrò reagire in qualche modo e si ricompose in una posizione normale... ma ciò durò davvero poco. Subito dopo infatti, il mascherato sollevò le braccia verso l’alto e iniziò ad incurvarsi all’indietro senza un motivo apparente... arrivando infine a mimare un ponte con l’intero corpo. Infine, quasi senza apparente fatica, Ibaba si sollevò sulle braccia e iniziò a fissare i vari recinti... a testa in giù.
    Mh...
    Il suo sguardo si posò sul recinto con i suini, erano belli cicciottelli ma non avevano proprio la forma di un Dromad... però il custode dei camelidi somigliava davvero molto a quei porcellini, se non per la faccia almeno per la stazza.
    E’ un altro il suino che dobbiamo incontrare.
    Nel caso in cui lo scienziato si fosse voltato, avrebbe notato che una delle gambe, prima distesa insieme all’altra verso l’alto, adesso era distesa verso destra e il piede indicava un tizio parecchio in sovrappeso accanto ad un recinto, seduto su una seggiola che a stento reggeva il suo peso. Almeno Ibaba aveva finito di fare il pagliaccio: infatti dopo aver indicato il tizio, fece la ruota e tornò sulle gambe, ondeggiando mentre si avvicinava a Zyg.

     
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    Resoconto #3 _

    Lo vuoi davvero sapere?

    Dovrebbe essere una minaccia -probabilmente suonerà (almeno per quella persona impudente con cui ora l'anfibio si accompagna) come una domanda qualunque.

    Gli ultimi due che me l'hanno chiesto stanno sciogliendo nell'acido dal mese scorso.

    Ecco, forse questo apparirà leggermente intimidatorio -considerando che l'acido brucia e che sentirsi corrodere sull'orlo tra la vita e la morte non è affatto piacevole, il volto mascherato che va sotto il nome di Ibaba potrebbe accorgersi (finalmente!) che Zyg è un'elemento pericoloso. Molto pericoloso.
    Dopodichè, al termine dell'ennesima esibizione -questa vede la Voce capovolgersi e cominciare una passeggiata sui palmi, talvolta estendendo una gamba in una bizzarra coreografia- il biomante decreta che il tizio grassoccio indicato dall'altro possa davvero essere l'uomo che cerca -accomodato accanto ad un recinto di Dromad, con abiti lisi e volto battuto dal sole, circondato di mosche e alquanto impaziente (lo sguardo porcino che continuamente si volta scrutando nella folla, le mani che fremono stringendosi d'attesa), egli grossomodo corrisponde all'individuo precedentemente descrittogli.

    Spero tu non lo voglia ripetere in sua presenza: per quanto possa assomigliarvi, è comunque il nostro cliente.

    Il che -si direbbe- prevede un minimo di contegno da parte di entrambi -benchè nessuno dei due sia particolarmente rispettoso (l'abissale assai di rado, Ibaba giusto ora ha dimostrato il contrario), sarà difficile intrattenere una contrattazione se vengono a mancare i basilari della diplomazia.

    E dubito gradisca essere paragonato ad un verro.

    Conclude infine, avanzando in direzione dell'uomo e -lì giunto- squadrandolo in silenzio e con il vantaggio dell'altezza -nulla gli vieta di dimostrarsi freddo e distaccato, a maggior ragione se vuole mantenere quell'aria di superiorità tanto efficace in chi di scienza poco o nulla ne comprende.
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  6. _MajinZ_
     
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    Il pazzo in maschera rimase in silenzio dopo l’ennesima minaccia del verde, anche se probabilmente ormai non ci badava più e i suoi pensieri erano già altrove. Di sicuro però non aveva imparato la lezione, anzi, probabilmente sarebbe tornato sull’argomento anche a costo di farsi sciogliere nell’acido: era un burlone lui, amava infastidire il prossimo... soprattutto se quello cadeva con tutte le scarpe dentro lo scherzo. In questo caso con tutta la codona.
    ...mi sono sempre chiesto cosa si prova ad essere sciolti nell’acido.
    Esordì poi Ibaba mentre avanzava al fianco di Zygoin, incrociando poi le mani dietro la testa continuando comunque a ciondolare. Era un modo di camminare strano il suo, tipico di quelli che avevano sempre un sacco di cose a cui pensare e che non badavano mai a ciò che poteva pensare la gente. Una piccola risata comunque sfuggì alla maschera, divertita nonostante la situazione un pochino pesante.
    Dovrò chiederlo ai tizi che hai lasciato in infusione, non farli morire troppo presto!
    E in quel momento la Voce fece per dare una pacca sulla spalla al Tritone, ma prima che la mano potesse anche sfiorarlo, quest’ultima si fermò a mezz’aria, a pochi centimetri dalla pelle squamosa dello scienziato... e subito dopo la ritrasse. Era meglio tenersi qualche scherzo per dopo, soprattutto perché al momento gli servivano tutti gli arti.
    Io penso che somigli più ad una scrofa.
    Commentò invece il desertico... solo che lo fece a pochi passi dal diretto interessato, il quale si voltò nella sua direzione con uno sguardo torvo, incontrando però il sorriso sardonico della maschera. Ibaba dal canto suo non fece una piega, inclinando la testa di lato e salutando con la mano il mercante, come se fin da quel momento dalle sue labbra non fossero usciti altro che complimenti. La voce comunque si sarebbe fatta da parte, andando ad osservare i Dromad nel recinto, trovando un nuovo compagno di giochi in quello pezzato. Erano proprio simpatici quei camelidi.
    BIIEEE!!!
    Esclamò all’improvviso il mascherato, riproducendo alla perfezione il verso dei Dromad e in breve un gruppetto prese a stazionare nei pressi della sua posizione, scatenando l’ilarità della spia che in quel momento sembrava un bambino intento a divertirsi al parco giochi.

     
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    Resoconto #4 _

    Ce n'è uno in particolare?

    Una domanda a bruciapelo, un quesito che -come consueto per Zyg- esclude le presentazioni per fiondarsi direttamente al nocciolo della questione.

    O devo provvedere io a selezionarlo?

    Perchè, banalmente, il lì presente suino allevatore ha richiesto i servigi del biomante con una peculiare esigenza -tramite un messo ha recapitato un messaggio d'indubbia pertinenza (ma che non è comune tra l'inciviltà e l'ignoranza dilaganti in Merovish): il cliente vuole infatti migliorare la qualità della carne -e del latte- che i suoi inconsapevoli dromad producono per il loro padrone -laddove sia possibile, aumentare anche la prole delle femmine (ancor più, assicurarsi che solo i maschi migliori si riproducano trasferendo alla discendenza le caratteristiche desiderate).
    Un compito che richiede per certo l'intervento di un genetista esperto -una mansione che al villico medio della Tana non sarebbe mai e poi mai potuta venire in mente (come a dire che quest'uomo, giocando accuratamente le sue carte, farà tanta di quella strada da farsi un nome nell'economia del Bazar).

    Allora faremo a modo mio.

    Replica infine, udendo il diniego che quel mercante fin troppo in carne concede al gorgheggiante discutere proposto dall'abissale.

    Tu!

    Si rivolge ad Ibaba -appositamente evita di chiamarlo per nome.

    Disperdi le bestie facendole correre lungo tutto il recinto.

    ?
    Motivo?

    E' il modo più rapido per distinguere gli elementi troppo fragili da quelli sufficientemente robusti.

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  8. _MajinZ_
     
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    Lo scambio di sguardi tra bestie e mascherato continuava da un po’, ogni tanto si scambiavano qualche verso o brontolio come se non ci fossero differenze di razza. A Ibaba piacevano molto gli animali, adorava apprenderne il linguaggio per poter comunicare con loro senza fatica... si poteva dire che aveva una certa affinità con loro, soprattutto a causa di una testa vuota dove girovagavano pochi pensieri. Amava vivere la vita senza farsi troppi problemi.
    Tu!
    La voce di Zygoin lo distrasse dai suoi pochi pensieri, facendogli voltare la testa come un gufo. O un posseduto, potevano esserci diversi esempi... ma a causa della faccia disegnata su quella maschera, il tutto diventava un po’ inquietante. E la testa si piegò in modo ancora più innaturale udendo la strana richiesta dello scienziato. Ma come aveva già detto lui era li per servirlo, quindi non obbiettò e subito saltò sullo steccato, allargando le braccia come a mantenere l’equilibrio.
    Agli ordini!
    Subito il pazzoide batté un paio di volte le mani, attirando l’attenzione delle bestie e tutte lo fissavano con curiosità, come se stessero aspettando qualcosa. Al che Ibaba si piegò sulle gambe e successivamente spiccò un balzo, atterrando con leggerezza sulla schiena di un Dromad che non fece una piega, restando perfettamente tranquillo e ruminante.
    BIEE!
    Un verso e l’animale iniziò a muoversi lungo il perimetro dei recinti. Le altre bestie osservavano la scena senza muoversi, ma quando il mascherato iniziò a battere a ritmo le mani, tutti i camelidi iniziarono a seguire il capogruppo... muovendosi lungo il perimetro come se fosse una giostra.
    Hop, hop!
    Come a sottolineare il fatto di essere un pagliaccio, Ibaba iniziò a salare da una bestia all’altra, continuando a mantenere un certo ritmo che il suino seguiva con la testa. Sembrava gradire quello spettacolo gratuito, chissà se l’avrebbe gradito anche il verde Tritone.

     
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    Resoconto #5 _
    No, decisamente: quelli che Zyg apprezza sono ben altri spettacoli -per quanto non sia affine nemmeno all'intrattenimento standard che potrebbe offrire la principale attrazione di Merovish (non Babylonia, non l'Arena nera), ci sono luoghi e persone qui e là nella Tana che sanno allietare con più preciso agire l'interesse dell'anfibio. Ma questa, come si suole dire, è sicuramente un'altra storia -un racconto che prevede digressioni e nuovi ingressi, presentazioni e partecipanti notevoli.
    No, dicevasi che lo squamoso poco gradisce -o niente affatto- la bizzarra danza in cui il mascherato sottoposto si lancia per eseguire gli ordini ricevuti -che con occhio critico lo scienziato ignora la Voce per concentrarsi sugli schemi di corsa degli animali: tempo qualche passo ed egli scova che il terzo della fila è un dromad claudicante -tale da divenire presto, fin troppo, l'ultimo del balletto; indi, verso il termine del primo giro, appaiono evidenti altri sei esemplari -troppo vecchi per rivaleggiare con i virgulti della specie, sicuramente pronti per il macello; ancora, osservando come i rimanenti si aggreghino tra loro e come altri reagiscano a quei gruppetti, il biomante riconosce a vista le femmine fertili da quelle che più non lo sono -egualmente, discrimina i maschi guidati dalla spinta ormonale e su questi focalizza in ultimo la propria attenzione. Perchè poi, con un cenno al non-così-divertente pagliaccio, egli possa dividerli e cominciare finanche la sua opera di selezione -perchè, giocando con la vita e con la natura, il fruitore della scienza Simic possa sostituirsi al normale decorso degli eventi.

    Portami quello biondiccio.

    Comanda ad Ibaba, indicando un giovane aitante dal pelo quasi dorato.

    E anche quei due che sbuffano nervosamente.

    Aggiunge, riferendosi ad una coppia di rivali aizzati l'uno contro l'altro dai feromoni aleggianti nell'aria.

    Il dromad zoppo e per finire quello che se ne sta solo in disparte -sì, quello robusto là in fondo.

    Entrambi pessime scelte, se dovesse garantire loro di riprodursi chissà quante volte -gli esemplari perfetti, invece, per un piccolo trucco sorto nella mente di Zyg frattanto che questi raggiungeva la zona.

    Immagino che quello sia il suo stallone, vero?

    Domanda per pura formalità al proprietario -l'anfibio certo che sia così, visto che esternamente si direbbe l'individuo perfetto: di grosse dimensioni, resistente nella corsa, alquanto piacente -no, non che a Zyg faccia quest'effetto, però lui i segnali chimici li riceve e dall'intensità dello stimolo olfattivo non può che dedurre il sicuro successo che quel maschio trasuda per la potenziali compagne (o così ha sempre fatto, prima che la mandria decidesse di isolarlo per chissà quale motivo).
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  10. _MajinZ_
     
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    Con grande dispiacere per il mascherato, o forse no, Zygoin non apprezzò molto lo spettacolo che aveva messo in atto... eppure l’aveva fatto proprio per mostrare quali bestie fossero più sane, proprio come aveva detto il suo superiore. Poco male, la maschera continuava a sorridere e non sembrava importargli molto se l’anfibio non apprezzasse, lui si stava divertendo e l’importante era solo quello. Però al panzone tutto ciò piaceva, quindi non erano tutti dei musoni.
    Tuttavia non potevano fare il circo per tutto il giorno, stavano comunque lavorando e lo scienziato non mancò di specificarlo, dando altri compiti al povero pagliaccio. Bastò uno schiocco delle dita per far uscire il biondiccio dalla fila, posizionandosi al centro del recinto continuando a ruminare. Per ammansire quelli nervosi invece ci volle ancora un po’, qualche schiocco in più e un’occhiataccia inquietante (non si sa come, visto che la maschera ride) e infine anche loro affiancarono il primo Dromad.
    In breve anche quello zoppo raggiunse gli altri, invece per lo stallone beh... le cose si complicarono. Aveva una personalità forte quello e non bastarono gli schiocchi, gli applausi e nemmeno le occhiatacce, quello non aveva nessuna intenzione di muoversi. Al che Ibaba saltò giù dal suo Dromad preferito, una signorina dai denti giallissimi, muovendo qualche passo in direzione del maschio dominante... e lo fissò intensamente, per diversi istanti.
    E poi boh, magari Ibaba insultò la mamma, però all’improvviso il camelide tirò una testata al mascherato e poi un calcio, spedendolo diversi metri indietro e facendolo rotolare sulla sabbia. Il pagliaccio rimase inerme per qualche secondo... che fosse morto? No, subito dopo infatti eccolo rialzarsi... ma la maschera era incrinata. Senza aggiungere altro il saltimbanco si mosse, camminando con la testa bassa in direzione del Dromad... e quando sollevò la testa, un’aura di paura si espanse all’improvviso, facendo cadere dalla sedia il suino.
    Lo stallone provò a resiste, ma al successivo schiocco si affiancò agli altri senza protestare... e si, stava tremando. All’improvviso la paura cessò e Ibaba ritornò a sorridere, forse, chi poteva saperlo. Però la crepa sulla maschera non c’era più.
    Fatto, eheh!
    Il suo tono era sempre il solito, fastidioso e impertinente, sembrava strano che prima la paura fosse esplose dalla sua persona come un fiume in piena... chi diavolo era Ibaba in realtà? Difficile dirlo, forse le risposte si potevano trovare solo oltre quella maschera.



    Ibaba usa un attacco psionico, un critico di puro terrore XD
     
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    Resoconto #6 _
    Paura, terrore e inquietudine scuotono per un istante Zyg là dove il tritone staziona -paura, terrore e inquietudine ribaltano il committente sovrappeso dallo sgabello che a fatica lo sorregge. Paura, terrore e inquietudine che -come se non ne soffrisse già in considerevoli quantità, come se il suo comportamento ribelle non fosse dettato proprio da quello- attanagliano il Dromad in una morsa mentale secondo ogni aspetto eccessiva -lo convincono, con la forza, ad obbedire e a presentarsi al centro del recinto.
    Là, accanto agli altri quattro elementi prescelti -là, accanto ai due riottosi che da giorni hanno cominciato a contendersi il suo posto: l'animale infatti (pur ignorando cosa sia un tumore, pur non avendo alcuna conoscenza medica cui appellarsi) fa leva sul proprio istinto e capisce che il suo tempo è finito -privo di evidenti malesseri, esso comprende comunque che qualcosa non va (non si spiegherebbe altrimenti come mai l'harem del quale era a capo si sia sciolto in modo improvviso, non si spiegherebbe perchè le femmine gli negano l'atto e gli altri maschi lo escludano con ringhi rabbiosi). Sta morendo. Morirà. E non c'è modo di evitarlo -nemmeno Zyg, con le sue abbondanti conoscenze in materia, può rimuovere la metastasi disseminata.

    Non serve che lo spaventi.

    Intima al pagliaccio ignorante, stizzito per quell'uscita inopportuna che nessuno aveva richiesto (e che, banalmente, non era affatto necessaria).

    Lo è già: sa cosa sono in grado di fare e teme il mio tocco -il suo istinto lo guida, mostrandogli che un mio capriccio potrebbe risultargli fatale.

    Mente, visto che non è quello il motivo che allarma la bestia -mente, perchè ha intenzione di sfruttare quel dettaglio fortuito per giocare un brutto scherzo al grassone.

    E' più furbo degli altri -proprio un bell'individuo.

    Ripete per rassicurare l'allevatore e per non destare sospetti; quindi, ciò predisposto, conclude il breve discorso impartendo per l'ennesima volta le direttive alla Voce bizzarra.

    Devi trattenerli per tutta la durata dell'intervento. Fermi.

    Un tono che rivela la minaccia in esso insita -come a dire che, se l'animale scalcia o lo colpisce, Ibaba ne pagherà le conseguenze e pure gli interessi. Infine, senza dire nient'altro -senza spiegare perchè si fletta sulla coda svitando al contempo la capsula contenente la microcamera di coltura- il biomante comincia la propria attività ricorrendo com'è ovvio alla specialità del biopotenziamento.
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  12. _MajinZ_
     
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    Ibaba piegò la schiena indietro, osservando il tritone con una maschera che ora pareva triste. Ancora una volta non aveva apprezzato lo spettacolo, certo che era davvero antipatico a volte..! Ma non aveva poi molta importanza, qualcuno infatti aveva gradito e infatti il pagliaccio sghignazzò alla vista del maiale a gambe all’aria.
    Oh, gli ho solo fatto capire chi comanda.
    Rispose senza prendersela poi troppo, anche se forse era un pochino triste ora. Il suo superiore non si era preoccupato delle sue condizioni e ciò aveva ferito la sua sensibilità... ma anche no. Era proprio scemo quello, si era già dimenticato della ramanzina ed era pronto ad adempiere al prossimo compito, quasi fosse un automa.
    Una volta tornato in posizione eretta, la Voce allungò entrambe le braccia in direzione dei camelidi e gli osservò uno per uno, concentrandosi soprattutto su quelli più scalmanati. Era facile piegare le menti semplici degli animali, bastava un po’ di concentrazione e il gioco era fatto.
    Tranquillo, Zyg... loro non si muoveranno.
    Dalla breccia corrispondente all’occhio destro brillò qualcosa, come un piccolo lampo che solo i Dromad avrebbero visto, proprio perché gli stavano davanti.
    Vero?
    Il suo tono sembrava quasi minaccioso, ma in quel momento tutte le bestie si misero sull’attenti e restarono perfettamente immobili, pronti a farsi visitare dallo scienziato. Infine, restando fermo con il corpo, il saltimbanco ruotò la testa in modo sinistro, osservando poi il verde per invitarlo ad avvicinarsi... ritornando poi in posizione, assumendo una posa un po' ridicola.

     
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    Resoconto #7 _
    Se solo pensasse che possa servire a qualcosa, Zyg scuoterebbe il capo. Lo farebbe per ribadire il proprio sdegno circa l'assoluto nonsense dell'individuo che l'accompagna -lo farebbe perchè il tritone non si preoccupa affatto dei sentimenti degli altri quando questi intralciano il suo lavoro. Lo farebbe. E ciò significa che l'abissale invece si trattiene -che raggiunge la comprensione di come si tratti, nonostante tutto, di un gesto inutile: Ibaba farà comunque quel che meglio crede -salvo che lo scienziato decida per misure drastiche, egli non ha modo di controllarlo.
    Perciò nulla, lo squamoso rimane semplicemente a tu per tu col suo lavoro: con fare esperto quello poggia le mani sulle anche dei dromad e le riveste di un sottile strato citoplastico (trattenuto in sede grazie ad un finissimo controllo sulla propria energia); le fa anzi scorrere scendendo sull'interno dei fianchi fino a tastare senza pudore l'apparato riproduttore dei camelidi selezionati (che, immobilizzati dall'intervento della Voce, fremono per il tocco ma non si azzardano a reagire nonostante l'evidente imbarazzo -?-); agisce sulla massa cellulare e su ciò che quella contatta senza dar modo ad un osservatore esterno di comprendere quale siano gli esiti preventivati (sfrutta correnti di mana, sfrutta cognizioni di scienza, sfrutta un pizzico di esperienza per affinare la fertilità dei pazienti inducendo un meccanismo aggiuntivo di selezione spermatica).
    Così facendo, dunque, l'abissale si è assicurato che ad ogni amplesso solo i gameti più promettenti partecipino alla competizione per fecondare l'oosfera meta di tanti sforzi -limitando artificialmente la maturazione di quelli che non possiedono precisi pattern genetici (tipicamente quei marker genomici associati ad un'incrementata resistenza ai patogeni, ma non solo) il tecnocrate cellulare ha imposto in ognuno di quegli animali che dei figli in potenza sopravvivano solo ed esclusivamente quelli che lui stesso ha ritenuto opportuni -salvo i casi (rarissimi, improbabili, ma in caso frutto di un oltremodo interessante processo evolutivo dai tempi estremamente rapidi) che aggirino il suddetto controllo, s'intende.

    Puoi lasciarli andare.

    Annuncia infine, a compito ultimato, rialzandosi dalla posizione discretamente scomoda ed eliminando dalla mani squamose lo strato di citoplasti utilizzato per quell'operazione così poco igienica.

    Ora è il turno delle femmine.

    E con quello attende che l'aiutante disperda gli animali ancora là in fila, per poi ordinargli di raggruppare in modo affatto dissimile tutte -o quasi- le dromad dell'allevamento.

    E visto che ognuna di quelle fertili merita le mie attenzioni, temo ci vorrà parecchio per concludere il lavoro.

    Come minimo il resto del pomeriggio, se non insorgono imprevisti.

    L'unica fortuna è che non troveranno il mio intervento spiacevole quanto hanno invece dovuto subire i maschi di prima.

    Pura e semplice constatazione, per quanto a breve ne capirete tutti il motivo.
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  14. _MajinZ_
     
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    Il saltimbanco inclinò la testa di lato mentre osservava il verde a lavoro, vagamente incuriosito. Continuava a mantenere un costante flusso di energia in direzione degli animali, ma ciò non gli impediva di scrutare anche le mosse del suo superiore... lasciandosi sfuggire una risatina quando quest’ultimo iniziò a ravanare tra la vergogne dei camelidi. Era difficile capire se si trattava di una presa in giro o chissà cosa, era davvero impossibile capire le intenzioni di quel pazzo... lui alla fine si limitava solo ad eseguire gli ordini, aggiungendovi però qualcosa di suo per rendere il tutto meno noioso.
    Quando lo scienziato fu soddisfatto, il pagliaccio abbassò le braccia e tutti i dromad imprigionati in una gabbia mentale, si mossero ritornando alle loro attività. Purtroppo però la strana coppia non aveva ancora terminato, adesso infatti bisognava visitare solo le femmine e dividerle dagli altri era un pochino più complicato. Ad un tratto Ibaba, dopo aver passato due minuti buoni a osservare il nulla, schioccò un paio di volte le dita e tutte le signorine, lentamente e una alla volta, si misero infila e si affiancarono con estrema tranquillità, senza nessuna fretta.
    Dopo avere identificate, infatti, controllarle era molto più semplice visto che le femmine erano molto più docili dei maschi. Nell’attesa la maschera si era messa a saltellare, quasi fosse un bambino a cui avevano appena fatto il regalo, zampettando a destra e a sinistra con un sorriso inquietante stampato sul volto. Perché lo stava facendo? Non c’era un motivo preciso, semplicemente assecondava qualsiasi cosa gli passasse in testa, senza preoccuparsi se fosse giusta o sbagliata, divertente o semplicemente ridicola. Ah, ogni tanto schioccava ancora le dita, giusto per far muovere le femmine ancora dubbiose riguardo le loro mosse.

     
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    Resoconto #8 _
    Ah, beh, non lo metto in dubbio -saranno pure più docili per i bassi livelli di testosterone, su questo hai sicuramente ragione!
    Zyg, tuttavia, si riferiva al fatto che -non appena quelle cominciano ad allinearsi, prima ancora che tutte siano in posizione (chè tanto ne visita una alla volta, mica collettivamente)- con un nuovo strato protettivo di citoplasti egli potrà farsi strada tra le viscere delle camelidi e -anche qui in modo per nulla educato, anche qui lasciando da parte il pudore per il bene della scienza delle pazienti del loro padrone- ravanare al loro interno con l'intento di massimizzare la fertilità dell'allevamento.
    Poco galante -ve lo concedo- ma estremamente efficace: nel giro di una decina di minuti il biomante può congedare il primo intervento riuscito e procede oltre -senza preoccuparsi di sostituire il materiale citoplastico ch'egli usa come guanto (e non solo, visto ch'è tramite quei particolari costrutti cellulari che l'abissale esercita la sua magia), indagare sullo stato ovulativo della seconda gentil donzella.

    Questa era già incinta.

    Sbotta, senza che la scoperta smuova il professionale tono di distacco sempre presente nella sua voce.

    Poco male.

    Sentenzia quindi, estraendo il piccolo feto e tranciando di netto il funicolo ombelicale col quale la madre lo tratteneva in sede: può sembrare un atto brutale -può sembrare un dromicidio a sangue freddo- e per la verità è esattamente così -nulla di più, nulla di meno. Ma Zyg non si preoccupa di privare un individuo della sua insostituibile vita così come non lo scuote l'atto di donarla ad un costrutto abominevole creato per l'occasione -lo scienziato opera quotidianamente con casi simili, nè si pone scrupoli di sorta quando deve sopprimere un esperimento mal riuscito (ed è questo il caso, visto che il lasciar proseguire la gravidanza significherebbe con tutta probabilità invalidare la selezione in atto).

    Recuperatemi un secchio sterile.

    Ordina quindi, senza specificare su la richiesta è per Ibaba o per l'allevatore -sicuramente per entrambi, invece, avendo egli utilizzato un voi.

    O almeno pulito.

    Si corregge all'istante, riflettendo su come di sterile, a Merovish, vi sia solamente la cella apposita del suo laboratorio sotterraneo.

    Questo piccolino potrebbe servirmi ancora.

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